suo abbaiare fosco rintronava intorno, e l'eco ne moltiplicava il rimbombo. viani,
abetine lontane e dalle faggete come un'eco di mare. fracchia, 274: e
ascolto con pena e con diletto / d'eco muta e loquace i vivi accenti,
sentiva il picchiar delle accette ripetuto dall'eco. linati, 8-67: oggi veduta
clowns che calpestano la pedana: all'eco dei loro schiamazzi subentra il silenzio di
come quando all'interrogazione del cantore l'eco risponde la parola medesima non intera,
il poeta, rimaso solitario e senza eco? dove incarnerà i suoi fantasmi? quale
e chiama, e sola a i gridi eco risponde. marino, 307: volgesi
s. bernardino da siena, 942: eco già la morte adossoti, e non
, che fuoco or passa quale / eco notturna per vallea silente. idem, 817
monumentale. civinini, 1-95: fanno eco le voci e le laudi del popolo
agguagliare ogni mercato. bembo, 1-40: eco sola m'ascolta e, col mio
che non riusciva a concentrarsi: l'eco di un'atmosfera altra e inafferrabile,
aurate volte / a lei l'impietosita eco rispose. d'annunzio, 11-681:
nuova. oh, mi lascia veramente un'eco di pianto nell'anima! carducci,
la forma che per altre considerazioni trova un'eco nella relazione alla riforma meda di una
viii-22: lunare allora inavvertita nacque / eco, e si fuse al brivido dell'acque
quando hai allumato col fuoco, prendi [eco.]. ariosto, 32-110:
, i-99: alla lor voce alterna / eco gli orecchi porge, e poi risponde
che voci di cui tu sei l'eco. idem, 738: non ho sentito
: parlava come fra sé, colla sua eco, perché il suo cuore era troppo
che non riusciva a concentrarsi: l'eco di un'atmosfera altra e inafferrabile,
voce in un silenzio sordo, senza eco, inanimato. appomiciare, tr
. [queste parole] che un'eco di quelle con cui ogni anche benevolo apprez-
rintroni aizza i cani / e sveglia l'eco? 3. sterile, infecondo
5-155: ogni tanto dalle colline arrivava l'eco d'un canto liturgico. gruppi di
: nella ghiaia bagnata s'arrovella / un'eco degli scrosci. betocchi, 3-501:
2-154: eh signor, mal poria eco straniera / di nostra lingua articolar gli
ascolto con pena e con diletto / d'eco muta e loquace i vivi accenti.
: le parole han nel cuore un eco ascosto. marino, 7-103: da
la voce umana vi si perdeva senza eco, quasi attratta e ingoiata dall'unico
liberati da un'angoscia, quando finalmente l'eco attutita svaniva. marotta, 1-95:
animo chiuso / solitaria ne mormora l'eco. ojetti, 104: l'audacia non
pratolini, 10-145: v'era l'eco dell'audio di un televisore dalla parte
preti, iii-175: al garrir degli augelli eco risponde. alfieri, 46: verso
): molti medici ancora, facendo eco alla voce del popolo...,
di lontan bene altrettanto / nelle valli eco trista risonava. anguillara, 6-253:
. cassola, 1-228: l'eco della scarica non si era ancora spenta,
il fragor dell'onde / avea lunga eco per ambagi ignote quando l'apeliote /
. pascoli, 918: con l'eco, in cuore, del passato, e
ad ora appiccando qualche baciozzo; ed eco replicava quasi tutto ciò che diceva, come
, di fisiologia..., di eco nomia dell'industria bacologica e
spezzata e balbuziente / la conchiglia dell'eco, / la vostra storia fu affidata
giovane. bocchelli, ii-458: l'ultima eco delle grida corali con cui i sacerdoti
che barlumi del cielo; è l'eco profondo delle parole e delle cose,
un orecchio fino avrebbe potuto sentire l'eco di una cornetta con qualche bemolle in
/ che hanno urlato morte con l'eco dei suoi pozzi, / che hanno bevuto
/ che hanno urlato morte con l'eco dei suoi pozzi, / che hanno bevuto
boccaccio, iv-184: una ninfa chiamata eco s'innamorò di lui ed essa non
appena, / un bisbiglio lontano: un'eco, forse, / pel silenzio dei
razze / che hanno urlato morte con l'eco dei suoi pozzi, / che hanno
ed alcune cannonate caddero con tonfi senz'eco in un'atmosfera d'ovatta. jahier
.. le ragioni, le persuasioni, eco.... fecero sì che
. e. gadda, 248: l'eco dei fiori de cocuzza fritti veniva dal
siepi di bussolo, / con l'eco dei passi, in un'aia / destava
.. » egli sente ancor oggi l'eco dell'antichissimo grido: bianco! rosso
brama i sortilegi, illuse l'eco / delle cave di pietra abbandonate.
viii-22: lunare allora inavvertita nacque / eco, e si fuse al brivido dell'acque
come in una / conchiglia, / un'eco fondo, / profondo / di
, / ora, di me un'eco di memoria, / come quel buio murmure
3-181: è difficile che resti senza eco un'azione compiuta da un uomo di
un uomo di mezzi, e l'eco, passata dall'epistole amorose a quelle
, dicean, dafne e licori? eco rispondea: cori. / e che ritien
se la voce ha tono innumerevole / d'eco, e appena ne odo la cadenza
suoi singhiozzi non le destava dentro l'eco del dolore antico, le immagini che
casa sua, compiacenti, gli rendevano l'eco; ciò che gli fece pensare di
appena aprì la bocca, invece dell'eco compiacente, udì i fischi.
dei drammi agitanti la storia quotidiana l'eco arrivava quando il fatto era già al
cieco / di desiderio, se giungeva l'eco / d'una voce, d'un
la campana della parrocchia a cui fa eco, in lontananza, la campanellina dei
ed alcune cannonate caddero con tonfi senz'eco in un'atmosfera d'ovatta. alvaro
prodotti destinati alla produzione di nuovi beni eco nomici. testi
. bartoli, 32-94: la qual [eco] se vi fosse, forza sarebbe
prende a fare la voce ne'ritorni dell'eco. egli non ne parla più dichiarato
che m'accompagna prova con la voce l'eco: gli toma chiara ed aperta,
là, / le povere voci senza eco / di donnette venute dai monti /
abbia un timbro così da comizio, un'eco così trionfale? questo non è per
1-88: rende da gli antri cavi eco profonda / rauco muggito a lo sferzar
/... / s'udiva ancora eco di cembali, eco / di timpani
s'udiva ancora eco di cembali, eco / di timpani. d'annunzio, iv-2-628
chi va là? », e l'eco delle colline circostanti ripeteva in lontananza:
, iv-22: ogni altra voce è un'eco che si spegne / ora che ima
richiami. simintendi [tommaseo]: eco, la chiamevole. = deriv.
un suono di trombe angoscioso, l'eco d'un coro chiesastico, giungevano dall'angolo
che veniva su a sbalzi, con l'eco di questo chioccolìo. fracchia, 941
e quieto; ai passi chiodati faceva eco il mormorio delle fontane. 2
frastuono mi riempio come la caverna dell'eco. -chiudere una casa, una
giù, lungo le sabbie lisce. / eco d'una voce chiusa nella mente /
ciarlatani. fucini, 113: tutti facevano eco al signor girolamo sindaco, un già
/ di desiderio, se giungeva l'eco / d'una voce, d'un passo
faran d'arcadia le foreste armoniche / eco allora al mio canto; e riverenti
. leopardi, 814: creato l'eco, lo nascose nelle valli e nelle
che senza grazia / risuona, un'eco vana che si perde. 4
la sperienza il mostra, e l'eco il dimostrerà chiaro per evidenza. torricelli,
dalla bassa adulazione che forma un continuo eco alle parole altrui, come da certa
si circonfondeva di una interiore sfumatura d'eco, affettuosissima; e mi pareva di
a fare la voce ne'ritorni dell'eco. leopardi, 888: la vita
: se noi non fossimo che l'eco delle vostre sciocchezze, voi non avreste
canto, / una lunga nel cuore eco di gioia. d'annunzio, ii-502:
bartoli, 33-278: il rendersi l'eco da'tronchi, da'rami...
, tutto alla ventura, giuochi d'eco maravigliosi. cassini, 2-7: né
in tela e a colori un ritratto dell'eco. baldinucci, 37: di questi
nelle parole blandamente consolatrici della madre un'eco così limpida dei tempi della sua infanzia
te venisse, / ora di me un'eco di memoria, / come quel buio
dopo qualche momento, sentì anche l'eco del monte, che ogni tanto ripeteva
alle cagioni, quel che ragionando dell'eco trovò essergli avvenuto. baretti, 2-23:
ne le scendenti spire de la conchiglia un'eco / d'antichi pianti. d'annunzio
fia il meglio più tosto, quasi una eco consonante, a questa bella armonia concordevolmente
circa, repetizioni d'una sillaba renduta dall'eco, non si è mai potuto notare
e poco appresso entrati sul ragionare dell'eco, ciò nulla ostante, si son
toglierne ogni dubbio, che la voce dell'eco, nel ritorno che fa, spende
e le sentenze conforme; che quell'eco va equabilissimamente, e non v'è
suoi singhiozzi non le destava dentro l'eco del dolore antico, le immagini che
, di sanità, delle forze armate, eco.). -consiglio superiore della
nelle parole blandamente consolatrici della madre un'eco così limpida dei tempi della sua infanzia
maniero, / galoppa su la cupa eco del ponte, / corri pel mondo,
etimologia di quei tempi antichi: l'eco che suona dopo che la voce è
al cantore / che nella voce ha l'eco dell'ignoto. d'annunzio, iv-2-618
cui brevità pareva prolungarsi in una infinita eco. barilli, 1-28: e pensiamo
fuor degli antri oscuri / traggon l'eco de'boschi e delle valli. verga,
26: un coro di pirati con l'eco,... ha fatto un piacer
tale per la novità di avere immaginato l'eco così bene. abba, 1-28:
, la ingrandiscono a volte come un'eco ingrandisce una voce, le danno una
pronti, / di ripeter godè l'eco francese. / ove la coturnata in pien
dell'arte. serra, ii-611: l'eco si mescola con altri ricordi, meno
/ che in tesse / di cristallina eco del cuore / le stelle.
