[i latini] l'ebbero da gli eoli, che per quello che ne dice
ebbe la medesima forza che appo gl'eoli avea: conciosia cosa che quel suono
non altro che un carattere che gli eoli ponevano in luogo dell'aspirazione, anzi
* = voce dotta, dal lat. eoli (plinio). eautontimorùmeno,
m. -ci). proprio degli eoli, che usava presso gli eoli (uno
degli eoli, che usava presso gli eoli (uno dei quattro antichi popoli della
aloxeòc » plur. aloxeis 4 eoli ': discendevano, secondo il mito,
eòlio1, agg. letter. degli eoli, eolico (con particolare riferimento alla
alla poesia lirica, di cui gli eoli diedero i più antichi e celebrati modelli)
. perrucci, 67: soffiate eoli crucciosi, / alzate cavalloni.
: ogni cava marmoraria / batteranno gli eoli 'n aria, / perché mai più /
ogni cava mar- moraria / batteranno gli eoli 'n aria. = comp.
/ ogni cava marmoraria / batteranno gli eoli 'n aria, / perché mai più
i latini antichi per un uso ricevuto dagli eoli, e quindi d'origine greca,
della poesia lirica, coltivata da prima dagli eoli di lesbo. carducci, iii-1-30:
distinta in monodica, coltivata dagli eoli, che ebbe i suoi più celebri
soggiogò tutti quanti gli altri ioni et eoli ritrovando diversi cagioni e contro di alcuni
-'tales dalena fregis falundas alustendas avrezis eoli perfersarti fiezes'. seneca volgar., 3-92
: imperversando euro si sferra / dagli antri eoli a perturbare il mondo. -fuoriuscire
non appresso gli eoli, li quali non riconoscono lo spirito mai
dolce. rezzonico, 351: gli eoli sostituivano l'wnéya e lo frapponevano ad