. pirandello, 7-97: la campagna era li, stesa al sole, che tutti
, / perché l'elmo per mezo era partito, / e ciascadun che l'ha
14-19: del certo, qualche castagno era stato abbattuto. e. cecchi
e i capelli bagnati; certo s'era bagnata la faccia per cancellare ogni traccia di
un piccolo orto-giardino; ogni cella era costituita da due stanzette, un labora
la cerulea fronte. sannazaro, 5-86: era già per lo tramontare del sole tutto
lieve / per l'omero scorrenti, era adolfetto / un angelico incanto. carducci
racconciando una torcerà lombarda, a cui era ancora attaccato il cerume in colatura. fece
mi fece autentica fede, come s'era ritrovato, con tutti i medici,
. boccalini, i-303: se ben totalmente era privo di quella vivacità d'ingegno che
', o sia 'cervelliera ', era un ordigno di ferro che si portava
fiasco [d'acqua], e'gli era subito guarito *. varchi, 24-14
insopportabile. nievo, 1-37: l'era quel giorno una caldura da cuocere il
le cervella. cassola, 2-324: apparentemente era calmo, invece si sentiva tirare i
percorso da lui fin allora, non s'era mai trovato nell'occasione d'assottigliar molto
che 'l rendea vaneggiante al sommo, era la presunzione di passare per uom di
umore. boiardo, 2-7-27: era costui feroce oltra a misura, /
, maritata molto riccamente, la quale era d'un cervel più gagliardetto e capriccioso che
e. gadda, 508: l'adalgisa era di quelle meravigliose donne lombarde che il
armi il suono intese; / e perch'era un cervel fatto a capriccio, /
: in quei vecchi cervelli impiegatizi non era ancora entrata, per fortuna, la cultura
, / però gran cervellon tenuto egli era. c. e. gadda, 454
cui i due spioventi si univano, era saldamente piantata una cervice di vacca con
xiv-83: ahimè, quale infelice / giogo era pronto a scendere / su la incauta
la cervice del genere umano (tale era quello di roma) alle norme della
chiesa per andare a'piedi del confessore: era vestita assai politamente e avea una bella
. gadda, 525: e non c'era passeggiata nei monti, a intronno,
essersi umanamente cerziorato che il soggetto non era tornato in paese, fa chiamare il console
sole. carducci, 765: mio padre era un balordo astemio cesare, / un
g. villani, 11-140: perocché non era ancora per li pisani fatta chiusa né
del folle; e vidi che tutto era pieno d'ortiche e di spine,
, 129: uno cancello vecchio, ch'era stato della chiusa dei leoni. g
mandollo in sua villa uno cancello ch'era stato della chiusa del leone, e andava
di mezzo. dossi, 265: era giunta la chiusa della mietitura. si
, di maniera che il giorno era esposto a gli ardori del sole,.
intese uno scoppio, un crollo: era un chiusino ch'era saltato, sfrangendo
, un crollo: era un chiusino ch'era saltato, sfrangendo un pezzo di marciapiede
del giorno. leopardi, 15-1: era il mattino, e tra le chiuse imposte
il tempio salito sulla t rra, era rimasto egualmente chiuso alla bellezza.
una poltrona e un angolo del divano era vuota, un silenzio casalingo e tranquillo
vuota, un silenzio casalingo e tranquillo era per quell'ombra, per quell'aria
mi chiese se volevo il caffè. c'era un chiuso odore di pane e di
una nave da guerra... s'era cementata nell'inferno dei battelli sottomarini,
volgar., i-117: lo detto luogo era dintorno chiuso d'alberi pieni di fiori
ciascuno albero secondo sua generazione e qualità era fornito; lo detto luogo era ritondo
qualità era fornito; lo detto luogo era ritondo e distinto in tre parti. marino
di faville, nievo, 42: non era sera che prima di coricarmi io non
mani chiuse entro le tasche, dove c'era il pettine e lo specchietto.
: dal lato onde 'l cammin nostro era chiuso, / cadea dell'alta roccia un
ogni varco da lacci e can chiuso era. ariosto, 1-73: boiardo è quel
di terra. calvino, 1-11: era un posto ricchissimo di pesca, quasi
tutti volevano vedere pascariello, il quale era tenuto chiuso in casa dalla zia monaca
chiuso tra per non esser veduto e perché era forte compreso dai dolori della podagra,
soffrir tanto: chi sa che male era quello che lo sigillava a quel modo
e dura, questa, quanto quella era invece affettuosa e consenziente, con un
. varano, 99: ogni tempio era infaustamente chiuso; / immoti i sacri
tien chiuso. ariosto, 139: chiuso era il sol da un tenebroso velo.
giov. cavalcanti, 35: l'aria era tutta chiusa a piova grandissima, per
34 (585): il tempo era chiuso, l'aria pesante, il cielo
schiusi a capriccio. slataper, 1-25: era l'ora del caldo e del riposo
nella distesa del sole. il cielo era chiuso e grave. 35.
alla fine nel luogo stesso da cui era partito. -superficie chiusa: che è
5-10 (90): sotto la quale era un chiuso di tavole, vicino al
quelle spaziose tramezze di terreno, che era in tra il muro della città e la
la cintura del fosso, il quale era discosto dalle mura circa un mezzo miglio
quello così fatto chiuso, che irrimediabile era la perdita della città: per questo volle
2-61: pioveva troppo, non c'era niente da fare. che disperazione fu riportar
capo guardando nell'altra stanza. c'era un odore di chiuso, quello squallore inanimato
inf., 4-54: 10 era nuovo in questo stato, / quando ci
parte; e il numero dei forestieri era così stragrande, che ci si trovavano di
. tecchi, 2-105: la casa era pronta. un bel casale bianco e grande
; ma non ci diamo fede, perch'era tenuto santo uomo. passavanti, 122
, 12-97: menocci ove la roccia era tagliata: / quivi mi batté l'ali
canto delle sirene / del lago dov'era la città. quasimodo, 1-46:
il ciaba-gazzettino, via del como era stata informata di quanto stava suc
la campagna. boccalini, i-51: non era possibile rimediare che un paio di
gli stivaletti], che, se non era uno ciabattiere come tu, che non
tagliato coll'accetta, / chi lavorò non era un ciabattino. idem, ii-511:
: un lavoro di questa sorte non era da fidarsi a un ciabattino. 3
e facili a rullare, tanto che c'era da vedere ruzzolare barili per il ponte
è nome di porco, onde costui era così chiamato per la golosità sua.
: poi che spremuto ho quanto / era di buono in lui, che far ne
crudeli [tommaseo]: la collottola'loro era una cosa / candida e rilucente.
tommaseo [s. v.]: era in carrozza al corso, e aveva
né aver poteva buon discernimento, / s'era alla dritta, andava alla mancina,
sorella, riavuta, palpitante. « si era creduto sempre che glie li avesse dati
. panzini, iii-876: intanto era entrata una compagnia di quattro uomini cialtroneschi
). dignitario di corte, a cui era affidata originariamente la cura degli appartamenti e
la siepe degl'invitati,... era pallida, un poco curva, gli
detta ondolata per questo, che tutta era sparsa d'onde; e fassi questa di
s'eran messi d'attomo, mentre era ancora in codesto stato, per persuaderlo
272: tutto a un tratto, quand'era proprio sul momento più bello e
e ciance. petrarca, 359-41: quanto era meglio alzar da terra l'ali,
vitella con assai ciance, in modo era già venuto a noia al beccaio. machiavelli
solo tersite arringato » dirotto / imperversava. era costui di ciance / acre e di
ner picciolin tornò di francia, / era sì caldo de'molti fiorini, / che
certa, se famosa / lor nominanza era per vero o ciancia. vettori, 1-51
famigliare quello ebbe cotto che dato gli era stato. seneca volgar., 3-102:
ch'avea, d'avorio, come era la guancia. boiardo, 1-2-55: ma
. linati, 30-202: il luogo era pieno di colore, la mulattiera brulicava
; e d'adempirle ancora / s'era promesso. monti, 1-146: fra
occupata da'francesi, dalla quale egli era stato sentenziato ingiustamente: e questi sono
ogni perla, com'un uovo ell'era / o di gallina o d'anitra
piacevol brigata sapeva come la bella adriana era burlevole e molto cianciosa. salvini,
annunzio, v-1-866: il vostro campidoglio era forse un banco di barattatori e di truf
simil. beltramelli, 1-666: era seduto sul letticciuolo bianco bianco. la
, ii-211: talvolta, quando la serata era parti colarmente bella ed invitante
[s. v.]: s'era sollevato tutto il cianume di quella
il corteo arrivasse, la chiesa era già piena d'irrequieto cianume in
vedo linda che aspettava... era seduta su una cassa e non si alzò
altro. d'annunzio, v-1-377: c'era un calesse col mantice e una cesta
25: il cancelliere, quando era sciolto dal suo ministero di ombra,
iv-2-250: ora, come il tempo era bello e su la loggia le rose cominciavano
forte, / che lo stesso vederla era un gioire. c. gozzi,
comisso, 1-230: il capitano quand'era di buon umore ciarlava. calvino, 1-567
un canale, sopra una chiusa, c'era la sponda d'un lavatoio e di
. f. frugoni, xxiv-970: quello era il corpo del giocolier del cane o
, ma sempre mercante più di quand'era mercante d'olio, il quale,
dubbi gravi su un certo medicamento che era stato dato a tutti quelli che morirono
chiacchierone. compagni, 1-18: grande era del corpo, ardito e sfacciato e
caso e senza alcuna ragione, come era uno ciarlatore, il quale si trovò
molto ciarliero. panzini, i-129: era una donnetta rossiccia sui quarant'anni.
