equilibrio interiore. piovene, 6-294: ero stato corrispondente alla guerra di spagna per
violoncello. capuana, 1-i-319: orecchiante, ero arrivato a gustare le astruse bellezze dei
sette minuti regolamentari il tema che mi ero prefisso. 5. che consiste nell'
moravia, v-7: a sedici anni ero una vera bellezza. avevo il viso di
cassola, 5-153: nell'estate del '44 ero tornato per pochi giorni a roma.
nel 1900, allorché, giovinetto, ero tra i più reietti. -sostant
221: tal volta per piacere ero a cavallo / accompagnata come gran reina
stazzema; dopo otto giorni che m'ero avviato a far qualche suonata, mi disse
. ojetti, i-404: io, che ero stato nel '78 relatore della legge per
che poteva quasi chiamarsi amicizia, non ero stato mai nella sua stanza di studio
. bianciardi, 4-177: quassù io ero venuto non per far crescere le medie
. visconti venosta, 38: io ero giovane assai, non capivo tutto, tacevo
[in lacerba, i-159]: ero simile in tutto... ai relitti
. mi ci portava, anche se io ero renitente. -con litote. non
stessa ana di repellente tristezza di quand'ero bambina. pratolini, 10-206: le
a loro / di tanto maggior gaudio ero repleto. g. visconti, 1-103:
ii- 108: bisognò dirle replicatamente chi ero e qual accidente mi conducesse da lei
volontà di potenza. moravia, 19-64: ero così repressa che avevo quasi dimenticato di
: la mia resistenza irriflessa, poiché ero stato colto di sorpresa, la mise in
5-204: sul ricordo di spicchio, ero arrivato a firenze; e fra la
snodandomi dalla esclusiva meditazione filosofica in cui ero stato preso e guardando al mondo che
porta). carducci, ii-10-294: ero per raggiungerti: solo una porta ci
vivo color verde veronese e me n'ero invaghito. 4. striscia di
tartaruga, spiegò che sapeva che io ero in possesso del vaglia postale cne mi
guide. p. levi, 3-5: ero laggiù per montare una gru da molo
a leggere i giornali italiani che casualmente ero riuscito a scorgere tra tanti altri in
nuovo. jahier, 164: ero indietro, quando il canto si è alzato
: cacciato dal paradiso, non m'ero ribellato,... attendendo in silenzio
la delinquenza. papim, 27-198: ero, per ragione ed esperienza, persuaso
tra il martello e l'incudine, ero per una parte acerbamente battuta dalla passione
suo ribecchino. tommaseo, 2-i-118: m'ero spolto per andare a letto: /
, quanto rancore, / quante lacrime m'ero ribevute, / alla salute del mio
1-220: eb- p p ero gli ambasciadori sorte diversa run dall'altro:
dal contrario. papini, 27-473: ero un povero garzone di stalla, senza
poema inglese. montale, 15-1172: ero certo di amarti, ma b ricalcavo
mi mordeva, adesso! e io ero ricascato sotto di lui, io sentivo scricchiolare
di pesco'. penna, 2-33: ero io che ridevo, ricciolino, in quei
morette. comisso, v-112: quando ero bambino avevo i più bei riccioli di
pavese, 5-112: teresa sapeva ch'ero figlio bastardo e mi chiedeva sempre perché
sempre perché non facevo ricerche, se non ero curioso di conoscere almeno mia madre.
camera. ojetti, 1-87: m'ero messo a or dinare le mie carte:
avvicinò a me e mi scosse. ero svenuto. -avere un responso.
lista, ricompletiamola di nuovo: io mi ero fermato perché m'era stato detto che
altre volte provata tal quale, quand'ero matto. -isolare nel flusso verbale
si riconosceva più. barilli, ii-235: ero rimasto a belgrado tre giorni, il
italiano, per esempio, me l'ero cavata benissimo sia sui 'promessi sposi'
posteriori che per un tratto limitato attraversereb- ero le radici anteriori per portare a innervare le
e. cecchi, 2-200: io m'ero armato e lo miravo con la pistola
dintorni del 'campus'. pratolini, 10-437: ero tornato al bar di piazza dalmazia e
di nuovo. giuliani, ii-254: ero svelto dimolto a camminare; si figuri
. montale, 3- 232: ero consapevole di custodire nello scrigno della memoria
mi pare a me quasi ridibile: / ero pur dietro a voi queste latora /
avevano provvisoriamente sospeso le nuove assunzioni, ero entrato nella officina del parrini. bianciardi,
617: dopo l'esperienza di milano mi ero detto e ridetto che non sarei mai
amore. d'annunzio, iv-1-427: ero sicuro che giuliana si sarebbe ridonata a
... sino a quel giorno ero stato afflitto dalla mia febbre, che,
cose avevano precipitato, in modo che m'ero ridotto a mezz'ora prima di pigliare
letteraria. moravia, viii-233: ero stato sicuro, benché senza ragione,
riequilibrato. rebora, 3-i-413: mi ero spinto all'eccesso della mia attività:.
baretti, 6-16: sentendo ch'io ero italiano e che questo era il primo vascello
non fusti partito di dua dì che io ero per palazo con tre drieto.
di velluto. montale, 3-155: ero bruna, più bruna di adesso, con
? cantù, 3-174: non m'ero figurato che bisognasse riformar il mondo e
è 1 mia. parevami, anzi ero certo, di averle rimandato i suoi
letto tra questo frastuono, impedito com'ero a muovermi dalla rivestitura metallica, il
me lo sfilai subito con stizza. ero ridicolo con quel pigiama d'alcova in
cure e le carezze che mi davi quand'ero bambino. de libero, 1-60:
bacchelli, 2-xxiii-603: riguardo all'areonautica, ero tenuto, ancora quand'essa era già
allevatura, / che salute! com'ero rigogliosa! / come mi venne bella la
2-v-629: un'amante da andare ero, vero o no che fosse. vergognoso
nero. fanzini, iii-73: io ero rimasto col capo rigorosamente scoperto, con
: a questo mi rispose che io ero il suo figliuol buono e che quello aveva
una sete inistima- bile, e mi ero riguardato, sì come loro mi avevano ordinato
perdere tempo. cassola, 2-28: io ero trattato con tutti i riguardi.
sostanzialmente fedele all'immagine che me ne ero fatta a distanza:...
tempi della mia dimora a londra io ero stato obbligato a impegnare un anelletto di diamanti
che la lira era mia e che ero stato io a mandare a comprare il pane
del sandron ^ 'editore', mentre ero rimasto con lui che comparirebbe come 'libraio
leandro il mar passasse / di rietro ad ero, rimanendo al grido?
1-11: io ci rimasi. m'ero figurato gallesio nel pieno delle forze, per
sostituiva quasi perfettamente la dichiarazione che m'ero rimangiata. soffici [in lacerba, iii-
. viani, 13- 375: ero rimasto solo nel salone e osai sedermi su
, rimbecillirai. ojetti, i-100: ero ancora nel primo periodo della narcosi per
], 538: io mi ero fatto rimbullettare gli scarponi da caccia.
. bettini, 1-88: stamane m'ero alzato / con la mente serena, /
poter camminare, dopo il necessario riposo. ero stanco; ma ora che mi sono
perché perdi. era vero: io ero nmasto senza atomi... se non
, rin- fratire... m'ero rimpallonito lì come se dormissi, ma non
p. petrocchi, 1-106: io ero montato sul ciliegio di trogo, m'
montato sul ciliegio di trogo, m'ero tutto rimpastranato e stavo lì collo schioppo ad
de sanctis, ii-1-16: io m'ero rimpiccinito e avrei voluto sparire dal mondo
sangue anche nei cervelli dei vecchi, m'ero messo dal punto di vista buono.
sublime segno / essere in colmo, ero pien di martore. / e bene è
o lieta o alcuna ombra la oscurasse, ero abituato a compatire i suoi umori,
altri per questa lavanda, m'ero accorto che il vestito, dietro nella
dita). palazzeschi, 1-34: ero alla finestra così assorto quando ho sentito
, 10-389: suo padre, saputo chi ero, si era dimostrato contento, aveva
commosso e stordito da questo rincontro, ero per accomiatarmi dal rettore, quando sentimmo
rimminchionito. bontempelli, i-227: io ero tanto rincorbellito che non seppi trovare di
, con tutta la malizia di cui ero capace, e gli lanciai una lunga
, valido di torace e di spalle come ero, e come, grazia alla natura
capovolse e sconvolse la mia vita non ero un giovane ignaro né un decrepito rinfanciullito
piante, verso le quali io mi ero avviato per rinfrescarmi dell'ardore del mezzogiorno
luciano], iii- 2-54: m'ero tutto ringalluzzito, ed ebbi la tentazione di
, 4-117: dopo poco, peraltro, ero ginocchioni nella mia cameretta per il ringraziamento
pensieri tant'anni sono, quando io ero innamorato, mi pare che fosse o clori
sul risorgimento e sulla rivoluzione russa che ero venuto compiendo in quel tempo.
da malanni. leoni, 706: ero intento a praticarmi l'iniezione ipodermica,
. d'annunzio, v-2-820: quand'ero il coetaneo di costui non già temetti
hai rinunziato? » « beh, ero un ragazzo, mi resi conto che non
la rinvìi. d'annunzio, v-2-374: ero sanato d'ogni turcheria. avevo rinviato
terra se lanciaro. ariosto, 1-iv-313: ero ito per trovarlo ove si scarcano /
stamattina, prima della loro visita, m'ero messa a ripassare un po'di musica
a fischiare solo e ti rallegravi che ero un omino. ungaretti, i-56:
carlo da sezze, i-29q: ritornato ch'ero in casa, sentiva da mia madre
allora la stessa ripugnanza, e non mi ero mai veramente impegnata a restare. anzi
malinconico. bernari, 7-448: vi ero stata ammessa qualche anno avanti per fare
ix-84: ragazza,... mi ero abituata ad andare su e giù per
(425): io... ero ripieno di rabbia per le ingiuste ingiurie
ci sono. pavese, 5-14: ero venuto per riposarmi un quindici giorni e càpito
riposo eterno. papini, x-1-16: ero ormai sul limitare della vecchiezza, avevo
si fece portare in quel luogo dove io ero, e così amalato e afflitto disse
ella voleva riprendermi, ecco che m'ero premunito indicandole una via falsa. landolfi
nel gioco. giuliani, ii-254: ero svelto dimolto a camminare; si figuri
spazzatura. moravia, viii-182: mi ero ripromesso di restar calmo. ma, a
, ridicolo, ripugnante guardone ed io ero il tuo succubo. fenoglio, 1-i-1281:
nel pellicciotto..., io ero già innamorato, e l'idea del matrimonio
, lxii-2-iv-116: le necessità per cui ero passato in sì lungo viaggio di già m'
io uccidevo uno di questi amori dei quali ero troppo scontento e nauseato per cercare in
. alfieri, 1-66: io mi ero subito ripurgata la pronunzia di quel nostro
roma senza difesa. pavese, 10-200: ero risalito... alla fonte prima
i miei tormenti. tarchetti, 6-ii-663: ero convinto, convintissimo che sarei morto di
petrocchi, 1-37: io, che m'ero avvicinato al letto, riscappai in cameruccio
io vi dissi pur dianzi che mi ero giuocato quelli che voi mi desti..
