due volte tucidide..., e due volte il proclo sovra il timeo
prete in camera andò, ma scarso e parve pauroso, e per un'abbadia si
andò, ma scarso e parve pauroso, e per un'abbadia si mansuefece; eccone
da una canatteria di cantanti, coristi e suonatori. pascoli, 690: e
e suonatori. pascoli, 690: e già l'eroe sentì scilla abbaiare / come
calando come lente stelle, laggiù; e subito abbaiavano le mitragliatrici.
. sono / pigliare degli abbagli, e in che si pigliano, / le gioie
gravi. goldoni, degli abbaianti cani, e per lo romor grande delle trombe, entrare
alla luna. casti, 9-96: e abbaiando al raggio della luna, /
/ s'empie il corpo di vento e non di pane. -can che
abbaia non morde', chi molto strepita e minaccia, in genere fa poco danno,
= voce onomatopeica, comp. da ad e baiare', cfr. latino baubari (
* abbaiare * usato da lucrezio, e il gr. patisco (v. baiare
il gr. patisco (v. baiare e bau). abbaiare2, sm
], impaurite dalla pelle del lupo e sgomentate dall'abbaiare dei cani, tutte
vagando per l'aria, lamentevole insieme e minaccioso. al suo avvicinarsi a qualcheduna
mugolio si cambiava in un abbaiar frettoloso e rabbioso. deledda, iii-689: qualcuno
il suo abbaiare fosco rintronava intorno, e l'eco ne moltiplicava il rimbombo.
si son messi a leccarla ghiottamente / e a crocchiarla sdraiati come un osso.
nel contempo un altro crescere di grida e di risa come di gente che facesse l'
risorsero, scoppiarono in un coro più alto e concorde: finirono in una lunga abbaiata
di scherno. abbaiatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
caro, 9-1088: l'abbaiatore anùbi e i mostri tutti, / ch'eran suoi
/ ch'eran suoi dii, contra nettuno e contra / venere e palla armati eran
, contra nettuno e contra / venere e palla armati eran con lei [cleopatra]
abbaiatori si chiamano coloro i quali abbaiano e non mordono, cioè riprendono a torto
non mordono, cioè riprendono a torto e senza cagione coloro che, non temendo i
verisimile. botta, 4-1046: vero e sincero parto del secolo decimottavo fu paoli
però prima che il secolo dagli abbaiatori e dagli ambiziosi si guastasse. papini, 27-670
che fece ammutolire per sempre quel vanesio e prolisso abbaiatore. 3. dimin
]: piccoli cagnolini allora nati, e abbaiatorelli nel covile. abbaiatura, si
gatto] trova l'uscio aperto, e vaghezza di novità lo spinge a salire
novità lo spinge a salire le scale e a portarsi sul solaio. di là per
sul tetto a respirare un'aria più libera e pura. verga, 4-52: era
casamenti si adattano tra i due spioventi e l'ultimo piano della casa: soffitta.
, ii-447: s'aggirò nudo qua e là nella stanzetta bassa che riceveva luce da
telaietti fitti. govoni, 1-213: e mi nascosi dentro l'abbaino / per
dipinto del cavalletto. c. e. gadda, 2-24: il tetto comporta
scaletta a chiocciola che conduce alla terrazza e all'abbaino. 2. locuz.
di vaio. beicari, 3-2-88: e stendendo gli occhi per lo piano, vide
un cane diverso, con veloce corso e terribile abbaio, che risonava aspramente,
terribile abbaio, che risonava aspramente, e con mordace apritura di bocca. boiardo,
ii-28-21: da lo abaio de'cani e dal fremire / par che 'l cel
fremire / par che 'l cel cada e 'l mondo abbia a finire. magalotti,
: mugolando [il cane] urlando e dando a ogni tanto un abbaio,
o minaccia di prossimo abbaiamento, e come per accennarlo. cicognani, 9-117
un cane, ché subito s'odono abbai e ringhi. idem, 19-673: 10
abbaio ai ladri perché il cane è arrochito e quando non è più arrochito, il
più arrochito, il cane ritorna cane, e io ritorno omo. tozzi, iii-146
teneva, allora, un occhio chiuso e un altro aperto... all'improvviso
. abbaio, sm. abbaiamento continuo e prolungato (anche di più cani contemporaneamente
all'aia. tombari, 1-131: qua e là... un chiamare alla
2. baia data con molto rumore e schiamazzo. tommaseo [s. v
si fa al letto prima di rifarlo; e consiste nello sciorinar le lenzuola e le
; e consiste nello sciorinar le lenzuola e le coperte, cioè spiegarle all'aria libera
su di sé la materassa, affinché essa e il saccone prendano aria. tommaseo-rigutini,
abballina... perché prenda aria, e, più che altro, quando si
del levar le lenzuola di sul letto, e alzarne le materasse per renderle nuovamente soffici
renderle nuovamente soffici da giacervi. e. cecchi, 1-46: al passaggio dei
letti, riportavano le chiavi al padrone, e per otto mesi [la casa]
strapunto di paglia abballinato in un angolo e lo avrebbe scagliato fuori con le tavole
lo avrebbe scagliato fuori con le tavole e i trespoli che lo sorreggevano. idem
stava col busto ripiegato sulle materasse abballinate e con la testa affondata tra le braccia
la testa affondata tra le braccia. e. cecchi, 2-43: da qualche
98: le onde, rincorrendosi e accavallandosi, se lo abballottavano fra di
fogazzaro, 9-375: la dama velata e la sua compagna salirono in una lancia
apposta per esser prese, abballottate, e nascoste, tanto son piccole, leggiere,
abballottìo, sm. sballottamento prolungato e continuo; ballo disordinato e scomposto.
sballottamento prolungato e continuo; ballo disordinato e scomposto. giusti, i-395: dopo
m'abbalùgino). fare gli occhi piccoli e senza sguardo per il sonno (per
gli occhi sono appena chiusi, e par di vedere segni di forme e colori
, e par di vedere segni di forme e colori varii. = voce senese
, tr. trasportare un oggetto pesante e voluminoso tenendolo ritto sul suolo, facendolo
suolo, facendolo appoggiare alternamente sull'uno e sull'altro spigolo, come si fa
. = voce di origine scherzosa e gergale entrata nell'uso letterario nel secolo
bambino. abbambolato, agg. languido e socchiuso (detto dell'occhio);
abbampito, agg. ant. e dial. avvampato. guido delle
.. che gettava fuoco abbampito e mortale. = forma dial.
al presente adugge). disus. e letter. inaridire, bruciare. -anche
figur. anguillara, 3-192: e sì cresce il desio, tanto l'adugge
campagne adugge, / circola accende incenerisce e fugge. monti, 3-1-49: sanguigno il
adugge. 2. disus. e letter. aduggiare, inaridire con la
, cinque canti, 3-97: per macchie e luoghi, ove in perpetuo adugge /
che '1 mondo adugge, / e finalmente ogni regno distrugge; / questo
l'altro, che spesso si nasconde e fugge, / levando ogni ombra, che
, come a propria parte, / superbia e ingratitudine rifugge; / il seme,
12: l'empia vive, e non l'adugge / il telo, che
/ o più aduggianti, o infertili, e nocivi, / tanto più studian trarre
ingombro sul ponte o nei depositi, e perché passandovi aduggiare (ant.
perché passandovi aduggiare (ant. e dial. auggiare), tr. (
che per esser da altissimi edifizi, e generalmente di pietre vive, quasi aug-
gli avviene. soderini, i-408: e se i gran pampani e spessi le soffocassero
, i-408: e se i gran pampani e spessi le soffocassero et insieme con l'
con la loro ombra [gli alberi e le vetrici] aduggiano i campi. arici
nocenti. beltramelli, i-341: chiese e palazzi e case si stringevano aduggiandosi, affollandosi
beltramelli, i-341: chiese e palazzi e case si stringevano aduggiandosi, affollandosi,
è come l'ombra del noce che aduggia e fa morire tutto quello sopra cui si
. 2. per simil. e figur. nuocere, inaridire, intristire
marino, 5-35: bello era, e non ancor gli uscia su 'l mento /
[per la colpa] si aduggia e si annichila ogni germoglio di virtù vera
si annichila ogni germoglio di virtù vera e di grazia. carducci, i-1132: la
, 6-225: l'infanzia di lui e la prima giovinezza erano state aduggiate dall'
cupa di tante aventure in quella vecchia e vasta casa. beltramelli, ii-301:
: un'ombra che aduggia il cuore e conduce... la pallida tristezza
dante, inf., 15-2: e 'l fummo del ruscel di sopra aduggia
tornare addietro dal freddo del luogo adombrato e aduggiato. bembo, 1-156: sì
muraglie grige. ojetti, ii-77: e può essere questo palmo di terra aduggiata dall'
orto dove il poeta piantava peschi, peri e meli? beltramelli, ii-379: la
aduggiata 0 vero affascinata, sta trista e grave; e quando va, svanisce
vero affascinata, sta trista e grave; e quando va, svanisce all'andare.
andare. aduggiatóre, agg. e sm. (femm. -trìce).
). marin. disus. raccogliere e disporre a spirale le corde, 1
, faccia meno ingombro sul suolo: e codesti giri chiamanli duglie, dalla qual
possa essere contenuto in minore spazio, e dar così meno mente portato.
. adugliansi o colgonsi i cavi di coperta e delle batterie in modo accurato ed elegante
duggia * doppia (fune) ', e doggià * avvolgere a doppio '(
(da cui lo spagn. aduja e adujar). adugnare, tr
tergo l'adugna [l'aquila], e batte i vanni, / acciò non
vanni, / acciò non se le volga e non la azzanni. arici, 74
: accorto / sta spiando l'insetto, e come tocca / nella pendula rete,
/ nella pendula rete, esce, e la preda / trafigge e adugna e
, esce, e la preda / trafigge e adugna e il sangue avido bee.
e la preda / trafigge e adugna e il sangue avido bee. = deriv
pres. di adulare), agg. e sm. che adula, adulatore.
