parola dar risposta. amen è parola ebraica, e vale in verità, per verità
stamperia di lingue orientali, dell'ebraica cioè, della caldea, dell'ara
. concedere a un cittadino di stirpe ebraica la qualifica di ariano (negli anni
azienda: eliminarne 1 componenti di stirpe ebraica. = deriv. da ariano1.
una stamperia di lingue orientali, dell'ebraica cioè, della caldea, dell'arabica,
(alieni affatto e avventizi alla scrittura ebraica) non venisse (così tardi)
.. dimenata con dimena- zione all'ebraica ella diventa azzimella. s. manetti,
anche a poter leggere materialmente la parola ebraica. manzoni, pr. sp.,
ecco attendete, se la mente, ebraica di tanti già bevuti errori, vi lascia
. càbala, sf. dottrina ebraica intorno a dio e all'universo,
una cartapecora antica, scritto in lettera ebraica, e in lingua tra caldea, targumica
una cartapecora antica, scritto in lettera ebraica, e in lingua tra caldea,
quivi è il pontefice in abito alla ebraica con gli smalti delle tribù, le campanelle
una cartapecora antica, scritto in lettera ebraica, e in lingua tra caldea, targumica
; interpretati misticamente e allegoricamente dalla tradizione ebraica e cristiana). bibbia volgar.
una cartapecora antica, scritto in lettera ebraica, e in lingua tra caldea,
, e deposto il fermento della malizia ebraica, fatto nuova conspersione in cristo nostro
dèi, eglino della religione e storia ebraica fecero anzi beffe che conto. foscolo
. salvini, 6-26: dalla medesima radice ebraica a i greci derivata fu la voce
. leopardi, ii-7: la lingua ebraica manca quasi affatto di congiunzioni d'ogni
gli egizi] della religione e storia ebraica fecero anzi beffe che conto. pindemonte,
còro3, sm. ant. antica misura ebraica di capacità per gli aridi (specialmente
, 245: siamo, secondo la verità ebraica, a cinque milia ducento sessanta due
, e deposto il fermento della malizia ebraica, fatto nuova conspersione in cristo nostro
dove dio, secondo una tradizione ebraica, creò adamo.
dichiarassero solennemente le genuine prescrizioni della legge ebraica, sì per depurare la morale degli
pasta, sebbene dimenata con dimenazione all'ebraica ella diventa azzimelle, e dimenata con
pasta, sebbene dimenata con dimenazione all'ebraica ella diventa azzimelle, e dimenata con
critica è poi il suo discorrere sulla scrittura ebraica. de sanctis, lett. it
e attività a cittadini italiani di razza ebraica per speciali meriti militari o civili. più
nei confronti di cittadini italiani di razza ebraica per particolari meriti civili o militari.
, viii-3-100: « alleluia » è dizione ebraica e... s'interpreta in
per la profonda vostra intelligenza della lingua ebraica, bevete al fonte. foscolo,
indigenti, veri sanculoti, dalla parola ebraica 4 ebion 'che significa indigente.
, avv. letter. alla maniera ebraica, secondo l'uso degli ebrei. -
ebrei. - anche: in lingua ebraica. d. bartoli, 27-123
da elementi ebraici; assimilato alla civiltà ebraica. cardarelli, 777: [mosca
un ebreo per apparare bene la lingua ebraica. boccaccio, viii- 2-98: per
quelli che maestri e dottori erano della ebraica legge. p. fortini, iii-205:
, solo sentendo una così grande sciocheza ebraica. boccalini, i-36: delle lettere ebraiche
autorità, e fra le altre principalmente la ebraica, hanno avuto poeti. carducci,
o inglese o ebraico. -all'ebraica, ', secondo il modo di scrivere
, / scritto in latin legga all'ebraica amore. giusti, i-226: mi ricordo
, e proseguire su su a rovescio all'ebraica. -sm. la lingua degli
), sm. letter. religione ebraica, giudaismo. -anche: la cultura,
di ebraismo). -appartenenza alla religione ebraica. giannone, 1-iv-683: la somma
bibbia; modo di dire, locuzione ebraica. c. dati, 4-44:
, o della letteratura, della lingua ebraica. b. croce, ii-2-184
opinione intorno all'essere composta la poesia ebraica di metri e di ritmi. idem
), agg. assimilato alla civiltà ebraica, reso ebreo. -in partic.
