d'estate, ad accavalciare i ciottoli e la rena. 3. mettere
accavalciando una gambetta su l'altra. e. cecchi, 6-70: le ragazze sui
1-22: sedendo, accavalciò le gambe e diede a tutti le spalle, infastidita.
[la punta della babbuccia] compariva e spariva dall'orlo della veste al lieve dondolìo
accavalciata da un ponte, fugge tacita e bruna, e riappare tra l'ombre,
ponte, fugge tacita e bruna, e riappare tra l'ombre, e riflette
bruna, e riappare tra l'ombre, e riflette una lista di cielo, una
accavalciato da ponticelli rustici. accavalcióne e accavalcióni, avv. a cavalcioni.
ebbe principio, ma alla tavola ancora e ad ogni altra simil cosa, distende
distende l'uso quella proporzione... e di cavalcare, e d'accavalciare,
... e di cavalcare, e d'accavalciare, e d'accavalcióne, che
di cavalcare, e d'accavalciare, e d'accavalcióne, che tutti quindi hanno
se stesso - col gómito sul ginocchio e sulla palma la guancia. = cfr
da cui uscivano grugniti sordi... e lezzi aspri di carne riscaldata. pancrazi
di massi colossali uno sull'altro, bianchi e calcinosi. accavallare, tr.
sua la dama che girone avea diliverata, e come per accavallarla fece smontare un'altra
, 9-267: fanno impannate / battere e gelosie, / o accavallan nottole, e
e gelosie, / o accavallan nottole, e paletti / inanellano interi. salvini,
vento accavallava ad onde l'erba verde e le cavalle nitrivano nei pascoli! deledda,
viani, 14-364: il mare, franto e rinfranto dal libecciolo, accavallava tremiti su
su tremiti. palazzeschi, 1-229: e accavallo le gambe così, con una
dal grembo il giornale per ripiegarlo, e accavallando le gambe per cambiar posizione,
per cambiar posizione, dalla gonna succinta e corta fino all'altezza del ginocchio una
si vede ancora nell'illuminazione delle fiamme e fuochi nostri, i lumi delle quali non
ed accavallano. arici, 242: e sente / senza vento tremar tonde, agitarsi
s'era a poco a poco addensata e accavallata in nuvoloni. verga, i-156
le nuvole accavallarsi a poco a poco e figurar monti e vallate. d'annunzio,
a poco a poco e figurar monti e vallate. d'annunzio, iv-1-125:
una immensa mandria di buoi s'incalza e s'accavalla sul ponte. idem,
6-61: le colline coperte d'ulivi e di viti e s'accavallano onduleggiando fino
colline coperte d'ulivi e di viti e s'accavallano onduleggiando fino ai monti più
di veli grigi vaporosissime che si accavallano e si fondono, il sole illumina tutto
presso la riva era tutto onde verdi e bianche, che si accavallavano e si
onde verdi e bianche, che si accavallavano e si gettavano le une contro le altre
è scritta a precipizio, tutta puntini e punti di esclamazione e parole che s'
precipizio, tutta puntini e punti di esclamazione e parole che s'accavallano e righe che
di esclamazione e parole che s'accavallano e righe che si confondono. pea, 1-76
, farla passare sopra la prima, e lavorarla, facendo così una specie di
, 363: aveva comperato li calzari e tenevali con uno grande uncino accavallati doppo
lidi. foscolo, 1-291: tempestoso e freddo / copria nembo la terra; a
, 94: una moltitudine di tetti e di tettucci, sovrapposti, accavallati l'uno
il ginocchio destro accavallato su quello sinistro. e. cecchi, 5-175: il dondolìo
angusta cornice, era infinitamente più celere e accavallato di quello del mare. moravia
nascosto dietro un cavallo al pascolo, e guidandolo con precauzione, può avvicinarsi non
, può avvicinarsi non visto alla selvaggina e sparare quando essa è a tiro.
ogni modo son qua io a insegnarti e fra pochi giorni saprai di crocette,
accavallature, smangi, sgraffe, ricci e refusi. = deriv. da accavallare
amorevolezza per le carrucole delle ginocchia, e pe'guinzagli delle calcagna e delle noce
ginocchia, e pe'guinzagli delle calcagna e delle noce de'piedi, e me gli
calcagna e delle noce de'piedi, e me gli accavigliò e me gl'incavicchiò
noce de'piedi, e me gli accavigliò e me gl'incavicchiò sì forte alla caviglia
me gl'incavicchiò sì forte alla caviglia e nel cavicchio delle lenzuola. =
: anche tutta la zavorra di carne e d'ossa, di costole e di stinchi
di carne e d'ossa, di costole e di stinchi, tessuta di birbanteria che
... si sbarbavano in fretta e furia per farli irriconoscibili. =
, che l'uno avea nome eteocle e l'altro polinice. 2.
eravamo più noi! presi nel sole e in quel divino accecamento, tutto annullato,
, 7-19: puossi, come in solenne e sacra lega / l'accecante tizzon
: [ii] bagliore accecante e fuggevole del lampo. d'annunzio,
un vestito di un rosso accecante e si recò al funerale. in mezzo alla
, vii-165: un cielo azzurro e accecante di sole. idem,
questi casamenti che sembravano di cartone e hanno a pianterreno tante botteghe accecanti
padre, da quello stesso fusse accecato e vestito frate. tasso, 18-84: qui
frate. tasso, 18-84: qui vasi e cerchi ed aste ardenti sono; /
ardenti sono; / qual fiamma nera, e qual sanguigna splende. / l'odore
l'odore appuzza, assorda il bombo e il tuono; / accieca il fumo,
/ accieca il fumo, il foco arde e s'apprende. p. della
gran salir che fecero in alto, incontrata e presa la corrente dall'aria, passarono
africa, la siria, l'egitto, e, trasportate fin qua, accecarono roma
, i-62: per compier l'opra, e far come a un uccello, /
: questo cielo implacabilmente azzurro m'acceca e mi fa male. d'annunzio, iv-1-499
un nuvolo di polvere che m'involge e acceca. calvino, 1-392: quando
vizio, accieca mente; / incende e turba om dentri e di fore. guinizelli
; / incende e turba om dentri e di fore. guinizelli, iv-34 (
guinizelli, iv-34 (18-13): e però credo solo che 'l peccato / accieca
solo che 'l peccato / accieca tomo e sì lo fa smarrire / che vive come
e su questa si sdraia, si agita e ride. tozzi, ii-336: mi
asino giù in fondo alla vallata, e quel raglio mi sembrò dolcissimo e perfino
, e quel raglio mi sembrò dolcissimo e perfino musicale; perché la distanza gli toglieva
perché la distanza gli toglieva il troppo e lo sgradevole. montale, 2-100: son
l'uomo disgraziato lavora fino a settanta e più. jovine, 3-174: l'asino
: giovani mosche maggioline piene di vigore e di voglia di sangue.
: chi da la ragione si parte, e usa pur la parte sensitiva, non
maestro alberto, 146: il vile e maraviglioso impigrisce? asino vive.
belle, / asine brutte, disdegnose e felle. capellano volgar., i-271
che lupi sieno [i preti] e che asini indiscreti / mel dovreste saper dir
non odi me? bruno, 85: e nisciuno è tanto grosso asino, che
, cioè semplici ed ignoranti del bene e del male. forteguerri, i-240:
tu un asino da guardar a terra e da insaccar legnate o un uomo da tener
un uomo da tener diritta la fronte e da sfidare il giudizio altrui? soffici,
iacopone, 38-40: lo deiunare piacerne, e far granne astinenza, / per macerar
: chi da povero è diventato ricco e potente, restando tuttavia rozzo e ignorante
ricco e potente, restando tuttavia rozzo e ignorante. -pezzo d'asino: persona
-pezzo d'asino: persona goffamente ignorante e zotica. bruno, 120: ecco
: vogliono attaccarvi co'loro almanacchi, e poi non vogliono che gli altri parlino de'
che il latino sia una cosa noiosa e maledetta, non lo fare studiare al
lo fare studiare al tuo figlio, e lascialo diventare un pezzo d'asino come
che io non vegna là giù, e deati tante bastonate quante io ti veggia
di poca malizia né di bel parlare; e però spesso dicea: « ha ragliato
oggi l'asino di porta? », e molto 10 spregiava. -ponte
de luca, 1-4-1-117: considerando la grossezza e li fondamenti... e anche
grossezza e li fondamenti... e anche la forma della struttura, e come
e anche la forma della struttura, e come si suol dire, se sia
suol dire, calando il suolo di qua e di là. pratolini, 9-655:
può ricattarsi. dall'apologo dell'asino e del leone. -orecchie d'asino
: quando per adulazione t'avranno lusingato e quasi faranno posto fuori della mente,
sien dipinti / i casi illustri, e sopra vi sien poste / due grandi orecchie
gli ebrei. iacopone, 88-18: e recurramo a deo, en cui è '1
in su l'asina... e vedendo l'asina l'angelo di dio istare
si cessò della via dove andava, e incominciò ad andare per lo campo. vedendo
l'asina faceva), sì le dava e battevala, volendola reducere alla via.
