5-437: in quell'epoca a londra si era eccitatissimi per l'assassinio di una signorina
facilità questa buona opera, non vi era meglior mezzo, che il matrimonio del
bentivoglio, 4-265: perché il lumay era di già avvertito di questa mossa, furono
alla madre, ai parenti e a chi era presente, con tanta umiltà e
umiltà e con tanta effezione di parole ch'era mirabile cosa. b. segni,
a trovar sca- ramuré, che gli era stato descritto efficace mago. d. bartoli
et efficacemente si difese di quello che appartenuto era alle violenti brutture di pirro re.
don matteo narrava il suo viaggio ora che era finalmente arrivato, i suoi guai,
meritorie. verdinois, 16: il piccolo era rocco de zerbi. nessun giornale fu
enorme politica, amministrativa, sociale; era scritto con fuoco, con gusto, con
da lucrezio e da vergilio ciò che era d'ennio. bocchelli, 1-1 * 431
è intrinseca. bocchelli, 13-141: era un concetto dell'opera e del
di alcuni ufficiali tedeschi per vedere quale era l'efficienza di esso. moravia,
fisica. palazzeschi, 4-354: remo era solo e nudo con delle mutandine da
: insieme a questa radicale temperata, ch'era la gran maggioranza, n'era uscita
ch'era la gran maggioranza, n'era uscita rafforzata e iniziava la sua efficienza
manifestarsi. beltramelli, ii-239: scoperta era la bella fronte diritta e chiara,
davanti ad una tavoletta dove nostro signore era effigiato, postogli
medaglia e di molto prezzo, ove egli era per man di un grandissimo maestro effigiato
, 7-61: di nuovo, c'era soltanto il pianoforte a mezzacoda, il pianoforte
, iv-2-610: l'eloquenza del poeta era secondata dalle espressioni di tutte le cose circostanti
per che 'l mio viso in lei tutto era messo. boccaccio, i-71: ancor
bandcllo, 3-19 (ii-363): era stato generato da un dio che in effigie
di latta, in zincotlpìa, ch'era poi nient'altro che l'effigie di mazzini
: que'publici savi, a'quali era officio notare l'effige e nascimento di ciascuno
foglia. fracchia, 851: la pioggia era così sottile che pareva di camminare in
nel momento medesimo che tutta l'italia era in fermento per le vittorie effimere degli
1-232: l'effimera, strana primavera era ormai finita. il verde non era durato
primavera era ormai finita. il verde non era durato che una decina di giorni,
là dal mortale, ma di cui era pur un assaggio la letizia che ella provava
: portava el lucentissimo scudo, dove era effincto uno sole ornato de oro e gemme
mesenterio e negl'intestini sottili e ne'grossi era nata sparsamente in qua ed in là
e il rogo. e ogni via era fitta di gente, metà che andavano e
frangono. praga, vi-881: ella era uscita. pari a lungo e blando /
campi e per entro le foreste / spars'era di cadaveri la terra, / putridi
entro un immane / fendimento di rupi era disceso, / buio baratro immenso, a
. verga, 1-323: l'atmosfera era calda di effluvi giovanili. deledda,
, ii-159: la malinconia del petrarca era superficiale... era una malinconia non
del petrarca era superficiale... era una malinconia non priva di dolcezza,
per riconoscere quel che di me s'era effuso in lei, come per seguire nel
publicana. cicognani, iii-2-66: romualdo era raggiante: ospitale e festoso s'effondeva
comisso, 1-134: visto che si era fermato per guardarla come avesse compreso,
questo modo. varano, 270: era il suo conoscersi un possente / effondimento
non ha guari in una bottega dove si era introdotto con effrazione e staccava i polizzini
tentativo di risposta del frastornato figliuolo, s'era profusa in una tumultuaria esaltazione dell'amore
della immersione parla,... era nondimeno da tutti dannata con allegare molti
/ amore? gozzano, 1200: ella era ai ginocchi del beato e beveva le
bocchelli, 13-679: la voce gli era nota, ed anche il tono, lontanamente
abito). mamiani, 1-126: era il gran prete urbano, / che in
394: una forma bluastra, senile, era improvvisamente presente. il cavo orribile delle
del femmineo. manzini, 12-72: era anche minaccioso quel gran benessere, oltre
si cinge o serra al corpo. era un vestimento difuori d'un cubito di lunghezza
di diversi colori, e materie, che era propia al sommo sacerdote: l'altra
bisso, o fin lino puro, che era comune a tutti i sacerdoti: ed
del patriziato ecclesiastico, [hanan] era ancora l'egemone della sua casta per l'
di malea. civinini, 8-160: era [la casa] davvero bella,.
egestion di sangue e mal di pondi si era venuta risolvendo e consumando fino all'ultimo
e alla rivelazione: tutto il risorgimento era dichiarato eterodosso o acattolico, e il
acciocché egli discemesse e vedesse se quella era la tonica, o no di giuseppo
sostant. cavalca, i-5: era ammaestrato sof&cientemente in letteratura greca e egiziaca
leopardi, v-90: la quale leggenda era scritta in lettera egiziaca. beltramelli,
. bandello, 3-19 (ii-362): era dunque, tornando a parlare de l'
familiare di quei sacerdoti egiziani, e massimamente era domestica molto del capo d'essi sacerdoti
uomo egizio, la statura del quale era cinque cubiti. vasari, i-332: sebbene
tipicamente egiziane. dossi, 250: era una bruna dalle linee severamente egizie.
d'eglantine. sinisgalli, 6-193: era tempo che il carciophus ferrigno che rompe
, 19-74: morgante guarda; egli era un liofante, / che si dormiva a
dormiva a sua consolazione, / ch'era già sera, ed appoggiato stava / come
dì festivo, or poscia / ch'egli era spento, io doloroso, in veglia
incontrandolo in sul monte, domandò qual era salvestro di loro. ed egli rispuose
per certi atti, che l'aspettato era lui. [ediz. 1827 (
chiarito per certi atti, che l'aspettato era egli]. -dopo come,
da cui promise è nato, / donde era atteso uscì. d'annunzio, iii-2-43
., 2-2 (136): egli era in questo castello una donna vedova,
l'intrata, / trovo sì come egli era tormentata / la vita sotto un fel
subito a rispondere a questa che s'era fatta lui stesso, o piuttosto quel
pensò tosto a rispondere a questa che s'era fatta egli stesso, o piuttosto quel
furo venuti, quegli trovarono che arcon era morto. boccaccio, dee.,
paura che la morte: e questo era assai ragionevole, perocché dalla paura procede
rivelato che nascondeva qualche cosa, che era nevrotico, impulsivo, egocentrico, e lo
egoismo fatale. moravia, xi-363: era anche cattiva, di quella cattiveria fatta
: in germania la dialettica hegeliana si era spinta fino alla disperata egolatria e all'anarchismo
percosse nella eretica sansogna, / ch'era più ch'altra regione allotta / dal culto
falso toro, confessava quello ch'egli era. boccaccio, dee., 1-1 (
d. a chiavi false veramente non era; forse se ne sarebbe fatto scrupolo,
, giubbe, tela, galline, era fatto l'angelo! d'annunzio, iii-1-1014
èra proprio il suo nome, non era un nome falso, ed era un nome
, non era un nome falso, ed era un nome eccessivo per una che voleva
falsa porta, don- d'egli entrato era, trattala, e a cavai messala,
volta, non costretto adulava, ma era il momento in cui avrebbe fatto anche
, il paese nostro. non c'era niente di nero e di triste, né
nella beghineria. brancoli, 11-75: era veramente commosso, ma poiché non sentiva
i quadretti ti son piaciuti: non era falsa modestia se li dicevo mediocri.
fui in buttiga, el profumiere, che era solo, cominciò a mirarmi con l'
la mercanzia e ogni uomo, ch'era sopra la nave, fu da le false
di dire il vero sopra la sua fede era chiamato. moneti, 53:
accusazioni. andrea da barberino, ii-133: era allora in sulla sala tra l'altra
e glorioso, / e da belo altamente era disceso. / se ben con falso
in una falsa congiura, nella quale si era fatta loro sperare la cooperazione dei borboni
citò sp. oppio, perché egli era in roma quando appio suo compagno fece
viziosa e impertinente d'una volta, era sbocciato un esserino maligno, falso,
di essere spurio, a'quali non era solito concedergli tale dignità, fatto con
, fatto con falsi testimoni provare che era figliuolo legittimo di altri. botta,
conciliabolo. nieri, 215: c'era una volta un di quei soliti falsi romiti
conti. bocchelli, 1-i-24: gli era piaciuto pensar di tornare in ferrara a
ma ciò che stringeva maggiormente il cuore era la macchia sanguigna di queh'incamato falso
rosato falso della febbre. non si era lavata: era troppo stanca.
febbre. non si era lavata: era troppo stanca. -occhio falso:
). magalotti, x-1091: uno era un cavallo di napoli, saltatore,
mitologìa, i romantici hanno detto che era cosa assurda parlare del falso riconosciuto,
. andrea da barberino, 4-1116: era vestito aiolfo molto corto d'uno angelin
d'uno angelin con infinite pieghe, ed era cinto molto istretto nel falso, cioè
riarmò la torre del campanile, che era crepata per il peso di quella parte che
la cupola..., e perciò era necessario fare nuovi e più alti ponti
il falsopiano stava per finire. colle era nascosta dietro il ciglio: se ne scorgevano
vestito e in zucca, sempre dattorno era a lavorìi, all'ordinanze: dava
la prima falta né la seconda; ma era subitamente chi lasciava l'insegna dicapitato.
. villani, 10-24: sua intenzione gli era faltata per 10 dare che fatto avea
tostamente. sacchetti, 28-8: la fama era per tutto, che la nipote del
tutto, che la nipote del prete era una bella cosa. seneca volgar.,
di porta san gennaro... era fama un tempo che si facessero i migliori
povero disgraziato, se già da qualche anno era diffusissima in tutto il paese la sua
cosa frale perdea: eterno acquisto / era quel della fama. s. maffei,
de roberto, 397: a roma egli era preceduto da una fama così chiara,
tanto efficaci, che in poco tempo era sicuro di raggiungere, con la propria
arrostite, e trovammo il vinsanto, che era davvero non inferiore alla sua fama.
