acciughe. 2. libro sfasciato e di nessun valore, buono per avvolgervi
del pranzo fu di pasta con l'acciugata e pesto d'aglio. acciùghero,
, 104: vendè delle loro possessioni, e poi s'è accivanzato per modo ch'
da signora incrostato di madreperla, elegante e accivettante, un gingillo da portare femminilmente
. bacchetti, 9-146: mosse petulanti e accivettanti. accivettare, tr.
veduto la civetta, sono divenuti cauti, e non si lasciano lusingare a volarle attorno
: questo cuore accivettato / schernirà zimbelli e fischio. salvini, v-469: si
pania, trovò la via a spaniarsi e fuggir morte; ricordevole del corso pericolo
certe femmine scaltrite, / ben accorte e accivettate,... / fingeran d'
, corteggiato. pea, 4-153: e le donne accivettate da questo tafano,
prò avere fatte tutte le cose, e non accivita questa principale cagione, per
indarno, è bisogno che abbiano confusione e vergogna. 2. fornire,
. lustra l'acciottolato dei portici tozzi e bui. baldini, 4-62: l'acciottolato
: l'assiduo fruscio della granata / e l'argentino acciottolìo dei bricchi. d'annunzio
. d'annunzio, v-1-93: mille e mille piatti... rotolano tutt'insieme
mille piatti... rotolano tutt'insieme e si frantumano con un enorme acciottolìo.
confuso delle grida, delle risa, e l'acciottolìo dei piatti dei banchettanti. ojetti
, 1-686: dalle trattorie sul sagrato e sulla piazzetta esce un lezzo di vivande
sulla piazzetta esce un lezzo di vivande e di vino e un acciottolìo di bicchieri.
un lezzo di vivande e di vino e un acciottolìo di bicchieri. beltramelli
giunge un riso, laggiù dalla cucina / e il ritmo eguale dell'acciottolìo. palazzeschi
di quella voce diramata,... e mi disse che sarebbe stato meglio il
quel viso serio, burbero, accipigliato, e non dico abbastanza, di don filippo
cera seria, burbera, aggrondata, e dico poco...]. tommaseo-
rigutini, 3003: si può stare accigliato e per tristezza e per effetto di meditazione
: si può stare accigliato e per tristezza e per effetto di meditazione, e per
tristezza e per effetto di meditazione, e per affettata gravità e per orgoglio.
effetto di meditazione, e per affettata gravità e per orgoglio. accipigliato ha sempre non
diurni comprendente le famiglie falconidi, catartidi e sagittaridi: caratterizzati dal becco uncinato e
e sagittaridi: caratterizzati dal becco uncinato e dalle forti unghie adunche. =
, / se il diavolo t'accisma, e se tu sai / come di dentro
sai / come di dentro sei macchiato e tinto. = dal provenz. acesmar
i. a 'smorfia, moina 'e àxxf£o{i. ai * far smorfie, moine
quelle [le gentildonne] acciuffaro, e come tra gli ugnoni, / me le
ugnoni, / me le rapirò invidiose e crude. collodi, 15: il carabiniere
. verga, ii-39: vennero gli sbirri e li acciuffarono tutti e due. b
vennero gli sbirri e li acciuffarono tutti e due. b. croce, iii-23-377:
l'acciuffava per i capegli lunghi, e gli strappava i capegli nel centro della
sera l'aveva acciuffata in malo modo e sbattuta contro la muraglia. cardarelli,
fratello prende per il cancello della vigna e si mette a rincorrerlo per i filari
: il signor avvocato poteva ringraziare dio e i santi per la fortuna che aveva acciuffata
al campo a seminar le vecce, / e quasi v'acciuffasti per le trecce,
[essi] vennero dalle parole ai fatti e, acciuffatisi fra di loro, si
di loro, si graffiarono, si morsero e si sbertucciarono. verga, ii-494:
si sbertucciarono. verga, ii-494: e la raggiunse col fiato grosso, cacciandole
sulla bocca. così si acciuffarono e andavano sbatacchiandosi qua e là.
si acciuffarono e andavano sbatacchiandosi qua e là. 3. rifl.
forma allungata (circa 20 cm) e sottile, di colore argenteo, iridescente
in branchi particolarmente numerosi nel mediterraneo e nell'atlantico nord-occidentale (le acciughe si
balducci pegolotti, 181: sardelle e acciughe si vendono in napoli a barili
carnaiuolo / un po'di stienal secco e un'aringa, / una ghiera di
una stringa. caro, i-153: e ricama le carte per l'acciuche.
l'origano] nei condimenti delle salse e altri intingoli,... come il
sopra l'acciughe, accrescendo lor grazia e sapore, massime ponendone in quantità.
gorgona] una gran pesca d'acciughe e d'ottima qualità. artusi, 481 (
: questo piccolo pesce dalla pelle turchiniccia e quasi argentata, conosciuto sulle spiagge dell'
è stiacciata mentre l'acciuga è rotonda e di sapor più gentile. idem,
volete dare più bell'aspetto alle acciughe e alle sardine fritte, dopo aver levata loro
, dopo aver levata loro la testa e averle infarinate, prendetele a una a una
la coda, immergetele nell'uovo sbattuto e ben salato, poi di nuovo nella
, poi di nuovo nella farina, e buttatele in padella nell'olio a bollore.
casipole, chiacchieravano della pesca del tonno e della salatura delle acciughe. borgese,
barilotti, erano le acciughe a quaacciuccare e acciucchire, tr. e intr. (
a quaacciuccare e acciucchire, tr. e intr. (acciuccoranta centesimi. tozzi,
ii-326: apriva le scatole delle e acciucchiscó). dial. istupidire.
il padre di lei (un mezzo accidentato e tutto acciucchito). acciuccignare
viani, 19-675: è pien di vento e forandolo sfiata e si acciuccigna come una
: è pien di vento e forandolo sfiata e si acciuccigna come una vessica di porco
: si forbiva la bocca con la salvietta e la riponeva acciuccignata sul tavolo.
agguantare (con forza, con violenza, e anche con sorpresa); arrestare.
un'acciuga: di persona molto magra e sottile. verga, i-413: magra
o meno direttamente, le forme dialettali e straniere (sicil. anciova, spagn.
sf. (anche acciugàia, femm. e acciùghero, masch.). bot
grande fatica taccivi, tra di danari e di promesse di mercatanti, di seimila fiorini
alfine il buon padre di famiglia / e s'accivisce di frumento e vino. idem
di famiglia / e s'accivisce di frumento e vino. idem, 9-715: state
à siila, là dove elli è; e io con quella metà accivirò la 'mpresa
volgar., iv-19 (51): e compresi fra questa pigrezza e lassezza non
): e compresi fra questa pigrezza e lassezza non possiamo accivire allo scaglione del
, dio ci t'ha mandato, e serai ben accivito; però che io ho
più bella che si vedesse mai, e dammi cuore di fare che ella sia tua
sua scuola declamare in greco cicerone, e tutti gli altri facendogli applauso, egli
degli acclamanti, mesto, in silenzio e con gli occhi in terra confitti stava.
tutti in liete / voci acclamare, e favoriron crise. botta, 4-583: il
viceregato del quale aveva vedute tante stragi e tanti tormenti, con festosissime voci acclamò
alla fine d'ogni atto acclamavano, e lei si presentava a inchinarsi.
. celebrare, riconoscere in forma aperta e calorosa. segneri, iii-3-71: chi
5-2-347: la sola anatomia era acclamata e venerata per la sola vera intendente.
ell'è stata in piena accademia, e con estremo giubbilo acclamata. botta, 4-589
figlia: / ricevetene il prezzo; e il saettante / figlio di giove rispettate *
acclamàr: doversi il sacerdote / riverire, e accettar le ricche offerte. svevo,
qualcuno ': comp. da ad e clamare * gridare * (v. chiamare
). festeggiato; celebrato da fervido e comune consenso. baldinucci, 5-10
a'ritratti delle vezzose femmine, l'uno e l'altro parti di suo pennello acclamatissimi
miracoli acclamati dal volgo degli uomini semplici e delle donnicciuole. fagiuoli, 3-5-158:
acclamata, / ei l'impara; e poi spedita / la ricanta cosi a aria
ultimo romanzo. acclamatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
l'orecchie de'vassalli affezionati, le trionfali e felici acclamazioni, che si facevano alla
evoè parrebbe una sorta di acclamazione, e che volesse dire: bene a lui,
: il pubblico, fior di signori e signore, gli dimostra con fervide acclamazioni una
gli dimostra con fervide acclamazioni una ponderata e non recente stima. 2. clamore
sommo applauso il parere di maghiscatzin, e tutti i voti erano inclinati a seguitarlo
sto a sedere dicendovi de'pensieretti, e vi fo delle acclamazioncelle, acciocché voi
come galli cismo: acclimater e acclimatation. la crusca ha acclimare,
ha acclimare, da clima italiano e non dal francese clima!. ma tanta
tare fra loro i contrari. e. cecchi, 6-395: attraverso le
, agg. assuefatto a nuove consuetudini e condizioni ambientali; acclimato.
acclimazione (dicono però acclimatazione). e. cecchi, 6-49: le proprie
suffisso izzare, ricorre anche acclimatizzare, e si va sino ad acclimatizzazione. voce
processo che spesso comporta modificazioni fisiologiche e morfologiche notevoli, soprattutto nei vegetali.
del mondo sono da detto ordine, e secondo quello ricevono distinzione e diversitate nelle
ordine, e secondo quello ricevono distinzione e diversitate nelle sue operazioni... nel
ordine iddio ha collocato tutte le creature, e a quelle ha dato stato naturale di
suo creatore come a suo fine, e a questo sono inclinate. questa inclinazione
, così sono ancora diverse in natura, e nondimeno tutte sono accline, cioè inclinate
quella che acquista vicinità al centro, e l'acclive discostamento. lastri, 1-5-103
i terreni adiacenti sono acclivi all'arno e declivi alla strada maestra. g. capponi
arrivi prima. / ma no. sole e fanciullo hanno toccato a un attimo stesso
secondo il maggiore o minore impulso e secondo la maggiore o minore acclività.
