abbondanza; avere più del necessario, eccedere. re enzo, 2-48: e
di pratica. 2. dir. eccedere arbitrariamente dai limiti dei propri diritti o
eredità, diritti che non solevano eccedere il io per % di tale valore.
/ ch'ogni altro saracin tu debba eccedere. ariosto, 35-73: quei de le
motivi di salute. l'aspettativa non può eccedere i due anni. 4
e all'altro, né lo fa eccedere nel biasimo. b. croce, i-i-55
fissa, che in generale non può eccedere quella di un esercizio o anno finanziario.
. imbriani, 1-204: cominciò ad eccedere, spendendo in cavalli e, massime
(accedere, concedere, incedere, eccedere, recedere, succedere, ecc.)
con cibi poco digeribili e a eccedere nell'uso dell'alcool e del fumo (
sodi collettivi. il complimentario non deve eccedere, nelle sue operazioni, i limiti statuiti
forma poetica], e da solo poteva eccedere e tendere a farsi il tutto,
. imbriani, 1-204: cominciò ad eccedere, spendendo in cavalli e, massime
vita dopo lunga schiavitù, è l'eccedere tanto nel biasimo quanto nella lode;
, peggiorare, corrompersi, deteriorarsi; eccedere, passare i limiti. tasso,
iv-2-78: fu proibito agli antichi l'eccedere il costo di quindicimila danari di rame
per etti, 516: è necessario eccedere nella larghezza [del fosso] per ricevere
avessero pronunciato, la sportula non doveva eccedere mai cento zecchini. =
tasso, 12-363: non deve il poema eccedere una certa determinata grandezza...
l'interesse si multiplicava, fino ad eccedere di gran lunga il capitale. goldoni,
, eccesso. -far dismisuranza: eccedere, esagerare. mazzeo di ricco,
. andare oltre la misura, 'eccedere, esagerare. mostacci, ii-173:
. disorbitanza, sf. l'eccedere, l'essere eccessivo; esorbitanza.
ant. varcare i limiti, eccedere, esorbitare. b. fioretti
eccedènte (part. pres. di eccedere), agg. { excedènte;
eccedente. eccedènza, sf. l'eccedere, il superare (un dato limite
all'eccedenza. = deriv. da eccedere: v. eccedente. cfr.,
manifatture eran esercitate dagli artigiani, senza eccedere il bisogno locale, sicché il commercio
, n-ii-344: i padri dovrebbon sempre eccedere i lor figliuoli di almeno ventiotto o
dominici, 1-124: non cerca d'eccedere né di volere quel che non si conviene
ed all'altro, né lo fa eccedere nel biasimo. pirandello, 7-177: proprio
infoscarsi, flavia s'era messa ad eccedere un po'troppo in certe spese.
né vena escede. -figur. eccedere a qualcuno, a qualche cosa,
eccediménto, sm. ant. l'eccedere, eccesso. l. bellini,
ecceduto (part. pass, di eccedere), agg. raro. superato
eccésso1 (escèsso), sm. l'eccedere, il soprav- vanzare, il superare
frutti; e se si ha mai da eccedere, l'eccesso sia nell'erbe e
lat. excessus -ùs, da excèdère 4 eccedere '. eccésso2, agg. ant
da sei istituti; che non potranno eccedere in questa circolazione il triplo del proprio
epiteti nel discorso. -anche: abusare, eccedere nell'uso di epiteti.
chiamata virtù eroica; la quale, per eccedere in un certo modo la natura dell'
-assol. superare la giusta misura, eccedere i limiti della convenienza. baretti
o nel dire qualcosa); sovrabbondare, eccedere. pallavicino, 1-330: il quale
la circonferenza del suo addome. -senza eccedere. verga, 2-197: la marchesa
sf. l'essere esorbitante, l'eccedere i giusti limiti; eccesso, esagerazione
passare la giusta misura, esagerare, eccedere. boccalini, i-100: monsignor
manifatture eran esercitate dagli artigiani, senza eccedere il bisogno locale, sicché il commercio
essere in abbondanza, sovrabbondanza, eccedere (il giusto limite).
