uno messaggio a salomone, che ioab era declinato dopo adonia, e non dopo
. manetti, 103: e come egli era addivenuto negli altri luoghi, avvenne quivi
declinare alla quale con maravigliosa virtù e fortuna era salito. vasari, i-199: ogni
favella? algarotti, 2-328: tanta era la opinione che del suo secolo nel
predecessori, con quanto maggior ardore si era lasciato correre ad aggrandire la casa di
luce che declinava. levi, 2-241: era passata l'ora della stanchezza e del
congresso si propose un atto, il quale era studiosamente diretto a declinare ogni conflitto fra
colleghi l'assicurazione d'aver fatto quant'era possibile per l'inferma, volle declinare
declinare ogni responsabilità. la signora filomena era spacciata. pratolini, 9-129: questo suo
un rispondere. botta, 4-173: era necessario declinar la protestazione sì che paresse
malispini, 1-50: e acciocché pisa non era sufficiente a ricevere tanto stropiccio, i
aveva dimenticato. alvaro, 9-237: era semplice: comporre un numero, telefonare a
non soddisfacesse. colletta, i-117: era il verno al declinare... stavano
crapula rusticana. bocchelli, 1-i-562: era in pomeriggio sul declinare, quasi fosse
l'alloro che gli cingea le calve tempia era alquanto declinato sulle ciglia divenute severe.
: la sua testa foggiata a mellone era declinata melanconicamente, i piedini da bambola
, 2-46: la gente di quella contrada era dichinata a lossuria sassetti, 265:
stesso. tasso, 6-iv-1-148: già dechinato era l'onor vetusto / dell'alto imperio
, 4-558: il principe, sopra cui era rimasto tutto il peso della battaglia,
imperadori moderni, quando lo 'mpero romano era venuto in declinazione. cammelli, 257:
la loro norma. botta, 5-160: era a questo tempo caduta in grande declinazione
al cavaliere don eugenio, il quale s'era costituito suo maestro. pirandello, 6-463
di fiammiferi « tipo svedese », che era in declino, l'aveva rimessa in
nel lento declino d'una vita che era esclusiva- mente di lavoro e di virtù
, / con nover, né ignota gli era alcuna. sorte, l-1-281: e
milizia, iii-491: questa maraviglia non era un semplice fanale, serviva anche di
ai penosi sentimenti che lo agitavano. era già su l'altro declivio della vita
l'altro declivio della vita: s'era messo a discendere: temeva di precipitare;
v-1-729: il fluente della mia pescara già era nel mio sogno puerile un declivio di
milizia, ii-244: in italia il gusto era in declivio, e proseguì ad andar
mostrava pieno e compatto dove la testa era stata spiccata. -per simil.
savinio, 2-138: la vita si era decolorata in un biancore uniforme e opaco
non diciamo felice, ma appena gradevole era cessata. c. e. gadda,
aveva il vestito scollato '. - * era in decolleté ', schiettamente modo francese
quarta parte di essa [aria] prossimamente era decomponibile dall'aria nitrosa.
volto della donna; la sua voce era insinuante, sentimentale. 4.
la grotta ed i sassi su cui era stato acceso il fuoco, ed avvicinatosi
progredì fulminea. ieri sera non v'era più speranza. b. croce, i-4-13
9-8: la compagine umana stessa si era ridotta a... materia opaca di
delle statue, ogni segno d'amicizia era già decomposto, scancellato.
contare '(dal lat. viso era nero, decomposto. moravia, xii-378:
. mitologìa decoramentale. il movimento era già comin leonardo, 7-i-177
pirandello, 7-486: quella sala del municipio era magnifica, dal palco scompartito, in
: aveva guastata una povera ragazza ed era stato chiamato dal vescovo e poi restituito ai
occhi bagnati, ed il suo sguardo era così pieno d'affetto, di dolore
/ la storia del dolor: trista era l'alma / di nato, come suole
. alvaro, 2-10: il ragazzo era serio serio, con quella forma di
vittorini, 2-130: malato, egli era carico di tutto il dolore del mondo.
reina sua moglie con lacrime, dalle quali era solito astenersi eziandio nella morte de'figliuoli
volte con dolore che la mìa mente era un gran magazzino d'idee altrui;
suo vecchio dolore: adua. vi s'era trovato, era stato ferito e decorato
adua. vi s'era trovato, era stato ferito e decorato. 5.
/ l'asma, la polmonia quivi era anco. poliziano, st., 1-76
rosa ebbi nel cuore / e m'era dolce assai tuo venimento / e m'
dolce assai tuo venimento / e m'era triste assai tua dipartita; / non oggi
poi al chiarore della luna. non c'era sangue. ma gli doleva.
del figliuolo, e che la fortuna gli era fatta così avversa e contraria. leggenda
segneri, i-624: la croce, siccome era già tra * supplizi dati a'delinquenti
lo sconquassamento totale di tutte tossa, così era senza dubbio il più vergognoso. marchetti
v-1-368: la mia bocca sempre aperta era come uno di quei crepacci, dura
prestato gli aveva el duolo che preso gli era per la veduta vergognia e con quella
comisso, 15-49: da pochi giorni s'era alzato, dopo una malattia dolorosa a
dì festivo, or poscia / ch'egli era spento, io doloroso, in veglia
la croce la- grimosa, / dov'era il suo filio; / la cui anima
unico diletto e benedetto figliuolo iesu quando era in sulla croce. papini, 20-551:
vita nuova, 23 (83): era la voce mia sì dolorosa / e
etra, / per veder se finita era la pioggia / che cadde il giorno in
: oggi ha due lustri appunto / era la orribil notte sanguinosa / in cui mio
, i-453: un fiore / doloroso era la bocca, / e un misterioso odore
quell'oro: e poco dianzi gli era, / l'oscuro albergo e 'l doloroso
che egli prese sospetto non così fosse come era, cioè che la donna lui inevriasse
figliuolo. cicognani, 9-167: lì era cresciuta come crescono le educande nei conventi
forteza; / deforma la belleza ch'era simele a deo, / e fasse omo
di ammazzarlo, e per questo lui era necessitato andare a punire la sua ingratitudine
legittimi creditori. svevo, 6-41: era commerciante e... fallì. -dolosamente
bella. pea, 7-198: non si era nascosta fin qui, che potesse essere
, ii-565: l'uccisione del figliuolo era stata ben colpevole, ma non intesa o
coraggio di proclamarsi bionda! ma questa era una sostituzione dolosa, una frode d'
infine 11 poveretto dovette dire che c'era il sigillo della confessione. cardarelli,
cardarelli, 1-53: dove tutto non era / che disperata certezza / tu hai
domande, / proposto accordi e tutto era concluso. alvaro, 7-157: e raro
tra il futurismo e 'lacerba 'era già avvenuto, e ancor oggi mi domando
suono il populo comprese che da'signori era domandato. -ant. provocare,
moneta il detto messer filippo, ed era opera simulata. petrarca, 49-6:
aver riguardato un bellissimo pappagallo indiano ch'era nella panca, e mostrato sentir del ragionar
modo si dava, che da tutti era domandata peccatrice. leonardo, 7-ii-136: ai
. panzini, ii-271: l'uno era domandato gerolamo, ed aveva un po'
quale veniva di inghilterra, dove egli era stato di molti anni. marino,
-avreste veduto il gioielliere? - poco fa era in borgo. -il signore lo dimanda
. simintendi, 3-16: lo sole era inchinevole, e collo inchinato timone domandava
-chiamò una donna che nel frattempo s'era avanzata dal fondo del corridoio.
3-20 (i-65): s'egli era lieto, non ne domandate. botta,
non ne domandate. botta, 5-405: era tornato in piemonte quel ranza. le
tal modo, ch'el signore, ch'era callido molto, comprese el mancamento.
: non doveva io immaginarmi che qual era il domandato, tal fosse la risposta?
vani essere i sogni, di ciò non era contenta, se io di lui non
sapea novelle, delle quali io astutissimamente era divenuta sollecita dimandatrice. capellano volgar.,
/ del suo periglio, se non era presta; / che se in un dì
., 4-18: ben cinquanta gradi salito era / lo sole, e io non
lo sole, e io non m'era accorto, quando / venimmo ove quell'
, 1- 328: alla domane la era più rifinita che mai, e al giorno
e poi anco il prete, giacché l'era proprio in fil di vita. carducci
, i-24: il domani, ch'era domenica, venne la visita del medico.
570: il fanciullo, il domani, era al lavoro; / verso sera il
lavoro; / verso sera il lavoro era già pronto. svevo, 1-87: l'
, che d'oro e d'argento / era coperta de figure strane. ariosto,
che, dall'oggi al domani, s'era fatta a roma quella gran posizione,
. de sanctis, ii-1-91: era un buontempone, di allegro umore e
. cattaneo, iii-4-89: ecco ov'era giunto in breve quel vecchio provocatore,
in cui l'immensa energia dell'amore non era stata ancora domata né utilizzata, ma
sollevazion loro per via del mare principalmente era nata e cresciuta, così per l'
e a raffiche di mitragliatrici il movimento era rapidamente stato domato. -rifl.
jovine, 194: d'estate il ruscello era domato dal sole e nel suo greto
46-6: a quella etade ella in armino era, / quando superbo de la gallia
govoni, 2-115: dopo l'ultima guerra era scoppiata / l'insurrezione armata delle macchine
fazio, iii-7-48: a ciò non era ancor la gente doma. b
facesse chiaro / onde venia e qual era il suo nome. 5.
e fortuna. de sanctis, iii-158: era [la parola] facile, sonora
. bacchetti, 2-320: il barroccino era una domatrice dalle lunghe stanghe, leggiera
non chiese, salì al cimitero ed era già chiuso. = per aplologia da
papini, 28-179: da giovane era stato domatore di cavalli in maremma,
: al tempo di federigo imperadore, era un fabbro, che tutto tempo lavorava
, né pasqua, né altra festa non era sì grande. folgore da san gimignano
giorno; e quando essi dicevano che era domenica noi contavamo il sabbato. alfieri
e. cecchi, 8-23: era sabato, e il mercato si riforniva per
il naso nella porta dell'osteria. c'era un'aria domenicale. sfaccendati che giocavano
avvocato domenicale. pratolini, 9-511: era domenicale, agghindata, coi capelli tutti
come novello ordine secondo il suo desiderio era allevato. marino, ii-45: il
; / e quel paese, ch'era molto strano, / tosto dimesticò, sì
d. bartoli, 4-3-411: ciò era spiantare a viva forza di braccia macchioni
, che uomo di valore ed inframmettente era, molto dimesticato gli animi in quella
tempo fui, / io, ch'era più salvatico che i cervi, / ratto
la toscana, e firenze in particulare, era piena allora di francesi e di provenzali
: modulò la voce gutturale, ch'era il segno del contento nel loro gergo
lavorava né abitava per persona. ed era molto scura e tenebrosa, e ancora
verga, i-13: il focolare domestico era sempre ai miei occhi una figura rettorica
familiare. de marchi, ii-395: era... suo amministratore, suo
anche il greco; seppure questa non era sua lingua domestica. -economia domestica
. boccaccio, vi-165: né però era sua sembianza alpestra, / ma giovinetta
silvestra. andrea da barberino, 1-54: era co'suoi baroni piacevole e dimestico.
