1-i-4: 'terra spolta': quella che è eccessivamente inzuppata dalla pioggia e prende qualità di
. squilibrare, tr. far pendere eccessivamente su un lato; far perdere l'
più con la particella pronom. pendere eccessivamente su un lato rischiando di cadere; perdere
narrare lentamente una vicenda spesso in modo eccessivamente dettagliato e prolisso. bonsanti,
già fredde di pietro. -dilatarsi eccessivamente (i polmoni). parini,
4. figur. critica rigorosa, spesso eccessivamente aspra, rivolta a una persona o
puntellare con pali i rami degli alberi eccessivamente carichi di frutti. d'alberti [
2. puntellamelo dei rami di alberi eccessivamente carichi di frutti. =
il porto. 4. affrettare eccessivamente il momento in cui sdebitarsi di un
e ostentata di una notizia; propaganda eccessivamente celebrativa di un'ideologia. papini
. 2. figur. promozione eccessivamente enfatica e celebrativa di un'opera artistica
2. tose. discorso o scritto eccessivamente lungo, noioso. - anche:
per soverchie ed affettate bellezze. sfruttare eccessivamente un terreno impoverendolo di sostanze nutritive.
: si adopera nell'uso comune per eccessivamente grande o grosso o largo. linati
non già per trovarsi l'infermo eccessivamente stenico, ma perché tutto il sistema
processo oggi abban donato perché eccessivamente costoso. = voce dotta,
o vegetale di sopravvivere in condizioni ambientali eccessivamente mutevoli. = deriv. da
. che non sopravvive in condizioni ambientali eccessivamente mute- voli (un organismo, animale
e una difficoltà compositiva tale da renderlo eccessivamente artificioso, affettato, manierato (un'
la sterilizzò. 6. stilizzare eccessivamente un linguaggio poetico, liberandolo da ogni
. 8. molto e anche eccessivamente esteso, vastissimo (una trattazione,
attico, anzi è asiatico, ma tanto eccessivamente che per la sua ridondantissima loquacità diviene
nostro core. -espresso in modo eccessivamente cerimonioso. magalotti, 28-243: dall'
altra troppo torbide. -sofistico, eccessivamente pignolo. firenzuola, 525: certi
-in senso concreto: espressione laconica, eccessivamente concisa o lambiccata. p.
, fastidioso, scorbutico, incontentabile; eccessivamente sospettoso. -anche sostant. bandello
rigidità alle regole stabilite; pedante; eccessivamente scrupoloso; animato da eccessivo rigore critico
-che si attiene rigidamente alla morale; eccessivamente verecondo, facile a scandalizzarsi.
vena letteraria; che ha uno stile eccessivamente conciso, espressione scarna e misera.
. persona (in partic. donna) eccessivamente magra. bonsanti, 3-i-161:
2. lieve critica, non eccessivamente malevola. f. f. frugoni
8-89: canta anche, senza stonare eccessivamente. cicognani, v-1-421: quantunque stonasse
. -avere delle storie, mostrarsi eccessivamente preoccupati o lamentarsi per cose di nessuna
nel cuocerla. -potare eccessivamente o rovinare una pianta; alterarne la
; che pende o anche si protende eccessivamente da un lato (una pianta)
ogni cosa. 2. eccessivamente ampio. tomizza, 3-36: a
la norma o la convenienza; eccessivamente, esageratamente, troppo (anche in
-debole, fiacco (la volontà); eccessivamente arrendevole, remissivo (il carattere)
da molto tempo. 13. eccessivamente sfruttato, esaurito (una sostanza);
. v.]: 'stracicalare': cicalare eccessivamente. = comp. dal lat.
. 3. affollato, gremito eccessivamente. -in partic.: frequentato da
3. per simil. crescere eccessivamente in lunghezza (un tralcio di vite
cfr. cuocere). cuocere un cibo eccessivamente, più del dovuto e del necessario
. (stragónfio, stragónfi). rendere eccessivamente magniloquente e ampolloso uno scritto.
stragónfio, agg. molto o eccessivamente gonfio. tommaseo [s.