compimento della pigione della mia stanza, e ti ringrazio mille volte. arila, io
. chi per altro voglia usare accludere e accluso, padrone padronissimo: avrà con sé
i nuovi accademici che lo registrano, e ne danno esempii dal secolo xvn in
dal lat. tardo accludére (da ad e claudère 'chiudere ').
accoccare tr. [accòcco, accòcchi e accócco, accócchi). adattare la
cacciare dentro. pulci, 19-45: e 'l capo presto tra gambe gli accocca,
modo che da terra il sollevava, / e poi in un tratto rovescio il trabocca
un tratto rovescio il trabocca, / e questo torrion giù rovinava. 3
[i diavoli] chinavan li raffi, e « vuo'che 'l tocchi * /
in sul groppone? *. / e rispondien: « sì, fa'che lile
vorrebbe schizzare: / bisogna tener forte e martellare: / poi non abbiàn pensier
non giova tra duo questa tenere, / e stretta sì, che l'uno e
e stretta sì, che l'uno e l'altro tocchi? bandello, 4-22 (
'). pascoli, 477: e le donne ripresero a filare, / con
. dossi, 238: gualdo e la banda di lui tràssero e la vita
: gualdo e la banda di lui tràssero e la vita e il veleno per due
banda di lui tràssero e la vita e il veleno per due lunghissimi mesi, sempre
lunghissimi mesi, sempre accoccato il grilletto e il cuore in allarme. viani, 14-79
: un mago... scarpeggia gobbo e doglioso con la salvietta accoccata.
si porgea con le poppe in una agevole e quasi donnesca attitudine. settembrini, 1-92
, 1-92: arrampicatomi con le mani e coi piedi per certi buchi che erano nel
della cucina avean perduto l'antica salvatichezza e s'accoccolavano fra le ceneri e sui
salvatichezza e s'accoccolavano fra le ceneri e sui piedi della compagnia. verga, i-14
di legna. idem, i-335: e quando si accoccolava infine sul ciglione, col
infine negrito si accoccolò in un canto e si mise indifferente a scavare la rena.
a l'uscio, contro al sole, e si faceva venire fra le ginocchia le
divaricate, le braccia su le ginocchia e le mani penzoloni. palazzeschi, 3-103
accoccolavano per terra, come in chiesa e al mercato, gli uomini si sedevano
sul giaciglio, la testa tra le mani e i gomiti sulle ginocchia.
), agg. piegato sulle ginocchia e appoggiato sui calcagni; rannicchiato, raggomitolato
, coi magazzini che sembravano chiese, e le galline a stormi accoccolate all'ombra del
giù accoccolato col sedere in terra, e colle braccia si teneva le gambe strette.
lui. panzini, ii-190: vecchie e donzelle erano ancora accoccolate sui greppi a
= deriv. dall'accostamento di accoccolare e covare. accoccovato (part. pass
colla cavezza alla groppa dell'antecedente: e così chi seguita, va colla testa
colla testa vicina alla coda di essa: e questo si dice 'accodare'.
accoda / dommeo, treccon de'ghiozzi e delle lasche. giusti, ii-198:
di farsi valere, accodandosi al nome e alla fama degli uomini ragguardevoli. beltramelli,
1-211: le dattilografe incappucciano le macchine e s'avviano al guardaroba o già s'accodano
vetture... accodate a più vecchi e sgangherati tamburlani di macchine...
offre comodità. ojetti, ii-629: e quel ch'era ostile e inumano si fa
, ii-629: e quel ch'era ostile e inumano si fa vicino e accogliente.
era ostile e inumano si fa vicino e accogliente. palazzeschi, 3-45: lassù era
3-45: lassù era una famiglia numerosa e accogliente, dove durante i tre giorni
i tre giorni venni coperto di cure e di tenerezze. bacchelli, 5-112:
14-115: trovò la sua fidanzata accogliente e desiderosa, mentre egli si dimostrava intimorito.
accogliènza, sf. atto e modo con cui si accoglie una persona
compagni, 51: sia bel cortese e di bell'acoglienza. m.
, 177-13: ma 'l bel paese e 'l dilettoso fiume / con serena accoglienza
: elli s'abbracciarono quivi molte volte, e insieme gran festa si fecero, ripetendo
. idem, vi-25: insieme liete e graziose accoglienze più volte reiteraro. idem
(186): l'accoglienze oneste e liete furo iterate tre e quattro volte,
accoglienze oneste e liete furo iterate tre e quattro volte, non senza gran letizia
quattro volte, non senza gran letizia e piacere de'circostanti. pulci, 6-8:
modesto, / con accoglienza sì leggiadra e destra. cellini, 2-65 (378)
. cellini, 2-65 (378): e portatole li detti vasetti, lei mi
che immaginar si possa al mondo, e mi pagò 'l mio argento ed oro che
, / spegner ne l'accoglienze oneste e liete / credeva e riposar la stanca
ne l'accoglienze oneste e liete / credeva e riposar la stanca mente. idem,
stanca mente. idem, 18-4: e verso gli altri poi lieto converse /
altri poi lieto converse / la destra e 'l volto a l'accoglienza amica. zito
, ov'io fui da bambino allevato, e compiacendosi delle festose accoglienze ch'io gli
2 (31): l'accoglienza fredda e impicciata di don abbondio, quel suo
abbondio, quel suo parlare stentato insieme e impaziente. idem, pr. sp.
signora, essa fece loro grand'accoglienza, e molte congratulazioni. carducci, 534:
in suo onore. calvino, 1-93: e poi ricordava la festosa accoglienza di quel
vuol vedere se non guelfi -; e i guelfi diceano: -e'non accoglie
, che più li t'awicini, / e dolcemente, sì che parli, acco'
trarsi in disparte comandò con mano, / e caramente accolse a sé quell'una.
sé quell'una. boccaccio, i-162: e quando il duca il vide, lietamente
: dite, se pur vi mira e se v'accoglie, / ch'io son
, / ch'io son mal vivo e sarò tosto esangue, / come voi moribonde
s'assise,... / e a sé l'accolse il genitor saturnio.
/ mostra che per signor l'accolga e chiami. idem, i-1424: gl'italiani
vedi i rispettivi vocabolari, il glossario e il forcellini. carducci, 456
677: ove sei? senza nozze e sospirosa / non passasti già tu; certo
natio / borgo ti accoglie lieta madre e sposa. panzini, iii-202: domani
. idem, iii-356: mi salutò e mi accolse benevolmente con una voce velata,
4-22: la strada, che ti accoglie e tiene e dove ti senti perfettamente a
la strada, che ti accoglie e tiene e dove ti senti perfettamente a casa tua
i bei versi accolse, / e in grembo a dio gli pose. marino
marino, 6-150: la gioia lieta e la delizia ricca, / l'accarezza colei
1'accoglie. leopardi, 8-56: e servitù le imbelli / umane vite, ultimo
sonno / nelle tue chete stanze, e non ti morde / cura nessuna.
. carducci, 673: io tutto e pieno / l'intendimento de la morte
intendimento de la morte accolsi; / e sbigottii veracemente. idem, 706:
i martiri accoglieva / de la patria e de la fé. di giacomo, i-679
di tutto per scongiurare i malanni; e se questi venivano lo stesso, li
/ ma sen volare al ciel pronte e leggiere, / come pennuti augelli, inanzi
altri giovani che accoglievano l'acqua piovana e facevano pescaie e mulina. dante, inf
accoglievano l'acqua piovana e facevano pescaie e mulina. dante, inf.,
dante, inf., 28-15: e l'altra il cui ossame ancor s'accoglie
/ ciascun pugliese. idem, 47-42: e io 'n cotal voler fermato fui /
fu uomo di bella statura, composto e savio nelle cose del mondo, e molto
composto e savio nelle cose del mondo, e molto astuto a trovar modo d'accogliere
i bran- dagli difendeano i loro palazzi e la loro contrada co'masnadieri che aveano
accolse circa mille uomini a cavallo, e misesi a oste a san- tagata.
san- tagata. alamanni, 5-5-461: e non si pensi alcun che l'arte
non si pensi alcun che l'arte e l'opra / possin del seme rio buon
d'europa accolto / sì grande sforzo e posto in asia il foco, / quando
accolse / tutte in quel punto, e in guardia al cor le mise,
guardia al cor le mise, / e premendo il suo affanno, a dar si
libertade / pascea l'erbe de'prati, e nella vista / tutti accogliea dell'innocenza
ammainarle. alamanni, 5-6-435: gravose e molli / il turbato nocchier le vele
a l'erme arene / la prora accosta e l'auree vele ac coglie
indiche maremme, / abbiti pure, e ciò che persia accoglie. 7
lor detti accolto, / m'han promessa e venduta a un mercadante, / che
, 17-95: così parlava il veglio; e le parole / lietamente accoglieva il giovenetto
(ii-253): pare anche che gusto e grazia accoglia / a vivande che sien
vivande che sien per altro buone, / e le faccia più care e più gradite
, / e le faccia più care e più gradite / un saporetto con che sien
25-46: ivi s'accoglie l'uno e l'altro [sangue] insieme, /
/ l'un disposto a patire, e l'altro a fare. ugurgieri, 192
[i cittadini] si accolsono insieme, e presono per consiglio di voler accattare la
il duol che 'n lei s'accoglie e stagna, / ch'a gran speranza uom
. poliziano, st., 1-90: e fra più voci un'armonia s'accoglie
s'accoglie / di sì beate note e sì sublime. tasso, 9-73:
/ di quella gente ch'ei conduce e guida. idem, 829: forse fia
accolgono in qualche piazza della città, e, facendo mano, resistono. carducci,
. carducci, 285: musa, e non vedi quanto / tuon di dolor s'
vedi quanto / tuon di dolor s'accoglie e qual di sangue / tinta di terra
novellare / su 'l quieto meriggio, e a le rigenti / sere accogliersi intorno al
il profumo che in certe mele aggrinzite e scolorite si accoglie. panzini, ii-30
napoli, aspettando la venuta del re e della reina. 11. rifl.