. / mi disse come innamorato egli era / d'una donzella vaga e lusinghiera.
disparte e mi disse che mio padre era terribilmente in collera, che non mi
, 10-76: la lavandaia... era particolarmente dimestica della signora, e ne
le discordie domestiche... era abbagliata la sapienza tanto famosa de'nostri prin
ordinanza di milizia domestica e nostrale era stata instituita, quattro anni innanzi,
. alvaro, 7-119: la dittatura era nazionalista ma non nazionale: rifiutava la
landolfi, 2-8: nell'aria c'era odore pesante d'avanzi di lavatura di
, 2-43 e: in quella contrada, era un cerbio dimestico, lo quale era
era un cerbio dimestico, lo quale era stato notricato da piccolo da una femina
. tavola ritonda, 1-245: e'v'era una bella fontana e di molte erbe
primavera, la sua giovanezza la qual era domevole, passata la sfrenatezza della adolescenzia
. bocchelli, 5-161: autorità giudiziaria era per lei tradizionale sinonimo di sbirraglia e
finalmente sono in pace per questo, ma era una cosa assai seria) non ho
danari. folengo, ii-225: quest'era un domiciglio stretto e basso, /
del quale poco dinanzi feci menzione, era usato di dire che lacedemonia era un onestissimo
, era usato di dire che lacedemonia era un onestissimo domicilio della vecchiezza; perciocché
è più onorata. bisticci, 2-483: era la sua casa uno domicilio d'uomini
, i-728: se mignon fosse morta era più che certo che l'ultimo domicilio di
, spadroneggiare. casotti, 1-5-66: era quanto può dirsi entrato in zurlo /
sarà disfatto, / tornando la città qual era innanti. popini, 20-481: non
valdinievole:... la malattia dominante era febbre maligna verminosa. baretti, 2-35
coperto di sete color grigio pallido ch'era il colore dominante nelle tre stanze. moravia
169: l'una [frazione] era del cardinal pamfilio, il quale,
qualche modo da mim- nermo quello che era il motivo dominante delle sue poesie autentiche
, 2-17- la nota dominante del discorso era una specie di invida viltà o,
ordine de'giudici, e la potenza loro era per questo maggiore, che siffatta magistratura
imperio di quella fazione nella quale egli era solito a dominare. algarotti, 3-427:
re, la parte ch'ella vi riteneva era assai poca. dossi, 940:
avvenire. a. verri, i-240: era notte, e un cupo silenzio dominava
indole mia. pananti, ii-199: cos'era la francia spogliata de'suoi più cari
innanzi venisse in potestà de'fiorentini, era stata dominata da giovan galeazzo visconte.
d'età geologica, quando la terra era dominata dai vegetali..., non
praga, iv-10: egli mi dominava; era una specie di fascino che subivo vicino
con l'amico connal e con carilo s'era ritirato nella grotta di tura, udendo
battaglia, ove vede fingai, ch'era alle prese col nemico. manzoni, pr
: gran signora, la piazza resta com'era; domina ora i principi e li
1-30: il vecchio verdi, che era costruito alla maniera semplice e sdegnosa dei
palazzeschi, 4-212: anche la macchina era dominata dall'uomo. bocchelli, 9-89:
comisso, 7-160: la bicicletta invece era più sottomessa e più docile, quasi
alla fabbrica. emanuelli, i-17: era dominato da un'ira giovanile, quindi
motociclette. manzini, 12-47: c'era, in fondo alla severità di lui
, passò davanti a casa sua, ch'era nel mezzo del villaggio, e,
avviò a quello di lucia, ch'era in fondo, anzi un po'fuori.
sua visione. comisso, 14-42: ella era rimasta senza rispondergli, incapace persino di
subito che la dominatrice assoluta della casa era lei, lei il dèmone del lucro e
. pratolini, 1-40: la sua voce era calda, tenera suadente, di uomo
in famiglia la presenza della sua memoria era dominatrice. manzini, 14-n: sono
. d'annunzio, iv-2-716: formidabile era la voce del turbine in quella immobilità
. m. adriani, iii-15: era venuto il tempo di sottrarsi alla grave dominazione
: dal canto dei superiori la carità era convertita in dominazione. boccalini, ii-212
, per cui gelsomino sentì che egli era tutto nella di lui volontà. slaiaper
sua dominazione, donde da cesare borgia era stato cacciato, rumò... tutte
». il prete disse che gli era molto caro. pulci, 3-36: e1
ligio e il più fedele al servizio era padron piero bernardone; e ne traeva
di dominio. dovila, 27: era il fondamento di questa predicazione nella città
duca e del vescovo, ai quali era solita innanzi ubbidire, si era, sotto
quali era solita innanzi ubbidire, si era, sotto nome di terra franca e
. casti, ii-1-19: in pubblico era assai religioso, / e di sua dignità
alfine / fur i popoli miei, ben era degno / di così eccelso ed eminente
: nel dominio animale, il ragno gli era simbolo dell'isolamento primitivo, l'ape
: l'effetto della sopraddetta confessione si era che cristo, in quanto uomo mortale e
beni che in esso si trovavano (ed era detto altresì dominio alto, altissimo,
che si diceva che ormai quell'acqua era di dominio pubblico. -figur.
alla maschera che copre il viso. -egli era in dominò. rovani, i-190:
becchino. d'annunzio, iv-2-199: ella era vestita diabolicamente, con un dominò nero
donna. verga, 1-252: il veglione era animatissimo. si vedeva anche qualche domino
mezzo alla folla. viani, 19-159: era carnevale, le maschere strepitavano per le
ben refar la domo, / ma non era tenuto per stromento. laude cortonesi,
(per gli ecclesiastici, nel medioevo era riservato ai prelati, agli abati e
scrocchia e di fratello, il quale era stato in affrica a'soldi del re di
del paese don federico, con cui era don cesare d'aragona. cellini, 1-93
tutti oramai lo chiamavano don ciccio. era il dottor francesco ingravallo comandato alla mobile
più volte parlato, quando soletto s'era abbattuta a vederlo, e donatogli quando
. carducci, iii9- 42: vergogna era rifiutare una cosa: vero è che su
un interesse sotto forma di dono (ed era una formula che serviva a nascondere l'
stato. dante, 28-9: a chi era degno donava salute / co gli atti
finezza distinta. alvaro, 7-82: quello era un tempo che aveva del religioso,
al figur. tasso, 10-64: era qui ciò ch'ogni stagion dispensa, /
che dona. cinelli, 2-62: marta era di quelle alle quali basta un nastrino
nastrino per figurare; tutto le donava: era aggraziata di natura. pratolini, 1-131
, e trovò che gli donava, era una civetteria, il distintivo del merito conquistatosi
sulla croce. fogazzaro, 7-6: egli era morto, le scrivevano, donandosi dolcemente
f. buonarroti, 2-32: era questo [vaso] un donario fatto
dalla quale chiunque avesse commesso peccati mortali era stato escluso; che i sacramenti amministrati
li quali posero che la grazia di cristo era rimasa solamente in affrica. segneri,
balzello. di costanzo, 1-197: era all'ora in gran stima il conte
tempi nei quali il sistema delle imposte era scarsamente sviluppato e l'erario viveva di
g. villani, 12-44: il meglio era non dare il dono, che la
. bocchelli, 13-476: il donato era grato, ringraziava, comprendeva il dono.
di genova insieme riferivano quanto il duca era stato largo donatore della loro vittoria.