suo lavoro, come se neppure un'eco di quella gran passione, fra segreta
prende a fare la voce ne'ritorni dell'eco. 2. flessione di chi s'
balenìo di cuspidi d'acciaio, / un'eco d'inni che tremola ed erra /
se le carte favellare / come un eco a piè d'un monte, / messe
, intento ad ascoltar ripercossi dalla sua intima eco gli accenti della grandezza, non
« andiamo ai campi ». e quell'eco fredda, tenace, / è giunta
indifferenti: di natura fisica (l'eco, la malattia e simili) o
udirai mandre per l'erbose piagge / l'eco destar delle convalli. de sanctis,
, che fioco or passa quale / eco notturna per vallea silente. 6.
figur. giocosa, 160: l'eco era diventato il suo interlocutore. una
, i versi de'poeti, sol un'eco tenue e confusa d'alcune poche sillabe
/ la sconsigliata accettaste, ed eco / feste a quel suo garrito. ospiti
organizzate a formare il corpo d'un eco di sette voci. baldinucci, 2-3-181:
davvero. calvino, 57: ma l'eco delle sue parole continuava a turbarmi e
nei quali, ripeto, può trovare ancora eco. -ant. scherz. piccolo
me come il mio sangue. è l'eco dell'in- comprensibile, che parla dalle
simintendi, 1-125: poi ch'ella eco vide narcisso andare per le dipartite ville
davanzali, i-187: i monti faceano eco alle grida de'nimici a dirimpetto,
qui dove l'anima mia non trova eco che troppo raramente, dove mi sento tanto
grami / figliuoletti che al suo dolor fanno eco. discapitaménto, sm. il
capo all'altro della penisola con un'eco immensa. comisso, 12
, i-62: passeggiando talvolta con passi senz'eco per l'opacità del nulla, bimbo
aria giuochi, / ma dove un disgraziato eco non sia. tommaseo, 3-i-367:
sala di legno e cartone una specie d'eco dispiacevole. -di aspetto brutto,
. beltramelli, ii-407: l'ultima eco morì nella tua casa, fatta ormai
che fila giù bieca, / mentre senz'eco di colori ignoti / presagi l'aria
allora che dall'altro versante rimbalzò l'eco delle fucilate, distinto colpo per colpo.
. ma subito, come deformata da un'eco interna, la frase si distorceva in
, e l'odio. qui, quell'eco ed anche / quel polverìo di ditteri
, senza strepito, senza ritornelli, senza eco, senza rimbombo, senza sfacciataggine di
di fondo a l'anima / un'eco di tedio risponde / doloroso, che spasimo
immagine in uno specchio, a un'eco. 5. piega; avvolgimento
7-3-1: ecco la dottorina che fa l'eco. baretti, 1-57: s'io
poliziano, 1-563: che fai tu, eco, mentr'io ti chiamo? -amo
, 6-94: forse quelle parole eran l'eco di qualche luogo comune ascetico pescate in
). ècco2, v. eco. eccóme (anche e cóme
(eccheggiante). che suscita l'eco; che risuona per eco. -
suscita l'eco; che risuona per eco. - anche al figur.
. 2. che manda l'eco; pieno di echi, risonante.
. (echéggio). destare l'eco, diffondersi per effetto dell'eco (
destare l'eco, diffondersi per effetto dell'eco (un suono). -per estens
un suono, per il fenomeno dell'eco), diffonderlo ripetuto e ampliato.
pianto. = deriv. da eco. echeggiato (part.
disus. eccheggiato). che desta l'eco; che risulta alto, che
-trice). raro. che fa eco. - al figur.: imitatore.
echéggio, sm. letter. eco. monti, x-2-160: a
, da -?) xn> 'eco '). echevèria, sf
irregolare la forma f. le eco). fenomeno che consiste nella ripetizione
voce d'eco, che per ogni cosa che tu dirai
un vicino antro celeste / più d'un'eco immortai le rispondea. redi, iv-484
di s. francesco vi fosse un eco che per quindici fiate distintamente risponda.
guancie, e dolce suoni / l'eco de'baci in cavernoso viso. manzoni
dopo qualche momento, sentì anche l'eco del monte, che ogni tanto ripeteva
il profondo mare errando già / l'eco romoreggiante. carducci, 651: al ciel
non era / che dell'altro la sùbita eco breve. d'annunzio, i-59:
verdi lontananze c tornar rimbalzati dall'eco: sentiva voci lontane, sfumate nella
; personificazione della fonte che produce l'eco. simintendi, 1-124: eco ancora
l'eco. simintendi, 1-124: eco ancora era corpo, no era voce;
che di lontan bene altrettanto / nelle valli eco trista risonava. frezzi, i-17-31:
trista risonava. frezzi, i-17-31: eco tapina, che vive rinchiusa / tra
., 1-91: al canto della selva eco rimbomba-: / ma sotto l'ombra
il suon rimbombi de la voce d'eco, / che fu forse inventrice de
. anguillara, 3-143: costei, ch'eco chiamossi e chiama ancora, / che
e chiama, e sola a i gridi eco risponde. parini, giorno, ii-529
aurate volte / a lei l'impietosita eco rispose. foscolo, 249:
. foscolo, 249: l'eco / che al par de'carmi fe'dolce
, 7-60: le vostre / paurose latebre eco solinga, / non vano error de'
acuto. milizia, ii-342: 'eco di luce '. si è dato alcuna
uva volarono verso la valle: l'eco dei fiori de cocuzza fritti veniva dal
ecc. -ant. la voce d'eco: la fama, la rinomanza.
al bisogno e non la voce d'eco. mascardi, 2-55: cessino adunque
cavità rifletter per tutto il mondo un'eco veramente infesata. arila, 182: muore
* la sua morte ebbe un'eco profonda in tutta la provincia'. carducci
campidoglio. panzini, iv-212: 'eco ', per 'pettegolezzo, strascico di
gesta nell'america meridionale era pervenuta l'eco, vagheggiava di farsi guerriero del papa
: a firenze, ci giunse l'eco delle bassezze, delle falsificazioni, delle ignoranze
dei drammi agitanti la storia quotidiana l'eco arrivava quando il fatto era già al suo
dell'arte, non fiele, né eco di volgo, le dettava tai sensi.
si ha di noi, è un eco delle nostre azioni, che riverbera sopra del
in tentativi infelici e isolati, senza eco, senza espansione. serra, i-4:
scabra, una inaspettata retorica, tarda eco della retorica nazionale. gobetti, i-116:
nel '98, i radicali, senza alcun'eco nella nazione, si riducono ad assumere
bersaglio sul suo corpo, ebbero la loro eco, tardiva ma montante via via che
si sono udite nei vostri comizi ebbero un eco giulivo nei nostri cuori. de sanctis
voci della natura, che trovano un'eco nelle tu efibre, e sembrano le tue
di fondo a l'anima / un'eco di tedio risponde / doloroso, che spasimo
il mio canto, / con l'eco d'antico ricordo, / col suono di
sequestratario » svegliarono nella sua mente un'eco. baldini, 4-95: belle corti
lamentoso come se vi fosse rimasta impressa l'eco d'un forte dolore, una voce
delle imboscate e delle stragi, un'eco di ricordi, allo stesso modo, seppure
: il vento ti ha lasciata un'eco chiara, / nei sensi, delle cose
giorno. calvino, 57: ma l'eco delle sue parole continuava a turbarmi e
la banalità che li circonda, sta l'eco di una lontana tragedia che scoppierà dalla
: il pietoso addio di bice sembra un'eco della dolorosa rassegnazione di beatrice. carducci
un nemico tra familiari, con un'eco di certe terribili minacce e maledizioni che
bini, 41: la natura è un'eco di dio. de sanctis, lctt
emancipata da involucri classici e romantici, eco della vita contemporanea universale e nazionale.
erano un pallido riflesso, un debole eco di antichi costumi. oriani, i-101:
il vecchio domestico inconsapevolmente nella voce un eco di mondanità. -risonanza senza valore,
e par sì bella, / è un eco, un sogno, anzi del sogno
e sgombra. carducci, 1054: eco di tromba che si perde a valle
, o l'uno serviva per eco dell'altro. de sanctis, ii-15-13:
credetemi: se voi vi faceste l'eco passionata dell'interesse vestito di passione;
pietoso. egli non era che un'eco che ripeteva l'inno di clara.
poeti, il putchine, è un eco del byron. -scherz. persona
pan bollito, / ché voi sembrate un eco travestito. 8. struttura
qualora abbiano senso compiuto. 9. eco della stampa: agenzia che s'incarica
conto. panzini, iv-213: * eco della stampa ', istituto di pubblicità:
interessati. 10. telecomunicazioni. eco nei circuiti teleionici: ritorni di energia
, che dànno luogo a un effetto di eco per cui chi parla sente le sue
le sue stesse parole. immagine d'eco: in televisione, immagine perturbatrice dovuta
diretta. 11. locuz. -aver eco: aver seguito, essere ascoltato.
morte di noi tutte: ma non aveva eco. -trovar favore, esercitare un'
finora, il nome del walpole ebbe eco in altre nazioni. -far eco,
ebbe eco in altre nazioni. -far eco, formar eco: riflettere un suono o
altre nazioni. -far eco, formar eco: riflettere un suono o una voce
. davanzati, i-187: i monti faceano eco alle grida de'nimici a dirimpetto,
d'ar- cadia le foreste armoniche / eco allora al mio canto. -far seguito
campanone della torre, al quale fanno eco tutte le campane della città.
monotono accordo di grigi, gli faceva eco una tavolozza appesa al muro.
; e al suo gridare da forsennato faceano eco di spazio in spazio i rimanenti ebrei
pianger giulia, e lena a lei far eco, / e catterina a loro.
7-3-1: ecco la dottorina che fa l'eco. faresti meglio dunque tu di andare
premurosi / la sconsigliata raccettaste, ed eco / feste a quel suo garrito. cattaneo
le povere donne,... facevano eco a quelle insensate tumidezze; e scrivevano
-pagando... - gli fece eco favarone ironicamente. -acconsentire (a inviti
il capo di coloro che avevano fatto eco alla mia proposta, e che stavano per
non fa altro se non che formar eco a quella che vien da dio.
in can grande della scala, fa eco alle parole del boccaccio,...
