fu fatta alcuna, ma solamente inibitoli che egli con cleopatra non praticasse. siri,
bandello, 3-7 (ii-297): egli, per meglio inescarla [la giovanetta
miracolo di natura e d'arte, ch'egli vide presso a tivoli? una sola
. crescenzi volgar., 2-7: egli è da sapere che un modo è d'
del lavorator diligente la sollecita fatica. egli ti piantò e rincalzò, ti rimondò
come se avesse ricevuto uno schiaffo, egli accese il motore e innestò la marcia
g. f. loredano, 13-67: egli non si confà con voi, che
, che fuste inestato di quaresima et egli di carnevale. -proporre accortamente, suggerire
evitarsi una fatica, ma perché bastava ch'egli cercasse d'innestare una sola parola nuova
incorporarsi e diventare un altro noi, egli hanno trovato modo d'innestarsi con le
piedi. viani, 13-134: quando egli si innesta sul pavimento del mio studio
, 15-78: al tempo deh'armi egli era vivo / e governava anghiari; io
un'illusione degli occhi, ma sarebbe egli impossibile che simili innesti di parti affatto
una garbata todeschina, con la quale egli ha fatto un canonico innesto del sangue
: gl'innesti mosaici ed evangelici ch'egli [maometto] fece son poca cosa
. muratori, 16-187: poscia egli [il sacerdote] recita l'imno
. bisticci, 3-282: di questo errore egli n'era innocente. straparola, ii-155
figliuoi mio, ma liberatelo, perciò che egli è innocentissimo ed io nocente. tasso
quando a quando getta il suo grido. egli segnala la rotta degli altri sei legni
volte affacciare, ed affacciandosi e ritraendosi egli stesso, mentre ch'ella si stava
, per la quale manifestamente apparisce che egli è innocentissimo di aver letto i poeti latini
poeti latini. lippi, 5-25: egli è... un gran parabolano /
spettatori. sbarbaro, 5-63: quotidianamente egli deve sacrificare alla difesa di se stesso i
6-i-411: la supposizione... che egli soffrisse d'una pazzia innocente e ipocondriaca
andava in estasi a vedere, com'egli diceva, 'tanti e sì divini prìncipi
l'innocenza. tommaseo, 15-384: doveva egli [il manzoni] defraudare gli spettatori
padre, e fugli conceduta: ed egli, non riguardando all'età né al
. cesarotti, i-xxxi- 169: egli è alle fonti del vostro sangue ch'egli
egli è alle fonti del vostro sangue ch'egli attinse quell'amor dell'onesto, quell'
nella sua pietà: il guidi no: egli, uomo innocuo del resto, non
l'innominabile. salvini, 40-64: egli medesimo, addimandato da mosè di sua
questo suo amico confidente, se non che egli era colui che è. ora questo
costumi. d'annunzio, iv-1-942: egli aveva provato nei suoi sensi e nel suo
faccenda. bar etti, 3-44: egli non era né anco nativo di novellara
firenze: chi a confortarlo ch'egli stessi fermo, e non innovarsi nulla
la religione né contra il re, egli nondimeno, giuntovi appena, tutto il
posto i termini, e comandato ch'egli non si passi più oltre.
all'aspetto, la barba lunga, che egli da innovatore osava portare per intiero,
suo riso e la innovatrice tristezza, egli... osò cogliere i modi più
: andavamo per i campi... egli lodava la fertilità dei nostri dominii,
approvò questa sua innovazione; e avenga che egli scrivesse quelle cotali lettere in più saldi
lettere in più saldi marmi, e che egli fusse imperator de'romani, non ebbe
toga, per infino a tanto che egli ebbe oppresso quelli che cercavano di fare
archi ministraro. sarpi, i-2-56: egli non si è contentato di dar un solo
le fosse. loredano, 2-183: egli non teme il numero innumerabile de'nemici
filippo degli agazzari, 23-75: innunque egli stette. = variante di dovunque
altra colpa d'inobbedienza, nella quale egli cadde, verso i suoi superiori, lo
libere a sua disposizione, ma primamente perché egli non le conosce. 3
. targioni tozzetti, 12-10-390: avendomi egli fatto grazia d'istruirmi sul metodo d'
parole, fue molto allegro, imperciò ch'egli innodiava tfristano] di tutto suo cuore
simintendi, 3-77: poi ch'egli ebbe dato assai l'inoffesi membri a
e non si queta; / inoffeso egli segue e non veduto / la trionfai sua
specialmente per l'angustia dell'aperture ch'egli richiede, moltiplici e incomode..
gli dà di se stesso. mediante questa egli può inoggetti- varsi, cioè mettersi nello
cavar qualche cosa, ma in questo proposito egli passò il discorso asciuttamente e con poche
traendo l'ore, / ahi! ch'egli inoltra alfine il piè là dove /
generale medesimo. palazzeschi, 1-439: egli non sarà inoltrato nelle comuni prigioni,
pranzo, il re lo convitò, ed egli vi si trattenne. 5.
. biondi, 20: col duca egli avea di già contratto qualche conoscenza,
, imbronciato. boine, ii-165: egli invecchiato, e inombrato, schivava a
g. bentivoglio, 4-491: fece egli anche sin da principio inondare tutta la
tutto inondavano. algarotti, 1-ix-252: egli i fonti ne schiuse in prima intatti
suonasse, e le porse l'arpa egli stesso. mentr'ella incominciava entrò suo
foscolo, xiv-9: pregiatissimo amico, egli per certo non è parco, e
torcerle un capello con intenzioni inoneste, egli si sarebbe più volentieri bruciato la mano
c. 1. frugoni, i-9-283: egli per man del tradimento giacque, /
e inordinate; di tal sorte che egli è d'avertene poco obbligo. piccolomini
presente... non ricorda ch'egli dee pure a'monaci quella civiltà, di
punto inorgoglirsi per l'ono- ranze ch'egli ne riceveva. siri, vii-944: non
non disse tomo, l'ha detto egli ch'è da bologna, e altro omo
italiani ad un impero germanico, perch'egli era travestito a foggia romana e inorpellato
innoridisco. marini, iii-208: vide egli del caro fratello la indegna sciagura,
occhi al piano del castello; inosservato egli dai numidi, tutti a difendersi intenti
b. croce, ii-14-98: voleva egli... rifare il sistema hegeliano
sempre. d'annunzio, iv-1-789: egli teneva gli occhi fissi alla finestra: dove
casato coll'aggiunta del nuovo mondo ch'egli scoprì. giannone, 1-iii-96: quindi deriva
nato alla immortalità, quindi è che egli sempre studia e s'inquieta d'immortalare
s'inquieta, dunque ha torto. egli s'inquieta anche perché io gli do
aveva un poco d'inquietezza, perché egli ben conosceva il genio del re d'armenia
appaghi. d'annunzio, i-277: egli amava quegli occhi in cui le brame /
dal titolo giuridico in virtù del quale egli occupa il proprio appartamento). -
sansovino, 2-7: oltre a ciò egli ha alcuni carichi del suo ordinario,.
d'infedeltà,... rispondeva egli che questo non arebbe mai fatto, per
è bene, cioè cerchiamo, perocch'egli è stato terminato per diversi modi.
de'capi. muratori, 9-183: ora egli è notissimo costumare anch'essa [venezia
del passato doge, e ricercare s'egli ha le leggi osservate: e quando truovino
leggi osservate: e quando truovino ch'egli abbia in cosa alcuna errato, sono obbligati
ad accusarlo: ed ogni pena ch'egli meritasse, debbe sopra gli eredi cadere
. del rosso, 1-1-73: come che egli fusse acerbissimo inquisitore e punitore de'fuggitivi
richiedersi per l'intentato processo, facevasi egli eleggere l'uno dei tre. filangieri
si colmava di quel suo limpido sguardo ch'egli sfuggiva temendolo inquisitore. =
ranieri... mi raccontava quanto egli ebbe a penare per trovare quel luogo dove
in commedia. gramsci, 6-340: egli ha poi largamente abbondato nel trasformare in
persona). bocchelli, 2-xix-91: egli era quel carducci monarchico, senatore,
, piena d'ori e di fiocchi, egli sembrava a dir poco un qualche grottesco
regina pomaré. de amicis, x-148: egli è là nel suo cantuccio, insaccato
, e per essere certo d'esservi entro egli, perocché sia sofficiente, o no
disdice assai meno ad uno, come egli, che non era in sacris '.
sale diverrà sciocco, con che s'insalerà egli? 2. mettere sotto sale per
insalata di rozzezze e di gentilezze ch'egli aveva nel cuore. dossi, 1-ii-801:
quel ruscello ne avesse fatti stampare (poiché egli ha voluto mettere in tutte le insalate
è accostato a un insalataio... egli ha tolto due cesti di lattuga e
pianta o virgulto. bracciolini, 2-34-33: egli cade, e la sua morte
inulto, / che fra tossa nemiche egli è sepulto. goldoni, ix-588:
annunzio, iii-1-400: con uno sforzo inumano egli riesce a sollevare anche una volta la
meno inteneritosi a queste nuove sentivasi anch'egli alquanto innumidir le pupille. metastasi,
-di animali. pulci, 25-299: egli era il dì dinanzi un lupo entrato /
inurba. salvini, 41-88: non fa egli [il vocabolo stravizzo] strabiliar tutti
, a guisa di quel montanaro, egli s'inurba, si raffazzona e si rincivilisce
/ spesso le labbra irrori; / egli facondo e audace è fatto, ed ella
de mori, 117: non potè perciò egli giungere così a tempo...
rara finezza. lucini, 153: egli sfatava illusioni, sfatava credenze, tutto riducendo
1-9 (i-124): quella sera egli poco cenò, essendo ebro d'inusitata gioia
turchi, può parere invincibile, s'egli non fosse oppresso da questa, scelerata e
i-9: vi farò conoscere quanto inutilmente egli abbia aggiunto quelle sue nuove lettere al
dotato di fervida fantasia, e prenda egli pure quanta cura vuole per reprimerla e
; vecchi coloni. soffici, v-6-25: egli era quanto si può invadente ed esclusivo
passi lo dividono dal momento in cui egli passa il braccio sotto il braccio d'una
ritornando agli studi, in questi ebbe egli la congiuntura di ricevere il primo imva-
lo prete ne 'nvaghì sì forte che egli ne menava smanie. roverbella, xxxviii-
e di altro per assomigliare le tinte ch'egli adattava sopra i suoi disegni. buonafede
io non gliele porto, io temo che egli non aggravi tanto nella infermità la quale
, principalmente rispetto alle ordinazioni, ch'egli [l'abuna] conferiva non solo
opposizioni contro di esse, le ha egli stesso invalidate. calvino, 5-39:
china sul compagno, per fargli scudo, egli invalido e disarmato. -di
c. campana, ii-4-11-79: sceso egli a piede e postosi davanti a'suoi
imbarbarirsi. monti, i-153: egli è di quei molti romagnoli, i quali
, ii-216: s'invanì di far anch'egli mostra di sue navi, armò quante
ed avvilisci ognuno. lubrano, 1-183: egli, nulla invanito, stimava patiboli i
aspettano, aspettano in vano: / egli immobile, attonito, addita / le
37-58: ma tutto è invano: quanto egli più l'ama, / quanto più
che dio non si penta di quel ch'egli ha fatto, lo mostra l'ordine
origine di tali apparenze non può esser egli stesso, o altra cagione sempre unica
anni e lo trattarono tanto male ch'egli stette molti giorni senza assaggiar nulla.