. campana, 26: il mio cuore era affamato di sogno, per lei,
donator celeste. imbriani, 2-43: era, prima di tutto, un dono del
tutto ciò che gli rimaneva (ch'era un bel patrimonio) alla famiglia di
, la gran quantità de'danari, che era quella di che io era accusato,
, che era quella di che io era accusato, subito ne chiese grazia a
; e la colpa si rimuove donde era stata giudicata, e la ciptà e
ventilate, donde nessun libro veramente importante era uscito fin allora,...
inesatto, arbitrario, casuale; e lo era infatti al massimo grado. g.
donde con una scure in collo partito s'era se ne tornò. ariosto, 11-83
: il paese, per donde camminavamo, era bellissimo. monti, x-3-248: bocca
uberti delli 'nfanfati, il quale era in compagnia di messer bondel- monte di
: abbiamo detto che la signora curto era provinciale; aggiungeremo che i suoi natali
tristezze degli esuli. soffici, v-1-509: era composto, quel libro, di piccoli
due giovani ci precedevano in fretta, uno era ubriaco e appoggiandosi al braccio dell'altro
soltanto in città: la frenesia s'era propagata come il contagio. il viandante
stato detto da un macellaro a cui era stata rubata in più volte gran quantità
se la sola traccia di cammino / era il rotolìo dei carri nella notte /
lustro / di parroco e di luna / era una foglia secca di lunaria / che
di questo contatto umano che per lui era tutt'uno con la ideologia e la morale
d'annunzio, v3- 184: nulla era più miserevole di quella pinguedine pusillanime dondoloni
e disse la novella / sì come fiorio era innamorato / di biancifior, quella fresca
, che oltre ad essere un dongiovanni era anche un appassionato cacciatore, si sentiva
e scegliendo fior da fiore / ond'era pinta tutta la sua via. petrarca,
fresco, e che il colorire a olio era arte da donna e da persone agiate
7-24: al braccio orizzontale della croce era infilata con le mezze maniche una camicetta
ben chiuso ha sotterra. / quest'era l'elegia dolente ed egra. manzoni
manzoni, 40: aperto d'europa era il convito, / e questa donna
unico figlio, il futuro cavaliere, s'era ammazzato per un pasticcio di donne e
menata seco la donna, la quale era in lombardia assai pregiata e di grande
donna dire. petrarca, 3-4: era il giorno ch'ai sol si scoloraro
fece frutto, / sì ch'ell'era del tutto / la donna di toscana.
e norma. tasso, 17-75: v'era almerico; e si vedea già fatto
figliuola e con altre femine e donne era usata sovente d'andare. sannazaro,
bellezza, grazia,... era donna isabella de'medici, figliuola del
di sante donne un monastero / ricchissimo era, e di edificio bello. grazzini,
, e, come dissi, tutt'era nella chiusa sua camera. foscolo,
l'altre del mondo,... era stata donna per grande tempo di tutti
giudicava bene che la filosofia, che era donna di questi autori, di queste
. gozzano, 978: alle donne perdute era rigorosamente vietato l'accesso e se per
. cicognani, 6-65: prima, era stata una donnina isterica, fragile,
dello studiolo. cicognani, 9-61: era lei che doveva accudire a tutte le faccende
-donnùcola. tommaseo, i-365: gli era sull'imbrunire, quando una pioggerella fine
-mi disse. il più giovane era donnaiolo. -superi, (con valore
altra fontana non meno bella di quella era più presso, alla quale erano venute
poteva passare per la strada da tanti era donneata. = dal provenz.
delle donnette. verga, 2-262: era una donnetta piccola e magra, cogli
, vestita sempre di scuro dacché le era morto il marito. de pisis, 46
vederla. verga, ii-29: c'era già una donnicciuola imbacuccata in una mantellina
che la separava da alfredo. alfredo era un cacciatore, per quale motivo si
, i-149: moltissimi ci dissero che v'era / da far benon nel valdamo di
l'albergo del cavallino bianco dove c'era quel grande caffè e ci andavano tutti gli
3-173: quando rientrò in sé, era vicino alla chiesa di san gervasio.
ed innamorovvi d'una sarda, ch'era molto bella. dante, inf.,
ove per commessione del duca lodovico sforza era ito per accompagnar il signor donno ippolito
luciano], iii-1-179: l'una era un donnone, un'artigiana, coi capelli
sentiva che il dono del suo corpo era divenuto ornai necessario, tuttavia con un'
atroce lucidità a traverso la fiamma da cui era compresa ella riconosceva la miseria di quel
si facesse esperto nel 'trovare 'era sicuro di divenir necessario in alcune delle piccole
grazioso, ed anche più ingegnoso, era chiamarla dono di tempo.
di carne. il tedesco se l'era tolta di bocca per farne dono a lei
marchi, ii-574: -la sora santina era la donzella di casa ratta, quella
donzelletta, et al bisognio egli si era de'più bravi uomini e 'l più
aretino, 8-105: spiando egli se io era donzella, gli risponde donzellìssima, né
degno. tavola ritonda, 1-170: era donzello, e non cavaliere. boccaccio
pallante il corpo / del vecchierello acète era guardato. / era costui già del parrasio
del vecchierello acète era guardato. / era costui già del parrasio evandro / donzello
dante, purg., 3-68: ancora era quel popol di lontano, / i'
al famiglio, che di poco vi era venuto, dette ancora, dopo il salario
aver ripreso d'assalto la montagna si era messo a sedere con la fiataccina.
solo il nome di chiesa, ch'era comune a tutti li fedeli, s'ha
neppur dopo. verga, ii-357: era venuta dopo, alla povera donna agnese
, quasi instizzito con le parole che era per dire: -crede proprio -chiese -che la
nella schiena. quarantotti gambini, 7-14: era lunedì; tra due giorni, dopodomani
automa arrivò incerto guatando, la chiesa era vuota zitta. anche il dopo dimani
le lezioni. soldati, iii-xi: era il sole delle quattro del pomeriggio,
, 4-234: dopotutto, la sciarpa era una come ve ne sono tante e tante
. landolfi, 8-128: non c'era dopotutto niente di feroce, neppure di beffardo
3-127: l'oro appresso di noi era tutto forestiero, ma in questo anno se
savinio, 2-39: tra le più feroci era la generalessa papa- trapatàkos, la cui
pareva di essere appena giunti e invece era già la mezza: lo si sapeva,
» di destre, alla mascella. era facile - garantiva - roba da niente.
. e. gadda, 10-160: c'era anche il furiere della matricola...
costoro andarono al palazzo maggiore, ch'era disfatto. bocchineri, 1-9: camminammo
. colletta, iii-68: sì denso era il fumo, e più del fumo il
a rovistare sotto il fieno. c'era nascosta la sua vecchia doppietta da caccia
caterina da siena, 183: non era [il cuore] schiecto, ma molto
. l'attaccò a mezza- poppa. era fatta d'alcuni cavigliotti consunti e d'una
un fascio di colletti d'uno ch'era militare; ma il fratello che va al
gabriella che aveva sempre caldo, tanto era forte e grassa, tanto si stringeva
sempre xo. cantoni, 767: era una gran mummia, povero don angelo!
, cioè significhi così il tempo che era corso, come quello che è corso
alle loro speculazioni, contra- ditoria com'era nel suo intrinseco, fu dichiarata tale
doppia, e giù per il mezo vi era un filare di pietre rilevate a guisa
per una scala doppia, la qual era fuor della porta e dava due salite
., 2-4 (156): egli era il doppio più ricco che quando partito
il doppio più ricco che quando partito s'era. bisticci, 3-337: a doppio
boterò, i-77: il ladro non era condennato se non nel doppio. g
. pratolini, 2-17: il carbone era ancora fradicio, pesava il doppio e
maestro dell'arme in doppio in annona era guiderdonato. guittone, i-40-108: di male
per quella ventura, onde ogni parola era insieme un inno di gioia e un
corpo astrale. alvaro, 9-81: era un gruppo di persone vestite di nero
suo. magalotti, 16-310: il coperchio era un semplice foglio di carta a doppio
al primo sorgere dell'alba tutta palermo era in piedi. pascoli, 333:
suonar doppio / per laudarlo che giunto era il tiranno: / ahi! che
sonassi a doppio, / perché pur era stato in francia a carlo.
veniva per acqua, e sempre che era a la fontana averebbe voluto che il
4-378: io vi so dire che questa era bene in quattro doppi colla coverta:
, degenerati, doppiogiochisti, tutto c'era » mormorò borelli evocando questa volta altri
il doppio gioco che egli si era andato a fare, dirò una sua mossa
di un doppio giuoco ma pasotti era un vecchio amico dello zio e bisognava fargli
13-378: guillaume, il rivoluzionario, era un assoluto doppione, nel fisico, del
nero. moravia, xi-175: lui era piccolo, sempre vestito col doppio petto blu
doppiopetto di cui da un par di domeniche era tanto orgoglioso. doppiosènso (più
pratolini, 1-50: soltanto dopo il distacco era divenuto totale, egli cominciava a parlare
, quantunque di buona famiglia fosse, era avarissimo e cattivo, con lui compose
il premio de la quale [giostra] era uno dorato elmo cum uno falcone de
: vidi che lo scritto, / ch'era di sopra fitto / in lettera dorata
verga, ii- 56: le era caduto un'altra volta sotto gli occhi,
sul mento. palazzeschi, 7-191: era di un biondo il più dorato che
8-822: vider là 've il cielo era più scarso / e più tranquillo una dorata
sarmento. d'annunzio, iv-2-372: era di settembre: mi ricordo. erano
: davanti al « vittoria » c'era tutta la gioventù dorata che spensieratamente faceva
e cornici, che venivano al lavoro (era d'estate) fin dentro il cortile
. mus. modo o tono dorico: era composto, nella grecia antica, da
vitruviana opinione e regola prima non s'era usato di fare. baldinucci, 113
secondo la qualità del dio a cui era dedicato. carducci, iii-7-113: su le
milizia, ii-55: l'architettura greca era semplice nel dorico, ma piena di
/ ecco i pensieri, là ov'era retto, / aveanme costretto a non dormentare
gli ingannati, xxi-1-188: diceva ch'ell'era in molle in dormentorio, che s'
ed ella non comparia, pensò / ch'era una dormigliona, e a scender s'
prozìi materni. bacchelli, 13-478: era ancora notte, quando gentiluccio si svegliò,
, e svegliò francesco, che s'era giovanilmente addormentato: -sù, milite
vi dico. / ma e'v'era paura, la dottosa, / ch'udendomi
parlar tutta tremava. / quella non era punto dormigliosa; / in ben guardar
pulci, 19-74: morgante guarda; egli era un liofante, / che si dormiva
si dormiva a sua consolazione; / ch'era già sera, ed appoggiato stava,
inanimarle alla vittoria di maratona, questo era che non lasciava dormire temistocle. manzoni
seggiole di vimini, dove tante volte le era venuto incontro il sorriso accogliente dell'amica
. bibbia volgar., i-201: era iosef di bella faccia e di bello
dido in sul misero letto, / dov'era già dormitasi con esso. v.
