fonte al vicin, satolla levi / l'esca dinanzi altrui. c. dati
(detto dei pesci: abboccare l'esca). svevo, 3-797: agitavo
marina, / che di aborrevole esca si nutriva. alfieri, iii-9:
si vede / raggio ch'accender suole esca repente, / tal de'begli occhi vostri
/ onde la rena s'accendea, com'esca / sotto focile, a doppiar 10
altrettanto la rena s'accendea, come esca sotto focile: li quali due accendimenti faceano
. buommattei, ii-n-2-229: non l'esca, non il fucile, non la pietra
battuto sopra la pietra, e l'esca ad essa accostata. 2.
picchiò un poco, / e l'esca sotto la superbia stese, / e fu
, s'appiglia a modo che fa l'esca sotto tacciamolo. s. bernardino
tu pigli la pietra e tacciamolo e l'esca, e fai così: batti,
producono scintille che appiccano 11 fuoco all'esca sovrapposta alla pietra, e con esso si
fa scaturire le scintille per accendere l'esca. manzoni, pr. sp.
, 8 (130): cava fuori esca, pietra, acciarino e zolfanelli
pipa e avevo in mano la pietra l'esca e l'acciarino (siamo nel 1839
e si diede a battere l'acciarino sull'esca, verde come lo zolfanello che aveva
gridando accorr'uomo / già credevano ognuno esca di pesci. panzini, ii-298: -potevate
pescator molto s'affanni / con rete ed esca, e con mille altri inganni.
uomini di varii luoghi e di varii secoli esca una nuova inesauribile poesia. giusti,
ti trovi accucciata, prima che si esca dal porto! deledda, ii-858:
. marino, 12-61: s'a l'esca la torpedine s'aventa / toccando l'
, ecc.). attirare con l'esca (pesci, selvag gina
parole, imperoché non può essere maggior esca a colui che è stato infamato a
s'esser potrà, goffredo a l'esca / de'dolci sguardi e de'be'
. ant. adescare vanto: fornirlo d'esca. storia dei santi barlaam e giosafatte
ant. mettere, disporre a guisa di esca. - anche al fìgur.
. innescare. = deriv. da esca (v.). adescativo
. ant. dell'amo: fornito d'esca. maestro alberto, i-71: né
/ il gran giammai se non con esca o pula. fagiuoli, 1-5-439: lo
vanno dirieto al fiorino, che è esca del dimonio. guido delle colonne volgar
il gran giammai, se non con esca o pula. = comp.
10 pesce, che credendo prender l'esca / ed egli à preso l'amo
nutrir le cure. montecuccoli, 2-210: esca fuori [l'armata] delle trincee
una parola di diretto rimprovero mi esca di bocca. b. croce
s. v.]: agarico da esca, nome volgare di una specie di
coriacei, possono essere adoperati a far esca, ma la specie più adatta è
di qualunque altra parte che nello sportare esca fuori della dirittura. memorie per le belle
menti aggradevole una fontana, che naturalmente esca da le vive pietre,.
fondo al filo della canna, sono ghiotta esca per le anguille. -figur
18-92: è giunta l'ora / ch'esca sion di servitù crudele. / non
) con i lacci, senza altra esca, non ostante che fossero veloci come
che spunti la pace, e n'esca fuore, / qual fior da stelo,
paradiso / non sia preda agli affanni, esca ai tormenti. tesauro, 63:
opportuni, a ciò ch'ella non esca del suo letto. caro, 7-335:
10-19: veggendo i villani allargarsi all'esca del danaio, mandavano a uno e
questo fiore quasi come per una certa esca, la bontà ch'è dentro nascosa,
, passeggino, zimbello, specchietto, esca). leopardi, 960: quello
quando sarà il tempo ch'ella n'esca, / la farò uscire, e ruggiero
ogni affetto, a procurare ch'io esca di questa ignoranza e di questa ambiguità
e sfacciato, e che il componimento esca assai lungi da'confini del naturale e
freccia o dardo a cui si aggancia l'esca. iacopone, 9-20: testo
, 19-4: per le spezie all'esca a te arrivo, / come pesce
amo, / né vede, ch'ivi esca mortai s'asconde. carletti, i-59
., 14-145: ma voi prendete l'esca, sì che l'amo / de
cattivelli che attorno vanno, avendo nell'esca nascosto l'amo, prendono [le
malvagi, / c'han sotto l'esca dolce amaro l'amo. saracini, iii-266
. petrarca, 80-34: s'io esca vivo de'dubbiosi scogb, / et
un andare, un sedere sono l'esca di grandissimi fuochi. ariosto, 14-87
famelica brama e sitibonda / ricerca altr'esca, altr'onda. idem, 9-90:
/ che ì freddi petti com'un'esca accende. = dimin. di angiolo
alle anguille e ai carpioni alimentati dall'esca delle miche auree. a. f.
interni meandri. arici, 130: esca l'armento, e il puro /
/ né leggiadria giammai che di francia esca, / mostraro ninfe di tanta apparenza,
che tu fai apiccare la favilla all'esca. pulci, 7-38: ma pure
fuoco, lo appicciò ad un pochettino de esca. aretino, 4-372: e se
tardi torni, / e che ad altr'esca il fuoco tuo s'appiccia. salvini
di quei begli occhi ai caldi rai fatto esca. / o del fanciul che dì
poter! chi fa che salvo n'esca, / se s'appiglia il suo foco
e tu soave cura, / e lusinghevol'esca a i casti cori. b
s'appreser tosto a l'ac- cessibil esca. idem, 18-84: qui vasi e
gli animi gentili / che son dolce esca all'amoroso foco; / sopr'essi batton
su un arbusto, e fornito di esca (insetti, larve, ecc.)
cultor di propria mano / portar nuova esca, delle arenti rose, / del cotto
. de marchi, 91: non esca per ora dagli arpeggi. adagio, conti
menti aggradevole una fontana, che naturalmente esca da le vive pietre,...
scarsella / del giovine era asciutta come l'esca. nieri, 290: passato tanno
la somma, era asciutto come l'esca e pulito come una pianta di mano
: tosto rivolta il vaso e versa l'esca, / ch'elesse l'uom dopo
taglia i raspi bene, acciocché n'esca un certo umore asprigno e rodente, che
una ruota da cannone per impedire che esca. = dimin. di asse2
fiamma; accendere, dar fuoco, esca (disponendo i tizzoni meglio o mettendone
, canz., in: l'esca atrativa sua, che fuor mostrosse /
raddotti, / a più d'un'esca trasse. = deriv. da avanno
, 14-116: ma voi prendete l'esca, sì che l'amo / dell'antico
di sapere da che parte se n'esca. dossi, 438: fin dove
munte di cavalli: gran bagagliume, esca al predare, noia a difenderlo.
c'è ordine che oggi stesso don pasqualino esca libero. dossi, 384: io
, che dal labro augusto / sen'esca il riso appena; / e 'l guardo
in casa mia m'insulta, o esca per soddisfarmi, o lo farò tosto
parla più basso, / che ti esca il fiato, bestia. della porta,
vi attaccano un poco di pesce per esca, e lo legano con un filo
alla pietra, il fucile, l'esca e 'l solfanello ancora, non si poteva
: ogni folle ambizion da te se n'esca [o libro] / d'esser
, / e del marito sol beccabil esca. beccabunga, sf. bot.
dalla gran cima cadente, veniva all'esca: si fermò una volta, in
stoppa, / quando gli beccò su l'esca e 'l focile. 11.
paura, / subitamente lasciano star l'esca, / perché assaliti son da maggior
in fatto che [l'ambra] esca del fondo del mare, e sia una
, 9-509: laccio di guiderdone, / esca di blandimento. monti, iv-283:
nella sua blusétta e ordinò: « esca e si vada a vestire *. e
/ onde alcuna non vi sia / ch'esca fuor di simmetria. =
quaranta giorni. -per estens. esca. stuparich, i-453: fece un
, ha da portarcene. 7. esca, trappola. -al figur.: adescamento
del furioso, dove, come in esca ben disposta attaccato l'amoroso foco, accade
che dicono essersi perduta. come io esca di casa, vedrò se io ne
con essi, acciò il vino non esca fuori. chiabrera, 219: sia felice
sorte che par una donna ignuda che esca da la neve. 2.
le mani e i piedi... esca poi a far sapere alle persone che
preso: se n'è andato con mezza esca... dev'esser stato un
birboni di porto che ti prendono l'esca da un lato, a bocca stretta,
; / e prima che di briga esca il pagano, / un miglio o poco
cor mi brilla e par che gli esca fuore. ariosto, 18-32: estinse ogn'
né sia strumento dell'altrui sventure, / esca divien d'am- bizion vorace. negri
/ come ricondurrà la sera bruna, / esca, o riposo, sotto lieve schermo
sotto lieve schermo / di nuvolose bende esca la luna. pindemonte, 4-502:
anzi che presentarsi in aspetto dignitoso, esca con le chiome bruttamente arruffate; il colorito
lenza, anziché un amo con l'esca, un bubbolo, sostenendo che a
. f. frugoni, xxiv-937: non esca di casa la femmina, sol che
e floscio, come un cencio che esca del bucato. tommaseo, i-269: ognuno
1-40: non c'è più ragnatelo che esca del bucolino, non mosca o moscione
alla pietra, il fucile, l'esca e 'l solfanello ancora, non si poteva
menar tanto staccio o burattello / che n'esca il fiore. entom. genere di
par che degli abissi quel suono esca. = voce d'area settentrionale
per entro il corpo de'turaccioli d'esca, e messovi fuoco, farlo così lento
son del fuoco d'amor stoppin ed esca. caro, 16-67: o d'umana
/ amor con altro laccio e con altr'esca / di ciprigna e d'adon l'
volevano essere crudelmente ammazzati e gettati per esca ai pesci in mare, dimandarono i
al filo della canna, sono ghiotta esca per le anguille di calata.