. giuseppe degli aromatari, 62: egli s'invasa in certe frenesie che,
uomo da invasarsi del sommo grado ch'egli assunse non senza una vera trepidazione.
la toglie in casa, / essendo anch'egli allor di spoglie opimo. / sua
libro di viaggi [crusca]: quando egli la vide uccidere, invasò egli
egli la vide uccidere, invasò egli per lo grande amore che le portava,
frutte e carne e pan, pur ch'egli invase, i rapisce, et usa
sua brevità. algarotti, 1-x-262: egli è assai più facile ripeter quello che
i-5-37-38: pittore..., quando egli andava per via, egli era sempre
., quando egli andava per via, egli era sempre quasi invasato, e si
più nere, meraviglia non è s'egli la faceva da grande avvocato del piacere presente
raffreddano l'amicizia fra beccaria e me; egli, invaso della sua moglie, non
grande esperienza. aretino, v-1-508: egli potria essere ogni cosa, ma non
non vengon meno gli affetti e ch'egli può tuttavia cedere alla passione d'amore
fette di prosciutto. deledda, ii-867: egli era diventato pallidissimo, con gli occhi
sia, si può fermamente credere che egli il più de le volte in quella morrà
o invechiato. sarpi, i-1-235: egli ha lasciato la vita, senza dubbio,
a riconquistar sé,... egli doveva... o seguire l'esempio
abbindolavano la gente; dalle quali invecerie egli pure confessava essere stato sedotto. =
re, non è credibile quanto egli a edificare e a migliorare se stesso invegghiasse
voce. speroni, 1-4-160: egli biasima e contra lui inveisce. daniello
. monachi, ix-26: oh egli è ver che ci ha molte si-
tempo invendicate le colpe ed i peccatori, egli tien tuttavia ben ferme e chiare le
babbadè uomo da bene, / dicono: egli è un scempiato, e non c'
a roma un'opera per la quale egli stesso costruì il teatro, dipinse le
dante] inventò, è ben certo ch'egli inventò in un campo, dirò così
quanto il buon genio di annibaie poteva egli chiamarsi favoritissimo della sua minerva nell'inventare
maravigliosa facilità nell'inventare vari problemi ch'egli stesso gli proponeva, che il giovane
quale lettera, inventariai l'uomo; egli vestiva un gabbano da camera sudicio,
fagiuoli, 1-6-232: tutta la roba ch'egli ha addosso è inventariata su questo foglio
giannone, 1-ii-418: marino feccia testifica aver egli veduto molti istromenti, registri, inventari
, ii-83: era proprio necessario ch'egli accettasse questa dolorosa eredità senza qualche beneficio
insegna? d'annunzio, iv-2-540: egli imagina novissime forme di fortificare; costruisce
una tragedia,... non nega egli però che, con più ragione,
staffe una invenzion moderna, / ingannar ancor egli si potette. muratori, 4-14:
fantasia). boccaccio, viii-1-15: egli, costumato, quante volte la volgar
pittori dipingere alcune cose che per innanzi egli già mai non aveva dipinte; come sono
una invenzione sua contenente impudenti falsità ch'egli dava per cose vere pur sapendole al tutto
. e. cecchi, 5-180: quando egli volle raffigurarci l'isola degli eroi e
ebbe invenzione come, stando fermo, egli potesse esercitare i cavalli e riscaldarli in
, i-63: insinuogli... che egli avrebbe fatto assai bene a cominciare a
come giovane d'invenzione e poeta ch'egli è o almeno ei crede d'essere.
lettera è la questione dello schiavismo. egli è stato scottato da quanto e da roma
moralmente). buonafede, i-18: egli ha la malizia d'inverminir tutto,
è assueto a scrivere, per erudito che egli sia, possa mai conoscere perfettamente le
iv-1-18: pareva, in vero, ch'egli conoscesse direi quasi la virtualità afrodisiaca latente
5). pascoli, i-956: egli è veramente « un grande artiere »
ritrovare quale sia la curva a cui egli appartiene, si chiama il problema inverso
il guerriero: / ma, tal ch'egli è, sta dei regnanti al volgo,
d'idee. de roberto, 10-61: egli soffre realmente dell'innaturale invertimento delle parti
agli amatori e ai discepoli: fissi egli medesimo anticipata- mente i punti classici e
a soddisfare questo bisogno deve persuadersi che egli, in quest'atto, trapassa da specialista
la vita di ciascuno, quel ch'egli facesse e in che modo si sostentasse.
/ tu le fonti della vita, / egli l'alma investigò. -intr.
infirmità, per una certa convenienzia ch'egli ha con alcuno di quei suoni, sentendolo
certamente di lui si può dire che egli sia simigliante al poltruccio dell'asino salvatico
acciocché ognuno risponda a ventura, ed egli solo paia prudente e savio e investigatore dei
sua essenza divina e nella sua grandiosità, egli ha dovuto trascurare tutti i lenocini del
, fatta la investi- gazion solita, egli poi si fosse al magistrato spartano manifestato
magalotti, 23-248: non si salverebb'egli per questo verso ogni loro operazione [
investe colla scure una femmina, ch'egli ha già presa pe'capelli. foscolo
leone] ad investire sì inconsideratamente ch'egli cadde nella fonte e affogov- visi.
che che se ne fosse cagione, egli non seppe entrare col piuolo in casa.
/ e piangendo, e per nome egli m'appella, / io mi soffermo
1-xx-300: un uomo in tale stato può egli raffrenare il fuoco che lo investe per
. berni, 141: par ch'egli [aristotile] a te parlando cali /
suo capitale. goldoni, xi-298: egli assicura / su'suoi beni la dote
, / e impedir non si dee ch'egli investisca / mille ducati, e a
più nel letto della negligenzia, però che egli è tempo da investire questo tesoro [
da porre alle stampe, co'quali diceva egli d'essere certo di fare un grosso
legislativa investiti? gioberti, 41: egli non è investito... né del
bentivoglio, ii-83: se ne passò egli a colonia, e da quella città,
nel mal far inveterato, / pur ch'egli speri di trovar merzede / avendo contrizion
di cosmetici. boccaccio, v-229: egli avvenne fra l'altre volte, ch'una
, / mariuolo e buffon, perch'egli apprese / a far colla ribeca il cantambanco
. d'annunzio, v-3-430: pronto egli sempre a soccorrere di sua mano maestra
; e fra gli altri... egli ebbe ruggieri, ovvero gualtieri, e
opportunitade e l'inviamento a bene come egli avrebbe fatto meglio di lui. f.
. g. morelli, in: egli istette in firenze quindici o venti anni prima
dalla parte opposta a quella a cui egli tendeva].
. ariosto, 25-85: ben ch'egli non sappia come debbe / la lettera
concetti che parole. cesarotti, 1-ii-278: egli t'invia / la spada di cabarre
. partire. nardi, 11-66: egli, che era già uscito di parma e
mori, 8: quanto più camminava egli nella grazia del principe, tanto maggiormente
e non infinge / la generosa invidia onde egli è pieno. e. cecchi,
/ mosso da strana invidia, ch'egli porta / al cavallier ch'avea la gente
ognuno. nievo, 3-143: essendo egli straricco,... a lui avevano
. b. davanzali. i-17: egli dicendo gli onori delle donne doversi temperare.
-assol. albertazzi, 183: dunque egli,..., alla prima apparenza
successi. boccaccio, i-324: egli si vedeva da molti invidiato per le
si rendea talmente invisibile a'circostanti, ch'egli potea francamente commettere ogni delitto senza rossore
o timor di cuore. invidiatissimo dovette egli esser dich'io, perciocché se è
suo comando? magalotti, 9-1-104: egli è conveniente mostrar di far caso di
come tu vedi, se le riguarda egli tuttavia. i. pitti, 2-73:
di loro tali cose sospecciano, quando egli far sogliono. boccaccio, dee.
idea... figurato, che farebbe egli, costituito in solitudine, se non
. p. fortini, iii-214: egli maladiceva le invide mura, quali la
parimente ad ogni altra parte, dove egli poteva più avere occasione di sospetto.
le persone che sono in famiglia; poiché egli è molto inclinato al brutto vizio.
sala d'istruzione pubblica », della quale egli fu nominato invigilatóre. =
. bentivoglio, 4-1001: le nuove ch'egli riceveva da quelle parti erano..
nella fossa. giordani, iii-96: egli l'ha invigorita [la signoria de'veneziani
giuste, giovevoli ed alte non può egli né fare né dire né ascoltar né
offuscare iddio la sua provvidenza il porre egli sempre in mano de'giusti e torre a'
e torre a'malvagi quelle cose ch'egli invilisce per inutili, anzi biasima per
dal borgia querulo, invilito, incerto, egli non sa perdonare, non che a
b. segni, 5: veggendo egli così gran tumulto e così varia confusione
come farò adunque a invillarmi? che egli è il diavolo a essere incapato! orsù
714: dite a messer stefan ch'egli ha il torto / a inviluppar '
. m. palmieri, 1-38: egli addiviene spesso che nel disfar un nodo
traffico del guado e nella tinta, dove egli aveano inviluppati circa di quindicimila fiorini.
