si alterna con la prep. con) e di materia. giacomo da lentini,
ricevette currado suo fratello a grande onore e riverenzia. novellino, 25 (51)
francesco da barberino, 7: e vieni tessendo la tela indorata, ché noi
gaetta pelle / l'ora del tempo e la dolce stagione. idem, inf.
idem, inf., 16-108: e con essa pensai alcuna volta / prender la
. idem, inf., 20-8: e vidi gente per lo vallon tondo /
lo vallon tondo / venir, tacendo e lagrimando, al passo / che fanno
iv-132: questo disse a malizia, credendo e sperando che paolo per essere liberato gli
: il quale popolo a furore con arme e balestra assalirò il detto palagio. idem
m. villani, 3-63: e in su i cavalli gli scudieri vestiti
ad un grido, quale colla lancia e qual colla spada. petrarca, 28-95:
qual colla spada. petrarca, 28-95: e vedrai ne la morte de'mariti /
/ che, quando tomi, te conosco e 'ntendo / a l'andar, a
lotta dona a sua figliuola isotta corone, e fa mettere, nella nave tante paia
, quanti mesi sono nell'anno, e tutte erano di sciamiti...,
tutte lavorate a onde d'acqua, e a bestie caccianti, e a pesci di
d'acqua, e a bestie caccianti, e a pesci di mare, e a
caccianti, e a pesci di mare, e a uccelli volanti. boccaccio, i-264
le divine cose... a denari e vendevano e comperavano. idem, dee
cose... a denari e vendevano e comperavano. idem, dee.,
vendè i panni suoi a contanti, e guadagnonne bene. guido delle colonne volgar
commentò salustio lo reggimento de'consoli, e rendenne questa ragione: che se fosse
biade, vuoisi lasciare tra l'un arbore e l'altro spazio di xl piei.
tese ivi pervenne, / forte le scosse e giù calossi a piombo. ariosto,
[del nuovo mondo] sia stata, e ancor gran tempo stia; i.
stia; i... i e serba a farla al tempo manifesta, /
monarchia. idem, 33-69: pur tanto e tanto fur molesti, ch'ella,
in terra / li mandò tutti; e qui finì la guerra. varchi, 1-27
norvegio. idem, 12-43: escon notturni e piani, e per lo colle /
, 12-43: escon notturni e piani, e per lo colle / uniti vanno a
lo colle / uniti vanno a passo lungo e spesso. buonarroti il giovane, 9-484
giovane, 9-484: prudenzio, un valentuomo e mio maestro, / da cui 'mparai
universalmente usano in tanti popolatissimi paesi, e vuole tutti macini a acqua. baretti,
la prima di colli tutti a vigne e ad olivi, la seconda di rocce nude
olivi, la seconda di rocce nude e aguzze. idem, iv-2-232: qualcuno dormiva
, chiusi in un cerchio a greche e a volute. cicognani, 1-245:
alla parigina, già, alla parigina; e era molto graziosa con tutti fuori che
un pastorello con una mazza sulle spalle e un cappello a brigante. idem,
, mentre noi dovremmo qui stare ad affitto e male? sbarbaro, 2-69: questo
non erano niente, somigliavano a quei grilli e a quei rospi. idem, 5-35
5-35: così mi misi per il prato e costeggiai la vigna, che tra i
14-4: guido, i'vorrei che tu e lapo ed io / fossimo presi per
io / fossimo presi per incantamento / e messi in un vasel, ch'ad
vento / per mare andasse al voler vostro e mio. idem, par.,
/ conforme a sua bontà, lo turbo e '1 chiaro. m.
infino alla cintola, a loro costuma, e con vergogna la mandarono via. ariosto
la mandarono via. ariosto, 7-31: e due e tre volte il dì mutano
via. ariosto, 7-31: e due e tre volte il dì mutano veste,
altra usanza. saba, 349: e sopra / un fiore, a suo costume
balia questa via non le riuscire, e non essendo, dal suo proponimento punto
speranza, da disio, da paterna riverenza e da mille altre cose, come nave
-a punto or te richiedo, / e mandato ho pur ora in varie parti /
12-73: a fatto ancor nel piano e lento moto / non si risente il cavalier
, 12-73: così portato è l'uno e l'altro a presso, / ma
idem, 12-77: temerò me medesmo e da me stesso / sempre fuggendo,
, udirai cosa che non ti spiacerà, e toma a punto al proposito nostro.
per i suoi principii naturali, manifesti e chiari. manzoni, 356: ognuno sa
, 362: mise que'paesi a ferro e a fuoco, spogliò e ridusse in
a ferro e a fuoco, spogliò e ridusse in servitù gli abitanti, e,
spogliò e ridusse in servitù gli abitanti, e, distrutte le città, ordinò che
: portarono via molta preda d'uomini e d'armenti, e misero il resto
molta preda d'uomini e d'armenti, e misero il resto a ferro e a
, e misero il resto a ferro e a fuoco. idem, 432: allontanandosi
lucia ringraziò la madre di quella pronta e liberale condiscendenza, con una gratitudine,
, 19-127: quando al tutto irrigidito e freddo / questo petto sarà. carducci
le cime dei querciuoli un soffio; e in giù, più lungi, a tratti
contatto o al cospetto della vita palese e brutale. idem, iv-2-791: la sua
: al pari delle montagne delle valli e dei fiumi, al pari degli usi,
: un gran silenzio regnava intorno, e nel silenzio le cicale cantavano a distesa.
uncino d'una sorta di forca rusticale, e rimase pèndulo con la testa in basso
voglia di chiamarlo, prenderlo per un braccio e fargli fare tutta la strada fino a
corpo [del re] a napoli e soppellito co'reali, e la moglie ne
a napoli e soppellito co'reali, e la moglie ne fece piccolo lamento,
a quello. tasso, 18-41: e ben ch'oscuro fabro arte non molta /
dante, inf., 19-113: e che altro è da voi all'idolatre,
/ se non ch'elli uno, e voi ne orate cento? boccaccio, dee
due marchi di guidardone... e, da ivi a pochi giorni, venne
grosso, ch'era a undici once e mezzo di fine, tanto il fece
241): avevasi un'oca a denaio e un papero giunta. goldoni, viii-390
una, a due, a tre, e l'altre stanno / timidette atterrando l'
altre stanno / timidette atterrando l'occhio e '1 muso. boccaccio, 20-76:
'1 muso. boccaccio, 20-76: e per lo monte con dolce cantare,
con dolce cantare, / a due e tre e quattro se n'andaro.
dolce cantare, / a due e tre e quattro se n'andaro. ariosto,
ariosto, 17-72: giunsero in piazza, e trassonsi in disparte, i..
a far volte, rivolte, / e giri e mischie in più modi si diero
volte, rivolte, / e giri e mischie in più modi si diero. goldoni
noci fece versar per la sala, e poi, a una a una, li
corsero a tre per tre, pari e disgiunti / l'una schiera da l'
: li pigliava a uno a uno, e li girava, così...
senso indefinito. petrarca, 53-64: e la povera gente sbigottita / ti scopre
finiguerra, accreditatissimo in lavorar di bulino e di niello. idem, 2-5-177: non
che giungesse al valore di due crazie e non più. segneri, iv-348: vi
andare del tempo vince tutti gli ostacoli e diviene accreditata. cesarotti, i-140:
accreditati negli studi della nostra letteratura, e noti per le loro opere. manzoni,
idem, 959: il più celebre e accreditato tra i vocabolari italiani. pellico,
, i-967: cento eleganze si gustano e piacciono negli scrittori accreditati. bontempelli,
che nessuna delle due è vera. e. cecchi, 1-25: cercai la firma
banca. tozzi, i-147: commerciante conosciuto e accreditato. 3. diplom
diplomatici). accreditatóre » agg. e sm. che dà credito; che
v.]: certi scrittori col nome e con l'arte loro si fanno per
si dilettano delle loro cose familiari, e di quelle non accrescenti sanza ragione, e
e di quelle non accrescenti sanza ragione, e non rimoventi dall'uso di quelle la
nodrici loro conviene avere per lo fanciullo accrescere e allevare. bartolomeo da s. c
. c., 2-2-3: l'arte e lo studio confermano e accrescono li beni
: l'arte e lo studio confermano e accrescono li beni di natura. idem,
: la dolce paraula accresce li amici e umilia li nemici. g. villani,
filippo fu uomo di grande valore, e molto accrebbe il reame. m
processo accresciuta la miseria dell'uno re e esaltata la pompa dell'altro. passavanti,
chi accresce la scienzia, s'accresce pena e dolore. petrarca, iv-2-111: bella
. petrarca, iv-2-111: bella era, e ne l'età fiorita e fresca:
bella era, e ne l'età fiorita e fresca: / quanto in più gioventute
fresca: / quanto in più gioventute e 'n più bellezza, / tanto par
: niuna altra cosa udiva che cicale e vedeva amo, il quale, porgendole
vostre parole credete i miei sospiri menomare, e voi in grandissima quantità gli accrescete.
i quali meritiamo le pene dello inferno e ogni dì accresciamo la nostra perdizione.
. idem, xxi-968 (37): e abbraccia e bacia costui, divotamente ringraziando
xxi-968 (37): e abbraccia e bacia costui, divotamente ringraziando iddio, il
. uno pastore, che la conservi e che l'accresca. sannazaro, 9-
accresca. sannazaro, 9- 149: e tu bifolco, / prendi i tuo'vasi
bifolco, / prendi i tuo'vasi; e tu, caprar, la lira.
