dice che abbacò di zeri, perché veramente ei fu un grandissimo abbachista, e per
pianto. idem, 9-57: quivi ei [il re del ciel] così nel
e no 'l contempre / sì ch'ei n'abbagli e stempre. 7
: il maggior [de'travagli] ch'ei provasse, fu la solitudine e l'
, / gli scudieri abbandona, ed ei sol varca. marino, 297: tu
/ tremenda e bella, / ond'ei teme e spera. idem, iv-1-77:
, / né dell'alta sua grazia ei m'abbandoni. d. bartoli,
e abbarbagliarlo. chiabrera, 465: ei sì diceva, e lo dicea per modo
toro ispano in popolar teatro, / ei va latrando d'ogn'intorno, e schiva
quale signore aveva promisso di farlo com'ei vedessi abbassato un poco il favore che io
intorno a'modi di nominare i muscoli ei propone [il bellini] per ottimo quello
/ sì che forse in poch'altri ei fu simile. morando, iii-229:
lodi avresti / e ne l'opre ch'ei fèsse alte e famose, / ond'
1-1-5: lo qual [firmamento] ei mostra la tua gran potenza / per lo
[i giudici] non debbono allungare ei piati, anzi ei debbono abbreviare al più
non debbono allungare ei piati, anzi ei debbono abbreviare al più e 'l
distruggere. goldoni, vi-526: anch'ei sotto le ceneri / del bianco crine
577: ma più onoro l'abete: ei fra quattr'assi, / nitida bara
abisso orrido, immenso, / ov'ei precipitando, il tutto obblia. settembrini,
cose del mondo. gelli, 65: ei se ne fa abito di questo;
fatte pubblicità. pellico, 214: ei sa che in tutte le società vi sono
muffata. alfieri, 83: cede ei talor, ma ai tempi rei non
gli parlava di persona abborrita, ch'ei non prendesse destramente a difenderla. leopardi
veloce..., come s'ei fosse su la pedana, in un'academia
/... / ond'ei si levi un tratto all'aria, e
. giov. cavalcanti, 14: ei ci vuole accecare con suoi doni falsi.
'l mal voler fa gueffa, / ei ne verranno dietro, più crudeli / che
buti [inf., 23-18]: ei, cioè li demoni, 'ne
che tutta nel viso s'accese, / ei suoi sospir tutti ha manifestati:
come piace ad amore, e s'ei m'accenna, / scherzo, e gli
magalotti, 16-129: bisogna credere ch'ei non accertasse cosi bene il medicamento,
iii-243: altri poi lodi il sol quand'ei sospende / nella tepida libra il carro
colpire. lippi, 7-71: bench'ei creda finita aver la festa, / tira
, 1-28: « o atridi *, ei disse, « o coturnati achei, /
grata, / più acclamata, / ei l'impara; e poi spedita / la
dante, inf., 21-102: ei [i diavoli] chinavan li raffi,
s'accoglie / di quella gente ch'ei conduce e guida. idem, 829:
una ricca chiesa, / di quel ch'ei chiede non ha cognizione: / s'
, ii-780: muto / stetti mentr'ei m'accomandava l'ali / agli òmeri.
prestito ma sì d'accomenda, perch'ei la facesse fruttare all'estero; e siccome
tasso, 6-21: giusto non è ch'ei vada e tu rimanga. / mille
salvini, 23-452: che così rilassato ei nelle membra / deboli, da spavento
fare tutti quei giocolini, senza ch'ei se n'accorga. manzoni, pr.
i villani che sono accostumati di portare ei gran pesi e a durare la molta fatica
, 684: tra tanta gente, ei non poteva accozzarsi neanche la sua partita a
che con lui s'accozza / ch'ei vuol dargli il buondievosignoria. 4.
presi antidoti, accreditarono la voce ch'ei morisse avvelenato. d'annunzio, iv-
senza ritornello: / onde pensate s'ei s'accreditava. palazzeschi, 1-159: si
non richiesta, accusa manicuro / ch'ei non v'accuserà de la tardanza. idem
raggio accusar negli abitati lochi, / quand'ei m'offriva al = deverb.
passata in un rigurgitamente di acidi ch'ei patì, non trovò ricetta migliore per
del vino appoco appoco, / ch'ei sa che l'acqua fa marcire i pali
se posso accrescergli vigore, perché più presto ei risorga. baretti, 1-47: quel
minore stupore è la lingua del picchio: ei quando vuol far preda fa prima romor
far lor viaggi le formicole... ei s'acquatta a bocca aperta come morto
perché di gran lunga trascendente quella ch'ei sarebbe capace d'acquistare con tutta l'
parroco, interpretava a'fedeli. quindi ei deride acremente, e sorride insieme con
proprietà d'un tal esempio, ch'ei vorrebbe pur adattarlo in tutto, e
. alfieri, 75: muori: ei n'è tempo il dì, che indarno
e trovogli tali quali in quel tempo ei poteva sperare. idem, 779: né
e allor che da un macchiato letto / ei procedeva a un addobbato aitar, /
uno andava a chiedergli il suo, ei rispondeva con buffonerie, e poi gli cacciava
prode / che si sente percosso, ei non la trova / che ne'prosperi casi
, e gli addossano commissioni, ed ei con le lagrime agli occhi, promette.
/ cattura e preda, e ch'ei tra poco al suolo / la vostr'alma
messaggier celeste: / pria sul libano monte ei si ritenne, e si librò su
il cavallo al fren ribelle: / ei s'immerge ne la notte, / ei
ei s'immerge ne la notte, / ei s'aderge in vèr le stelle.
. magalotti, 9-2-62: fatte ch'ei l'ha, si trova d'aver fatto
fatto male in ogni modo, perch'ei non l'ha fatte né in quell'ordine
altrui conto, una cambiale, senza ch'ei vi abbia alcun diretto interesse. egli
io bramai tanto. -il giorno / ch'ei non mi volle udir, che invan
lo rammento alfine. idem, 1130: ei le secrete, / non da profano
divo dunque e vivo oggetto, ch'ei dice, è la specie intelligibile più alta
e singolarmente mirabile..., s'ei non l'avesse fatto vittorioso? tommaseo
foscolo, xv-2-148: ma s'ei vuole adoneggiare ha da trovarsi egli stesso
per te. carducci, no: ed ei pregò, la genitrice terra / molto
entro un pelago di luce / alto ei favella [iddio]; ed adorando inchina
/ dessi 'l bel pomo, perch'ei poscia a quella / che di maggior beltà
frequente volerò. carducci, 518: forse ei ripensa la sua sinigaglia / sì bella
accoglilo tu, ché al dolce sole / ei volge il capo ed a chiamar la
[gli antichi] le cose com'ei le vedevano, senza volerle ingrandire agli occhi
delle ragioni. odiatelo, amici, ch'ei ben lo merita. g. gozzi
ciullo è troppo dissomigliante da quella ch'ei deve condurre da adulto. de
dei monti. oh meraviglia! / ei porta in bocca l'adunata sabbia /
fanciulli eterni! d'annunzio, ii-588: ei parla, e tra due legni /
mondo magni, a cui s'affaitan tutti ei minori vostri e de la forma vostra
sovrano, / quei re soggetti ad inchinarsi ei danna. baretti, ii-6: ho
s'affanni. idem, n-68: ei, che s'affretta, e di tirar
per conseguirla! carducci, 137: ei da la spera che più in lui s'
. affannacelo. foscolo, ii-2-145: ei presumeva assai gloria letteraria dal suo commercio
; fu nondimeno / grave così ch'ei giacque un'ora e piue / stordito affatto
terren viaggio, / pur che affatto ei non sia scevro di lode. manzoni,
ii- 405: aveva ei seco il suo coltello a scrocco..
ambra e suoi magliuoli /... ei fu mai sempre affezionato. 4
..., e sembravami ch'ei mi rispondesse: « t'affidi la mia
ischerno. tasso, 4-67: mentre ei così dubbioso a terra volto / lo sguardo
suo ferro affisso / a la prima percossa ei va rotando, / e con molte
salvini, 10-2-319: le inscrizioni ch'ei porta, sono... di
foco uscite / fossero ». ed ei mi disse: « il foco eterno /
orecchie tese, / per udir ciò ch'ei dir volea, si spinge. monti
intendere non si potea chiaramente quel ch'ei si dicesse. varchi, v-46: di
sul mar di tutta forza, / s'ei veggia terra, e 'l guardo intende
. / onde le perle, in ch'ei frange et affiena / dolci parole,
affretta i passi. idem, 8-6-649: ei [l'agnello] riconosce la materna
al mar converte, / e mentre ei vien, sé, che ritorna, affronta
pregoti di non ripetere l'aforismo eh'* ei non si può dir cosa nuova '
ciro di pers iii-519: a questi ei preparò gli empirei seggi, / a
e de'catoni. salvini, 34-152: ei videro adunque lrcol bambino /..
