9-88: dopo tanti indugi cui m'ero abbandonato fin dal principio del mio viaggio
317: io capiva e non capiva; ero abbarbagliato da quelle splendide e sonanti parole
il male. piovene, 2-154: ero già calvo abbastanza perché sulla mia testa
ho abbastanza. pavese, 5-24: ero arrivato in capo al mondo, sull'
la scienza, perché la vacca quando ero un ragazzo mi ha mangiato l'abbecedario.
il faticato e molle leandro fosse dalla sua ero; del quale abbracciamento mai simile non
d'annunzio, iv-2-378: io ero ritenuto dai miei colleghi e dai miei
. viani, 19-596: m'ero già abbuzzato d'acqua amara, quando
foglio. sinisgalli, 6-84: m'ero interessato anch'io per qualche tempo di
, dell'impossibilità assoluta, in cui ero, di sottrarmi al potere di quell'uomo
con manovre abilissime di più mesi, ero riuscito a cattivarmelo, non solo,
. d'annunzio, iv1- 405: ero posseduto da una specie di malefìzio che aboliva
177: mi accorsi che mi ero accalorato e che, addirittura, gli
ci siamo! come vent'anni fa quand'ero accantonato sotto il grappa, mi vesto
che / una volta / già gli ero stato / assuefatto / e me ne stacco
, 4-125: il medico dichiarò ch'ero affetto da grave accasciamento del sistema nervoso
si forma. d'annunzio, v-1-330: ero pieno di meraviglia e di superstizione nel
incognito. d'annunzio, iv-1-90: ero vede leandro in piena festa, e l'
gridar ier con la vecchia / mentr'ero al campo a seminar le vecce, /
colui era il mio accusatore, che io ero un cospiratore e un temerario. carducci
m'era in sogno, ma forse ero nel vero, / che in te parlasse
xaptró? * frutto '. a ero ce fall a, sf. fisiol.
. moravia, vili-m: io non ero ragionevole, soffrivo, anzi, acutamente
, soffrivo, anzi, acutamente, ero disperato e furioso, ero distrutto.
acutamente, ero disperato e furioso, ero distrutto. = comp. di
assenza mi faceva soffrire cosi ch'io ero stupita dell'acutezza di quel soffrire.
, adattata soltanto per celarle chi ero. adattazióne, sf. adattamento
. verga, i-160: allorché m'ero lasciati di molto addietro tutti gli altri
allettare un giovane avido del mondo com'ero io. verga, i-21: raccolse
: a tutte queste cose io m'ero tanto addimesticato, che di nulla io
, 5-62: già varie volte mi ero addossato a un palo telegrafico e avevo ascoltato
di croci. negri, 1-393: ero un'ombra, addossata a una parete.
mente dissi che le mie brighe io ero uomo da per me a saperle finire
adocchia. fazio, v-13-3: io ero ad ascoltare ancora attento, / quando mi
prostituzione senza nome. deledda, ii-930: ero disposto ad accettare anche la pena,
col tetto. beltramelli, ii-46: ero adunque riuscito a farmi volere un po'
di dio. savonarola, iii-79: io ero affamato e non mi desti da
la camera. ojetti, 124: quando ero giovane vedevo molti affaticarsi più a parere
affermazione. vittorini, 2-8: [ero] come se non avessi nulla
occasione. deledda, ii-770: ed io ero così sicura di lui! un uomo
grazia. panzini, iii-122: mi ero permesso qualche avance di matrimonio col di
questa mi affido. papini, 27-866: ero nato oratore come si nasceva poeti e
quasi bianco. beltramelli, i-254: ero affranto, disfatto; solo la persistente agitazione
la pelle. pratolini, 3-16: spesso ero ancora insonnolito, e le mani mi
agguantò per i piedi quando già mi ero lasciato andare. slataper, 1-34:
l'agitazione. beltramelli, i-254: ero affranto, disfatto; solo la persistente
piccola zucca secca. chiesa, 4-114: ero un ragazzo privo d'ogni malizia,
agonizzai con lei. ojetti, ii-8: ero salito al primo piano nel salotto che
apertamente che assalito da quel contagio m'ero messo a ridere: « ah! ah
: l'aiutante, per mia madre, ero io. non ammettevo di essere sostituito
ii-34: in quelle due ore mi ero rinnovato nel sonno: ma certo in questo
signoria. lorenzo de'medici, i-35: ero stato per qualche tempo assai alieno
ci siamo! come vent'anni fa quand'ero accantonato sotto il grappa, mi vesto
fuori d'ogni suggerimento del medico, ero giunto a trovare modi nuovi e ingegnosi di
sua mente? moravia, xi-254: io ero ancora impigliato nell'allucinazione e ci credevo
che la causa del fallimento della mamma ero stata proprio io, con la mia nascita
mio primo salario in mano, m'ero buttato nella festa, al tiro a segno
: io, che sino a quel giorno ero stato afflitto dalla mia febbre,.
dava brevi avvertimenti incomprensibili; se m'ero assopito mi svegliavo credendo d'essere in treno
di cui m'hanno parlato quan- d'ero ragazzo, di cui parlano sempre, come
un animalaccio che potevo conoscere perché mi ero occupato di storia naturale: era un
: quella gran villa, quando io ero povero bambino, formava il termine delle
vetrinette. marotta, 6-13: mi ero specializzato nella compilazione di periodici d'amena
queutndie occidentali. baretti, i-138: ero così ammalato da far stupire come la
ci cova; è un pezzo che m'ero ammoscata. viani, 19-283: senza
i petali e i picciòli ingrossavano, io ero lassù a gustarli, non ancora acerbi
di continuo mi sgridava, che io mi ero sbigottito, e dall'altra banda mi
scorza. papini, 27-1187: se ero condannato all'esilio e alla vita anacoretica
. saba, 327: ancor non ero nato, ancora / non dovevo morire.
. / se n'andò ch'io ero ancora un bambino portato da donne.
1-50: dormivano ancora tutti, ma io ero in piedi per sbrigare la macchina e
non mi andava. moravia, xi-25: ero stanco morto e non mi andava di
: morire. moravia, xi-61: ero stato malato tutto l'inverno e parte
alla fine l'amico sapeva soltanto ch'ero un meccanico in gamba andato in malora
, del giavellotto... io ero « andicappato » dalla cortezza del braccio
non mi sfiorava: tra quell'andirivieni ero miseramente sola. deledda, ii-927:
per la continua usanza delle lezioni, ero animato a desiderio di continua compunzione.
10 avevo scritto al riccardino, e m'ero scordato di fargli animo a far dipignere
fumo dei cèrei. papini, 28-262: ero arrivato in piazza del duomo: la
viii- 121: ed io rimasi dov'ero, immobile, seduto, annichilito non
: una delle maestre mi chiese se ero scrittore di libri, annuii ed ella
cielo annuvolato mi risovvenni in un lampo dov'ero e perché. campana, 66:
all'accademismo. papini, 28-202: ero stato fin da principio un farfarello antiaccademico
radura. pavese, 4-150: una notte ero in frutteto, e suonò un altro
d'azeglio, 1-98: m'ero rotto l'ulna, una delle due ossa
gioventù dolente. goldoni, vii-1022: quando ero
. panzini, iii-326: mi ero trovato in anticipo di una buona mezz'
: detti un'occhiata all'orologio. ero in ritardo? ero in anticipo? vacci
all'orologio. ero in ritardo? ero in anticipo? vacci a capire qualche
capivo perché e spesso mi dicevo che ero ingiusta. antipatriòttico, agg. (
li combatte. papini, 25-125: ero ebreo, il che mi poneva in condizioni
causa giusta. cicognani, 12-148: io ero stato sempre un ribelle, un antisociale
spianata tutta per un sorriso. non ero andato alla mensa da quattro giorni,
g. bassoni, 1-201: da ragazza ero molto appassionata di filosofia. 4
. faldella, iii-63: a sette anni ero già un vecchietto; il mio cuore
annunzio, iv-2-1192: per punizione, ero costretto a portare il foglio appiccato con
mai da me, tanto che spesso ero costretto a dirgli di lasciarmi un poco
si diede a brontolare, che già ero stanco di lei, e che non cercavo
la schiena. idem, i-271: ero seduto a un tavolo grande sotto la finestra
che a nessuno fosse venuto in mente che ero rimasta senza appoggio, laggiù a roma
(204): ma io, ch'ero innocente di quel falso apostomi, non
io avevo l'incarico degli approvvigionamenti. ero insomma il capo della famiglia, provvedevo
fusse successa a punto come io m'ero imaginato. tasso, aminta, 181:
e onesto, quale appunto nei miei sogni ero venuta raffigurandomi l'uomo che avrei voluto
: io, senza saperlo, mi ero imbattuto e innamorato in un'arca di scienza
emanuelli, 1-177: nella mia esaltazione ero disposta a sacrificare tutta la mia vita
madre intrideva il levarne nell'arcile. ero seduto al focolare dove si estingueva,
bacchclli, i-392: a quattordici anni io ero ardente, ma timido...
