volenterosi la fronte adergono, / o ebe, al tuo raggio che sale / tremolando
capo mi sento; sentomi, / o ebe, l'ellenica vita / tranquilla ne
[gli dei] la veneranda / ebe versava le nettaree spume, / e quelli
tua coppa diffuso awolsemi, / o ebe con passo di dea / trasvolata sorridendo
. cantari, 171: e quie ebe un figliuol, che nutricare / lo fece
bestiaccia molto debole. marino, 5-42: ebe e vulcan, che poco dianzi quivi
del nome del padre, ma l'avolo ebe nome messer ugonetto. dante, par
fortuna. marino, 5-42: ebe e vulcan, ghe poco dianzi quivi /
a un altro bracciuolo di quella scala ebe paura d'uno famiglio. cicognani,
5. bernardino da siena, 179: ebe code d'asini e d'ogni ragione
s. bernardino da siena, 179: ebe code d'asini e d'ogni ragione
ricriasi [ercole] e possiede / ebe dalle leggiadre piante, figlia / del gran
al figur. marino, 5-42: ebe e vulcan, che poco dianzi quivi
monti, 5-966: immantinente al cocchio ebe le curve / ruote innesta. un
s. xvi to., ch'ebe per noi in marsilia da rinaldo iacopi
, e con citara d'oro / ebe serena v'accenna a l'alto. d'
immagina il grande alemanno che la eterna ebe latina abbia sorriso a lui peripatetico nella suburra
è d'età comunale, e marito ebe. 3. raro. generico
concubito d'elettra, / lo scorno d'ebe, alfin di ganimede / e la
timone, in cima a cui / ebe attacca il bel giogo e le leggiadre /
., iii-285: bellissima, la bionda ebe, ravvolta / in mille modi fra
gli siede accanto la dal pie'leggiadro / ebe, di giove figlia e di giunone
per la lettera de la nostra compagnia ebe per più suto detto che a dì
tutte giovinette eterne / bellissima, la bionda ebe, ravvolta / in mille modi fra
dare a dì xx di giugno 1373 ebe per 11 caverine e 11 paia di redine
di stefano, 1-41: sposata l'ebe, e poi, segondo usanza, /
; / la mano a la moiere ebe tenguto, / quando fo fato lo piedo
età mesta giorni risursero, / o ebe, nel tuo dolce lume / agognanti
barberino, 13: la madre, ch'ebe nome madonna genea, desinando il conte
su'due miei vecchi amori, l'* ebe '(inno novella estate /
/ a quel de la gioconda / ebe, che nobil premio / al magnanimo
/ pire d'eta fumanti al seno d'ebe, / risorgerai con giovanili tempre /
/ intatti ancóra, poi che ad ebe l'intima / dolcezza lor consacrano. moravia
, / la sua difinitiva sentenzia ebe a dare, / che '1 corbo
testi fiorentini, 18: anche n'ebe simone f. baldavino libre dugento in
dal gr. 'pubertà '(ebe è la dea della giovinezza) e <
non che 'l suo lume a lo estremo ebe, / forse era il primo,
/ la spada di medoro anco non ebe; / ma sì sdegna ferir l'
/ e 'l villan meco impoltronisce ed ebe. 2. cedere, venir
lato il quale il raggio del sol ebe, / splendetter l'ombre infin che 'l
vidono idio in paradiso. lo diavolo ebe grande invidia di ciò, ch'egli
livre cinquanta che domanda per l'azione ch'ebe da monno decche, lib. -s
, e colui che l'aveva confessato ebe una cotale visione: come essendo lui in
anche a socrate, benché non da ebe ma dalla iniqua e pur provvidenziale infermità
, 1-6: poi che la l'ebe dislatato, la bona madre, / quel
fo dato, / e nuova fantasia s'ebe pensato. bibbiena, 194: e
che miracolo questo fosse e che significasse; ebe dal giovane tal risposta. « questi
inni, e con citara d'oro / ebe serena v'accenna a l'alto.
, a uno re miscredente, lo quale ebe nome lo re botozo. savonarola,
iacopi, 9: di questi danari si ebe madona deca... lb.