il vaiino adesso dormisse con la cognata era il meno -che cosa poteva fare? -ma
dietro un suo nuovo amante ella se n'era, / non le parendo ormai di
giorno apparve, currado, a cui non era per lo dormire l'ira cessata,
, contra la usanza sua, che era quella del gridare anch'egli, incominciò
dovunque il sonno gli venia, quivi era il suo letto, e dormìa pur in
paesetto dormiva ancora della grossa, perché era piovuto da tre giorni, e nei seminati
morire; / ma perché il sole ascoso era di poco, / vi volle prima
a dormire. varchi, 18-2-270: era [il campo] quasi tutto a dormire
casa di sandrone. pratolini, 6-129: era soltanto un eccesso di stanchezza: una
bocchelli, 5- 55: giulia era arrivata a olmedolo assai stanca, e aveva
bevuto forse un po'troppo. c'era una vernaccia!... ma,
[bibbia], 1-802: iona era sceso nel fondo della nave, e
della nave, e giaceva, ed era profondamente addormentato. e 'i nocchiero s'
forteguerri, 18-45: il dormitorio egli era uno stanzone / per tutti, ove dormia
-figur. giusti, 3-119: non era diffìcile eludere le dogane e la dormiveglia
case accovacciate dormivano ancora, la pianura era ancora nel dormiveglia sotto una cortina di
bocchelli, 3-12: la povera donna era cieca. aggiunta questa disgrazia alla sua
questa disgrazia alla sua nativa inettitudine, s'era ridotta sopra una poltrona a dormivegliare e
il polveroso lito, / mostrando già quanto era buono al corso. straparola, 1-3
. verga, ii-54: il manoscritto era voluminoso, circa mezza risma di carta a
suo cappello, un'antica piuma che era stata ima gloriosa 'amazzone ',
. comisso, 14-20: quella mattina si era alzata per tempo per preparare la sfoglia
piccole dosi. negri, 2-810: s'era... uccisa con una tripla
dose di quella disposizione di mente che era necessaria. magalotti, 4-3: né
romanzi. cicognani, 6-165: c'era una dose di stupidità, lo riconosceva
pallidi dolori. brancoli, ii-75: era veramente commosso, ma poiché non sentiva ancora
cecchi, 5-169: il dossale della poltrona era così erto che obbligava ad una posizione
dosso cartilaginoso! montale, 2-16: era [la farfalla] un insetto orribile
. grazzini, 4-352: quando io era di tuo tempo, i medici in questa
si ricordò che proprio quel giorno si era messo una rosa sul petto, e aveva
, della quale quello scelerato tutto si era ricoperto. verga, i-288: la povera
, i-288: la povera madre s'era levata di dosso tre tari per fargli dire
dosso il lenzuolo, così nudina com'era, la conduceva scalza dinanzi a quell'
dosso il molto fastidio del quale egli era ripieno. soderini, iii-321: perché
. g. bentivoglio, 4-467: era dell'oranges il luogo, e lo possedeva
. jovine, 2-99: don carlo era grandemente soddisfatto di sé; a civita dove
grandemente soddisfatto di sé; a civita dove era andato qualche giorno prima a portare la
visto la sorella di don marcello e s'era potuto rendere conto dell'importanza della famiglia
ii-32: la sorella, benedetta, s'era maritata, un buon partito che le
de roberto, 350: la città era stata dotata di numerose scuole, d'una
mia casa di un bene inestimabile. c'era un gabinetto, senz'acqua naturalmente,
nicastro per le larghezze del barone iuspatrono era splendidamente dotata. 3. figur.
bellezza, ebbe mille vagheggiatori quando ell'era di quattordici anni. boccaccio, dee
nell'umanità. giocosa, n: era dotata di una grassezza soda e fresca
negative. bocchelli, 13-154: questo era dotato di così strana bruttezza, che
. fra giordano [crusca]: era sovente dotatore delle più povere fanciulle.
abbate di san miniato, il quale era... di fondazione e dotazione del
fondazione e dotazione del vescovado, e si era riserbato il padronato e suprema maggioranza nella
malispini, 1-372: libbre cento era comune dote, e libbre dugento o
dote, e libbre dugento o trecento era tenuta a quel tempo grandissima dote,
undici anni, conoscendo egli chi arrighetto era stato e fosse, con una gran dota
una vigna che dava un vin ch'era un balsamo. verga, i-133: io
e certi titoli di nobiltà che gli era venuto fatto di pescar non so dove
un padre decaduto, a luigina angioletti era rimasta in dote, oltre la bellezza
1-42: folco sentì che anfilizia prefata / era venuta, e condotta gran gente,
. sarpi, vi-1-175: il conte si era ritirato nel contato di salma (non
co 'l regno di tessalonica, che già era stato dote di suo fratello rainerio.
quale il nostro monasterio, che già era per antichità tutto distrutto, è ora
morte più che mai: e non gli era mestieri e bisogno a farlo morire più
la morte, / e non v'era mestier più che la dotta, / s'
ed u'm'andassi: / tant'era pien di dotta e di terrore / che
che, anche se il loro contenuto non era originale, lo avevano riccamente e dottamente
e la sua gran possanza / ch'era sì vertudiosa. dottato2, agg.
stesso orto..., nulla era cambiato; soltanto il fico, quel bel
quel bel fico dottato, non c'era più. soffici, 1-68: se era
era più. soffici, 1-68: se era di settembre [ci era permesso]
1-68: se era di settembre [ci era permesso] di spiccar qualche grappolo d'
, 1-66: il detto messer buccio era d'ottima coscienza, e dottissimo in
donna prassede, quando si dice ch'era morta, è detto tutto; ma intorno
intorno a don ferrante, trattandosi ch'era stato dotto, l'anonimo ha creduto
, 7-ii-160: al tempo delli eretici era grande contradizione, e alcuni dicevano che
e alcuni dicevano che il padre non era equale al figliuolo, e li dottori della
gannati ingegni. cardarelli, 6-64: si era operata in me una metamorfosi faustiana.
, i-24: il buon dottore non era abituato a far complimenti coi suoi clienti,
e nel casolare di nedda non c'era anticamera, né amici di casa ai
comperò. nieri, 418: c'era una volta un dottoricchio che non sarebbe
impiastro a un guidalesco di ciuco ed era medico condotto in un paesuolo di montagna
, 10-152: il contradditore più petulante era un dottoronzolo, uno sbarbatello,..
fiore, 73-9: ma e'v'era paura, la dottosa, / ch'udendomi
insegnanti... la dottrina imparaticcia era nel loro cranio pronta alla presa fra
dottrina di medicina avuta già mai, era il numero divenuto grandissimo. la spagna,
15-20: vide una gran città, ch'era assediata / da esserci to di gente
congiungeva una gran dottrina giuridica, così era il più riputato e temuto del fòro
prima cosa insegnavano [gli antichi] era il salterò e dottrina sacra. capellano
o vero albigesi, nelli quali però era tanta semplicità e ignoranza delle buone lettere,
uno dei migliori del regno, ma era come gli altri: una prigione d'
antonio da ferrara, 2-294: gramatica era prima in questo pianto, / e
ciascuno, massimamente in un'opera dottrinale qual'era questa. -cattedratico, pedantesco
esperienza ed osservate dall'intelletto; che era proprio il rovescio del sillogismo e la
sistemazione dottrinale che ancora gli rimane, era opera di esuli tedeschi in inghilterra,
del figliuol suo, e là si era dottrinato per munificenza dei padroni.
, come di gente candida che si era nutrita di credenze dottrinarie e di costruzioni
sentire, si capiva che la storia non era il loro forte, e in quanto
di una parte della popolazione -che non era davvero la maggioranza -cooperarono il dottrinarismo del
? alvaro, 12-182: il reggimento era partito davvero. non si sapeva per
bagno notturno... dove diavolo era andato a ficcarsi? ». -a
giorno. levi, 1-46: non c'era avvenimento o fatterello dove non si vedesse
, lo biasimavano, vedutolo ridotto dov'era, fuori dell'opinione de'più.
rasserena. pascoli, 208: dov'era l'ombra, or sé la quercia
trulla. andrea da barberino, ii-240: era da questo castello a dove stavano e'
strepito ch'egli aveva udito, s'era desto, se ne venne pian piano
dava ad intendere che la sua penitenza e era di fuoco d'amore accesa, e
di fuoco d'amore accesa, e era di cenere d'umiltà disprezzata. lancellotti
(489): d'acqua perfino c'era scarsità; d'acqua, voglio dire
sua simiglianza di prima, che dov'era livido, e dov'era stracciato.
, che dov'era livido, e dov'era stracciato. p. f. giambullari
mal grado, santi, dove non era poco che fossero cristiani. a. verri
, non eran sicuri: già s'era saputo che i lanzichenecchi vi s'arrampicavano
del vincitor mercede, / inanzi al caso era salita in sella, / e quando
rompendo le parole, domandandolo, se era prete, e da cui era stato fatto
se era prete, e da cui era stato fatto, e dove; e
l'unica cosa che aveva da fare era di passare ogni tanto dall'editore a
. palazzeschi, 4-188: il ritardo era dovuto soltanto al trattenersi all'infinito con gli
cicognani, 9-4: l'idea loro era che la donna dev'essere beila, deve
dir sospirando: « io non c'era ». carducci, ii-10-72: troppo
senza babbo e senza mamma, s'era dovuta adattare a menar l'ago mattina
foglie degli alberi. alvaro, 7-77: era una primavera piovosa, pareva non dovesse
d. bartoli, 40-ii-8: era indubitabile a doverne loro avvenire forse anche
sapere che, in quel convento, c'era un nostro padre, il quale era
era un nostro padre, il quale era un santo, e si chiamava il padre
a quelli, / là dove desiderio era attendato, / che dovessin partir co'
. busone da gubbio, 92: [era] con lui uno dilegato con somma
il rispetto e la difensione... era nei doveri della cavalleria innanzi alla debolezza
a suo dovere ritornasse, e quello che era trascorso, in meglio si riformasse.
