e se stesso; dunque in una ebbrietà letargica, in uno alloppiamento, come
assopimento, di letargo, di certe ebbrietà. tommaseo [s. v.]
que'meschini il conforto di addormentare nell'ebbrietà della sera le fatiche del giorno,
di lussuria e di troppo mangiare ed ebbrietà. 2. voragine; risucchio
vani e trànsitorii tanta letizia ed ebbrietà danno alla mente ed al cuore,
= deriv. da ebbro. ebbrietà, ebbrióso, v. ebrietà, ebrioso
fare l'operazioni loro, non conoscono l'ebbrietà loro: onde parendo loro far bene
più. ebrietà (letter. ebbrietà, ant. ebreità, ebrità),
, i-119: non è altro l'ebbrietà, che una spezie di pazzia,
a que'meschini il conforto di addormentare nell'ebbrietà della sera le fatiche del giorno.
e di lussuria e di troppo mangiare ed ebbrietà. m. adriani, ii-19
vivande lo vinse: n'ebbe quasi un'ebbrietà vertiginosa: era poco men che digiuno
nebbia infernale, / quanta del senso ebbrietà m'oppresse; / ch'ebbi cor nelle
questi beni vani e transitorii tanta letizia ed ebbrietà danno alla mente ed al cuore,
grani. bonsanti, 2-170: l'ebbrietà delle idee e delle discussioni di quel
l'operazioni loro, non conoscono l'ebbrietà loro: onde parendo loro far bene
impeti di natura! rapimento di sensi! ebbrietà di letizia! foscolo, x-149:
a que'meschini il conforto di addormentare nell'ebbrietà della sera le fatiche del giorno,
di vino, non si ha da pubblicare ebbrietà il vacillamento della ragione. 4