/ sol dalì'uman pericolo / acuto ebber diletto. pellico, 394: abbominando
lieta e graziosa accolta / fatta s'ebber fra lor quanto convenne, / presi per
quel commodo e grato, i ch'ebber, fuggendo tacque, enea e dido /
ormeggi laterali,... in breve ebber tolto dal pericolo i due natanti.
inf., 4-97: da ch'ebber ragionato insieme alquanto, / volsersi a
avea per 10 don ch'elle / ebber dal dolce alunno di sileno. buonarroti
i venti per divini segni, / ebber fortuna e molti n'annegaro. fioretti,
prova fiso / con gli altri ch'ebber fama di quell'arte / mill'anni,
ma, poi che già le nevi ebber varcate / e superati il discosceso e
taquile e i cigni: / quei ch'ebber pronta la virtù dell'atto /
dell'atto / e quei ch'ebber nel cuore il sogno intatto; /
/ mentre i bei rami non m'ebber a sdegno / fiorir faceva il mio
che l'altrieri mi prestasti, non m'ebber luogo, perciò che io non potei
mova invitte e belle, / ch'ebber sì chiara palma / del barbarico popol
regie porte. idem, i-345: ebber di farci onor tanto disio / e
/ non basta, perch'e'non ebber battesmo, / ch'è parte della fede
gli avi e i bisavi adorna / ebber la testa di ramose coma. e.
, allor che in disire / ebber primieramente libertate. idem, dee.,
e presa la calata, / l'ebber, senza notarla, oltrepassata. idem,
scherzi e le burlette, / ch'ebber costoro per molte giornate, / che furon
. casti, iv-160: poiché color calmata ebber la fame, / e il buzzo
notte intiera, / i miseri petroni ebber la caccia. -cavalcare, correre in
più volentieri la preda ne la quale ebber parte de la fatica, così quelli
pesare, / infin ch'ebber fornito lor lavoro; / ben fér
, 43-21 (iv-32): non ebber camminato molti giorni, / che di
vecchi velieri fecero le ultime campagne ed ebber l'ultima gloria. 11.
? garzoni, 1-67: i capuccini ebber principio da un fra matteo baschi,
pucci, 89-96: ma poi ch'egli ebber ben carico il basto / agli aretini
la beata orcoméno: ivi più caro / ebber l'altare, quando allora il primo
una vicinata / una casella a pigione ebber tolta. 2. ant.
non vaglia, perché i padri non ebber procura a supplicare, è cavillo. sassetti
1-65: i celestini pur dell'istessa regola ebber principio sotto papa celestino quinto, di
/ che in loro vita e'no l'ebber mai tali. giovanni dalle celle,
vecchi velieri fecero le ultime campagne ed ebber l'ultima gloria. alvaro, 7-146:
, / sol dall'uman pericolo / acuto ebber diletto: / e da i gradi
fu nomato, i deci e'fabi / ebber la fama che volentier mirro. ottimo
ostia benedetta. / e alfine s'ebber l'ostia nelle mani / essi i
/ essi i prostrati; assolti l'ebber tocca / i feditori con le dure
inf., 27-16: ma poscia ch'ebber colto lor viaggio / su per la
ardenti, in tre minuti, non ebber più colore di fuoco. parini, 615
bordone e '1 tenore? o non l'ebber que'tanti, la cui autorità addusse
volte descritti. [sosti ebber l'ira commota. monti, x-2-64:
credenza fermamente: / ch'e'guf ebber da lu'la complessione. g. villani
in un medesmo tetto / abitanti concordi, ebber ricetto. lanzi, 2-1-290: gio
sì che i miei occhi pria n'ebber tencione. idem, par., 24-142
quaranta- cinque appena: / i cavalli ebber miglior condizione. manzoni, pr.
v. borghini, 4-187: però ebber sempre l'occhio allora i governatori delle
paese / quei che vivendo in pregio ebber le muse, / e l'oprar
francesco militano i franciscani conventuali, ch'ebber principio da lui l'anno 1212. l
, / né tare mie per esso ebber difetto / mai di convivi, né di
spaventato ciascuno, molti ne uccisero e ebber la rocca. 2. locuz
oro fiorin tanti, / ch'egli ebber corso. targioni tozzetti, 9-250: era
cospicui sopra gli altri popoli, che non ebber la sorte di nascere dove noi.