... e nulla- meno fa eco alle medesime il detto di giovanni villani.
detto di giovanni villani. -farsi eco: ripetere, riferire, riprodurre notizie,
rigatini-cappuccini, 191: anche di questa 'eco 'si fa soverchio uso nel figurato
nel figurato: * lei non doveva farsi eco di (ripetere, riferire) questi
gazzetta di venezia * si sia fatta eco del soverchio rumore levato dalla nostra stampa a
della rivoluzione degli studenti. -non esserci eco: non esserci traccia; non esserci
, e di musica non c'era eco.
-trovar eco: trovar rispondenza. fogazzaro, 2-13
rigide, esagerate, che non trovavano eco nel riserbo freddo dell'ospite.
palazzeschi, 4-202: talora aveva trovato eco nel vicinato, fra i meno ligi
: mazzini e ferrari riuscirono a trovar eco soltanto nell'ambiente artificioso delle eresie e
lat. ècho (anche échùs) 4 eco '(plinio) ed echo (
= voce dotta, comp. da eco e dal gr &xouoi£ 4 ascolto '
= voce dotta, comp. da eco e da x [v /) oi
= voce dotta, comp. da eco e goniometro (v.).
versus], deriv. da echo 4 eco '. ecòide, sm.
primitivi che ascoltavano dalla propria bocca l'eco dei suoni per ripeterli. =
= voce dotta, comp. da eco, e dal gr. xaaidfc 4 loquacità
, comp. dal gr. fjxcb 4 eco 'e p. érpov 4 misura
= voce dotta, comp. da eco e dal gr. péxpov 4 misura';
= voce dotta, comp. da eco e dal gr. (jupioc 4 imitazione
. economist (1586). eco nomistico, agg. (plur. m
= voce dotta, comp. da eco e dal gr. riparte azione '
ecometro. = comp. da eco e scandaglio (v.).
= voce dotta, comp. da eco e dal tema del gr. otorrèa)
, / e da gli antri ederosi eco risponde. chiabrera, 1-ii-342: evoè tutto
ai gridi miei / sol dagli antri ederosi eco risponde. arici, ii-141: erran
colli, o roma, un sacro eco rintona / d'editto consolar sopra le genti
insanguinati dei pantaloni di matteotti, e l'eco delle sue grida d'aiuto.
in un egro sopore, e un'eco le restava dentro: « salvo.
della compassione, -o rispondervi con un eco di scherno. fogazzaro, 7-155:
aveva risposto il coro popolare come un'eco formidabile nel bacino di san marco.
? / qual inno embaterio, cui l'eco risponda, / squillando le tibie tra
enorme pareva ogni tanto di sentire un'eco sorda di scoppi provenienti da quella parte
, non udendo che il suono e l'eco dei propri passi, alfonso credette di
fantasie eroicizzanti, ma ne conservava l'eco. eroicizzare » tr. esaltare,
, 7-61: le vostre / paurose latebre eco solinga, / non vano error
. -ci). tassa che, nell'eco nomia feudale, veniva corrisposta
tempo tratteneva il pianto, le fece eco tra i singhiozzi esclamando disperata. pavese
esclama il garzon mesto, e l'eco, / del suo dolor pietosa, al
un'udienza, vostre / paurose latebre eco solinga, / non vano error
nelle sale sdegnose della grande città l'eco di una sostanza colossale ha sempre
. montale, 2-97: toma un'eco di là: 'c'era una volta.
cui / bianca farfalla poesia volteggia: / eco di tromba che si perde a valle
. bugnole sale, iv-197: faranno eco i leggitori estatici al rimbombo delle trombe
aria estatica della valle, che raccolse l'eco multipla degli spari, la portò nella
essermi affacciato al pozzo, e l'eco del pozzo nella ragione stessa delle cose
aurora, amore festoso, d'un eco / popoli l'esule universo.
: nel primo sonetto ognun sentirà l'eco della predicazione di s. marco e ritroverà
questo lavoro di cui arriva appena un'eco nei giornali, va di pari passo
pascoli, 722: s'udiva ancora eco di cembali, eco / di timpani,
s'udiva ancora eco di cembali, eco / di timpani, eco di piovosi sistri
di cembali, eco / di timpani, eco di piovosi sistri; / ed '
dalla strada, tranne improvvisamente, l'eco metallica d'un martello di fabbro ferraio
di passaggio (di luogo, strada, eco.). davila, 339:
l. martelli, 1-45: bene spesso eco fallace e ria, / rispondendo al
e l'odio. qui, quell'eco ed anche / quel polverìo di ditteri
di clelia simonetta e per la sua eco polisillaba, è ormai sola e abbandonata
in california. -eco fantasma: eco che, nel radar, viene
di ricerca affiancandosi in tal modo all'eco effet tiva corrispondente al vero
se le carte favellare / come un eco a piè d'un monte, / messo
di seravezza dove il tuono rimbomba e fa eco. pavese, 5-88: la vecchia
emanare da dio, nella quale è l'eco della loro coscienza. dossi, 507
locuz. fare una risposta, fare eco, ecc.). frezzi
recano del fulmine, che per far eco a quello che la mamma ne
in quei discorsi e senza far eco alle risate. -rivolgere un saluto
il nome tuo fastoso / per farsi eco di lui l'eco del mondo. parini
/ per farsi eco di lui l'eco del mondo. parini, iii-22:
una voce così stranamente velata, quasi un'eco lontana. soffici, 1-6: sul
/ di desiderio, se giungeva l'eco / d'una voce, d'un passo
vibrò, per qualche secondo, l'eco malinconica. d'annunzio, i-463: acuto
di là delle colline, come l'eco di un altro mondo. montale, 2-57
dopo qualche momento, sentì anche l'eco del monte, che ogni tanto ripeteva languidamente
aurora, amore festoso, d'un eco / popoli l'esule universo. bocchelli,
simintendi, 1-125: poi ch'ella eco vide narcisso andare per le dipartite ville
belle, i dintorno replicò il festevol eco: / date loco a francesco,
: nel primo sonetto ognun sentirà l'eco della predicazione di s. marco e
, i-544: udite dunque da me l'eco (altro non potreste) del vostro
potreste) del vostro inno segreto, l'eco che non può ripetere se non poche
, / se di paura fate morir l'eco. = variante tose, di fringuello
. jovine, 2-168: spentasi l'eco dei colpi, il silenzio ritessé le
e finiente in endecasillabo tronco sono un'eco un poco rumorosa ancora del vecchio frugoni.
dell'anima e delle cose, non l'eco, 0 più fioca o più forte
inafferrabili fioriture dal capriccio di una sottilissima eco. = deriv. da fiorire.
, sf. econ. dottrina e scuola eco nomica del secolo xviii,
cantici, quei clamori erano ancora l'eco degli antichi misteri, le laudi dei
gianni, xviii-3-1032: tremarono e fecero eco flebile alle lamentanze di molti. carducci
argentate / acque cadenti ancor serbasi un'eco / misteriosa di solenne canto.
giuochi, / ma dove un disgraziato eco non sia. -imbocco, ingresso (
momento. soffici, ii-92: un'eco di rombo risuonò intorno, e vidi tutta
un martellìo continuo / che mi risuona in eco doloroso / in fondo a * 1
che si riferisce agli effetti dell'eco; che produce eco; fonocantico.
effetti dell'eco; che produce eco; fonocantico. rezzonico, xxiii-244
, xxiii-244: le risposte dell'eco erano uno dei quattro modi,
lunque modo riflessa, siccome avviene nell'eco. = voce dotta, comp
avvocatuccio ignoto. jovine, 5-46: l'eco dei primi successi forensi giunse all'orecchio
non delle semplici parole, ma dell'eco di esse ripercossegli dalla moltitudine e dei confusi
for tissimamente serrata, l'eco di un suono. 2.
tuo maniero, / galoppa su la cupa eco del ponte, / corri pel mondo
francia; e anche in italia l'eco, di recensioni e di studi, se
/... / i sussulti dell'eco ultimi, il frale / fruscio di
poco a poco prese forza, d'eco in eco, sempre più vasto come un
poco prese forza, d'eco in eco, sempre più vasto come un franamento.
e vanno e vanno senza trovar l'eco, / a cui frangere alfine i miei
, il sole. - eco. govoni, 3-171: cucion rapidamente
tutte frasi che non destano in me nessuna eco precisa. moravia, viii-51: non
l'aria in fremebondi giri / l'eco dei pianti e dei lunghi sospiri.
ogni cosa. tenca, 1-18: quell'eco di vita cavalleresca... ancora
/ e di funesta voce di lamento / eco risuona. parini, giorno, iii-427
conosciute, sicuro di provocare subito una eco docile nell'ironia del brambilla.
attonitaggine in quello che è assorto all'eco sempre più debole del proprio « io
anche rifl. magalotti, 4-93: eco risuona / festoso intanto, e tuona
.. / dove al garrir di progne eco risponde, / ed a'nostri lamenti
, iii-175: al garrir degli augelli eco risponde. m. c. bentivoglio,
premurosi / la sconsigliata raccettaste, ed eco / feste a quel suo garrito.
, anzi gaudiosamente mangiare, esclamò [eco.]. = comp.
sale morivano / di noia: solamente l'eco delle gavotte, /...
se la gazzetta di venezia si sia fatta eco del de marchi, ii-91:
con una gemebonda malinconia che pare un'eco della meraviglia. gozzano, 46: certo
timido amante... è l'eco del tasso, un'anticipazione del tancredi
come la storia è il riverbero e l'eco della dialettica. = deriv.
per le valli cave, / ov'abita eco, che i mia pianti gemina.
una voce acuta, che venia dall'eco in un vicino portico geminata. foscolo
percossa, geminata e centuplicata, quasi da eco molti- lingue per ogni dove, contiene
quella risata generale, a cui fecero eco anche gli avvocati e le parti, rispose
inafferrabili fioriture dal capriccio di una sottilissima eco. ma questo si vede meglio nella
aria giuochi, / ma dove un disgraziato eco non sia. tommaseo [s
(con speciale riferimento alla risonanza dell'eco). -anche: effetto ritmico.