l'umor degli uomini de'nostri tempi m'ero già avveduto più giorni, ma mi
amato. emanuelli, ii-124: mi ero messo ad accarezzarla riscoprendo le sue forme
0-21: mi aveva preso in simpatia perché ero forestiero, e con me poteva sfogare
mani, alquanto si risenta ma non ero molto, perché se troppo omessamente fia gonfiato
egoismo. pratolini, 3- 119: ero andato come al solito a prendere marisa al
ragioni io sia uscito dal riserbo che m'ero imposto sin qui nelle mie relazioni coi
lorenzo de'medici, i-190: io m'ero senza alcun riserbo dato [all'amore
, fanciulla. poliziano, 6-347: i'ero già della mia vita in forse:
, v-2-533: uscire? restare? ero troppo novizio della zona guerresca per aver
alla signora nela. govoni, 252: ero stanco di stemperarmi in lagrime; /
. moravia, xi-403: mi accorsi che ero sempre risoluto a lasciarla e questo mi
premio. zavattini, i-103: quand'ero soldato, appena risuonava il mio nome
è risortito tre volte. me l'ero sognato. 4. tr
(con rispetto parlando) me l'ero tolte da un pezzo, senza intenzione.
e rispettoso. moravia, ix-367: mi ero accorta che non avevo protestato per quella
sinistre voci intorno a me: ch'ero un'anima servile, che già nella fabbrica
uccidevo uno di questi amori dei quali ero troppo scontento e nauseato per cercare in
rispondervi. chiari, 1iii- 102: ero io partita da venezia senza rispondere all'ultima
..: incline alla solitudine com'ero, ho trovato qui ristoro allo spirito.
a dimostrare le ristrettezze economiche nelle quali ero tenuto. serao, i-170: saremo così
io ne son morto, ove in pna ero vivo, / e 'n me medesmo
risultati degli scrutini finali (ma non m'ero ancora deciso a uscire per andare a
-nel sogno ebbi un brivido al pensiero ch'ero là, nella radura - e la
c. levi, 2-35: ero ancora sotto l'influenza del sogno e del
. / morto credo io, poi che ero di te privo, / o dolce
6-ii-611: ti confesso con rossore che ero quasi ubbriaco, ho fatto mille sciocchezze
. cassieri, n- 141: ero una creatrice di moda in gioventù. stilista
. sbarbaro, 4-64: al tempo ch'ero ragazzo, nei borghi liguri, specie
esser loro, e m'aviddi che io ero fuora del castello, e subito mi
. giuliani, ii-236: quest'anno ero ristretto a strami, feci un po'
, 137: attraversando un salotto, m'ero fermato un momento a osservare una vecchia
vivi e dolci spiriti di che io ero investito mentre respirava quell'aria. pellico
: 'pianissimo'è la mia voce di quando ero vivo;... una voce
). buzzi, lxxv-123: ero un'atmosfera chiusa in poco cencio d'
in u frontespizio, 59]: ero uno studente che prendeva sul serio la scuola
da quando ci eravamo rivisti non mi ero ancora abituato a considerarlo diverso da quel
specchio fu sostituito'immediatamente. e allora ero colpevole, oggi la questione è sub
, ed in quei primi mesi / ero un sacco di paglia rivestito. rivestitóre
del mondo. montale, 3-44: ero bambino e poco incline alla vita di
decorosa che percepivo, delle rivincite che m'ero preso con la vita. p.
giovan in tanta gloria, / mort'ero al ciel, ma poi ch'io revissi
che sul sedile alle sue spalle. ero in abito da sera: ragione di
, e proprio nel più bello, quando ero sul punto di vedere qualche coserelluccia anch'
buttato all'aria tutto quello che m'ero affannato cu rizzare. 11.
austero. sinisgalli, 6-81: ero stato in quella chiesa e m'era parsa
il sangue da'piedi ai capelli; ero tutto una rivoluzione di sangue...
ragazza viziata da un certo benessere m'ero illusa che un musicista valesse più di
progressi che, dopo pochi mesi, ero arrivato a cantare, con un garbo che
città. beltramelli, ii-461: quand'ero ragazzo ricordo il senso di penosa nostalgia
suo romeàggio. ojetti, 2-1-299: ero giunto... alla fine del mio
rompere / l'orazione, e anch'ero tanto stracca. nannini [ovidio],
leandreide, lxxviii-ii-294: avanti proponeva [ero] / muorir che rumpere il suo voto
scapati e un po'rompicolli, io ero forse il più rompicollo ed il più scapato
periodo della mia infanzia mi rivedo qual ero, bambinello vispo, piuttosto rompicollo ma
ch'io portavo già / quand'io ero sull'armi: un celatone, /
, 5-62: già varie volte mi ero addossato a un palo telegrafico e avevo ascoltato
fenoglio, 2-232: una mattina che ero al pozzo a tirare un rosario di
munito di due lenti rosee, ed ero tanto di buono umore che volli passar
mi consumo e rossico, / poich'ero morto e or per te vivifico / e
rotacismo. bianciardi, 4-34: non ero venuto su per documentarmi sulla rotacizzazione della
animali. volponi, 1-117: allora ero io che venivo preso da questa forza
e, mentre disegnavo il cavallo, ne ero dominato al punto che facevo molto più
mosca cieca. pascoli, 190: ero all'ardenza, sopra la rotonda / dei
con tutto che fossi così zozzo, mi ero fatto anche la ragazza.
, 19-iv-1-298: venne un temporale così ero che finì di guastare le strade già rotte
boine, i-38: sì sì, ero allegro: trottavo anch'io, un po'
-contraddizione interiore. comisso, 12-221: ero in piena rottura con me stesso,
maledetto spadone. cicognani, v-1-407: non ero finito di mettermi a passo con lui
ha sconquassato tutte le baracche. io ero una baracca nel * 14, sono un
quel momento la mia vita rovinava. ero come in rifugio quando le volte traballano.
tratta a me con violenza e m'ero trovato in pieai, stretto a lei,
, rovinoso per la famiglia, almeno non ero una donna sola. 10
, dicendo: quando io era giovane, ero molto indisciplinato e rubesto. a.
-non odi tu ch'io sono ed ero ebreo, / a chi gli è proibito
. pascoli, 1303: sono qual ero; e tendo le pendane / ancor
: un bel giorno a vercelli, dov'ero allora insegnante, mi giunse una lettera
prima volta che l'ho vista, ero andata giù al due con un mio amico
). ojetti, i-648: ero nel campo di musocco dove si collaudavano
5-150: la parigi della quale non m'ero voluto accorgere fino a quel momento,
bue ed io ci pativo, perché allora ero delicatino. -agitarsi nell'intestino (
fortuna, il primo in vent'anni ch'ero al mondo. -ascendere,
assai bene la divisione delle acque dalla loro ero gazione. il sistema e il modo
scoscendimento. falugi, 1-55: ero mosso già, / per prenderlo, ad
propria condizione. zendrini, vii-1249: ero in cima al gottardo ed udii / la
scrivere, non ebbi nessuna dottrina, ero ignorantissimo e rustico. moravia, i-165:
annunzio, v-2-883: a dieci anni ero anch'io un ruzzolante su la strada di
non dispera. pafiini, 27-162: ero d'antica schiatta romana e mi posi al
. raimondi, 2-279: nel paese dove ero rifugiato, risonante la notte dei passi
. cicognani, v-1-424: io che ero presente (ero ammesso anch'io m quell'
v-1-424: io che ero presente (ero ammesso anch'io m quell'occasione nel
era che un cantoniere, io non ero che uno scribacchino: e se io avevo
e io, dal canto mio, ero decisa ad andarmene quella notte stessa.
sacrilegio. moravia, ix-278: quando ero bambina, i miei genitori mi dicevano
essi erano venti sacripanti., ed 10 ero briaco fradicio! barilli, 8-64:
, meno infetta di quella dove m'ero ritrovato a vivere... toccava
, / fé lo sdegno più ero, ond'ella prese / l'arco possente
ritirati all'asciutto... io ero dall'altra banda dell'aia. volli raggiungerli
saggio, poiché io, si vedeva, ero un'intenditore: ma un pezzo solo
, 17-126: quarantanni sono passati ed ero alla battaglia del montelio... sono
, 8-674: in quel salotto non ero mai entrato, perché stefano m'accoglieva nella
dalla città. tapini, 27-740: ero l'esecutore salariato di quella legge che puniva
che puniva l'omicidio coll'omicidio. ero l'assassino pubblico e legittimo, non
78: mi fu dato, quand'ero ancor ragazzo, una stoccata qui dietro,
da pranzo. pratolini, 10-363: ero un ragazzo che ignorava il potere distruttivo
g. bassani, 3-42: poco dopo ero di nuovo là, che davo le
-sostant. patini, 27-160: ero a capo di una di queste torme di
la barca, mi andava dicendo che io ero padrone di non crederci, ma lui
giacca, di toccarmi per sentire s'ero vivo e di saltare su un tranvai che
: quando dissi ad alcuni amici che ero riuscito ad avvicinarlo [brancusi] non
fatto responsabile. rapini, 27-340: ero... il principe assoluto di uno
per afferrarla? emanuelli, 1-136: ero spinta da riprovevole egoismo, non dal
. d'annunzio, iv-1-433: io ero come uno che... si accorga
prese me [fedra] / ch'ero nel fiore della puerizia. piovene, 1-211
del mio tempo fiorentino, quando ero solito passare a ca salvificante
tutto, ce l'avevo fatta ed ero riuscita, attraverso questa tempesta della guerra
fisici. svevo, 3-558: m'ero aspettato che il dottore studiandomi scoprisse il
deteriore. d'annunzio, v-2-374: ero sanato d'ogni turcheria...
