. enrico da settimello, ii-131: « ergo si qua tuis, quod non puto
la seconda. dio è prima causa, ergo lui opera più in ogni effetto che
della persona a cui si aggiunge? ergo, aggiunto sta bene per qualità ».
viaggio. iacopone, 24-188: ergo, presente facciam correttura, / che
-a cambiar aria, e cantar tantum ergo in campagna. -in aria: senza
che queste cose non sono giuste; ergo non sono giuste. nievo, 5:
ribere; onde, ecco l'ergo, / ch'avvien che la salciccia pur
ancora. ritmo cassinese, v-32-28: ergo poneteb'a mente / la scriptura corno sente
matto: i matti s'incatenano; ergo crepa. -io mi metto in porta di
erroris professio est desinendi: desinendum ergo a peccatis est, dum confessio est.
e del gallico 4 distinguere ', ergo è un rachitico mostricino che si può
. bruno, 63: 'vade ergo in infaustam nefastamque crucem, sinistroque hercule
correzione. lacopone, 24-187: ergo, presente facciam correttura, / che
sé. giusti, 2-230: all'ergo / d'incamminarmi per porta romana,
che queste cose non sono giuste; ergo non sono giuste »; e degli
uomini di testa debole ripetano docilmente: « ergo non sono giuste », ci vedo
galiani, 2-51: io sono cittadino, ergo devo alla patria i figli miei.
quella schiera; e mentre gli occhi alto ergo, / vidi una parte tutta in
al ciel sì spesso e le voglie ergo, / né tante carte altrove aduno e
padre eterno il volto indegno / non ergo allor, ma a te, che
: io voglie e pensier tutti al ciel ergo, / perch'i'lodo pregar pur
: dolce piacer leggiadro, ond'io sempre ergo / a lei ciascun pensier, che
o piacer, onde tali al bel viso ergo, / che luce sovra quanti il
fendo i cieli e a l'infinito m'ergo. barberini, iii-268: oh s'
alla virtù, per cui m'innalzo ed ergo? roberti, ii-265: una giovine
ne scuo- pro, onde non m'ergo al paro. mamiani, 1-83: voli
/ umqua non lu reconosia, / et ergo ad cristu deu piada / estu viaiu
, ca ce seria spiacente: / ergo, chi non s'esforza ad esser
in maria madalena dove abondò tanta grazia. ergo conchiudendo: * quis sapiens et custodiet
una personaccia scommessa e capo grosso, ergo alla zappa. lalli, 7-91: ecco
tanto / turno non è vassallo; ergo è straniero. casti, i-1-34p:
i-1-34p: se tu non fosti, ergo fu britta. viani, 10-214: ma
ruzzolone egli era dritto come un palo, ergo non portava nemmeno fortuna a toccarlo.
fortuna a toccarlo. bartolini, 17-271: ergo: il pittore non deve supinamente seguire
. conclusione, effetto. -essere all * ergo, trovarsi all'ergo: alla conclusione
-essere all * ergo, trovarsi all'ergo: alla conclusione, al punto essenziale
lunghi giri di parole. -venire all'ergo: venire alla conclusione. soldani
. soldani, 1-34: venendo all'ergo / diciam, che il basso satiresco
a parole egli è spaccamontagna, / all'ergo poi riesce spadasanta. note al malmantile
tre sonetti. / venghiamo al- l'ergo. giusti, 2-230: au'ergo /
l'ergo. giusti, 2-230: au'ergo / d'incamminarmi per porta romana,
un prodotto della coscienza, un « ergo ». carducci, iii-24-97: conoscete
, iii-24-97: conoscete voi un 'ergo 'più logico del io agosto 1792
tutta la corona delle giaculatorie, venne all'ergo. = latinismo della dialettica medievale
cfr. la celebre formula 'cogito ergo sum ', ch'è il principio del
sec. xiii): dal lat. ergo 'dunque 'per il frequente
tale congiunzione conclusiva (cfr. ergo). ergotècnica, sf
al padre eterno il volto indegno / non ergo allor, ma a te, che
glorioso, ca ce seria spiacente: / ergo, chi non s'esforza ad esser
parole egli è spaccamontagna, / all'ergo poi riesce spadasanta. note al malmantile
, / poco da terra mi sollevo ed ergo. varchi, 18-1- 389:
nelle tue lodi io spazio e m'ergo, / ché temo il ciel turbato e
sig. antonio buonamici è sacerdote, ergo l'argomento va in forma, e giustamente
: or se * ante luciferum, ergo ante tempora, ab aetemitate ',.
