si richiederà per acquistare quelle maniere, e quella fraseologia, e quella onesta disinvoltura
quelle maniere, e quella fraseologia, e quella onesta disinvoltura indispensabilmente necessaria a chi
chi brama di essere intimamente conosciuto, e a chi ha d'uopo d'essere
ecc.) che insorge all'improvviso e con intermittenza. pietro ispano volgar.
a'moti dell'animo, a'sentimenti; e noi, come le pecorelle, gli
di convulsione, si diede a tremare e a rabbrividire che faceva pietà. svevo,
certi oratori che cominciano con l'urlare e quando l'orazione è finita l'accesso
di collera un suo caro balocco, e lo fa in pezzi. nievo, 75
cosa derivassero que * suoi accessi affatto insoliti e un po'anche stizzosi di affabilità.
, 1-296: aveva degli accessi quasi tristi e paurosi di tenerezza. svevo, 3-761
ira perché mi sembrava ch'essa mi deridesse e trassi a me con violenza la tovaglia
la casa dove abitava monsignor della casa, e dopo di lui il bembo; e
e dopo di lui il bembo; e si fece un accesso formato, con
dalli sindaci della comunità di pontremoli, e rimase deciso [ecc.]. boccardo
: il proprietario deve permettere l'accesso e il passaggio nel suo fondo, sempre che
ch'io ho a cotesta chiesa, e con la procura per pigliarne la possessione.
terzo moto chiamato da loro dello accesso e del secesso, secondoché più o meno s'
restare anche obbligata la sua fede, accessoria e con- fermatrice di quella. d.
lingua greca... è principale e non accessorio ad altri studi più importanti.
principale per ora, ché questi accessori e queste sequele verranno consequen- temente aperte.
sp., 24 (412): e, a dir la verità, con
[ediz. 1827 (412): e a dir vero, cogli accessorii che
, che non sono molte quelle [idee e parole] d'una tal sorte,
parole] d'una tal sorte, e d'una tale importanza, e che
sorte, e d'una tale importanza, e che conquistino la loro evidenza a un
la loro evidenza a un tal prezzo, e alle quali si possano attaccare accessori d'
gli elementi che hanno funzione di completamento e di perfezionamento (nelle opere d'arte
un sapore strano dagli accessorii. il vaso e le tazze erano di una capacità e
e le tazze erano di una capacità e di una forma non mai vedute;
per le gabbie, come altalene, beverini e ossi di seppia. idem, 4-73
d'una macchina o simile. è utile e anche necessario all'uso: * gli
, ma in supremo grado l'instruire, e per accessorio il dilettare.
dilettare. accessorista, sm. e f. chi è addetto alle operazioni
primi anni si lasci bene accestire, e non si pretenda di sdegnarla col fare
lupinella... accestisce grandemente, e produce in conseguenza gran quantità di fieno
quindi accestiva. idem, 238: e ripensava dentro sé: che cosa?
iv-4: accestire, far cesto, e si dice delle piante quando cominciano
piante quando cominciano a moltiplicare fusti e foglioline sul ceppo. = *
, che serve a lavorare il legno, e anche come arma: formato da un
tutti i littori de'tuoi compagni, e comanda che mettano mano alle verghe e
e comanda che mettano mano alle verghe e alle accette. boccaccio, 6-50: artifilo
. caro, 11-208: allor sonare accètte e strider carri / per tutto udissi.
, 4-3-155: corre tra'boschi, e con polita accetta / recide il tronco di
penelope, per far cimento del valore e della forza de'proci, presenta loro avanti
a chi avesse avuto potere di caricarlo, e che, scoccandolo, avesse fatto trasvolar
ai vasi del vino o dell'acqua e dentro anche alle tazze dove si beve.
, 6-309: alberi morti per siccità e da anni e anni abbattuti senza misericordia
alberi morti per siccità e da anni e anni abbattuti senza misericordia dall'accetta.
iii-45: molti erano già al lavoro e nel silenzio del mattino si sentiva il picchiar
, 2-193: guardava il ferro dell'accetta e lo lisciava con una mano: il
il ferro arrotato da poco, luccicava. e. cecchi, 6-279: e davano
. e. cecchi, 6-279: e davano d'accetta, rimondando rami morti,
potendo tutti così attesamente intendere a dio e alle orazioni. tommaseo [s. v
attualità, contrapposto delle idee di potenza e d'abito; e da attività, contrapposto
idee di potenza e d'abito; e da attività, contrapposto di passivo e
e da attività, contrapposto di passivo e di operoso nella disposizione; e potrebbe significare
passivo e di operoso nella disposizione; e potrebbe significare l'operosità molta e più
; e potrebbe significare l'operosità molta e più o meno efficace negli atti o continui
o frequenti. non ogni attività della mente e del cuore può essere attuosità.
, quantunque l'uno di gente solinga e contemplativa, l'altro di persone trattabili
, ii-10-136: perché ti atturi il naso e mostri schivo? ariosto, 145:
la mia donna, che d'acerbo e duro / mal è premuta ed ogni
membro ha stanco. idem, 33-121: e molta feccia il ventre lor dispensa,
ariosto, 40-17: chi questa cosa e chi quell'altra getta / dentro alla
piena et atturata in fretta, / e fatto uguale insin al muro il piano.
attutare, tr. ant. e letter. attutire, mitigare, quietare
i-2104: ma maestria conchiude / la forza e la vertude, / e fa 'ndugiar
la forza e la vertude, / e fa 'ndugiar vendetta, / e alungar la
, / e fa 'ndugiar vendetta, / e alungar la fretta, / e mettere
/ e alungar la fretta, / e mettere in oblia, / e atutar follia
/ e mettere in oblia, / e atutar follia. guittone, ii-213: ch'
. villani, 10-169: il campo e oste de'fiorentini fu a grande rischio,
lascivo amore, che attuti ogni superbia e alterezza d'animo umano. bisticci,
180: con l'arte di dolcezza e loquenza... attutavano l'arrabbiata
congiugazione..., è propriissimo e bellissimo verbo, il cui significato non
, or comprimere, or retundere, e talvolta extinguere. b. davanzali, ii-73
, con succo di cavoli bevuto vince e attuta il vapor del vino. baretti,
volontà ribelli con un volere più forte, e di attutare le paure, di vincere
un buon motivo. dossi, 195: e l'omicidio, agghiacciante parola, non
diceria nella quale il parliere reca cagioni e ragioni et argomenti per li quali attuta
ragioni et argomenti per li quali attuta e menoma et indebolisce
. francesco da barberino, ii-2i2: e, vizio ovrando, tu cacci vertute;
vizio ovrando, tu cacci vertute; / e con vertù lui discacci et attute.
molto s'avacciarono a soccorrere ettore, e maravigliosamente attutaro li greci. andrea da
. andrea da barberino, 1-52: e 'l danese, che voleva atutare la
cioè per attutare le lingue de'maldicenti e mostrare la sua innocenza. vico,
: s'attuta, cioè si spegne e viene meno. alberti, 27: l'
qui pon fine a le morti, e in lui quel caldo / disdegno marzial
era buona, buona anzi tutto; e in anime così fatte perfino la
avanza, / che cela lo procaccio e stanne muto / non s'atutasse per dimo-
: onde attutata s'era veramente / e la polvere e 'l fummo. =
attutata s'era veramente / e la polvere e 'l fummo. = lat. *
che di questo...; e nel suo sentimento cercò d'immergersi,
f. giambullari, 325: con rovina e strage grandissima (se vorrete esser que'
lettere chinesi. nievo, 295: e le fatiche corporali e la vita selvatica e
, 295: e le fatiche corporali e la vita selvatica e vagabonda attutirono per
e le fatiche corporali e la vita selvatica e vagabonda attutirono per allora...
per allora... gli istinti focosi e sensuali. d'annunzio, iv-1-456:
per attutire alquanto questo fuoco che mi divora e mi rende incosciente e malato, penso
che mi divora e mi rende incosciente e malato, penso di fare un'escursione.
del crepuscolo attutiva a poco a poco e riempiva. 2. figur. intontire
dal canale, dall'acqua che inghiotte e attutisce. palazzeschi, 4-70: non
. capponi, ii-243: l'arti e il populo rimasono contenti, promettendo a'
... il romore attutirebbe, e che ciascuno poserebbe l'armi. redi
: ho voluto dar tempo al tempo, e che col tempo appoco appoco si attutisse
che col tempo appoco appoco si attutisse, e si smorzasse quella mista commozione. pananti
l'azione della gravità essendo più languida e più attutita, le parti sue sono state
energia che verso i poli premute, e quasi dissi avvallate verso il centro della
un bisbiglio,... ora deliberati e pieni. pratolini, 6-51: al
canti, degli strombettii attutiti dalla distanza e dalla neve. 2. figur
dai pochi cespugli carnosi, dai tronchi e dalle rocce scabre, scolorita dal mare
come una parete rosa, era stata breve e irreale. attutitóre, agg
irreale. attutitóre, agg. e sm. (femm. -trice).
rimembrando m'au zide / e d'amor mi fa languire. idem,
in toscana / a lei ch'auzide e sana / lo meo core sovente.
idem, 19-72 (43): e poi li alamanni in casa avete, /
, / ser vitei bene e fate vo mostrare / le spade lor,
han fessi i visi, / e padri e figli aucisi. idem, 64-2
fessi i visi, / e padri e figli aucisi. idem, 64-2 (171
64-2 (171): amore e gioia, bella gioia, sento / tant'
idem, i-180-100: non se stesso strugge e aucide uomo, ma strugge,
aucide uomo, ma strugge, e aucide altro, acciocché 'l poi strugga
altro, acciocché 'l poi strugga e aucida esso. iacopo da leona, v-358-1
se egli abbia giustamente supposto, e giustamente pretenda, che la già
, si piccava di locuzioni scelte e preziose. = voce dotta,
. da avis * uccello 'e capère 1 prendere '. audace
mostra molto coraggio, sfidando il pericolo e le difficoltà; ardimentoso, ardito.