commovevano molto. pavese, i-410: ero ubriaco ma non di vino, sentivo anzi
a me, ch'io vegliavo, ed ero risoluto d'usare in vostra difesa tutti
voleva dire. comisso, 12-81: ero molto ebbro di me stesso, mi davo
e sofferente aridezza. piovene, 2-87: ero come quei fiori, che appassiscono in
uno scontro all'arma bianca, che ero un ragazzo. -armi da getto:
il libero esame. ojetti, i-52: ero appena entrato all'albergo quando ho udito
ragazzino che gli arrivavo appena al fianco, ero una recluta. calvino, 3-12:
di sì bella e gentile cosa non ero degno. machiavelli, 158: [conoscesi
8-92: non mi sono arrolato perché ero in prigione. sono fuggito dalla prigione,
3-29: io mi arruolai soldato quando ero giovane, per poter studiare in una città
uno di essi. giordani, ii-208: ero diventato bigotto, a tal segno che
diventato bigotto, a tal segno che m'ero arruolato ad una confraternita. foscolo,
al vero. papini, 8-58: m'ero messo in testa di costruire una filosofia
costruire una filosofia della storia letteraria e mi ero immaginato di aver scoperto i corsi e
il corpo. comisso, 12-241: ero stato preso anche da dolori fastidiosi alle
sbozza! beltramelli, i-26g: m'ero accosciato vicino all'albero di artimone, sotto
panzini, iii-666: il 2 agosto, ero per breve tempo di ritorno a milano
asiatica. moravia, xi-61: ero stato malato tutto l'invemo e parte
dalla stanchezza. rajberti, 2-99: ero stracco come un asino, o, per
, o, per dir meglio, ero un asino molto stracco. deledda, ii-27
baroni. idem, nuelli, 1-44: ero caduto nel mio solito orgoglioso fanta18- 29
colla spada, / che di misericordia ero pur degno. -assaltare qualcuno (
certi lunghi chiodi, che m'intendevo, ero sicuro di costruirne una casettina nel gusto
da un ubbriaco per latte come io ero. papini, 8-77: quanti sistemi
, e non avendo potuto assicurarmene quando ero costà. manzoni, pr. sp
. questo assioma con cui molte volte ero riuscito a placare i miei rimorsi, s'
di quello. leggendo i giornali m'ero assonnito. = deriv. da
dentro. panzini, iii-411: io ero così assorto nella contemplazione delle gemme delle
adeguai. borgese, 6-33: m'ero così assuefatto al silenzio, / che
/ che / una volta / già gli ero stato / assuefatto / e me ne
li peccati. piovene, 2-150: mi ero preparato ad eludere a tutti gli obblighi
di morto. goldoni, iii-285: io ero astratto, io ero dall'estro invaso
iii-285: io ero astratto, io ero dall'estro invaso. imbriani, 2-162:
creatura. vittorini, 2-7: io ero, quell'inverno, in preda ad
incredibili. d'annunzio, iv-2-1317: ero intento alle solite cure atletiche dei muscoli
. papini, 8-43: in quei tempi ero povero, decente mente ma
della sua propria vita a cui io ero estraneo,... ella assumeva una
trovato nessuno d'un saldo animo come ero io, e che io dovessi attenermi
. fracchia, 650: se io ero a destra, egli dava l'attenti a
e atterrato dalla paralisi... io ero un giovinetto libero. 5
138: all'ora del ballo, ero lindo, attillato, imparruccato e galante come
(395): lui sapeva quanto io ero bene atto a servirlo di queste tale
giorno mi disse... che ero lungo e secco come il malanno,
sue ricchezze. pavese, i-401: ero stanco e indolorito a un punto, che
sono arbitrari. calvino, 1-427: io ero un po'confuso di questa fama attribuita
una delle ultime cause che feci quando ero giudice, riguardava l'attribuzione di una
in parte. calvino, 1-280: ero lontano dall'autosufficienza virile, che s'acquista
dei tuoi occhi. slataper, 1-93: ero accanto a un bosco autunnale, e
semi neri. bcntempelli, 9-89: ero certo che la notte fosse molto avanzata
aviatore, alla guerra. pensavo che tanto ero vecchio e che avrei sempre continuato quella
era avida. emanuelli, 1-140: ero anzi diventato avido di ricordi, ed
più nuda d'amore: / dov'ero carne essa era avorio. -il colore
. de marchi, i-237: mi ero già avvezzato a considerarmi come qualche cosa
, 2-15 (329): io m'ero aviato a casa, e m'ero
ero aviato a casa, e m'ero misso a lavorare. a. f.
profondo. borgese, 6-109: non ero lieto, / e mi macerava il cuore
infinita dolcezza mi avvolse, ricordai ch'ero stato bambino. idem, 9-47: m'
era di cuoio e azzardavano proporre se ero disposto a venderla. calvino, 1-256:
ma sono un buon amico e non m'ero mai azzardato non dico a farle la
due versioni! / ma un bocciato ero anch'io che si disprezza, / il
nostra specie. cardarelli, 6-44: io ero nato allo studio, avevo il bacillo
pascoli, 214: e mi ricordo ch'ero il più piccino / del branco,
dal baco della passione (non mi ero innamorato mai prima) come difendermi?
nel mezzo della paura universale, io ero uno dei pochi che ridessi sul
; trafficante. panzini, ii-322: ero andato alla fiera di lugo, e avevo
st'altr'anno. pascoli, 196: ero all'ardenza, sopra la rotonda /
. moravia, v-211: appena capiva che ero io, la sua voce, un
sorella. papini, 8-224: non mi ero messo da me stesso, volontariamente e
4-245: le medesime stelle di quand'ero ragazzo, le medesime che balenavano sulle
cellini, 2-50 (388): io ero innanzi una balestrata dalli mia compagni.
di una greca. fogazzaro, 4-187: ero allora giovanissimo, avevo la testa piena
moda. calvino, 1-272: così ero stato un po'a baloccarmi tra cinismo e
, 105: sulla poppa balzante io già ero portato lontano nel turbinare delle acque.
immerso in quella occupazione, io non ero capace di altro pensiero. uscito di
: voltandomi, cercavo sul divanetto ov'ero seduto, il mio bambù e l'ultimo
ricomparve. papini, 25-121: non ero talmente ingenuo da credere che quella formula
di là. ma... ero infine rimasto con quanti ad ogni costo
banchetto della vita. soldati, 238: ero tanto gelosa. la gelosia mi rendeva
banco '. per es.: ero banco io, quando fummo scoperti dal delegato
: avevo le mani impedite, ed ero accompagnato da due robusti rappresentanti dello stato
disamore di emilia, in fondo non ne ero affatto sicuro. = deriv. da
: anch'io, signori, apposto m'ero, / e questa profezia sapeva fare
mangiare la sua barbaccia di montone perché ero a casa mia? = peggior.
via più breve per andarci, mi ero immaginato tutto, il quartiere, che
. chiesa, 5-106: riconobbe finalmente che ero proprio un bravo ragazzo, superiore alla
cui bussai alla porta della sua camera ero bardato di un impermeabile nero e lucido
- « che vuole, padre? ero a barlume, lui di là e io
... e perdetti: non ero ancor tanto furfante da vincere ai bari.
bartolini, 15-61: ma, allora, ero così giovane, inesperto delle cose del
gocciole chiare. buzzati, 1-116: ero andato da basso per vedere la pulizia dei
figliuolina bastarda. lorenzino, 218: non ero io... obbligato a cercar
mano sei o sette volte; ma ero istruttore di bastone, in guardia ci sapevo
la mia presenza. pavese, 6-130: ero sudato e andai dritto ai tre gradini
a quella mulattiera, e questa volta ero io a battere la strada.
. de sanctis, 1-119: io n'ero arrabbiatissimo; vedevo tutte le batterie rivolte
indegnamente battezzato; ché certo, io ero più tosto disti- nato al turbante,
, 66: eravamo stipati. e siccome ero un po'impressionabile, i miei amici
. d'annunzio, iii-1-246: e io ero lontano, inconsapevole di tutto, a
il sole. gramsci, 239: quando ero a ustica confinato, un beduino
mi cruccia. soldati, 52: m'ero affrettato a spegnere la candela che,
non chiedevo / fama alla bellezza: ero forte, ma pure si diceva /
, ma pure si diceva / ch'ero bella. non amavo la lode alla bellezza
non chiedevo / fama alla bellezza: ero forte, ma pure si diceva / ch'
forte, ma pure si diceva / ch'ero bella. non amavo la lode alla
! deh com'era beffa / quand'ero bimbo! ditemela ancor, / ditela
, ii-92: molte volte io mi ero fermato per vederla passare, perché ella
3-167: si vede proprio che io c'ero per caso in quel secolo benedetto,
benedetto, non ci dovevo stare, non ero destinato ad esso. baldini, 7-26
, che in quel tempo che io ero stato fuor di lui gli pareva che
meno degli altri, con la scusa che ero nipote. 3. beneficio ecclesiastico:
tozzi, i-475: è vero che io ero molto più benvisto e stimato di lui
ci eravamo fermati a far benzina non mi ero accorto che fosse all'imbocco d'un
in berlina. bartolini, 15-366: io ero stato una prima volta « consigliato.
disse che voleva stare a vedere se io ero un così pazzo che io non la
viene ad annasare, e si vede ch'ero già di famiglia perché voleva leccarmi.
di estremo. vittorini, 2-16: ero d'un tratto entusiasta di qualcosa,
arà mal servito, perché sino quando vi ero io, non mi piaceva punto.
maniaco di letture orientali e occidentali com'ero stato, poco prima, di storia
. bacchelli, 1-i-328: se non ero per caso coll'occhio a un pertugio di
sé e la famiglia, e un giorno ero scappato di casa con un biglietto valido
anche lei un adolescente maschio, com'ero io, irrequieto, nell'età ambigua
e meritoria. alvaro, 9-106: ero divenuto bisbetico, pieno di antipatia,
pieno di antipatia, peggio di quando ero povero. vittorini, 5-237: oggi
della vita? di giacomo, i-447: ero giunto a casa... e
figur. sbarbaro, 1-104: non ero più solo ad aver mangiato la foglia
giro inutile: di bivio in bivio ero andato riaccostandomi al tanaro. pasolini,
andare in collera di mattinata! mi ero alzato così di buonumore, e tu
più contorte. moravia, ii-383: ero tanto assorto nel mio lavoro che non feci
volete, fu una stupidaggine! io ero stata sempre ragazza di chiesa, mi chiamavano
coeli e poi monaca, se ne ero degna: il padre eterno non mi ha
, 66: eravamo stipati. e siccome ero un po'impressionabile, i miei amici
lei era ottimamente disposta e io invece ero bloccato, non rispondevo che a monosillabi,
in capo. alvaro, 7-292: ero abituato a vedere come vestivi, con quella
vetta bruciata. vittorini, 2-15: ero d'un tratto entusiasta di qualcosa
quelle due versioni! / ma un bocciato ero anch'io che si disprezza, /
bella ». vittorini, 2-16: ero d'un tratto entusiasta di qualcosa, quel
gliamento dell'erbe, e a volte ero triste. baldini, 6-236: buttato
1-66: con tutto ciò, io mi ero subito ripurgata la pronunzia di quel nostro
orchestrali di strapparmi al sopore in cui ero incorso. 2. registro dell'organo
delle facciate. pavese, 2-140: ero fermo sul marciapiede di una piazza dove
nella mia fantasia i ricordi coi quali ero riuscito a comporre il sapore della mia
pescatori su l'adriatico, dove io ero atteso in una casetta sul mare:
. papini, 8-43: in quei tempi ero povero, decentemente ma atrocemente povero.