che appartiene al popolo o alla religione ebraica; che si riferisce, che è
fa parte della lingua o della letteratura ebraica; composto da autore ebraico. boccaccio
. -sm. lingua, letteratura ebraica. l. frescobaldi, 2-240:
encènia, sf. stor. festa ebraica che si celebrava in memoria della riconsacrazione
vota. muratori, 5-i-198: nell'ebraica poesia moltissime son le cose espresse con
si trova, per esempio, la lingua ebraica. carducci, iii- 18-304: [
meno grande e tre di lingua puramente ebraica ed uno con aggiunta di certe esplicazioni
4. con riferimento alla religione ebraica e alle confessioni cristiane dissidenti, alla
, rispettare le feste: nella religione ebraica e cristiana, osservare l'obbligo di
. sacerdote o ciascun anziano della tribù ebraica (secondo la traduzione biblica dei settanta)
, ii-522: non potendo quasi la prosa ebraica usar parola che non formicolasse di significazioni
: 4 geenna ': parola d'origine ebraica, che significa, valle d'hinnom
beni stabili aveva sviluppata la genialità finanziaria ebraica. 3. qualità di chi
chi non faceva parte della comunità religiosa ebraica (poi di quella cristiana); chi
vero dio (in contrapposizione alla religione ebraica, poi a quella cristiana);
vero dio (in contrapposizione alla religione ebraica, poi alla cristiana). -in
fu da altri scritto, ma dalla parola ebraica * ghet ', che vuol
. anno cosmico (secondo la teologia ebraica, l'astrologia e l'interpretazione cabalistica
giudaicaménte, avv. secondo la legge ebraica (e in partic. quella dell'
e d'un altro. -cultura ebraica. carducci, iii-20-77: era questo
diede il nome a una tribù ebraica. giudàico2, agg. (
2. per estens. ant. comunità ebraica. capitoli e privilegi della città di
sostant. -in partic.: lingua ebraica. fra giordano, 6-i-122:
tipico piatto della cucina romana di origine ebraica, costituito da carciofi, mondati e
stato (in quanto, nella concezione ebraica, il rendere giustizia era una delle
conoscere e decidere, secondo la legge ebraica e secondo equità, le controversie civili
.]: « golèm, voce ebraica, introdotta in germania dal secolo xvi
, sm. stor. unità di misura ebraica di capacità per aridi, equivalente a
papini, 8-31: presi una grammatica ebraica e in capo a pochi giorni scrivevo già
pontefice; sommo sacerdote (nella religione ebraica). dante, inf.,
. stor. supremo dignitario della religione ebraica; pontefice, sommo sacerdote.
sacerdote; supremo pontificato (nella religione ebraica). tommaseo [s.
, sm. antica misura di capacità ebraica per liquidi, corrispondente a 1. 6
hin di vino. = voce ebraica. hinc inde, locuz.
ordura che l'intride, la sordidezza ebraica dell'avvidità nell'ac- cumulare:.
, mentre fu severamente vietato dalla religione ebraica, per evitare ogni pericolo di idolatria
delle religioni pagane antiche e della religione ebraica, ed è tuttora in uso presso
(con partic. riferimento alla religione ebraica: v. immondizia, n.