tanto all'estremo dell'agghiado, / ch'ei non san più s'e'son freddi
, 2-33-71: tronca il teschio batrano ond'ei ne faccia / poscia all'imperador bramato
e sferza. monti, 16-203: comanda ei quindi che i cavalli al cocchio /
, / quei re soggetti ad inchinarsi ei danna. carducci, 131: ahi
mercati / con cosdra, usi pur ei la propria sorte, / com'usar più
d'aggre- garle fra le anime ch'ei più onorava? -per indicare l'
in visibilio / qualor le ciglia ei profetando aggrotta. manzoni, pr. sp
d'acciaio aggromagazzini, 71: perché ei suole essere molto umido vigliati. beltramelli,
è laura / ch'altra ninfa agguagliarle ei [il fiume] non presume;
. machiavelli, 234: nel trionfo ei fece tirare il suo carro trionfale da
più che di vigor di mano, / ei di furtivi aguati è mastro egregio,
'l mal voler fa guelfa, / ei ne verranno dietro più crudeli [con la
/ e tra i piaceri ebro e sopito ei fosse. fontanella, di samminiato nel borgo
invano di ravvicinarli. carducci, 466: ei canta e culla i queruli mostri de
e scosse, / non s'accheta ei però, ma 'l suono e 'l moto
/ e ne l'impeto suo ciascuno ei trasse. ciro di pers, iii-501:
): si aéte dio amor, com'ei me serve / se non de cosa
ha da le incantate soglie; / ei te, smarrito agnel, fra le sue
la stoffa. idem, i-154: ei sapeva fare ogni sorta di lavori coll'
not turni gaudii, feroce ei sogna / trombe e timballi. idem,
l'elisio tribunal satàno, / e ch'ei detta a'morenti i codicilli, /
sua lettera scritta nell'agonia diceva ch'ei vedeasi giunto mendico alla sepoltura. pascoli,
presume. / in quelle piaghe agonizzando ei langue. settembrini, 1-272: io m'
[demo stene] ricerca ei l'àgora / che già ferveva fremeva urta-
gli aurati strali. / dove aguzzava, ei vi spuntò gli strali. garzoni,
isvegliar la ferità nativa, / tale ei suoi sdegni desta, ed a la cote
. idem, 12-94: consolato ei si desta, e si rimette / de'
« ma pensa ben, che s'ei ti manca un giorno, / fia risoluta
1-375: i possenti aiuti / ch'ei pur ottien d'eserciti alleati / mi fanno
paura a i piè fugaci, / ch'ei non mi giunse, e salva uscii
e luminose / sopra l'aere più puro ei batta l'ale. -spandere,
spesso / al tuo signor, sì ch'ei seguia dappresso / il cervo rapidissimo fuggente
de'pastori. idem, 19-66: anch'ei marciò con l'altra gente in schiera
contrade / ove mortale è il lume / ei conforta del suo presente nume. idem
di pari altezza. pascoli, 677: ei dalla scassa l'albero d'abete /
re di tunisi. idem, 16-ix-431: ei già comincia svelatamente ad accorgersi delle manifeste
577: ma più onoro l'abete: ei fra quattr'assi, / nitida bara
consulta che feciono i latini, quando ei pensavano alienarsi dai romani. idem, 463
peregrin grati vapori. redi, 16-iv-194: ei non fa qui le parti di
la stagione arsiccia / beve assetato anch'ei torrenti e laghi: / ben l'acqua
regge a ogni posta, / bench'ei non abbia un bagattino allato.
menzini, ii-22: e sua ferocia ei debbe a quell'istinto, / che dalla
istinto, / che dalla belva allattatrice ei trasse. allattatura, sf. disus
/ onde visto alla fin, ch'ei dipigneva / ogni altra bestia fuor di
in tante / guise l'alletta, ch'ei si ferma e siede. idem,
le difese. manzoni, 68: ei qui ci trasse: un torto / argin
stesso allora è più felice quando meno ei sente la sua vita e se stesso
.. / di modo ch'ei cascò caporovescio, / pigliando anch'egli un
per quello amor che mena, ed ei verranno. fiore di virtù, 38 (
, / io come capra, ed ei come pastori, / fasciati quinci e quindi
sbavi- gliano. tasso, 6-16: ei vestissi allotta / la purpurea de l'
intorno alle qualità naturali di certi bagni ei crede che i primi tre orientali sieno alluminati
e 'n ciel per corso obliquo il sole ei gira. marino, 365: amor
. parini, giorno, ii-50: s'ei si cruccia alquanto, / del tuo
di broccati e d'òr, / ei pensavan la chiesa del paese / nel mese
g. m. cecchi, 425: ei gli chiederà danar, per mettere /
dimmi, uom dabbene, di', quand'ei [amore] ti prese, /
mio figlio ov'è? perché non è ei teco? ». cino, iv-161
consonanti che vocali. tasso, 18-40: ei dal campo gioioso alto saluto /
con superbia. carducci, 508: ei move a test'alta e regalmente; /
donna degno. tasso, 1-34: ei si mostra a i soldati: e
, ii-283: non solo è certo ch'ei [dio] vi vuol salvi,
l'altr'ieri / taceano i venti ed ei giacea senz'onda. buonarroti il giovane
tuo cuor. di nuove / inique nozze ei si fe'reo. leopardi, i-1298
mena [il fiume], / ei pesci nel quieto alveo conserva. viviani,
figliuola a cavaliere, è vero; perch'ei pensava a ogni cosa: e vedendo
gran tempo ascose. tasso, 18-12: ei drizzò vèr l'oliveto il piede,
benché nulla aspettasse allora da me, ei continuava a ruzzare innanzi alla finestra, con
, 1-3: succhi amari ingannato intanto ei beve, / e da l'inganno
o nuoce. petrarca, 360-92: ei sa che 'l grande atride e l'alto
alcuno autore sgradire, per amaretto ch'ei sembri per avventura al fino e delicato gusto
altri, ma si gloriano, quando ei senton lodarle, di esser loro amatori.
annunzio, iii-2-371: sotto il capo ei s'abbia / la sàgari amazònia, la
. grazzini, 4-43: ch'ei pare proprio colui che dà l'ambio
l'ambio preso, / nello specchio ei cercò quell'altro acceso. -lasciare il
ambisce al vanto, / per esserne fatt'ei dispensatore. metastasi, 1-8-134: se
grandissima amistà insieme. caro, 7-394: ei tanto gnare con la mimica il
61: quei che a ciò mandollo / ei l'ha nomato, ed è.
lei gli sterpi e i pruni, ch'ei non si poteva passare se non con
ammalia / il ciel d'intorno, ei vide su l'altare / la nova e
suo cibo, ed ammannito, ov'ei noi sdegni, / ad ogni tempo
, 14-22: deh! consenti ch'ei rieda, e che, in ammenda /
di te non fu; che di chiunque ei sia, / da te l'ammenda
i greci chiamano ammi. alcuni tengono ch'ei sia il cornino etiopico. ippocrate lo
ammira, / sembra, né sa s'ei veglia o pur s'ei dorme,
sa s'ei veglia o pur s'ei dorme, / statua animata, imagine che
: che se l'ammorba, et ei la lasci sola, /...
. monti, 4-181: ma quando ei vide / fuor della polpa l'amo dello
'n ciel per corso obliquo il sole ei gira, / e d'altri erranti a
e speranza, e diletto, e doglia ei sente. dottori, 117:
io stracciava furentemente la sua lettera, ei non rileggesse con dolce amorevolezza la mia
suo amoroso paradiso il pone, / quando ei più crede al fondo esser de'mali
a ricever le vesciche, / ch'ei sputan dalle cattedre ampollose. 2
. buonarroti il giovane, 9-21: ch'ei dùrian poi ladrone, / sordido,
la campagna / biancheggiar tutta; ond'ei si batte tanca, / ritorna in casa
ma e'bisogna che tu awertisca ch'ei non ti vegga. redi, 16-iii-140:
, 12-205: or che dirai, quand'ei gittò precipite / quella sampogna sua dolce
a torino. settembrini, 1-59: ei mi disse che in malta aveva letto parecchi
ancoraché grossissimo, che in pochi giorni ei non abbatta. ariosto, 15-92: le
; / tosto al libero fren la mano ei porse / e su vi salse,
argento ne'reciprochi andamenti e riandamenti ch'ei fa ne'due rami della canna prima
, innanzi che più andi, / ch'ei non peccaro. idem, inf.
gruppo. piazza, 1-35: s'ei s'arma per noi, qual nebbia ai
confino / fronton fu del morir, ei disse: io voglio / andar da gesuita
la via dritta. manzoni, 65: ei diritto anderà; tale io diviso.
tale io diviso. / ma s'ei si volge al rio sentier, ci manca
ed anche, se si può, ch'ei vada a buda. note al malmantile,
pazzie. lippi, 7-1: ond'ei si cuoce, e perché ei va a
: ond'ei si cuoce, e perché ei va a girone, / la favola
: ma e'non lo crede, s'ei non va a legnaia. note al
note al malmantile, 6-94: s'ei non va a legnaia, cioè se
a roma per mugello, / perch'ei non si rinvien dov'ei si sia.
, / perch'ei non si rinvien dov'ei si sia. -andare a roma
onde gli dai tu vanto, / intes'ei cose che furon cagione / di sua
gioia e de l'affanno: / ei le storie d'amor de'tempi andati /
che lo tegniamo in mano, perch'ei resta in quiete. buonarroti il giovane,
cherubini. varchi, v-909: ed ei, nuovo angioletto, entro e dintorno
sì bel cangiarsi in drago. / ei per invidia poi mutato in angue /
dante, inf., 6-85: ei son tra l'anime più nere: /
quante stelle che ammiccano lassù... ei dicono che sono le anime del purgatorio
'l sole! cellini, 536: perché ei si smalta alcune cose di rilevo,
s'anima / d'un riso anch'ei, ma tardo, / come al giocar
corpi animati, e ne la terra ei volle / palme crear da cui si regge
, / sembra, né sa s'ei vegghia o pur s'ei dorme, /
né sa s'ei vegghia o pur s'ei dorme, / statua animata; imagine
i suoi spirti ancor tien desti: / ei muor qual visse, intrepido animoso.
anche le origini. manzoni, 19: ei l'arti vostre / seguir degnossi e
, / cui la dura nutrice, ov'ei men teme, / con lieve moto
ii-76: s'io non gli rispondo, ei giudicherà ch'io sia annichilato di confusione
vostr'occhi il lume spento, / ei capei d'oro fin farsi d'argento,
primo suo apparire. alfieri, 1-872: ei la sua roma / nei gladiator del
, / cui la dura nutrice, ov'ei men teme, / con lieve moto
della providenza. alfieri, 1-689: ei delle leggi / sovvertitore, annullator, pur
ch'era follia sperar; / tutto ei provò. d'annunzio, ii-841: altro
: altro è il monte invisibile ch'ei sale / e che tu sali per l'
: quanto credete però voi, ch'ei dovesse combattere del continuo co'genitori,
. si contenga, di quello che ei sa di presente ciò che si tratta sotto
tomi alla gentil consorte, / tal ei da sua magion spiegò l'antenne.
sapea. carducci, 594: spinse ei l'antenna del ferir maestra, /
anticaglie, dal litanie d'ennio, com'ei diceva, traendo fuora perle. fagiuoli
la tornata di castruccio, pensando che ei non dovesse posare, deliberorono di anticiparlo.