4. tr. raro. superare, eccedere. 5. cavar fuori, tirar
. -favellare molto, troppo: eccedere nel parlare. -favellare poco: parlare
europeo] avrà anche interesse a non eccedere nelle spese per limitare al massimo le domande
figurato con alcun vizio, per non eccedere il verisimile. achille con la superbia e
agire, parlare, comportarsi sconsideratamente; eccedere la giusta misura. novella del
merlo. -alzare il gomito: eccedere nel bere alcoolici. pananti, i-60
dismisurato: però che non dee il poema eccedere una certa determinata grandezza.
gravemente eccede, senza mai voler gravemente eccedere. p. verri, i-102: meritò
proprio vantaggio. -passare la guadagnata: eccedere nelle parole o nelle azioni; superare
-vincere, superare, oltrepassare, eccedere ogni immaginazione: distinguersi per natura,
impagliare troppo il cane: esagerare, eccedere in qualsiasi cosa. carducci, ii-15-184
tutto vedrà il pondo e lo 'ncarico eccedere le sue forze, la cagione della sua
. lambruschini, 6-24: parlo sempre dell'eccedere; parlo di ciò che indebitamente prevale
uomo la carità, che di fare eccedere l'uomo in disordinato fervore e guastarsi
-passare il segno, la misura; eccedere. n. secchi, 3-10:
. -entrare innanzi al segno: eccedere i limiti, superare la misura.
segno, la misura; esagerare, eccedere. boccaccio, dee., 3-6
artificioso e inverosimile. -in partic.: eccedere nelle lodi, adulare.
saulle 'mi facea tanto ribrezzo l'eccedere il numero che avea fissato, ch'io
là, o più là: non eccedere, nelle domande, nelle richieste,
tanto patano. -largheggiare la mano: eccedere, esagerare. marmi, i-115:
detti, ho per ventura più volte potuto eccedere, non so s'io dica in
ci ha legato la natura, può eccedere o difettare nella misura di questi o di
difficile conservare da'medici, quando volessero eccedere il grado privato. bandini, 2-i-162
non superare la giusta misura, non eccedere. tommaseo [s. v.
a posto: non trascendere, non eccedere nel parlare. silone, 4-213:
la vegetazione). -anche: eccedere nella fioritura con danno per la fruttificazione
3. anche con la particella pronom. eccedere nella fioritura con danno per la fruttificazione
con parole assai lussuriare. 6. eccedere in minuzie. tassoni, xii-2-287:
per necessità in pareggiare o mancare o eccedere gli ugualmente multiplici della seconda e quarta.
noi non possiamo in coscienza e senza eccedere il nostro mandato, firmarlo: che
fare eccezione, uscire dal seminato; eccedere la giusta misura, esagerare. -in
nel correggere i difetti, perché l'eccedere nella compassione arreca più danno che vantaggio
la mediocrità. -superare, eccedere, prevaricare la mediocrità o oltre la
: passare il segno, la misura; eccedere. tesauro, 3-344: finalmente ogni
ferrari, ii-282: nessuno ci accusi di eccedere nella interpretazione e di abusare della metafora
.]: 'metodizzare': piuttosto eccedere nell'amore nell'uso di metodi. ma
con misura, con garbo, senza eccedere. bencivenni [crusca]:
i dieci terzetti e non deve di molto eccedere i cinquanta. segneri, ii-47:
pane per giorno, volendolo seguitare ed eccedere, minuzzò. lo biscotto e miselo in
8. incline a esagerare, a eccedere nel riferire o nel narrare qualcosa.
figura. -perdere la misura: eccedere, trasmodare. bacchetti, 13-88:
tollerabili; secondo proporzioni adeguate, senza eccedere. m. savonarola, 1-142:
pur restando moderato nel tono senza mai eccedere nella polemica,... malnate
-essere fuori d'ogni moderazione: eccedere, trascendere, trasmodare. botta
quel che la vera modestia comporti: eccedere in dimostrazioni più o meno autentiche di
delle oonsiderazioni più ovvie. -passare, eccedere il modo o i modi', uscire
il nemico. -dilungarsi eccessivamente, eccedere, esagerare. boccaccio, v-86:
a pieno carico di un motoveicolo non può eccedere 25 q = comp.
