ii-568: flessibile m'appar come l'efebo, / vestito della clamide succinta,
deriv. da ècp7) 3oc 'efebo '. efebìa, sf.
efebìa, sf. stor. condizione di efebo (e in atene e nelle altre
. letter. proprio, caratteristico dell'efebo; giovanile (e si riferisce specialmente
dava alla svelta persona un'eleganza di efebo e una poesia claustrale. e. cecchi
in realtà impegnato nel ritratto di un bell'efebo e pederasta alla moda. pecchi,
di leprotto e la chioma breve da efebo... sorrideva candidissima e insieme appena
= voce dotta, comp. da efebo e genesi (v.).
di fianchi, più simile a un efebo che a una donna. -per
belli i carri dei navigatori, / efebo, dalle rosse ali di lino / tinte
afrodite catascopia per guardar di lassù l'efebo esercitarsi agli agoni ginnici. c. e
: ancor più s'inclina verso l'efebo fedra vertiginosa. montale, 2-68: il
. ant. giovane effeminato, cinedo, efebo. malispini, 88: fue dissoluto
. o forse era il divino / efebo cinto d'ellera che apparve / novello eroe
paggio (e anche ragazzo effeminato, efebo, cinedo, bardassa).
iii-2-327: ancor più s'inclina verso l'efebo fedra vertiginosa. e, tenendogli tuttavia
inzuccherate e dispensiere / al bel lavoro dell'efebo poeta. idem, 6-128: si
certo, colui che cercavo, l'efebo ebbro sbranato dalle baccanti. calvino,
di leprotto e la chioma breve da efebo, che era e non era la sua
marinetti, 2-1-040: smorfie e sculettamene dell'efebo pericolo. è invisibile. lo rivelano
... il pianto di rocco sull'efebo rivera snobbante; le sciagure sciroccali di
gli occhi celesti e il corpo di efebo. 4. amico del cuore,
= voce dotta, comp. da efebo e dal gr. 41 / ia 'amicizia