, decentemente ma atrocemente povero... ero borghesemente povero senza fame e senza freddo
durata e niente di figura, m'ero poi fatta una mutatura per uso giornaliero
a tempo d'una volta, quand'ero selvatico e boschivo, più nel mondo dei
bottega '. panciatichi, 267: m'ero messo anch'io a bottega per dir
tommaseo, i-336: risposi ch'i'non ero né una bottegaia né una donna da
tiro di schioppo dal luogo dov'ero nascosto, si ferma e si
/ di parole. gramsci, 234: ero sempre come un baco nel suo bozzolo
). venat. cercare quand'ero a braccetto seco, me ne tenevo,
tommaseo, i-323: ne'momenti quand'ero sola, mi sentivo svogliata, affranta
.. / calcie che soperchiano il braghi ero. bcncivenni [crusca]: lo
de oro e de ogni altro diletto / ero io fornita troppo a dismisura, /
(in): perché io mi v'ero grandemente affaticato, l'atto della figura
sconosciute con la breccia vergine che non ero tanto a metter toppe alle gomme. tozzi
grottesco per la vicinanza di ciò onde m'ero pure provveduto, e cioè di quella
di grillaia e di tufi che mi ero dimenticato. idem, 6-96: oreste
dissi, che le mie brighe 10 ero uomo da per me a saperle finire.
nebbia, con sincerità ed abbandono, ero brillante ed audace. pratolini, 1-163:
soglia. stuparich, 5-35: m'ero divertito a sollevare la pesante brocca,
cacciatori. brancoli, 4-195: com'ero felice, quando il confessore scuoteva la testa
-dovevi esser bella. -bruttacela non ero. pea, 7-481: m'innamorerei
un masso, / mentre ch'io gli ero colla spada a'fianchi, / o
dieci minuti fa, sì, io ero come pinocchio quando pretendeva che papà geppetto
pavese, 5-11: tante volte m'ero immaginato sulla spalletta del ponte a chiedermi
d'annunzio, v-1-498: quando io cieco ero coricato nel mio buio, sentivo di
scompaia. moravia, v-212: pensavo che ero uscita da un buio senza fine e
tuoi, bono bono, era che c'ero anch'io! baldini, 5-55:
, vii-81: pian piano, mi ero convinto che non valevo nulla e che
andare in collera di mattinata! mi ero alzato così di buonumore, e tu me
indugiai in quel riconoscimento, e riconobbi che ero stato bambino, avevo pur avuto,
iii-91: io che da giovane non ero una donna da buttar via, tanto è
: io potevo arrivare iersera. ma ero stanco, e mi sono buttato a
i-374: allora, lo sai, io ero in « uniforme », voglio dire
molto maggiore onore di quello che io m'ero promesso, fatto un poco di cadenza
vi cadde meno che mai, giacché ero tanto povero quanto meno prossimo doveva essere
perugina dove, nel settembre trapassato, ero chino a compiere il mio poema adriatico.
questo poema cafarnao. soffici, ii-229: ero appena entrato in quel gran cafarnao di
ad un caffè di sobborgo nel quale non ero mai stato e dove perciò non avrei
ieri sera stessa, facendo ritorno, ero di cattivissmo umore, inquanto m'avevano ucciso
di non poterla più rintracciare, m'ero rivolto a quella genia. = deriv
rita aveva pochi anni, ed io ero ancora una giovanissima donna, sentivo poco
poco l'istinto materno, piena com'ero di altre preoccupazioni. ma ricordo di
tornare un giorno in quelle viuzze dov'ero stata bambina e godermi il calore,
di novità. comisso, 7-171: ero ricercata dai signori del paese, dagli
se essa lo vorrà ». in complesso ero ben modesto perché è certamente più facile
a roma in quel modo che 10 ero venuto a parigi; e che questo non
accender mi poteva che quel ch'io ero, rendendomi pur lei del continuo il
da tre camerati romani, coi quali ero stato recluta sei anni prima. alvaro,
gli preferivo il piatto tono obbligatorio ch'ero abituato ad accettare. andavo cercando biancone
che bisognava, così vestito da campagna com'ero. manzoni, pr. sp.
giusti, v-143: ero tornato ai bagni per necessità, perché
canaglia ribalda subito dissono che io m'ero partito con l'argento del re.
visto -da due giorni era fuori. « ero con lui mezz'ora fa »,
statuti. svevo, 3-556: m'ero arrabbiato col diritto canonico che mi pareva
voce disse: ascendam in aquilonem et ero similis altissimo. che fa il correttor
. parini, 717: in vita ero avezzo a dar mangiare a un centinaio
quelle solite, napoletane, ch'io ero avvezzo a sentire: meno cantate e
barriere artificiali. svevo, 3-573: io ero passato di sigaretta in sigaretta e da
mai. machiavelli, i-1113: io ero sul cesso quando arrivò il vostro messo
stravaganze di questo mondo, e tutto ero volto a figurarmi un predicatore a mio
ii-291: risorgendo dall'abisso nel quale ero caduto, ho luogo di misurarne il
. d'azeglio, 1-367: m'ero comprata una cavalcatura di campagna assai competente
della chiesa. papini, 8-107: ero punico che avesse una qualche idea e
al mio nome e mi domandò se ero parente del « famoso deputato gramsci ».
ecco tutto. ma dove andare? ero arrivato in capo al mondo, sull'
né coda. alvaro, 9-9: quando ero ragazzo dicevo bugie addirittura, invenzioni senza
un paio di scarpe, per lei, ero io che dovevo andare: perché eulalia
nel cassetto. tu lo sai, mi ero trasferito a milano perché dicevano che lassù
. cicognani, 1-170: io ero sulla porta dell'appalto e veggo questo
marsch! *. soffici, ii-229: ero appena entrato in quel gran cafarnao di
occupatissimo nel mettere a giorno i libri. ero spesso solo con carmen e luciano che
voce disse: ascendam in aquilonem et ero similis altissimo. che fa il correttor
7-282: mi disse che... ero un uomo di cartapesta,..
. bruno, 3-136: quando ero putto ed a fatto senza intelletto speculativo
pensatore. svevo, 3-846: io ero tanto ingenuo, diceva il nilini, che
dei posti dove condurla a mangiare: ero poco esperto di ristoranti di lusso o
novellieri senesi [tommaseo]: perch'io ero caldo di testa, trattomi la birretta
per giù io sto meglio di quand'ero costà ma quando tira scirocco, mi
diamante. svevo, 3-556: m'ero arrabbiato col diritto canonico che mi pareva
fece due mie caricature. nella prima ero rappresentato come, col naso in aria
carica di curiosità e d'impazienza com'ero, m'infastidiva. 4. gravato
ii-214: sapevo purtroppo benissimo che 10 ero ormai il giovane congiunto indigente che vive a
di padre. pavese, 6-135: ero contento che in casa non ci fossero
: nel mezzo della paura universale, io ero uno dei pochi che ridessi sul muso
squarquoio. alvaro, 9-90: poiché io ero il solo uomo presente, vedevo a
non ti saria parso fatica venire dove io ero. tasso, 18-28: ben caro
. pavese, 7-79: io mi ero accorto ritornando a casa che preferivo viver
mi presentai al detto ufficio. ma ero appena entrato in quel gran cafarnao di baracche
clinica era aperta da poco e non ero preparato per riceverli ». -a
... / un silenzio improvviso. ero guarito. d'annunzio, ii-882:
, che in quella storia non mi ci ero messo da me. guerrazzi, iii-137
7-282: mi disse... che ero un uomo di car tapesta
e bisognava dargli casa... ero il solo che disponessi di due letti,
, / come tu sai ch'io ero fanciulletta. panciatichi, 65: se dal-
mi sentivo poco bene io stesso ed ero portato a vedere tutto catastroficamente. sono
già messo i ferri e le catene; ero stato legato in un modo nuovo e
626: per un catrafosso del monte delltmpiccate ero calato a valle di baccano e allungavo
bastoncino. alvaro, 9-105: quando ero di cattivo umore cercavo di non veder
un pianoforte, così ad orecchio, ed ero certo che se la sarebbe cavata meglio
questo modo dicendo: « se non ero io, che ammazzai quel bravo giovane,
. giusti, i-551: una volta ero buon cavallerizzo o almeno passabile, ma
e di miseria inenarrabile, giornalista. ero a cavallo. potevo compiacermi del cammino
io dissi che no, perché io m'ero cavato la sete a fatto. 0
scrittura, per dire il vero, m'ero cavato la maschera, e non ero
ero cavato la maschera, e non ero andato con adulazioni per averne premio,
intendere che son molto da manco che non ero a ferrara. galileo, 114:
, che cosa posso fare? quando ero lassù, nei peggiori momenti, mi
prendermi dal lato contadino, disse ch'io ero diverso dagli altri, celebrò il mio
quando mi riebbi trovai che non ero ridotto in cenere né abbronzato.
dau'isola capraia, che vide? ero dalla lunga un ricco e superbo palazzo.
centro in murillo. palazzeschi, 3-269: ero già in fondo alla via iniziata male
de sanctis, ii-1-128: a scuola ero un altro... là regnava
più adatte. stuparich, 5-363: ero invidiato come il ministro più potente,
una responsabilità del contabile ed io non ero disposto di gabellare per copie esatte dei
, tutto zittì sotto il cielo. ero fermo in frutteto. mi chiesi quanti cuori
cesso. machiavelli, 1113: io ero sul cesso quando arrivò il vostro messo.
sì: sentii quel fiore. sola / ero con le cetonie verdi. d'
rugiada. pavese, 5-10: ma ero già un ragazzo fatto... che
avessi fatti, in quella cameruccia sua ero sicurissimo. caro, 5-267: sergesto
mi fece intendere che, se io ero solo, io mi stessi cheto e
; ma mi accorgevo che per loro ero soltanto un chiacchierone. chiacchillare,
conto mio,... quando non ero né cruscante né deputato, uffici che
le sghignazzate. soffici, 6-68: ero uso... di girellare con altri
inglese meglio della penna: e già mi ero fatta una numerosa clientela.