. macinghi strozzi, 1-267: egli era stato servito da te ne'sua bisogni
al quale io dissi che dugento scudi era il suo pregio a punto. a
dalle parte orientale... col quale era la sua donna, la quale era
era la sua donna, la quale era oltra el dovere terribile e rustica. d
, io (171): la voce era corsa; e i ancora due
governatore il mascaregnas, per cagione d'assenzia era 10. locuz. -a dovere
strana. fogazzaro, 2-217: era troppo commosso per po come
n'ha assai, « c'era una volta ». sie contento
il viso, oltre il potuto, ed era dovere, esaminare sino a qual segno si
g. c. croce, 291: era cosa possibile. -essere in dovere
sua necessità di far giustizia; ma era necessaria, doverosa, utile.
e là li lasciaro, che v'era dovizia; ed in genova cessò il caro
ammollirli. d'annunzio, iv-2-130: ella era una donna di quarant'anni..
in dovizia. cicognani, iii-2-120: c'era in tutti i visi un che di
2-26: la « prima » grecia era una terra feracissima, che tra foreste
e ne scaccia senza strepito gli affanni, era l'unico prodotto che il luogo desse
gozzo. bacchetti, 3-185: lo spettacolo era agiato, dovizioso e comodo. bartolini
annunzio, i-581: se ben dovizioso, era mite ed umano / il vecchio;
abitare a crustumena per la terra ch'era buona e doviziosa. bacchetti, i-109
, 2-18: dovunque ci si voltava era terra di questa casa, dalle foreste sui
21-63: la divelle e schianta fin dovunque era con le radici. -per dovunque
12: di sue tranquille ciglia / era una meraviglia il vivo nero / de l'
, 2-135: -sai come fu? era un uomo coraggioso lui, e se ne
quasi ogni volta che a grado l'era, infino allo inebriarsi bevendo il conducea
* 257: di giorno in giorno era un senso nuovo che sorgeva in lei dai
b. croce, ii-2-157: il vico era in uno stato come di ebrezza:
: l'ebbrezza di cui erano preda non era causata dal vino (non ne avevano
e avvilimento. de marchi, ii-722: era forse una momentanea ebbrezza, un'indulgenza
. verri, ii-8: mentre l'intelletto era occupato da questa ebrezza di pensieri,
annunzio, iii-1-10: qualche cosa di recente era in lui, non dicibile: egli
in lui, non dicibile: egli era -non so -come il parto umano delja
l'amante beveva volentieri e che quando era ebbra diventava più amabile. -sostant
rabarbaro, yelettuario di teriaca, che era composto di circa sessanta sostanze diverse vegetali
in letto e dar la voce che alquanto era indisposta; e per meglio colorir il
a] bernardo d'analt... era stata data e la elettura e il
savinio, 1-50: anita vi s'era sfasciata [sul sofà], quasi
, 1-41: nelle feste di cerere eleusina era questo costume di farsi giudicio della bellezza
gioia, 1-i-51: ne'misteri eleusini v'era una giornata consacrata alla corsa delle faci
posti di esercizio dai quali fino allora era stato escluso. buzzati, 4-506:
elevare anch'essi una pavida protesta c'era tosto chi gl'invitava a liquidare la faccenda
di febbre bassa, la temperatura s'era elevata. 16. figur.
, e piegai sul petto il mento ch'era elevato. -piano elevato: inclinato
rogo eminente. collenuccio, 46: era di là dal pertuso ne la città
e, per cane bastardo che esso era, lo pagai un prezzo abbastanza elevato
. pirandello, 7- 1046: s'era messo a piangere anche lui, senza volerlo
che non si capiva più se c'era o non c'era. -imposizione
più se c'era o non c'era. -imposizione delle mani per consacrare
, ripigliammo il nostro cammino, che era per piccole collinette ed elevazioni. manzoni,
aveva levata troppo alta, e lei era stata tanto nel peccato che non poteva
alla presidenza del consiglio, e tal quale era prima che questi afferrasse il potere,
meglio si può credere che intendessi quando era unita con dio in questa elevazione di
cicognani, 9-88: il suo ufficio era così contrario a tutto ciò che era
era così contrario a tutto ciò che era elevazione. 8. ipp.
(in partic. a firenze), era scelto in anticipo per designare i candidati
contenea in effetto che un suo parente era tratto elezionàrio del capitano [di norcia
suono della campana grossa, che già era sopra la torre del palazzo, si
elezione. stuparich, 3-160: com'era colmo di luce e vicino al cielo
d'elezione, anche se non vi era nato. g. raimondi, 3-231:
fatica nasce il bene. e non era così: perché io vedo molti che sono
locali. calvino, 1-518: travaglia era molto preso dalla politica. l'anno dopo
per schifar questi così enormi errori forsi era ben insegnare loro prima il far elezione
'tartufi bianchi'. corradino, v-302: ivi era dolce il letto, in su l'
elica. verga, i-375: s'era appoggiata al parapetto, guardando la striscia
le dissi che [la nuova stella] era in retta linea con la corona
de iughi di parnaso in sul quale era la città u'era lo studio de
parnaso in sul quale era la città u'era lo studio de la teoria delle scienzie
la teoria delle scienzie, et appresso u'era la fonte castalio che si chiama 4
4 ala '. il termine francese era stato applicato a un modellino di carta
m'appagavano in modo, che m'era avviso di sentirmi pur allora levare un
: sino dal 1868 si sapeva che v'era nel sole un elemento che dava uno
7-19: gli feci osservare che non era possibile che una linea telefonica potesse rimanere
: sentirò / come forse d'eliso era venuto / ad innestar il cespo ei che
annunzio, iv-1-93: ne'baci d'elena era, in verità, per l'amato
simili. imbriani, 2-240: v'era il procida e d'armi immensa copia;
gli contarono la quistione che intra loro era e chiederli la mela dell'oro e
asperge. tozzi, i-75: non c'era mai nessun rumore; ed elle facevano
ella! dossi, 46: non era stata ella forse che proibiva al bambino
alfieri, 6-13: un sogno ell'era certo / codesta veglia. manzoni,
creatura! bacchelli, 5-177: s'era studiata di fare un giardino che fosse sempre
è greco. carducci, iii-20-77: era questo del leopardi un tornare...
appare dalle sue domande a gesù, era... un enciclopedista dell'ellenismo,
giudei fuori della giudea, e che non era greco puro, ma mischiato di ebraismi
tedesco ellenizzante... apparve quando era bensì possibile una più diretta e profonda
la sua nuda e anacronistica grandiosità. era una copia meticolosa del theseion. l'ellenizzante
di là forse due miglia, non era impresa che elleno avessero voluta arrischiare quel
pascoli, 215: ciò che non era, là di lì, che un mucchio
convolvoli. pratolini, 9-344: la luce era come se incorporasse nelle strutture i cavi
). de sanctis, iii-158: era facile [la parola] sonora, falsa
scelta e collocazione delle parole (ed era la terza delle cinque parti in cui
. comisso, 5-345: la cuoca era stata impareggiabile e gli ospiti di distinzione
caporali, ii-18: il loquace epitaffio era costui, / che su le fredde
come uomo eloquentissimo e savio ch'egli era, e vedendo che quella femmina dubitava
perator che non meno eloquente / era, che fosse valoroso e saggio,
opera [di garibaldi]... era passata per tutta una triste filiera di
, 3-48: vicino a me c'era un giovane con dei baffetti neri filiformi,
e. cecchi, 8-122: la religione era ancora magìa: mescolata di barlumi sovrannaturali
oro. bocchelli, i-115: lei era venuta disadorna, e abbrunata, le
in oro, il libro dei certificati era indubbiamente più ameno. si stipavano sulla
il secondo [genere di pane] era fatto di ghiande, il terzo di radici
i-73: contro antonio che antonio non era, / ma un antonio posticcio e di
. m. -ci). cronol. era filippica: sistema cronologico usato dagli antichi
4 alessandro ', o pure 4 dell'era filippica ', peroché colla morte di
azione, disorientando l'avversario (ed era caratteristica dei giocatori filippini). filippino2
al braccio. beccaria, ii-35: era indifferente l'avere 80 quattrini o una
addosso a tutto 'l popolo che v'era dentro. alfieri, 1-640: ed or
fio. papini, 6-270: s'era alla fine del pranzo e delle bottiglie,
: lui dette in bestia, ma c'era poco da imbestiare con quattro o cinque
/ rotoni e capidogli assai ve n'era; / e filistrati e pistrici e balene
. pea, 1-289: mio nonno si era chinato a guardare le viti al calcio
. pasolini, 3-187: intorno c'era tutta un'assemblea, come nei filmi
molti anni fa, quando il film era muto, i cultori di estetica del
, dalla retina allucinata di elsa, era stato filmato alle cinque emmezzo.
tutta turbata e lui turbatissimo, incerta era divenuta la mia voce e sempre più esile
. g. bassani, 3-86: si era presentato in giacchetta di rigatino e guanti
assai fresca, in quell'invoglio dove era avviluppata si son cancellati tutti i colori
dormire su del rusco perché la capigliatura era vilucchiata di fili e di fogliette.