. testi fiorentini, 250: ebe trecento sesanta fiorini d'oro. malispini
apeloe moltitudine d'uomini, intra quali ebe medici di fedite e di fisica. libro
d'annunzio, i-464: la donzella ebe mi trasse, / cui giglio è il
di tristano, 3: dappoi ch'ebe dette queste parole, sì si pardo dala
testi fiorentini, 212: quando ciesare ebe così parlato, catuno prese disideroso quore
commercio dei peruzzi, 426: catuno ebe la sua parte de'danari co'frutti
: uno degli figliuoli di noe ch'ebe nome giafet, di giene- razione in
: di tera... altro pezuolo ebe rinieri e fratelli innanzi che gitasero le
menzini, ii-297: ivi un nettar celeste ebe dispensa, / che sol quell'alme
simile / a quel de la gioconda / ebe, che nobil premio / al magnanimo
, v-71-112: uno staio di grano n'ebe cristo- fano giolare, di chele diece
. monti, x-2-352: la bionda ebe, / ilare il volto e l'
/ il moscadel, che in ibla ebe pilucca. 3. afferrare con la
21: poi che quella affamata lupa ebe conducto a lo ex tremo passo l'immaculato
, lvi-465: di sue vermiglie rose ebe gradita / nel fior degli anni imporpo-
, 1-82: verso la prison l'ebe menato, / e quelo ivi dentro lo
; integro, virtuoso, al cocchio ebe le curve / ruote innesta...
par non ha. zanella, 485: ebe la tazza degli eroi gl'infiora.
/ che ancor per mia cagion ti ebe ad infondere, / da poi che non
. simintendi, 2-244: poi ch'ebe così detto, bagnò lo sangue di
monti, 5-962: immantinente al cocchio ebe le curve / ruote innesta. barilli
amare, poich'egli è il vaso di ebe nella circonferenza, e di pandora nel
storia di stefano, 1-41: spoxata l'ebe, e poi, segondo uxanza,
stato ringiovenito e tornato di prima lanuggine da ebe, dea della gioventù. vasari,
mato, / la statoa ferì ed ebe lapidato. leonardo, 2-101: il noce
. / una fantesca, che zo ebe guardato, / chiamò la madona per cotal
. testi fiorentini, 19: ebe simone e manno e monna deca pisani
tuto li donava. / compiuto ch'ebe lo so dolze lavoro, / la dama
, / la dama el volto a lui ebe signato / una fiata. di costanzo
d'annunzio, i-297: snella com'ebe gioia degli dei, / senz'ombra
/ tenean consiglio, e la bell'ebe intanto / già lor mescendo il buon licor
, 19: poi in prixone lei l'ebe metuda, / in una tore che
che 'l suo lume a lo estremo ebe, / forse era il primo, e
21: poi che quella affamata lupa ebe conducto a lo extremo passo timmaculato agnello
di stefano, 1-14: intorno dela zanbra ebe a ordinare / sete altri leti,
pieno di discordia, q'unque non ebe pacie insino alla morte. -per
di b. jacopi, v-399-31: n'ebe simone f. baldavino libre dugento in
/ e per lo scudo el ferro gli ebe messo. 6. opportuno,
, 2-27: così correndo, carlo ebe redutta / a quella porta l'oste a
dela torà loro serokka, ch'ella ebe quando si maritoie a lapo f. di
occhi il dì ti riaccese, ed ebe / caldo apprestò bagno fragrante, in cui
per madonna galiana, e le sette ebe in sua mano in enpoli, ke
prexo / e in una sua casela l'ebe serao; / andò in camera del
, / e uno suo mantelo qui ebe furato; / pluxor manteli avea el padre
, / el qual intorno se l'ebe adobato. tommaseo [s. v.