] ogni cosa per accrescere la chiesa e non alcun privato. idem, 379:
: accrescevono di poi le sue parole e suoi modi il sospetto. castiglione,
si continuava nell'usato stile delle feste e piaceri ordinarii, ma ognuno si sforzava
si sforzava d'accrescere qualche cosa, e massimamente nei giochi. tasso, 8-20
noi terrore / con vista accrebbe dolorosa e ria, / ché pien d'estinti il
, / ché pien d'estinti il campo e quasi tutta / nostra gente vedemmo ormai
, 20-5: l'alba lieta rideva, e parea ch'ella / tutti i raggi
raggi del sole avesse intorno: / e 'l lume usato accrebbe e senza velo
: / e 'l lume usato accrebbe e senza velo / volse mirar l'opere grandi
diminuirgli; la concava gli diminuisce, e la convessa gli accresce bene, ma gli
; / a pena un tuo desio tramonta e muore, / ch'un altro sorge
muore, / ch'un altro sorge e pargoleggia in fasce. l. quirini,
baretti, i-115: l'infievolirti col timore e colla diffidenza non può che accrescere i
non può che accrescere i tuoi mali, e non mai renderli minori. cuoco,
escono dalla barbarie accrescendo le loro forze e rendendo così la sussistenza sicura: non
): un lampo che illumina momentaneamente e in confuso gli oggetti, e accresce
illumina momentaneamente e in confuso gli oggetti, e accresce il terrore. [ediz.
[ediz. 1827 (13): e cresce il terrore]. pellico,
leopardi, 4-11: in gravi / e luttuosi tempi / l'infelice famiglia all'
, 1023: solo chi sia dottissimo e fornito... di un immenso capitale
di cognizioni, è atto ad accrescere solidamente e condurre innanzi il sapere umano. papini
papini, 25-24: accrescere la quantità e il rendimento delle macchine significa poter diminuire
. idem, par., 8-47: e quanta e quale vid'io lei far
par., 8-47: e quanta e quale vid'io lei far piùe / per
quand'e'comincia di non volere essere migliore e accrescere in bontade, allora si rimane
181-34: però che popoli e'comuni e tutte le città vivono e accrescono della
e'comuni e tutte le città vivono e accrescono della pace; e eglino vivono e
città vivono e accrescono della pace; e eglino vivono e accrescono della guerra.
e accrescono della pace; e eglino vivono e accrescono della guerra. savonarola, iii-14
: se io dico male, mormora e accresce, dicendo assai più che non ho
accresce, / accresce anco egli, e n'ha da viver lieto. tasso,
novo sospetto, / o sollecito dubbio e fredda tema, / che pensando t'accresci
, / che pensando t'accresci / e t'avanzi nel petto / quanto la speme
nel petto / quanto la speme si dilegua e scema. leopardi, 3-100: tutto
leopardi, 3-100: tutto è simile, e discoprendo, / solo il nulla s'
la sapienza si è avanzamento, accrescimento e grandezza di scienza degli artefici. idem,
o nazione, / ma senno, e di vertuti operamento / accrescimento / porge
accrescimento / porge a ciascuna di stato e di fama. idem, 7:
già che per vostra grandezza, onore e stato e accrescimento. dante, conv
che per vostra grandezza, onore e stato e accrescimento. dante, conv.,
37: all'onore si seguita invidia, e l'invidia con onore acquistata è accrescimento
cose [la pace] partorisce accrescimento e esaltazione. boccaccio, i-294: con
, parlarono, pregandolo che in onore e accrescimento della loro festa gli piacesse co'
io veggo ch'è accrescimento di tribulazioni e di pensieri, e fuggimento di quiete
è accrescimento di tribulazioni e di pensieri, e fuggimento di quiete. palladio volgar.
ad accrescimento. leonardo, 2-561: e questo animale cresce a a gradi la
animale cresce a a gradi la casa e 'l coperchio, secondo l'accrescimento del
, ii-183: un multiplicare di tasse e di gravezze, che dio sa sin dove
dio sa sin dove le giungeranno, e un accrescimento del debito universale, il
pagato puntualmente a forza di nuove tasse e di nuove gravezze. leopardi, i-7:
in un incredibile accrescimento, tutto è arte e poi arte, non c'è più
88: egli seguiva con occhio premuroso e 'innamorato ma tranquillo, paziente e sicuro
premuroso e 'innamorato ma tranquillo, paziente e sicuro, gli accrescimenti di quell'affetto
, conv., i-xn-3: la prossimitade e la bontade sono cagioni d'amore generative
amore generative; lo beneficio, lo studio e la consuetudine sono cagioni d'amore accrescitive
., i-xiii-io: tutte le cagioni generative e accrescitive de l'amistade.
2. gramm. agg. e sm. desinenza che accresce il significato
nullameno osservare la copia immensa di accrescitivi e di diminutivi, di vezzeggiativi e di peggiorativi
accrescitivi e di diminutivi, di vezzeggiativi e di peggiorativi, che rendono il parlar
accrescitivi. accrescitóre, sm. e agg. (femm. -trice).
nostra fede, / vago di darmi pace e buono stato. boccaccio, i-300:
alcuna quistione, la quale fosse bella e convenevole a quello di che ragionare intendevano,
a quello di che ragionare intendevano, e tale, che più tosto della loro gioia
quella. salvini, 39-iii-75: la somiglianza e la conformità concilia l'amore, ed
concilia l'amore, ed è partoritrice e accrescitrice d'amicizia. carducci, i-1319
. carducci, i-1319: maestro egli stesso e accresci tore degli studi. d'annunzio
d'annunzio, v-1-114: conduttori sagaci e accrescitori assidui dell'azienda. accresciuto
ugurgieri, 310: o garzone molto accresciuto e avan zato di nuova vertù
allevato, accresciuto sopra un monte salvatico e solitario. f. villani, 11-81:
. villani, 11-81: tutti giovani, e per la maggior parte nati e accresciuti
, e per la maggior parte nati e accresciuti nelle lunghe guerre. tasso,
1-68: donato d'ingegno da natura e dagli studi accresciuto. accrespare, tr
: ciascuna [anima] ragguardava virgilio e dante, come di notte, quando è
ragguarda l'uno l'altro fisamente, e accrespavano le ciglia, come fa lo sartore
torrida accrespano agli abitanti i capelli; e anche accresparli ad arte col ferro, che
ma questa è operazione più leggiera, e che li assetta e tien su anziché
operazione più leggiera, e che li assetta e tien su anziché veramente incresparli.
latte, ed i vegetali sono le migliori e le più efficaci sostanze per la nutrizione
per la nutrizione, per l'accrezione, e per addolcire i rei sughi.
le acque di montecatini] il ventricolo e il tubo intestinale dai depositi di materie,
che noi chiamiamo accrezioni di quei visceri, e che i medici di alcune età hanno
/ intorno la dea loro accudisce e giova. fagiuoli, 3-7-101: a tutti
occhi, a chi la guarda, / e 'l più che puote, ne
che puote, ne accudite, e in modi rari / sodisfate coll'opra e
e in modi rari / sodisfate coll'opra e col consiglio. vad'accroccando.
mangiava altresì come pasto d'erbe battute e accrosteliate. accùbito, sm.
parte superiore, usanza de'greci, e degli antichi romani. 2. letto
anche lui s'accucciava placido seguendo moscerini e farfalle coi liquidi occhi. deledda,
al ragazzo come ad un cane, e come ad un cane gli accennò di accucciarsi
accucciarsi nell'angolo dietro la porta, e di non muoversi più. borgese,
: s'accucciò ai piedi della madre, e nascose il capo sulle sue ginocchia.
sinisgalli, 3-66: il gatto s'accuccia e il grillo / dentro casa comincia a
stia raccolta tutta l'intimità più profonda e selvatica di queste terre. papini,
queste terre. papini, 20-240: e sapeva che aveva fame e stava accucciato
20-240: e sapeva che aveva fame e stava accucciato alla tua porta peggio d'un
, 2-252: accucciato su un cuscino e con le gambe incrociate sul tappeto.
con le gambe incrociate sul tappeto. e. cecchi, 1-21: hanno trovato un
accucciola in un canto del canapè; e anche, sedendo alla orientale, s'accucciola
in custodia... un demente, e l'ospitava e accudiva ai suoi bisogni
.. un demente, e l'ospitava e accudiva ai suoi bisogni e alle sue
l'ospitava e accudiva ai suoi bisogni e alle sue miserie. panzini, i-208:
] pensare a far da mangiare, e accudire a tutte le altre faccende di
chi accudisce alla vita d'una persona e ne divide il peso. silone, 5-83
la strada; lunga. dove tutt'e due s'accucciarono. panzini, 11-666
il cavallo] ad una quercia, e quivi attende / di ferire e parar senza
, e quivi attende / di ferire e parar senza far fallo. viani,
10-229: [egli] acculò il carretto e scaricò... sul marciapiede.
683: si dice accularsi delle lepri e d'altri animali, quando si pongono in
la cagnolina] s'acculava, alzava e scoteva una delle due zampine davanti.
1-233: mio padre continuò per il pietreto e io mi acculai in terra col cane
dian mano a trar su carte, e sbalzar dadi. pirandello, 6-157:
6-157: il vecchio barbone nero baffuto e mezzo cieco, acculato su una
saltando le reti che si dilungavano per terra e s'alzavano sui piedi nudi e callosi
terra e s'alzavano sui piedi nudi e callosi dei pescatori acculati a rammendarle.
. acculatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
accula- trici di tutte le panche scientifiche e letterarie della città. = deriv.
tare, tr. afferrare per le braccia e per le gambe e far battere il
per le braccia e per le gambe e far battere il culo a terra.
stacciaburatta, / chi all'altalena, e chi a beccalaglio; / va quello a
da ragazzi; ma è specie di pena e di tormento dovuto a colui che è
quattro ragazzi pigliano uno per le braccia e pe'piedi, e formandone un quadrato,
uno per le braccia e pe'piedi, e formandone un quadrato, 10 sollevano e
e formandone un quadrato, 10 sollevano e gli fanno battere il culo in terra tante
. / tien fuori a passeggiar piazze e quadrivi, / e panche acculattar, dicono
a passeggiar piazze e quadrivi, / e panche acculattar, dicono i vecchi!
i bravi acculattar le panche, / e sol menar le man sulla tovaglia. g
d'assi, di re, di fanti e di cavalli, /...
nudo sulla pubblica piazza o in tribunale e sbattuto a sedere a forza per tre
pararono sull'uscio acculattati il gatto maccabruno e il cane tobia. accumulàbile, agg
una parte con gli anni le indisposizioni e le infermità, e calando dall'altra
anni le indisposizioni e le infermità, e calando dall'altra l'abilità di far
un accumulamento di cose la più parte diverse e opposte. d'annunzio, iv-2-232:
/ da un lato il tutto, e lascia l'altro povero. marino, 10-102
altro povero. marino, 10-102: e tanti fiati accumula ne l'epa / che
/ che come rospo alfin ne scoppia e crepa. arici, 192: e negli
scoppia e crepa. arici, 192: e negli ovili / e disperse pe'campi
arici, 192: e negli ovili / e disperse pe'campi orribilmente / corrotte accumulò
longino, sebbene fioritissimo delle possibili eleganze e gentilezze della lingua greca, le ricerca
della lingua greca, le ricerca tanto, e le accu- mola...,
.., che si trovano più frasi e modi figurati in lui che in dieci
negrito accumula tutto il suo entusiasmo, e fa peggio. bontempelli, 9-126:
, 9-126: man mano che tu crescevi e ti formavi, venivo accumulando sopra il
le speranz matte che già avevo inventate e accarezzate per me. pea, 1-24
casa era fonte di un nuovo dolore e accumolava nell'anima di mio nonno,
, di seguire sdegna / questi guadagni e questo accumulare. alberti, 208
è l'accumular migliaia, quanto decine e quanto zeri. segneri, i-54: nulla
nemmeno accorgersene, senza sentirne il valore e la passione. moravia, ii-381: dormivo
accumulato in quegli ultimi tempi vendendo tappeti e scialli di seta antichi.
santa dea non avessemo con debiti onori visitati e accumulati di larghi doni.
1-118: tanti avvenimenti si sono accumulati e quasi addensati in sì breve tempo,
accumulate in quello spazio di tempo, e tante volte la prepotenza de * fatti
abside. ojetti, ii-570: in secoli e secoli le coltri d'armentre pronunciava le
parole « cedo i beni ». gilla e di sabbia s'erano accumulate sul sepolcreto.
, di acculattare), agg. carte e mobili in isfacelo. paolieri, 2-81:
sorda, che si accumulava sullo stomaco e glielo faceva dolere, traboccava dagli occhi
un vento gelido, mentre nubi grige e ovattate si accumulavano pel cielo. sinisgalli
, i-380: cominciorono a essere le cure e i negozi loro, non più la
risparmiare una parte della propria rendita, e di metterla in serbo, destinandola a futura
trovato per avventura avrebbe che il progresso e l'incivilimento sono figli dell'accumulazione.
economie... la ragione e la storia concordemente insegnano che le accumulazioni
le accumulazioni lente sono le più sicure, e quelle che abbiano fatto più prospere e
e quelle che abbiano fatto più prospere e ricche le nazioni. 3.
per cui i materiali prodotti dall'erosione e trasportati dagli agenti terrestri esterni vengono ammassati
plinio. accùmulo, sm. graduale e progressivo ammassamento; accumulazione. - anche
, 9-148: un accumulo d'esperienza e di regole ereditarie. 2.
magazzini [tommaseo]: suoi abituri e vestimenti e accumulato (part.
[tommaseo]: suoi abituri e vestimenti e accumulato (part. pass,
: si mise a raccontare dei viaggi e delle ricchezze accumulate; avrebbero visto!
ricchezze accumulate; avrebbero visto! casse e casse di roba! comisso, 12-100
oggetti inutili accumulati in convento per lasciti e donativi. accumulatóre, sm.
donativi. accumulatóre, sm. e agg. (femm. -trice).
questo paresse loro un abito sacro, e non punto convenevole a uomini che fossero
goder la roba, perdé la roba e la vita. boccardo, i-26: accumulare
consumati sett'anni, perdé la parola e rimase stordito in d'annunzio,
annunzio, iv-2-908: i miscugli d'idrogeno e d'ossicontemplare quell'accuratezza eccessiva. cesarotti
... si tappa la bocca e il naso per non essere soffocato dal non
soffocato dal non sarebbe letto con quell'accuratezza e sottilità che si cloro che si sviluppa
, ii-98: accuratamente recise un grappolo e me lo porse. b. croce
, che tenni accuratamente celata in famiglia, e anche agli amici. deledda, ii-735
agli amici. deledda, ii-735: andava e veniva lento, dall'armadio alla tavola
minuti ritagli di vecchie stoffe accuratamente arrotolati e legati con un filo di refe.
lo spalancò, ne trasse la tovaglia e sulla grande tavola rotonda ch'era nel
sempre sufficiente. io posso attentamente osservare, e possono le esperienze non riuscire accurate.
fedeli è un bene si esimio, e non basta usare, affine di
2-93: ufficiale di cavalleria, elegante e accurato anche in campagna. 2
] è cagione che io molto ami e affettuosamente, e che le temerarie parole
cagione che io molto ami e affettuosamente, e che le temerarie parole con l'accurate
questa usata oculatezza ed accurata assistenza, e con l'ordine de'medicamenti di sopra insegnati
dotto di quel secolo, mi piace. e io credo che il petrarca fosse,
di una chioma d'oro bene ondulata inanellata e accuratissima. = lat.
latini, rettor., 60-18: e pare che il nascimento della constituzione [
11-92: la gabella dell'ac- cuse e scuse [valeva l'anno] fiorini millequattrocento
parenti nel cospetto del nostro signore, e, appresso, per iniqui testimoni provato
fa, d'ordinario, in pubblico e con intenzione di tirare addosso una pena
machiavelli, 600: intra tante querele e accuse, i fiorentini il cardinale ch'
in modi / novi, che son accuse e paion lodi. giordani, ii-205:
paion lodi. giordani, ii-205: e perché io di tutte le accuse mi rido
agli italiani una turpe povertà nelle lettere e nelle arti. moravia, ii-203: egli
volessero significare con la loro umiliante e spietata condotta; dunque che c'era
il dibattimento cominciò, un po'monotono e scialbo. i testimoni d'accusa erano appunto
, 10-182: egli rifischiò tutto alla polizia e volle essere segnato tra i primi testimoni
guerrier forte / nel cor profondo i gemiti e gli non petita, accusatio manifesta.
petita, accusatio manifesta. affanni; / e fra se stesso accusa amor, la sorte
la sorte, / la sua sciocchezza e gli altrui feri inganni. leopardi, 16-97
a te credei / pur vagheggiando accuso; e strappo e getto si può accusare
credei / pur vagheggiando accuso; e strappo e getto si può accusare, incolpare
che ricevono servigio l'uno dall'altro, e hanno intrall'altro grande accusaménto; e
e hanno intrall'altro grande accusaménto; e dice l'uno all'altro: io t'
io t'ho fatto cotale servigio, e non ho ricevuto cambio veruno. bartolomeo
da s. c., 22-3-4: e chi è che non si conturbi, quando
partiti a vicenda si fanno, provano che e di qui e di lì c'è
si fanno, provano che e di qui e di lì c'è una parte di
294: contro il sonno s'adira e di se stessa / duolsi piangendo e sua
adira e di se stessa / duolsi piangendo e sua pigrizia accusa, / s'aggira
pigrizia accusa, / s'aggira, e come stolta, ove la porta /
): chi avrà ragione di rallegrarsi e di sperare, se non chi ha patito
sperare, se non chi ha patito, e pensa ad accusar sé medesimo? papini
/ tua terribile imagine dal petto. e. cecchi, 6-81: non vorrei
si convenìa più dolci salmi. / e 'l duca mio... / disse
aspetta di donare, ed è senza, e però non dubita che, se se
accusasse la coscienza. marino, 8-43: e nuda anco la vede, / ch'
, / ch'ogni sua parte più segreta e chiusa / confessa a gli occhi ed
vico, 211: però la scoltura e la fonderia egiziaca s'accusano ancor oggi
essere state rozzissime. arici, 336: e del cadente sole / odi importuno e
e del cadente sole / odi importuno e querulo dall'alto / della rocca accusar
le bisacce, accusavano di stranieri, e, quel ch'era peggio,
pres. di accusare), agg. e sm. più forte del vero
. più forte del vero, e disse che sentiva il bisogno di entrare
guardate bene quello che voi rispondete, e se vero 3. dir.
nel cuore suo com'egli lo potesse accusare e vendicarsi di lui. leonardo, 2-613
non altro che una bilan- fallacie e di bugiarde dimonstrazioni. machiavelli, 47:
detto è sopra, le predette cose e ciascuna d'esse, procedere e cognoscere
cose e ciascuna d'esse, procedere e cognoscere brievemente e sommariamente. b
d'esse, procedere e cognoscere brievemente e sommariamente. b. davanzati,
.]: certi virtuosi, accusanti questo e quello di poca virtù, amano meno
tutta sconoscenza sia in bando, / e sol ritrae il comando / a l'
, ma io son ben tenuto di ciò e d'altro davanti l'appostolico ».
dal non dire o dal dire male accusano e incolpano la materia, cioè lo volgare
accusato fosse, lodando prima la giovane e la sua costanza, per approvar quella
potentemente s'accusavano i muscoli degli omeri e degli avambracci. deledda, ili-io:
: il vestito del viagggiatore, stretto e quasi logoro, accusava miseria. palazzeschi,
con un'insistenza che può accusare ironia e crudeltà. tombari, 1-20:
che è pur peggio che in prosa, e ad ogni modo non m'avete neppure
voce spiega, / se stesso accusa, e dio ringrazia e prega. segneri,
/ se stesso accusa, e dio ringrazia e prega. segneri, iii-1-85: né
che la donna mise ad arrivare alla porta e ad entrare, egli si accusò di
mostrate prima che si cominci il giuoco e messe in tavola; 11 che si
: una di dimandar consiglio da altrui, e allora ha costruzione ad accusativo. p
nominativo... o pure accusativo; e non mai dativo. = voce
pass, di accusare), agg. e sm. incolpato; che è sotto
confessa ch'elli àe commesso quel peccato e confessa che l'àe fatto pensatamente,
(143): comparto l'accusato, e disse: -mandate a sapere se ciò
rimanea impunito. pananti, i-63: e vuol darmi [il notaro criminale] una
: questo s'intende delle verzicole accusate e mostrate, prima che si cominci il giuoco
il giuoco. accusatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
latini, rettor., 99-5: e perciò quelli che appone contro l'altro
appone contro l'altro è appellato accusatore e quelli che difende èe appellato accusato,
quelli che difende èe appellato accusato, e quello sopra che contendono è appellata causa
: allora messere azzolino ne fece prova e l'accusatore condannò in quantità di moneta.