, inf., 4-36: perché non ebber battesmo, / ch'è porta de
, liberi da preoccupazioni maggiori, ebber tempo di occu parsi della
., 60-28: quell'anno i ghibellini ebber cesena, / ma costò loro del
di virtù te all'alte mete / ebber le donne brama tal che eccede, /
, inf., 4-97: da ch'ebber ragionato insieme alquanto, / volsersi a
/ mentre i bei rami non m'ebber a sdegno / fiorir faceva il mio
da la morte l'ultimo suggello / ebber l'alme pupille! altri deliro /
per i quali le cose di natura ebber senso così totalmente diverso che per noi,
que'tre modelli / de la perfezion ebber deposte, / e de'lor corpi immortalmente
, 1-6-115: ma poi che data ebber la prima volta, / ov'assai
, l'istituirono in modo che n'ebber sempre dovizia grandissima. guerrazzi,
/ raminghe un tempo andàro; / ebber scampo, e riparo / dove lorenzo
/ sol dall'uman pericolo / acuto ebber diletto. nievo, 1-3: quel pubblico
ozio indurando i corpi al travaglio, ebber non meno ardire, che prontezza al
salvini, 16-1: da che dapprima ebber che dire insieme / atride d'uomin rege
.). borsa, xix-4-714: ebber contraria fortuna le lingue in inghilterra,
15-53: ma poi che già le nevi ebber varcate, / e superato il discosceso
. casti, ii-1-45: poi- ch'ebber ben disposta e concertata / la fuga per
3-150: colla loro virtù, ch'ebber da cristo, [gli apostoli]
dittadori, / che sovr'al consolato ebber domino; / sonvi trebuni, edile e
alme indi si spiega, / ch'ebber d'eterna grazia il santo dono; /
dittadori, / che sovr'al consolato ebber dominio; / sonvi trebuni, edile
piglio / a le piante che 'l drago ebber custode. forteguerri, 19-98: nalduccio
, 6: doi luci di mie luci ebber la palma, / una mi tolse
/ sol dall'uman pericolo / acuto ebber diletto; / e da i gradi
, com'è detto, / sempre ebber poi un rettor forestiere, / e
tre dittadori, / che sovr'al consolato ebber domino. / sonvi trebuni, edile
, inf., 32-45: poi ch'ebber li visi a me eretti, /
dubitezza; / tanto cercàr che l'ebber ritrovato. petrarca, 23-141: spirto
erudita, ancor che immote / le immagini ebber moto, atti e colori. pascoli
mie man qualche tributo regio, / l'ebber mai più di nuovo a metter fuori
i quel che perder di vita, ebber di fama. bocchelli, 10-62: sin
esilio, / e l'armi, ch'ebber certe per ragione. -mandare,
que'tre modelli / de la perfezion ebber deposte, / e de'lor corpi immortalmente
tomba, né lagrime, né polve / ebber morendo. tasso, 7-108: uccide
sotto l'istessa [regola], ebber principio dal beato giovanni comasco l'anno 1189
colli ove a l'estiva sete / ebber vino miglior le turbe antiche. e.
, / che agl'inviti del senso ebber proclive / l'animo molle, e come
con tanto riso degli astanti, che n'ebber a smascellarsi squaccheratamente. targioni tozzetti,
- / ma mie parole 'n te non ebber loco, / e 'l tu'non
/ tra quanti il favorirò e l'ebber caro / fu ciparisso, un pellegrin donzello
mercedi, / non basta, perché non ebber batte- smo, / ch'è parte
berni, 31-17 (iii-75): poich'ebber due miglia cavalcato, / trovar la
: quanti ventagli, oh dio, / ebber destino simile, / e infranti e
par., 23-119: però non ebber gli occhi miei potenza / di seguitar la
discesi, / e l'arme principal ch'ebber costoro / è l'oro a fiamma
mezzo a tonde / assalta e frange, ebber nettuno amico, / e 'l mar
ciglia, / dice che i fondatori ebber concetto / di fabbricar l'ottava meraviglia
l. bellini, i-100: tutti ebber sempre viso di boccale, / d'
: forme sar- desche in mare / ebber gettate a 'ngrassar le sardelle. targioni
aratori istessi! / di minute formiche ebber sembianza / senza alcun dubbio, entro
1-8: poi che le due fanciulle ebber fomite di cantare le lor canzoni.