/ ch'ognun ha, sotto l'esca, il fuoco e l'amo. /
riprendere messer lionardo nella sua traduzione dell'esca d'aristotele
/ né riede a noi, quantunque esca a dispetto, / ignorando ch'a gaudio
essa portandosi alla sommità della casa se n'esca fuori: la strada dove va esso
. laude, v-514-21: fosti l'esca et cristo l'amo / per cui
/ il canattier sia 'l primo ch'esca fuori, / acciò che i piè
e le stringono, acciò il vino non esca fuori. gli instromenti di costoro sono
appesi i fili, gli ami e l'esca, e gli uomini saltano. la
o fa che egli più velocemente se n'esca. milizia, ii-194: le canne
, andiamo, / misere carni ed esca destinata / al crudo dente, a le
il postcomune, l'ammonisca ch'egli esca. de roberto, 739: nelle
compartito. or quando / fu d'esca lieto e di bevande il core,
il cantone questo barbagianni? - sì; esca fuora. -io non credo che sia
e di tribun sediziose voci, / terribil esca a più terribil fiamma / stanno per
/ trovai un grosso fungo embricato da esca: / era forse la rustica cimasa /
fin che si veggia che questo sospetto esca di capo ai signori vostri fratelli.
pure, capigruppi in parlamento e n'esca, pure, il nome, contemporaneamente,
appesi i fili, gli ami e l'esca, e gli uomini saltano. la
bencivenni, 4-13: conviene che 'l vino esca per le capruggini chente ch'egli è
boccardo, 1-505: né meno doviziosa dell'esca awiva- trice è la cina, dove
veder il quando / ch'alfin io esca d'esto career mio, / di
aveva in mano la pietra, l'esca e l'acciarino (siamo nel 1839
è perfetta nel mondo, che non esca delle tue mani. manzoni, pr
chi ha intelletto sano, / ch'esca di carreggiata, e far pretenda / un
culaccio di grossa carta contenente la materia dell'esca e finalmente della carica di polvere,
pedanti, voglio che la mia traduzione esca nuda. -far cascare dall'alto
farina non sia lanciata via, ma esca dalla sola parte anteriore, dove la
al bel viso, come pesce ad esca, / e con la mente in esso
mia vita, presentargli anch'io qualche esca. = voce dotta, lat
in alcuna parte, per poter trovare alcuna esca, avvenne che trovò una pietra preziosa
mente e umidi, de'quali umore esca. ¦ = etimo incerto:
, un cammin che fumi, sono l'esca a cui tosto corre la gente vile
e floscio, come un cencio che esca dal bucato. imbriani, 1-275:
meglior tempra, non t'arrebbe fatto esca, ma cenere. 4.
le mani e i piedi... esca poi a far sapere alle persone che
malvagi, / c'han sotto l'esca dolce amaro l'amo, / qui sol
o d'altro malore, che esca fuori alla pelle. d'annunzio, iv-1-50
qualche minuto, non essendoci persona che esca o che entri, né ostacoli nella strada
il collo del pallone tanto che n'esca fuor della bocca il fumo, questo
e la perfetta / chiostra dei chicchi esca dal secco e duro / cartoccio.
acceso il core, / che lor ministra esca terrena immonda, / chiuda il suo
. pindemonte, 9-119: chiunque l'esca dilettosa e nuova / gustato avea
star prigione. alamanni, 5-1-41: esca il coltivator del chiuso albergo. tasso,
chiostro. marino, 220: esca, siringo, ornai da chiuso ovile /
vostro e 'n career fiero, / d'esca amara nudrissi egro e mal vivo.
al buio, gelato tremo? / esca io dal chiuso, mentre al lume sereno
dicendo così: « chi di voi esca dalla sua bottega, l'altro corra per
democratico di molta critica odierna italiana) esca poi a far sapere alle persone che
dalla gran cima cadente, veniva all'esca; si fermò una volta, in
/ trovai un grosso fungo embricato da esca: / era forse la rustica cimasa
'l vizio del malvagio umore n'esca fuori. -figur. bibbia
provvedere le armi da fuoco di esca, innescarle. = voce meridionale
sm. milit. ant. innescatura, esca (delle armi da fuoco)
calabr. civu 'cibo, esca da amo, esca da fuoco '.
civu 'cibo, esca da amo, esca da fuoco '. civòrio,
tagliente, sì che molto sangue n'esca fuori.. dial. testa
e mi raggiunga / anzi ch'io m'esca di città. carducci, 175:
paura, / subitamente lasciano star l'esca, / perché assaliti son da maggior
queste sempli colombe, da così dolce esca invitate. aretino, 8-280: la colomba
abbian paura, / subitamente lasciano star l'esca, / perché assaliti son da maggior
marino, 9-29: son de'miei colombi esca e pastura. carena, 2-198:
, dicendo così: -chi di voi esca dalla sua bottega, l'altro corra per
la terra. alamanni, 5-1-41: esca il coltivator del chiuso albergo. tasso,
in una combinazione di suoni da cui esca più grande melodia. svevo, 2-414:
voglio andar a trovar modo come tu esca di qua entro. redi, 16-iii-10:
, 3-1-324: san quale occulta formidabil esca / pasce i cupi tremuoti e li commuove
/ compendiata in guisa tal, sen esca / un non inteso mormorio.
. salviaii, 19-125: dove tu non esca / del compito, che io ti
del composto e vi pare strano che n'esca qualcosa di strano; che è anzi
essere può che di dolce seme n'esca amaro frutto, di larghi parenti, avaro
ispano persuader vuol nel concilio / che non esca di francia questa gente. guicciardini
, sicché del cuore ferito e contrito esca quasi un sangue del penitente, cioè dolorose
in lauto desco appena / lieve confortatrice esca gustaro. foscolo, gr., iii-49
mento dal batter un ferro, dall'esca e fucile, dalla confri- cazion di
adorno / là si ritorni, ond'esca / più lieto poi dalle contrade estreme
malaria piagente, / laccio mortai di bell'esca coverto. iacopone, 27-25: donno
lupi e corbi, ohimè, troppo degna esca. vasari, iii-130: oltre tutte
distendi l'arco tuo sì che non esca / pinta per corda la saetta fore,
il bolio; ma fa'che l'oro esca fuori della carta una corda, tanto
.. si tira la briglia perché non esca fuore dell'ordine del corso suo.
e 'l vanto. / licore insidioso, esca fallace, i dolce velen, ch'
né si repente che tutta se n'esca. soderini, i-98: gli spessi fuochi
così ben creato, / a lui con esca nova si converse.
ch'ai foco pur s'accenda l'esca: / se tu rimiri a la sembianza
/... / fur l'esca del mio foco. ariosto, 18-166:
bene cognoscere, cioè ch'ella non esca di palude,... ben corrente
crogiuolo, niente si ammette più che non esca da una serie di fatti accertati.
dietro percuote l'uccello che entra all'esca. pataffio, 6: il tempo si
. fortcguerri, 7-80: prima ch'esca il nuovo dì di culla, /
e tant'è folle, / che l'esca col fucil la squarcia e fende.
lo pesce, che credendo prender l'esca / ed egli à preso l'amo in
che passa, non vede se non l'esca. 2. figur. inganno
pria che dalla tua lingua / esca colle parole, / collesione). lagrime
sotto l'esca de l'umanitade, e 'l diavolo volendo
, e 'l diavolo volendo prendere l'esca de la carne, fu preso da l'
in bocca ai pesci morti adoperati per esca. della porta, 2-19: prima
/ quanto rilevi che di qui non esca / motto di tal deliberar, né cenno
eretto, / volve in rota dentata esca di dente. ciro di pers, iii-503
i loro doccioni là onde il vino esca in vasi, o canaletti ivi a'piedi
. alberti, 246: mentre che l'esca nuota a galla, e pesci in
in grande quantità germugliano; dileguata l'esca, solitudine, diserto. speroni, 114
onde lusinga amore, / è desiabil esca. salvini, 22-416: ma a me
al detrattore e all'uditore la detrazione è esca di morte; e brevemente conchiudendo,
coro, e l'ultima che n'esca. ed èlle in abominazione la grate e
rimasono colombi e polli per difetto d'esca. boccaccio, i-36: avevano la maggior
, / che pria da scherzo in picciol esca appreso / diffuse il fumo, e
poi di lucenti some / d'arme esca carco alle battaglie nuove. magno,
, anzi che presentarsi in aspetto dignitoso, esca con le chiome bruttamente arruffate. manzoni
acciò che de le vene il calore esca / che gli ha acceso il portar
altro. parini, giorno, iii-168: esca e con essa / del caro amico
a savorar lor porse. / chiunque l'esca dilettosa e nuova / gustato avea,
e tornando a l'antica disciplina / esca ruggier dal dilettoso incanto. linati,
acceso, / poi si dimostra o per esca o per vento. ariosto, 3-71
lagrimar, che al fin dal ciglio / esca tutto il mio cor disciolto in pianto
altrettanto la rena s'accendea, come esca sotto focile. = comp. da
dipingete, mentre m'allettate con l'esca de gli onori e delle ricchezze.