miei. pirandello, 7-942: io ero maritata da pochi anni e avevo già
fede cattolica. giuliani, ii-124: ero contento, perché mi parea s'andasse a
avevo offerto la morale tradizionale, ed ero stato respinto. -soffrire con intensità
aveva negato gli studi universitari. ma ero terribilmente fiero delle responsabilità della mia posizione
, 27-124: a sulmona io pure mi ero fermato e con pazienza di trappolatore
e con pazienza di trappolatore mi ero appostato prima presso la statua scolpita da
senza numero, ché più volte m'ero scapriccito a lacerarle con una gran
, e'candellieri e santelene, quando ero en casa francesco. 2. medaglia
santuario di monte berico, ma io ero d'umore nervoso. nella piazza sostavano
nella mia fantasia i ricordi coi quali ero riuscito a comporre il sapore della mia
, iv-2-1032: mi ricordo che quando ero bimba facevo gighe e volte e sarrabande
ma di aspetto superlativamente aristocratico. ne ero orgoglioso. per la via, anche le
suo sorriso. moravia, 21-160: ero lontanissima dal pensare che i miei vestiti
nonostante mi comportassi da satanasso, perché ero allegro, ero felice. -con sfumatura
da satanasso, perché ero allegro, ero felice. -con sfumatura ammirativa.
guerra, come ognuno, di boschi m'ero saziato: da anelare, per 'saturazione'
personaggio. moravia, v-87: io ero felice di sedere in un'automobile, felice
sazio della sua vita, come io ero sazio dell'estate. -annoiato (lo
processo alla monaca di monza, 593: ero stracca dal longo essamine e per sazio
brindisi, di bicchierate, ecc., ero tornato ai patrii lari.
sbigottito, atterrito. moravia, xi-18: ero... sbalordito, disperato e
agurio indegnamente battezzato: ché certo io ero più tosto distinato al turbante che al
babbo: m'ha detto che gli ero passato addosso e non l'aveo scoperto »
tanto sbercia da toccarne da me che ero quasi più sbercia di lui. =
, tiro molto forte. intanto m'ero seduto in un angolo di un canapè,
il più sbertucciato servo di palazzo, ero l'unico che potesse dire il parer
sua passione per me, che io ero solito contemplare rapito, come un miracolo quotidiano
mio fu sole, / ero il trillo d'una fonte / che nel
incattivito. viani, 4-33: ero indotto a questo pensiero discreto, del
si apriva e spazzava, io m'ero messo la cappa adosso per dare un
pratolmi, 4-86: un giorno mi ero allontanato da loro parenti incuriosito al lavoro
urlò, si tapinò, disse che ero la sua dannazione. e. cecchi,
grande sbrano in una cappa che m'ero fatto l'anno passato. cinelli, 1-24
sbrattare,... non è ero ch'io creda che voi lasciate il far
quest'ordine; e anch'io me n'ero sorpreso. landolfi, 2-152: c'
macchina. pavese, 1-50: io ero in piedi per sbrigare la macchina e
, uno dei libri che ho letto quand'ero ragazzo, un'edizione popolare, le
/ ed ogn'erba ed ogn'al- ero si sbruche. alfieri, xxxix-43: 'sboré
fatto gli studenti di siena... ero già montato in una carrozza di prima
accortezza, fatica o briga. 'mi ero trovato impegnato a parecchie cose- relle,
c. e. gadda, 23-185: ero in preda al lavoro urgente, cioè
scaglia. emanuelli, ii-91: mi ero lavato con una scaglia di sapone dimenticata il
calcio. volponi, 1-117: allora ero io che venivo preso da questa forza
e, mentre disegnavo il cavallo, ne ero dominato al punto che facevo molto più
scalinatèlla. moravia, ix-84: mi ero abituata ad andare su e giù per
ricavata da un ramo d'al- ero, potato alle sue giunture. moravia,
il metallo di origine divina del quale ero fatto ma tentai soltanto di scalpellare e
stufarich, 5-194: nella mezz'ora ch'ero stato nel bagno, maddalena s'era
, 2-83 (446): io m'ero resoluto e disposto di non voler piglial
tommaseo [s. v.]: ero del meglio gran che fosse in piazza
ha chiesto se sapevo che mentre io non ero lì c'era stato uno scannamento tra
, vennero i rimproveri della maestra perché ero un ragazzo irrequieto, i pianti della mamma
per scapati e un po'rompicolli, io ero forse il più rompicollo ed u più
per bene. pratolini, 10-355: ero giovane, ero scapata. -
. pratolini, 10-355: ero giovane, ero scapata. - sostant.
margherita uisa d'orléans, 202: ero stato scapigliatissimo e m'ero giocato quasi
, 202: ero stato scapigliatissimo e m'ero giocato quasi tutto il mio. cattaneo
..: « fino da quando ero 'in mente dei', tu sapevi che al
, e mi tornarono quel matto che io ero per natura. = comp.
senza numero, ché più volte m'ero scapriccito a lacerarle con una gran frasca
fantasia d'un indistinto brusìo, tuttavia ero sicuro che rumori dovevano produrvisi.
: un anno, e in questa stagione ero a roma. / avevo roma e
la peste molti mesi, io mi ero scaramucciato, perché mi era morti di
mi era morti di molti compagni et ero restato sano e libero. sassetti, 151
, 4-491: prima m'apponeva ch'io ero vecchio, schifo, scarcaglioso e ogni
de l'usato furor, lesse [ero], e legiendo / più si onerò
in un baleno. viani, 13-436: ero salito, scarpa scarpa, sulla vetta
dire aver messo mano alla scarsella, ero in vincita di mezzo milione e sospesi
pavese, 7-190: tutta la notte m'ero mosso sulla branda; mi sentivo le
furia. g. bufalino, 9-144: ero sicuro in anticipo del vostro scatenato furore
, allo sprint chiunque mi fregava. ero troppo magro, capace di scattare solo in
le pietre. contile, ii-17: m'ero scatuzzato un dente. = etimo
amico, al tempo in cui mi ero iscritto nei giovani esploratori: iscrizione che
me, ch'io vegliavo, ed ero risoluto d'usare in vostra difesa tutti i
scema sordamente. papini, x-1-99: ero solo, invecchiavo, mi scemavan le
esaminando come stava la prigione dove io ero rinchiuso; e... cominciai a
iii-595: per più giorni, smarrito com'ero nel vacuo della mia tristezza, lo
e gentile. carducci, ii-8-154: ero quasi ancor vergine di cuore, quantunque già
tomese vale mistero che gli giocavo quancf ero suo aiuto in tipografia. calvino, 12-20
queste schegge di luce ed io ne ero toccato e stimolato. arpino, 16-59:
-tiremmolla. moravia, viii-96: mi ero aspettato, come era avvenuto 8
papini, 28-143: il giorno dopo ero un'altra volta a schermagliar con l'amico
alla fine l'amico sapeva soltanto ch'ero un meccanico in gamba andato in malora per
rivelandogli che avevo compiuto diciassette anni ed ero alla fine della seconda liceo.
mi sentivo schiacciato dalla società borghese, ero ai suoi margini. 7
6-81: da soldato di scorta che ero fino a qualche settimana fa, m'ànno
dall'ombra. govoni, 2-59: quando ero già così schiantato / dal portare
stato mio fi panno di tela in cui ero rimasta involta, che mi parve,
mi parve, tutta fignoli e schianze com'ero divenuta, che la pelle mi s'
idee si schiarirono, compresi in quale abisso ero caduto per l'infamia di quell'uomo
far bene, nella cupa stanzaccia dov'ero allora, schierai innanzi a me fiori
[luciano], iii-3-56: io ero figliuolo di padre oscuro, e non schiettamente
ch'eri tu, con ciò ch'ero io, ragionevole e sano e buono e
uscito fuor dell'uova, / ch'i'ero il caffo degli sciagurati, / anzi
qualcosa. fenoglio, 2-185: io ero ripartito la mattina di mercoledì, mia
pascarella, 1-21: io intanto m'ero seduto in un angolo di un canapè,
oggi quando è venuto quello sciacquarone, ero fuori e me la son cuccata propio tutta
uscito fuor dell'uova / ch'i'ero il caffo degli sciagurati. aretino,
per governare il bestiame: io che ero rattrappito delle gambe, sciagurato, albergavo
non possa stare altrimenmonelli, 2-34: ero indignatissimo con quei funzionari ti...
avrei potuto conquistare il firmamento, ch'ero soltanto l'ombra e la scimmia di
titubante a dichiararmi non per quello che ero, poiché non ero nulla, ma per
per quello che ero, poiché non ero nulla, ma per quello che avrei
fanno la posta. l'altro giorno ero a far un carico di lettime, e
scioglierti. landolfi, 9-104: io ero aggrovigliato e impastato, e mi pareva
g. raimondi, 3-87: da poco ero andato a sfogliare la novella del grasso
di vacanza. d'annunzio, v-2-679: ero a roma co'miei cavalli per la
mi accettava così brusco e scioperato com'ero, la sposavo. -sostant.
