. tasso, 5-4-93: l'elocuzione altro non è che uno accoppiamento di
] di cose. giamboni, iv-22: elocuzione è lo adornamento del parlare. ristoro
suoi volumi la locuzione è adulterata dalla elocuzione) merterebbe uguagliarsi a cesare. segneri,
i-105: l'eloquenza, considerata nell'elocuzione, come nell'altre sue parti, abbraccia
. della casa, 799: la bella elocuzione, e la vaghezza del parlare e
la mancanza di regolarità nelle forme dell'elocuzione come il principio generale che regola la
: quel che più conta è nell'elocuzione; mista di vocaboli eletti in mezzo
, 5-212: il capo principale de l'elocuzione è la correzione de la lingua,
esame spassionato della questione: 'l'elocuzione francese non attiene quanto promette '.
sia, po esser tanto adornato [dalla elocuzione bella], bandello, 4-23 (
bocc'unta non disse mai male. caccevole elocuzione, così niun riguardo ha alla pudi
dire, cioè da'concetti e dall'elocuzione. brusoni, xxiv-838: era fuggito
pavese, 8-291: da noi l'elocuzione si fa casta e scarna, trova
; chiarissimo lume dell'oratoria e poetica elocuzione. leopardi, 25-46: garzoncello scherzoso
straordinaria alla lingua, alla grammatica, all'elocuzione, al periodo, alla composizione:
io, misurare il colosso rovinato dall'elocuzione turgida e vuota, in cui feano già
lettura può essere adombrato da una elocuzione così scorretta da parere perfino semplice
secondo degli affetti, ecco l'ultimo della elocuzione. viviani, 3-i-53: il titolo
, 5-214: il quinto [capo della elocuzione] è la concordanza de'numeri;
i-331: sono sempre confirmato, che l'elocuzione ben figurata o numerosa faccia differire il
, sono dunque gli elementi dell'elocuzione le lettere, delle 195:
, 5-212: il capo principale de l'elocuzione è la correzione de la lingua.
alla lingua, alla grammatica, all'elocuzione, al periodo, alla composizione: e
una logica più semplice, e ad ima elocuzione più corretta. alvaro, 7-56:
nelle frasi, ne'versi, nell'elocuzione, ma si smarrisce per via e non
nella dilicatézza de'concetti, nei fiori dell'elocuzione. d. bartoli, 25-246
accorgere di molti errori non pur grammaticali nell'elocuzione ma puerili nelle desinenze. perticari,
dalla semplicità e dalla maestà dell'antica elocuzione greca, appartiene certo in gran parte alla
3. disus. modo di esprimersi, elocuzione, stile (con particolare riferimento alla
, i-105: l'eloquenza considerata nell'elocuzione, come nell'altre sue parti, abbraccia
di recitargli non debbe essere disforme dall'elocuzione e dall'artifizio col quale gli abbiamo
, 12-709: ne le scritture [l'elocuzione] dee aver le congiunzioni, quasi
: non sono dunque i vizi dell'elocuzione, e neanche l'imperversare della retorica,
cinque parti. invenzione, disposizione, elocuzione, memoria e pronun- ziazione. cicerone
i più dicono: invenzione, disposizione, elocuzione, memoria e pronunziazione...
