beato. seneca volgar., 3-79: egl' intenda a vertù, abbracciando lo studio
con dicendo che per lo lungo studio egl' era avocolato, e ciò fece per
e accorto, / e perch'egl' è auditor d'ipocrisia, / veste cilizio
calze, e ancora che nella vita sua egl' abbia danari, per questo non si
fu assalito e morto: e mentrech'egl' il ferivano con le coltella, uccidendolo
stranieri la communicazione di essa o perché sia egl' impotente,
uom si in trametta, / s'egl' i vedesse di coltella punti; / ché
f. frugoni, xxiv-959: perchè sia egl' im- potente [quel marito],
sangue null'uom si 'ntrametta, / s'egl' i vedesse di coltella punti; /
ghiotto: / e dal timor, ch'egl' ha di tanta gente, / trema
gegli al meo parere, / girlande egl' avea in co flurite, / con
useremo mai dire d'uno animale: egl' intende, se non talvolta quando ci pare
dungegli al meo parere, / girlande egl' avea in co flurite, / con le
più nulla e io non so s'egl' è fallito o se mai danari se
. g. bargagli, xli-1-505: egl' era pur galante, giambiere, cavezza,
tuoi. s. bargagli, xli-1-505: egl' era pur galante, giambiere, cavezza
malpighi, 1-174: levate le matematiche, egl' è certo che nell'al tre cose
pignotti, 85: i ricercati vezzi egl' imitava / d'una leziosa femina galante:
/ ma, chi l'asaggi, egl' è guerrer mortale. latini, i-2645:
non han meta o fin que'eh'egl' inbelva. 2. intr.
urti e sbaragli / tutto ciò ch'egl' incontra, e non s'arresti. s
lo incroiar non vien repente / mestier egl' è che a poco a poco vada /
1-1-159: -hanno tanta allegrezza che egl' impazzano. / -chi impazza? /
aspro ferire allentato, / anzi par ch'egl' ingrassin ne le busse. bonarelli,
. seneca volgar., 3-79: egl' intenda a vertù, abbracciando lo studio
. garopoli, 4-49: si disarma egl' intanto e 'l passo invia / ver la
altro ch'ha laureata chioma, / egl' è nostro leggiadro tortellino. musso, iv-
accese. lamenti storici, ii-64: quando egl' era in punto ciascun lumo / per
abita la persona del gran cane. egl' è grandissimo e non ha palco,
ed ogni altro male, ma nondimeno egl' il sente bene. giovanni da samminiato
bibbiena, 2-133: in ogni modo egl' è un peccato che cotali miseracci abbin
come monstra la magna ambasceria / ch'egl' ha mandato a dar l'ubidienzia / al
, / mutola, ma che a moti egl' in- tendea? guerrazzi, 10-271:
: quadra il triangulo mno che sai ch'egl' è per li doi lati per ciascuno
: / e dal timor, ch'egl' ha di tanta gente, / trema da
. piero della francesca, 169: egl' è uno triangulo che la bava sua
... di uno che legge, egl' intendesse e comprendesse la lor quiddità e
quel ch'ei faceva e quel che egl' era. g. bentivoglio, 4-1580:
. f. dambra, 4-77: egl' intende ch'è un recere! -far
retorico, conosceva molto bene, quanto egl' importi ne'princìpi delle cause metter buona opinion
uali traspariva evidentemente l'intenzione di risarcirlo egl' improperi precipitati coi quali lo aveva raccolto.
parte, innanzi caccia / ciò ch'egl' incontra e lo disveglie e schianta. cesarotti
se l'iddii sono tanto scioperati ch'egl' intendano alle faccende delle particulari persone.
[il sole] truova alcuno vaporegelato, egl' il serra e indura e fanne gragnuola molto
stinco. guerrazzi, 15-88: per isbadataggine egl' inciampa in un sasso e si fa
15-i-250: per voci alte e fioche egl' intende dipoi certe voci acute, le quali
: fa uno strascico di sillaba, perch'egl' intenda bene e per maggiormente confonderlo.
lud. guicciardini, 3-33: egl' ha il carico e la superintenden- za
. bambagiuoli, xxxvii-43: egl' è contra ragion tenace / suscita sempre
fianchi spaziosi e larghi di maniera che egl' apparischino di svariare poco da quelli di
sua maggiore tenerezza o gnore, egl' è pur gran pecato / e me ne
: quadra il triangulo mno che sai ch'egl' è per li doi lati per ciascuno
quinci sangue versando e quindi inchiostro, / egl' im- porpora i campi, i fogli
. piero della francesca, 233: egl' è una botte che... tra
campagna e tradotti alla stalla, ch'egl' è da approvare di dar loro il fuoco
e molto dispiaceva, e maxime perché egl' andava sottosopra tutta italia e la città
se egli truova alcuno vapore gelato, egl' il serra e indura, e fanne gragnuola
metter mano, che non vorrei che egl' avessi a parere a costoro che la
domesticava con ognuno, l'altra ch'egl' era fuora, quando ogni bestia grossa o
a dio. mercati, 25: egl' è sonato vespro e non si ragiona di