] ancora una specie di male epidemico, che chiamano il mal dell'acetone,
è in decrescenza. decrescenza di un male epidemico. fucini, 767: l'eruzione
sizione a endemico e a epidemico). = voce dotta,
l'emitriteo, che tanto spesso era epidemico nell'antica roma, e tante
... è un differente dall'epidemico. targioni pozzetti, 2-341: le apoplessie
fegato (e può essere virale o epidemico, allergico o semplice o benigno o
['endemio '] differente dall'* epidemico ', il perché questo suole assalire
la quale, quantunque sia morbo piuttosto epidemico che contagioso, aveva cagionato un gran
il corpo; però più mite dell'epidemico, e sì benigno, che dopo
. gozzi, i-130: aggiungasi che l'epidemico genio della poesia, impossessato di tutti
il popolo, preso da un furore epidemico, non ascolta più né magistrati, né
irragionevolmente che l'indolenza sia un male epidemico fra gli americani. boriili, 1-176:
il riso, come tutti sanno, è epidemico. 3. sm. plur.
vanno. = comp. di epidemico. epidemicità, sf. l'
epidemicità, sf. l'essere epidemico; propensione naturale a diffondersi, a
il popolo, preso ad un furore epidemico, non ascolta più né magistrati, né
manifesti del futurismo, 91: questo dondolìo epidemico si diffonde a poco a poco nel
c. gozzi, i-130: l'epidemico genio della poesia, impossessato di tutti
. 10. medie. genio epidemico: l'insieme delle circostanze che determinano
che dal vaiuolo spontaneo o vogliamo dire epidemico sarebbero restati o uccisi o per lo meno
manifestò ed estese nelle due calabrie morbo epidemico. = comp. da in-con
: * invasione del morbo ', sempre epidemico. massaia, vi-133: probabilmente queste
di violenza e di estensione e contagio epidemico. = comp. da ragionato
medie. conta gioso, epidemico, pestilenziale. = voce dotta
per tutti i muri non so che madore epidemico. bocchelli, 1-ii-388: non moto
niente ». -malattia allo stato epidemico, contagio. boccaccio, dee.
.): malattia infettiva a carattere epidemico che si manifesta con intenso stato febbrile
società granellesca si tenne monda dall'andazzo epidemico goldoniano e chiarista. manzoni, fermo e
tenere di non levarsi contro a quel morbo epidemico che, passate le alpi, s'
placido al suo lavoro. -contagioso, epidemico. dino da firenze [tommaseo]
che gli specialisti dicono sia il male epidemico di quest'età, la nevrosi d'
., contro quelle a carattere epidemico e fornendo alle amministrazioni sanitarie dei
resta esente. -propagarsi per contagio epidemico. giuseppe flavio volgar., ii-231
pestifero: peste (o altro morbo epidemico per lo più letale).
tenere di non levarsi contro a quel morbo epidemico che, passate le alpi, s'
(e la malattia dopo un andamento epidemico con aumento progressivo fra il 1930 e
profilassi diretta, che accerta il caso epidemico per circoscriverlo, avvalendosi della disinfezione e
rimesso dal patito suo incomodo di raffreddore epidemico. f. argelati, cxiv-3-599: sono
dolo e nelle ville circonvicine il male epidemico nelle bestie bovine ora in una stalla
licenza, parte consumate da un morbo epidemico gravissimo. 5. ant.
. / ha nello scilinguagnolo un difetto epidemico / chi non è della crusca dichiarato
di non levarsi contro a quel morbo epidemico. éaretti, 1-338: a dispetto dello
: non diffuso, non endemico o epidemico (una malattia).
'quasi'(v. sub1) e da epidemico (v.). subequatoriale,
per tutti i muri non so che madore epidemico. pavese, 2-279: credevo di
. -epatite virale, epatite a carattere epidemico provocata da virus, ittero infettivo;
grecizzazione del nome bisogna accennare il morbo epidemico dei letterati di quel tempo, rigidi imitatori
superinfezione batterica e pertanto esista un focolaio epidemico di meningite virale. = comp
casi differenti, e quindi senza alcun evento epidemico; se la prima infezione è batterica
superinfezione batterica e pertanto esista un focolaio epidemico di meningite virale. = comp.