d'oro e d'azzurro, nelle quali egli s'inviluppa quando va a visitar le
la mosca sia in alcuna estremità, egli [il ragno] sempre corre nel mezzo
nel mezzo, acciò che, diguazzando egli tutta la rete, quella più se 'nviluppa
: comecché fossimo entrati in aprile, egli teneva la persona inviluppata dentro una coperta
dossi, i-120: è vero ch'egli tiràvasi giù, proprio allora, un
, come si fosse assottigliato, che egli ora se l'andava recando lievemente in
imbattibile. tasso, n-ii-181: egli, ne'pericoli e ne'naufragi d'
divenuta invincibile. chiabrera, i-iii-m: egli con tonde d'un argenteo fiume / su
. g. gozzi, i-1-216: egli, che le invincibili saette / d'èrcole
fu mai rotto in battaglia ove fusse egli generale, e marcello ebbe più vittorie
, ma che poss'io, / s'egli osta inviolabile e severo / il decreto
per donna prassede, ma inviolabile com'egli era, se ne burlava in cuore.
istesso delitto. carducci, ii-7-5: egli è accusato di molte cose da gente
maestà cristianissima. cesarotti, i-xxxiii-206: egli vi rammenterà i sacri nomi d'ar-
intoccabilità. nievo, 77: essendo egli figliuolo del medico di fossalta, partecipava
: -taci, frasca merdosa, egli dicea; / ché questo è ius
giovane nella presa della nuova cartagine che egli rendè a luceìo, principe de celtiberi
amorose. d'annunzio, iv-1-109: egli aveva in sé i germi di tutte
ogni ora più invescandosi, avvenne che egli vendè i passi suoi a contanti e
altri debiti. comisso, ii-348: egli tanto portato per il piacevole ozio è
, 3-iii-333: invescato nei ragionamenti, egli pareva aver dimenticato addirittura lo scopo che
, come fu quel del cacciarlo da cui egli volle. -assimilare. l
tesauro] con reiterate ritorte... egli se 1'inviscerò al petto, ed
foscolo, v-50: tutto ciò che egli aveva già inviscerato nell'anima, l'accompagnò
. p. maffei, 241: conobbe egli al primo sguardo che per divina permissione
di filauro e di filora, favellando egli con gli abitatori di tivichirre o con morti
strettissimo. nievo, 7-92: fugge egli e intoppa nelle sepolture / e nei ceri
veschiati stecchi / l'arida cima, egli in disparte ascoso / tacito attende.
invisibile, perché / una sostanza separata egli è, / di cui ne sono i
ripugnante. aretino, 10-32: egli si pone a tavola e, guardato il
la terra, alla quale impresa però egli li avrebbe fortificati e sostenuti invisibilmente dal
capponi, 1-i-105: se tanta cura pigliava egli perché una sola osservanza fosse comune agli
nostre per forza, ma per volontà egli s'invita, per così dire, come
-assol. costo, 1-12: egli soggiunse: « il debito mio è d'
e fatto amico della libertà, inviterà egli stesso i nostri ad entrarvi. landolfi,
, aizzare. varchi, v-51: egli invita una mula spagnuola ai calci.
o il seme che si vuole che egli giochi; chiamare. -anche assol.
segue per ordine invita o passa ancor egli. 9. sport. nel gioco
di chi invita altrui e poi fa ch'egli paghi l'invito, lo che usano
di valenza suo cugino, non potendo egli andarci per la gravezza degli anni, diterminò
sentire l'odore del suo corpo. ma egli si svincolò con forza.
. de iennaro, 56: vidi ch'egli [il campo] era tripartito e
quale ancora è caldo ». ed egli questo, senza più inviti aspettare,
il nostro invito, / l'arme egli scelga. loredano, 2-199: rissolverono di
avversario gran punto quello che piccolissimo vede egli stesso, onde, cacciato dal timore,
questo conduce alla medesima, l'ha egli alzato sopra l'orizzonte naturale dell'occhio
. giorgio dati, 1-36: s'egli avesse ad arbitrio suo potuto governare le
potrebbe dire la fama e riputazione ch'egli acquistò, e di bontà e d'
pensier soggiace / all'universo, ch'egli può, l'invitto. -ant
lussuriare. pallavicino, i-530: quasi egli in voler il pubblico bene della chiesa
saggio pensiero / immaginando a tanto colmo egli erse, / che d'invitto saper lascionne
. l'usa, per la malattia ch'egli ha de'sinonimi, il varchi,
e madre. idem, 31: s'egli era per fallire delle promesse, invocava
invocare quello di giove,... egli vide una bellissima giovane tutta ignuda.
rotto e dissipato il suo battaglione; ed egli circondato da'nemici invocava soccorso. bellori
noi dovette intendere. cesarotti, 1-v-29: egli non invoca la musa, perché non
] agli uomini certe cose, ch'egli non sanno ed egli le sa per lo
cose, ch'egli non sanno ed egli le sa per lo modo eh'è
strepitose, ma non meno mirabili, ch'egli continua- mente fa a'suoi fedeli e
come quattro spade della nuova apocalisse. egli si rivolge in primo luogo a venezia
de'tuoi sensi. ti dico io: egli forma i primi suoni labiali e tu
f. m. zanotti, i-ioo: egli è ben invogliatissimo del calcolo integrale della
tratta la cosa dello invoglio, veggio che egli è un ufficiolo molto vago che lo
/ che ammalata mi finga, e ch'egli in breve / da medico verrà per
cespuglio? / par ben ch'amante anch'egli ingordo stenda / le ramora spinose /
non fere ove è diretta, / ch'egli si piega e 'l capo al colpo
infelice, entrando in altra stanza, egli si involò. l. adimari, 1-70
capretto, si disse: guardate ch'egli non sia involato; rendetelo a cui
non sia involato; rendetelo a cui egli è. masuccio, 157: il vecchio
de'simulacri. botta, 5-156: ma egli è oramai tempo di far passaggio dall'
gli alziate al volto, / si ch'egli vi si specchi, e 'l suo
vita lo involgeva in un ambiente che egli stesso si era fabricato. montano,
segretezze, il volgo n'abbia formato egli la sua istoria. = deriv.
e spezialmente le cose ch'e'fa perdere egli, facendo fare gl'involii.
nello stesso tempo, l'assicurasse ch'egli prendeva la famiglia sopra di sé.
poco addosso la pelle della volpe: egli è un trarsene dentro il cuore nel
trarsene dentro il cuore nel cuore: egli è un involpire, un trasformarsi in lei
[dioscoride], 201: non dice egli che i viperini rodano nel nascere le
ariosto, 1-12: come alla donna egli drizzò lo sguardo, / riconobbe, quantunque
troppo analitici. nievo, 697: egli era involto in quelle macchi- nazioni d'
cielo. pascoli, 1119: ora egli è avvinto all'isola lontana /..
involute. d'annunzio, iv-2-627: egli si compiacque di poter adorare in disparte
realtà. g. ferrari, 185: egli dichiara..., in una
terra / bestemmia e nega dio, s'egli non erra, / e me che
di fango. d'azeglio, 5-92: egli è uso in corte tra signori,
certo, per volerne uscire, ch'egli prendesse dragut con la capitana turchesca, se
gli uccelli. cesari, 7-232: parti egli che quel temerario di siro mi abbia
di argentone. idem, 14-208: egli mangia di prò, e s'inzavorra per
pascoli, 1312: né pago, mucchi egli elevò di piote, / lasciando buche
doni, 3-226: l'impresa della dama egli la tiene in certi nastri di seta
.. a smaltire il vino ch'egli ha inzuccato. idem, 11-4-2: in
274: -cosa ha figliuola? -diss'egli inzuccherando ogni parola con un sorriso serafico
, ingannarlo. palazzeschi, 1-490: egli posava ora lo sguardo di paese in
spume, le fecce amare, poich'egli è il vaso di ebe nella circonferenza,
tempo. pallavicino, ii-516: riceveva egli trattamenti pessimi dal cardinal caraffa, inzuppato
la restituzione de'forti almeno la sospensione ch'egli proponeva. -oberato, sovraccarico
che voglio io, se non ch'egli arda? petrarca, 126-53: quante volte
., 4-2 (403): vegnendo egli a me [l'agnolo gabriello]
e io avendogli fatta la vostra ambasciata, egli ne portò subitamente l'anima mia tra
che fa comunanza con noi. anch'egli sta solo, come io.
attivo in una data natura in quanto egli ha la coscienza di sé stesso,
, a una semplicità o, come egli diceva, perspicuità d'idea da cui
, v-76: dite, che s'ha egli a dire? o poffar io!
tappo nel fondo e applicarvi ciò che egli aveva in mano: una specie di
remi. linati, 18-26: vogando egli stesso a tutta forza conduceva nella sua
secoli è stato oso di dire che egli abbia scritto in lingua ionica. varchi,
. e non v'è una iota che egli non abbia calculata. savonarola, i-295
sue parole. aretino, iv-3-242: né egli, né altri arriva a la minima
: quando alcuno vuole che tutto quello che egli ha detto vada innanzi, senza levarne
non credeva un iota delle miserie ch'egli le raccontava. papini, 27-225: se
il suo nome corrispondente, non è egli figura propria della magnificenza? carducci,
, ii-322: oggi si direbbe ch'egli avesse dormito settecento anni, giacché questa
credutosi, tutti gli affetti movente, egli, per la chiara esplicazione degli articoli
esagerazioni inverosimili. galileo, 1-2-226: egli senza alcun dubbio è stato iper
, è in quel medesimo errore che se egli credesse di poter camminare senza piedi,
rimase da la sua lunga peregrinazione ch'egli aggiunse a gli iperborei. f. buonarroti
e forca; doveva e poteva dirlo egli borbone, egli re di lazzaroni e
; doveva e poteva dirlo egli borbone, egli re di lazzaroni e di masnadieri.