(plur. m. -ghi). eccessivamente ampio. milizia, iv-321: le
. (stralèvo). tose. lievitare eccessivamente, fuori misura. viani
. 2. per simil. eccessivamente turgido (le mammelle). viani
. m. -ci). letter. eccessivamente lambiccato (un concetto).
architettonico strampalato, insensato, disarmonico, eccessivamente bizzarro. milizia, v-81:
strangolato. 6. figur. eccessivamente stringato (lo stile). vai
reazionaria, stagnante. 3. eccessivamente alto, da strozzino (un prezzo)
minima ammissione di replica. 4. eccessivamente alto, spropositato (un prezzo).
strapazzare), agg. che affatica eccessivamente, sottoponendo a sforzi gravosi. carducci
intr. con la particella pronom. affaticarsi eccessivamente; avere poca cura della propria salute
. v.]: 'strapiombare': pesare eccessivamente. -gravare su una persona o su
più strapiomba. 6. tenere eccessivamente occupato, non lasciare in pace un
strasalato, agg. letter. eccessivamente salato. alfieri, 12-242:
anno la straordinaria adorazione. -dilungare eccessivamente; dilatare, ampliare. tommaseo,
piccioli potenti. 17. indugiare eccessivamente a concludere un lavoro. manzoni,
numero di sillogismi, di una logica eccessivamente sofistica. giannone, 2-i-503: voi
, / straùnto, agg. letter. eccessivamente unto. che vi credete il mondo
è lo strazio, 2. figur. eccessivamente ricercato, lezioso (uno sti- al
stregano i bambini. 2. eccessivamente piccolo, poco capiente, striminzito (
strepitosamente patetici? -in tonalità molto o eccessivamente alta, con la massima potenza sonora
del pensiero scolastico. -comportamento o atteggiamento eccessivamente protettivo. soldati, x-24:
con abiti eleganti e attillati, o anche eccessivamente aderenti. poesie musicali del trecento
-tenere stretto il proprio-, essere eccessivamente attaccati ai propri beni e alle proprie
. sintetico, conciso, compendioso e anche eccessivamente laconico (uno scritto, un discorso
/ stringato, prosciugato. 5. eccessivamente schizzinoso in fatto di lingua. tacci
sforzo di oggettività e con realismo anche eccessivamente marcato. c. carrà, 435
della scure. -troppo stretto o eccessivamente aderente al corpo (un indumento)
5. che ha comportamenti e modi eccessivamente cerimoniosi e bassamente adulatori e servili per
una disciplina o un testo in modo eccessivamente minuzioso e pedantesco. soldani, 1-3
, saluti o con affettazione, chiudendo eccessivamente le vocali. ghislanzoni, 17-17
il suff. frequent. più in modo eccessivamente rumoroso e sgradevole). strombazzata,
mia. -per estens. eccessivamente sensuale. ottimo, i-262: li
, da un sapore o un odore eccessivamente intenso. 2. senso di
. 3. riscaldato (anche eccessivamente). a. briganti, 283
immediato, sul momento o anche in modo eccessivamente sbrigativo, sommario. s.
non riuscì a succhiare. -assorbire eccessivamente l'inchiostro o i colori di un
2. figur. elucubrazione, indagine eccessivamente approfondita, cavillosa. buonarroti il
5. ridotto all'essenziale o eccessivamente stringato (un modo di pensare o
nelle memorie carducciane. -in modo eccessivamente semplice, informale e anche trasandato.
con riferimento a chi esagera nel considerare eccessivamente gravoso, impegnativo e faticoso un lavoro
una composizione musicale), talora risultando eccessivamente complesso e faticoso. varthema, 5
cibi sugosi. -ricco (anche eccessivamente) di condimento. de marchi,
non può essere molto. -proliferare eccessivamente (parassiti). g. manfredi
forza e superiorità, della vittoria; eccessivamente ostile, aggressivo. giamboni,
, fiero o soddisfatto, talora anche eccessivamente o infondatamente, della propria o altrui
1985], 90: un comportamento eccessivamente superegoico. superelettrodótto, sm.