alla disposizione risponde, alla invenzione l'elocuzione. cuoco, 2-87: che s'insegna
si conviene la purità e la simplicità dell'elocuzione. bar affaldi, 201: per
dialogo, se non forse per rispetto dell'elocuzione, la quale alcuna volta pare istrionica
, agg. disus. che concerne l'elocuzione. b. fioretti,
cinque parti: invenzione, disposizione, elocuzione, memoria e pronun- ziazione. cicerone
più dicono: invenzione, disposizione, elocuzione, memoria e pronunziazione... elocuzione
elocuzione, memoria e pronunziazione... elocuzione è acconciamento di parole e di sentenzie
l'hanno nondimeno gli autori latini propriamente elocuzione nominata. tasso, 12-392: avendosi
, 12-392: avendosi a trattare dell'elocuzione, si tratterà per conseguenza dello stile
frase propia de'rettorici, si riferisce alla elocuzione. cuoco, 2-87: che s'
disposizione ',... 1'* elocuzione ', quasi che la forza intrinseca
stile o con la forma o con l'elocuzione. serra, ii-278: non sono
non sono... i vizi dell'elocuzione, e neanche l'imperversare della retorica
pavese, 8-291: da noi l'elocuzione si fa casta e scarna, trova il
la definizione de le parti de l'elocuzione: le quali sono l'elemento, la
donatore il parlare, ch'altramente si dice elocuzione, e potentissimo ministro de l'intelletto
latinerie... tolse alla nostra elocuzione ogni resto di quella fisonomia propria ch'
frase. berni, 254: è elocuzione e figura di parlare schietta toscana.
elementi classici: invenzione, disposizione, elocuzione, declamazione); oratoria.
ornatamente parlare, che i latini chiamano elocuzione; e chi non sa che le medesime
commuovere. -anche semplicemente: loquela, elocuzione, discorso (e, con intenzione
. mascardi, 254: sia dunque l'elocuzione pura e, come dicono i latini
diletto si dee dire opra della oratoria elocuzione. tomitano, 164: la conchiusione
suo intelletto interloquendo con facile e chiara elocuzione ne'vari argomenti; di modo che
lingua lo scheletro senza polpe, nell'elocuzione la specie senza sesso; onde nasce uno
poltiglia attaccaticcia barbottante e fetente della sua elocuzione! faldella, iv-164: udite,
ciglia tanto per l'audacia della sua elocuzione quanto per la licenza della sua parola
fiorentinamente del petrarca, ma non ebbe elocuzione così poetica e così pellegrina. muzio,
latinerie... tolse alla nostra elocuzione ogni resto di quella fisonomia propria ch'ella
d'una lingua o è frasi ed elocuzione, e ciò nulla importa al nostro
2. maniera di scrivere, stile; elocuzione. b. segni, 7-iv:
. carducci, iii-23-386: la bontà della elocuzione, ricca e frizzante su bocche popolane
. carducci, iii-14-349: quella stessa elocuzione, quello stile,... nella
mascardi, 280: determinano la generalità dell'elocuzione ad una particolar maniera che tale o
sorprendere nelle myricae, pur in quella elocuzione sostenuta e di un così grato sapor classico
ridicolo: ne la materia e ne l'elocuzione. s. borghini, 1-157
di lati- nerie che tolse alla nostra elocuzione ogni resto di quella fisonomia propria ch'
la grecità e la sobria latinità dell'elocuzione italiana risplendono ora disgiunte ora accoppiate nei
occhi del lettore la rozzezza della sua elocuzione, la ruggine delle parole, il grottesco
occhi del lettore la rozzezza della sua elocuzione, la ruggine delle parole, il
non sono... i vizi dell'elocuzione, e neanche l'imperversare della retorica
notes, 1-ii-2-201: in quanto anco all'elocuzione, la commedia deve esser scritta con
enfasi e di altre idropisie della distinta elocuzione. = dal fr. hydropisie
italiana. citolini, 532: sarà la elocuzione e 'l bel concatenamento de le
carducci, iii-14-349: pure quella stessa elocuzione, quello stile, dirò anzi,
la pillola non solo con le veneri dell'elocuzione, ma con l'incanto delle illusioni
., s'egli una sola oratoria elocuzione possedesse, delle quattro le tre, darebbe
di carducci] ripete l'ornatezza di elocuzione di quelli del bar- toli e del
nella disposizione di buon giudicio e nella elocuzione di molti e vari colori e lumi
capriata, 1-9: senza quella [l'elocuzione] il poema vien ad essere incolto
per mitigarla o per fiorire più quella elocuzione o per dichiararsi meglio, siamo forzati
suo intelletto interloquendo con facile e chiara elocuzione ne'vari argomenti. foscolo, xvii-375
3. lentezza o difficoltà di elocuzione; complicazione per lo più inutile e
cinque parti: invenzione, disposizione, elocuzione, memoria e pronun- ziazione. ottimo
sono cinque: invenzione, disposizione, elocuzione, memoria, pronun- ziazione.
felicemente condotto con garbo di elocuzione e verseggiatura classica, invoglia della traduzione
e di latinerie che tolse alla nostra elocuzione ogni resto di quella fiso- nomia propria
, e lo esprimono i latinismi della elocuzione, più o meno schietti.