. martini, 1-iii-101: da certi indizi egli crede che si possano trovare degl'iperfosfati
3-17: come per un'attrazione ipnotica, egli aveva seguito dovunque il nero strascico di
padrone da lui ricevuto nel sonno ipnotico egli si era trovato talvolta a uscire in istato
nascondere sotterra l'ovario fecondato, dove egli ha bisogno di trovarsi per crescere e
mai. monti, ii-369: s'egli è vero che vi consola la mia amicizia
della società. de roberto, 430: egli cadeva in una tristezza lugubre, in
come uno che perde al giuoco, egli [puccini] affogava nell'ipocondria, con
: la supposizione... che egli soffrisse d'una pazzia innocente e ipocondriaca
e quindi a hitler la singolarità che egli fosse risultato glabro. = deriv.
commediante. patrizi, i-77: trovò egli le maschere orribili e l'uso delle
: gli incubi svanivano col sole. egli si trattava di sciocco e di nevrastenico,
suo principale. metastasio, 1-ii-981: dimanda egli [aristotele] ne'suoi problemi
sillogizzerebbe, per il qual sillogismo credendola egli l'avrebbe imparata con discorso, e
uomo solo è fornito di personalità; solo egli conosce e sa di conoscere e nell'
del divin verbo, per la quale egli è dio ed uomo, ovvero uomo dio
siano comunque pervenuti tali beni, pur se egli non è debitore), e di
quanto al sostentamento,... essendo egli come ippotecato e obbligato di tutto sé
re. caimo, 26: egli lauda lo stato de gli spartani, presso
deità marine. pascoli, 662: udiva egli lo sciabordare / delle ruote e il
di salsedine, / crinito anch'egli e turgido di muscoli / guizzanti e pieno
opere di ippocrate. mamiani, 5-144: egli è bisogno pertanto che la scuola nuova
flavio volgar., i-180: ragunato ch'egli ebbe tutti e più nobili di ciascuna
. capirà nulla affatto di questi ch'egli potrebbe chiamare prime aste od arpeggi scolàstici
da lui: * ipse dixit '= egli disse. questa espressione fu creata forse
della natura. = significa: 'egli stesso [il maestro] disse 'e
: gr. aùtòt; ècpa * egli ha detto '. ipseismo,
]: avveratasi tale o tal condizione, egli acquista la facoltà ipso jure, o
bandita. casalicchio, 572: nel voler egli uscire dal tempio, fu colto dall'
. palazzeschi, 1-333: un giorno egli apprese dalla viva voce del proprio vescovo
al caraffa in grazia del papa, egli ne montò in grand'ira. fiacchi,
luogo dal poeta sopra gli iracondi per esser egli stato iracondissimo. frachetta, 275:
posto nell'irascibile, ma solo ch'egli avesse maggior somiglianza con gli affetti che
zucchetti, 269: non potendo egli, già troppo dominato dalla passione,
, iii-574: tutte le altre cose ch'egli ha scagliato contro di me in questa
bandello, 1-4 (i-62): egli mi replicava iratamente che era determinato di
1-17: chi è irato di ciò ch'egli dona, sì perde lo suo guidardone
mazzini, 1-173: foscolo moriva anch'egli esule -irato ai destini e al mondo
che talora si veggiano nel cielo qualora egli aviene che le nuvole siano fra loro
, 3-124: gli fu insegnato dove egli era ito in quello bosco. ariosto,
/ empitegli de sacchi, / finch'egli si contenta, / di rape, di
diceva 'itibus 'e intendeva 4 egli è ito '. e da questo suo
ebbe la moglie, volete altro che egli non seppe mai trovar la via d'ire
pace fusse ita innanzi a quello ch'egli volea. machiavelli, 1-iii-729: dimandatolo dello
si potria trovare quella preclara città che egli s'era immaginata: noi, rispose,
esendo impiegato in servizio di quella, egli non può perder tempo: ancorché creda aver
: se gli è nella persica, / egli è quasi più là ch'ire in
.. e a quello ch'io veggo egli è ito in persia, come alcuni altri
, partire. sacchetti, 169-54: egli era presso a due dì ch'egli
: egli era presso a due dì ch'egli avea accordato l'oste, e credeano
, lassato ire lo stesso commodo, egli abbia operato cosa onesta. de'sommi,
le mosse del suo figliolo, s'egli non fosse un po'turbato e perplesso
; perché gli angoli sono cagione che egli, ricevendo in sé i raggi del
nobile ironia socratica; ma come può egli negare di non conoscer l'eleganza degli
contrario mo strando quello che egli intende di dimostrare. buti, 1-667:
e sopra alle sue creazioni, che egli non prende sul serio. perpetua parodia
? monti, xii-3-127: non sarebbe egli bene aggiungere alla dichiarazione l'avvertimento,
fiorente nobiltà. manzini, 18-264: egli, divertendosi a vivere, ravvivava la
. e la fucina degli spiriti, ch'egli a tutte le parti, che sono
il cuore e se in esso risplende, egli [il peccatore] allora intende e
casalicchio, 353: creatura irragionevole è egli, e tale sono ancor io. muratori
di legale non s'ha da chiamar egli piuttosto abusivo ed irragionevole? 6.
di sassonia, mon- stro irrazionale, egli avvilito prigione non andrebbe ora innanzi al
d'annunzio, iv-1-1042: tutto ciò ch'egli compiva, ch'egli sentiva, aveva
tutto ciò ch'egli compiva, ch'egli sentiva, aveva per lui l'irrealità d'
contumacie consumatissime e irreconciliabili, temendo ch'egli con qualche larga condizione per se medesimo
evitare tutti i cerimoniali, de'quali egli è irreconciliabile nemico. b. croce
. gosellino, 88: si ritrovava egli nell'anticamera con gli armati suoi, testimoni
. della porta, 1-185: egli è innamorato di melitea, non di
sua, ma d'altro modo, egli si chiamerà * irregolare 'in quella persona
'l demonio è come pare, / s'egli è sì brutto com'egli è dipinto
, / s'egli è sì brutto com'egli è dipinto. nomi, 13-2:
. v.]: in questo lavoro egli è, egli procede più irregolare che
]: in questo lavoro egli è, egli procede più irregolare che in altri.
di valori alla tesoreria centrale, dov'egli era impiegato da qualche anno. b.
alcun modo. nardi, 1-68: essendo egli religioso, non voleva incorrere perciò in
. magalotti, 23-235: di caso egli è diventato necessità; ed essendo necessità
la superbia di sassonia, monstro irrazionale, egli avvilito prigione non andrebbe ora innanzi al
mondo e nell'altro, non perché egli non si possa perdonare in questo mondo,
sol perché nostro. gioberti, 1-ii-358: egli non si dee dare troppo rammarico;
sostenuta da un amico di cuore, era egli poi di un carattere fermo ed irremovibile
di testa, il quale indicava ch'egli vedeva la cosa diversamente. d'annunzio,
ma talora senza scelta, non lasciando egli già irremunerati i più degni, ma
: ho avuto anche il sospetto che egli desiderasse confermata la notizia della gravità,
si può sapere? », esclamò egli, avvertendo per la prima volta, in
: al gran cancelliere oxtem particolarmente insinuò egli varie irrepugnabili ragioni per persuader..
, xii-2-124: quanto ad 'ovvero', è egli possibile che un uomo di così esatto
armaro incontra. nievo, 446: egli non era uomo da prendersi soggezione d'
, 328: stava... egli tacito, ed invitava il conte a parlare
ambasciata da parte mia e ditegli ch'egli ha grandemente del pol- troncello. nannini
l'annichilazione del globo terrestre, quanto egli avrebbe saputo che fusse per seguire di
via maestra del racconto, quattro nemici egli si sarebbe continuamente ritrovati fra i piedi
. b. croce, iii-25-234: egli [il manzoni], anche più del
sua vita, qualcuno credette ancora che egli si sarebbe arrestato dinanzi alla irreparabile rinunzia
, come sono tanti che nascono, egli è già definito e irrevocabile che da
intercessioni, da che in sì fatte sentenze egli è irrevocabile. 7.
cavalca, 6-2-196: quello ch'egli ha sommamente in odio, cioè lo
raggiunse sotto i salici del canale mentr'egli passeggiava velocemente facendo cantare gli sproni,
possesso soltanto manutenibile 'provvisoriamente ', egli viene 'ri- vocato 'sempreché la
me medesimo. pascoli, 1-217: egli non vedrà più, se non reso irriconoscibile
, irriconoscibili. idem, iii-1-225: egli guarda il cadavere con una intensità di
d'onde. lanzi, 1-4-33: egli piantò in questo studio, per così dire
. d'annunzio, iv- 1-164: egli pareva un uomo tutto irrigato di bile.
che par gittato là a caso? egli tocca anzi una assai risentita particolarità,
del suo cuore fosse involato; ed egli non sapeva bene qual fosse, ma
generar figliuoli. redi, 16-i-6: egli è il vero oro potabile, / che
, ordinare una legge, e avendo egli ad aver riguardo, non alle operazioni passate
fermo e lucia, 338: si diffuse egli con eloquenza cordiale... a
, e dinanzi alla irrimediabilità della cosa egli fu preso da uno scoramento immenso,
perduti. pirandello, 5-37: così egli, suo padre, confermava l'accusa del
calunnie con tra gassione, e ch'egli fosse profanatore, dispregiatore e irrisore de'
, i-742: una sant'anna, che egli aveva dipinto, con ardore, per
o per la languidezza dell'irritamento ch'egli suol fare, rimanga dentro il nostro
che il mio padrone irrita? / egli ha d'aver ragione, s'anche
ma sudar e affannarsi molto più ch'egli voluto non havrebbe. buonarroti il giovane
in un certo luogo irritrovabile, che egli appostato aveva già vicino a tivoli.
g. bentivoglio, 4-243: egli non riputava irriuscibile affatto questa sorte
e più rispettabili, ch'altro er'egli che un povero imitatore? soffici,
povera sorellina morta. bettini, 1-284: egli e noi eravamo in quel periodo di
algarotti, 1-v-296: alla sassonia egli [il re] ha l'occhio,
lami, 1-1-cxlix: fece egli una formale e solenne abiura..
. monti, i-153: egli è di quei molti romagnoli, i quali
bella / spesso le labbra irrori; / egli facondo e audace è fatto, ed
attraverso i vetri di una grande finestra egli vedeva il giardino irrorato dalla pioggia.