, agg. molto nutrito, spesso anche eccessivamente. moravia, 15-186: che cosa
superpurgazióne, sf. ant. azione purgante eccessivamente drastica, l'effetto che ne deriva
quasi stupida. -osservato in modo eccessivamente rigoroso. de luca, 1-15-1-80:
de giuristi. 6. eccessivamente rigoroso, puntuale, pignolo, pedante
. 2. imposizione tributaria eccessivamente gravosa. = comp. dal lat
di surriscaldare), agg. riscaldato eccessivamente. svevo, 8-466: casa come
. svaccataménte, aw. in modo eccessivamente vistoso e volgare. arbasino,
anche -e). che assume atteggiamenti eccessivamente languidi e sdolcinati (una persona)
. svenevoléza), sf. atteggiamento eccessivamente languido, lezioso, sdolcinato. pananti
2. per estens. carattere eccessivamente ricercato, manierato, lezioso di uno
8-465: [ii] nodo alla giuntura eccessivamente sviluppato. -pronunciato (i
profonda devozione, sincera gratitudine, talora eccessivamente enfatica o, anche, servile o
, ossequio sinceri e profondi, talora eccessivamente servili o stucchevoli (in partic. in
o svivagnati. 3. eccessivamente largo, sgangherato (la bocca).
in tristezza svogliata. 4. eccessivamente raffinato, di difficile contentatura, che
3. argomentazione capziosa, ragionamento eccessivamente pignolo. compagnia della lesina,
tanto. 6. troppo, eccessivamente, in modo esagerato. v.
'l dente putrefatto tarlato o forato dolendo eccessivamente, e causando fetore nella espirazione del
dettagli eleganti (e talora artificiosi ed eccessivamente ricercati) o con determinati elementi stilistici
spettacoli annunciati. 4. eccessivamente enfatico e artificioso (un gesto,
(plur. m. -ci). eccessivamente enfatico e retorico (un atteggiamento)
vanificarne la sostanza. 2. rendere eccessivamente enfatico. b. croce, ii-8-236
agg. realizzato, espresso in modo eccessivamente enfatico. c. e.
-per estens. comportamento enfatico, eccessivamente manierato (anche nell'espressione fare il
insieme degli elementi specifici e degli aspetti eccessivamente tecnici di un argomento. e
letteraria o musicale. -anche: carattere eccessivamente formale di un'opera d'arte per
scintille. 4. divenire eccessivamente tecnicistico (un linguag- gio).
-stare a tedio: attendere, indugiare eccessivamente, stare senza far niente.
-essere grande o lunga tela: risultare eccessivamente lungo, prolisso. novellino,
telecalciodipendènte, agg. scherz. che è eccessivamente, maniacalmente attratto dal calcio tfasmesso
valore aggett.): molto o eccessivamente stringato, conciso. cicognani, 13-190
italiana e al suo telegiornale, ritenuti eccessivamente legati alle posizioni del partito comunista.
con riferimento a tesi considerate eretiche o eccessivamente innovative rispetto alla dottrina religiosa).
le campane); suonare a volume eccessivamente elevato. - anche sostant. borgese
starono. -sottoporre a tassazioni eccessivamente onerose. compendio dell'antico testamento [
. to (talora svenevole, sdolcinato o eccessivamente inlauro, 2-123: se il luogo
.: resezione di una parte anatomica eccessivamente tesa. m. a. canini
di originalità, e anche banale, eccessivamente superficiale (un'opera, anche con
teoreticismo, sm. filos. attività speculativa eccessivamente astratta e priva di applicazioni pratiche;
che predilige un tipo di ricerca speculativa eccessivamente astratta. -anche sostant.