.: vivace e ciarliera quanto il marito era duro e tutto d'un pezzo.
ciarlieri. tecchi, 3-19: la madre era venuta: una contadina ciarliera, sempre
, quanto lei, la figlia, era diventata di poche parole e un po'pigra
rinverdì la ciarliera falsa conchiusione ch'io era un vero falaride. giusti, iv-35
di quei passeri. onofri, 80: era nel breve chicco prigioniera / una bellezza
un ubbriaco ciarlone... s'era prese buone legnate piovute dal cielo.
occupava tutto il lato del bastimento che era dicontro alla nostra cabina; più avanti
grilli vien poi seguitando, / ch'era con cenci, e ciarpe per la via
i buchi, mentre che la moglie era uscita di casa, tanto rifrustò e cercò
che morì di fame, / v'era una stirpe logora e confusa: /
da parecchi anni lo riconobbe subito. era un po'invecchiato, ma sempre lo
mangiare i maccheroni col pane, ed era carestìa ne'detti paesi, subito comandò
fare. g. cavalcanti, ii-450: era la vista lor tanto soave / e
, con un lungo manico (ed era usato per attingere il vino dai crateri
: perché spesse volte non vi era pane da cena, egli, in
più lunga, se 'l desir non era / di cibar gli occhi; bradamante sorse
bandello, 1-19 (i-230): era cornelia bellissima, onde in breve cominciò
consagrati ed uccisi. algarotti, 1-489: era solito a cibarsi di cavoli dell'orticello
modo. targioni tozzetti, 11-1-320: non era digiuno, ma cibato moderatamente. monti
non una vivanda sola, e il forte era lesso, e mangiava secondo n'aveva
, 1-194: egli [il re] era in mezzo ai legni pieni d'infelici
no: mi trattenevi a cena. era una cena / d'altri tempi, col
la preda. deledda, iii-606: era pronto... a frustarla fino
annoiato dallo strepito delle cicale, affatto era pazzo se per ucciderle tutte scendeva da cavallo
vaso di vetro una cicala, ella era sentita cantare all'occhio del sollione.
, e il canto / delle cicale era come / il suono del foco celeste,
dinanzi al ballatoio della sua casa c'era un gruppo di vicine che l'aspettavano,
, 1-35 (i-433): io non era già venuto, madama illustrissima, a
, 1-1-269: il nome di lei era / porzia, per quel che la ne
che la ne scinguettava; / che era una cicalina, ricciutina, / che proprio
polmone destro. pratolini, 9-214: era rimasto ferito sull'asolone: si scoperse
che rimane sul seme nel punto ove era attaccato al frutto. 2.
popolo. imbriani, x-xoi: chi era stato tanto agitato, rassegnarsi, anzi compiacersi
dopo una quindicina di giorni che s'era allogata, girottolò la città con le calze
che ima volta di più gli si era spenta tra le labbra. 2
cicca! pavese, 1-131: vinverra era seduto alla tavola e guardava fisso,
panzini, ii-691: adesso che il padrone era ammalato, non valeva una cicca;
, non valeva una cicca; non era più nemmeno un uomo. alvaro,
che l'ha fischiato... era un pubblico di giovani di banco, di
, di ciccaioli. dossi, 166: era, nella città, l'ora,
: in fondo a borgo casse c'era una tabaccheria che anche gli faceva credito,
pipa. pavese, 7-13: s'era versato da una bottiglia che stava per terra
altrettanto ne diede a me... era buono; già allora mi piaceva un
, i-372: il preside di quel ginnasio era un poeta di arezzo famoso nella storia
sentimento interiore profondissimo, e che non era per nulla in contrasto con la freschezza
: palpava il galletto, per sentire se era proprio un gallo vero di ciccia.
si accorsero subito che il legno non era ciccia per i loro denti.
, 19-613: tutto il viso del nano era fiorito di ciccioli rossi come i bargigli
appunto dove si tiene il brachiere; ed era sì velenoso, che molti dì gli
venti. bembo, 2-12: ciciliano scrivere era detto a quella stagione lo scrivere volgarmente
.. percosse alla marina, dove era una grande turba d'uccelli; e,
s. v.]: un tempo era il * cicisbeo 'il cavalier servente
anche senza i lezii del damerino: gli era un impiego esercitato sul grave, con
cicisbeo, / e che questo briccone era un tenente. carducci, i-1024: altro
. calvino, 1-505: l'assistente era già partito col ciclomotore. = comp
percorrevano l'europa, l'inizio dell'estate era segnato da giorni carichi d'elettricità.
un ciclone terribile, uno se ne era scatenato nel suo spirito quanto quello inesorabile:
quanto quello inesorabile: da donna intellettuale era divenuta sportiva. c. e. gadda
borgese, 1-388: prima dunque c'era campagnanimare, uno scalino di pietra da
; più ancora perché la natura mia era di esser poco comunicativo, che non
che non gli andava a genio, era quella di un saggio. 3
degli antichi, il cui soggetto era un ciclope o piuttosto un polifemo
nestoriano smarrito. calvino, 1-34: era il disco di uno scambio ch'era scattato
: era il disco di uno scambio ch'era scattato in cima a un palo.
presi una chicchera di preteso caffè, ch'era un misto di cicoria e fave torrefatte
la pena capitale che davano gli ateniesi era con questa erba. mattioli [dioscoride]
come, né quando, che v'era un'erba detta cicuta che avvelenava e
di grecia fusse traportata, la quale era che publicamente si servava veneno temperato con
, poco dissimile dalla tiara, che però era più ricca di ornamenti.
uva cidònia; ché membruto egli era / e gravato di giallo adipe il fianco
: subito alla fine della borgata, s'era formato un piccolo sprofondo: i
della penitenzia, e continuo piagnere, era diventato quasi cieco, e poco vedea.
casa d'un loro amico, il quale era cieco da un occhio. cellini,
il rende! boccalini, i-328: era un voler porre il mondo tutto in combustione
cieco / non saprà di quante vite / era il germe ascoso in te. carducci
. fogazzaro, 7-316: la folla era feroce contro gli insultatori del santo,
superbia mostra s. agostino, ch'era egli in prima cieco di dio. vasari
di dio. vasari, iii-498: era, come s'è detto altrove, il
pareva essere un gran fatto, ed era cieco di se medesimo. sacchetti, 192-145
gli fa parte di luce dove tutto era buio. cieca è l'incredulità, il
salotto nelle ore in cui io vi era. pirandello, 7-174: tornava..
filo e rotta è quella fede / che era de lo errar mio conforto e duce
che movesse guerra a'fiorentini, perché era mosso da uno ereditario odio e una
udìan lo strido. leopardi, 15-3: era il mattino, e tra le chiuse
. machiavelli, 824: io era al termin di mia vita giunto, /
. pirandello, 7-97: la campagna era lì, stesa al sole, che tutti
, ii-228: suo padre buonanima l'era andata a piantare [la casetta]
sterili e disabitate. calvino, 1-81: era il cammino che le acque grondate giù
. g. bentivoglio, 4-198: era necessario che gli spagnuoli passassero per le
udivi di lontano, prima di vederlo. era sempre la stessa salmodia sonnolenta: fate
11 meglio che si potesse fare, era di risolverla alla cieca, fidandosi di
, che costei fosse arrivata fin là, era un fatto inesplicabile, e come una
oscurissimo di nuvoli e di buia notte era il cido. marsilio ficino, 2-35:
e. cecchi, 1-9: quel cielo era davvero troppo bianco e troppo deserto per
nove fiate già appresso lo mio nascimento era tornato lo cielo de la luce quasi a
., 3-8 (350): era ferondo tutto pallido, come colui che tanto
pallido, come colui che tanto tempo era stato senza vedere il cielo, fuor dello
: un ciel d'oro, che tutto era di sotto / colorito di smalto,
cavalca, 16-2-1: il tesoro de'monad era il guadagno del regno del cido.
data cosa. varchi, 18-3-239: era tutto di baccio valori; il quale
salinoti, 19-67: ogni altro modo era / un come voler dare un pugno
gran gente a rimirarle, perocché cortesissimo era, e senza alcuna mercede alle persone
: per da- scuno della lieta brigata era già stato messer gentile con somme lode
anzi dal terzo cielo, in cui era salito in una breve conversazione con irma.
. / dove un sultan ben scarso era soverchio, / e n'avrebbe toccato
: alla buona donna, che non era avvezza alle gentilezze, parve di toccare il
bianca scorza. parini, 744: era il valore di ciascuna dote, coll'aggiunta
: una camicia così bella, che era proprio una camicia da sposi,..
pieni di lacrime. tutto, sì, era pronto. nulla mancava. c
sua cifra '. comisso, 7-228: era riuscito a raggiungere un'efficace maestria nel
e avvisasse a firenze il caso ch'era seguito. machiavelli, 360: scrivono lettere
coloro che n'hanno la chiave, era detta cifera, e così mi pare averlo
. oriani, x-21-182: egli si era seduto presso la contessa maria, occupata
inf., 10-45: io, ch'era d'ubbidir disideroso, / non lil
, purg., 3-108: biondo era e bello e di gentile aspetto, /
, 1-5: lo re troiano, che era uomo superbo, avendo dallato uno bacino
/ fra l'uno e l'altro ciglio era diviso. bandello, 1-27 (1-337
volto apparia, che travagliosa / era mia vita: ed è, né cangia
quattro petali vermigli e lucidi, ed era l'annuncio dell'estate fiammante sul violaceo
leardi non mosse ciglio mentre emilio s'era atteso ad un sorriso di superiorità.