la discordia tenga: / dille che l'esca e il fucil seco prenda, /
iii-239: il diavolo gli mette l'esca innanzi [ai presuntuosi], cioè
il lido, / e che non esca alcun de la cittade, / e non
/ né riede a noi, quantunque esca a dispetto, / ignorando ch'a
, / e ià maie no gli esca de mente: / segno porti en fronte
marino, 1-163: licore insidioso, esca fallace, / dolce velen, ch'uccide
, faccia lo stesso effetto d'accender l'esca. al che rispondesi, che la
distendi l'arco tuo sì che non esca / pinta per corda la saetta fore,
una comparazione della bellezza e grazia all'esca e l'amo, e dice che la
ch'ha seco le faville e l'esca. leggenda di s. chiara, 36
149: però una città che nuovamente esca della tirannide, non ha mai bene
distratta, e però senza che dall'anima esca la grazia, agevolmente al tornar della
noi la neve e 'l ghiaccio, / esca il coltivator del chiuso albergo. forteguerri
, e nella paglia, e nell'esca, che sono accese dal sol lione,
: vederete / non pur sottragger l'esca di lor bocca / e dame a chi
! boccaccio, iv-69: né t'esca di mente di raccontare... le
di quel corpo stupendo divampò, come esca asciutta avvicinata alla fiamma, in ardente
si compiace, uomo, che a un'esca / -ahi, troppo irrecusabile! -dividi
, a fin di tirar con quest'esca la grossa fantasia del suo gregge, divisò
; / ma non voglia accostar l'esca a'carboni. b. corsini, 8-25
canali i loro doccioni là onde il vino esca in vasi, o canaletti ivi a'
, ancor che un rio / m'esca tuttora dagli occhi dogliosi. pirandello,
bene cognoscere, cioè che la non esca di palude,... che 'l
s'esser potrà, goffredo a l'esca / de'dolci sguardi e de'be'detti
mente, padre, e non v'esca mai dal cuore né dalla memoria né
, 450: fa che non te esca de mente de singulare grada gli chiedere,
/ onde la rena s'accendea, com'esca / sotto focile, a doppiar lo
/ (ch'ogni animai si rallegra dell'esca), / e posono a dormire
, arme peggior del ferro, / esca primiera ad ogni eccesso, l'oro
ond'ella / cercò all'edaci brame esca novella. monti, x-3-254: il tempo
due canali orizzontali, de'quali uno esca dall'altro, e sia nota la loro
pure, capigruppi in parlamento e n'esca, pure, il nome, contemporaneamente,
. / voi che deste agli stupidi sempr'esca. pascoli, i-470: i bei
sublunare quel che v'è di buono esca da mali che si elidono fra loro.
/ trovai un grosso fungo embricato da esca. de pisis, 156: fuligini e
e guardie, che non esca né grano né altre biade fuor del
stiano quelli che aspettano che 'l padrone esca di casa per salutarlo e per negoziar seco
i-32: non sai che l'epa d'esca e vin ripiena / corrompe il corpo
ed interne, acciocché il danaro non esca fuori dallo stato e così la bilancia
'erba lazza, erba morra, esca da pesci, caracia': nomi vulgari dell'
che per voi io di questa erranza esca, dicendomi quale maggiore doglia vi pare
fra tonde errar, mentre ei procurasi esca, / ch'appena ha mosso i vanni
dove l'insano / costume ai forti errori esca non porse, / negli ozi oscuri
: però dall'arto loco cerca ond'esca [il vapore]: / così per
. e quindi lo scrivere non aggiungesse esca al fuoco, io cercherei guarirla, esaltandola
mangiare e non ti gittare sopra ogni esca, perché in molti mangiari ha pericolose
paura, / subitamente lasciano star l'esca, / perch'assaliti son da maggior
nel tempo estivo, e si raguna l'esca, / di che nel fredd'avverso
uliva, e li campi non faranno esca. burchiello, 114: io son sì
per cadere, / sì poca è l'esca, di ch'io mi conduco.
: come raccende il gusto il mutar esca, / così mi par che la mia
iii-16: la palma appresso molta gente è esca agli animali, come in egitto,
biade, /... / picciol'esca a gran fame, ampia cittade /
, che a'vostri dolci nidi procacciate esca abbondevole. muratori, 7- i-318:
d'iddio nel nome / benedetta quest'esca ch'ei ci dona. pea, 7-433
arriva la madre a volo con l'esca nel becco. saba, 192:
egli solo / alla sua casa, all'esca d'un pinolo. -figur.
curo altro ben né bramo al- tr'esca. castiglione, 236: credo adunque che
non però assicurarsi tanto con questa dolce esca d'amicizia, che poi tardi se n'
, / che prendon sol da lui esca e vigore. magalotti, 4-144: ma
ma già la mente di più nobil esca / chiede ristoro, e 'l bel lavor
dove l'insano / costume ai forti errori esca non porse, / negli ozi oscuri
i-1-138: affamato uciello sostene de prendere esca o'crede laccio. bambagiuoli, 28:
se di dolcezza l'amo non ha esca, / che piaccia al pesce, al
. pandolfini, 1-7: mentre l'esca nuota a galla, [i pesci]
in grande moltitudine germogliano; divorata l'esca, solitudine e deserto. pulci,
molto s'affanni / con rete ed esca e con mille altri inganni. fr.
: quale animale che per la dolce esca, lo occulto dolo non per- pende
vide / rimanere il fratei su l'esca morto, / teme la fraude e
pesci grossi che noi pigliavamo, senz'altr'esca, gettando solamente il suddetto lamo sopra
, o dei vermiciattoli per l'esca. d'annunzio, iv-2-58: una
, dalla gran cima cadente, veniva all'esca: si fermò una volta, in
fondo al filo della canna, sono ghiotta esca per le anguille di calata.
, 232: il cavallo spesse volte è esca alle mosche, e il lupo è
alle mosche, e il lupo è esca delle formiche. giov. cavalcanti,
detrattore e all'uditore la detrazione è esca di morte. petrarca, 270-55:
ov'io fui preso, e l'esca / ch'i'bramo sempre, e i
da siena, 304: con l'esca della vostra umanità e l'amo della mia
que'dolci ami, / ove all'esca fui preso, o mia nimica, /
dipingete, mentre m'allettate con l'esca de gli onori e delle ricchezze. l
che ti fui gioco lungo tempo et esca? nannini [petrarca], 143:
, e, per dir così, l'esca del naufragio. d'eredia, 23
d'eredia, 23: con sì dolc'esca al suo venen mi colse / d'
non si fan tai pescagioni / senza l'esca de l'or ne'nostri mari.
mascardi, 1-344: il diletto è l'esca de'vizi,... però
incappa. alfieri, 8-290: son esca i detti al comprator, che in
fanno tanti come di maschera o d'esca, è segno di politica insipiente e caduca
conoscendo l'umore dei suoi discendenti, l'esca variava a seconda. -abboccare
seconda. -abboccare vesca, all1 esca; lasciarsi prendere, essere preso dall'
; lasciarsi prendere, essere preso dall'esca: cedere alle lusinghe, alle tentazioni
, ii-39: la moltitudine è presa all'esca del diletto, e si volge dove
sentiva, e invece di abboccar l'esca seguitò a saltar di palo in frasca.
e io forsennato mi lasciai prendere all'esca..., mi lasciai rinfocolare da
diavolo a sette code, ha abboccato all'esca di un mezzo sigaro toscano.
toscano. -correre, venire all'esca, rimanere all * esca: lasciarsi
, venire all'esca, rimanere all * esca: lasciarsi trarre in inganno con lusinghe
liquido ghiaccio, / venisse a l'esca, ancor uscisse fuori. -dare
uscisse fuori. -dare, porgere esca a qualcuno: allettarlo con lusinghe.
, e amor che porse / l'esca, a me pria sì dolce, or
coi nuovi amici, questi, dandogli esca di consenso, han l'occhio,
apposta certe domande stimolanti, le davano esca, le tendevano tranelli e si divertivano
che ben conoscevano. -fare esca per qualcosa: usare l'astuzia per
. / e contento non fu, ma esca e funi / facea per prender vinegia
firenza. -prendere, cogliere all'esca; dar a mordere l'esca a
all'esca; dar a mordere l'esca a qualcuno: ingannarlo con lusinghe, con
capricciose invenzioni, con che prendere all'esca i più semplici e i più ricchi
il governo, dandoci a mordere l'esca genovese [di far milano capitale],
più legittime ambizioni ». -prendere l'esca: cedere alle tentazioni; essere attirato
., 14-145: ma voi prendete l'esca, si che l'amo / dell'
merco: / in tale stella presi l'esca e l'amo! l. martelli,
/ onde 'l cor prese ingordo l'esca e gli ami. 3.
perché si fa cibo de'vermini ed esca di fuoco e massa di sozzura, si
/ onde la rena s'accendea, com'esca / sotto focile, a doppiar lo
« onde la rena s'accendea com'esca / sotto fucile ». d'assai
quella materia la quale noi chiamiamo « esca », atta ad accendersi da qualunque
pigli la pietra e l'acciaiuolo e l'esca, e fai così: batti,
tanto che tu fai apiccare la favilla all'esca: poi hai il zolfinello, e
poi hai il zolfinello, e atacchi l'esca, e hai la candela e accendila
/ s'alcun di voi ricerca foco o esca / per riscaldar la mandra, /
sono ancora certi funghi che fanno l'esca, i quali in pezzi partiti si cuocono
dentro della quale conservano il focile, esca, per battere il fuoco, e poc'
, 8 (130): cava fuori esca, pietra, acciarino e zolfanelli,
: si diede a battere l'acciarino sull'esca, verde come lo zolfanello che aveva
un fungo secco che le serviva d'esca. -per estens. qualsiasi materia che
.. ecco ch'è dato per esca al fuoco. ariosto, 14-132: in
con zolfo, qual con altra simil esca. getti, 15-i-353: se ei
dura tanto acceso, quanto egli ha esca da nutrirsi. carletti, 98
canne tessute con foglie d'alberi: esca da fuoco, il quale in poche
di mezz'agosto del '43, trovando esca facilissima nelle antiche travatura, han distrutto
e 'l capo d'oro, / esca suave al mio ultimo foco, /
già dar riposo e calma, / pria esca, or nutrimento del mio foco.