suoi accusatori, li quali dispregiano esso e commendano li altri. maestro alberto, 27
un chi mi guidi presto, / e dove sia l'accusator mi mene. castiglione
mi mene. castiglione, 78: e se pur i miei accusatori di questo commun
x-2-55: i suoi / liberi accenti, e al crin gli avvolti allori, /
manifestando / quel grande che cantò tarmi e gli amori. settembrini, 1-97: il
: il commessario vedendo lui smarrito, e me sdegnato mi diede su la voce,
accusatore, che io ero un cospiratore e un temerario. carducci, i-417: voi
accusator pubblico. d'annunzio, iv-1-477: e la voce accusatrice, la medesima voce
salire: ma ella si difendeva disperatamente e riusciva a farla tacere. papini,
rispuose alla lettera accusatoria di cesare, e appresso fu mandato in sicilia.
orazioni famose, reciprocamente accusatorie di demostene e d'eschine: verti non ut interpres
posto in iudicio, à in sé accusazione e difensione. cavalca, 2-287: confessione
volgar., ix-571: usci fuori pilato e disse loro: -che accusazione avete voi
accusazioni. marsilio ficino, 2-134: e che socrate avesse uno demonio famigliare,
famigliare, gli amici suoi lo scrivono, e gli inimici nella accusazione lo ricordarono.
dell'atto; può comportare il diminutivo, e dirsi per esempio, che certe accusazioncelle
contro l'imputato. sannazaro, 6-101: e si dilegua come agnel per fascino,
per fascino, cante del titolo e del principio. scala del paradiso
manzoni, 179: nel confuso, tronco e, dirò così, acefalo concetto che
v'abbiano persuaso queste agioni, e duriate tuttora in questo parere, bisognerà che
si sottragga all'autorità del metropolitano, e così pure di capitolo o monastero od
* senza capo ', composto da à-privativo e xecpaxf) 'capo'. per il n
. acoelomata, dal gr. à-privat. e xof- xtonoc -axo? 'cavità '
una m'ha posto in doglia, / e mie speranze acerbamente ha spente. boccaccio
un gran rumore in tutta l'italia; e pare che in particolare i piemontesi la
: si può parlare acerbamente a taluno e con intenzione d'offenderlo, e anco
a taluno e con intenzione d'offenderlo, e anco semplicemente con modi quasi involontariamente o
tr. (acèrbo). disus. e letter. esacerbare; addolorare profondamente.
i frutti] si fanno più umidi, e vien via certa acidità, partendosi l'
mezzo a un'aiuola, spiccavano maggiostre (e ciò tanto per disallargarci i denti dall'
che frutta). negri, 1-877: e le mie mani e il viso, /
negri, 1-877: e le mie mani e il viso, / e, non
le mie mani e il viso, / e, non so come, il cuore
come, il cuore, / hanno acerbezza e purità di foglia. 2.
firenzuola, 590: dove le fresche e saltanti mammelle, movendosi all'in su
come mal vaghe di star sempre oppresse e ristrette tra le vestimenta, mostrando di voler
di prigione, s'alzino con una acerbezza e con una rigorosità, che sforza gli
... / soffrir de la pugna e de la morte / ogni acerbezza.
(acerbisco, acerbisci). dial. e letter. rendere acerbo, aspro;
dal suo ramo. boccaccio, i-187: e troppo più mi fa della sua vita
sua vita dubitare l'acerbità del mio padre e della mia madre, li quali io
quali io sento contra lei prontissimi, e veder me li pare insidiatori della vita di
avendo io in molte maniere con prieghi e con umiltà ingegnatomi di raumiliare la sua
ingegnatomi di raumiliare la sua acerbità, e non potendo mai, io sovente piango
non potendo mai, io sovente piango e dolgomi di tanto infortunio. bufi,
uve che volem serbare, coglierem salde e non maculate d'acerbi tade né troppo
le miserie che ile felicità, gato e solenne. = variante di acero. meno
acero. meno le voluptà et letitie che e dolori et acerbità. idem,
acerbità, non vi restava altro rimedio e speranza che quello della morte. machiavelli
la durezza di quella [gravezza], e per farla odiare da molti, operorono
, matura / l'acerbità de * casi e de'dolori / in me rendè l'
acerbità, di atrocità, d'ignominia, e pure la chiamò esaltazione. filicaia,
strale / anticipato senso / provo, e già sento agli amorosi affanni / matura
a poco per le vene scorrendo, e l'interna sua acerbità ed amarezza spargendo va
acerbità di polizia, si udivano imprigionamenti e castighi. lamhruschini, 1-132: usi lo
di antonio pollajuolo, per la profondità e quasi direi acerbità del segno. panzini
9-353'è zitella, ha quarantanni, e nella acerbità del suo celibato, piange facilmente
francesco da barberino, ii-276: gente grossa e nova / voler di bosco in giardin
è color d'erba, / che viene e va; e quei la discolora /
erba, / che viene e va; e quei la discolora / per cui ella
presenza del soldan superba / predicò cristo e li altri che 'l seguirò, / e
e li altri che 'l seguirò, / e per trovare a conversione acerba / troppo
idem, par., 19-48: e ciò fa certo che * 1 primo
... / dolce a la fine e nel principio acerba. idem, 127-21
ponmi alla notte, al dì lungo e dal breve, / a la matura etate
[i frutti del melo] acerbi e agri si colgono, e poi per se
melo] acerbi e agri si colgono, e poi per se medesimi in processo di
pomi... acerbi sono amari e maturi dolci. pulci, 4-28:
percossa / giunse nel petto, sì forte e sì acerba, / che, bench'
, 19-94: le lancie ambe di secco e suttil salce, / non di cerro
perch'essendo d'anni acerbo, / e vistosi levato in tanto onore, / che
nerbo / era di tutti gli altri, e di più core; / divenne come
il quale è di color verde acerbo e gialletto. tasso, aminta, 692:
or tien nel velo ascose, / e le poma del seno acerbe e crude.
, / e le poma del seno acerbe e crude. idem, 6-i-70: ne
suo verde ancora / verginella s'asconde e vergognosa. idem, 6-ii-163: e
e vergognosa. idem, 6-ii-163: e le tenere fronde, / fra cui vaghi
augeletti al mormorar de'venti, / e l'ombra fresca e lieta, /
de'venti, / e l'ombra fresca e lieta, / che da le foglie
marino, 7-103: da la madre ritorta e pampinosa / pende la dolce e colorita
ritorta e pampinosa / pende la dolce e colorita figlia, / parte fra'tralci e
e colorita figlia, / parte fra'tralci e fra le foglie ascosa, / parte
. / qual acerba ha la scorza e qual matura, / qual comincia pian
frutte tutte, eccetto melloni, cetrioli e uva, le mangiano più volentieri acerbe
ma veglierà al suo sviluppo, e saprà coglierlo nel punto della sua maturità
strascinando la trista tua sera; / e ad uno ad imo i figli amati tanto
acerbo, / tal savio il vide, e a lui ne presagìa / cose che or
nostra etade acerba, / l'alma vota e superba / cento dolci pensieri educa invano
educa invano. nievo, 266: e poi tutti riderebbero di vedervi innamorato di una
di vedervi innamorato di una bambina! e poi sapete che è una vera fanciullaggine
mentre ne potreste cogliere uno già maturo e saporito! d'annunzio, ii-748: odo
spirti, / d'una che acerba ride e dolce parla. panzini, ii-112:
acerbo vino. negri, 2-491: e le nude spalle scorgevo: magre, ma
. cicognani, 3-6: i fianchi molleggianti e il seno che spiccava acerbo, era
, con le coscie spropositate allo scheletro e il petto acerbo e gli occhi umidi awogliati
spropositate allo scheletro e il petto acerbo e gli occhi umidi awogliati. saba, 481
sotto i calciatori / tutto vedevano, e non quegli acerbi. tozzi, ii-194:
dopo, venne una grandinata. i pampini e l'uva acerba si sparpagliarono su la
delle membra snelle. fracchia, 389: e quantunque fosse un acerbo sole di marzo
, 3-213: la terra era acerba ancora e il grano appena spuntava. pratolini,
intollerabilmente doloroso. -morte acèrba: prematura e crudele. guittone, 3-58: non
, che questa morte tanto acerbissima, e questo bene, e questa obbedienza fusse remunerata
tanto acerbissima, e questo bene, e questa obbedienza fusse remunerata. ugurgieri,
acerba / preghi ch'i'sprezzi 'l mondo e i suoi dolci ami. idem,
signore per lo quale tu in lagrime abbondi e in dolore, io similmente pellegrinando d'
dee., 8-7 (277): e sdegnato forte verso di lei, il
forte verso di lei, il lungo e fervente amor portatole subitamente in crudo e
e fervente amor portatole subitamente in crudo e acerbo odio trasmutò. idem, dee.
acerbi et durissimi optimo et necessario defensore e protectore. giov. cavalcanti, 211:
machiavelli, 807: ma vitel- lozzo e sua gente superba, / sendo contra di
michelangelo, 12-14: crudele, acerbo e dispietato core, / vestito di dolcezza
dispietato core, / vestito di dolcezza e d'amor pieno. guicciardini, i-5:
, la quale, per la riputazione e prudenza sua e per lo ingegno attissimo a
, per la riputazione e prudenza sua e per lo ingegno attissimo a tutte le
ingegno attissimo a tutte le cose onorate e eccellenti, fioriva maravigliosamente. bandello,
: a voi spiego il mio affanno / e de la pena mia / narro,
de la pena mia / narro, e 'n parte piangendo, acerba istoria.
