), e si fa risalire all'ebraico ha-bèrakàh dabèràh 'pronunciare la benedizione '.
adam (gr. 'ascqx), dall'ebraico àdhàm 4 uomo adanaiato
dcp. f) v, dall'ebraico àmen 'vero, sicuro'. cfr. isidoro
e poi, come traduz. dell'ebraico herem, nel significato 4 consacrato a dio
di ricettacolo, /... dall'ebraico popolo fu detto / arca, santo
'apcpa ^ dc8, a sua volta dall'ebraico arpaksad: cfr. genesi, x-22
le sette saturnali giornate, arieggia all'ebraico giubbileo, che ogni sett'anni correva
= lat. babel -èlis, il nome ebraico della città e della torre,
guaiti di protesta. = dall'ebraico be adonai * per dio '[adonai
man, benché talvolta / barbareggi in ebraico ed in latino. = voce
. 3<4to <;, deriv. dall'ebraico bat. cfr. isidoro, 16-26-12
nella traduzione interlineare fedelissima latina dal testo ebraico; col quale bazzicando così più anni,
di giobbe, 40-10), dall'ebraico behemóth (plur. di behèrnd * bestia
; salmi, 105-28), dall'ebraico ba 'al pè'òr 4 signore del peor
11-15), gr. peexcepoox, dall'ebraico bài zebùb (da ba 'al '
dall'alfabeto semitico: cfr. in ebraico bit (con il significato anche
dal gr. 3oc£tuxo <; dall'ebraico bit'èl 1 casa di dio ';
inettitudine artistica sua. = dall'ebraico rabbinico qabbalah * tradizione * (in
fosse del ghetto. = dall'ebraico hàchdm * sapiente '. cacamillèsimo
voce dotta, lat. capharnaum, dall'ebraico kephar nahum, città della galilea dove
cfr. aramaico gulgaltha * teschio ', ebraico gulgoleth). calvèdine, sf.
s. gerolamo), come traduzione dell'ebraico * azà 'zel. caproato
-in particolare, nella storia del popolo ebraico, il periodo in cui la palestina,
fu soggetta ai babilonesi e il popolo ebraico fu in parte deportato a babilonia.
di origine semitica '; cfr. ebraico kethónet. chitóne2, sm. zool
si riproducono nel medesimo ordine. -ciclo ebraico: periodo di 50 anni, dopo
; « tesoro del tempio ', dall'ebraico qorbàm 'dono, offerta votiva '
della promessa fatta da dio al popolo ebraico, la salvezza eterna all'umanità mediante
uomini secondo la promessa fatta al popolo ebraico: termine dal nuovo testamento attribuito come
volta alleate, costituire cioè uno stato ebraico. quasimodo, 1-45: giorno dopo giorno
. = probabilmente da riconnettere con l'ebraico adamah * terra rossa '
si attengono al testo samaritano preferendolo all'ebraico nel definir il tempo della seconda età
'dell'alfabeto fenicio, samaritano ed ebraico, il quale 'herth 'era un'
; voce derivante, direi, dall'ebraico * abach * che significa polvere o polviglio
della vita religiosa e sociale del popolo ebraico e della legislazione speciale che avrebbe dovuto
seconda di questa diaspora che pare il destino ebraico del sapiente d'oggi.
stato offerto a dio secondo il rito ebraico per elevazione o agitazione, facendolo passare
metafore... abbonda il vocabolario ebraico, e gli altri orientali, cioè quasi
suo orgoglio,... dove ebraico tutti parlavano, gli variò e divise
infreddatura. « = comp. di ebraico. ebraicista, v. ebraista
, del verbo ebraicizzare, deriv. da ebraico, non altrimenti attestato.