gli animi gentili / che son dolce esca all'amoroso foco; / sovress'e'
gli tuoi preghi ingiusti / fur sempr'esca, non acqua al foco ardente /
mi bruggiò di sorte, che son dovenuto esca. marino, 1-137: stassene alcun
d'amor tutto soletto il foco e l'esca. morando, iii-227: mentre ella
quei begli occhi ai caldi rai fatto esca. savioli, 742: o gallo,
/ un tempo orrendo gioco, / esca infelice e credula / d'un esecrato
della valtellina moleste a tanti principi ed esca di così grave incendio, il nuovo
5-393: la mia affabilità fu nuova esca al suo facile fuoco. stuparich,
l'irritazione del padre avrebbe trovato un'esca per divampare ancor più. -ant.
ne porta / a poco a poco l'esca sensuale, / ch'a sostener l'
e 'l cuor conforta. -aggiungere esca; mettere, porgere nuova esca al
-aggiungere esca; mettere, porgere nuova esca al fuoco (o a un sentimento
e gavazza, / e legne et esca va aggiungendo al fuoco. lollio [barbaro
parola perocché ciò sarebbe proprio un giungere esca al fuoco. foscolo, xv-490:
. foscolo, xv-490: perché aggiungere esca al fuoco delle passioni? perché insegnare
delle scuole, venivano a porger nuova esca al genio sensuale dei drammi pastorali. g
di malaugurio: certo per aggiungere nuova esca all'ira. -aggiungere esca a
nuova esca all'ira. -aggiungere esca a esca: rendere più intenso un
all'ira. -aggiungere esca a esca: rendere più intenso un sentimento,
, 8-174: di lui parlate, / esca aggiungete ad esca. -avere la
di lui parlate, / esca aggiungete ad esca. -avere la gola asciutta come
-avere la gola asciutta come l'esca: essere molto assetato. nieri
, ho la gola asciutta come l'esca. -avere l'esca al cuore
come l'esca. -avere l'esca al cuore: essere innamorato. de
il dottore. questi aveva già l'esca al cuore; la vernaccia gli dava le
-bruciare, pigliar fuoco come l'esca: essere facile all'ira, alla
ira, alla passione. -dare l'esca al fucile: creare una situazione pericolosa
spagnoli... non diano l'esca al focile. -dare, porgere
al focile. -dare, porgere esca al fuoco: accenderlo, farlo avvampare
focile / scintillar foco, e diegli esca e fomento. boterò, i-182: fomentar
i-182: fomentar la fellonia, porger esca alla malignità e speranza agli ambiziosi.
condè... segretamente somministrava l'esca a tanto fuoco. botta, 4-293
, come se avessero a cuore di dar esca al fuoco, che già covava,
l'insano / costume ai forti errori esca non porse, / negli ozi oscuri
rendeva assolutamente impossibile che quella donna dèsse esca alla calunnia e alla maldicenza. covoni,
in mezzo all'aia / come a dar esca al fuoco dell'agosto. quarantotti gambini
, ma fiaccamente, come per non dare esca alla discussione, e poi nessuno ne
più. -essere asciutto come l'esca: essere del tutto privo o vuoto
/ del giovine era asciutta come l'esca. nieri, 290: passato tanno e
riprendere la somma, era asciutto come l'esca e pulito come una pianta di mano
-essere secco, arido come l'esca: avere un animo gretto, egoista
come una formica, arido come l'esca, [l'oste] non era un
hai bevuto). siamo secchi come l'esca. -mettere l'esca accanto al
come l'esca. -mettere l'esca accanto al fuoco: mettere se stesso
può negare, / non metter l'esca troppo presso al foco. de roberto,
dalla principessa per non mettere « l'esca accanto al fuoco », prodigava grandi
e inf. èsse), poi * esca '(come termine tecnico dei pescatori
ésca2, sf. bot. esca della vite o mal dell'esca:
bot. esca della vite o mal dell'esca: malattia della vite e di altre
= voce dotta, lat. esca * esca '(v. esca1)
= voce dotta, lat. esca * esca '(v. esca1), che
; enim ignis est; unde et esca vulgo dicitur, quod sit fomes ignis et
escaménto, sm. ant. esca. — anche al figur.
pareggiato, di mangime usato come esca in modo da attirarli e poterli
che dalla coltura de'terreni o dall'esca vazioni per fabbriche si manifestano. milizia
udir la vostra voce, e non esca della vostra bocca parola alcuna, fino
. esco, sm. ant. esca. -dare pesco: adescare, catturare
. = forma m. di esca. escoccare, tr. (
l'etimologia popolare riconnetteva a 'esca '(la ghianda, come cibo primitivo
examque habuerunt. nam esculus ab esca dieta ». escolpare, tr
4 mangiabile ', deriv. da esca 4 nutrimento * (v. esca)
esca 4 nutrimento * (v. esca). esculetina, sf. chim
/ un tempo orrendo gioco, / esca infelice e credula / d'un esecrato
metta in essecuzione, e tagli, sicché esca il sangue della ferita per le lagrime
porta / a poco a poco l'esca sensuale, / ch'a sostener l'
parrà ad alcuno che in lei si esca alcuna volta fuore de'termini della onestà,
, acciocché, pigliato un poco d'esca, più acconci gli redda. bibbia
che que'dolci ami, / ove all'esca fui preso, o mia nimica,
. maia materdona, iii-314: esca hai tu [lucerna] di tenace
cibo, la mia stessa estenuazione era esca diffusa al mio desiderio. bruciavo estesamente
secco legno, / o 'n arida esca, fiammeggiar repente / sogliono, e
contratto. pallavicino, 1-112: senza l'esca d'estrame guiderdoni,...
esuberante, la materia grezza che supera, esca da'nostri porti, e vi
mangiare, divorare '(da cui esca). esusto { exusto),
, i-182: fomentar la fellonia, porger esca alla malignità e speranza agli ambiziosi,
, quasi apertura ad effetto di far ch'esca una certa quantità d'aere,
sereno tempio. battista, iii-391: esca dalla sua cuna e goda il giorno
parola perocché ciò sarebbe proprio un giungere esca al fuoco. castiglione, 116:
. marino, 1-163: licore insidioso, esca fallace, / dolce velen, ch'
: se di dolcezza l'amo non ha esca, / che piaccia al pesce
, 11-211: chi non è innamorato / esca di questo ballo, / ché faria
, / e ià maie no gli esca de mente: / segno porti en fronte
stesso iddio. battista, iii-391: esca dalla sua cuna e goda il giorno /
vita qualc'anno, e la lesandra m'esca di casa, vi fornirò sì di
sparte, / sì che la neghittosa esca del fango. ariosto, 43-171: ben
quercia / trovai un grosso fungo embricato da esca: / era forse la rustica cimasa
la somma, era asciutta come l'esca e pulito come una pianta di mano
qui m'aspetta / sì ch'io esca d'un dubbio per costui; / poi
diasi loro [ai tordi] abbundantemente esca, cioè ficchi secchi pesti meschiati con fiore
mi dipingete mentre m'allettate con l'esca de gli onori e delle ricchezze.
priemila tanto che lo detto azzurro n'esca fuori, e lo fastidio rimarrà nella
fed. della valle, 33: esca in fasto di dea, / poiché 'n
favilla / la mente, con poca esca, accenderanno / de'monti o di parnaso
corruttele, / agl'incendi voi date esca e favilla. c. gozzi,
secco legno, / o 'n arida esca, fiammeggiar repente / sogliono, e rino-
ii-39: la moltitudine è presa all'esca del diletto, e si volge dove
mensa / il favorevol loco ove al sol esca / de'brevi studii il glorioso frutto
. alfieri, 8-103: a incontrarla ciascuno esca festante / per far di nostra gentilezza
se io, vii femminella, e propria esca del suo fucile, credessi poter schifar
la vita della notte] / che l'esca col fucil la squarcia e fende.
poi il vaso, sicché l'immagine esca dall'untuosità e si fermi al contatto
, per un picciol rivo che n'esca, non si ferma la piena.
che, avanti di fermarsi, egli esca un poco fuori. 47.
velo / ricorse: e con quest'esca e col fervente / lume delle sue luci
con veloci piante / a incontrarla ciascuno esca festante. prati, i- 268:
, i-290: la mia fetidissima carne era esca del diavolo a tirare l'anima in
acceso, / poi si dimostra o per esca o per vento. michelangelo,
superati. -soffiare nelle fiamme, aggiungere esca alla fiamma: ravvivare il fuoco.
se lo stesso non potesse accadere coll'esca e cogli zolfanelli. massaia, ii-79:
chi più prega che il suo fiato esca tosto, per lasciare gli altri sopravviventi
, 1-26: diasi loro abbundante- mente esca, cioè ficchi secchi pesti meschiati con fiore
una ciancia) ho caro che non esca senz'una sua occhiata; poiché la mia
nuovi amor le donne? / fidar l'esca a le fiamme? / creder le
fievole la causa del l'esca loro. f. f. frugoni,
fìgliuli un pezzo di terra e prato nell'esca. dante, lnf., 33-38
lamenta o filomena, / ch'a cercar esca ai figliolini ita era, / e
michelangelo, 1-8: per le spezie all'esca a te arrivo, / come il
/ la canna, il filo, l'esca, / la fiocina ed il nasso ed
entri nel suo magazzino e ne esca, con un pensiero sempre al
onde avere il vanto che il popolo esca dalla chiesa gridando: o che gran teologo
. panni, xii-65: fingendo nova esca / al pubblico guadagno, / l'onda
o molto o poco, / fintantoché n'esca purgato e netto. alfieri, 1-966
.. priemi la fistola, che n'esca la materia. bencivenni, 5-148:
il detto volgato, che flamine non esca d'italia; né il suo flaminato diverso
fiato, / che del flauto alemanno esca da'fori, / gisgone, oggi non
aperto e non coperto fino a che esca la flegma. redi, 16-iv-344:
sono ancora certi funghi che fanno l'esca, i quali in pezzi partiti si
8 (130): cava fuori esca, pietra, acciarino e zolfanelli. [
(12 7): cava fuori esca, pietra focaia, acciarino e zolfanelli]
giudicar per qual cagion di mano / esca il fulmine a giove, / che i
e tant'è folle, / che l'esca col fucil la squarcia.
