fare? salvini, 3-28: dietro all'elice portasi simile / artofìlace ad un che
da tal plaga / che ciascun giorno d'elice si copra, / rotante col suo
vengono delle parti settentrionali, le quali elice, id est, l'orsa maggiore
/ cader suo figlio, fronde fuor n'elice; / ma frutto no, però
/ di duo stretti sentier due linee elice. carletti, 204: tutte le strade
scitico / viven color sotto boote et elice, / benché con cibi alpestri e
mi rimembra, che da cim'a un'elice / la sinistra cornice, oimè,
la cinosura, e l'altra l'elice. d'annunzio, 11-688: orione
, coda della milza, coda dell'elice. -coda dei fauni: sviluppo anormale
2-501: siccome la macchina che mette l'elice in movimento, non occupa che uno
x-2-12: conserva in astro quella cetra elice / sì dolci suoni ancor, che la
/ cader suo figlio, fronde fuor n'elice; / ma frutto no, però
cader suo figlio, fronde fuor n'elice; / ma frutto no, però che
foglie per intorno spinose, come ha l'elice, da cui è ancora differente per
rimembra, che da cima un'elice / la sinistra cornice, oimè, predisselo
tioli [dioscoride], i-182: l'elice poi è volgarissimo albero in toscana
: sui rami alti d'un elice ti cullavano i venti / volanti tra le
ottenersi per mezzo del l'elice, o sia spirale d'archimede.
le accomoda la sua madre vite con l'elice incavata. 2. disus.
: mi mostrò un'ingegnosa applicazione dell'elice alla locomotiva per le ferrovie di montagna,
, ad un batello a vapore l'elice ossia la vite d'archimede...
archimede... i bastimenti ad elice, presentando la forma istessa dei navigli
dalle macchine delle navi massime: l'elice acquista la rapidità vertiginosa di trecento e
exten- sure degli quali subsidevano le perpolite elice magiore. temanza, 37: l'
magiore. temanza, 37: l'elice caratterizza i caulicoli del capitello corinzio
corinzio. -scala a elice: scala a chiocciola (che descrive
orecchio. 5. locuz. a elice: a spirale. montale, 2-19
, / che ciascun giorno d'elice si copra, / rotante col suo
coda dell'orsa maggiore, detta elice. salvini, 3-23: or questa e
e presta / a scorgersi, apparente elice e grande / dal principio di
/ cader suo figlio, fronde fuor n'elice; i ma frutto no, però
/ e parole e sospiri anco ne elice? sannazaro, 4-124: mentre star con
, / che da sé il duolo elice: / prendi pietate d'un leggiadro velo
in passando, e 'l sangue fuor n'elice. alfieri, 8-356: meglio serbar
/ la doglia che sospir tanti ne elice. monti, x-2-12: conversa in
x-2-12: conversa in astro quella cetra elice / sì dolci suoni ancor, che la
. qui elide una vocale, lì elice una virgola, espunge una particella.
le quai con la barba altre n'elice, / altra ne taglia e vuol
/ e una squarcina sua dal fodro elice. 2. figur. derivare
/ che dagli augei del ciel il vero elice. v. franco, 269
269: altri del mio penar buon frutto elice, / del mio bel sol la
dura selce, onde il fier nimico elice / la fiamma, ch'abruciar l'alme
piume, / e dal morir novella vita elice. redi, ii-11: forza dal
: forza dal volo a maggior volo elice. parini, iv-138: questi [
/ quindi l'alta rettrice / somma virtude elice. 3. figur. sceverare,
diletto, / cresce di tutto, elice il ben del male, / e il
'forma di spirale '(v. elice); cfr. fr. hélicotde
5-145: qui elide una vocale, lì elice una virgola, espunge ima particella,
assai, oltre alla quercia, all'elice e al faggio, che abondantemente producono
e gialle; e poi di tutte elice / una fera, ima donna, un
, / e parole e sospiri anco ne elice? bianco da siena, 53:
quell'umor, che per li rami elice, / per le fibre dapoi sparge e
rimembra, che da cim'a un'elice / la sinistra cornice, oimè, predisselo
4-77: questo finto dolor da molti elice / lagrime vere, e i cor
e d'un seme invisibil, che n'elice / di virtù fioritrice, /
/ cader suo figlio, fronde fuor n'elice; / ma frutto no, però
gran pira / colle faci e coll'elice segata, / para di serti il luogo
a le rote e gavoli, e ne elice / da tinger panni umor da la
d'archimede, dice che la sua elice, cioè il suo giro o dente,
in passando, e 'l sangue fuor n'elice / e vien di quella porpora divina
, / e in miserabil metro il canto elice. pagnini, xxii-1166: qual tortorella
del caffè; elee, elcio, elice. g. villani, 1-24
/ cader suo figlio, fronde fuor n'elice. foscolo, xvii-77: questa valle
del timone. * losca dell'elice ': quel pozzo nel quale entra,
gira ed esce l'ala dell'elice. = deriv. probabilmente da
con la prima delle tre nella coda di elice. d. battoli, 9-29-2-135:
le accomoda la sua madre vite con l'elice incavata, nella quale entrando il maschio
