tanima, e la sento svolazzare per escire... ora, se anche
... da'fratelli delle compagnie nell'escire in pubblico, flagellandosi o facendo altre
sentore che un momento o l'altro debba escire il suo lepre. giusti, 3-75
come un morto, e non voleva escire per tutto l'oro del mondo, gridando
convellon forte, cioè spremono e fanno escire le materie disposte all'esito con facilità per
pensando che vi sono pochi giorni a escire di pena. baldini, i-58: gli
ella stenta a togliersela. sembra escire dalla sua spoglia come la suora
una valle donde non poterono già leggiermente escire: quivi furono morti e tagliati
canto di voci feminili, che pareva escire da ratti petti, da gole fendute come
i grappoli delle campane, che fanno escire per la piazza i rondoni! pavese,
sola ella stenta a togliersela. sembra escire dalla sua spoglia come la suora serpe
grado di sviluppo nel quale può liberamente escire dall'interno del suo guscio e nascere.
. d'annunzio, iv-1-774: avrebbe dovuto escire dall'inerzia...,
, 11-367: la spagna non può escire da un problema, i cui termini
, ed il più importante; far escire dalla costituente la proclamazione della repubblica;
della repubblica; e con questo far escire non intendo, come ben supponete,
72: la rivoluzione italiana non può escire dal bivio o di ricevere la sanzione
orificio dell'utero, non possono quinci escire colla semplice esterior compressione dell'ipogastrio.
= var. ant. di escire (dal lat. exire), per
per li quali i cavalieri potessero largamente escire. a. manetti, 53: puosonsi
fo venire; / non te largar ben escire, for de casa t'ò iettato
, 14-31: nulla dei dicti preiti possa escire di fuora dalla cittade per istare di
bastimenti per guida nell'entrare e nell'escire dai porti, a fine di schivare
soffiandovi, non lascias sero escire la più picciola bolla di aria, pure
tornò a retro tristo, e nell'escire che fece da la porta venne di sopra
via, / grandi e candidi, escire / con in fronte una croce alta
passo, ed il più importante; far escire dalla costituente la proclamazione della repubblica;
della repubblica; e con questo far escire non intendo, come ben supponete,
via, / grandi e candidi, escire / con in fronte una croce alta di
? ». quando questa, dovendo escire a prezzo modicissimo, avrà più facile
gioco della corda, al bigliardo, escire di gioco per aver perduto. crusca [
min- chiate, il biliardo, vale escire di giuoco prima del termine, per
di sviluppo, nel quale può liberamente escire dall'interno del suo guscio e nascere
contro forme incadaverite dalle quali non può escire oggimai eccitamento, fecondazione alla vita.
: qualche parola sconcia l'ho udita escire dalle loro bocche nel parossismo dell'ira
l'uscio e no i ne larga escire; / dentro i fa partorire, /
che ha in sé ragione, per potere escire del pelago del mondo e per non
congedo. foscolo, xvii-205: dovendo escire ed essendo poca la strada da via
un accento nuovo, che non pareva escire dalla stessa gola [dell'usignuolo]
. mazzini, i-354: sono obbligato ad escire e andare da un polo all'altro
da siena, tv-8: noi cominciammo a escire della via, seguitando i modi astuti
gente armata, acciocché gl'inimici non potessero escire. fr. martini, i-441:
ce ne fosser altri), di non escire di casa prima o dopo tale ora
credete che la salute d'italia non possa escire fuorché dalla monarchia piemontese; io dissento
poi ché io fusse professo mi converrebbe escire dell'ordine. collenuccio, 104:
un accento nuovo, che non pareva escire dalla stessa gola, tanto era umile,
che altri editti sono in via d'escire, con tendenze tutt'altro che progressive.
367: la spagna non può escire da un problema i cui termini sono
profondo dolore, dal governo dellttalia libera escire proposte di restrizioni arbitrarie al dovere più santo
si vive pacifici. il giornale prosegue a escire, usa linguaggio calmo, ma coerente
. leoni, 469: ieri doveva escire il mio opuscolo: 4 introduzione alla
suolo rasciutto, e dio t'impose d'escire. -figur. privo di denaro (
aèe '. corticelli, 86: 'escire, escisse, escissero 'si trovano
dal governo dell'italia 'libera 'escire proposte di restrizioni arbitrarie al dovere più
belo, 38: affatica sono possuta escire delle mani di quel vecchio ribaldo,
mondo è convinto che dalla crisi presente deve escire la guerra: il governo inglese arma
san carlo la più grande spinta per escire dal manierismo appena rinsanguato di aneddotico che
che si chiama ripaggio, si potesse escire per parte dell'arcivescovo intorno a pisa.
sire: / per essa non pò escire, ciò che odo è amare.
estraneo, quasi come un mendicante. nell'escire, so d'esser tenuto come un
, quando talvolta per ristorarsi alquanto ed escire del consueto loro mangiare, che è per
, 133: da dove ha da escire un sì fatto miracolo, se non dallo
questi due estremi, senza poterne escire. -che si esprime in modo
infermi intorno al mar rosso si vedevano escire un poco fuori dalla pelle certi piccoli
e l'uscio e no i ne larga escire. giuliano de'medici, 126
vattolo resistente per meglio trattenerlo al primo escire incerto della lepre sul prato.
l'uscio e no i ne larga escire. guinizelli, xxxv-ii-469: io dal suo
a l'uscio e no i ne larga escire; / dentro i fa partu- rire
di sviluppo, nel quale può liberamente escire dall'intemo del suo guscio e nascere.
, 301: niun veneziano potè per anco escire, niun ter- rafermiere entrare, tranne
ributtarsi già in qualche piscina, o escire da una lama, scendere per un trattoio
uscire (ant. ensire, escire, esire, exire, usire),
voce sola che è difensione della libertà escire di quella bocca la quale avea la
senza leggieri battaglie, né per non escire ad ordinata pugna. giov. cavalcanti