è una interiezione adu lante e lusingante, che usano le balie quando volliano
(adulo; pis., lucch. e pist. adulo). lusingare con
adulo). lusingare con lode eccessiva e per lo più immeritata (a sollecitare
immeritata (a sollecitare la vanità altrui e cattivarsene benevolenza e protezione).
sollecitare la vanità altrui e cattivarsene benevolenza e protezione). -in ant. anche
. leonardo, 2-78: adulare: laldare e lusingare per piacere ad uno. savonarola
quelli che manifestamente comprendono esser adulati, e pur amano chi gli adula, ed hanno
lor il vero? anguillara, 10-114: e del grido del popolo s'acorge,
il vero. caporali, ii-73: e sebben so che quella gente adula /
, 1-5-439: lo specchio non adula e non inganna. baretti, 11-88: non
(sempre che m'avete provocato, e anche talora senza che mi provocaste)
non sono qui per adulare i miei concittadini e la mia età, ma per essere
più tempo senza lodar mai nessuna persona e nessuna cosa. d'annunzio, iv-2-201
cosicché tutti si mostravano servizievoli per lui e lo adulavano. bacchelli, 1-iii-145: le
cavallotti contribuirono assai a screditare l'autorità e a distruggere il rispetto, lusingando e
autorità e a distruggere il rispetto, lusingando e adulando a una già troppo reale inclinazione
reale inclinazione della gente a derider quella e a vergognarsi di questo. piovene, 2-131
mio partito, che mangiava adulando me e specialmente mia madre. 2.
, vii-3-104: a che servono i diamanti e le perle, se non per adulare
se stesso adula il fasto umano, / e per diletto amplifica gl'inganni, /
vallisneri, iii-509: la rovina dello stomaco e della nostra salute dipende per lo più
salute dipende per lo più dalla gola e da tanti guazzabugli,...
traditori: t'adulano a forza di calcoli e se ne vanno a provocare l'esperienza
a provocare l'esperienza che viene improvvisa e ti schiude gli occhi. idem,
de'quali bisogna oggi adulare i capricci e la fretta. leopardi, 32-249: per
non repugnar, se lode / cerchi e fama appo lui, ma fedelmente /
fossi, adesso addirittura mi adulavano; e tutti quei ragazzotti facevano a gara a
lusingando i propri figli, / lecca e scherza con essi,... /
fa festa al padrone dimenando la coda e strofinandosi a lui); cfr.
, hominisque corpori se adiungit *; e nonio marcello, 17-2: « adulatio:
pass, di adulare), agg. e sm. lusingato, blandito.
sostiene [l'adulatore] l'ingiurie e disprezzi, e non si reca ad onta
l'adulatore] l'ingiurie e disprezzi, e non si reca ad onta d'esser
si reca ad onta d'esser beffato e schernito e di farsi quasi gioco e trastullo
ad onta d'esser beffato e schernito e di farsi quasi gioco e trastullo de
beffato e schernito e di farsi quasi gioco e trastullo de gli adulati. segneri,
sep., 144: già il dotto e il ricco ed il patrizio vulgo.
adulate reggie ha sepoltura / già vivo, e i stemmi unica laude. adulatóre
unica laude. adulatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
alli adulatori nostri noi volentieri consentiamo, e avvegnaché noi rispondiamo che non semo degni
noi rispondiamo che non semo degni, e avvegnaché il caldo rossore per vergogna ci
tu vedi che hanno sempre adulatori intorno e sono così poveri della verità, quanto un
del pane. machiavelli, 46: e questi sono gli adulatori, de'quali
quelli che manifestamente comprendono esser adulati, e pur amano chi gli adula, ed
in odio chi dice lor il vero? e spesso parendogli che chi lauda sia troppo
dire, essi medesimi lo aiutano, e di se stessi dicono tali cose, che
? della casa, 587: e forse peggio gli avverrebbe ancora, che egli
, che egli sarebbe avuto per malvagio e per lusinghiero e, come io sento
sarebbe avuto per malvagio e per lusinghiero e, come io sento dire a questi
ad un gentiluomo. caporali, ii-100: e ben ver che forar gli fé la
forar gli fé la rea / adulatrice lingua e fra due stecchi / stringer, che
dall'importunità degli adulatori, de'favoriti e d'altra simil gente. tasso, n-
liberamente: prima, perché i principi e i giodici s'accorgano de gli errori
accorgano de gli errori che fanno, e non conoscono, mercé di poltroni e
e non conoscono, mercé di poltroni e vilissimi adulatori [ecc.]. boccalini
venisse in cognizione della propria sua balordaggine e dell'altrui scelerata ambizione. la casa
. campanella, i-320: istorici adulatori e malevoli del genere umano, che ogni cosa
marino, 7-146: vezzose l'aure e lusinghieri i venti / gli applaudon con
con sussurri adulatori. idem, 16-14: e quanto è d'uopo ad emendare il
alcun non fu di quella / adulatrice e lascivetta schiera [di fiori] / che
/ che per esser da lei mirato e colto / non le fesse di sé cortese
11 quarto tuono suiugale del terzo è amoroso e lusinghevole e anco deprecativo: placa e
suiugale del terzo è amoroso e lusinghevole e anco deprecativo: placa e seda la collera
e lusinghevole e anco deprecativo: placa e seda la collera... il suo
mormoratori, a * loquaci, a'detrattori e anco agli adulatori, i quali e
e anco agli adulatori, i quali e buoni e tristi ugualmente lodano. gravina
anco agli adulatori, i quali e buoni e tristi ugualmente lodano. gravina, 5
per parassito, per buffone, per puntiglioso e per matto, non ci pensavo a
l'avere tal gente intorno ha del grande e del principesco, anzi pure del monarchevole
del principesco, anzi pure del monarchevole e dell'imperatorio. foscolo, v-412:
si affollano innanzi alle loro porte, e avvicinandosi parlano loro come a padroni,
nell'ultimo posto: soltanto invece di garrula e noiosa divenne cortigianesca e adulatrice; lodò
invece di garrula e noiosa divenne cortigianesca e adulatrice; lodò gli artisti, lodò
lodò i disegnatori, lodò gl'incisori, e quando non ebbe più chi lodare,
. carducci, 157: folle censore e stupido / cantor di vecchie fole /
: / adulator di trepidi / liberti e vili sofi io non sarò. bocchelli,
adulatore anche soltanto col dargli di voi e col mostrar di tenerlo in alta considerazione.
.]: adula torelli, tra anguille e serpentelli. = lat. adulator -5ris
che le mie parole, benché purissime e sincere, potessero apparire ad alcuno iperboliche
.. per fare le cose iperboliche e adulatorie assai, fa ettore, vilissimo
o a prezzo, comporre versi senza ispirazione e adulatori; senonché, in quel
adulazióne, sf. lode eccessiva, falsa e lusin- gatrice (fatta di solito
compiacenzia mostrata al prossimo, con parole e con atti contra la verità. lorenzo
: vede in ghirlande ascosi lacci; e chiede, / et ode che son tutte
è pien d'affanni, / giovane destra e di bella persona: /..
che la vuol co'dolci 'nganni, / e sol di quel che piace altrui ragiona
piace altrui ragiona. / ha 'l pianto e 'l riso in una voglia sola;
sola; / con gli occhi adora, e con le mani invola. aretino,
avere spinto la verità ne le camere e ne le orecchie dei potenti, a
potenti, a onta de l'adulazione e de la menzogna. della casa,
, 588: le cirimonie vane ed isquisite e soprabbondanti sono adulazioni poco nascose; anzi
sono adulazioni poco nascose; anzi palesi e conosciute da ciascuno. tasso, n-iii-844
padri ricchi, ovvero quattro predecessori, e altre simili adulazioni. goldoni, iii-174:
che una tessitura di sciocchezze, d'invettive e d'adulazione, senza il minimo grado
. foscolo, v-403: le satire e le adulazioni ubbriacano e assetano la plebe ed
: le satire e le adulazioni ubbriacano e assetano la plebe ed i principi in
in guisa che n'agognano sempre più, e ne chiedono maggiori e più forti.
sempre più, e ne chiedono maggiori e più forti. leopardi, iv-266: quegli
più valore sentì dirsi: -bravo, schiettamente e senza adulazione. settembrini, 1-46:
le colleghe] egli fa una corte alta e velata che non si azzarda mai oltre
si azzarda mai oltre il limite della cortesia e dell'adulazione dovute al loro sesso.
tero; con l'intenzione e le forme dell'adulterio. zanobi
contraffà. 2. agg. e sm. sostanza che altera le qualità
lucro (ad es. una merce scadente e di basso prezzo, mescolata ad altra
prezzo, mescolata ad altra di qualità e prezzo superiori, e venduta come tale
altra di qualità e prezzo superiori, e venduta come tale); una sostanza
ebreo, 101: dichiarare troppo la vera e profonda scienza è commutare gli inabili di
, nella cui mente ella si guasta e adultera, come fa il buon vino in
l'amore è inimico de la ragione, e la lussuria contraria de la prudenzia,
la lussuria contraria de la prudenzia, e non solamente non gli obbedisce, ma
non gli obbedisce, ma ancora prevarica e adultera tutti i suoi consigli e giudizi
prevarica e adultera tutti i suoi consigli e giudizi. getti, 12-30: per proprio
si curando... di adulterare e imbastardire una lingua, mantenutasi pura e
e imbastardire una lingua, mantenutasi pura e schietta sino a dì nostri. mattioli
suoi non si ridu- sono si adulterano e guastano. foscolo, ii-2-22: le
/... adulterare i baci e il pianto, / mentirmi ogni carezza?