giocosa, 33: il canale s'era allargato e la montagna intorno non aveva un
acqua. m. adriani, iv-225: era portato dal fil dell'acqua rapido si
17 (299): la corrente era, in quel luogo, troppo rapida,
: allora la voce della duse c'era come il più straziante e dolce coltello
ariosto, 35-49: sì destro et agii era, / che nel margine estremo trovò
filo. cinelli, 1-56: pel fresco era un gusto a farsi strada nel grano
. d. bartoli, 4-5-26: era quivi apparecchiata una gran mestola di legno
, 37: della barba, ch'era rosa per li due topi, esciva uno
, iv-1-646: la lingua, che era aderente al palato, si abbassava come una
filo di bava. soffici, 11-66: era il corpo di un uomo rovesciato
pavese, 1-127: qualche spruzzo di sangue era ancora sul cuscino, e gliene usciva
, / d'auree fila del sole era contesta. carducci, iii-24-220: non
né un filo. pavese, 9-106: era seduta davanti a un tavolino basso,
cui tono [della conversazione] si era mantenuto, per merito soprattutto di micòl
sifae, aiutò teseo, di cui era innamorata, a non smarrirsi nel labirinto
filo e rotta è quella fede / che era de lo errar mio conforto e duce
: presto dalle sue risposte conobbe che era appunto la ginevra che cercava. il
la ginevra che cercava. il filo era trovato; ad un par suo il resto
trovato; ad un par suo il resto era nulla. de sanctis, 7-536:
7-427: al tempo che comparve mazzini v'era una certa carboneria universale di cui i
fine. bracciolini, 1-12-48: disordinata era la tela e piena / di fila inverisimili
cellini, 525: questa tazza si era lavorata di filo, con molti bellissimi
della salita. leopardi, 636: era una torre / slanciata al ciel dal
, / la nostra barca non s'era fermata, / tagliava a filo la sabbia
. d'azeglio, 1-556: era così senza fiele, senza ombra d'
il capo soltanto a pensarci. ed era stato a un filo -come se ne ricordava
poi anco il prete, giacché l'era proprio in fil di vita. idem,
s. maffei, 78: non ci era modo che potessi / staccarmelo d'attomo
, o amico mio, quando m'era fatica anche il vederle. verga, i-57
t'avìe filocatta, / che di te era nato, / per lo divino amore
/ col suo santo volere: / quant'era el tuo gaudere, / nullo n'
cristiana. emanuelli, i-77: era stato fascista sino al 1943; poi
stato fascista sino al 1943; poi era entrato nel partito socialista sulla fine del '45
argutamente rimproverò quel satirico a chi non era filosofo, ma filodosso, cioè non
carducci, iii-22-443: il marchese malaspina era un filodrammatico ardente, e con labindo
aveva costituito una piccola filodrammatica, che era « la risorsa della cittadinanza nelle sere
che opere, poi sul principio del secolo era incominciata la decadenza: dall'opera era
era incominciata la decadenza: dall'opera era passato al teatro di prosa, da
cattaneo, iii-2-259: ogni moto del nemico era esplorato dall'alto dei campanili, e
e le ammirazioni alle quali egli si era lasciato andare nel modo che si è visto
campi diversi... il secondo era la filologia e la storia etiopica;
e compie per dottrina ciò che del volgare era toccato nel convivio per affezione, ed
: già tempo, il vero sapere era proprietà riservata ad alcuni pochi che di tanto
. de marchi, i-653: non era il momento di far questioni filologiche.
un bel diploma / prova che lunga pezza era già valica / che fra'topi vigea
ch'a cercar ésca ai fìgliolini ita era, / e trova il nido voto;
10: il filone di questo fiume era il confine fra gli stati dell'austria
un filone di pensiero, che da lei era partito per andare a svilupparsi fuori.
. e, nonostante tutto, m'era passato un brivido nel filone della schiena.
): deliberato tra loro ciò che era da fare, diedero del rimanente il carico
con la denominazione di 'filopatria 'era stata fondata dal conte felice di san
non se ne intenerisse... non era infatti rimasto segretamente un gran filosemita,
. [crusca]: il loro sollazzo era amichevole e filosofale. aretino, 1-40
a cui t'accosti,... era paragonabile almeno alla pietra filosofale. gioberti
iii-80: il pontefice filosofante compiè l'era trascorsa dal primo sacerdozio e lo introdusse
me ne ritorni a donde io m'era partito. chiabrera, 570: segue
magalotti, 1-375: pensate se v'era mai caso che se lo sognasse [
roberti, x-129: una talpa s'era messa, / quasi gran filosofessa / dottorata
compra a peso d'oro, / s'era messa a meditare / e a
i libroni della filosofia tedesca, s'era messo, secondo che la sua natura portava
che una filosofia dell'annientamento per ascesi era veramente adatta per il mio spirito.
storia, sul modello di quella che era in pavia. manzoni, 348: la
dubbio molto meno da fare, ma era ugualmente necessaria nel secondo. pisacane,
: empirismo. vittorini, 5-133: era [la teoria di adams] una filosofia
e il timore; né l'arcivescovo era giunto a tal grado di filosofia. cesarotti
, 2-3: la filosofia di feliciana era dritta e logica: chi è inutile è
filosoficamente. fogazzaro, 2-63: non era forte in filosofia religiosa, giudicava la
sangue danese; -forse in 900 anni era tutto svaporato; ma non voglio filoso-
fiata due filòsafi pagani, vedendo che antonio era uomo sanza lettera e parlava neentemeno sottilmente
i-412: da un concetto filosofico gli era sollievo passare a una distinzione di vocaboli
bocchelli, 1-i-17: il giovine s'era stupito assai accorgendosi che a certe sue uscite
chi le fa. baldini, i-727: era bellissimo, e per me quasi una
parnaso, / dove la scòla filosofica era. redi, 16-iv-196: amo talete
della sapienza amatore, dicendo che solo dio era sa piente; ché prima
del tutto digiuno di filosofia: poiché era certo che in qualche filosofo erano già
in qualunque modo complici della rivoluzione, era precisa- mente di fare un popolo esattamente
non aspettavi ». mio padre, che era vero filosafo, stava passeggiando e disse
il lavoro. carducci, ii-8-191: foscolo era più filosofo di me: buscava tre
collodi, 17: il grillo, che era paziente e filosofo,... continuò
a morte querelarsi, che costui non era * filosofo ', ma 1 filosòmato '
pio vano, il quale era iscorto, di fatto cognobbe la filosomia
la dottrina sua, e, perché pure era suo superiore, gli portava reverenzia
carena, 2-67: 'filotesia ', era presso i greci la ceri
, 1-105: questa volta il colpo era facile, la palla dell'avversario si era
era facile, la palla dell'avversario si era fermata all'altezza del filotto, il
infinite ischi- fezze e vermi di cui era pieno. massaia, iii-82: [l'
ultime rose. baldini, i-263: era talmente, se così si può dire,
. di giacomo, i-541: alle quattro era venuta giù un po'd'acquerugiola fina
giornata lunghissima, la camera rivolta verso levante era già densa di crepuscolo, e l'
: forse perché in qualche parte delle scale era stata aperta una porta, adesso si
e suolsi far colpa,... era già filtrato nel popolo e nella poesia
filosofia pythagorica, che, secondo lui, era filtrata in roma. piovene, 8-37
d'annunzio, iii-1-72: io n'era impedita da un giovine trivigiano che mi chiedeva
per una sua donna traditora. come non era il punto della lunazione, ch'io
e. gadda, 74: svelta com'era, gli aveva versato di straforo nel
. levi, 1-14: il marito era morto tre anni prima, di una brutta
prima, di una brutta morte. era stato attratto da una strega contadina con dei
con dei filtri d'amore, ed era diventato il suo amante. 2
magica. salvini, vii-534: tale era stimata la forza... de'filtri
il mondo credeva esperta d'incantesimi, ed era veramente d'inganni. prati, ii-189
non parea molto fera, / anz'era umile e piana divenuta: / al salterò
f. doni, 2-56: la cortigiana era entrata la sera seco in letto,
sera seco in letto, e non s'era levata una mirabil filza di perle dal
18- i-295: un'altra legge s'era vinta, degna di molta commendazione,
di sette numeri. alvaro, 14-14: era con noi una donna, nell'uniforme
viii-2-23: il bembo disse ch'ell'era [quella canzone] una filza di proverbi
suo fratello egitto? palazzeschi, 3-228: era giunto ad esprimersi coi propri familiari,
vestimento quel monaco, del quale gli era detto che non potea stare in orazione
da cortona volgar., xxi-765: candida era la sua veste, porporina intorno alle
: la faccia [della sfinge] era bestiale come la groppa; il naso
le bende. pirandello, 7-324: era un cestello di vimini,..
urbano bruciò un pezzo di giornale che si era portato e illuminò la grande cavità il
e illuminò la grande cavità il cui fondo era coperto da un alto strato di fimo
madre e nei suoi discorsi svagati, era un che di sospeso, come se tutti
, come sapeva giudicare se il compito era efficace! se mancavano quelle due o
beatitudine. sul principio, sì, c'era ancora la possibilità giocosa, 25: ma
possibilità giocosa, 25: ma il segno era dato! quella potente = voce dotta
diventar pazzo. dere ancora, la giornata era finita. palazzeschi, 3-163:
né era impossibile il fatto che egli, come razzo
a punto a punto, tutto quello ch'era avenuto. carducci, ii-17-65:
. buzzati, 1-27: l'aria era diventata più fresca, i fianchi delle
dare a intendere ch'è perché io era certo,... che ella era
era certo,... che ella era in cielo. albertano volgar.,
: nel trattato nissuna riserva di ratifica era stata fatta, ma egli era finale
ratifica era stata fatta, ma egli era finale ed assoluto. -che segna
allora il grassoccio ubriaco, veneto come era, si sforzò a parlare italiano e
, ii-280: la debolezza di questa lotta era nell'assenza di grandi utopie, nella
che un consiglio di guerra doveva rendere, era quello di collegare fra loro li sforzi
questi ragionamenti la contessa colla clara s'era già stabilita a venezia nel palazzo frumier
incontro, mi disse che mio padre era occupato nella stanza di sopra con quelli dell'
. palazzeschi, 3-122: il coulisson era da poco scomparso, ne avevo sorprese
pietro non uscì con gli altri: era dispensato finanche dal turno di guardia per
talvolta pareva financo che, poiché c'era un grandissimo menar- rosto sul focolare,
di lampedusa, 148: il principe era diventato paonazzo, financo le orecchie, financo
). guicciardini, i-28: era preposto altamministrazione delle entrate regie, che
ove tutto si riportasse: capo del quale era il g [ran] camerario,
bollata, per cui il monaco s'era messo a sbraitare come ai bei tempi contro
strambuzzava gli occhi e soffiava, ch'era il suo modo di approvare i pareri,
delle finanze attestò sospirando che quel gabelliere era manutengolo dei contrabbandieri. -ministero delle
mille giorni. moravia, viii-113: era stato fino alla morte un piccolo funzionario
, 7-143: il posto abitualmente frequentato era in via quintino sella, via a quell'
: una guardia di finanza, quella ch'era d'ordinanza giorni fa presso il goretti
roma, verso i paridi. ne era e n'è proprietario un ben noto appartenente
finanziamento. moravia, viii-90: c'era sotto la speranza di procurarsi un finanziamento
onorare un suo figlio pittore che gli era morto. = deriv. dal
: l'avevan data a questo che era il figliolo unico del rivenditore di rottami
finanze. montano, 123: naldi era un uomo dalla faccia di gatto,
annunziavano già costruiti, perché se ne era monopolizzata l'industria, affidandola a un
aveva un aspetto funebre; non s'era voluto levar dal capo una vecchia tuba
finanzieri e banchieri. gozzano, 560: era un finanziere genovese: magro, calvo
parigi. g. capponi, 2-345: era [voto] d'amministratore avveduto,
m'hai gran torto! / perch'era il mio sollazzo e 'l mio diporto,
ove dormia la stella mattutina / ch'era del cavalier desiderosa. / messer guglielmo a
e l'orecchie d'udirlo; che era il maggior desiderio ch'io avesse.