per me- tade: l'una metade ebe simone per sé e per lapo e l'
in quella isola sì fue giogante ed ebe nome dialicies, e mise questa usanza perché
a pianzere e lacrimava, / perduto ebe lo colore del visazo. b. accolti
passe-mezzano artefice. la sua psiche, l'ebe e le sue grazie roni, 1-268
esso la rana. et così lo milano ebe l'uno e l'altro. cravaliz
marmo [un rilievo di eracle e ebe] serba e trae una sua freschezza e
tutto li donava. / compiuto ch'ebe lo so dolze lavoro, / la dama
/ la dama el volto a lui ebe signato / una fiata. landino [plinio
stefano, 2-10: lo serpente lo livrier ebe morse- gato, / e quelo dela
/ il moscadel, che in ibla ebe pilucca. monti, 5-18: o
giovanni, 3-391: in quel tempo ebe la chiesa di dio diverse mutazioni,
/ le belle ottave, o ebe, che da 'l coro / s'effondon
i-233: ei nutrisce il foco / per ebe giovinetta, / e maestà negletta /
, mentre in un convito ella [ebe] è pincerna / e che porta il
il nettare a versare, / cominciò [ebe], ch'era un vin dolce
per la sua neteza, colla sua sanctità ebe assai grazia per essere oservantissimo di quello
la mano alla gola, di lei ebe suo contentamento due volte. carducci, iii-8-315
/ disse la fata, quando l'ebe udito: / -non ragionar mai più di
14-6: la sua moiera, quando ebe arcolto / quante roxe la volse zerta
c. i. frugoni, i-4-260: ebe, che infiora il crin, quando
ella siede / al fido specchio, ebe in ridente aspetto / d'acque odorate
quela corba / col corbo giovene s'ebe aconpagnare, / e da quel tempo
marito per lo gran dolore / che l'ebe de la molie e sua dolio,
siena, 1062: o come non ebe egli rivelazione ch'e'cristiani dovevano perdere in
fiorita, / po'che mia fama arezo ebe sentita, / intero mi se diè
, / po'che mia fama arezo ebe sentita. / intero mi se diè,
de la spada e dappoi che la v'ebe posta... vide ch'iera
6-187: disse la fata, quando l'ebe udito: / - non ragionar mai
a firenze, e fuvi chi l'ebe prò male, per pasione aveva co'loro
dè avere fior, d'oro xx: ebe bandino baverini per 20 pengnora ch'erano
istoria; / ma con quelle mai non ebe vittoria, / perch'a la corte
cui servir fui molto pertinaze, / ebe de l'oro meo un cotal pexo
infermieri. gregorio dati, 3-88: ebe a essere preso a pitigióne d'antonio di
messer fuippo de'peruzzi et altro pezuolo ebe rinieri e fratefii. 'bonavia, 259
, 6-14: la savia madre s'ebe a meraveiare; / e poi la filiola
barberino, 241: una donna da pisa ebe due figliuole: l'una era molto
; / la mano a la moiere ebe tenguto, / quando fo fato lo piedo
piffero. sannazaro, iv-289: come minerva ebe ditte queste parole, se ne andò
e pincemi. betussi, 154: ebe,... per essere bellissima,
un piccolo rilievo, di eracle ed ebe. -in plastica (con
/ la spada di medoro anco non ebe; / ma si sdegna ferir l'ignobil
iii-46: saturno in ricompensa dona a ebe un orologio a polverino. d annunzio,
disio e bramo / più che non ebe de lo pomo adamo. boccaccio, vii-220
glie lo porse. onofri, 3-36: ebe, deh, porgimi un cratere d'
la mano alla gola, di lei ebe suo contentamento 11 volte. cantari, 87
la mano alla gola, di lei ebe suo contentamento ii volte. -mostrare
baste m mi andò idio. come elli ebe aperto, e colui avendo udita la
mangiare, /... gismirante l'ebe dimandate / s'elle volìeno a casa
e per lo scudo el ferro gli ebe messo. battaglia di ravenna, lxxiv-18:
, / e la prima so camera li ebe dato; / poi li apresentò la
pottere, e per questa tal cagione ebe intelligenzia 'cum'il duca de orliens.