con lui l'enfasi e il colorito ebraico entrano nella lirica italiana. cinelli,
cinelli, 1-300: un pallido fine profilo ebraico, minuto, dalle mani affilate e
è sceso nell'inferno sotterraneo del moralismo ebraico per romperne le porte nel tempo e
angiolo dell'abisso, che aveva nome ebraico * abbadon', et in greco 'appollyon';
mano un libro russo o inglese o ebraico. -all'ebraica, ',
fatto; / sa greco, sa ebraico; ma io / so che lo conoscete
antonio brorbie, dottissimo in greco ed ebraico. fogazzaro, 5-315: forte orientalista
poco non gli suggerì di studiar l'ebraico. = voce dotta, lat
e simili. 3. il popolo ebraico, gli ebrei. fiamma, 1-81
della letteratura ebraica; composto da autore ebraico. boccaccio, vi-163: ma io
parlo in adunanza '(traduz. dell'ebraico qoheleth). cfr. isidoro,
'nuovo ') inaugurazione (in ebraico chanukka 'dedicazione'). cfr. tramater
de li suoi lati (il quale in ebraico è vocabulo equivoco a 'costella '
concordia escrementale, può parafrasare il salmista ebraico. = deriv. da escremento-
eserciti: espressione biblica che traduce l'ebraico « sabaoth » ('schiere angeliche')
', ricalcato sull'aramaico rèsh gàlùtà, ebraico rósh góldh o rósh gàlùt.
concordia escrementale, può parafrasare il salmista ebraico. landolfi, 2-155: -prepariamoci un boccone
sviluppata e saporita. = dall'ebraico etróg. etropesìa, sf.
: non distinse il carattere greco dall'ebraico, quando mostrò l'evangelistario greco al
per autori matteo che scrisse in ebraico, marco, luca e giovanni
, progenitori degli ebrei), che in ebraico significa * divisione '(così
delle lingue semitiche (arabo, antico ebraico, ecc.). =
, sm. movimento religioso e politico ebraico del ii sec. a. c.
. agnello che, secondo il rito ebraico, si doveva immolare a pasqua; il
antonio brorbie, dottissimo in greco ed ebraico, strangolare col cordiglio suo: tommaso
giudeo-romanesco. la parola originaria è l'ebraico post-biblico pdsùl * illegittimo, inva
che chiunque parli quelle lingue [l'ebraico o il greco], così diverse dalle
di questa diaspora che pare il destino ebraico del sapiente d'oggi. =
di cristo che a quelli del giubileo ebraico, onde abbreviò il tempo del suo
b. croce, ii-2-154: in ebraico la terza persona singola e maschile del
palestina o d'egitto, nel tempio ebraico, nel pretorio o nell'anfiteatro romano,
come riferisce, che è proprio del giubileo ebraico. trattato dell'umiltà. [tommaseo
cinquantesimo anno festeggiato, presso il popolo ebraico, con particolare solennità (si vietava di
era cristiana 1300 ad imitazione del giubbileo ebraico, concedendo in quell'anno ampissime indulgenze
musulmano, dar leggi pagane ad un popolo ebraico, sarebbe tirannide. =
riferisce, che è proprio del popolo ebraico; che ne ha le caratteristiche (etniche
la religione e la cultura del popolo ebraico quali si vennero definendo dal tempo della
-chi). ant. giudaico, ebraico (e talvolta vi è connessa una
riferisce, che è proprio del popolo ebraico e dei suoi costumi. monti,
giudice (con riferimento all'antico popolo ebraico: cfr. giudice, n.
ne scordò). = dall'ebraico golèm 4 embrione '; cfr. d
per lastricare le strade). -granito ebraico (o grafito):
contanti. -grata che nel tempio ebraico divide il 'sancta sanctorum 'dal
154: era scritto questo titolo in ebraico, in gresesco e in latino.
