d'un altro mida ei figurò l'effìgie / che sedea tra il sospetto e
gonzaga (1550-1587), con l'effìgie di s. barbara. -barbarina
e de la mente, / brutta effìgie, gli disse, anima nera, /
togli via dagli occhi miei / questa effìgie, ch'è falsissima, / rigettata e
la faccia su cui è impressa l'effìgie del sovrano che le ha fatte coniare
alcide il carnai manto / più la materna effìgie non avea. pallavicino, 1-275:
), sf. (plur. effìgie, meno corretto effìgi). figura umana
, mentre sul recto era rappresentata l'effìgie di s. giovanni battista, protettore
, che t'avean guasta / l'umana effìgie con velen possente, / disfece i
via d'impronto dopo la morte formare le effìgie e colorirle al vivo. monti,
, ii-280: scorsi / che l'effìgie dell'uno / era distrutta dal tempo /
stessa d'imprimere ne'nostri animi l'effìgie della virtù, ma solo di adombrarla
plur. -chi). arald. effìgie scolpita o dipinta di un leone che sta
importante rispetto a quella che presenta l'effìgie o la figura principale; verso (incontrapposizione
credenza popolare che la medaglia con l'effìgie di tal santo, portata in dosso,
. tasso, 2-6: or questa effìgie lor, di là rapita, / voglio
che aveva impressa, sul dritto, l'effìgie di san pietro e di san paolo