. piovano arlotto, 166: quando io ero uno chericone di contado ebbi migliore tempo
della letteratura? svevo, 3-887: ero salito da lui col proposito di domandargli
rendevo ridicolo raccontando che alla mia età m'ero lasciato prendere ad una ciarlataneria simile.
11 paese. pavese, 4-143: m'ero seduto a ddo aperto, con gli
una responsabilità del contabile ed io non ero disposto di gabellare per copie esatte dei
sibilando, crepitando. levi, 1-184: ero solo, nella mia cucina, davanti
stesi al piede del tuo ciliegio, ero / già troppo ricco per contenerti viva.
(267): ier sera veramente ero un po'allegro: questi osti alle volte
collo. pavese, 5-150: io adesso ero un uomo e non succedeva più che
. svevo, 3-614: a lei m'ero avvicinato non per conquistarla ma per sposarla
« ah!... perché prima ero brutta? » ella esclamò con istintiva
geometra s'abbassò subito quando dissi chi ero. si lamentò che da roma non
gentiluomo. moravia, viii-296: io ero l'uomo civilizzato che in una situazione
seccò. costeggiavo la questione omerica; ero sull'orlo della filologia classica; parecchie
che / una volta / già gli ero stato / assuefatto / e me ne stacco
di spinalba. stuparich, 5-45: ero sicuro che quella stessa notte avrei colto
consuetudini, cogliendo ogni pretesto maliziosamente, ero riuscito a stabilire fra noi ima certa
baluardi. maggi, 29: m'ero quasi dimenticato di parlare degli orecchioni de'
e profonde. calvino, 1-280: ero abituato a questi ritardi del mio amico,
fatto vero e antico, in cui ero in qualche modo coinvolto. 2
ad ogni proposito,... ero costretto ad una grande attività che non
era il caso, ancora ignoto com'ero, di proporre la mia collaborazione a
). ojetti, i-648: ero nel campo di musocco dove si collaudavano
488: contra questa povera / famiglia ero in tant'ira e tanta colera,
montale, 3-102: a sentir lui io ero l'unico uomo del mio mondo ch'
dicevano, pendeva dalle mie labbra, ero invidiato come il ministro più potente,
subito ch'io uscissi di carcere dove ero ritenuto senza colpa alcuna. manzoni, pr
pavese, 1-95: meno male che mi ero staccato e le ossa mi facevano male
combustione. svevo, 3-556: m'ero arrabbiato col diritto canonico che mi pareva
a tutti. allora dissi che non ero d'accordo. mi chiesero come.
nirvana... mi ricordai che c'ero stata di passaggio, quella notte con
la vita mia, siccome in vita ero condotto qua, se cominciavo il servizio
tutta la sua famiglia con lui. ero anch'io della comitiva. bontempelli,
? »... le spiegai ch'ero già in comitiva. calvino, 1-509
, come fanno i carrettieri. pensare ch'ero stato anch'io della sua età e
sonetti; e, se pur qualche volta ero inclinato a farlo, le infrascritte ragioni
quando avevo qualche anno di meno ed ero quasi un fanciullo. sbarbaro, 1-60:
, 3-86: in un tempo in cui ero spesso costretto a passare la notte alla
al mio nome e mi domandò se ero parente del « famoso deputato gramsci »
famoso deputato gramsci ». risposi che ero io stesso quell'uomo e mi osservò
miei parenti! baldini, i-17: ero da compatire se quei giorni di marce
dalla coltura. pascoli, 1-265: ero in un paese quale io non so se
lasciato la nene sull'altra automobile; ero seduta tra momina e rosetta, davanti
leggeva che quella mattina non m'ero alzata all'ora giusta o che
amato? svevo, 3-621: io ero innocente, visto che non facevo la
, 3-645: il bello si è ch'ero rimasto al tavolino, solo accanto ad
le mie cose segrete per bene: ero sentito dal popolo e dal comune.
di montagna, guadagnava, quando io ero ragazzetto, cinque paoli al giorno,
di compressione. svevo, 3-671: ero legato a lui anche dalla gratitudine che
di letizia. papini, 8-209: ero rientrato nelle chiese per trovarci iddio.
sentirmi in comunione colla cristianità dalla quale ero uscito -si agitava sommessamente in me,
5-52: nuto non disse niente. m'ero già accorto che della mora non parlava
pratolini, 9-243: ti dirò: ero stato arruolato laggiù, di presidio. in
. silone, 151: quando io ero ragazzo si trovavano a fossa due soli
piacque a tutti. allora dissi che non ero d'accordo. -fare la
. pirandello, 7-283: da che ero in ballo, volevo ballare. le
, ii-43: l'esperienza delle patite sconfitte ero trascorsa via per le teste dei nostri
bisognose e necessarie spese di sua vita ero impotente. storie pistoiesi, 2-no:
. svevo, 3-613: io che ero già passato per ogni specie di avventure
che arrivava alla sfacciataggine, ecco ch'ero ridivenuto il ragazzetto timido.
. che la vita condotta fin allora ero pericolosa e ingrata,... che
della grande guerra, - rispose fiore. ero conducente, - aggiunse, rispondendo ad
). bartolini, 15-9: ero d'ottimo umore, dopo avere ascol
collodi, 268: confesso la verità, ero contento di me. più guardavo quel
un processo che ci fu a milano quando ero giovane: un tale, che aveva
a'superiori e e'popoli, che ero per durarvi lungamente, se non fussino
fossero contigue. saccenti, 1-1-204: ero in cimento di morir pagano, /
ad ustica il 7 dicembre... ero il quinto confinato politico che giungeva.
appelli e citazioni a civitanova, quando io ero a roma, che mi mise ogni
ii-214: sapevo purtroppo benissimo che io ero ormai il giovane congiunto indigente che vive
a giano un giorno che io dino ero con alquanti di loro per raunarci in
e di miseria inenarrabile, giornalista. ero a cavallo. potevo compiacermi del cammino
, iv-2-411: vivendo in roma, io ero testimonio delle più ignominiose violazioni e dei
salvata, / però che dal gigante ero abbattuto. -conoscere qualcuno per un
la divinità conosciuta. guicciardini, 55: ero nuovo in quella città, non cognosciuto
stati troppo difficili. montale, 3-232: ero consapevole di custodire nello scrigno della memoria
acquisite. svevo, 3-581: ero poi lusingato dall'affetto che mi dimostrava
trovato drento quella satisfazione che io mi ero immaginato. tasso, n-ii-80: essendo l'
avremmo in considerazione. svevo, 3-671: ero legato a lui anche dalla gratitudine che
cominciai ad amare la mia famiglia, e ero consolato ch'essa credesse in me.
per far persuasa la consoléssa che non ero un turco, né un tartaro,
una responsabilità del contabile ed io non ero disposto di gabellare per copie esatte dei raggruppamenti
dal lato contadino, disse ch'io ero diverso dagli altri, celebrò il mio
. nel mio senso, nessuna. non ero sulla strada statale, avevo voluto attraversare
facoltà di umiliarmi, di quando non ero nessuno. piovene, 1-253: la visita
mi stesi al piede del tuo ciliegio, ero / già troppo ricco per contenerti viva
ti contenterò. pavese, 7-171: m'ero accorto, dagli ultimi discorsi, che
dalla vita non avevo avuto, non ero più in tempo ad avere. pratolini,
là in varie parti del corpo, io ero fatto lo scherno continuo dei compagni.
altri, quella volta, devo dire, ero dalla parte del torto: erborizzavo.
balzata venendomi da presso: ed io ero balzato per contraccolpo. c. e
i convenevoli eran finiti, io m'ero messo a contraffare messer presone gesticolando e
avevo una bella voce di contralto quando ero più giovane, e adesso vorrei provare.
; e, se pur qualche volta ero inclinato a farlo, le infrascritte ragioni
essa non poteva sapere che io allora ero invaso dall'idea del matrimonio e che
questa intervista mi fosse venuta bene, ero sicuro di lasciare un'orma, un'
contro a chi venivano queste cose, ero giovane privato e sanza alcun consiglio o
i-265: oltre la commissione di amministrare ero particolarmente delegato per la redenzione delle regalie
, armonizzare tutto nel cuore. non ero più solo. alvaro, 7-206: da
si copra, la prego ». io ero rimasto col capo rigorosamente scoperto. palazzeschi
nero. baldovini, 3-77: prima ero fresco e verde come un aglio, /
: il medico, inteso che la notte ero stata per passare, ordinò, che
grasso e assai nero, a cui ero stato raccomandato da s. e. proweditor
sono la gente che sta fuori. ero anch'io innamorato, e in un mese
di corrente. pavese, 5-62: mi ero addossato a un palo telegrafico e avevo
commercio non corre libero ed il corri ero che va a vinegia non passa così
dietro, ma non mi pigliavano. ero furba, io, sapevo cosa volevano
era il luogo suo, ed io mi ero adoperato, che giulio iii si risolveva
i fucili. quasimodo, 2-37: ero più veloce d'alfeo. / ma non
vento. campana, 99: io ero in piedi: sulla pampa nella corsa dei
della 'scienza nuova * capita male, m'ero messo in testa di costruire una filosofia
costruire una filosofia della storia letteraria e mi ero immaginato di aver scoperto i corsi e
cortesia. ojetti, ii-21: allora ero giovane e m'addoloravo se non riuscivo a
il suggerimento. pavese, 4-281: ero a corto di quattrini; non potevo più
del geometra s'abbassò subito quando dissi chi ero. si lamentò che da roma non
veduto l'arciprete? ». balbettai ch'ero passato per semplice curiosità, senza intenzione
più vasto, continuo, a cui mi ero abituato; e del quale soltanto poche
7-ii-194: io mi ricordo insino quando ero fanciullo, che andavo alle prediche,
mi tenne / strano mistero, di quand'ero bimbo. silone, 62: ognuno
sale e tabacchi. pavese, 1-58: ero di costa alla collina, che non
-figur. manzoni, 885: m'ero lasciato condurre anch'io dalla vostra curiosità
costituite. svevo, 3-558: m'ero aspettato che il dottore studiandomi scoprisse il
non sapete a costo di quali sacrifizi ero giunta ad ottenere la calma del cuore;
strepitava perché lasciavo il mestiere in cui ero nato... e poi, quando
è il corbo, alor faccia « ero ero *. paolieri, 2-212: i
il corbo, alor faccia « ero ero *. paolieri, 2-212: i corvi
gli dissi che venivo da torino dov'ero stato a lavorare, e rientravo dai miei
/ ché de lo 'ngegno suo sta cavali ero; / e 'l chiocciolo gli
credeva ancora. tommaseo, i-320: i'ero già troppo più parigina ch'io non
era. machiavelli, 11- 1-194: ero di fermo credere, che per tutto ottobre
. pirandello, 7-283: da che ero in ballo, volevo ballare. le impose
a cambiare. pavese, 6-130: ero già uscito sul terrazzo, ero sceso in
6-130: ero già uscito sul terrazzo, ero sceso in cucina, le donne lavoravano
e criminali, fuggii da santa maria dove ero stato sei mesi, e me ne
cecchi, 365: ad aversa non ero arrivato in vena d'allegria, ma
fornito della cristianità. papini, 8-209: ero rientrato nelle chiese per trovarci iddio.