39-ii-50: è strano veramente il carattere ebraico,... l'aspra e gutturale
lucini, 3-254: cristo, pastore ebraico, che hai tu fatto, /
, gr. t8ou|xaxo <;, dall'ebraico edóm 4 idumea '. le
improperio) rivolti da gesù al popolo ebraico. giuglaris, 365: concorrono i
u toltone quello del salvatore trasportato dall'ebraico. 16. indica la forma
i-2-29: la maniera di pronunziare [nell'ebraico] il nome incomunicabile di dio è
del gr. aistìq e dall'ebraico gè'di; cfr. fr. enfer
con lui l'enfasi e il colorito ebraico entrano nella lirica italiana. =
vivi. chiari, 1-ii-116: parliamo in ebraico onde nessuno ci intenda. manzoni,
nella traduzione interlineare fedelissima latina dal testo ebraico. amari, 2-intr.,
. decima lettera degli alfabeti fenicio ed ebraico, traslitterata comunemente con il simbolo y
massaia, ii-8: il jod ebraico diviene facilmente g come jesus-gesù, joannes-giovanni
, agg. ant. giudaico, ebraico. gigli, 89: avendo
sm. il po polo ebraico, in quanto comunità politico-reli
tempo fa -solo per designare il popolo ebraico dell'epoca veterotestamentaria, il popolo biblico
d'israele: nel linguaggio biblico ed ebraico: gli israeliti, gli appartenenti al popolo
d'israele: nel linguaggio biblico ed ebraico (specie ^ sionistico): la
quanto terra promessa da dio al popolo ebraico). in senso improprio: stato
religioso) fatta da dio al popolo ebraico nell'antico testamento. bibbia volgar
origine semitica (cfr. l'ebraico èzóli); per il significato
deriva dal fenicio lamd (analogo all'ebraico lamed), che significa 'pungolo'; concorda
xap-psa, dal fenicio; cfr. ebraico idmedh. lambda2, sf.
, quante sono le lettere dell'alfabeto ebraico, che, fra i libri dell'
gen. 26-22), chiamato in ebraico rehobot 'larghezza '. panigarola,
ebbe luogo nel levitismo e nel nabismo ebraico. = * deriv. da
tutti ad uno ad uno in linguaggio ebraico, che durò in tutti universalmente fino
tutto il suo corpo alla ferocia dell'ebraico livore,... sommettendo la
e non canoniche, scritti dapprima in ebraico o in aramaico e in seguitotradotti in greco
d'oro, che il sommo sacerdote ebraico si poneva sul petto prima di accedere
o xoyetov 'pettorale del sommo sacerdote ebraico '. lògio2, v. loglio
gran maestro in divinità, greco ed ebraico, raro in que'tempi. angiolini,
polemica religiosa del passato, il popolo ebraico, destinato alla dispersione e alla persecuzione
b. croce, ii-2-154: in ebraico la terza persona singolare e maschile del
rabbiniche, per fissare criticamente il testo ebraico dell'antico testamento, stabilendo, in
era neu'imperialismo romano e nel messianismo ebraico. 2. per simil.
doctrinale, strani e sonori, e parlavano ebraico. 2. che esprime sorpresa
copricapo di lino bianco del sommo sacerdote ebraico e recava in corrispondenza della fronte una
copricapo di lino bianco del sommo sacerdote ebraico. confraternita di giovanetti pistoiesi,
1 333, 30; nel mondo ebraico corrispondeva all'efa di circa 36 1
il sistema di datazione secondo il computo ebraico (in par- tic. nell'espressione
ebbe luogo nel levitismo e nel nabismo ebraico. bigiaretti, 10-15: credevo allora
il patrimonio storico ed etico-religioso del popolo ebraico. - anche: religione ebraica,
in occasione della restituzione al popolo ebraico. tramater [s. v
, e poi di 'keresc 'ebraico, che vuol dire vaso di terra cotta
luogo nel levitismo e. nel nabismo ebraico. = deriv. da nabi1
stor. antico strumento musicale a corde ebraico simile al salterio (o che, secondo
quale nel testo della vulgata è reso l'ebraico 'nazir ', che significa separato
probabilmente essa fu adoperata perché il vocabolo ebraico, e più la radice onde viene
pagani, i popoli diversi da quello ebraico. p. petrocchi [s.