aperse iddio la bocca dell'asina; e sì parlò, e disse: che t'
dell'asina; e sì parlò, e disse: che t'hoe fatto, che
ve ne racconterò una che voi crederete, e non potrete negarla. -quale? -l'
l'asina ebbe dal signore la favella e rimproverò il padrone della sua crudeltà.
perché ho bestemmiato la parte mia) e ho dovuto far l'osso e succhiarmi una
) e ho dovuto far l'osso e succhiarmi una fitta di malanni uno più
altro. -essere un asino calzato e vestito: essere esempio di totale ignoranza
al mulino: di chi è ricco e fortunato, e gli vanno bene gli affari
di chi è ricco e fortunato, e gli vanno bene gli affari. varchi
è agiato delle cose del mondo, e che ha le sue faccende di maniera incamminate
per gli asini: le persone rozze e ignoranti non possono apprezzare ciò che è
non possono apprezzare ciò che è bello e di pregio. salvini, vii-531:
orzo non è fatto per gli asini; e così gli dà d'asino in complimento
complimento. -viene asino di montagna e caccia cavallo di stalla: con la
stalla: con la prepotenza una persona rozza e ignorante riduce al silenzio una persona educata
ignorante riduce al silenzio una persona educata e gentile. 5. bernardino da siena
185: viene asino di montagna, e caccia cavallo di stalla. -come asino
savio cavaliere messer farinata degli uberti, e la sua diceria propose gli antichi due
per questa cosa altra voce al mondo, e non sanno, come ha quel proverbio
sanno, come ha quel proverbio materiale e grosso, che va più d'un asino
, durano poco, si affligge ognuno e fanne gran rammarichio. giusti, iii-351:
51 (60): quivi ha valle e montagne, e ben vi si truova
: quivi ha valle e montagne, e ben vi si truova bestie salvatiche, sì
popolo gentile ricevette in sé la grazia e il frutto della incarnazione del figliuol di
fosse chiara. marcellino, 2-29: e perché pensate che da questi medesimi santi
son pazientissime nella fame, nella sete, e nelle fatiche, e resistono a correre
nella sete, e nelle fatiche, e resistono a correre il dì e la notte
, e resistono a correre il dì e la notte dugento miglia d'italia senza
] in ogni modo di far preda, e guardano se ne'laghi agghiacciati vi sieno
vi sieno di quest'asini selvatichi, e se ne veggono, tirano alla volta loro
tirano alla volta loro, ma essi, e con le coma, e con l'
essi, e con le coma, e con l'unghie, o gli amazzano o
: torniamo alle macchine che traboccavano sassi e pietre... praticossi inoltre di applicare
un nome proprio a queste macchine, e massimamente di lupo e d'asino;
queste macchine, e massimamente di lupo e d'asino; e n'è ben antichissimo
massimamente di lupo e d'asino; e n'è ben antichissimo il costume.
, ii-27: che questi miei gaglioffi, e che queste asine / puttane, faccian
l'onnipotenza, per levar me e tutti gli altri di qua, e richiamar
me e tutti gli altri di qua, e richiamar gente iniqua ed asinissima nei nostri
... ché il più asino frate e il più briccone non visse mai.
a uno povero lavoratore della contrada, e sì gli chie- sono per l'amore
asinelio, che porta la soma, e fa bene, ed ha di molte bastonate
suo pavido / pungon col tirso, e lui [sileno] con le man tumide
appiglia. ariosto, 2-13: dagli anni e dal digiuno attenuato, / sopra un
una persona. fagiuoli, 1-1-85: e chi è lo sposo? -oh qui è
la prima pagina mi casca l'asino e non c'è mezzo di farmi andare
; andate dietro al vostro asino: e, come siete valentuomo, così siate circospetto
, così siate circospetto. -andar e, essere condotto sull'asino: antica
dir, ad aver dodici / quattrini, e far dodici mesi l'asino, /
far dodici mesi l'asino, / e dio sa a chi. -dare dell'
non può intendere una zeta: / e chi tocca dell'asino? il poeta.
? il poeta. idem, i-127: e vogliono per forza la ragione, /
vogliono per forza la ragione, / e si danno dell'asino e del bue
ragione, / e si danno dell'asino e del bue. -essere l'
a quella veglia in maschera; / e per piacere alla dama e mostrarsele /
maschera; / e per piacere alla dama e mostrarsele / valoroso, ballò, cantò
/ valoroso, ballò, cantò, e fecevi / sei gentilezze, che fu
, legare l'asino: addormentarsi sicuro e tranquillo, senza pensieri. boccaccio,
poco è di culla / uopo, e di cantilene, / e di lusinghe di
/ uopo, e di cantilene, / e di lusinghe di mamma o di tata
legar l'asino. lippi, 1-12: e fatto un chioc- ciolin sull'altro lato
crusca che m'avesse fatto voltar baracca e legar l'asino dove vuole il padrone?
belle cose, prepara anzi il ranno e il sapone e non ti rammentare il
prepara anzi il ranno e il sapone e non ti rammentare il proverbio che ammonisce
gli asini volassero. moneti, 6: e gli farebbe ancora un ciarlatano / credere
l'asinin del pentolaio / fanno, e sànti anco rubare. g. m.
g. m. cecchi, 22-13: e cote- st'altro / che non istà
l'atto di voltare a ogni viottolo e di fermarsi a ogni uscio, come
-fare come l'asino che porta il vino e beve l'acqua: chi si dà
all'asino, che porta il vino e bee l'acqua. g. f.
. / per sé bee l'acqua, e porta agli altri 'l vino. bruno
atti gentili. ariosto, 34-19: e 'l padre mio troppo al guadagno dato
padre mio troppo al guadagno dato / e all'avarizia, d'ogni vizio scuola,
sen- tileti tu scorrere al cuore, e fermar nell'animo? o pure se'
ho sentito da quella finestra ogni cosa; e giacché ho trovato l'uscio, aperto
farti trarre più in grosso, ristarassi e farà l'asino il possibile.
fare il cascamorto; far complimenti goffi e grossolani. cellini, 1-62 (154
): mi chiamò fuor di bottega, e mi fece le più isvenevole carezze d'
-asino mascherato da leone: persona dappoco e vile che si finge audace e capace.
dappoco e vile che si finge audace e capace. giusti, i-413: non
cuoio del leone la coda dell'asino; e già so che di queste code ne
: vorrei che la gente di cuore e di testa non si lasciasse intronare dal
o le imprecazioni delle persone invidiose ignoranti e sciocche non sono ascoltate. a.
il raglio. panciatichi, 9: e gli è uno spirito qui in terra
a mancare. pulci, 22-118: e fai, come si dice, l'asinelio
esser sempre lì dove li pasce, e lì cresce dove pasce. marino, 234
ch'in povero soggiorno, / pigro asinelio e mansueto bue, / al pargoletto dio
ed io credo che questo sia l'unico e vero rimedio. baretti, ii-138:
, che v'avranno trottato dinanzi, e attraversate prima di voi due o tre scuole
a ragghiare d'allegria, distendendo le orecchie e le gambe. carducci, 181:
, / vuoi farla da leone, e se'asinelio / che mai si vide il
/ che mai si vide il più pulito e bello. verga, i-151: senza
l'ha veduto con quel musino, e tutto bel tondo col suo bel pelo,
, magari in due, asinelli magri e briosi. fracchia, 23: vedevo passare
un asinelio... aveva sentita e fantasticata una vita dura di stenti.
chi ti avesse visto / fra il bue e l'asi- netto, / che alitavan
d'annunzio, iv-2-308: le donne e i fanciulli si affacciavano... e
e i fanciulli si affacciavano... e ammiravano le minute grazie dell'asinetta bianca
aveva posto a giacere tra l'asinino e il bue. bencivenni [crusca] -
un po'nemico / della fatica; e se n'andava a spasso, / pascendo
asi- nucci carichi di legne. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze
asinuzzi; io sono in sul fatto, e veggo il bisogno. -peggior
, 3-25: ultimamente un cavallo spellato e un asinaccio da cavezza hanno fatto pruove di
, se puoi, tratto sì infame e sporco: / parla, s'hai cuor
è il peccato di tutti gli asinacci antipatici e perfino degli asinelli ridicoli. -acer
nell'arca / maggior bestia da basto e da bastone / di questo asina- tissimo
trovato mai un asinaccio marchiano così grande e così grosso, da poterlo paragonare alla
= lat. asinus * asino '(e anche come termine d'ingiuria):
spazio asintòtico: compreso fra un asintoto e un'iperbole. — 734 —
', comp. di d-privat. e dall'agg. verbale di ou (jltc
voce dotta, gr. < 4-privat. e oeiafxós * scosse '(da netto
..., togli gesso sottile, e 'l terzo, biacca, e 'l
sottile, e 'l terzo, biacca, e 'l quarto bolo orminiaco, con un
sangue si accumula nei vasi del polmone e ostacola la funzione respiratoria. iacopone
v-72: guai guai chi è spiritato e li vien l'asma, / su su
assalito... da un vero e legittomo asma. pellico, ii-165:
il pescecane... soffrendo d'asma e di palpitazione di cuore, era costretto
quel non so che di ridevole insieme e di miserevole che hanno gli uomini nani oppressi
hanno gli uomini nani oppressi dall'adipe e dall'asma. ojetti, 117: evitare
baruffaci, 58: soffermandosi / ansante e asmatico / in su d'ogni angolo
asolo 2. agg. e sm. malato d'asma. crescenzi
la pina] virtù lenitiva, umettativa e alquanto apritiva, ed è ottimo cibo.