sentirmi in comunione colla cristianità dalla quale ero uscito -si agitava sommessamente in me,
, sorel... impreparato com'ero a quelle giostre, tutto quel problemismo e
di supplizio. cassola, 2-15: ero stanco e mi sono buttato a dormire
, 268: la sera del venerdì santo ero lì in piè di ponte fra tutto
, 999: io non so quel ch'ero, / quando il passaggio feci in
panzini, ii-737: io ero laggiù, un po'nei porti, un
loro potestà. panzini, i-780: ero sicuro che li avrei fatti crucifiggere il
significa lo corbo, che dice: ero ero. marino, 305: dolce è
lo corbo, che dice: ero ero. marino, 305: dolce è ben
pieno. / ne la fiasca col ero ero / fa buon prò. 2
. / ne la fiasca col ero ero / fa buon prò. 2.
, messere? onde vieni? cro ero! eh matto, partiti, e piagni
. cassola, 2-346: io poi non ero nemmeno in redazione, facevo il cronista
là gli ondeggiava. cardarelli, 304: ero pieno di uno strano cruccio, col
v-2-267: da buon toscanello novizio, m'ero sùbito messo a parlare in crusca,
mio,... quando non ero né cruscante né deputato, uffici che
477: fra tutti i suoi nipoti io ero il suo cucco, povera nonna nena
, 4-144: poco più tardi, ero rientrato nella villa. ma intanto era
un giovane da bene, come io ero. nicolò benintendi allora disse: « io
della compagnia. alvaro, 9-105: quando ero di cattivo umore cercavo di non veder
, 2-28: io so ch'ai mangiare ero desto; / or non mi curo
intorno a casa? baldini, i-20: ero qualche volta salito a curiosare in cima
e si offuscava. calvino, 1-276: ero curioso di rivedere ora quella cittadina,
le speranze. montale, 3-232: ero consapevole di custodire nello scrigno della memoria
col tradimento. pea, 7-314: ero mortificato della mia dabbenaggine credulona nel giudicare
sei miglia per dì, come quando ero giovane: è vero? -bocca
barbaro. de sanctis, ii-1-168: ero così inflessibile, che dannavo non solo
dannato. comisso, 7-53: quella mattina ero stata a farmi arricciare i capelli,
chiaro davanzali, ii-322: assai m'ero posato / di non voler cantare / credendo
presentarsi, quando ha saputo che c'ero io, a farsi bella: il colore
da vero. saba, 363: ero entrato davvero in agonia. / una nuvola
io mila. ariosto, vi-382: ero in dubbio / qualche volta che non mi
mie debolezze, che da più bande n'ero stato pienamente informato. muratori, 5-iii-91
la moglie era tollerato in casa perché c'ero io, suo figlio, che mi
, che mi chiamavo come il nonno ed ero destinato ad ereditarne i beni. piovene
saggi provvedimenti. landolfi, 8-99: ero al culmine della fortuna e certi segni
fu dato commissione a me, che ero stato loro provveditore, di andare in
annunzio, iv 2-378: ero ritenuto dai miei colleghi e dai miei superiori
i-265: oltre la commissione di amministrare ero particolarmente delegato per la redenzione delle regalie
moravia, viii-236: in sostanza, io ero l'uomo civilizzato che in una situazione
dicendo a tutti... che io ero una canaglia, e, quando mi
una nave fradicia. moravia, xi-177: ero diventato straccione da far paura..
rappresentativi. soldati, 52: io mi ero presentato per il dottor premoli; così
, per fargli intendere bene che non ero pane pe'suoi denti: -mi dica adesso
5-100: quando m'accorsi che ormai c'ero dentro fino agli occhi e che non
in treno dopo quattro ore che n'ero disceso mi venisse da dire « ecco fatto
sentirla deridere [mia madre], mi ero vergognato tanto, benché alla fine mi
pea, 7-562: ieri a mezzogiorno ero il padrone di un amore, di cui
senza alcun pericolo. loria, 5-205: ero gaio, scherzoso, e conversando mi
a cognoscere i miei gravi peccati. ben ero forte nella destinazione. salvini, 12-7-562
che per essersi detenuto alla caccia l'ero passato avanti. = ricomposizione dotta del
dei fatti. moravia, viii-92: ero ormai giunto alla fine della dettatura che
, xii-340: da qualche tempo mi ero accorto che, guidando l'automobile, provavo
dalla linea diritta; e difatti m'ero rotto l'ulna, una delle due ossa
andare in collera di mattinata! mi ero alzato così di buonumore, e tu
usar villane parole, sì me ne soff ero e risponderò alle tue parole. bisticci
di bellezza un dì mi prese. / ero fra calda gente in un caldo paese
magalotti, 24-181: la sera ero stato un gran pezzo nella diacciaia,
nella diacciaia, dalla quale uscito, m'ero messo a giocare. -scherz.
amore. gramsci, 19: mi ero proposto di scrivere per te ima specie di
e cupo. settembrini, 1-3: io ero un diavoletto di bambino che pigliavo e
: quella sera sentivo dentro un diavolo: ero ubbriaca di peccato. cicognani, 3-257
1-164: in que'tempi... ero svelto assai ed a cavallo un vero
corpo e, magro scannato com'ero, mi pareva che in quell'aprile
buona nel mio lettino a meditare quanto ero diavola io in confronto a tante persone
13-346: vengo ora dall'elba, dove ero citato come testimonio in una causa che
amor di primavera. alvaro, n-190: ero dibattuto da pensieri come questi, mentre
3-199: mi difendeva, dicendo che ero migliore di quanto non pretendessi mostrarmi:
più tardi, a questa ora 10 ero bell'e fritto, mangiato e digerito.
di quella loro letizia della pena che m'ero data per essi. -mettere,
c. gozzi, 1-63: io ero un ignoto dilettante di belle lettere. cuoco
» ricominciò don trajella dal pulpito, « ero venuto qui, con animo pastorale,
non avevo mai pensato, non m'ero mai accorto di pensare e sentire,
, 28-248: troppo di corto m'ero dislungato dal cristianesimo... perché
: dimagravo a vista d'occhio; ero gracilissimo, spesso infreddato. nievo,
dipartiamo. giusti, i-510: non ero mai stato testimone di questo fatto solenne,
provveduto l'uno o l'altro, ero sempre dipeso da qualcuno, ma ora
del giorno. pascoli, i-265: ero in un paese quale io non so se
, 26: secondo mio padre, io ero uscito a questo mondo apposta per la
di casa. linati, 25-132: ero però assai in imbarazzo del modo come
unzione. levi, 1-14: dissi che ero dottore, ma da molti anni non
! deh com'era bella / quand'ero bimbo! ditemela ancor, / ditela a
ne 'mpacciare. cardarelli, 6-18: ero, a dire il vero, alquanto diviso
al di là, verso il quale io ero diretto. verga, i-80: corse
e dei seminaristi. pavese, 6-327: ero io che venivo da roma e che
monti, iv-177: scrissi ch'io mi ero diretto al mio amico il principe koslowki
. burchiello, 149: guarda come io ero grasso, / trionfai, bello,
: io gli raccontavo che una volta ero stato a caccia con un soldato in
scolastico). pascoli, i-960: ero a massa, e per aggiungere qualche
durano. moravia, v-36: ero così convinta della dirittura e legittimità della
14: una maledetta sveglia che m'ero fatta prestare, scandiva i secondi con
1856 ho cominciato a scrivere; ma ero così disabituato dalla penna, che ho
tommaseo, i-323: ne'momenti quand'ero sola, mi sentivo svogliata, affranta
stessa vita. stuparich, 5-167: ero veramente disancorato dalla realtà, sciolto da
, 1-529: a poco a poco m'ero dimesticato con la clelia e con le
a canto. baldini, 6-117: m'ero abituato troppo male. m'ero disawezzato
m'ero abituato troppo male. m'ero disawezzato dal rancore, e da quegli
torre del palagio e disciese dove io ero a sedere a lato a la torre
aretino, 8-17: io, che ero quasi incordata per il disconcio del mirare
dico che dormivano ancora tutti, ma io ero in piedi per sbrigare la macchina,
, in aiuto, con la discretezza, ero per dire il pudore, per cui
frumento. svevo, 6-189: finché io ero viva la tua discrezione era tanto grande
suo fratello gemello. svevo, 6-363: ero là là per disdire la scommessa.
lontananze ritornano i vaghi disfacimenti di quand'ero fanciullo; riconosco lo spiazzo del colle
cento scudi, eh? ohimè, io ero disfatto. lalli, 4-90: che
disse che voleva stare a vedere se io ero un così pazzo che io non la
. fogazzaro, 1-49: per disgrazia io ero fuori di casa e non li ho
pel disgraziato. moravia, vii-15: ero un disgraziato, senza torto né ragione
il tuo sorriso. saba, 281: ero con lei quando il mio libro usciva
avevo su tutto il corpo, ne ero pieno come un libro da messa.
luca pulci, 1-104: perch'io ero molto attenuata, / e così antandro
amico? d'annunzio, iv-2-378: io ero ritenuto dai miei colleghi e dai miei
vogliono farmi paura? svevo, 3-642: ero ben risoluto di non lasciarmi mettere in
da quel custode e dispensiere invisibile che ero io. ant. amministratore.