che seppe molto / d'ogni scienza, e fu grande e audace. marsilio ficino
d'ogni scienza, e fu grande e audace. marsilio ficino, 2-77: gli
/ della città che 'l freno allenta e stringe / a'magnanimi toschi, e i
allenta e stringe / a'magnanimi toschi, e i regni crudi / di quella dea
dea che 'l terzo ciel dipinge, / e i premi degni alli onorati studi,
voglio che vi faccino audace al dimandare e confidente ad ottenere le dimande. ariosto
ci avete insegnato molte belle cose, e fattoci audaci nello usarle. tasso, 11-34
, ed una scala estolle; / e no 'l ritien dura gragnuola o pioggia /
o pioggia / di fervidi bitumi, e su vi poggia. idem, 18-57:
propor mi piace: / uom pronto e destro, e sovra i piè leggiero;
: / uom pronto e destro, e sovra i piè leggiero; / audace sì
ingeniosi, audaci, dissimulatori, iracondi e carnefici. metastasio, 1-2-226: e deve
iracondi e carnefici. metastasio, 1-2-226: e deve / alla tua mente, alla
tua destra audace, / l'italia tutta e libertade e pace. cattaneo, iii-2-382
, / l'italia tutta e libertade e pace. cattaneo, iii-2-382: essi descrissero
rossa, della grossezza d'un braccio e della lunghezza di due uomini, che
sugli arbori ed è molto insidioso, audace e velenoso. carducci, 73: ruinan
« la fortuna aiuta gli audaci, e i timidi caccia via ». idem,
via ». idem, v-121: e in ultimo pur la loda, estimando che
che gli audaci sieno aiutati dalla fortuna e che, per così bella donna,
: tal pensiero mi piace, / e lo spero felice: / che venere
spero felice: / che venere e la sorte aman l'audace.
fra giordano [crusca]: audacissimi e non curanti si portano alla impresa peccaminosa
, iii-349: dico appio audace, e catulo che smalta / il pelago di
di sangue. gelli, i-129: e però siate voi audaci, e non forti
i-129: e però siate voi audaci, e non forti. varchi, 18-1-107:
: ben gioco è di fortuna audace e stolto / por contra il poco e incerto
e stolto / por contra il poco e incerto il certo e 'l molto.
por contra il poco e incerto il certo e 'l molto. idem, 20-4:
inante / a i novi albori, e tien gli audaci a freno. idem,
idem, 763: ma l'aria e 'l vento e 'l mar fede non have
: ma l'aria e 'l vento e 'l mar fede non have: / altri
/ ch'ora è sommerso o va perduto e pavé. segneri, iii3- 72:
petto? menzini, 5-3: audace e baldo / si grogiola in se stesso,
/ si grogiola in se stesso, e ha 'n cui virgilio. piazza, 2-55
. cattaneo, i-1-30: quegli audaci desidera e quelle smisurate aspettazioni, che fremevano allora
eterna, / tela tessendo di sventure e glorie: / uman pensiero a'novi
romperla crede. -per simil. e al figur. boccaccio, iii-n-24:
fuvvi ancor l'audace abete, / e 'l pin similemente. crescenzi, volgar.
ma riescono poi nel trattarli difficili, e nel finirli dannosi. ariosto, 1-1:
l'età fiorita / mancò la speme e la baldanza audace. carducci, 408:
aveva la voce della passione, audace e forte, una voce ch'io non gli
nuova, che sfida l'opinione comune (e indica l'impeto di rottura, la
nelle membra...: bella e audace la figura. 6.
di queste voci arde lo sdegno / e cresce in lui quasi commossa face; /
; / né capendo nel cor gonfiato e pregno, / per gli occhi n'esce
pregno, / per gli occhi n'esce e per la lingua audace. idem,
mie voglie audaci / perdona il furto e 'l temerario ardire: / da le
discendere vid'io / giù in alta e ferrea torre audacemente / in grembo a
che ha di quello che dice, e per il grande lume che sente dentro
, in cui la face / di pietade e d'amore è più fervente, /
o tace, / si tragge avanti e parla audacemente. marino, 3-51:
]: i poeti usano i traslati e più spesso e più audacemente. carducci,
poeti usano i traslati e più spesso e più audacemente. carducci, ii-1-239:
la penna nella tinta, nella piagnente e resplendiente umilità. trattato della fisonomia,
'l lione, cioè ardito; timido e pauroso come lepre. marsilio ficino,
è più forte che l'audacia: e nessuno con più audacia combatte che lo amante
parla l'inglese con molta audacia, e in questo mi lusingo che presto mi verrà
; o dopo il carcere il pensiero e l'animo han preso vigore e un'audacia
pensiero e l'animo han preso vigore e un'audacia di che mi stupisco io
uso pessimo di chiamare paura la prudenza e coraggio l'audacia. carducci, 990
ii-925: riconosco la chioma del leone / e l'affilato viso dell'audacia / e
e l'affilato viso dell'audacia / e l'occhio inesorabile. 2.
chiama fortezza, la quale è arme e freno a moderare l'audacia e la
arme e freno a moderare l'audacia e la timiditate nostra. g. villani,
: a questo hai tu condotto te e me e gli altri per la tua audacia
questo hai tu condotto te e me e gli altri per la tua audacia.
, prese audacia di contendere con gli dèi e d'esserli contrario e molesto. caro
con gli dèi e d'esserli contrario e molesto. caro, 2-3-62: pregola a
a perdonarmela. tasso, 6-55: e sta sospeso [il vulgo] in aspettando
/ avrà la fera lite avenimento, / e se 'l furore a la virtù prevale
sino a lui, da stanze povere e ricche, per dolori veri, imminenti
: un'insensata audacia sembra quasi affilarle e appuntarle l'arme del viso; che è
, v-1-640: una certa arditezza di disegno e di contrasti colpiscono pure, ed è
ed è questa audacia che soprattutto impressionò e svegliò l'emulazione di qualche novatore.
: cara madre, per niente prieghi, e dell'audacia che di pregarmi hai mi
350: del predator fellone / l'audacia e l'insolenza / sì grave oltraggio a
a quella popolazione, ma bensì all'audacia e alla frode di pochi ai quali è
pres. di audire), agg. e sm. disus. ascoltatore,
nuova, 14 (62): e in questo pianto stando, propuosi di dire
significasse la cagione del mio trasfiguramento, e dicesse che io so bene ch'ella
so bene ch'ella non è saputa, e che se fosse saputa, io credo
io credo che pietà ne giugnerebbe altrui; e propuosile di dire desiderando che venissero
., ii-hi-i: e'da sapere chi e quanti sono costoro che son chiamati a
se le mie parole non son fioche / e se la tua audiènza è stata attenta
volte a se medesima fa audiènza l'adorna e umile orazione del vecchio dotto. capellano
, 3-154: dettesi poi in firenze e altrove a predicare..., e
e altrove a predicare..., e aveva mirabile audiènza di popoli e degli
, e aveva mirabile audiènza di popoli e degli uomini dotti. savonarola, iii-195
è molto difficile a l'audienzia, e fa stare e'cittadini là quattro ore per
aver un luogo dove con degnità, e de'forestieri e de la città,
luogo dove con degnità, e de'forestieri e de la città, tu gli possa
va nell'audienza, raguna i compagni e mette il partito che era proposto.
castiglione, 198: non poco timor e dubbio di non poter così ben satisfare a
del lat. audire 'udire 'e dal gr. < pov7) 'suono
. dal tema di audire 'udire'e mutismo (v.). àudio
di un apparecchio televisivo destinata a ricevere e a trasmettere il suono. pratolini
lat. audire 'udire ') e frequenza (v.). audiogramma
grafici che dànno (in scala logaritmica e in funzione della frequenza) i valori
(lat. audire 'udire ') e -gramma (gr. ypdcp. p
dal lat. audire 'udire') e -logia (dal gr. xóyo? 'discorso'
elettrico per controllare la sensibilità dell'udito e registrare l'intensità dei suoni che l'orecchio
formata dal lat. audire * ascoltare 'e dal gr. ji. éxpov '
. neol. che permette di udire e di vedere nello stesso tempo (cinematografo,
è proprio, si riferisce al cinema e alla televisione. montale, 4-324
lat. audire * udire ') e visivo (v.).
bon mezzo fatto. guittone, 34-96: e m'adolza lo cor sovente audire /
lo cor sovente audire / la fermezza e l'ardire / de li an
cristian bon cavalieri. idem, 49-6: e piaccia vo per deo di non soffrire
audite una 'ntenzone ch'è 'nfra l'anema e 'l corpo. idem, 5 7-7
via d'amor passate, / attendete e guardate / s'elli è dolore alcun,
quanto 'l mio, grave; / e prego sol ch'audir mi sofferiate. idem
nuova, 22 (77): e se non fosse ch'io attendea audire anche
tuo padre ». intelligenza, 293: e audivi dolzi boci e concordanti, /
intelligenza, 293: e audivi dolzi boci e concordanti, / e nobili stormenti e
audivi dolzi boci e concordanti, / e nobili stormenti e ben sonanti. bisticci,
e concordanti, / e nobili stormenti e ben sonanti. bisticci, 479:
vedere, la potenzia auditiva per udire, e questo sono e'fini loro, a'
audite da tutti: io son venuto, e ò veduto, e ò vinto.
io son venuto, e ò veduto, e ò vinto. audito2, sm.
ciechi viso, ai sordi audito, e fa parlare li muti. iacopone, 4-47
clamore. intelligenza, 304: l'audito e 'l tatto son li portinieri [del
spesse fiate dalla veduta d'una bella e formosa faccia, e da uno toccamento
veduta d'una bella e formosa faccia, e da uno toccamento di mano, e
e da uno toccamento di mano, e da una fragranzia d'uno soave odore
voci che si generano nella aria rotta, e per il mezzo della aria entrano negli
, sm. stor. ant. ufficio e pratica di auditore. pallavicino,
sotto urbano all'auditorato di rota, e sotto innocenzo al cardinalato. de luca
venalità del- l'auditorato della camera, e del tesorierato. redi, 16-viii-
scienza di retorica vole argomenti chiari e certi, che si facciano credere agli auditori
agli auditori. iacopone, 75-37: e [la croce] me fatt'ha muto
per lor son migliori / le cose piane e grosse. capellano volgar., i-195
fu l'auditore attento per la grandezza e difficultà della cosa. leonardo,
: a me pareva aver detto assai, e massimamente presso a tali auditori. campanella
la poesia consiste in ingannar l'auditore e che però ella conviene più con la pittura
rota, dove istette più tempo, e per la perizia delle leggi, n'acquistò
loro uno auditore di ruota, a invitargli e preparargli che, deposte le private contenzioni
ha data sentenzia. varchi, 18-3-115: e molte cause civili fa udire e terminare
: e molte cause civili fa udire e terminare da'suoi particolari auditori, come
solo, che ha da servire v. e. per auditor generale e consultore della
servire v. e. per auditor generale e consultore della sua persona. tasso,
. sono state con incredibile studio lette e rilette dal diligente messer marcantonio arresio,
nominato auditore dell'esercito spa- gnuolo, e negli affari civili di regno consiglierò gradito.