g. argoli, 100: io com'ero scirrata (e rotto il velo / avea
forza, capite, altrimenti lo sperf> ero, lo sciupìo del denaro, l'infelicità
- ben venuto il mio fabio! appunto ero con voi col pensiero. - una
moretti, ii-iiii: non vi ero salito nemmeno per vedere il famoso codice
. fucini, 196: anch'io ero commosso, pensando alriti. capuana,
volontà che tenga... vedeme? ero venuto qua apposta, per studiare. con
. vtani, i9_253: poco lungi ero seduto io, ravvolto entro un tabarro
ora sono stato in riposo, perché ero assai scompigliato del viaggio col mal in un
concentrazione possibile. ma dopo qualche passo ero nuovamente sconcentrato. = comp
. g. bufalino, 1-15: ero giunto da molto lontano, con unlobo di
dolente, / come non parli a ero tapinella? ». così piangendo iscon-
uccidevo uno di questi amori dei quali ero troppo scontento e nauseato per cercare in
? i. nelli, ii-104: io ero tutto sconturbato per trovarmi senza guardia della
soldati, xi-26: all'una ero ancora all'ostu: facevo lo
evento). montale, 3-232: ero consapevole di custodire nello scrigno della memoria
erano sempre belle e altere. io ero un principe incognito. chiedevo amore ed
un principe incognito. chiedevo amore ed ero disprezzato; allora mi scoprivo e lealtere bellezze
arpino, 3-96: da quando mi ero accorta di non credere più mi ero scoperta
mi ero accorta di non credere più mi ero scoperta più sensibile ai discorsi di ugo
rese nefando. guglielminetti, 3-165: ero senza memoria di tempo e di luogo
favore. parise, 5-33: ormai non ero piùun estraneo e quelli non erano più segreti
. petrocchi, 1-53: a volte io ero scorruccito con questae se allora leticava colla nonna
carducci, iii-13-251: di uno scorzone che ero, di una massa di carne inutile
ma dante intende: nello scosciarmi quand'ero a cavallo di gerione, per riguardare
lo avevo visto più volte e n ero rimasto profondamente scosso. fenoglio, 5-i-13
858: in quel tempo che io mi ero un poco isco- stato da quel maraviglioso
c. e. gadda, 6-65: ero salito: l'uscio era scostato appena
: « io so ch'ai mangiare ero desto; / or non mi curo s'
lui mi richiedeva continuamente di descrivergli com'ero, se avevo screziature nell'iride, un
, virtuali. montale, 3-232: ero consapevole di custodire nello scrigno della memoria
'scrocco'. bacchelli, 2-37: ero colpevole di scrocco, intimidazioni e
, 3-197: nantes il denaro, i'ero aggiunto alla lista degl'italiani 'scròcco'
in croce, perpendicolare all'al- ero, e disporlo verticalmente lungo l'albero per
veicolo. gadda conti, 1-33: ero stanco di tanti scrolli di vettura.
fratello del re, del quale io ero scudiero di scuderia. f. f.
-scuffiettina. fucini, 478: io ero in piedi, giù in fondo, a
anzi, che codesto aggettivo me l'ero foggiato in testa prima che taine me
; rar. poi che io ero fuor d'essa, m'ero affaticato in
che io ero fuor d'essa, m'ero affaticato in altra profes plur
, 1-iv-156: oscar, te vivo, ero una pianta altera / adorna di fioriti
unicamente a scuriosarmi. viani, 19-650: ero tanto mai immagato delle cose che ho
spirano da altre pietre, di che ero totalmente allo scuro. muratori, 7-i-313:
? moravia, v-142: io non ero stata tratta in inganno senza complicità da
meno degli altri, con la scusa che ero nipote. -in espressioni ellittiche ed esclamative
ea fantasticare. pascoli, 1-153: m'ero dimenticato di mandare il 'sogno'al mancini
. dossi, ii-163: mi ero allora assoggettato ad una nutrizione, spinta
di piangere. moretti, ii-304: ero stupito e confuso e non vedevo, piùingenuo
alla monaca di monza, 488: ero entrata dentro al quolina ad ogni
di gesù, badessa delle trentatre. ero., sì., ero, nel
trentatre. ero., sì., ero, nel secolo, quella che voi dite
stabile. manzoni, v-3-307: m'ero immaginato che il tuo novo tenati previsto
mai puntato su quel sedici.. ero quasi convinto del trentacin- que, invece
. e. cecchi, 7-14: ero quasi solo, con un vecchio cane,
cancellò l'interminabile notte durante la quale ero stato tanto a lungo sedotto dal perché del
. de la terra, io allora ero appresso di lui artifizio ovvero arte.
353: quando compose li cieli, ivi ero io; equando segnalò il termine sopra le
, cioè io potevo andare, ero libero. montano, 253: paventava che
3-141: la mattina, riferii, ero stato all'università, dove avevo da sistemare
berto, 13-1-59: così io, che ero stato il primo a seguirti, a
. giusti, i-551: una volta ero buon cavallerizzo o almeno passabile, ma
doma. pascoli, 120: cercavo. ero giunto. era quello / per certo
, 1-524: già da un poco m'ero accorto dell'impianto lassù d'un ufficio
moravia, 19-64: a ventiquattro anni ero ancora vergine; in compenso ero laureata
anni ero ancora vergine; in compenso ero laureata in filosofia, una laurea di cuinon
bar- bares'di leconte de lisle. ero mal prevenuto contro il semideo parnassiano;
. pratolini, 10- 26: ero incinta avanti di sposarmi, ora lo sai
mio semiplagio mi secca appunto perché non ne ero cosciente. = comp.
moravia, viii-80: con questo carattere io ero sicuro che, ove ella si fosse
cultura ufficiale. bacchetti, 2-xxiii-876: ero... partecipe... dei
curiosa e semiumoristica avventura... ero arrabbiato che si fosse disposto di me
la senseria. viani, 14-237: quando ero vivo e negoziavo di bestiame, un
storiografica. moravia, ix-84: mi ero abituata ad andare su e giù per i
una lunga lettera sentimentale spiegandole perché io ero ateo e socialista. palazzeschi, 6-227
mentali. pirandello, 8-161: quand'ero matto, non mi sentivo in me
, si separavano. calvino, 8-41: ero impaziente che la nostra terra si separasse
per la strada di capocorso, e mi ero fermato a erbalunga per guardare la sera
p. levi, 3-14: un giorno ero proprio in cima alla torre con la
in tasca. moravia, ix-65: mi ero promorando aveva presa certa amistà con uno
usanze locali aveva intenzioni polemiche: io ero finalmente in serrata polemica con me stesso
appunto quello fu ch'ell'arrivò: / ero sulla locanda e udii costei / che
padre che forse non succedeva se c'ero io in casa, invece che m'aveva
padri serviti. oriani, x-1-327: ero caduto in un grande oratorio direttoda un padre
tutti quegli anni fino alla leva, ero stato servitore alla cascina della mora nella grassa
, 6-263: avevo detto decìsa ch'ero a torino di passaggio, che ripartivo l'
servizi. silone, 9-73: mi ero trasferito nel quartiere piu povero e disprezzato
più esperti. cicognani, v-2-15: ero allora in quell'età tremenda, dai se
e pelosi. viani, 19-137: ero sicuro che non avrei per tutta la mia
pratolini, 10- 150: io ero audace, in pochi giri di sette e
[poe], 669: io mi ero semplicemente coperto di ridicolo facendo una corte
sapevo, nell'italiano la sfangavo ed ero già autore di una commedia. papini,
odore e il giallo polline, che ero sempre tentato di sfare tra le dita
prostrato, un bene antico. / ero a trieste, nella mia stanzetta: /
giusti, iv-80: o, io che ero così malescio, così sfarinato, così
il momento di dire la mia, ero sempre irrimediabilmente stonata, sfasata, fuori
altri. barboni, ii-1-915: m'ero imbattuto nel vanesio a'cui piedi cadevano
venosta, 295: mi ricordai ch'ero uscito di casa senza un soldo in
. d'annunzio, v-1-757: m'ero messo a incoraggiare la sfilata del 140
può offrire. bartolini, 16-16: m'ero portato delpan fresco nel tascapane e ne avevo
, 8-217: uscendo dal cesso, dove ero stato costretto a sfogarmi con la porta
parti. cassola, 2-3 n: mi ero trasferito a milano perché dicevano che lassù
, 4-i-648: arivai... che ero mezzo morto dal fango disotto, dagli sfondati
21-v-1911], 516: eh, io ero il pozzodi san patrizio, e tu il
mi passò scudi quattrocento, perché m'ero sforzato di mettermi onorevolmente a cavallo.
sfesse il pavimento. ojetti, i-52: ero appena entrato all'albergo quando ho udito
dal vento. pasolini, 102: ero al centro del mondo, in quel mondo
amico... dice: « quando ero bambina, la domenica pomeriggio, qui
sofferenza. cicognani, 2-120: io ero rimasto come si rimane quando s'è
meno degli altri, con la scusa che ero nipote. 4. privare una persona
morte. govoni, 732: com'ero ancora poco preparato / a imparar questa
persona, sfuggita dal mio sentimento quando ero ben lontano dal supporre che un giorno
: 'sfurbire': divenir furbo. 'ora che ero sfur- bito, il mi'zio m'
il sedile. d'annunzio, iv-2-1332: ero seduto sopra unosgabelletto; e il piccolo specchio
castelli delle mitologie. mayer', m'ero condotto in un luogo spaesato: un angolo
e sì per le parole, che io ero forzato o di chiudermi gli orecchi o
di più. rea, 6-48: ero ben io che portavo gli sghei in casa
quale sul viso e quale altrove, ch'ero tutta ignuda, molti minuzzoli della paglia
d. fo, 1-ii-59: ero in galera che mi specializzavo a lupis,
sgobbo. d'annunzio, v-2-205: quand'ero scolaro a sgobbodi latino sotto il magisterio canoro
piazza d'armi,... mi ero rovinato la voce. -in costrutti
di possedersi. arpino, 3-29: mi ero seduta a tavola dopo aver sgomberato.
2-71 (425): subito io che ero ripieno di rabbia per le ingiuste ingiurie
o inopportuna. moravia, xi-406: ero contento di aver detto quella cosa e
soffiava un vento diaccio... ma ero di buon umore. idem, 8-144
: al sentirla parlar di me, io ero una sguaiata, che colle negligenze mie
o il 'do'del tenore che dovreb- ero corrispondere a uno stato d'animo particolare siano
novellino, xxviii-820: « cogiovedì sera ero puntualmente alla stazione: ma sie,
, perché non entrassero le zanzare; ma ero tanto la lettura per ascoltare i sibili del
in quel tempo in calabria / m'ero ridotto, in una terra pic- ciola
scopi prefissi. bernari, 4-206: ero sicuro del fatto mio. un impiegatomeridionale non
e. gadda, 19-69: siccome ero un hijo de hidalgo un tantino impressionabile,
per qualche via differente che ancora c'ero che tuttora / esistevo. testi
: questa scoperta mi parve significativa. ero così istupidito, che
3-27: mia madre non disse più che ero come tutte le altre, ma che
come tutte le altre, ma che ero fine, intelligente, nata per fare la
silenziosa meditazione. d'annunzio, iv-1-427: ero sicuro che giuliana si sarebbe ridonata a
, capzioso. beltramelli, iii-808: ero uno sfacciato straccione. mentivo e sapevo
nell'imbroglio del mio egoismo sillogizzante. ero il mascalzone dell'intelletto di fronte alla
miei occhi, simboleggiava tutto ciò che ero e non avrei voluto essere. 3
mese, io (da buon gemello) ero in letto ancora in vienna con una
moravia, xi-394: ogni tanto quando ero solo in camera mia, mi mettevo a
come un pazzo e uno stolto che ero, che la mia natura fosse rara e
grande pietà che sentivo, ora che ero più calma, per le sue sofferenze,
scarpe? quasimodo, 2-36: ancora non ero contenta, / e slaccio le vesti
arrighi, 2-62: i luoghi in cui ero stato accantonato maggior parte del tempo erano
ne parlavano spesso; ma smaliziata non ero. brancati, 3-285: tutto questo non
nefanda. soldati, x-215: mi ero convinto che questa incessante smania di fare
pea, 1-229: se proprio io non ero rimasto digiuno dopo il banchetto della mattina
quel subito assalto. stuparich, 5-8: ero un timido ragazzo, riservatissimo nei discorsi
2-71 (425): subito io che ero ripieno di rabbia per le ingiuste ingiurie
a dire il per che causa mi ero mosso a tal termine. panigarola, 3-ii-
nelle loro speranze, il futuro è ero dall'altra parte del banco a smazzare carte
, settembre 1989], 40: mi ero iscritto alla facoltà di lettere per occuparmi
, troppo cresciuta da quando me ne ero andato. -caduto in quantità eccessiva
», 9-x-1088], 61: non ero ancora un 'addict', un drogato.