», / la spone ad adulterio e ad ogni male. giov. cavalcanti,
fratello che fu del re pietro, e il re lame di raona, fratello di
fratello di don federigo, hanno adontata e adulterata la casa di raona.
perocché lassano la fede data a cristo, e vanno dirieto al fiorino, che è
è altro il troppo che il desiderare, e colla volontà molto adulterare. ariosto,
.]: perfezionamento sublime della moralità e privata e pubblica, della dignità e dell'
: perfezionamento sublime della moralità e privata e pubblica, della dignità e dell'uomo
moralità e privata e pubblica, della dignità e dell'uomo e della donna, è
pubblica, della dignità e dell'uomo e della donna, è il detto di cristo
io, l'otre], molto vidi e udii /... / molto
dì a questione con un giudeo; e gridando l'uno con l'altro, questo
roma. adulteratóre, agg. e sm. (femm. -trice).
. imbevuto col latte del calvinismo, e persuaso... che i cattolici
di roma] col re di francia, e come si tirò la corte in provenza
... senza interposizione di trasporto e di traffico, e senza pericolo d'adulterazioni
interposizione di trasporto e di traffico, e senza pericolo d'adulterazioni. soffici,
soffici, 5-122: un'adulterazione bella e buona della grecità. 2
sofisticazioni, sostituzioni, tutti i fatturamenti e gli inganni che può suggerir la cupidigia
. idem, i-37: e più d'un mezzo secolo che il prof
adulterazioni farmaceutiche; se quest'opera uscisse e potesse andar nelle mani di tutti, noi
. codice penale, 440: adulterazioni e contraffazioni di sostanze alimentari. ibidem, 441
alimentari. ibidem, 441: adulterazioni e contraffazioni di cose in danno della pubblica
ad usi industriali). leggi industriali e commerciali, 671-2: l'adulterazione degli
vigilanza della finanza, presso le fabbriche e le raffinerie. ibidem, 671-4: l'
degli oli saranno forniti dalle ditte interessate e verificati, prima dell'impiego,
da adultero. adulterino, agg. e sm. nato d'adulterio; figlio
, che giudicassero a morte lei, e li due adulterini figliuoli. d'annunzio,
nimici nostri si è per questa adulterina e falsa umilità o riducerci al mondo,
umido, o e'l'hanno avventizio e adulterino. marino, ii-153: essendo
le comete, quasi dirò, stelle adottive e lumi adulterini, anzi false gemme del
sm. relazione amorosa illecita tra uomo e donna, in cui l'uno
. bibbia volgar., vii-33: e loro hanno commesso adulterio, e nella casa
: e loro hanno commesso adulterio, e nella casa della meretrice lussuriavano. boccaccio
. idem, viii-2- 161: e venne questo nome dall'effetto del vizio,
fede matrimoniale. frezzi, iii-14-164: e se la donna ad adulterio piega,
piega, / commette anco peccato grave e duro, / ch'è traditrice,
, / ch'è traditrice, fuia e sacrilèga, / ch'ai matrimonio e fede
fuia e sacrilèga, / ch'ai matrimonio e fede fa lo 'nganno / ed anco
anco al sacramento che la lega: / e dell'altrui sudore e dell'affanno /
lega: / e dell'altrui sudore e dell'affanno / spesso nutrica li figlioli altrui
avendo commesso lo adulterio, scoppiava, e il marito volendo sapere se ella era
la faceva entrare in questa acqua, e se non aveva peccato, lei passava
lei passava via sanza macula alcuna, e sanza farsi male. ariosto, 28-82
usano di maritarsi con una sola donna e tengono gravissimo conto dell'adulterio, il
cosa ria, / dove scherza il defitto e dove ardito / l'adulterio in gentil
iv-i- 280: tutte le piccole e grandi viltà che accompagnano i dolci adulterii
parvero ridur l'amore una mescolanza insipida e immonda, una volgarità ignobile, una
dolore mia moglie. palazzeschi, i-767: e nonostante che l'adulterio costituisca reato perseguibile
legge, come vuole il nostro codice, e che se mai lo si volesse davvero
, ossia quegli appuntamenti con le sarte e con le modiste, quelle visite ai
, par., 9-142: ma vaticano e l'altre parti elette / di roma
., 9-142]: onde vaticano e gli altri luoghi di roma, che
138-12: già roma, or babilonia falsa e ria, /... dove
, se l'usate solennità si lasciano, e faccisi el matrimonio occulto? in questo
, ch'oppia ebbe nome, fu presa e condennata d'adulterio. s. agostino
appellatum est adulterium quasi ad alterum *; e isidoro, 5-26-13: « adulterium est
adùltero (ant. anche adultro e adoltro), agg. e sm
adultro e adoltro), agg. e sm. chi commette adulterio; chi pecca
matto fai, / adultro cherco, e vii serv'om signore. idem, 3-19-
. villani, 12-112: quella adultera e malvagia femmina traditrice del suo signore e
e malvagia femmina traditrice del suo signore e marito. boccaccio, iv-157: or non
non hai tu rotte le sante leggi e con adultero giovane violato il matrimoniale letto
persona che ne la pagherà ancora; e l'adultero che l'ha menata hati
menata hati tolto il tuo veleno, e messolo in casa sua. idem, ii-113
adulteri per ogni luogo vanno discorrendo, e, avendo maculati i letti e i matrimoni
discorrendo, e, avendo maculati i letti e i matrimoni de'loro vicini, non
donne sieno pure guatate in piazza: e se alcuno gittasse pur l'occhio loro
, fi ladro va a rubare la notte e ha in odio il giorno. leone
, si dice amorosa o ver adultera, e i parenti o sia genitori si chiamano
su le porte / con orrigille perfida, e con quello / ch'adulter era,
con quello / ch'adulter era, e non di lei fratello. idem, 20-11
, 137: pigliando gli adulteri, uomo e donna, fi mettono sopra un carro
donna, fi mettono sopra un carro e li menano legati con le mani di
piacere. parini, giorno, iv-21: e al sospettoso adultero, che lento /
che lento / col cappel su le ciglia e tutto avvolto / entro al manto se
armi ascose, / colpìeno il core e lo strignean d'affanno. monti, 3-398
al par di questo vino, / e adultera la moglie ir d'altri in braccio
? -mi conforta la parabola dell'adultera e la sublime parola di cristo: chi
: censuriamo, in un poeta giocatore e dissoluto e adultero, il giocatore,
, in un poeta giocatore e dissoluto e adultero, il giocatore, il dissoluto
adultero, il giocatore, il dissoluto e l'adultero, ma non la sua poesia
par di lui, fui corteggiatore indiscreto e adultero impunito. dessi, 7-29: ci
trovammo prigionieri di una rete di menzogne e di sotterfugi avvilenti; ma come tutti
pensavamo di trovarci in una condizione eccezionale e transitoria. codice penale, 559:
tigrino il mio levriero / più favorito e caro, / figlio di cagna ircana /
caro, / figlio di cagna ircana / e d'adultero tigre, onde commisto /
, onde commisto / di due varie nature e di duo semi / nacque parto bastardo
bastardo, / generoso, spedito, audace e forte. 2. figur.
che non lo spargono per guadagnare, e generare figliuoli spirituali a dio, ma per
adultero tuo sangue. berchet, 369: e la paura, / su le adultere
13-130: poi de la gemma adultera e mendace / gli fa chiaro veder l'arte
ant. anche adolteróne), agg. e sm. disus. adultero; chi
predica non sia più leggiadra che umile, e non desideri d'esser lodato d'
di dio. = acer, e peggior. di adultero. adulteróso
adulterosa. adulto, agg. e sm. che ha superato l'adole
ha superato l'adole scenza e ha raggiunto lo sviluppo completo (
arrivati all'età di 18 anni e usciti della cura e protezione de'
età di 18 anni e usciti della cura e protezione de'prefati officiali de'pupilli
più parte gio vani colti e adulti, le discussioni riuscivano spesso bril
discussioni riuscivano spesso bril lanti e animate. d'annunzio, iv-2-1144: il
gli alunni via via più adulti e più seri. gentile, 3-45: c'
c'è la filosofia del filosofo e cioè la filosofia dell'uomo comune, c'
, c'è quella dell'adulto e c'è pur quella del fanciullino. alvaro
aveva il viso adulto, diffidente e ironico di certi ragazzi poveri in
morti stanno ad occhi aperti / e bambini già adulti / nel riso che fi
perfetto, la carne adulta qua sfitta e là si assembra sulle mie ossa.
: nel maggio alfin lasci la poppa e vada, / fatto adulto, l'agnello
repubblica... era allora adulta e nel fiorir del suo vigore. torricelli,
, 96: 1 secoli d'archimede e d'euclide furono gli anni dell'infanzia per
, i-718: tempo di piena adulta e matura, anzi corrotta civiltà. nievo
, 91: la ragione si fa adulta e vecchia; il cuore resta sempre ragazzo
marotta, 1-79: il cielo bianco e adulto del primo pomeriggio. =
del divino ed infinito, non comprensibile e non adunabile sotto legge.
: beatitudine è stato perfetto per adunamelo e copia d'ogni bene. ottimo, i-108
: lo adunaménto di tutte le forme e idee i latini chiamano mondo, e i
forme e idee i latini chiamano mondo, e i greci cosmo, che ornamento significa
. riunione di più persone (ordinata e regolata); assemblea; raduno.
favella allor disciolse / la reina di pafo e d'amatunta. segneri, iii-1-149:
, iii-21: si ritornò agli scherzi e alle baie, come si suol fare nelle
quel dire delle turbe i petti, / e fremea l'adunanza. colletta, i-245
adunanza (escuteva le dottrine di stato, e poneva la sperata monarchia sopra fondamenti di
: l'applauso se non prorompe universale e spontaneo dalla voce e da'volti d'un'
non prorompe universale e spontaneo dalla voce e da'volti d'un'adunanza, ed
mia vita consueta, lontano dalle adunanze e dai rumori. de sanctis, ii-349:
, ii-404: alzò le spalle, e si volse all'adunanza cerimonioso. d'annunzio
, alla quale adunanza dovevano partecipare, e parteciparono, trentun dame. pea,
. pea, 7-634: frequenta le adunanze e si accorge che poteva ripetere a distanza
, i-464: una di quelle adunanze solenni e plenarie a cui partecipavo allora per la
cui partecipavo allora per la prima volta, e non senza curiosità, al tempo delle
4-85: esci dall'atmosfera ubbriacante dell'adunanza e arrivi in mezzo alla folla che traffica
adunanza di bestie, si levò una scimmia e ballò. 2. disus. associazione
3-37: portando aristotile opinione differente, e giudicando dalla tragedia ancora potersi trarre per
antichi, vi scorgo un discorso sì puerile e leggiero che è indegno d'esser come
non grossa terra, almeno adunanza di case e magazzini. = deriv. da
virtude del cielo... auna e mesta li elementi asieme che se convengono
dio che fosse semplice suono di trombette e non suono dirotto. dante, inf.
se mi fosse pria taciuto, / e più di dubbio nella mente aduno.