cioè a coloro che hanno secca tossa, e agli etici e consunti. d.
hanno secca tossa, e agli etici e consunti. d. bartoli, 26-353:
, tisici confermati, asmatici ansanti, e con terribili tosse febbricitanti, e d'ogni
ansanti, e con terribili tosse febbricitanti, e d'ogni altro genere ammorbati. gemelli
più d'un mese in un luogo; e con ispezial modo nelle parti settentrionali:
3-7-144: chi parer mezzo matto, e chi lunatico / in osservarvi dal capo
osservarvi dal capo alle piante, / e ansar per lo stupor com'un asmatico
. pca, 7-602: il capocomico vecchio e asmatico, non faceva nulla per tenere
! non sono asmatiche declamazioni da tribuna e da muricciolo..., ma sono
muricciolo..., ma sono naturali e schiette espressioni d'affetti veri, sono
espressioni d'affetti veri, sono cose sentite e vedute, immagini sante e forti.
cose sentite e vedute, immagini sante e forti. giacosa, 72: la vecchia
note rauche [dell'organetto] asmatiche e balzellanti. civinini, 1-229: il
voce dotta, comp. da a-privat. e sociale (v.).
riportò sul seno i lembi della camicetta e riintrodusse ciascun bottone nella sua asola.
che stanno legando il battaglio all'asola e che fra poco il primo rintocco dell'ave
si direbbe: pognamoci qui a sedere e discorrere, perché su quest'ora è solito
81: la brezza asola via fra pino e pino, / promulgandone aromi di salute
g. b. nelli, 61: e quanto all'aria,... affinché
di qualche volta stare, per divertirsi e asolarsi e spirare aria più libera ed
volta stare, per divertirsi e asolarsi e spirare aria più libera ed aperta,
più libera ed aperta, su'tavolati e balconi esteriori. [sostituito da]
: ecco la vita di questi giorni e di questi luoghi. = etimo incerto
di questi luoghi. = etimo incerto e discusso: forse da * a [u
. auster 1 austro', a user e auserculus 'serchio '). àsolo
ricorreva a volta a volta, e le tende si gonfiavano. ogni àsolo recava
a solo » sentimentale, ascoltato religiosamente e salutato alla fine da uno scroscio di applausi
agarico, aspalto, seme di petacciuola e santoreggia, di catuno oncie due. serapione
di babilonia... è bianco e alcuno nero, e alcuna specie di quello
. è bianco e alcuno nero, e alcuna specie di quello s'ingenera nel
. nasce in istro, in soria e nell'isola di rodi, e l'usano
in soria e nell'isola di rodi, e l'usano i profumieri per dare il
. ha l'aspalato facoltà di scaldare e di restrignere: e imperò cuocesi nel vino
facoltà di scaldare e di restrignere: e imperò cuocesi nel vino, e lavasi
restrignere: e imperò cuocesi nel vino, e lavasi la bocca con la sua cozione
ii-261: le dava per ciò mattina e sera avanti cena il vino bianco,
si gittoe prostrata in terra, e aspandette le mani al cielo.
chim. monoamide dell'acido aspartico e aminosuccinico: contenuto nei germogli dei vegetali
dei vegetali, in particolare degli asparagi e delle leguminose (usato raramente come diuretico)
asparagus offìcinalis): con esteso e vigoroso sistema radi cale (
rosso, sferico, con 1-8 semi. e colti vato per ottenere i
verde violacea; il rizoma e la radice si usano in farmacia
apprezzati; yasparagus plu mosus e yasparagus sprangeri, dell'africa me
barbe, perché se le rompi, germoglia e muore. alamanni, 5-5-505: or
cultore / prender la cura deve; e se dal seme / vuole il principio dargli
, il luogo elegga / ben lieto e molle. mattioli [dioscoride], i-335
nondimeno ramosa, con fiondi numerose, e lunghe, simili a quelle del finocchio.
regio, che nasce negli orti, e l'altro chiamato elio, che nasce nelle
paludi. sono tutti grati allo stomaco e fanno orinare. soderini, ii-54:
s'hanno a mangiare innanzi pasto, e deono esser cacciati nell'acqua bollente, e
e deono esser cacciati nell'acqua bollente, e dopo scolati e infarinati si frigghino nella
nell'acqua bollente, e dopo scolati e infarinati si frigghino nella padella. verga,
332: coglieva asparagi lungo il sentiero, e arrossì al vederla., mentre lasciava
cuocia un aspàrago, buttati via gli zòccoli e tolto un nome di scarto, cora
dove guardan li grifoni / li nobili smeraldi e son come aspi, / ti dico
dolce more / morso da l'aspe, e con l'occhio languente / rifiuta il
, 7-1151: era gran ciurmatore, e con gl'incanti / e col tatto ogni
ciurmatore, e con gl'incanti / e col tatto ogni serpe addormentava: /
/ degl'idri, de le vipere e degli aspri / placava l'ira,
l'ira, raddolciva il tosco, / e risanava i morsi. idem, 12-1385:
... / figlie a la notte e di cocito alunne, / che d'
anguillara, 7-21: l'amor promesso e le parole grate /... /
cor dovrian far pio / di drago e d'aspe, e maggiormente il mio
pio / di drago e d'aspe, e maggiormente il mio. tasso, aminta
rileva, / se tra gli aspi e le serpi / de l'empia gelosia /
, 3-4: foco coverto, ch'assecura e coce, / aspe che dorme e
e coce, / aspe che dorme e 'l tosco in sen nutrisce. mascheroni,
l'aspe. -per simil. e al figur. caro, i-163:
eguale, / di più lingue aspe e scorpio di più code? alfieri, 1-322
. girolamo volgar. [tommaseo]: e morso dall'austerità o asperanza del vino
., costui un pochetto pazienza prese, e ricevuta la villania, quasi aggrandendosi,
varchi, 18-1-407: io per non asperarlo e farlo, più di quello che si
, iii-402: scapigliata è la terra, e 'l suon de'venti / ai pelaghi
arteria vi sono non solo vapori acquei e terrei, ma corpuscoli ancor della stessa
sovente ambe le fauci / le voci, e nell'uscir- sene le strida / inaspriscon
, col quale egli soleva bere, e dissegli che di quell'acqua aspergesse li
che di quell'acqua aspergesse li carri e li cavalli e i menatori. giovanni dalle
acqua aspergesse li carri e li cavalli e i menatori. giovanni dalle celle [
che parean cenere al colore, / e sì l'asperge che 'l pallor ne toglie
l'asperge che 'l pallor ne toglie / e induce in esse un lucido candore.
cirimonie tra loro che soglion farsi, e di orazioni e benedizioni composero, aspergendo
loro che soglion farsi, e di orazioni e benedizioni composero, aspergendo il legato di
di su la soglia il popolo dentro e fuori la chiesa. marino, 231:
mi lascio a tergo, / lasso, e con questi, che di pianto aspergo
, / pur voi rimiro, amati colli e fidi. segneri, ii-265: potrebbon
/ gli asperge due o tre volte, e poi li pianta. leopardi, 9-62
/ giove, poi che perir gl'inganni e il sogno / della mia fanciullezza.
parroco asperse d'acqua benedetta il cadavere e si partì asciugandosi gli occhi.