= lat. accolligère, composto da ad e colligere 4 raccogliere '.
disse: ora m'intendi, / e ciò ch'io dico apprendi. guittone,
dico apprendi. guittone, 3-50: e forse, non fusse stato accompagnato bene,
ci accolsero con uno loro accoglimentaccio rustico e adiroso. boccaccio, i-241: ripresero i
: ripresero i cavalieri il cammino, e, ricevuti con amorosi accoglimenti, a'mercatanti
2 (28): l'accoglimento incerto e misterioso di don abbondio fece un contrapposto
fece un contrapposto singolare ai modi gioviali e risoluti del giovinotto. 2.
ch'è fatto in te di prodezza e di costumi. -comunità civile.
accogliere. accogliticcio, agg. e sm. raccolto da piùparti, alla rinfusa
signore di roma, per la forza e per lo valore di gente accogliticcia.
accogliticci, inglesi, istriotti, croati e fuggitivi italiani. = deriv. da
da accogliere. accoglitóre, agg. e sm. (femm. -trice).
dante, inf., 4-139: e vidi il buono accoglitor del quale,
« levatrice » o « mammana » e nemmeno « ostetrica » come stava scritto qui
accolitato, sm. il quarto (e il più elevato) degli ordini
dopo l'ostiariato, il lettorato e l'esorcistato. cavalca, 6-1-487
esorcistato. cavalca, 6-1-487: e dobbiamo sapere, che sono sette
accoli- tato, esorcista, lettore e ostiario. = deriv. da
appartiene apparecchiare i lumi in sagrestia; e porta il cero, e apparecchia al
in sagrestia; e porta il cero, e apparecchia al soddiacono quelle cose che sono
: prima andranno due accoliti con candellieri e candele accese; dipoi uno con la
cioè due diaconi, due suddiaconi, e quattro accoliti. d'annunzio, ii-865
accoliti. d'annunzio, ii-865: e quivi con un càmice di maglia /
ma sull'altare la divinità resta intangibile e adorabile. 2. chi segue
andarsene. b. davanzali, i-105: e nel mettere il giogo alle germanie
di descrizioni del suo spettabile collegio. e. cecchi, 6-40: è troppa
per il resto della vita che ombre e scorie. 3. assuefare al
alla fine, può riuscir vantaggioso, e sperasi che sia tale. 6
da'mandatari, la sua mala contentezza, e non aver altro rimedio di placarla,
gelli, 14-127: giulio ne riportò, e si accollò tanto volentieri il titol
fargli ragione alcuna de'suoi danni: e nondimeno non dubitò di accollarseli. magalotti
la pretensione / d'una gran cura e d'una ricca chiesa, / di quel
3-773: ci eravamo accollati i mobili e non ci decidevamo
quelli eroi, a que'giganti, e più d'una volta dà loro repubblicanamente
più d'una volta dà loro repubblicanamente e filosoficamente la baia. verga, i-397:
monelli intorno, che cominciarono a sghignazzare e a dar la baia a cincinnato rimasto lì
bambini fan la baia al tuono / e mangiano la grandine ridendo / perché dentro ci
, padre mio, che chiedessi perdono e tante cose, che so benissimo lo dicevi
so benissimo lo dicevi per baia; e io per baia vi rispondo. [sostituito
. la bambina si fece tutta raggiante e mi si attaccò ai panni stretta stretta,
che voi vogliate la baia di me e di lui. ariosto, 246: vogliono
, 246: vogliono la baia, e ci tengono in ciancie, e ci fanno
baia, e ci tengono in ciancie, e ci fanno gran danno. firenzuola
di questo sciocco, accostatevi qua, e domandatemi di lui. idem, 696
. dà qua la mia sporta, e lascia star la mia figliuola. f.
vo- lemo credere, per levarloci dinanzi e torci quella seccaggine dagli orecchi, usiamo
, 138: ei son stati rinchiusi e soli in casa vostra forse sei ore.
non ha più di tredici mesi, e così galante che ci si fanno le baie
così galante che ci si fanno le baie e si terrebbe a letto.
son cose da recarsele in baia, e ridersene, se i giovani e i
baia, e ridersene, se i giovani e i forestieri studiosi di questa lingua non
siate / su per le baie, e però che l'è bella, / sospetta
ciancia. ariosto, 312: e ben dimostra che sia mal pratico, credendoti
a me pare egli che tutte siano baie e filostoccole da narrar la sera al fuoco
è una baia trovata negli acquisti, e nei danni degli uomini d'assai e dappochi
, e nei danni degli uomini d'assai e dappochi. firenzuola, 675: or
sanese, non è sua figliuola altrimenti; e quante ciarlerie e quante baie s'è
sua figliuola altrimenti; e quante ciarlerie e quante baie s'è dette! cellini,
modo in ordine, si ritirorno indrieto, e dissono: qui bisogna altro che baie
maschio, senza una soma di buone e di solenni bastonate; e non arebbe per
di buone e di solenni bastonate; e non arebbe per ciò così dato fede
per l'addietro le speranze mie negli uomini e nelle baie e girandole di questo mondo
speranze mie negli uomini e nelle baie e girandole di questo mondo. boccalini, iii-424
: con quel nomaccio di scannabue, e con quel turbante alla turchesca, e con
, e con quel turbante alla turchesca, e con quella sciabolata sul labbro di sotto
quella sciabolata sul labbro di sotto, e con quella gamba di legno, e
e con quella gamba di legno, e con que'cani, e gatti, e
di legno, e con que'cani, e gatti, e scimiotti, e pappagalli,
e con que'cani, e gatti, e scimiotti, e pappagalli, e altre
cani, e gatti, e scimiotti, e pappagalli, e altre baie stravaganti e
, e scimiotti, e pappagalli, e altre baie stravaganti e bizzarre, m'andò
e pappagalli, e altre baie stravaganti e bizzarre, m'andò pur fatto di
far rivolgere a me gli occhi della gente e l'attenzione loro. parini, 331
ch'io vi contassi delle baie, / e vi direi il ver, signor curato
alfieri, i-188: ella è pur dura e stucchevole necessità, che per iscrivere tragedie
ingoiare di nuovo codeste baie fanciullesche, e prosciugarmi il cervello con sì fatte pedanterie.
è una creatura d'ottimo cuore, e non vorrà far male ad anima nata.
]. d'azeglio, 1-355: e furon baie!, come dicevano i quattrocentisti
civile '. ma furono baie; e il governo provvisorio non accondiscese a disfarlo,
, ii-2-227: smetti coteste baie, e tienti felice che un dio non ti ha
pensiero all'esposizione. pirandello, 5-354: e poi, baie! ottantadue mila lire
dico che anch'egli, per quanto indipendente e radicale e acerbo nelle sue novità,
egli, per quanto indipendente e radicale e acerbo nelle sue novità, non usciva dalla
una ragazza onesta,... e che per la testa non hai di queste
grazia, fanciullino di poco tempo, e mi'faceva le più pia- cevol baiuzze
la burla si spandesse per tutto, e se ne desse loro una gran baiaccia.
pesce pastinaca, ciò è senza capo e senza coda,... s'usa
è stata una pappolata,... e tal volta una baiaccia, o vero
questa costa a'4 di novembre, e pigliammo fondo in questa baia di coccino.
, 1-1-161: son giunti a credere e a sostenere che specialmente le navi da
a mezzo del colle, tra gli aranci e gli olivi, affacciata su una piccola
gran baia di palinuro, ci spogliammo e entrammo nell'acqua, ch'era tutta
, ch'era tutta deliziosa di calma e di frescura. e. cecchi,
tutta deliziosa di calma e di frescura. e. cecchi, 6-285: all'estremo
francisco cominciavano a coronarsi di luci coralline e verdastre. jahier, 51: mille
. jahier, 51: mille piroscafi e velieri / nella baia frescofo- gliuta /
isola equatoriale / in una baia tranquilla e profonda assai più del cielo notturno / noi
monti, i fiumi, gli affluenti e al piede degli appennini l'allegra famiglia
. tinozza fatta con doghe di legno e cerchiata d'ottone usata dall'equipaggio per
, sf. donna indiana che danza (e canta) per professione (nelle cerimonie
canta) per professione (nelle cerimonie sacre e durante le feste); ballerina che
capanna sarebbe stata tappezzata di seta, e la rapì all'impresario e ad una
di seta, e la rapì all'impresario e ad una mezza dozzina d'amanti,
da un puróhita, o cappellano, e da un gruppo di danzatrici sacre (
india britanna, tutto è come nei libri e nelle oleografie: danze di baiadere,
sm. nella locuz. essere tra baiante e ferrante: tra due forze opposte e
e ferrante: tra due forze opposte e uguali. aretino, iii-170: i
aretino, iii-170: i suoi pari rubano e non comprano. se l'avesse indovinato
sé un buon conto le rendeva, / e tra baiante andava e tra ferrante.
le rendeva, / e tra baiante andava e tra ferrante. = deriv.
baiardino, sm. ant. e dial. millantatore (nelle frasi fare
forzasse dissimulare, facendo il baiardino, e il non curante, non potè tanto contenersi
collera non gli traboccasse sulle gote, e la bile non gli amareggiasse il palato
. lippi, 10-9: dimostra cuore intrepido e sicuro, / e spaccia il baiardino
dimostra cuore intrepido e sicuro, / e spaccia il baiardino e il rodomonte. note
sicuro, / e spaccia il baiardino e il rodomonte. note al malmantile,
che fu un soldato di valore, e d'inusitate forze, il quale morì sotto
. baiardo, agg. ant. e dial. bizzarro, stravagante.