scesi a terra per prender pratica. mentre ero in capitaneria mi vien comunicato l'ordine
della robbia, 119: quand'io ero giovanetto mi votai d'andar a santa maria
s. venier, lxxx-3-844: ero là solo per trattar della pace e sodo
di carro, ba, 5-60: ero convalescente ed al sofferto / male..
. n. ginzburg, i-848: ero diventata abbastanza brava a squadrare un racconto
suoni, macchie, così come io ero. -perfettamente elastico (un organo
avevo veduta questa soffoggiata sotto e non m'ero avveduto di domandarti ciò che tu ci
venire in napoli... io ero già in istato di poter soffrire questa nuova
di entrare in una casa di tolleranza; ero vergine e pensavo così facendo di superare
povero babbo: m'ha detto che gli ero passato 2. intr. fare
. bernari, 3-48: io ero rimasta la ragazza puntigliosa e sognatrice. moran
il sogno di cui con la psico-analisi m'ero esercitato a ritenere le immagini, ricordo
e. gadda, 26-74: davvero ero giunto sull'orlo dell'abisso, e senza
cedono sempre più. moravia, ix-36: ero in camicia e io ci ho il
impiantito raggruppato come uno sterpo e che ero alla solina per sgranchirmi le membra, si
v bompiani, i-486: io non ero figlio unico e solipsista solo per ragioni di
di ambiente culturale e intellettuale; lo ero per stato civile e psicologico.
d'impero. svevo, 3-846: io ero tanto ingenuo, diceva il nillini,
tempo che passa. boine, cxxi-iii-287: ero qualche poco più tormentato nell'animo che
siano per solito a quelretàfli altri uomini, ero avido di fare e tumultuoso nei desideri.
gloria. bigiaretti, 8-16: non ero sollecitato aa nessuna ambizione professionale.
di danza. jahier, 164: ero indietro, quando il canto si è alzato
bassani, 4-25: la sua memoria ero tale che gli... consentiva,
non era questo... che m'ero proposto di direper mio conforto, per calmare
n. ginzburg, ii-57: io ero, a quanto dicevano la mia maestra
ier a tagghiare, / mentre ch'i'ero a pascer le vitelle. p.
61: sale el quale non venisse ero ne'giorni che si viaggiava somarescamente e tragicamente
il mio letto e per cui m'ero ridotta quasi quasi in miseria, non
, 11-198: sentii di nuovo che ero sommerso dalla gelosia. n. ginzburg,
. n. ginzburg, ii-1000: ero sommersa di malinconia. -ant. assorto
piangendo. verdinois, 166: io ero nelle mani del buon dottor romanelli,
. fogazzaro, vi- 268: ero venuto da lei per la silenziosa preghiera d'
corsi non erano che sette mesi soltanto dacch'ero ritornata alla patria, quando con mio
suonare di campane ieri sera, quando ero sepolto nel sonno come ai giorni della
. e. gherardi, cxiv-20-206: mi ero proposto d'inviarle una copia della storia
di piero. papini, x-1-919: ero insomma, per la bellezza, la grazia
saliva alle guance. landolfi, 8-41: ero oggi in casa di bianca, una
, e lo domandò minutamente chi io ero. 3. col nome di
sfuggisse il soprasenso che a quella paura ero tentato di attribuire, trovò le parole appropriate
così promettesti, fanciullezza! / quand'ero appena scàlpito o riposo / nel vento
. visconti venosta, 38: io ero giovane assai, non capivo tutto, tacevo
nappello. bresciani, 6-x-114: io ero sopra un leardo cavallo arabo, altotas sopra
lasciò smontare. fenoglio, 1-58: non ero mai stato in confidenza con quei due
sprofondando nel pellicciotto..., io ero già innamorato, e l'idea del
anni di evanescenze e strilli poetici, ero giunto a far sorridere una mia poesia -una
mi ispira solo amarezza, allora, che ero alle prime sorsate, mi inebriava come
codemo, 76: veramente m'ero spaventato all'idea di trascinarmi dietro un
. d'annunzio, iv-1-433: io ero come uno che... si accorga
emotive. d'annunzio, iv-1-615: ero in preda a una particolare sovreccitazione,
fui, sono e sarò solo. ero anche in questi ultimi mesi. ma non
. d'annunzio, v-1-653: quando più ero intristito e arso dal 'malor civile',
in quel luogo così ameno, di cui ero in qualche modo naturai cittadino, intendevo
di permessi avrei dovuto avere io, che ero potente come pochi nel mondo? un
in quel prato e, stanco com'ero, formai la mia casa di tela,
. g. berto, 13-35: m'ero avvicinato tanto 'lato'e da
, cioè sotto studente, ero ormai alla stessa scuola di via laura,
r. longhi, 1-i-1-405: io ero solito, anni fa, a rifugiarmi anche
/ n'è gran cagion, ero che lagrimando / vivo e dimoro..
ingegno e della virtù. me n'ero trattenuto fin ora, come vergognoso. b
a. cattaneo, iii- 170: ero un povero cieco, da tutti compatito e
ritornare in italia. bernari, 4-137: ero ancora un bambino eppure la mia tomba
celimi, 2-16 (332): ero bene armato di giaco e maniche, e
quartiere). bigiaretti, 11-18: ero tornato anche per riprendere la mia professione
: mentre mi mettevo a tavola ed ero lì per ordinare, ecco il signorini che
esporre e diffondere bacchetti, 2-i-92: m'ero speso e spanto in diletti, ed ora
magra. costa, lx-196: io ero lungo e sottile come uno sparagio che
le groppe e spargesse calci nel più ero modo che si può. saraceni, ii-501
volponi, 2-49: sei mesi prima ero andato da varese a roma per partecipare
levante. bacchelli, 9-60: mi ero appunto messo in quel treno per fare
giallo pol line, che ero sempre tentato di sfare tra le dita.
palazzeschi, 10-125: con insistenza spasimosa / ero teso come un arco.
io per sempre in firenze, m'ero risoluto al secondo partito. papini, x-2-353
fecero tanto lusso e spatusso / ma io ero dietro l'uscio, / per mangiare
abitava là in quella casa, non ero io. 3. in modo
si apriva e spazzava, 10 m'ero messo la cappa adosso per dare un poco
, ix-205: mi ricordavo allora di quando ero bambina e specchiarmi nei pozzi mi ispirava
). d'annunzio, lv-2-1332: ero seduto sopra uno sgabelletto; e il
sempre e più in sì lugubre argomento, ero costretto a contentarmi di qualche colera che
i-556: sappiendo quanto in mia spezialità ero all'uno signore e all'altro servidore
quadri. pratolini, 10-106: al principio ero manovale, ho fatto cioè la carriera
di vedermi tagliata la parola da chi finché ero in casa della signora alice mi stava
ragioni specifiche. moretti, i-393: ero allora alle dipendenze di efisio honoré porcu
scapati e un po'rompicolli, io ero forse il più rompicollo ed il più
. zione non pareva più quella da cui ero in prima fuggita. sin- = deriv
, che spenbacchelli, 2-i-92: m'ero speso e spanto in diletti, ed ora
6-150: non sono bella. e poi ero in lutto. e magra. ero
ero in lutto. e magra. ero tutta occhi, come un tordo spennato.
. moravia, viii-253: io non mi ero limitato a immaginare speranzosamente quello che desideravo
che mi riempiva l'anima, mi ero illuso che avvenisse davvero. =
stessa matematica. papini, 27-649: ero stato, fin allora, uno scienziato diffidente
c. carrà, 597: io personalmente ero convinto che tutti i maggiori rivoluzionari dell'
luogo ai esser punito io, che mi ero fatto reo di lungo silenzio, ho
chiari, ii-81: arrivai dove non ero arrivata mai più, voglio dire alla debolezza
papini, x-1-340: perché non ero io capace di spietrire quei cuori,
sbeffare alcuno, e si faceva quando io ero giovanetto per tutto firenze da'fattori.