, per nome e per fama quasi niuno era che non sapesse chi fosse primasso.
volta volarono anche gli schiaffi, perché era uno scannato, senz'arte né parte
, 2-23 (345): ora m'era sopraggiunto la fame, e mi sentivo
che augusta non aveva fatto colazione ed era disfatta dalla fame. d'annunzio,
città di stratonice, laove ari- stonico era fuggito, costretta per fame s'arreddeo.
della natura. rovani, ii-614: era ricchissimo, e di una ricchezza ereditata
intanto! pirandello, 7-134: s'era recato da lui per intercedere in favore
131: tra marce e contromarce gli era venuta una fame da non vederci più
riposo con mezza paga, il che era lo stesso che farlo morire di fame
cicognani, iii-2-117: a una famelicità era successa una debolezza di stomaco per cui
, 13-8: fingendo i costumi da quali era tutto alieno, mostrava di digiunare negando
sui crocicchi. moravia, 12-448: era pieno [il recinto] di un vento
, poi che l'arte non li era valuta, ne saziò la sua famelica crudeltà
la mente. alvaro, 5-147: era un'ora digiuna, insipida e famelica che
potuto rimpannucciarla. bocchelli, 1-i-17: era costui un francese, spiantato e famelico
di parigi..., non c'era mai verso di spremergli una parola in
, i-108: quel conte brunon pietra era stato assai famigerato in milano per le sue
marziale. svevo, 6-359: c'era il vecchio mari che aveva una casa.
mari che aveva una casa. lui era un avaraccio famigerato e tutti sapevano che
e tutti sapevano che la casa non era stata assicurata. rapini, 26-13: troppo
di famiglia vote; / non v'era giunto ancor sardanapalo / a mostrar ciò
all'arbitrio della guerra e del caso, era da lui stimato troppo rovinoso partito.
, il più valente della famiglia, era anche una prova di ciò che il
nobiltà si richiedea. bisticci, 3-70: era in questo tempo d'età d'anni
/ con la famiglia che più gli era accetta, / e col tesor che
la famiglia di lui, la quale era per lo più di costumati uomini e scienziati
a colui che in luogo del podestà v'era. stefani, 10-79: coll'arme
fiano, dove il suo fratello era morto. pallavicino, 7-114: appresso
due volte tanto del biondo; quegli era scapolo e questi aveva famiglia.
165-40: l'uno... era possente uomo di famiglia e l'altro
uomo di famiglia e l'altro era un omicciuolo di piccolo affare. v.
suoi predecessori. verga, 4-15: era un correre a precipizio nel palazzo smantellato
assiduo. linati, 25-171: nutina era ormai divenuta persona di famiglia. donna
gran meraviglia; / e de'capponi illustri era famiglia. -essere in famiglia
ambizione di poter fare famiglia che sempre era stata la mia vocazione, mi faceva cieca
, 7-56: dell'altra [parte] era capo messer manno e corso donati,
qui tiravano molte famiglie. dell'altra era capo antonio di baldinaccio degli adimari, colla
congiunti. cinelli, 1-230: foffo era un buon figliolo, e gherardo gli
, e un chiasso di voci allegre. era la famigliola che tornava di chiesa.
un gentile uomo, il cui nome era pericon da visalgo, con più suoi
che, secondo s'intese poi, era amico esso di lei, e rivai di
, divina bevanda, né alcuno / v'era che lo conoscesse, famigli o fantesche
questo guardiano. bisticci, 3-81: era ammalato il famiglio del famiglio della stalla
famiglio del famiglio della stalla, ch'era il più vile uomo di casa. giov
un altro, tutta la servitù s'era raccolta nel cortile. d'a nnunzio,
e rinieri di giotto, che capitano era stato del palagio de'priori. statuto
. guerrazzi, iii-25: poiché ella era più furba di un famiglio dell'otto
al figur. giamboni, 4-533: era stato ad ataulfo familiarissimo appo nerbona.
(27): solamente per questo era salito in gerusalemme, cioè per ragionare
della valle, 131: mi era uscito di mente... di dir
la parola disubbidire gli piacque perché gli era familiare: durante tutta l'infanzia e
da sua madre che doveva ubbidire, che era disubbidiente, che se non ubbidiva ella
suoi familiari, sopra qualunque materia gli era somministrata dall'occasione. d'annunzio,
d'annunzio, iv-2-227: nella casa c'era quella animazione silenziosa di cui i familiari
, i-116: non solo il mio core era in quel petto, ma già vi
insieme, e quello famigliare era stato morto. bisticci, 3-39:
la compagnia in una camera, dove era l'ambasciatore con molti suoi familiari e
carte sopra tutti gli altri più gli era familiare. cesarotti, i-96: la
. it., i-36: maria era l'anello che giungeva la terra al cielo
uno dei procedimenti più usati dal brambilla era quello di attirare sulla persona del ragazzo
dello stato. dossi, 42: si era
della sua mitezza. soffici, iii-44: era il mio primo contatto con un'arte
curiosità. comisso, 1-85: il fucile era sentito dalle loro mani familiarmente.
): pensando io a ciò che m'era apparuto, propuosi di farlo sentire a
per nome e per fama quasi niuno era che non sapesse chi fosse primasso.
carlo, e 'l più savio e famoso era orlando. michelangelo, i-3: o
ma in essenza. cicognani, 1-155: era il messeri, un ben pasciuto e
pellico, conc., ii-64: era scoppiata la famosa guerra civile americana che
annunzio, iv-2-378: la mia vergogna era troppo divulgata, lo scandalo era troppo grave
vergogna era troppo divulgata, lo scandalo era troppo grave, 'la signora
grave, 'la signora episcopo'era troppo famosa. alvaro, 7-78:
, quel famoso regalo futuro; ed era una spada d'argento non mal lavorata.
fogazzaro, 5-191: lì presso c'era il famoso vaso rosso di gelsomini.
tecchi, 2-126: da quando gli era mancata qualche gallina nel pollaio, le bizze
, che, articolo pazienza, non era famoso, uscirgli incontro al sommo della
se le avessero detto che la povera violetta era stata abbrustolita sulla gratella come una bistecca
poiché vide che 'l donare del re era famoso e isvergognato,... ritenne
famosi libelli. davila, 353: era piena la città di libelli famosi, di
. cattaneo, ii-1-330: vi era un corpo di ottimati, un popolo
ipse e una col famulo nostro illico s'era partito. dolce, xxv-2-275: -voglio
sulla estremità della poppa (e anticamente era spesso abbellito con fregi e decorazioni dorate
: qualche carro ferroviario accostato al piano era stato riempito più che caricato di attrezzi
, ecc. (e in passato era usato anche con valore decorativo di palazzi
8-88: rinnovò l'olio nel fanalino ch'era appeso alla paratia e non doveva stare
fra i giocatori, che protestarono. era fanaticamente sicuro della fortuna, e l'
ii-907: il prete venne subito. era un uomo anziano ma forte ancora,
esteriori. silone, 4-226: era una delle compagnie più fanatiche. trascurava
per la natura sua concitata e fanatica era inclinato a tutt'altro che a questo.
crocifisso. d'annunzio, iv-1-893: era palese nella sua voce e nella sua
tagliata la via del ritorno; ma era una gioia amara, che spingeva al piangere
al neon, il suo fanatismo guerriero era svanito e gli occhi gli si riempivano di
poi nel pubblico i primi fanatismi, egli era pur sempre rimasto un magnifico pianista.
delirante. beltramelli, iii-1115: era un immenso rimuoversi di figure ammantate,
una fanciulla, la quale nel detto tempo era bellissima e da marito; e la
e da marito; e la fama era per tutto, che la nipote del
tutto, che la nipote del prete era una bella cosa. ser giovanni, i-113
e taccio. a. verri ii-275: era il suo aspetto di fanciulla non rimota
sto partito? pirandello, 7-184: s'era negato perfino... d'avere
della sua età s'allevavano, tra'quali era una fanciulla del detto medico, chiamata
15-372: tentavo giustificare rimetta asserendo che era una fanciul- lona, fra le altre
propio letto fanciullescamente, e lei mentre era nel giardino chiamata più volte. salvini
tenera e fanciullesca, nella quale non era peccato né essere potea, per ammaestramento
): la giovane, che semplicissima era e d'età forse di quattordici anni,
grammatica, essa dopo i fanciulleschi elementi era negletta. baretti, 3-183: dalle
dietro le lenti. papini, 26-289: era, allora, un bel giovane biondo
dimostrava però vecchiaia decrepita, la pelle era di un roseo fanciullesco e gli occhi
/ già ne'campi tespiaci mutato / era, per troppo a sé avere amore,
l'ora che indaga. / la fanciullezza era morta in un giro a tondo.
divina astarte. cardarelli, 3-14: era [il dio etrusco] un fanciullo canuto
perché si sapeva vecchio ormai mentr'ella era nel suo pieno fiorire. -fanciullo
il re, considerato che 'l conte era sempre stato servidore della corona, et era
era sempre stato servidore della corona, et era eziandio parente, mandogli un suo scudiere
fanciullo, ch'aveva nome ricciardo, ch'era disceso della casa di mont'albano,
rappresentate per dipinger mostro tale, qual era, e dimostrar al mondo quelle azioni essere
piei; e passando fralla gente, elli era in uno luogo molto fango. firenzuola
avevo preso per fattorino. questo fanciullo era di età di quattordici anni incirca.