or guerra, / infin che m'ebe a la sua potestate, / se la
nella terra dove era questo franzese, ebe maniera di pigliare pratica collui, di natura
: la pura e schietta mano, ond'ebe porge / sul celeste zafiro ambrosia a
a firenze, e fuvi chi l'ebe prò male, per pasione aveva co'loro
8-131: « qualepuò esser mai, ebe, il vostro tormento? », chiese
vi darò luogo che sarà vie migliore ebe quello ch'avete perduto. cavalca, 20-23
l'ombra felice ove tu sei, / ebe, ne l'aria sale odor profondo
, 1-77: essendo sopracomito, ebe animo de dir vilania et altre
di stanforte verdello e uno quaro ch'ebe misere pandol- fino. documenti per la
da ognomo; / subita mente lui l'ebe piato. / discalzo in camixa,
corno / al gran palazo lui l'ebe trovato; / in scrito fo data tuta
marchese per capo soldi d'una quistone ch'ebe dinanzi da lui a fano. statuto
alla corte e di subito il piato ebe vinto; e tornò a ser martino dicendo
. lettere senesi, 71: ci ebe parola che la muneta si dovea raconciare
monti, 5-963: immantinente al cocchio ebe le curve / mote innesta. un
, 130: lo rigiamo de siria quando ebe principio... principio dello regiamo
allora genitao tara, socto el quale ebe principio lo regiame de assiria e lo riame
volte ha provato quelle pene dure / che ebe la possanza de mia zente: /
. / e lo re molto se ebe a contristare, / ché per loro la
, / e dreto stando, e poi ebe spudato, / guardose atomo, prendendo
sienzia. / per sete suo filoxofi lui ebe mandato, / li qual con lui
/ e a zascun di loro l'ebe comandato, / che stefano lui li donava
13-iv-349: con questa [tazza] ebe mi diè dolce restauro / de le fatiche
, i-570: il tuo corpo d'ebe, alto, ridente / ancor d'infanzia
annunzio, i-570: il tuo corpo d'ebe, alto, ridente / ancor d'
capo e pasticci e cacciagione, le ebe e i ganimedi sporfenti a braccio teso
e il collo. loredano, 5-258: ebe la dea gli rinfrescò la faccia /
le cose per dono della dea ebe, divenne giovene... avendo ancor
l'età mesta giorni risursero, / o ebe, nel tuo dolce lume / agognanti
voluto, / perché stefano so- tilmente ebe amaistrato / nell'arte de la rismètrica!
: le libbre 21 soldi 19 a fiorini ebe per noi da loto rinucci ritagliatore per
lxxiv-44: verso castel san piero s'ebe a tirare / apreso al fiume con l'
si era venuta..., sì ebe veduto uno romitaggio. e quando tristano
. foscolo, i-850: tacitamente [ebe] l'anfora converse, / e
, 14-6: la sua moiera, quando ebe ar- colto / quanto roxe la volse
dato la rota a'firentini, ne ebe grandinisimo despia- cer. g. b
immortali ultima venne / raggiadosa la bionda ebe. idem, iv-360: la ho
età mesta giorni risursero, / o ebe, nel tuo dolce lume / agognanti
ragioni e le buone usate secundo ke l'ebe vescovo
nove machinazioni, ma solo recordandone che ebe audacia pigliare quello illustrissimo signor nostro fratello
scodella di gastaldo a la donzela ebe a dare / una scudela de tenta
, / ché, non so se per ebe o per batillo, / basta,
usanza trovo che fu nel tempo che ebe era scudiera e fu dismessa perché una
testi pratesi, 269: maestro nascimbene segatore ebe meggo staio di farina. ibidem,
morire. / non dico come lui ebe a seguire: / ma de colui
zoia né la più bela / non ebe cavaliero che monta in seia.