stati poco bene, di lì avanti non ebber più pace né riposo, a pensare
: il suolo ondulò sotto i piedi, ebber quell'uggia di stomaco e quella foscàggine
fratei beltà conforme, / e castitate ebber le donne. bracciolini, 1-18-8:
solo evadista, e neppure i freudiani ebber molto successo,... perché subirono
, da claudio e da alessandro non ebber già per motivo il commercio, ma
opportuni d'agide gli amici / gli ebber fugati, e noi ritratti illesi /
mie man qualche tributo regio / l'ebber mai più di nuovo a metter fuori
cassandra, /... / non ebber mai né forza né podere / da
gelate e spente, / pregio non ebber d'immortale onore. tasso, n-iii-990:
in quei gemelli / che nella madre ebber tira commota. bibbia volgar.,
del porto, ai marinai predisposti, ebber assicurato il barco alle « bitte »
si serba, / che per virtute ebber la mente accensa. guerrazzi, 9-ii-85:
3 (52): que'giovinastri ebber voglia d'andar a vedere quello sterminato
di gemme acceso, / quali non ebber mai gangarie rive. -torcere.
come spettatori, al fatto, ma v'ebber le mani in opera e le vite
, inf., 32-47: poi ch'ebber li visi a me eretti, /
artimino, / dove a combatter non ebber le gotte / la gente sua, che
1 greci... non ebber mai troppo a grado la lingua latina.
, 3 (52): que'giovinastri ebber voglia d'andar a vedere quello sterminato
: i miei gravosi, aspri tormenti / ebber breve conforto. caro, 16-74:
non vaglia, perché i padri non ebber procura a supplicare, è cavillo; perché
rappresentato. carducci, iii- 7-274: ebber poi titolo di signori di tebe e duchi
quegli occhi in ogni lato / quai ebber forza di farmi gentile. dossi, 42
di francia... tra noi ebber dopo il millecento gran voga, e varii
i-734: nelle mentovate diffìnizioni i padri ebber guardia d'astenersi affatto dagli articoli superflui
. d'annunzio, v-2-303: non ebber guemimento, non vestirono armatura..
angiolieri, 103-11: e guf'ebber da lu'la complessione. simintendi,
, inf., 27-17: poscia ch'ebber colto lor viaggio / su per la
fusser fatti conoscer in guerra, non ebber nulla. leopardi, v-103: se la
. pucci, 3-5-32: poiché i battifolli ebber disfatti, / tutta la roba in
prima / tolser ciò che d'oprare ebber talento. -far sorgere, suscitare
il passo. tasso, 1-10-94: non ebber duce eguale al crudo orosco, /
e. novelli, lxviii-297: fra tutti ebber tre pani /. inferigni, impiombati
3-61: gli ebrei e greci antiqui ebber gran cura / ad imponere il nome
impossibilità cantarono che i dei non ne ebber parte, pausania è testimonio ch'omero tolse
/ che di riso in quel punto ebber suggetto. = deriv. da
modificazioni o alteracaduche e frali / ch'ebber stelle per stelo e rai per spine,
e le sue opere... ebber l'onore d'essere poste all'* indice
spiegare alcune universalità corrispondenti al numero che ebber essi dalla natura, ma non potrebbon
portarselo veloci: / e quei subitamente ebber deposto / nella licia contrada il sacro
/ il mio povero merto / n'ebber la colpa. segneri, ii-353: ma
. novelli, lxviii-297: fra tutti ebber tre pani / inferigni, impiombati,
suburra impunemente / gli errabondi miei sguardi ebber sospinti. pellico, 3-226: oggi me
: ripien l'ingordo ventre assai / ebber di cibi, e saccheggiati i piatti.