30-146: il povero dormiglione partecipa pur egli a suo modo, alla grande adorazione:
un paio d'articoletti, tuttavia non poteva egli solo annerire le pagine tutte quante.
leon fra la superba / ferocissima turba egli si getta. pancrazi, 1-177: solo
vingna e tutte l'atre terre k'egli v'avea, isscettato il kanpo de potesstoli
di ischia. stopparli, 1-450: egli non corre che per la quarta delle
b. croce, iv-n-186: poiché egli mi domandava se c'era qualcuno che
al medesimo centro, da qualunque punto egli parta. algarotti, 7-419: il bello
regina. pascoli, 1119: ora egli è avvinto all'isola lontana / che sola
quali alcuna volta contrastarono a loro, egli gli sterminarono e soggiogarongli. boccaccio,
essa raggiunto. d'annunzio, iv-1-811: egli aveva profondissimo il senso dell'* isolamento
. e. cecchi, 7-19: egli rimase colpito dalla bellezza delle isolane creole.
dal sepolcro esercitava su lui il consanguineo, egli si sentì avvolgere come da un'atmosfera
forti unità. carducci, iii-19-181: egli proclamò il non intervento, e con
: ben si scorge il crudel, quand'egli giunge, / isoleggiar su l'isola
un'isola. * sovra il monte egli isoleggia, / e rassembra un altro
isolamento. gioberti, 7-347: se egli isoleggia politicamente, non è solingo da
è solingo da ogni lato, imperocché egli possiede l'amore e la stima dei
circonda. faldella, iii-60: se egli mi avesse schioccato sulle guance due bacioni
quadrava a un certo viso isopico che egli aveva, mostrò poi sempre d'adirarsi quando
introspettiva. d'annunzio, iv-2-968: egli aveva un accento caldo e pieno che
del pallido corso? pascoli, 728: egli ti porge un braccio / ispido,
, / e con la cupida mente egli calca / rischi e terrori.
sua ispirazione. pascoli, i-361: egli andava alla più grande impresa de'nostri
dall'ispirazione. vittorini, 3-124: egli racconta al nonno questo, e con fervore
intuizione. tortora, ii-206: mentr'egli si sforzava di persuadergli di pensare a
israel ha sperato nel signore; egli è loro aiutatore e defensore. diodati [
. manzoni, 34: oggi egli è nato: ad efrata, / vaticinato
a sapere esser giudeo, se bene egli non si nominava, né sapeva il
ventesimo- quarto canto del purgatorio, quando egli spone questo vocabolo lombardo « issa »
in alto un peso, o si levi egli stesso, se pena a muoversi.
corsia. d'annunzio, iv-2-679: egli scorse una gran vela rossa e nera,
deledda, iii-896: egli tace, con la canna nel pugno,
cameleone è chiamato da alcuni issia. egli è di due sorti. il più
. -a). ant. esso, egli; essa, ella. fazio,
-con valore rafforzativo: proprio quello, egli stesso, lui in persona (con
isso fatto è sciocco ed ignorante ben ch'egli abbia pienissima scienzia di tutte le cose
acute ed amarette; i fiori produce egli spicati nelle summità de i fusti di
., 5-3 (34): piacerebbev'egli, poi che altrove andar non posso
dotato d'una straordinaria facoltà verbale, egli riusciva a tradurre istantaneamente nel suo linguaggio
svevo, 8-235: l'atto di cui egli ricordava l'istantaneità non era stato prodotto
. 1827 (254): quando egli faccia qualche cosa di contrario, ne
la cominciò a sollicitare a quello che egli di lei disiderava. giuseppe flavio volgar
, lx-1-55: quest'istanza [chi egli fosse] non piacque punto al cavaliere,
l'ultima instanza. forteguerri, iv-519: egli sul primo / negò di prender moglie
, ch'avea usanza / di sempre egli cercar con ogni instanza. razzi,
alcuna causa profana né ecclesiastica, se egli stesso non se ne contenta. f.
che nel criminale. jovine, 377: egli non aveva allora la minima idea delle
dee., 2-2 (136): egli era in questo castello una donna vedova
tumultuante e cieca,... egli [verdi] divora, senza por tempo
, ove sapendo pompeio che qualche mese egli starebbe, l'istesso dì che quello se
dì che quello se n'andò, egli finse d'esser infermo. daniello, 41
: essendo in vigna, s'uccise egli istesso, e così morì. bandello,
tanto forte contro a sé che dipoi egli non puote contrastare. guidiccioni, 5-100
confesso! la femmina / l'istigò ma egli diè il colpo. palazzeschi, 1-70
vi esorta a prender quel partito / ch'egli ha di tòr di sé già statuito
propria dell'animale, per la quale egli tende a conservarsi. b. croce,
, indole. cavalca, 19-374: egli aveva istinto per natura insino nella sua
d. bartoli, 13-1-9: aver'egli per inestimabile grazia del cielo sortita un'
a suo modo, del quale sarebbe egli stato il doge e il capo principale.
tiberio. goldoni, vi-288: goda egli tutto fin che viva, e dopo la
la di lui morte, non avendo egli né figliuoli, né nipoti, insti-
ora comincierò dire il modo del vivere ch'egli instituì a tutte. panigarola, 172
preventivi per le magnifiche residenze, che egli, in suo pensiero, aveva istituite nei
, uomo eccellente, eccetto che dove egli ebbe a ragionare della patria sua, la
adattare l'instituto ragionevole alle abilità ch'egli hanno per natura. 13. locuz
da lodar luigi xiv nel ringraziamento ch'egli fa all'accademia. -professare un istituto
non c'è giunta notizia, essendo egli venuto in grandissima fama dopo che prese
. livio volgar., 6-183: egli v'è lecito il fare ricchi li
giuochi istmici. patrizi, i-211: egli tre strofe e tre antistrofe con un
non era. tarchetti, 6-ii-427: egli è partito pochi giorni or sono per
impotenza, in cui con assidue vittorie egli effettua il lento progresso della sua libertà.
nel modo d'istoriare e di esprimere parve egli educato nella scuola di rafaello. monti
, 39-ii-30: or questi libri intitola egli stromati, ovvero nobili trapunti ed arazzi
ferrari, ii-304: socrate si presenta; egli è rivelatore; annunzia per il primo
. cavalca, 20-39: quando egli orava alcuna volta gli passavano innanzi agli
210-79: poi entrarono, quattro ch'egli erano, in uno letticcuolo che avea una
quello che chiamano istrice, per esser egli di forma simili a loro, quantunque
, molto sottilmente appuntate. abita ancor egli sotto terra, nelle tane, e
buffone. malvezzi, 5-64: egli è un istrione: piglia la maschera
; e se pure è tale, egli è con tanta proprietà con quanta è l'
. saper tanto della lingua latina, che egli possa leggere dioscoride, galeno..
guerrier. papi, i-136: tutt'ansio egli era di partir, lo istrussi /
dei tanti aneddoti e notizie letterarie che egli conosce, di scriverci qualche lettera,
cristiano, non in quello principalmente ch'egli ha da credere, come tale;
, come tale; ma in quello che egli ha da operare. mazzini, iv-3-152
le operazioni secondo la sua bellezza, egli è da immaginare che egli le faccia
sua bellezza, egli è da immaginare che egli le faccia molto migliori se l'organo
è bello e bene organizzato, che egli non farà con uno di minor bellezza
: ben possiamo anche porre il fato dov'egli è posto da platone, ciò è
ammessi nell'ordine: e poco appresso egli ne inviò degli altri: e questi
non giova, e questo non solo dove egli errino, ma e dove e'mostrino
. forteguerri, iv-15: nessuna / egli di queste cose egregiamente / apprese; ma
in ispirito e in virtù religiosa, volle egli medesimo, fin che quivi dimorò,
una professione. boccaccio, viii-2-60: egli la dialettica, ancora non conosciuta pienamente
degnare della sua attenzione le memorie ch'egli ha presentato al suo ministro della guerra
, politici e negozianti stranieri, ch'egli consultò ne'suoi viaggi o seco trasse
una relazione o istruzione della legge, che egli diceva andava ad insegnare. 6
. gemelli careri, 1-v-207: dovea egli passare a scoprire risole di mezzo giorno
spesso pubblicamente ad instruzione del popolo, egli è pur necessaria cosa che ne'loro discorsi
, e fu sì grande l'allegrezza ch'egli mostrò,... che il
della plebe romana dalla vecchia mondiglia, egli è di necessità usare lo svivatoio degli orefici
un pellegrino spirito che innovi italianamente, egli è lasciato solo; e io non
considerato, trattandosi d'una impresa ch'egli conduceva colla maggior serietà illirica italianata.
, che ha perizia di cotesta lingua. egli mi dice che lo stile è finissimo
re fu attribuito il concetto, che egli avrebbe manifestato all'imperatore napoleone nel 1861
: gramsci non è stato precoce; egli è passato attraverso tutte le fasi tipiche
in sulle ale avea scipione posto anch'egli i cavalli; gl'italiani sulla sinistra guidati
i-157: anche scrivendo l'italiano, egli non voleva essere de'nostri, e
poeta). varchi, v-22: egli... chiama... messer
, 1-8 (in): come egli di ricchezza ogni altro avanzava che italico
dal provenzale. trissino, i-49: egli s'immagina che, dicendo la italica lingua
forse in paese chiamato tirrenico, benché né egli né la sua scuola italica in crotone
, moltiplicare. ugurgieri, 159: egli ora con la destra itera i colpi,
tasso, 9-94: ma come prima egli ha veduto in piega / l'esercito
fondamento; che se fossero vere, egli non avrebbe ordeni frequenti e iterati per
, 6-i-73: un libretto... egli scrisse non tanto delle colonie, come
fatica. boiardo, 3-6-9: egli avea sotto una iumenta mora, /
protettore della sua vita; però si faceva egli dionisio iuniore, quasi tu dicessi bacco
non fu la maniera della guerra ch'egli aveva promessa con juramento di fare contra'
autore de la sottilità de i jureconsulti, egli fu nipote d'ancona, ornato dal
non approverò aristotile e tolomeo, quando egli non risolva meglio di me le difficultà medesime
però che a quello pericolo si mette egli, e poi combatte iustamente. savonarola
cose, unde e'dicono, per cui egli le dicono, non offendano; e
né virtù di soggetto quella ch'ivi egli dichiara. pallavicino, 8-118: superiore
il titolo vano d'imperatore, né egli comprese mai quanto, invece di quella fanciullesca
che, senza far cosa del mondo, egli si stia in mezzo de lo alfabeto
iscrivere le * calendi '; sappiendo egli che e'vien di grecia, dove non
era stato creato da lui e che egli non riuscì a correggere, nonostante i suoi
si vanta / il comunelli? ecco ch'egli ha un consorte / che con esso
... un modesto possesso, ch'egli amministra da sé. = v
digramma gl davanti alla vocale i { egli) e il trigramma gli davanti alle
a la giornata del taro, quando egli s'oppose al re carlo nono, vincitor
184: dice la gente. -è egli ora da messa? / ècci oggi a
, 33-54: ecco fa a un tempo egli in italia guerra; / ecco altri
che la vada mendicando, o ch'egli imboli. l. giustinian, 1-30:
non s'è mai sicuri di quel ch'egli fa e sottingende. troppo la sa
nievo, 4-72: comunque la sia, egli pensò quello che da dieci anni avea
quasi sempre per incominciare a comporre, egli aveva bisogno d'una intonazione musicale datagli
figur. capuana, 15-153: egli scriveva per una rivista francese, e
servigio là entro dimorar volesse, che egli vi fosse ricevuto. gelli, 7-419
dee., 2-5 (160): egli un bellissimo letto incortinato e molte robe
. ariosto, vi-374: aveva cura egli de lo spendere / e di tenere
du- lippo di là: intimo / egli al patrone; egli ai figliuoli in
là: intimo / egli al patrone; egli ai figliuoli in grazia. salvini,
è mai sazio, / ancor ch'egli stia mal di là da male.