. giocosa voce, giocosa immagine: l'eco. chiabrera, 1-i-87: nulla unqua
magistrato. salvini, 5-119: l'eco correva infino a'sardi, / e alla
andiamo ai campi ». e quell'eco fredda, tenace, / è giunta fino
bisogno, e non la voce d'eco. tasso, 17-92: librar con
lusingava il silenzio della notte a formar eco delle sue lodi. roberti, x-88:
con una gemebonda malinconia che pare un'eco della meraviglia. -sostant. gorgheggio
augelli / a cui da cavi alberghi eco risponde. g. gozzi, 471:
labile e fioca e remota, basta l'eco del modellato e modulato silenzio discorsivo e
ma solo il frequente vicendevole rimbalzo dell'eco. -intensità di pulsazioni (nel
delle guancie, e dolce suoni / l'eco de'baci in cavernoso viso. foscolo
croce, ii-n-112: a quei giovani fecero eco hegeliani o hegelianeggianti slavi, con l'
per una sua luce infinita, trova una eco nel suo popolo. =
al cantore / che nella voce ha l'eco dell'ignoto. gentile, 2-ii-163:
petrarca, i-2-149: [ivi era eco] quella che, lui amando,
non serba né anche la illusione dell'eco. ungaretti, ii-24: la notte sperde
atre fonti sonore (una voce, l'eco, ecc.). mascardi,
udito quella muta imitatrice dell'altrui voce eco? tartara, 8: altri [uccelli
senza senso comune, presumendo far eco al carducci o al guerrini?
-figur. letter. immagine della voce: eco. simintendi, 1-126: ingannato per
voce, / che risponde da'sassi ov'eco alberga, / sempre nimica fu del
sì vario accidente, / un'imagine d'eco e di chimera. goldoni, x-123
, / oziose in italia odono l'eco / che al par de'carmi fe'dolce
. govoni, 9-44: vorrei l'eco chiusa / immortalmente dentro il cuore alla
suppose che in quelle parole suonasse l'eco delle altrui impazienze: e, sdegnoso
non d'altro avranno sembianza di un eco imperfetto e confuso. -ansimante (
le aurate volte / a lei l'impietosita eco ripose. berchet, 34:
.. fu lanciata a rimbombare con eco lungo e funesto in italia, e il
tommaseo, 3-i-150: il putchine è un eco del byron; e purtroppo in polonia
govoni, 757: ora la melodiosa eco del chiù / che piangeva l'amore dai
nervi, tutto è un ricordo e un'eco, e palpita e respira.
potete -nessuno ormai può, senza farsi eco di credulità inconcepibile -sperare iniziativa dal governo
di abramo lincoln non può essere oggi l'eco o il coro del tristo quacquero incroatato
prima indifesa lettura da ragazzino, una eco della involontaria clausola endecasillaba sfuggita dalla bocca
frastuono del traffico diradava in un'eco indistinta. cassola, 4-309: la
nencioni, 1-208: mazzini sembra un'eco di carlyle quando inveisce contro 10 scetticismo
nella voce di lei ritrova l'eco dei giorni infantili. lucini, 1-219:
opra, / oziose in italia odono l'eco / che al par de'carmi fe'
? -ripetè la voce, che parve eco nella nebbietta bassa che veniva a infoscare e
i. neri, 4-51: amabil eco, / io vo'darti una pasta inzuccherata
morte che al suo fremito indiavolato fece eco tutto il coro de'sacerdoti. a.
: risuonarono due fucilate. ingannata dall'eco, nelly credeva che venissero dall'oliveto
giù da un gradino, e subito l'eco ingigantiva e moltiplicava il suono, misurando
nel profondo gorgo della gorga e fa eco nel petto. bocchelli, 11-41:
, il cigolio degli assi, l'eco dei villaggi vuoti traversati di corsa.
quelle vicende giudiziarie... giunge l'eco fin nel giornale. dove, nel
, / i suoi strazii amorosi aprir suol eco. redi, 16-iv-214: non voglio
distanza mi arrivano all'orecchio come l'eco di qualche fantastico baccanale. è l'inno
signori del petrarca, non trova alcun eco tra le altre nazioni. 7.
, innocuo e sanguinoso, / sento l'eco di quello che t'uccise. sbarbaro
se la voce ha tono innumerevole / d'eco, e appena ne odo la cadenza
di desiderio, il cuore non vi fa eco alcuna. = voce dotta,
dorso / e giuri ch'a'nitriti eco risponda. spallanzani, 4-ii-173: alcuni
nostre querele al curvo / etra [eco] insegnava. rebora, 220: il
splende la luna, e dal confine eco / per lor spinge il bel cintio eto
, 4-279: per onestà debbo dire che eco non è affatto un fanatico dell'
e integrati ch'egli attribuisce a umberto eco... sia sufficiente a mascherare
, 4-279: per onestà debbo dire che eco non è affatto un fanatico dell'integrazione
: scende la notte, né l'eco gl'interna / pei monti le note canzoni
si spegnesse come l'armonia che fa l'eco interna nel battistero. borgese, 1-264
dietro le sparse monete / interroga l'eco. 6. figur. cercare
stanotte / che intesse / di cristallina eco del cuore / le stelle / quale
ariciare. gualdo priorato, 10-ii-79: un eco de'più meravigliosi d'europa..
che nel cuore, / dove l'eco amorosa è ancora un bene, / la
cerere. -inventrice delle rime: eco. g. rucellai, 195:
il suon rimbombi de la voce d'eco, / che fu forse inventrice de
, 9-1-189: quando si parla sott'eco, si trova un invigorimento e una
e. cecchi, 6-69: nessuna eco umana turba gli angelici appelli del 4
iporchèma', o canto a ballo, dell'eco o di pane o di satiro
bene e ne avesse fatto l'eco del suo sacrifizio irrivelabile. =
. -ripetere un suono per effetto dell'eco; far rimbombare. sannazaro,
fonte. alamanni, 4-1-301: prega [eco] d'udir di lui le note
. n. franco, 7-356: eco, per accrescere le mie pene, filena
iustate, se trovassero false in una eco de li dicti, per omne volta cascaranno
sua iuven- tute che una ninfa chiamata eco s'innamorò di lui. = voce
4-182: nella sua maggior floridezza 1'* eco 'non ebbe mai più di un
cantai et arsi! muzio, 5-18: eco risponde a'lagrimosi accenti / con la
lacrimosi. venditti, 37: tace l'eco della sinfonia / che per il mondo
imbecilli... tremarono e fecero eco flebile alle lamentanze di molti. [sostituito
, 3-35: la sora settimia era l'eco, il coro, a seconda la
e di strida. fantoni, ii-143: eco de'miei lamenti, / cetra fedel
; / ma solo a'suoi lamenti eco risponde, / ch'ogn'altro augel quetato
col guizzo di una cosa luminosa e coll'eco brontolone di una frase, di un
il passo / eterno con la sùbita eco breve. d'annunzio, iii-2-351:
: dopo qualche momento sentì anche l'eco del monte, che ogni tanto ripeteva languidamente
parole; ne rimase / appena un'eco languida. b. croce, ii-n-69:
che vi si può sentire è un'eco languida, aforistica e indimostrata della grande
/ aurora, amore festoso, d'un'eco / popoli l'esule universo e lasci
.: popolano di condizione sociale ed eco nomica infima, delle regioni
: pellata pellandruccia, / io son l'eco, e son lecco / di questa
, come polveroso, una specie d'eco subacquea d'interrotte musiche lontane. una
del litterale, si perdesse di udita quell'eco, che ne aveva a risonare
levato stanotte / che intesse / di cristallina eco del cuore / le stelle / quale
da un lampo di fantasia o da un eco melodico. ferd. martini, 1-i-353
casotti, 1-4-49: s'alza a far eco a questo un linguacciuto, / pallon
marradi, 419: sente il poeta l'eco misteriosa, il palpito / dell'armonia
ragiona, / cui straniera da lungi eco risponde. gravina, 164: esprimendo
, 5-155: dalle colline arriva l'eco d'un canto liturgico. -lingua liturgica
mese o qualche anno prima e l'eco è ammutolita del tutto. e
un giovedì, giorno nel quale 1'* eco 'si pubblicava, venne a proporre
nuovo il silenzio, con appena appena un'eco metallica nella lontananza, dalla parte dove
, 1-79: lontani andremo e serberemo un'eco / della tua voce, come si
sommari, estratti -con riferimento alla ninfa eco, trasformata in sasso, di cui
amo di forma lunare di un confusissimo eco. r. cocchi, 1-115:
litterale, si perdesse di udita quell'eco, che ne aveva a risonare tanto
del pastore / cui lunga da'sepolcri eco risponde. l. gualdo, 150:
macroeconomìa, sf. econ. macroanalisi eco nomica (v. macroanalisi
firenze] ogni casa ha il suo eco, e le pareti e i muri maestri
non furono che un inutile e compassionevole eco dei primi. botta, 6-i-150: non
quante fiate di parlar bramosa / [eco] richiede al ciel le sue mancate
europa l'unificazione della francia e l'eco del quale respinse tre anni dopo lo
pure ch'el sia morto; / et eco vignando dui vilani / ch'avea dui
, e nella luce, la sediziosa eco di una « marsigliese » lontana tanto lontana
quel poeta, che non frappone l'eco nel verso, non è poeta: né
verso, non è poeta: né quell'eco scritta nel margine sarà imitazione del poeta
: nella ghiaia bagnata s'arrovella / un'eco degli scrosci. umido brilla / il
1-72: nello stanzone s'ode l'eco d'un picchiettare assiduo, d'un
martellìo continuo / che mi risuona in eco dolorosa / in fondo a 'l cuore
capace di alterare le proprietà di un'eco radar e di ostacolarne 11 rilevamento.
c'eri. / per casa era un'eco dell'ieri, / d'un lungo promettere
e meco / di te portai sola quell'eco. d'annunzio, iv-1-185: «
, 17: da fuori, l'eco meditabonda / del coro dei pazzi saltellante e
d'un'erba c'ha nome melliloto [eco.]. crescenzi volgar.