uomo ignara e dell'etadi / ch'ei chiama antiche, e del seguir che fanno
luminosa esce di vita; / tal riempiendo ei d'ira il sangue scemo, /
che mai / faccia del cor, quant'ei vive, partita. maestro alberto,
romano volgar., i-1-9: non solamente ei buoni ànno gloria e rinomea in questo
in questo mondo, anzi l'ànno ei malvagi, perciò che 'l secolo è molte
aperto, che ad altri insegna quel ch'ei non sà. mengoli, i-468
se pò coprire. caro, 11-62: ei poi che vide / il suo corpo
non fui diserto. tasso. 15-26: ei passò le colonne, e per l'
. lami, 2-27: quel dire che ei ripone il simbolo apostolico tra gli apocrifi
a. cocchi, 8-180: alcune volte ei [il reuma] risiede nell'espansioni
/ l'apostolico sire il campo tosto / ei moverà. viani, 14-440: egli
tra di loro in tal guisa ch'ei si stieno appaiati e d'accordo per quanto
nella rete. fiacchi, 43: ei con la rete fa seno incurvato; /
il diamante alla loro presenza, subito ei cominciò a scuotere il capo. galileo,
mondo stolto in questo specchio / com'ei si cangi, ed io di salto in
dubbio alcuno. forleguerri, 8-70: ei ferma / che allo spuntar del dì di
un salto / (mirabil colpo!) ei le balzò di testa; / e
, ii-399: e l'altro monte ei vede, / l'erice azzurro, solo
guerrier giunge un drappello. / conosce ei ben che di tancredi è schiera. /
m'arroto / nel torrente io così com'ei nel mare. foscolo, sep.
riccardi di lantosca, v-m: di brandelli ei compon, sotto pretesti / critici,
d'appicco a quel concettino, ch'ei [tasso] mette poi nel fine
presto il fatto mio, / infinch'ei campa, oibò, non me ne spicco
, / e lui cercan gli applausi, ei non gli cerca. leopardi, iii-754
corridore, /... / ei t'appoggiasse qualche colpo in testa. manzoni
gabbia e dell'albero di essa, s'ei non avesse l'appoggio de'cordami.
. davanzali, i-223: rallegrossi ch'ei s'era apposto del perieoi suo. tasso
la gola, e poi, / s'ei ridice più nulla, apponlo a noi
dello scritto di pisone, quel ch'ei fece il dì e la notte ultima
, 6-98: pur sento, rispond'ei, ch'in magistrato / così dir s'
stupore è la lingua del picchio, ei quando vuol far preda fa prima romor col
ii-328: certo nell'infanzia selvaggia / ei t'apprese il crudo cipiglio. idem,
/ e 'l bel pianto raddoppia or ch'ei s'appressa. caetano, iii-286:
il problema. ma fatto è ch'ei lo sciolse non geometricamente, ma per
gran copia d'oro, deùa quale ei l'aveva arricchito. salvini, 16-170:
aperto, che ad altri insegna quel ch'ei non sa. segneri, ii-234:
risposta riscaldatosi, oh! aspettate, ei disse. pavese, 4-100: -l'ho
18-23: dove in passando le vestigia ei posa, / par ch'ivi scaturisca,
saba, 295: tutto il suo dolore ei m'ha svelato, / io quello
scosse; il giorno aprissi. ed ei col sole / sorgendo insieme, al suo
sole. idem, 18-39: ed ei da lunge in bianco manto / comparia
migliore, innanzi e indietro / arava ei l'onda sicula. viani, 14-137:
alto bene. idem, 43: ei si nomò: due secoli / l'un
, / come aspettando il fato: / ei fe'silenzio, ed arbitro / s'
iii-243: altri poi lodi il sol quand'ei sospende / nella tepida libra il carro
stupore è la lingua del picchio: ei quando vuol far preda fa prima romor
giorno, ii-85: dall'arcato ciglio / ei volge intorno imperioso il guardo. arici
fanciullo che andava con un archetto, ch'ei teneva nella man destra, segando alcuni
/ degli asini da sesto, anch'ei presume / con una musa sudicia d'untume
reggitore. bruno, 3-842: s'ei solca, pianta e semina, perché non
per qual caggione non sarà fabro, s'ei è manipolo, mastro ed archirettóre?
. 5. maffei, 5-4-180: unico ei forse fu nel rendersi ugualmente eccellente e
arco nocente. foscolo, v-65: ei [i francesi] sono in concetto
de'volteggianti cigni, / popolarsi di vele ei rimirava. d'annunzio, ii-675:
ripone. verga, i-155: ed ei la ricambiava con bei panierini di vimini
ardean nel regio aspetto, / mentre ei parlò, di maestà, d'onore.
-anch'io consento. tasso, 3-52: ei, crollando il gran capo, alza
additò d'aiace il lutto, / ch'ei di vendetta ancor nudre l'ardore,
già quel giorno appressa, / eh'ei con fronte dimessa / d'orme servili stamperà
-per simil. carducci, 478: ei tauro immane le strambe spezzò, /
più lieta. leopardi, 3-163: ei primo e sol dentro all'arena / scese
denti. tasso, 18-39: ed ei da lunge in bianco manto / comparia venerabile
d'argento / fiume a le ripe ch'ei bagna ed infiora. idem, 910
. dante, inf., 32-115: ei piange qui l'argento de'franceschi.
argivo campo. aleardi, viii-89: ei procedea, come fa il cieco; innanzi
. algarotti, 1-222: pochissimo travaglio ei sogliono darsi per la scelta del libretto o
: ha di quattrin dovizia, / ei vostri cenci se n'andranno all'aria:
più grata, più acclamata, / ei l'impara, e poi spedita / la
l'autore, a lui 'l domanda; ei sallo. = dimin. di
). burchiello, 73: ma ei non piace lor l'arista lessa.
bocca, / gli ac- cennan ch'ei vedrà se il corpo tiene. note al
armadino; / e se nulla trova ei di mal riposto, / sbaraglia e ripulisce
, 20-84: del gravissimo scudo arma ei la manca, / e non par grave
e di virtù raccoglie, / mentre ei per la ragion la spada toglie,
porte... ah! certo ei giunge: / o madre, io vedo
dall'opera i metalli / come gravi ch'ei sono e l'armatura / composto avea
un nuovo metastasino borghese;... ei canterà gli epi- nicii delle armeggerie
meravigliare / per la grande allegrezza ch'ei menava. idem, 293:
giorni [si fecero], perch'ei s'era veduto piovere pietre nel luogo
, sep., 27: non vive ei forse anche sotterra, quando / gli
al paese. dottori, 1-103: tinto ei sale un destrier di pece bruna,
, che que'poveri arnesucci, dei quali ei s'andava provvedendo, non venissero talvolta
abbondanza,... io credo che ei verrebbe riputato persona molto semplice.
signora marchesa, divinizzato ancora, pure ei c'è sempre. g. del papa
/ di melodìe. aleardi, viii-89: ei procedea, come fa il cieco,
, 61: tale arra intanto / ei ci dà della sua [amistà].
, zoppica, ed arranca, / ch'ei vien dove n'ha a ir,
si ricopre, e l'assale; ed ei s'arretra. idem, 13-34:
, che io so, che com'ei si scuopre questa cosa, io ho a
ne divenne arrogante. pellico, li-m: ei mi guardò, e parea significare:
9-1-101: non ritrovo esplicitamente, ch'ei s'arroghi l'invenzione dell'arcicanna.
nelle sue imprese cavalleresche -ma da ch'ei s'arrolò mio scudiere, ed erano ornai
proferì senza arrossarsi in viso, / ei mal celati suoi pensier ardenti / l'altro
vi fu scampo né riparo, / ch'ei fra le fiamme non si muoia arrosto
anoto / nel torrente io così com'ei nel mare. 9. locuz.
arrota i denti contro di lui, ed ei li anota contro di esso. paolieri
stagione arsiccia / beve assetato anch'ei torrenti e laghi; 3. sensazione di
, 7-201: fe'correr voce ch'ei partia per lenno, / e 'l grido
suo intelletto e sua grande memoria, se ei fosse vivuto, sarebbe stato de'suffizienti
ed artificiosa. gètti, 5-2-11: ei finge e descrive uno artificiosissimo inferno sensibile
. alfieri, 81: donde ch'ei nasca, egregio è il nome ed alto
sarà con lui, su'suoi ginocchi (ei coglie / ora il trifoglio aruspice
/ ch'egli avea su colui, qualunque ei fosse, / o fisico o morale
. ciro di pers, iii-520: ei che l'arene / numerate ha del mar
spogliato di quella irradiazione ascitizia, ch'ei riceve nel passare. casti, 16-21
egli divisato d'asciugar, guarito ch'ei fosse, le più nominate cantine degli
nostra accademia. marino: 7-186: ei se ben non è cigno è tal poeta
regia stanza / d'un altro mida ei figurò l'effìgie / che sedea tra il
si scomodò: / tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e a
peso, ansante e coll'occhio spento, ei lo batteva senza misericordia, col manico
grazzini, 4-59: il ragazzin, bench'ei sia un po'vivo, non credo
, armida aspetta / rinaldo al varco. ei su l'oronte giunge. idem,
le stelle il suo desire, / dritto ei teneva in verso il cielo il vólto
). d'annunzio, ii-399: ei squassa l'aspre chiome della fortuna /
se dice assai per un prussiano, qual ei si vuol spacciare. leopardi, 16-12
577: ma più onoro l'abete; ei fra quattr'assi, / nitida bara
d'asseguir procura / quella vittoria ch'ei lasciò imperfetta. gioberti, ii-124: la
a la stagione arsiccia / beve assetato anch'ei tor renti e laghi.