/ di pensieri, di lagrime, e d'inchiostro. tasso, 2-83:
, / né soffra che l'asperga, e che l'infetti / di venen dolce
, 5-228: tosto rivolta il vaso e versa l'esca, / ch'elesse
, / mostro a'nimici il petto e non il tergo. tasso, 2-41:
di lor membra asperse / le piagge e tonda di lor sangue ha mista. idem
il suolo asperge. crudeli, 1-34: e 'l sonno dolcemente / nell'affannata mente
sorride da le piume / l'infermo e 'l sitibondo occhio v'immerge. d'annunzio
. carducci, 507: mi- triati e porporati / tre arcivescovi i lor sonni per
altra intigne la granata, / e fa l'asperges sopra i morioni. note
catene di cellule tondeggianti capaci di germinare e produrre nuove ife. l'aspergillus glaucus
aspèrgine, sf. ant. e letter. spruzzo, spruzzatura, aspersione
[l'acqua] rompe i ponti e gli argini, / e con sue nembose
rompe i ponti e gli argini, / e con sue nembose aspergini / su i
sue nembose aspergini / su i fioriti e verdi margini / porta oltraggio ai fior più
39-ii-59: per tutto si ravvisa iddio, e certe aspergini, e sprazzi, per
ravvisa iddio, e certe aspergini, e sprazzi, per così dire, di divinità
aspergo -inis. aspergitóre, agg. e sm. (femm. -trice).
della sua fede. idem, i-714: e non sai tu come avviene in ogni
ogni aspersione? dove arriva l'aspergolo, e dove no. = voce dotta
comp. da asperi 4 aspro 'e folium 4 foglia '. asperità,
prenda l'acqua delle decozioni del psillo, e se ne lavi il capo. traitato
, o vero bruscoli ardenti, e nascono empetiggini, cioè asperità o vero
moravia, viii-246: uscii dalla cabina e camminai a piedi nudi sulla terrazza dello
terrazza dello stabilimento, guardando in basso e stando attento a non ferirmi con le
ferirmi con le asperità delle tavole asciutte e corrose dalla salsedine. -figur.
accusa le asperità dei contorni degli esseri e di ciò che li circonda.
tutto lo monno ro fo conculcato. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze
questi tempi è da usare le dolcezze, e non asperità, però vogliamo li cavi
, però vogliamo li cavi di prigione e faccia fare pace tra loro. guicciardini
labbra del popolo..., e che colpivano con gaiezza certe pieghe dei costumi
gaiezza certe pieghe dei costumi o asperità e ipocrisie del vivere sociale. 3
. bonaventura volgar., 1-68: riteneste e riserbaste per voi tutta la povertà,
la povertà, viltà, asperità, afflizione e fatiga. savonarola, 7-ii-91: io
dura, con digiuni, con penitenzie e molte asperità. s. caterina de'
de'ricci, 193: chi è sciolto e separato dalli carichi è più tenuto all'
1-4: allo mondo arete grande male e grande asperitùdine, ma fidatevi in me,
comp. dal gr. de- privat. e otieptjiat (£ voce dotta, gr. à- privat. e onéppia -octos 4 seme '. àspero onéppia -octos 4 seme '. àspero e deriv., v. aspro e deriv àspero e deriv., v. aspro e deriv. aspersióne, sf. l' dante, purg., 31-78: e come la mia faccia si distese, delle colonne volgar., 1-37: e veramente giasone avrebbe finita la vita nel mezzo arrecare al ghiaccio l'aspersione del sale e dell'acquar- zente, ma più tosto di spoglie / de gli avversari nostri, e tutti aspersi / del sangue lor. , 5-141: chi fugge il ferro e poi nel foco cade, / chi cade, / chi fugge il foco e poi ne l'acqua pere, / chi l'acqua pere, / chi di sangue e di foco e d'acqua asperso / / chi di sangue e di foco e d'acqua asperso / more ucciso in un more ucciso in un punto, arso e sommerso. metastasio, 1-3-145: ritorna asperso asperso / di quel perfido sangue, e tu sarai / la delizia, l'amore , giorno, i-787: fuliginoso il volto e d'atro sangue / asperso e di volto e d'atro sangue / asperso e di sudore, e co'capegli / stracciati atro sangue / asperso e di sudore, e co'capegli / stracciati ed irti, asperso, / ben mille volte ripetuto e mille / nel costante pensier, sostegno e e mille / nel costante pensier, sostegno e cibo / esser solea dell'infelice amante al figur. tasso, 817: e da le liete ciglia / dolci rugiade versa dolci rugiade versa / onde i fioretti e l'erbe / si fan vaghe e superbe fioretti e l'erbe / si fan vaghe e superbe / e par la terra di erbe / si fan vaghe e superbe / e par la terra di diamanti aspersa. esce il sol già mai, ch'asperso e cinto / di sanguigni vapori entro e e cinto / di sanguigni vapori entro e d'intorno / non mostri ne la macchie asperso / che vuol dir questa guardia e questa porta? balducci, iii-308: nella pina è il pinocchio pastoso saporito e coperto da un sottilissimo velo trasparente che in custodia aspersa di polvere tanè scura e per ultimo è difeso da un'armadura , 1-2-33: viene il prete, e nel dir non so che cosa, / cosa, / coll'aspersorio mena dolce e spruzzola / uomini e bestie, e dà aspersorio mena dolce e spruzzola / uomini e bestie, e dà dell'acqua dolce e spruzzola / uomini e bestie, e dà dell'acqua a iosa. : via l'aspersorio, / prete, e il tuo metro! / no, tolta alle requie / dei cimiteri / e al funerale: / tolta alla placida placida / nenia del prete, / e al dormitorio; / tolta alle gocciole ; / tolta alle gocciole / roride e chete / dell'aspersorio. de marchi, lume era spento, alzò l'aspersorio e benedisse il morto. d'annunzio, seguito dai chierici che portavano l'aspersorio e la croce senz'asta... il finisce di leggere l'ufficio dei morti e, alla presenza di quattro riservisti a scoperto, pronuncerà le ultime parole sacramentali e coll'aspersorio benedice le zolle fresche. palazzeschi, 3-39: le preci tacquero e nel silenzio freddo e solenne un sacerdote : le preci tacquero e nel silenzio freddo e solenne un sacerdote... con moncherino come / un aspersorio di sangue e battezzò / gli imberbi. costituito da una lama fissa al manico e da due lame mobili laterali che si , fusto tetragonale, fiori tetrameri piccoli e numerosi, in pannocchie, frutto globoso tormentata di sollicitudine, di pentimento, e d'aspetta- mento di pene. fiori boccaccio, i-52: smontato del possente cavallo e salito nel reai palagio, e ricevuti cavallo e salito nel reai palagio, e ricevuti i casti abbracciamenti dell'aspettante sposa .. per la mano destra, e dinanzi alla reina sua sposa la menò. mostrò alfine tra i pilastri del vestibolo, e s'irraggiò alla luce aurorale, un popolo aspettante. sappa, v-376: e quell'inno parea tutto fragrante, / quell'inno parea tutto fragrante, / e parea quel profumo una melode / sopra la terra candida, aspettante. c. e. gadda, 3-99: quell'altro doversi fare deliberazione aspettante all'un caso e all'altro. leggi di toscana, 3-139 ] '. le cose a venire, e le passate, ci dilettano; quelle ci dilettano; quelle per aspettanza, e queste per rimembranza. m. adriani favole affetto, avvenimenti fuor di ragione e d'aspettanza, i quali la meraviglia un mormorio / d'assenso di preghiere e d'aspettanza / levossi intorno. idem zano] l'ora tra liete aspettanze e ricordi / calmi, sì come l' sì come l'aura tra la collina e il mare.
verificarsi; esservi rivolto col pensiero (e vi è connesso per lo più un
ch'eo basai / ancor l'aspetto e disio! lacopone, 42-5: faccio grande
vostra salute ornai si mova, / e vegna dentro al cor, che lei aspetta
render fama, / ch'el vive, e lunga vita ancor aspetta / se innanzi
noi chiama. boccaccio, i-125: e posto che io già vecchio non ho forse
di te qual colpo è da fuggire e quale è da aspettare, e quando
da fuggire e quale è da aspettare, e quando è da ferire e quando è
aspettare, e quando è da ferire e quando è da sostenere. idem, dee
478): fece ordinare una bella cena e metter le tavole in un suo giardino
le tavole in un suo giardino; e questo fatto, sopra la porta se ne
esci della città,... e se tu aspetti che ti sia detto dove
purgatorio sempre con desiderio aspetta il luogo e 'l tempo a lei diterminato,
'l tempo a lei diterminato, e così mai non si posa. lorenzo
in notte così lunga / non dorme e 'l disiato giorno aspetta. machiavelli,
/ di tutto quel che accade, e riferiscemi. / -così farò. tu costà
vero / ch'altro non vede, e sol quella gli è grata, / aspettando
pur d'ora in ora / la viva e vera e bella filidora. caro,
ora in ora / la viva e vera e bella filidora. caro, 15-i-53:
. redi, 16-vii-401: mio padre e mia madre vi aspettano con ansietà.
magalotti, 9-2-95: tra i buoni figliuoli e i cattivi la differenza si riduce a
muta, / qual di chi aspetta, e col desio sol tiene, / cosa
aspettava, cogli occhi alla viuzza, e le dita scarne che facevano andare la
castellano con mirabile onore è ricevuto, e le tavole preste niuna cosa aspettano se
: su su; te il campo, e te goffredo invita; / te la
goffredo invita; / te la fortuna e la vittoria aspetta. galileo, 3-3-381
almeno rispondere ad alcuna delle lettere degli amici e padroni,... che tutte
: una nuova tentazioncella aspettava lui debole, e non bene ancora tenuto in soggezione dalla
aspettava per eredità,... e due altri. marino, 354: già
o mondo, / o del giocondo e dolce albergo usato / terreno amato,
aspetta che 'l fiume scorra tutto; e questo corre e scorrerà sempre. cavalca,
fiume scorra tutto; e questo corre e scorrerà sempre. cavalca, 16-1-37:
scorrerà sempre. cavalca, 16-1-37: e pervenendo al fiume del nilo con alquanti pani
per fare una leggiadra sua vendetta, / e punire in un dì ben mille offese
, / come uom ch'a nocer luogo e tempo aspetta. boccaccio, i-288:
la loro nave fecero racconciare tutta, e di vele e d'albero e di timoni
fecero racconciare tutta, e di vele e d'albero e di timoni migliori che li
tutta, e di vele e d'albero e di timoni migliori che li perduti la
migliori che li perduti la rifornirono, e incominciarono ad aspettar tempo al loro viaggio
aspettavano che in loro scemasse le forze e crescesse la malizia. varchi, 23-259:
bonagiunta, ii-317: gioia aspetto da voi e voi la chiero. tesoro volgar.