iii-304: pria che d'aspre catene e di profonde / piaghe pena sentissi ardente acerba
ardente acerba. marino, 1-3: e tu m'insegna del tuo cor piagato /
più acerba, che impedisce l'ordinazione e l'effetto di molti rimedi. forteguerri
molti rimedi. forteguerri, 9-25: e fu tal l'acerbissimo dolore, / che
che perdé la favella, il senso e il moto. g. gozzi, ii-51
pieghevol, mite; / irato sempre, e non maligno mai, / la mente
non maligno mai, / la mente e il cor meco in perpetua lite.
non c'è da maravigliarsi che l'orrore e lo sdegno l'abbia fatto prorompere in
sdegno l'abbia fatto prorompere in quella acerba e precipitosa sentenza. pellico, ii-110:
/ un affetto mi preme / acerbo e sconsolato. idem, 22-101: quell'imago
, farammi acerbo / tesser vissuto indarno, e la dolcezza / del dì fatai tempererà
d'affanno. idem, 22-173: e fia compagna / d'ogni mio vago immaginar
/ i miei teneri sensi, i tristi e cari / moti del cor la rimembranza
il sapore acerbo delle sue mani secche e durissime. d'annunzio, ii-765:
iv-2-1245: quel giorno d'estate acerbo e torbido come un meriggio di primavera immatura
poco aveva taciuto: inghiottiva la saliva e con la saliva le parole acerbe che
. saba, 191: il dolce e l'acerbo / di due anni a lui
passata da poco come un dolore acerbo e ha ritegno dei suoi anni, se è
elli era nell'aspetto fero! / e quanto mi parea nell'atto acerbo, /
atto acerbo, / con tali aperte e sovra i piè leggero! cecco d'ascoli
, 11-8: al cominciar si mostra acerbo e duro. petrarca, 23-69: la
tu fosti già a me benignissima madre, e ora mi se'acerba matrigna. idem
volte ch'io ho riprovata costei, e trovatala ognora più acerba, io vivo
guardando ancor di non esser tanto acerbo e mordace che si faccia conoscer per maligno.
ha la bandiera / tronca la fuga, e parla in modo acerbo: / -or
eretta / a guisa di leon queto e superbo. foscolo, gr., i-i
, tu acerbo / finor mi fosti, e forse... ahi! quanto
6-388: un'acerba requisitoria contro l'ignoranza e taccidia del clero siciliano. 4
. trattati d'amore, 43-3: e ti lamenti sì di starmi servo,
/ dicendo ch'i'ti son crudo e acervo. 5. dimin.
aceto sogliono mantenersi. idem, 17-33: e mescolato il novo sdegno in guisa /
s'era, / che vigor dàlie, e cruda ed acerbetta / par che minacci,
ed acerbetta / par che minacci, e minacciando alletta. tassoni, 8-37: ove
betia cantò su 'l bacchiglione / begotto, e 'l volto e l'acerbette pome.
bacchiglione / begotto, e 'l volto e l'acerbette pome. marino, 294:
: né dal crespo velo / ombrato e chiuso il bianco sen s'asconde, /
idem, 332: ufficio d'occhi e di palpèbre fanno / due nespole acerbette
: un tuo bacio è acerbe tto e sorridente / e doloroso. =
bacio è acerbe tto e sorridente / e doloroso. = lat. acerbus
= lat. acerbus 1 immaturo 'e figur. * crudele *.
con tronco diritto, foglie opposte e lobate, fiori verdognoli a grappoli pendenti
oppio o loppio) delle regioni settentrionali e temperate; l'acero pseudo-platano, che
nell'alpi: ottimo per far nappi e scodelle e taglieri e vivuole da sonare e
: ottimo per far nappi e scodelle e taglieri e vivuole da sonare e tutti
per far nappi e scodelle e taglieri e vivuole da sonare e tutti dilicati lavori
e scodelle e taglieri e vivuole da sonare e tutti dilicati lavori, imperocché il suo
lavori, imperocché il suo legno è bianco e sodo, e molto pulito diventa.
il suo legno è bianco e sodo, e molto pulito diventa. poliziano, st
le cui parti secrete / tanti diversi e bei colori asconde. sodetini, iii-315
, iii-315: l'acero è nero e bianco...; cresce diritto,
cresce diritto, con poche barbe, e quelle in sommo al terreno. il suo
suoi naturali fori lo spirito usciva bollendo e gorgogliando. foscolo, ii-2-401: il
d'acero riccio, che amava i salotti e i balconi. stuparich, 5-306:
di sera, nel folto dei pini e degli aceri, i piccoli uccelletti..
mio, se stessa macera, / e si dilegua come agnel per fascino, /
= lat. acer acèris (e si trova attestata anche la forma acèrus
aceróso, agg. bot. sottile e a punta come spina (una foglia
: acetoso, lo stesso che acicolare, e dicesi degli organi delle piante allorché si
il simpulo, la mappa, la dolabra e tacerra: cose le quali li antichi
pirandello, 7-508: con animo inflessibilmente e acerrimamente nemico. = comp.
per forza aceto acerrimo nella bocca, e finalmente diede un profondo respiro.
leopardi, i-63: erano i greci e latini inventori acerrimi e solertissimi di queste
erano i greci e latini inventori acerrimi e solertissimi di queste immagini, di queste
dèmone stringeva / forte tra la cervice e la mascella / il prigioniero. idem
mediocre. negri, 2-751: aveva schiacciato e vinto, nell'intimo, il nemico
l'attaccamento al proprio essere fisico. e. cecchi, 6-22: il tirannosauro,
che si nutre di sottigliezze / acerrime e conclusive. = superi, di acre
narrano inventore crisippo, era una subdola e cavillosa argomentazione procedente all'infinito.
tr. (acèrvo). letter. e disus. ammucchiare, accumulare.
uno asino fu già, ch'ogni osso e nervo / mostrava di magrezza, e
e nervo / mostrava di magrezza, e entrò pel rotto / del muro,
ove di grano era uno acervo; / e tanto ne mangiò, che l'epa
, / fin che fu sazio, e non però di botto. caro, 4-617
iv-2-551: nuvole quasi immobili, coerenti e abbaglianti come acervi di neve. beltramelli
tolli uno acetabulo di sugo di cicuta, e mestalo con una emina d'acqua,
mestalo con una emina d'acqua, e dalli a bere per bocca.
.. il primo è il capo massimo e rotondo, fatto d'un'appendice che
.. più copioso si crivelli, e venga quindi ad incagliarsi nell'acetabulo del femore
la coscia / i due tendini franse e l'osso ch'altri / acetabolo noma.
4. zool. cavità respiratorie dei polipi e dei nautili. salvini, 22-113
quella di un fungo dal gambo sottile e dal cappello rotondo (cresce sugli scogli
atmosferica. (è presente nel sangue e nelturina). = comp. da aceto
nelturina). = comp. da aceto e dal tema del latino facère 'fare '
= voce dotta, comp. da aceto e acetico. acetàio e acetaro, sm
. da aceto e acetico. acetàio e acetaro, sm. chi fabbrica o vende
o dai chetoni; hanno odore gradevole e si formano naturalmente durante l'invecchiamento dei
= voce dotta, comp. da aceto e amide. acetanilide, sf.
come antipiretico, analgesico, antireumatico, e nell'industria dei coloranti).
= voce dotta, comp. da aceto e anilide, introdotta da gerhardt (1853
l'aceto] in botte acetata, e sarà buono. lastri, 1-3-126: quanto
, ecc.). leggi industriali e commerciali, 812-68: l'acido acetico
aceto per diluizione dell'acido acetico puro e di buon gusto purché si venda col
vapori di una soluzione di anidride acetica e di piridina. = deriv. da
, grossolana, più o meno dura e friabile (si usa in fili,
di seta artificiale, inoltre per lacche e vernici). = voce dotta
1865), comp. da acetile e cellulosa. acetilcolina, sf.
= voce dotta, comp. da acetile e colina. acetile, sm.
dal lat. acètum * aceto ', e dal sufi, ile (dal gr
di odore piccante, con fiamma brillante e intensa. ojetti, ii-344:
fiammelle dell'acetilene cominciano a bruciar male e a languire. e. cecchi, 3-69
a bruciar male e a languire. e. cecchi, 3-69: qualche cumolo di
di acetilene le ragazze aspettavano. c. e. gadda, 3-47: essi
alla musichetta [della giostra], e le lampade ad acetilene proiettavano le ombre
proiettavano le ombre di quegli esseri volanti e felici sulla parete di una vecchia casa
l'odor di piscio, di acetilene e di fritto che da bambina avevo sentito
acetilene, tirava un po'di vento e la fiammella sfriggeva. 2.
un esplosivo agli effetti delle leggi, decreti e disposizioni... sulla fabbricazione e
e disposizioni... sulla fabbricazione e sull'uso delle sostanze esplodenti. ibidem
hanno l'obbligo di affidare la condotta e la sorveglianza degli apparecchi e dei loro
la condotta e la sorveglianza degli apparecchi e dei loro accessori a persone idonee e
e dei loro accessori a persone idonee e pratiche dell'impianto e dell'esercizio.
a persone idonee e pratiche dell'impianto e dell'esercizio. 3. agg
esercizio. 3. agg. e sf. (plur. invar.)
. bartolini, 1-107: entro, e un lume a gas acetilene beccheggia.
. da acetile (da aceto), e da salicilico (acido salicilico)
= voce dotta, comp. da aceto e -metria (dal greco pixpov '
strumento (tubo di vetro graduato e chiuso a un'estremità) che
. = comp. da acido e dal gr. pixpov * misura '.