elmo del romano. manzoni, 43: ei fé'silenzio ed asbitro / s'assise
d'odori, olezza e ride. / ei stende tanto 11 suo girevol corno,
. parini, giorno, ii-547: ei nudo andonne, / dell'assisa spogliato ond'
io l'assoldo, / e quando ei passa e quegli occhiacci avventa, / dico
, 4-343: quanto al politico, ei ridusse le cose al governo assoluto. colletta
/ si dice: come i gatti ei salta in piede. assortitóre1, sm
entro il vino, e solamente allorch'ei si bee, fannosi sentire alla lingua
l'in- carco assumo, / ch'ei nèl consenta. sarpi, viii-151: gli
nel campidoglio di leggi splendido, / ei pinga il trionfo d'italia, /
. che, se per nuove riflessioni ei giudicava l'assunto troppo temerario, facessimo
h-796: e già le quadrella ch'ei vibra / han meno pennute asticciuole.
picchiava / le vetrate... / ei l'ale dibatteva, il serpentino /
baudo, il generoso, astretto / anch'ei le porte a spalancar da quelli /
sproposito. mazzini, ii-77: e bench'ei fosse astretto a mendicare dai signori italiani
seco, e noi lasciai che quando / ei mi v'astrinse. idem, io7
... ingannò i ministri, siccome ei soleva dire, con dir loro la
non havvi egli quella che... ei non sia punto tranquillo del suo ateismo
: vedi i portici e gli atrii ov'ei conduce / il fervido pensiere. pindemonte
et dictum atrium [eo] quod addantur ei tres porticus extrinsecus. alii atrium quasi
n'inferisce potere accadere spessissime volte ch'ei si rompano nel- l'attaccare il morso
terreno,... come s'ei fosse su la pedana, in un'academia
fidate / troppo di lui, ch'ei ve l'attaccherà. bruno, 72:
medaglia. caro, 7-83: ed ei fisso a colpir stassi atteggiato / in
sarìa per tempo: / così foss'ei, da che pur esser dèe! /
., 13-77: ben sa- pev'ei che voleva dir lo muto; / e
non paia tuo fatto, quel ch'ei fa e quel ch'ei dice. bruno
, quel ch'ei fa e quel ch'ei dice. bruno, 3-915: io
gli errava sul labbro tal cosa, ch'ei voleva, e non s'attentava di
: quelle prime corde, attenuando, ei le distende: le quali se non
guerra porte. idem, 19-47: ei, co 'l grido indrizzando e con la
terrarlo / due colpi è d'uopo: ei con un sol ne atterra. leopardi,
atterrar de le due cinte / tanto ch'ei con schierata oste passasse. de amicis
grand'atto. alfieri, 1-186: ei fida / nella viltà dell'atterfuochi son
il troiano. menzini, i-28: ed ei per l'arco suo giura ed attesta
abbia del giovenile,... ond'ei dice che non si conviene usarla a
sollevare. tasso, 16-18: ed ei nel grembo molle / le posa il capo
rasciugar. d'annunzio, ii-663: ei fu l'indomita / forza del flutto convertita
/ fan ch'a l'alta vendetta ei si converta: / ma il sentier gli
anco il più immondo / attrezzùccio, ei vel manda insino a casa. =
popoli celti una specie di governo. ei nomina un senato ed un primo magistrato,
ne ridi, 10 ne godo, ei se n'attrista. brignole sale, iii-236
parini, giorno, iv-420: ei se 'n vola / d'una in altra
di fare la giornata con il nimico, ei volevano che i pullarii facessono i loro
. magalotti, 21-131: tant'oltre ei [platone] s'avanza sul verisimile
/ s'avanza al fin, ch'ei ne rimane ucciso. 4.
nelle sue imprese cavalleresche -ma da ch'ei s'arrolò mio scudiere, ed erano ornai
voglie. lorenzino, 107: ve's'ei niega d'aver danari, l'avarone
falso è quell'or: se ben ei par sì bello, / già per suo
dalle avene. idem, ii-776: ei disponea per ordine le penne, / dalla
. carli, i-ii: al nominar ch'ei fece il dio degli orti, /
e nell'uno o nell'altro modo che ei si dica, sarà ben detto.
dell'uomo ignara e dell'etadi / ch'ei chiama antiche, e del seguir che
è avvisto, / ch'a quel ch'ei sente, è un nulla il dirti
. menzini, 5-117: e quando ei passa, e quegli occhiacci avventa,
gira. idem, 20-127: da tergo ei se le avventa, e 'l braccio
, v-40: in questo libricciuolo, ch'ei scrisse col presentimento avverato della prossima morte
idem, purg., 8-95: com'ei parlava, e sordello a sé il
avversione contro chi scrive per pochi, ei dettò questi ricordi in lingua nota a rarissimi
de'frigi avversi! tasso, 13-65: ei sol non vede / l'ira del
altro avviamento. settembrini, 1-58: ei non viveva che di studi, in mezzo
egidio romano volgar., i-i-ii: ei non savi, che non sanno la
quando li ebbe bene avvinazzati, ei mise loro queste cappe indosso. tommaseo-rigutini,
, 1-458: con sue picciole mani ei mi avvinghiava / sì strettamente il collo
per calli sconosciuti, / declinandole, ei venne; e a te si vanta
per isvegliar la ferità nativa, / tale ei suoi sdegni desta, ed a la
domandato chi fosse; e veduto ch'ei s'avvolpacchiava,... fu giustiziato
nemici avolto. tasso, 19-1: mostra ei la faccia intrepida e secura / e
però questa lapida levate: / ed ei la preson senza dimorare. / in lor
po'col vino, che sai quanto ei ti piace, e come tu se'vago
, o che scimie, o che babbuini ei parrebbono. g. c.
mondo errar sotto larvato aspetto, / nudo ei trionfa e smascherato il volto. redi
cavalcanti, 267: di poi, quand'ei volle, il fece partire di lombardia
il soldato], / se non che ei vien con giudicial potenza / in tal
di stare a bada, / e ch'ei ne venga, ch'ei l'aspetta
/ e ch'ei ne venga, ch'ei l'aspetta fuore. d. bartoli
, più che moneta: / perocch'ei bada al giuoco, e fa progresso.
vidi in siena, in sulla piazza ch'ei chiamano il campo, un giuocatore di
regge a ogni posta, / bench'ei non abbia un bagattino allato. muratori
di entrarvi; uno gli disse che ei dava segno di paura, ed ei rispose
che ei dava segno di paura, ed ei rispose: dimmi, forse per amor
/ che discrezione! lorenzino, 138: ei son stati rinchiusi e soli in casa
rividde sì atrocemente le bucce, ch'ei se ne piccò in modo tale, che
palandrana. marino, 1-22: ei porta un tabarro seu gonelino; / fu
sua molto eminente; / e quindi ei cominciò, grave e severo, / a
baldacchino / di mirabile lavoro, / ch'ei trapunta a stelle d'oro. ojetti
le proprie forze. alfieri, xiii-29: ei fia troppo / a rintuzzar tua vii
tratto la rima a dir quel ch'ei volesse meglio. -aver baldanza addosso
istesso sarsi metter per risposta quello ch'ei risponderebbe ad uno che gli volesse provare
certo, un barbon nero appuntato ch'ei pare proprio colui che dà l'ambio ai
iddio verbum seminavit, e in un baleno ei [il mondo] fu pieno di
che il popolo rimiri / l'arco ch'ei suole nominar baleno. 5. locuz
disgusto a chi lo riceveva; ovvero ch'ei gettava alla vita pane piccolo e terreo
in prima da san pietro, / ch'ei ponesse le chiavi in sua balia?
quel grande e poco prudente intelletto, s'ei concedeva che la sua pace fosse in
sì leggiadramente, / che parea ch'ei ballasse una canaria. beltramelli, i-669
: chiappa le robe; e mentre ch'ei balocca / in cuocer l'uova e
[luciano], ii-1-143: argomentava ei così da certi balocchi di cera ch'io
alto mare del maestrale, nell'ora che ei si leva di sorpresa. pea,
. croce, 229: perché oggi ei non dicesse qualche balorderia innanzi a lui e
ch'io non so a quello ch'ei si possa servire se non far ridere il
cappello stesso. verga, 2-167: ei parlava poco, e l'ascoltava
un salto / (mirabil colpo!) ei le balzò di testa. allegri,
piana. monti, 2-941: primo ei balzossi dalle navi, e primo / trafitto
del milanese. monti, 8-582: ei [giove] sotto il carro / storpieravvi
lo sprone ma col suo grande cuore / ei sollevò il suo cavallo a volo:
bambo, quel maestro simone che quando ei partì da bologna credo io che con
, ch'io non so a quello ch'ei si possa servire se non far ridere
seconda della frode. dossi, 509: ei non prevede che tómboli finanziari e getta
capo è sì diviso, / ch'ei ne pende su gli omeri a due bande
con un ago / da due bande ei tien ritto. bertola, 65: e
gravi negozi. tasso, 2-54: ei, pur seguendo il suo crudel consiglio,
! quindici onze! pascoli, 771: ei tesseva e stesseva il suo destino:
tu lo strascini a forza: / ei, di se stesso in bando, /
577: ma più onoro l'abete; ei fra quattr'assi, / nitida bara
: ed eccolo aprirsi con virgilio, ch'ei dice guidarlo, ma che veramente è
: e vedi anco quanto poca cognizione ei dovette aver de'piaceri del mondo,
e disse: velli, velli; / ei non son dessi, il bagno gli
236: finché... ei non messe barba, era amato da tutti
di prosodia; l'italiano, perch'ei vedesse se avea temperato nel volgare la
; e, non che il rogo ei nieghi / ai figli d'argo, ei
ei nieghi / ai figli d'argo, ei dà barbara morte / a chi dà
un indomito scita / barbari sensi! ei minor pena crede / meritar la sventura /
venne il barbiere, e protestò ch'ei non intendeva d'impacciarsi per nulla con la
fece onorevolissima comparsa. dossi, 47: ei, non potendo abboccare il can grosso
, / gli scudieri abbandona, ed ei sol varca. sarpi, i-2-43: l'
del suo bardo, o ditele ch'ei si ricorda di quel bacio ancora.
e al conte la presenta: / ei bevve un sorso, e fu la rabbia
di barlume che gli giungeva, ond'ei girò l'occhio nudo di speranza alla porta
: barocche idee / son queste, ei disse. rajberti, 2-105: che
luogo ho saputo po'io / ch'ei ci ordinavan bagordi e barriere.