'nuovo, recente') e ebraico (v.); voce registr.
, di origine fenicia; cfr. l'ebraico nùn. ni3, pron. m
noachidi: secondo l'antico pensiero teologico ebraico ripreso in tempi moderni dal rabbino elia
al nonno salomone, nell'antico cimitero ebraico, così intimo, raccolto, verde e
tutto il suo corpo alla ferocia dell'ebraico livore,... sommettendo la maestà
, le parole non comprese nell'originale ebraico). -anche: lineetta, trattino
, 39-v-80: il nome di miriàn in ebraico, dai greci fatto mariàn nell'evangelio
con partic. riferimento al popolo ebraico). -anche sostant.
arducei, ii-21-11: che il giubileo ebraico riportasse, presso a poco, le
del male e contrapposto al dio ebraico, creatore della ma teria
della santissima vergine in greco e in ebraico. gianelli, iii-8: le ore
massimo atto di espiazione per il popolo ebraico; propiziatorio. bibbia volgar.,
anch'egli porterebbe dell'arabesco e dell'ebraico. = nome d'azione da orpellare
anche con riferimento alla storia del popolo ebraico, secondo la narrazione biblica).
un particolare alfabeto simile in parte all'ebraico quadrato, era un dialetto aramaico occidentale
panarabo di origine non diversa da quello ebraico, ma con antichi sottofondi di fanatismo
: quel [nome] di arum in ebraico, che abbiam ne'paralipomeni. g
così accomodevole e resistente tra i mondi ebraico ellenico e rinascimentale. 3.
della fuga di mosè e del popolo ebraico dall'egitto). -anche: travolgere,
: pasca... è vocabolo ebraico, sì significa passaggio, e questo esser
agnello arrostito che, secondo il rito ebraico, viene preparato e consumato in occasione
partic.: l'esodo del popolo ebraico dall'egitto. c. i.
quanto legava particolarmente dio e il popolo ebraico (anche nelle espressioni patto antico,
in peccati assai, cavò el popolo ebraico, cioè cavò abraam, e di lui
che è a sua volta calco dall'ebraico. pentecostia, sf. stor
magri, 1-339: pasqua, nome ebraico 'pesach ', che significa passaggio
io° giorno dell'ultimo mese dell'anno ebraico, all'insegna della tolleranza reciproca,
, indicando la pervicace insistenza del popolo ebraico nel mantenere il proprio credo in contrasto
. passavanti, 99: non sia ebraico [il confessore] né tavernieri,
in gemayel dell'avversione per l'occupante ebraico. -infestare (di spiriti).
uno altro animale che si chiama in ebraico pigargon, u quale si è fatto
pubblicata a parigi, in 7 lingue, ebraico, caldeo, samaritano, siriaco,
pratica di alcuni culti locali del monoteismo ebraico, rivolti all'ipostatizzazione di determinate epifanie
snocciolava le preghiere del sabato in preteso ebraico, di fatto in un russo da postribolo
-ci). nella storia del popolo ebraico, anteriore ad abramo. = voce
preteso che non da altro fonte che dall'ebraico si debbano derivare le spiegazioni deltinscrizioni etnische
. -offrire a dio nel rito ebraico della presentazione. diatessaron volgar.,
è [il vocabolo 'com '] ebraico pretto sputato, non, come piace
umanità intera, fatta eccezione del popolo ebraico che è privilegiato dalla rivelazione.