2. figur. atteggiamento o pensiero eccessivamente moderato e prudente, privo di abilità
un occhio della testa: moltissimo, eccessivamente. verga, 7-723: armature ordinate
: sviluppo lento o, anche, eccessivamente prudente. moniglia, lvii-133: questa
se io li avessi lunghi o lei eccessivamente accorciati: « un po'troppo alla tifo
con impaccio e imbarazzo; in modo eccessivamente riservato, con ritrosia. verga,
andò. 2. molto o eccessivamente cauto, esitante, incerto, prudente
di composizione, in modo da risultare eccessivamente artificioso, manierato o stilisticamente mediocre (
sm. ant. fibbia. tuazione eccessivamente prudente o troppe cautele riulloa [zarate
anima distrutta. 5. lambiccato, eccessivamente elaborato, privo di spontaneità.
aversa. -vessare con imposte, tasse eccessivamente onerose o con pretese di denaro.
: muovergli un appunto, una critica eccessivamente cavillosa, pedante. cesari, iii-216
un'assurdità crudele. -imposizione fiscale eccessivamente onerosa. s. rea [«
. per simil. e al figur. eccessivamente elaborato, fino a risultare contorto (
4. truccato con un rosso eccessivamente vivido, violento (le labbra)
agiugniarle o trabalsare. -far aumentare eccessivamente una quotazione finanziaria. broggio, 375
. -uscire di traccia: divagare eccessivamente dal tema proposto alla discussione, all'
luce? -scherz. atteggiamento eccessivamente serio, austero. carducci, iii-5-9
qualcosa facile e fruttuoso o, talvolta, eccessivamente disinvolto, superficiale. ricchezze pescan
(tralipataménte), aw. disus. eccessivamente, sfrenatamente. angelo clareno volgar
trarósso, agg. letter. intensamente, eccessivamente colorito o tinto di rosso; rubicondo
essere d'avanzo, sopravanzare; protrarsi eccessivamente senza motivo (un termine contrattuale)
o che tende a cadere in un'interpretazione eccessivamente astratta della realtà. - anche sostant
. 10. pronunciare in modo eccessivamente prolungato e strascicato. leopardi,
degenerato nel vizio; incorso in comportamenti eccessivamente violenti. giustino volgar., 304
). trasmodataménte, avv. eccessivamente, troppo. salvini, 5-ii-396
. che ha stile ampolloso, ridondante, eccessivamente enfatico (un'opera letteraria, l'
per indicare un linguaggio o un'espressione eccessivamente enfatica o inquisitoria).
(plur. m. -chi). eccessivamente sfarzoso, e, anche, di
-fare oggetto qualcuno di critiche maliziose eccessivamente aspre, severe e, anche,
italiana. -esprimere giudizi eccessivamente severi, critiche maliziose su qualcuno.
'schiavona'crespi. -lavorato con ornamenti eccessivamente traforati, frastagliati (un elemento architettonico
lungo. -reso con un panneggio eccessivamente fitto (anche con riferimento al panneggio
figurativa. -in senso concreto: aspetto eccessivamente elaborato, arzigogolato di un'opera figurativa
pedante; critica o giudizio malevolo, eccessivamente aspro. f. f. frugoni
e anche, talvolta, in modo eccessivamente rumoroso). - anche sostant.
di trombone, trombonésco, agg. eccessivamente enfatico e re trombonista.
4. caratterizzato da uno sfarzo eccessivamente ostentato, da forme pompose ed esageratamente
gietti metti 2. scherz. eccessivamente razionale, rigoroso, logicoo. mmanda noi
, all'indispensabile; esageratamente, eccessivamente. -anche: in modo da eccedere
. -per un tratto di cammino eccessivamente lungo. novellino, vi-123: che
: 1 troppi. 9. eccessivamente intenso e radicato nell'animo, vissuto
della prudenza, portato all'eccesso; eccessivamente protratto (un comportamento, un atteggiamento
dava nel troppo. -di troppo: eccessivamente (con partic. riferimento a durata
fitto, rigoglioso (la vegetazione); eccessivamente o ben sviluppato (un organo o
insofferente, indisciplinato o, anche, eccessivamente impetuoso, focoso, collerico.