, o baiare come un cane, e fare come quando al cane sono tirati
, 148: come l'hanno annasato e conosciuto, subito cominciano a ringhiare e
annasato e conosciuto, subito cominciano a ringhiare e mostrare i denti; e come sì
a ringhiare e mostrare i denti; e come sì comincia a baiare, tutti i
tutti i cani li corrono adosso, e chi il morde di qua e chi di
adosso, e chi il morde di qua e chi di là. sannazaro, 2-63
di là. sannazaro, 2-63: e 'n su la mezzanotte / questi can mi
se posto insieme / avrà tesoro; e chi baiar vuol, bai. aretino,
essendo quasi cinque ore di notte; e... ancora che sentissero il
il can dell'oste a baiare, e esso in persona venuto ad aprirgli,
spingeva con le mani verso l'uscio; e, quando ve l'ebbe cacciato,
cacciato, aprì, chiamò la serva, e le disse: « restituite subito a
[bau bau] sono voci antichissime e comuni ai greci che con esse esprimevano l'
stesso senso il verbo baubari, e a noi che ne abbiamo fatto baiare e
e a noi che ne abbiamo fatto baiare e quindi abbaiare. dossi, 171:
taumaturgo] ipso facto fra i fischi e le sassate della plebaglia che lo rincorse
, ecco un gatto che miagola, e i ragazzi a sghignazzare e a far
che miagola, e i ragazzi a sghignazzare e a far la baiata che chiama alle
sfida dei due rivali ardeva, con urli e baiate e imprecazioni dello scalmanato.
rivali ardeva, con urli e baiate e imprecazioni dello scalmanato. 2. cosa
la vera virtù di quest'arte, e non in queste baiate moderne? varchi
pesce pastinaca, ciò è senza capo e senza coda,... s'usa
è stata una pappolata,... e tal volta una baiaccia, o vero
: perché i nostri parenti erano molti, e arrivavano da zagabria, da padova,
da zagabria, da padova, dall'america e portavano bai- coli e giocattoli. bocchelli
, dall'america e portavano bai- coli e giocattoli. bocchelli, i-247: il cane
trasgressori, che mescolano le monete forestiere, e massime le baielle, con le monete
baielle, con le monete di s. e. illustrissima. = cfr.
gover nare il timone, e altre baiette. = dimin.
innovare cosa alcuna per le baiette di seta e lana. = fr. bayette,
baiettóne, sm. ant. tessuto rozzo e sottile che si adopera per foderare i
fila,... fanno pubblicamente bandire e notificare a tutti quelli che vorranno fare
larghi, che osservino gl'infrascritti modi e ordini nel fabbricarli. = deriv
baraonda; confusione di gente che ya e viene, e grida e strepita.
di gente che ya e viene, e grida e strepita. giusti,
che ya e viene, e grida e strepita. giusti, ii-253:
, ii-253: il gran bailamme dei salmi e degli inni sacri che assorda la penisola
, 2-173: chi ordina da mangiare e chi vuole una cosa e chi un'
da mangiare e chi vuole una cosa e chi un'altra, tutti urlando per farsi
. dal turco bayram 1 festa '(e più specifica- mente solennità religiosa alla fine
solennità religiosa alla fine del * pellegrinaggio 'e alla fine del 'ramadan ')
. bailo, sm. ant. e stor. balio; baiulo; ambasciatore;
levante, per lettere del bailo veneziano e del nostro fiorentino in conformità, in
avvicinava a lei con la sedia, e, baciàvala in fronte. e cominciàvano a
sedia, e, baciàvala in fronte. e cominciàvano a dire di que'bailotelli color
balia \ bàio (ant. e dial. anche bàglio), agg.
fulvo: definisce il mantello del cavallo (e delle bestie in genere, specie i
rossastro (che è il fondamentale) e il nero (sono neri soltanto i crini
coda, della criniera, del ciuffo, e i peli della parte inferiore degli arti
il cavai bello ha il corpo grande e lungo... il pelo baio scuro
destrier, che fu senza magagna, / e sì compito che nulla gli manca,
scorza di castagna. idem, 38-77: e s'un baio corsier di chioma nera
chioma nera, / di fronte bianca, e di duo piè balzano, / a
5-5: gatti... grossi e belli, / bianchi, pezzati, bai
/ bianchi, pezzati, bai, bigi e morelli. parini, 753: conducevano
, ornati di grandi pennacchi é bardature e coverte d'argento e color di rosa
pennacchi é bardature e coverte d'argento e color di rosa. foscolo, v-n:
, gambe snelle. carducci, 38: e via tra torride membra che sparte /
dovette vendere la nostra mula baia, e quel pezzetto di vigna sullo stradone.
passò nitrendo la giumenta baia / libera e nuda. d'annunzio, v-1-376: era
dottore aveva venduta la sua vecchia rozza e comperato un cavallino baio che fuggiva per le
alto di un piccolo cavallo baio legnoso e pensieroso,... ho viaggiato
: il cavallo... era baio e lucente, con le cosce tonde e
e lucente, con le cosce tonde e corte. slataper, 1-28: una gatta
d'annunzio, iv-2-433: si vedevano passare e ripassare [i nuovi eletti della fortuna
fortuna] al trotto sonoro dei bai e dei morelli, riconoscibili alla goffaggine insolente delle
cello, scalpitante di impazienza e di ardore, una pariglia di morelli
di morelli o di bai impettiti, lucidi e luccicanti. c. e. gadda
impettiti, lucidi e luccicanti. c. e. gadda, 27: nelle riviste
badius; cfr. fr. ant. e provenz. bai. baiòcca,
mantello del cavallo. = voce umbra e romanesca, deriv. da baio (attraverso
, che si coniava nella roma pontificia e circolava negli stati della chiesa: equivaleva
equivaleva a circa sei centesimi di franco e si divideva in quattro quattrini (ci
. idem, 1-40 (i-467): e se alcuna volta si gettava a qualche
: s'io perdessi a primiera il sangue e gli occhi, / non me ne
questa poca fatica faceva per cento lire e due ducati e mezzo, e subito ch'
faceva per cento lire e due ducati e mezzo, e subito ch'egli le
cento lire e due ducati e mezzo, e subito ch'egli le aveva principiate tutte
si computa per scudi, lire, soldi e danari, come si fa in firenze
si fa in firenze, ma per scudi e baiocchi. goldoni, i-1052: io
i-1052: io non ho un paolo, e quello che gioca meco non ha un
. chiozzini libraio non so quanti baiocchi e paoli per il porto d'una balla di
nella sua bottega valevano allora due baiocchi e mezzo, e per cinque le offrì
valevano allora due baiocchi e mezzo, e per cinque le offrì ai suoi avventori
, paga un baiocco; indi afferra e balla. bocchelli, 1-i-82: quattro
. bocchelli, 1-i-82: quattro baiocchi e mezzo, ladri, un pane di dodici
aventino / so che voresti intendere, e dirolti: / è per legar tra
è per legar tra carta, piombo e lino, / sì che tener, che
1- 107: baiocco è parola e moneta romana; la qual parola è
le auguro dal cielo vita, fama e baiocchi, secondo il merito suo,
e in italia, e in francia, e
e in italia, e in francia, e per ogni dove.
e in italia, e in francia, e per ogni dove. leopardi, ni
, di quelle che mangiano i signori, e senza soldi non ci si poteva stare
soldi non ci si poteva stare, e non era come a trezza, dove
mezza casa. beltramelli, i-421: e i contadini, quella razza egoista che
vede lume solamente attraverso i baiocchi? e. lecchi, 5-7: sport aristocratico o
brilli, zampilli, serpilli, amurilli e grilli, rime dei verseggiatori moderni da
baiocconi riposti per i casi impreveduti, e si decide a fare una gran giocata
non vedendo la lucerna,... e perché i baioni continuavano in chiamare otto
continuavano in chiamare otto a sette, e nove a dieci e simili novelle,
otto a sette, e nove a dieci e simili novelle, disse il cencio:
poco di burla del fatto suo, e se " l'ha presa con me.
dunque, parlandosi d'un gufo, e per ischerno e da beffe, s'ha
d'un gufo, e per ischerno e da beffe, s'ha da parlare
come faceva il petrarca di madonna laura, e quando stava in astratto, e quando
, e quando stava in astratto, e quando aveva il batticuore? o che
faldella, iii-56: era senza cappello e ancora con la toga del tribunale addosso.
lama (a foggia di piramide piatta) e una impugnatura con guardamano (e poteva
) e una impugnatura con guardamano (e poteva introdursi nella canna del fucile,
con le sciable, finalmente con le mani e con gli urti dei corpi. foscolo
: i tiranni vorranno farsi temere, e si faranno, come avvenne a brunacci,
dalla scolaresca fuori dell'aula fra le baionette e i bastoni. cattaneo, iii-4-63:
il dì appresso la sala è occupata, e nessuno degli eroi esce di casa.
un birro, una giberna, una baionetta e venti cartucce. verga, 3-227:
alto, coi cappelli dei carabinieri, e le baionette che luccicavano. dossi,
3-897: erano dei soldati non giovini e vestiti ed attrezzati molto male. dal
saba, 61: sulla sabbia umida e netta / un nome da infiniti anni obliato
strage... fa battere i denti e secca la gola quando si sente la
affondare rigida in qualche cosa di molle e guizzante. slataper, 1-58: marciavano
: allora cominciò la lotta a bruciapelo e colle baionette. respinsero gli ungheresi tre
l'ho inchiodato in terra con la baionetta e ce l'ho lasciata perché non si
in canna, entrate in quell'osteria, e assicuratevi d'uno... come
, con le baionette in canna, e si mettono a capo del lettuccio, restano
2. per simil. e. lecchi, 3-79: fra le baionette
, 3-79: fra le baionette delle agavi e le ruote dentate dell'echinocactus, un
. importa poco. giusti, iii-122: e sì che l'ho a fare con
uno sull'altro soltanto per un pezzo e fissandolo con una piccola rotazione relativa.
i-434: il territoriale ancora vestito di rosso e di turchino... per sbarrarci
sbarrarci la strada abbassava il vecchio fucile e il baionettone a spiedo. =
si svincolano, si gettano alle finestre e si precipitano nel cortile o son
cortile o son baionettati nella schiena e restano cadaveri sui davanzali. baionettata
abba, 1-223: li ricevevano a schioppettate e a baionettate. verga, ii-336:
fatto prendere a baionettate * i buffoni e i ruffiani 'di palazzo gravina.
mese in una bàita sperduta tra rocce e ghiacciai. linati, 30-122: -che
... poi se ne andava e di baita in baita i bubboli della sua
si confondevano con i campani delle mucche e delle capre che pascolavano per i prati.
tempo, che s'attende alla guerra e non a baiucole di nostre opere.
nostre opere. caro, i-156: e come un pappagallo di cambaia, / cinguettando
lingue a'suoi stornelli, / dicea bichiacchie e bubule e baiuche. redi, 16-v-171
stornelli, / dicea bichiacchie e bubule e baiuche. redi, 16-v-171: gradisca v
s. eccellentissima queste mie baiucole, e mi onori de'suoi comandamenti. menzini
tanto tra tante baiucole ravvolgendo: e perché mi sembra che dalle poche cose
(bàiolo), sm. ant. e letter. portatore. dante,
cioè romolo, numa, tulio, anco e li re tarquini, che furono quasi
li re tarquini, che furono quasi baiuli e tutori de la sua puerizia. idem
iii-159 [par., 6-73]: e chiamalo baiulo, da baiulo baiulas,
, che sta per 4 portare ': e così sono chiamati in francia li officiali
sì che ottaviano fue lo secondo imperadore e portatore dell'aguglia. landino, 347
con lungo manico ricurvo, fornito di chiavi e tasti (due corde sono intonate all'
piatto, per navigazioni brevi (fluviali e costiere): impiegata in belgio.