: la via deserta m'apparteneva. ero signore del colle. non alzavo gli
sostant. beltramelli, i-279: chi ero? che avevo fatto fino a quel
risponde al suo numero di matricola. io ero un disperso. -figur. che
3-138: non mai come allora io m'ero sentito conscio di me eppure disposato e
ho avuto a ricercare persone contro alle quali ero malissimo disposto, e loro, credendo
, 1-21-59: io tutta al giovanetto ero disposta, / e di quel vecchio mi
disquisitrice. bigiaretti, 8-16: io ero, a venticinque anni, un sottile disquisitóre
questa opera. piovene, 1-147: ero nello stato in cui l'animo, inebriato
, v-3-247: un giorno ch'io ero là, tra quegli affettuosi dissimulatori,
grassano. g. bassani, 4-73: ero andato a lezione di ginnastica nella palestra
ancora cosa sia. landolfi, 8-214: ero caduto in un tale distacco e in
a tutti... che io ero una canaglia, e, quando mi lasciavo
avea distrutta. comisso, 12-140: ero rimasto bloccato da un furioso temporale scatenatosi
umane si opponevano. soldati, i-30: ero lì, alla finestra, senza fiato
pani / il più piccolo a me ch'ero il più grande. svevo, 2-491
presago. d'annunzio, v-2-185: ero un fanciullo, non ancóra esiliato,
come fin dal primo momento, quando ero arrivato alla stazione, desideravo e non
or ora. chiari, ii-196: m'ero quasi adattata nell'animo mio alle dure
altro, la mia esistenza reale, ero nell'impossibilità di procacciarmi un qualche impiego
8-125: un milite mi domandava dov'ero diretta, esigeva documenti. soldati,
è tutta. soffici, iii-265: ero dunque ancora fresco dello strappo, e
. lorenzo de'medici, i-95: ero soletto e sanza alcuna compagnia se non
, 2-291: il dolciàio disse: « ero arrivato, come al solito, sotto
; e che se bene io m'ero dolto parendomi questa tal partita in questo
levi, 2-314: a dodici anni ero già donna; a quattordici tutti mi domandavano
a quattordici tutti mi domandavano. ma ero una bambina, non pensavo che a
speroni, 1-5-170: a me, quando ero fanciullo, pareva il mio precettore un
levi, 2-314: a dodici anni ero già donna; a quattordici tutti mi
a quattordici tutti mi domandavano. ma ero una bambina, non pensavo che a
sanator celestiale. fazio, i-15-70: io ero ancor donzella, quando fui / subitamente
conosciuto a roma. moravia, xi-61: ero stato malato tutto l'inverno e parte
m. cecchi, 382: quand'io ero bella giovane, / ero servita e
quand'io ero bella giovane, / ero servita e corteggiata, e davomi / spasso
in fattorie et in far quitanze che non ero io quando andai nell'abbruzzo. tasso
a starmene / a pisa, ove già ero stato a studio / prima più anni
dottrina. d'arzo, 1-25: io ero un prete da sagre...
caprai per un fazzoletto di pascolo non ero poi peggio di un altro. -fare
battaglie / de'quali io già non m'ero ricordato, / dove si legge su
scolastico). pascoli, i-960: ero a massa, e per aggiungere qualche
drapperia. g. raimondi, 2-55: ero incamminato, uno di questi giorni,
il mio fisico contento. giacché non ero poi stordito al punto da non rilevare
altro più addentro. io me ne ero già dubitata fin da quando incontrai la prima
ella me lo vaticinasse, io mi ero apparecchiato a sentirmi un dì o l'
strane. bontempelli, 20-178: m'ero seduto sopra un divano di dubitoso colore
sacri. d'annunzio, v-3-374: io ero un fanciullo, triste prigioniero in un
durata e niente di figura, m'ero poi fatta ima mutatura per uso giornaliero.
populo duro di cervello, se io non ero vero predicatore, perché hai tu veduto
, assoluto. verga, 1-309: ero stato delle ore intere dinanzi a quel
, e di grasso e fresco che ero, mi strussi in un 'fiat '
. calandra, 113: ieri sera ero eccessivamente stracco; stasera devo rimettermi in
giov. cavalcanti, io: io non ero per mio mancamento eccettuato del civile reggimento
averci rimesso un patrimonio. economicamente non ero mai stato così bene come in trincea e
, viii-228: capii pure che non ero stato efficace; ma, come pensai,
3-138: non mai come allora io m'ero sentito conscio di me eppure disposato e
elenco dei cacciatori di frodo, come ero stato io quell'unica volta. c
della notte. svevo, 3-558: ero andato da quel medico perché m'era stato
: il cuore mi palpitava forte ed ero acceso per l'emozione, pauroso quasi
giù in riva al fiume. io ero passato, egli vedendo quell'energumeno s'
). enterocirsonfalocèle (anche ent ero cirsònfalo), sm. medie
dai lepidotteri. montale, 3-273: ero un entomologo dilettante, volevo sapere se
han regno. carducci, 959: ero l'amata muore, ne i flutti cercando
anche sparire / e dimenticarmi, / ero sicuro che al momento scritto / non
ella me lo vaticinasse, io mi ero apparecchiato a sentirmi un dì o l'altro
. c. gozzi, i-12: io ero trattato in quel libro da falso filosofo
). svevo, 3-598: io ero abbastanza colto essendo passato attraverso due facoltà
g. bassani, 4-65: ero sicuro che la circoncisione non avesse attutito
, mai cercate né mi son capitate. ero sempre « l'ermellino » degli anni
eroticamente, avv. dal punto di vista ero tico. b
: / clemente non fare così! / ero un erpice d'offese / sopra un
mio errabondare per il mondo mi ero trovato tra briganti cinesi sul fiume delle perle
di lantosca, vi-948: senti. qual ero indocile / sin da fanciullo, al
di vedere, di guardare, di conoscere ero avido sempre, insaziabile ero sempre.
di conoscere ero avido sempre, insaziabile ero sempre. eppure, o mie pupille erranti
corrige. fogazzaro, 1-360: m'ero accorto degli errori che dici. feci
, quasi matronali. moravia, ix-36: ero in camicia e io ci ho il
farle impallidire? linati, 25-127: m'ero impegnato con me stesso a prostrare la
memoria si confonde. moravia, viii-59: ero ormai convinto che emilia non mi amasse
indagine nella ferita che, sinora, mi ero adoperato invece di ignorare.
esaminando come stava la prigione dove io ero rinchiuso. bruno, 3-16: se nel
vinesseno alli esamini, ch'io non ero per fame se non quanto volea la
esangue, ridavano il senso di ciò che ero e di ciò che lei era per
anche sparire / e dimenticarmi, / ero sicuro che al momento scritto / non avrei
amaro scetticismo, segno è che bene mi ero apposto. oggi potrei sorridere di tanti
ii-23: allora, e giacché anch'io ero entrato in soprapensiero, meccanicamente esclamai:
della vita. palazzeschi, ii-802: ero uso recarmi, non dico di frequente
per esclusiva virtù di tanto male m'ero di poi cento volte riportato. g
. lorenzo de'medici, i-51: ero ridotto a quello che, essendo ad un
d'annunzio, iii-1-141: m'ero addormentato sul ponte, con la faccia
delle ande. svevo, 3-553: ero ritornato a casa da un'escursione scolastica,
sino ad oliena o a ma- mojada ero convinto di aver veduto i più bei paesaggi
dall'esecrazione di tutti, giacché io ero giovane, lei malata e finita.
. carducci, ii-9-264: alle 9y2 ero a casa: vedi che esemplarità di
. levi, 1-14: dissi che ero dottore, ma da molti anni non esercitavo
13-164: quanto alla scrittura, m'ero esercitato su una macchina da scrivere piuttosto
. d'azeglio,. 1-143: io ero assai forte, alto, esercitato e
gli era comandato. faldella, 5-112: ero tanto sicura che il commendatore ci avrebbe
8-135: un milite mi domandava dov'ero diretta, esigeva documenti.
altro, la mia esistenza reale, ero nell'impossibilità di procacciarmi un qualche impiego
trascurabile per eccitare la mia immaginazione ed ero obbligato a usar sempre espedienti che mi
ancora una bambina, e anch'io ero troppo giovane per pensare a queste cose
sale d'una esposizione d'arte ed ero d'ottimo umore, dopo avere ascoltato la
moda. fanzini, ii-148: io ero munito di un cappello quasi panama;
, i-361: tante volte già m'ero chiesto, vedendo ritratti virili di antonello da
. cicognani, 9-28: allora 10 ero in uno stato di febbre, fuori del
/ ditemi almeno chi son io! chi ero! brancati, 3-144: ma chi
, 5-486: e già, me n'ero scappato, hai sentito? -serve come
appieno l'estensione della mia birbanteria. ero giunto veramente a renderlo una persona insopportabile
. levi, 3-137: maio non ero più qui, non mi riposavo con
alvaro, io-m: per la verità, ero un esterno del collegio, cioè vi
tutti coloro che mi conoscevano superficialmente io ero, prima che incontrassi leda, quello che
ambasciate. soffici, iv-95: mi ero letto e riletto tutte quante le opere
eteromania. ojetti, i-100: ero ancora nel primo periodo della nar
quando giunsi a pietroburgo, dissero ch'ero etica. panzini, iii-857: è
alla nave. ojetti, i-100: ero ancora nel primo periodo della narcosi per
. serra, i-85: frattanto m'ero succhiato marx..., e quanto
. d'azeglio, 1-282: m'ero offerto al cavalier micberoux, ministro di
l'aragno di dieci anni fa, quando ero soldato a roma, e andavo col
preoccupato. levi, 1-55: io ero arrivato, mandato evidentemente da dio,
(salgari, veme, dumas), ero stato regolar mente io.
13-164: quanto alla scrittura, m'ero esercitato su una macchina da scrivere piuttosto
provato una simile tentazione servile. non ero venuto qui per fargli da facchino!
sua vecchia faccia grigia, da quando io ero bambina. 6. superficie della terra
fidanzato? -oh bella! perché m'ero innamorato! e mi innamoro signori miei
in italia. svevo, 3-607: ero passato nei miei studii dalla facoltà di legge
di tal cosa digiuno,... ero risoluto mandarvi un foglio bianco.