: furono spediti due delegati a vedere e a provvedere: il tadino suddetto, e
e a provvedere: il tadino suddetto, e un auditore del tribunale. idem,
per mandar là il podestà di milano e l'auditore della sanità. giusti, i-433
reprobi a fare il noviziato d'auditore: e questo dillo pure a chi tu vuoi
questo dillo pure a chi tu vuoi e lascia che si scomiccino. nievo, 643
si scomiccino. nievo, 643: e per me accettai volentieri un posto d'auditore
ipocrita. lippi, 6-97: e perch'egli [baciapile] è auditor d'
d'ipocrisia, / veste cilizio, e con un viso smorto / canta sempre
luogo destinato alle audizioni musicali. e. cecchi, 6-181: è una sorta
all'aperto, per uso di concerti e commemorazioni. comisso, 12-215: egli
culminanti l'uditorio si concentrava nell'audizione e si otteneva il silenzio. =
); cfr. aulore. aùf e aùffa, esci. esprime noia o dispetto
! se li tirò fuori quegli stivaletti e li buttò uno di qua uno di
! -sbuffa il grassone dalla faccia violacea e divenuta gonfia come un pallone: « auff
film mi annoiava, mi feci più ardito e provai a baciarla sul collo. subito
; tutti, intorno, zittirono; e io mi vergognai e cominciai a odiarla
intorno, zittirono; e io mi vergognai e cominciai a odiarla. àuge
rucellai, 2-6-6-262: né la disposizione e fattura più scelta di qualunque delle cose
messico, composto di quasi tutte le provincie e regioni scoperte nell'america settentrionale. manzoni
lui dunque eccotelo in auge, e ogni giorno più s'ingrandiva. soffici,
potesse ricostituire la realtà nella sua sobria e stabile calma. pratolini, 2-127: era
nell'auge del suo epiciclo, e nella sommità del deferente nel celestiale toro,
auge del suo deferente, allora il crescere e il dicrescere è molto grande. e
e il dicrescere è molto grande. e. danti, 1-291: supponendo che.
uccello. salvini, 3-71: e l'unge cavalline, e l'augellesco /
, 3-71: e l'unge cavalline, e l'augellesco / gozzo col capo
anche augei). ant. e letter. uccello. guido delle
guido delle colonne, ii-163: e più ch'augello in fronda so'gioioso
pia, / lo meo cor piange e cria. latini, ii-81: così face
l'augello / c'al tempo dolce e bello / con noi gaio dimora / e
e bello / con noi gaio dimora / e canta ciascuna ora; / ma quando
che li piaccia, / da noi fuge e diparte. francesco da barberino, 63
63: cantan gli augelli in gabia e per li tetti. idem,
destra fanno poi gli augelli maschi, e quelli che tiene sotto l'ala manca
poco a poco / turbar lo sole e apparir la stella, / e pianger
sole e apparir la stella, / e pianger elli ed ella; / cader li
augelli volando per l'àre, / e la terra tremare. idem, 53-
. idem, st., 2-45: e tu pur suoli al cor gentile,
verdura. ariosto, 43-52: lieve e snello / pel fiume andò come per
esser devrieno almeno / le fere irragionevoli e gli augelli, / gl'insensati arboscelli
questi fiumi sonanti, / questi macigni e questi sassi alpestri / i tuoi muti
belli / d'amore a un tempo e di virtù raggianti, / or ci affrettiamo
, iv-367: il lamentar degli augelli e il bisbiglio de'zefiri fra le frondi
soavi che mai. arici, 208: e il redir del vago aprile / per
del vago aprile / per le selve canore e le molli ombre / desti gli augei
/ de l'arte sacra! augei palustri e bassi; / cigni non già,
tra nudi sassi o in verde ramo / e la fera e l'augello, /
o in verde ramo / e la fera e l'augello, / del consueto obblio
petto, / l'alta mina ignora e le mutate / sorti del mondo. idem
tempesta: / odo augelli far festa, e la gallina, / tornata in su
non più le stanze sonanti di risi e di festa / o di bisbigli, come
forma dell'augello: ora anche il collo e il capo col becco, anche la
capo col becco, anche la coda e le zampe. era più grande di un'
2-46: che per via strana, inusitata e nuova / cavalca armato il quadrupede augello
. anguillara, 2-58: intanto eto e piroo, con gli altri augelli, /
che senton della sferza il moto, e 'l vento. 3. dim
li parvuli desiderare massimamente un pomo, e poi, più procedendo, desiderare uno
uno augellino. bembo, 1-223: e fo come augellin, che si fatica
, / l'augellin con la ragna, e la pernice / con la rete e
e la pernice / con la rete e col can tosto si prende. metastasio,
aulente fiore, / lo tempo dolze e serino, / gli auscelletti in fra gli
si saetta. petrarca, 239-3: e li augelletti incominciar lor versi. girone il
come gli altri fanno di maggio, e gli augelletti si sentivano andar cantando d'
medici, i-85: tutte cose piccole e chiamate per vocabuli diminutivi, come praticello,
tace al suo parlar divino, / e canta ogni augelletto in suo latino.
apprendi, / le note attentamente ascolta e 'ntendi, / che madonna dettarti ha per
, / saltar veggendo 1 capri snelli e i cervi /... / e
e i cervi /... / e spiegar gli augelletti al ciel le piume
11: vaghi augelletti che tra fronda e fronda, / ite alternando sì soavi note
d'augelletti; l'erba vi germinava fitta e altissima. panzini, i-556: voi
falco, spogliato tanti nidi, lacerato e ucciso tanti innocenti augelletti. = lat
innocenti augelletti. = lat. tardo e popol. aucèllus, da avicèllus, dimin
. di avis * uccello auggiare e deriv., v. aduggiare e
e deriv., v. aduggiare e deriv. augite, sf. miner
di silicati di ferro, calcio, magnesio e alluminio, cristallizzato nel sistema monoclino,
tr. (augno). ant. e dial. adunghiare, afferrare. -anche
. tirate in un pezzo continuo, e delle commesse di più insieme, con maniere
ammirabile ingegno; sì ben si combaciano, e augnano, che hanno insieme gli effetti
effetti del diverso per la temperatura, e del simile per la continuazione. forteguerri,
augnato sodo, cominciò a ritirare la fune e il gatto veniva a culo addietro per
19-485: il porco fu sollevato di peso e posto rivelto sul culo della cassa.
nel gambo in lato più liscio, e la marza s'augna come d'arbore
italiana (augnare, arrischiare, inceppare e mille altri) ». augnato (
ciono le linee de'loro adornamenti uguali, e simili a l'uno e l'altro
uguali, e simili a l'uno e l'altro, e le congiunsono insieme augnate
a l'uno e l'altro, e le congiunsono insieme augnate. vasari, ii-189
lunghi dodici braccia,... augnati e confitti stabilissimamente l'uno coll'altro.
nelle augnature, incrostature, commettiture, e legazioni di pietre, faceva tremare. b
l'augnature siano l'una all'altra contrarie e capovolte. carena, ii-281: nasello
: essendo che la velocità è augumentabile e menomatile in infinito. augumentare e
e menomatile in infinito. augumentare e augmentare, tr. (auguménto e
e augmentare, tr. (auguménto e augménto). ant. aumentare, accrescere
divenire più potente. -anche intr. e rifl.: crescere, divenire più
debbino rifrenare, le virtù augumentare, e 'l ben comune conservare. alberti,
è atto di tutte le cose, e quelle augumenta, si chiama bene. savonarola
chi può aiutare el regno di cristo e augumentarlo e spegnere el regno del diavolo
può aiutare el regno di cristo e augumentarlo e spegnere el regno del diavolo debbe farlo
con suave passo procedevano,... e con la diversità de'portamenti oltra misura
sempre sono [le virtù] apprezzate e amate, e sempre si desidera augumentarle.
le virtù] apprezzate e amate, e sempre si desidera augumentarle. machiavelli,
vita] elli giudicava fosse bene augumentare e mantenere. ariosto, 15-34: veggio
iii-24: fu oltre a questo dubitazione e opinione di molti, la quale in
. boterò, i-243: la gente e le forze s'augumentano in due modi:
due modi: col propagare il suo e col tirar a sé l'altrui. campanella
vo augumentando la mia [libreria], e quando verrete a firenze la potrete vedere
entro le vene / si sparge il cibo e si augumenta e nutre, / non
/ si sparge il cibo e si augumenta e nutre, / non che l'estreme
non che l'estreme parti, i denti e l'unghie. montanari, i-493:
che que'venti che lo producono, e vanno in esso scaricando l'impeto loro
in esso molta quantità dell'esalazioni nitrose e sulfuree che seco portano. =
.]. 2. agg. e sm. gramm. disus. accrescitivo.
nostri nomi i diminutivi, come cosetta e cosuzza; e gli augumen- tativi,
i diminutivi, come cosetta e cosuzza; e gli augumen- tativi, come casona.
