scrivere l'abbiccì con la sinistra, ebbi enfiato il braccio. manzoni, pr.
abbozzito, agg. dial. enfiato, tumefatto, turgido.
, / che nel core èi enfiato, / l'umile per superbia conforme /
. salvini, v-399: agno, enfiato che vien nell'anguinaia, forse dal
o del fegato, e solamente è enfiato lo ventre, e questa spezie è faticosa
sa che anche cicerone fu appuntato per enfiato o gonfio, lungo, compiacentesi,
1-15: sotto un avido cielo nero enfiato / vibrano il rosa, l'arancio,
azimo è il sapere non superbo e non enfiato, cioè non tenersi buono. pascoli
tromba di cibele... collo enfiato corno, e'tamburi, e'rallegramenti,
di deporre un bacio sul suo labbro gloriosamente enfiato, avevano finito di condurre la sua
grandine su 'l tetto, / qual l'enfiato pallon balza su i marmi. g
bitorzolo: i toscani lo spiegano per enfiato o enfiatura nel corpo umano, cagionato
bitorzolo o bernoccolo, che è quell'enfiato, che fa la percossa nella testa o
un tiranno, gli tagliò colla spada uno enfiato e bitorzolo che egli avea pericolosissimo.
del percosso rame e col mormorio dello enfiato busso. sannazaro, proem.,
baldinucci, 23: dicesi bozza a enfiato o enfiatura (lat. tumor, tuberculum
i toscani per un tumore, o enfiato, che venga oltre l'ordine di natura
pontefici nella chiesa di san piero, nero enfiato e bruttissimo, segni manifestissimi di veleno
corso della peste. dicesi anche * enfiato, ciccione, gavocciolo '. dossi
235: le povere carabàttole avevano enfiato le valigie, ma tutto un esu
180: chi sol caraffe con quel corpo enfiato / e collo mozzo, dentro tacque
235: le povere carabàttole avevano enfiato le valigie, ma tutto un esuberato
sono confastidiati ed a quelli ch'hanno enfiato sotto la gola... si
responne, / che nel core èi enfiato, / l'umile per superbia confonne /
membro, / che languido rimansi, enfiato e guasto. [sostituito da]
chi avesse mal da medicare, / enfiato, o crepatura, / vengaci prestamente
a risolvere e maturare ogni durezza ed enfiato. recipe: litargirio mondo, trito e
responne, / che nel core èi enfiato, / l'umile per superbia conforme /
l'italia. tommaseo, 1-391: l'enfiato alla gota dura tuttavia, e gli
responne, / che nel core èi enfiato, / l'umile per superbia confonne
naviga [l'amante] è tanto enfiato e tempestoso, che rompe gli argini,
: allora mostrò il dosso tinto e enfiato e dirotto delle fresche battiture, che l'
curiosità. -ant. gonfio, enfiato. simintendi, 3-133: elle [
superbia della scienza, della quale era enfiato. per la quale enfia- zione degnamente
, 5-235: le povere carabàttole avevano enfiato le valigie, ma tutto un esuberato ciarpame
, perché ti distendi? cristo 11 ventre enfiato, le gambe magrissime, la sanitade protuo
vento l'anitra ha 'l petto ampio et enfiato: / quasi coda non
, con rumore percioché il cadavero tutto era enfiato, più che molto disse: per
udìo la grande vi era un cadavere stranamente enfiato. d'annunzio, villania che 'l
cosso rame e col mormorio dello enfiato busso. guido vii-92: cimone
apparire su 'l tetto, / qual l'enfiato pallon balza su i marmi, /
per gioco tiro un sasso nelemfiato, enfiato). gonfio, tumefatto (nel linguagl'
pergio medico). un po'il gozzo enfiato dal canto la trattiene a galla.
nuto, ed egli è enfiato. dante, inf., 30-119:
i-498: il fiume, il quale era enfiato, s'aumiliò. fiata l'
fortemente. g. gozzi, i-20-77: enfiato il fiume, / lanconia,
/ col naso ed enfiate presenze. enfiato e con le luci rosse, / mentre
altra cosa è lo apparire superbo ed enfiato: il che non può essere più
boccaccio, i-149: allora massamutino, enfiato e pieno di mal talento, spronò
-sostant. gioberti, 1-ii-443: l'enfiato che è la parodia del sublime,
cominciò la gente a morire di certo enfiato che venia con gran doglia e con
mi credeva che fusse un qualche male enfiato; perciocché e'mi dà alle volte tanto
or chi avesse mal da medicare, / enfiato o crepatura, / vengaci prestamente a
, che eran morti, non aveano enfiato né livido veruno nel luogo delle ferite
mi fa sotto l'orecchio destro un enfiato che pareva tumore da dover venire a
... appropriano questa parola d'enfiato a certi tumori delle piante, dentro
con essa impiastrando a dove è l'enfiato, te ritorna indietro al suo essere
, 5-235: le povere carabàttole avevano enfiato le valigie, ma tutto un esuberato ciarpame
, 1-762: costui era così diventato enfiato, per ch'era idropico, e
sfacciato /... / col naso enfiato e con le luci rosse, /
responne, / che nel core èi enfiato. cecco d'ascoli, 120: questo
e fattogli con le battiture il volto enfiato e livido, lo acconciarono disteso sopra
credeva che fusse un qualche male enfiato; perciocché e'mi dà alle volte tanto
uno de le contrade di piemonte era enfiato molto contraffattamente, sì si botò
in un volger d'occhi in loco enfiato. salvini, v-483: plettro..
