pratolini, 9-409: questo torpore, quest'ebetudine, diale).
non sai qual sole o luna; nell'ebetudine crepuscolare s'allentano in secoli gli attimi
, considerare il suo sgomento la sua ebetudine la sua smemoraggine. palazzeschi, 4-23
tu discordandoti non ti disciogli da l'ebetudine della mente e dalla grassezza della insipienzia
..., promesso a una dolce ebetudine. savinio, 2-34: in nessuno
scrivere italiano rimangono campioni dell'inoculazione d'ebetudine che praticavasi nel degenerato sangue latino.
aveva sofferto da giovane, divenne prova d'ebetudine. -come personificazione. frezzi
s'avvicina di giorno in giorno all'ebetudine, che potrebbe essere anche una beatitudine
tu discordandoti non ti disciogli da l'ebetudine della mente e dalla grassezza della insipienzia
sai qual sole o luna; nell'ebetudine crepuscolare s'allentano in secoli gli attimi
smarrimento minacci di trasformarsi in una esterrefatta ebetudine. bonsanti, 2-105: si ricordava
che la stanchezza, la fatica, l'ebetudine... di quegli uomini che
fece tagliare le molte vein giorno all'ebetudine, che potrebbe essere anche una -per simil
beltramelli, iii-538: così ristava nell'ebetudine della siesta, simile ad un cencio
la luce, e quelli che patiscono ebetudine o glaucedine sono privi affatto di poterla
tu discordandoti non ti disciogli da l'ebetudine della mente e dalla grassezza della insipienzia
in uno stato di ignoranza, di ebetudine. dante, conv., iv-xv-14
idiota. contemplava in se stessa un'ebetudine profonda, priva di spiegazione e senza
, ih-1-1219: ah quella bocca dilatata dall'ebetudine, quel labbro paonazzo che penzola,
iii-1-1219: ah quella bocca dilatata dall'ebetudine, quel labbro paonazzo che penzola.
. beltramelli, iii-538: ristava nell'ebetudine della siesta, simile ad un cencio
calamità o d'altri saggio col grin dell'ebetudine. arpino, 19-113: poi si abbandoche
dei nostri giorni, il teatro passivo dell'ebetudine che dilaga sul mondo. -con