. estere ottenuto per reazione di glicerina e acido acetico: liquido incolore, oleoso
pieno, ed è in luogo caldo, e si teme dell'acetire, prendasi
pezzo di lardo grasso ottimo, e in una pezza bianca di lin sottile si
pezza bianca di lin sottile si cucia, e dall'un capo legata una corda
. bencivenni, 1-110: prendete buono vino e il mettete in un vasello, ma
un vasello, ma non sia pieno, e lasciatelo discoperto, diventerae aceto. boccaccio
di due ladroni il crocifissero, schernendolo e dandogli aceto e fiele a bere con una
il crocifissero, schernendolo e dandogli aceto e fiele a bere con una spugna. crescenzi
l'aceto... ha virtù penetrativa e incisiva per la sua sostanza, e
e incisiva per la sua sostanza, e costrettiva per le sue quali tadi.
antichi, i-3: adamo mangiò el fico e noi bevemo l'aceto. leonardo,
. leonardo, 2-467: stilla l'aceto e la stilla- tura sua fa passare per
passare per la sua feccia novamente bruciata e calcinata. sassetti, 99: ricorse a
di dargli a fiutare aceto rosato, e con esso bagnargli i polsi tutti quanti
non bere si lassasse di cucinare, e non mangiare altro che biscotto bagnato
altro che biscotto bagnato nell'acqua e nell'aceto, e spargervi sopra un
biscotto bagnato nell'acqua e nell'aceto, e spargervi sopra un poco di zucchero,
si condisce nell'aceto con sale, e l'usano a mangiare come noi i
vasi... sono di tanta efficacia e di tanta forza, che mischiate con
intorbidate a bella prova, le rischiarano e le tornano alla loro primiera limpidezza,
come appunto suol fare il sugo di limone e dell'agresto; e molto più l'
sugo di limone e dell'agresto; e molto più l'aceto forte, e l'
e molto più l'aceto forte, e l'aceto stillato, ma non già
: portate qui una scodella d'acqua e aceto; vi butto dentro i cinquanta
vi butto dentro i cinquanta scudi belli e lampanti. nievo, 584: né l'
alla ragione, senzaché nascano sostanze spurie e scipite. serao, i-663: odorava
..: aspirava gli effluvi sani e vivificanti dell'aceto inglese. svevo, 5-144
gli aveva inondata la faccia di aceto e gli teneva una boccetta di sali sotto
. l'abbiamo lavata con aceto odoroso e pettinata... era ancora bianca e
e pettinata... era ancora bianca e con tanti capelli come una ragazza.
che non piange non ha puppa. e per forza non si fa nemmeno l'aceto
verniciati di fresco. tozzi, ii-451: e mesce un vinello torbido, che odora
baldini, 4-115: si mangia malissimo e si beve puro aceto. fr occhia,
sarebbe meglio venderlo all'osteria. leggi industriali e commerciali, 810-153: è permesso di
aceto per diluizione dell'acido acetico puro e di buon gusto, purché si venda
aceto, essenza d'aglio, ruta e canfora. lastri, 1-3-130: l'
occorre: già riapre gli occhi, e tutto è passato. comisso, 12-16:
sette ladri, gliela versai sul naso e al bruciore ritornò in sé. 3
bagnato d'aceto italiano, se non tocco e morso dall'acutezza del parlare italiano?
ogni qualunque cosa la dica tale e quale; non gli sia proibito l'aceto
comp. da acetum * aceto 'e bacter, da bactèrium (per (ìaxxrjpiov
. = comp. da aceto e fenone. acetolato, sm. farmac
. le due ampolle gemelle dell'olio e dell'aceto. = comp.
. = comp. da aceto e oliera. acetòlo, sm.
(usato come solvente per resine e vernici; come riducente in sintesi
= voce dotta, comp. da aceto e metro (gr. piéxpov *
ojetti, ii-674: ogni ragazzetta si tinge e lustra l'unghie da sé e se
tinge e lustra l'unghie da sé e se le sa ogni volta ripulire e bianchire
sé e se le sa ogni volta ripulire e bianchire con l'acetone. tombari,
= voce dotta, comp. da acetone e dal gr. al (xa * sangue
= voce dotta, comp. da acetone e dal gr. oopov * orina
poligonacee, con larghe foglie saettiformi e orec chiute, e una
saettiformi e orec chiute, e una ricca pannocchia di piccoli fiori
ricca pannocchia di piccoli fiori rossi e verdi (rumex acetosa).
., 4-46: si prenda l'acetosa e secchisi e polverizzisi. soderini,
si prenda l'acetosa e secchisi e polverizzisi. soderini, ii-36: l'acetosa
famiglia ossalidacee, a foglie trifogliate e fiori bianchi o rosei con venature
. d'acetoselle, di fanicastrelle e d'altrettali piante. serao, ii-145:
: un acuto odore di menta e di acetosella si arrestava nell'aria
di- scipidezza, gravità di dilicate e agute, cioè di pugnenti.
viene nel pugnere l'acro dell'acetoso e del salso coll'acro del pepe
del pepe, dell'arone, del garofano e d'altri simili corpi; l'
; l'acrezza però dell'acetoso e del salso non si par ch'altra
altra cosa siano che loro acetosità e salsedine. redi, 16-ix-81:
. testi fiorentini, 189: e conviene che l'odore [del latte]
, v-227: le gelatine, la carne e ogni altra cosa acetosa o agra,
due... nella cosa fredda e di sottil sostanzia è l'acetoso. sannazaro
sannazaro, 9-144: ecco una pelle e duo cerbiatti mascoli / pasti di timo e
e duo cerbiatti mascoli / pasti di timo e d'acetosa luggiola. berni, 36
: sentite poi come sa di riscaldato e d'acetoso insieme. buonarroti il giovane
cipolle acetose. carletti, 183: e quando non è matura si mangia come
si mangia come le mandorle, verde e tenera con la buccia, e ha il
, verde e tenera con la buccia, e ha il medesimo sapore e gusto acetoso
buccia, e ha il medesimo sapore e gusto acetoso. e. raimondi, i-350
il medesimo sapore e gusto acetoso. e. raimondi, i-350: l'imboccherete
mutar pasta, acciò non sia acetosa e guasta. di capua, i-512: i
capua, i-512: i corpi acetosi e salsi, in quanto che acri sono,
coll'organo del gusto; e intanto vien quello a sentire i lor
come chi dicesse, acetoso, salato e col pepe, tutto pizzicore.
): acqua rinfrescante preparata con zucchero e aceto. civinini, 1-134: avremo
dotta, dal gr. < 4-privat. e xeìxo? * labbro '.
govoni, 2-248: trebbiano acheni e samare. gozzano, 157:
in senso allegorico, la vita umana e la sua dolorosa corrente.
. questo gorgone ondeggia torbido di lino e di grande profondità, e ogne rena erutta
di lino e di grande profondità, e ogne rena erutta nel cocito. boccaccio
nel cocito. boccaccio, viii-1-120: e per acheronte sentono la labile e flussa
: e per acheronte sentono la labile e flussa condizione delle cose disiderate e la
la labile e flussa condizione delle cose disiderate e la miseria di questo mondo. idem
dal dì del nostro nascimento, sempre e con velocissimo corso declina verso la morte
quel gaudio il quale pigliava quando puro e sanza la contagion del corpo stava fisso
. un fiume è questo / fangoso e torbo,... /..
,... /... e col suo negro loto / si devolve
anche come comp. da < 4-privativo e xodpco 'gioisco'. cfr. papia:
, iii-187: costei cui sol di tenebre e d'orrori / natura acherontea veste e
e d'orrori / natura acherontea veste e circonda, / osa intorno spiegar quanti
quanti ne l'onda / del gange e del pattol nascon fulgori, graziani,
8: ma nel canto più buio e profondo di essa [la cucina] apriva
, una caverna ancor più tetra e spaventosa, dove le tenebre erano rotte dal
tizzoni. = lat. acheronticus e acherunticus (formato su acheruns -untis,
l'acherontia atropos / simbolo della notte e della morte. idem, 1133: ho
', perché farfalla notturna. acheropita e achiropoièta (anche acheropito), agg
(anche acheropito), agg. e sf. immagine di cristo e della vergine
agg. e sf. immagine di cristo e della vergine che si ritiene di origine
, comp. da xetp 'mano 'e rtoiéco * faccio '(con depriva
dotta, dal gr. < 4-privat. e xoxós 'succo '(formata per
principale dell'iliade (figlio di peleo e della nereide teti): in senso
nereide teti): in senso simbolico e generico indica il personaggio o la presenza
eroi] aperti, risentiti, magnanimi e generosi, qual è da omero descritto achille
tanti romori che si empie la terra e 'l cielo e ne porge la materia perpetua
che si empie la terra e 'l cielo e ne porge la materia perpetua a tutta
contro agamennone, si appartò dalla battaglia e ristette iroso sotto le sue tende, fra
all'infinito di un punto dello spazio (e perciò il « pie * veloce »
massa muscolare della gamba (lato posteriore e inferiore) e giunge fino alla parte più
gamba (lato posteriore e inferiore) e giunge fino alla parte più bassa del
bassa del calcagno (solleva il tallone e quindi l'arto; indispensabile per la
composite), con foghe pennate (strette e lunghe), qualche volta lanceolate,
per le aiuole, ha proprietà aromatiche e medicinali (achillea mìllefolium). cfr
appiccandola, ferma i troppi menstrui, e la sua decozione li ferma a quelle che
...; un'altra più sottile e densa, di cui si fanno i
antichi spugne achillee per la loro sottigliezza e saldezza, e perché le mettevano sotto
achillee per la loro sottigliezza e saldezza, e perché le mettevano sotto le armature di
da achille (tendine di achille) e dal gr. ósóv / j * dolore
. da achille (v.), e dal gr. roper] 'taglio '
sa tenere l'ambio (a passi corti e veloci, e non senza eleganza)
(a passi corti e veloci, e non senza eleganza), assai adatta ai
senza eleganza), assai adatta ai viaggi e al passeggio (cavallo o giumenta,
accadde spesso che fu cavato di villa e fatto consule o dittatore uno povero cittadino
grande quantità di formiche alate... e che l'acchinea, della quale egli
candidissimi per bellezza si sogliono lodare, e massime l'acchinee di brettagna, gli
di spagna, i lattati di regno e d'altrove. = dal fr
di escobar specifica come equus britannicus; e sicil. accanìa. si veda inoltre chinea
: rinomato per il suo trotto elegante e composto \ a clii ri a,
voce dotta, dal gr. < 4-privativo e x ^ p xeipós * mano
, 6-264: perfino i ritratti di pico e di isabella sono achiri, hanno le
(comp. da < 4- privativo e xetp xetpó? 'mano ').