] in processo di tempo, augumentata e di popolo e di chiari uomini,.
di tempo, augumentata e di popolo e di chiari uomini,... potente
più manifestamente la discordia tra prospero colonna e il marchese di pescara augumentata.
augumentata. augumentatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
della provincia d'affrica, uomo fedele e de'monachi e de'poveri amatore,
d'affrica, uomo fedele e de'monachi e de'poveri amatore, e di ogni
de'monachi e de'poveri amatore, e di ogni bene sempre augumentatóre. p.
giambullari, 169: è egli libero e franco? degno di onore? vero
di onore? vero cristiano? difensore e augumentatóre della santa fede? = lat
. segni, 7-64: convengono il nutrimento e l'augu- mento nel subbietto per esser
subbietto per esser l'oggetto della nutrizione e dell'augumentazione, il medesimo. a.
-ónis: cfr. aumentazione. auguménto e augménto, sm. ant. aumento.
istrumento, col quale muove la materia e formala: onde le generazioni e augu-
la materia e formala: onde le generazioni e augu- menti e ancora i loro contrarii
: onde le generazioni e augu- menti e ancora i loro contrarii procedono. lorenzo de'
acquistato [l'onore], s'ama e desidera l'augumento suo con insaziabil desiderio
la quale ebbe da fiesole il principio e dalle colonie lo augu- mento. ariosto
dovea cessare / nascendo il giorno, e ripigliò auguménto. guicciardini, iv-52:
. guicciardini, iv-52: essere ufficio e debito suo pensare all'augumento e alla
ufficio e debito suo pensare all'augumento e alla esaltazione della dignità imperiale. / gelli
, 12-21: nei tempi di ennio e di plauto... era [la
auguménto, ed in quegli poi di svetonio e di tacito nel discrescimento. campanella,
... partorisce diminuzione di mole e auguménto di gravità, e la rarefazione maggior
di mole e auguménto di gravità, e la rarefazione maggior leggerezza e auguménto di
gravità, e la rarefazione maggior leggerezza e auguménto di mole, al che s'aggiunge
le cose condensate maggiormente s'assodano, e le rarefatte si rendono più dissipabili.
capo un canestro di grano... e spargevano un pugno di quel frumento augurale
s'accostino alle favole della grecia, e alla disciplina augurale de l'antica toscana
l'antica toscana. salvini, 12-7-560: e di purpurea augurai toga cinto. vico
incorruttibile! augurare, tr. e intr. anche con la particella pronom
. insieme con euripilo fu ad augurare e a dare il punto. caro, 3-316
3-316: sola cassandra / lo previde e 'l predisse. ella al mio sangue /
/ che mal di quelle nozze augura, e sente. garzoni, 1-403: erano
falchi salutarono augurando ne l'àlto / e il bufolo muggì? 2.
ad augurarvi tutte le felicità per questa e per l'altra vita. nievo,
tante belle cose dovesse essere di grande rilievo e di un merito infinito. carducci,
ii-16-279: dove mi augurate molta felicità e molta gioia, voi mi fate, amica
svegliandola presto, / l'ha baciata e condotta { mi fermerei, cara,
alzò, augurò agli altri la buonanotte e uscì. 3. sperare,
bene, una felicità; per sé e per gli altri). caro,
cielo / riposti i suoi pensieri, e s'augurava / lunga vita e felice.
pensieri, e s'augurava / lunga vita e felice. salvini, 30-1-393: 10
di loro. d'annunzio, iv-1-340: e io m'auguravo, dentro di me
perché una sola volta mia madre uscì e rientrò quasi sùbito. sbarbaro, 5-34:
calcetti. panzini, ii-129: buono e bontà sono augurate parole dei padri ai figliuoli
è detto come benavven- turato, benaugurato e simili. paoletti, 1-2-160: tendono
a rovinare i proprietari, i coltivatori e i lavoratori, e con essi le
proprietari, i coltivatori e i lavoratori, e con essi le campagne tutte; effetti
-ùs. auguratóre, agg. e sm. (femm. -trice).
fu una voce auguratrice di grandezza, e annunziatrice di giubilo. monti, 24-278:
prosperità al regno, attraeva gli sguardi e le speranze de'soggetti. arici, 271
. arici, 271: indarno, e di sognate / sciagure infesto augurator, parlava
secoli freddarsi / creduto ha il sole e in un con quello il mondo.
antico sacerdote (presso i popoli italici e i romani) che aveva l'ufficio di
ara farei di sopra il foco, e d'intorno l'insegne de'pontefici antichi,
l'insegne de'pontefici antichi, degli auguri e degli altri sacerdoti. tasso, n-ii-273
i quali esercitano l'arte con le parole e le danno compimento; altri, già
aruspici, pero- ché risguardavano l'ore e osservavano i giorni ne'lor negozi e
e osservavano i giorni ne'lor negozi e considerano l'interiora de gli animali; altri
, i quali fanno giudicio del cielo e del canto degli uccelli. garzoni,
/ de le campane anch'oggi di primavera e pasqua! = voce
ereditario seguono i giudicii delle stelle, e altre ombre d'augurii. petrarca, 249-13
, 249-13: or tristi auguri, e sogni, e penser negri, / mi
or tristi auguri, e sogni, e penser negri, / mi danno assalto.
246: quando la fortuna ride, e tu piagni; quando ella piagne,
tu piagni; quando ella piagne, e tu sollazza: ella sia in ogni tempo
con griselda n'andarono in camera, e con migliore augurio trattile i suoi pannicelli,
buono augurio, assai più d'allegrezza e di speranza si riempié. idem, i-421
: augurii sono quando uno fa viaggio e una donnola gli atraversa la via: dice
contrista [la ricchezza], / e gli auguri e'prodigi va notando.
sorella cugina, monaca...: e per mia buona auria tolsi quella sportellina
mia buona auria tolsi quella sportellina, e none un sacchetto. tasso, 3-15
fur vani. stigliani, iii-292: e gettonimi in ritrarsi un fior dal seno,
, / in atto che fu studio e parve errore; / di che. augurio
. idem, xiii-60: mentre glauco e i tritoni / pur con le braccia
le braccia lo spingean più forte; / e da le conche torte / lusingavano i
): era l'indizio che aveva desiderato e domandato, e del quale non poteva
indizio che aveva desiderato e domandato, e del quale non poteva far di meno;
, benché nulla terribili per se stesse e materialmente, tutte erano stimati cattivi augurii
augurii. tommaseo, iii-499: abbattuti, e come da malattia presente e come da
abbattuti, e come da malattia presente e come da augurio funesto, dai disagi
che lo tuo regno segna in terra e in mare. pascoli, 919: chi
di uccelli di tutte le sorte, e anche quelli che son d'ombroso augurio
, la cornacchia. baldini, 4-103: e il senso della parola « disperso »
la guerra, qui lo ritrovo intero e angosciante. dessi, 7-14: certi
giusti, i-249: accetto la lode e il buono augurio; l'una vorrei meritare
455: d'augùri / rifulgon liete e suonano di danze / le case. idem
, gli amori / ai baldi giovani e le glorie. d'annunzio, iv-1-443:
contado aveva mancato di portare il dono e l'augurio. mia madre riceveva su
... prendevano un pugno di grano e, a una a una, lo
d'augurio rituale in cui la fecondità e l'abbondanza erano invocate. linati,
si riposava; ed è una bella e auguriosa metafora, per dire che
dire che non era proprio finita e morta. '-bene, male
ed era in effetto, inusitato e mal auguroso. d'annunzio,
annunzio, iv-1-870: un sentimento e un bisogno del mistero profondi e continui
sentimento e un bisogno del mistero profondi e continui davano a tutte le materie circostanti
giordano [crusca]: sono uomini auguriosi e cre denti nelle empie superstizioni
nella roma imperiale) alla moglie (e qualche volta alla madre e alla sorella
moglie (e qualche volta alla madre e alla sorella) dell'imperatore. -per
: come lo imperadore si chiama augusto e la imperadrice augusta, che viene a
corona in su quella. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze,
di chi lungamente avea posseduto il titolo augustale e del re dei romani.
con quella semplicità che è più imperiosa e efficace più d'ogni magniloquenza.
di augusto1. augustano, agg. e sm. stor. luterano di augusta
, regnante (come titolo onorifico e distintivo: vaugusta per sona
purpureo ammanto / ha di regio e d'augusto in sé cotanto. orsino,
/ porrò in luce i gran fatti, e torrò il velo / a le ori
vota che ebbi sempre per l'alto animo e l'augusta grazia e virtù di
alto animo e l'augusta grazia e virtù di lei ora accompagno un sentimento
accompagno un sentimento profondo di riconoscenza e gratitudine. d'annunzio, ii-770
, io sia senz'armi ». / e disdegnai ritrarmi / qual uomo a
maestoso, nobile, solenne, sacro (e ispira rispetto, venerazione).
augusta / il breve, asciutto, e ritondetto piede. varchi, 18-1-85: spogliarono
.., come si dicesse venerandi e quasi sacri, che tanto vuol dire
onde, come pieno di reverenzia e di maestà, fu dato per soprannome ad
favor del cielo in lui riluce, / e 'l fa grande ed augusto oltra il
2-5-174: buona quantità di antiche statue e d'altre anticaglie, di cui la
stata abbondantissima. crudeli, 1-78: e già sul capo augusto / del grande
non ho reputato indegno del mio nome e della mia indipendenza il farmi, per sì
mia indipendenza il farmi, per sì augusta e santa causa, denunciatore e supplichevole.