il fuoco, / che in l'esca con carezze lo fumenta, / fin che
, / del crescente calor fomentan l'esca. loredano, 1-106: l'allontanarsi dall'
. qualsiasi materia combustibile che serve come esca per il fuoco. caro, 1-282
focile / scintillar foco, e dielli esca e fomento. baldi, ii-104: col
appiccare e mantenere vivo il fuoco; esca. -in senso generico: incendio;
alimento nel corpo umano, è quell'esca o quel fomite... in cui
voce dotta, lat. fómes -itis 1 esca ', deriv. da fovère '
sì ne venne fendendo come pietra ch'esca di fonda. cieco, 9-48:
l'amorosa sete. marino, 11-34: esca dolce de l'occhio e dolce rete
ventre pien donna s'invoglia / d'esca vietata, nel toccar se stessa, /
.: pezzo di formaggio usato come esca, soprattutto per i topi. g
6-274: ed era sole quella sudicia / esca di scolaticcio sui fumaioli, / erano
golosità]... con la sua esca infiamma l'ira e col suo fumo
iraman- tenente perché 'l caldo non esca fuore. statuto dello spe
i pesci] a portar via l'esca, allora per un poco l'invenzione è
la tura immantenente perché 'l caldo non esca fuore. bibbia volgar., i-584
musico fiato, / che del flauto alemanno esca da'fori, / gisgone, oggi
a me già porse / la diva esca quel dio che in seno accolsi, /
al filo della canna, sono ghiotta esca per le anguille di calata.
ben guardato, imaginando che quella oculta via esca, come ragionevol cosa pare, in
e fracassi, sì che l'aere n'esca fuori. cantari, 318: non
] si pasca, / e non esca così per ogni cosa, / com'esce
/ rimanere il fra tei su l'esca morto, / teme la fraude e
vide / rimanere il fratei su l'esca morto, / teme la fraude e sta
-di essere un'altra fiata con esca fraudolosa colto all'amo delle vostre leggi
poi il vaso, sicché l'immagine esca dall'untuosità e si fermi al contatto di
volga poi il vaso, sicché l'immagine esca dall'untuosità e si fermi al contatto
poi il vaso, sicché l'immagine esca dell'untuosità e si fermi al contatto
poiché ottenne la beata insegna, / esca d'orgoglio, pettoruto e tronfio, /
a schiera vanno quivi a ingozzar l'esca. baldovini, xxx-n-35: tanto in
, 14-147: ma voi prendete l'esca, sì che l'amo / dell'antico
alla fame amorosa / fu sempre publich'esca. forteguerri, 11-58: era di
qui m'aspetta / sì ch'io esca d'un dubbio per costui; / poi
per raddotti, / a più d'un'esca trasse, e prese, e frisse
più cospicui alla moltitudine, son quell'esca che tira gli uomini, come sbalorditi fringuelli
tuon, dal formidabil concavo / gorgozzule esca con gran frombo all'aria. d'alberti
presto fosse e grande e fronzuta non esca di questi sicomori. f. f.
pare che in ogni qual cosa gli esca dalla bocca egli voglia sentir se stesso
mezz'acqua, consistente nel calare l'esca con un colpo rapido e secco.
focaia per trarne scintille e incendiare l'esca; acciarino. - anche per simil.
14-39: la rena s'accendea, com'esca / sotto il focile. libro di
, / come non hai tu l'esca col fucile? sannazaro, ix-136: perché
che tu peni tanto a accendere cotesta esca? -io non so: io dubito che
focile / scintillar foco, e dielli esca e fomento. soderini, ii-148: sono
sono ancora certi funghi che fanno l'esca, i quali in pezzi partiti si
in piedi sonnacchioso e piglia / l'esca, il fucil, la pietra e
consumarme amor nasconde / il foco e l'esca, e 'l sordo suo fucile.
gli animi gentili / che son dolce esca all'amoroso foco; / sopr'essi batton
la discordia tenga: / dille che l'esca e il fucil seco prenda, /
, altrui folle ed ardito, / poca esca e frale a tanto e a tal
a i giovani... l'esca e 'l focile del fare la rissa e
focile! marino, 8-16: l'esca e 'l focile in man, sfacciata putta
, 7-352: a niuno manca l'esca per questo fuoco celestiale, purché
, / quando egli beccò su l'esca e il focile. della porta, 1-313
ch'anzi 'l suo dì del career esca; / né prego vaimi, o fuga
la superficie del corpo l'aria penetri ed esca fuori quasi con flusso e reflusso,
e negro, / ove per cocer l'esca arde vulcano. marino, 1-67:
egli giogne alla cima, e come esca fuore, et egli va sparto e subito
. varano, 64: mentre la fumosa esca fallace / porge alla tua ragion,
da fuoco,... e l'esca di più fatte, e poi i lumi
cesarotti, 11-75: funesto vampo / esca dal- l'armi sue; nella man
-fungo dei chirurghi (o fungo da esca): nome italiano del fomes fomentarius
imbevuto di salnitro, era usato come esca (servivano allo stesso uso anche altre
di quel fungo che s'adopera per esca da fuoco, ne fece molti pezzetti e
fuoco. carena, 2-223: 'esca ', fra i molti significati di questa
'. per il significato di 'esca ', cfr. l'etimo antico puramente
? enim ignis est; unde et esca vulgo dicitur, quod sit fomes ignis et
cucina; in passato serviva anche come esca. pulci, v-3: la
un fungo secco che le serviva d'esca. fungosità, sf. aspetto
loco / in che la vide, esca continua al foco. marino, 1-64:
membrando i loro prischi dritti, / esca possente e non estinto foco / che
, iii-135: non volete ch'io esca di casa per voi e per una dama
disio,... sì ch'ella esca / segnata bene della interna stampa.
la tura immantenente perché 'l caldo non esca fuore. g. villani, 10-152:
meno: se v'invecchia e non esca, venga fuori l'altro.
baruffaldi, xxx-1-76: esca del suo desir furente e vile.
casti, i-1-349: il cadaver di lupi esca e di cani / rimaso ivi saria
chi dirà, / donde l'immancabil esca perenne / sottentri al furiai di foco torrente
'l terren, che non vuol ch'esca di gabbia, / sta duro a
dalla lenza e destinato a mantenere l'esca a una profondità prefissata e a segnalare
aere che vi sia sotto racchiusa e esca fuori, o per acqua che di sotterra
largamente pescati sia per nutrimento sia per esca. -in senso generico: gambero giovane
-gamberetto grigio: piccolo crostaceo usato come esca per i pesci di mare { crangon crangon
gangheri ', quando vogliamo dire che uno esca o sia fatto uscir del dovere,
francesi,... divenne un'esca d'amore. giusti, ii-334: sono
o gatelli accomodati acciocché nel girare non esca dal luogo suo, ma resti dritta
, e tant'è folle / che l'esca col fucil la squarcia e fende.
medesimo, e la spiga prima che esca. tramater [s. v.]
propria innocenza che nella bellezza lasciar un'esca alla libidine altrui. foscolo, v-158
, 1-7: i pesci, mentre l'esca nuota a galla, in grande moltitudine
in grande moltitudine germogliano; divorata l'esca, solitudine e deserto. barilli,
che noi pigliavamo, senz'altr'esca, gettando solamente il sud
del liquido ghiaccio, / venisse a l'esca. 4. figur. perdita
al filo della canna, sono ghiotta esca per le anguille di calata.
quei begli occhi ai caldi rai fatto esca. parini, 262: la regina infelice
: dietro ai passi d'invidia, esca, ed accanii / con sua gialla spolpata
, alla gianétta, alla tur eh esca. -ant. con significato osceno,
gamba ed è simile ad un osso che esca fuori ed è molto ria magagna,
libero, in cui si pone l'esca, circondato da fusti, con un'unica
sia costretto a incapparvi per prendere l'esca. 4. marin. ognuna delle
discorso, e d'incentivo e d'esca e d'eccitamento; lo pongono in
il detto volgato, che flamine non esca d'italia; né il suo fiammato diverso
le parole; e lo gorguzzolo l'esca collo assaggiare giudica. ariosto, 13-77
giudicar per qual cagion di mano / esca il fulmine a giove, / che
tagli, sicché del cuore ferito e contrito esca quasi un sangue del penitente, cioè
li gliocti ma li spoglia de la esca. citolini, 229: altri ve ne
hanno invogliato e chiappato come luccio all'esca; e meritamente sei stato ferito in quella
, 8-2 (234): non t'esca di mente di dir lor che mi
aver cura che il suo bel campo non esca mai del suo diritto.
tagliente, sì che molto sangue n'esca fuori. pataffio, 2: pertinace
abbia una isoletta, / de la qual esca sì forte venetta, / che 'n
volgar., v-112: lo gorguzzolo l'esca collo assaggiare giudica. crescenzi volgar.
spirito de mantici... par che esca dal gozzo lungo e rauco di molte
coi nuovi amici, questi, dandogli esca di consenso, han l'occhio, più
ritrovava, acciò che il sonno gli esca, / tutti i peccati suoi di grado
reti a strascico e servono anche come esca. latini volgar., xxviii-336
minori,... come pesci all'esca, si affoltano alla grappiglia della moneta
quel fondaccio, ed il mosto n'esca limpido e chiaro. magalotti, 19-49:
al sole nell'ora calda, perch'esca più facilmente, passandolo in vasi di
dietro ànno le viste intente / che non esca il rustico, vi-152 (21-5)
, / prendete guardia e rifiutate l'esca, / onde n'invita amor.