colorissive duritiae; unde et nomen ei datum est: inventus in aegypto et
dì, su 'l fluttuante / secolo, ei grande, austero, immoto appare.
dove. tasso, 6-i-53: mentre ei [amore] vola fuor di voi talora
di soverchio peso; / basta ch'ei batte il ceffo. soffici, ii-105:
il suo cavallo; / per bastita ei sei pigliò. manzoni, 286: s'
facilmente bastonare. varchi, 23-295: ei non poteva bastonargli più dolcemente. io
in forma di pane che ci conservi? ei si spoglia delle sue tuniche con i
delle sue tuniche con i bastoni; ei si getta per l'aria acciocché il
due opere buone: l'una, che ei satisfanno più all'ambizione loro, ed
, se quest'è amor, com'ei travaglia! tommaseo, i-77: continua
fussono tanto lunghe,... ei furono ributtati indietro. -battaglia d'
scarsa era ornai la sua generazione, ei fermo su 'l campidoglio, levando alto
la campagna / biancheggiar tutta; ond'ei si batte l'anca. ariosto, sai
, 10-39: poich'egli ha inteso dov'ei possa battere / a un dipresso a
note al malmantile, 10-39: dov'ei possa battere, cioè da qual parte egli
. marino, 6-108: ciò fatto, ei precursore, ella seguace, / l'
consuma, e assaissimo maggiore che quando ei si batte col martello, nulladimeno non
9-246: color l'han visto, ed ei se l'è battuta. lippi,
e non in altro e quel che ei lo deve fare lo legge nell'intavolatura ch'
non so come, / ha pizzicato anch'ei di simonia, / acciocché come ei
ei di simonia, / acciocché come ei merita io lo nome, / ed è
, 1-731: o re divino, ei disse, / o che di licia o
modo solenne la lode di paterno ch'ei soleva darsi beatamente da se medesimo.
amoroso paradiso il pone, / quando ei più crede al fondo esser de'mali!
di fare la giornata con il nimico, ei volevano che i pullarii facessono i loro
? / io me ne avveggo ben perch'ei balena, / costor, qual
pur cucùlio. li-ppi, 9-7: quand'ei fu pieno, alfin chiese da
minor stupore è la lingua del picchio: ei cavar fuora. note al malmantile, 2-688
non cinse / forte così; ond'ei come due becchi / cozzaro insieme,
/ il capri- gena insigne. / ei quel viluppo / reggea di strane inopinate
? se alcuno suole essere beffardo, ei medesimo suole essere schernito da tutte le
d'un anello. casti, 12-109: ei le belle sue piantò ben tosto.
tosto. parini, giorno, iv-403: ei sul mattino / le stupide mi- cranie
giocando a le canute dame: / ei, già tolte le mense, i nati
da belletti e conciature... ei ne aveva. aretino, ii-30: ma
/ che fornito di tutto il necessario / ei nasce, e appien de'suoi doveri
a fare dei conti e de'baroni, ei ministri hanno un bel sudare a buttar
bell'aggio. guicciardini, 230: ei valentino ebbe tempo prima fortificare le fortezze
caparbio in fare il bellumóre, / ei non vorrà che qui s'accenda il fuoco
s'abbaglia il sire ed ai suoi detti ei crede. monti, 14-385: le
belzebù dispose. tornielli, 489: ei temprando le glorie del padre, / vestì
/ mostran, che benaffetto agli ortolani / ei vuol ire a 'ngrassare i petronciani.
prospera sorte. monti, 5-833: ei, benché forte e di gran corpo
porta ancor benda », / cominciò ei « che ti farà piacere / la
, o un ferro, o legno, ei s'abbia a riscaldare, l'ho
né egli ha vergogna a dire ch'ei non ha beni di fortuna, ch'ei
ei non ha beni di fortuna, ch'ei non ha stipendio né opimo né certo
/ perché più ognor di bene in meglio ei vada, / più spesso..
, che il sinistro [corno] ei gli lascia in abbandono a benefizio di fortuna
ricchi, xxv-i- in ischerzo ch'ei bercia, che fa de'berci, fa
entro il vino, e solamente allorch'ei si bee, fannosi sentire alla lingua e
a quel socrate toccò in premio ch'ei beesse la cicuta. cuoco, 1-180:
tu ti beverai. idem, ii-798: ei vuole, mentre il giovine settembre /
sempre del fonte onde vien quel ch'ei pensa. idem, par., 27-59
due begli occhi e dal suo incendio ei bebbe. parini, giorno, i-243:
berecinzia diva / contrasta al vento: ei mormora, / e i crin parlanti
, 92: sempre tu, drance, ei stato gran berlingatore, quando combattere si
ai quali io più volte dissi ch'ei non mi capitassino innanzi, perché quelle lor
/ dal sudiciume. marino, i-22: ei porta un tabarro seu gonelino; /
soldi in quella bettolaccia; per questo ei non ci veniva più! =
acciecano. bur-dar certi bottoni / vedeva anch'ei di buscacchiar de'bezzi, chiello,
detto dante era de'/ quantunque ei sia nel musicar sì destro, / ch'
sia nel musicar sì destro, / ch'ei fa diventar maggiori governatori della nostra
dante, inf., 24-149: ond'ei repente spezzerà la nebbia, / sì
vie del biasmo e dell'onor, ch'ei può te / correr certo del plauso
tasso, 7-53: tal ne l'arme ei ad ogni scuola media sono assegnati due
/ a lui voltano il tergo, / ei si fa, contro ai mali,
vengono segnati dall'impronte de'simulacri ch'ei va lasciando, quali servono a noi
e quei d'aleppo; / ond'ei fece del ciel l'ultimo acquisto.
si scomodò: / tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e a
erta / dicasi almen: su torma propria ei giace ». de sanctis, 1-
, mentr'io stava giocandovi, ed ei sedeva presso ad un tavolino. giusti
all altre cose, eziando ch'ei sia, quanto al corpo, una bilionesima
mascherata a vestale. il barone allibbì. ei ricordava bilirubìnico, agg. (
ed imprudente, io teneva per certo ch'ei sarebbesi ingiustamente doluto di me. v
, che dei bimembri / irti centauri ei fe'l'alta vendetta. d'annunzio,
, / e fa che quasi bipartito ei cada. moniglia, 1-3-221: sì,
birbissima trufferia. dossi, 45: ei tombolò nel grembiale di sua nonna paterna
*. soldani, 1-34: ponghiam ch'ei vada in chiasso, e 'l magisterio
le forche ne'paesi dove poco appresso ei giungeva con séguito numeroso ed infame di
bettinelli, 14: bene strano ei sarebbe, se i bisavoli della nostra
. idem, xiv-315: men- tr'ei cantava le tue pupille si sono mestamente abbassate
1-31: e non s'accorge, quando ei giuoca in bisca, / del segno
. aretino, i-9: ed ei n'ha quel piacer, col qual biscanta
toccate mai bischero o corda, / ch'ei non risponda con un tuon più alto
ho fatto per interesse, voglio ch'ei confessi la forza delle donne, senza
forteguerri, 22-22: infino allora ei s'era mantenuto / con certi biscottini
g. c. croce, 253: ei parla e dice che dorme. o questo
infermo abbia buona sorte, altrimenti ei porta grandissimo peri colo.
diligenza / imbarcar fece, e poscia anch'ei s'imbarca. monti, i-164:
se farà di bisogno, son certo ch'ei canterà. leopardi, iii-565: il
dell'oscurità -ma aveva due figli ch'ei credeva degni di luce - ed essi
. parini, giorno, ii-276: ei move, / e l'aura estiva del
questa bocca d'oro. / ch'ei sgombri dal paese: o ch'io me
oltraggia, / dalla impura sua bocca ei mai non resta / di versar, mai
e non mettersi a contradire a quello ch'ei non intendeva, con pericolo di restarne
ne stava. tasso, 7-14: mentr'ei così ragiona, erminia pende / da
del linguaggio adoperato nel quaresimale, com'ei lo magalotti, 9-1-65: vi troverete dei
11-37: ma non va mal, perch'ei caduto allotta, / mentre boccheggia,
del reame nasale e boccheresco, / dond'ei delle delizie il fraccurado / ne trae
e men prossime alle vitali, ch'ei non muoia avanti di vedersi a'piedi
ii-152: il petto trapassò; boccone ei cadde / sul suo scudo echeggiante.
a terra, ora dietro un albero, ei solo tien fronte a cinquanta nemici irritati
a quella con tutta la sua forza / ei dà per mezzo il petto / e
della innestata. foscolo, 379: ei si torcea, piovendo / lagrime calde
desiderio e colla speranza dietro al piacere, ei non prova che spaventevole e tormentoso disgusto
pietate; / però che là dov'ei fa dimoranza / ed ha in compagnia molta
orsa maggior... / par ch'ei le gridi appresso ad alta voce /
non si sente? *. / « ei se n'andò dianzi in quel boschetto
un cielo stellato. cellini, 598: ei pigliava una certa terra, che si
bordelletto del bomeo, / perch'ei somiglia troppo la mia dama. =
, / ch'eccelsa torre in umil borgo ei sembra. d. bartoli, 40-ii-214
mi s'era dilungato sei passi ch'ei domandò la limosina a una femminella.
de'mortali / le suppliche e l'inchieste ei raccogliea. -borsacchióne. chiesa
annunzio, ii-807: quattro di bosso ei fecemi cannelle / ineguali, e assai bene
come fanno certi cagnacci botoli, quando ei veggono un povero fanciullino che con timore
: sia felice il bottaio: / ei sol fabbrica in terra / parche, dove
né sbandarsi, né bottinare, finché ei non è totalmente cacciato fuori del campo
o un par di bò, ed ei rispose: « secondo che buoi: se
scovato il cignale. pananti, i-128: ei risponde, pigliandomi a braccetto, /
, 1-207: che vuoi tu ch'ei faccia? / che da fanciullo la sua
909: rosei fra l'ala nera ei [i fanciulli] le braccia / al
alfieri, vii-22: ah! venga, ei venga in tebe, / tra le
tra le mie braccia; e qui deponga ei l'armi. monti, 163:
prega il figliuol di giove, ed ei minaccia; / al fin crucciato il
alla virtù dell'ambra, anzi talora ei vale ad eccitargliela senz'altro strofinamento.