parte della nazione israelita e della religione ebraica. -anche: che non appartiene alla
vita mortale. giovanni quella [lingua ebraica], e fattovi scrivere tutte le cose
sost. plur.) di provenienza ebraica col significato originario di 'debito '
: il primo intento de l'istoria ebraica è mostrare che, quando l'uomo fu
: 'hosanna 'è una interiezione ebraica che non si può quasi interpretare in
era di tre lingue, greca, ebraica e latina. boiardo, canz.,
usato anche per designare la comunità mondiale ebraica, considerata come comunità spirituale, culturalereligiosa
loro alto patronato. = dalla voce ebraica qibbutz 'riunione, assemblea ',
come ricavasi dall'esodo. = voce ebraica. killer, sm. invar
. mus. specie di arpa portatile ebraica, che veniva sonata nel tempio di
la grande maggioranza, portano la stella ebraica, rossa e gialla.
in più maniere di lettere come in lettera ebraica, greca, latina, tedesca,
linguaggio della teologia cristiana: la religione ebraica dell'antico testamento, con partic.
tre grandi religioni monoteistiche (cristiana, ebraica e musulmana) che, nell'età intermedia
angelorum psallam tibi ', nella edizione ebraica suona 4 in conspectu elohin', che
, e lettera latina, e lettera ebraica, e molte altre. n. franco
croce gli fosse in greca, in ebraica ed in latina lettera dato il titolo di
ripudio: nelle società (come quella ebraica e quella romana) che ammettevano il
* licostrato ', ma in lingua ebraica è detto * gabbata ', luogo
chi vuole imparare, sia greca, ebraica, arabica, schiavona o indiana,
ha sentito tutta la sublimità della poesia ebraica, la lirica primitiva, l'epopea
, misura di parigi. = voce ebraica. log2, sm. invar
l'origine delle antiche lingue italiche nella ebraica e caldaica. 3. più
d'aver avuta alcuna opinione luterana o ebraica. davita, 78: erano le
e mi maledisse in lingua italiana ed ebraica. foscolo, xvi-232: verrò a
influenzia di tal pianeta, come la ebraica è saturnina, e marzial la moresca
iscritto era di tre lingue, greca, ebraica e latina, e contenea in sé
nel vecchio testamento è mashiach, voce ebraica, l'unto del signore. papini,
stor. festa della mietitura: pentecoste ebraica. diodati [bibbia], 1-76
caratteri che a primo levi, di razza ebraica, veniva conferita la laurea in chimica
, iv-428: 'misnà ': voce ebraica, vale 'seconda legge ',
misteri delle antiche religioni, specialmente dell'ebraica e cristiana. 'cattaneo, v-3-129: molte
, per estens., in quella ebraica), trascendono le semplici verità religiose
, la messa. — nella religione ebraica, il sacrificio (e la cerimonia
: né in greca, in ebraica ed in latina lettera dato il titolo
norme e della tradizione religiosa e rituale ebraica. = dall'ebr. mizràhi
vista con un mascherone di muso incorniciato alla ebraica entro un moccichino color di brodo di
(con partic. riferimento alla religione ebraica). bibbia volgar., i-537
perfezione, cioè latina, greca, ebraica; e di poi la moresca e
alla sua attività di ordinatore della religione ebraica, quale risulta dai libri della bibbia
. 2. che professa la religione ebraica; che appartiene al popolo di israele
popolo ebraico. - anche: religione ebraica, ebraismo. gioberti, 14-221
confessioni pagane o eretiche o alla religione ebraica). ramusio, iii-384: usano
: il primo intento de l'istoria ebraica è mostrare che, quando l'uomo fu
angeli, e si decise per l'ebraica, perché avevano cantato l'alleluja.
. (e prende nome dalla tradizione ebraica di pregare accanto a esso di sabato
, 1-296: cessi di consumar l'ebraica gente / i nabatei profumi al vitel
. profetismo (con riferimento alla tradizione ebraica dell'antico testamento). labriola,
, giacché questo, giusta l'etimologia ebraica, suona appunto separato, seppure non diventò
rifacimento e un ampliamento, in lingua ebraica e aramaica, del vangelo di matteo (
nei passi ove riproduce materialmente la parola ebraica, ha na£lp, e na£ipaìo <;
collegio delle quattro nazioni. -nazione ebraica: la comunità ebraica residente in una
. -nazione ebraica: la comunità ebraica residente in una determinata località.
me, come a tutta la nazion ebraica è ben noto. vita di cosimo iii
un ebreo, per apparare bene la lingua ebraica, la quale aveva necessaria per lo
sce, che è proprio della lingua ebraica dopo il iii secolo d.