ricco, che si tiene appagato; e quegli è povero, che aspetta grande ricchezza
par bello questo ludo: eo satollo, e tu enfamire, / tu vergogna sofferire
/ poi ti dico io / ch'onor e stato tua vita n'aspetti. dante
.. / fecesi voce quivi, e quindi uscissi / per lo suo becco in
. soffredi del grazia, 8: e senaca disse: -aspetta d'essere meritato
che senta; / vecchia, oziosa e lenta, / dormirà sempre, e non
oziosa e lenta, / dormirà sempre, e non fia chi la svegli? /
guerra, / che si provede, e i passi intorno serra, / de'miei
mi stava armato. boccaccio, i-358: e così la letizia, essendo dove futura
apparecchia a sostenere quelle awersitadi presenti, e aspetta que'tormenti del corpo i quali essa
io solevo già avere speranza in ricchezze e nelli amici e aspettare da loro onori e
avere speranza in ricchezze e nelli amici e aspettare da loro onori e dignità.
e nelli amici e aspettare da loro onori e dignità. guicciardini, i-127: come
i-127: come da uno giudice incapace e imperito non si possono aspettare sentenze rette,
da un popolo che è pieno di confusione e di ignoranza non si può aspettare.
aspettavo dal padrone una cotanta stranezza, e pur sono, sì può dire, tromba
tanto più parve loro il caso strano e meraviglioso. s. caterina de'ricci
la disciplina intera / ov'uom perdono e non castigo aspetti. / cade ogni regno
castigo aspetti. / cade ogni regno, e ruinosa è senza / la base del
d'esser vendicata in breve aspetta: / e dolce è l'ira in aspettar vendetta
, 7-200: spia l'andar degli amanti e 'l tempo aspetta / de la piacevol
vendetta. / usò per affidargli astuzia e senno / senza punto mostrar l'ira
i romani] come dagli uomini adulatori e vili e pronti alla servitù né si può
] come dagli uomini adulatori e vili e pronti alla servitù né si può aspettar
, si difenderanno con tutta quella pertinaccia e con tutto quel furore che sempre accompagna
resistito alla minaccia, si fosse mostrato uomo e re. serra, i-415: non
, 1-iii-5: da gente di penna e d'ufficio non s'era aspettato mai
basso, col mento sul pugno, e seguiva il filo della sigaretta. luzi
16-14: volse 'l viso ver me, e disse: « aspetta: / a
., 22-32: i'vidi, e anco il cor me n'accapriccia, /
che noi trovava [l'anello] e sembiante faccendo di cercarne, alquanto gli
tempo, che ha tanto tempo, e che aspetta di crescere e di amare.
tanto tempo, e che aspetta di crescere e di amare. -figur.
... perciocché la cera sempre aspetta e ad ogni ora si può rimuovere quello
: l'altro l'aspetta a gloria, e in su la porta, / per
difficoltà, dove si possono rivelare qualità e difetti di una persona. -qui
lunga, per lo più inutile (e vi è connessa una connotazione ironica)
ironica). nieri, 237: e il romitino, aspetta aspetta, d'andare
né fra due. panzini, ii-729: e quando è venuta la primavera, quella
di rose bianche che era una bellezza e fioriva persino a natale, aspetta, aspetta
non vo'star più sola in letto, e voglio / che tu deponga ornai cotesto
. b. giambullari, 1-3-480: e finalmente chi la fa, l'aspetti.
non aspetti tempo; chi ha tempo e aspetta tempo, perde tempo: è dannoso
boccaccio, i-359: chi tempo ha e tempo aspetta, tempo perde. leonardo
. leonardo, 2-43: chi tempo ha e tempo aspetta, perde l'amico e
e tempo aspetta, perde l'amico e danari non ha mai. a. f
tempo non aspettarà me. -aspettare e non venire è cosa da morire:
insopportabile. bruno, in: aspettare e non venire è cosa da morire.
s'aspettano a uno grande ed alto e virile uomo. machiavelli, 272: piacemi
questa conclusione che voi avete fatta; e quanto si aspetta alla republica, io
le statue si lavorino, la forma e la proporzione che si aspetta loro,
la proporzione che si aspetta loro, e quali siano le buone sculture. lambruschini,
. lambruschini, 1-122: facciamo, e diligentemente e con amore, quello che a
, 1-122: facciamo, e diligentemente e con amore, quello che a noi
per la metà a lui s'appartiene e aspettasi. bembo, 5-1-49: per far
giambullari, 124: morì con buono animo e quasi contento, per aversi già persuaso
persuaso che alessandro suo fratello dovesse allevare e guardare il nipote in quella maniera che
troviamo necessitate. sassetti, 235: e 'l simigliante farò delli altri 300 [ducati
: ella è diletta / del cielo, e la sua cura a me s'aspetta
il poeta l'avrebbe vestita d'erbette e fiori, e pasciuta di liquidi cristalli,
avrebbe vestita d'erbette e fiori, e pasciuta di liquidi cristalli, e forse con
fiori, e pasciuta di liquidi cristalli, e forse con l'aspettativa del dire:
, il tal principe mi manderà, e il più delle volte i disegni non riescono
governo tenuto men di tre anni, e chiamato all'aspettativa del consolato. fagiuoli,
comprata a troppo caro prezzo quella aspettativa e quella fortuna, che mi costerebbe la vita
, con in cuore quella solita trista e oscura aspettativa. leopardi, 958:
. mi tengono pure in aspettativa grande e buona. idem, 984: non
, 984: non mi so dilettare e pascere di certe buone aspettative. cattaneo
d'agire sulle cose per renderle utili, e la certa aspettativa di poterne godere le
che si chiuse in un grido di disgusto e di dolore al contatto della realtà.
: l'aspettativa seconda veniva a'nipoti e bisnipoti. pallavicino, 3-174: aggiugnevano gl'
chiedere l'aspettativa per non compromettersi, e già accusava tutti gli altri di opportunismo e
e già accusava tutti gli altri di opportunismo e leggerezza colpevole nei confronti della guerra fascista
erano armati di attendere. fucile e parlavano in tono sommesso. era nella turba
raglio, illuminò la faccia pallida, e la barba d'argento del non
l'attesa, susciun'aspettazione gelida, e davanti agli occhi attoniti ètare l'interesse.
l'interesse. apparsa un'altra stanza magnifica e abbandonata. prato manzoni,
un già preso la tromba, e messo tutti in aspettativa. moribondo
male che la religione ci ha fatto. e, a dispetto dell'arti2. una
suoi soldati. in questa aspettazione e disiderio. b. cavalcanti, 2-559:
ciò è da proporre loro commodi, speranze e aspetta (superi, aspettatìssimo).
. scoverte d'antichità fuori d'ogni loro e nostra aspettazione. petrarca, 28-1
, 28-1: o aspettata in ciel beata e bella / anima. botta, 6-ii-2:
.. quel fiore aguaglia, / e che mia speme fa venire a riva.
oziosamente cullarsi in immagini di de'palagi e delle torri, andate sono e vanno,
de'palagi e delle torri, andate sono e vanno, da'loro amanti passate grandezze e
e vanno, da'loro amanti passate grandezze e in aspettazioni di un loro miracoloso chiamate
. qui venga, ella ci verrà gratissima e aspettatissima. cato, strade chiuse, posto
d'ine dove più vedean l'erbe e le frondi, / non aspettato sopravquieta
. tasso, 17-97: portò la fama e dimessia, in aspettazione d'una risposta
chiostre amene, / o de la sticare e mi sembrava d'essere nell'aspettazione di un
nell'aspettazione di un donna nostra amore e spene. / giungi aspettato a dar samiracolo
a l'egra / d'amoroso pensiero arsa e ferita. marino, 3. locuz.