. balandrano, sm. ant. e dial. cappotto ampio e lungo
. e dial. cappotto ampio e lungo; palandrana. marino,
gonelino; / fu prima balandrano e poscia saio; / era già nero,
. balandrana (docum. nel 1226) e provenz. ant. balandran e
e provenz. ant. balandran e balandrau, dal vedo balandrà * bilan
: ora è voce dell'italia sett. e del milanese. balangài, sm
balangai (che sono barche grandi e così le chiamano) pieni di uomini:
= voce dotta, comp. da balano e -fero (dal lat. ferre
. balanifère. balanino1, agg. e sm. ant. olio che gli antichi
l'olio balanino guarisce i cossi, e leva le lentiggini e i panni del viso
i cossi, e leva le lentiggini e i panni del viso. domenichi [
], i-1200: credesi che il primo e più spedito unguento fosse d'olio brio
più spedito unguento fosse d'olio brio e balanino; venne in credito di poi il
quasi quanto il corpo), sottile e alquanto incurvato, con il quale fora
, la quale si può facilmente purgare e per se medesima esce dalla buccia.
due sorti, pendenti in verde, e somiglianti rame di corinto. = voce
. pianta della famiglia zigofillacee (africane e asiatiche), il cui frutto somiglia
gomma sintetica, che imita il corno e i fanoni della balena: composta da
da gomma lacca, magnesio, orpimento e solfuro di antimonio con zolfo.
con altri unguenti per fissarne l'odore e assicurarne la durata. domenichi
] sono brevi, bianche, tonde, e più somigliano gli acini che i
. albero resinoso delle indie inglesi e della malesia. = voce dotta
nel 1873), comp. da balano e dal gr. xap ^ ót; *
comp. da ba lano e dal sufi. gr. -cpópo? (
genere principale balanophora (comp. da balano e dal gr. -cpópos, da
balanoglossus, comp. da balano1 e dal gr. yxcòaoa * lingua '.
= voce dotta, comp. da balano e dal suff. -ide (bidè),
voce scient., comp. da balano e -lito * pietra * (dal
comp. da ba lano e dal gr. -pópcpoi; (da p
* ghianda '(perciò 'glande') e tcóo&t) 'pene, prepuzio'. bàlano-prepuziale
iii-178: cioè esso folco si chiarì, e divenne radioso come si fa lo fine
balasci ', che sono molto care, e cavansi dalle montagne come l'altre vene
il balascio, chi 'l rubino, e chi l'elitropia di calandrino. burchiello
. pulci, 12-43: giunse terigi e 'l figliuol di mellone / dov'era del
non mente, / zaffir, balasci, e valeva un tesoro. boiardo,
. / giù per le sponde zaffiri e ballassi / adornavan nel muro ogni figura,
colo- riscon con le rose imbalconate, e non con le rosse. idem,
: l'unghie hanno da esser chiare, e come balasci legati in rose incarnate,
raggia un piropo. / di crisoliti intorno e di baiassi / splendon di stelle invece
appiccate alle caviglie, fatte di perle e di balasci. fanzini-iii- 129: ecco
erano i regali di nozze. autentici e parecchi: balasci, smeraldi, turchesi,
. balas, ted. ballas-rubin, e il lat. mediev. balascius.
. bàiatro, sm. ant. e dial. baratro. leonardo, 1-163
leonardo, 1-163: vedeasi li omini e uccelli che riem- pievan di sé li
contengono i semi fomiti di tegumento spesso e succulento (punica granatum).
che balausta s'appella, è più lazzo e più secco di tutte l'al tre
vomito collerico si deono tritare le balauste e cuocere in aceto, e prendere una
tritare le balauste e cuocere in aceto, e prendere una spugna e intignervela dentro,
in aceto, e prendere una spugna e intignervela dentro, e porla sopra la forcella
prendere una spugna e intignervela dentro, e porla sopra la forcella del petto.
la forcella del petto... e avicenna dice che le cortecce della melagrana
avicenna dice che le cortecce della melagrana e le balauste, ciascuna ritiene ogni flusso di
ciascuna ritiene ogni flusso di sangue, e salda le piaghe e l'antiche ulcerazioni,
di sangue, e salda le piaghe e l'antiche ulcerazioni, e fa forti
salda le piaghe e l'antiche ulcerazioni, e fa forti i denti che crollano.
(balaùsto), sm. ant. e letter. frutto e fiore del melograno
. ant. e letter. frutto e fiore del melograno, balausta. mattioli
[il melograno] i rami arrendevoli e spinosi, ed i baiausti porporei sanguigni,
aperti di sopra come quelli dell'iosciamo, e stellati per intorno, dalla bocca dei
, ed è buono a medicine, e a tingere vestimenti. redi, 16-v-137:
aulisci nell'ardente sera; / melagrano, e il tuo rosso ba iausto
coronato da una balaustra o poggiuolo, e retto da uno stereobate, nell'altezza
... -distesa pensile di terrazze e di parchi a balaustre, di eccelsi
di alberghi magnificamente affacciati, fra pini e palmizi, sul mare. pea, 5-118
alta. / lontano dal mio banco guardo e resto. / domine, non sum
/ sed tantum die verbum. c. e. gadda. 83: la balaustra
, di là dalla balaustra, monache e educande. moravia, i-19: questo
, 6-305: ceravamo allontanate con lei e momina nel boschetto, fino a una
fianco dell'altra con eguale intervallo, e collegate insieme da un basamento e da
e collegate insieme da un basamento e da una cimasa (entrambi continui):
un gentiluomo, un ecclesiastico, un cittadino e un contadino, che stavano in piedi
l'altro in mezzo avanti al re e alla regina, e fatta loro una profonda
avanti al re e alla regina, e fatta loro una profonda e umilissima riverenza
alla regina, e fatta loro una profonda e umilissima riverenza, fecero un compendioso discorso
colonne, commessi di varie pietre mischie, e balaustrate. algarotti, 3-114: in
, riparo ed ornamento di pietra, e talora di cotto, di gesso, di
di pilastrini, di basamento o base, e di cimasa. fogazzaro, 7-362:
una ringhiera. pascarella, 501: e avvicinatosi a una delle balaustrate, dietro a
de roberto, 610: l'enorme e nobile monastero, la signorile dimora dei
... le generazioni di soldati e di studenti succedutesi dal sessantasei avevano devastato
il medico, tra fiaschi fasce garza e cotone, curvo su la cimasa della
: cordoni rossi accompagnavano la balaustrata, e ad ogni svolta, nei grandi finestroni ad
: diceva la messa delle dieci, e i suoi poveri li voleva in fila dietro
dell'elemosina. viani, 14-189: e la duchessa maria luisa saliva, sfolgorante,
scalone lucente dalle balaustrate come l'avorio, e tutti si inchinavano e la riverivano.
l'avorio, e tutti si inchinavano e la riverivano. e. cecchi, 5-237
tutti si inchinavano e la riverivano. e. cecchi, 5-237: dall'anfiteatro
fine della messa si schieravano lungo la balaustrata e facevano la comunione tutti insieme. comisso
ringhiera negli antichi velieri (nel cassero e nelle balconate di poppa).