un notaio già a firenze, il quale era un nuovo uccellaccio e sempre aveva pieno
fea l'arme cessar, lunge non era. giannone, ii-419: urbano vi.
per tutto; e sopra i termini era per fine candellieri di marmo, e
1-203: davanti al monte del pecoraro c'era un gran piazzale e vicino al cartello
. leggenda di santi, 4-228: ma era il corpo suo sì macero e sì
di vita. bilenchi, 61: aldo era in fin di vita. -per
sua infermità, egli ad elazia donde era venuto si ritornò. sinisgalli, 6-116
la grandine delle schegge e dei sassi era la farina del nostro mezzogiorno, tutto andava
del mondo. boriili, 3-77: era la fine del mondo. i tuoni rotolavano
provincia, e tutta la soldatesca che era nei presidi vicini. redi, 16-vi-158
di quell'impresa lieto fine, come era stato il cominciamento. beccari, xxx-4-250
g. villani, 12-97: [era] montato l'argento della lega di
: ma pur pensando che onesta cosa era il dare opera che la buona donna riavesse
it., ii-69: l'uomo non era un essere autonomo e di fine a
autonomo e di fine a se stesso: era ristrumento della patria o, ciò che
regione d'italia in cui la cultura era professata un tempo come fine a se stessa
un palmo. baldini, 3-291: c'era chi si metteva le mani nei capelli
pensava che alla fin dei conti c'era in fondo papà colosseo, capace di
pur uno. ser giovanni, i-107: era tanto ricco, che le ricchezze non
averne pietà. bocchelli, 3-10: era celebre quanto la sua risata sventagliante e
che, se non altro, non era mai stato gratuitamente malvagio, e che or
se diverse le vie, la meta era poi sempre la stessa. piovene, 5-410
indifferenza del mastiani dimostrava che l'operazione era di pratica generale per gli agricoltori moderni
alba di quel giorno erano state protagoniste era ben lungi, purtroppo, dal volgere
: » pensava « la madre da giovane era come la figlia, forse un po'
], 37 (647): non era spiovuto mai; ma, a un
a un certo tempo, da diluvio l'era divenuta pioggia e poi un'acquerugiola fina
verga, i-189: della rena ne era caduta una montagna, tutta fina e
. tecchi, 2-40: il vento era diminuito verso sera, ma era venuta
il vento era diminuito verso sera, ma era venuta su dalla valle una nebbiarella fina
tutti li scelera- tissimi cortigiani, onde era la corte piena, il più fine.
di maniere, e sotto quella liberalità v'era del fino assai, da renderlo sospetto
: dopo il 1830 lo stato si era consolidato per un finissimo gioco di equilibrio
osservazioni. boine, ii-42: com'era intelligente e che cose fini gli aveva dette
spada. landolfi, 3-123: non c'era ormai dubbio che le borchie fossero d'
i-252: tanto vi diragio / che troppo era gran festa / lo capei dela testa
, può veramente dirsi di zecca, perelli era, in quel tempo, la lega
. tavola ritonda, 1-245: e'v'era una bella fontana e di molte erbe
di molte erbe dimestiche e salvatiche, ed era tredichi leghe di lungi a tintoille;
fusse cera, / e la corazza ch'era azal fino / fende e ismaglia faldoni
: io ve l'offersi, et era / di fina tempra. / l'acciaio
di frondi e di festoni intorno / era tutta vestita, ornata e sparsa.
in grande. fino a lui l'incisione era in lavori fini e ristretti. d'
a cavallo, che solamente loro armadura era uno arco, e di quella arme
ritonda, 1- 153: palamides era uno buono e fine cavaliere. boccaccio,
dee., io-7 (446): era in que'tempi minuccio tenuto un finissimo
arrosono al palio di san giovanni, ch'era di due finissimi velluti chermesi, con
vestimenta di seta. cieco, 1-45: era il palagio per ciascuna faccia, /
, xi-294: il servizio di porcellana era molto fino, per sei, coi
ben fine; o forse la cottura non era stata fatta a dovere, o
dovere, o la frutta non era matura. levi, 1-51: assaggi queste
leopardi, i-64: è che quello era preso da cose popolari o domestiche o
arte italiana. svevo, 5-192: era un uomo forte, buono, l'aspetto
un fattore ordinato. amelia se lo era figurato fine e gentile come la moglie
fini, regolari e la voce toccante era la sua prima moglie. vittorini,
, prese a dire che quella ragazza era di gusto fine, come una signora,
il bucchero moretto natanino / sì l'era sempre a'giorni suoi piaciuto, / che
., 37 (644): non era mai spiovuto; ma, a un
a un certo tempo, da diluvio era diventata pioggia, e poi un'acqueruggiola
per rispondere. valeri, 3-170: c'era, là in fondo, sospesa sul
ai quali, a suo dire, era andata soggetta fin da quando era lavorante
dire, era andata soggetta fin da quando era lavorante di fino nelle sartorie di parigi
, v-129: la biancheria da uomo era la nostra specialità ma capitava anche che
lasciava sì potenti eredi, in verità era cosa proprio da ridere. cassola, 1-157
egli giocava molto finemente; la madre invece era la negazione. -con purezza
e a giustizia di peso che l'era salito a gran rinomanza. serao,
. pulci, 6-8: meridiana, ch'era alla finestra, / fece chiamar sue
, / ché d'ogni gentile atto era maestra. ariosto, 17-20: adorna era
era maestra. ariosto, 17-20: adorna era ogni porta, ogni finestra / di
a la quale tutto solitario e pensoso m'era appoggiato, un giovane d'età matura
inferriata. sacchetti, 52-53: sandro era a una finestra ferrata della prigione,
. sono qui, giovanni. 10 era / quelli della finestra imbertescata.
da annibaie caracci,... era toccato allo stesso annibaie a portarne a casa
per la cui destra / un'infame persona era esaltata. -rientrare dalla finestra:
rotti, foderati di vecchi giornali, era apparsa ai suoi occhi la camera del prense
palazzo. straparola, i2-i \ non era casa nella città più finestrata di quella.
boccaccio, v-110: il vergine sole era già coperto dall'onde d'esperia e il
il finestrino, domandò il barone se disposto era rivelar la cagione che in boemia condotto
aperte. deledda, iii-308: il treno era affollato, da tutti i finestrini pendevano
-figur. caporali, ii-55: era questo un modo assai migliore / che
da studio. rovani, i-60: non era la prima volta che la contessa.
per mettersi quella di finetto, -s'era vicini all'estate -s'asciugava il sudore
. bocchelli, 2-135: in lei c'era misura e finezza; e anche quello
e finezze dell'impareggiabile foglio umorifero ch'era, in quegli anni, il « guerino
nimici con false apparenze di attacchi, era libero ad ognuno di concitar la moltitudine
. g. gozzi, 1-375: era costei di sì astuta finezza, che non
. palazzeschi, i-481: con lei era premuroso, gentile, tutto elogi e
gendo con parole che 'l reame d'egitto era a obbedienza di pompeio, li
bibbia volgar., viii-586: non era e non è degno alla condizione nostra
anche il nome. -ieri sera era in aria di fingere. panni, xii-65
suo, che già diceva messa ed era religioso, capitò a roma tutto pieno di
furore, / che per riposo in parte era tirato. bandello, 2-37 (i-1083
d'onde / il leggiadro vestir tutto era ombroso, / ditemi il senso ascoso
ed artificiali. rota, 1-1-8: era la notte, e di fin'oro adomo
maniera che a tutti i reggini egli era carissimo. garzoni, 2-65: l'iena
vetro, come già v'accennai, era eccessivo fra i romani, che non ignoravano
detto la spineta, oggi seivana bassa. era di legno: fingevano muraglie le pellicce
orlando; / e come finto quel s'era poi matto. p. f.
avendoli mostro il grave pericolo che gli era sopra, che si fingesse ammalato gravemente.