. -sm.: la lingua ebraica dopo il iii secolo d. c.
pasta, sebbene dimenata con dimenazione all'ebraica, ella diventa azzimelle, e dimenata
alla nostrale, alla straniera, alla ebraica,.. alla turcà, come
; con partic. riferimento alla moneta ebraica * gerah ', equivalente a 1 /
ricchezza di grasso sostituisce nella cucina ebraica il maiale, proibito dalla legge
racolismo, l'alchimia, la cabala ebraica e cristiana, la simbologia delle carte
poco religiosi, gli intendenti di lingua ebraica per ebrei occulti. delfico, iv-51
soprattutto valore espiatorio; nell'antica religione ebraica ebbe particolare imgdrtanza e seguì la tradizione
camera e mi maledisse in lingua italiana ed ebraica. carducci, iii-5-420: due rivoluzioni
'glarea 'hanno affinità colla voce ebraica e la celtica; e forse da quella
, 3-39: era rimasta [la religione ebraica] essenzialmente culto da praticare in pochi
di implorazione rivolta a dio nella liturgia ebraica, in partic. in occasione della
baldelli, 5-5-305: osanna nella lingua ebraica vale quello che tra noi: « o
osservarsi nelle celebrazioni rituali della pasqua ebraica, descritte nell'issopo (12, 46
-con riferimento ai sacrifici della religione ebraica e, in partic., al sacrificio
, un libro. -nella religione ebraica, sacrificio in cui solo una parte
d'algiere. -sacerdote della religione ebraica. menzini, 5-42: a quegli
procedimento stilistico, tipico dell'antica poesia ebraica e dei libri sapienziali e profetici della
parascève, sf. relig. nella religione ebraica, il venerdì, come giorno di
pàscua), sf. nella religione ebraica, festa solenne che commemora la liberazione
santa. -con riferimento alla pasqua ebraica. massaia, iv-63: iddio nell'
che, secondo il precetto della religione ebraica, ogni famiglia consuma in occasione della
pasquar. -con riferimento alla pasqua ebraica. cicerchia, xliii-313: nel cor
della religione cristiana, derivata dall'omonima ebraica, che si celebra il cinquantesimo giorno
-una delle tre principali feste della religione ebraica, celebrata, in base alle prescrizioni
l'esodo dall'egitto (anche pentecoste ebraica o ebrea). compendio dell'antico
. relig. festa del perdono: festa ebraica istituita, secondo la tradizione, da
in perfezione, cioè latina, greca, ebraica. -dotato di tutte le qualità
, / modo né legge, ma usanza ebraica. = deriv. da perseverare.
una stamperia di lingue orientali, dell'ebraica cioè, della caldea, dell'arabica
onagro, n. 1. -pietra ebraica: pegmatite. lessona, 1131:
22-190: la necessità di una 'nation'ebraica, confessionale e nazionalista s'impone dapprima
dettò in ispecie di coptica e di ebraica, tutte le affini lingue chiamando in
di ximenes', in quattro lingue, ebraica, caldea, greca e latina (1517
la latina, la greca e la ebraica: alle quali la nostra non saria forse
: voce derivante, direi, dall'ebraica 'abach', che significa polvere o polviglio e
, beninteso.., troppa sofisticazione ebraica e pomposità cattolica e art nouveau ci sento
alla latina e greca, le lingue ebraica, rabbinica, siriaca e araba ed è
nella quale la dotta ed elegante magnificenza ebraica all'occasione del possesso pontificio è il
successivo all'esilio babilonese (nella storiografia ebraica, a indicare fatti, documenti, periodi
... vogliono che sia la lingua ebraica: povera, perché il popolo ebreo
(con partie. riferimento alla diaspora ebraica). -ling. riferibile a un tempo
si asserisce si ricava da una grammatica ebraica che possiede il supplicante, composta da don
e all'altro. nella religione ebraica, l'offerta a dio dei primogeniti
epoche di quei principali avvenimenti dell'istoria ebraica che la scrittura ha enunciati in anni de'
contrari enfiteotichi. -nella legge ebraica, diritto di prelazione; levirato.