... di noce d'india, e le colonnette, i sostegni,
le colonnette, i sostegni, e i balaustrati che ricorrono di sopra
scala balaustrata sul cui silenzio gli svolazzi e i nuvoli delle allegorie secentesche simulavano la
raggio (con perno a punta verticale e braccio scrivente laterale, e regolazione micrometrica
punta verticale e braccio scrivente laterale, e regolazione micrometrica). = deriv
balaùstro, sm. colonnina disposta a serie e a intervalli uguali, con cui si
coro che posava sopra un legno armato, e di sotto faceva palco ovvero soffittato con
faceva palco ovvero soffittato con bellissimo spartimento e con un ordine di balaustri che faceva sponda
giù nella campagna, di freschi siti e deliziosi con entrovi edifici e macchiette assai
di freschi siti e deliziosi con entrovi edifici e macchiette assai ben toccate, per quanto
une dalle altre, fra il basamento e la cimasa della balaustrata. verga,
mar scintilla fuori / la zona dei palmeti e degli agrumi. idem, 252:
: si appoggiò con i gomiti alla balaustra e lasciò che anche luli, arrampicandosi sullo
balaustri di poppa levano il braccio nudo e suonano le bùccine, fendendo con lo squillo
31: s'inchinano sui balaustri le amiche e guardano il lago. e. cecchi
le amiche e guardano il lago. e. cecchi, 5-196: inginocchiato al balaustro
. bruno, 3-895: ho letti e considerati que'tuoi tre libri nelli quali
de'fanciulli, ciò è balbare, e chiamasi * dio vagitano '. bianco
come si dice, in guardia, e rispose a quel balbettamento con un'attitudine di
tra la schiuma che sopravveniva più copiosa e più sanguigna. chiesa, 1-86: notte
un vento / che non s'ode, e tu tremula rifai / nell'accorato tuo
tuo balbettamento. stuparich, 5-409: e indubbiamente ho pronunciato la parola * dio '
* dio '. dopo tante sottigliezze e complicazioni di linguaggio, pare che questa
spontanea. tutto il resto è involuzione e balbettamento. tombari, 2-149: c'è
: c'è qualche cosa di nuovo e di strano nella voce delle bertucce. non
. non è il solito schiamazzare stridulo e rauco, ma un balbettamento più morbido
un parlar balbettante, tronco, tardo e stentato: che però si stima un
fosse un raro artificio, i balbettanti e gli scilinguati sarieno i più eloquenti del mondo
, 39-vi-33: noi tutti, caduchi uomini e mortali, venghiamo ad essere balbettanti fanciulli
seccata: prende a caso qualche violatore e lo stronca; rompe o stroppia un'arteria
dell'organismo che non lavora più, e vi trovate di fronte ad un miserabile,
partita, di nuovo imbrogliava le carte e lo illudeva con balbettanti reticenze, con
anno, risolutamente fiero sulle gambe forti e diritte, e balbettante con graziosa violenza e
fiero sulle gambe forti e diritte, e balbettante con graziosa violenza e disordine al
e diritte, e balbettante con graziosa violenza e disordine al fine di farsi intendere e
e disordine al fine di farsi intendere e valere. sbarbaro, 1-136: essa,
se si sentiva in grado di ascoltarlo e avutane una balbettante risposta affermativa, incominciò
antiche si traducessero in lingua antiquata, e che fra le leggende balbettanti del duecento
balbettanti del duecento si cercassero le goffe rime e le ruvide frasi che sole possono rappresentare
balbettanti luci dell'aurora subito la raggiungevano e la destavano. balbettare, intr
non possono profferire la lettera r, e in luogo di frate dicono fate, si
balbutire come i latini, ma balbettare ancora e talvolta balbezzare. note al malmantile,
lettere labiali più spesso che le altre e fuori di luogo. verbo originato dalla
che delle labiali è la più facile; e lo dice il linguaggio dei bambini:
: babbo, bua, bimbo, bombo e simili... si balbetta,
: feci diventar bianco come questo foglio e balbettare e ritirarsi come una femminuccia bigotta
diventar bianco come questo foglio e balbettare e ritirarsi come una femminuccia bigotta, un
a destra. pascoli, 907: e questi posa sopra te la figlia / ultima
posa sopra te la figlia / ultima, e quegli il dolce figlio primo, /
i-1-42: dalla dottrina dei generi artistici e letterari derivano quelle fogge erronee di giudizio
letterari derivano quelle fogge erronee di giudizio e di critica, mercé le quali innanzi a
palazzeschi, i-288: ma la serva giunta e il suo spavento fornitagli la forza di
di connettere, principiò a balbettare; e balbettava anch'essa poverina, l'uno credendo
. baldini, 6-225: con viso e voce d'angelo ella mi chiese: «
sua voce, un momento prima limpida e tranquilla, si intorbidava e incominciava a
prima limpida e tranquilla, si intorbidava e incominciava a balbettare. -figur.
chiama. 2. tr. e intr. figur. essere alle prime manifestazioni
.). 3. tr. e intr. divulgare insulse dicerie. d'
specie di sacrestia io mi sia imprigionato, e che il legno del vecchio coro mi
legge molto, non si medita, e si copia; parlando sempre, si svapora
bile generosa che fa sentire, pensare, e scrivere fortemente: per balbettar molte lingue
propria, ridicoli a un tempo agli stranieri e a noi stessi. berchet, 330
, 330: corre la cara famigliuola, e innalza / le pargolette mani al suo
fece il viso rosso, s'alzò, e cominciava a balbettar qualche scusa. leopardi
voleva dire un monte di cose; e invece mugolava confusamente e balbettava delle parole
monte di cose; e invece mugolava confusamente e balbettava delle parole tronche e sconclusionate.
mugolava confusamente e balbettava delle parole tronche e sconclusionate. nievo, 304:
ficcava dentro mogio mogio, facendosi piccino e balbettando delle scuse, o almeno non
ciò che vorrebbe. pascarella, 717: e dunque perché non ha la sua croce
non sapendo dirle altro apro le braccia e balbetto: -l'ho smarrita. marotta,
3-16: antonio socchiudeva gli occhi beato e balbettava: « facciamo colpo, eh
decimottavo. balbettato re, agg. e sm. (femm. -trice).
'l tempo della vita sua balbetticò, e fu scilinguato. buti [manuzzi]:
, 2-512: il balbettìo continuava puerile e buono ed era straziante di udirla dichiararsi tanto
, 237: la folla si calmò e cominciò a ripetere con un minuto balbettio la
case più deserte. campana, 116: e l'amaro, l'acuto balbettìo del
come i latini, ma balbettare ancora, e talvolta balbezzare, e più fiorentinamente,
balbettare ancora, e talvolta balbezzare, e più fiorentinamente, brogliare o barbugliare.
o barbugliare. balbo, agg. e sm. letter. che ha difficoltà a
femmina balba, / negli occhi guercia, e sovra i piè distorta, / con
distorta, / con le man monche, e di colore scialba. buti, 2-444
quale distortamente parli, perché è balba e tartaglia. vellutello [purg., 19-7
sogno una femina balba, una femina scilinguata e mal parlante. sacchetti, 9-8:
sacchetti, 9-8: era piccolissimo iudice, e avea una foggetta in capo foderata d'
lui, sente le balbe note, / e vorria fargli vezzi, e si ritiene.
note, / e vorria fargli vezzi, e si ritiene. tasso, n-iii-549:
com'udite, ma pur assai vera e fedel interprete de l'animo. cesarotti
indi è che, dopo cento / e cento lustri, il postero fanciullo / con
2. per estens. c. e. gadda, 120: messi il grifo
. gadda, 120: messi il grifo e le zampe dentro e sotto dal cumulo
: messi il grifo e le zampe dentro e sotto dal cumulo della gianda, dirà
[il porco] la sua cupida e sensual fame con le vèntole balbe degli orecchi
fame con le vèntole balbe degli orecchi e immane gaudio di tutto il cilindro del corpo
accidentale non possono profferire la lettera r, e in luogo di frate dicono fate,
dicono fate, si dice non solamente balbotire e balbutire come i latini, ma balbettare
: non articolava così bene la voce, e anzi... più tosto qualche
dolore che intorno al core se le inchiavò e sì fieramente lo strinse, che ella
oltra dire, cominciò a perder la favella e balbutire parole mózze, che da nessuno
erano intese. bocchelli, ii-372: e vedi, -balbutì con un pallido sorriso penoso
balbettare. boccaccio, i-64: e la loro lingua, che apertamente narrar
: cominciò a torcerse tutto de mano e de piedi, e urlare forte, e
tutto de mano e de piedi, e urlare forte, e balbuziare con la lingua
e de piedi, e urlare forte, e balbuziare con la lingua senza mandar fuora
deriv. da balbutire (pres. balbutisco e balbùzio) con scambio di coniugazione.
nel parlare intoppava ogni tanto nella balbuzie e allora si fermava e per un poco,
tanto nella balbuzie e allora si fermava e per un poco, guardando fisso..
xiv). balbuziènte, agg. e sm. e f. affetto da balbuzie
balbuziènte, agg. e sm. e f. affetto da balbuzie; che
. fanno gli occhi rossi, marcidi e lacrimosi, il viso malsano e di cattivo
, marcidi e lacrimosi, il viso malsano e di cattivo colore, le mani tremanti
la mia zia... tanto pianse e tanto mi pregò che io dicesse che
vorrei, monna zia. -ella tosto corse e in un batter d'occhio me né
ancora irta di selvatichezza dantesca... e balbuziente d'imprecisioni galileiane. d'annunzio
tozzi, i-412: era un uomo alto e magro, con i baffi quasi del
con la voce nasale; balbuziente; e ogni sera sempre briaco. govoni, 2-196
la voce d'uomo più sicura / trema e si fa, spezzata e balbuziente /
/ trema e si fa, spezzata e balbuziente / la conchiglia dell'eco, /
cibo per qualunque luna; / e tal, balbuziendo, ama e ascolta /
; / e tal, balbuziendo, ama e ascolta / la madre sua,
il corpo, / balbuzzisce la lingua, e fioche e mozze / dal petto
balbuzzisce la lingua, e fioche e mozze / dal petto escon le voci.
verdire, ecc.; e ritenuta per vera e sicura la lezione dello
, ecc.; e ritenuta per vera e sicura la lezione dello stampato,
z in vece d'un /), e che quindi doveasi ricavarne non già
ger. balbutiendo, ecc.) e non è da escludere che dante leggesse conservando
* babilonia ', la città dissoluta e maledetta). baldracchésco, agg
di vuoto furore, di fosca ignoranza e di baldracchesca volgarità. baldraccóne, sm
o cosa malamente invecchiata. c. e. gadda, 3-23: alcuni pochi [
municipale 1888: altri scivolano via lisci e laccati di bianco, modernissimi, ermetici.