signor abate de rossi, lettor di ebraico in collegio romano, le cui 4
storico, di notevole rilevanza nel mondo ebraico, della predicazione profetica; l'attività
periodo storico, nella vicenda del popolo ebraico, caratterizzato dalla presenza e dalla predicazione
salmi) relativi al futuro del popolo ebraico, alla venuta e all'opera del
tradotta da lui in latino dal testo ebraico, perché era quel prologo commune il quale
e, in partic., del popolo ebraico. -anche, con uso antonomastico:
sappiano, promulgano e millantano di saper ebraico o grecanico. -dichiarare (e ha
stato predisposto un piano per il dominio ebraico sul mondo; la loro totale falsità
adamo, il protopadre degli uomini, parlava ebraico, dal che si può inferire che
conferirono il suono vocalico al testo consonantico ebraico della bibbia). panigarola, 3-ii-622
semitiche e, in partic., dell'ebraico biblico). f. casini
o 'punti vocali ': nell'ebraico sono certi caratteri i quali, nello
la vergine, in conformità all'uso ebraico, offrì un sacrifìcio al tempio di
(fenicio qòph), corrisponde all'ebraico qof e al greco xó7t7ra, rimasto poi
, scrittura quadrata: quello dell'alfabeto ebraico usato attualmente, di derivazione aramaica.
. arneudo [s. v. ebraico]: v'hanno nella scrittura ebraica tre
ebraica tre specie di alfabeto: l'ebraico propriamente detto, o 'scrittura quadrata
o 'scrittura quadrata '; l'ebraico rabbinico, o 'alfabeto rotondo.
con partic. riferimento al nome ebraico di dio). garzoni,
asia minore, che seguivano l'uso ebraico di celebrare la pasqua il 14 del
celebrare la pasqua il 14 del mese ebraico di nisan, qualunque fosse il giorno
sm. milit. ant. nell'esercito ebraico, ufficiale responsabile di un manipolo di
giuridiche, rituali e morali del poolo ebraico, stabilite in base alla tradizione e ai-
siriaco, e cosidetto caldaico, nell'ebraico tanto biblico che rabbinico) era un'autorità
giuridiche, rituali e morali del popolo ebraico, nella stesura del talmud, opera di
(ed è l'unico ministro del culto ebraico autorizzato a celebrare i matrimoni concordatari)
gr. papstvo;, che è dall'ebraico rabbi (v. rabbi);
bassani, 5-80: nell'antico cimitero ebraico, così intimo, raccolto, verde e
b. croce, ii-2-154: in ebraico la terza persona singola e maschile del perfetto
il figlio primogenito a dio nel rito ebraico della presentazione. diatessaron volgar.,
. ornamento simbolico che il sommo sacerdote ebraico portava sul petto entrando nel santuario,
retrogradando alla rebuffa, com'è ritto ebraico nello scrivere, e così opera l'arte
g. bassani, 5-7: il cimitero ebraico era un vastissimo campo recintato, ai
-con riferimento alla liberazione del popolo ebraico dalla cattività d'egitto. bibbia volgar
'l petrarca non si reggesse secondo l'uso ebraico. d. bartoli, 14-1-63
saluto. -nel linguaggio biblico ed ebraico in genere, gli organi sessuali.
retrogradando alla rebuffa, com'è ritto ebraico nello scrivere, e così opera l'
sulle 'non prove 'del genocidio ebraico hanno riportato d'attualità in francia il
ufficiale di divorzio (nell'antico diritto ebraico). s. agostino volgar.
'delikatessen'/ con la scritta ripetuta in ebraico. -ripassato più volte (una pennellata
venne all'ultima riprovazione di questo popolo [ebraico] indocile e riottoso? solaro della
medioevo ricalca sul modello deltantico sacerdozio ebraico un sacerdozio cristiano in cui « la peculiarità
di dissimulare la propria avversione all'ambiente ebraico ferrarese, per lei troppo ristretto,
, 39-ii-50: è strano veramente il carattere ebraico, a rovescio la maniera del leggere
retroguardando alla rebuffa, com'è ritto ebraico nello scrivere, e così opera l'arte
degli aromatari, 155: il giorno rituale ebraico cominciava la sera alla calata del sole
nome alle 'leggende talmudiche'tradotte dall'ebraico. moretti, ii- 504: dud
mosé affidandogli tincarico di liberare il popolo ebraico dalla schiavitù d'egitto. guido da
alfabeto fenicio { sin 'dente') ed ebraico { samech 'banco, supporto') sia
venerdì e la domenica. -nel calendario ebraico, settimo giorno della settimana, consacrato
settimo giorno della settimana. nome ebraico, che significa quiete e riposo,
per sabato. riferisce al sabato ebraico e al sacro riposo da osservarsi in
indiana che significa colore del giacinto. in ebraico 'sohhoveth'che molti preonunziano 'socereth'giacinto
la storia dell'umanità e del popolo ebraico narrata in prospettiva provvidenziale dalla bibbia.