braccia. foscolo, iii-1-400: in elice i coloni / di latissimi campi e
accomoda la sua madre vite con l'elice incavata, nella quale entrando il maschio
. zool. conchiglia appartenente al genere elice. tramater [s. v
': specie di conchiglie del genere elice, così denominate dal nero colore dell'orificio
lagna / e in miserabil metro il canto elice. lorenzi, 3-54: rinforza il
l'inclita iaolco / e arne ed elice. monti, 1-430: givan quelli a
da una filiera d'acciaio ravvolta ad elice, che, compressa e sprigionata,
natal così felice / ch'ogni pensier elice / basso da voi, e vi
mattioli [dioscoride], 146: l'elice... cresce in bella procerità
, a decorso cronico, con sede sull'elice, estremamente dolorosa, ad eziologia sconosciuta
quanto provvista di una conchiglia ravvolta a elice, di forma più o meno allungata
a causa di uno sviluppo sproporzionato dell'elice, dell'antelice e della fossa scafoidea
caratterizzato da uno sviluppo poco accentuato dell'elice e da un'antelice di proporzioni superiori
parte: la minore cinosura, la maggiore elice è detta dai greci. tasso,
nella coda dell'orsa maggiore, detta elice. f. m. zanotti,
le palette ed ali della ruota e dell'elice che fanno l'i- stesso lavoro mosse
nella ruota o di ogni ala nell'elice dei piroscafi. -ciascuno dei colpi
, 630: 'passo della vite, dell'elice, della ruota dentata 'si chiama
alberi assai, oltre alla quercia, all'elice... e i cerri soveri
4-77: questo finto dolor da molti elice / lagrime vere, e i cor più
levigati e sodi che sostentano tasse dell'elice, resistono alla sua spinta e impediscono il
tal plaga / che ciascun giorno d'elice si cuopra, / rotante col suo
usato di portare in mano l'agro elice nelle battaglie e di legare le braccia di
tommaseo [s. v.]: elice o vite d'archimede, mezzo di
certo ha bravi discepoli e devoti / elice, nostro nume e protomastro. lubrano,
assai, oltre alla quercia, ah'elice ed al faggio, che abondantemente producono
/ cader suo figlio, fronde fuor n'elice. poesie bolognesi, xcv-9: comenza
/ il supremo voler, nel tempo elice, / e al voler sorge egual l'
vie / di duo stretti sentier due linee elice. magalotti, 20-81: quelle due
. leopardi, iii-596: ella non mi elice nulla della sua salute, né se
l'alta rettrice / somma vir- tude elice. -con uso aggett.
. poerio, 3-99: sua gentilezza elice / forza e rifonde ne'tentati petti.
/ cader suo figlio, fronde fuor n'elice; / ma frutto no, però
movimento involutivo in un piano ma un elice ascendente. = deriv. di
lunga è la strada per trapani e elice, e senza paesi, ma solo
plaga / che ciascun giorno d'elice si cuopra, / rotante col suo figlio
tirato dai giovani intorno il re d'elice. pascoli, 747: corrano, un
la stretta depressione che corre tra l'elice e l'antelice nel padiglione dell'orecchio
nel paese scitico / vivencolor sotto boote et elice, / benché con cibi alpestri e vin
'sdenta', parlando di ruote, di elice, di catene e simili: comando
dell'argano, le ruote o l'elice dall'albero rotatorio. que- st'ultimi
vegg'io: dal tuo valor tal bene elice / la cara patria e tutto l'
, 1-311: battendo l'aria come un'elice, una lettera semiaperta cadde sulla mia
collocata sull'asse delle ruote o dell'elice nei piroscafi; ed in ogni pezzo girevole
scitico / viven color sotto boote et elice, / benché con cibi alpestri e vin
/ e parole e sospiri anco ne elice? boccaccio, iii-2-4: che fai tu
, 4-77: questo finto dolor da molti elice 7 lagrime vere, e i cor
/ di duo stretti sentier due linee elice. / quindi del tutto esploratori e
nievo, 172: ladri! chi vi elice che sian ladri? son messi di
/ il supremo voler, nel tempo elice, / e al voler sorge egual l'
questi e ora a quegli, si elice egli è un teco meco. fagiuoli,
alinetu ad iscala de equas assu biniale d'elice tufaza e 'd'es- intra loro sia
, 11-16: si truova molta di questa elice. gli atheniesi la chiamano tetràlice.
bosco / si tenne diana, ed elice caccionne / che di venere avea sentito
alinetu ad iscala de equas assu biniale d'elice tufaza e 'd'essit
basta dicere pur quello che la ragione ne elice. nardi, 44j: nel medesimo
seno / il supremo voler, nel tempo elice, / e al voler sorge egual
suo figlio, fronde fuor n'elice. boccaccio, i-206: tu, mobile
tal plaga / che ciascun giorno a'elice si cuopra, / rotante col suo figlio
romano / quanto da l'accademia ancor s'elice / appo 'l vostro parlar poco sarebbe
bosco / si tenne diana, ed elice caccionne, f che di venere avea sentito
dalle macchine delle navi massime: l'elice acquista la rapidità vertiginosa di trecento o
sentia rodere, balza in piedi e elice: « ora mi avveggo perché vostra