, iii-321: la femina, di cui era il figliuolo vivo, disse al re
al re, però che il cuore gli era commosso per lo suo figliuolo: signore
aveva col monti, che nella vita era un fanciullóne. periodici popolari, ii-638
nel collegio germanico. dossi, 39: era un lasagnone di un fanciullotto cròi e
cellini, 1-79 (185): quivi era un suo fanciullaccio ragazzo di stalla,
dio. velluti, 49: perché allotta era molto fanciulla, stette poi tanto matteo
fanciulli, udite. beltramelli, i-219: era molto fanciullo ancora benché in apparenza sembrasse
che porge a cristo fanciullino una rosa, era tenuta, ed è, come figura
lettori, che il pùblico impiego di guido era tutta fandonia, sebbene ei già avesse
e gaglioffo, e porco, e poltrone era il nome dal dì de le feste
253: molti altri si ribellarono dicendo che era impossibile che la radio avesse raccontato queste
poco. barboni, ii-1-920: c'era il fànfano pietro fanfani, fisonomia di ortolano
socci, ii1- 668: la legione era organizzata militarmente più di ogni altra;
ultimo pane, certo tutto questo non era fanfara d'orgoglio. -con riferimento
. f. corsini, 2-651: era pensiero di cortes condurlo seco, ma
. frugoni, iv-346: io, ch'era spartano, malamente m'accommodai all'ascolto
tornasi di lampedusa, 72: il generale era uno sveltissimo toscano sui trent'anni,
iv-2-110: la figlia di clemenza iorio s'era precipitata dal ponte, ed era morta
s'era precipitata dal ponte, ed era morta così, nella fanga della pescarina
che diceva grandi paroioni, mentre era fitta in una fangaia di vizi e di
l'odor comune della morchia industriale s'era sostituito all'odor d'acqua e fanghiglia,
giallastro. d'annunzio, iv-2-95: era messaggero uno di quegli uomini che paion
non posso venire ora al capitolo, come era mio debito e disiderio di venirvi.
lave preistoriche e di crateri spenti, era ai tempi di roma un contrappunto di
. cassola, 4-181: alla zia si era riacutizzato un vecchio dolore alla spalla;
il bicchiere non toccasse il pavimento che era di fango rassodato. alvaro, 11-125
pittore francese che le faceva il ritratto, era stata quattr'anni a parigi, poi
prevenzione un astio furioso per quello che era un giovinastro,... che
un giovinastro,... che era sorto dal più corrotto fango, ma che
sorto dal più corrotto fango, ma che era milionario al par di lui. imbriani
e rotte / da la stagion ch'era piovosa alquanto. lubrano, 161:
, 11 (203): la strada era allora tutta sepolta tra due alte rive
. nievo, 1-323: per tutto era una docciatura ruinosa di neve
zione. boine, ii-112: era stato d'un tratto come quando col
2-7: ad una rocca, che era in mar, menolli: / dentro v'
; / nudo, algoso e fangoso era il meschino, / di che la madre
d'un povero e fangoso pescatorello che egli era, divenne improvvisamente, come testimonia ovidio
a'quali chiamare altri ozioso faniente era un'ingiuria. dossi, 153: nel
ore in cui il caffè lì difaccia era pieno di fannulloni, che le dicevano cogli
vagabondo. rovani, ii-582: era un gaudente ignorantissimo e fannullone, che
5-85: un fratello fannullone e scapestrato era quasi sempre via. -figur.
cicognani, 1-191: la passeggiata! quand'era tempo cattivo, in città, per
e votato; ma che se n'era soltanto determinato il fano, cioè sacrata
un tempio a giove statore, come già era stato fatto da romolo; ma che
fatto da romolo; ma che solamente era stato fano: ciò era luogo pronunziato
ma che solamente era stato fano: ciò era luogo pronunziato e dedicato al tempio,
e dedicato al tempio, e che già era sagrato. salvini, 16-62: quei
guardare il leone rampante scolpito, che era lo stemma di casa pisani,.
si confondeva con la tavola su cui era disteso, ma le mani guantate di
: i fanoni, del qual nome era molteplice il significato, e che interpretar qui
d'aragona, 25-39: non v'era arbor, che carco non pendesse /
esser questa finta fantagióne, / ch'era fuore a quel tempo di stagione.
ti dissi altra volta che follia / era ne'sogni troppo riguardare; / nessun
: la donna sentì il tradimento che era nell'aria, cercò di raccogliere le forze
e. gadda, 274: che cos'era il discorso? il signore taciturno non
uno si accorgeva che di vero c'era ben poco. -innovazione, estrosità
e così veramente lusinghiero per lui che era re. alvaro, 11-40: il maestoso
che dà sulla strada di montevergine, era decorato con un'architettura di lampadine elettriche
denari. nievo, 1-354: tale era quella nostra reggia, donde fuggimmo spiritati come
gronovio... e ch'egli era pieno di fantasie e di fiumi e di
. levi, 2-293: la voce era, più o meno, falsa, come
e della speranza: ma il panico era reale, lo si vedeva, come
della * piccola collezione margherita ', dov'era inciso innanzi al frontespizio un ritrattino dell'
pur veduta l'aveva, non gli era altrimenti entrata in fantasia. -essere
a costei non aveva messo fantasia perciò che era vestita di panno di lana assai grossamente
il velo, subito conobbe che quella era apatelea tanto da lui disiata. caporali
al ritrovare del giuoco? non ci era il lanciar del palo, il saltar
io certo non ti vedeva, tanto era sopra fantasia. -non è meraviglia: voi
andasse per un verso, mentre il moto era al contrario. dossi, 23:
il caffè nel tepore del salottino -s'era digià vicini all'inverno -: il
gli erano più mondi e se ci era mezzo alcuno da poter sapere i secreti
entrare un fantasima bianco, divino: era la contessa. -individuo magrissimo, macilento
pover'uom, per esser frate, / era magro e curvo e smorto.
e in tut- t'altro senso, era greco, il prediletto della madre, e
. bartolini, 17-170: caro m'era osservare come iddio crei serie innumeri di
razionale alla tedesca e all'americana, era quello dell'ufficio delle due dattilografe;
amore, per quell'impubere egiziana, era stato, riteneva, un estro, una
faldella, 3-25: fin da fanciullo si era mostrato fantasista, enciclopedico, pronto a
scherzo un po'sul serio il walpole s'era costruito una specie di maniero gotico,
, come acri fiori di giovinezza: era uno strano miscuglio degli occhi turchini di
tarchetti, iv-33: la mia desolazione era giunta a tal grado, che quasi non
qualche uomo, e subito il male era loro addosso. -per simil.
in cui senza ricordarsi di nulla s'era destato nella corsia fiocamente illuminata d'azzurro
per me. manzoni, 300: egli era / un fantasma d'error quel che
; ma l'altra, giovane, era assalita dai fantasmi lascivi. gozzano,
fantasma degli esami. linati, 30-177: era festa, il più bel sole splendeva
4-260: l'intervallo dei quattro mesi si era lasciato al re perché vi facesse le
le sue prove. adesso, che si era dimostrato quanto valesse il regio fantasma,
alzava, al fantasma di suono ch'era il cigolìo del carretto appena avviato, voleva
costume. linati, 30-28: era l'ultima vestale del vitino da vespa,
menti dei mercanti. bocchelli, 4-216: era scesa in mare, forse per conservarvi
fantasmagorie della lanterna magica, sappia che era quella un'adunanza di uomini appartenenti a
del paradiso... ma tutto era fantasmagoria di immaginazione e di sensi.
non mi fossi ritrovato sulla piazzetta, dove era la mia abitazione. pirandello, 8-914
i-530: dicendo adunque dante che suo spirito era stato lungo tempo con la presenza di
ricorda. vasari, ii-49: era similmente tanto amico della solitu
cardarelli, 6-92: la sua vita non era così felice come 10 fantasticavo. bocchelli
fondatezza nella posizione di quel suo eroe era il fatto ch'egli non conosceva il proprio
di voi. -il nome vostro m'era fuggito dalla memoria; ma fra le
.. mi aveva ritrovato e m'era sopra combattuto tra la felicità di riavermi
sbarbaro, 5-123: la tanto fantasticata non era naturalmente che una comune cassapanca di quercia
gli succedeva in simili fantasticherie, non era ben sicuro se, quel contatto, egli
allora che la detta impresa del tribuno era un'opera fantastica e da poco durare.
chiarire ciascuno come il male della fanciulla era uno spirito e non altra fantastica imaginazione
d'una quercia. bocchelli, 10-74: era sempre andata, se n'accorgeva,
, 7-21: il fantastico nel medio evo era naturale allo spirito. gli uomini vivevano
in un altro mondo, al quale era abituata la loro immaginazione...
loro che quel fuoco che aveanò veduto era stato fuoco fantastico che 10 nemico avea
10 nemico avea dimostrato, e non era. leggenda di s. maria
, iii-12-27: buona parte della mitologia era passata pure con qualche alterazione nel patrimonio
fantastica / di colui, con ch'i'era? -di quel viso / di fariseo
quella enfatica e bolsa prosa siculo-spagnola secentesca era la sua lettura prediletta. d'annunzio,
grosso fungo embricato da esca: / era forse la rustica cimasa / della fantastica casa
fantastico della città dormente trasfigurita dalla nevicata era visto soltanto come qualcosa che aumentava la
2-156: la sua bellezza intanto s'era sviluppata: era un genere di bellezza
sua bellezza intanto s'era sviluppata: era un genere di bellezza fantastica, delicata
la squisitezza e l'urbanità dei suoi modi era unita a un che di sottilmente fantastico
a una delicata bizzarria d'umore che era la vena stessa della sua poesia.