ma ancora di quelli della mezzana, e della nuova, la sanità dell'uomo -sostenere
rispondere alle spenon ricevere scosse maggiori, e più nocevoli, che da un ranze con
ranze con una buona riuscita. improvviso e non aspettato moto di animo cagionato castiglione,
): ma aspettazioni [di sé] e mandar innanzi quella fama; perché quel
, 18-1-381: giovane di bellissimo aspetto, e di come chi rimanga deluso da
come chi rimanga deluso da una cosa aspettata e sognata. aspettazione. vorrei bene,
attesa. che v. signoria eccellentissima e il signor n. n. rimanesguinizelli,
, che questo signor ha tutte le e divèn dolce per lungo aspettato. parti più
in un aspettatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
più fuora: l'uficio è lungo, e io mi rimarrò mirazion pieno / al buon
indi rendei l'aspetto in chiesa, e loro per l'uscio del fianco, se
m. villani, 11-16: fu miserabile e cordoglioso disposizione interiore di sospensione, di
interiore di sospensione, di ansia, riguardo e aspetto di gran crudeltà vedere i vecchi pieni
. lasciare loro case... e ire e non sapere dove. boccaccio,
loro case... e ire e non sapere dove. boccaccio, v-258:
; attesa. naturalmente peccato, e per ignoranza; che nel divino
nel divino cavalca, 7-182: e di vero, se noi ben pensassimo il
chi maliziosamente benefizio dell'aspettazione, e considerassimo dove ande- pecca. giuseppe
remo, se dio ci giudicasse e togliesse il tempo della peni
della peni valli molto repenti e sì alte che alli guardanti allo insù in
si contristano all'aspetto di veste vermiglia e di porpora. vito in una
/ tu lei togli a l'aspetto / e al bacio lacrimato / de zione
, ii-40: mi l'uno e l'altro amato - suo parente.
sp., 8 (140): e la luna, entrando per lo compagni,
spiraglio, illuminò la faccia pallida, e la barba d'argento cessato di scrivere molti
stava quivi ritto in aspettativa. pericoli, e gli aspetti notevoli,... propuosi
al mondo toglie / i varii aspetti, e i color tinge in soltanto a mezzodì
17-56: sorgea la notte in tanto, e de le cose gnava andare. leopardi
andare. leopardi, iii-45: l'aspettazione e il sapere / confondea i varii aspetti un
, ii-1-196: io, dopo varie ricerche e molta nome però, che 'n quegli aspetti
che 'n quegli aspetti / per luce, e pregio proprio, aspettazione, trovo finalmente
, trovo finalmente un compratore. rajberti, e gioia d'altri, / non ad oltraggio
tempo d'aspettazione. nievo, 478: e leggiadri i crini aspersi, / varia la
amministrò allora gli ultimi sacramenti, aspetti / e chiavi e note ha figurate, e versi
gli ultimi sacramenti, aspetti / e chiavi e note ha figurate, e versi. bar
/ e chiavi e note ha figurate, e versi. bar etti, ii- e
e versi. bar etti, ii- e leopardo si compose alla aspettazione della morte colla
zio, iii-2-369: percossi di stupore e di terror sacro, gli d'aspetto?
, nella pianura, le case sono rare e di aspetto barilai contro ogni sua aspettazione
1-145: troppe fandonie sentimentali si sono dette e scritte sull'aspetto della morte. sbarbaro
tutto il caffè presentava l'aspetto miserabile e allarmante caratteristico, in certi momenti, dei
una persona, ciò che ne appare e può vedersi altesterno). iacopone,
, purg., 3-107: biondo era e bello e di gentile aspetto. petrarca
, 3-107: biondo era e bello e di gentile aspetto. petrarca, 23-23:
, adunque i van diletti, / e seguitami verso quell'altura, / che
3-500: sendo giovine di bellissimo aspetto e dato molto e diletti a'piaceri del
giovine di bellissimo aspetto e dato molto e diletti a'piaceri del mondo, alle
, i-36: l'aspetto suo grave e non superbo, dolce e piacevole.
aspetto suo grave e non superbo, dolce e piacevole. poliziano, st.,
pe'boschi soggiorno, / inculto sempre e rigido in aspetto. machiavelli,
nella famiglia de'donati una donna vedova e ricca, la quale aveva una figliuola di
vi-25: ancora io ho l'aspetto bello e le parole buone, e, quel
aspetto bello e le parole buone, e, quel che più vale, la volontà
quel [specchio] gli occhi, e con suo gran diletto / contempla 11
suo gran diletto / contempla 11 vago e desiato aspetto. cellini, 1-10 (42
mi fa credere che tu sia da bene e buono. g. m. cecchi
d'ogni stagion tributi eletti, / e son diverse d'abiti e d'aspetti.
eletti, / e son diverse d'abiti e d'aspetti. g. b. pucci
/ non si muta per caso, e che riceve / con uguale tenor della
/ con uguale tenor della fortuna / e l'uno e l'altro aspetto. segneri
tenor della fortuna / e l'uno e l'altro aspetto. segneri, ii-164:
: le mie idee sono più alte e ridenti, il mio aspetto più gaio,
un po'sofferente, lo sguardo umido e dolce. fracchia, 341: fu
del suo viso a cagione dei lunghi e radi capelli. 4. apparenza.
dante, purg., 27-71: e pria che in tutte le sue parti immense
: / ma sprezza i finti aspetti e i finti preghi. galileo, 988:
sono nate in un tempo di dolore e quasi direi d'esilio. de roberto,
maestro di casa prese l'aspetto grave e triste conveniente alla circostanza luttuosa. soffici
nel segno dell'aquario... e con saturno congiunta in trino aspetto.
, 12-41: questa congiunzione co'suoi aspetti e degli altri pianeti e segni..
co'suoi aspetti e degli altri pianeti e segni... significa, iddio consenziente
trigono, l'esagono, il tetragono e l'opposto. manfredi, 1-260:
loro novanta gradi, diconsi in quadrato e in quadratura; e queste posizioni tutte
, diconsi in quadrato e in quadratura; e queste posizioni tutte generalmente chiamansi aspetti.
, in aspetto, al vero, e fatte così per accomodarsi alla capacità del popolo
aspetto una sventura, / sì lunga e stretta come una barella. -al
): le muse son donne, e benché le donne quel che le muse vogliano
... sì bella, si maravigliosa e strana, che di primo aspetto spaventa
, 105: una certa grazia, e, come si dice, un sangue,
di che l'impe- radore ebbe malinconia e gran sospetto; e tutti i dì di
radore ebbe malinconia e gran sospetto; e tutti i dì di questo aspetto stette
qualche sala d'aspetto ingombra di gente e male illuminata da un fumoso lume a
grida una sequela di nomi di paesi e di città lontane; nessuno si move;
in sala d'aspetto col cappello ammaccato e impolverato. ojetti, ii-501: quei
ojetti, ii-501: quei banchi allineati e quelle tante donne sedute dànno l'idea
siamo in una sala d'aspetto? e. cecchi, 1-10: il mondo quaggiù
] crescea in aspetto d'essere valoroso e in amore de'cittadini. vettori, 1-78
si può stare ad aspetto di piena e grossa ricolta. d. battoli, 18-1-59
isola tutta boscosa, per quivi far legna e rifornirsi di nuovi arbori, antenne e
e rifornirsi di nuovi arbori, antenne e timoni, in aspetto delle tempeste che
: era buon aspetto d'olio, e fu ragionevol ricolta di vino. 4
, 91: nelle battute d'aspetto e nei brevi intervalli tra un arpeggio e l'
aspetto e nei brevi intervalli tra un arpeggio e l'altro, gli pareva d'intendere
antinevralgico, costituito dall'associazione di aspirina e di bromidrato di chinina. =
= comp. da aspirina) e chinina. aspiciènte, agg. e
e chinina. aspiciènte, agg. e sm. latin. che è rivolto
come le coniunzioni sono disformi nel bene e nel male secondo la natura de'pianeti congiunti
. giacomo da lentini, ii-104: e l'aspido, serpente invidioso, /
denti uccide l'uomo... e sappiate che l'aspido porta in capo una
preziosa, che ha nome carboncalo, e quando l'incantatore vuole quella pietra,
quella pietra, dice sue parole, e quando l'aspido se ne avvede,
incontanente ficca l'una orecchia in terra, e l'altra si tura con la coda
magica prece, / ciascuna orecchia ottura e tien coperta: / porta nei denti
picciola, ma velenosa molto, presila, e puosi- lami in seno. bibbia volgar
è che non possano i versi, / e li aspidi incantar sanno in lor note
, v-17-5: in questa parte oscura e strema / aspidi sono d'una e d'
oscura e strema / aspidi sono d'una e d'altra spezia, / dispari in
spezia, / dispari in opra: e di ciascun si gema. boccaccio, v-220
è un serpente che pugne co'denti e lasciavi il veleno, e questo veleno
pugne co'denti e lasciavi il veleno, e questo veleno di pelle in pelle va
tanto che l'uomo s'adormenta, e così dormendo si muore. innocenzo iv
l'aspido è di sua natura sordo; e con tutto che elli abbi questo anco
questo porta ne'denti la subita morte e per non sentire l'incanti colla coda si
un tristo animale, / che dinanzi e di retro ognuno assale; / ma quando
, del candido ligustro / più candida e più bella, / ma de l'aspido
l'aspido sordo / è più sorda e più fera e più fugace. tasso,
sordo / è più sorda e più fera e più fugace. tasso, 8-6-1212:
villani... pigliano le vipere e gli aspidi vivi, e se gli
pigliano le vipere e gli aspidi vivi, e se gli portano longamente in seno,
pena spira, / ch'appesta il core e cangia i risi in lutti. diodati
morderà alla fine come il serpente, e pungerà come l'aspido. fontanella, iii-359
di saettoni. redi, 16-iv-164: e mi confermo in questo parere, perché
la sentenza di nicandro, d'eliano e di altri, hanno i denti canini coperti
suo soggiorno / l'orribil drago, e d'aspidi e ceraste / spaventoso corteggio
/ l'orribil drago, e d'aspidi e ceraste / spaventoso corteggio ha ognor d'
colùbri maculosi, / gli aspidi i ceneri e gli angui / e le ceraste e
aspidi i ceneri e gli angui / e le ceraste e le verdissime idre. idem
e gli angui / e le ceraste e le verdissime idre. idem, iii-2-198:
si voltò come un aspide, giallo e verde per la rabbia. panzini, ii-301
, i-34: tra questi aspidi sordi e questi allocchi / ci sto come sta
di ergere la parte anteriore del corpo e di dilatare il collo quando è in
il suo veleno è rapidamente mortale (e può venir lanciato sulla vittima anche da
dal testo biblico, salmi, 57 e 139) ne diffusero una nozione leggendaria:
leggendaria: cfr. isidoro, 12-4-12 e alberto magno, 6-665; inoltre solino
; il maschio è arancione, con ali e zampe. e assai dannoso a piante
arancione, con ali e zampe. e assai dannoso a piante fruttifere (peri,
meli, peschi, ecc.) e industriali (pioppo, castagni, ecc
gr. àpule, -l8oq 'scudo 'e onèpiia 'seme aspidospermina, sf
disposti gli occhi, che sono due, e che insieme col naso formano tre,
che insieme col naso formano tre, e poi la bocca che fa quattro:
aspiranti. tu ti senti attaccato a lei e non ti puoi più staccare.