sì augusta e santa causa, denunciatore e supplichevole. lambruschini, 1-81: ecco
selva di legni carichi di tante speranze e di guai tanti. carducci, 824:
di guai tanti. carducci, 824: e tutto che al mondo è civile,
agresti erano intraprese con una sorta d'incuria e d'insofferenza. saba, 469:
/ fa'-tu [neve] augusta e pudica - un astro spento, / una
g di più, così avesse ampliata e resa più augusta una cifra con uno
cifra con uno zero di più. e. cecchi, 8-41: un vino vecchio
arte cretense come il chianti a masaccio e donatello. = voce dotta,
. dante, inf., 13-68: e li 'nfiammati infiammar sì augusto,
negozio de la mia liberazione in roma e ne la corte d'augusto. muratori,
così. parini, giorno, iii-452: e fien cantati, / s'io scorgo
a quella che a me diede apollo e disse: / canta gli achilli tuoi,
sf. sala per riunioni particolarmente solenni e importanti (del parlamento, del tribunale)
locale dove si tengono le lezioni scolastiche e universitarie. d'annunzio, iv-2-587
patentati) c'è stata sempre, e s'è sempre insegnato. comisso, 12-201
-àula magna: destinata, nelle università (e anche in istituti secondari), a
, dove la domenica venivano i babbi e le mamme ben vestite a visitare i
. boccaccio, v-109: i molti e vari suoni fecero la rilucente aula fremire
iii-356: fra due valli mi fermo ombrose e cupe: / ove si sporge fuor
petto / riverenza, stupor, tema e diletto. parini, giorno, iv-246:
iv-246: al fin più interna, e di gran luce e d'oro / e
fin più interna, e di gran luce e d'oro / e di ricchi tappeti
e di gran luce e d'oro / e di ricchi tappeti aula superba, /
pingui campi, / non aula puote e non purpureo manto / sottrar l'umana prole
romanzieri contemporanei ne parlano a sazietà, e ti conducono dai più luridi tuguri fino
era già piena di pianto; / e già l'aula regia mugghiava, / tale
ollas, quia nullam litteram geminibant »; e isidoro, 15-3-3: « aula domus
». aulèdo, sm. e aulèda, sm. e f. letter
, sm. e aulèda, sm. e f. letter. aulete.
palustre auleda, / istrepire il falasco e la saggina, / subitamente del mio cor
quivi spettacoli con una sua auleda e con una danzatrice mirifica...,
io pera, / aulente lena, e voi mi perderete. giacomo da lentini,
nova ciascuno anno / la grande beltate e lo gaio avenire. gallo da pisa
donato. guittone, 134-2: doglioso e lasso rimase 'l meo core / poi che
: succurre, aulente giglio, veni, e non tardare. fiore, 13-14:
non tardare. fiore, 13-14: e guardi il fior che sì gli par
par aolente. intelligenza, 2: e son aulenti rose e violette. leonardo
intelligenza, 2: e son aulenti rose e violette. leonardo, 2-78: aulente
leonardo, 2-78: aulente: odorifero e suave. carducci, 850:
suave. carducci, 850: e un desio mesto pe 'l rigido aere sveglia
fieno sul forcon m'arreco, / e visito i miei dolci ruminanti. idem
vesti aulenti, / o sera, e pel cinto che ti cinge come il salce
antico (in gre cia e a roma). = voce
'. aulète, sm. e aulèta, sm. e f. letter
, sm. e aulèta, sm. e f. letter. sona
col duplice flauto accompagna / la strofe e la danza corale. idem,
idem, ii-747: fa grido e aduna i tuoi compagni auleti,
l'aulètride dagli occhi / a mandorla e dal seno di cotogna / sta
scanni, / a che i patti mentite e la pace? panzini, iii-479:
in questo volgare, cardinale, aulico, e, come egli lo chiama, curiale
ma nel volgare to scano e fiorentino. manzoni, 938: [dante
, che è d'ogni città italiana, e non par che sia di nessuna »
sia più che decente o scolasticamente rigida e austera. d'annunzio, iv-2-157:
d'alfieri. palazzeschi, i-65: e le campane si salutavano, si chiamavano e
e le campane si salutavano, si chiamavano e si rispondevano, e tenevano ora un
, si chiamavano e si rispondevano, e tenevano ora un loro conversare aulico,
: mi sentii lodare come scrittore aulico e latineggiante. = voce dotta,
amare l'auli- mento dei fiori / e 'l canto de li auselli.
uomini, che con le virtudi auliscono e nelle tribulazioni si pruovano. idem,
le pràtora son piene di verdore, / e li verzier cominciano ad aulire. carducci
il biancospino / intorno al cimitero, e ferma il volo / cantando un cardellino
aulitóso, agg. ant. e poet. olezzante, odoroso.
guido delle colonne, ii-162: e la bocca aulitusa / più rende
. da aùxf) 4 flauto 'e 4 canto '). aulòpe,
di sopra in cerchio andante, / e in giro ricorrente fa ghirlande.
d'aulòpide, cara / a pallade e a pericle, il monte, / con
, il monte, / con la visiera e il nasale. idem, iv-2-1290:
(forse da aùxó? 4 tubo 'e cimò? 4 occhio ').
aulóre, sm. ant. e poet. profumo, olezzo.
guido delle colonne, ii-162: e la bocca aulitusa / più rende aulente
(auliróso), agg. ant. e poet. olezzante, odoroso, profumato
ed aulirosa, / la gola fresca e bianca più che rosa. =
gr. aùxóc * tubo, flauto 'e o-rójxa -aro? 4 bocca ').
: le pene, pazzamente esorbitanti; e, se non basta, aumentabili, quasi
caso, ad arbitrio del legislatore stesso e di cento esecutori. aumentaménto, sm
voi in rimembranza della vostra natività, e per aumentamento delle vostre bellezze,
: senza alcuno contasto furono contenti, e il confermarono, e per più aumentare e
furono contenti, e il confermarono, e per più aumentare e favorare 11 suo
e il confermarono, e per più aumentare e favorare 11 suo stato e potenza le
più aumentare e favorare 11 suo stato e potenza le diedono per insegna e gonfalone
suo stato e potenza le diedono per insegna e gonfalone mezza tarme del comune. boccaccio
pur con ingegno il nostro regno aumentare, e fare di riavere ciò che per adietro
che in ogni atto aumentano libertà, e lascinsi i viziosi signori a'viziosi vassalli
: un sentimento di venerazione imperioso insieme e soave, che, aumentando la fiducia
la fiducia, mitigava il dispetto, e senza prender l'orgoglio di fronte,
orgoglio di fronte, l'abbatteva, e, dirò così, gl'imponeva silenzio.
annunzio, iv-2-816: le voci le parvenze e le essenze degli elementi entravano nell'occulto
essenze degli elementi entravano nell'occulto lavoro e lo aumentavano di suoni, di linee
più autorevole. — anche intr. e rifl.: divenire più potente,
che egli lasciasse gli errori della fede giudaica e ritomassesi alla verità cristiana, la quale
egli poteva vedere, sì come santa e buona, sempre prosperare ed aumentarsi.
casa, 2-2-36: quanto sua maestà monta e aumenta, tanto scendiamo ed abbassiamo noi
noi. 3. intr. e rifl. diventare più grande (in quantità
che convenne che di fuori paresse, e scopersemisi allora ella, non meno che
, sempre n'abondano / in latte e 'n lane, e d'ogni tempo aumentano
/ in latte e 'n lane, e d'ogni tempo aumentano, / quando i
/ quando i boschi son verdi, e quando sfrondano. bembo, 1-45: le
. s'affrettano a venire innanzi, e come i carciofi si veggono aumentare dì per
: nelli corpi trasparenti, qual l'acqua e li cristalli, si vede ella [
ella [la luce] vagheggiarsi, aumentarsi e penetrare come a cose simili, e
e penetrare come a cose simili, e godere e unirsi, e infocare poi
penetrare come a cose simili, e godere e unirsi, e infocare poi le cose
cose simili, e godere e unirsi, e infocare poi le cose che non sono
fuori d'ogni controversia che l'erbe e le piante si nutriscono ed aumentano mediante
dalla terra su per li pori del fusto e rami loro ascendendo, quivi alle parti
con una particella d'umore inconcotto, e superfluo all'animale, allora che si
all'animale, allora che si condensa e dissecca, sempre più si aumentano, sopravvenendone
iv-2-1248: il flutto dei nostri pensieri e dei nostri presentimenti, levandosi e aumentandosi
pensieri e dei nostri presentimenti, levandosi e aumentandosi nel tempo medesimo, ci aveva insieme
della sua disperazione, aumentava la forza e quasi il furore della mia fuga. pavese
, / sempre aumenta d'intorno il frusciare e il fischiare del vento.
: li effetti dello imperio sono alti e prosperevoli ed aumentativi, sì come io
vita ed umore,... aiutato e aumentato dalla terra e dalla piova.
.. aiutato e aumentato dalla terra e dalla piova. segneri, iv-124: se
: era alieno dalle rapine pubbliche, e del bene comune aumentatóre. salvini [crusca
, 282: se bisogna usar parole diverse e non ragionevoli per aumentazione della parte tua
, 1-277: grandissima grazia d'ombre e di lumi s'aggionge alli visi di quelli
porte di quelle abitazioni che sono scure, e che li occhi del suo risguardatore vede
oscurata dalle ombre della predetta abitazione, e vede la parte aluminata del medesimo viso
; per la quale aumentazione d'ombre e lumi 'l viso ha gran rilievo,
lumi 'l viso ha gran rilievo, e li lumi quasi insensibili. salvini, 39-iv-148
all'argomento... della generazione e aumentazione... risponde con franca
aumentazione... risponde con franca e insieme oscura brevità aristotile. 2.
