/ ebbro di birra l'altrui vita emendi? f. negri, 328: non
d'umido, si corregga e si emendi con fogne fatte sotto. d. bartoli
al greco ad un correttore speziale che emendi gli errori, i quali anche nelle ottime
di vero cuore chiegga pietà, e s'emendi, per disarmar subito tutto lo sdegno
possibile ad emendarsi. giannone, ii-279: emendi pure a sua posta papa gregorio xiii
di coloro che leggeranno, sì l'emendi, che infino a ora io mi tengo
intendo sì, risposi, e fia ch'emendi / tosto terrore; e se '
al greco ad un correttore speziale che emendi gli errori, i quali anche nelle
instiga. parini, 488: ciascuno emendi / prima se stesso, e poi degli
non istà bene che un secolare non sacro emendi le persone ecclesiastiche. redi, 16-vii-390
la burla col dirmi che io legga ed emendi con severità più che da critico,
dante mio, io voglio che tu t'emendi e che tu consideri meglio il parlar
emendatoria per la quale si corregga ed emendi. = voce dotta, lat.
di coloro che leggeranno, sì l'emendi; che infino a ora io mi tengo
che con diverse scritture nella mia vecchiezza emendi i vani componimenti della gioventù. ma
del mio conio, / supplicando che emendi mia imperizia. buonarroti il giovane, i-231
impronta del mio conio, / supplicando che emendi mia imperizia. marino, vii-122:
piangi l'error, se non ti emendi, / già l'arco è teso e
dì una ferma diligenza e sollecitudine nollo emendi tutto e rimuti. cariteo, 33
, ii-351: gli altrui falsi / calcoli emendi, e inemendato vivi. =
la discrezione di coloro che leggeranno sì l'emendi, che infino a ora io mi
discrezione di coloro che leggeranno sì l'emendi, che infino a ora io mi
sempre qualche cosa che megliori o che emendi la condizione e lo stato del gioco
da non potersi più sperare ch'egli si emendi. -essere un demonio di malizia
liberi da esse o le rettifichi ed emendi. cesarotti, 1-xxv-95: dario e suo
/ che nostri falli il grande urbano emendi! -con valore avverb.:
/ che nostri falli il grande urbano emendi. galileo, 8-viii- 327:
d'umido, si corregga e si emendi con fogne fatte sotto. b.
di donna, cui l'invidia indarno emendi, / penetrante e via più ch'alato
2-644: si ricucia, cioè s'emendi e saldi, come si salda et emenda
aretino, 22-233: se tu non ti emendi, se tu non ti rimuti,
, erofilo, / se non ti emendi e non tomi al ben vivere, /
al greco ad un correttore speziale che emendi gli errori. codice napoleonico [regno d'
ariosto, 1-iv-57: se non t'emendi, ti farò con tuo grande spiacere
dì una ferma diligenza e sollecitudine nollo emendi tutto e rimuti. bisticci, 1-ii-545:
. magalotti, 4-185: sia ch'emendi / tosto l'errore; e se t
qualcuno perché si si; fratturarsi. emendi dalle proprie colpe. moniglia, 1-iii-32
tu per tu, / acciò si emendi e non lo faccia più. tommaseo [