sbandavasi. carducci, ii-1-180: liberi e indipendenti da ogni rispetto sociale, non aspiranti
, serrata a una lega di pensieri e fatti magnanimi, aspirante un'aura di
, spinta da una forza di progresso e di moto. 4. sm
moto. 4. sm. e f. chi aspira a un titolo,
a due fanciulle sui quindici, bellocce e frescocce, le ricusava ad ogni aspirante,
le ragazze non debbonsi buttare via, e che a crear buone ossa bisogna prima
i cap pellani più giovani e fu scelto quello che si conosceva per
] al culto piccolo-borghese dell'onore parassitario e ne aveva fatti degli aspiranti agli impieghi
ne aveva fatti degli aspiranti agli impieghi e alle sinecure. 5. sm
grado (istituito nella prima guerra mondiale e abolito in seguito) intermedio fra l'
seguito) intermedio fra l'aiutante di battaglia e il sottotenente. panzini, iii-754
agli alpini. -grado della marina e dell'aeronautica militare per i giovani degli
. 6. eccles. il ragazzo e la ragazza iscritto alla azione cattolica,
all'estremità di un tubo flessibile, e raccolta in un filtro a forma di
= comp. dall'imp. di aspirare e dall'oggetto polvere (v.)
a sé, attrarre l'aria (e con l'aria i profumi: e vi
(e con l'aria i profumi: e vi è connessa allora un'impressione
lucano volgar. [crusca]: e tale lì fue, che trasse a uno
, che non poteo aspirare l'aere, e così annegò. giocosa, 50:
, 50: un buon odore di fieno e di latte caldo che fa allargare le
59: io prendo un po'di silice e di quarzo: / lo fondo;
: / lo fondo; aspiro; e soffio poi di lena. d'annunzio,
contemplanti; le fanciulle lo aspiravano forte e impallidivano, a qualcuna si infossavano gli
. pavese, i-337: aspirò l'aria e sentì solamente l'odore acuto dolcissimo dei
l'aria dall'interno del tubo, e si slenta quando, seguita l'aspirazione
. idem, iv-2-1231: l'indice e il pollice circondavano l'orlo [del bicchiere
suoi gesti per me, i pensieri amorevoli e gentili, le cure; solo,
3. intr. ant. e letter. soffiare, spirare. bembo
de'venti che loro dal porto aspirarono secondi e favorevoli, non di quelli che l'
non di quelli che l'hanno vinte nimici e contrari, si debbano con le balene
1-175: aspiran l'aure / seconde, e vanno a lei spianando il guado /
il cielo ai pensier vostri aspiri, / e vi dia sempre quel che più vi
o dee, / cittadini de tonde; e se vi prende / pietà del marinar
chi si scrive, le vuole; e non pure i grandi, ma i mezzani
, / ed indi l'alme semplici e devote / con saette invisibili percuote.
eterna gloria aspiri, / contro invidia e viltà de'stringer tarmi? foscolo,
arici, 292: al cielo aspira, e l'ala e il cor gli manca
: al cielo aspira, e l'ala e il cor gli manca / a tanta
a tanta altezza. pellico, ii-24: e che altro è il cristianesimo se non
ad uno ad uno / i fori e le fessure, donde il sole / aspirar
l'orto, ch'aspiri odor di fiori e d'erbe, / le alletti [
/ le alletti [le api], e quello iddio, ch'ha gli orti in
orti in cura, / le guardi e le difenda. = voce dotta,
tini,... e quando venghiamo a roma e ci sentono parlare
... e quando venghiamo a roma e ci sentono parlare con la voce in
quello che l'altre lingue proferiscono dolcemente, e senza forte aspirazione, ella ama di
di profferire con fiato gagliardo, e con forte aspirazione. foscolo, ii-2-371:
foscolo, ii-2-371: i suoni aspirativi e gutturali, propri a tutte le lingue dell'
a tutte le lingue dell'oriente antiche e moderne. = deriv. da
aspirazione, c dura nel dialetto fiorentino e di gran parte della toscana (gorgia)
quel romano parlava troppo in gorgia, e profferiva tutte le sillabe aspirate. magalotti
sforzo necessario in proferire tante lettere gutturali e aspirate sì bestialmente. salvini, v-471
, dissero arismetica invece d'arithmetica; e da arithmo, cioè un numero,
, era usata talora da'greci, e da'latini, e in tal caso essi
da'greci, e da'latini, e in tal caso essi vi ponevano un
cave, stive dove possano accumularsi esalazioni e polveri nocive; attivare la combustione in
l'aria dall'intemo del tubo, e si slenta quando, seguita l'aspirazione
tutto l'animo verso un fine nobile e arduo. g. p. maffei
le tenevano compagnia, l'avviluppavano mollemente e tenacemente in quell'inerzia pericolosa, e
e tenacemente in quell'inerzia pericolosa, e parlavano per lei nel silenzio solenne che
immaginaria fatta di sogni, di aspirazioni e di speranze. 4. fonet.
; rappresentato dallo spirito aspro in greco e dal segno h, precede per lo
precede per lo più. le vocali e segue le consonanti. buommattei, 26
è scritto: gundrannus, guntramnus, e, con l'aspirazione gutturale che si trova
acidulo (con azione antipiretica, antireumatica e antalgica). sinisgalli,
chiamato emionon. ha molte foglie trientali e la radice fungosa, cavernosa come la
, cavernosa come la felce, candida e pilosa, non ha né gambo,
nasce nelle mura sopra i sassi, e in luoghi opachi, senza fusto, senza
luoghi opachi, senza fusto, senza fiore e senza seme: le cui fiondi sono
quelle del polipodio, di sotto gialle e ruvide, e di sopra verdi.
polipodio, di sotto gialle e ruvide, e di sopra verdi. domenichi [plinio
, cavernosa come di felce, bianca e pilosa... quest'erba leva il
secondo l'etimologia antica, da à-privat. e 07rxf) <; 07tàtjvó <;
sono intenti. caro, 8-634: e dal suo focolar pria che dal sole /
il manico dell'aspo che facevan girare e stridere, si sono alzate, dicendo
: ella tra sé romita / faceva e disfaceva una mannella. / sembravano un
aspo le dita / silenziose. c. e. gadda, 2-77: le batterie
di trottole semoventi; paradiso di conocchie e d'aspi governato dall'elettrico, accudito
2-30: allora lo pose alla colla, e accomandò la corda all'aspo. lorini
: passa [la pasta] bell'e asciutta e croccante sopra due grandi cilindri
[la pasta] bell'e asciutta e croccante sopra due grandi cilindri a guisa
a guisa d'aspo che la dipanano, e di lì in una gran tavola
, bozzelli, bracotti uncinati, capre e bighe, tutto collegato da catene.