, i-496: o miseri uomini, poveri e d'avere e di consiglio, perché
miseri uomini, poveri e d'avere e di consiglio, perché al piccolo numero di
el corso del quale è al nutrimento e aumento d'essa fiamma. sarpi,
erano state instituite da principio alla conservazione e all'aumento di quelli. baretti,
fondo nazionale non basta sempre all'aumento e alla dilatazione delle idee: convien talora
un colpo di rimbalzo che dalla francia e dall'inghilterra si fa sentire anco tra
una pena che entrasse nella sua pena e la dilatasse. deledda, ii-
domandarono anch'essi l'aumento della mercede e i giorni di libertà accordati agli altri
: la colomba che preda la festuca / e la porta nel nido invidio, e
e la porta nel nido invidio, e voi / alberi silenziosi, a cui le
sogliono formare (in sanscrito, armeno e greco) alcuni tempi del verbo che
ii-23: allora il re s'aumiliò e disse: non piaccia a dio che l'
è alcuno, che s'aumilia malvagiamente, e la sua intenzione è piena d'inganno
: al nemico antico non credere mai, e se s'aumilia nolli credere. fiore
ciascuno che s'aumilia sarà esaltato, e chi si esalta sarà umiliato. ugurgieri,
355: non temiamo la morte, e non ci aumiliamo a niuno delli dei
: non aumiliandosi ad addo- mandare misericordia e perdonanza, andò e impiccossi per la
addo- mandare misericordia e perdonanza, andò e impiccossi per la gola disperato. idem
che 'l suo fiero orgoglio / tu aumili e il suo parlare altero. torini,
d'alcuna cosa per imparare, aumìgliati, e guata tempo e luogo ne la domanda
imparare, aumìgliati, e guata tempo e luogo ne la domanda che fai. libro
: le dolci parole moltiplicano gli amici, e aumiliano gli nemici. sacchetti, ii-164
gli nemici. sacchetti, ii-164: e quanto più è offeso l'umile,
l'umile, più s'aumilia; e chi s'aumilia a ciascuno, ciascuno gli
sottoposta di colui a cui s'aumilia; e colui a cui ella s'aumilia,
ella s'aumilia, sempre la guarda e vuogli bene sì come a sua creatura.
grande grazia riceverai da dio, ed esalteratti e glorificheràtti in eterno, però che chi
esaltato; chi si esalta in altezza e in superbia, sarà umiliato. imitazione
viii-522: molti ne morirono di fame, e chiesono mercede a simeone, ed egli
: impossibile è che l'uomo misericordioso e pietoso non aumilii tira di dio. sacchetti
costui vidde fare, perdonò a costui e a tutti gli altri. = forma
umiliato. sacchetti, 33-50: e 'l vescovo per questo parea tutto aumiliato
tessuti (oscillante fra m 0, 70 e 1, 20).
col senso di 'avambraccio '(e si veda il lat. ulna, che
akusallo a lo ree marco, e disse: -messer lo ree, tristano
vivo aunito. monte, v-321-41: e tutta giente par mi mostri a dito
1-6: ben mi degio alegrare / e far versi d'amore, / c'a
si poria contare / lo gran bene e l'aunore. compagnetto da prato, v-127-27
eo so involto. bonagiunta, 78: e come non ha fondo / a contar
è d'aunore / a ben conquistare / e perseverare. guittone, ii-210: ma
/ che m'avea contristati li occhi e 'l petto. idem, purg.,
. idem, purg., 24-146: e quale, annunzia- trice delli albori,
olezza, / tutta impregnata dall'erbe e da'fiori. idem, purg.,
, / ch'a me la pastorella alpestra e cruda / posta a bagnar un leggiadretto
, / ch'a l'aura il vago e biondo capei chiuda. idem, 90-1
da torno nasceva,... riposatamente e con letizia cenarono. poliziano, st
., 1-72: e'suoi crin biondi e crespi all'aura spiega, / e
e crespi all'aura spiega, / e mille fiori in ghirlandetta lega. ariosto,
tempo tutta salva, con felice aura e fama, rientrò nel porto di trutule
da voi che mi ricrea, / e mi conforta pur che m'avvicine. idem
che garrir gli augelli / non sentì lieti e salutar gli albori, / e mormorar
lieti e salutar gli albori, / e mormorar il fiume e gli arboscelli, /
albori, / e mormorar il fiume e gli arboscelli, / e con tonda
mormorar il fiume e gli arboscelli, / e con tonda scherzar l'aura e co
/ e con tonda scherzar l'aura e co i fiori. idem, 13-56:
le spelonche sue zefiro tace, / e 'n tutto è fermo il vaneggiar de l'
idem, 16-12: mormora l'aura, e fa le foglie e tonde / garrir
mormora l'aura, e fa le foglie e tonde / garrir, che variamente ella
: coll'onde al mattutino raggio, / e co'fior di scherzar l'aura ha
tempre / quest'aura respirate / rotta e purgata sempre / da venti fuggitivi / e
e purgata sempre / da venti fuggitivi / e da limpidi rivi. alfieri, 26
foscolo, sep., 129: e chi sedea / a libar latte e a
: e chi sedea / a libar latte e a raccontar sue pene / ai cari
l'antico / squallor la terra, e rise. leopardi, 10-90: la candida
onda di lago. idem, 16-9: e sorgo, e i lievi nugoletti, e
. idem, 16-9: e sorgo, e i lievi nugoletti, e il primo
e sorgo, e i lievi nugoletti, e il primo / degli augelli susurro,
il primo / degli augelli susurro, e l'aura fresca, / e le ridenti
susurro, e l'aura fresca, / e le ridenti piagge benedico. idem,
aure, / o dan frutti di cenere e tòsco. idem, 911: or
/ l'aura con un bruire esile e schietto. d'annunzio, iv-1-918: e
e schietto. d'annunzio, iv-1-918: e su quel mormorio incessante egli percepiva,
/ con gran contrasto l'alma, e lasciò mesta / l'aure soavi de
siam fratelli. settembrini, 1-346: e sentiva venirmi sul volto, entrarmi nei
. adriani, 4-2-61: i cuori saldi e magnanimi vengono aggranditi ed infiammati da'primi
: dolce lusinga, in un sublime e insana, / che il cor ci nutrì
insana, / che il cor ci nutrì e in ampi sonni acqueti, / sei
roman colli move; / la terra e il ciel commove / le tombe e le
e il ciel commove / le tombe e le città. 2. figur.
da luoghi come il palatino, splendenti e fumanti di storia e di gloria
il palatino, splendenti e fumanti di storia e di gloria, sale una continua
da cui si vede ogni cosa passata e futura. viani, 14-286: leggende
ha tutto avvolto della sua aura calma e malinconica, un poco insensibile. quasimodo,
poco insensibile. quasimodo, 63: e la fraterna aura conforta amore.
atteggiamento. fogazzaro, 2-267: giovani e belle quasi tutte, avevano in gran
gran parte l'aura di nascosti amori passati e presenti. alvaro, 9-310: il
di umore, con un'aura avventurosa e sfrontata. 4. alito,
esce aura amorosa, / sola rosseggia e semplice la rosa. battista, iii-401:
mai provato un tal senso di schifo orribile e propriamente tormentoso... quanto allora
potrò, cresca il dolore, / e de l'aura vital privi 'l mio petto
... nelle opere più finite, e con più amore condotte, di sua
/ son chiusi a te, sant'aura e divo ardore? / inspiri tu de
tu de l'eremita i detti, / e tu gl'imprimi a i cavalier nel
i primi danni / mandassero a'cristiani e di quai parti: / tu 'l sai
quai parti: / tu 'l sai, e di tan t'opra a noi sì
figur. favore, credito, applauso (e, riferito in particolare al favore popolare
ahimè che a druso suo padre, e marcello suo zio, la popolare aura fu
tasso, 12-105: così disse egli, e l'aure popolari / con applauso seguir
un'aura di favore l'avvolse; e la sua fortuna, in poco tempo
a qualsiasi persona, visibile al chiaroveggente e, in caso di sventura, ai
suggestiva, quasi magica, di fantasia e di memoria, piuttosto che alla rappresentazione
... ammaestrate in quegli esercizi e in que'lavori, che davano maggiore
aurette? redi, 16-i-27: venticelli e fresche aurette / dispiegando ali d'argento
elisi, ci ritroveremo proprio così, beati e senza nome, tra questi dii ed
lo intesaura / sì altamente, e sì costei per lui / di tanta fama
oro. ugurgieri, 297: e scioglie dall'omero suo la spada aurata
licaon di creta con arte mirabile, e aviala locata in vagina d'avorio. idem
ti portarò solenni doni alli tuoi templi, e porrò dinanzi alli tuoi altari candido giovenco
... troncaste,... e quello aurato e raro / strale,
,... e quello aurato e raro / strale, onde morte piacque oltra
ancor senza essa. savonarola, iii-262: e le case de avorio e aurate gittarò
iii-262: e le case de avorio e aurate gittarò per terra e periranno li belli
de avorio e aurate gittarò per terra e periranno li belli palazzi. poliziano,
frati, / lassi già di ferir uomini e dei, / prendon diporto, e
e dei, / prendon diporto, e colli strali aurati / fan sentire alle fere
coll'aurate ciglia. ariosto, 11-66: e ne la face de'begli occhi accende
begli occhi accende / l'aurato strale, e nel ruscello amorza. firenzuola, 573
, 8-78: nudo è le mani e 'l volto, e di celeste / maestà
nudo è le mani e 'l volto, e di celeste / maestà vi risplende un
scettro. idem, 822: e 'n guisa d'un baleno / tra nuvolette
6-iii-42: prema il bel pausilippo, e quel ch'asconde / nelle viscere sue l'
spirto che spirto a gli egri, e vita infonde. buonarroti il giovane,
: amor d'oro ha gli strali e d'oro ha l'arco, /.
l'arco, /... / e le saette aurate / raro impiagano ancor
iii-214: cari lacci de l'alme aurati e belli, / ch'a ciocca a
ciocca in su la fronte errate, / e lascivi e sottili e serpentelli / con
la fronte errate, / e lascivi e sottili e serpentelli / con solchi d'or
errate, / e lascivi e sottili e serpentelli / con solchi d'or le vive
degna. c. dati, 9-16: e sul duro terren trae dolci sonni,
trae dolci sonni, / che sulle piume e sotto aurata coltre / inquieta ricerca alma
occhi, bocca, piè, mano e chiome aurate. piazza, 2-41:
un dì traeano. arici, 114: e fra le spiche / l'aurato capo
, ed al sole sembra che vivano e vibrino. aurato2, sm. chim
altri non fanno bozzolo, ma si raggrinzano e s'induriscono e si trasformano in
ma si raggrinzano e s'induriscono e si trasformano in crisalidi o aurelie, e
e si trasformano in crisalidi o aurelie, e nel raggrinzarsi e nell'indurirsi cavan
o aurelie, e nel raggrinzarsi e nell'indurirsi cavan fuora due o tre fili
tunica vermiforme che l'involveva, e apparisce diverso da quel di prima. targioni
. debbano spogliarsi della loro cute pelosa, e trat tenersi per qualche tempo
gio, / portò il foglio e lo scudo, e l'aurea verga.