, che a'suoi consigli / tutto era pronto, ancora mi rendei / alla battaglia
stellanti ciglia. saba, 25: era incerto fra il riso e il pianto il
prima cosa che si attentava a fare era quella di muovere, in carovana, verso
ciglia / (come quella che tutta era modesta) / rispose. idem,
. metastasio, 1-4-23: né v'era (il credo appena), / di
spezzato intorno,... non era aperta al salire, fuor che su per
: a ciglio dell'isola il mare era sale; / e s'era distesa la
il mare era sale; / e s'era distesa la terra e antiche / conchiglie
sul ciglione della vallata. il mare era davanti. a destra sfilavano ville esposte
cappello; dentro isculpito in essa medaglia si era leda col suo cigno. tasso,
. beccuti, ix-550: un ch'era dentro corvo e di fuor cigno / ed
campare. mi andava perciò consolando che non era solo io quello, poiché mi ricordava
certe enormi pettinature, il vocabolo chignon era molto usato, e se ne fece anche
dì velavano, / la buia notte ond'era il mar coverto / i tuoni,
che carco / d'una gran diva egli era e d'un gran prode. manzoni
dalle braccia vellose dei bagnini, era un grande diadema luccicante. montale,
tronchi, del cielo; poiché la monotonia era negli orecchi loro come il rombo nelle
/ rinaldo, che quel dì molto era adorno / d'un ricco drappo di
orni gli estremi. foscolo, iv-353: era vestita di bianco; un nastro cilestro
le sponde nere del precipizio. sotto c'era 11 baratro cilestro del feroce ghiacciaio.
delli dui puliti servi, perché isso era assai lurdo e brutto. baldelli, 5-158
: il suo primo vestirsi della mattina era cominciando da un gran ciliccio sulle nude
: fatta divenir cosa d'ognidì quel ch'era di qualche volta e in occasione di
tutti volevano vedere pascariello, il quale era tenuto chiuso in casa della zia monaca
pungeva come uno spillo: l'uomo era collerico e tristo: le parole sono
di via veneto sotto i cappuccini non era cilindrata, affollata e civile come adesso
adesso; e la precipite via del tritone era quasi buia e poco più larga d'
sommità del sepolcro [d'archimede] era posta la spera e il cilindro.
di quel ch'egli [archimede] era andato ne'suoi trattati della sfera e del
9-316: non sembrava più addormentato; era sceso di cassetta e non aveva più in
. d'annunzio, iv-2-929: egli era solo: non vedeva più nulla,
voltolo, rotolo ': il termine si era diffuso con la lingua scientifica;
medesimo punto dell'altra superficie con cui era congiunto inizialmente. grandi,
raggiava sulle cime del pensiero che innalzandosi era costretto a cercarlo. d'annunzio,
d'annunzio, ii-515: quei ch'era ignaro della sua potenza / ora combatte
bella ghirlanda. boccaccio, vii-6: era il mar tranquillo e il ciel quieto
: grato odor, dolce umor v'era innestato, / ché delle rose sue sparser
nell'ambiente, e nel clima storico, era la cima di un lavoro critico.
, / cima dei duci, ed ivi era pur gruda, / maestoso garzon.
uomo! ho visto più d'uno ch'era più impicciato che un pulcin nella stoppa
razze umane. giusti, 2-130: cos'era romagnosi? / un'ombra che pensava
dagli eterni riposi. / per morto era una cima, / ma per vivo era
era una cima, / ma per vivo era corto; i difatto, dopo morto
. bocchelli, 1-iii-244: la barca si era accostata, manovrando faticosamente fra il subbuglio
epigrafati. manzini, 10-9: la casa era nuova da cima a fondo, coi
d'arrivare alla cima, s'era fatto forte persino dei codini.
ariosto, 18-52: guglielmo da bumich era uno inglese i maggior di tutti,
in quel tanto cavato il piedistallo, che era sepolto sotto terra quaranta palmi, composto
grosso fungo embricato da esca: / era forse la rustica cimasa / della fantastica
267): ier sera veramente io era un po'in cimberli]. panzini,
7-65: quanto al fucile, c'era sempre qualcuno che glielo prestava: o i
i campagnoli conoscenti, o, quand'era il tempo, gli stessi signori dei
serpe, apparita nella sua camera, n'era stata cagione, il perché, fuggendo
, fuggendo di notte dalla tal scala, era caduto. 3. locuz.
, tombolavamo così bei cimbottoli ch'egli era talvolta da ridere. -dare un
ebro saltai. panzini, ii-152: gherardo era il suo nome, ed anche nell'
suo nome, ed anche nell'aspetto era quasi cimbro. baldini, i-48:
nel senso storico siccome il 'cimeliarca 'era dignità ecclesiastica di chi custodiva con le
. baldini, i-28: un divertimento era la cerca del cimelio caldo caldo: spolette
sommoverla a tumulto [la lombardia] era esporla senza esercito alla vendetta di generali
peso. algarotti, 2-22: egli era proprio una compassione vedere i più ammirabili
felice, quanto più cammino / m'era d'innanzi; quanto più cimenti, /
destino! manzini, 7-9: la vita era per me più presentimento che cimento,
rifl. tassoni, 11-38: non era da porre a tal cimento / un
giudizi su quel fatto, che c'era riuscito di trovare in qualunque libro.
paglia nuova, allegando che la vecchia era piena di cimici. aretino, 2-35:
io moriva dal caldo, e l'aria era tutta zanzare, ed il letto era
era tutta zanzare, ed il letto era tutto cimici? guerrazzi, ii-1-523: mi
cimiere. tassoni, 9-15: galeotto era comparso armato / con sopravesta verde,
: il sole... si era appena tuffato laggiù, dove ancora campeggiavano
del suo cimiero, e già la rena era fredda ed umida. -in senso
cimiteriali. d'annunzio, iv-2-517: era una piccola eminenza prativa, constellata di anemoni
cimiteri delle chiese, poiché ogni parte era piena, fosse grandissime, nelle quali
mlinimento, e 'l sopellirono, el quale era di fuore di roma per tre miglia
funerari più ricchi e più artistici, era murato. boine, i-51: quando,
: lasciai quella stanza proprio perché essa era divenuta il cimitero dei miei buoni propositi
cimiteri. comisso, 1-263: già era vicino il forte con le sue mura di
storia. serra, ii-558: egli era destinato a rinnovare tutto l'usual modo di
! / che cimi! e la chioccetta era nei cardi. idem, 433:
un po'di nuvolaglia dipanata, c'era qualche stelluccia che brilluccicava sola sola.
già nota agli antichi: la radice era usata come potente sudorifero. mattioli
cinara, disse che il suo nutrimento non era buono per generare egli umori melanconici.
ogni manera. pulci, 14-59: quivi era la calandra e 'l calderino / e
il ricordo di tua madre, ch'era / come una cingallegra in vetta al ramo
le stoffe armonizzandone i colori... era infatti rapidissimo nello scegliere, senza cincischiamenti
. guerrazzi, iv-7: se uno era il martello, l'altro si poteva
di paglia. alvaro, 9-170: era un formichino da nulla, cincischiato e
cascanti. al suo contatto quanto v'era di giovane e di vivo in loro
lampedusa, 263: la sala da ballo era tutta oro: liscio sui cornicioni,
: quand'eravamo due bambine, gisella era tenuta stretta stretta, tanto che con me
, ecc. panzini, iii-542: era questione di fare della cinematografia, che
della cinematografia, che allora non c'era. e. cecchi, 6-28:
sempre un po'spostato e indifeso, era venuto a trovarsi, teatrali cinematografici militari
e. cecchi, 6-154: il cinematografo era uno stanzone freddissimo, dove un odore
. tozzi, i-75: il cielo era tutto cinereo, ma chiaro; e il
: il volto del giovane da rosso s'era fatto cinereo. egli aveva la fronte
. d'annunzio, ii-821: cinericcio era il tempo, umido e dolco. idem
, iv-2- 584: l'aria era umida cinerina e molle; i canali serpeggiavano
svevo, 2-483: nella stanza c'era anche qualche tentativo d'abbellimento. in capo
natura. collodi, 459: c'era un teatro sul quale davano un balletto
piovene, 5-361: roma si palesa com'era; vedi alcuni paesaggi, alcune ville
esser grande e grosso in fuori, era nero che pareva nato da cingari,
battoli, 36-81: adunque dove ella era aperta o mal sicura la cinse e fortificò
che la separava dalla strada, ed era cinto da un murettino. tommaseo,
dalla libidine, un poco di filo agglobato era di soverchio. leopardi, 4-72:
cinghie. pea, 3-205: gli era stata amputata ima gamba, e la gamba
gamba ortopedica che gli avevano fatto, era bella a vedersi come un giocattolo,
volta fu bello,... era stata sorpresa dal marito nell'atto di
cinghie a portamantelli, quando non c'era in vista né viaggio di piacere né trasloco
misero tutti a gridare perché il vecchio s'era tolta la cinghia e picchiava gisella come
allo spiedo ch'io avea alla mano, era lo stilo, e le tavolette,
settembrini, 1-54: monsignore, che era come un ispido cinghiale, volle vedermi,
una gran lucerna d'argento sulla quale era inalberata, in luogo di manico,
, e saltò in un cespuglio, dov'era ascoso un porco cinghiaro, il qual
qua e là negli angoli dove c'era un po'di frescura. baldini, i-634
. d'annunzio, iv-2-30: s'era fatto anche cattivo: alle volte,
cinghiarne. tombari, 2-180: era un grosso cignalone scuro, un bel
dal sole occidente; e la luce era gialla come se per- cotesse nell'ocra
cotesse nell'ocra, e la sua ombra era quasi fulva. il colore del deserto
a sostenere, anche prima, che simone era un uomo singolare. ma l'eroismo
annunzio, iii-2-361: il cavallo tenuto era dagli uomini / a piè dell'argine,
affinché presente / fosse nel rito. era cinghiato già e immorsato col morso duro
e acconciollo al razionale, nel quale era giustizia e verità. parini, 923
7® batteria del 40 reggimento fortezza non era ancora riuscita a portarsi in linea.