di mariano espinosa... avreb- ero rifatto massaro gregorio come un ragazzo di venti
né a esempi (anche stampati), ero più di una volta vicino a uccidere
, 19-46: riconosco il momento in cui ero entrato nel cinema, le scene che
fosse al caffè. l'ultimo venne ch'ero in cella, aprì la spia e
, 1-i-10: perché non me gli ero avvicinato quando la incontrai sullo spianato della
. tommaseo, 11-69: io non m'ero pe- ranche, poveretto, spicciato dal
cinque lire spicciolate davanti a me, ed ero disposta a perderle. -per
ai lati di una scacchiera, m'ero abituato a vedere nel tempo a venire
ii-1-191: tra quella gente lambiccata io ero una figura insignificante, stavo tra la
/ l'aurora, e pur non vide ero il suo sposo, / onde spiegò
al principio è stata molto dura: ero completamente ignaro della terminologia in uso,
completamente ignaro della terminologia in uso, ero terrificato dalla paura che il testo scritto finisse
6-xii-1987], 83: mai mi ero sentita così spiegazzata, e nessuno mi
energia. soldati, 2-522: c'ero andato, la domenica prima, da torino
vostra persona, sfuggita dal mio sentimento quando ero ben lontano dal supporre che un giorno
la sera, pensando alla predica, ero afflitto, e el signore mi spirò
una sedia. svevo, 8-853: ero stato preparato allo spiritismo da vari valentuomini
x-1-923: molti specchi mi dissero ch'ero bella, d'una delicata e spirituale bellezza
su la riva di sesto et era d'ero, / fatti remi te braccia e
arbasino, 3-7: lungo la strada m'ero fermato a fare dei giochi nelle pinete
, esasperare. verga, 1-308: ero costretto a starmi fuor di casa la maggior
fievolissimi. d'annunzio, v-2-664: ero più spoglio di conoscenza che quando onufria
ha intrampalato nel mio vestito (perché ero in terra), e giù di botto
, ho pianto a san carlino. ero giovane, cotto, spolpato. bacchelli,
ore, / ma conosco or ch'i'ero in grande errore, / po'che le
miei denti sporgessero sulle labbra; quand'ero piccola, lei avrebbe voluto farmi portare
invecchio o sono scemo. una volta ero anch'io come loro e leggevo soltanto lo
: m'hanno rotto l'anima, quand'ero al san michele, con una sporta
carducci, ii-7-164: la versione dell'ero e leandro parmi cosa squisitissima: di
ix-278: io ricordavo che, quando ero bambina, i miei genitori mi dicevano
a gara. papini, 27-918: ero un pezzente errante, commiserato e sprezzato,
la miseria aveva un premio divino: ero più libero di un re. -offeso
quanto mi spronassi ad alzarmi, non mi ero ancora mossa -sottoporre a richieste pressanti
: guido fu subito altrettanto spropositato quanto lo ero stato io. -come epiteto
. mi guardò stupita e dovette pensare ch'ero pazzo: tornò con uno spruzzatoio.
assistevo a discorsi ed a colloqui: ero una spugna che si impregnava di tutte quelle
, 1-iii-362: scium mussa è venuto mentre ero a cena ad offrirmi due bottiglie di
segatori. pavese, 5-61: non ero più quel giovanotto che con la squadra ferrovieri
con la squadra ferrovieri in otto mesi ero arrivato in california. bernari, 6-119:
. n. ginzburg, i-848: ero diventata abbastanza brava a squadrare un racconto
che, in fondo, neppur io ero cambiato. piovene, 69: riconobbi anche
mondo intorno, scosceso e calcinoso com'ero io dentro e con squarci di colore d'
libri, quel po'di biblioteca che ero riuscito a tenere insieme nella mia vita
e. cecchi, 2-200: io m'ero armato, e lo miravo con la
staccata. piovene, 3-104: mi ero astenuto dal far carriera solamente per il mio
,... io, invece, ero piccolo, con le gambe magre.
corte mi portò l'invito; la sere ero in palazzo pitti. ojetti, i-290
levai buon'ora innanzi sole. / prima ero buono e bello, / ero uno
/ prima ero buono e bello, / ero uno staio di buona misura.
13-217: era una magnifica luna ma io ero stan- cuccio anzi che no.
bonaparte'. borgese, 6-41: non ero mai passato per questo paese, sinalunga,
dio / e 'n questa falsa fede ero tutto io. -funzione propria di
aurora. moravia, xii-280: io non ero così bella come questa ragazza. la
. la mia era una bellezza classica, ero fatta come una statua.
stazioni [della via crucis] non ero lì col pensiero:... 'stabat
un colpo di stecca formidabile, mentre ero in un punto che possiamo approssimativamente individuare
chiome. stuparich, 5-188: dai piedi ero risalito, non so quante volte,
, 598: in un tempo in cui ero spesso costretto a passare la notte alla
stesi al piede del tuo ciliegio, ero / già troppo ricco per contenerti viva.
suo n. 25 con dire ch'io ero un 'ridicolo golia', ch'io 'stenterel-
. malerba, 1-123: mi ero seduto sui gradini dell'enal, erano
conte d'urbino, / conosco certo ch'ero spianata: / le persone e la
deledda, ii-971: un tempo quando ero di malumore mi ripiegavo su me stessa
di moda. cassieri, 11-141: ero una creatrice di moda in gioventù. stilista
testo 'stipa', cioè stiva, e ero che stivo in grammatica sta per istivare,
, lxii-2-iv-116: le necessità per cui ero passato in sì lungo viaggio di già m'
navicazioni..., io me n'ero a quest'ora venuto in lettera da
, 8-782: mentre parlava, m'ero scorto per caso allo specchio dell'armadio
caso allo specchio dell'armadio e m'ero sorpreso con uno sguardo storto e freddo che
1-159: con nico ci siamo stracannati di ero sul suo toyota dopo aver girato mezzaroma
moravia, xi-177: a forza di girare ero diventato straccione da far paura, con
cena così elegante servissero il formaggio, ero rimasto solo al tavolo. 24.
1-21: furio stella mi disse che io ero a mezza strada fra baritono e tenore
tutta la vita la piccola cosa che ero, un libraio. -propagarsi e
, rimpinzarsi. forato solo perché ero rimasto affamato dopo aver assaggiato i piu
che si chiamavano carlo. di straforo ero qualche volta invitato anch'io. la capria
novelle. leandreide, ii-16-2: travallata ero longamente in sonno / de le stranie
de sanctis, ii-1-129: a scuola ero un altro. giovane tra giovani,
ultimi stremi. d'annunzio, v-1-253: ero stanco e digiuno, allo stremo della
mamma sedeva a ricamare nella stanza dov'ero io. e se non mi parlava,
ramusio [cortés], cii-vi-101: io ero in grandissima so- spizione che..
era più dinnanzi all'anima mia. ero stretto alla mia nullità, alla mia solitudine
chiuso. pecchi, 12-59: quando ero solo e andavo per le strade e vedevo
dottrina non rivelata. pascoli, 147: ero stretto dalle necessità della vita, e
la risposta non per ripicco, ma perché ero strettissimo a denari. 50.
un pianoforte, così ad orecchio, ed ero certo cne se la sarebbe cavata meglio
/ con l'ombra de l'amato ero si strinse / isbigottita e ne temè leandro
striscione d'arrivo. volponi, 2-53: ero lì quasi a spingere con la punte
autore). cicognani, v-2-137: ero nella pienezza dell'esercizio professionale forense,
! pavese, 5-112: di genova ero già stufo, volevo andare più lontano.
gli uomini colla mia sapienza e m'ero ridotta a far la serva diplomata delle
parole). leandreide, i-4-68: ero avea nome; nella quale avendo /
serao, i-878: una signora dove ero a servizio ne prese un mal di
sullo spedale. fagiuoli, xi-105: ero sulla locanda, e udii costei, /
v) aro e su [v] ero, con un accostamento (presente in
. d'annunzio, iv-1-620: io ero in balìa della ventura, non potendo io
più sublime segno / essere in colmo, ero pien di martoro. sannazaro, iv-157
tarli). pratesi, 5-304: ero stracco, e malgrado il cri cri de'
suo succube. moravia, 18-132: ero succubo, è vero, ma già mi
in cui, privo di ogni volontà, ero fervido soltanto di una sensualità pigra e
tempo). barilli, ii-235: ero rimasto a belgrado tre giorni -il tempo
dove ero, e meditando confusi progetti suicidi. calvino
'sui generis'. pirandello, 8-161: ero finalmente arrivato a tracciare lo schema d'un
umana). papini, 27-343: ero vecchio e non potevo illudermi di poter
il mi'fratello era imbronciato con me; ero entrato in un rotolo di solo prima
le cose italiane. moravia, xiv-28: ero, dunque, un viaggiatore superficiale.
essere 'a casu'. stuparich, 5-148: ero stordito e in tale stato d'animo
stanza segreta del mio cuore che io ero stato percosso. fenoglio, 5-i-531: il
pareti che mi parevano perfino volgari io non ero più che un superstite. pasolini,
castità superstite. moravia, xii-206: ero ancora a quel punto della gelosia in cui
, 7-100: ecco, poc'anzi ero inerte, supino, come se la vita
essendo presente in quell'ora, non ero fra i suppositori temerari. =
per entrarvi [nel sonno], ne ero impedita da un sussulto, che portava
lirvi e sdraiarmici, vestito così com'ero, diedi il via a un misterioso
. a. delfini, 3-53: ero talmente fissato in una tragica svaga- tezza
? tecchi, 13-139: scusi sa, ero così svanita'l'altra volta, che
fenoglio, 5-ii-409: per tobia io ero solo una bestia da soma con lo
, talaltra credevo di dormire ed invece ero sveglia e la stanchezza e il nervosismo mi
, 3-568: le raccontai che non ero veramente 10 che volevo svezzarmi dal fumo
, 23- 1052: a dodici anni ero già sviluppato come adesso. -con
un demonio, ma anch'io gli ero sempre tacca tacca. -alla meno
. e senza neppure attendere licenza (io ero trop- allibita per parlare),
testo. pananti, i-37: prima ero io buono a por qualche taccone, /
di colpo come per miracolo, m'ero sentito libero, guarito. -77
ier a tagghiare, / mentre ch'i'ero a pascer le vitelle. c
vedermi tagliata la parola da chi finché ero in casa della signora alice mi stava a
lupo. saba, 7-34: mi ero proposto di non scrivere questa prefazione; perché
minuto. d'annunzio, 8-95: ero ancora una foglia di tabacco...
l'autocarro. bigiaretti, n-121: ero intento ad evitare di tamponare la macchina
me l'insegnò mia madre, che ero tantina, che non credessi a'giuramenti degl'
, urlò, si tapinò, disse che ero la sua dannazione. 6.
finestra). stuparich, 5-358: ero a tal punto accecato dalla mia sicurezza,
1930 o giù di lì, m'ero trovato improvvisamente sordo per un tappo di cerume
gesto). leandreide, i-6-18: ero, che non sente di amor fuoco,
, col pretesto di cacciar beccacce, ero invitato e mi recavo ogni anno a
notte, mi addormentai, tartassato com'ero, e dormii saporitamente. -gravemente
sul mio tavolazzo coi ferri ai piedi non ero mai stato tanto felice, pensando che
ribolliva sotto di me, mentre spesso ero colpito dalle onde che si alzavano minacciose.