/ portò il foglio e lo scudo, e l'aurea verga. stigliani,
il piè leggiadro avvinta, / e de'su'albori alteramente cinta /
, / pom posi mali e nobili ruine, / aurei dolori e coronate
mali e nobili ruine, / aurei dolori e coronate pene. parini, giorno
: egli si vanta di essere un sapiente e di stendere la mano agli aurei
sacchetti colmi di dischi aurei, e di fulgidissime gemme: una ricchezza inaudita.
2. dorato; che ha il colore e lo splendore dell'oro; luminoso.
petrarca, 127-49: ove fra 'l bianco e l'aureo colore / sempre si mostra
occhio mortai. boccaccio, iv-104: e gli aurei crini con maestrevole mano ornati
si stende. idem, 15-61: e 'l crin, ch'in cima al capo
, / che lunghissimo in giù cadendo e folto / d'un aureo manto i
mosse a lite ed a guerra, / e fe'di cielo in terra / scender
errico, iii-329: nuotava filli, e i tremoli candori / per le liquide
per le liquide vie dolce spingea, / e dispersi arricchian l'onda nerea / de
, ili-178: quivi i canti dolcissimi, e fiorita / sempre a'passi la terra
terra, ed aureo il giorno, / e limpido il notturno aere stellato. idem
raggio del sole? arici, 329: e scompartito in ordin'sorge / l'odorifero
in ordin'sorge / l'odorifero cedro, e d'auree poma i tra 'l verde
aure è il sorriso / di primavera, e il sole è radiante, / e
e il sole è radiante, / e il verde pian del lume aureo s'allegra
s'allegra. idem, 736: e giacque, tra i capelli aurei fluenti,
vestiva i declivii de'prati, / e molli d'auree ginestre si paravano i
, compreso fra l'età di cicerone e quella di augusto. petrarca, 13
augusto. petrarca, 13 7-114: e poi vedrem lui farsi [il mondo]
il mondo] / aureo tutto, e pien de l'opre antiche. boccaccio,
giove mai non avesse cacciato saturno, e ancora l'età aurea durasse sotto caste leggi
amica un tempo / al sangue nostro e dilettosa e cara / questa misera piaggia,
tempo / al sangue nostro e dilettosa e cara / questa misera piaggia, ed aurea
il secolo del cinquecento è il vero e solo secolo aureo e della nostra lingua
è il vero e solo secolo aureo e della nostra lingua e della nostra letteratura
solo secolo aureo e della nostra lingua e della nostra letteratura. idem, i-1319:
dell'aureo trecento, che dopo iddio e la vergine avrebbe tenuta accesa una lampada
, su una saggia moderazione delle aspirazioni e dei desideri. redi, 16-vii-45
-divisa aurea: le cambiali, gli assegni e gli ordini di pagamento su paesi a
-valuta aurea: la moneta d'oro e il biglietto di banca o di stato
più uno per il numero diciannove (e serve per trovare l'epatta).
epatta). falconi, 1-86: e perché l'epatta si cava dall'aureo
all'anno dato dell'era cristiana, e divisa la somma per 19, trascurando il
, o sia l'aureo numero; e quando il residuo fosse 0, l'aureo
è media proporzionale fra l'intero segmento e la parte rimanente. bontempelli, 8-164
di numero riesce a ridiventare norma cioè numero e ritmo. la sezione aurea e la
numero e ritmo. la sezione aurea e la spirale dei logaritmi creano e dominano
sezione aurea e la spirale dei logaritmi creano e dominano il mondo. -regola
12-48: aperta è l'aurea porta, e quivi tratto / è il re,
donna privata, importavano di spesa cinquemila e quattrocento aurei. = voce dotta,
6-2-150: hanno... corona propria e singolare, la quale si chiama aureola
, la quale si chiama aureola, e molti altri onori e privilegi. trattato
si chiama aureola, e molti altri onori e privilegi. trattato delle virtù, 129
uso dell'oro nell'aureole dei santi e in altre fregiature. carducci, ii-10-157:
, ma non quelle certo di mosè; e, per quanto cerchi, non trovo
venne così alla mente l'effigie dolorosa e strana di santa chiara con quella smisurata
d'oro intorno alla gracile testa. e. cecchi, 6-73: la statua di
ha il capo dentro un'aureola, e nell'aureola è una crocetta rossa. alvaro
un branco di pesciolini dalla bocca. e non ti sembri ubbriaca. e non hai
. e non ti sembri ubbriaca. e non hai per aureola un catino sfondato
, 2 (38): i neri e giovanili capelli, spartiti sopra la fronte
spartiti sopra la fronte, con una bianca e sottile dirizzatura, si ravvolgevan, dietro
trasparire il colore roseo della cuffietta, e non nascondeva i lunghi pendenti di corallo
lavoro, chiacchierando, avevano avvicinato i capi e confuso in un'aureola sola i loro
la gente volgare non immagina quali profondi e nuovi godimenti l'aureola della gloria,
: chiama la tua ignoranza sincerità, e vai a dormire contento perché nessuno per
venivano piombate in uno stato d'inferiorità. e atroce ironia gli sembrava quell'aureola effimera
, li circondavano, quasi per scusarsi e per avere un motivo d'esaltare in
2-247: rimase con le narici dilatate e coi suoi bellissimi pomelli aureolati da una
immagine aureolata, con lo stesso abbandono e la stessa confidenza con cui avrebbe parlato a
ecc.). = scoperta e isolata nel 1947 dall'americano puggar:
-micina. àurica, agg. e sf. marin. vela aurica (o
. d'annunzio, ii-53: e l'àurica vela / fu gonfia d'un
che l'aprimmo / libera, più pura e innocente / del cielo.
, sf. miner. carbonato di zinco e rame, che si presenta in efflorescenze
perlacea (se ne trova in sardegna e in toscana). = deriv
, 16-iv-163: aperti i loro cadaveri, e considerato il cuore, ho ritrovato sempre
fibre carnee della milza le vedrà nelle capre e buoi, ed hanno una similitudine con
similitudine con i lacerti delle auricole, e sarà un intrezzo simile. r. cocchi
ornit. ciuffo di penne erigibili (dietro e sopra gli occhi: in alcuni uccelli
uomo spirante la grandezza da tutti i pori e specialmente dal lobo auricolare sinistro ch'era
sarpi, i-144: la confessione secreta e auricolare era non solamente utile, ma
pollice, indice, medio, anulare e auriculare, sono composte di tre ossa
quod eo aurem scalpi- mus »; e sacchetti, ii-192: « il dito che
. auriculaire (docum. nel 1532) e confession auriculaire (nel 1541).
dice di parecchi organi della pianta, e specialmente delle foglie e delle stipole allorché
della pianta, e specialmente delle foglie e delle stipole allorché sono munite di due
di rami il suo auricome capo si lavava e di quante ceneri fatto, e alcuno
lavava e di quante ceneri fatto, e alcuno più fresco e alcuno meno, tu
ceneri fatto, e alcuno più fresco e alcuno meno, tu ti maraviglieresti.
. cellini, 1-102 (239): e perché l'arte tua si è aurifice
perché l'arte tua si è aurifice e gioielliere, papa clemente... ti
... ti chiamò nel suo segreto e ti fece isciorre tutte le gioie de'
fece isciorre tutte le gioie de'sua regni e mitrie ed anella. = voce
. stor. striscia ricamata in oro e perle (che ornava le maniche o il
comp. da aurum * oro 'e phrygium 'fregio '. auriga,
nominato fileremo. alamanni, 7-ii-83: e 'l più grave, più ardente, acuto
'l più grave, più ardente, acuto e fero / fulmin ch'avesse..
le terga. tasso, 8-4-202: e come serve 'l carro al proprio auriga,
marino, 354: da sì pietose e flebili querele / (quantunque fier) l'
innamorato auriga / mover si sente, e de'suoi primi amori / comincia ornai
irrequieti / ne'grand'atrii sospigne, arretra e volge / la disciplina dell'ardito auriga
: due carri coi cavalli aggiogati, e gli aurighi stanno in piedi dinanzi al timone
auriga, la carrozza, il personaggio e io, eravamo muti e fermi: solo
il personaggio e io, eravamo muti e fermi: solo si mosse e, credo
eravamo muti e fermi: solo si mosse e, credo, mandò una tenuissima voce
. baldini, 1-668: con un grido e due schiocchi di frusta l'auriga mi
delfino il curvo tergo / preme vezzoso e pargoletto auriga. 2. figur
,... tu sei vero e certissimo duca e auriga. marsilio ficino,
. tu sei vero e certissimo duca e auriga. marsilio ficino, 2-151:
chiama capo dell'auriga. la ragione e oppenione che per le cose naturali discorre,
auriga siedi, / o bella donna, e prendi il freno altero, / onde
/ onde vi regga il destrier bianco e 'l nero / e drizzi lor ver'
regga il destrier bianco e 'l nero / e drizzi lor ver'le celesti sedi.