/ questi la terra in sé stringe e aduna. idem, par., 13-58
, il quale, signore del cielo e della terra, poteva a sé tutti
a sé tutti i tesori adunare, e ellesse, uomo divenendo, di nascere
ellesse, uomo divenendo, di nascere e di vivere in povertade, e ancora poveramente
nascere e di vivere in povertade, e ancora poveramente morire. scala del paradiso
molto parlare nell'orazione sparge la mente e falla essere fantastica, ma lo poco parlare
questi pezzi in forma di zolfanelli, e sì come mazzo di zolfanelli gli aduna
spesa adunò un gran numero di eccellentissimi e rarissimi libri greci, latini ed ebraici.
, 8-756: cataste aduna di virgulti e tronchi. colletta, i-290: premiato
sparso gregge d'ogni parte aduna, / e lui garrendo, ed incitando i cani
a tenzone / scendono i venti, e quando nembi aduna / l'olimpo. idem
divenuta così diversa da quelle [de'selvaggi e dei bruti]. d'annunzio,
. d'annunzio, 11-688: aduna e vita e morte il bianco mare,
d'annunzio, 11-688: aduna e vita e morte il bianco mare, / immensa
dante, vita nuova, 22-3: e con ciò sia cosa che, secondo l'
de la sopradetta cittade, donne con donne e uomini con uomini s'adunino a cotale
su per l'onda bruna, / e avanti che sien di là discese, /
di bontate. ugurgieri, 250: e in tutti i campi s'adunano le
: [le] ville di piccardia e di francia, prendendo esempio dal popolo
, seco della qualità del tempo molte e varie cose cominciarono a ragionare. frezzi,
aere o su dal foco cade, / e ciò che l'acqua sé purgando move
. machiavelli, 548: nascevano romori e pianti in diversi luoghi della città; di
di che i magistrati temevano forte, e facevano ogni diligenzia perché genti non si
. tasso, 10-16: s'aduna e stringe / l'aer d'intorno in nuvolo
/ sì che 'l gran carro ne ricopre e cinge. idem, 13-4: qui
guai confuso, / pien di mostri e di draghi, /...
andamento; ma una parte, attraversate e curve, vanno verso l'un lato;
sono distese, certe quasi incrociate: e quelle che se ne adunano e rigirano
incrociate: e quelle che se ne adunano e rigirano su la punta, artificiosamente ritorte
rigirano su la punta, artificiosamente ritorte e circolate. parini, giorno, iv-646
s'aduna / quanto mai per aspetto e per maturo / senno il nobil concilio
come le ricchezze, che si dividono e si adunano. giusti, ii-294:
montale, 1-108: sfugge il chiarore e s'aduna / sovra eminenze e fiondi
chiarore e s'aduna / sovra eminenze e fiondi. lombari, 1-243: intanto la
, 14-55: l'avarizia ha adunato, e la gola el se devura. idem
lat. adunare (comp. da ad e dalla radice di unus nel senso di
villani, 8-93: di questa adunata, e di sua mala parlanza, gran sospetto
, 11-7: uccellava i poeti, e per diporto / spesso n'avea qualche
adunata a canto. forteguerri, 7-31: e divora così le altrui fatiche, /
divora così le altrui fatiche, / e sembra un'adunata di formiche. beltramelli,
. raduno (di massa) degli iscritti e dei simpatizzanti di un'organizzazione politica,
pensato di... preparare con adunate e discussioni un movimento. pavese, 7-122
ridevano anche loro. c'era stata adunata e tornavano a casa cantando.
tre anni, di millenovanta- cinque albe e tramontar di sole, tra una sveglia,
ensemora adunata, / solfenal de corpi morti e onne puza de privata, / sì
. ristoro, iii-5 (112): e porèmoli ella [= nella] parte
loro ambasciata solennemente dinanzi a'signori, e a'loro collegi, e a molti
a'signori, e a'loro collegi, e a molti altri grandi e buoni cittadini
collegi, e a molti altri grandi e buoni cittadini di firenze, richiesti e
e buoni cittadini di firenze, richiesti e adunati per la detta cagione. boccaccio,
dee., 3-9 (362): e sentendo le donne ed i cavalieri nel
formica che 'l grano sia compiuto, e la vanagloria aspetta che le ricchezze spirituali
che le ricchezze spirituali sieno adunate, e la formica si rallegra per furare,
superna adunate. tasso, 17-9: tanto e sì fatto re l'arme raguna;
affretta / contra il sorgente imperio, e la fortuna / franca. baliano,
emendino il difetto i compri onori / e le adunate in terra o in
] biancheggiar sui verdi / colli adunate, e al sol crollare i velli. manzoni
606): così, già sbalordito e stanco di veder miserie, il giovine arrivò
fine adunato. adunatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
più cose, per lo più diverse e da più parti). - anche al
principe della congiurazione, adunatóre di servi e di cittadini sbanditi? chiabrera, 4-3-165
dicean di giove adunator di nembi, / e di nettuno imperator dell'onde. g
il suo comandamento, che l'una e l'altra dea si pose a cammino per
lice colle man di polve / lorde e di sangue offerir voti al sommo /
nembi adunator. d'annunzio, iv-2-533: e il suo principio di unità [di
fu, dovrà ancor essere adunatóre ordinatore e conservatore di tutto ciò che è buono
conservatore di tutto ciò che è buono e pieghevole aff'ordine, nel mondo.
; assemblea. boccaccio, i-292: e mentre ch'io dell'adunazione di questi
questi uccelli in me medesimo mi maravigliava, e io guardai e vidi di questa piaggia
medesimo mi maravigliava, e io guardai e vidi di questa piaggia molti e diversi altri
guardai e vidi di questa piaggia molti e diversi altri levarsi. ariosto, 20-14
altri levarsi. ariosto, 20-14: e per assicurarsi il nuovo stato, /
il nuovo stato, / d'uomini e d'arme adunazion faceano. vellutello [purg
de'raggi del sole si fa viva e cresce e move e sente, ma non
del sole si fa viva e cresce e move e sente, ma non ha membri
si fa viva e cresce e move e sente, ma non ha membri distinti.
essendosi per sospetto di sé armato per terra e per mare,...
toccava con la sommità quella enorme adunazióne e pareva sostenerla, simile a una gigantesca
., sporgevano di su gli stipiti e di su le colonne trasfigurati dalle strane
il più vivido fior dello spirito sorge e culmina dalla più profonda adu- nazione di
{ adunco, adunchi). letter. e disus. farsi adunco, ricurvo;
ingiun- chesi / di male piante, e non tardate a svellere, / fin che
cavalli] di misia sono grandi e hanno il capo adoncato. aduncinare
pianeta / conven ch'i'segua, e del mio campo mieta / lappole e stecchi
e del mio campo mieta / lappole e stecchi co la falce adunca. machiavelli
: co'denti acuti [i leoni] e con gli adunchi unghioni. ariosto,
le vennon veduto quegli occhi spaventati, e quel supercilio crudele, con quelli piedi
supercilio crudele, con quelli piedi strani e quelle unghie adunche. caro, 6-893:
l'adunco rostro. tasso, 18-50: e già la messaggiera peregrina [la colomba
un falcone / d'adunco rostro armato e di grand'ugna, / che fra
ugna, / che fra 'l campo e le mura a lei s'oppone. idem
croce, 38: il naso adunco e righignato all'insù; con le nari larghissime
[il fagiano] è di becco corto e tra bianco e giallo, più grosso
è di becco corto e tra bianco e giallo, più grosso e forte di quello
tra bianco e giallo, più grosso e forte di quello delle galline ed alquanto
d'esse, il bevano alto, e portanlo a ripor ne'granai? zito,
, iii- 383: pur cadde abbietta e vii la tua baldanza; / con la
/ qual miete adunca falce il fiore e l'erba. alfieri, 3: bieca
: bieca, o morte, minacci? e in atto orrenda, / l'adunca
man... / trattar rustica falce e il sarchio adunco / nel preparato suolo
adunco delle dita, livide tutte; e sulla punta nere. dossi, 6:
diventate [le mani] incredibilmente lunghe e adunche / dalla voglia irresistibile / di
. bocchelli, 1-iii-533: ognuno aveva pronta e affilata la sua falce da mietere,
densa. moravia, ii-79: naso piccolo e adunco come il becco di un gufo
.. osservando gli altri di fronte e a fianco coi suoi occhietti che non
come in essi, nei beduini, e nei nomadi indiani delle americhe.