quasi tutti dallo zio e non ci era larghezza per imprese fantastiche, piano piano
per un mese. cicognani, 9-91: era una cifra fantastica quella che dovevo pagare
verga, 2-17: a sedici anni era diventato sognatore, fantastico, ipocondriaco,
e fantastico, come i precoci, era stato sorpreso, presto, dal travaglio
. dottori, 1-191: il tinca era un fantastico soggetto. g. gozzi,
marito suo da parecchi giorni in qua era divenuto fantastico e malinconico, andava di
de marchi, ii-304: paolino delle cascine era noto nei dintorni come un uomo ben
.. nemmeno mi sembrava cambiato; era soltanto un po'più spesso, un po'
meno fantastico, quella faccia da gatto era più tranquilla e sorniona. -per
. d. bartoli, 4-1-281: era il viaggio che allora prendevano, mille
, 28-56: orlando, che ancora era un picciol fante, / uccise finalmente questo
. sercambi, 335: perché era... assai ricco, tenea fante
di quel che d'uopo / più era a'nostri affari: / e gravatone un
, gli capitò alle mani uno, ch'era come uno per fante a piede,
di giotto da sangimignano, il quale era capitano de'fanti di palagio de'priori
che persone così diverse avevano in comune era appunto quella maturità, indipendente dagli anni
, 2-208: e chi pigliava, s'era suo il bottino: / sì che
] di brigata al covile, ma era fatica perduta. -fanticèllo: v
, 291: il mio vivere a padova era proprio quello d'un povero studente.
cure d'una vecchia fante, perché era affetto da non so che disturbo infantile.
e 'mmantinente lo suo cor ched era / come di cera -si fece diamante
il figliuolo suo male avvezzo e ghiottone s'era sviato dietro una fante, né per
giovanni, i-276: per una fantesca che era assai bella e graziosa nacque fra loro
divina bevanda, né alcuno / v'era che lo conoscesse, famigli o fantesche
vasta come il primo giorno che ci era entrata. -figur. grazzini,
diciam della fantina / d'insin che ell'era picciolina. a. pucci,
guardaron l'urina. firenzuola, 357: era costui innamorato di caritè, sin che
innamorato di caritè, sin che egli era picciola fantina, sì ferventemente, che
che poteva essere re, rimosso lui, era piccolo fantino, cioè monsignor d'angulem
tener contento / il figlio suo, quand'era ancor fantino. guerrazzi, 5-88:
e di citazioni a civitanova, quando io era a roma, che mi mise ogni
da giuoco il fantoccio col quale s'era scapricciato a strappargli testa, braccia e
divorato da gran tempo quel che c'era di vitale nel ricordo di lui,
. 1. neri, 1-15: era nel tempo che a'vaganti uccelli /
. grossi, i-239: il bello era quando il fantoccio non si colpiva giusto
padre di dargli donna né mai gli era venuto fatto; pure, avendone una
gli altri piaccianteo, il quale / s'era schermito bene insino allora, / vedendo
e no da quel fantoccione imbecille che era. = deriv. da fante2,
del cinematografo a una sola dimensione c'era di per se stessa una suggestività che
di calende, / e l'altro era un fanton lungo sei braccia. dottori,
..., / costui, ch'era un fanton grande e robusto; /
gruppo gentilizio o parentale-familiare, in cui era suddiviso il popolo longobardo, costituito dalle
dietro il suo scul- dascio / giunto era qui con la selvaggia fara: / rasa
dire tra galantuomini e ch'io non era un farabutto; e altre cose gli
e il filosofo? pirandello, 7-273: era scappata di casa per certi litigi con
farandola dei fanciulli sul greto / era la vita che scoppia dall'arsura.
vi siete giudicato. il cuore di faraone era indurito quanto il vostro; e dio
, dall'ambasciatore di spagna dove c'era un faraoncino, mi posi per la
? massaia, i-30: il nilo era riputato una delle principali divinità dell'egitto
. d'annunzio, iv-2-1202: ella era tutta così fasciata nella squisitezza di quella moda
. colonna, 2-307: lo interscalpizio venustamente era stipato pienamente di materia in rubro azurina
della città. alvaro, 9-446: era così nella vecchia società, quando l'ospite
di lontano, in un remoto villaggio, era ancora accolto come in un antico poema
farcito di esperienza umana e di meditazione era soltanto materiato di bruta e banale verità quotidiana
e rimessogli il vestito, / ch'era ancor quivi tutto in un fardello, /
: stamani il fardello pulsante, che ieri era inutile e pesante, tornava a reclamare
vita / doveva fare: il cielo era già rosso: / il suo fardello.
piedi cinquanta nella fronte, la quale era da loro assicurata con travi di rovere
loro. de sanctis, 7-408: era [mazzini] un pensatore che sentiva e
, e a'viniziani per sospetto, era in modo intepidito, che quello restante
destro canto, / sì che l'ombra era da me alla grotta, / restaro
parli a fare? ». ormai era andata così, era inutile parlarne.
». ormai era andata così, era inutile parlarne. -in costrutti imperativi
la briglia, che non s'era più puledri scapoli, e adattarsi al finimento
nievo, 6: l'edera temporeggiatrice era venuta investendolo [il castello] per le
abburattare e trarne crusca, ch'era molto grosso e crudele a vedere e a
. pascoli, 419: l'uva era colta, e si dovea far cena.
ojetti, ii-113: il padre ch'era medico... voleva...
ultima avventura: triste commiato di chi era per farsi fuoruscito a chi restava legato
che quelli imperatori, mediante quelle medaglie dove era impresso la loro testa, e ne'
8-824: vider là 've il cielo era più scarso / e più tranquillo, una
uscita di qualche particella di veleno, era il dovere che ne seguisse più prestamente
grazzini, 4-80: il riccio gli era innanzi, come suole a voi, a
una svolta, a un uscio, c'era attaccato un lampioncino rosso, ma così
. pavese, 5-88: la vecchia era seduta sul saccone contro il muro,
per affastellare un paio di fascinole gli era di grande accoramento. pascoli, 486
caro, 2-2- 199: io era già mosso per venire a far qualche mese
così facevamo giorno. panzini, i-361: era un gran duellatore di parole il figlio
gran duellatore di parole il figlio marco ed era capace al caffè di fare l'alba
1-43: il sonno che veramente la ristorava era quello rubato, facendo nottata, a
degli autisti, vedevo le facce. era gente che a volte faceva la notte
re, per l'opposizione che glie era stata fatta, aveva contro al nome
218: l'aspetto della campagna, era come se la mano dell'uomo avesse fatto
fosse, evitava financo, per quanto gli era possibile, di salutarlo venendo e andando
il momento di riprendere la somma, era asciutta come l'esca e pulito come una
22-79: quando io v'avea in prigione era da fanne / queste escuse e non
risponder sempre il contrario di quello che era. giusti, 3-146: tutti quei
si consente. manzoni, 36: era l'alba; e, molli il viso
6-9: l'invito... gli era stato fatto per telefono due giorni avanti
delle minacce, e fare il matrimonio, era un partito, che non volle neppur
. de roberto, 315: garibaldi era già in sicilia a far gente, non
dei dieci anni. pavese, 1-45: era stato visto da uno del prato correre
per fare una bravata da smargiasso. era un riso violento, sensuale e acre.
. pirandello, 7-673: e chi era più lui, adesso? ecco qua:
, vi-11: per fortuna sua mi era cascata addosso proprio nel momento in cui
tre costole rotte e lei non si era fatta nulla, salvo la crisi di
(471): della filosofia naturale s'era fatto più un passatempo che uno studio
poco più scavato. pavese, 6-247: era una povera ragazza che i suoi non
quarantotti gambini, 7-16: paolo si era fatto nuovamente di fuoco; di gioia
fessi, una vecchiona, / ch'era sacerdotessa e guardiana / del tempio di
orso. soldati, iii-76: il russare era fastidioso; ma clemente vi aveva fatto
all'orecchio. dovila, 30: era di parere che dissimulando e facendo mostra
sopra poi, per sua disgrazia, era fatta! baldini, 6-169: non
villani, 6-74: il reame di boemia era in discordia, e due se ne
/ fo, mentre ver se stessa era leale, / che riteneva modo imperiale
ambasciate e foresterie, che ce n'era gran quantità, si giostrò e fessi
/ e fece carità di quel che v'era, / il me'che può,
de roberto, 485: un dubbio era sorto nella testa di quest'ultimo:
testa di quest'ultimo: suo figlio era forse iettatore? e il dubbio adesso
ii-170: la minor prova che facesse, era di mangiarsi un castrone, duo paia
spirito). bisticci, 3-78: era lo 'ngegno suo divino; avendo a
ero in maremma da pochi mesi, ed era la prima che mi pigliava: e
conti più tardi » disse aurelia che, era diventata pallida dalla rabbia.
: è questo come un monte ch'era stato eretto dai re nelle occorrenze
fare il baule. serao, i-123: era pronta a far fagotto, per non
fagotto. barilli, 5-1: non c'era tempo da perdere. avevo ancora molte
9-23-141: dal criminale... si era data fuori la facultà di far loro
anglosassoni « fa fino », e c'era il rischio che qualcuno si trovasse tentato
tafalco -quanto faceva teatro, quant'era surrealista -e riattaccò con la sua
19: d'acquistare onore e gloria era fra loro a prova grandissimo studio e
livio volgar., 3-227: ivi era assai competente numero di armati a così
. nievo, 1-329: colui che era conoscitore di monete come un borsaiuolo,
pulci, 6-8: merediana, ch'era alla finestra, / fece chiamar sue damigelle
aveva più vergogna: la cicatrice non era uno spacco come fanno i bambini,
fea l'arme cessar, lunge non era. campanella, i-43: la luce è
pavese, 1-11: lui invece si era fatto prendere senza un soldo in tasca
rassicurati, ch'aveano veduto ciò che era, mandarono comandatori e famiglia ad acchetare
casa, al da fare che ci era, a questo e a quell'altro,
al pome o alla braccia, ch'era degna cosa a vedere. cellini, 1-97
sp., 33 (579): era un guazzabuglio di steli, che facevano
ognor verde. moravia, xi-166: non era bella, gesuina: piccoletta, con
il giorno. pavese, 1-7: era un ridere con malizia, di quelli che
gli comandava la sua natura. si era fatto da sé, e ne era fiero
si era fatto da sé, e ne era fiero. 55. intr.