de'priori dell'arti...; e fu loro ordinato, per simile modo
simile modo delle sette arti, gonfaloni e arme: ciò furono, i baldrigari
ritaglio di panni fiorentini, calzaiuoli, e pannilini, e rigattieri) la 'nsegna
fiorentini, calzaiuoli, e pannilini, e rigattieri) la 'nsegna bianca e vermiglia
, e rigattieri) la 'nsegna bianca e vermiglia. = i testi di g
i testi di g. villani leggono baldrigaro e baldigraro: cfr. lat. mediev
lungo fino a 20 m, con capo e bocca molto grandi (invece dei denti
acqueo che si condensa all'aria (e abita i mari freddi, emigrando periodicamente
cibo: piccoli molluschi, crostacei, e di acque più calde, per la
è uno grande pesce di mare, e molti lo chiamano balena. e molte volte
, e molti lo chiamano balena. e molte volte rimane in secco, per
, per basso di fondo... e questo è il pesce che ricevette giona
per lo grande luogo ch'egli era. e questo pesce s'alza tanto dall'acqua
, il vento vi rauna suso rena, e nasconsi erbe, tanto che molte volte
veggiono ciò, si credono sia isola, e scendovi suso, e ficcano in suso
credono sia isola, e scendovi suso, e ficcano in suso i pali nella rena
torre tali esecutori a marte. / e s'ella d'elefanti e di balene /
. / e s'ella d'elefanti e di balene / non si pente, chi
, chi guarda sottilmente / più giusta e più discreta la ne tene. landino,
180 [inf., 31-52]: e se volesse dire che genera [la
grandezza tutti gli altri animali terrestri, e le balene, che sono maggiori che gli
nientedimeno gli uomini sono superiori d'ingegno e d'industria, con la quale non solamente
, oltre a tutti gli altri quadrupedi e terrestri animali, grandi e di smisurate
altri quadrupedi e terrestri animali, grandi e di smisurate forze, e così ancora le
, grandi e di smisurate forze, e così ancora le balene oltre a tutti
, li marinari lo gittarono in mare, e la balena lo inghiottì. bibbia volgar
inghiottì. bibbia volgar., viii-228: e lo signore iddio sì apparecchiò uno grande
balena) acciò ch'egli inghiottisse iona: e stette iona tre dì e tre notti
iona: e stette iona tre dì e tre notti nel ventre del detto pesce.
quivi si vede scoprir la balena / e far talvolta navili affondare. boiardo, 2-13-66
lenta lenta, / ché molto è grande e de natura grave; / de giongerla
in mare delle balene, gran capidogli e de'navili. sannazaro, 10-158: ti
farò prendere la cenere dal sacro altare e a due mani per sovra 'l capo
6-36: pistrici, fisiteri, orche e balene / escon del mar con monstruose
mar veduta fosse; / undeci passi e più dimostra fuore / de tonde salse le
: sorbisce il mare in una boccata e lo sputa nel viso al suo nimico,
pesci, le balene, le navi e gli uomini che dentro vi sono. sassetti
/ chiama da un'alta rupe; e dentro all'acque / d'amore ardon
acque / d'amore ardon le foche e le balene. idem, n-iii-922: io
cose non belle, come la balena e l'orca. galileo, 264: qui
mare dovrebbe esser tutto pieno di lische e di squame, perché tali sono le balene
tali sono le balene, i tonni e gli altri pesci che l'abitano. marino
per le vie profonde / la smisurata e ruvida balena. / va dietro a la
balena sorba gran quantità di acqua, e misti con essa i pesciolini; poi stringa
bocca, spremendo fuori l'acqua, e quelli vi restino trattenuti quasi in rete
assediati da'diaccioni nel porto di arcangel e nel mar bianco. mascheroni, 834
snelli colle curve schiene / uscir danzando; e mezzo il mar coprirò / col vastissimo
il mar coprirò / col vastissimo ventre orche e balene. cattaneo, iii-1-332: il
tardo osservatore raccolse interi scheletri di balene e delfini, e gli ossami degli elefanti
interi scheletri di balene e delfini, e gli ossami degli elefanti che vagavano per
45: buio, per noi, e terrore / e crolli di altane e di
, per noi, e terrore / e crolli di altane e di ponti / su
, e terrore / e crolli di altane e di ponti / su noi come giona
veduto fuggire balene tra schiume di sangue / e inseguirle e innalzarsi le code e lottare
tra schiume di sangue / e inseguirle e innalzarsi le code e lottare alla lancia.
/ e inseguirle e innalzarsi le code e lottare alla lancia. 2. industr
di balena: lamine cornee molto elastiche e flessibili, ricavate dai fanoni della balena
bianco, comperato da carsana a due lire e set- tantacinque e che tutto consunto,
carsana a due lire e set- tantacinque e che tutto consunto, spezzato nelle balene
che vagano nell'aria i fruscii soffici e spenti d'un corpo che si spoglia:
si spoglia: forcinelle, spilloni, e stecche sottilissime di osso di balena che
che saltano dal busto. c. e. gadda, 67: la fiancata della
: la fiancata della signora, babordo e tribordo, aveva munizione d'una corazzatura
una corazzatura completa di stecche di balena e fil di ferro. 3. tecn
ai forti. pulci, 19-7: e disse: che credevi tu far, matto
balene. = lat. ballèna e ballacna, prestito dal gr. cpdxatva.
. astron. costellazione equatoriale (a e dell'acquario e a s dei pesci e
costellazione equatoriale (a e dell'acquario e a s dei pesci e dell'ariete)
e dell'acquario e a s dei pesci e dell'ariete), la cui stella
commosso [l'aere] fa vento, e più forte concitato fa balenamenti e tuoni
, e più forte concitato fa balenamenti e tuoni. cellini, 2-42 (377
377): molti ispaventati si partivano, e alcuni astuti, venuti a vedere e
e alcuni astuti, venuti a vedere e non si potendo discredere di quel balenamento
dà barbagli di luce; che appare e dispare, a intermittenza. -anche
, saltare oltre i mucchi dei cadaveri e degli arredi, affondare le spade nelle carni
verdeargento, tutto era infanzia, speranza e bontà, / perché tu le camminavi
anche le vecce sono inverdite sull'altare e una luce balenante d'oro irradia tutta la
la chiesa. gozzano, 330: e venne il '7o, vennero i giorni balenanti
altre incise forte come cammei, altre rapide e balenanti come enimmi. alvaro, 2-7
balenante battaglia. balenare, intr. e impers. [baléna). lampeggiare
rintruona. berni, 39: tonava e balenava a più potere, / cadevon le
arda, / come di fiamma gravida e di lampi. idem, 19-47:
pastor, quando fremendo intorno / il vento e i tuoni, e balenando i lampi
/ il vento e i tuoni, e balenando i lampi, / vede oscurar di
, 204: sovente balena, / e taciturno poi / il ciel si rasserena.
9-32: tremò l'isola al colpo, e tremò il letto / del fiume;
tremò il letto / del fiume; e sparve tosto ogni splendore: / balenò il
ma squarcia il seno delle medesime nuvole, e balena, e trema, e tempesta
delle medesime nuvole, e balena, e trema, e tempesta, e si accende
, e balena, e trema, e tempesta, e si accende anche in fulmini
balena, e trema, e tempesta, e si accende anche in fulmini formidabili.
d'annunzio, ii-949: tutto è tacito e puro. non balena, / non
per balenare. cardarelli, 1-99: e come forse anch'essi [i gabbiani]
2. intr. risplendere di colpo, e a tratti, di luce viva,
; / ma chi prende sua croce e segue cristo, / ancor mi scuserà di
di cristo. tasso, 19-70: e repente fra i nuvoli del pianto, /
pianto, / un soave sorriso apre e balena. marino, 7-51: vola su
/ sen'esca il riso appena; / e 'l guardo, che balena, /
, qual dee essere degli uomini ingegnosi e profondi che per l'ingegno balenino in acutezze
per la riflessione non si dilettino dell'arguzie e del falso. forteguerri, 12-35:
forteguerri, 12-35: si ferma, e vede che tra scoglio e scoglio /
si ferma, e vede che tra scoglio e scoglio / d'ora in ora una
gratissimo balena, / onde l'eletto e nitido / parlar, che l'alme affrena
, vi-454: alza la luna, / e quel lume gentil sulla tua bruna /
gioia. carducci, 1008: tra ciglia e ciglia sotto le visiere / balena il
: viva nino bixio!... e mille braccia si alzarono a lui,
poi impallidì, gli balenarono gli occhi e ci volse le spalle. cantoni,
i-462: ma per fare i vini bastatoli e buoni, così di poggio come di
, bastàio), sm. ant. e dial. facchino.
cosa. balducci pegolotti, 121: e per bastagi quando si posa [il
piombo], denari 1 per cantaro. e per bastagi a conducerlo a casa,
11-42: miseramente passò di questa vita, e il corpo suo con due bastagi e
e il corpo suo con due bastagi e un famiglio fu portato alla chiesa. l
: dipoi vennono gli stimatori del soldano, e 'l consolo de'franceschi e de'pellegrini
soldano, e 'l consolo de'franceschi e de'pellegrini, e bastagi, cioè portatori
consolo de'franceschi e de'pellegrini, e bastagi, cioè portatori, e tolsono
, e bastagi, cioè portatori, e tolsono noi e'nostri arnesi. ser giovanni
30: menò seco dodici bastagi, e misesili in casa dall'uscio di dietro in
di dietro in una sua cella, e dié loro bere e mangiare quantunque e'
una sua cella, e dié loro bere e mangiare quantunque e'vollero. piovano arlotto
istieno infiniti bastagi per portare gli uomini e robe in terra, e sempre vi se
gli uomini e robe in terra, e sempre vi se ne truova infinita moltitudine
bartoli, 40-ii-31: perciò il carreggio e le some, e i bastagi e i
perciò il carreggio e le some, e i bastagi e i trafficanti per su
carreggio e le some, e i bastagi e i trafficanti per su e giù quella
i bastagi e i trafficanti per su e giù quella strada vi sono dì e notte
su e giù quella strada vi sono dì e notte in calca. bertola, 119
marinai, bastagi, uomini di città e di campagna ad un tempo?
nel 1231, a ragusa nel 1347; e si trova nei dialetti meridionali bastasu e
e si trova nei dialetti meridionali bastasu e vastasu 4 facchino, monellaccio ':
(docum. nel sec. xiii) e anche [navis] bastasia 4
tarsi al muso dei giumenti, e altri simili arnesi e barda
muso dei giumenti, e altri simili arnesi e barda ture, a uso
ièna: a tutto potere; quanto e come più si possa. sacchetti
chi non si sa partir da loro, e sta con essi a bastalèna,
. = comp. da bastare e lena (v.).