: gucchiari alla tur eh esca d'osso et legno. =
il medesimo tubercolo, e che poi esca la mosca, e vi resti il guscio
, iii-23-290: si veda come il sempronio esca dal comune (sebbene l'esecuzione sia
arco, / che, in porger esca a la mia fiamma industre, / fosse
« variabili », e quindi non n'esca infine un moto regolare e uniforme.
percioch'elle, dopo aver imboccata l'esca, s'accendono di doppio foco.
c., 36-3: niuna parola sozza esca dalla bocca nostra, perocché questa gravemente
ridusse al suo 2. nella pesca, esca artificiale simile alla pom- imbusto. m
fuoco, acciò che l'anima n'esca immaculata e pura, et a poco
sogno faccia suo corso, acciocché io esca di sì perverso immaginaménto, e sarò
di questi giorni ch'egli prese l'esca lo vide immascarato da femina. tassoni,
mi par che quando ancor questa anima esca / in onor di sua fama, io
essere allettati... da l'esca. panigarola, 41: un uccellacelo,
un filo d'acqua perenne, che esca da una fontana,... se
. siri, vii-1167: con altra esca... [avevano] tirato a
[il pane], / se d'esca naturai pascer ti vuoi, / convien,
dolce cibo del vostro consiglio / ch'esca non è che 'l gusto mio più prezzo
, 37-56: chi mi conduce all'esca, / onde 'l mio dolor cresca?
auge! son io, che d'esca i suoi provvede / piccoli implumi, e
fornito, pieno. sione d'arte nuova esca con delle mirabili improntitudini francesco da barberino
poi torna, anzi ch'egli esca, / e con quegli altri impuberi si
: se non vi fosse una tal esca, un sì dolce allettativo, quanti
/ mentre sto a contemplar, se l'esca ghiotta / il pesce ha in bocca
l'asconda in sul momento, ed esca / più periglioso a saettar co i guardi
g. gozzi, i-9-167: non esca / mai dalla penna inavveduto un segno.
né per fischio, / né per esca cala al vischio. di breme,
: formatone quella parte che vediate che esca e sia la maggior che potete,
vii-20: stride la fiamma e l'incendevol esca, / ch'ha da l'arida
idem, 27-39: gli accesi fuochi esca aggiungendo, / et accendendone altri,
/ incendioso. campailla, 10-14: l'esca accensibile è svegliata / da l'igneo
, ii-429: accadeva che dalla piazza esca grossa somma di contanti, per fare
.. ch'entri l'effigie ed esca / nosco..., / poiché
sol offende gli occhi, / che esca fuor delle nubi all'improvviso, /
nelle mani della giustizia, non se n'esca senza purgarsi d'ogni incolpazione. foscolo
trovi incredulo - non dispero che ne esca un frutto palpabile. d'annunzio,
e ben ch'aiuto poi da te non esca, / poco non mi parrà che
, iii-2-343: a un affamato regolo nov'esca /
11-86: l'alimentizio cibo e l'esca cara / a l'uom...
ch'egli non indugi tanto che costui esca di pisa come dice voler fare.
lasci 10 spirto e fuor libero si esca. lisi, 168: era certa che
3. nella pesca, affondare l'esca o la rete nel fango.
attaccare all'amo un pesce vivo come esca. — intr. con la particella
marchetti, 4-192: fuggir ne convien l'esca d'amore /... e
quando è riscaldato, / convien che n'esca, e quel che 'l tiene infragna
figura la canna ba, finattanto che esca per li due infondibili x e d,
colui che lo vuole ingannare per mezzo dell'esca e vuole predarlo coll'amo. tanara
e unguento di alabastro, come per un'esca d'allettarle e ingannarle. perciò l'
acuto / col fil pendente e l'esca ingannatrice, / non lunge alla sua
per pescare. - in partic.: esca artificiale. -inganno del bertovello: gola
pesce che con grande disiderio inghiottisce l'esca nella sua gola,... non
gl'ingiusti oltraggi ognor rinove, / esca aggiungendo a rinfiammato petto. dovila, 301
. zucchetti, 50: ingolosito dall'esca, colla sua goffa simplicità [il pesce
detto giannino. -ingozzare l'esca, l'amo: abboccare all'amo,
e quale un tratto ingoza la dolce esca / mai di sua propria libertà non cura
duol la spesa. / questa dolce esca fa ingozare ogni amo. giraldi cinzio,
tiravano all'arao, coprendolo di lusinghevole esca. fra gli altri che la ingozzarono vi
con tutti, e noi ingozzavamo l'esca che a suo tempo fece l'effetto.
voglio che... della buona volontà esca uno cognoscimento della infinita bontà e inestimabile
, 1-441: ogni più ingrata e dispregevol esca / per satollar il ventre è già
non ti è ingrata, / prendi l'esca vital, che così sia, /
/ colombi e starne, che dan esca al gusto, / e beccafichi grassi ed
vergine ingegnosa alti concetti / nutron d'esca profana un ardor pio, / che le
l'innescare l'amo; applicazione dell'esca all'amo. 2. l'
innésco, innéschi). mettere l'esca all'amo. -ant.: pescare.
(ant. inescato). fornito d'esca (un amo). -anche al
ferro guastandosi il viso, per torre l'esca di sotto all'altrui concupiscenza e alla
sabbia. -nella pesca, affondare l'esca o la rete nella sabbia.
l'insano / costume ai forti errori esca non porse / negli ozi oscuri e nudi
, facilmente si lasciano insidiare con l'esca de gli onori. giuglaris, 1-455
. parini, xii-68: fingendo nova esca / al pubblico guadagno, / l'onda
'l terren, che non vuol ch'esca di gabbia, / sta duro a l'
tenta [il serpente] con l'esca de'piaceri e fa che i più audaci
calcio parecchie intaccature, affinché l'umore esca via. lorini, 277: saranno
, amici, / ch'io me n'esca, ch'io vada tutto solo /
ch'io meta a i colpi, esca a l'ardor divegno. s. maffei
disio,... sì ch'ella esca / segnata bene de la interna stampa.
ogni folle ambizion da te se n'esca [o mio libro], / d'
schioppo e riuscii a far le veci dell'esca con un po'di carta leggermente inumidita
: stride la fiamma, e l'incendevol esca, / c'ha da l'arida
: mentre queste cose si fanno, esca in iscena, per intrattenere, una
li molti suoi offici d'andar sottragendo l'esca dal fuoco che già era appreso in
fiacchi, 153: allor che l'esca appesa al tronco mise, / del
, prima d'introdurre questa o quell'esca e questa o quella bevanda nelle proprie
restati [i cadaveri] inumati, ed esca delli uccelli e fiere. gonzaga,
schioppo e riuscii a far le veci dell'esca con un po'di carta leggermente inumidita
poco di spazio al popolo, che esca fuori della sua ignoranza, che possa
, s'esser potrà, goffredo a l'esca / de'dolci sguardi e de'be'
gente più mendica e invalida alla difesa esca di messina con lui, e sarà condotta
, 9-18: invasati / nella ghiotta esca sua, benché dannosa. gemelli careri
. garzo, xxxv-n-300: esca fa invezza / e rete fa divezza.
/ ma fuoco mai così non accese esca, / né se lo pongan l'invide
: ch'altri cautamente, appresso l'esca / tenace visco tra quel verde asconda.
non curo altro ben né bramo altr'esca. boccaccio, vii-21: sì dolcemente a'
/ et ingannata ognor più dolce l'esca / di due begli occhi lusinghieri apprezza.
; viene la cornacchia per pigliare l'esca e, nell'alzare il capo, alza
, invitato da la consuetudine appetisce l'esca. caro, 12-i- 260:
: par proprio ch'abbia involto all'esca / un vario o trotta, il pescator
xxxviii-358: un uccello che pur mo esca dal nido, /... /
sanno codesti mestatori sì bene inzuccherar l'esca, e indorare la pillola, che i
ariosto, 27-39: agli accesi fuochi esca aggiungendo, / et accendendone altri,
compiace, uomo, che a un'esca / -ahi, troppo irrecusabile! -dividi
.. abbia istituito il piacere come un esca ed un mezzo, il quale c'
vostro mai / dalla bocca non v'esca. -col cuore sulle labbra:
nel labirinto intrai; né veggio ond'esca. antonio da ferrara, 84: s'
quand'ho più speranza che '1 cor n'esca, allor più nel bel viso mi
l'erba teso, / e di nova esca un altro foco acceso, / tal
troppo bello il lacciuol, soave l'esca, / tenace il visco fu, la
quasi senza più carne, secche come l'esca. -sostant. c.
intrusivo di lacere, da lax -lacis 1 esca, amo '. lachenàlia,
in quelle salse lagune su le forche per esca a'corbi e ad altri fieri augelli
], pensando avere preso una buona esca, e nondimanco lei e quel corpo
e nondimanco lei e quel corpo fu esca della vita, e la divinità fu il
spirato costrutta in modo che la fiamma esca da uno stoppino anulare, e possa
spento. b. davanzati, ii-560: esca la verità chiara: lampegge / grata
e floscio, come un cencio che esca dal bucato. e, pur brontolando,
che consiste nel proiettare a distanza l'esca mediante una lunga lenza avvolta a un
qualche catapecchia, ma presto, trovando magra esca, languiva. -perdere vivacità o
, 8 (130): cava fuori esca, pietra, acciarino e zolfanelli,
gambo di macerone col fiore avanti ch'esca della sua buccia... tanno
parti, quando è più asciutto dell'esca. -dare il suo lardo a uno
che a bocca spalancata inghiotta tutta l'esca. pascoli, 889: nelle future tre
. 9. nella pesca, esca costituita da un organismo animale allo stato
l'arlotto, non che l'esca in bocca posta. -lasagnòtto,
corre, e riman come la lasca all'esca. aretino, 20-96: se ne
alcuno che in lei [commedia] si esca alcuna volta fuore de'termini della onestà
, sotto ai quali si sparge qualche esca, affinché gli uccelli, beccandola, facciano
stecchi, sui quali si pone un'esca: l'uccello, beccando l'esca,
un'esca: l'uccello, beccando l'esca, smuove 11 sostegno e provoca la
petto e dal bel corpo ancora / esca fuor il dolor, ch'entro s'asconde
ii-2x1: chi non è innamorato / esca di questo ballo, / ché faria
dove è il male fino che ne esca sangue, e fatto questo pigliare il
. piem. lèchèzzu 'ghiottoneria, esca ', da lechè 'leccare '.