, industriose, amabili, appassionate, e adunche aff'occorrenza, sbrana- trici,
lat. aduncus (deriv. da ad e uncus * uncino ').
gli artigli; acchiappare strettamente (e indica rapacità). cfr. adugnare.
sul fatto qualcheduno da potersi riconoscere, e tenerlo in petto, e appostarlo,
riconoscere, e tenerlo in petto, e appostarlo, e acchiapparlo poi, a notte
tenerlo in petto, e appostarlo, e acchiapparlo poi, a notte affatto quieta
.. qualcheduno da potersi riconoscere, e appostarlo, e tenerlo in petto; onde
da potersi riconoscere, e appostarlo, e tenerlo in petto; onde adunghiarlo poi
allo scalino, accostando le più mollate e chinandosi, con la sinistra sull'anca
, 5-56: ciò detto, parte: e quei ch'era uomo esperto /.
ii-6- 142: i pratici comodi e bisogni, che impediscono a una creazione
creazione artistica l'obiettiva perfezione ad unguem, e lasciano qua e là lo scabro,
perfezione ad unguem, e lasciano qua e là lo scabro, il provvisorio e l'
qua e là lo scabro, il provvisorio e l'impreciso. = locuz. tratta
adónqua, adunqua), cong. e avv. disus. e letter. dunque
, cong. e avv. disus. e letter. dunque (come particella conclusiva
idem, 367: adunqua gran consiglio, e i primi de'suoi dall'imperio convocati
, / ch'ogni stil vince, e poi sospire: -adunque / beati gli
. bibbia volgar., ix-305: e le turbe addimandavano dicendo: -che adunque
il primo grado de l'ombra, e la luce è l'ultimo. savonarola,
veggiamo in questa vita li buoni avere male e li cattivi avere bene: adunque ove
iii-74: se dio è per tutto e vede tutto, adunque governa tutto e
tutto e vede tutto, adunque governa tutto e non si muove foglia che lui non
se adunque e'magistrati aranno minore stimulo e manco freno, chi dubita che si
i-io: questa tenerezza, adunque, e questi vezzosi modi si voglion lasciare alle
, quasi concludendo il nostro intendimento, e diremo: adunque? volendo inferire:
, giorno, iv-217: snello adunque e vivace offrì a la bella / mollemente piegato
non mi tenere più il broncio adunque, e rispondimi. panzini, ii-103: adunque
è una curiosità, ma un vero e proprio problema. = variante di
); cfr. fr. antico e provenz. adone, variante (col prefisso
(col prefisso ad) di donc e donques (docum. nel sec. x
: le midolle delle ossa dei becchi e de'buoi... sono più adurenti
de'buoi... sono più adurenti e più acute e più disseccative.
.. sono più adurenti e più acute e più disseccative. =
ha menato natura, adusato dilettanza, e conservato fortuna. guittone, i-28:
; ché se l'ausi a bene e alle virtudi, incontanente il piglia; e
e alle virtudi, incontanente il piglia; e così se l'ausi al male,
erano... pericoli come giostre e cacce di fiere, per adusare al disprezzo
, per adusare al disprezzo delle ferite e della morte. baldini, i-655: quel
i-655: quel continuo esercizio del salire e dello scendere, mentre sviluppa i muscoli
. = dal lat. * adusar e (deriv. da usus 'uso; pratica
; cfr. fr. ant. auser e provenz. ausar (da cui la
, 6-170: molti, adusati alla gola e alla lussuria, né per amore né
i quali ausati del mal fare, e del vizioso vivere, non pare che si
crusca]: tornano volentieri a'soliti e ausati cibi. adustare (dial.
bencivenni [crusca]: per rimediare e toglier via l'adu- stezza del loro
un tizzone. campanella, 2-329: e l'acqua tepida al sole, sana la
acqua tepida al sole, sana la crusta e adustione del fuoco in noi, aprendo
adustione del fuoco in noi, aprendo piano e facendo esalare la fiamma dalla siccità ritenuta
: si esaltano ed aguzzano le parti saline e sulfuree degli umori, e diventano mordacissime
parti saline e sulfuree degli umori, e diventano mordacissime: si fa quel che
adu- stiva, alterativa, resolutiva, e tira le materie alle parti di fuori
.., imperciocché quella è diseccativa e adustiva, e al postutto contraria al
imperciocché quella è diseccativa e adustiva, e al postutto contraria al pullulare e mettere
, e al postutto contraria al pullulare e mettere delle piante. = deriv
delle parti aduste / tira l'amaro e lascia la dolcezza. crescenzi volgar.,
. leonardo, 2-78: adusto: arso e dibrusiato. l. dati, 1-3-35
aria adusta, / che i regni muta e i fèri morbi adduce, / a
arena / sospese alcide il gran gigante e strinse. marino, 5-70: dal caldo
strinse. marino, 5-70: dal caldo e da la sete adusto / cerca ov'
, iii-289: varcato ho mari adusti e freddi, ho visto / del franco
, ho visto / del franco regnatore e de l'ibero / province immense, e
e de l'ibero / province immense, e del romano impero, / e parte
, e del romano impero, / e parte ancor de l'ottomano acquisto. torricelli
scudo a guisa / d'adusto palo, e mezza giacque a terra. colletta,
, i-543: che proprio da questa adusta e bellicosa romagna abbia da venire tanta dolcezza
appoggiava l'orecchio contro la scorza, e sentiva, dentro, un romor vago,
: asciutto, secco, magro (e fortemente abbronzato, di colore arsiccio,
iii-95): sarà un facchinaccio grande e grosso, /... /
verrà un altro spiritello adusto, / e con industria salteragli addosso. anguillara,
. anguillara, 15-219: sarà suo tributario e l'indo e 'l mauro, /
: sarà suo tributario e l'indo e 'l mauro, / con lo scita sanguigno
/... / ch'or risolute e dal calore aduste / giacciono a se
giacciono a se medesme inutil peso; / e vive ne le vene occulto foco /
28 (481): corpi cresciuti e indurati alla fatica, esausti ora dal disagio
; raggrinzata la pelle sulle braccia aduste e sugli stinchi e sui petti scarniti.
pelle sulle braccia aduste e sugli stinchi e sui petti scarniti. carducci, 832:
adusta, / che scalza siede al casolare e canta, / una poppante volgesi e
e canta, / una poppante volgesi e dal viso / tondo sorride. idem,
l'adusto / pallido viso, / e neri gli occhi scintillando immoti / fòran
tesero le braccia, agitarono le mani rugose e aduste... e gridarono:
mani rugose e aduste... e gridarono: -madonna! madonna! idem,
ojetti, ii-125: questo popolo adusto e magro, è immutabile. bocchelli, 9-75
[delle donne], giovine adusta e ulivigna, aveva bellissimi occhi lucidi.
volta dalla nera feccia del sangue: e di qui gli uomini pazzi diventano.
, i-281: né la troppo sottile e vana cura / muove la bile o adusti
d'annunzio, ii-588: ei parla, e tra due legni / tesse la chiara
della lira. idem, iii-2-364: e gli efebi pendono anelanti dalla bocca dell'
, ii-8-10: parve cosa così mirabile e quasi miracolosa l'opera della poesia agli
un furore, a una divina manìa; e gli aedi distaccarono dagli altri mortali.
meno antichi, non rappresentarono gli aedi e i bardi come fanciullini,..
.. ma li videro pieni d'anni e di placato sapere. = voce dotta
, invece di aerazione. indica l'atto e l'arte di dare l'aria ad
nel calcestruzzo, lo rendono maggiormente impermeabile e più resistente al gelo. aerare
più resistente al gelo. aerare e aereare, tr. (aero).
di aerarle, d'indurre fra l'una e l'altra l'aria spirabile. linati
docum. nel 1398). aerato e aereato (part. pass, di aerare
aereato (part. pass, di aerare e aereare), agg. ventilato,
sainitroso, della stanza poco aerata. e. cecchi, 6-15: nel voler trasferita
anticipo d'un decennio. c. e. gadda, 2-24: fienili..
aérateur (registr. dal littré) e ingl. aerator (docum. nel 1861
da aero (abbrev. di aeroplano) e auto [mobile]. aerazióne
di intenso fulgore ed aerazione. c. e. gadda, 2-43: le finestrelle
aération (docum. nel 1836) e ingl. aération (docum. nel 1835
.) senza plur. poet. e letter. aria, atmosfera (uno dei
signore, per frate vento, / e per aere e nubilo e sereno e onne
frate vento, / e per aere e nubilo e sereno e onne tempo.
vento, / e per aere e nubilo e sereno e onne tempo. giacomo da
/ e per aere e nubilo e sereno e onne tempo. giacomo da lentini,
15-5): verde rivera a lei rassembro e l'aire / tutti color di fior
/ tutti color di fior, giallo e vermiglio. iacopone, 91-153: como
[eo chero] taira temperata verno e state. g. cavalcanti, iv-47
ch'ogn'om la mira, / e fa tremar di chiaritate l'àre, /
fa tremar di chiaritate l'àre, / e mena seco amor, sì che parlare
soave... / tempera taire e li cor rinfresca. idem, 84:
poco a poco / turbar lo sole e apparir la stella, / e pianger elli
sole e apparir la stella, / e pianger elli ed ella; / cader li
li augelli volando per tare, / e la terra tremare. idem, conv.
ve- nesse / con la test'alta e con rabbiosa fame, / sì che parea
, 3-23: quivi sospiri, pianti e alti guai / risonavan per l'aere sanza
dal disio chiamate, / con tali alzate e ferme al dolce nido / vegnon per
. cino, iv-148 (2-5): e fa rinovellar la terra e l'àre
2-5): e fa rinovellar la terra e l'àre, / e rallegrar lo
la terra e l'àre, / e rallegrar lo ciel la sua vertute. idem
: l'aer ne sta gaudente, / e 'l ciel piove dolcezza. maestro alberto
dei giacinti] è come cera, / e mutasi per taire scura e clera:
, / e mutasi per taire scura e clera: / secondo taire son turbi e
e clera: / secondo taire son turbi e sereni. m. villani, 10-93
del dì, essendo l'aria serena e chiara un grande tuono si sentì in
petrarca, 66-1: l'aere gravato, e l'importuna nebbia / compressa intorno da
, ii-1-80: la terra m'è nocente e 'l fuoco grave e l'acqua nociva
m'è nocente e 'l fuoco grave e l'acqua nociva; e taira mi nuoce
fuoco grave e l'acqua nociva; e taira mi nuoce con perfida tristizia.