a mezzo marzo vi saranno; e non trovandola, che ne tolga per ciascuno
eglinon era aiutato dalla sua sanctità e dagli altri cristiani. pulci, 1-24:
pulci, 1-24: la forza e 'l mal voler giunta allo 'ngegno, /
sai che può il tutto; e noi non siàn bastanti: / questi perturban
/ materia c'è da camera e da piazza. boiardo, 1-1-49: se
stanti. ariosto, 28-74: e in presenzia di molti gli la diero /
la diero / per moglie, e dote che gli fu bastante. castiglione,
, 375: crudel spettaculo, e bastante a temperar le voluntà umane
bastante a temperar le voluntà umane e ritrarle dal desiderar troppo efficacemente le soverchie
noi? -io quel bianco vitello e tu 'l montone. p. f.
giam bullari, 452: e conoscendo non esser bastante per se mede
. f. d'ambra, xxi-n-51: e chi sarà bastante a questo?
a chie dere cose possibili e non quelle che non si ponno. si
portoghesi restassero signori di tutte l'isole, e fare i popoli cristiani; e
e fare i popoli cristiani; e così lo fece porre in opera dal
ma i franchi in terra asciutta e non amena / già non saranlo
trattato con papa nicolò l'anno 1289, e questo ancora, ciascuno da sé,
di stuzzicare l'ingegno quanto posso, e forse l'autorità del suo commandamento,
la loro piccio- lezza, di attività e vigore bastante a resistere all'azione del
all'azione del calore che vi ritrovano e che gli penetra, si riducano subitamente
penetra, si riducano subitamente in vapori e bollicini. goldoni, i-670: gli
: egli era uomo di molto ingegno e più originalità, di una bastante coltura,
originalità, di una bastante coltura, e di un ferreo carattere. cuoco, 1-155
non far quel matrimonio ». « e vi par codesta una ragion bastante,
già del fato mortale a me bastante / e conforto e vendetta è che su l'
fato mortale a me bastante / e conforto e vendetta è che su l'erba /
, / il mar la terra e il ciel miro e sorrido. idem,
mar la terra e il ciel miro e sorrido. idem, 1012: a me
me pare che la noia stessa, e il ritrovarsi privo di ogni speranza di
ritrovarsi privo di ogni speranza di stato e di fortuna migliore, sieno cause bastanti
occhio sopra un certo fagottino fatto in fretta e appena bastante per muoversi di qui a
l'uomo considerato come un essere autonomo e bastante a se stesso, che ha nella
ha nella sua natura 1 suoi fini e i suoi mezzi, le leggi del suo
del suo sviluppo, della sua grandezza e della sua decadenza. nievo, 738:
replicare qualche aria che incontri piacere, e ciò per non fare campeggiare alcune poco decenti
ad alcuna volontà di chi abbia vigore e destrezza bastanti a piegarla e ad intesserla
abbia vigore e destrezza bastanti a piegarla e ad intesserla pur nelle ghirlande più agili
ad intesserla pur nelle ghirlande più agili e nei festoni più sinuosi. pea,
pellegrino non lo volle [il pane] e mostrò il tascapane: ne aveva ancora
benissimo [delle parole] invece; e se anche qualche passaggio non lo ricordava
poteva sgomentarlo, perché aveva bastante fantasia e disinvoltura per inventare. 2.
zio, che era uomo militare, e severo, e che bastantemente notiziato delle cose
era uomo militare, e severo, e che bastantemente notiziato delle cose storiche e
e che bastantemente notiziato delle cose storiche e politiche nulla intendeva né curava di nessuna poesia
venir fuori non ho brutta maniera, / e fo bastantemente le mie parti; /
genio onde cantare i suoi pregi, e svolgere un soggetto intentato. manzoni,
(28): « sapete voi quante e quante formalità ci vogliono per fare un
professione alcuna di studi né di scrivere, e leggono solo per passatempo. tommaseo-rigatini,
arte? panzini, ii-131: pasqualino e compagni non si trovano mai bastantemente abbigliati
bene si guarda, di torre ogni sete e ogni mancanza, e apportare ogni saziamento
torre ogni sete e ogni mancanza, e apportare ogni saziamento e bastanza;.
ogni mancanza, e apportare ogni saziamento e bastanza;... e in
saziamento e bastanza;... e in loco di bastanza recano nuovo termine,
dare la promessa bastanza del cotidiano vivere e de'vestimenti. boiardo, 2-15-30: or
/ assai ne ho de uno, e più che di bastanza. berni,
bastanza: abbastanza, d'uso ant. e poi letter. rispetto alla forma più
a torre, le cose de'cittadini e loro masserizie e arnesi,...
le cose de'cittadini e loro masserizie e arnesi,... e torsi delle
loro masserizie e arnesi,... e torsi delle cose da vivere oltre a
oltre a bastanza. ariosto, 287: e che pegno ho io da darli?
che n'ha, beneficare quanto potessi e suoi servidori. firenzuola, 331: a
sassetti, 335: de'casi miei e delle cose di qua ve n'arà ragguagliato
sconvenevole a bastanza, seguiamo oltre, e consideriamo la differenza che segue. bruno
, potesse a bastanza vencere, debellare e supprimere la falsità, ha pure fissato
, 3-326: ma perché credo sufficiente e a bastanza l'aver in questo accennati
a convincere i capaci di ragione, e desiderosi di saper il vero, erano a
facilmente senza libri a portata di mano e volendo stringere la « cosa » con parole
cresciuto per piove non usate, e spandendosi più che non potrebbe esser creduto,
potrebbe esser creduto, per grandezza e per bastanza disfece tutte le magioni
aeternitatem, cioè per la bastanza e per la durata. giov.
mandargli mille dugento lancie,... e per mare due galee sottili e
e per mare due galee sottili e quattro bastarde. lorenzino, 247: è
, perché gli arà fra palandre e galee bastarde e sottili, meglio che 450
arà fra palandre e galee bastarde e sottili, meglio che 450 legni di remo
che 450 legni di remo, e circa 50 navi e galeoni. botta,
remo, e circa 50 navi e galeoni. botta, 6-ii-375: apparecchiarono
con un numero grandissimo di battelli e di bastarde; gli uni e le altre
battelli e di bastarde; gli uni e le altre piene di soldati e
gli uni e le altre piene di soldati e d'ogni sorta d'armi da
, a indicare ciò che non ha forma e caratteri ordinari, normali.
in uno stile freddo, confuso e bastardissimamente boccaccesco. = comp.
57-28 (v-32): bracchi segugi veltri e cani alani, / e d'
veltri e cani alani, / e d'altre varie razze bastardate.
gnato o di terracotta, con manici e con coperchio, per cuocere vivande
fare l'acquisto. pananti, ii-63: e gli uccelli a
squallido e scialbo, su'ghiacciai candenti, / regna
viso ai poggi, o serchio, / e la città dal l'arborato
/ il tesoro. slataper, 1-100: e il tuo sguardo si spande fraternamente
firenze sempre usò nuova generazione di gente, e di diverse contrade. avvenne un dì
era uno che avea nome ser naddo, e ghirello mancini, e altri; di
ser naddo, e ghirello mancini, e altri; di che una mala lingua di
metterli in giuoco a dire delle loro e dell'altrui. storia di fra michele
storia di fra michele, 72: e feciono uno cerchio de'cavagli, onde
poca gente potè entrare nel cerchio; e io non v'entrai, ma salii
: altre [dolcezze] poi sono e possono ogni ora essere senza fine; sì
vedere la sua donna... carolando e danzando muovere agli ascoltati tempi degli strumenti
agli ascoltati tempi degli strumenti la schietta e diritta e raccolta persona, ora con
tempi degli strumenti la schietta e diritta e raccolta persona, ora con lenti varchi degna
empiendo di vaghezza tutto il cerchio, e quando con più veloci trapassamene, quasi
qual di ballo / cerchio girando in vaghe e varie forme. g. gozzi
gozzi, 1-107: i villanzoni pur suonando e l'orso ballando... vi
attaccò con fragore, smorzandosi subito, e al centro del cerchio dei paralumi comparve una
del cerchio dei paralumi comparve una donna e cantava. 19. crocchio, gruppo
(44): dinanzi ho 'l cerchio e di drieto la schiera / di gente
, vi capitò uno con uno popone; e lodandolo coloro, il cieco lo volle
coloro, il cieco lo volle toccare e fiutare e disse: « questo debbe
, il cieco lo volle toccare e fiutare e disse: « questo debbe essere uno
il nostro commissario, con tante rampogne e infinite infamie contro a quello, che
: molti i quali vogliono esser creduti e detti gentiluomini... si pensano
animali a loro simili si mettono la giornea e dicono: -io ebbi la tal
: -io ebbi la tal donna e la tale, e cotale è amica del
ebbi la tal donna e la tale, e cotale è amica del mio compagno,
.. andò a casa a vederlo, e per le piaze e cerchi ne favellò
casa a vederlo, e per le piaze e cerchi ne favellò. marino, 7-72
/ di lieta gente un largo cerchio e folto, / ch'invitandolo seco al
in un cerchio di filosofi giovani, e non esperti di somiglianti materie. g
leopardi, v-m: guarda bene nei cerchi e nelle compagnie, che tu non istessi
come si direbbe oggi, un collegiale e putiva di scuola... pure si
si tenea già un grand'uomo, e aveva già il suo cerchio di entusiasti,
combriccole, la letteratura delle fredde arguzie e dello stento? 20. cinta (
città s'empiè più d:. gente e di popolo, e crescendo in
d:. gente e di popolo, e crescendo in borghi e abituri di
popolo, e crescendo in borghi e abituri di fuori della vecchia e piccola città
borghi e abituri di fuori della vecchia e piccola città, poco tempo appresso
] due consoli « ebbe, e cento sanatori, / e dugent'anni
« ebbe, e cento sanatori, / e dugent'anni stette in tal maniera
tostamente a noi), / uccidendo e tagliando. giov. caval
del cerchio della città usciva, e con l'armigera gente della chiesa strette zuffe
cinto / de una muraglia smisurata e forte; / chiamavasi quel cerchio
il labirinto, / che avea cento serraglie e cento porte. lorenzo de'medici
/ quel peso che a salir l'aggrava e lassa, / lassai il bel
si cinsono per sicurtà degli abitanti di fosse e di steccati, in ultimo,
in ultimo, per più sicurtà e per magnificenzia, si cinse di
girando tutte le republiche si sono governate e si governano. tasso, 6-v-2-54: questi