; non lui. -così è. erravo io. tu hai ragione; tu il
in napoli cacault. soffici, iii-463: erravo all'ombra per le vie pretensiose e
nei burroni, penetravo nei marroneti, erravo sulla cima dei faggi, m'inerpicavo
. pascoli, 626: mentre erravo tra la neve e il vento, /
vallone di buccari... non erravo imaginandomela in forma di un'ocarina d'argento
però ebbi sgomento della leggerezza con cui erravo per quelle vie, quasi sorvolando, e