bisogna trafficare alla muta, ma né meno eccedere in ciancie. a. cattaneo,
barocci palesò con gli effetti dell'opere eccedere la virtù di michelangelo da caravaggio ea
meglio promettere poco e operare concretamente che eccedere in promesse diffìcili o impossibili da mantenere
convenienza o da una convenzione); eccedere. goldoni, xiii-585: chi mai
l'ampliazione della bocca non può mai eccedere in larghezza once ventiquattro. per conseguenza
tollerabili; secondo proporzioni adeguate; senza eccedere. m. villani, 11-28:
e dalle sue più felici circostanze, eccedere con altro patto i limiti a lei dalla
anche le più opulenti non può mai eccedere le cinque ghinee. gioberti, iii-160:
intr. (òrgio). letter. eccedere, fare spropositi. bacchelli,
-gonfiare sempre più il pallone: eccedere, esagerare, superare i limiti æl
opportuni; secondo proporzioni adeguate; senza eccedere; senza eccessivi ornamenti, con semplicità
superficie destinata a parcheggio custodito non può eccedere quella riservata, nella stessa zona,
oltrepassare il segno o la misura, eccedere, essere troppo. carducci, iii-8-371
fiorentini persistendo nella prima deliberazione di non eccedere contro al re di francia. straparola,
: 'epigramma'... non dè eccedere più di versi 14; vuol esser poco
restando moderato nel tono, senza mai eccedere nella polemica,... malnate
posto: non essere indiscreto, non eccedere dalla propria condizione. tommaseo [s
3. superare, oltrepassare; sorpassare, eccedere. boiardo, cvi-495: chi vole
di pane per giorno, volendolo seguitare ed eccedere, minuzzo lo biscotto e miselo in
avere i difetti delle proprie qualità: eccedere nella pratica di una virtù; ostentare una
: se una nazione volesse... eccedere con altro patto i limiti a lei
s. tenuto a freno, trattenuto dall'eccedere o dal fare qualcosa. donato
o più persone, impedendo loro di eccedere o di nuocere; correggere con ammonizioni
tutto vedrà il pondo e lo 'ncarico eccedere le sue forze, la cagione della
ricrebbe. 4. superare, eccedere un numero prefissato. ordinamenti intorno agli
annuo contributo del tesoro non possa mai eccedere i tre quarti che effettivamente spende il
imperatore più riservatamente. 3. senza eccedere. annotazioni sul decameron, 67:
. pasolini, 9-104: quel continuo eccedere di passioni che è la potente variazione
idem, 12-372: se non vogliamo eccedere fino a vedere una nuova teoria della conoscenza
sopra la mia rudità e rossezza ed eccedere sopra modo le mie piccole forze e
-salire troppo alta la lode: eccedere i meriti. tasso, 4-36:
niente di più 'indicato'. non bisognava eccedere, s'intende: nello stesso modo che
: nello stesso modo che non conviene eccedere nel vino, non so, o nello
). ant. e letter. eccedere in una reazione, in uno sfogo;
più dalla memoria. 8. eccedere rispetto alle dimensioni richieste. mascheroni,
veicolo). -al figur.: eccedere la giusta misura nel- resprimersi, parlare
-caricare troppo lo schioppo: esagerare, eccedere in un comportamento. pascoli,
perdere ogni freno morale, trascendere, eccedere. chiaro davanzati, 62-9: questo
ogni segno, tutti i segni: eccedere nel fare qualcosa, comportarsi sfrenatamente;
che -senso della misura: capacità di non eccedere la sua nuova posizione gli dava,
'epigramma'...: non dè eccedere più di versi 14; vuol esser poco
sentivo la pena / di quel lungo tuo eccedere in amore / disilluso e lontano.
di accensione. -figur. eccedere. guglielmotti, 1651: 'sfoconare':
simmetria de'periodi, che non dovrebbero eccedere la lunghezza di tre o quattro versi.
sentimento). -in partic.: eccedere i limiti dell'etica, della convenienza.