. 2. per estens. esca. salvini, 23-324: sottil canna
non curo altro ben né bramo altr'esca. de jennaro, 145: o degna
democratico di molta critica odierna italiana) esca poi a far sapere alle persone che voi
/ s'appreser tosto a l'accensibil esca, / ch'a i legni poi l'
lippi, 2-56: trovò fucile ed esca e legni vari, / onde un buon
u cacciator del fiume, / che sotto esca vital morte nasconde, / con l'
sotto la coda con il bambace perché non esca fore la bontà sua, e mettilo
, / onde a l'usato cibo esca non manche. alfieri, 7-126: venerdì
2-113: voialtri stasera mi volete dar l'esca; ma anch'io son lestino.
lo spirto divino e, ovunque trova / esca, faccende; e già purga e
che di quando in quando mi rinovava l'esca, per tirarmi nel suo lezzoso vivaio
di nutrire, col sempre apporvi novella esca, la fiamma di libertà, per
dire bilanciare, che l'indice non esca della trutina. marchetti, 4-xx: da
licenziate per poter preparare un articolo che esca contemporaneamente al volume o quasi e metta
cui di me incresca, / ch'i'esca d'esto limbo doloroso? aretino,
, come vile augel scende a poca esca / dal cielo in ima valle, /
che una palla di ferro non prima esca fuor del cannone quando si scarica,
e di poco corso. -lingua da esca; lingua di faggio, di certo,
e che viene usato dai pescatori come esca. 0. targioni tozzetti, iii-537
di cerro e di abeto da fare esca fungo dell'esca esca '...
e di abeto da fare esca fungo dell'esca esca '... nasce su
di abeto da fare esca fungo dell'esca esca '... nasce su i
buono a mangiarsi e serve soltanto a fare esca; onde chiamasi lingua da esca.
fare esca; onde chiamasi lingua da esca. -lingua di brughiera: fungo commestibile
ov'io fui preso, e l'esca / ch'i'bramo sempre. atanagi,
zazzera sia bene accomodata, e non esca fuori di là, che non gli paia
. loire, dal frane, lothr 'esca '; cfr. lat. umanistico
, / rimasti son come le lasche all'esca. -dimin. logichétto.
corre, e riman come la lasca all'esca. manzoni, pr. sp.
: allora si puote dire ch'elli esca di queste tenebre e venga a lume,
, chiamata ragionevolmente da i savi l'esca di tutti i mali: perché dove
: se tu hai un poca d'esca cor una luoia di fuoco, avollela cor
ant. alto ted. luoder 'esca '; cfr. fr. leurre (
le brine / onde a l'usato cibo esca non manche. / ma con frodi
tiravano aff'amo, coprendolo di lusinghevole esca. b. davanzati, ii-251:
clienti destinati « in pectore » all'esca di un affare. -colmo di
d'alto traea gli augelli incauti a l'esca. ciampoli, 66: di bugie
taglialo in tanti pezzi e servitene per esca. = deriv. dal medio
di macerone col fiore, avanti ch'esca della sua buccia. 0. targioni
vita, / dal macigno di turno esca la morte. baretti, 6-20: per
tono maestoso e distaccato da signora che esca da qualche salotto o da qualche ridotto.
, / non è però ch'a l'esca de'diletti / il pio goffredo lusingando
e priemi bene di fino che n'esca la sozzura che v'è entro, e
vestirsi, anzi, prestamente speditasi, esca della sua camera e vegga se ciaschedun
paura, / subitamente lasciano star l'esca, / perch'assaliti son da maggior cura
lui [il merlo] tarmi e l'esca ancor ministra / quel che, ne
e priemi bene di fino che n'esca la sozzura. tommaseo [s. v
altrettanto la rena s'accendea, come esca sotto focile; li quali due accendimenti
de cotal stato / convien che per morire esca e venga manco, / io son
della fornace, affinché il metallo fuso esca, e nell'uscire non vada con
mangiante. mangianza, sf. esca per le nasse. dizionario di
, 22-415: ma prega che di nuovo esca di casa, / per la roba
manicarsi e'popoli) / che la non esca di casa. 8.
ombra e delle canne / trovan liet'esca i corvi, ambrosia e latte, /
di non lo vedere subito ch'egli esca di casa; ma perché mi par sentir
la pietra focaia, l'acciaio, l'esca, i zolfanelli, il soffione,
botto, / ed agli accesi fuochi esca aggiungendo, / ed accendendone altri,
e il cattivo sugo, se ne esca via. bergantini, 1-263: bisogna
/ avean marzocco a procacciar d'altr'esca, / con lettere frequenti e imbascia-
per finger che dalla lor bocca n'esca l'acqua, ed in altri luoghi per
e sono in ordine, che innanzi che esca lo autunno, d'avere gittato le
saggi, prima che la parola gli esca di bocca, la masticano molto bene,
: ci mise dentro il mazzo dell'esca, la matassa degli stoppini, non omesso
solito gli occhi al bue e gli esca dal naso materia assai, abbrucisigli il
per dove passa, pure ancora ch'esca la materia peccante, non cessano il male
vale, / ché sempre fugge l'esca. 16. carattere peculiare,
rappresentazione di santa uliva, xxxiv-795: esca fuor quattro vestiti da mattaccini, con
si faccia tempone e baldoria. s'esca un po'di mattana. baretti,
cecchi, 1-ii-213: prima che tu n'esca, tu / ci sconterai l'acerbe
, sf. lenza di corda con esca costituita da un mazzo di vermi infilzati
. — anche: la sola esca o fiocco. buonarroti il giovane,
ami, reti, mazzac- chere e esca / fa anch'amore de'cuori la pesca
casa; ci mise dentro il mazzo dell'esca, la matassa degli stoppini, non
possibil mai che vivo io n'esca. -fare a teco meco con
il cibo e il sonno alquanto non esca da la regola medica. redi, 16-vi-
ogni cosa, fino a tanto almeno ch'esca il meditato libretto, a cui s'
del cavallo, a cui riposo et esca / meglio si convenia che nuova giostra.
mare: ma non s'appressano ad esca alcuna che sia ne l'amo.
fugga l'impegno; / pasta ed esca ci vuol più che melata; / ami
ond'ell'entri e on- d'ell'esca, /... / hanno studiato
le membrane, l'acqua si versi ed esca fuori il feto. bocchelli, 2-xxiv-891
le fredde membra, procacciano loro l'esca e con piatosa vicenda, essendo giovani
, 86: talor sospirerai l'esca bramando / e da la fronte i
lxiv-129: non credere che mai m'esca da mente / l'amore mio e 'l
1-i-50: voglio, prima che m'esca di mente, / dirvi una cosa.
per dar esca al mio foco mansueto / e non mostrar
ancora i miei ricconi / sulla piazza, esca di pesci e d'usignoli. stuparich
per la via della porta del meriggio esca per la via della porta d'aquilone
a chi ha brama porgergli de l'esca. boccaccio, dee., 6-2
come suol lampa a cui già manchi l'esca, / s'è che nuova
amore al cor umano / porge così dolc'esca / che lo prende ed invesca;
e quale un tratto ingoza la dolce esca / mai di sua propria libertà non cura
e tu soave cura / e lusinghevol'esca ai casti cori. / ma, oh
, 19-213: saulle, asciutto come l'esca, aveva due occhi come cipolle messesi
; / ma pur convien che io esca / contro di te con ragion manifesta
agitandola con un mestatoio fino a che esca la mucel- laggine grossa a galla.
alberti, mi son risoluto che ella esca fuori sotto vostro nome. magalotti,
covi, né sì repente che tutta sen'esca, né si arido che senta troppo
qualunque uomo verrà in questa fonte, esca quinci mezzo uomo. 4.
anguille e a i carpioni alimentati dall'esca delle miche auree. barbaro,
/ e tu soave cura / e lusinghevol esca ai casti cori. / ma,
disserra; / e prima che di briga esca il pagano, / un miglio o
oblio, / chi mi conduce a l'esca, / onde 'l mio dolor cresca
/ nel laberinto intrai, né veggio ond'esca. boccaccio, dee., i-intr
al tribunale tuo col porti davanti l'esca, gli ami, le lusinghe, le
, ma per poco che se ne esca, non è già minchiona, e ci
come suol lampa a cui già manchi l'esca, / s'è che nuova minerva
di mia propria mano / ministrar l'esca o l'onda, / or non ricusa
, se ad ogni augello / l'esca ministra il tuo midollo inciso. achillini,
orazione. tolosani, 1-2-69: l'esca nutritiva degli struzzoli / è ferro trito
mirando il fuggir degli anni miei, / esca del foco e di sì lunghe pene
loro [ai tordi] abbundante- mente esca, cioè ficchi secchi pesti meschiati con fiore
., 6-7: non creder però ch'esca di misura / la mia domanda,
senza peso, tenue come un pezzo d'esca da focile e resistente come una modanatura
10 voglio andare a trovar modo come tu esca di qua entro senza esser veduta.
moleste femmine, quando le colgon per esca de'vermini che fan la seta.