. pasolini, 3-58: sui platani era tutto pieno di uccelletti: ce ne
, 1-1-269: il nome di lei era / porzia, per quel che ne la
che ne la cinguettava, / ché era una cicalina, ricciutina. forteguerri,
grossa. leopardi, iii-59: quando io era piccino ed egli fanciullo avevamo bamboleggiato insieme
passerotto. becchettava sul mio davanzale. forse era svogliato; e capitava lì, ogni
che per fame. il suo cinguettìo era fievole e stentato. chi sa che
cioè canino),... era stato condannato. bruno, 189: se
tutto questo, forma e concetto, era già dal boccaccio in qua negato, caricato
cerniamo, bianco e nero; pel passato era più stimato el bianco, oggi el
certificai che il cinnamomo degli antichi non era altro che il gambo della cannella spiccato dal
della posta [del lotto], che era stato fino allora fissato a centesimi cinquanta
sua anima. palazzeschi, 3-228: era oramai cinquantenne, alta, grossa e
a dovere il marchese stanislao, ch'era quel rodomonte che ognun sa.
una potenza. calvino, 1-524: era l'uomo suba cinquantina dab'aria giovanile e
per ogni quartiere, che nell'epoca medievale era stata istituita dal comune di modena a
, xxi-26 (951): ed era santo francesco ammantato d'uno mantello maraviglioso
ci spiegò che la base della scuola era la buona e ordinata lettura di trecentisti e
l'infausta rocca di spielberg... era cittadella assai forte, ma i francesi
rifece una parte della cinta, ch'era diroccata. nievo, 91: un
sotto la sua finestra di camera c'era la cinta di un convento di suore
eclitica sua cinta. ottimo, ii-516: era distinto di sette vari colori, siccome
sul muro che cintava il campo c'era un manifesto. = denom.
5-119: tutto quel fianco della collina era cintato e una riva lo separava dalle
nemmeno i cacciatori potevano entrare - c'era il cartello. cimatura, sf
di piacenza. ariosto, 26-30: era una delle fonti di merlino...
, in quel torrido pomeriggio d'agosto era quasi deserto, in mezzo alla vasta
ix-588: di palme e lauro cinto era d'intorno, / d'onor, di
noderosa e il manto / di ch'era il domator de'mostri cinto; / amor
del cielo. idem, v-120: era cinto d'un politissimo grembiule che gli cascava
f. f. frugoni, xxiv-966: era vestito l'ebreo d'un panno bigio
. barbaro istrumento che nell'evo medio era ritenuto come malleveria della fedeltà coniugale della
ovvero amoroso cinto di venere, trapuntato era, abbia veduto. algarotti, 2-192:
, cioè dalla cintola in su, era arsa, e l'altra da quivi in
e l'altra da quivi in giù non era toccata. tasso, 11-27: e
per quanto la sua grazia / m'era cara, e la vita mia, che
di menare ad effetto un pensiero che l'era venuto nella fantasia. 3
spada, la borsa): e anticamente era riccamente ricamata e ornata con fibbie e
spose novelle s'usava di fare, et era fatta di mezzo rilievo con qualche fìguretta
d'attomo la sua cintura, dove era ravvolto un grembiule bianco. d'annunzio,
. alvaro, 9-73: la piccina " era tutta gonfia nel suo vestitino turchino,
, 4-198: la moglie... era grassa come il cane del macellaio,
niente delle candide carni nascondea, ed era solamente dalla cintura in giù coperta d'
. e. cecchi, 6-377: s'era tolta la maglia, restando nudo fino
. e. cecchi, 1-92: era il fante fangoso che riaffibbiava il cinturino
16-47: evvi ancor cintia, e v'era endimione: / coppia, che sì
lei crebbe, / oime, non l'era, in su l'aprirsi, anciso.
alla badessa, sotto la cui obbedienza era la monaca della quale debbo dire.
, 9-6 (376): né v'era per tutto ciò tanto di spazio rimaso
la bocca all'orecchio. ciò nonostante, era ritmo, era esaltazione, era musica
. ciò nonostante, era ritmo, era esaltazione, era musica; e che musica
, era ritmo, era esaltazione, era musica; e che musica: su
vano assai crudele, ciò era di schifare e di fuggire gl'in
]... come del conte rinieri era rimasi due figliuoli, ciò era
era rimasi due figliuoli, ciò era duodo e alberigo, ed erano d'età
sp., 33 (579): era... una confusione di foglie,
d'uva matura. cassola, 2-130: era di statura alta e di forte
gridare grossolanamente. pasolini, 3-31: era già quasi ora d'andare a scuola,
alla nazione ciocché da lei si prendeva, era facile il prevedere che tra poco le
). pea, 1-55: la stanza era rischiarata dai tizzoni ardenti. io stavo
: lì da san clemente casauria c'era un mucchio di ciociari addormentati all'ombra
addormentati all'ombra degli archi di pietra; era un mucchio di corpi sfiniti: volti
è stata messa la cioccolata, mentre era calda e molle. tommaseo [s.
a scardassare, a pettinare); era escluso dai diritti politici, non era
era escluso dai diritti politici, non era protetto da alcuna garanzia, e aveva
, e aveva quindi indole turbolenta, era propenso alla ribellione (come infatti avvenne
che più avieno a sdegno, si era un vocabolo, lo quale avieno preso i
tronchi, / cui l'adunato sangue era lavacro, / e d'intorno eran
ubbriacone. serao, i-659: vi era un cionco che, pure, andava e
a tre gocce. carducci, i-487: era il signor marchese albergati che passava,
doppi -ogni volta che dal ministero gli era stato fatto un torto, gli avevan dato
bacchetti, ii-179: colui che cantava, era un finanziere: ciondolone, sbracato,
lingua ciondoloni. pirandello, 5-21: si era abbandonato, rifinito, su una seggiola
. moravia, xii-156: cecilia era salita sul primo gradino della scalinata e cio
nievo, 1-77: il vecchio impotente era morto da cin- qu'anni, né
qu'anni, né per questo ella si era tenuta sciolta da cotali
un tal continuo sacrifizio non le era stato senza giovamento. = comp
nievo, i-iii: giovinetta e contadina era, come vi dissi, benché con
disformava dalla comune delle sue compagne, era una gravissima scia gura.
di quattrini. nievo, 1-26: gli era buontempone a sue spese; rideva col
accorto che, quando io non vi era presente, ne bevessero. c
un vetro d'orologio, non solo era andato in briciole lui, ma aveva
un bastracone di servitore, che quando era al reggimento si fece passare razione doppia.
sobbalzava sui ciottoli di un paese, era l'alba. 2. per simil
[il toro] dell'uomo, si era dato subito a fare 11 morto,
pezzi di fabbrica, quasi ciottoloni, ed era forza pregare di tanto in tanto i
un passerotto, raccolto piccolo, ch'era caduto da un nido... ora
parlare al mio povero piccolo. era un passerino anche lui, e chia
immondi. cicognani, 6-35: il capitano era un omaccione violento con la barba divisa
.. l'ostentazione brutale nel passo era pur nel cipiglio, nei modi,
sentiva di voler loro tanto bene ch'era sicura di finire col farsene amare.
16-31: la donna rispose che non v'era, e non vi desinava;
quella cipolla, che altro non v'era. crescenti volgar., 6-26:
valore. panzini, ii-395: era un orologio di metallo comune.
: una settimana sì e l'altra sì era col battente di quella porta in mano
. gadda, 5-201: la dolce veste era adagiata sopra due seni cosi franchi nello
dovessero collocarsi i cippi, ne'quali era scolpito il contratto. targioni pozzetti,
, i-195: tutto il vecchio cimitero era stato scavato. avevano addossato le lapidi al
il piano appresso... era pieno d'abeti, di cipressi, d'
. calvino, 1-245: il grano era in certe fasce su una ripa sassosa dove
usava pomate, né belletti, non c'era che da mettersi un po'di cipria
. beicari, 3-3-208: uno vecchio era nella laura di calamone, circa il
mondo, circa i casi mia, si era che io divenissi un gran sonatore.
gli innumerevoli crediti cambiarii, non si era voluto contentare della proposta dei cognati.
, nella forma che da antichissimo tempo era sempre consueto celebrarsi in onore della maestà
nella sala dov'egli dava udienza, che era circa una ora di notte, subito
quelle spaziose tramezze di terreno, che era in tra il muro della città e
e la cintura del fosso, il quale era discosto dalle mura circa un mezzo miglio
che da un anno e mezzo circa s'era posto alla grammatica. cuoco, 1-176
la morte della sorella, l'avvocato si era dovuto recare al cimitero per una questione
1-95 (225): questo lago era lungo quindici miglia e largo tre in
largo tre in circa: da una banda era un monte altissimo e cavernoso, dall'
monte altissimo e cavernoso, dall'altra era piano e erboso. ricettario fiorentino,
ii-2-163: si trovò che... era necessario fare un debito equivalente alla metà
. varchi, 18-2-128: costei non era fanciulla, ma donna d'un vel
d'annunzio, v-2- 605: era la cantica dell'inferno, trascritta forse con
], 154: 'circea', questa pianta era molto celebrata ne'misteri di stregoneria e
. milizia, vii-415: il circo era presso i romani un grande edifizio, quadrangolare
, un geta / gladiatore. egli era nuovo, appena / giunto: il suo
giunto: il suo piede, bianco era di creta. / l'avean, col
e di spaccature, muraglie di cui era difficile stimare l'altezza. -circo
ella aveva le mani bucate; ed era vero, ma non se ne accorgeva,
d'annunzio, iv-1-435: il cielo era tutto bianco, simile a una compagine di
. jahier, 252: la mia patria era questa caserma della fornace col suo fumaiolo
si riconoscono. stuparich, 5-421: era il nostro un amoreggiare continuo senza veli,
la sola moneta che circolasse in abbondanza era il napoleone d'oro francese e piemontese.