, xliii-412: di iesù il corp'era 'l sepulcro voto! / allor fu
buonarroti il giovane, 9-386: m'era parso / vederti con gli astanti fare
: ché la gonnella, che sì l'era stretta, / se ne porìan far
: in questo il giorno a fare era già presso, / e a cantar gli
: qualche ora fa, un assassinio vile era trasmutato in un sacrifizio eroico. ed
. nieri, 229: la funzione era ita un po'per le lunghe, e
che io avevo, perché e's'era cominciato a far fresco. grazzini, 4-49
freddo ai piedi. pascoli, 323: era avvilita, e non le facea fame
, 3: se il re era in prima innamorato della figliuola anzi ch'
fino ad otricoli. rovani, i-493: era il prete di casa, ossia quello
giustizia, io. cassola, 2-416: era gente che se la faceva coi preti
certi gioveni di pisa, ella non s'era mai potuta maritare. machiavelli, 704
suo cuore. serao, i-872: era un pranzetto alla buona, in una
alvaro, 5-43: ogni parte di lei era preziosa, lavorata come un gioiello,
aveva veduto e in mezzo a cui era cresciuto. -con la particella
, che io avevo sempre tenuto: era un ricordo della mia sorella. ma,
pietra e farsi male e, dove era sodo e ghiaccio, di sdrucciolare ed
v-259): il suo diletto / era non far mai nulla e starsi in letto
pulci, 25-51: e bianciardin, ch'era con gan molto uso, / provato
il popolo suo. ma poiché la piaga era cessata, faceva peggio che prima.
, perché tanto, ad aspettare, c'era il caso di far peggio.
volto leonine. berni, 116: era ricciuto, questo prete, e l'arco
tornato alla moglie senza preda perché s'era baloccato ad aspettare fino a sera,
. pavese, 6-125: oreste non era venuto. era subito scappato al suo paese
6-125: oreste non era venuto. era subito scappato al suo paese nelle colline
-bisogna che andiamo anche noi -. così era nato il progetto di farcela a piedi
detto che la via per andare a casa era bella pulita e invece ci è un
cogli avvelenatori. cicognani, 9-103: era quindi arrivato a una gelidità, a un'
capanna. jovine, 2-50: s'era fatto tardi e fuori il tempo era
era fatto tardi e fuori il tempo era buio. -non vedere l'ora che
fare. levi, 1-230: don luigino era geloso di questa sua assiduità, ma
, 9-74: il fare della compagna era una cosa intesa e necessaria, come
e 'l capo: al quale atto gli era risposto con un più chiaro sorridere e
passato in proverbio. dossi, 116: era solo,... stanco,
ogni sua pace. cassola, 1-224: era troppo sicuro di sé, e trinciava
mostro il bel modo del fare, che era quasi smarrito. baldinucci, 2-2-199:
di marte,... si era portato subito a versailles. pascoli, 138
avanzasse lasciando un solco per terra (era immaginato di color del rame, ed
immaginato di color del rame, ed era sacro a esculapio). dante
le vesciche. pulci, 4-2: era nel tempo ch'ognun s'innamora / e
tutta la testa, fin da quando era piccina, ad imparare, come soleva dire
mano, diceva al babbo: - era buona, vero? quella donna?
da altre persone, la loro bellezza era completamente svanita, risultavano ridicoli con cravattine
pareva che per appunto giorgio, ch'era allora un gran farfallino, avesse bisogno d'
redi, 16-iii-156: dalla parte più acuta era aperto [il bozzolo]..
2-48: il messere suo, il quale era consumato su'libri, rinnegava la pazienza
, ma veritiera in ciò che narro) era un omac- cino stravolto. vallisneri,
idem, 2-114: che grande encomio era poi questo de'romani, che stessero
principio un farfarello antiaccademico, quella non era conversione ma continuazione. -persona intrigante
saltò fuori e la gatta, perch'era satolla, non lo prese. g.
sanza abburattare e trarne crusca, ch'era molto grosso e crudele a vedere e
intrise di farina,... s'era messa apposta ad impastare il pane,
perché la farina della propria persona s'era convertita in crusca. boccalini, i-367
andò a dormire con ramis, ch'era nella carriuola: e molto bene si macinò
ben bene in viso, e non gli era parso schietta farina. -anche iron.
e di scuse, e che non era sua farina, e che non potrebbe
che tutta la politica appestatrice del mondo era farina del suo sacco. soffici,
alla materia di quel primo numero, era tutta farina delle nostre cinque sacca.
il minorenne ch'ella aveva traviato, era il nipote d'un mercante di vino
separava il carbone; e separato che era, si adoprava il digestivo di trementina
zena, 83: la linda non era farina da far ostie... e
, ed ivi per lo comune vi era castellano nanni di deo, farinaiuolo. buonarroti
e peste mescolate con essa, e questo era suo cibo e suo bere.
mandasti dodici: tristizia! e gli era me'ch'e'fussin buoni e pochi;
alla continenza, che più spessamente appo loro era uso di mangiare farinata di pane.
orafo, come la notte il maestro s'era riposato comodamente, e che il gavacciolo
. gadda, 13-268: la sbobba meridiana era l'ottima, la supersbobba: orzo
: orzo e patate, la sbobba serale era di farinèlla e patate. =
sp., 33 (579): era una marmaglia d'or tiche
simone, coperto dal suo pigiama lilla, era pallido e farinoso alle guance.
tempio, per orare: l'uno era fariseo, e l'altro publicano. il
fantastica / di colui con ch'i'era? -di quel viso / di fariseo che
con giudei, / ché ciascun suo nemico era cristiano. giovanni dalle celle, xxi-204
. bacchetti, 5-183: ma agata non era là per sospettare, fantasticare, né
in un quaderno le prescrizioni farmaceutiche. era l'ora della visita. d'annunzio
d'annunzio, iv-2-147: fra vittorio era un sessagenario invermigliato fortificato e letificato dal
geniali. deledda, iii-461: di solito era la vecchia, che curava i malati
diplomato alla scuola di farmacia, s'era impiegato presso una grande azienda di prodotti
abitazione dei due veterinari e che vi era il corredo degli utensili e suppellettili. carena
omeopatica. cicognani, iii-2-283: c'era nell'# armadino della farmacia » la soluzione
mettere in esaltazione lo spirito. non era dunque codesto il farmaco migliore pei nervi
un biscottino di savoia, che v'era sopra, si valse del cioccolatte medesimo dipignendone
petruccelli della gattina, i-17: l'esercito era purgato di quelli che restavano dei
, / non dubbiate ch'egli era un bel fameccio! = variante
e farneticante quarantottenne... s'era per tal modo invescata sulle panie segretarili
che tutto il resto, poi, era stato un affar di nulla. -sostant
. ed ella pure affermava che così era. gemelli careri, 2-ii-198: non
pateticamente. cassola, 2-176: non gli era mai accaduto di sentirsi così disperato,
cavalca, 19-250: fra gli altri ci era un gran farnetico, lo quale ogni
e la notte già altissima, si era rivelata un momento nella sua più intensa oscurità
: la maggior parte di que'volumetti era... farragginata di concettini lumeggianti
diversità di cose e d'uomini com'era quella d'italia, non mancavano leggi
domenichi, 1-559: ne'sacrifici ancora non era cosa alcuna più religiosa che 'l vincolo
novelle si portava il farreo, ch'era una vivanda fatta di farro.
sacrifici. ugurgieri, 40: era venuto il malo dì, nel quale m'
spalle. caro, 2-225: era già da vicino, il giorno orribile,
. c. gozzi, i-213: era uscito [goldoni] coll'altra novità delle
della polesella, la sera prima, era stata rappresentata una sconcia farsa contro i
vedovella. luca pulci, 3-23: era a punto la aurora apparsa / quando
al nostro niente. boine, ii-166: era la burletta, era la farsa della
, ii-166: era la burletta, era la farsa della moralità, della idealità decaduta
, iii-24: in un tempo siffatto c'era il pericolo di vedere ogni sublimità cambiarsi
: la solennità dell'olio santo s'era trasformata così in una farsetta da carnevale
con o senza maniche, ed era per lo più imbottito di ovatta; oggi
, 7-11: al drappel degli amanti, era venuto / in serico farsetto azzurro e
gente di campagna; e non sapeva ch'era un giorno... in cui
al bellico al farsetto, / ch'era di ferro, ed ogni cosa infilza,
ed in farsetto / ciascun de'vogador s'era spogliato. 5. dimin. farsettino
della città onde sotto un vii farsettaccio era fuggito, drizzò un divoto chiostro.
fascetta, sempre candida..., era alta in modo quasi inverosimile, perché
, perché anche il collo di frangisacchi era lungo. 2. striscia (di
vendita. imbriani, 1-81: era la posta: lettere, giornali. si
libera la flessuosità che, insolita allora, era un fascino nuovo. soffici, v-2-338
mezzo di ciascuno fascétto per lo lungo era una stanga, la quale da ogni capo
un pezzo di tegola antica... era la fascia acconcia a modo d'una
oro al petto. foscolo, iv-474: era vestito del gilé, de'calzoni lunghi
fascia del barrocciaio che nello sforzo gli s'era allentata. alvaro, 2-67: scorse
, e allora cognobbe veramente ch'egli era frate ginepro. pascoli, 1005:
fasce del braccio, per lo quale si era tratto sangue. b. davanzali,
: perché per le fascie ivi non era / comodità di panni né di tele
serao, i-540: nell'anulare, era una fascia di argento, un anello
appannato dalla fascia dell'umana carne, era però così dilicata e sottile la covertura
l'effluvio caldo della resina, ed era bella perfino la fascia sterputa tra le pinete
dottori, 1-445: costui sotto alla fascia era ornai gionto / più che dal cor
sifone, 5-18: l'aria era avvolta in una luce verdognola teneris
che andò ad accompagnarla in camera, era una vecchia di casa, stata già
dire che la gina alla ghiacciata s'era lavata il viso le dodici volte nel secchio
v-2-734: tutte le ossa erano infrante: era un tritume senza più dolore dentro il
, 3-180: [galileo] non era in certo modo stato peranco fasciato,
stagnai, fasciai; nulla di vitale era leso. boine, ii-89: lo fece
erano gialle d'unto; ma il libro era stato fasciato con un giornale. stuparich
. d'annunzio, iii-1-332: finché era nel suo letto, sotto le sue coperte
villani, 8-74: [il cammino] era aspro e malagevole, perocché venendo da
la loro città [de'viniziani] non era fasciata dalle acque, se ne sarebbe
piano, e prese il fascicolo ch'era sul leggìo. fogazzaro, 7-12: carlino
le prime la scintilla, il fiocchetto, era minore nella spinai midolla che nel fascicolo
mia campagna. bacchetti, 13-799: era la curiosità dei vecchi per lavori di
caviceo, 1-417: o dio, era uno stupore quello divino sguardo con il
sdruscite le fascinate, con le quali era conglutinato il terrapieno, cominciò [ecc.