delle feste. forteguerri, 28-31: egli la segue e dolce le favella:
di volergli menare d'una labarda che egli aveva inalberata, gli disse: *
forma da lui descritta. era, dice egli, tasta lunga, tutta ricoperta d'
poi appariva il baldacchino dorato e sotto egli stesso con i paramenti da festa reggeva il
luoghi suoi. pulci, 15-106: egli avea tutte le fattezze pronte / di buon
con la ricciuta testa, che produce egli con ritorte spine nelle sommità de i
, e la larghezza del labro, che egli chiama alveo tra il parete e il
non eran sue, e che siccome egli lo avea comperato da qualche rigattiere,
partì per vincere nel papa quello ch'egli, avvezzo a parlare coll'anima sulle labbra
, acconsentendo el terreno pel vano che egli aveva sotto; ed essendo anco
e 4 naris'. carducci, ii-8-265: egli forma i primi suoni labiali e tu
vi sento di così labole memoria che egli vi debba già essere di mente uscito
ogni biscia. pascoli, 252: egli scendeva a fior di / grandi acque mute
a virtù quello che sarà necessità; et egli si porrà in sicuro, altrimente si
laberinti. galileo, 3-4-171: egli [l'universo] è scritto in lingua
han guadagnato. panzini, i-321: egli aveva guardato come se una mano laboriosa e
/ ma dal mar ver le bocche egli rinuota. idem, 39-iv-55: un certo
se tutti volessino le lacchette, che farebbe egli del rimanente della sua bestia? m
note al malmantile, 3-58: perchè egli era anche bravissimo giuocatore di palla a
un colpo di maestro, o egli ha dato un lacchezzino. caro, 11-124
/ che'ruppe un dì, mentr'egli in mala tresca / trovossi con la turba
tenirli. giulio dati, 1-46: egli solo con un suo cane a lasso prese
compagnia come 'l veleno, perciò ch'egli è laccio e dispreggiamento dell'altrui bontade
: io però non so comprendere come egli, col laccio alla gola, avesse cuor
a loro. pulci, 22-197: egli ha con teco certi sussurroni / che
speculato l'esercito de'romani, prima che egli venisse con loro alle mani a canne
lacerati. guerrazzi, 1-777: mentr'egli, afferrata la baionetta di un soldato
le tanaglie. bellori, i-113: egli, disegnando, non si soddisfaceva,
il petto urtavano negli alberi, ma egli... continuava a correre giù
.. e bianco si dimostra quand'egli è intero, e s'avvien che il
'l suo male conoscesse, / com'egli è lacerato / per greve mal sofrire /
ogni momento. tozzi, vi-797: egli si sentì come lacerare tutto, con un
lacero messer giovanni guicciardini, accusandolo ch'egli arebbe potuto... ultimare la
fisico lancinante. pascoli, i-301: egli preparò le sue cose come un viaggiatore,
una lacerazione brutale. ojetti, ii-203: egli entra nell'animo e nel cervello di
prima abrasione o lacerazione del foglio consunto egli supplisce sicuro, che si direbbe séguiti
, e par che senta / ch'egli aita le chieda. michiele, 3-ii-269:
. i. andreini, 1-89: egli stesso avea tarpate l'ali, la faccia
vuole neente esser laci giudicato, non fina egli adunque di sé giudicare. salvini [
». baldi, 374: egli è molto difficile il dar la riforma al
vibrava tutta in una smorfia di gioia. egli fece, laconico: -le sacce i'
, perché nel laconismo del suo mestiere egli confondeva marina cogli altri colpevoli.
dei dannati. d'annunzio, iv-1-734: egli rivide il corteo funebre, la bara
mettea in bocca, che parea ch'egli avesse a fare una sua vendetta;
: né manco si ingannò... egli nel suo libro delle composizioni de i
lui amata nominar se medesima, che egli credea morta, e gittarle l'ultimo
titoli d'onore ed utile; che egli è uomo più tosto da poco che altro
3-17: era tanta la divozione ch'egli era a vederlo, che pochi lo guatavano
, anima mia! tozzi, v-28: egli era per lacrimare. emilia rispose:
elli. petrarca, 126-16: s'egli è pur mio destino, / e 'l
e pianto? cesarotti, 1-viii-353: egli onorato, lagrimato e culto / farà invidia
per lucherini. gozzano, i-254: egli è poeta più di tutti noi /
simintendi, 2-219: la fiaccola, ch'egli tenne, fu sempre stridente con lagrimoso
maniere bella. tasso, 3-66: vols'egli il corpo di dudon vedere, /
. adriani, i-147: non è egli verisimile che gli iddìi... si
: molle e lepido nelle erotiche, egli [il pontano] è lacrimoso più che
della prefazione. ojetti, ii-203: egli entra nell'animo e nel cervello di chi
prima abrasione o lacerazione del foglio consunto egli supplisce sicuro, che si direbbe séguiti
le colonne. temanza, 18: segue egli a descrivere un ornatissimo lacunario o sia
luce fosse divenuta più limpida, ed egli vedeva ora tutto con altri occhi, quasi
: sollazzo e giulleria / m'era egli in questo mondo ladro e lordo. n
artistica). aretino, vi-137: egli ha tutto lo stile de l'abate di
/ recitar certi versi così ladri / ch'egli è proprio un miraeoi s'i'non
: -che c'è? -cose ladre, egli è comparso un uccellaccio sanese per farsi
d'azeglio, 5-309: non ti basta egli avermi involati que'danari che io ti
un mio paio d'uose le quali egli m'ha imbolate. ser giovanni, ii-153
artificiose scuse ritrovava, cominciai dubitare ch'egli ne volesse fare qualche gran male.
fioretti, 2-8 (26): egli [il portinaio] uscirà fuori turbato,
, 233: essendo quella nave, dove egli era stato carico, stata messa a
? c. campana, 78: fu egli parimente che purgò affatto quei paesi da'
, mendico? messer no, vedete: egli è un gran signore, perché sappiate
(72): quando niente a fare egli hanno / vanno indugiando d'ora in
parlare. petrarca, i- 3-15: egli è pompeo, et ha cornelia seco,
mai, scarsi. muratori, 6-289: egli ha da lagnarsi solamente di se stesso
lagni. d'annunzio, iv-1-767: egli parlava di nuovo con quel suono di
sei altro! », continuava egli in tono lagnoso, grondato di tenerezza
fluire di onde, spesso impetuose, ch'egli restrinse e costrinse e compose nel calmo
si nascose taffilato acciaro, / e boccon egli cadde in sul terreno, / steso
algarotti, 1-iv-80: che si ha egli da dire di quel lago di parole
intolerabile. panigarola, 2-126: essaudendo egli le orazioni mie e dal lago della miseria
sapore. et i piedi, che egli ha col pelo di lepre, gli diedero
ponte allo stagno contro livorno, ed egli dubitando forte stava sospeso e, per conforto
scorreva un gran fiume. ivi edificò egli un bel pa'azzo di marmo con maraviglioso
mente per quella madonna beatrice, ch'egli amò con pura benivolenza.
che non può mettere preti sulla scena, egli [goldoni] lo trasforma nel fatto
sciocca. aleandro, 2-209: ha egli tanto immerso l'animo e '1 pensiero
alla formazione del corpo, intorno al quale egli si affatica, avvertendolo però che in
laida. g. gozzi, i-26-149: egli era maligno, malizioso e crudele,
dei posti. bocchelli, 10-25: egli conobbe d'aver avuto paura, la livida
laida fantasia. alberti, i-169: s'egli è chi l'adoperi [il tempo
può da questo anco cognoscere, ch'egli non solamente ha amata la bellezza umana
si è quando una delle cose ch'egli numera tu la puoi riconoscere e fermare senza
laldazióne inverso iddio per queste cose ch'egli à vedute. = deriv. da
3-202: di un tratto ella trasalì, egli rimase immobile; ma pel corpo e
era lordo di due brutte eresie. egli avea protestato di scrivere lombardo più che toscano
chiama / novello alcide; e ch'egli assalse e vinse / l'angue lernéo in
molto in là col corso suo, ch'egli truova una lama, cioè un luogo
; ma a lungo andare, avendosi egli alzato, allungato e angustato il letto,
, lambicandovi a stilla a stilla, egli stesso, rodendosi e affaticandosi con la
. e lambicchi e crogiuoli in cui egli scrutava come dalle terre dei cimiteri e dai
per dar ragione della origine delle fontane egli immaginò non so che sotterranei sifoni,
seguita una lamentabile e dolorosa visione che egli ebbe. guido da pisa, 1-264:
., xvi-16 (198): s'egli ha verace lamentanza con tra a te
. doni, 4-3: dopo che egli fu svegliato, trovò vote di robba le
325: le quali voci, essendosi egli fatto più vicino, si cominciarono a
dolce lamento. tarchetti, 6-i-633: egli porse attenzione a tutta quell'armonia malinconica
.. fu estremo e fu tale che egli quasi che se ne morì di dolore
la sua persona con tanti omicidi che egli doveva fare. tommaseo, ii-86:
, le distende e le dibatte, com'egli se ne potesse servire, quasi che
dee., 9-5 (366): egli è una giovane quaggiù, che è
intelletto adorno. aretino, v-1-200: egli, per essere una lampa di vertù
banda. a. rocco, 224: egli [il primo cielo], quasi regai
seguito qual guida; ma per vederci egli stesso. tommaseo, 13-iii-15: a me
che 'lampana 'è arcaico; ma egli è vero ancora che il diminutivo è
eh! che rotoli di denaro! andava egli pensando; ed è tutt'oro lampante
uso neutro. bresciani, 6-vi-204: egli era sì chiaro e lampante che l'
facilmente si fa liscio, bisogna ch'egli abbia molta qualità dell'argento vivo,
vi lampeggi. tasso, 9-58: chiama egli a sé michele, il qual ne
pratica e dirle che erano parecchi mesi che egli era fieramente di lei innamorato. caro
che la casta donzella si rivolse; / egli sprezzante la seguì col riso. cantù
un così luminoso lampeggiare dello sguardo ch'egli non potè fare a meno di sorridere.
