7rxayxxóv, dall'agg. trxayxtóg, 'errabondo '). aeroplano, sm.
avevo... un cuore dannato, errabondo, che per un niente batteva la
senso di disagio in tutti: quell'occhio errabondo, quei baffoni spioventi. cassola,
dire. = deriv. da errabondo, sul modello di vagabondaggio.
paura. = deriv. da errabondo sul modello di vagabondare. errabóndo
io restassi solo, nella notte, errabondo, tra case tacite, buie, con
16-165: in verità l'opera di questo errabondo poligrafo, per quanto nel suo complesso
comisso, 7-35: sono stato sempre un errabondo, un insofferente nel persistere a lungo
portato al sacro fiume ignoto / un errabondo popolo nettunio. d'annunzio, i-582:
fin da principio raccontando il suo così errabondo viaggio. 0. rucellai, 9-229
voi beato! io / nel mio sogno errabondo / soffro di tutto il mondo /
. gadda, 7-215: ivi l'errabondo e pluriverso cosmopolitismo del suo animo irrequieto
annunzio, i-709: abbraccia le foreste l'errabondo / fiume leteo. ojetti, ii-628
soffici, v-1-486: e un lamento errabondo o un sorriso furtivo nella tranquillità di
del tutto, dopo essersi accanito, errabondo, su cose inutili e morte.
sua storia. nacque spontanea come un fiore errabondo. = voce dotta, lat.
; proprio di chi è ramingo; errabondo. tasso, 12-33: da quella
d'esilio, che va ramingo, errabondo; che accade, che viene compiuto,
807: latin sangue, gentil sangue errabondo, / tu sei qual eri nel
nuovo camaleonte. -per estens. errabondo (la vita). de roberto
, un dannato nel capo, un mendico errabondo. -povero e mendico, misero
è costretto continua- mente a migrare; errabondo, ramingo. papini, 20-522:
deriv. da migrare, sul modello di errabondo e vagabondo. migragna e deriv.
riproduttive (e si distingue dal nomadismo errabondo e dall'emigrazione o trasferimento senza ritorno
avean portato al sacro fiume ignoto / un errabondo popolo nettunio / dalla città vanita su
deriv. da nidulare, sul modello di errabondo, meditabondo, ecc.
'notte 'e vàgus * vagante, errabondo '. nottivoro, agg.
deriv. da odorare, sul modello di errabondo, cogitabondo, ecc. odoràbulo
'ogni, tutto 'e vagus 'errabondo '. omnìvoro, v. onnivoro
peragro, agg. ant. errabondo, ramingo. campofregoso, i-64
peregrinare), sul modello di errabundus * errabondo '. peregrinàggio [peregrinàio
comisso, ii-83: sono stato sempre un errabondo, un insofferente nel persistere a lungo
sapere più di questo teatro picaresco ed errabondo sostenuto dalle colonne di legno, cosparse
morte [vorrei] / raccorre il volo errabondo, / e all'ignominia del mondo
da tre esserciti nemici, -profugo et errabondo,... si condusse pur finalmente
dalla patria e a viverne lontano; errabondo. saraceni, i-196: commisero [
[vonei] / taccone il volo errabondo, / e all'ignominia del mondo /
ramingare), agg. vagabondo, errabondo (una persona). mamiani,
ratio, agg. ant. ramingo, errabondo. -per lo più con valore awerb
. da scintillare], sul modello di errabondo, sitibondo, ecc.
non mai vedo o di rado l'errabondo e nomade e scita targioni...
vita infranta e riprendere il suo destino errabondo di scorridore dei tropici? -che
dial. ant. spièrzo). errabondo, ramingo; cacciato, costretto ad andarsene
... / guaito di cane errabondo, / canto a stesa di vagabondo.
. che è senza meta, vagante, errabondo (il passo). guglielminetti,
2. che va tapinando; errante, errabondo. ritmo di s. alessio,
deriv. da tremulo, sul modello di errabondo, tremebondo, ecc. tremulaménte
avean portato al sacro fiume ignoto / un errabondo popolo nettunio / dalla città vanita su
deriv. da vomitare, sul modello di errabondo, meditabondo, ecc.
vulgìvago, agg. letter. errabondo. - per simil. vario,