(smòdo). disus. esagerare, eccedere, oltrepassare i limiti imposti o dettati
rubello. 5. intr. eccedere nel lodare. vita di s.
nell'attimo successivo. -sporgere, eccedere in lunghezza. guerrazzi, 5-127:
f f i. eccedere con il proprio comportamento il limite la
e blandiva i dissidenti. -econ. eccedere erroneamente nella valutazione di un bene o
. = comp. da sopra ed eccedere (v.). sopreccellènte
scuola media. 3. eccedere una determinata quantità, in partic.
fedeltà f. galiani, 4-129: eccedere nel sospetto è vizio; fingerselo senza fondar
del suo ritardo. 6. eccedere di gran lunga un limite, un parametro
, una distribuzione, un pasto; eccedere rispetto ai bisogni, alle necessità, al
. tardo superabundantìa. eccedere al bisogno o all'effettiva possibilità di uso
non soprabbonda. 7. esagerare, eccedere, in partic. nei comportamenti,
di rimino. stu-tentazione; ma teme di eccedere la misura e di dover poi sconparich,
, in partic., inclinazione a eccedere nelle passioni, nella libertà di costumi,
o le consuetudini morali e sociali, a eccedere, in par- tic., nelle
nell'agire, nel parlare (e anche eccedere, superare determinati limiti; lasciarsi andare
e deriv. stracicalare, intr. eccedere nelle chiacchiere, nei pettegolezzi
dal buon senso, dall'equilibrio; eccedere. patecchio, xxxv-i-575: l'om
stramoggia. 3. esagerare, eccedere in una valutazione. g. averani
strasmodare, intr. (strasmòdo). eccedere, passare la misura.
; però no'vogli tenere stremità né eccedere lo modo, se disideri in te temperanza
di grappoli odorosi. 11. eccedere una determinata misura, numero, quantità
vesica. -essere di superfluo: eccedere le normali necessità, essere di troppo
da questo testo, ma non voglio eccedere i termini. mascardi, 2-188: se
termine. -passare il termine: eccedere la giusta misura. a. pucci
traboccava a'cavalli. 24. eccedere un limite, una misura, una quantità
trabóndo). ant. sovrabbondare, eccedere. seneca volgar. [crusca
, superbo, anche, temerario; eccedere rispetto alla misura e, in partic.
sia necessario od opportuno, conveniente, eccedere in un comportamento, strafare.
, del convenevole, del decoro, eccedere. l. strozzi, 1-163:
inoltrarsi troppo. -al figur.: eccedere in atteggiamenti o comportamenti, andare
superare un limite, una misura; eccedere una quantità. testamento di lemmo di
trascese. 5. intr. eccedere i limiti stabiliti dalla convenienza, dalla
trascorreva per tossa. 15. eccedere, trascendere, lasciarsi andare, abbandonarsi
, nel parlare, ecc.; eccedere, strafare. rosaio della vita
del decoro, della decenza, esagerare, eccedere; prorompere in modo violento e incontrollato
cominciato a muovere il corpo, 8. eccedere in un atteggiamento, in un ragionamensi
nate. 5. eccedere in un atteggiamento, in un ragionamento.
eccessivamente. -anche: in modo da eccedere la giusta moderazione, i limiti dettati
. -dare nel troppo: eccedere, esagerare, passare i limiti.
favore di una persona fisica non può eccedere la durata della vita del titolare e se
adulti a coccolare i bambini, a eccedere in indulgenza e concessioni. - anche
via. 2. tendenza a eccedere nel numero o nella durata delle assemblee.
ubriachezza. - anche: tendenza a eccedere nel consumo di bevande alcoliche. dossi
tempo, espressivamente risolti. 2. eccedere nella valutazione di un prodotto, nell'attribuzione