aspettando, sembrava che sapessero che gisella era morta. mentre il lavoro riprendeva, la
veicoli). fanzini, i-743: era quindi libero di circolare, libero cittadino
/ che circulava il punto dov'io era. prati, ii-144: profeta e re
sedemmo su la pietra circolare su cui era piantata la croce. montale, 3-140
: per circolazione d'altri pianeti? perché era determinato già, che tutti quelli (
che fosse possibile perché la posizione orizzontale era la migliore per la circolazione. sinisgalli,
vasco de gama l'avevano rifatta come era stata creata, non si doveva stupirsi
: una grossa metà de'nostri fondi era tolta alla circolazione, ed era tolta alla
fondi era tolta alla circolazione, ed era tolta alla massima parte del popolo la
: la strada principale di v. era fatta in un modo, col marciapiedi così
). viani, 14-364: non era ancora in circolazione la parola « calmiere
dovea riuscir caro, quanto che di piacevolissimo era e temperata natura, e sapea tenersi
, i-268: il popolo... era amante del re; sapeva della rivoluzione
. palazzeschi, 3-270: questa cilena era accompagnata da una figlia di dieci
per parlare. nell'imbarazzo da cui era vinto, l'argomento suggerito da don
opportuno. panzini, ii-252: quella era la società del circolo della stella danzante
danzante, che... si era dato convegno nelle splendide sale di un
nell'astrologia, [don ferrante] era tenuto, e con ragione, per più
inferiore. bontempelli, 8-171: il sole era già a due terzi del cammino tra
tale che mostra che il problema non era stato risoluto e rende chiaro che non
stato risoluto e rende chiaro che non era risolubile a quel modo. gramsci, 112
il « vitino » così detto, ed era un gesto comune allora, ripetuto da
panzini, iii-397: molta gente si era fermata, e formava circolo attorno.
gherminelle. panzini, iii-387: victor rios era... sorridente, lepidissimo,
. pancrazi, 2-53: un indovino era andato in piazza e teneva circolo.
questo circoncidiménto fu, poi che abram era già vissuto, settantadue anni. =
, par., 28-28: e questo era d'un altro circum- cinto, /
puniti per le trasgressioni, molto più era cosa giusta constringer li figli de'fedeli ad
, i-117: la prima parte era dentro riposta nelle interiora del luogo ed
dentro riposta nelle interiora del luogo ed era circundata dalla parte di mezzo, che seguiva
che seguiva alla terza parte, ch'era posta di fuori e circundava la seconda,
colla palla. collodi, 150: era già da cinque mesi che durava questa
, 5-104: chiesi che cosa c'era attaccato sul palo della cuccagna, se la
palo della cuccagna, se la corsa era stata proprio nei sacchi, chi aveva vinto
, e se il povero anchianino non era lesto a far civetta, lo cuccava
. pasolini, 3-263: in fondo c'era la cuccetta dove dormiva tommaso, contro
giorno, poco dopo le due la cucina era all'ordine da poter passare una rivista
. d'annunzio, iv-2-253: c'era nella stanza l'argenteria, e donna
una cucchiaiata della seconda, che forse era più carica della prima, si presero
. calvino, 1-148: il babbo era in maglietta, una faccia larga e
in terreno rico bene spesso era dal comune per alcune buone operariportano /
4-13: il cane... si era adattato alla nuova vita e semc.
mazzare il signor francesco sozzi, quale era de'signori mangiava la torta col
letto. panzini, ii-678: quando era presa, lei si cucciava e pregava
. anonimo, ix-825: el loro amore era tanto nascoso / che fra la gente
. cecchi, 6-284: l'elefante poi era piccino piccino, appena divezzato; con
terra / batté. civinini, 7-185: era [il cinghialino] bellino e buffo
diavolo / quando il suo nacque, era grande da moglie. moniglia, 1-iii-197:
cuccioli hanno cominciato a insanguinarsi: chi era ingenuo e inesperto ha incominciato ad acquistare
ii-123: eppur questo [figlio] era il cucco della mamma. collodi,
d'italia. nievo, 236: lucilio era adunque diventato, come dice la
, 3-38: quello della pancia grossa era brasi, il figlio di padron cipolla,
il figlio di padron cipolla, il quale era il cucco delle mamme e delle ragazze
. aretino, 1-35: -la primiera era il suo cucco, eh?
lupo affidi! idem, 25-31: era viltade espressa, / conveniente a un
: in su la vetta della croce vi era una mascheraccia contraffatta,...
sapesse niente, mentre nella cucina c'era preparato il vino ed i ceci abbrustoliti
uso, sudiciume, cucine da campo ch'era allora la fortezza medicea. gozzano,
fortezza medicea. gozzano, no: m'era più dolce starmene in cucina / tra
: la loro opera [degli scrittori] era poi, ben più che in francia
ogni accuratezza comporre. brusoni, xxiv-838: era fuggito pur dianzi dallo stato ecclesiastico per
peggio stagionata? palazzeschi, 3-224: era stata per molti anni cuoca presso una
moravia, iv-279: il corridoio oscuro era pieno di un certo odor di cucina
da mattina. pulci, 20-27: questo era tanto dolce, ch'egli è
28-34 (iii-12): orlando, ch'era di buona cucina, / chinossi in
. moretti, 17-10: la cucina era grande quanto il tinello era piccolo. un
la cucina era grande quanto il tinello era piccolo. un gran cucinóne con.
e teneva una donna di buona età che era perfettissima cucinara. b. davanzali,
fanciulletti, e sotto alla casa mia ci era una lavandara, la quale pulitissimamente mi
di santo francesco, 65: non era quivi molte scodelle, né molti cuochi o
della sua giornata al focolare e s'era fatta una buona cuciniera quale occorreva al
, 3-103: adesso comare maruzza era tutta in faccende a tagliare e
tutto! cucendo, cucendo, ch'era un mestiere quasi nuovo per lei, le
lui né rispetto né considerazione: s'era messa a provvedere da sé ai suoi
s'attacca naturalmente nel cucire, c'era da fare una storia d'una certezza
chiuso e buio. la neve gli si era cucita addosso e gli aveva fatto sulle
ero rientrato nella villa. ma intanto era notte, notte fonda e l'elvira aspettava
. calvino, 1-433: la signora mauro era anziana, magra e alta; ci
nello stesso buco, di dove si era precedentemente cavato; ma ciò non è
aderenzia. zambeccari, 1-18: si era [un cane] rosicato co'denti
ferita. pirandello, 5-214: s'era preso un gran colpo a bandoliera, da
mi parevano pochi, sciaurato ch'io era! e non durò cinque giorni. bacchi
/ aveva un rotondo buco: / era forse... / del cuculo là
dee., 9-8 (384): era similmente in quei tempi in firenze uno
quei tempi in firenze uno, il quale era chiamato biondello, piccoletto della persona,
una cuffia d'oro, sopra la quale era la corona de la verginità, tessuta
, tagliare e lavorare camicie e scuffie era il proposito... et il bisogno
, 2- 68: la donna era quasi vestita alla montanina:...
una enorme ruota di timone, sulla quale era scritto in lettere candide: eunice.
e lunghe le coprivano le manine rosse, era distesa in un portabimbi, di raso
. caro, 15-i-40: così come era in cuffiotto se ne venne in camera nostra
, 106: ùnico scudo o rimedio, era un amore, fosse anche ideale
m. villani, 1-27: cugino era del re d'araona, e la sirocchia
cavaliere mio paesano... egli era cugino del nostro ambasciatore in parigi,
mia, e il padre poi le era morto. nievo, 1-133: il signor
compagnia uno prò cavaliere, lo quale era appellato messer erles, ed era suo
quale era appellato messer erles, ed era suo fratello cugino. pulci, 3-34:
suo fratello cugino. pulci, 3-34: era gigante e chiamato brunoro, / ower
e sperando di fargli piacere, si era azzardato a chiamare anch'egli i comunisti
la monarchia sabauda, titolo di chi era insignito dell'ordine del collare dell'annunziata
come altrove, giacché la setta si era ormai diffusa ovunque. 4.
destrier baiardo / per strano caso uscito era di mano. bandello, 1-40 (i-465
. bandello, 1-40 (i-465): era poi d'una bella e grata presenza
tavola, e quel giovane gherardo che era stato capo della quistione, mi si gettò
a. lamberti, 36: non era peraltro... giunto lo spirito pubblico
1-130: se grande italia un tempo era, noi cerco. / qual è la
« vedete voi, antonio, ch'egli era idio quello che sapeva quel che doveva
avea detto che l'impero di roma era stato dall'imprescindibile volere di dio stabilito
perugia un giovane, il cui nome era andreuccio di pietro, cozzone di cavalli.
una sola pianta quella, ogni cui ramo era una diversa pianta da sé? vico
dal signor caravita, la cui casa era ridotto di uomini di lettere, questo
duca d'atene, a cui guardia ell'era,... mandò loro
luce tenero et debolecto, a lui era necessario avere a cui governo et fede e'
dee., 5-5 (51): era quivi intra gli altri un guglielmino
guglielmino da medicina, che con guidotto era stato a questo fatto, e molto
costui, e alcuno scrivano che v'era disse: * in cui son elli scritti
giuoco, però che nelle altre azioni era faceto, grato, e non senza venti
, come dicano e'pisani, s'era disposto a culaia. = voce toscana
che drieto d'una femminella / io era come una mosca culaia. =
carica (nelle antiche armi ad avancarica era chiusa e presentava un unico foro,
donna la contessa di civillari, la quale era la più bella cosa che si trovasse
dell'antico tempio e fortilizio; altro era sopra uno de'massi del capo del mesco
x 4-135: la casa era nel fondo di una strada umida e
cicognani, 1-98: il padre di giasone era una celebrità. il vecchio in
del cavalocchio. il padre di giasone era celebre in codest'arte.
ne la picciola culla al letto vicina ove era riposto il novellamente nasciuto fanciullino. tasso
. nievo, 42: non era sera che prima di coricarmi io non mi
terra? la culla tua solo era immagine / di sepoltura. alvaro,
nell'ultimo viaggio di napoli, mi era espressamente portato ad un tale effetto.
mano. e. cecchi, 6-401: era il tema che l'artista aveva creato
. serao, i-700: di uccellino era la sua voce chiarissima, cristallina
a neniare. pavese, 5-78: c'era santina, la sorellastra appena nata,
e sognava sveglia; e quel sogno era l'arte, l'arte barcollante in un
quando gli tornò in mente la canzone era già addormentato e quel ritmo continuò a
2-458: la vita di emilio in ufficio era dolorosissima. gli costava un grande sforzo
attenzione al lavoro. ogni pretesto gli era buono per lasciare il suo tavolo,
, 3-264: l'ottocento se le era cullate [siffatte creature], coccolate per
nelle oscenità letterarie. panzini, ii-338: era rimasto immobile, cullato quasi da quelle
quale insieme con bestie del medesimo costume era il parricida strettamente insaccato [ecc.