a una corrente politico-religiosa presente nel mondo ebraico al tempo di gesù, la quale
malecche': salutazioni, voce formata dall'ebraico e arabo 'salem lecha', che
la documentazione del lavoro millenario del popolo ebraico che condusse al cristianesimo, ossia a una
ricamato era stata sparsa, secondo il rito ebraico più antico, calce viva.
sanità. -santificazione dei primogeniti: rito ebraico di primizie prescritto in es. 13
dio decretava. -lingua santa: l'ebraico, in quanto lingua delle sacre scritture
: la parte più interna del tempio ebraico, in cui si conservavano le tavole
2. parte più interna dell'antico tempio ebraico, inaccessibile ai profani. citolini
. -per estens. tempio ebraico, in partic. quello di gerusalemme
ellenistica, non fa parte del canone ebraico e non è riconosciuto come ispirato dai
legislazione da cui, dice un maestro ebraico, gesù sirach, la disciplina umana
scuola masoretica di tiberiade, simbolo grafico ebraico che, sottoscritto a un grafema consonantico,
-bibl. asservimento del popolo ebraico agli egizi (fino all'emigrazione dall'
. -anche: cattività babilonese del popolo ebraico, in parte deportato in mesopota- mia
in mano un libro russo o inglese o ebraico. mente, aveva un che
: non s'accorgono queste = adattamento dell'ebraico shòfa'r, voce registr. dal
. = alter, del saluto ebraico shalom 'pace'. sciolézza, sf
-con riferimento all'atteggiamento del popolo ebraico, che non riconobbe la divinità di cristo
plur.): nel linguaggio religioso ebraico e cristiano, l'insieme dei libri
: non sia [il buon confessore] ebraico, nétavernieri, non giucatore, non masnadiere
cultura o alla lingua di tale gruppo ebraico. p levi, 6-145: recitò
seia', che trovasi interrompere sovente il testo ebraico, il quale corrisponde al greco 'diapsalma'
vocabolo che trovasi sovente frapposto nel testo ebraico dei salmi, il quale corrisponde al
per il selvaggismo, alleati al mercantilismo ebraico occidentale, lavorarono e lavorano a vantaggio
leggevano più o meno speditamente nell'originale ebraico, e spesso comprendevano in buona parte
, aspra e austera, del popolo ebraico. carducci, iii-4-203: è il
e in partic. del popolo ebraico, o a loro tradizionalmente attribuiti.
storia o alla tradizione culturale del popolo ebraico. b. croce, iii-22-174:
lingue semite, in partic. dell'ebraico e delle civiltà semitiche.
. tommaseo, 1-415: comincio l'ebraico. lingua con radicidi serbico non comuni col
. -bibl. asservimento del popolo ebraico agli egizi fino all'uscita dall'egitto
-anche: cattività babilonese del popolo ebraico. -in senso allegorico: la condizione del-
. -bibl. asservimento del popolo ebraico agli egizi; cattività babilonese del popolo
agli egizi; cattività babilonese del popolo ebraico. bibbia volgar., ii-244:
». -come epiteto del popolo ebraico e del messia in quanto eletti a
tutto il suo corpo alla ferocia dell'ebraico livore... se di purpureo
], sf. lo sterminio del popolo ebraico operato dai nazisti nel corso del secondo
mese dell'anno secondo il calendario civile ebraico, terzo secondo quello sacro.