un balsamo. quaglino, 3-151: l'eco dei mondi, la melode arcana,
197: o infinitamente amata, l'eco / della morbida voce tua, carezza /
ad alta voce, e gliene ripeteva eco, testificando in tal guisa ch'egli
e (a livello politico) di dirigismo eco nomico nell'europa moderna,
esser sole. chiabrera, 1-iii-351: eco del vago maggio il primo giorno,
millenario, o inspirato da un'eco di sentimenti messianici che venia dall'oriente
strada, tranne, improvvisamente, l'eco metallica d'un martello di fabbro ferraio
il silenzio, con appena appena un'eco metallica nella lontananza, dalla parte dove
fo al fragor de'bellici metalli / d'eco tremendo rimbombar le valli. monti,
del millenario, o inspirato da un'eco di sentimenti messianici che venia dall'oriente,
): molti medici ancora, facendo eco alla voce del popolo (era, anche
l'ebbe detto, si udì ripeter dall'eco che si tornava da quelle fabriche:
come un'ombra, ha come un'eco nel cielo, sì che la selva
, e co 'l stridente, / un'eco dormente risveglia / tra'silvestri mirteti ed
da un gradino, e subito l'eco ingigantiva e moltiplicava il suono, misurando
di noi possiede una mitologia personale (fievole eco di quell'altra) che dà valore
perduta nel vuoto del passato, senza eco che le rispondesse nella vita attuale, si
dal mare. bacchetti, 11-8: l'eco del modellato e modulato silenzio discorsivo e
della mia e le sue risposte un'eco delle mie parole. -variazione.
danno i natali a me [l'eco] presso che spenti / un'aria molle
g. bassani, 3-61: l'eco ingigantiva e moltiplicava il suono, misurando
è un'armonia del creato, un eco del mondo invisibile, una nota dell'
mentre lo mettevano al mondo, un'arcaica eco lungamente gustata di tutto il latino.
una fuga di note musicali in un'eco che le moltiplichi. = deriv
ripete solo suoni semplici o parolemonosillabiche (un'eco). frisi, xviii-3-381: noi
sul suo corpo, ebbero la loro eco, tardiva ma montante via via che il
denaro, una rendita, una spesa, eco.: per lo più in relazione
il suo battito io ne sentivo l'eco dentro. pavese, 2-74: rimase e
govoni, 261: negli orecchi come un'eco interminabile / mi muore il canto triste
e un cannoncino suscitavano ogni tratto l'eco dell'opposta montagna. gozzano, i-634
pascoli, 74: ha come l'eco / d'un gran pianto nel cuore
zena, 3-74: dei morti studi l'eco / non mi risponde nulla..
placito di teano, v-5-1: sao eco kelle terre, per kelle fini que
iii-3-184: il tuono, ripercosso dall'eco delle valli, mugghia spaventoso. carducci,
per l'etra / di nitriti spezzati eco sonora. salvini, 48-107: a
mugghi, belati, augei, rivi, eco e vento. firenzuola, 462:
crumiri! ». un mugghio gli fece eco. 4. fragore prolungato e
onde rimugge, anzi rintuona, l'eco. -diffondere un suono flebile e
, geminata e centuplicata, quasi da eco moltilingue, per ogni dove, contiene
, rimorchiata. 14. fis. eco multipla: eco caratterizzata dalla ripetizione di
14. fis. eco multipla: eco caratterizzata dalla ripetizione di un suono per
ogni colpo sonoro dei tamburelli, facevano eco le urla degli spettatori. -nel
sedici cori, con un coro di eco fino in cima alla cupola, che intendo
udito quella muta imitatrice dell'altrui voce eco? s. maffei, 7-23: oppressa
guerra; / ma muto fu l'eco del libero squillo, / ma, come
, e in par- tic. di eco, e innamorato ardentemente della propria immagine
a ferirci l'orecchie e 'l cuore un'eco dolorosa, che ne dichiara fragili,
/ a le soavi sponde, / ov'eco sol risponde / ai nostri armenti.
non più latrato di cani, ne eco / più di rumore: silenzio ne 'l
archi neri, / se ne destano l'eco i passeggeri: / « lunge,
uva, 224: perdeo [eco] già nervi ed ossa / per narciso
lampedusa, 37: da lontano giungeva l'eco di schioppettate sfuggite a sentinelle nervose.
terra. -la ninfa vocale: eco. gozzano, i-1121: ripetono infinite
: la risposta dell'uno è l'eco del pensiero dell'altro; non abbiamo bisogno
dicendo. gnoli, 1-297: lunga un'eco intesi / dal campidoglio, e le
istanza concitata della nòttola, e l'eco funerea. -in espressioni comparative che
... fioco or passa quale / eco notturna per vallea silente. fratelli,
selve o ne'monti, lei [eco], ruffianella compiacente, la teneva
sensualità della rinascenza fiamminga, e un'eco, si direbbe, dell'antica e crudele
224: dentro la più profonda / spelunca eco si dole, e nuda voce anco
. -figur. amplificare (un'eco). gatto, 1-50: solitudine
. -ohè! rispose una voce come un'eco che veniva dal cielo. g.
nella risata grave e oleosa che fece eco a quelle parole, la teresa riconobbe
quest'ultimo). u. eco [l'espresso, 20-vii-1980], 19
me già dalla valle ombrifera / fan eco i venti. foscolo, gr.,
che simonide poeta aveva aggiunto all'alfabeto eco... due figure di lettere,
rimandano i suoni articolati e formano l'eco più fiate replicata. algarotti, 1-iii-315:
luce infedele / e di strade un'eco ti allaga il cuore, / docile arriva
silenzio e quiete immobile percepiva, come eco d'un suono, una trepidazione senza
, una trepidazione senza moto, l'eco dell'ondosità esteriore. 3
-opera aperta: concetto elaborato da u. eco (1932-viv.) per indicare il
nell'ambito delle poetiche d'avanguardia. eco, 3-tit.: opera aperta.
tuoni d'opera, deboli e senz'eco. -opera di melodia: la
né pietà di lui sente altri che l'eco, / che cupa ne ripete e
. de maria, 84: l'eco non oscilla / giammai nel solennissimo silenzio
dell'uva, 224: perdeo [eco] già nervi ed ossa per narciso
: poi dissi, lentamente, con l'eco della musica dentro l'anima,
ed alcune cannonate caddero con tonfi senz'eco in un'atmosfera d'ovatta.
suono per assenza di risonanza o di eco di un ambiente. e.
,... dove era l'eco di una grande, dolorosa pacificazione.
si palleggiarono, come turbate, l'eco barbarica dell'aspro suono. bartolini, 20-81
ad occhi mortali e vi palpiterà dentro l'eco di un mondo affascinante. pirandello,
quella assurdità grossolana e maligna avrebbe trovato eco nelle masse, e venti o trenta pappagalli
in lauro o in una giovenca, eco in quella voce paragogica, narciso in
nel racconto paranoico dell'ometto, l'eco di una leggenda locale, tenace e
intanto il vicin parco e i prati / eco destàr per le remote valli / e
scioperi né agitazioni di ferrovieri né l'eco delle discussioni parlamentari. d'annunzio,
nella valle ombrosa / parla con l'eco. pavese, 1-102: di sopra sentiamo
: pellata pellandruccia, / io son l'eco e son lecco / di questa tua
., 1-91: al canto della selva eco rimbomba, / ma sotto l'ombra
sembrava sentir trasalire ancora in ogni pietra all'eco di quei passi ladri. bettini,
i-132: il nostro passo diffondeva l'eco / tra quei rottami del passato vano.
, da lungi / a lor fann'eco i più solinghi boschi. foscolo,
nelle bandiere portavano effigiato un agnello. eco, 10-195: una massa di pastori e
ricco, pastoso, pingue d'anima eco d'armonium, il galeotto della storia
, paventando, il nome / l'eco dei monti e la marea dei mari.
candente resiste ed insiste; dura l'eco d'un ritmo pea- nico e virile
, sparlarne. angiolieri, xxxv-11-384: eco per me ne conterò novelle / al
, il pendaglio e la faretra / eco fanno al fragor delle catene / che
ei / sostenne. aretino, 14-9: eco ombra invisibile, che vivi / e
xiii-410: ci sono proposizioni che fanno eco l'una all'altra, frasi che
-definitivamente. caproni, 5-22: in eco. / nel battito già perdutamente /
. ferrerò, 1-32: tace l'eco dei grandi ippocastani / ché ai recessi
scoperta di sommergibili immersi, mediante l'eco che si ottiene con un proiettore ultrasonoro
le scendenti spire de la conchiglia un'eco / d'antichi pianti, un suono
di luce infedele / e di strade un'eco ti allaga il cuore, / docile
la mitologia greca è la personificazione dell'eco. labriola, iii-141: dovunque l'
3-95: dal profondo delle strade perveniva l'eco di una radio. 6.
, né agitazioni di ferrovieri né l'eco delle discussioni parlamentari. -essere tramandato,
adatto alla pestifera iniziazione. e un'eco ferale è nel nome del palazzo e nelle
luciano], iii-3-371: questa è l'eco petrosa, amica a pane, /
suono di quella voce armoniosa / un eco di piacer mi desta in core.
aurora, amore festoso, d'un'eco / popoli l'esule universo e lasci
« andrea! andrea! », eco della duse stanca. pratolini, 10-442
inferiore. berchet, 1-53: fanno eco a tutte queste fandonie estetiche, che
la conversazione anche sommessa è ripetuta dall'eco a voce alta. e. cecchi,
e. gadda, 7-269: la ninfa eco arse ella pure di lui [narciso
[di ate] con la sùbita eco breve.. d'annunzio, iv-2-878:
, 1-72: nello stanzone s'odej'eco d'un picchiettare assiduo, d'un
dei poveri cittadini. muzio, 5-18: eco risponde a'lagrimosi accenti / con la
: il pietoso addio di bice sembra un'eco della dolorosa rassegnazione di beatrice. visconti
sentir trasalire ancora in ogni pietra all'eco di quei passi ladri.