addirittura superflui. calvino, 1-370: era arrivato a un punto culminante del libro
d'aquisgrana. pascoli, 852: era sui culmini, o forte, / era
era sui culmini, o forte, / era l'aurora sul monte, / quando
condizione. oriani, x-21-58: egli era solo... al culmine degli onori
un ruscelletto che a un certo punto era stato tagliato dai lavori di presa per
ne le calcagna) mi dice che era venuto per saper s'io mi pentivo d'
. al quale, maestro francesco, che era collorosis- simo, disse: « figlio
corti e aperti sul fil delle reni, era la pena della forca a chi faceva
, ed in luogo dove non gli era facile il cultivargli, veniva a essere
con sangue umano, sì che bene era culto di crudeltà di che uno dovea piangere
di cristo, in quel contemplamento ch'era divenuto lo scopo della vita loro.
degli altari, delle vuote navate, era il momento che si usciva a respirare
cielo, e la portiera ricadeva, si era liberi, vivi. -libertà di culto
conservare la casa come un sacrario, era un'esagerazione, una vera e propria mania
del corpo di tutti [gli essei] era simile a quel dei fanciulli che stanno
indifferente alla scienza e alla filosofìa, era cultore del passato, ricercatore ed erudito
ricchezza dello stile. alfieri, i-183: era quest'abate nativo di cezannes; chiamavasi
abate nativo di cezannes; chiamavasi aillaud; era pieno d'ingegno, di una lieta
, iv-1-37: lo spirito di lui non era soltanto corrotto dall'alta cultura ma anche
. sembrava la persona meno importante ed era la persona principale; e l'unica che
i-268: ma ciò che più mi rapiva era quella sua compostezza di gran signore della
per l'altra e più vicina parte era chiuso dalle bellicose popolazioni dell'apennino ligure
il mondo fantastico e voluttuoso orientale vi era penetrato con gli arabi, e il
arabi, e il mondo cavalleresco germanico vi era penetrato co'normanni, che ebbero parte
de sanctis] mente speculativa e si era educato in un ambiente di cultura come
, i-61: seguitava dicendo che non era ragione di allevare tutti i giovani in eguale
beicari, 3-5-58: di religione gentile era, e alla cultura degli idoli massimamente dato
vestimenti e sua masserizia, non v'era altro. garzoni, 1-220: hanno
qualche ora dopo seppero che la città era stata quasi distrutta e la loro casa
sopra un fascio di paglia che gli era or letto or sedia; a capo al
in sospetto. pea, 9-140: non era facile tener testa ad un cumulo d'
cominciato da firenze; e tal onore era ben dovuto alla cuna delle belle arti.
piacque. idem, ii-87: egli era stato soldato quasi ne le fasce,
di guerra, nella quale la caldezza era pemiziosa, la tardità utile; in uno
un pino; e il loro lavoro era fatto più agevole dai cunei che i
indelebile. ojetti, ii-360: che cos'era finora la chiave di un arco?
dell'arco, per significare che quello era il punto più forte e più delicato
diceva cuneo, e cia- schedun teatro era spartito in più cunei. 11.
rotear di bastoni. slataper, 1-24: era come una fiatata di mostro marino la
soccorso. gargiolari vi si avviò. era calmo. l'unica speranza di raggiungere
famigliare quello ebbe cotto che dato gli era stato, il qual più per uno
fornaciaio che coceva calcina e mattoni ed era il suo esercizio mettere fuoco nella fornace
. ojctti, i-108: a granata s'era messo a dipingere e a cuocere maioliche
labbro. nievo, 1-37: l'era quel giorno una caldura da cuocere il cervello
umano, e in un feroce / quindi era il patrio amor, che ai figli
ci si sentiva cuocere le guance, era come se il corpo si lacerasse a somiglianza
per la più corta; ché la corrente era, in quel luogo, troppo rapida
pavese, 7-73: il motore non era più lui. cominciò a fare degli
caffè o d'una cioccolata, e non era alcuno nella stanza, non s'accontentava
pirandello, 7-72: il servizio da tavola era stato fornito per l'avvenimento da un
aveva fatto sempre il bo- scaiolo: era stato mercante girovago, cuoco, carrettiere,
arconte, si chiamava anito, ed era di professione cuoiaio. cuoiame (ant
grosso. ariosto, 799: uno [era] di 25 anni in circa,
disse inneltorecchio, che in quella guaina era un bichier d'argento, e che in
argento, e che in quel bichiere era gioie di valore di molte migliaia di ducati
al tempo dello splendore dei rubiera, c'era stato anche il teatro. si vedeva
farne scarpe. d'annunzio, iv-1-21: era una seggiola ampia e profonda, ricoperta
bimbetto. cassola, 2-214: non soltanto era riuscito a salvare la biancheria, ma
vedere, imperciocché dal bellico in su era uomo, e da indi in giù
uomo, e da indi in giù era cavallo; e quella metade ch'era umana
era cavallo; e quella metade ch'era umana, tutta era coperta di cuoio
e quella metade ch'era umana, tutta era coperta di cuoio peloso, siccome il
isbigottirlo e per mostrargli che ancora essa n'era copiosa, ne formò assai con cuoia
di sette / dure cuoia di tauro era composto, / e che a le terga
fame stivali. idem, 16-203: era [il molosso] terror de'più tremendi
al figliuolo del detto giudice, ch'era anche giudice, e lui puose nel
d'acciaio, e tante cuoia / ond'era cinto, e la corazza e 'l
torre, / ch'entro di pin tessuta era e d'abeti, / e ne
tutti briachi... non c'era versi che tirassero le còia prima di ottanta
, della resina e del legno arso era così dolce e triste che pareva nascere
, col suo giacchetto a cuore, era trattata con una strana confidenza. comisso
. idem, purg., 8-2: era già l'ora che volge il disio
1-167: il teatro... era tutto spensieratezza e passione e mirava al
medesimo. pulci, 12-28: carlo era corso già insino alla porta, /
., 1 (21): gli era occorso di difendere, in più d'
fatta rallegrar la mente mia, / ch'era montata in sì fero dolore. g
... dare ad intendere ch'egli era caro alle femmine e che a tutte
che serve? perché il mio cuore era qui. leopardi, 21-29: che
sf>., 17 (294): era per perdersi affatto; ma atterrito,
uomo franco e di gran cuore s'era provveduto dinanzi che l'assedio vi venisse
la donna, che di gran cuore era, sì come generalmente esser soglion quelle
per la qual cosa lui disse, ch'era disperato, e che 10 gli messi
verga, 3-128: quando il mare era cattivo, e voleva inghiottirseli in un
. il., ii-61: firenze era ancora il cuore d'italia: lì ci
i lineamenti di un popolo, ci era l'immagine della patria. la libertà
tua maturità. palazzeschi, 3-161: era uno di quegli uomini usati nel cuore
bellezza sul tramonto di esso, non era difficile accorgersi che piaceva ancora. valeri
vista. valeva la pena, valeva. era più bella d'irene, aveva gli
. govoni, 1-40: l'anima ch'era mesta / non si lamenta più;
maria maddalena de'pazzi, i-126: vi era ancora l'altare,...
, 1-70: dell'impresa dell'arcivescovo era dolente a cuore. s. giovanni
ognuno di quei buenos retiros il lurchi era conosciuto da tutti e conosceva tutti: la
mani, mi rispose che non vi era alcuno. pratolini, 9-477: anche la
lettore se n'è già avveduto) non era nato con un cuor di leone.
! la madre aveva ragione, in fondo era un uomo pratico, brusco, si
galli facessero così, sol perché lei era di un'altra razza. -cuore
che si levasse di cuore; tanto era odiato e mal voluto. segneri,
in vita sua, ma che gli era cordiale nemico, e al quale rendeva
e senza malizia, che non c'era verso di pigliarsela in criminale. pascoli,
goldoni, iii-45: -se sapeste come era arrabbiata contro di me. voleva andar
leonardo, che quanto egli aveva operato era veramente di uomo di cuore. imbriani
grigio vuole. / oh, in te era l'ombra della terra e il sole,
principii. cassola, 2-530: si era anche guadagnato la benevolenza del comandante di
benevolenza del comandante di compagnia, che era del luogo e aveva a cuore le sorti
l'andò la faccenda, dacché l'era così nuova e da ridere, ch'io
civile aveva il cuore ad altro, non era un morire degno di lui.
andò sì segreto: perché a'più era a cuore la sua salute. bruno,
facea, / perché molto ullivier gli era nel core. s. caterina de'
fuggendo frettolosa, dall'inciampo delle vesti era stata tirata a terra, balzò di sella
ariosto, 7-43: ella non gli era facile, e talmente / fattane cieca
luis re di francia, il quale era cristianissimo e di santa vita e opere
d'agramante. varchi, 18-2-424: s'era [l'imperatore] posto in cuore
, da che per lo ben dire glien'era colto male. b. davanzati,
re grazioso. borgese, 1-181: marco era tubercolotico, e chi sa quando il
cuore nel sentire raccontare dagli altri come era accaduto il fatto del 'potebam '
b. davanzati, ii-136: vitellio era sordo a'forti consigli. scop- piavagli
voluto saperne. palazzeschi, 3-84: s'era decisa a quella visita per informazioni sopra
evidenti della sua sofferenza, e le si era stretto il cuore dalla compassione. panzini
1-12: vedere una signorina che piangeva era una cosa che stringeva il cuore.