; machiavellista. campanella, 969: e perché la dottrina loro [dei sapienti]
chi cercano migliorare. ma sempre achitofellisti e macchiavellisti saranno, chi interpretan ambizion di
ambizion di stato esser maestra delle dottrine e verità sacre. = voce
= comp. da a-privat. e ciclico (v.). acicolare
, comprendente piccole farfalle dalle ali angolose e di colori chiari, striate di bruno (
i dormigliosi spirti / risveglia alfine, e da dolente chioma / getta sdegnosa gli
il mito narrava che si bagnassero afrodite e le cariti. acidàrio e acìdaro
afrodite e le cariti. acidàrio e acìdaro, sm. copricapo maschile in
specie di berretto largo attorno alla testa e appuntito e ritorto in alto.
berretto largo attorno alla testa e appuntito e ritorto in alto. caro,
cappello antico, largo di sotto, e acuto e torto in cima, come il
antico, largo di sotto, e acuto e torto in cima, come il corno
ali verso la fronte, che pendono e cuoprono le orecchie, e fuori della testa
che pendono e cuoprono le orecchie, e fuori della testa con due cornette,
ricordava una tiara portata dai nobili persiani e dai più eminenti sacerdoti ebrei).
annunzio, iv-1-137: dov'erano quegli immondi e rapidi amori che gli lasciavan nella bocca
roma umbertina, città di borghesi trasferiti e scontenti, ci ha trasmessa.
la voce è già registrata dal tommaseo e dal manuzzi). acidificatole,
combinazione chimica con qualche altro principio, e special- mente coll'ossigeno, dànno origine
interposto [l'olio] così col vino e l'aria, impedisce che questa eserciti
minore di quella ch'è necessaria ad acidificarlo e convertirlo in acido carbonico, forma un
, in modo che abbia acquistato sapore e reazioni delle materie inacidite. acidificazióne
= voce dotta, comp. da acido e -metria (gr. (xérpov '
). acidità, sf. proprietà e qualità dell'acido; sapore e odore
proprietà e qualità dell'acido; sapore e odore acre. redi, 16-v-132
per via di umettazione sarà temperata l'acrimonia e l'acidità dei fluidi del suo corpo
n'appresta agli alvi facili, / e né agli adusti acrimonico o acido. redi
che nasce dal concorso di particole false e nitrose con le sulfuree e acide. magalotti
particole false e nitrose con le sulfuree e acide. magalotti, 21-146: quei
, sono universalmente tutte le acque naturali e stillate,... tutti i liquori
,... tutti i liquori acidi e i sughi di tutti gli agrumi.
morti, digerendo faticosamente il vino acido e il pane guasto. borgese, 2-320
, 2-320: quell'odore di sudore acido e caldo, quand'era affannato dalla corsa
caldo, quand'era affannato dalla corsa e dalla fatica. moravia, vii-43:
ciniche, nell'incidere colla parola acida e secca i tratti morali dei miei eroi repugnanti
moravia, vii-19: l'oste era grasso e tondo come una palla di burro,
fatto incontanente ristrignersi tutto in sé, e rappigliarsi come in gelatina, un vasello di
so qual altro umore, prima fluido e corrente. targioni tozzetti, 12-6-313:
,... di color biancastro e zolfino. -reazione acida: è
questo sapore acidetto però è molto volatile e fugace. d'annunzio, iv-2-585:
di aver già nella lingua il sapore acidetto e grazioso. fanzini, ii-267: sarebbe
di tornasole); combinandosi coi metalli e con le basi dà i sali.
. gli acidi si distinguono in inorganici e organici. -a. cloridrico,
medicamento appoco appoco si dolcificano gli acidi e i salsi soverchi del corpo, ed il
fondo dello stomaco, che l'attutirgli e impastargli in una pappata di fichi gentili
si generi dalla soluzione dello zolfo minerale e sotterraneo, fatta dall'acque, aiutata
a salire in alto per l'aria elastica e per l'acido minerale volatile, che
mani che ci sono tese nella strada e che ci dànno il bisogno subitaneo di
quali esalava un puzzo di acido fenico e di petrolio. papini, 21-24:
in padella è gatto invece di abbacchio e che l'olio è rifritto, e nel
abbacchio e che l'olio è rifritto, e nel vino c'è stato messo l'
fa spalancar la bocca come un forno e l'acido urico s'accumula nel sangue
l'acido urico s'accumula nel sangue e deposita nelle articolazioni. govoni, 2-97:
sentirmi cadere sopra il cuore / cento e più gocce d'acido muriatico / del
di conciatura. alvaro, 4-10: e l'odore delle merci, dello stoccafisso,
acido. = comp. da acido e dal sufi, -filo (dal gr.
4 amico '). acidosalino e acidosalso » agg. disus. che
giovevole [sarà] venire a un lungo e continuato uso di siero, per addolcire
un poco troppo abbondanti i fluidi rossi e bianchi, che scorrono per li canali
. = comp. da acido e salino. acidòsi, sf.
dell'organismo; si manifesta spesso neglistati febbrili e in altre condizioni morbose (diabete,
allorché il sangue è bastantemente sottile, e che le parti tumefatte si sgonfino, farsi
tumefatte si sgonfino, farsi ad unire e ad assodare u tutto coll'acciaio, e
e ad assodare u tutto coll'acciaio, e con gli amari, oppure cou'acque
o quattro grossi bicchieri dell'acqua diaccia e acidula. govoni, 3-88: il caprifoglio
, 3-88: il caprifoglio acidulo / e il sambuco stellato. idem, 3-191:
mela renetta. moretti, i-413: e ci piange sopra le sue povere lagrime di
7-52: quasi una vibrazione della luce e dell'aria rivelasse da lontano un delicato
dei giovani. 3. agg. e sf.: acqua acìdula. a
redi, 16-ix-84: pigliasse sei once, e non più, di siero scolato dal
bruno, 177: apri gli occhi, e guarda dove sei, mira ove ti
si rinchiudesse fra gli corpi de'comi e dell'acie o battaglia. = lat
, * acume dello sguardo ', e anche 4 schiera dell'esercito ordinato a
gr. àxt <; 4 punta * e < pùaaov 4 foglia '.
corta spada ricurva usata dagli antichi persiani e dagli sciti. dizionario militare [
voce dotta, dal gr. de-privat. e xtv7) m <; 'movimento '
vigna si è della vigna di sodoma e de'borghi di gomorra; la loro uva
uva si è come di fiele, e l'acino amarissimo. palladio volgar.,
[uve] ch'ànno l'acino lucido e chiaro. crescenzi volgar., 4-20
è di bollire il vino co'suoi raspi e acini. chiabrera, i-173: e
e acini. chiabrera, i-173: e tanta smania in petto / ho di
che il raspo fa de'suoi ramicelli: e a questi gli acini attaccati con la
bocca, come bambini alla poppa: e da vero succian tanto, che con esser
viti, si spiccano quegli acini, e cade fra noi la grandine. dossi,
423: steso quindi un giornale sulle mie e sulle ginocchia di lei ammucchiàtavi l'uva
mangiarla, spiccando gli àcini dallo stesso gràppolo e insieme cianciando e ridendo. pascoli,
àcini dallo stesso gràppolo e insieme cianciando e ridendo. pascoli, 1050: prende un
1050: prende un grappolo dorato / e dolcemente gli acini ne spicca, / zuppi
sugge gli acini gonfii / di miei solare e inghiotte / la pelle che il sol
grappolo d'uva primaticcia con acini neri e grossi, vellutati da una bianca nebbiolina tra
altri ancora rossi ed in agresto. e. cecchi, 5-226: gli uccelli
titta rosa, 1-17: l'uva bianca e l'uva nera passa dalle mani invischiate
la mondano degli acini secchi o guasti e ne empiono ceste e bigonce. bartolini,
secchi o guasti e ne empiono ceste e bigonce. bartolini, 4-78: hanno
acini di madreperla. sbarbaro, 1-45: e la ragazza col giro d'acini d'
acini d'ambra al collo che ci guardava e rideva. 3. seme.
. lorenzo de'medici, i-92: e chi crederebbe che d'uno piccolo acino
saltino sopra a beccare. c. e. gadda, 3-206: bianche galline.
(d'originemediterranea) 'chicco d'uva'e quindi 4 seme '. acino2,
a fiori violacei, diffusa in europa e in asia. mattioli, 2-770
: lo acino produce i ramuscelli sottili e secchi; è simile al basilico, odorato
sol tace ', improprio parlare, e non l'usa l'autore pur qui,
un tace, cioè il sole, e il luogo è muto di luce; e
e il luogo è muto di luce; e sono questi due accidenti, il tacere
sono questi due accidenti, il tacere e tesser muto, propriamente dell'uomo;
« sxupog 4 improprio, illegittimo ', e aoyta, da aóyo <; 4
dotta, dal gr. d- privat. e xòcm? 4 vescica '.
simile al giavellotto (usata dagli osci e dai campani). = voce dotta
voce dotta, comp. da a-privat. e [in] cline 4 senza
gastrici. = composto da a-privat. e cloridria (da cloridrico [acido]
costruzione, una logica, un principio e una fine. la fine è avvistata
acmóne, sm. ant. e letter. specie di lupo.
v.]: acne: tubercoletti infiammatorii e duri, che si manifestano particolarmente nel
'(composta da de- privat. e xoav) 4 bile '), attraverso
. acholie. acòlito e deriv., v. accolito e deriv
acòlito e deriv., v. accolito e deriv. aconfessionale, agg.
religiosa. = composto da a-privat. e confessionale. aconitina, sf. china
gruppo degli alcaloidi (si estrae dalle foglie e dalle radici dell'aconito).