. periodici popolari, ii-494: 'l'eco degli operai', trattato dalla coscienza di
questo ricco, pastoso, pingue d'anima eco d'armonium, il galeotto della storia
la notte tormentata dal piovisco rifiutava qualsiasi eco. = deriv. da piova
di grandi acque, / s'udiva ancora eco di cembali, eco / di timpani
/ s'udiva ancora eco di cembali, eco / di timpani, eco di piovosi
cembali, eco / di timpani, eco di piovosi sistri. 6.
fra il pispillìo dell'acque, l'eco, / nell'isola regale ove io son
favolosa grotta di meraviglie gratuite, un'eco o presentimento del paradiso deliziano.
xxx-10-79: fin da l'altra riva / eco, al suo canto placido, risponde
naturalmente, c'è chi ha fatto eco in italia. = propr.
rocche rodopee / fean con l'alto pangeo eco dolente. 6. locuz. italianità
ed armoniosa. -eco polisillabica: eco che ripete parole costituite da più sillabe
e l'odio. qui, quell'eco ed anche / quel polverìo di ditteri,
, come un profumo d'incenso, un'eco d'inni, nel nostro cuore pio
532): molti medici ancora facevano eco alla voce del popolo...,
le campane. -avere un'ampia eco nell'opinione pubblica. g. capponi
? p. fortini, iii-426: eco che a un tratto... si
cantare e sentire la risposta da un'eco fuori della porta angelica, verso monte
come un profumo d'incenso, un'eco d'inni, nel nostro cuore pio
cantar è portentoso, / odi ch'eco ti fa sincera valle. lanzi,
i-343: livorno: che fu come l'eco possente di genova e del suo apostolo
efficacia. mazzini, 92-37: l'eco di quell'ultima parola, patria,
come torma nel cielo, come l'eco nel mare. qui dove è quasi distrutta
le aurate volte / a lei l'impietosita eco rispose: / e dagl'infimi chiostri
. alamanni, 7-i-84: sente [eco] il bel corpo di durezza pregno
premiato come nel premiante. tj. eco, [« l'espresso », 5-
, né lontane né vicine; / eco di péste né tarde né preste, /
de libero, 1-129: tu sei l'eco violenta d'un luogo: / una
non era / che dell'altro la sùbita eco breve: / onde il suo capo
qual bene e ne avesse fatto l'eco del suo sacrifizio irrivelabile. ojetti,
24: dentro la più profonda / spelunca eco si dole, / e nuda voce
ne le scendenti spire de la conchiglia un'eco / d'antichi pianti, un suono
pena per li prie- ghi / d'eco e de l'altre in lor sermon prolisso
c'eri. / per casa era un'eco dell'ieri, / d'un lungo
quelle vicende giudiziarie di cui giunge l'eco fin nel giornale, dove..
moltissimi poco sententi, costoro tutti fanno eco tra loro ogniqualvolta si tratta di porre in
moltissimi poco sententi, costoro tutti fanno eco tra loro ogniqualvolta si tratta di porre in
moltissimi poco sententi, costoro tutti fanno eco tra loro ogniqualvolta si tratta di porre in
. cesarotti, i-xl-i-ix: da quell'eco è spento / il protervo ronzio d'
parmi, col fine di soddisfare a bisogno eco nomico, la moneta di
dell'amore misto... trovò eco in italia presso gli ultimi pro- venzaleggianti
ardimento spartano del belligero pubblicista non trova eco, sembra eccessivo financo agli stessi suoi
quelle scene, par di sentire l'eco di simili o affini scene pulcinellesche, che
petto. govoni, 489: come l'eco che muore / sopra lo scoglio calcinato
pastasciutta; pommarola. u. eco [« l'espresso », 15-xi-1987]
ignobile, immondo. u. eco [« l'espresso », 12-iv-1987]
dì e notte, e sempre come l'eco. cantù, 3-1 io: la
. niccolò del rosso, 1-183-8: eco frutto che porto / per l'imperio
.. in quanto se ne sviluppa per eco o rimando una successione di suoni brevi
circolo sarebbe facile ad ottenersi. u. eco [« l'espresso », 15-v-1988
sua filliuola, ed eliino rispuosero: eco che la tua filiuola è guarita, né
per voi, però, può essere l'eco ingenua e selvaggia dei nostri monti.
che... sono pronti a far eco al perpetuo tipo del 'cantator temporis
/ del giorno, e spande una lontana eco. piovene, 14-74: era ansioso
muover delle labbra, poche parole d'eco allo scherzo e subito toma la quiete.
, la quale dà rilievo anche all'eco più fioca. 3. istintività
è proprio o caratteristico del quolibeto. eco, 10-188: se quel nuovo sapere che
. spaventa, 1-2: un po'di eco di quelle battaglie mormora ancora soltanto nelle
cose più infime e basse sono un eco, rabbattuto da quella musica grande ed instancabile
suo essere. -risonare di un'eco raccapricciante (il silenzio). pavese
andavan rabbuffati nel canto del fuoco a far eco al gru- golìo del fiume.
nei cori del manzoni era morto senz'eco in un gemito di cristiana rassegnazione.
raddoppiava. -moltiplicare con l'eco. mascheroni, 8-396: 1 rozzi
rozzi carmi il fier ciclope accoppia / eco facendo a lui l'ampia caverna, /
questo inganno, le tolse [a eco] la grandezza, la quale ella aveva
gli onor di benefica diva / raddopiate con eco festiva. metastasio, 559: raddoppia
'98, i radicali, senza alcun'eco nella nazione, si riducono ad assumere
: « impotenza concettuale » facevano eco gli oidi, che erano radicoidi, marxoidi
= comp. da radio1 e eco (v.). radioèco
= comp. da radio1, eco, aereo2 e altimetro (v.)
, e la ricevente ne capta l'eco, la presenza e la distanza di
era andato allargando, e insieme l'eco della sua reputazione. c. carrà
: già còrrea / co'sonori nitriti / eco a destar le addormentate genti, /
dieci volte al giorno a sibilare fra l'eco dei loro placiti. 3.
di cui faceva rimbombare l'eco quale rampogna al vergognoso ministero.
queste due sole parole, che tramandano un'eco potente. tarchetti, 6-i-417: la
quello invisibile onde rampolla la voce dell'eco, furono i primi squarci aperti alla
, 419: sente il poeta l'eco misteriosa, 11 palpito / dell'armonia che
-che riecheggia un suono (l'eco). caro, i-315: da
ultimo tratto rimasto infantile, come l'eco della giovinezza perduta: le ciglia un
emancipata da involucri classici e romantici, eco della vita contemporanea univerale e hazionale,
. forte sonorità (anche rinforzata dall'eco); rimbombo; boato. buti
sussistere. 6. raddoppiato dall'eco (una parola). landino [
: l'innocenza / reclama almeno un'eco, / e geme anche nel cuore più
stanche ripetizioni, che non hanno più eco. -mettere al mondo, procreare figli
spaventa, 1-2: un po'di eco di quelle battaglie mormora an
ualche mese o qualche anno prima e l'eco è ammutolita el tutto.
. scalvini, vii-1190: muta è l'eco che reiterava la mia voce.
metastasio, 1-ii-193: qual di remote voci eco festiva, / deifobe, s'ascolta
l'aria allor che se n'accende / eco rende / alle vampe del tuo clima
. -far giungere un suono (l'eco). g. stamfia, 139
che 'n cave e solitarie grotte, / eco, soggiorni, il suon de'miei
periodica milanese, 1-207: proprietà dell'eco quella essendo di rispondere molte volte il suono
perché di molto vinto dal superchievole dell'eco. -produrre un'eufonia o una cacofonia
... agli antri toma / dall'eco queruli spesso renduti. cesari, iii-265
moltiplicare, riflettere un suono (l'eco). - anche sostant. martello
ode intorno / che il replicar dell'eco. c. i. frugoni, i-10-140
ribellarsi. maestro sanguigno, 75: eco che voi, li quali la vostra
, 2-7: alle mie sospirante voce sola eco della voce aemula novissima offerrvase risponsiva.
lo stesso accento, meravigliandovi che nessuna eco sia rimasta del dialetto di genova, che
valore eufemistico per indicare situazioni di recessione eco nomica, di crisi politica
105: la voce ribattuta... eco si domanda. lubrano, 1-258:
esopo volgar., 7-163: intanto eco venire la mosca, la quale,
iron. o spreg.). eco [« alfabeta », giugno 1983]
parvenza, segno, indizio, traccia; eco. stampa periodica milanese, i-141:
loro fuggito affatto dal cuore l'ultimo eco delle semplici parole del rustico guidatore di
ibena ogni monte, ogni lito / eco formi al tremendo ruggito. -sostant
fera cacciata si rimbosca [la ninfa eco]. i... ridotta alfin
tr. ripetere alla lettera, come un'eco. -per estens.: ripetere frasi
{ rieccheggiato). riflesso più volte dall'eco (un suono).
sua, ombra di un'ombra, eco di un'eco perduta, riesperiva, nel
di un'ombra, eco di un'eco perduta, riesperiva, nel silenzio e
che scaldava il core alla gioventù, un'eco di tutto questo tumulto di speranze,
acque, quel grido si rifletté come un'eco in tutti gli abitanti di quella valle
indipendenza del suo temperamento, sensibile all'eco congiunta di suggestioni diverse, dall'intimismo
l'effetto di rifrazione: luce ritratta, eco di un suono. manzini, 18-132
3. per estens. ripetere, fare eco. felice da massa marittima, xliii-243
-risonare; ripercuotersi (un suono, l'eco). salvini, 13-227: questi
e intorno a lor si rifrangeva l'eco. parronchi, 18: il suono delle
-che sì ripercuote (un suono, l'eco). montale, 2-06: rifranti
rimario addosso. foscolo, i-814: l'eco / che al par de'carmi fé
govoni, 757: ora la melodiosa eco del chiù / che piangeva l'amore
alterne. giuliani, ii-394: un'eco si sente; da una parte si manda
stampa periodica milanese, i-290: un eco fortissimo si rimarca nella caverna. tarchetti,
tutta l'italia fu un rimbalzo ed un'eco invadente di note drammatiche patetiche o minacciose
1-224: odo rimbombamenti di arme con un'eco guerriera di trionfali festini.
