compose, dalla destra mano quello d'ecate, dalla sinistra quello della rinnovellante dea.
quasimodo, 4-40: là eschilo parlava a ecate lunare: / che c'è di
frugoni, xxiv-981: ella era un'ecate ch'avea anche della proserpina, perché
l'èrebo, il cao, / ecate con tre forme. tommaseo [s.
montagne. salvini, 13-44: pregan ecate / e della terra il crollator sonoro
chaos, e la forte / triforme ecate, e i tre visi diversi / de
mie querele, / ed alla sotterranea ecate trina. = voce dotta,
= voce dotta, lat. ecate, dal gr. 'exóxtj. ecatòlogo
classica, ricordato nel corteggio della dea ecate, e rappresentato come capace di assumere
l'ultime grida. caro, 6-366: ecate ad alta voce in ciò chiamando,
dove il mio pluto impera, / ecate fiera ai tenebrosi regni. /.
, l'èrebo, il cao, / ecate con tre forme e con tre facce
4-102: tiberio... spasimava per ecate triplice e ginandra. 2
suon / ove impera su l'ombre ecate sorda / ed eterno del pianto ulula
. salvini, 13-41: essa impregnata ecate partorìo, / cui sor tutto onorò
sepolcri scapigliata. boccaccio, iv-206: ecate è invocata dalle incantatrici in aiuto perciò
(selene, trivia o artemide ed ecate).
, crocicchio. ugurgieri, 132: ecate chiamata di notte nelle incrociate delle vie
aulici miserabili! s'ingabbiano ad un'ecate stralunata, adoman una luna crescente,
tempestoso / lavoran navicando, e pregan ecate, / e della terra il crollator sonoro
selene, poi identificata con artemide ed ecate come triforme dea (celeste, terrestre
butos. prendeva pure i nomi di ecate, trivia, latmia, delia,
di alcune divinità ctonie (serapide, ecate, artemide efesia), in forma
della luna (rappresentazione celeste della ctonia ecate e della terrestre artemide, abitante nelle
atroci scongiuri. caro, 4-935: ecate, che ne'trivi orribilmente / sei di
suon / ove impera su l'ombre ecate sorda / ed eterno del pianto ulula
cose umane. boccaccio, iv-206: ecate, trivia e diana è una medesima
poeti per diversi effetti, però che ecate è invocata dalle incantatrici in aiuto perciò
12-55: ma tu, giove nata, ecate, scosse / tue doppie faci,
e pale e priapo e pomona / ed ecate notturna. bruno, 3-195: né
empio mortai che a te spiacea, / ecate eterna, al nostro giove unita.
i magistrati diedero il loro voto, ecate ululò, cerbero abbaiò, e così rimase
vuoi, e rimasugli d'una cena di ecate. verga, 8-149: i vicini,
riti fa propizi i numi, / ecate invoca. -di buona sorta: abbondantemente
subterranei dii, ma convocando la tergemina ecate, vi aggiungerò il profondo caos.
nel triplice aspetto di diana, di ecate e della luna. pazzi de'medici
, 5-263: tu trinome diana, / ecate di tre forme, / che nel
erranti / che dietro il carro di ecate, la tripla, fuggiamo il sole ed
di luna) sia alla divinità infera ecate (e come tale passato a significare
sul gr. tgioòìxig, attributo di ecate (la prosperpina latina); il riferimento
falli / pronuba consapevole e mezzana; / ecate, che ne'trivi orribilmente / sei
, sm. culto orfico in onore di ecate, divinità lunare, infernale e marina