in un modo particolare, come m'era anche accaduto ne'due altri casi, quelle
le riusciva; il cuore le tremava, era inutile nasconderlo, un sentimento di angoscia
cominciò a dimenticarsi delle cose superne perché era di lungi dal lume (come si dice
di stelle, sentiva cupamente che la guerra era cosa degli uomini e sua, e
fretta. comisso, 7-286: vi era coi suoi genitori americani un ragazzetto che
: indossava una camicetta gialla sulla quale era stampato, come sul coperchio di una scatola
. brancoli, 4-93: il vento era violentissimo, e andava ferendosi sui lastroni di
d'annunzio, iv-1-251: « il corso era popoloso, le vetrine splendevano, i
lo stimolo di tutta l'avarizia ch'era in loro: imperocché questo è conceduto dalla
cupidigia di scoiattolo famelico; la testa era immersa nell'ombra; il petto libero fioriva
. oriani, x-21-212: la donna era sempre stata per lui come un simbolo
gli occhiali di tasca e se li era calati sul naso. quest'indiscriminata cupidigia
naso. quest'indiscriminata cupidigia di sensazioni era spesso punita: magari era una vecchia
cupidigia di sensazioni era spesso punita: magari era una vecchia. = dal
più tosto perdere la utilità grande che era presente e la speranza di fare uno figliuolo
mia non certo filosofica cupidità, si era l'intenzione che già dal mio soggiorno
, credendo che là fosse dove non era, ed altri finalmente per cupidità di commetter
. tommaseo, i-373: la s'era abbattuta a uno di que'polacchi che imbevuti
da loro generazione diversa, pensò che non era bello incominciamento mettersi contro e costringere ad
dee., 2-5 (169): era stato sepellito [l'arcivescovo] con ricchissimi
e cupide pupille. colletta, i-109: era quel re di spagna infingardo, crudelmente
prossimo nelle disgrazie. a lei non era mai dispiaciuto il capraio, che si
presentava in bottega sempre ripulito, ed era un giovane nerboruto e di begli occhi
alla torre presso alla mattina / dov'era lionetto il suo cupido. guarini, 93
cupidi uscire. garzoni, 1-681: era scolpito un carro, una ca- rozza
di spire e d'anelli... era un orrore magnetizzante. nella massa senza
. alfieri, i-91: il mio dolore era cupo e taciturno; o sia
il deputato mounier a denunziare il fatto che era stato la cagione prossima del tumulto.
gentili, fraterne, umane la giovane era tornata a rinchiudersi
nel reggimento ancora maggiormente tra estranei si era fatto cupo e taciturno. cassola,
sostegno, vi cacciò dentro il muflone ch'era venuto a curiosare, poi invitò il
inebbriato. calvino, 1-189: c'era, in un angolo della piazza,
bontempelli, 8-145: il cielo non era più azzurro ma colore dell'oro, quasi
ai cuprei vasi della cucina, non era niente affatto, quale voi lo pensate,
segui. pellico, ii-22: niun figliuolo era stato più di me colmato di benefizi
la figlia. oriani, x-21-82: era cresciuta sotto la pietà di una zia
poveri. montale, 3-59: maria s'era distaccata del tutto dalle catapecchie dei suoi
consolanti promesse. moravia, iv-234: si era alzato tardi e minuziosamente vestito: cravatte
150): nel vestire stesso c'era qua e là qualcosa di studiato o di
annunziava una monaca singolare: la vita era attillata con una certa cura secolaresca,
esso spacciate le cure dalle quali importunamente era molestato avea comodità di rendersi. piovano arlotto
venuto a l'ultima tortura / s'era per noi e volto a la man destra
. d'annunzio, iv-2-242: era stato [il cane] per molti anni
1-51: la principal cura di ogni ministro era sempre quella di usurpar quanto più poteva
pirandello, 5-600: accanto alla chiesa era la bianca cura con l'orto solingo,
la quale, due volte inteso chi io era, se ne fu per l'orto
, / qual già dentro a marsilia era arivato, / e mandò ad esso un
ariosto, 36-42: in quel boschetto era di bianchi marmi / fatta di nuovo
sepoltura; / chi dentro giaccia, era con brevi carmi / notato a chi saperlo
... che, visto che michelagnolo era molto cascato, si tenesse diligente cura
, si tenesse diligente cura di chi gli era attorno a governarlo, e chi gli
, dove fummo per cura, c'era nella piazza al posto del solito giardinetto
chiaro della sua infermità, s'ell'era mortale o no, e per questo
co'medici per sapere se 'l suo male era curabile o no. machiavelli, 11-3-99
vostro disegno; e così el male vostro era curabile presto, ma el suo non
curabile presto, ma el suo non era già così. segneri, iv-121: asserisce
13-1-n: delle anime poi de'suoi sudditi era tanto più sollecito e curante, quanto
. m. adriani, ii-14: era sì sfacciato e sì poco curante de'
d'addosso il molto fastidio del quale egli era ripieno: e così curatolo ottimamente io
138: ma tutto de'tuoi giorni era il gran fato / seguir la tua giovine
, 7-65: quasi senza volerlo, s'era messa allora a curare insolitamente la persona
cert'aria di nubile che prima non s'era mai data. jahier, 222:
. pirandello, 7-172: comprese ch'era di troppo, in quel momento; e
di dire il vero sopra la sua fede era chiamato. celimi, 1-51 (131
il conte della roccafocaut per curarsi s'era allontanato dal campo. segneri, i-134
campo. segneri, i-134: perch'era povero, non potè aver medici,
cassola, 2-205: bottecchia... era ammalato di petto e non si poteva
., 17-20: mentre ch'io era a virgilio congiunto / su per io monte
questo monellaccio, non saprei dirti come era venuto a sapere che io curavo moltissimo il
carducci, i-950: a quegli anni s'era cominciato in toscana a dar fuori i
, 13-3-56: perocché, generale qual'era, non voleva disferenziarsi dagli altri fuor
dopo arrivò un cantastorie... era un bel vecchio con la barba bianca
regio spedale di santa maria nuova, era restata l'inazione e debolezza de'muscoli.
/ sabato sera una vecchia gallina / ch'era degli anni più d'una trentina /
aveva veduta quella peste, ma n'era stato uno de'più attivi e intrepidi,
massaro del signore, a lo quale era donato tutto lo governo del campo, tornando
cro- delissimamente lo battìo... era chiamato quisto curatore zenas.
volgar., 2-101: l'animo era in timore, ed in lui era tentata
animo era in timore, ed in lui era tentata ogni curazióne. m. adriani
parte in cui ciascuna delle tre tribù era ripartita secondo le proprietà terriere.
volta che usciva dalla curia... era solito esprimersi così ai senatori prosternati davanti
scherz. nievo, 8: quello era il focolare e la curia domestica dei
sonava l'avemaria della sera, ed era cessato il brontolio dell''angelus domini *
fogazzaro, 7-148: il professore dane era stato richiamato in irlanda dal suo arcivescovo.
irlanda dal suo arcivescovo. egli si era subito recato da un cardinale di curia,
vescovile. cinelli, 1-191: non era giusto che un povero prete, perché
un povero prete, perché non s'era voluto prestare a certi giochi di questi
, poi la dimora del senato (ch'era anch'essa un tempio) e infine
chiese se « la grana di bologna » era tutta lì. piovene, 5-129:
toga in dosso dicevasi avvocato, ed era ammesso a difendere i diritti o le
curiale con una carta in mano. era la sentenza. guerrazzi, i-162: i
parlava troppo chiaro; e l'accorto curiale era uomo da pigliar le cose di volo
quell'antipatico uomo di spirito ch'era il dupin, il cui discorso
di tutte le trenta curie (ed era capo degli altri curioni). livio
ella... s'interrogava curiosamente: era dunque quello l'amore celebrato nei poemi
e. gadda, 308: la cassetta era campita in un bel giallo color sabaglione
., vi cacciò dentro il muflone ch'era venuto a curiosare, poi invitò il
: nella piazzetta di sant'agata c'era una gran curiosità, come giungevano gli
borgese, 1-416: molte volte s'era sorpreso con vergogna a sollecitare col desiderio
iv-1-37: lo spirito di lui non era soltanto corrotto dall'alta cultura ma anche
l'amore del bibelot e del bric-à-brac era giunto all'eccesso; tutti i saloni
. e. cecchi, 1-104: c'era attrazione centrale tutta cauta e paesana,
di s. antonio [crusca): era vano uomo, e curiosissimo delle mondane
questa lettera, e leggendola comprese ch'era scritta con estremo affetto d'amore.
un ragazzo,... s'era spinto innanzi a gomitate, e allungava
bicchiere ai curiosi. verga, 4-14: era un correre a precipizio nel palazzo smantellato
, 2-66: un gruppetto di curiosi era fermo davanti alla portafinestra spalancata. anche
fermò a guardar ballare. il cavaliere era un sottotenente; la dama una ragazza
cose. petrarca, iv-3-88: ivi era il curioso dicearco; / et in
molta superbia fue rigoglioso, e sempre era curioso di molti pensieri. tasso,
ben guemito, e in punto / era il destrier. firenzuola, 300:
, nuovo. caro, i-347: era dorcone un cotal tarpagnuolo inframmettente, di
1-225: notai che il suo corpo era affetto di una rigidezza curiosa; si
aggettivi. pavese, 6-342: il curioso era stata l'idea di affittafe uno studio
si faceva volgere intorno intorno perché disotto era ancora di bronzo tondi grossi a guisa
tommaseo, 6-214: lo sdrucciolo gliel'era venuto di lunga mano erodiade preparando,
proclamato alla porta della chiesa se alcuno era là per il re cristianissimo. tassoni
negli ultimi tempi il cursore comunale neppure era più venuto a distribuire la solita fattura
interno del sistema; l'unità amministrativa era data dalla direzione di un unico capo,
, simbolo del potere giudiziario (ed era usata originariamente dai re di roma,
dignitadi aggiungano? vasari, 1-1287: era in un di questi [quadri] dipinto
e due cuccini. nievo, 677: era seduta sopra un fianco in una
che nacquero i cal- fucci, / era già grande, e già eran tratti /
', perché in origine la sedia era posata sopra un cocchio. curva1
momento che il lungarno finiva e v'era il muraglione. -figur. essere
la curva delle spalle e delle ginocchia era netta. 6. sport. parte
* curve ', l'acqua era tant'alta nel convesso della nave,
sul lago nero del caffè... era un formichino da nulla, cincischiato e
, gli occhi guardavano incerti, si era curvato, spesso traballava. colla caparbietà
: la provvidenza, che prima si era curvata su di un fianco, si
angeli al suo paradiso, perché non era convenevole ch'in questo paese, il
, fermo e lucia, 155: era ritta in piedi,... e
per le ripe. bocchelli, ii-359: era risultato che teoricamente, se il nemico
produrre traiettorie più curve, il paese era colpibile, e cioè l'angolo non
stato morto. calvino, 1-30: c'era un brulicare di granchi ai margini dell'
. ojetti, ii-360: che cos'era finora la chiave di un arco? una
dell'arco, per significare che quello era il punto più forte e più delicato della
fondo del cielo curvo (non c'era là il mare?) si ammucchiavano nella
diritti. malispini, 1-219: [era] il conte di barcellona e di
cagione del ducato di lamborgo il quale era vacato, e ciascuno de'detti signori
darono presto a letto. anna si era appena sfilata il vestito, quando
ultimo lembo carnoso dell'orecchio, dov'era infìtto l'anello d'argento che i vecchi
odorate. alfieri, i-148: mi era sovvenuto di ripescare di sotto al cuscino
come due giorni prima, quando egli si era svegliato. -per simil.