lampeggiar dinanzi delle verità generali, ch'egli esprime non come filosofo, ma col
mondo antico dell'arte. in quello egli era assorto. 13. mettere
, i-293: picciolo spazio stette, ch'egli ne cominciò a scendere un'acqua pistolenziosa
con un lampo di allegria negli occhi egli indicò la sporta per dire che lì
specie di terrore ansioso, come s'egli avesse intravisto, in lampo, lo
. v.]: tutto quello che egli ha, è lana delle mie pecore
la dà senza dote; / par ch'egli abbia giudizio, a dire il vero
tommaseo [s. v.]: egli è venuto per la lana, e se
. tasso, 14-502: pur egli è saggio e con diritta lance / sue
il gammautte. d'annunzio, iv-1-769: egli rivedeva le lancette luccicanti nell'astuccio di
ore, alle quali arrivando la lancetta, egli dovea chiamarlo. magalotti, 21-20:
da eluviano profondamente inchinate, risalutavano, egli rinforzava ad ogn'una il belletto sul
mi parli a lancettate di berto: egli non mi ha scritto nemmeno per iscusarsi.
ingannatore. pascoli, ii-967: invero egli [dante] fu vittima del 4
anche portò questo nome il cavallo che egli montava. -uomo da lancia:
bella. giov. cavalcanti, 150: egli hanno sempre pagato le loro lance.
, per dire la mia impressione, egli ha cominciato con modi concilianti e melliflui
mercati, 43: io veggo che egli impazza sopra quel chiavistello; ci voglio
colpito nella fronte da un sasso ch'egli aveva lanciato in aria alla cieca:
, e con arme da lanciare, egli in tanto dismontò coll'altre genti in terra
. parini, giorno, ii-523: egli audace / con sacrilego piè lanciolla [
cattivo fine, s'usa dire: egli lancia o scaglia, o sbalestra o
che innamorato / ha seco quel dond'egli é poi lanciato. meditazione sopra l'
uccisi tutti i compagni di orlando, ed egli rievette quattro lanciate nella persona. sanudo
cristo morto, non altrimenti che se egli fosse ancor vivo: fu perché apparisse tal
lo spacciarono. berchri, 285: egli é ferito / di lanciata molto ria.
parlarle un po'meglio », si disse egli ormai lanciato. vittorini, 3-20:
frateili, 5-120: in quel tempo egli era già uno scrittore « lanciato »
di ciascun corridore dal momento in cui egli, dopo avere acquistato sufficiente velocità,
pesce spada nel novero delle vittime giacché egli conta tra i predoni. e ben
roccie; / e d'una in altra egli balzava, pari / allo stambecco,
ferillo, / in modo che tre lanci egli spiccava, / che gozzivaio non parea
metafora sessuale. aretino, 20-24: egli, rimaso dietro a tutti, piantò dietro
avisi del giapone, 184: egli fu promosso nell'istessa città di schiauchino
chifù, che è il magistrato che egli aveva prima. = da una
roccia, tale che avreste detto: egli è l'arco baleno. forteguerri, 12-69
s. bernardino da siena, v-60: egli era uno ch'aveva nome lazero ed
. carducci, iii9- 287: là egli si ammalò, e v'era tuttavia nell'
voce del professore languente, che dormicchiava egli pure ed i diversi tuoni dei russatori,
della propria inesperienza, ma lo ricusò egli apertamente, o per...
mortagli altresì questa metà di lui, egli affatto disvenne, e cominciò a dare
: non fu appena arrivato colà, ch'egli fu di nuovo soprapreso dall'antiche sue
da quella importante e seria cosa ch'egli è. deledda, ii-556: si
l'amore è finito una volta, egli è quasi impossibile di ravvivarlo; d'allora
iv-253: nel suo grado della contemplazione egli tolleri ogni aridità, ogni asciuttezza, ogni
, 5-21: come del suo fallo egli s'accorse, / che sì vilmente
poich'è al bene tornato, / è egli più asavorato / e di dolzore lo
lusitano di febbre putrida, in cui egli fece levare quattro libbre di sangue in
in pasta, 302]: quegli che egli chiama languori di stomaco non provengono da
le avesse udite in sogno e bene egli aveva saputo addormentarla con la sua voce,
sul petto, gli occhi socchiusi, egli era vinto da un languore, nella
prontamente l'uomo industrioso all'agricoltore, egli è nel lanificio. botta, 5-5
, per conto proprio, in quanto egli stesso proprietario di una scuola per gladiatori
, n'era gelosa... egli aveva ormai un così salutare terrore di
queste sue finzioni eterne, / ch'egli ebbe sempre nella mercatura, / lucciole
fu detto comunemente di lui essere stato egli quello che faceva la guida e portava la
/ quando ogn'un dorme, potrà egli andarsene / da se stesso turato, con
per le strade del paese, imaginava come egli correva affannosamente di qua e di là
usano tutte le donne di onada, egli si imaginò ch'ella fosse la coda
di lanugine. moretti, vii-154: egli la guardava alla luce viva: notò per
, aridi frusti / di pan fecondo egli la brama empieva. 5. per
lanzichenecchi, all'ecarté... egli vinceva colla volontà portando ne'suoi competitori
che lo amore è indivisibile; laonde egli aviene che mal si puote in un medesimo
vi conduceste. tasso, n-ii-135: egli fu non solamente gran poeta, ma
ma ancora grande innamorato; laonde ragionando egli de le amorose passioni, se gli
. massaia, v-20: mi dissero ch'egli non solo aveva ordinato di lasciarci entrare
bacia l'arene, / mira come festivo egli se 'n viene. carducci, 622
scavi della città. cantoni, 183: egli si trova ora sotto il peso d'
essenziale. algarotti, 1-x-104: certamente egli pare che più che in altro paese
alla piazza del soldano presso al castello dove egli abita, sta gran quantità di lapidarii
. r. borghini, iii-106: egli fu pianto, e nel carmine a mezzo
secondo un rito, a destra? egli legge una santa lapide e v'impara
primo inventore delle lapidee battaglie, certo egli è che vari popoli antichi ne ebbero
figur. serao, 3-156: anch'egli s'era mutato purtroppo, e dove
. lippi, 5-62: ovunque egli è, d'untumi fa un bagordo,
lappe lappe ragionandone voi, che mi farebbe egli vedendovi a'ferri? idem, vi-535
a'ferri? idem, vi-535: -hatti egli fatto lappe lappe? -il buio non
ottone eccellente a fare arrosto; / perché egli era lardato in più maniere.
fetta di lardo. pascoli, 1348: egli stesso un gran banco assettò nel chiarore
nuova, e di mano in mano che egli disfà, abbisi posto un pannolino sopra
a galla. tozzi, vi-534: egli, che masticava ancora, con quelle sue
vino, di mano in mano che egli s'attigni, l'andrà sino all'ultimo
sembra un pecorone tronso e larduto: egli è un bietolone rozzo e scabroso,
, iv-1-17: nell'artificio quasi sempre egli metteva tutto sé; vi spendeva la ricchezza
cuore. trissino, i-23: se egli volesse dire che in effetto ella [lingua
il re a fiorio, però che egli vedeva largamente che volendo parlare con lui
spazio). alamanni, 1-55: egli i monti spianò, largò le porte,
g. gozzi, i-2-232: quand'egli vedeva che la fortuna largheggiava nel favorire
licenza di predicar ne'suoi stati, egli, largheggiando in parole magnifiche, ampissima
martello in sul tuo pulitissimo tassetto, egli penda più presto nel larghetto che altramente
quel piano che girava il monte, ed egli « chiama cornice. d'annunzio,
? pellico, 2-153: pochi giorni prima egli udiva suo fratello lagnarsi della poca larghezza
l'altro. castelvetro, 4-90: egli usò simile larghezza di parole per commendare
di un tempo. vittorini, 8-195: egli era più alto del capitano, largo
d'annunzio, iv-603: con la manca egli teneva aperto il sàccolo, con la
generali. trissino, i-23: se egli volesse dire, che in effetto ella fosse
volgar. 1-1-21: dèi sapere che quando egli, che ti viene a torre lo
tanto di core. tozzi, vi-976: egli sentì il peso del mazzo e poi
c. bartoli, 1-212: egli ci è una sorta di vani di colonnati
è o che la vada mendicando o ch'egli imboli. magazzini, 90: e
senza impaccio. sacchetti, 145-27: egli avea... uno collaretto a un
, 14-121: fabrizio colonna... egli aveva prigione in ferrara molto a la
cammino, e andava largo, come s'egli avesse avuto nelle brache due pettini di
attivi. d'annunzio, iv-1-900: egli non s'era mai distaccato dai suoi
. ristoro, 7-4-7: parrà quando egli [letame] s'ammolla freddo,
g. m. cecchi, i-298: egli è vero quel proverbio: / che
lo ricordi. -a pena lo farà egli così; o che largaccio. badalucchi,
pare largura. oliva, 698: spiega egli con sottigliezza di allegorie la differenza che
. bassani, 5-94: se anche egli... aveva fatto parte di quella
poco ancora, dopo la sua morte, egli poteva prevedere si sarebbero agitate attorno a
grande abbondanza. bellincioni, i-157: egli ha lettere di là da le montagne
sodo lardo. aleandro, 2-193: egli era briaco di tagliatelli, cioè di quella
. cecchi, i-150: -è sano egli e'figliuoli? / -oh sani come lasche
speziale. de amicis, xii-318: egli conosceva centinaia di poltroni sani come lasche
2-2: io sono amore, / et egli un cieco error che la ragione /
determinato stato. simintendi, 2-132: egli andava perre stracciare con raun- cinato becco
lasciarci il pelo. tarchetti, 6-ii-75: egli affondava nei solchi fino al ginocchio,
: immantinente il fa lasciare quello che egli era, e subito il fa diventare quello
il gelo, /... sentiva egli [il topo] in effetto /
tua impresa. boccaccio, iv-32: egli, lasciando le lagrime, con infinta
faticose intorno. casalicchio, 468: lasciando egli sovente li gravi affari del suo imperio
de'medici, 7-145: i'lascio ch'egli avea nel carnaiuolo / un po'di
botta, 5-270: ferito gravemente ancor egli, era stato costretto a lasciare l'
/ de l'imperio del mondo ov'egli aspira. g. gozzi, i-18-77:
.. fece intendere al padrone che egli era morto. -rifl. abbandonarsi
de lo stato / al fratei, ch'egli amò con tanto zelo. davila,
era un supplizio insopportabile. non tanto egli rimpiangeva i giorni felici quanto si doleva
furie. de nicola, 397: egli si è posto in difesa tirando mano alla
ha al presente lasciato quel piacere che egli è usato di porgere a chi troppo
lascio. g. gozzi, i-3-68: egli le correva dietro, pregandola caldamente che
che diremo noi che gli paresse, quando egli vide la sua bella e cara leonilla
il debito a'nostri debitori, acciocché egli lasci a noi i nostri debiti. scala
quel santo corpo nel modo vilissimo che egli nel suo testamento aveva lasciato. b.