, si cade con un gemito senza che esca una goccia di sangue, c'
i molli rami. -che offre esca al fuoco; facilmente combustibile. tasso
. 5. disus. strisciolina di esca, usata un tempo, da sola
, al quale talvolta si aggiugne l'esca, chiamata da'minatori il 'monaco'
'monaco': pei pratici minatori, l'esca solitaria misurata per dar fuoco alla mina.
risurrezione di gesù cristo, xxxiv-383: esca qua fuor il forte gedeone, /
(269): quanto più presto io esca di questo career mondano, più mi
18-72: cade sul desco mio sempre esca nuova, / non di tordi montani o
cocetegli nel vino erba morella / ch'esca della memoria e non s'accorga. volponi
] ballar, né v'è chi esca / senza ballare in campo: e il
il sol che par dell'ocean fuori esca. pulci, 4-92: avea corbante fatti
e che di povertà la tua vita esca, / sendo tu stato allievo marlianesco
morsello del secondo. 2. esca per pescare con l'amo. storia
dizionario di marina [s. v. esca]: * esca': cibo posto
3. nella pesca con l'amo, esca costituita dall'imitazione di un insetto (
-mosca di maggio o della pietra: esca costituita da larve di insetti acquatici (
che abbia del singolare, del curioso ed esca comecchessia dal consueto. per esempio diciamo
paura, / subitamente lasciano star l'esca, / perch'assaliti son da maggior
ingrato e sconoscente / preda mi lasci ed esca / de le selvagge fere. /
orca marina, / che di aborrevole esca si nutriva. cellini, 1-31 (
opra d'invidie e d'ire, / esca a vagar per la città, pe'
mano e lisciandogli la schiena e l'esca alla bocca ponendogli non potette mai farlo
il pregio, il fiore e l'esca più potente per incantare gli uomini.
iddio per animali muti v'ha mandato esca. livio volgar., 2-168: le
/ e par che degli abissi quel suono esca. ramusio, iii-202: le perle
colle narici che con gli occhi rintraccia l'esca. carducci, iii-3-172: da la
tranello; attrattiva per lo più ingannevole, esca. bonichi, 198: chi pesca
pesca a'denari, / ma diversa esca vuol ciascuna nassa: / pescan l'ipocriti
mediterraneo, e la cui carne serve di esca per pescare. 20.
gnetica aveva fatto sentire l'esca, ora registrava la reazione verbale
già satollo il naturai desio / d'esca e bevanda, i giovanetti achivi /
, / che '1 nibbio allo sparvier esca leale, / perché son di contraria
sparte, / sì che la neghittosa esca del fango. sacchetti, 152: che
io-zi: fuoco mai così, non accese esca, / né se lo pongan l'
animo nel combatterlo, il liberalismo rimarrà esca spenta in mano dei fautori del disordine,
leziosa. brignetti, 3-158: l'esca di feco era stata usata dai neoarcadi
un non so che sembiante a l'esca. 3. che colpisce o
marinetti, 2-i-152: supponete che il sole esca dalla sua orbita e dimentichi la terra
uccelli, che a'vostri dolci nidi procacciate esca abbondevole. metastasio, 1-i-512: tortora
questa ne volga le spalle, quella esca d'un mar tranquillo e nitido, questa
un de'capi dell'agugliata, acciocché non esca del buco che l'ago fa nel
de'capi dell'agugliata, acciocché non esca del buco che fa l'ago e confermi
ali accorte. tasso, 13-i-743: esca ornai novo peregrin del mondo / del
diletto, non sapendo da qual parte esca quello che a noi tanto piace.
ancor si fa pietosa, / ritrovo esca novella ai miei martiri. gemelli careri
l'insano / costume ai forti errori esca non porse, / negli ozi oscuri e
e soffia nelle loro apprensioni e mette esca ai loro sospetti. -con riferimento al
mancato. -per estens. esca per accendere il fuoco, materiale infiammabile
nel tempo estivo, e si raguna l'esca, / di che nel fredd'avverso
l'amoroso vampo / che d'altr'esca vital mi cal sì poco / ch'io
via, e stata alquanto ritorna alla esca con due altre, e rivolata riviene
come ricondurrà la sera bruna, / esca, o riposo, sotto lieve schermo
sotto lieve schermo / di nuvolose bende esca la luna. -avvolto nelle nuvole
i-1-138: affamato uccello sostene de prendere esca o'crede laccio. chiaro davanzati, lxi-86
/ mi par che quando ancor questa anima esca / in onor di sua fama,
montemagno il giovane, i-10-2: quando l'esca del nostro inclito core / per l'
obliqui che ritengono, acciocché continuamente non esca l'orina. campanella, 4-357: vene
l'occaso il sole, / quindi non esca il gregge. marradi, 329:
non vedere, lassagli fare tanto che esca loro gli occhi. -vedere con
opra d'invidie e d'ire, / esca a vagar per la città, pe'
iii-2-1062: bisogna... che tu esca dall'occulto. non puoi più prolungare
-anche con riferimento a sostanze adoperate come esca per catturare pesci, animali.
narici che con gli occhi rintraccia l'esca. settembrini [luciano], iii-1-349:
xxxviii-358: un uccello che pur mo esca dal nido, / s'el vede un
el cor me brilla e par ch'egli esca fuore. p. fortini, i-104
gl'ingiusti oltraggi ognor rinove, / esca aggiungendo a l'infiammato petto. chiabrera
d'impallidire nel suo umbràtico studio ed esca operando il vangelo. = voce dotta
da una cosa omogenea, che la vita esca dalla vita, il moto dal moto
/ acciò che de le vene il calore esca / che gli ha acceso il portar
. ariosto, 8-83: onde parch'esca il grido, va veloce / e quinci
: nel laberinto intrai, né veggio ond'esca. sac chetti
alcuno che in lei [commedia] si esca alcuna volta fuore de'termini della onestà
orca marina, / che di aborrevole esca si nutriva. idem, 10-101: tenea
: chi cerca novi ordigni, ond'esca salvo / il mal chiuso fanciul del mater-
è mai discapito sapere da che mani esca un quadro. delfico, i-438:
sinché traforandosi agli orlicci e veduto quell'esca penzigliare dalla stanghetta dell'arco, vi
xxi-296: fa'che quell'orso di niccolini esca dalla sua tana e guidalo, quand'
cappel da ortolanella. roberti, ix-141: esca pur l'orto- lan colla famiglia /
295: usa il fuoco ogni mattina prima esca fuori e piglia qualche cosa secondo lo
: guido provò la sensazione di chi esca da un luogo sotterraneo all'aperto,
richiede una maggior larghezza del consueto nell'esca vazione special- mente delle formelle. giuliani
, se raro è quel frutto il quale esca de i loro ingegni che non venga
un rio / perché grato a'più dotti esca il mio canto, / e se
: il canattier sia l'primo ch'esca fuori, / acciò che i piè de'
cennini, 91: fa'che l'oro esca fuori della carta una corda, tanto
intorno all'amo e che funge da esca artificiale. 8. alpin. parte
, tanto che la fortezza della cenere n'esca, e uscita fuori, e quando
giraldi cinzio, iii-5-84: par che l'esca l'alma / chiamandoti e battendo palma
e... non dispero che ne esca un frutto palpabile. amari, 1-2-304
, come vile augel scende a poca esca / dal ciel in ima valle, i
pan cuculio, sm. region. esca (polyporus igniarius).
, di cerro e di abeto da fare esca. gherardini [s. v.
di panora. -pane di barite: esca avvelenata composta dall'80 % di farina
bellezza, o eureta, è l'esca che sparge cupido sopra i panioni amorosi.
tutti i pantani del vizio come un'esca. antongini, 195: non desiderava
de'bei raggi sui / se n'esca fuor di papiracea scorza / a memorar con
ragno] inedia / sfamo con sottil esca, / quando altri in buone pappole /
iv-364: piglionsi [gli stornelli] all'esca con le paratelle e con le
/ in qualch'alto legnaggio e n'esca prole / che 'n virtude e splendor pareggi
glia fra noi sia, con bon'esca. = dal provenz. parelh
una « parola », è un'« esca per gli ingenui ». beltramelli,
di fanciullo per paura che non gli esca di bocca una paroluzza che offenda i
di molta critica odierna italiana), esca poi a far sapere alle persone che
e roteando a guisa di fumo ch'esca fuori di cammino, se non ch'
quattro parti su le publiche forche per esca ai corbi. -mettere parte,
: la voluptà gli è la vera esca di voluntà della donna, e sappi
tutto / e del marito sol beccatoi esca, / a cui poscia ella partorì
le fredde membra, procacciano loro l'esca e con piatosa vicenda, essendo giovani
archi / che pasca il lor digiuno esca di belve. b. fioretti, 2-4-245
, / tutti crei, tutti con dolc'esca pasci, / dio della luce,
la purità dell'aria e dàvvi l'esca per la vostra vita. boccaccio,
carniccia, se, avanti che m (esca dalle mani, non gli levo le
siepi,... veduto quell'esca penzigliare dalla stanghetta dell'arco, vi
ordinate per modo che dall'esposizione stessa esca il giudizio spontaneo. d'annunzio,
le fredde membra, procacciano loro l'esca. forteguerri, 24-44: gli scappò
11-86: l'alimentizio cibo e l'esca cara / a l'uomo somministra il frutto
non ben misurata o una locuzione ch'esca un po'dall'uso ordinario del dire