facevano un risonare e un rimbombamento d'uno eco..., maninconoso e miserabile
. diffondersi con un effetto di profonda eco; ripercuotersi neltaria amplificato e incupito (
rimbombare et e'greci detta voce chiamano eco. della porta, 8-10: achille
nel profondo gorgo della gorgia e fa eco nel petto. algarotti, 1-iii-314: in
l'urlo di un corno che rimbomba in eco. calvino, 1-85: sotto un
... fu lanciata a rimbombare con eco lungo e funesto in italia, e
tr. ripetere un suono incupendolo (l'eco). chiose cagliaritate, 129:
bibbia volgar. [tommaseo]: eco risonante rimbombio delli altissimi monti. p
, garibaldi e dante. -notizia, eco di un fatto. l. salviati
mio dovere più urgente. u. eco [« alfabeta », gennaio 1984]
sionne non ha cessato mai d'insegnare all'eco degl'italici colli il cantico della lode
sconsolate e remissive zitelle, rimormorava in eco blanda e sciatta il suo [di
765: formarsi l'orecchio al rimugghiar dell'eco d'alcuna grotta frequentata da'barbagianni.
onde rimugge, anzi rintuona, l'eco. leopardi, 189: udirò il grido
levare neppure un gemito per sospetto che l'eco lo raccogliesse e lo rincacciasse loro nel
rimando. pea, 7-640: come eco a rincalzo: fa il verso.
tardissimo ogni notte, era avvezzo au'eco dei suoi passi nelle vie lunghe silenziose
, 269: volete sentire l'eco dei vostri cinguettìi / sotto le gronde
l'alte non vide acque né udille / eco dame ed immagine vorrei, / se
fiacca. 2. riflesso dell'eco (un suono, un rumore).
; rimbombarne; riecheggiarne, rimandarne l'eco. la spagna, 2-34: ben
colli, o roma, il sacro eco rintuona / de l'editto che volse
rintonare2), agg. riflesso dall'eco (un suono). caro
: le istesse voci della fanciulla, dall'eco della grotta rintonate...,
. col fine di rintostare e fare eco ai generosi sensi del foscolo.
giuochi, / ma dove un disgraziato eco non sia. foscolo, i-807: per
. graf 5-898: là, dov'ogni eco tace / del mondo afflitto e rio
sona e raddoppia la sua simiglianza e fa eco. d. bartoli, 9-31-1-27:
iii-3-184: il tuono, ripercosso dall'eco delle valli, mugghia spaventoso. dannunzio,
o un suono; rimandarlo con l'eco. cesariano, 1-10: noi vedemo
g. del papa, 5-56: nell'eco si sentono più volte le voci medesime
suono / di grido in grido vagabonda l'eco. marradi, 144: ogni lor
15. ritornare indietro per il fenomeno dell'eco; diffondersi in un luogo, moltiplicarsi
: lo quale rimbombo li poeti chiamano eco. visconti venosta, 290: appena comparve
scaldava il core alla gioventù, un'eco di tutto questo tumulto di speranze, di
corpi. 3. riecheggiamento, eco. celli, 15-278: gli angeli
a quell'accento. era come un'eco ritornante, come una ripercussione recata da
, 7-ii-137: benché tu sia come l'eco lontano che bisogna aspettar un poco prima
un suono, una voce (l'eco). fantoni, i-65: già
e dopo qualche momento sentì anche l'eco del monte che ogni tanto ripeteva languidamente
[s. v.]: eco che ripete la voce tredici volte.
.. / ella prega; ed un'eco soave / ripete, sia buono,
preghiere. 2. effetto dell'eco. stampa periodica milanese, i-207:
considerai che i suddetti fremiti avevano maggior eco e ripetitura e più durata di quelli che
vampe, / con negli orecchi l'eco degli scoppi, / seguitasti la via tra
g. del papa, 5-56: nell'eco si sentono più volte le voci medesime
italiana diversa dalla toscana'. u. eco [« alfabeta », 49, giugno
e la fluidità del perenne, farla eco a tutti i suoni della natura e della
. arienti, 126: tu mestissima eco e risonante, / che gli ultimi miei
acclamazioni, o li riflette col fenomeno dell'eco; che ne costituisce lo spazio di
metallo. -in senso generico: eco di un suono nell'aria. deledda
che avevano una strana risonanza, come l'eco di un galoppo di cavalli su un
facevano un risonare e un rimbombamento d'uno eco... maninconoso e miserabile per
un dio. -riflettere con l'eco. sannazaro, iv-82: titiro,
di parlare prima: cioè la risonevole eco. 2. potente (la
rispondenza / come un canto ha nell'eco delle forre delle montagne azzurre? c
12. rimandare un suono (l'eco); riecheggiare (un luogo)
dorso; / e giuri ch'a'nitriti eco risponda. segneri, iv-65: chi
rispondesse subito al delitto, conforme l'eco risponde subito al suono? varano,
le aurate volte / a lei l'impietosita eco rispose. cesarotti, 1-ii-269: tutte
del pastore / cui lunga da'sepolcri eco risponde. gozzano, i-1121: ripetono infinite
un suono una o più volte (l'eco). -anche in relazione col discorso
già rispondon la parola mozza / com'eco suole ne le nostre selve, /
servile, / che risponde dai sassi eco dogliosa. stampa periodica milanese, i-207:
periodica milanese, i-207: proprietà dell'eco quella essendo di rispondere molte volte il
-per simil. suono rinviato dall'eco. bontempi, 2-1-170: gli esercizi
cantare e sentire la risposta da un'eco fuori della porta angelica. 2
uno riflesso ai voce il quale è detto eco, rispondendosi... e tal
carducci, iii-7-462: non appena un'eco della tromba di senofonte, filosofo,
g. quirini, xlix-88: eco la morte che ogni dì ti rode /
-ripercuotersi contro un ostacolo (nell'eco). domenichi [plinio],
peli stridisce. sannazaro, iv-9: eco rimbomba, e spesso indietro voltami /
diffondersi di notizie o della fama; eco immaginata di un evento. f.
felice di trovarmi al rissuono continuato dell'eco glorioso de'publici insigni gesti, e
, l'interprete della storia, l'eco del passato. 3. che
. v.]: risvegliare l'eco col suono, con canto. tarchetti,
questa notizia è procurata unicamente dall'« eco della stampa », mercè dei 'ritagli'che
, a quell'accento. era come un'eco ritornante, come una ripercussione recata da
. pellico, 2-427: io fo eco a salvator rosa che declama contro il
tomba di tutankamen abbia avuto nel mondo eco più sonora. per novità di significati
. -ripercuotersi per il fenomeno dell'eco, echeggiare (un suono).
: le istesse voci della fanciulla, dall'eco della grotta rintonate e, così donnesche
raddoppia la sua simiglianza, e fa eco. pellico, 2-167: non abbiamo
si diffonde ampiamente nello spazio (un'eco sonora). gozzano, i-1123:
la conversazione anche sommessa è ripetuta dall'eco a voce alta e commentata da singulti
ai loro letarghi obliosi è giunta l'eco di questo fecondo ritorno della più bella illusione
codice di comportamento dei robot. eco, 4-375: qualsiasi narratore accetterà come convenzione
. govoni, 9-87: viene l'eco d'una romanèlla / dai campi.
una terminologia per iniziati che però trova eco nelle nostre reminiscenze d'infanzia ed evoca
miei fastidi famigliari. 8. eco, influsso, riminiscenza di motivi o tendenze
rombante nell'ombre lontane; / non eco lo frange, non soffio / di turbine
un suono, una voce, l'eco). misasi, 7-ii-19: cento
come un sol colpo, e l'eco rombò di valle in valle finché si
repubblicana, ricordo... la sediziosa eco di una « marsigliese » lontana.
: risaliva dal fondo delle viuzze l'eco di un povero concerto, condotto dal battere
rose / alle dolci carezze del sol. eco, 10-tit.: il nome della
se medesimo gran diletto. e intanto eco venire la mosca, la quale, per
tonanti, desti in ogni più recondita eco dal fragore delle artiglierie e dal suono
, i-132: il nostro passo diffondeva l'eco / tra quei rottami del passato vano
'n cave e solitarie grotte, / eco, soggiorni, il suon de'miei
/ nostre querele al curvo / etra [eco] insegnava. rovani, ii-165:
fulgore della musica italiana. u. eco [in « alfabeta », giugno 1983
iberia ogni monte, ogni lito / eco formi al tremendo ruggito, / come un
l'urlo di un corno che rimbomba in eco. il tamburino che ralla a lutto
851: qual inno embaterio, cui l'eco risponda, / squillando le tibie tra
« gazzetta di venezia » si sia fatta eco del soverchio rumore levato dalla nostra stampa
(un suono, un rumore, l'eco). s. maffei,
ed il profondo mare errando già / l'eco romoreggiante. serao, i-225: ambedue
improvvisa 2. figur. eco sollevata da una notizia. mente i
io7: per balze e mpi alpestri eco vagando / nelle tacite grotte si nascose,
gli alberi del giardino, come un'eco del suo cuore. 6.
le polemiche contro la monarchia trovarono un'eco nei termini di savoino, di sabaudico
le polemiche contro la monarchia trovarono un'eco nei termini di savoino, di sabaudico e
basso. fenoglio, 5-ii-96: l'eco dei loro passi saettava da una estremità all'
disgraziate e le più comiche avventure. eco [in v bompiani, i-368]:
e. salgari (1862-1911). eco [in « alfabeta », giugno 1983
preci. tarchetti, 6-ii-336: l'eco di un salmeggiare improvviso... veniva
cercano la tavola della loro salvezza facendo eco alle balordaggini declamate con tuono cattedratico dall'
. di montagna). eco fin « alfabeta », 49 (giugno
-ma fu un attimo solo -la tragica eco del sanzionismo strangolatore di pura marca edeniana
: le polemiche contro la monarchia trovarono un'eco nei termini di 'savoino', di 'sabaudico'
; la loro sonorità era prolungata dall'eco. nelly aveva l'impressione che anche
/ aurora, amore festoso, d'un'eco / popoli l'esule universo.
tonfi / scalzi dei topi percuotono d'eco / in eco i pianerottoli.
