assomigliava, era dunque anche lei efebica e androgina. vivandi, 7-14: si
arrovesciando un po'indietro la bella testa efebica. deledda, ii-264: ella rideva
libertà, che è una deità eminentemente efebica. landolfi, 3-135: fossi io
libertà, che è una deità eminentemente efebica. ungaretti, xi-25: in tutto
10-37: alta, racée al massimo, efebica e dolce insieme, mildred entrava con