la sciabolata attraverso l'a e l'effe. papini, 8-25: come fu lunga
non so) dico dal p all'effe, i tra i quai di falterona un
tralucono, fuorché se per troppo ardore effe avvampano: perciocché piace che vi sia
samminiato [petrarca], i-183: effe [le gemme] possono rompere i serrami
forma eufemistica: baron con l'effe). lippi, 6-104:
fatte legare in anella, prima che effe si forassero. ariosto, 359
mossero ai fiorentini (il p all'effe) a cagione di un cagnoletto. con
serpe che corre da falterona tra l'effe e il p e che altro non è
buommattei, 48: direi, ch'effe [le consonanti] fossero alla sillaba
pisani mossero ai fiorentini (il p all'effe) a cagione di un cagnoletto.
serpe che corre da falterona tra l'effe e il p e che altro non è
da * berlina 'e da * effe ', lettera che serviva di segno col
m. ricci, 3-140: l''effe 'sola comparire / non si vide
illegiadrita dal pizzicore della esse e della effe. -come abbreviazione di parole inizianti
) dico dal * p * all'* effe ', / tra i quai di falterona
abbia buon sapore, mangiarsi con tre effe, cioè fresca, fritta e franca
faciente funzione '. dicesi * effe effe 'talvolta per celia, come ad
funzione '. dicesi * effe effe 'talvolta per celia, come ad indicare
l'ingiuria borbonica e assolutistica dei tre effe: festa, farina e forca;
. 2. locuz. -con l'effe: forma eufemistica che sta per «
, dic'egli, irchi con l'effe; / ridon gli spirti e se ne
, 65: eh messer bestia con l'effe, / voi restate ancor stupito,
dito. -non andare fino all'effe: essere solo al principio (ed
metafora presa dall'alfabeto, dove la effe viene in principio). pulci,
ch'io ti dico non va insino all'effe, / pensa quand'io sarò condotto
ti taglia nella faccia del violino due effe imperiose, due effe prepotenti; e la
del violino due effe imperiose, due effe prepotenti; e la faccia vive,
.., taluni le chiamano 'effe ', con l'equivoco che è anche
, e le rabbiose labbia / e l'effe rato core al suo misterio
perché non ci è più né elle né effe. buommattei, 29: se
vocali bi, ci, di, effe, gi, hacca, elle, emme
le vocali bi, ci, di, effe, gi, hacca, elle, emme
.. / la prima avea un'effe ra e enne, / po'la seconda
vocali, bi, ci, di, effe,... elle, emme,
/ s'egli credeva la città dell'effe / acquistar per così fatte maniere.
vocali, bi, ci, di, effe, gi, acca, elle, emme
... / la prima avea un'effe r a e enne, / po'
giadrita dal pizzicore della esse e della effe. -ant. come iniziale della parola
ti taglia nella faccia del violino due effe imperiose, due effe prepotenti; e la
del violino due effe imperiose, due effe prepotenti; e la faccia vive,
ti taglia nella faccia del violino due effe imperiose, due effe
faccia del violino due effe imperiose, due effe
, tabulatrice, / fermon che l'effe figuri frequenza / di febee fiondi, fervida
fottuto '(o 'baron con l'effe '): briccone. paolieri,
con la sciabola attraverso l'a e l'effe. -semplice, immediato, privo di
, fittor, fabulatrice / fermon che l'effe figuri frequenza / di febee frondi,
spiegazione in gergo scolastico, aggiungendo una effe ad ogni sillaba.
tissima ipotesi, colla bocca del signor effe allora mi levo, si,
e voi fauni e silvani, irchi coll'effe, / che dura avete al capo
, 56: di quel briccon con l'effe d'ulufeme / queste mani hanno spento
, 15-115: la forma (coll'effe maiuscolo) ha più genio, è
l'ingiuria borbonica e assolutistica dei tre effe: festa farina e forca.
1-135: aggiungasi alla voce 'berlina'quella finale effe, da quella lettera maiuscola f che
savonarola, i-35: quelli magi, effe facevano e miraculi a faraone, operavano ed
papini, vi-175: un certo signor effe non si périta a prender le difese
. / dettogli alfine ancor becco coll'effe, / il padre santo condannollo al quadro
il manico, il riccio, le due effe, il fondo. cervello.
c'era davvero bisogno che il signor effe venisse a mal riscalducciare ciò che sanno
ch'io ti dico non va insino all'effe: / pensa quand'io sarò condotto
nel rompersi gli fece uno sber- effe alla guancia sinistra. schizzi di
scritturacon la sciabolata attraverso l'a e l'effe. 3. fascio di luce
l'ingiuria borbonica e assolutistica dei tre effe: festa farina e forca. bianciardi
, chi la scrivesse con sola un'effe, come inzafardare. = da
degli 'stravip', delle feste con la effe maiuscola a inviti 'strettamente personali'.