cuore di profetizzare a can- nel tempio ebraico, nel pretorio o nell'anfiteatro romano,
seia', che trovasi interrompere sovente il testo ebraico, il quale corrisponde al greco 'diapsalma'
e femmine. 2. il popolo ebraico, l'universalità della religione ebraica;
dare per risaputa fuori dall'ambiente strettamente ebraico una sinagoga italiana distinta da una tedesca
(plur. -ghì) ant. sacerdote ebraico a capo di una sinagoga.
altra gota', benché alcuni drio ebraico. la quale non è possibile compiere un'
b. croce, ii-2-154: in ebraico la terza persona singola e maschile del
sionismo, sm. movimento politico-culturale ebraico, sorto alla fine del secolo xix
, si proponeva la rinascita del popolo ebraico mediante la costituzione in palestina di uno
, agli specifici valori nazionali-culturali del mondo ebraico (il ripristino dell'uso della lingua
snocciolava le preghiere del sabato in preteso ebraico, di fatto in un russo da postribolo
quanto riguarda la soluzione finale del popolo ebraico. 3. conclusione di un
, di origine non diversa da quello ebraico, ma con antichi sottofondi di fanatismo religioso
angelo d'abisso, il cui nome in ebraico abaddon, in greco apollion, 'sperditore'
per il selvaggismo, alleati al mercantilismo ebraico occidentale, lavorarono e lavorano a vantaggio di
quello del lene. -nell'alfabeto ebraico, ciascuno dei segni sopra- scritti o
secondo certi ordinamenti giuridici, come quello ebraico, l'instaurazione di rapporti sessuali fra
falsa ricostruzione del significato etimologico del nome ebraico { stilla, goccia del mare)
a termine la soluzione finale del popolo ebraico, ossia lo sterminio di questo popolo
/ e accoppia cristian detto e fatto ebraico. foscolo, iv-351: se vedi alcuno
si rimescola tutto lo stracciarne arabo e ebraico che la nostra conquista staccò e travolse.
la vecchia palestina islamica e l'erez ebraico muoiono di una leucemia spirituale comune:
occupati nel 1967, perché lo stato ebraico si è impegnato a realizzarvi l'autonomia pa
superumerale, sm. paramento liturgico ebraico che ammantava le spalle del sommo sacerdote
dai 3000 ai 3600 sicli, in quello ebraico, in età ellenistica, a 43
) nome alle 'leggende talmudiche'tradotte dall'ebraico. b. binazzi [in lacerba,
. magri, 1-432: 'targum': nome ebraico, il quale significa interpretazione.
dura, se all'incontro l'ebraico... o a ridurre alla tassonomia
, 38-ii-50: è strano veramente il carattere ebraico..., l'aspra e
», 21-iii-1957], 59: l'ebraico 'dani'el', nome teoforico il quale
corrispondente alla quattordicesima luna del primo mese ebraico (e la domenica successiva a esso
di alleanza contratto fra dio e il popolo ebraico (patto antico, primo o mosaico
alleanza stabilito da dio con il popolo ebraico (e sono 47, secondo il
la documentazione del lavoro millenario del popolo ebraico che condusse al cristianesimo, ossia a una
di alessandria alle quattro lettere dell'alfabeto ebraico (jhwh) con le quali viene
nome della divinità nella forma del tetragramma ebraico. g. g. belli
impiegato nella lettura delle vocali nel testo ebraico della bibbia. = deriv. dal
... traslatò la bibbia d'ebraico in latino. mariano da siena, 93
, il protopadre degli uomini, parlava ebraico, dal che si può inferire che questa
partic. nella liturgia dell'antico popolo ebraico). -anche: cerimonia in cui viene
frammenti di poemi epico-religiosi. = dall'ebraico hòrxm. ùrsidi, sm. plur
hanno per autori matteo, che scrisse in ebraico, marco, luca e giovanni,
agli dei pagani in contrapposizione al dio ebraico o cristiano). pulci, 28-84
tutto il suo corpo alla ferocia dell'ebraico livore. cesari, 6-146: la viltà
attempati si permetterà di leggere ancora in ebraico alcuni passi della thorah. -volgare
lingua classica (o, anche, dall'ebraico) in volgare; volgarizzare.