. -in senso concreto: atteggiamento eccessivamente impulsivo, facinoroso, rissoso.
4. essere magniloquente, ampolloso, eccessivamente elaborato (un autore, il suo
, agg. letter. che ha forme eccessivamente pingui. cagna, 1-155:
tutte le fogge. 7. eccessivamente ridondante e ampolloso (un linguaggio,
-stordito, frastornato da un discorso eccessivamente prolisso. carducci, iii-24-135:
moglie al marito. 3. eccessivamente ossequioso, cerimonioso; rigido e formale
si ispira ai modi espressivi e stilistici eccessivamente affettati del poeta barocco.
oltre). ultranervóso, agg. eccessivamente nervoso, facilmente irritabile. piovene
inclinazione alla compiacenza incondizionata, a comportamenti eccessivamente cerimoniosi e adulatori. palazzeschi,
-putire di unto: avere un carattere eccessivamente rozzo, grossolano, volgare (una
valore attenuato: che si comporta in modo eccessivamente e formalmente cerimonioso. giusti,
, inclinazione alla compiacenza, a comportamenti eccessivamente cerimoniosi e adulatori. -anche: atto
, e infondi nelle narici. essere eccessivamente pignolo, minuzioso, pedante.
3. per estens. esprimersi a voce eccessivamente alta, con grida ed espressioni violente
persona che parla con tono di voce eccessivamente elevato per lo più per abitudine.
usura; fondato sulla richiesta di interessi eccessivamente elevati; usurario (un prestito in
. 2. per estens. eccessivamente sfruttato; proposto fino alla noia all'
di adulatori, di persone servili, eccessivamente compiacenti con personaggi importanti.
-figur. adulatore, persona servile, eccessivamente compiacente con i personaggi importanti.
. -decantato, magnificato, talvolta anche eccessivamente, per la qualità, la bellezza
festa da ballo serale di carattere non eccessivamente sfarzoso o, anche, di carattere familiare
sapeva il modo. 2. eccessivamente pieno di divagazioni, di inutili giri
terra. 2. agg. eccessivamente misero, scarso (un contributo,
. 5. che non è eccessivamente divulgato, che non ha grande risonanza
tessuti. -al figur.: giudizio eccessivamente rigoroso e severo. bruno,
2. imposizione fiscale o doganale eccessivamente onerosa. rinaldo degli albizzi,
modi aggraziati e anche, talvolta, eccessivamente leziosi, svenevoli. boccaccio, dee
di monna sandra: iniziare un discorso eccessivamente lungo, non smettere di parlare.
. 2. molto o eccessivamente peloso, irsuto (una persona,
vinolenta. 3. figur. eccessivamente enfatico, ridondante (uno stile letterario
vinóne, sm. vino molto forte ed eccessivamente corposo. tommaseo [s.
linguaggio, espressione, affermazione dai toni eccessivamente aspri e polemici. linati, io-m
. - in senso concreto: umore corporeo eccessivamente denso e tenace. s
rapidamente. -per estens. esibizione eccessivamente ostentata di qualcosa. zenone da
. -gonfiare il viso: vantarsi eccessivamente, insuperbirsi. varchi, 23-42:
progressiva viziatura deh'humo. -atteggiamento eccessivamente raffinato; abitudine considerata negativa.
vocabolari. 2. figur. eccessivamente formale, pedante pomposo e, anche
diffuso e divulgato, talora in forme eccessivamente semplificatorie o banalizzanti (un concetto,
, condotta per lo più in forme eccessivamente semplificatorie tali da rendere banale il contenuto
5. marin. vogare affondando eccessivamente il remo nell'acque e senza sincronia
per simil. e al figur. riempito eccessivamente di cose inutili. rapini,
recipiente, un contenitore stipando bene o eccessivamente il contenuto (anche con uso iperb
rimpinzare qualcuno, in partic. con cibi eccessivamente nutrienti e grassi. bresciani,
. -per estens. elemento architettonico eccessivamente ricercato, manierato. milizia,
giovane frivolo e galante, dai modi eccessivamente leziosi e ostentati; damerino, bellimbusto
, sm. avversione a un atteggiamento eccessivamente intellettualistico e raffinato. g.