ispiare, / la usanza de'paesi e quella vita, / che si convien tener
i-294: l'aere di varii strumenti e quasi d'angeliche voci ripercossa risonava tutta
suo luogo molto bello...; e quivi per prendere aere, dimorarsi alcun
voce che percuote nell'aire vacuo, e taire vacuo ripercuote nell'aire rinchiuso, e
e taire vacuo ripercuote nell'aire rinchiuso, e così rimbomba la voce, e non
, e così rimbomba la voce, e non rimbomba tutta, ma solamente l'
nature, come sono gli angeli e gli arcangioli e tutte l'altre virtù
, come sono gli angeli e gli arcangioli e tutte l'altre virtù, e anche
arcangioli e tutte l'altre virtù, e anche l'anima nostra, o vero questo
ch'è nelle valli cupe è 'nferno e rio... ma quanto l'aire
ma quanto l'aire è più chiara e più pura, tanto è migliore. s
mette in mezzo, tra 'l fuoco mobilissimo e la terra immobile, l'aere e
e la terra immobile, l'aere e l'acqua, sicché quanto è più alto
alto l'aere che l'acqua, e 'l fuoco, più che l'aere,
aire purgato dimostra il sole chiaro, e l'anima liberata dalle sue presunzioni e
e l'anima liberata dalle sue presunzioni e fatta degna della remissione de'peccati,
et arsa da'freddi, allora s'indugi e aspettisi l'aire temperata. idem,
. poliziano, st., 1-34: e con sue man di leve aer compose
compose / la imagin d'una cervia altera e bella. idem, st.,
idem, st., 2-23: e già la ninfa accorta / correa sospesa per
divenir bruna. sannazaro, n-180: e senza fargli pigliar fiato se 'l gettò
gambe in aere per dietro le spalle, e sì lungo come era il distese in
a l'aere per la sua leggerezza e suttilità piace la natura e approssimazione celeste
la sua leggerezza e suttilità piace la natura e approssimazione celeste, e con leggerezza la
piace la natura e approssimazione celeste, e con leggerezza la cerca quanto può.
: ove ebbe spesso, all'aer chiaro e al fosco, / i ladroni or
13-69: già trattano di fuga, e già qualcuno / parte furtivamente a l'
luoghi stretti, et fan voragine, e tirano in aere quel che in mezzo
gli animali bruti non hanno intelletto, e perciò in tutte le loro azioni sono guidati
le loro azioni sono guidati dal senso e dalla imaginazione, da qui ne nasce che
libertà dell'imperio della lor propria volontà e dell'arbitrio, sentono gl'in- fiussi
arbitrio, sentono gl'in- fiussi celesti e le qualità dell'aere mutate, delle quali
col fragor di calde / precipitose rote e il calpestìo / di volanti corsier,
idem, giorno, iv- 18: e quelle smorte fiamme / di su di giù
suol profondo / pasce i tremuoti, e i cardini / fa vacillar del mondo
/ venne una man dal cielo, / e in più spirabil aere / pietosa il
aere divide. idem, 18-42: e potess'io, / nel secol tetro e
e potess'io, / nel secol tetro e in questo aer nefando, / l'
un bellissimo tramonto: l'aere tiepido e sereno, il mare tranquillo. carducci
, 4-225: città piena di civiltà e di gentilezza, d'aer benigno,
in relazione con &7 } (xi 'soffio'e àf) t /) £ 'vento')
, àiere, dire), sm. e f. ant. aspetto, sembiante
lavra... fu pure dolce signore e di buono aiere a'cittadini. alberti
4-35: tisbe avea sì dolce aere e tal beltade. idem, 4-256: il
4-256: il nobil viso suo leggiadro e vago / ebbe da'padri un aer sì
iv-90 (3-1): gentil donna cortese e di bon'àre. testi fiorentini,
l'uomo guardare s'ella è bene insegnata e di buon aire: umile, che
, tu trovasti fortuna a te amica e di buon aire; ma ella t'è
convienti essere nel mezzano stato di fortuna; e a ciò ti sarà utile la tua
noi ci accendiamo della sua buon'aere e piacevolezza. 3. locuz.
buono aere, sì come parente, e come quella che a nullo male pensava
fr. ant. aire (sm. e f.) * maniera d'essere,
sec. xvii). aereare e deriv., v. aerare e deriv
aereare e deriv., v. aerare e deriv. aereifórme e aereiformità, v
v. aerare e deriv. aereifórme e aereiformità, v. aeriforme e aerifok
aereifórme e aereiformità, v. aeriforme e aerifok mità. aeremòto,
iddii celesti, nelli demoni aerei, e nelli uomini terreni. idem, viii-15 (
parteno dal corpo umano, sono trasparenti e diafani al raggio del sole. leone ebreo
lo spirito, ma ancora il sangue e quel vapore aereo, che è contenuto
, / ma su 'l libano spesso e su 'l carmelo / in aerea magion fo
in aria esalato vive vita aerea, e oblia questa in cui fu rinchiuso.
che i fiori del mattino imperla, / e che ne solve i calici odorosi,
ne solve i calici odorosi, / e l'erbe tutte onde si veste il
coprendo, / di sua freschezza riconforta e abbella. manzoni, 26: una indistinta
con li altri animali terrestri che vivono e sentono in terra, come...
frotte delle vaghe api prorompono, / e più e più succedenti ìnvide ronzano /
delle vaghe api prorompono, / e più e più succedenti ìnvide ronzano / a far
sognato alone. idem, 47: e nel cielo di perla dritti, uguali,
. 3. che si leva alto e leggero nell'aria; elevato, eccelso
aeree cupole. pascoli, 50: e fosti nella notte / sotto ardue rupi,
: [la faggeta] da aerea e ben verdeggiante selva fu mutata in carbone.
su per queste terrazze tra festoni di cipolle e pomo- dori, come si passasse da
: al museo egiziano per guardar le mummie e all'aereo camposanto del monte alle croci
san miniato, in cospetto ai monti e alle torri della città. bocchelli,
: quanto più va, più viene aereo e snello, / finché s'accorge in
] fussero stati veramente aerei, leggieri e vani. meninni, iii-432: tra'
i-186: l'anima preferisca in poesia e da per tutto, il bello aereo
, i-263: la mancanza delle vive e grandi illusioni spegnendo l'immaginazione lieta aerea
delle cambiali. rajberti, 2-179: e la squisita semplicità dell'eleganza, e
e la squisita semplicità dell'eleganza, e il fare aereo, e il non accorgersi
eleganza, e il fare aereo, e il non accorgersi di chi le guardava,
non accorgersi di chi le guardava, e la dignità dei modi, e la nobilissima
, e la dignità dei modi, e la nobilissima arte nell'andare. giusti
v'è un certo che d'aereo e d'indefinito. de sanctis, iii-109:
non può rendere ciò che di aereo e fuggitivo si stacca da queste fragili creature
queste fragili creature. carducci, 465: e tutto ciò che facile allor prometton gli
dall'alto, dando un'incertitudine aerea e quasi una morente dolcezza all'apparenza delle cose
il poeta... dà figura e luogo e nome ad « aerei nienti »
poeta... dà figura e luogo e nome ad « aerei nienti ».
immagini coi più aerei lirici inglesi. e. cecchi, 6-70: son tutte donne
uno sempre più peso, plumbeo, e l'altro sempre più aereo.
combattente aereo è un incendiario in vita e in morte. idem, iv-2-1314:
destinati a contenere aria nel corpo animale e nelle piante. a. cocchi,
corpi a predominio aereo: meno compatti e più leggeri di quelli a predominio terreo
, in cui siano impiegati mezzi aerei e navali (cfr. aeromarittimo).
cfr. aeromarittimo). e. cecchi, 6-66: le..
costruzioni importano una spesa di un miliardo e duecentomila dollari; dei quali una parte
deriv. da aeri- (da aere) e -colo (da colère 'abitare'),
scient., comp. da aer (e) -e idrofillo. aerìfero,
parole composte significante 'aria ') e -fero (dal gr. cpépto * porto
aérifère (registr. dal littré), e ingl. aeriferous (docum. nel
comp. da aeri- (da aere) e dalla terminaz. verbale -ficare (dal
, vapore) che non ha forma e volume propri, ed ha un'illimitata
di espansione (pertanto assume la forma e il volume del recipiente in cui è contenuta
del recipiente in cui è contenuta) e un elevato grado di compressibilità; gassoso
: aereo, che ha la trasparenza e inconsistenza dell'aria. salvini,
quel [il ridicolo] de'greci e latini è solido, stabile, sodo,
: vola- tizza come qualcosa d'aeriforme e incorporeo. 2. composto d'
487: il cielo s'incurva azzurro calmo e sereno, e non ricorda e non
s'incurva azzurro calmo e sereno, e non ricorda e non teme più l'assalto
calmo e sereno, e non ricorda e non teme più l'assalto dei mostri aeriformi
cielo ampio s'immilla / di luci nove e di figure enormi, / se la
aere) o aerei- (da aereo) e la terminaz. -forme (deriv.
. aeriforme (registr. dal littré) e ingl. aeriform (docum. fin
agitano fra gli storici, la flessibilità e fluidità e aereiformità, che opportunamente si
gli storici, la flessibilità e fluidità e aereiformità, che opportunamente si raccomanda nei
quali empirici non sono. aerimanzìa e deriv., v. aeromanzia e deriv
aerimanzìa e deriv., v. aeromanzia e deriv. aerino (aierino),
, molto vistoso. foscolo, v-142: e perché il colore del raso teneva più
il color aierino, ad altri lo scarlatto e il giallo d'arancio. dossi,
cui il cielo era stato il maestro, e suggendo dall'aerino suo sguardo, e
e suggendo dall'aerino suo sguardo, e dalla limpida voce e dalla nivea semplicità
suo sguardo, e dalla limpida voce e dalla nivea semplicità della frase, il
che accennano / lo spul'aria (e di qualunque altro fluido gassoso),
moso confine dei marosi. nonché le forze e le azioni che si generano sui
, sono aerobi, fermentano il glucosio e il lattosio. = lat.
. da àrjp 'aria ') e paxttjpiov 'bastoncino '. acròbata,
bastoncino '. acròbata, sm. e f. (plur. -i).
). che non possono vivere e svilupparsi se non in presenza dell'aria
dei batteri aerobi. leggi industriali e commerciali, 790-48: il trattamento con
gr. dcrjp dcépo; 'aria 'e 3co <; 'vita');
. da dtfjp 'aria ') e -3i&ok; 'mezzo di vita '.