il timpano di una chiesa cuspidale c'era un mosaico che mandava bagliori d'oro.
silone, 5-295: il suo sguardo era fisso alla montagna a ridosso del villaggio
. pirandello, 7-194: il giardinetto s'era già un po'animato. il custode
custode ci mostrò una danza funebre che era dipinta sulla parete di tufo e ci
governo di questo spedale... era alla cura generalmente de'canonici, che vi
mezzo di qualche cherico amovibile; perciò non era vietato ad essi laici il mettervi de'
dipendente dall'arcidiacono, a cui si era soliti affidare, nel medioevo (soprattutto
che platone, il quale in vero non era molto amico delle donne, dà loro
guardano. caro, 12-i-26: messer marcello era per andare a bologna mandato dal papa
sul monastero di san frediano, dov'era un milione di fiorini, alla custodia
, fitte a una rastrelliera... era domenica, ci spiegò, e tutte
chiedere al padrone della custodia biciclette se era stato lui a dipingere almeno qualcuna delle
. serao, i-783: mariangela si era svegliata subito, con quel senso fine
terra. ma la massa dell'uomo era grave e tenace. -per simil
la custodia di fermo, nella quale vi era il detto luogo. angelini, 1-150
della sua gentilezza robusta. anni fa, era lui direttore di * casanova ';
e per nuovo capitano del popolo ci era venuto antonio bembo veneziano.
sentò, pregandolo per l'amore grande che era tra loro, custodire lo dovesse.
detto. oriani, x-21-251: rosa era a poco a poco divenuta il genio misterioso
degli uomini grandi, e nella quale era stato tenuto ultimamente più anni il duca
custodire. viviani, vii-363: tale era il diletto ch'egli aveva nella delicatezza
di spoltore, invasa dagli spiriti maligni, era tornata mansueta come un'agnella, dopo
con una piccola chiave. nella cassetta era custodito lo scartafaccio ove ogni sera da trentotto
, 2-540: la sua sensazione più forte era il bruciore della cute irritata dal sole
gozzi, 1-269: tutta la cavità era perfettamente occupata da questa sostanza, la
carbone] parallelamente all'asse maggiore, ed era di figura sferoidale, e del colore
grano di miglio. la cuticola interiore era verdiccia, e nella materia bianca pochi
croce, iii-27-285: la grande lacuna era pur sempre nell'europa orientale; nella russia
il concorrere de'fedeli alle cose dell'anima era da sì lontano e in tanta moltitudine
cose accendeano la gioventù loro, quand'era venuto meno l'avere da casa,
volgar., 4 (7): era uomo di grande autoritade, e avea
: questo aveva nome di giovanni et era da firenzuola di lombardia. l. martelli
amor da quel, ch'io m'era. g. m. cecchi, 24-12
: la stazione, da piccola ch'era in principio, ci viene incontro, si
: santo bonifazio d'infino ch'elli era fanciullo era sì pietoso, ch'elli
bonifazio d'infino ch'elli era fanciullo era sì pietoso, ch'elli donava sovente
amico suo. petrarca, 1-4: quand'era in parte al- tr'uom da quel
lo credevo. ariosto, 11-65: era il bel viso suo quale esser suole /
: nel qual luogo fino il maggio 1550 era stato dato principio a spianare [ecc
esclusione. boccaccio, i-255: niuno era nella città che fermamente non credesse che
cui di tale inganno il re fidato s'era. bembo, 2-82: sì come
3-139: venendo una sera, come era sua usanza, alcuna volta da'cartolai
cartolai, s'abbattè a caso che v'era messer giannozzo manetti. boiardo, 2-5-29
2-5-29: sol da un canto vi era la salita, / tutta tagliata a botta
del suo padre. malispini, 12: era posto [il palazzo] dalla mano
bisticci, 3-87: dalla mano ritta era io 'mperadore di costantinopoli a sedere da rimpetto
delle accuse. pea, 7-115: era come se questi operai fossero stati a pensione
sessanta persone. giàcosa, 65: era infatti un capraio, un ragazzo dai dodici
adomata, / da deo santo ch'era amata. latini, rettor., 16-2
un bosco / che da nessun sentiero era segnato. petrarca, 131-11: e le
leopardi, 39-71: nella vista ancor l'era il baleno / ardendo sì, ch'
sembrava la strega di benevento da tanto era vecchia e grinzosa. vittorini, 3-125
provvisione avea da cavaliere, / ed era ben servito e onorato; / andare e
verga, i-r7i: tutta la gente era vestita da festa, come gu animali
della persiana. tozzi, i-26: era perciò un buon amico, uno di quelli
o acanti. idem, 2-16: era [la farfalla] un insetto orribile dal
vecchio. bisticci, 3-491: s'era allevato da piccolo fanciullo in corte di
i cavalli, i mulini, se li era consumati da scapolo in città.
, che da sé solo / non era per concludere altramente. castiglione, 236
noi stessi. de sanctis, 7-349: era necessaria la repubblica, il popolo doveva
: guglielmo domandò al segreto chi egli era; ed egli gli disse da sé
disse da sé a lui chi egli era, e come era venuto. macinghi strozzi
a lui chi egli era, e come era venuto. macinghi strozzi, 1-248:
12-90: la detta impresa del tribuno era un'opera fantastica e da poco durare.
per le anticamere e per le scale c'era una folla da non si dire,
uno de'compagni il suo cavallo ch'era di miglior lena, gli tenne dietro a
. moravia, ix-66: concetta che era subito scesa dabbasso salutò il primo con
salutò il primo con un soprannome che era tutta una pittura. = comp.
la storia di favolette. erodoto non era esente da questa credulità e dabbenaggine.
dabbenaggine di solleticarlo proprio in quella che era la sua mania di grandezza, lodando
suo luogo messer marsilio suo consorto ch'era, assai valente e dabbene. trattato
e domandò al portinaio se il sor conte era in palazzo. nello stesso tempo pregò
, 5-419: come uomo dabbenissimo che era, non arrivava a supporre che potessero
: il marito già oltre negli anni era un dabbenaccio che aveva sotto- scritto tacitamente
pascoli, 574: la scarna lunga testa era daccanto / al dolce viso di mia
mali, contra i quali non gli era permesso d'alzar la voce. nievo
1-324: detto fatto, dacché non c'era rimedio, a forza d'unghie,
quell'abisso. verga, ii-39: era stato per la disperazione, dacché tutti la
un buffo aspetto di salvadanaio; dacché era questa la sua maggiore bellezza: di
le cose operate dal re dacch'egli si era partito di siria coll'armata. capellano
. verga, 1-351: dacché si era messo nella carriera diplomatica non ci eravamo
.. non aveva più conosciuto dacché s'era accorto della presenza della villeggiante solitaria.
): giucatore e mettitor di malvagi dadi era solenne. sacchetti, 122-28: il
ai dadi. cuoco, 2-ii-198: egli era tutto odoroso di unguenti, e giuocò
d'ufficio. calvino, 2-63: era il tramonto, e donne spettinate con
al visconte di monlev, il quale era un largo giucatore, ed era gran signore
quale era un largo giucatore, ed era gran signore e ricco di rendita ogn'
20-38: l'entrar nella città non gli era a grado, / ch'era intradetta
gli era a grado, / ch'era intradetta, per la pace rotta / de'
dado nero. giocosa, 33: era tutta una rovina di massi giganteschi,
autobus animò di sé il paesaggio; era una meraviglia quella cosa semovente, come
di braccio in circa, ed in questo era un'apertura incavata a mezzo cerchio,
si ruppe una catena forte, / ond'era avinto e se gli aprir le porte
). di giacomo, i-716: era tutta avvolta in uno scialle a dadi
pentiva del tutto. ma il dado era tratto. berchet, 75: ora il
oriani, x-16-127: oramai il dado era tratto; se anche lemm ed olga
gran carta, ma convinti che non c'era da far altro, conclusero di rincarare
andò a prender la sorella. non era più vestito da prete, ma coi
, 33: il nome della bottega era * ai capricci di belzebù ', i
incruente e festose si camminava stupefatti. c'era un formicolìo e un daffare come dopo
: assieme ai suoi uomini, fausto era in gran daffare, quella mattina,
si dava un gran daffare, preoccupata com'era di rendere il più piacevole possibile al
canto altissima, e con eterne fiondi era la non pieghevole dafne, qui a noi
nel fuoco; se ardendo scoppiava, era ottimo indizio, ma se bruciava senza
, 223-78: va inverso il tedesco che era nascoso, e con una daga,
cieco, 9-75: febur che a teode era superiore, / vedendo ch'esso non
11-1-273: la fotografia sulla carta non era peranco inventata od almeno si ignorava: i