). chi non sopporta i rumori eccessivamente forti. montale, 22-1025: non
scritti o discorsi, per 10 più eccessivamente compiaciuta. r. moldolfo,
autocompiaciménto, sm. il compiacersi, talvolta eccessivamente, di se stesso, delle proprie
. -chi). letter. ant. eccessivamente bizzarro (e ha valore spreg.
2. figur. minestra o zuppa eccessivamente brodosa e disgustosa. = voce di
-intellettualistico, cerebrale o, anche, eccessivamente ricercato (un atteggiamento, un modo
plur. m. -t). musicista eccessivamente sperimentatore che produce suoni sgradevoli e disarmonici
camomillàceo, agg. letter. eccessivamente calmo e tranquillo (un carattere,
movimenti muscolari. -cinesia paradossa: esecuzione eccessivamente rapida dei movimenti volontari che si verifica
linguaggio artistico può alludere a un gusto eccessivamente manierato, alla ricerca del grazioso fine
e indica per lo più una valutazione eccessivamente critica). il manifesto [
. persona molto, o, anche, eccessivamente curiosa. = acer, di curioso
]: a costo di apparire qualche volta eccessivamente dégagé. arbasino, 3-26: una
discorso. discotecaro, sm. frequentatore eccessivamente entusiasta, fanatico di discoteche (con
. invar. chi parla con una dizione eccessivamente compiaciuta; fine dicitore (e può
emozionarsi, a lasciarsi impressionare facilmente o eccessivamente; emotività, eccitabilità.
a un atteggiamento di determinati magistrati considerato eccessivamente rigido e formale (con valore fortemente
iperprotettivo, agg. che è eccessivamente protettivo nei confronti di qualcuno.
iperprotezióne, agg. psicol. atteggiamento eccessivamente protettivo nei confronti di una persona per
da raffinato. iperrazionale, agg. eccessivamente razionale. riza psicosomatica [gennaio 1986
maggiore. 2. per estens. eccessivamente realistico (una descrizione, una rappresentazione
da scrupolosità. ipersfruttato, agg. eccessivamente sfruttato dal punto di vista professionale.
m. -i). chi si preoccupa eccessivamente della propria immagine esteriore. lucio
fìgur.: macchinoso, artificioso, eccessivamente complesso. g. vattimo,
macrobrachìa, sf. medie. dimensione eccessivamente grande degli arti superiori. =
letter. ossequioso, o, anche, eccessivamente accondiscendente, adulatorio. c
modo prosastico, colloquiale, discorsivo o eccessivamente dimesso o, anche, senza accenti lirici
sovracottura, sf. cottura alquanto o eccessivamente prolungata di un alimento. gambero
-et). che dimostra una concezione eccessivamente negativa e pessimista. gioia [n-vi-1990
, sm. invar. persona credulona ed eccessivamente accomodante. faldella, i-5-160:
letteratura alessandrina (in partic. in quanto eccessivamente ricercata, lambiccata).
anticerebralismo, sm. rifiuto di ogni atteggiamento eccessivamente intellettualistico (nella letteratura, nell'arte
na che esprime opinioni esageratamente pessimistiche o eccessivamente critiche verso il sistema sociale. – anche
pugilato, incassare un colpo senza risentirne eccessivamente. 2. econ. incorporare
autocollocare. autocompiacènte, sf. eccessivamente condiscendente, comprensivo nei confronti di se
auto-incensamento. autoindulgènte, sf. eccessivamente indulgente, comprensivo nei confronti di se
bizantinerìa, sf. questione, argomentazione eccessivamente sottile, sofistica, cavillosa.