dei topi percuotono d'eco / in eco i pianerottoli. 2. per
fosse. -scandaglio acustico, a eco: apparecchio che determina la profondità delle
di un suono dalla nave e l'eco di tale suono, riflesso dal fondo
filo. -scandaglio ultrasonoro: quello a eco basato sull'emissione di ultrasuoni, che
commentatori di aristotile; e sono l'eco deltantiaristotelismo umanistico, che cerca nuove vie
sul marmo, destando sotto le volte l'eco d'uno scarpicciaménto aereo. =
sulle scatole quella gente là. u. eco [« l'espresso », 2q-v-1988
dal resto d'italia e trova un'eco nei paesi stranieri, non è uno scatto
il suon rimbombi de la voce d'eco. -che è stato sottoposto a
le scendenti spire de la conchiglia un'eco / d'antichi pianti, un suono di
rupi 7 scherzar suol garrula un'eco. pavese, 5-161: si sentivano nell'
: « ahi lasso! » itera l'eco. « io sono, or meco
» dic'ei: « stanzar » dic'eco. / « psìttaco io son »
», scherza la voce, / « eco tu sei, ma non qual fosti
cangiasti amor? » « muor » sembra eco che dica. 16. locuz.
ignivomo etna uscivano a r orizzonte, eco dalle concavitadi del campano vesuvio e del sassoso
di estrema discontinuità e disomogeneità. eco, 12-178: al testo va attribuita,
. -suono portato dal vento; eco. venditti, 1-252: ogni cimasa
una stracca e confusa epoca e l'eco scialba di una irrequietudine nata fra le tabelle
5-24: nei cuori si risveglia una lunga eco diricordi: molti e molti furono i giuramenti
, abitudine meccanica, aridità. eco, 4-33: lo stilema serve ormai soltanto
l'unica sussistente è quella del motore. eco, 4-41: una parte dell'umanità
dell'oggettivazione inconsapevole della propria esistenza. eco, 4-278: nella canzone di consumo.
. leopardi, 7-66: ella [l'eco] per grotte, / per nudi
il paese in iscombussolo, in festa. eco, 14-218: guglielmo, a'occam
. niccolò del rosso, 1-183-5: eco frutto che porto / per l'imperio
, facea scoppio per piacere di sentir eco, ché ancor ella baciava. canoniero
delle vampe, / con negli orecchi l'eco degli scoppi, / seguitasti la via
e di pine, / i sussulti dell'eco riose fantasticherie. ultimi
nell'orecchio con un lungo / fremito d'eco. govoni, 825: montale,
esso doro, me lo scriva pure. eco, 136: gli scrittori...
dei mobili mi faceva trasalire atterrito, l'eco del mio respiro mi cagionava delle allucinazioni
nella ghiaia bagnata s'arrovella / un'eco degli scrosci. piovene, 14-87:
di quelle vicende giudiziarie di cui giunge l'eco fin nel giornale. dove, nel
bel suon delle sue voci intatte / eco sonora, e presso agli antri cavi /
[tommaseo]: adirata e ricordevole [eco] lo sdebitarsi, altri si eran
/ di desiderio, se giungeva l'eco / d'una voce, d'un passo
-seconda visione, v. visione. eco, 4-77: si dia il livello minimale
qualcuno-, imbrogliarlo, truffarlo. eco [« l'espresso », 6-vii-1986]
], 4: ecco allora umberto eco che abbandona la sua proverbiale levità e si
rispetto a quelle tradizionali. eco, 9-21: questi tratti soprasegmentali appaiono sempre
e specifiche rispetto a quelle tradizionali. eco, 9-21: questi tratti soprasegmentali appaiono sempre
non può... essere ignorata. eco, q-14: occorrerà esaminare la nozione
perché aveva opposto resistenza in un vicolo. eco, 14-24: condizione stessa di esistenza
iii-4: per noi uomini mediocri e senza eco, spettatori e non attori, e
, nelle orecchie e nel cuore, l'eco della sua franca risata. bernari,
silenzio e attendere il ritorno d'un eco, si perpetua il primo richiamo della lontananza
a descrivere il significato connotativo. eco, 12-100: il topic (sia quello
delle sue leggi -come una 'semanalisi'. eco, 9-376. julia kristeva ha trovato
di semantica. - anche sostant. eco, 14-172: un vigoroso colpo di timone
. - anche: semantema. eco, 12-49: e nella nozione di interpretazione
riguarda un semema o i sememi. eco, 9-318: è solo dopo aver realizzato
c'è da svolgeva all'oscuro. eco, 14-336: ad alessandria incontrasta sul
affettata semibarbarie della lingua, sentì l'eco di quelle cittadinesche conversazioni. =
si sviluppa una vicenda narrativa. eco [« alfabeta », giugno 1983]
gradatamente, mediante la stretta omorganica. eco, 14-167: nella seconda metà del
da tale processo). eco, 12-44: nel fornire l'immagine di
che è proprio della semiosi. eco, 12-45: non riuscirebbe a mostrare come
una semeiotica o 'ars signi- ficandi'. eco, 9-14: in linea di principio,
della semiotica o semiologia. eco, 9-24: il problema del campo rimanda
più si serba algebrico e impassibile. eco [in v. bompiani, i-375]
ling. determinato semiolo- gicamente. eco, 12-17: regole di ipercodifica come le
di grano. - anche sm. eco, 14-102: il pane sugli aerei non
ampia e profonda / con rimbombi di gloria eco risponda. cesarotti, 1-xv-283: or
stomaco, l'intestino e la vescica. eco, 14-177: è...
la loro tristezza monotona, domandano un'eco di elemosina, singhiozzano il loro brindisi
altar, ma cavi tutti / fean eco alle altrui voci, agli altrui passi,
segni, 7-88: fassi sempre l'eco, ma non sempre si sente. campiglia
, degno di ammirazione, ma senza eco e senza effetto letterario, perché frutto d'
v-1-781: nel muro grigio viveva l'eco della lamentazione lugubre; e di là
delle imboscate e delle stragi, un'eco di ricordi, allo stesso modo, seppure
vile, / che, quasi ad eco imagine simile, / di donna serbo sol
1-79: lontani andremo e serberemo un'eco / della tuavoce, come si ricorda /
e capacità innovativa). eco [in « alfabeta », 49 (
, serrato, continuo, le fece eco da tutti i balconi circostanti. bilenchi
ecc., agli utenti abbonati. eco, 4-75: in equivoci del genere incorrono
secoli ha dato / soltanto servi. eco, 5-84: sono uomini silenziosi e schivi
, ai poeti degli anni cinquanta. eco [« l'espresso », 27-i-1980]
attribuiva caratteri prodigiosi (e costituisce l'eco della realtà storica per cui, a
corpo militare. - anche sostant. eco, 14-64: come fare l'indiano.
essere al colmo della gioia. eco, 14-288: si tratta di immaginare come
12-225: quello che m'era sembrato l'eco irregolaredegli zoccoli della mia giumenta...
fenoglio, 5-i-497: talvolta, l'eco d'una fucilata, neutra, distante
del gergo giovanile). eco [« l'espresso », 20-x-1991]
parole d'amore o la paura / dell'eco arbitraria che sfoca / l'immagine più
2. digressione. eco [« il sabato », 27-viii-1988]
v-2-189: non era del tutto svanita l'eco della voce che mi vidi a fianco
prima indifesa lettura da ragazzino, una eco della involontaria clausola endecasillaba sfuggita dalla bocca
-lasciarsi andare a sospiri, a lamenti, eco. tesauro, 2-ii-210: cesare mirando
case con fastidio e danno non piccolo. eco, 14-184: se valessero i paradossi
susurri atomo vivo, / formi un'eco di piaghe a chi più tace, /
le selve al suono intente, / eco a ridir l'amato nome apprese.
sonetto è curioso, perché è forse l'eco del giudizio di tutta la vecchia
pianto o un sospiro. eco, 4-146: si ha quindi una tabella
voci stilistiche individuali, dei significanti. eco, 4-89: la lingua, in quanto
repubblica [29-xi-1991], 43: umberto eco, dopo molti anni di 'silenzio tv
anima, la quale dà rilievo anche all'eco più fioca. silenzióso, agg
tardissimo ogni notte, era avvezzo all'eco dei suoi passi nelle vie lunghe silenziose
, dire i princìpi di molti silogismi. eco, 14-153: i criteri per la
. -capace di deduzione logica. eco, 4-368: l'uomo non andrà più
scrittura: programma elettronico di videoscrittura. eco, 14-83: io mi diletto di sistemi
e il manichino, tipo 'vogue'1937. eco, 4-246: nella ricezione delle scenette
un commisto gentil di gigli e rose. eco, 14-15: era tre mesi che
, già con il colletto slacciato. eco 5-26: quando appare sul piccolo palcoscenico del
una porta che sbatte violentemente. eco, 4-146: si ha quindi una tabella
nave e facendola rovesciare in pochi minuti. eco, 14-m: questi due artifici permettono
-avere una nuova indicazione cronologica. eco [in « alfabeta », 49 (
. per estens. rinviato per effetto d'eco da un ostacolo a un altro (
finché non aveva smaltito questo compito. eco, 14-113: la posta, a cui
smarrimenti, non perdo mai nulla. eco, 14-77: vedo subito che mi
lettore ci professiamo zelanti e studiosi. eco, 14-84: l'unica soluzione ragionevole è
quante volte l'abbiamo letto in guerra? eco, 14- 116: 'lettera di
e rendere così il vino meglio smerciabile. eco, 4-48: il problema della cultura
noi si spegnesse come parmoma che fa l'eco interna nel battistero. -divenire
di moderazione nel gusto estetico. eco, 4-65: se nell'oggetto la misura
suini. fenoglio, 5-i-1332: smoriva l'eco del traffico cittadino che valicava il vecchio
mormoravano in fretta qualche cosa di cui l'eco smoriva in un fremito lungo. c
gruppi di studiosi o novellatori arditi. eco, 14-53: possiamo mica vendere un libro
le docce prima della fine orario. eco, 14-101: cibi sporchevoli sono gli
l'urlo di un corno che rimbomba in eco. il tamburino che rulla a lutto
agio nelle parti squadrate a grandi linee. eco, 4-160: il romanziere d'appendice
della città di torino non suscitava nessuna eco melodiosa nel mio cuore, ma invece