chi è là? parini, 409: ei s'è ficcato l'ór fin sulla nuca
materassa] certe lenzuola / tornate, ei disse, dalla lavandaia, / la
/ ove cerchi 'l diletto? / ei tra le placid'ale / di natura
uomini. alfieri, vii-19: in armi ei chiede / l'avito seggio al proprio
che fa loro bisogno d'usare, o ei si brigano d'avere più largamente che
di branciare faceva somigliare i ritratti ch'ei formava di creta. pindemonte, 19-575:
lasciò andar giù. monti, 13-668: ei cadde, e steso brancicò la polve
scriveva, io lavoravo; e perché ei penò parecchi ore a scrivere, 10
, 40-ii-278: di sé prometteva, ch'ei si sarebbe vedute schiantar di dosso le
; ma quando tu facessi altrimenti, ei ti gioverebbe poco il tuo bravare. caro
fortuna, e di sé prometteva, ch'ei si sarebbe vedute schiantar di dosso le
al da sezzo quasi bravandolo, che come ei fosse fuora di quell'uficio, ei
ei fosse fuora di quell'uficio, ei sarebbe bartolommeo del troscia, ed egli
lui vuole ammazzar suo padre, s'ei torna di villa; lei el ruffo,
, l'uno dei principali oggetti ch'ei batteva in breccia si eran le ferme
, vii-28: sì, pur ch'ei pera; -e pur ch'io regni:
sia. tasso, 6-i-53: mentre ei [amore] vola fuor di voi talora
; ma da le braccia / ond'ei l'accerchia, il breve aer dileguasi.
/ con un breve, da poi ch'ei fu in cammino. carletti, 127
libri rei o sospetti], ordinavasi ch'ei fosse mandato al pontefice, il quale
tu di farla col tuo padre, s'ei s'avvede che tu sia venuto a
riportar molti mali? leopardi, ii-271: ei non desidera quello che gli è spontaneamente
loro bisogno d'usare,... ei si brigano d'avere più largamente che
condotta a pechìn un'ambasceria, ed ei s'avvenne in loro, mentre ne apprestavano
grande e grosso a maraviglia; / ond'ei... / si mosse a
la campagna / biancheggiar tutta; ond'ei si batte l'anca. buti, 1-617
distrugge. foscolo, v-39: quindi ei deride acremente, e insieme sorride con indulgente
in brio la famiglia, comandò ch'ei salisse. 3. ant.
pompa di broccati e d'òr, / ei pen- savan la chiesa del paese /
inf., 13-26: cred'io ch'ei credette ch'io credesse / che tante
culla sedea, la ninna nanna / ei brontolava al pargolo così. verga, 3-17
drizzar bronzi tonanti. metastasio, 1-3-107: ei tuona in campo / talor de'cavi
non si scomodò: / tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e
bene, 1-16: vestì molt'anni anch'ei già piastra e maglia, / fu
, / fatta tasta in aragona. / ei nell'ali del suo falco / la
un inglese sta in sempiterno sospeso s'ei lo piglia o lo lascia. pavese,
amante che sotto quel brutto viso ch'ei vede, sia nascosto un bellissimo corpo
andare altrimenti. leopardi, 3-164: ei primo e sol dentro all'arena /
complimenti. salvini, 16-668: ond'ei fece i troiani tutti quanti / disloggiar
l'avea condotto in un dove, mentr'ei tendeva ad un altro. or,
nell'animo 1 risciacquargli un bucato come ei merita. varchi, v-54: dare una
di prete pero; / però s'ei non ne intende boccicata, / è da
.. oltre a quella città, che ei fece imponendoli il nome suo proprio,
ed anche, se si può, ch'ei vada a buda. note al malmantile,
ha l'accanita sua cattiveria, / ei non cavi d'arcione e di budriere /
era tutto del popolo, e quando ei lo vedde sbattuto... diventò il
. lippi, 7-62: che quand'ei prese quello, gli altri due /
, 100: guardavo il cielo, ed ei venne, il prefetto / (un
insopportabile. d'annunzio, ii-424: ei sa che avrà vento traverso, buffi
noccioli bensì si fa valere; / perch'ei dà bene i buffi, e meglio
uno andava a chiedergli il suo, ei rispondeva con buffonerie, e poi gli
solito cadavere e allora requiem aeternam dona ei domine e buggerarli tutti. dossi,
i-1-351: rimane solo un peregrino; ei sorride amaramente, e leva il pugno,
che ridde seneca al puro lume ch'ei n'ebbe tra * suoi buiori. casti
non vedesti mai il più bello: ei mostra buonamente sei mesi. gioberti,
industria e di vizio per ottenere ciò ch'ei desidera. manzoni, pr. sp
rinaldo ch'è mio figlio, anch'ei va colle buone, / e dubito ch'
boni / fa cader la sventura, ei dona ancora / il cor di sostenerla.
tommaseo]: non si sa già s'ei fece un salterello, / ovver
la sua pancetta. dossi, 607: ei non manda che bigliettini, corti corti
, 3-39: altri che fugge anch'ei simil burrasca, / finge l'infermo,
. buonarroti il giovane, 9-680: ei tengono alla parte del civanzo / delle
nel dar certi bottoni / vedeva anch'ei di buscacchiar de'bezzi, / messe su
libertade. / fin che sul busto ei sta, trema; lo udrai / libertade
che nacque cieco: non senti tu come ei pute? -figur. aver paura
, e quello che ho provveduto io ch'ei non faccia. -nel mio pollaio?
: regni bacco, il cacciaffanni: / ei riversa nell'alme alma virtute; /
riversa nell'alme alma virtute; / ei fa tornar nelle stagion canute / l'
, inf., 10-49: s'ei fur cacciati, ei tornar d'ogni parte
10-49: s'ei fur cacciati, ei tornar d'ogni parte. idem, purg
in siena, in sulla piazza ch'ei chiamano il campo, un giuocatore di
2-14 (i-808): gli disse ch'ei mentiva, e cacciò mano ad una
e si accora troppo: vorrei pure ch'ei fosse uffiziale, almeno perché venisse a
può far di manco, / ch'ei non s'abbia a cacciar la spada al
cena. d'annunzio, ii-405: aveva ei seco il suo coltello a scrocco,
, senza accompagnamento. settembrini, 1-83: ei tosto... comperò triglie e
declina in ver l'occaso; / ed ei per tutto spia se d'acqua sente
ed ombra sovra lei versava; / ei di lontan la vide. nievo, 1-91
svenuto come morto. caro, 10-535: ei cadde boccone, / e per bocca
gente molta, / e poi cadde ei sotto il delfico tempio. boiardo, 1-3-10
su'dardani la biga, / dritto ei nel mezzo, e mena l'asta in
/ solo nei boschi ombrosi / siringa ei vagheggiava; / quinci se il dì
/ solo negli antri ascosi / di siringa ei pensava. marino, 205: già
goldoni, vii-1056: e convien credere ch'ei non lo sappia, perché dicendogli che
e 'l bel pianto raddoppia or ch'ei s'appressa. 5. figur
i ponti, leva l'aquila bianca. ei torna. / non alfonso caduco gli
berchet, 76: questa terra ch'ei calca insolente, / questa terra ei la
ch'ei calca insolente, / questa terra ei la morda caduto; / a lei
telemaco i tuoi sensi, / perch'ei ti tagli qui medesmo in pezzi, /
come fanno certi cagnacci botoli, quando ei veggono un povero fanciullino, che con
/ e se lo sguarda, sa ch'ei dee campire; / e se non
e se non, sa certo ch'ei dee morire. canzone adespota, xxxv-
manica larga e ghiotto di pesci. ei tosto corse a la pietra del pesce,
del male. a cui d'entrambi ei porga, / quegli mista col bene ha
: pensa il dì che a tulna ei venne / di crimilde nel conspetto / e
/ onde il sol cade, ed onde ei sorge, ed onde / splender veggiamo
cagion che lui così cavalca? / fa ei per ir più presto in sul sentiero
furia di spintoni: / e mentre ei pur volea 'mbrogliar la spagna, / gli
aria. lippi, 11-49: perch'ei fattegli al ciel dar le calcagna,
di lui magagna, / mostrando ch'ei fu nobile e ben nato, / e
piroo / con l'aurea sferza; ed ei gli eterei smalti / calca verso il
, 76: questa terra ch'ei calca insolente, / questa terra ei la
ch'ei calca insolente, / questa terra ei la morda caduto; / a lei
20-345: consentir gli convenne a quant'ei volle; / e benché gisse ov'era
sicché ognun ne può tor, com'ei ne vuole, / calcidoni e comiuole
fare la nuova signoria; e già ei sentiva la calcina, perché la città,
/ sangue fuor per la bocca; ed ei mugghiando / cascò, digrignò i denti
2-5-99: fra gli altri bellissimi modi che ei tenne,... si è
un filo del ripieno. tirato ch'ei l'ha, batte il filo del ripieno
poi s'andò ben calculando / ch'ei non poteva aver le genti pronte / prima
torre solinga / di marte all'orbe ei l'occhio / calcolator sospinga. leopardi,
razzi in maggiore somma di dilatazione, ei li refletterà con più tepida caldezza,
suo affetto e con la credenza ch'ei fosse reo di colpa più grave. bar
/ bacco, non pavento io, s'ei mi minaccia, / e se m'annebbia
al cumulo. pellico, ii-147: talvolta ei sedeva lì sull'erba, e leggea
. nelli, 17-1-3: io credo ch'ei non sia troppo nel calendario della signora
; e, non che il rogo ei nieghi / ai figli d'argo, ei
ei nieghi / ai figli d'argo, ei dà barbare morte / a chi dà
suo solito, e per la prima volta ei vide al balcone la camilla, che
avendo voi quelle chiome d'oro ch'ei dice, e che egli forse avrebbe bisogno
presunzioni intestine. carducci, 117: ei per entro l'oscura / caligine de'secoli
/ declinandole [le chiuse], ei venne; e a te si vanta /
/ dicasi almen: su torma propria ei giace. leopardi, 18-15: viva mirarti
da lui sinora in vano / cercata calma ei troverà, e la fame / che
alla virtù dell'ambra, anzi talora ei vale ad eccitargliela senz'altro strofinamento.
i-179: noi mirar, se di sete ei [il cittadin lascivo] caloreggia;
calpestante farsi. pellico, ii-143: dappertutto ei mi mostrava forti e deboli, calpestanti
'l verso audace io schiaffeggerò; / ei mi tese le frodi in su l'aurora
oltramontani. alfieri, vii-19: come ei calpesti il suol natio, dell'alte /
, 5-776: anelante in quello stato / ei restossi gran pezza, ché profondo /
di voi / calze e scuffioni: ei si vantava avervi / tratto di man danai
saio / tor dal corpo, ch'ei veste, la misura, / e da'
è la natura del suo colore, perché ei lo muta negli occhi, nella coda
gemito: tese l'orecchio per sincerarsi s'ei 10 chiamava. manzoni, pr.
nona. lippi, 9-48: ed ei, che in una camera locanda / s'
volle mille staggi, / pria ch'ei n'uscisse. note al malmantile,
.. da presentarsi a cortes, quando ei fosse a tavola con le sue camerate
diceva loro [ai soldati] quando ei voleva camminare o combattere; ma gli
miei / sul cammin di tue leggi ei mosse il piede. -cammino battuto
leon, latra la cagna, / ei sotto i raggi miei marcia in campagna.