, tra sparente, che era pregiata dagli antichi. dolce,
artista. buti [crusca]: era stato dicitore in rima; e come stato
dell'altra [steccata], ch'era il principio dove le barche si collocavano
36: di tutte le cose necessarie era [la nave] di già apparecchiata,
del mezzo di santa maria del fiore era un bellissimo festone con finimento di due
una sella e finimento bravo, / era di coda lunga e vista corta.
bellezza dei superbi cavalli, su'quali era montata la sua corte, i preziosi
a suo capriccio. pesci, ii-1-406: era tirata [la berlina] da due
. d'annunzio, v-1-377: c'era un calesse col mantice e una cesta a
bisogna masticare la briglia, che non s'era più puledri scapoli, e adattarsi al
che si chiama la via cassia, c'era un ciclista che aggiustava anche selle e
figure. d. battoli, 40-iv-188: era sul dar l'ultimo finimento a un
nel bastimento e sopra e sotto coperta era un subisso, un finimondo di pianti
le donne, le donne poi, era un finimondo! savinio, 247: si
più nulla: il meglio del pasto era finito. -gran confusione, enorme
! verga, 4-344: cosimo intanto s'era arrampicato sul campanile, e suonava a
uno stanzone bianco e vuoto dove c'era un banco lungo lungo. 5
cominciò qualche anno dopo che egli se n'era, finiti gli studi, tornato a
finisce. vasari, ii-44: tanta era la morbidezza delle carni ch'egli faceva
sì con iniqua sentenzia colui che sottomesso era al suo arbitrio, e al quale avea
un serpente velenoso e reo, / ch'era tra l'erbe e'fior, nel
finisce sotto la scure una vita ch'era stata dopo la sua conversione, un seguito
1-207: che il re mio padre era caduto oppresso / d'infermità, che
lunga si credea, / e che non era certo / se finirla dovesse o tempo
l'avrebbe finito, però ch'elli era indebilito per la ferita e per la continua
e per la continua sparsione del sangue era non potente di difendersi. berni, 28-28
per finirlo col ferro, perché gli era fallito il veleno. g. c.
lo finissero. botta, 4-401: atrocissimo era il pensiero dei congiurati;..
dalle mani una ragazza di cui s'era ingelosita per non so che motivo, o
, 7-267: l'unica, cioè, era di finirsi con ima pistolettata per non
che dovia dar pe 'l padre, ch'era al fondo. guido dell'antella,
21-7: la lite della corte / era finita. g. c. croce,
la decisione di roma, ogni causa era finita. buzzati, 3-151: non qui
: finito il dì, quando egli era andato a posare, domandava l'animo suo
piede in casa. palazzeschi, 3-124: era l'ultima decina dell'ottocento, finiva
quel tremito. landolfi, 8-196: era finita l'epoca dei briganti.
, 1-106: il suo dovere di difensore era finito. -compirsi (gli anni
sosteneva che il tempo del poema epico era finito, perché l'epopea ha per
. levi, 1-66: ninco nanco era stato ammazzato, ma il vecchio non mi
, / l'età sua in sul fiorir era finita. anonimo, ix-552: par
con la morte; e non c'era male peggiore della morte; ma la morte
male peggiore della morte; ma la morte era soltanto la nascita ad una vita nuova
cicognani, 9-58: la vita per lei era finita. -con riferimento alla fine
iperbolico. tavola ritonda, 1-376: era sì grande la tempesta e lo scavallare
/ che sul più bello il vino era finito, / ed ei col suo potere
venir raddoppiati perché anche l'altra mano era finita. e io seguitavo come un
, varcata la soglia della chiesa, si era aspersa devotamente la fronte con l'altra
si diceva che con lui quella notte c'era stata una ragazza, ch'era volata
c'era stata una ragazza, ch'era volata dentro il prato senza nemmeno spettinarsi
, diventava come lo zio, com'era stato il nonno. g. raimondi,
e. gadda, 557: era assolutamente necessario vincere; vincere la battaglia
15-44: la penna strideva sulla carta tanta era la violenza della sua mano, poi
finì gli fece leggere. la calligrafia era un groviglio inestricabile. -in correlazione o
morire il finire d'essere quello che era prima. d. bartoli, 40-ii-17:
nievo, 1-241: il povero gonzo era ancora fra il sì e il no,
e. cecchi, 2-33: s'era introdotto [lo scimmiotto] in un
in un gruppo di visitatori. non era affatto minaccioso, anzi quasi officioso.
libertà sminuita da libero intieramente ch'egli era. d'azeglio, 1-443: sia il
carne che manca a voi due. era infatti un donnone che non finiva mai
mai. tozzi, i-169: la campagna era d'un'ampiezza, che non finiva
l-1-119: apelle biasmava se stesso perch'era troppo diligente, né mai finiva di
ricordo, più lontano. quest'altro era medico in maremma, dove viveva quasi
, si prolungò però fin nell'autunno. era sul finire, quand'ecco un nuovo
è su 'l finire, m'era impossibile movermi. de amicis, i-365:
il cavaliere, il qual per avventura era molto migliore intenditore che novellatore, inteso
con quella grazia e finitezza a cui era già venuta la lingua. b
de sanctis, 7-293: quell'atto era la rivelazione del fa moso
sperare in un riscatto. agli altri era mozzo il naso, o fatto qualche
19-161: sopra un'aia impietrata v'era come uno spettacolo a cui la gente
. buti, 3-19: il sole era allora in ariete, nel quale quando
quanto agli affari nei quali l'ingegnere era cointeressato, per quelli finiti voleva la sua
fuori un grosso medaglione, / ch'era di rame invece d'esser d'oro.
dire il capo, e per di piti era anco cuoco finito. di giacomo,
conte da briccone finito, se l'era alleata. 3. morto,
. bacchetti, 10-25: nella camera ch'era stata sua sin dall'infanzia, e
forteguerri, 26-75: il pianto di parigi era infinito, / e pianto vero:
/ e pianto vero: che troppo era caro / carlo a ciascuno. in
gregge). alvaro, 7-266: v'era stato un solo caso d'un paese
finito politicamente ma intellettualmente dominante, ed era quello dell'italia di quattro e cinque
15-47: ormai si sentiva finito, era convinto di precipitare verso la vecchiaia.
sanctis, 7-441: prima di mazzini c'era l'individuo eguale agli altri e libero
appare / finito. bonsanti, 2-21: era un mondo, quello, finito,
,... il collare del quale era di dentro, dove serra a la
sanctis, ii-1-34: ai tempi suoi egli era stato in napoli, e vi aveva
patire dei sassi: / pel tuo tripudio era giusta / l'immobilità dei finiti.
(iv-316): la via prese ch'era più espe- dita. / diede pel
, i-63: nic colò era ancora disposto ad essere mite, credendo che
-uccidersi. cicognani, 9-103: era quindi arrivato a ima gelidità,
cadetto tremavano le mani. non era finita. giulianella diceva che gli avevano tro
dei fogli, e se adesso luciano parlava era fatta. pasolini, 1-127:
. e an cora non era finita, il più importante veniva adesso,
kekknonen, un pittore finlandese, che era poi riuscito a trascinarlo sino a helsinki
figliuola. grazzini, 4-334: egli era a ordine fino iersera.
. serra, ii-447: l'abito libresco era esclusivo in lui: esso lo spingeva
, che in quello stesso giorno si era sposato e la moglie lo aspettava in
soldati, 1-23: la mia squadra era quella, era lì con la sua casacca
: la mia squadra era quella, era lì con la sua casacca, e giocava
suo padre, che, quanto gli era caro il servigio di dio e la
di finocchio. roberti, iv-205: era una di quelle loro insalatine miste di erbette
sala, più grande delle altre, c'era un tavolo centrale con qualche piramide di
la fine del pranzo (che anticamente era il momento in cui si serviva il
c. dati, 3-170: in essa era come il finocchio nella salsiccia, cioè
si facesse incontro a quella gente ch'era venuta, ma ch'egli non entrasse
così giudicato con i miei occhi se era proprio vero che lui non le voleva bene
se, invece, come lei sperava, era tutta una finta. -ant
i-133: conobbe alle circostanze che ciò era una finta per mettere spavento. g.
austriaci], si capiva bene, era ancor quello di liberarsi destramente e riprendere,
parate rapide, scaltre, ma non gli era possibile sottrarsi a gran parte del diluvio
altre si buttarono da quella parte. ma era una finta; lucia deviò e si
sopra poi, per sua disgrazia, era fatta! pirandello, iii-182: allora hanno
insopportabile. papini, 20-412: forse era stato preso di mira [giuda],
18-1-83: como... gli era con alcune rendite stato promesso e assegnato
altra, da quarant'anni; era un anagramma, veddi che si risolveva in
in orazio non pagava quasi nulla: era la loro vita, quel dozzinante.
quei missionarii, nella quale io era raccomandato come prete cattolico, che mi
la potenza ed il ministerio reale s'era valuto poi, quando gli era tornato
reale s'era valuto poi, quando gli era tornato a bene, della finta persona
fra giordano [crusca]: giuda era uomo fintissimo e pieno di perfidia.
amena. de amicis, i-588: quella era una finta spostata; ma c'erano
, 511: tra tante meraviglie, c'era anche un boschetto di alberi finti e
. deledda, ii-1002: questa chiesa era illuminata dal chiarore d'una piramide di
apparati. bocchelli, 1-288: lo studio era lussuoso, di finto noce in finto
cento e venti nomi, nelle quali era registrato il duca di guisa innanzi a tutti
che gli aveva incusso tanto terrore, era... era dunque finto? di
incusso tanto terrore, era... era dunque finto? di vetro? tozzi
tutta la prima guerra; così quale era uscita dalle trasformazioni per l'assetto edilizio
. spazzabussole!... -lo zio era intanto venuto giù dall'albero.
2-318: in casa non c'era nessuno, però era fin troppo evidente
casa non c'era nessuno, però era fin troppo evidente che vi s'
, i-289: tra noi non v'era mai né finzione, né diffidenza, né
provati dallo zio, quanto meno egli era capace, per il lungo abito della finzione
spaventare tanto fuori della natura mia, si era che talvolta il mondo non avessi
niuna cosa si poteva distinguere dagli altri, era solito sotto altre finzioni visitare le prigioni
messo a posto tutto. e tutto era difatti a posto nella finzione d'equilibrio
, ii-845: al sommo della porta grande era una finzione paurosa espressa nell'atto d'
che più faceva grave la sua pena era il riconoscere una vaga analogia tra quel sentimento
, 1-73: contro antonio che antonio non era, / ma un antonio posticcio e