abbia tratto / da l'ape il muso enfiato, e più s'incende / di
che vampa acceso, / col naso enfiato e con le luci rosse, /
: * galla si chiama pure un enfiato, che vien ne'piedi a'cavalli.
s. v.]: 'galla enfiato che vien ne'piedi a'cavalli,
mente,... il petto enfiato, gli occhi torbidi, i cipigli alzati
dio gocciolante colla bagnata barba, e enfiato comandò che tacque si partissono, fue udito
cominciò la gente a morire di certo enfiato che venia con gran doglia e con repente
/ e desperato, / col naso enfiato / e con le mani a golte.
2. aumentato di volume, dilatato; enfiato, gonfio. boccaccio, viii-3-24
. aumentato di volume, dilatato; enfiato, tumido. crescenzi volgar.,
aquilon sdegnoso. -in partic.: enfiato dal pianto (gli occhi).
tondeggiante, ascesso, tumefazione. enfiato che viene in una gota per duoli di
grossezza, ed era di tanta grassezza enfiato che appena poteva andare o stare.
, la milza grossa, el ventre enfiato. b. pitti, 1-38: perché
melodia. -grasso, dilatato, enfiato. govoni, 302: mi tenne
che ha la forma di un pallone; enfiato, gonfio, adiposo.
letter. gonfio, tumefatto, inturgidito, enfiato. ugurgieri, i-588: nel
— in partic.: gonfio, enfiato, podagroso. guido delle colonne volgar
corpo); gonfio, tumefatto, enfiato (una parte del corpo, per
, il lascivo de la lussuria, lo enfiato de la invidia. serdonati, 5-781
uscire un altro bambino, livido ed enfiato tutto quanto, e intorniato di ruote
: era invanito de'prosperi successi ed enfiato che per opera e per i consigli suoi
o mal larvato mostro / del ventre enfiato e pregno / di tutti quanti i mali
in un volger d'occhi il loco enfiato. firenzuola, 42: fiorite erbe
nelle parole, instabile ne'movimenti, enfiato in mente. machiavelli, 1-vi-49:
sensi tollime li mei delettamente, / siraio enfiato e tristo, pieno de 'ncrescemente;
lichene e parotide, ciò è apostema e enfiato dietro a gli orecchi. dalla croce
17-3: s'io ti mostrassi un piede enfiato, una mano livida o gli nervi
, che erano morti, non aveano enfiato né livido veruno nel luogo delle ferite
ii-285: anche cicerone fu appuntato per enfiato e gonfio, lungo, compiacentesi oltre
io mi credeva che fosse un qualche male enfiato. bresciani, 6-x-329: era giovane
alcuna altra magagnia, fendi lo luogo enfiato e priemi bene di fino che n'
era [ettore] tutto tinto ed enfiato suo visagio di colpi ricievuti, essi avea
, ii-17: ella sputava sul ginocchio enfiato l'empiastro che andava masticando. pavese
: chi avesse mal da medicare, / enfiato o crepatura, / vengaci prestamente a
come fossero otre, e 'l ventre enfiato a modo di femmina pregna, e
orribile a vedere, e anche avea enfiato tutto il corpo, sì che parea
delle gambe, raso imprima il luogo enfiato o ancora tutta la gamba. marsilio
il mare] non sia inalzato et enfiato da venti, quando egli ha bonaccia di
misura, ella fa uomo minacciatóre ed enfiato e crucciato. compagni, 2-22:
la superbia della scienza della quale era enfiato. s. bonaventura volgar., 71
e1 cavallo al quale si vede enfiato sopra il ginochio, overo sopra i
oppilato e per le oppilazioni si avea enfiato tutto di modo che era quasi idropico.