agg. letter. pieno di fronzoli; eccessivamente ornato, ricercato, lezioso (uno
uomo troppo azzimato, che si profuma eccessivamente; bellimbusto, ganimede. castelletti,
. descrivere facendo ricorso a un linguaggio eccessivamente ornato, artificioso, affettato.
m. -ci). che è considerato eccessivamente pessimista (una previsione, un atteggiamento
giallo paglierino. cromodipendènte, agg. eccessivamente condizionato, nella scelta del proprio abbigliamento
. figur. liberare dadefinizioni o da indicazioni eccessivamente schematiche, limitative o formali.
. fraccòmodo, sm. persona eccessivamente abituata alle comodità (e ha valore
incensatòrio, agg. adulatorio ed eccessivamente celebrativo (uno scritto, un discorso
da carnoso. ipercommercializzato, agg. eccessivamente sfruttato commercialmente (e ha valore spreg
. donna dalle caratteristiche femminili esasperate o eccessivamente esibite. g. ferré [
ipermaggiorato, agg. vistosamente o eccessivamente prosperoso. r. pallavicini
, anche, in senso negativo, eccessivamente suscettibile, facile a offendersi).
ecc., molto lungo e noioso o eccessivamente involuto, intellettualistico. corriere dellasera
era il metrosexual, il maschio urbano eterosessuale eccessivamente esposto a moda, cucina esotica e
minimismo, sm. atteggiamento politico eccessivamente conciliante e moderato nelle richieste di riforma
perestens.: caratterizzato da uno stile eccessivamente raffinato e decadente (un'autore,
su internet ». 4. eccessivamente imprudenteo, anche, privo delsensodella misura
a un esame sistematico, talora anche eccessivamente minuzioso; che analizza fin nei minimi
d'insofferenza profonda; problema inutile o eccessivamente cervellotico (per lo più usato al
. chehalatendenzaacrearsi problemi inutili, a essere eccessivamente cervellotico. m. lombardo radice
si riferisce o che è tipico degli affaristi eccessivamente spregiudicati, degliarricchiti, del cattivogustochelicontraddistingue.
pixelato, agg. elettron. che, eccessivamente ingrandita, perde di definizione (un'
di musica e moda che rifiuta lo stile eccessivamente ruvido e trasandato del grunge.
di professori di modesto livello scientifico o eccessivamente saccenti e tronfi. fusinato,
, rileva in modo particolare, talora eccessivamente, i fattori psicologici; che tende
, sf. fare le pulci: essere eccessivamente pignolo nel giudicare l'operato altrui.
credo che la pulsa de nura abbia eccessivamente turbato un uomo roccioso come sharon.
esplicito (in partic. in quanto eccessivamente intellettualistico, rivolto ai soli studiosi).
. rna semplicionerìa, sf. carattere eccessivamente ingenuo e bonario. tommaseo
a trattare in modo sommario o eccessivamente semplificato un argomento. a. caroncini
sminuzzosità, sf. invar. distinzione eccessivamente sottile, dettaglio poco importante, minuzia
(* snaneròttolo). tenere un contegno eccessivamente umile, complimentoso, lusinghevole nei confronti
r sommarietà, sf. invar. carattere eccessivamente stereotipato di un'opera letteraria o teatrale
pass. di sovrappopolare), agg. eccessivamente popolato, sovraffollato. alvaro [
in cavallotti, 2-67]: la doccia eccessivamente fredda ti fa male aumentando la tua
, agg. invar. che canta canzoni eccessivamente commoventi, sentimentali, lacrimose; strappacuore
o, in contesti scherz., eccessivamente severa. 3. agg. invar
a formule estremamente e, talvolta, eccessivamente concise, essenziali. montale, 4-283
supercostoso, agg. molto costoso; eccessivamente caro. g. culicchia
, tr. sacralizzare, idealizzare; stimare eccessivamente, sopravvalutare. corriere della sera
, prima ad algeri, poi abbandonata perché eccessivamente