e l'inopia a viver nati, / ebber nome di plebe. [soppresso da
inf., 4-97: da ch'ebber ragionato insieme alquanto, / volsersi a
si stanno / quei ch'a cristo venuto ebber li visi. ottimo, iii-705:
con baldanza / e sprovveduti, n'ebber male intoppo. girone il cortese volgar
fr. serafini, 223: non ebber mai i peccati il più largo salvocondotto
genti e irrisolute / donde meno speraro ebber salute. baldi, 359: per l'
da per sé e tutti insiemi, non ebber mai tanta sottilità de intelletto e isvigliazióne
tebaldeo, xxx-7-62: ivi questi animali ebber già grazia; / or sol capretti
perché non fossero in peggior condizione, ebber le regalie da lui; altre se le
ecco il mio amatissimo lepori, di cui ebber mai le italiche ringhiere più leporos'oratore
, par., 23-120: però non ebber li occhi miei potenza / di seguitar
patti castiglion lombardo; / e poiché l'ebber liber nelle mani, / il melanese
, cent., 49-12: se costoro ebber tanta bontade, / da lor la
, / e di farne di nuovi ebber licenza. giraldi cinzio, intr.,
bel crin vedeala spesso / e là v'ebber principio le mie pene. leopardi,
l'altrier mi prestasti, non m'ebber luogo. -non essere accettabile,
che fan le maccatelle / o i fraccuradi ebber tante persone / povere e ricche intorno
colonne; e ornato e legge / ebber travi e macigni, obbedienti / al voler
batte 'l mare, / nel qual quante ebber l'onestà sua cara, / pria
felicità e maestria che coloro i quali ebber a dire che omero pingeva imagini, ben
e argante, ch'era imperadore, / ebber da lui la medesima mancia. allegri
mandritte e sberrettate, / per- ch'ebber gli avi lor pompe latine. fagiuoli,
patti castiglion lombardo; / e poiché l'ebber liber nelle mani [ecc.]
/ si fer di poi che s'ebber conosciuto. g. m. cecchi,
di non legittimo maritaggio e furtivamente, ebber fama di esser generati di stirpe divina
, or più alto cielo, / ebber governo o soggiornar di delfo / sulla rupe
. frugoni, v-301: grand'aura ebber le poesie di fulvio testi, per la
, che fatto avìa, / poi ch'ebber pianto gli occhi miei assai, /
membra. aretino, 18-227: subito che ebber gustato del pomo vetatogli, si conobbero
3 (52): que'giovinastri ebber voglia d'andar a vedere quello sterminato
genti e irrisolute / donde meno speraro ebber salute. galileo, 4-2-253: son
dei richiedenti men- tiscon titoli che non ebber mai. b. croce, iii-23-49:
ciglia, / dice che i fondatori ebber concetto / di fabbricar l'ottava meraviglia.
, / non basta, perché non ebber battesmo. idem, par., 28-112
ei vedrà che né piffero né storta / ebber mai cassa di tanta eccellenza. tassoni
, / che sopra il mèle a bere ebber dolcezza. -avere il miele in
gadda, 15-207: gran zucca non l'ebber mai [i militari]: e
vivo / del minio, onde quei legni ebber prove / ornate già, ch'a
noi de l'immensa pietade / ch'ebber le cerve in ministrar il latte / a'
prova fiso / con gli altri ch'ebber fama di quell'arte / mill'anni,
fu nomato, i deci e'fabi / ebber la fama che volontier mirro. ottimo
semplice natura. murtola, 1-409-10: ebber [certi sapienti] talento / di
e fratri e garzon suoi / si ebber sacrati a cerere et a baco, /
nulla di meno non... ebber cura di dimostrare da quali forze spinta
gravati e molli / dal vano vagheggiar ch'ebber in colpa. petrarca, 320-4:
oliveto pur dell'istessa [regola] ebber principio. sarpi, viii-25: fa conto
antonio allora, / cesarieni il cavai gli ebber morto. burchiello, 2-19: dice
corte di roma né quella di napoli ebber mai fronte di parlar di congiura siciliana
(52): que'giovinastri ebber voglia d'andar a vedere quello stermi
pagliaresi, xliii-36: cavalcando, allora ebber veduta / una villa unde lo'convien
: non sì tosto l'affamate piante / ebber consunto l'accattato cibo / che lo
notte intiera, / i miser petroni ebber la caccia; / ne coperse ogni strada
1-iv-60: poi che d'alme vivande ebber diletto / preso a bastanza e con nettarei
mura / gli avi degli avi miei ebber lor nido. -esservi infiltrato
molti del caldo stabbio de'cavalli / ebber vaghezza, e del nitroso e salso
come nomadi in terra selvaggia, non ebber agio d'incivilirsi. massaia, i-171
notte mai non riposaro / infin ch'ebber fornito lor lavoro. pavese, 5-75:
essere guasto, non pertanto di meno ebber pure in ciò gran vantaggio.
