. lodavano san giovanni, e questa [ero- diade] incontanente incominciava a batterlo,
vi-341: -io ti domando che m'insegni ero- strato. / -a compito o a
dardi della sacra ira contro di quei novelli ero- strati, marchiar d'un verro caldo
io dimando el suo parere ad erofilo, ero- filo a me domanda il mio;
: era nato in maiorica, innanzi ch'ero- milia fusse assalita da alcuno, un
chi sia dispiaciuta [la traduzione latina d'ero- iano], per quanto mostra ancora
vanno dimezzati. ariosto, vi-341: di ero- strato / son molti libri e molte
filogono e lo scoprimento degli amori del vero ero- strato. buzzati, 6-224: perché
don peplasos, ch'aspirava alla grazia d'ero- milia, li volse tutti salvi,
/... di parlar col vero ero- strato / immantinente, e farli la
suofobica della predicazione ecclesiastica e le visioni ero- me in terza o in sesta
e a freddo per penetrarla di nuovo, ero- strato aveva visto viola chiudere vogliosamente
soffiava e accendeva l'ira nel cuore d'ero- de. a. pucci, cent
pentimento, andò a prostrarsi a'piedi d'ero- de..., accusandosi con
caduco. g. b. aleotti [ero- ne], 69: acciò che
capri ed esser degni del moderno cantore di ero- strato non sono sufficienti le eccentricità in
gubbio, 1-228: giuseppe al servaggio d'ero- de venne in grazia, che come