, o sbalestra;... o ei lancia... campanili in aria
e sperò e bussò ci assicura ch'ei suona campaninamente bene. = voce
foraggi. pascoli, 1002: / ei campeggiò sul reno e sul visurgi.
parigi è un'ottima piazza d'arme -ed ei potrà campeggiarla quanto è lunga e larga
l'apostolico sire il campo tosto / ei [il re] moverà: noi guiderem
] ti piglia molto campo addosso, ei non saranno assai tutte le onde del mare
/ a tener campo; così franco ei scrisse /... / ch'ei
ei scrisse /... / ch'ei trionfò di chi la chiesa afflisse.
indul- genzie. galileo, 109: ei non s'astiene d'apportar in campo
piantarvi le viti. pananti, i-252: ei richiese... / il campicel
il luogo fosse malfamato per i salti ei colpi delle correnti d'aria e di
odori, olezza e ride, / ei stende tanto il suo girevol corno, /
camminava sì leggiadramente, / che parea ch'ei ballasse una canaria. marino, 7-74
foglio alle palpebre, da parere ch'ei volesse co'peli cancellarne le cifre.
accompagnato da nuovo tremito nell'atto ch'ei ripigliava la brocca; e dubitai fosse
/ al varco orientai, fin ch'ei si levi. slataper, 1-45: la
bitonto, / e consacrar parnaso. ei non rammenta / che forte impresa è drizzar
camminava sì leggiadramente, / che parea ch'ei ballasse ima canaria. marino, 7-157
cangiare di proposito. pindemonte, 4-523: ei d'ogni belva che la terra pasce
nel sasso morto. berchet, 181: ei volea ferir don quadro, / e
ii-823: e, fornito il lavoro, ei torna al passo / per la carraia
freccia stessa. tasso, 11-68: ei, che s'affretta, e di tirar
cura di fabbricar titoli per libri, ch'ei vende poscia un tanto la canna,
, 4-39: un mio fratello anch'ei povero in canna. bocchelli, 2-71:
suoi sottili ordigni. / quattro di bosso ei fecemi cannelle / ineguali, e assai
fece, / essa canape fatta, ei canneruolo. = deriv. da canna
. lippi, 1-51: or ch'ei fa moto, fa sì gran fracasso,
se nelle cigne degli ossi, quand'ei si slungano e s'accorciano, non facessero
da getto. salvini, 16-547: ei svelse dal cannon tasta patema, i
, arrivata che fosse la carta marchiata, ei l'avrebbe in lor potere data
prega amor ch'io cante, / dov'ei soleva, invitto e trionfante, /
/ chino la fronte, le sue semente ei sparte, / faville d'oro dall'
galantuomini, e avrebbero pagato, ma ei voleva vedere di dove 11 avrebbero scavati
/ e che fan conto tuttavia ch'ei canti; / perocché da'ribaldi gli
se vorremo por mente come pochissimo travaglio ei sogliono darsi per la scelta del libretto
poemi saggi / suoi sì leggiadri cantatore ei stesso. i. neri, 4-18
dappertutto. carducci, 5: vinca ei di taide le ritrosie / con un
. salviati, 19-62: accendi, ch'ei / sono al canto. -fare canto
, 1-90: ma da'primi sospetti ei le munìa / d'alti ripari il suo
da poi che quella prima veduta dinanzi ei se n'è satisfatto, quando ei volge
ei se n'è satisfatto, quando ei volge poi la sua figura per canto
. s'usa dire:... ei lancia cantoni. -lasciare in
e canuto. tasso, 1-53: ei di virilità grave e maturo / mostra
: regni bacco, il cacciaffanni: / ei riversa nell'alme alma virtute; /
riversa nell'alme alma virtute; / ei fa tornar nelle stagion canute / l'
chiabrera, 196: non sì tosto ei [amor] mi percote, / ch'
: ora io dico al sarsi che quando ei vede una nuvola sospesa in aria,
altri, mediante le gran conseguenze ch'ei si tira dietro; e resto estremamente
le lontane acque lo scroscio / del fiume ei distinguea cui siede a specchio / la
finestre con il capestro al collo, quando ei vide bernardo che sollecitava la sua morte
terrebbe il regno, e, s'ei perdesse la detta capigliara, perderebbe il regno
nemico / del pelide e d'ulisse, ei li solea / morder rabbioso. leopardi
sostanzialmente uomo da uomo, se pure ei ne aveva, non potrei dire parola.
. lippi, 7-82: e s'ei non vola, può far capitale / ch'
. leopardi, ii-280: secondo ch'ei giudicava questo o quelli...
, dando il culo a leva, / ei fece un capitombolo nell'acqua. genovesi
carducci, 580: al dolce sole / ei volge il capo ed a chiamar la
ne'membri suoi, / e s'ei non guiderà la traccia, invano / l'
e il mospi, in questo egitto / ei abbiam noi posto? io dissi,
bel che l'ariosto, / ma s'ei non si ridice innanzi agosto, /
in capo: non odi tu com'ei parla? egli è infreddato troppo.
pendio, / cui possa riuscir mentre ei si vanti, / di sollevarlo?
. lippi, 9-2: e pria ch'ei giunga a esser caporale, / mangierà
lippi, 11-30: di modo ch'ei cascò caporovescio, / pigliando anch'
tutte le lingue gli hanno detto che ei vada a fare il capotamburo, ma
capotamburo, ma egli duro; oramai ei si è ciurmato da sé gran capitano
, / ché noi a pena, ei lieve e io sospinto, / potevam su
e quando li ebbe bene avvinazzati, ei mise loro queste cappe indosso con certe maschere
bitonto, / e consacrar parnaso. ei non rammenta / che forte impresa è drizzar
egli avea un cappellaccio che, s'ei foss'ito in un bosco sul mezzodì,
costà voi, cappelluccio, / ed ei si rizza, e cavasi il cappuccio
di paura aggriccio. / non ride ei già, ma con urlo nasale / scilingua
a ledere; / furasti il capro: ei ti conobbe ai zaccari. molza,
. monti, 4-125: diè mano ei tosto / al bell'arco, già
risponda. manzoni, 317: ei vuol pavia; captivo / vuole in sua
abbraccio. monti, x-2-137: caramente ei prese / la fanciulla per man;
figlio ov'è? perché non è ei teco? idem, purg., 22-103
« a me fo grazia », ei disse. = frequentativo di cardare1
si scomodò: / tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e
/ per che qual segue lui com'ei comanda / discemer puoi che buone merce
, 466: qual uom mortale, s'ei riguarda in cielo / l'alba apparir
lo chiamavate uomo da bene, subito ei rispondeva: « tu menti per la gola
si aveva accumulate. monti, x-2-20: ei la salute della patria volle, /
passavano da lato, m'accorsi ch'ei domandava la carità. manzoni, pr.
con quel fumo e quell'aria caricata / ei che cos'è?...
; / e però di sì dure carni ei fascia / il dolore la forza e
cervello, / non si sa s'ei si sia più carne o pesce. note
, 550: non si sa s'ei si sia carne o pesce: non si
o pesce: non si sa quel ch'ei si sia: non è in cervello
e poi dopo altre fermate, / ei le condusse salve al suo paese.
cocchi, 4-1-7: si conclude ch'ei possa [il tumore] essere o nella
primi. foscolo, 1-429: ed ei prostrato, / pioppo parea che nato alla
l'ambio preso, / nello specchio ei [il cane] cercò quell'altro acceso
ii-823: e, fornito il lavoro, ei toma al passo / per la carraia
rate ciglia. pindemonte, 5-22: ei nell'isola intanto, ove calipso /
che non riesce poi buona, diciamo: ei l'ha corsa, dall'armeggiare,
campagne amene / sul carro sì, com'ei corresse a meta. chiabrera, 78
né compariva altro campione: / ond'ei si chiuse ne la tenda, e 'ntanto
/ alla foga de'carri falcati / ei fu guida, per chiane e fossati /
non è la prima fiamma estinta, / ei vuol condurti al proprio carro avvinta.