: uno dì, subito ch'egli ebe desinato, prese plotino platonico et andossene
belfradelli, 96-a: poi ch'ebe [galeotto] dato il botto / adartù
romanzo poteva offendere la 8-144: ebe lo respinse con un gesto così severo ch'
iulio cesare fue il primaio imperadore ch'ebe solo la segnoria del mondo. s
meriti. bisticci, 1-i-31: dal principio ebe origine firenze secondo è comune openione di
di tristano, 2-206: quando tristano ebe fatto questo pensiero ed ebe dette queste
: quando tristano ebe fatto questo pensiero ed ebe dette queste parole, incontanente ismontoe da
al pastora! papatico, / roma forsi ebe conversar socratico, / viver frugale,
an nunzio, 8-146: ebe incominciò a svestirsi, con gesti lenti e
terza monarchia de'macedoni, la quale ebe alessandro magno e suoi successori, secondo
quela corba / col corbo giovene s'ebe aconpagnare, / e da quel tempo in
sentiero e, guardandosi innanzi, ed egli ebe veduto venire una damigella, la quale
filiuoli e tucte le sue sostenanze ebe perdute e ancora molte aversitadi nel
, 19: poi in prixone lei l'ebe metuda / in una tore che è
poi che. llo dicto re ciro ebe destructa la cità de babillonia, fece
, 65: questi sono li denari ch'ebe arrigo benintende da iacomo guelfi camarlingo del
oglio libre xi; ii libre n'ebe boncino et vini libre io ebbi.
rivolge l'ordine delle cose, sì ebe non tanto la sua inclita patria e
norimberga, interpretava nella parte della signora ebe trani una donna che si annoia.
, / per ben che forte sté, ebe lo squasso. -grave danno economico
stanforte verdello, e uno quaro ch'ebe misere pandolfino. bonvesin da la riva
, 19: poi in priscone lei l'ebe metuda, / in una tore che
inversione, accettava... questa ebe infibulata e fellatrice, stintamente magra.
., 120: agile come in cielo ebe succinta, / sostien del braccio un
do il sole fue coricato, egli ebe fatto aparechiare privatamente il suo carro,
di gerozzo degli odomeri, 175: esso ebe la sua parte de tavango da la
uno spillo. d'annunzio, 8-146: ebe incominciò a svestirsi, con gesti lenti
9-35: poi lo gastaldo a la donzela ebe a dare / una scudela de tenta
e seicento, 1-67: san francesco n'ebe una, ciò fu tempranza, e
: e sia: le facil d'ebe letizie / cloto sì d'invida notte costringami
alla corte e di subito il piato ebe vinto; e tornò a ser martino dicendo
181: domine probasti me sì. ll'ebe inteso / colle soi armi si feso
, 9-35: poi lo gastaldo ala donzela ebe a dare / una scudela de tenta
andò alla corte e di subito il piato ebe vinto; e tornò a ser martino
e sentir, per che temenza / n'ebe grande di qua la gente tota.
anni, e con citara d'oro / ebe serena v'accenna a l'alto.
de la torà loro serokka, ch'ella ebe quanndo si maritòie sete e fame
tua coppa diffuso awolsemi, / o ebe con passo di dea / trasvolata sorridendo
tastoni, come edipo e antigone da ebe. rarsene completamente e prontamente.
di livia, la quale, tosto ch'ebe veduto il suo uccello, con dire
diedi per uno paro d'uose, ebe cepperello xv denari. boccaccio, dee.
. testi fiorentini, 17: anche ebe simone e manno e monna deca in
commercio dei peruzzi, 487: anche ebe tomaso un pezo di terra pasante la
non posò mai, sinché non m'ebe aggiunto e ghermito. -di animali
di stanforte verdello e uno quaro ch'ebe misere pandolfino. a. botto, 1-1371
ed altre cose. milizia, iii-222: ebe si distingue alla veste rialzata a guisa
testi fiorentini, 209: quando qurio ebe così parlato, se cie- sare era
stefano, 1-14: intorno dela zanbra ebe a ordinare / sete altri leti, zascun
, 258: diedi per una zenzeverata k'ebe il balio ed altre kose a parigi
zilia, / per caro padre lo ebe a tenere. -var. femm
rica zoia né la più bela / non ebe cavaliere che monta in seia. amabile
: tutti hanno presente l'espressione tra l'ebe te e l'irritato sul
anzi il crederò il licore stesso che ebe suol versare alle grazie.