del fascino. d'annunzio, iv-2-340: era qualche cosa come un fascino cattivo,
petrarca]. lanzi, ii-266: era fecondo d'idee, velocissimo di pennello,
in alto, tutto quel silenzio fascinoso era trafitto da uno sfavillìo acuto, incessante di
prima. moravia, ii-251: il forziere era piccolo, come vide luca, e
cristallino e bello / avea lasciato, ov'era la sua vesta, / anzi le
. pasolini, 1-66: ci si era messo pure un treno, che passava
potenza il fascio di cotanta impresa gli era troppo grave. petrarca, 81-1:
consoli, questori, dittatori); era costituito da un fascio di verghe di
legate insieme con corregge, nelle quali era inserita di sopra o di lato una scure
città, dove il potere dei consoli era limitato dal diritto di appello del popolo;
dal diritto di appello del popolo; era portato dai littori davanti ai magistrati romani
di verghe, e dicevano che non era bisogno che ai fasci fossero tolte le
tolte le scuri, perocché il loro ufficio era senza appellazione. g. brancati [
. carducci, iii-7-7: l'italia s'era rilevata appoggiandosi d'una mano alla croce
. moravia, ix-40: la piazza era deserta, sembrava più grande del solito
moscovita. pirandello, 6-15: c'era una chiacchera in paese,..
a calena. pavese, 5-152: era in buona col podestà e con la casa
/ poi fece sì ch'un fascio era elli e io. bibbia volgar.,
, vibrante. alvaro, 14-176: era una brutta ballerina, in uno spettacolo di
per santità, ma per quel ch'era, mostra che sono più tristi gli ipocriti
morte del cavalier giacinto fischietti così com'era avvenuta, perché decaduti gli infingimenti moralistici
pacchetto di dolci, che poi non era nostro? ». pavese, 8-355
10-180: durante il fascismo in chi gli era contro vedeva facilmente il nemico.
degli avversari. pratolini, 10-378: c'era da giurare avrebbe avviato il discorso sulla
antichi capi del governo che... era in grado di fronteggiare e di vincere
abbando nata dal calore. era stroncata, era perduta, era un fa
nata dal calore. era stroncata, era perduta, era un fa
calore. era stroncata, era perduta, era un fa sciume da gettare
ii-334: nella selva fonda, poiché ell'era piena e contemplava per diametro il fratello
santone, dopo quella delle esequie, era di tener il conto delle quattro fasi lunari
il popolo, il quale s'era ritrovato ivi alla solennità del fase, agnelli
sopra il fuoco, sì come era comandato per la legge; e l'ostie
davanzali, ii-478: l'abito suo era bigio ungheresco, con pavese in mano e
(i-216): una catena dentro v'era ascosa: / con essa quel gigante
le spalle e tutto ciò che egli era. né quel fastellaccio, poscia che
liberi da obblighi religiosi, in cui era lecito, nell'antica roma, attendere
l'italia, il poeta maremmano s'era fatto l'obbligo di cantare in gloria i
. bandi, 358: la gran guardia era co mandata dal capitano tamburini
. fasti [diesi * giorni in cui era per messo esercitare la giustizia
non che la maggior parte di loro era fastidiata, e odiava la reina.
non tanto per paura, quanto perché era d'indole trascurata e fastidiente.
due uova appoggiate al fuoco, et era un fastiggio a vederlo mangiare. coletta,
1-1- 166: mia madre s'era morta pel fastidio della cattura mia.
. g. villani, 12-77: era il loro un grande fastidio, che
, 20-110: la donna ch'avea seco era assai bella, / ma d'altiero
: al cessar di quella pauraccia, s'era da principio sentito tutto scarico, ma
l'ultimo dei suoi figli, marino, era un povero scemo, che correva sempre
dargli il mangiare in bocca come quando era bambino. 6. evento,
. papini, 28-59: mangiare in famiglia era per me un fastidio umiliante, quasi
vita. della casa, 5-iii-244: si era messo tanto fastidio, che a pena
ma se ella sapeva che quella vecchia era così fastidiosamente matta, perché spingerlo a
sotto il pelo dell'acqua, si era mutato in un grigiore specchiante nel quale
questo il gran numero de'morti non era tutto mangiato infino all'ossa, che,
parlare di crasso, e dolendosi che non era udito, disse crasso ascoltiamo il bel
fastidioso leggere. cattaneo, iii-4-31: era ormai troppo fastidioso l'udire li austriaci
, 3-262: nel '05 non c'era, di fastidioso all'orecchio, che il
. soldati, iii-76: il russare era fastidioso; ma clemente vi aveva fatto
ai lor piedi / da fastidiosi vermi era ricolto. maestro alberto, 147: l'
egli avendo grande dispiacere e dolore, era diventato sì strano e fastidioso, che
s. li può immaginare. 10 era il più fastidioso di tutti, perché mi
il più fastidioso di tutti, perché mi era venuto un poco di impazienza: cacciava
, v-15: anche il temuto vero gli era da que'fastidiosi volentieri perdonato.
stava ancora ostinata e fastidiosa, ed era molto aliena dall'umiltà e mansuetudine cristiana,
fastidiosi, si cacciarono nella truppa dove era ligneroles, ed accosta- ronsi a lui
tutti i punti dove il gettamento dei ponti era ritenuto possibile. 4.
, a volte odiando ogni cosa che le era piaciuta... respingeva anche la
lorenzo de'medici, ii-35: quivi era d'ogni fior vermiglio e bianco / l'
, ch'in tempo del suo marito era stato con tanto ordine, fastidita del mondo
in fastidita / solitudine vivo; ed era, un tempo, / come allegria
, 1-94: per gli assalti de'nemici era il paese fastidito e impoverito di munizione
: uno de le contrade di piemonte era enfiato molto contraffattamente, sì si botò
con la gorgone, non solo perché era un solito ornamento degli scudi, come
mai. rovani, i-363: ell'era salita a quel fastigio che toglie perfino
, 22-88: fallace e dura / impresa era il domar veneto fasto. arici,
non si sapeva da qual padrone), era per lei un fasto ed una vittoria
sfidare i secoli e da attraversarli, s'era come placato, superato, trasfigurato in
di gentilizia opulenza, in cui fastosamente era morto, da grande, sontuoso.
il vino forte, colorato, fastoso che era l'onore dei pasti e la croce
tommaseo, i-471: sapevo che sua madre era di parenti poveri, ma conservante memorie
suo affetto dava nelle stravaganze, ed era fanatico della figlia, geloso, fastoso
con seco per certanza, / ch'era fatata e cotanto villana. ariosto, cinque
, quando io nacqui, io non era sì vecchio quanto io sono al presente
io sono al presente, e non era sì barbuto com'adesso, né sì brutto
una piccionaia, una casa di fata. era un mistero come ci capisse tutta.
, e il profumo delle foglie, era per me come un viaggio nel paese delle
/ per mutar, se mai d'uno era stuccata. -dimin. fatina.
, se la fatagióne allotta non gli era scudo. note al malmantile, 2-653:
/ a me la vita e l'aura era gentile, / e già l'alma
ogni mortale / sormontava d'onore, et era a tutto / l'ausonico sen pace
. (secondo i libri fatali) era necessario placare per liberarsi da quella influenza
lo mandasse la strige: perché quello non era il metro né del gufo, né
e signoria. collodi, 476: che era giunta finalmente l'ora di distruggere il
suo dorato capello, né dannata / era ancor la sua testa a l'orco inferno
tuo lutto. alvaro, 14-53: era impegnato con la sua personalità morale e intellettuale
orror ne l'alma impresso / m'era presagio de'miei danni espresso. idem
, lento, fatale, da cui non era possibile sottrarsi. 10. che decide
fatale; trovarono il misero duca, qual era, scannato. manzoni, pr.
mettersi alla testa d'una rivoluzione, era consono alli altri atti di quella fatale
, che la donna che parve fatale era morta: morta in modo misterioso che
d'annunzio, iv-2-1233: il mio spirito era fervido, fertile e fatale come nel
amore. il concepimento d'una divinazione era prossimo, e l'oracolo del sangue
prossimo, e l'oracolo del sangue era stato bene interpretato. -che canta
e d'altre assai laudi cortese / era ciascun; ché a le donzelle alletta /
d'amaranto. de roberto, 1-103: era così bella, con due occhi così
donne fatali? moravia, xi-143: c'era un paio di fotografie in cui lei
altri protestanti esposti alla furia dei cattolici: era fatale che perissero. pirandello,
prendesse moglie... via! era quasi fatale! vittorini, 5-358: è
: dal suo discorso conobbi che egli era fatalista quanto può essere un giannizzero.
pananti, iii-23: la schifa ciurma era tutta coperta da capo a piedi di
bivio. gozzano, 600: era un poco fatalista e molto superstizioso, e
x-14-81: l'infinita amarezza della disillusione era rifluita al loro cuore in quella improvvisa
rovani, ii-161: la colpa non era di nessuno, non era che della
la colpa non era di nessuno, non era che della maledetta fatalità. nievo,
». « e dire che stamane c'era un sole! ».