quattrocento anni fu procreata tanta quantità della ebraica gente che nel- l'uscire di quel
re o ai sommi sacerdoti della nazione ebraica, ordinariamente sotto forma di predicazione e
superiore dell'antica arca dell'alleanza ebraica; si riteneva che dio vi posasse
mazdeismo), ecc.; nelle tradizioni ebraica e greca manca l'aspetto escatologico e
parole semplici nella scrittura per la puntuazióne ebraica. = voce dotta, lat
sm. invar. relig. festa ebraica che ricorda la salvazione, per opera di
: 'purim ': la festa ebraica in commemorazione degli ebrei salvati da ester
per il popolo puritano, nella scrittura ebraica, dettata da dio stesso, buona
e purissima vogliono che sia la lingua ebraica: povera, perche il popolo ebreo
. ebraico]: v'hanno nella scrittura ebraica tre specie di alfabeto: l'ebraico
d. c., dalla setta ebraica dei caraiti a tutti gli altri ebrei,
titolo onorifico attribuito ai dottori della legge ebraica (e significa 'mio maestro '
1-379: 'rabbi ': voce ebraica, la quale significa una persona dotta
il quale secondo il rigore della voce ebraica significa 'grande '. d'annunzio,
lingua rabbinica: la varietà di lingua ebraica usata dai commentatori dei testi biblici in
etti, 1-406: lingua rabbinica, cioè ebraica, secondo che è usata da'dottori
oltre alla latina e greca, le lingue ebraica, rabbinica, siriaca e araba ed
rabbinica. -anche: appartenente alla setta ebraica che segue fedelmente la tradizione rabbinica,
), sm. dottore della legge ebraica, maestro di religione presso gli ebrei
la laurea in teologia presso un'università ebraica e possiede un titolo di laurea riconosciuto
nto: capo spirituale di una comunità ebraica, rab- ino capo. catzelu
istoria sagra, qual è nella bibbia ebraica e nella vulgata. romagnosi, 4-1196
gli esemplari fisici e morali della stirpe ebraica. c. e. gadaa, 15-17
nome probatica piscina, la quale in lingua ebraica si diceva betsaida e aveva cinque portici
propria dei popoli indoeuropei. -razza ebraica o semitica; razza inferiore: non ariana
non potranno essere ammesse persone di razza ebraica, anche se siano state comprese in graduatoria
. ibidem, 8: e di razza ebraica colui che è nato da genitori entrambi
è nato da genitori entrambi di razza ebraica, anche se appartenga a religione diversa
se appartenga a religione diversa da quella ebraica; è considerato di razza ebraica colui
quella ebraica; è considerato di razza ebraica colui che è nato da genitori di cui
da genitori di cui uno di razza ebraica e l'altro di nazionalità straniera; è
nazionalità straniera; è considerato di razza ebraica colui che è nato da madre di razza
che è nato da madre di razza ebraica qualora sia ignoto il padre; è considerato
il padre; è considerato di razza ebraica colui che, pur essendo nato da genitori
italiana, di cui uno solo di razza ebraica, appartenga alla religione ebraica, o
di razza ebraica, appartenga alla religione ebraica, o sia, comunque, iscritto ad
ebraismo. non è considerato di razza ebraica colui che è nato da genitori di nazionalità
italiana, di cui uno solo di razza ebraica, che, alla data del 1
, apparteneva a religione diversa da quella ebraica. ibidem, 9: l'appartenenza alla
, 9: l'appartenenza alla razza ebraica deve essere denunciata ea annotata nei registri
economica e politica in danno della minoranza ebraica (con l'interdizione di sposare i cittadini
in quella * semitica ', cioè ebraica, e in quelle di colore e
: cristo (secondo la tradizione messianica ebraica). diatessaron volgar., 355
solo i ré): nella tradizione ebraica, ciascuno dei due libri scritturali che
e schiavi delli egizi per la fede ebraica che non volse essere reputato grande maestro
al calco lat. di una voce ebraica). bibbia volgar., i-25
magri, 1-255: 'kabala': voce ebraica che significa ricevimento. -con
ridetto signor angelo mazza studia la lingua ebraica. maironi da ponte, 1-ii-202: il
l'uomo alla rinfusa potrebbe accettar l'ebraica, la turchesca o qualsivoglia altra credenza più
, c'è a berlino una piccola comunità ebraica. = deriv. da riottoso.