del carroccio / inchinò il gonfalone. ei toccò i lembi. pascoli, 1006
16-114: nella polver, qual pioppo, ei cadde a terra, / che nell'
vaga di cigolare. fagiuoli, 3-6-224: ei grida, che di vista io son
, e miri intento / qual vento ei chieda al suo cammin secondo. campanella,
/ e se lo sguarda, sa ch'ei dee campire; / e se non,
e se non, sa certo ch'ei dee morire, / come colui che fa
a'taciti eremiti / del vicino oliveto. ei sul meriggio / fa sua casa un
arme, si prese quel segno ch'ei si portava del cavalieri, per arme
corno casca, / onde povero ed orbo ei ne rimane / per più corsi di
che un dio lor manda allor che stanchi ei sono / d'agitar le spumanti onde
salvini, viii-217: credendo una volta ch'ei cascasse di mia bellezza, stimai ch'
queste amorevol parole io mi penso che ei le dicessino pensando che io dovessi poco
, e... voglio credere ch'ei lo serva in qualità mera di galante
il giovane, 9-131: e ch'ei non tenga l'orto / e 'l casin
: ah! meglio / costui conosci: ei non è crudo a caso, /
dante, inf., 25-41: ma ei seguette, / come suol seguitar per
essi la clemenza del re, caso ch'ei vi perseveri, essi che non la
, i-254: per mostrare quanto ei fusse casoso, e spietato nei peccati grandi
m. cecchi, 219: che ha ei fatto? -chi lo può sapere?
sentirono unghie fatali, / da quando ei l'abile man giovinetta / da l'
: ben sen'accorge al fin, ch'ei v'è rimasto, / quando in
8-2-395: a cassiopea la destra ei tende, / e i piedi alati vincitore
/ per la via del valor, ond'ei non erra. marchetti, 2-330:
, / d'argentea stella in fronte ei va fregiato. garzoni, 1-631:
tu il batti con alcuna verga, ei non muore per ciò, anzi si gastigherà
d'edippo / figliuol v'avesse! ei di tua mano illustre, / degno ei
ei di tua mano illustre, / degno ei solo sarebbe. prati, i-75:
, voglio venire a dirvi, / ch'ei non mi ha dato quel cervello intero
. nardi, 2-361: dicendo com'ei traghiettava... una moltitudine di cavalieri
cavalieri, parte di quei loricati ch'ei chiaman catafratti, e parte che usano
cura di fabbricar titoli per libri, ch'ei vende poscia un tanto la canna,
tiene. sempronio, i-95: ei di nemici, ella d'amanti ha stretta
zoppica, ed arranca, / ch'ei vien dove n'ha a ir, non
a. casotti, 1-4-48: s'ei s'imbatte / nella rete, in catorbia
, 1-20-53: vedendo allor, ch'ei non avea cattato / benevolenza, anzi il
stesso vento avuto avria di catto / ch'ei l'avanzava poco spazio solo.
ha l'accanita sua cattiveria, / ei [l'elefante] non cavi d'arcione
maneggiare questa impresa; perché, se ei sapessero fare questa cattività con prudenza, sarebbe
quando altri è ben persuaso di ciò ch'ei dice sia vero, non si può
. grazzini, 4-300: tra ch'ei va adagio, e che son le strade
alla grammatica. pellico, ii-121: ei mi disse in cattivo tedesco (era polacco
: l'addomandò se quello, ond'ei veniva / imbasciador, negozio era di merci
). machiavelli, 255: ei [consoli] si rinchiusone dentro ai
non sente sotto la dovuta resistenza, ei la ritira prima di affidarle il peso
proporzione dei giorni 16 e 14 che ei mostra ad abbondante cautela di aver ristretta,
ix-650: e s'io cavalco, ei su gli arcion si asside; / se
perché gli piacevano le dame, / ei fu inventor de'cavalier serventi. / a
animoso destrier premere il dorso / forse ei vorrà: cavallereschi arredi / ecco egli acquista
a candia, e essa la terra ei diede. fiori di filosofi, v-540-m:
è un'ottima piazza d'arme -ed ei potrà campeggiarla quanto è lunga e larga
estense. machiavelli, i-536: in prima ei si fece uno eccellente cavalcatore, per
in mano, / e mille fanti arcieri ei conducea. carletti, 124: alla
e ammaestrato, si dice: s'ei non sapesse, o non si fosse avveduto
. buonarroti il giovane, 9-436: presa ei l'ha a cavalluccio. lippi,
posero il lem- buccio, / ond'ei fuggì col padre a cavalluccio. note al
. lippi, 10-56: poich'ei vedde ornai d'esser sicuro, /
9-22: vedendo il rigiro, e ch'ei s'intriga / con dame, vuol
come vuoi che senza queste cose / ei se la cavi? ». « come
grecia il fiore, / sciogliesse anch'ei su le cavate navi, / io,
caviglia / l'improbo sasso, ed ei cadde supino. d'annunzio, iv-2-49
le canne entra l'acciaro / fervido; ei traboccando un lago spande. d.
. carducci, 64: anch'ei la tazza intrepido / catone al servo
il mio signore: ahi te meschin s'ei perde / un sol per te de'
, 4-59: e che cedola / vuol ei da me? no, io non
d'oro, e il profumo < ^ ei cedri e delle magnolie ha proprio
sue gotaccie, e per levarselo d'inanzi ei gli dette un poco più forte che
ad altrui / col suo lume medesmo ei non si celi, / ben dei soffrir
inapprendibile geometria. monti, 18-674: ivi ei fece la terra, il mare,
/ fé'sì che... / ei diede al vino totalmente fondo. note
servi, / o serve; ma ei solo, e la diletta / moglie,
sm.). diciamo: ei l'attacca al celone, per intendere 4
vermiglio bacco / di tutto il rogo ei spensero alla prima / le vive brage,
, sul solo / cener di tebe ei regnerà. monti, x-3-356: ov'è
già del vasto rogo / che alzato ei volea sul selvaggio / granito, al conspetto
7-77: sento, che in questo luogo ei fu ferito, / (e qui
.. e quel confuso cenno ch'ei ne dà, non è probabilmente altro che
accompagnato da nuovo tremito nell'atto ch'ei ripigliava la brocca. giusti, h-532:
prende / richieder non si può s'ei non lo vende. note al malmantile,
tempo determinato. verga, 3-48: ei sapeva che sulla casa c'era un
. b. segni, 154: ch'ei fosse sempre censuàrio di novemite ducati l'
machiavelli, 65: da questo ei vollono te censura, il pretore
non mettersi a contradire a quello ch'ei non intendeva, con pericolo di restarne a
. assaporare. dossi, 255: ei centellava il riposo dopo l'onesta fatica,
li meni il porco grasso, s'ei lo vuole. magalotti, 9-2-116: le
tenzone / volevi tu: ma s'ei di ceppi carche / avea le man
suoi sottili ordigni. / quattro di bosso ei fecemi cannelle / ineguali, e assai
/ cerchiamo il cielo, e ciò ch'ei n'apparecchia. algarotti, 1-377:
o dentro entrare. aretino, iii-215: ei s'è rivolto indietro a sgridar forse
terror che seconda il fallire, / ei che mai non conobbe il fallir.
, hanno anzi da desiderare ch'ei si vada ampliando, ed ispazii per
ti si para davanti, vedresti ch'ei ruota a cerchio una spada per allontanare
x-3- 463: mercé di questo ei vivere / vita immortai ne diede,
sorelle trasgredire alla pratica; e cerimonialmente ei v'ebbe una a dritta, una a
dire « e'ceri? * enn'ei di cera? / - no, mattacone
chiusi i cor. carducci, 577: ei fra quattr'assi, / nitida bara
sembra amara. pindemonte, 1-87: ei non brama che veder dai tetti /
la cicala] in campagna sempre, ei solo in chiusa. -mettere,
tutti gli scoccavano baci e benedizioni, ed ei mangiava ciriege e gettava giù i noccioli
sarà mia la cura / che tutto ei sveli. 21. che si svolge
dante, purg., 15-127: ed ei: « se tu avessi cento larve
retti. forteguerri, 19-25: ed ei frattanto la sua rete scocca / sopra
sostenente una croce, la quale ei si faceva in oltre marciar sempre innanzi,
due sguardi fulminanti, / il capo ei crolla. tommaseo, i-322: socchiusi
, / leggi ed aitar seppellirà, s'ei crolla. carducci, 726:
11 leggiadro racconto da certe antiche scritture ch'ei vide in casa d'un gentiluomo vecchio
appressa, giù s'attuffa; / ed ei ritorna su crucciato e rotto. e
carducci, 117: ed ombra apparve ei stesso [dante]; ombra crucciosa
parini, vi-62: perdon, dic'ei [il bisogno], perdono / a
: tal sulla cruda prora / volle ei cantare alquanto. marino, 321: misera
d'ori stranieri. pindemonte, 3-409: ei testé giunse / donde altri, che
patini, giorno, ii-618: ed ei, pago di sé, superbamente /
stato detto. -dunque senza dote / ei meneralla a casa? - senza dubbio.
ne riporta cruenta. monti, 13-508: ei giacque / lungo a terra disteso innanzi
cubiti / fino al mio capo estendesi, ei mi strappa / la corona dal crine
svevo, 3-584: tentammo invano di fargli ei poi ne scrisse, / ché le volse
/ intento a suo lavoro, ond'ei rintoppi / da più vecchie giornèe farsetto
lei seduto sopra una seggiolina, ed ei parlava così bene, ed io l'ascoltava
a'fianchi / gli stavan quivi acciocch'ei non scappassi, / privi di senso
. lippi, 8-48: non ch'ei ne desse loro occasione, / come
marino, 20-401: disse, ed anch'ei restò, tolti gli schermi / de
. pascoli, 865: però ch'ei giunse al lembo della sera, / e
i-30: a culo indietro è forza ch'ei sen vada, / ove marte lo
, molti cultori; / ma più vago ei verdeggia in mezzo a'cori, /
è amicissimo di tutti i condimenti. ei nasce nella superficie della terra, di
fiacchi, 105: il corso ei [il torrente] rallentò / appunto appunto
; e pargoletto / riposandoti in grembo ei le pupille / alla luce avvezzò del tuo
. lippi, 7-16: dicendo ch'ei non vuol che il vin lo cuoca.
d'apri tamburi. campanella, i-206: ei leggi pone, come un dio.
precorre leggiero / il giocato, mentr'ei ne vien dall'alto; / e col
riguarda la mogliera / credendo ognor ch'ei ripieghi le cuoia. paolieri, 4-167:
. metastasio, ii-183: a'miei maggiori ei deve / quantunque egli è: se
commuovono e lo interessano, senza ch'ei senta bisogno di svilupparli o di abbellirli
le cupide vele. parini, xix-113: ei [il secolo] te vedrà nel