'mezzo di vita '. e -dinamica (gr. suvapt; * forza
qualità di essere aero- dinamico; struttura e capacità a vincere la resistenza dell'aria
concerne l'aerodinamica; che ha struttura e forma adatte alle alte velocità; di
sul volto della sua bambina la forma e il movimento di una lacrima e ne aveva
la forma e il movimento di una lacrima e ne aveva dedotto le sue teorie sulla
destinata, anche temporaneamente, alla partenza e all'arrivo degli aeromobili (gli aerodromi
si distinguono, in relazione all'attrezzatura e alla destinazione tecnica, in aeroporti,
). panzini, iv-9: aerobus e aeròbus: omnibus aereo, velivolo per
cielo, in terra, in mare. e nella coscienza?). =
aero- (abbrev. di aeroplano) e dal sufi. -bus. aerocampo
, ma denso di folla multicolore, e illuminato da grosse lampade da difesa costiera
da aero- (abbrev. di aeroplano) e campo. aerocèle, sm.
àépo? * aria ') e dal gr. xvjxtj * tumore '(
sm. luogo di accentramento del personale e del materiale areonautico. leggi sportive,
131-4: l'aero club d'italia promuove e favorisce la costituzione di aerocentri da turismo
favorisce la costituzione di aerocentri da turismo e sport. = voce dotta, comp
aero- (abbrev. di aeroplano) e centro. aerociste, sf. (
vani ripieni d'aria proprii delle foglie, e particolarmente della fronda di alcune specie di
gr. dtfjp dépoq 'aria ') e cisti (v.).
per scopo lo sviluppo degli studi aeronautici e del volo privato. ojetti,
da aero- (abbrev. di aeroplano) e club. aerodina, sf.
) p dépo5 * aria 'e s6vap. ii; 'forza ')
aerodrome (docum. nel 1891, e, in senso specifico, nel 1902)
. dwjp dépo; 'aria ') e spóp. 05 * corsa, arena,
aerofagìa, sf. medie. eccessiva e involontaria deglutizione d'aria (con conseguente
) p àépo; 'aria ') e tpaylct (da qjayetv 'mangiare '
di aero- (abbrev. di aeroplano) e fanale (v.).
luminoso, destinato a indicare l'ubicazione e le caratteristiche di aeroporti o di altri
di aero- (abbrev. di aeroplano) e faro (v.). aerofillo
p ótepo; 'aria ') e -fililo (gr. cpóxxov * foglie '
scient., comp. da aero-{aere) e filo (dal gr. 91x05 '
). aerofiltro, sm. aerificatore e distillatore dell'acqua. = voce scient
dtfjp àépo; * aria ') e filtro (v.). aerofìsica
gr. dtfjp dcépo5 * aria ') e fisica (v.).
bot. (anche aeròfita, sm. e f.). che vegeta al
p dcépoc * aria ') e < puxóv 'vegetale '. aerofobìa
dwjp dcépo; * aria 'e 96305 'timore *.
aerofonista, sm. e f. (plur. m. -
di provenienza di un dato suono, e la distanza della sorgente sonora.
. àfjp àépo " * aria ') e -fono (gr. < p «
] p dépo- 1 aria ') e qjóposufi, deriv. da epépco 'porto
da aero- (abbrev. di aeroplano) e fotografia (v.). aerofotogràfico
per il grande campo angolare dell'obiettivo e per l'alta velocità dello scatto.
(di cui, mediante prese successive e combacianti, dà il rilievo esatto preso
gr. dwip dépo; 'aria 'e yacrrijp yaorpóp 'stomaco '.
(abbrev. di aeromobile o aerodina) e -giro. aerografista, sm
-giro. aerografista, sm. e f. (plur. m. -
aria compressa, usato per fissare colle e vernici. = comp. dal
do) p dépo? 'aria 'e ypdécpeo 'scrivo '. aerogramma,
da aero- (abbrev. di aeroplano) e -gramma (e emento di telegramma,
. di aeroplano) e -gramma (e emento di telegramma, fonogramma).
da aero- (abbrev. di aeroplano) e linea. aeròlito (aeròlite,
di buontemponi non avrebbe recato più stupore e sgomento di quel decreto. ojetti, ii-616
: come un aerolito che ha attraversato e illuminato in un fulgore il cielo e
e illuminato in un fulgore il cielo e s'è spento e freddato toccando la terra
fulgore il cielo e s'è spento e freddato toccando la terra. =
gr. dfjp dépoc 'aria') e àtòo; 'pietra'; cfr. fr.
. aerolite (docum. nel 1815) e aerolith (nel 1819).
dwjp dépoc * aria ') e -logia, (gr. xóyo? '
aeromante (aeri-mante), sm. e f. chi pretende di indovinare il
a credere di potere indovinare i geomanti e gli aerimanti. = voce dotta,
dal gr. dtfjp àépo? 'aria'e jxàvtti; 1 indovino '.
diavolo certe cose occulte per certe figure e segni, che appaiono in alcuni corpi
da aero- (abbrev. di aeroplano) e marittimo (v.).
proprietà meccaniche dei gas (comprende vaerostatica e l'aerodinamica). — voce
àfjp dtépo? * aria ') e meccanica (v.). aeromèle
incisione da alcune piante (della calabria e della sicilia); melata. mattioli
quasi come per certo che l'eleomele e l'aeromele, quale non vuol dire altro
, 2-2-122: serve per estrar l'aria e forzare il vino a fluire da un
dwjp àépo? * aria ') e jxétpov * misura '; cfr. fr
, in seguito a variazioni di pressione e temperatura. = deriv. da aerometria
di sollevarsi da una superficie d'appoggio e di ritornarvi, dopo essersi sostenuto
di ritornarvi, dopo essersi sostenuto e dislocato nell'atmosfera (e si dicono
essersi sostenuto e dislocato nell'atmosfera (e si dicono aerostati, gli aeromobili più leggeri
è dovuta alla spinta di archimede, e aerodine, quando sono più pesanti dell'
, quando sono più pesanti dell'aria e devono la loro sostentazione ad azioni aerodinamiche
, sm. attività relativa alla costruzione e al funzionamento degli aeromodelli. leggi sportive
131-4: l'aero club d'italia promuove e favorisce la costituzione... di
... di scuole civili di pilotaggio e di aeromodellismo. = deriv
-ismo. aeromodellista, sm. e f. (plur. m. -i
m. -i). chi costruisce e fa funzionare aeromodelli. aeromodellistica, sf
aeromodellistica, sf. l'arte di costruire e far funzionare aeromodelli. aeromodèllo
, sm. modellino di aeromobile, e specialmente di velivolo, in scala ridotta,
costruito a scopo sperimentale oppure didattico e sportivo. = voce comp.
da aero- (abbrev. di aeroplano) e modello (v.).
. drjp àépo? 'aria ') e motore (v.).
esprimere musicalmente il volo, la velocità e stati d'animo connessi con le esperienze
aero- (abbrev. di aeroplano) e musica (v.). aeronàuta
(disus. aereonàuta), sm. e f. (plur. m
[s. v.]: aereonauta e aeronauta', quegli che sale nella navicella
galleria, pendente da un aerostato, e dentro essa quasi naviga per aria.
aero- (gr. dwjp àépo?) e lat. nauta 'navigatore, nocchiero
(popol. areonàutica). arte e tecnica della navigazione aerea.
sommamente influire sullo stato degli uomini? e da che cosa ella deriva? dal caso
ii-1026: se i palloni areostatici e l'aeronautica acquisterà un grado di scienza
aeronautica acquisterà un grado di scienza, e l'uso ne diverrà comune...
s. v.]: aereonautica e aeronautica: arte bambina, onde all'uomo
. che è in relazione alla scienza e all'attività aeronautica. comisso, 12-107
da aero- (abbrev. di aeroplano) e navale (v.).
dirigibile. -aeroplano di grandi dimensioni e a grande autonomia, adibito al trasporto
. dwjp dépoc; * aria ') e nave (v.).
da aero- (abbrev. di aeroplano) e navigazione (v.).
da aero- (abbrev. di aeroplano) e parco (v.). aeropénna
da aero- (abbrev. di aerografo) e penna (v.). aeropittura
a esprimere, con sintesi, trasparenza e dinamismo, l'aviazione, il volo
da aero- (abbrev. di aeroplano) e pittura (v.).
. dtfjp àépoi; * aria ') e plancton (dal gr. 7rxayxxóv,
munito di motopropulsore) capace di muoversi e dirigersi nell'aria con mezzi propri.
. in origine (fine secolo scorso e antecedente al motore) erano audaci sperimentatori
, un aeroplano tedesco aveva mitragliato autocarri e scaricato bombe. viani, 19-442:
aeroplani saettando al campo..., e il vento ne spande allegramente il rumore
aeroplano con batticuore: forse era nemico e sarebbe calato e passato sopra di loro
: forse era nemico e sarebbe calato e passato sopra di loro. lo vide
aeroplano aveva dovuto atterrare in territorio jugoslavo e i due aviatori erano stati arrestati da
aeroplano roteava sempre con un ronzio sordo e potente da calabrone. moravia, vii-255
una finestra sentii il ronzio: figlio e re di quell'assurdo mondo notturno l'aeroplano
àépoc 'aria, aere ') e -piane (radic. di planer, dal
aero (abbrev. di aeroplano) e poesia (v.).
il rifornimento, il ricovero degli aerei e il movimento dei passeggieri e delle
aerei e il movimento dei passeggieri e delle merci (gli aeroporti sono costituiti
piste in cemento, stazioni per passeggieri e merci, locali per la direzione del
aero- (abbrev. di aeroplano) e porto (v.).
da aero- (abbrev. di aeroplano) e postale (v.). aerorazzo
da aero- (abbrev. di aeroplano) e razzo (v.).
da aero- (abbrev. di aeroplano) e reattore (v.).
i carichi) o tra un apparecchio e l'altro durante il volo (come il
da aero- (abbrev. di aeroplano) e rifornimento (v.).
da aero- (abbrev. di aeroplano) e sbarco (v.). aeroscalo
sm. aeroporto destinato al decollo e all'atterraggio dei dirigibili. leggi
da aero- (abbrev. di aeroplano) e scalo (v.). aeroscòpio
per osservare 1 fenomeni dell'atmosfera (e prevederne le vicende).
p dépoc; 'aria ') e tema di oxotréco * osservo '(secondo
da aero- (abbrev. di aeroplano) e silurante (v.).
da aero- (abbrev. di aeroplano) e siluro (v.). aeróso
, libero d'ogni ingombro, ossa e carni trasmutate come i legni dell'elica
) p àépo? 'aria ') e sol (abbreviazione di soluzione).