scorgo un vestigio non oscuro della tradizione ebraica, che fino dai primi giorni profetizzava
riposo per ciascheduna. -nella scrittura ebraica, elemento vocalico di appoggio segnato convenzionalmente
co-religiose (fra cui quella pagana, quella ebraica veterotestamentaria e quella islamica) mediante
: alcuni riputano la cronologia della bibbia ebraica e della nostra vulgata troppo ristretta, non
. x. credenza di derivazione ebraica, affermata nel nuovo testamento e proclamata
opinione intorno all'essere composta la poesia ebraica di metri e di ritmi. -ritmo
-in partic.: che rifiuta la fede ebraica. bibbia volgar., x-22:
quadrati a tondi i caratteri della lingua ebraica, smussandone gli angoli. dizionario universale
un cristianesimo riportato alla sua ruvida primitività ebraica, un cristianesimo terrestre, fatto di
dante. = trascrizione di una voce ebraica che significa 'eserciti'che ricorre nell'antico
anni, in cui secondo l'antica legislazione ebraica veniva prescritto il condono dei debiti,
istoria sagra, qual è nella bibbia ebraica e nella vulgata. -che si
e cessò di esistere dopo la rivolta ebraica del 70 d. c.).
salame d'oca è tipico della cucina ebraica, per il divieto biblico di mangiare
poetico-musicale di argomento devozionale appartenente alla cultura ebraica; la tradizione biblica ne ha riuniti
-a). che appartiene all'antica popolazione ebraica staccatasi dal giudaismo di gerusalemme in età
medesimo tempo scrivendo che l'aveva creduta ebraica, ma l'ha trovata greca;
sabato, il giorno consacrato dalla religione ebraica al riposo. 1. nelli
all'inglese, con una certa rassegnazione ebraica che dà uno sfondo grigio, dirò
a parigi nel1508 i primi saggi della stamparla ebraica sotto la scorta di francesco tissard.
etnica e parlanti le lingue fenicia, ebraica, siriaca, aramaica e araba,
brutalità prussiano-feudale. -proprio della religione ebraica. carducci, ii-8-125: la mia
semitico. -che deriva dalla religione ebraica e ne ha i caratteri (il
delle anime dei giusti secondo la tradizione ebraica, poi interpretato nella tradizione cristiana come
2-i-481: forse avremmo qui una ebraica. pasolini, 19-84: quel sensibilismo con
dell'istoria sagra, qual è nella bibbia ebraica e nella vulgata. manzoni, iv-222
molto di tal dottrina tutta la setta ebraica, che a quel tempo stava in bolognia
sette lucerne-, il candelabro della tradizione ebraica. dante, purg., 29-43
; alcuni, in ambienti di cultura ebraica, subirono rielaborazioni che ne modificarono il
(sìcera), sf. nell'antichità ebraica, bevanda alcoolica ricavata dalla fermentazione del
, 1-409: 'sicera *: voce ebraica, la quale alcuni pensano significhi vino
tradussi il testamento nuovo et il salterò de ebraica veritate, con cinque libri apologetici in
, temendo pericolo dalle versioni della scrittura ebraica, si reggeva su la tradizione apostolica e
popolo ebraico, l'universalità della religione ebraica; l'ebraismo; la comunità dei fedeli
origine dei diversi gruppi di una comunità ebraica. g. bassani, 3-38:
alla sinagoga o alla liturgia della religione ebraica; che si svolge nella sinagoga.