1-45: nelle tragedie... l'elocuzione sciolta non suona sì bene come la
, n-iii-621: dunque ancora ne l'elocuzione, la qual è una specie di
la leggerezza, non saranno ne l'elocuzione ripugnante a la gravità. 40.
lidie con la loro gravità la seria elocuzione, le sinistre e serrane con la
nobiltà de'sentimenti, la limpidezza della elocuzione. 7. ant. lustro
: per la passione, per l'elocuzione più sollevata, per la lirica dei
scelta e opportuna collocazione delle parole; elocuzione. latini, rettor.,
ogni abilità di componimento, e l'elocuzione è povera, e la grammatica scorretta,
nella disposizione di buon giudicio e nella elocuzione di molti e vari colori e lumi
martellata e tormentata di sallustio, l'elocuzione virgiliana non possono in alcun modo fare
nel corso del seicento come dottrina della elocuzione. soffici, v-5-516: l'opera d'
cinque parti: invenzione, disposizione, elocuzione, memoria e pronunziazione.
condo degli affetti, ecco l'ultimo della elocuzione, la quale ho metafisicando ricerca dalla
. caro, 5-198: consiste [l'elocuzione]... ne la voce
scrive che (dico in quanto alla elocuzione, se ben anco 13. ant.
per mitigarla o per fiorire più quella elocuzione o per dichiararsi meglio, siamo forzati
fedeltà e per la nettezza della elocuzione e pe 'l maneggio stretto del
le idee intermedie nobilita con l'arte della elocuzione. soffici, v-1-283: vi dirà
: an cora ne l'elocuzione, la qual è una specie di voce
dell'invenzione, della disposizione, dell'elocuzione, della memoria, della pronuncia e
, non credo che giovar possa alla elocuzione italiana. = deriv. da
. carducci, iii-14-349: qùella stessa elocuzione, quello stile, dirò anzi,
carducciano, che ripete l'ornatezza di elocuzione di quelli del bartoli e del giordani.
dell'orazione (invenzione, disposizione, elocuzione, pronunzia e memoria) o della
tanta squisitezza, morbidezza, pastosità d'elocuzione, a tanta musica e volo di
aristotele] manifesta la differenza fra quella elocuzione che doveva esser scritta e quella che
le perle e i fiori della poetica elocuzione su la strana donna, pur lodandola
ordine grammaticale e sintattico; disordine nell'elocuzione. tasso, n-iii-802: incerte,
moderni? -ricchezza e ampiezza di elocuzione. b. cavalcanti, 2-343:
poltìglia attaccatìccia barbottante e fetente della sua elocuzione. b. croce, ii-9-27: meglio
là alla poltrona su 'l costume e l'elocuzione.
tasso, 16-43: sarà sublime l'elocuzione, se le parole saranno non comuni
tutti gli artifici e i segreti dell'elocuzione e della metrica, non è meraviglia
sdolcinatura, non già la lucidità dell'elocuzione..., e voi salirete di
, i-144: quanto alle usurpazioni di elocuzione e dei versi altrui noi ne presentiamo
posto nel quarto luogo come compagna dell'* elocuzione '. guazzo, 1-78: non
rettorica sono cinque: invenzione, disposizione, elocuzione, memoria, pronunziazione. buonaccorso da
: la grecità e la sobria latinità dell'elocuzione italiana risplendono ora disgiunte ora accoppiate nei
leverò bensì ed emenderò i difetti dell'elocuzione, e tu in ciò sarai maestro
i 'caratteri ', 1'* elocuzione ', la 'sentenza 'e la
rettitudine del raziocinio e la chiarezza della elocuzione. g. ferrari, ii-99:
più zampillante e più mosso che è nella elocuzione dei grandi scrittori classici. ove si
periodare carducciano che ripete l'ornatezza di elocuzione di quelli del bartoli e del giordani.