. beltramelli, ii-135: ormai mi ero detto: « povero francesco balduino,
. ebbene, io, debole come ero, mi levai sui cuscini, stesi le
sperienze. d'annunzio, v-2-693: ero per sorvolare tutti i luoghi più cari
(204): ma io, ch'ero innocente di quel falso apostomi, non
la mia fame di sensazioni, non m'ero mai imbattuto in così solido tipo di
deledda, i-584: fino a poco fa ero un figlio di famiglia...
ad annusare, e si vede ch'ero già di famiglia perché voleva leccarmi.
ix-83: anch'io facevo così quando ero fanciullétta: coglievo i ciclamini...
: se le ricchezze crescono, qual ero pria, io rimango, / ed
che doveva porsi nel momento in cui m'ero disteso sulla spiaggetta sotterranea, mi appariva
mi domandano della mia contrada; quando ero ragazzo dicevo bugie addirittura, invenzioni senza
da quando ci eravamo rivisti non mi ero ancora abituato a considerarlo diverso da quel
un fantoccio. caso mai, il fantoccio ero io. pavese, 121: tentò
che fate? idem, i-512: ero un ragazzo, e i contadini mi
fame e, quando uscii di prigione, ero al punto che invidiavo i cinesi.
». bocchelli, ii-27i: mi ero fatto prete. -rifl. convertirsi
albero tremando tutto per la febbre. ero in maremma da pochi mesi, ed era
di grillaia e di tufi che mi ero dimenticato. -causare (o provare)
letteratura, e per me, ch'ero stato fin da principio un farfarello antiaccademico,
correre sei miglia per dì, come quando ero giovane. 6. marin
tendini. cicognani, 1-152: non ero un colosso: tutta forza nervosa:
milizia. moravia, v-422: ormai ero presso la porta. « si entra e
non si curasse di me, perché io ero uomo molto fastidioso con l'arme,
basti sapere che in quel tempo mi ero messo in testa di essere fatato,
indegnamente battezzato; ché certo, io ero più tosto distinato al turbante, che al
processo che ci fu a milano quando ero giovane: un tale, che aveva ucciso
fatto: persona che esplica attime n'ero dimenticato a fatto. vità proprie
investiti. landolfi, 8-28: io non ero mai stato ammalato [d'amore]
cellini, 2-57 (400): ero solo con certi fattoruzzi, infra i
fattorie et in far quitanze che non ero io quando andai nell'abruzzo. marcello
caprai per un fazzoletto di pascolo non ero poi peggio di un altro.
nipotini, fra i quali anch'io ero compreso. -osservanza dei doveri derivanti
dalla sciabola del mio avversario, quand'ero ancor giovinetto: una ferita che slabbrava
di due innamorati. pea, 5-38: ero salito ad alessandria su questo vapore.
più formidabile. manzini, 11-57: ero costretta a guardarla: la ferocia ghiaccia
esalanti ancora un lezzo di fimo, ero attratto e sgomentato dalla strana ferocità di
il ferro. moravia, viii-59: ero ormai convinto che emilia non mi amasse più
indagine nella ferita che, sinora, mi ero adoperato invece di ignorare.
anni / o più, quando felice ero, e 'n sul fiore / d'ogni
: di tutto quest'insieme nel quale ero vissuto sotto la ferula del mio prete
rese stupefatto. carducci, ii-7-344: ero il suo primogenito, e nel fervore
« primavera dei galantuomini », mi ero seduto sopra una panchina dei giardini. gatto
l'errore / de la dannata legge ero perduto, / e ne l'ozio sommerso
sono ancora fissati gli scritti. io ero fermo di levarmene di tomo la curiosità,
acquoso e innocente dei legumi -quel giorno ero appeso come al gancio il quarto d'
i-371: in quale nuova invincibile illusione ero caduto? dove mi aveva tratto mai la
delle fiancate. papini, 28-262: ero arrivato in piazza del
anche di non essermi accorto a tempo ch'ero avviato ad un fiasco simile. avevo
eccehomo e di grasso e fresco che ero, mi strussi in un 'fiat '
ritto, / e della pancia i'ero sì trafitto, / ch'il fiato mi
viii-3-109: è un pezzo ch'io m'ero accorto ch'egli mi rubava, perché
del giudizio. pavese, 6-104: ero sempre sul punto di accostare una ragazza
pavese, 7-187: l'ultimo venne ch'ero in cella, aprì la spia e
fresco. normale! era così quand'io ero vecchio. io sono tutto nuovo e
città, mandai la cavallina che m'ero portato dall'harar « in fida » in
? -oh bella! perché m'ero innamorato! palazzeschi, 4-42: annunciò
manifestazione, e scrutava il forestiero che ero io, con una gelosia di ordine
come dovrebbe essere ogni giovane e come ero io stesso alla sua età: fiducioso,
preferito a un'altra donna, ed io ero orgogliosa... -e chinando il
d'un azzurro fievole e svenevole come ero io. cicognani, 9-50: una lampada
io,... che m'ero fitto in capo di salire le scale del
tribunali. pavese, 4-153: mi ero fitto in testa che lei non salisse
. pavese, 5-112: teresa sapeva ch'ero figlio bastardo e gusto in opere d'inchiostro
: è il vero figlio del non ero curioso di conoscere almeno mia madre. tempo
potei benedirla che di lontano, perché ero in un altro carcere: quando fu madre
. cassola, 1-21: -tanto brutta non ero, -borbottò la mamma. - facevo
ripartii per roma, pensando che ormai ero fidanzato sul serio e dovevo filare diritto.
pezzetto di vigna sullo stradone nel tempo ch'ero soldato. passò quel tempo che berta
a portare; e non so perché ero senza sella ed un solo filetto. d'
comitato centrale. pavese, 6-327: ero io che venivo da roma e che
la morte. palazzeschi, ii-502: ero tutta turbata e lui turbatissimo, incerta
atteggiamento). civinini, 8-179: ero stato sincero? non so bene. mi
finché, vicino al palazzo trabia dove ero diretto, la folla divenne un muro quasi
de gli uomini de'nostri tempi, m'ero già aveduto più giorni, ma mi
nelle nozze? e vedere / s'io ero tanto grosso, e così tondo,
, / che io non conoscesse che io ero / da lui gonfiato? parabosco,
ad affacciarsi alla finestra ogni volta che c'ero io, e a darmi certe
insistente. comisso, 1-216: m'ero abituato a sentire solo il suono delle
per un * volontario '(quale non ero affatto) per uno di quelli che
: a pisa... già ero stato a studio / prima più anni e
abito. d'azeglio, 2-149: m'ero fissato di rispondere oggi, un po'
miei, notte e giorno. ma che ero, accecata? - sostant
per un attimo, riconosciuto subito non ero un cliente fisso mi disse dovessi avere
: a vienna dopo il volo m'ero proposto d'evitare i treni e le ferrovie
fosse caduto il fulmine... se ero indietro un passo, conchiuse, mi
moveva una foglia. pavese, 1-81: ero appoggiato a un albero e vedevo la
: per la prima volta da quando ero nato seppi, per una folgorazione che mi
una direzione. montale, 3-232: ero consapevole di custodire nello scrigno della memoria
v-2-683: « ghi- sola! » ero folle di lei, oblioso, incolpevole.
fomite della lascivia. magalotti, 24-168: ero tornato al viver di prima, senza
provavo gusto a far paura perché mi ero avvilito e volevo arrivare al fondo più
, indegnamente battezzato; ché certo, io ero più tosto distinato al turbante, che
la rischiarata e quasi poetica cameretta ov'ero rimasto avvolto come da una tenera luce
forma. d'annunzio, v-2-667: ero di terra ancóra formabile, a quindici anni
divenuto un formai ospitale: perché non ero io solo nel numero degli ammalati,
: quella gran villa, quando io ero povero bambino, formava il termine delle mie
moravia, xii-338: due minuti dopo, ero nel bar e formavo, al telefono
alla quale, in passato, mi ero rivolto per incontrare delle ragazze mercenarie.
figur. d'annunzio, v-2-667: ero di terra ancora formabile, a quindici
luciano], iii-2-368: -e chi ero dunque? dimmelo se puoi,
correr giù a mangiarne fin che n'ero sazia. c. e. gadda,
valido per la sua assenza e io invece ero in grado di dame molti e buonissimi
vidi 'n sogno, / ch'ero addormito, e tu portasti fiori / et
lasciarono. poliziano, 1-639: i'ero già della mia vita in forse: /
d'azeglio, 1-143: siccome io ero assai forte, alto, esercitato e svelto
c. gozzi, i-49: siccome ero io fortissimo nella massima di non comettere
danzante. vittorini, 2-16: ero d'un tratto entusiasta di qualcosa,
più mite e mia madre della quale io ero l'unico amore mi condusse a sorrento
senza vergogna. c-icognani, 1-152: non ero un colosso: tutta forza nervosa
pulci, 7-71: so ch'io non ero di tal donna degno; /.
di detestarli. svevo, 3-558: ero andato da quel medico perché m'era stato
dellanuta mediante questo procedimento. grande arte io ero arrivato a stendere i colori dietro le
per sua grazia e bontà riconosciuto che io ero persona d'indiscutibile intelligenza concluse, dopo
dopo non so quanti puntolini, che ero in margine. -che è fortemente
la risposta non per ripicco ma perché ero strettissimo a denari. 6.