. bacchelli, 19-14: quando le ebber notificato che giobbe aveva preso sonno e
. aretino, 14-74: poscia ch'ebber di sguardi e baci grati / gli
progenitori del genere umano, dopo ch'ebber peccato e si conobber nudi, spogliati
viltà si fosse o trama, / ebber ratte le piante e tardi i brandi,
giorno. caporali, ii-8: non ebber, signor, orbe più tondo né più
l. bellini, i-100: tutti ebber sempre viso di boccale, / d'
i tripodi] sì fatto finimento / ebber: ma gli orecchioni non per anco /
scannabecchi', diramati dai gisla e che ebber propagini in volterra e nell'arcipelago greco
le colonne; e ornato e legge / ebber travi e macigni. g. capponi
, ii-44: fuor del vallo le torme ebber ricetto / pei villaggi d'intorno ospiziate
i-32: quando a crepa pelle ebber pacchiato. moniglia, 1-iii-202: anseimo in
dispregiarono la compagnia delle regine, quand'ebber ricevuto il padronaggio d'amore nell'anima
l'alto fosso ed il palizzo / ebber varcato i fuggitivi, e molti / il
, 1-2-49: le tre cupide dee n'ebber diletto / e, stimulate da desire
corte di roma, né quella di napoli ebber mai fronte di parlar di congiura siciliana
, inf., 27-18: poscia ch'ebber colto lor viaggio / su per la
che passeggiata a parte a parte / ebber gli dei quella città fetente. tesauro,
stanchi, sedeano, e che quel nome ebber piuttosto dal peripato, che era uno
cacciaconti, 3-8: i crudeli / poco ebber passion de'mie'lamenti.
condizione tutti vinsono, in questa cavalleria ebber vettoria. pulci, 23-26: disse rinaldo
mercedi, / non basta, perché non ebber battesmo. cavalca, 9-327: conciossiacosaché
fracide pelli, / senza dimor tutti gli ebber gittati. -figur. pelle di
di me- lampo si perdettero o non ebber più forza contro i furori delle seguenti
usar comparendo innanzi a'grandi, gli ebber da vero presentandosi al p. matteo
crudeli. ariosto, 8-65: fin ch'ebber di fuore altra donzella, / perdonaro
: di perfetta beltà doti eccellenti / ebber que'nuovi fortunati cori. erizzo,
menavano paolo, dato volta, l'ebber condotto fino ad atene: di dove,
. poetarono sopra materie sottilissime e n'ebber gran lode. -con riferimento a
altri duo / fatti da'poh, ebber di poli il nome. 18
fine, la furia placò e le teste ebber trovato il loro posatoio. il parlamento
vi mova invitte e belle, / ch'ebber sì chiara palma / del barbarico popol
, ancor non appariva: / però non ebber li occhi miei potenza / di seguitar
precettori in fin, custodi e scorte / ebber fin dalla prima giovinezza, / per
, iv-25: i romani... ebber vergogna d'abbandonare il capitano; ma
, 39-6 (iii-209): come l'ebber da presso più veduto, / ognun
, come dodici abbiam veduto che n'ebber gli etrusci. guerrazzi, 1-280: astolfo
, 33-81: 1 prenci della magna ebber privato / dello 'mperio attaulfo. capponi
. pallavicino, 1-597: quante sconfitte ebber gli empi in terra narrate dall'istone
uniti gli uomini in questa vita comune ebber più pronto ed il provvedimento de'cibi
. frusoni, v-329: le poesie francesi ebber più del prosaico molte, che del
figli del monte e della selva tosto ebber principio le vicendevoli provoche. 2
gli uomini in questa vita comune, ebber più pronto ed il provvedimento de'cibi e
l'inopia a viver nati, / ebber nome di plebe. tommaseo [s.
, inf., 27-17: poscia ch'ebber colto lor viaggio [le parole]
quanti ventagli, oh dio, / ebber destino simile, / e infranti e fessi
vicinata, / una casella a pigione ebber tolta: / così senza querela si vivevano
giorno / quando i primi elementi grave ebber guerra entro al confuso grembo.
. bettinelli, 1-ii-258: tra noi ebber dopo il millecento gran voga [i tornei
idem, 5-8-4: dipoi che s'ebber ben rabaruffati / tutta la notte,
, 82-10: la badia a spugnole / ebber con gb altri insieme del racqueto.