: modificarono il crudele statuto e lasciarono che egli s'intendesse solamente per quelle donne.
prima a me. ariosto, 9-55: egli non lascierà contra mia voglia / che
trasportar si lassi, / e cruccioso egli ancor con quanta potè / violenza maggiore la
, i-15-135: si accordarono insieme ch'egli comperasse la tela e ch'ella si lascerebbe
: essendo il più grave negozio ch'egli avesse in commissione, non lasciò di
f. f. frugoni, iv-397: egli è ben vero che ragghio d'asino
. foglietta, 245: temo ancora ch'egli lasci di tor moglie, per aver
è un'abdicazione: principe elettivo, egli non lascia dietro sé dinastia.
di amarci scambievolmente in quella maniera ch'egli ha amato noi? 8.
). segneri, 5-151: avendo egli letta già in collegio romano la teologia
diletto del leggere tal poeta! che egli ti mette in mano con una o due
'lasciatura', errore del compositore, allorché egli lascia indietro una o più parole. alcuni
volgar., ii-1-62: e però ch'egli non sapea che la sua nuora fosse
di sedurre. domenichi, 6-19: egli è un pezzo ch'io vengo tacito
venustà da venere,... ch'egli non doverebbe ragionevolmente significare altro se non
bue e dell'asino, per dimostrare ch'egli venia per lo cibo dell'uomo,
papi, i-79: io fuggo, / egli m'insegue, e di lascivia ardente
entrarci con lascivia e con mattezza, egli non è così agevole il riuscirne, ma
. scala dei claustrali, 457: egli ritorna alle sozzure de'peccati e alle
i suoi amori,... egli sempre ti sarà amico. r. borghini
g. b. casaregi, 139: egli tosto la segue,...
gemma è lasca; e la lode ch'egli dà ad augusto pare un po'magretta
] dentro casacca lasca le sei ch'egli ha compro, di mercato manco, al
trattato dei peccati [tommaseo]: egli è disleale, non calente, dimentico
vescica. di capua, 57: forse egli non è da giudicar favoloso quel racconto
fu quand'io dispetosa / credea ch'egli altra amasse. dante, conv.,
». d. bartoli, 9-29-1-6: egli è tutto [il pavimento della cattedrale
arca. d'annunzio, v-2-386: egli versava su la lastra di marmo bigio
. moneti, 71: in pulpito egli pur con un flagello, / che di
giuseppe flavio volgar., i-116: lastricò egli agli antiochesi in sorìa la piazza,
gilardi [in fiacchi, 1-131]: egli è un ammem- mar su 'l lastricato
.. della lastricatura delle strade, che egli attribuisce propriamente a uno albino.
, che facessero rilastricar quella, perché egli era una vergogna che chi andava sul carro
sfrattare. carducci, ii-14-142: se egli non ha queste millecinquecento lire, il
dett'orto aveano colti, acciò ch'egli avesse buona profenda. b. giambullari,
volto / sembra che 'l duro fato egli conforte. assarino, 3-77: entra
: pareva, in vero, ch'egli conoscesse direi quasi la virtualità afrodisiaca latente
tesauro, 2-187: non ti par egli udir qua due linguaggi in un solo
leggende di santi, 4-5: ond'egli, conoscendo girolamo uomo sofificente e ammaestrato
diceva che alcun parlasse latino, quando egli prima non aveva studiata ed appresa la detta
.]: boccaccio, iv-27: egli, più savio che io non pensava,
si fare, / perché cognobbe che egli è un malandrino, / qual chiamava e
]. ferd. martini, 1-ii-313: egli deve pensare a imbarcare sul piroscafo *
e lo prego di dispensarmene occupato com'egli è in quella bisogna. r.
[s. v.]: 'egli ha fatto il latino per gl'impersonali
[s. v.]: * egli ha fatto i latini pe'deponenti ',
i latini pe'deponenti ', vale egli è fallito, ha deposto il suo.
s. v.]: * egli ha fatto il latino pe'gerundii ',
, s'usa per far intendere ch'egli è impazzito. -fare il latino
[s. v.]: 'egli ha fatto il latino pe'passivi '
latino pe'passivi ', vale: egli ha tocco delle busse. -fare
il latino pe'neutri', significa: egli non è né carne né pesce, o
questa singolare perizia nelle materie storiche, egli è un po'strano che altri osi
, visnaga, edipnorsa: si può egli che gli spiriti infernali s'abbiano de'
il letto abbandonato dal tanaro. ebbe egli il pensiero di far eseguire opere per
un monumento in suo onore nella città dov'egli nacque. 2. dir
5-167: chiamò lazio quel paese ov'egli / sicuramente latitando visse. buonarroti il
sé ne numera e sessanta. / tanta egli ha latitudine non solo, / ma
potere: intendo, però, s'egli essercitarà le sue forze naturali dentro alla
de'mori. segneri, ii-19: dev'egli [il predicatore] tendere su l'
in su un lato,... egli vi metteva delle pietre, e cresceva
? / e gli è risposto: egli è per martinazza, / che già v'
: in più lati si vede ch'egli ha tirato la materia coi denti.
molto vicino. boiardo, 1-7-14: egli era in su baiardo, copertato / a
non dare il tuo lato, ch'egli sono artefici a pigliare loro maggiori.
prelato universale di tutte le pecore ch'egli avea ricomperate del suo sangue prezioso. tasso
sangue prezioso. tasso, n-iii-983: egli [l'intelletto] conformandosi a la natura
t'avviso del suo nome, eh'egli è tuo cugino dal lato di femina,
il poter venire all'esterno, com'egli crede, cogli alimenti, pensa ancora
acqua mena. ugurgieri, 243: egli fa resistenza come sasso nel pelago venendo
[gli ambasciatori] per dinotare ch'egli chiedeva pace universale e per assicurar latino
di latta traforata. magalotti, 21-17: egli è un tronco di cono formato di
e immatura. salvadori, 104: egli ha supposto d'aver a scrivere per
pauroso; scherza con lui, ed egli ti contristerae. 5. ant
e pessime condizioni, si conviene che egli imprenda di quelli costumi per lo lattarsi
grazia. casoni, 3-16: diede egli [torquato tasso] a gli animi ingombrati
piacenza, ma che, poi ch'egli, avendo bevuto il latte de la speranza
'l desiderio, con le cui saette egli ci trafigge volando. bisaccioni, 1-200:
suggetti e sì moderni esempli, ch'egli abbiano a saper di latte, ma gli
, 15-ii-143: fingono i poeti ch'egli abbruciassi quella parte del cielo, che
1-5: la cura sia questa, ch'egli dee posare e dormire, s'egli
egli dee posare e dormire, s'egli puote, naturalmente, e se non,
. carducci, iii-27-276: si può egli concedere la libera docenza a concorrenti che
. cavalca, 11-26: ciò ch'egli fa, sì il fa per la laude
studi. pascoli, ii-832: ora egli pensò di parlare a donne in seconda
., 7-1 (151): tenendo egli del semplice, era molto spesso fatto
lui rigorosamente in quella gran legge che egli ci diede di amarlo. gigli,
, tollerabile. straparola, i-24: egli aveva in sé una laudevole virtù,
redi [tommaseo]: che poi egli nel suo libro faccia onorata e laudevole
l'università di siena che in breve egli ottenne la laurea del dottorato de le
iii-900: per leggere nell'università è egli necessario aver laurea? perch'io non
mio protettore. papini, iv-1320: egli non aveva bisogno della mia testimonianza e tanto
addimandò consiglio da giovanni boccaccio, come egli medesimo in suoi versi manifesta, da
qual saprà guarire ogni magagna, / ch'egli è reggiano ed è di testa quadra
lettere laureate. saraceni, ii-463: scrisse egli, della gran vittoria contra i barbari
, concessogli dal pontefice e gli aggiungesse egli il decoro della cavalleria e della laureazióne
festive brigate. de marchi, ii-837: egli avrebbe potuto sposare e vivere un anno
esser imbrodolato. massaia, vi-173: egli era un povero eremita, che aveva passato
nel vivere. belli, lx-3-279: egli, vedutala in un sembiante e tra
vivande apparecchiar laute e gustose: / ed egli in fretta, trattisi gli sproni,
svetonio, con 'lauti 'com'egli diceva 'commenti '. c. e
di vitruvio ben inteso fa conoscere aver egli avuta chiara e giusta idea degli effetti
rimarrebbe interdetto. serao, 3-156: anch'egli s'era mutato purtroppo, e dove
morte cruenta. tasso, 11-44: egli cade, e fa del sangue sacro /
e con la molta orazione, ed egli sta in delizie e adornato; e con
mondar l'animo dalla bruttezza de'peccati, egli è di tre maniere. 2
levai da dosso il molto fastidio del quale egli era ripieno. tasso, n-ii-362:
suoi figliuoli. conti, 466: egli è ben da sventurati / non scherzare mai
se non di lavare gli piedi, ed egli è lavato tutto e netto; voi
fagiuoli, 1-3-428: che c'è egli? v'avete fatto un viso di
lassò l'amo / per una voce ch'egli udì gridare. / -parol, chiavi
voltar lo schidione, e far la cucina egli stesso. a. casotti, 1-303
di trippe. costo, i-507: egli m'è venuto più volte voglia di ridere
cavalca, 16-2-206: trovando l'abbate ch'egli era buon lavorante, insegnolli come dovesse
inglese si fece più continuo, che egli mi fece capire di voler lavorare su conrad
conoscere li dì da lavorare, come egli l'aveva insegnate le feste. aretino,