pace ancora in un ozio molle ed effemminato, aveva egli veduto insorgere nel regno ed
o ne'vezzi delle parole, che effemminato si paia. 6. agg.
pace ancora in un ozio molle ed effemminato, aveva egli vedute insorgere nel regno
si risponde esser questo appunto il gusto effemminato, molle, secondario, al confronto degli
0 ne'vezzi delle parole, che effemminato si paia; forme che dispiacciono a
vuole ancora colpevole, e non intieramente effemminato e galante. leopardi, 26-2: dolcissimo
effemminatézza), sf. l'essere effemminato, delicato, quasi femminilmente sensibile.
effeminare), agg. (anche effemminato; superi, effeminatissimo). infiacchito,
, i-374: la fama stabilita di effemminato e seduttore in un uomo, anche stabilita
vuole ancora colpevole, e non intieramente effemminato e galante. leopardi, ii-333:
. bettinelli, i-295: il gusto effemminato, molle, secondario, al confronto
robusto, niente del molle né dell'effemminato, senza fioretti di passi trinciati,
10 fa essere ritenuto vario, leggieri, effemminato, pusillanime, irresoluto. ammirato,
anch'egli alla levantina, molle ed effemminato. = deriv. da levante2
ma di un omiciattolo spesso vile ed effemminato. -vizio, stravizio, depravazione.
. di un omiciattolo spesso vile ed effemminato, nel mentre che la natura ci vuole