, 5-145: poiché i due paladini ebber marsiglia / visto sino a far stanca la
, 8-i-24: poi ch'e'malvagi angioli ebber trovato il male ed ebbe fatto il
sì che 'miei occhi pria n'ebber tencione. machiavelli, i-vi-216: noi siamo
aratori istessi! / di minute formiche ebber sembianza / senza alcun dubbio, entro misura
dopo morte / adon, giacinto, aiace ebber la sorte. 2.
filosofica cui gn antichi... ebber comune; che le lingue recenti in tanto
: così, colla recita della serenata, ebber fine i divertimenti di questo giorno.
/ longo tempo insieme stiero, non ebber figliuol né figlia: / suo vicim lo
ne sentì un poco, ma non ebber il carattere di replica. p. e
un medesmo tetto / abitanti concordi, ebber ricetto. de luca, 1-14-1-99: questi
cercando. / né di rettor gran tempo ebber bisogno / i suoi destrieri.
figliuol della vedova e tabità, non ebber curiosità di dimandargli nuove dell'altro mondo
. busmi, 1-9: pochi cittadini ebber cura di riformare lo stato, fra i
forteguerri, 16-92: dice l'istoria ch'ebber tal tempesta / che trenta giorni e
gli uomini in questa vita, comune, ebber più pronto ed il provvedimento de'cibi
squaccherata tra que'virtuosi e le muse ebber a segnalarsi il collo dal ridacciare.
arder mio per mille prove, / ebber pietade del mio lungo affanno; / e
pucci, cent., 67-68: s'ebber di fiorenza / arme e saettamento e
, / che contra marco d'astio ebber ripieno, / incontro ogni ragion, la
ser gorello, 855: quei ch'ebber de la pace sì gran tedio /
sì gran tedio / e dei tornati ebber tanto dolore, / che dentro e fuor
/ alzò già roma, mai non ebber tanti / quant'ebbe detto rogo incensi
di giovanni villani], / ed ebber presa la terra di moncia. alunno,
martello, / que'di fuor l'ebber cotale e maggiore. boccaccio, dee.
giusto. ma né lui né suoi pari ebber mai la giustizia in stima. questo
tebaldeo, xxx-7-62: ivi questi animali ebber già grazia; / or sol capretti
ii-4-65: ripien l'ingordo ventre assai / ebber di cibi e saccheggiati i piatti.
fra- tri e garzon suoi / si ebber sacrati a cerere et a baco, /
rose non caduche e frali, ch'ebber stelle per stelo e rai per spine,
: molti del caldo stabbio de'cavalli / ebber vaghezza, e del nitroso e salso
, in /, 4-98: da ch'ebber ragionato insieme alquanto, / volsersi a
l'abber veduto, / tosto l'ebber cognosciuto; / diser: « nat'è
fr. serafini, 223: non ebber mai i peccati il più largo salvocondotto
[di cacio] in mare / ebber gettate a 'ngrassar le sardelle. viani,
pananti, ì-266: i frati appena ebber le pance sazie / spariron senza dir
el detto maestro come tanto d'ozio ebber que'tre fanciulli ribellino sollazzassero nella fornace
1-3-71: questi due che fra loro ebber che dire / avean giuocato a sbricchi
oro. baldi, xxxvi-394: scacciata ebber la fame / e con vario sermone ragionato
.. al dintorno de'lor signori ebber luogo. = deriv. da
sì bravamente che in brevissimo tempo n'ebber fatto un macello grande. -litigare
: scarcassati restar certi pedanti, / ch'ebber ardir d'entrar nella baruffa / in
è l'acqua e 'l foco: / ebber vari martìri e tanti scempi / ch'
, inf, 4-101: da ch'ebber ragionato insieme alquanto, / volsersi a me
altri, che legger appena sapieno, / ebber nome di scior quistioni argute. c
più splendido e gentile / di quanti mai ebber di lauro o mirto / onor,
l'andò sconcia, / pesce non ebber, né libra, né oncia.
la cittade e tutta la provincia ed ebber seguito di più di venti milia persone,
, cent., 80-87: poich'egli ebber ben carico il badava di morso in
accolsero gli entusiasmi della filosofia orientale ed ebber princìpi più puri o meno corrotti di
i venti per divini segni; / ebber fortuna e molti n'annegàro. tebaldeo,
3-61: gli ebrei e greci antiqui ebber gran cura / ad imponere il nome ai
dante, par., 23-119: non ebber li occhi miei potenza / presono
sentito, e avea veduto, / tutti ebber sempre viso di boccale, / d'
stanno / quei ch'a cristo venuto ebber li visi. cesari, iii-602: beatrice
, inf., 4-102: da ch'ebber ragionato insieme alquanto, / volsersi a
begli arnesi, / e domandare ed ebber la licenza / di poter terminare ogni
maraviglia fiso, / subito nel lor fonte ebber se> olto. c. campana,
, 66-43 (v-236): poi ch'ebber pregato dro manzoni.