). caro, 5-222: la elocuzione è necessario che sia distesa a dilungo
periodare di carducci] l'ornatezza di elocuzione di quelli del bartoli e del giordani con
mani per poter nelle rime e nella elocuzione materna far qualche profitto. al quale
ritornata. caro, 5-222: la elocuzione è necessario che sia distesa a dilungo
ornatamente parlare, che i latini chiamano elocuzione. daniello, 1-26: dico tre esser
e disposte, che (latinamente parlando) elocuzione si chiama. 7.
poemi, e questa a me pare l'elocuzione e lo stile. = deriv
in somma tutta la bellezza della latina elocuzione. leopardi, v-671: frontone ha spesso
nell'abbandono dell'arte, se anche l'elocuzione non è di gusto corretto, c'
efficace. carducci, iii-16-230: la elocuzione poetica insorge an- ch'essa nella prima
, la vaghezza e lo splendore dell'elocuzione. l. quinni, ded.:
die... l'elocuzione sciolta non suona sì bene come la legata
sforzi continui e repetuti resero alfine l'elocuzione numerosa, scorrevole ed armonica e suscettibile
lingua non era elegante né pura, l'elocuzione era però facile, varia, scorrevole
,... ecco l'ultimo della elocuzione. -delineare nei tratti essenziali.
significativa ossia dizione, l'espressione ossia elocuzione, la sustanziale ossia sentenza.
il più per incertezza di criteri nella elocuzione e specialmente circa i retti usi e le
). stor. membro del sinedrio della elocuzione e della sintassi corretta, per non dir
frugoni, 2-93: quelli [fioretti dell'elocuzione] di certe composizioni che potrebbero dirsi
abia soprossi né spinelle nel tratto della elocuzione e della castità e religione del numero.
non abia soprossi né spinelle nel tratto della elocuzione e della castità e religione del numero
, che questo medesimo in virtù dell'elocuzione e degli spiriti del petrarca? summo
, con certa spiritosità d ^ elocuzione rifacentesi alle vaporazioni classiche, gabriello chiabrera
tanta squisitezza, morbidezza, pastosità d'elocuzione, a tanta musica e volo di verso
lo 'stile'poi comprende e dizione ed elocuzione, inquantoché le parole e le sentenze
insieme di tratti formali che caratterizzano l'elocuzione. -stile attico: stile di eloquenza
sublimità'l'affettata magnificenza, l'ampollosità della elocuzione, o l'affettata oscurità de'concetti
1-ii-2-201: oltreciò, in quanto anco all'elocuzione, la commedia deve esser scritta
, 12-625: dovendo io trattare de l'elocuzione, si tratterà per conseguente de le
parti, cioè travamento, ordine, elocuzione, memoria a parlare. l. salviati
pillola non solo con le veneri dell'elocuzione, ma con l'incanto delle illusioni e
). panigarola, 3-i-9: la elocuzione per fare che eloquentemente si ragioni,
più zampillante e più mosso che e nella elocuzione dei grandi scrittori classici.
-disse bonghi, 1-129: la elocuzione di erodoto è vicinissima al il
più zampillante e più mosso che e nella elocuzione dei grandi scrittori classici. de amicis
frizzante, più zampillante e più mosso nell'elocuzione di quei prosatori. zampillare
tanta squisitezza, morbidezza, pastosità d'elocuzione, a tanta musica e volo di
poltiglia attaccaticcia barbottante e fetente della sua elocuzione. -peggior. zoccolàccio. bernan
elocùtio, sf. invar. retor. elocuzione. = voce lat., propr
ellenistico sono greci, e la sola elocuzione che è certamente lontana dal perfetto atticismo