d'un coltello gli apersi il luogo enfiato, uscì fuori la marcia, gli
qual su l'arene il vidi, / enfiato, umido, lacero e grondante /
, orvietano e controveleni, perch'era enfiato e si moriva. maniglia, 1-iii-550
, morto sopra il pavimento della sala tutto enfiato e spumoso. fagiuoli, 1-1-329:
enfiate come fossero otre e 'l ventre enfiato a modo di femmina pregna. lalli,
, la milza grossa, el ventre enfiato, / lo polmone sia piagato con
lichene e parotide, cioè apostema et enfiato drieto a gli orecchi. citolini, 257
di freddo, ha il suo capo enfiato e gli occhi enfiati e grossi e
in un volger d'occhi il loco enfiato. -intr. tanaglia,
e queste erano più pericolose che l'enfiato e di meno rimedio. piovano arlotto
. attribuito a petrarca, xlvii-254: enfiato ha il volto ed umida la chioma
non aspro, ma piacevole; non enfiato, ma pieno e con parole elette e
essa impiastrando a dove è l'enfiato, lo ritorna indietro al suo
. gregorio magno volgar., 1-126: enfiato p>er superbia o polluto di lussuria o
, la milza grossa, el ventre enfiato; / lo polmone sia piagato con gran
d'aceto, ovvero che il luogo enfiato s'unga col populeone, giuntovi aceto
. domenico, 134: quella posta era enfiato dentro nel lato dritto sotto l'ascella
3. per simil. gonfiato, enfiato, tumido (una persona, il
tumefazioni di un tessuto: gonfio, enfiato. a. cocchi, 4-2-246:
alquanto grasso, ma per avventura piuttosto enfiato d'umori putridi che di purgato nutrimento.
alquanto grasso, ma per avventura piuttosto enfiato d'umori putridi che di purgato nutrimento
grido e la tromba di cibele collo enfiato corno e 'tamburi e 'rallegramenti e
gli cominciò un acuto dolore e un enfiato lo seguì, che finalmente si aperse in
della pella infiammata. 'gli è enfiato un braccio; e intorno all'enfiagione lo
(v.). ri enfiato (part. pass, di rienfiaré)
pass, di rigonfiare), agg. enfiato, inturgidito. f.
, agg. molto gonfio; gonfiato, enfiato. pascarella, 1-211: un
sotto le ascelle. -dilatato ed enfiato per cause patologiche. de pisis,
e queste erano più pericolose che l'enfiato e di meno rimedio. marsilio ficino
, la milza grossa, el ventre enfiato. p. cattaneo, cxx-392: il
giuliani, ii-414: gli s'è enfiato il piede alla mi'donna; il
: s'io ti mostrassi un piede enfiato, una mano livida, o gli
11-82: diventò ritruopico, ed era enfiato il corpo suo che non si poteva trarre
delle malattie [crusca]: quando lo enfiato comincia a farsi rossastro. stampa periodica
palla. -per estens. gonfio, enfiato, tumefatto. fatti di cesare,
le dilicatezze e di divenire grasso ed enfiato per satollaménto di vivande e di beveraggi?
raschia e scarifica con esso il luogo enfiato sottilmente, e lascia uscire il sangue
nelle parole, instabile ne'movimenti, enfiato in mente, azzimato e pulito ne'vestimenti
qual su l'arene il vidi, / enfiato, umido, lacero e grondante /
era stato idropico; ed era sì sconciamente enfiato nel ventre che, stando ritto,
, non aspro ma piacevole, non enfiato ma pieno e con parole elette e
'senici': la crusca spiega tumore ovvero enfiato nelle parti glandulose della gola. il
color di terra cotta, che pareva enfiato, con gli occhi di bragia, la
(sconfiao, sconfiato). ant. enfiato, tumefatto (un or- gano)
che si dànno a quel bernoccolo o enfiato, talora rosso, talora livido,
-ricondurre alle normali dimensioni un organo enfiato o ipertrofico. serpetro, 237:
/ passo e col volto dalla veglia enfiato, / luride di sudor, gialle di
usar senza ribrezzi, la cura salo enfiato ventre femminile e 1 parti fastidiosi.
in francese, così detto dall'aspetto enfiato: varietà di tubercolosi ossea che si
morto sopra il pavimento della sala tutto enfiato e spumoso. -figur. che
, ii-17: ella sputava sul ginocchio enfiato l'empiastro che andava masticando. moravia
], 156: il leone aveva enfiato un piè per uno stecco v'era drento
e pampani e ponendogli, suzzano ogni enfiato. -vuotare dell'aria, del
pelle o una persona dal corpo patologicamente enfiato. dante, in }, 30-103
: gli occhi ho trafitti e 'l naso enfiato. ottimo, i-29: l'umana
. [crusca]: e ancora tutto enfiato e pieno di superbia tribunesca. denina
tumidìssimó). gonfio, tumefatto, enfiato in partic. per cause patologiche; ingrossato
. mascalcie, 1-220: quando viene lo enfiato nel petto del cavallo, solascialo dalle
lo suo fiato era diventato tutto turgido e enfiato e era quasi morto. cesariano
attribuito a petrarca, xlvii-254: enfiato ha il volto ed umida la chioma
: / cà 'n lo core èi enfiato, / l'omele per superbia contundi.
in un volger d'occhi il loco enfiato. -al primo sguardo, con