corporeo carro ne guidano,... e di esso vuole che auriga ne sia
cielo, ove egli fu da giove locato e adomato di nove stelle, seguendo appresso
seguendo appresso di eridano, di sagitta, e d'auriga i luoghi, e dell'
, e d'auriga i luoghi, e dell'australe corona. alamanni, 5-6-
/ che sovente al villan fa guerra e danno. tasso, 8-2-408: qui insieme
brividi da squamme / verdi di draghi, e svincoli da fruste / rosse d'aurighi
, forse da aureae * briglie * e agire 'condurre cfr. festo, 101
artistiche, un culto religioso, una diffusa e perfezionata industria litica, una vita organizzata
meridionale, dove la civiltà aurignaciana fu scoperta e studiata per la prima volta (nel
alle pesche, ed è molto odorifero, e di color giallo aurino. algarotti,
giallo aurino. algarotti, 2-214: e chi ci assicura... che quel
bianco o sia l'aurino della luce, e non piuttosto un giallo sbiadato? d'
, iv-1-967: tutta la macchina tremava e scricchiolava allo sforzo, la vasta rete
1-1: recipe calcina viva bene trita e « ribellata, e sia posta in vaso
viva bene trita e « ribellata, e sia posta in vaso di terra,
sia posta in vaso di terra, e fatta bollire e cuocere a modo di poltiglia
vaso di terra, e fatta bollire e cuocere a modo di poltiglia; e poscia
bollire e cuocere a modo di poltiglia; e poscia togli auripiménto dragma una, e
e poscia togli auripiménto dragma una, e sia anche cotto colla detta calcina.
sasso de le umane menti / citareggiando e le foreste aurite. 2. fornito
. àuro, sm. ant. e letter. oro. odo delle colonne
non conven pentulaio auro ovrare, / e non de baronia / ni de filosofia /
omo, che sedesse a banco, e cangiasse molto auro a pauco rame.
acqua, ma in foco auro: e non omo prode a mensa, m'a
in): con li adornamenti d'auro e d'argento e colli vestimenti d'auro
con li adornamenti d'auro e d'argento e colli vestimenti d'auro e argento.
d'argento e colli vestimenti d'auro e argento. g. villani, 11-3:
poco argento. intelligenza, 13: e come l'auro passa ogne metallo, /
come l'auro passa ogne metallo, / e lo raggio del sol tutti splendori;
fuoco. petrarca, 30-37: l'auro e i to- pacii al sol sopra la
bionde chiome. idem, 269-8: e ristorar noi pò terra né impero, /
. poliziano, st., 1-105: e i be'crin d'auro / scherzon
di suo spoglie armava tutto, / e tutto fiammeggiar lo facea d'auro. tasso
che negro ardente ha l'occhio, e d'auro il crine. monti,
noi risplenda / il licor degli ulivi; e il bello imiti / dell'auro fiammeggiar
(lat. aurum 'oro ') e aurico. auròra [auròra)
; il primo mattino (fra l'alba e l'apparire del sole).
aurora, perché la ha di vermiglio e di bianco insieme. francesco da barberino
, 1-137: la notte fue consumata, e l'aurora avea cuminciato ad arrossire.
cuminciato ad arrossire. ugurgieri, 95: e già l'aurora rossignava, cacciate le
noi vediamo li scuri colli d'italia e la umile italia. passavanti, 278
aurora innanzi che vegga il sole, e poi vede chiaramente il sole. fioretti
grande fervore di carità sì lo prese, e puoselsi in sulla spalla, e portollo
, e puoselsi in sulla spalla, e portollo, dall'aurora insino al levare
idem, xxi-1000 (53): e fatta che fu l'aurora, egli entrò
venne una mattina in su l'aurora, e batté la porta. boiardo, canz
vegendo uscir l'aurora colorita, / e a la dolce ombra cantar filomena. castiglione
rose, con que'raggi d'oro e di porpora. giannotti, 1-43: l'
la vidi avanti che mi partissi; e, dimandandola io del suo stato,
essere in cielo. tasso, 7-25: e vede in tanto con serene ciglia /
con serene ciglia / sorger l'aurora candida e vermiglia. idem, 15-33: i
. idem, 15-33: i raggi e le rugiade / la bella aurora seminava
.. riceve lume dai raggi solari; e quello riflette sopra la terra, producendo
sopra la terra, producendo il crepuscolo e l'aurora. marino, 6-144: te
qui l'occidental mio giglio; / e verrà per fiorirvi un dì l'aurora
vermiglio ammanto. zazzaroni, iii-477: e questa l'alba appar, quella l'aurora
alto un'aurora / verde che sfuma e si dora: / sale e fiammeggia.
sfuma e si dora: / sale e fiammeggia. d'annunzio, iii-2-185: la
caligine della città. ungaretti, viii-18: e se, tuttora fuoco d'avventura,
belle della terra, / al ricordo sorride e risponde che il sole / si levava
, purg., 2-8: le bianche e le vermiglie guance, / là dov'
aurora aveva rimossi i notturni fuochi, e febo aveva già rasciutte le brinose erbe
poliziano, st., 2-13: e tale ardea nel ciglio, / qual suol
/ ella in tanto s'adoma, e l'aurea testa / di rose colte in
celeste aurora / ch'imperla le campagne e i monti indora / lucida in bel
monti indora / lucida in bel sereno e rugiadosa. marino, 287: a risvegliarsi
di rosate ghirlande il biondo crine / e per abbeverar di manna fresca / i sitibondi
coturno il piè leggiadro avvinta, / e de'su'albori alteramente cinta / esce
. parini, giorno, iv-34: e con l'occaso / cadean dopo lor cene
ii-935: ti canto, aurora; e la tua mano pura / come la
, il giallo (uniti col bianco e l'azzurro). alfieri, 41
drappo avea commessi / gli omeri, e il crin coprìa color d'aurora. ojetti
. ojetti, ii-55: l'azzurro e il roseo si sposano che è una delizia
voce udissi / ch'empiè di meraviglia e di spavento / l'un esercito e l'
meraviglia e di spavento / l'un esercito e l'altro. tasso, 3-38
altro. tasso, 3-38: e già domi sarebbono i più australi / regni
domi sarebbono i più australi / regni, e i regni più prossimi a l'aurora
negro manto / inalba le mie tenebre e gli orrori / da me disgombra; e
e gli orrori / da me disgombra; e dell'ingegno i fiori / ravviva che
fiori / ravviva che seccò l'arsura, e 'l pianto; / mi risveglia,
'l pianto; / mi risveglia, e m'invita a nuovo canto. leopardi,
iii-376: la sua bocca era intatta e l'anima sua era un'aurora gioconda
un'aurora gioconda. saba, 543: e un giorno / un'ombra mesta ti
. dati, 9-25: vieni, e sarai di sì bel sole aurora, /
di splendid'anni il morbo inesorato / ruppe e disciolse i delicati stami. aleardi
una primavera / di civiltà: cuori e canzoni allora / eran freschi, eran
le limpide fronti. idem, 677: e il cuor che t'obliò, dopo
... che lo avevano conosciuto, e desiderato forse, sull'aurora della bellezza
desiderato forse, sull'aurora della bellezza e del successo, e ne seguivano il
aurora della bellezza e del successo, e ne seguivano il tramonto tramontando anch'esse
: fenomeno luminoso, che assume forme e colorazioni diverse (bianca, gialla,
zone temperate, di origine solare (e accompagnato da tempeste magnetiche). galileo
5 necessario che sia assai più rara e sottile, che i vapori crepuscolini,
sottile, che i vapori crepuscolini, e che quella materia della detta aurora boreale
che ebbe il suo principio da tramontana e si estese a grecale. leopardi,
altro emisfero / che per l'artiche nevi e per l'aurora / polar, che
/ polar, che avvampa in ciel maligno e nero. aleardi, 1-82: per
boreale i lampi. bacchelli, i-38: e come libeccio aveva ausiliari le morgane,
alfine tra i pilastri del vestibolo, e s'irraggiò alla luce aurorale,
... intuizione affatto scevra di concetto e di giudizio, la forma aurorale del
. dal lat. aurum * oro 'e dal gr. &epa7re£a 'cura
, ii-143: secondo. che i padri e le madri ausano e costumano i figliuoli
che i padri e le madri ausano e costumano i figliuoli, così vegnono fatti.
così vegnono fatti. vuoisi il fanciullo e la fanciulla ausare a la confessione.
francesco da barberino, 208: porrai dormire e vegliare a tuo [= tua]
tuo [= tua] voglia, / e bei giardini e fontane ausare.
tua] voglia, / e bei giardini e fontane ausare. 3. rifl
cammin vago / al canto mio; e qual meco si aùsa, / rado sen
uom ti mesca. ugurgieri, 262: e già ora v'ausate alle mense de'
condanniamo lei, ch'ella sia arsa e fatta divenire cenere trita. idem,
s'auserà a ricevere i detti doni, e verrà a tanto, che mentre che
: il cavallo s'ausa a star cheto e fermo. alberti, 72: molto
ausano alle fatiche. arici, 164: e spremi / da'capezzoli il latte ancor
la virtuti ch'ill'avi / d'alcirim'e guariri / a lingua dir nu l'
, i-223: questa imaginazione t'aiuterà, e faratti più possente a sostenere gli affanni
(per lo più mediante lo stetoscopio e il fonendoscopio). borgese,
crollando il capo gli auscultavano il polmone e quello della sua travagliata, bramosa coscienza.
: gli s'inginocchiò accanto, auscultandolo, e presogli il polso ne cercò invano il
incerto, poi andò verso di lui e gli disse: « lasciami almeno auscultare.
comanda la più attenta auscultazione della sensibilità e del gusto. silone, 5-42: il
, che si lasciò scivolare lentamente dal basto e si distese sul pavimento ricoperto di
/ che saettano istrali, / e danno grande lode / quando l'amico l'
inutile la milizia mercenaria ed ausiliare, e quanto utile la propria, io mi stenderei
tempi composti (avere ed essere), e l'intero passivo (essere).
hanno le medesime quattro coniugazioni dell'italiano e si sussidiano dagli ausiliari avere e fire