. = comp. da aerosol e terapia (v.).
. che concerne la statica dell'aria e gli aerostati; che si sostiene in aria
barometro, termometro, telescopio, microscopio, e per essa il globo aerostatico s'aggira
, agli spacciatori di secreti, e a quei disperati che vanno nei palloni aerostatici
cui fossero state attaccate due gambe, e sul quale fosse stata messa una testa arruffata
di montgolfìer ha rivelato che si può, e si deve, approdare lassù.
: noi altri meridionali diluviamo i libri e il lavoro a isonne: abbiamo un fuoco
rischiara tutto... siamo areostatici e palombari, leggieri come i francesi e
e palombari, leggieri come i francesi e sodi come i tedeschi. =
dirigibili (forniti di motore) e palloni (privi di gruppo motopropulsore)
.]: aerostato, pallone volante: e si dice specialmente de'palloni volanti pieni
diffondeva sul culmine della collina... e da quel bagliore continuavano a sorgere aeròstati
su pel cupo azzurro disponendosi in vasti cerchi e dando imagine d'un immenso duomo luminoso
dw) p àépot; * aria 'e -otoctoc 'che sta (nell'aria
sta (nell'aria) '; e aérostate (nel 1784).
= comp. da aerostato) e (na) ve. aerostazióne
destinati a favorire il movimento dei passeggieri e delle merci e ad accogliere gli uffici
il movimento dei passeggieri e delle merci e ad accogliere gli uffici di direzione e
e ad accogliere gli uffici di direzione e comando del campo. = fr
<; 'aria, aere ') e -station 'stazione '. aerostière
. dcyjp dépo? 'aria ') e tassi (t<4£i <; 'disposizione
da aero- (abbrev. di aeroplano) e tessi (francese taxi).
(cura la progettazione, la costruzione e l'impiego degli aeromobili).
cw] p àépog 'aria ') e tkyyv \ 1 arte '.
gr. dtfjp àépos * aria ') e terapia (v.).
trico) che riscalda l'aria, e da un ventilatore o da un
. dtfjp dépo? 'aria ') e { tepp-ót; * caldo '
da aero- (abbrev. di aeroplano) e otite (v.).
dtfjp dépoc 'aria ') e tóvoc 'tensione '(connesso con xecvco
in un liquido (specialmente nel sangue e nei liquidi dell'organismo).
), tóvoc * tensione 'e péxpov * misura '. aerotrainare,
da aero- (abbrev. di aeroplano) e trainare (v.). aerotràino
da aero- (abbrev. di aeroplano) e trasporto (v.). aero
si volge verso l'aria più pura e respirabile). = comp.
. dtfjp àépot; * aria ') e tropismo (v.).
da aero- (abbrev. di aeroplano) e turbina (v.). aerovìa
da aero- (abbrev. di aeroplano) e via (v.). aescare
via (v.). aescare e deriv., v. adescare e deriv
aescare e deriv., v. adescare e deriv. aetite, sf. miner
tempo la virtù di favorire il parto e genericamente di portare buona fortuna (era
; nel che venga lodato plinio, e liberato dalla calunnia, che comunemente se
afa, sf. calura pesante e opprimente, aria ferma e greve che
calura pesante e opprimente, aria ferma e greve che toglie il respiro. soderini
il respiro. soderini, i-465: e se all'agosto, settembre o ottobre
agosto, settembre o ottobre sopraggiunghino caldi e secchi grandi, si deono lasciar passar
si deono lasciar passar queste afe, e dopo la prima rinfrescatura di pioggia si
, o sia dell'aria bassa, calda e soffocante, come sogliamo dire, che
: le si gonfiavano gli occhi, e il viso si contraeva, come le foglie
: era un giorno di festa, e luglio ardea / basso in un'afa di
. afa di scirocco: qualcosa di molliccio e di tiepido come una bava animale.
varcò la soglia, un'afa di forno e un lezzo disgustoso gli mozzarono il respiro
di nubi nere..., e l'afa palpitava a tratti di non so
bocchelli, i-1-402: nell'afa pesantissima e pregna d'umidità palustre di quell'affannosa
temperatura basato un po'di svago e l'amore: l'amore come un ventaglio
montale, 1-59: l'orto assetato sporgepressione e la temperatura in un gas tenuto a irti
gr. dcfjp dépoc 'aria ') e tervolta, anche fra questi monti,
pesante, difficile a respirare, quasi appiccicosa e
varchi, 16-131: agli uomini ricchissimi e felicissimi fa afa ogni cosa. b
le cose antiche mettere in cielo, e le presenti darle afa. gioberti, ii-40
l'uggia che molti hanno del chiostro, e l'afa che lor muovono i suoi
son venute, come tanti altri usi e vezzi, da oltremonte. carducci, i-1003
come nell'anima mia, afa di nuvole e di parole. affacciamoci alla finestra.
: in tanta afa d'ipocrisie politiche e letterarie rinfresca dire il vero. dossi
892: l'angustia di quella stanza e l'afa del passato e quelle immaginazioni
di quella stanza e l'afa del passato e quelle immaginazioni e quelle morbidezze lo soffocavano
l'afa del passato e quelle immaginazioni e quelle morbidezze lo soffocavano. bontempelli,
due stipole piuttosto grandi; fiori gialli e piccoli; legumi glabri (detta volgarmente fior
quali sono tre o quattro semi più neri e più umidi, e più piccoli che
semi più neri e più umidi, e più piccoli che que'della lente. targioni
filone varia nella durezza, nel colore e nella grossezza delle lenticchie, ma non ve
deriv. dal gr. de-privat. e epeexó ^ 'lenticchia ').
codesta pietra l'orefice, col provino e col pezzo d'oro che vuol saggiare,
il nome allude alla struttura molto minuta e compatta di tale roccia); cfr
o deriva da rocce a struttura minutissima e compatta (cfr. afanite).
dal gr. dcpavta * invisibile 'e 7ttepóv 'ala '); cfr.
, intr. soffrire per il caldo soffocante e l'aria greve. viani,
alitate crepitavano come sul fuoco, uomini e bestie bruciavano vivi dalla sete.
per uno stilista: -l'afasia e l'agrafia. e avevo la visione fantastica
-l'afasia e l'agrafia. e avevo la visione fantastica dei sintomi.
i-803: può anche avvenire che uomini e popoli siano colpiti da afasia. b.
da grave apoplessia, il quale mentova nomi e si è dimenticato affatto de * verbi
(comp. da à- privat. e cpdoti; 'parola'); cfr. fr
. buonarroti il giovane, 9-505: e se di villa mia... non
, 30-1-522: avete scelto un fico afato e salvatico. tommaseo [s. v
, non possono condursi a perfezione; e s'applica eziandio alle piante cresciute a stento
, cambiando solamente i luoghi del sole e della terra, e cangiando il nome
i luoghi del sole e della terra, e cangiando il nome d'apogeo e perigeo
, e cangiando il nome d'apogeo e perigeo in quello d'afelio e perielio.
d'apogeo e perigeo in quello d'afelio e perielio. idem, 1-283: si
alla distanza afelia in un'osservazione, e alla perielia nell'altra. tombari, 1-237
consonanti labiali... diventò fafino; e fafino per afèresi, si impicciolì in
parte della chirurgia che insegna a recidere e togliere qualche porzione ammalata o preternaturale del
'». come termine gramm. e chirurg., fr. aphérèse (docum
afeta dell'altro, fanno nemicizia, e allora è opportuno usare i rimedii fisici d'
affàbile, agg. che si dimostra cortese e gentile, che ha modi familiari e
e gentile, che ha modi familiari e cordiali; che conversa e ascolta con
modi familiari e cordiali; che conversa e ascolta con umana simpatia. -per estens
volgar., vi-177: renderà'ti benigno e affabile alla congregazione de'poveri. passavanti
non veduto, subitamente dimenticò il lungamente e molto amato sicheo. leonardo, 2-78
leonardo, 2-78: affabile: piacevole e umano. machiavelli, 229: senofonte
umano ed affabile. ariosto, 9-19: e da parte il pregò d'una donzella
. / più ch'altra al mondo affabile e soave. castiglione, 70: giovane
ed usava con tutti una domestichezza affabile e piacevole. tasso, iv-90: è gentilissimo
tasso, iv-90: è gentilissimo signore, e meco s'è mostrato affabilissimo. idem
v'abbia d'amistade antica usanza, / e ragiona in affabile sembianza. marino,
marino, 354: in sembiante affabile e benigno / i turgidetti e rosseggianti lumi,
sembiante affabile e benigno / i turgidetti e rosseggianti lumi, / d'amorose rugiade
lumi, / d'amorose rugiade umidi e gravi, / terge col manto affu-
, / terge col manto affu- migato e bruno. leopardi, i-206: avrà avuto
.]: affabile, che dà ascolto e parla con benignità e amorevolezza, soprattutto
che dà ascolto e parla con benignità e amorevolezza, soprattutto agl'inferiori. può
: avevamo là qualche libro di poesia e noi davamo ai versi una intensità di
s'era immaginato che quella signorina grassa e rossa e dall'aria superba fosse così
immaginato che quella signorina grassa e rossa e dall'aria superba fosse così affabile e
e dall'aria superba fosse così affabile e buona. fracchia, 1-600: e
e buona. fracchia, 1-600: e, sorridendo, li accomiatò con un gesto