3-15: nessuno avrebbe potuto irmi che ero uno scrittore da tavolino.
agli industriali. pascoli, i-960: ero a massa, e per aggiungere qualche lira
salito parecchie volte sulle alpi e di lì ero disceso in svizzera, aregordar lo segnor rey
croce, iv-11-173: stanco, mi ero messo a letto alle 23 quando una
confermato l'appuntamento e ha detto che ero lì. = comp. di
settembrini, i-267: faticosamente lavoravo ed ero lieto di poter temperare i dolori della infelicissima
xviii e carlo x 10 in francia ero divenuto un gigante, ma dopo il
politica non era chiaro in me e io ero tendenzialmente piuttosto crociano. soldati, 6-489
del mincio. ojetti, iii-81: ero già stato nominato governatore; ero stato
: ero già stato nominato governatore; ero stato a cassala con la famosa commissione di
: hanno da pagare cambiali. mi ero offerta di tenere i conti, ma
mi piacque. padula, 239: ero un garzone su'tredici anni, col capo
dice ch'era fatto anticamente, ma io ero tenero d'anni, in modo non
lauree. moretti, ii-384: quando ero giunto a firenze, tre anni prima,
, x-151: nel mio antifascismo, ero risoluto: ma altrettanto inoperoso, e cioè
discussione. bianciardi, 4-162: m'ero preso un impegno preciso, e in
coperta. malaparte, 7-61: m'ero tolto gli stivali e camminavo a piedi nudi
anche funesta. soffici, v-2-629: ero tanto abituato a sentir parlare del grigiore di
una porta chiusa d'un certo corridoio dov'ero giunto, si gettavano dal di fuori
. ginzburg, i-1308: da ragazza ero un fiore. avevo l'incarnato d'un
. giudici, 11-82: conto le fosse ero sicuro / terzo campo terza fila /
: andava bene il negozio perché io ero brava e sul peso riuscivo sempre a guadagnarci
frutta in conserva. piovene, 7-ix: ero giunto in una parigi ancora sofferente della
guata. poliziano, 1-639: l'ero già della mia vita in forse: /
testa è la mia. parevami, anzi ero certo, di averle rimandato i suoi
tremende rampe. soldati, 2-521: c'ero andato, la domenica prima, da
estremo. montale, 15-362: io ero un nume / in abito turistico,
. pascoli, 545: l'altrianno, ero malato, ero lontano, / a
545: l'altrianno, ero malato, ero lontano, / a messina: col
cio. imbriani, 6-77: la vecchierella ero io. volli sperimentare il buon cuore
1-524: « già da un poco m'ero accorto dell'impianto lassù d'un ufficio
... sotto il tiranno ezzelino ero ammazzato dalla fatica; col prete morivo dall'
ragionammo insieme del mandare matteo, come ero contenta di fame la volontà di niccolò
p. levi, 3-14: un giorno ero proprio in cima alla torre con la
suo vero marito, come seriamente m'ero ideato, ma sia suo marito titolare tantum
, tanto sbercia da toccarne da me che ero quasi più sbercia di lui.
collodi, 169: sappiate dunque che io ero un burattino di legno, come sono
un cassetto e ne tolsi ciò che m'ero levato a cercare: una delle tante
io non so che nel cor quel ero arcieri / m'ha saettato, che mi
il disturbo », disse, « ero venuta solo per questo ».
nel creato. pasolini, 7-12: ero tolemaico (essendo un ragazzo) / e
. borgese, 1-335: con gli anni ero divenuto più tollerante, ma non per
persona). viani, 4-52: ero assai incuriosito di conoscere il coinquilino dell'
... ciuffò una pernice che m'ero recata sul tondo. gioberti, 1-v-404
, valido di torace e di spalle come ero, e come, grazia alla natura
5-31: quanto nuto gli disse ridendo ch'ero uno che gli aveva mangiato del pane
querela. soffici, 1-86: mi ero arrampicato su un vecchio gattice con la
. cecchi, 6-329: capì subito ch'ero, nel mio piccolo, un patito,
. de amicis, 1-24: ero arrivato qui presso, dove cominciano gli
. leopardi, i-106: io per altro ero un pollastro, e ci volevano altro
piazza dei cavalieri, mi domandò se ero stato alla clinica veterinaria dell'università.
: da buon toscanello novizio, m'ero subito messo a parlare in crusca,
trovava le cause. pratolini, 2-456: ero ancora traballante, ma avevo preso una
ho trovato i sigilli. da tempo m'ero accorto che si traballava.
io ». benni, 8-58: quando ero piccolo, giocavo con gli amici nelle
la guerra vera. papini, 27-157: ero un trace, perciò un povero barbaro
, perciò un povero barbaro, ed ero salito a dominare quei greci e quei
che mi pose in peggior condizione di quand'ero costà. nievo, 1-683: ella
: mia madre non disse più che ero come tutte le altre, ma che ero
ero come tutte le altre, ma che ero fine, intelligente, nata per fare
che non era vero e adesso mi ero tradita. -in relazione con un
: ecco la tragica scena fatale da cui ero io tanto lontana, e pure ebbi
[venere] gli [leandro e ero] conduce / et inondolli optimamente e terse
loro ultima giustificazione mi credevo ricco ed ero invece indigente. tramontino, agg
la testa,... quando uscii ero lieve e tramutato. -convertito a
immerso, anche questo, nella semioscurità, ero passato alla navata di sinistra, inondata
per via del transfert, io mi ero alfine procurato un padre come si conveniva,
perugina dove, nel settembre trapassato, ero chino a compiere il mio poema adriatico
, ti scrissi nella posta passata che ero giunto bene in questa città, sebbene trapazzato
. petruccelli della gattina, 2-307: io ero accocco- ato sul tetto, in una
sul tetto, in una grondaia, ove ero giunto per una via altra che quella
27-124: con pazienza di trappolatore mi ero appostato prima presso la statua scolpita da
denaro, oggetti, donativi; farsi ero almonte. g. gozzi, 1-197:
da una povera cella, dove io ero sempre vivuto a me stesso, mi trasse
concittadini? verga, 5-117: mi ero divertito a trarre con le pistole, e
dei denari, ed anche a questo io ero trascesa, a dargli i pochi spiccioli
accusar d'oscurità quel ch'io non ero pari a capire. -sostant.
: in quel momento di liberazione non ero più io; ero trasformato...
di liberazione non ero più io; ero trasformato... dalla gioia che così
allignata » già diceva di me, quando ero collegiale d'abruzzo nel collegio toscano di
del cocchiere, ma non lo feci tanto ero mortificato dal poco cordiale trattamento dei miei
bisogna discutere, giuditta mi domandò se ero anche l'amante di ce- sira.
jesu cristo. leandreide, ii-20-74: ero così la dolce cantilena / di manto
. sarpi, 1-55: se bene ero quasi risoluto di non molestare vostra signoria
che stavo contentissimo, e che io ero molto ben tratto, ei mostrò di sapere
piovene, 1-149: tre ore più tardi ero sveglia con l'incubo di una mattina
scesi a terra per prender pratica. mentre ero in capitaneria mi vien comunicato l'ordine
-stremato. arpino, 15-23: ormai ero solo piena di paura e travolta da
di lingua e di trecentismo, non m'ero mai iscritto tra i suoi scolari.
xii-74: in fondo, pensai, io ero simile al rampollo di una famiglia nobile
di citazioni a civitanova, quando io ero a roma, e mi disse ogni cosa
del mondo. beltramelli, ii-42: io ero, quella notte, come l'ombellico
mistico, come la divina colomba, ero al disopra di ogni cosa umana e di
salvo un triangolino di stoffa sul pube, ero completamente nuda. dessi, 7-96:
p. levi, 3-35: mentre io ero lì che tribolavo a raddrizzare tutto,
). saba, 6-194: mentre ero al bar a prendere un triplo caffè (
la più trita / osteria fuori porta ero nell'ore / de la libera uscita.
. n. ginzburg, i-1219: ero vestita da troiana, tutta ravviluppata in un
perché se la trovavo ancora qua mi ero provveduto di qualcosa da darli un buon
presso. moravia, viii- 112: ero in piedi. l'occhio, e subito
piedi. d'annunzio, iv-1-90: ero vede leandro in piena festa, e l'
. quasimodo, 2-36: ancora non ero contenta, / e slaccio le vesti leggere
, era vivissimo mio, che mi ero tuffato nello studio dell'arte e della
eccessiva intensità. borgese, 6-99: ero famelico e stanco, / nel corpo invischiato
e poco dopo non potevo muovermi talmente ero impacciato nel passo dal turbamento.
indegnamente battezzato; ché certo, io ero più tosto distinato al turbante che al
, tanto di pennoncello tricolore: non ero che un putin, insomma, in
per il semplice fatto che non vi ero iscritto. 3. ciascuno dei
la repubblica [19-xi-1996], 8: ero seduto dietro, accanto avevo l'altro
, per piacere, no anchepianto: perché ero uno fra tutti e c'era la croce
(491): io conclusi che ero loro ubbrigato et entrai in altri piacevoli ragionamenti
6-20: mi aveva chiamato perché io ero ufficiale in congedo, e lo era
qual cambiamento. tapini, 27-107: ero giovane, ricco, amato, non digiuno
sapere ma purtuttavia di tutto e di tutti ero uggito e stracco. 2.
. gadda conti, 2-72: ma ero risoluto ad accettare gioie e dolori con
che ultimamente. pratolini, 3-173: ero tornato a lavorare e stando ultimamente accanto a
lavorare e stando ultimamente accanto a giorgio ero diventato più buono. 2. ant
firenze, che avevo 15 anni ed ero uscito allora dall'umaninitarista anticoloniale e antimilitarista
pani / il più piccolo a me ch'ero il più grande. -che tratta
umilétto. de pisis, 1-19: ero il padre di tutte le cose e il
all'uncinetto. moretti, ii-57: m'ero abituato a scrivere nella stessa stanza dove
assassini! mostri! papini, 27-1029: ero pronta a difendere la creatura di mia
del giordani, quantunque abbia stile meno ero del primo e meno unito del secondo.