14-422: la testa eretta sul collo gagliardo era intrepida con gli occhi velati di languori
gli facea festa; e chi più era caduto alle sue reti per li tempi passati
/ che se non fosse, come era, fatato, / al primo colpo il
dardo passato. ariosto, 12-49: era ugualmente il principe d'anglante / tutto
, gli si ruppe la cinghia ch'era afibbiata di drieto, e buovo 10
richiamarli. collodi, 281: il sangue era sempre li; perché la chiave era
era sempre li; perché la chiave era fatata e non c'era verso di
perché la chiave era fatata e non c'era verso di pulirla perbene. carducci,
stati cinna e siila, e egli era il terzo a cui era fatato e preveduto
, e egli era il terzo a cui era fatato e preveduto che dovea la signoria
. b. segni, 211: egli era pur fatato, che divenisse non pur
, 1-215: questo tizzone, nel quale era fatata la vita di meleagro, sono
età e fatica matura; la quale era sufficiente in ciascuna impresa, e d'
avvallamento, sotto la cittadella. tanta era la mia fatica che, come misi le
: la brevità della vita loro ne era cagione; perché in dieci anni che
stabile della cui famiglia da molti anni era donna di fatica. bacchetti, i-307
buzzati, 6-143: partire presto non era difficile, una sveglia anormale non poteva
insospettire in casa, solo di sera liberarsi era difficile. tutto stava nel poter tornare
., 5-31: nel suo esercito non era assai soccorso alle due faticanti colonie.
che... quella parte, che era più faticante, andasse con lui a
ne'lanifizi. papi, 1-2-129: era per natura più taciturno e pensieroso,
per moglie la polissena, che così chiamata era la giovane, ma sallo iddio ch'
miseri. bacchelli, i-221: non era curioso, ma, nella semplice mente di
: la bottega che avevo in mente era poco più su sul corso e non faticai
sì faticarono la nave dove la donna era e'marinari, che più volte per
giorni venti, per modo che non era lecito mettere li piedi fuora della porta
.. lo sperereste? chéh! era sempre al di là de'concordati, a
ortolano. pirandello, 6-25: s'era attaccato intanto a un tozzo di pane
idem, 1-iii-158: mezzani non ce n'era? sì, ma buona gente,
fogazzaro, 5-15: per ora non era possibile, giuocare. la barca avanzava
6-70: la crudezza delle sue parole era confermata dal fremito del suo corpo, faticosamente
verga, ii-49: quando egli si era lasciato vincere alfine dall'indifferenza generale,
per guadagnarsi 11 pane, essa sola era rimasta una gran leggitrice di romanzi e
, 4-101: arroventare e incenerire carbonella era molto faticoso, perché bisognava star fuori
, ii-234: egli rispose: non era qui il circo massimo? era, diss'
non era qui il circo massimo? era, diss'io, ed ora a stento
. moravia, viii-79: sapevo che era incapace di mentire, prima di tutto
). cavalca, 19-108: molto era faticoso agli monaci di quelli tre monasteri
l'acqua allo lago, e specialmente era gran pericolo nel discendere dall'alto monte
teneva a braccetto, sulla neve, che era alta e rendeva faticoso e allegro il
fino al sacro speco, un tempo era faticoso, ma è divenuto comodo perché una
fece un po'più rumoroso. qualche respirazione era omessa e una pausa era al suo
qualche respirazione era omessa e una pausa era al suo posto; poi riprendeva ma la
posto; poi riprendeva ma la ripresa era un po'faticosa. negri, 2-9:
dei legumi: ciò, da quando s'era accorta che la nuora le contava i
mortale. bocchelli, ii-133: c'era per l'aria il silenzio dei temporali
arcana portata, il mondo che in te era corpo. 12. che annoia
. verga, 2-152: cotesta vita era stata occupata soltanto d'ozio, e faticosa
.). cicognani, 1-13: era rimasto un ragazzo e con un quinto
che, essendogli morti i genitori quand'era bambino, gli era stato consegnato,
i genitori quand'era bambino, gli era stato consegnato, allo scoccare dell'ora
gli occhi al casamento fatiscente in cui era entrata di ritorno dalla clinica, col
livio volgar., 4-493: se così era dato da'fati, che io il
, dissero che il 'fato 'era la disposizione de'cieli e delle stelle.
: tal della mesta, immobile / era quaggiuso il fato: / sempre un
ii-102: se al sentimento de'proprii diritti era
. bocchelli, 10-18: se cotesto era il fato odierno della musica lui non
fati, onde dalla spensierata agiatezza si era in questi ultimi tempi ridotto in umile stato
caro, 2-706: se 'l fato era / ch'io dovessi cader, caduto
guarini, 52: ma, poi ch'era ne'fati ch'io dovessi / amar
: ad ogni modo piacemi che s'egli era nei fati che l'autore peccasse '
eran pieni: volgarmente, la pera era matura, cadde. -il cielo
in esso [nel sonno] le era stato concesso di prender figura; e
fiducia nella sua possanza, don garzia era tal vecchio peccatore da non dormir più
tranquillo i suoi sonni una volta che gli era stata messa nell'orecchio una pulce di
; in malora, avessila tolta quand'egli era d'altra fatta e giovine, e
, iii-9-134: sì fattamente dunque si era romanizzata la gallia meridionale. -sì fattamente
m. villani, 9-48: e ciò era fattevole senza contasto per forza che appresso
, 3-65: recordo d'una femena ch'era bianca, vermiglia, / vestita,
/ vestita, ornata, morveda, ch'era una maraviglia: / le suoi belle
gabriel che dicesse: ave. / era brutta e deforme in tutto il resto:
del delinquente. moravia, ii-323: era tutta vestita di bianco e luca vide
. bocchelli, 5-73: la chiesa era piena di cose familiari, dalla tomba del
pulci, 13-33: salamone, perch'era sapiente, / con questi due se
lavorazione. panzini, iii-397: essa era ben meritevole di ammirazione: due gambe
ii-10 (45): dal viso era cascato il fatti bello. roberti, ix-47
assai probabilmente, da donna amorosa che era, spalmava il volto. = comp
inginocchiarsi, che dentro di lui s'era già compiuta. baldini, 7-39:
domani; per intanto il brav'uomo era già riuscito a riscaldare atomicamente l'acqua
volgar. [crusca]: lo latino era grande e fatticcio, e di grande
: il mio volto quella sera non era men bianco del suo, gli occhi solamente
, come dicono i legali, la professione era dell'avvocatura. c. e.
tentativo di uscire dall'inerzia potesse spegnersi come era accaduto per tutti.
pratiche, fattive. moravia, 12-241: era, pensava, un amore assai esigente
nelle faccende sue, il cui nome era ser brunellesco di lippo lapi. negri
pestilenziosa mortalità di armenti, non si era nel paese di vittemberga né veduta mai
i giorni delle pazze spese; sicché quand'era l'ora di pagare lo scotto,
cosa malfatta. baldini, i-449: non era uomo di sterminate letture e volentieri ritornava
. castiglione, 337: io m'era deliberato, per quanto poteva, dichiarir
uscir di casa non aveva pausania, com'era suo costume, rifocillato l'animo nella
cavalieri portassero cappello, il quale pannonico era chiamato ed era fatto di pelli. bibbia
, il quale pannonico era chiamato ed era fatto di pelli. bibbia volgar.
ch'egli adoperasse la terra della quale era fatto. cennini, 32:
fogli incollati. ariosto, 25-31: era viltade espressa, / conveniente a un
, inf., 14-14: lo spazzo era una rena arida e spessa, /
stava nella baracca di legno, ch'era la vera trebbiatrice, tutta fatta a trabocchetti
, 176 (252): la donzella era molto bella e ben fatta di tutte
malfatto. sacchetti, 163-4: era uno uomo grande e grosso di sua
peggio fatti. nieri, 391: era un pretozzolo, corto, grasso e tarchiato
. fagiuoli, 3-3- 72: era pur necessario ch'io vi dessi / un
, stette all'orefice insino che gli era uomo fatto. b. davanzali, i-87
prese errore, quello credendo esser vero che era dipinto. cellini, 1-27 (75
, 1-27 (75): questa medaglia era più grande che nessuna che veduto mai
veduto mai io ne avessi: la testa era tanto ben fatta, che medaglia mai
, 5-86: l'uno e l'altro era armato, il campo fatto, /
. grazzini, 4-20: la cosa era come fatta, e si sarebbon fatte le
consigli. lanzi, i-144: non era fatto [michelangelo], siccome il vinci
, pel gentile e pel grazioso: era però d'un ingegno più risoluto di
. barilli, 5-v: il vapore era fatto per merci -non per passeggeri.
in cui adesso trascorrevo i giorni, era fatto per me, mi piaceva.
): quando passò per monza, era notte fatta. verga, ii-16: la
barba). svevo, 1-90: era un bell'uomo dallo sguardo intelligente alquanto
, completo. rovani, ii-15: era un giacobino nato fatto, prima che
né l'appellazione. bocchelli, 13-157: era un'arte in cui egli non aveva
la provedenza di messer piero rossi ch'era in campo di bovolento. frezzi,
vedendo li fiorentini che tali pensieri non era loro venuto facto, volsero che bemardone
le venne fatto, perché in vero era donna più presto da esser pregata, che
se medesimo molte volte pensato come gli era impossibile che fuggisse l'ira del re
tutto quello che con sì lunghe fatiche s'era vittoriosamente operato. cesarotti, i-272:
per rivelare la parte di verità sempiterna ch'era nel fatto effimero, nell'evento passeggero
: questo fatto di cicerone, ch'era nunciato per consolo, fece prima spavento e
, i-578: sconosciuto, spontaneamente s'era offerto alli pastori che venivano, acciò
11 fatto di iesu nazareno, il quale era un uomo profeta, potente in opere
, sul fatto che la rovina di adamo era stata èva; e che èva,
e che èva, prima di adamo, era stata tentata da satana. 3
si ficcò nella gabella de contratti, dove era un numero infinito di libri ch'importano
onore di dire a tutti che io era suo nipote. manzoni, pr. sp
, e con ragione, che l'era ugualmente di viscere e di fatti.