la corona delle giaculatorie, venne all'ergo. c. e. gadda,
. martelli, 1-39: io non ergo giamai le luci al cielo, / ch'
xerse vestì cum decore / una pianta; ergo a tutti i grandi tocca / fare
sii nato bene, 'iam sumus ergo pares'. c. gozzi, i-30:
me, perché fui l'involator ad ergo della trasformata io in giovenca, ma
pensiero). iacopone, 72-9: ergo l'avere è amato, ca eo so
, i-41: su l'ale io m'ergo del pensiero, e dentro / al
le piante, al cielo io t'ergo. parini, giorno, i-926: cerchietto
/ umqua non lu reconosia, / et ergo ad cristu deu placia / estu viaiu
te 'l ciglio devoto e la mente ergo, / re celeste, invisibile, infinito
: se quella cosa si muove, * ergo 'è mossa da una altra cosa
si dà il caso di venir all'ergo, / zitti com'olio poi voltano
onn'omo sì me sciama. / ergo l'avere è amato, ca eo so
fendo i cieli e a l'infinito m'ergo. marino, 12-40: come passi
346-14: voglie e pensier tutti al ciel ergo / perch'i'l'odo pregar pur
solo a i rai di questa io m'ergo, / e col suo splendor dispergo
cfr. isidoro, 6-19-32: « libare ergo proprie fundere est, sumtumque nomen ex
, 146-8: l'ali al bel viso ergo, / che luce sovra quanti il
con te, se non egli? * ergo ', l'autore è sua reverenda
men maliziosi che l'italiani, 'ergo 'assai men di spagnoli; e
libere niente? ibidem, xxxv-1-13: ergo non mandicare? / non credo ke bene
mete e mausolei, / a l'immortalitate ergo e consacro. giunti, 30:
riflessione. ritmo cassinese, xxxv-1-10: ergo poneteb'a mente / la scriptura corno
multa, operarii autem pauci. rogate ergo dominum messis ut mittat operarios in messem
, vetusta e tiroria, / quomodo ergo può mancar mai gloria / alla vostra memoria
: se quella cosa si muove, 'ergo 'è mossa da una altra
spesso, de gli occhi in vece, ergo il pensiero, / là 've musica
assai men maliziosi che l'italiani, ergo assai men di spagnoli; e però
se si dà il caso di venire all'ergo, / zitti com'olio poi voltano
: le vostre corna non son visibili: ergo voi siate cornuto onorevolmente. solaro della
iù non m'opprima, / pur m'ergo alfin de le latine arene verso
1-121: cartesio, dicendo: cogito, ergo sum; deus cogitatur, ergo est
, ergo sum; deus cogitatur, ergo est; ammetteva immediatamente l'immanenza dell'
per me poco alto il volo / ergo da terra, un dì da nomi
autem stabat ad ostium foris. exivit ergo discipulus alius, qui erat notus pontifìci
ostiariae; et introduxit petrum. dicit ergo petro ancilla ostiaria: numquid et tu
, che iniziano con le parole tantum ergo, si cantano nella benedizione eucaristica)
aver beatitudine in questo mondo: 'ergo 'tu se'pazzo. giovio, i-242
del proposito. saccenti, 1-197: ergo, direbbe un frate, non è
parte / quanto più verso il ciel l'ergo et invio. baldi, xxxvi-374:
cattiva; io placito i giornalisti: ergo io fo un'azione cattiva. =
f. scarlatti, lxxxviii-ii-583: ergo convien che sollecito spoltri, / po'
b. tasso, i-213: io m'ergo / più alto che il mio termine
del suo mesfatto. iacopone, 24-187: ergo, presente facciam correttura, / che
: se quella cosa si muove, 'ergo 'è mossa da una altra cosa
agonizzante i... i quomodo ergo può mancar mai gloria / alla vostra
se quella cosa si muove, 'ergo 'è mossa da una altra cosa e
mi avvalgo forse del sistema rateale? ergo sono morto. mortissimo. pasolini,
c. i. frugoni, 1-6-210: ergo dopo bazzigotto, / in espor sì
se quella cosa si muove, 'ergo 'è mossa da una altra cosa,
le sue creature sono finite: 'ergo 'l'operare di dio è voluntario e
... a te m'innalzo ed ergo. alfieri, 8-100: dietro a'
e 'l fine la perfezione, 'ergo '? -... òhe volete
, ma è una semplice sustanzia, ergo in dio non è similitudine se non
la essenzia divina a quella creatura, ergo la essenzia divina non è questo specchio.
saria timore e concupiscenzia repentina, 'ergo 'è necessario che la mano di dio
f. scarlatti, lxxxviii-ii-581: ergo, domine mi, tam eccellente,
, cioè ad innestare la marcia, 'ergo 'a fare la mossa giusta,
cessa. tornielli, 1-142: se mi ergo poi del gran parnaso in cima,
campailla, 6-45: questo, ch'ergo in man, cavo sifone, /
vi-2- 30: alle brame sfrenate ergo riparo / e ne'bisogni miei non
e mete e mausolei / a l'immortalitate ergo e consacro. -figur. morte
: o piacer onde tali al bel viso ergo, / che luce sovra quanti il
di un campo del sapere, grave ergo da terra alquanto, / ardir mio no
; onde il sofisma 'post hoc, ergo propter hoc'. pareto, 138: un
). ritmo cassinese, xxxv-i-10: ergo poneteb'a mente / lascriptum come sente.
campania, 6-45: in questo ch'ergo in man cavo sifone, / che
/... / a l'immortalitate ergo e consacro. / e di pianto
mi avvalgo forse del sistema rateale? ergo sono morto. mortissimo. -agric
volgo, e il ciglio movo ed ergo, / altro [edificio] a fronte
anch'io spando, ardite, e m'ergo a volo. -soffiare impetuosamente (
, da me tolto, al ciel m'ergo per loro. / e l'ombra
po: « èrgiti come / io m'ergo, o malinconico fratello ». di baci
3. locuz. cantare il tantum ergo a qualcuno: dire chiaramente a qualcuno
? bruni, 612: m'ergo lodar l'alte bellezze amate, / lungo
seculo. aristarco, 1-98: ergo non dir ch'io, posto in tirocinio
si dà il caso ai venire all'ergo, / [alcuni soldati] zitti com'
picciol tempo perde il suo vallore: / ergo il porvi speranza è cosa vana.
aere: in cielo non è aere, ergo etc. = nome d'azione da
/ umqua non lu reconosia, / et ergo ad cristu deu placia / estu viaiu
religioso? soffici, v-2-675: arrivati all'ergo, essi non riconoscono nella chiesa di
cassiano volgar., xvi ergo / l'alme vaghe amorose / volando intorno
si dà il caso di venire all'ergo, / zitti com'olio poi voltano il
riferimento alla famosa frase di cartesio cogito ergo sum; è registr. in n.
traumatologia oculare. = comp. da ergo [nomia] e oftalmologia. ergonòmico