e quasi senza accorgermene, io mi ero innamorato della lee. -sfacciato, insolente
.. di tutto quest'insieme nel quale ero vissuto sotto la ferula del mio prete
pea, 8-121: ed io che mi ero alzata in piedi d'impeto per andargli
. cellini, 2-54 (397): ero di già più che mezzo disperato,
: era tardi, era freddo, ero ancora per strada: dovevo scendere a casa
... / un silenzio improvviso. ero guarito. -soffio, sibilo (
presentarsi, quando ha saputo che c'ero io, a farsi bella: il
friabili della vita. moravia, viii-202: ero tornato sul viottolo, l'avevo percorso
riesce fronzuta. cicognani, 1-11: ero stato scelto a recitare dal pulpito il
padre! dossi, 9: qual frùgolo ero allora, qual nabisso! dal punto
vino tutto d'un fiato ». « ero distratto », egli disse risentendo quel
giusti, iii-20: ti rammenti com'ero frustato, conciato, ripiegato due anni
canto. d'annunzio, v-1-757: m'ero messo a incoragl'altre che abbiano portate
fuggita, / io non dormivo e non ero ben desto: / la santa vergin
ma quando mi riebbi trovai che non ero ridotto in cenere né abbronzato. carducci,
sentii ch'era primavera e che io ero giovane... non tanto ciò mi
: né dai peschi dell'orto dov'ero entrata spingendo il cancelletto basso, e parevano
distinguono? moravia, vii-169: mi ero montato la testa coi film e con
seguiti al mio licenziamento dalla banca. ero stato, allora, funzionario. tornavo
guerreggiata. d'annunzio, v-1-253: ero messo fuori della guerra, allontanato dal
dall'allucinazione. tozzi, i-482: ero fuori di me dall'ira e mi
mia fame di sensazioni, non m'ero mai imbattuto in così solido tipo di
i. nelli, 14-3-10: io ero tutto sconturbato per trovarmi senza guardia dalla
alla vita. brancoli, 4-178: ero furiosamente innamorato di tutte le donne.
familiare. vittorini, 2-7: io ero, quell'invemo, in preda ad
salute. di giacomo, i-761: ero ancor un omettino asciutto come un fuscello
bestiale. pavese, 4-190: non ero futile e villano anche stavolta, che le
sposo promesso. molineri, 1-235: ero a queifc tempi fidanzato con una bellissima
gabbia di matti, ed il matto ero io che non ci sapevo stare.
spirito. iacopone, 75-25: eo ero cieco, ed or veio luce: /
: io, avendo solo otto anni, ero esentato dalla cipria sui capelli, se
, 138: all'ora del ballo, ero lingo, attillato, imparruccato e galante
. e. gadda, 66: siccome ero un po'impressionabile, i miei amici
dell'alba. baldini, 3-235: quand'ero ragazzo andavo a letto con le galline
giusti, iv-80: o, io che ero così malescio, così sfarinato, così
popolare galoppava. banti, 11-477: ero in un'età che un ragazzo più
, d'allotta in qua ch'io ero grande, / l'ho infino a questo
sudata virtude. padula, 239: ero un garzone su'tredici anni, col capo
. m. cecchi, 21-9: io ero ita / su pel tetto a cercar
, d'allotta in qua ch'io ero grande, / l'ho infino a questo
ix-372: mi gelai tutta e capii che ero diventata pallida come una morta.
5-327: gli orecchi mi ronzavano; ero tutto in sudore, e gelato.
a volte correvano. bigiaretti, 8-29: ero geloso del nuovo nato, mi sentivo
veri amatori furono piramo e tisbe e ero e leandro, di che rendono testimonio
pure in sulle generali, perché none ero informato di vostra intenzione sopra questa materia.
il presidente mi chiese se per caso ero anarchico. 6. stor. ciascuna
aveva trascorsa una vita selvaggia; io ero quasi ancora un fanciullo. sbarbaro,
dichiarazione prima dell'attenzione femminile: che ero « strano ». 2.
un giorno finalmente lei riconoscesse che non ero avaro, che anzi ero generoso.
che non ero avaro, che anzi ero generoso. -sostant. delfino
cardarelli, 890: io non ero che un moccioso suonatore di genis.
vecchia faccia grigia, da quando io ero bambina, da quando i miei poveri
cassone, /... ch'io ero fanciulletta. magalotti, 24-217: la
affidata ai vecchi... quando io ero giovane, mi si domandava sempre il
d'annunzio, v-2-239: io m'ero quasi genuflesso, con le braccia conserte
sedia vi si gettò sopra e siccome ero rimasto in piedi mi indicò la poltrona perché
. g. morelli, 507: io ero di lunga da lui una gittata di
di ghiaiottoli candidi. viani, 19-164: ero tanto commosso che le ghiaiottole dei giardini
fece per inseguirmi, dopo, ma io ero già pronto presso il mucchio delle pietre
. ghiandolìfero { glandolifero, gianduii / ero), agg. bot. provvisto
. cantoni, 614: mentre mi ero assunto, almeno per la forma, di
perché io non stavo con loro né m'ero ammalato in casa loro, ma bensì
d'annunzio, v-2-239: io m'ero quasi genuflesso, con le braccia conserte
i dispotismi femminili. io, che ero innocente come l'acqua, non volli
le membra. cardarelli, 167: ero sempre debole, apatico, ammalazzato,
, vacuo. manzini, 13-110: ero lo stesso che sputava in terra nel
, bono bono, era che c'ero anch'io! e. cecchi, 5-568
gioco, soltanto che alla fine il giocato ero stato io. pavese, 3-161:
d'azeglio, 1-101: io che ero l'ottavo, non ebbi mai un
tu mi prendesti. credo bene: ero quasi ancor vergine di cuore, quantunque
figur. papini, 28-257: non ero che un povero infilatore di parole spente
m. cecchi, 274: io ero fermomi / a veder giocolar colà la
sorprendenti. pea, 5-31: in realtà ero io in convulsione, giocoliere maldestro,
e salubre. campana, 112: ero libero, ero solo. nella giocondità
. campana, 112: ero libero, ero solo. nella giocondità dello scirocco mi
spine, gisina! e io che ero tornato a casa col cuore in gioia,
se questa intervista mi fosse venuta bene, ero sicuro di lasciare un'orma, un'
. croce, iv-i 1-209: mi ero adoperato al rinnovamento del giornalismo napoletano e
di se stessa. bartolini, 1-41: ero esuberante, cioè acerbo, cioè troppo
). slataper, 1-73: ero stato socio della 0 giovane trieste »,
gente. pasolini, 4-45: giravo come ero capace di girare, coi miei cari
visto a pisa / quando ch'io ero a studio, o quivi quivi / si
fondo. moravia, 16-9: mi ero trovato a nascere in una società divisa
il giubberèllo, / mentre ch'io ero alle man col fratello. -in
equilibrato e sereno. pea, 7-314: ero mortificato della mia dabbenaggine credulona nel giudicare
senso. landolfi, i-424: io ero nei suoi confronti (salvo la curiosità)
parole. pavese, 9-62: - ero una bambina troppo giudiziosa. 2.
etate, / cacciar me innanzi ch'ero giunto in prima. 15.
arrischiarsi troppo. svevo, 6-140: ero geloso e mi pare non senza fondamento!
l'onore. d'azeglio, 1-450: ero tornato da napoli più rovinato che mai
napoli più rovinato che mai; m'ero presa di giunta una gran tosse.
a quell'ora? -si. m'ero giurato di farla in barba a diavolo ed
: perché gli avea moglie / vecchia, ero in casa sua, ed egli il
= deriv. da gliont [m] ero (cfr. glomerato). ottenuto eseguendo
. e. cecchi, 7-95: ero tutto imbottito d'aspirina, e gocciavo di
il godimento. bocchelli, 9-235: ero disposto a rinunciare al godimento dei due
tutto d'olio di gomito, me l'ero ridotta in stato da poter sparare.
gongolante e tronfio. moravia, vii-352: ero gongolante, mi sentivo bene, perfino
moravia, v-19: fin allora mi ero vestita anche peggio, con certe gonnelline che
i calzoncini. soffici, i-102: ero ancora tanto piccolo da portar sempre il
propri movimenti. fracchia, 55: ero così turbato che, nel gestire, le
baldoria. pirandello, 7-629: ero insomma come quell'ubriaco che, nel
, 7-16: io, che mi ero messo in posizione di saluto, strinsi la
predicare, e dissi allora che io ero come la gragnuòla, e che chi non
lingua. giusti, i-314: quand'ero in collegio m'impazientivo di dovermi lambiccare
dicendomi che in quel tempo che io ero stato fuor di lui, gli pareva che
vi sovrabbondano. pavese, 5-12: ero stato servitore alla cascina della mora nella
, aveva raccolto la mia confessione, ero tenuto d'occhio non senza sospetto dal
quell'amico, della cui satisfazione io mi ero dimostrato così ardente. s. maffei
piante. d'annunzio, v-1-556: ero nello stesso stato di grazia, ero nel
ero nello stesso stato di grazia, ero nel medesimo rapimento,...
nel medesimo rapimento,... ero nella medesima levità alata, quando mi
. alvaro, 14-218: nel 1922 ero al « mondo », il giornale
. baldini, i-545: forse io ero nato per far l'esule, incravattato
andare in collera di mattinata! mi ero alzato così di buonumore, e tu
farmi onore. e tutto ciò perché non ero guastato, e mi s'era già
guerreschi mandavano lampi. soffici, v-2-533: ero troppo novizio della zona guerresca per avere
, il certificato di congedo assoluto. ero in artiglieria ». serao, i-ini:
i-227: com'uom, che guidato ero dal furore, / d'ogni antico fallir
sua vita. bilenchi, 383: ero guidato dal mio stupore e dalla mia ira
d'annunzio, v-2-456: io, ch'ero in una delle mie ore di classica
ma non a sufficienza. 'me n'ero fatta un'idea '(anco imperfetta
filosofia nell'istitutò dei padri scolopi, ero a quindici anni quanto può dirsi ignorantissimo
sull'infrollire. papini, x-1-912: ero nata ben viva e per vivere, non
gli omeri e sali'me / dond'ero scesa. 2. veloce, affrettato
giusti, iv-80: o, io che ero così malescio, così sfarinato, così
della sapienza. bigiaretti, 8-42: quando ero davvero abbastanza giovane sono caduto anch'io
co'gastighi. d'annunzio, iv-1-405: ero posseduto da una specie di malefìzio che
cellini, 2-71 (425): ero ripieno di rabbia per le ingiuste ingiurie
: io ò ingoiato, ò ingoiato, ero disposta a sopportar tutto: non volevo
. pavese, i-416: a quel tempo ero ingordo di compagnia, ogni sorta di
sfondo esaltato che non aveva mai quand'ero in sua presenza. ingrandiva, diventava
/ perché non desse a me, m'ero inguattato. soz ne la