/ dell'universo. calvino, 8-41: ero impaziente che la nostra terra si separasse
suoi miserabili arrivismi e vanità, ne ero pieno come un uovo. -fare
usanze locali aveva intenzioni polemiche: io ero finalmente in serrata polemica con me stesso
usci ai d'azeglio, 1-185: prima ero colorito in viso; dopo, bianco
, e però con tocchi più franchi i'ero sicuro di rendere timagine mia; e
femminile. calvino, 19-55: m'ero fatto di mima loy il prototipo d'un
non frequento più xxv-1-302: non so se ero intronato o se 'l cervello / mi vacilla
e vacuo. piovene, 6-206: ero io adesso che mi sforzavo a nobilitare
mia vagolante, vagellante speranza.. ed ero, malgrado ogni cosa, felice.
tutti i valichi delle nostre alpi, ero stato in bretagna, in normandia.
ruggiti. g. raimondi, 3-vii: ero ragazzo; e in casa sentivo queste
3-118: altre volte ch'io m'ero trovato in ferrara e ch'era seguita una
lasciato cinque figliuoli maschi de'quali io ero el terzo; e secondo che più volte
di vantarsene. moravia, ix-57: ero capitata in una casa di ladri e
caverna paurosa. stuparich, 5-194: ero in una comune vasca da bagno,
di padre vedovo,... io ero giunto a quindici e poi a venti
di nebbia. papini, 27-587: ero nato poeta e immensamente godevo, più
nudrici. svevo, 3-558: m'ero aspettato che il dottore studiandomi mi scoprisse
soldati, x-151: nel mio antifascismo, ero risoluto: ma altrettanto inoperoso, e
numerosi fallimenti della mia vita. sì, ero una velleitaria. = deriv
tardi! dovevano accorgersi prima, che ero vendibile! ojetti, iii-514: ormai gabriele
48-73: anche senza la vostra lettera ero in procinto di venire. d'annunzio
che, almeno per quel giorno, non ero in grado di aspettare di più.
verbi passivi, cicognani, v-1-407: non ero finito di mettermi a passo conspecialmente al participio
mastini vergati. bocchelli, 2-xxiv-400: ero l'asino vergato che a vostro dispetto
diguazzava un sorbo agli orsacchini: / io ero solo e in mano avevo un bacchio
i loro mariti corrermi appresso; io ero innocente e fecero idea di vergarmi.
c. croce, 2-33: già m'ero per passar tratto in disparte j e
novizio. baldini, i-iq: ero già un soldato gagliardo, sicurissimo della
1-32: sire, sappiate che io ero fermo di non prendare mai donna e
il petto carco / dell'arpa d'ero al tenero concento / versò nei carmi
il colpo. giuliani, ii-124: ero contento, perché mi parea s'andasse a
. giuliani, ii-236: quest'anno ero ristretto a strami, feci un po'
si vede fora. buzzi, 265: ero il vespertilio / che anelava posare /
, l'altra del vestiario, perché m'ero dovuto comprare un cappotto, una giacca
stuparich, 5-194: nella mezz'ora ch'ero stato nel bagno, maddalena s'era
udito nulla. giuliani, ii-229: ero in un dormiveglia (quasi mezzo fra la
di quegli ufficiali viene da me forse perché ero il più vecchio e mi dà la
xi-69: venuta l'estate, siccome ero stato male durante la primavera, la mamma
professoressa fabiani,... mi ero sempre condotto abbastanza vilmente. 2.
strano viluppo di casi in cui mi ero imbattuto. svevo, 1-194: valeva
a'giudici. tommaseo, 2-iii-148: 1'ero vinaia e passasti e l'hai visto
dire aver messo mano alla scarsella, ero in vincita di mezzo milione, e
: fui io che mi comportai male. ero vittima di certi pregiudizi, di certe
. d'annunzio, v-2-660: non ero mai sazio di certa pasta monacale bianca
due spere solide. io virgolato! ma ero nemico delle virgole come la cicogna 'invisa
spere solide. io virgolato! ma ero nimico delle virgole come la cicogna 'invisa
in atto. montale, 3-232: ero consapevole di custodire nello scrigno della memoria
determinate operazioni. borsi, 2-23: ero tale virtualmente, che ogni abito destro avrebbe
settimana si ra- trenta anni fa, ero stato ad una dell'ultime recite del gran
sconosciuti. fogazzaro, 1-149: ero commosso di venire a bergamo,..
si prepara. montale, 3-44: ero bambino e poco incline alla vita di
: anniversario della vittoria. otto anni fa ero a trieste, stordito e felice e
/ il più piccolo a me ch'ero il più grande. moravia, xi-35& portarono
. d'annunzio, 1-215: assolutamente ero decisa a dedicarmi alla vita di famiglia,
'pianissimo'è la mia voce di quando ero vivo;... una voce che
... è venuto a trovarmi ch'ero in letto, e poi due volte
poi due volte l'indomani. io intanto ero venuto prendendo voce cogli amici, e
e giù le cala; / tal ero io con voglia accesa e spenta di dimandar
brevi giorni d'indugio che mi ero concesso volarono, quasi a mia insaputa.
ben male nella impresa a cui mi ero addetto volenterosamente; ma non mi sono stato
, 20-89: ed anche a voi lo ero, umane apparenze: lo ero /
lo ero, umane apparenze: lo ero / ad esempio, a donna che volge
fiducia nella vita, non sfiducia, ero un volitivo, non un abulico.
ii-193: a vienna dopo il volo m'ero proposto d'evitare i treni e le
gadda conti, 1-132: non c'ero che io, nella stanza, sorpreso,
ritorti. sinisgalli, 2-68: forse ero stufo di tanta voluttuosa natura, disgustato di
celeste). calvino, 8-41: ero impaziente che la nostra terra si separasse
della robbia, 119: quand'io ero giovanetto mi votai d'andar a santa
. d'annunzio, v-3-619: m'ero avviato -alla città che m'atten
. la capria, 1-93: nemmeno ero sbarcato e già ne avevo infilati tre
iii-19: io mostrai certo allor ch'io ero figlio / di quello iddio che zampognò
sciocco). bruno, 123: ero più contenta, quando questo zarabuino di
loro comodo. pea, 7-613: ero diventato la favola del mio scrupolo.
primavera. moravia, 1x ^ 6: ero in camicia e io ci ho il petto
lì. moravia, 16-96: dicevi che ero la tua puttana, la tua troia
. zoccolàccio. bernan, 6-183: ero io in quella lacera canottiera di cento
lucini, 11-93: io zolaneggiavo allegramente ed ero troppo g. g. belli, 457
. io nel pieno delle mie forze ero tutto zolfo, orgoglio, impeto,
zompai giù dal letto e, così com'ero, in sottana, tutta spettinata e
periferia operaia. moravia, ix-57: ero capitata in una casa di ladri e
, iii-78: matematica, nella quale materia ero pure assai zoppicante. -che
rinfrescarsi una bottiglia di 'zuica'che m'ero portata da bucarest idem, 7-470: in
. cecchi, 6-329: capì subito ch'ero, nel mio piccolo, un patito
sue braccia come bidoni della spazzatura buttando ero, anfetamine, valium, roipnol con le
30-346: dicono gli antifreudiani (quando io ero ragazzo gli antifreudiani non c'erano ancora
congettura. calzabigi, ii-375: ero stato studente 'vestido de negro'nella università
se stesso. prezzolini, 4-202: ero ammalato di autocontemplazione e stavo morendo di
non triste. idem, 9-52: m'ero bambinamente convinto che lei fosse mia,
lei fosse mia, dal momento ch'io ero e mi sentivo suo. =
fermò al mio nome e mi domandò se ero parente del 'famoso deputato gramsci'. savinio
. volponi, 257: io ero un caposindacalista avversario di gualatrone, più
vale neanche; alla vittoria, che mi ero un po'affezionato, un centone intero
ammalati il dottore dava ad intendere ch'ero anch'io medico, venuto dall'italia.
vezzo cosiffatto. = comp. da ero [ce \ e signare per segnare.
braccia come bidoni della spazzatura buttando ero, anfetamine, valium, roipnol con le
a costo di turbare l'idillio agli sposi ero venuto in ora quasi antelucana appunto per
: quando ho scritto la canzone non ero condizionato da nessuna logica artistica, neppure da
garage iride di via mendoza -per caso ero presente -entrò un'auto grigia di marca esotica
ghirigorando il 'pastoso', anch'io forse mi ero sforzato, in qualche tratto di giapponesizzare
incisi. gente [4-i-1971]: ero [parla gina lollobrigida) a new york
esempio quando lavoravo da giulio, io ero il tecnico generico, il procuratore generale:
veramente accettarla. bigiaretti, 11-24: ero stato l'outsider dal quale si spera
che avevo per la testa non m'ero ricordato di fare il pieno e adesso rischiavamo
bevevo il pernod prima della guerra quando ero giovane, ma poi fu bandito!
labriola, 1-i-57: ero determinato a partire domani o poidomani, ma
, 1-128: lui tolse la stagnola dell'ero dallo scomparto interno del portapatente, la
: con nico ci siamo stracannati di ero sul suo toyota dopo aver girato mez-
del giudice, 4-23: quando non ero impegnato nel trasporto urbano su rotaia mi
panorama [4-xii-1997], 257: ero una top, sono una splatter.
e. brizzi, 1-73: ero strasicuro di essere sprofondato in mezzo a tutte
scorso fu proprio berlusconi a chiedermi se ero d'accordo a fare il talk-show in
da quando avevo telegrafato dalla svizzera che ero riuscito a convincere il vecchio autore di
posto domande sul fatto, su come mi ero procurato le bombe, i timers o
a fumetti. tondelli, 1-91: mi ero fatto una tana che parevo un trapper
vicegovemo d'una diocesi? se ieri ero un povero parroco. = voce dotta
in questo ospedale da diciassette anni. ero stato assistente, poi aiuto, poi primo
). savinio, 30-346: quando ero io ragazzo gli antifreudiani non c'erano
della pittura si preannunciava la cena cui ero stato convitato. cataclìstico, agg.
idea di non tornare mai più come ero prima mi fa progettare seriamente il suicidio.
1-139: chiavator di donne per giunta lo ero un po'prima di lui.
. com [2004]: proprio mentre ero lìlì per iniziare la primadiagonale, la
amico dai capelli rossi al ministero dove ero stato al principio. collaborazionìstico, agg
g. ceronetti, 10-84: quando ero bambino, dell'impregnazione cristica della sindone conservata
schiena si è messo a suonare e io ero tutto entusiasta. na esavalènte, agg
walter mi sono sentito veramente male ed ero incazzato fracico anche perché ero totalmente impotente
veramente male ed ero incazzato fracico anche perché ero totalmente impotente di fronte a tutto ciò
2005], 48: per queste foto ero preoccupata. mi dicevo: aiuto, arrivano
ti giuro che non ci pensavo, forse ero un po'bambina, o un po'
ghirigorando il pastoso, anch'io forse mi ero sforzato, in qualche tratto, di