. storico-ideale della cultura ebraica); tale movimento fu il
i non ricchi, di ricostruire la nazionalità ebraica nella propria terra (palestina).
(il ripristino dell'uso della lingua ebraica, debitamente arricchita sul piano lessicale,
aveva determinato; la rinascita della religione ebraica come matrice va dire dell'ingegner
nelle lingue orientali, e specialmente nella ebraica araba e siriaca, senza le quali lingue
qui, ai cittadini italiani di razza ebraica non è consentito soggiornare in località di frontiera
e, specie per uno di stirpe ebraica, slavati, sempre spiacevolmente distratti. g
da pittagora,... ma l'ebraica, anzi petrusca, come fece il
... con quale accento unagiovane donna ebraica,... venuta in italia dopo
: in mahler... troppa sofisticazione ebraica e ad accoglierlo, perché,
(con partic. riferimento alla religione ebraica); sacerdote di grado elevato.
, 1-181: 'ephod': voce ebraica che significa il soprumerale, veste sagra,
muratori, 5-i-194: le bellezze dell'ebraica poesia non si conoscono...
e della greca e si conforma all'ebraica, onde pare potersi sospettare le provenissero
,... che fu poco dall'ebraica diversa. -per estens. capire
e spassionato e usualmente intendente delle lingue ebraica, greco, latino e italiana. b
possiede le lingue latina, greca, ebraica, rabbinica, siriaca e araba, traducendo
spirito e la lettera della legge religiosa ebraica. de luca, 1-10-169:
vocali col nome di spiriti e nell'ebraica lingua si trovino di vere lettere vocali
.. non ha certo radici nella bibbia ebraica e neppure nella predicazione di gesù.
una stamperia di lingue orientali, dell'ebraica cioè, della calda, dell'arabica,
a sei punte, simbolo della nazionalità ebraica e dello stato d'israele. -stella gialla
chi penètra / il quarto arcano de l'ebraica cetra, / che del fiato di
caldee, assire ed egizie, della cabala ebraica, del sufismo (una corrente mistica
sukkòoth], sf. plur. festa ebraica conosciuta in occidente come 'festa dei tabernacoli'
. nativo dell'antica città ebraica di sunam, identificata con l'odierna solam
che cose si svariano li settanta dalla ebraica verità. liburnio, 2-4: in essa
punte. = voce di probabile origine ebraica. tadóne, sm. enol.
tale opera, in lingua ebraica, della civiltà ebrea postbiblica, che
al grande pubblico), della civiltà ebraica come civiltà a base teo- logico-religiosa (
plur. -i). dottore della legge ebraica che nei secc. i-ii d.
in più maniere di lettere come in lettera ebraica, greca, latina, tedesca,
, 6-319: lo denunciarono per rorigine ebraica; non gli capitò nulla, ma i
-per anton. l'edificio centrale della religione ebraica, fatto costruire a gerusalemme da salomone
. -festa delle tende-, ricorrenza ebraica istituita in memoria del periodo trascorso nel
landino, 36: adam in lingua ebraica significa secondo le interpretazioni della bibia testificante
. -in partic.: nella religione ebraica, nome dato dal filosofo filone di alessandria
(il nome di dio nella religione ebraica). salvini, v-4-2-7: io
sf. invar. leggìo di una sinagoga ebraica. g. bassani, 3-39
da fonseca, proprio davanti alla macelleria ebraica, l'uomo tirò fuori eli nuovo la
), sf. relig. nella tradizione ebraica, la legge, sia di-carattere religioso
, temendo pericolo dalle versioni della scrittura ebraica, si reggeva su la tradizione apostolica
translao la bibia e lo psalterio de lengua ebraica e greca in lengua latina. muratori
versificatore. piccolomini, 1-105: dell'ebraica e dell'araba [lingua] non fo
gardées, beninteso... troppa sofisticazione ebraica, e pomposità cattolica, e art
con aver ricevuta dì fa la cosmografia ebraica d'àbramo perit- sol latinizata..