pere l'inopia a viver nati / ebber nome di plebe. manzoni, iv-133
277: la ragion perché i morti ebber sotterra / l'albergo lor nonm'è del
, / sol dall'uman pericolo / acuto ebber diletto. garibaldi, 2-223: non
giovane, 9-36: all'infirmità, ch'ebber cagione / dalle fatiche e da'protervi
refrigerio. bonarelli, xxx-5-37: poich'ebber visto / duo sommersi nel sangue, una
viltà si fosse o trama, / ebber ratte le piante e tardi i brandi,
stabilir tre dittatori, / che sovrial consolato ebber domino. fioretti, 2-23 (65
, sopra la neve, né pur ebber sovvenimento di legne, né da mangiare.
forteguerri, vii-16-44: degli orsi uccisi ebber gran gioia e festa / tanto più
, i-266: 1 frati appena ebber le pance sazie / spari ron senza
crin vedeala spesso / e là n'ebber principio le mie pene. manzoni, 314
furo campion che del destriero egregio / ebber troppa vaghezza, ed io gli ancisi:
de la natura, / onde i peripatetici ebber orto. prima guerra punica volgar
. non così presto i galli l'ebber veduta che, spennacchiandola co'becchi,
timide genti e irrisolute / donde meno sperare ebber salute. g. bentivoglio, 5-ii-376
dittatori, / che sovr'al consolato ebber domino. livio volgar., 1-55:
go tempo insieme stiero, / non ebber figliuol né figlia. castelvetro, 8-1-327
, / e di fame di nuovi ebber licenza. statuto del capitano del popolo
: non sì tosto l'affamate piante / ebber consunto 1'accattato cibo, / che
bacchetti, 2-xxiv-496: ottocento miei partigiani ebber stirpato il cuore, indi sbattuto loro
pelli, / senza dimor tutti gli ebber gittati. buti, 2-578: a coda
sentier trovando stretto, / vergini l'ebber tutte a dichiarare. -che ha
e le fortificazioni di ferrara, i papi ebber distrutto già l'antico castel tebaldo e
, 3 (52): que'giovinastri ebber voglia d'andar a vedere quello sterminato
, / fumo concordi fin che l'ebber vinta [la guerra].
vicina pompone- sco, terricciola minima, ebber signoria e corte. montano, 100:
cavalier romano, che quando gli accusatori ebber detto, nel senato stesso si trasse di
/ e l'oste d'ogni parte ebber trafitta / e rimaser di lor più di
fracide pelli, / senza dimor tutti gli ebber gittati. imbriani, 3-177: l'
i monti pirenei travalicando, poscia che quegli ebber passati e su li terreni di spagna
. questi traviarono nelle loro ricerche, perché ebber la mente infetta da princìpi antologici limitati
amilcare i roman che d'asdruballe / ebber la pace, ma non d'ani-
quei che del xanto / su le rive ebber la tomba. -annunciatore dell'alba (
trissino, 2-3-91: ma, poi ch'ebber gettati i tronchi [dell'aste]
colassu nel cielo, onde l'anime nostre ebber l'origine. = agg
: il suolo ondulò sotto i piedi, ebber quell'uggia di stomaco e quella fiocaggine
gli umiliati ora estirpati... ebber principio dal beato giovanni comasco l'anno
si stanno / quei ch'a cristo venuto ebber li visi. cesari, iii-602:
in quei gemelli / che ne la madre ebber l'ira commota. metastasio, 1-ìi-1135
pace. b. tasso, 1-4-24: ebber molto combattuto invano, / senza ch'
si stanno / quei ch'a cristo venuto ebber li visi. 5.
zanzero fraudato; / o soppres- sata ebber la mamma. settembrini [luciano],
saccenti, 1-2-253: né prima ebber finito di cenare, / che sen-
boiardo, 2-11-35: due galiofardi grandi l'ebber preso / sopra alle spalle, e
atteso insolito tumulto / tutti i leccazampisti ebber paura / di qualche assalto.