), che vegeta in luoghi freschi e ombrosi; la specie più nota (aconitum
: nota per il suo succo velenoso e mortale, che oggi s'impiega come
fondo par che pulule / atri aconiti e piante aspre e mortifere. domenichi,
pulule / atri aconiti e piante aspre e mortifere. domenichi, [plinio]
prestissimo sopra tutti gli altri veleni, e se tocca i membri genitali di qualunque
, quando son tocchi dall'aconito, e pallidi si danno per vinti...
quattro, le quali nascono sulla radice, e sono morbidamente pilose. ha poca radice
alcuni l'hanno chiamato gambero... e siccome la radice si piega un poco
le quali si domandano * acone ', e perciò, secondo alcuni, s'è
chiamato aconito. ricettario fiorentino, 275: e sappi che tu non solamente zappi nella
: di quella spuma poi l'erba empia e fella / nacque, ch'oggi aconito
matrigna ingiusta / poi l'aconito, e non rimase occulta / la mandragora. bruno
12-25: trangugia coloquintida il dolore, / e bee cicuta, aconito e napello.
, / e bee cicuta, aconito e napello. carducci, 1065: aconito,
. che ora mi rigermogliano nella testa e nel cuore come cesti di cicuta e
e nel cuore come cesti di cicuta e d'aconito, mio dolce amore. d'
. civinini, 7-66: orchidee selvatiche e aconiti smor- fìano per conto loro;
di fossa, / l'aconito celeste e l'aquilegia. pea, 7-605: alla
furia immobile / veglia alle porte, e grida; / l'altre d'infami aconiti
di sangue: un po'd'aconito e tutto va a posto.
.., sparsi come i fiondatoli e ordinati come gli acontisti e i pilani,
i fiondatoli e ordinati come gli acontisti e i pilani, possono saettare più lungi
, serpente delle indie, così veloce e snello al salto, che viene anche
è simile al nitro, spugnosa, e stellata di gocciole d'oro. l'olio
fatica * (comp. da à- privativo e xórcog * fatica, stanchezza ')
fatica, stanchezza '). acòre e a còro, sm. medie. piccolo
nel loro mezzo una piccola ulcera, e son chiamati acori. = voce dotta
[plinio], ii-150: il cardo e nelle foglie e nel gambo ha lanugine
, ii-150: il cardo e nelle foglie e nel gambo ha lanugine spinosa, e
e nel gambo ha lanugine spinosa, e così l'acoma... l'acoma
si distingue solo pel color rosso, e per essere più grassa di sugo.
a quelle dell'iris,... e pendono a bianchezza, e nella
. e pendono a bianchezza, e nella sommitade loro sono rigide e aguzzate
bianchezza, e nella sommitade loro sono rigide e aguzzate a similitudini di ghianda. mattioli
aromatico, produce le foghe più strette e più lunghe dell'iride, al gusto
dell'iride, al gusto acute, amarette e odorate. domenichi [plinio],
d'iride, ma più strette, e con più lungo picciuolo... v'
chiama acoro la radice deh'ossimirsina, e però alcuni voglion piuttosto chiamar questa acoro
acorus, dal lat. classico acórum e acóron (gr. àxopov).
àxopov). acotilèdone, agg. e sf. bot. pianta priva di
cotiledone, mancano necessariamente di embrione; e tutte queste piante imperfette, o,
ordine inferiore, che mancano di embrione e di seme propriamente detto, e si riproducono
di embrione e di seme propriamente detto, e si riproducono per mezzo di corpicciuoli cellulari
che è quella delle a cotiledoni, e corrisponde alla crittogamia di linneo.
scient., comp. da a-privat. e cotiledone. acqua (ant.
acqua (ant. aqua, agua e aigua), sf. composto chimico
(costituito di due atomi di idrogeno e uno di ossigeno), largamente diffuso in
aqua, / la quale è molto utile e umile e preziosa e casta. guido
/ la quale è molto utile e umile e preziosa e casta. guido delle colonne
quale è molto utile e umile e preziosa e casta. guido delle colonne, ii-169
cangerea natura. bonagiunta, 50: e come l'aigua viva / ch'alor è
aigua viva / ch'alor è morta e priva / quando si va del corso disviando
3-52: fugga vostro core vizio, e aprenda vertute com'aigua spungia. guinizelli
/ com'aigua porta raggio, / e 'l ciel ritèn le stelle e lo
, / e 'l ciel ritèn le stelle e lo splendore. dante, purg.
agenti estremi / l'acqua si forma e scende come grave / venendo a terra le
de'monti discende nelle valli basse: e quivi raunandosi tacque in abbondanza, fanno
raunandosi tacque in abbondanza, fanno fiume e copiose fontane. arrighetto, 216:
l'acqua sempre fu labile, navicabile e potabile. paolo da certaldo, 165:
uno degli elementi delle cose generate, e il suo naturai luogo è che circondi
luogo è che circondi la terra, e che essa sia dall'aere circondata,
siti riposata: la quale è fredda e umida, se alcuna cagion di fuori non
ghiaccio son grosse; ma la neve e l'acqua del ghiaccio risoluto, pura
virtude, o vero che si solva e facciasene acqua, o vero che si
, sia messa alla strettezza del pane e dell'acqua. leonardo, 1-88: l'
è l'ultima di quella che andò, e la prima di quella che viene:
2-564: l'acqua disfa li monti e riempie le valle, e vorrebbe ridurre la
li monti e riempie le valle, e vorrebbe ridurre la terra in perfetta spericità
acque, / le fiere all'aria e li splendori al sole. idem, i-105
nelli corpi trasparenti, qual l'acqua e li cristalli, si vede ella [
[la luce] vagheggiarsi, aumentarsi e penetrare come a cose simili, e
e penetrare come a cose simili, e godere e unirsi, e infocare poi le
come a cose simili, e godere e unirsi, e infocare poi le cose che
cose simili, e godere e unirsi, e infocare poi le cose che non sono
: asseriscono alcuni filosofi che la terra e l'acqua hanno dentro di sé il
veggiamo che l'acqua fugge dall'aria, e l'aria dentro all'acqua se ne
star né in acqua né in aria, e molto meno il fuoco? arici,
tra via lentandosi, or veloce / e superba. collodi, 615: mio
, 293: acqua perenne, ottima e pessima, ora / morte ora vita
. d'annunzio, ii-800: otre divenni e principe degli otri / obeso appresso i
degli otri / obeso appresso i pozzi e le cisterne. / acqua di cieli
eterne / contenni, acqua di rivoli e di botri. idem, iv-1-286: entrava
, iv-1-286: entrava una luce fredda e limpida come un'acqua sorgiva. idem,
, 1-827: il bianco aperto riso, e gli occhi / d'acqua sorgiva.
giovinezza, si levò dalla muta fontana e ricadde nelle vasche, ed animò i
nelle vasche, ed animò i marmi e cantò fremendo, chioccolando, frangiandosi.
: docile, muta, senza riflessi e senza scatti, subito ci dava animo.
acqua tutta la città. acqua ritta e grigia erano le case, acqua giallognola
grigia erano le case, acqua giallognola e ribollente i selciati, d'acqua parevano
può far da parete, da pavimento e da soffitto. -figur. caporali
/ lo sparso seme lor di lodi e vanti / ne l'acqua de la falsa
adito appresso di lui nella mia adolescenza, e largo campo mi s'era offerto d'
vene dell'acqua, sicché dalle bertesche e dalle torri si difendano colle quadrella e co'
bertesche e dalle torri si difendano colle quadrella e co'lancioni coloro, che per l'
del dar l'acqua sono la mattina e la sera. -ant. dare
l'acqua si desse alle mani; e, data l'acqua, mise ogni uomo
apparecchiando / dell'accordo il bisogno, e nel cratère / mescean le sacre spume
[la zafferà] sopra porfido, e in catinelle di terra invetriata con acqua calda
invetriata con acqua calda si lavi, e a più acque. -ant. mettere
la pietrosa, purché ella sia corrente, e al sole e a'venti scoperta,
purché ella sia corrente, e al sole e a'venti scoperta, perocché da queste
ogni acqua corrente e discoperta, ma quella, che sopra il
trapassa, imperocché il loto la mondifica e la disvizia da ogni estraneo mischiamento,
la disvizia da ogni estraneo mischiamento, e la cola. tommaseo, iii-220:
sono quelle che hanno un alveo continuo e permanente, nel quale scorrono le acque
trovino o manchino, come ne'torrenti e nei ruscelli. svevo, 3-890: non
oramai invalso dell'acqua corrente, calda e fredda (e voi sapete che le persone
acqua corrente, calda e fredda (e voi sapete che le persone di riguardo
spera del sole fa esso razzo azzurro e massime essendo tale acqua distillata e 'l
azzurro e massime essendo tale acqua distillata e 'l fumo sottile fa azzurro. vasari
architrave, ed un fregio pieno di lumi e di palle di vetro piene d'acque
compagni, 1-1: [città] ricca e larga d'imperiale fiume d'acqua dolce
cornandogli che soffiasse col sonante corno, e che partisse tacque dolci dal mare.
come persona a cui ne calse, / e che 'l notai là sopra tacque salse
salse, / tra la riva toscana e l'elba e giglio. boccaccio, dee
tra la riva toscana e l'elba e giglio. boccaccio, dee., 2-4
per ventura suoi sto vigli con la rena e con l'acqua salsa lavava e facea
rena e con l'acqua salsa lavava e facea belli. idem, i-454: le
i-454: le vele si tendono, e i timoni fanno alle navi segare le salate
16-iii-366: trovai altresì de'vermini tra tunica e tunica di quella vescica piena d'aria
dai porti di questa città dominante, e che, con ispesa veramente regia,
paludi per avanti salse,... e che per impedire che per altra via
d'annunzio, iv-2-98: tra il mare e il fiume tutto il paese..
paese... godeva nella ventilazione salina e nel refrigerio fluviale, come distendendo le
verso quei naturali confini d'acqua amara e d'acqua dolce. panzini, ii-739:
: suo padre conduceva barche sul fiume e tutti i suoi fratelli erano anch'essi marinai
, spezialmente le discoperte, son ree e gravi, e malvage: imperocché il
le discoperte, son ree e gravi, e malvage: imperocché il verno non si
, 1-4: l'acque de'pozzi e de'condotti sono malvage per rispetto di
fontane, perché sono acque costrette, e che lungo tempo ricevono terrestritadi...
sta ne'forami della corruttibil terra, e il suo movimento è tardo in mandar fuori
tardo in mandar fuori ed uscire, e non è altrove, che in corrotta terra