riferimento alla carica di sacerdote nella religione ebraica veterotestamentaria. bibbia volgar., viii-133
presentarsi qual nuovo secondo l'uso della lingua ebraica, cioè nobilissimo, e di somma
reagiva particolarmente al pregiudizio che la legge ebraica cosiddetta di dio fosse valida per ogni tempo
ecclesiastici. 4. nella religione ebraica, sommo sacerdote. bibbia volgar.
muratori, 5-i-194: le bellezze dell'ebraica poesia non si conoscono...
lectera greca e lectara latina e lectara ebraica e molte altre, e de le genti
con una rigorosa osservanza della legge ebraica e con un forte naziona
per il popolo e la cultura ebraica; antisemitismo. r sole-24 ore
qualifica di ariano (un cittadino di stirpe ebraica negli anni della campagna antisemita).
), sm. relig. nella religione ebraica, ragazzo che, avendo compiuto i
, 26: fabris sottolinea la specificità ebraica dei chassidim, mettendo in guardia dalla tentazione
: particolare attenzione dedica fabris alla mistica ebraica, al movimento del 'chassidismo'; sono pagine
ha per argomento la lingua o la cultura ebraica. t. valperga di caluso
una tribù etiopica cu- scitica di religione ebraica, stanziata nell'etiopia settentrionale. -
m. invar. relig. festa ebraica della consacrazione del tempio di gerusalemme.
. = adattamento di una voce ebraica. iwan [ìwan], sm
criteri in base ai quali, nella religione ebraica, gli alimenti possono essere consumati,
. mus. musica folklorica della tradizione ebraica dell'europa dell'est, suonata anche negli
la musica klezmer è la musica popolare ebraica dell'europa orientale. l'unità [5-vii-2001
), sf. invar. nella religione ebraica, candelabro a sette bracci, simbolo
. v.]: 'menoràh': voce ebraica ('ménòràh', candeliere). il
sf. invar. stor. dottrina tradizionale ebraica dei primi secoli dell'era cristiana,
prese inizio, successivamente articolatasi nelle religioni ebraica, cristiana e musulmana; che ne
ma coperto di onori – all'università ebraica di gerusalemme, pubblicare in patria decine di
r càbala, sf. dottrina ebraica intorno a dio e all'universo, di
ricavato da una corrente semiereticale della mistica ebraica). = dal fr. décréation
proprio, che si riferisce alla diaspora ebraica; che ha vissuto la diaspora.
, tr. ebraizzare, assimilare alla cultura ebraica, con partic. riferimento all'affermazione
lingua, la storia e la cultura ebraica. la repubblica [24-x-1997],
su etnie e culture diverse – da quella ebraica e americana a quella tedesca e esteuropea
giudeocentrico né essere riservato alla sola esperienza ebraica. = comp. da giudeo
ferro angelo abbondio, il meglio della finanza ebraica torinese (la bim è presieduta da
persona, per lo più di origine ebraica, che, volendo emigrare dall'unione
i mutamenti dei paradigmi identitari della minoranza ebraica in italia. = agg.
25-ix-1985], 10: la tradizione religiosa ebraica vuole che la settimana che va da
che etnica e parlanti le lingue fenicia, ebraica, siriaca, aramaica e araba.
. invar. relig. nella religione ebraica, giorno settimanale di riposo dedicato al culto
di dio nel mondo = voce ebraica. sheqel / '. ekel /
iavismo), sm. monoteismo delle religione ebraica. labriola, 1-i-15: trionfo definitivo
/, sf. invar. scuola religiosa ebraica; istituto di studi avanzati del talmud