, 5-57: il fatto. c'era un 'fatto '. qualcosa ch'ella
. alvaro, 7-31: il fatto religioso era implicitamente escluso dalle discussioni. pavese,
575): a mezzo circa, c'era da una parte la vigna, e
fatto suo. verga, ii-26: era uno che ci aveva il fatto suo,
tratto. nievo, 1-399: il visconte era molto contento del fatto suo o almeno
la moglie e, notate bene, era reo confesso. ma così, era un
, era reo confesso. ma così, era un bell'uomo, si conquistò le
ch'io le gran pertica, la quale era coperta dalla paglia. g. m.
. moravia, ix-300: rosetta non c'era più, tutti maledette.
; stranezza, che la fede cristiana era nel campo, dove le battaglie
che opere malvage. niun bisogno c'era del fatto loro, e che i nostrali
tremuoto. giusti, 2-130: per morto era una cima, / ma per vivo
una cima, / ma per vivo era corto; / difatto, dopo morto /
minori. pallavicino, i-407: s'era pattovito... ch'egli né trascorsi
che una cosa di tanto fatto non era da abbandonare. -dire il fatto
aver bisogno di 30. 000 avvocati, era sempre al fatto di servirlo.
sarei mai mossa, s'io non era / sicura del mio fatto. carducci,
loro. de roberto, 67: era troppo sicuro del fatto suo. moravia
per fare il fatto mio / quand'era presso al tempo, e ci son molte
: la soppressione delle società religiose era il gran fatto dei tempi moderni. bacchelli
i-94: fattostà che tal uomo non era tenuto da guerra: tanto più celebrò
pavese, 5-52: non sapeva cos'era, se il calore o la vampa o
: lodò lo 'mperadore, e disse che era molto savio in parola, ma non
come campione del popolo in apparenza, era in necessità d'affastellare in uno l'
, 404: ufficialmente, il sindaco era suo nipote; in fatto, era egli
sindaco era suo nipote; in fatto, era egli stesso. b. croce,
bacchelli, 5-221: nel fatto egli era agente di antiquari per condurre i forestieri
a quella dove stavano i soldati, era arrivato in carrozza antonio ferrer. fogazzaro
. fogazzaro, 7-io: in fatto noemi era molto ferma nella propria religione non per
suo fatto. pananti, i-154: era un piacer; il navicel si pose
giusti, 4-i-344: la volpe che maestra era di frodi / facendo l'imbrogliato e
mio. bocchelli, i-i- 150: era un pittore che sapeva il fatto suo;
da principio sottoscrivere la lega, com'era stato ricercato, perché sul fatto vedeva e
pavese, 1-35: quel goffo non era prosciolto e lo mandavano a casa soltanto
, / se messer cin, ch'era dottor di legge, / non producea l'
conosceva tutto e tutti; e non c'era avvenimento o fatterello dove non si vedesse
venne, e sente dir che egli era / con un compagno entrato in un fattoio
, 4-34: perché ogigi, che era allora re di eleusine e fattore, e
e la maggior parte in bettania, ed era fattore di tutte le cose che bisognavano
nel sommo fattore; nè in questo era dubio alcuno. ariosto, 43-162: prima
fattore di villa alla zia, che s'era saviamente ritirata alla campagna per vivere in
per forza dal mio fattore, che era un vecchio destinato per accompagnarmi a torino
. tozzi, i-245: il padre era stato, da giovine, fattore di una
vostra signoria quella parte del fiondante che m'era restata qui, così acconcia come
: la condizione dei tre stati contermini era questa:... in
mandò. fioravante, 112: questi era il più ricco mercatante del mondo;
terra tutti gli davano trebuto, e non era terra nel mondo, che non v'
, 1-240: là a venezia c'era per l'appunto un fattore un agente,
fattoruzzi, infra i quali ce ne era uno molto bello. -spreg.
a tener le chiavi delle stanze dove era il grano e le biade. redi,
: presi un mio fattorino, il quale era di dodici anni in circa. grazzini
rovini, / e si rassetti com'ell'era dianzi. l. bellini, i-
alla mente fattrice; imperò che egli era consustanziale. salvini, 22-500: malvagia
buonarroti il giovane, 9-312: gli era venuto... infor- mator,
. p. della valle, 104: era la barca di fattura stravagante, perché
fosse in gran parte una fattura poetica, era cosa già riconosciuta a tempo di t
: la città di firenze in quello tempo era camera d'imperio, e come figliuola
andatosene con alessandro rondinelli, il quale era creatura e fattura sua, a casa de'
, 6-1-204: marillac... era fattura assoluta d'ancre. 9.
: -sì, signor direttore, il reclamo era per merce già fatturata. fatturatrice
face / fatto avea prima e poi era fatturo / per lo regno mortai ch'
fosse meglio, quella ragazza, lasciarla dov'era? si corresse subito: fatuità o
corresse subito: fatuità o timore, uno era ridicolo al par dell'altra. gobetti
padrone s'arrabbiò, le disse ch'era una fatua e che se la minestra
una fatua e che se la minestra era senza formaggio, lei era senza sale.
la minestra era senza formaggio, lei era senza sale. d'annunzio, v-2-126
ingenuo artista s'intendeva di camorre ed era al corrente del formulario buono a ingraziarsi
accorrono a svègliargli e mundarli ciò che superfluo era fra'denti suoi rimaso. ariosto,
la parola / troncò ch'a la risposta era già mossa. battista, vi-4-120:
povero gesualdo, nei primi giorni, s'era fatto animo per contentare la figliuola,
animo per contentare la figliuola, e s'era messo in gala anche lui per venire
dell'alpi sopra pinerolo,... era ora per volontà di napoleone divenuta carcere
dai romani all'ingresso della casa. era questa la prima parte dell'atrio.
. cecchi, 5-568: il signor romualdo era in piedi, dietro la tavola;
e insidiatore e seduttore di ninfe; era rappre sentata con corna di montone e
ma con lunghe orecchie appuntite e coda; era sensuale, malizioso, astuto, beffardo
specie di fauno caucasico e giudeo ch'era il forzuto impresario di balli. bartolini
non porgeva sommo diletto, e non era bello chiamato? govoni, 9-341:
324: ora che dopo tanto la calma era tornata sulla terra, due faunetti usciti
.. cosidetta * incredulità 'non era indifferenza, ma anzi talvolta espressione di profondi
faustiani. cardarelli, 6-64: si era operata in me una metamorfosi faustiana. e
splendore. calmeta, 68: era questa elisabet... donna molto d'
se deiettava, ma tanto di remunerarli era desiderosa che mai omo per dottrina o
bonsanti, 2-177: nella sua voce era sensibile quel tono compiaciuto di chi assiste
pascoli, 697: ed era tempo d'affidar le fave / ai solchi
il proprio assenso (in questo caso era normalmente tinta di nero) o il
nero) o il proprio dissenso (allora era bianca) in scrutini, votazioni,
. fagiuoli, 3-1-168: la marina era torbida, e la nave / del viver
di quei libri e compresi che tutta era fava. g. m. cecchi,
: alcuna volta le sodisfaceva ma sì era di rado, che altro non era,
sì era di rado, che altro non era, che gittare una fava in bocca
d'un'altra fatta, che v'era ammarcito / un mondo d'uova e colombi
ritornata la favella, contò il come si era smarrito. parata, 4-1-279: di
l'orzo, apparecchiato per lei, era stato mangiato da altri, se ne
, ii- 421: filippo strozzi era venuto di francia in genova, dove
orlando... / come egli era arivato. aretino, 1-39:
ascoltando giotto, il quale bellissimo favellatore era, cominciò a considerarlo e da lato e
di ragionar seco mostrava dilettarsi, perciò che era bellissimo favellatore. caro, i-118:
costui introdusse due favellatori, perché prima era un solo. = deriv.
. pindemonte, 217: tollerar m'era forza il favellìo / di cento sciocchi
cento sciocchi. monti, 14-263: v'era / d'amor la voluttà, v'
/ d'amor la voluttà, v'era il desire / e degli amanti il favellio
acqua, cotta al forno (ed era usata anche come medicamento per lenire i
l'acròpoli. saba, 533: c'era, un po'in ombra, il focolaio
pascoli, i-547: il popolo degli itali era sparito, e il nome d'italia
1-155: sì fulgido e sì vasto era il tuo scudo, / e di
e più d'una giuncata / soave era la bocca, onde scorrea / d'un
, lnf., 23-4: volt'era in su la favola d'isopo / lo
è naturale in tempi che il pensiero era ancora poesia, ancora inviluppato nei miti
pasife, che partorì il minotauro, che era mezzo uomo e mezzo toro. cassiano
ripigliava le forze da sua madre, che era la terra; e che ercole,
peccato della fortuna, la quale dove meno era di forza, sì come noi ne
lanzi, i-57: il suo forte era in pitture picciole; né altri meglio
o mia buona amica! non v'era che una sola fanciulla che fosse degna
per le alterazioni eccessive degli scolastici, era già divenuta una favola. pananti,
pananti, ii-453: a un gran pranzo era un noioso cica- latore, che raccontava
forchetta: quando poi ci riusciva, era una favola riuscire a mandarle giù.
seta! bocchelli, 13-402: finita era la favola col gusto di favolare e d'
e d'udir favolare; se n'era ita la fantasia in assisi e in tutto
in ciò differenziandogli, che l'uno era formato per avere ad essere un storico
tuttavia; per la qual cosa favoleggevolmente era chiamato centauro. = comp.
luciano], iii-1-93: la poesia era ridotta ad un favoleggiare vuoto, ad un
malvagia e crudele. alvaro, 5-290: era stato un metodo che aveva adottato da
: la volontà di favoleggiare se n'era ita, e il tempo, che molto
, articolar più ima voce, perché gli era tramontato il suo sole. moneti,