gare da originali in latino, greco o ebraico. bartolomeo da s. c
composti originalmente in latino, greco o ebraico. passavanti, 229: in certi
; stante la vulgata, il testo ebraico e la parafrasi caldaica furono i timpani
nella traduzione interlineare fedelissima latina dal testo ebraico. foscolo, xi-1-127: i primi capi
è tipico riferisce a yahweh, nome ebraico di dio. degli statunitensi.
fede di abramo, patriarca del popolo ebraico. - anche sostant. abrasìmetro
invar. ling. prima lettera dell'alfabeto ebraico. baretti, 1-410: con eguale
. dal gr. àvri 'contro'e da ebraico. antiebraismo, sm. avversione,
sentimento di ostilità nei confronti del popolo ebraico, della sua civiltà e cultura.
ebrei nelle pratiche liturgiche e nella pronuncia dell'ebraico. - anche sostant. (e
: ma tengo a confessarti che il mio ebraico è certamente molto più scarso del tuo
. caraismo, sm. movimento separatista ebraico, fondato nel 765 d. c
di tutti i mistici'. = dall'ebraico hasidim, plur. di hasid 'pio,
, sm. relig. movimento popolare ebraico caratterizzato da intransigenza e rigore morale, diffusosi
accusarla di criptosionismo giacché il risveglio nazionale ebraico era ancora fenomeno informe non etichettabile,
e somalia. = deriv. dall'ebraico kùs, nome del figlio primogenito di cam
nordoccidentale, affine al fenicio e all'ebraico, documentata da migliaia di tavolette cuneiformi
, 15-185: il rapporto rinascimentale con l'ebraico come lingua incomprensibile aveva venature glossolaliche.
diverse attorno all'ivrit, nipote ibridato dell'ebraico biblico. = adattamento di
carni macellate e preparate secondo il rituale ebraico. la stampa l9-viii1995], 15
il candelabro a sette bracci del tempio ebraico ('esodo', xxxvii, 17-24),
. invar. decimo mese del calendario ebraico. tramater [s. v.
batteria di missili terra-terra puntate verso lo stato ebraico. = comp. da terra
riferisce ad abramo, patriarca del popolo ebraico, ed alla tra dizione
altra, un discreto ed elusivo sorriso ebraico sulle labbra. r assicurato, agg
può mai mancare il bagel, il pane ebraico. = voce ingl.,
che ricorda caifas, il sommo sacerdote ebraico che giudicò e condannò a morte gesù
alla storia, alla cultura, allo spirito ebraico. leopardi, 1-i-1162: ma
teutonica. = deriv. da ebraico. ebraicizzare, tr. ebraizzare
dottrina. = denom. da ebraico, col suff. dei verbi frequent.
. -ci). imperniato sul popolo ebraico, sulla sua storia, religione e cultura
del popolo di israele e del mondo ebraico in genere. savinio, 28-i-226
dell'ebraismo medievale. – ebraicomisnaico: l'ebraico della tradizione dottrinale egiuridicapostbiblica, sviluppatasiapartire
]: questo libro è scritto in un ebraico aramaicizzante, una lingua con forti influssi
in un lungo percorso storico-spirituale dell'essere ebraico, la risposta alla volontà di potenza nazista
penitenziale con cui si celebra il capodanno ebraico. la repubblica [25-ix-1985]
che va da 'rosh hashana', il capodanno ebraico, a 'yom kippur', il
sabbath e il rosh hashana (nuovo anno ebraico) », ha dichiarato un rappresentante
/, inter. forma di saluto ebraico. la repubblica [13-iii-1985]
teutonicità ed ebraicità fuor dell'antico teutonicoed ebraico, che non furonomai formatiné circoscritti,
dell'ideale messianico. = dall'ebraico yahweh 'dio'. yeshivà / je.