. organo che, nella macchina mietitrice e legatrice, corica orizzontalmente gli steli sul
alcun altro, la quale altrove asportare e rapere e perdere si possa. bembo
altro, la quale altrove asportare e rapere e perdere si possa. bembo, 5-94
diversi luoghi della repubblica, prede asportarsene, e castella espugnarsi. muratori, 1-29:
] / molte asportai pregiate spoglie: e tutte / all'atride le cessi.
lat. asportare (comp. da abs- e portare). asportato (part.
le labbra asportate nette da un proiettile e tutti i suoi denti erano scoperti sino alla
mandibola. calvino, 1-289: stanze e corridoi oscuri o luminosi a seconda se
asportate. asportatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
porta via. muratori, 3-64: e qualora ne sieno state asportate, tutti
, tutti li asportatori, come complici e consapevoli, debbono in termine di tre
cancelleria senz'espress'ordine de'magistrati, e si custo- dischino da'donzelli in modo
non si possono. cavalca, 9-256: e così quasi per tutti li vangeli leggiamo
leggiamo, che egli asprissimamente riprendeva, e minacciava spesse volte, li farisei. m
boccaccio, iv-158: è un dolore nuovo e diviso dagli altri, più aspramente che
dee., 5-1 (15): e nel suo pianto aspramente mala- diceva l'
che noi siamo insieme tu mi riprenda e corregga aspramente de'miei difetti. giov
inimici miei basti l'avermi così aspramente e così iniquamente ingiuriato. idem, 7-120:
, 7-120: sol contra l'armi e contra ogni minaccia / di gragnuole,
minaccia / di gragnuole, di turbini e di tuoni / volgea goffredo la secura faccia
, ii-29: lo fissò bene, e credendolo un mendicante gli impose aspramente:
148: un vento si levò novello e forte, / che 'l legno percoteo sì
si combattea asperamente. tasso, 3-41: e poi lo stuol, ch'è da
, rigidamente, in modo estremamente parco e severo. passavanti, 27: n'
deserto: ove quanto al luogo, e quanto al vestire, e quanto al cibo
luogo, e quanto al vestire, e quanto al cibo, aspramente visse.
grecia, il quale poi inverminò, e morì asperamente. 5. in
ne produce lo aspreggiamento del malore, e non la sanazione. = deriv.
tr. (aspreggio). ant. e letter. trattare con durezza,
: quando io ti fuggiva, eri presente e segui tavimi, aspreggiandomi con molte amaritudini
amaritudini. maestro alberto, 46: e se tu vorrai dello stare e del partire
46: e se tu vorrai dello stare e del partire imporre legge a colei,
per donna, non sara'tu iniurioso, e con impazienza aspreg- gerai quella fortuna,
licito sia d'aspreggiare amore d'uno e prendere l'amore d'un altro.
le quali città erano molto terribilmente aspreggiate e strette. lorenzo de'medici, i-161:
, un desiderio quasi di vendetta; e le teneva sotto, le bistrattava. [
(182):... e le teneva sotto, le aspreggiava].
la contessa non mi aspreggiava più, e qualche volta sembrava vicina a ricordarsi della
: la vita, come la poesia e come l'amore, ama la difficoltà e
e come l'amore, ama la difficoltà e si giova di terre avare e dei
difficoltà e si giova di terre avare e dei climi che la aspreggiano, lei figlia
[il duca] ora in un modo e ora in un altro, l'andava
papa]. settembrini, i-184: e chiusi come belve nei quartieri dove era vietato
/ di quelle [sorbe], e poi si rise del suo male, /
il capitan barbaro col suo signore, e dal caso aspreggiato, egli solo fu
, egli solo fu eletto a placare e addolcire l'animo di quell'ammiraglio.
palladio volgar., 3-27: acciocché semi e schiatte nobili non mescolin seco nulla asprezza
anche delle pere certe sono acerbe lazze, e certe mature dolci...,
imperò si dee fare che s'immezzino, e lascino l'asprezza. carletti, 11
si arrostisce, levandoli prima la buccia, e dove sarebbe impossibile il mangiarli crudi per
epistolare fuse in ferro fuor di posto e per il vino di mantova. della qual
, 113: lo sguardo dell'uomo / e l'asprezza del vino ritornano ansioso /
ordinata fatica, astinenza di cibi, e asperezza di vestimenti. bencivenni [crusca
crusca]: ratto nascimento di capelli, e crespezza e grossezza ed asprezza; tutte
: ratto nascimento di capelli, e crespezza e grossezza ed asprezza; tutte queste cose
al dio pane] le gambe di capra e pilose, per mostrar l'asprezza della
, come fate voi, dalla asprezza e scabrosità della sua superficie. tassoni,
fortuneggia apparisce; perciò che, inasprita e irruvidita la superficie dell'acque, ci
superficie dell'acque, ci sembra livido e nero. trivulzio, iii-240: ella
[sallustio] scrisse con uno stile e con voci e frasi dai vecchi romani
scrisse con uno stile e con voci e frasi dai vecchi romani usate solo ab
dai vecchi romani usate solo ab antico e però diede in qualche oscurità ed asprezza
la strofe alla fine gli usciva intera e precisa; qualche verso, qua e
e precisa; qualche verso, qua e là, aveva una certa asprezza piacente.
villani, 11-13: gran preda di bestiame e grosso e minuto,...
11-13: gran preda di bestiame e grosso e minuto,... per l'
l'asprezza / di questi sassi, e questa gente inculta, / simile al luogo
simile al luogo ov'ella è nata e avezza. tasso, 16-39: vassene;
piè tenero non sono / quel gelo intoppo e quella alpina asprezza. cuoco, 1-150
ed a governarsi per l'asprezza dei siti e per il carattere degli abitanti. manzoni
maravigliare della costanza dell'uomo, subitamente e improvviso mutò la turbata faccia in chiara
mutò la turbata faccia in chiara, e l'asprezza in dolcezza e in mansuetudine
chiara, e l'asprezza in dolcezza e in mansuetudine. boccaccio, i-209: altra
: forse... mi tenta, e vuole vedere se io mi muto per
fece superbiendo. cantari, 274: e quella donna, che fu sì villana,
fèro incarcerar con molta asprezza, / e incatenar. ariosto, sai., 4-203
castiglione, 348: la loro asprezza nasconde e leva quella soave mansuetudine, che tanto
che ella... agramente mi rampogni e crucciosa mi rimproveri con asprezza. pellico
con asprezza. pellico, ii-99: e siffatto iracondo uomo, che colle sue
disamarlo, era per me tutto dolcezza e cordialità. carducci, 125:
beltramelli, iii- 440: si amarono e si unirono per difendersi. e nessuna
si amarono e si unirono per difendersi. e nessuna asprezza fu in loro perché erano
fiacche, pare che faccia quasi monde e vergini anche le sciatterie e le insufficienze di
quasi monde e vergini anche le sciatterie e le insufficienze di una scrittura senza polso
del suo carattere, le sue manìe, e persino le sue volgarità? gobetti,
, 1-160: si tratta di liquidare lentamente e insensibilmente gli ultimi residui di clericalismo,
selvaggio. intelligenza, 265: cavagli e cavalier di gran d'asprezza
volea accostare / però ch'egli era prode e pien d'asprezza; / a suoi
, quell'assoluta ignoranza delle convenienze umane e socievoli... divenivano in alcuni
. sannazaro, 3-75: nascan erbette e fiori, / e li fieri animali
3-75: nascan erbette e fiori, / e li fieri animali / lassen le loro
fieri animali / lassen le loro asprezze e i petti crudi. 7.
che migliore è la via delle tribolazioni e delle asprezze, che quella de i
di riposarsi, fiorio perché era giovane e non uso d'al- cuna asprezza,
non uso d'al- cuna asprezza, e ascalione per lunga età già tutto bianco,
francesco, per l'asprezza della penitenzia e continuo piangere, era diventato quasi cieco
piangere, era diventato quasi cieco, e poco vedea lume. alberti, 38:
247: né mai asprezza tanto amara e ria / fu quant'è tal dolcezza,
lo spirito] ad ira contro il nemico e inforzano. leonida, iii-264: dura
m'astringi / a passar tristi giorni e travagliosi. colletta, 1-i-18: seguir
alterno, la danza / perenne delle morti e delle nascite, / da celesti città
. soffredi del grazia, 7: e le dolci paraule sempre si denno dire
dolci paraule sempre si denno dire, e l'asprezze tacere. boccaccio, 1-68:
: spurio oppio raguna il senato, e piacque loro che alcuna asprezza non fosse fatta
dinanzi gli amici che 'l consolassino, e poi gli commosse in asprezze di villania
stima che in iscrivendo le voci loro, e anche forse in pronunziandole, in alcune
, fossero i nostri antichi... e dico in iscrivendo, per molte asprezze
dico in iscrivendo, per molte asprezze e rozzezze che nelle lor parole si leggono
si leggono ne'libri antichi... e ho detto in pronunziando, per le
in pronunziando, per le medesime asprezze e rozzezze. tasso, 12-663: il
caldi, seguitano asprezza di gola, sete e dolore di petto. =
, da festa /... e quasi tutte scotono in cima alla testa /
con legature di velluto sotto il collo e sulla quale era dritto un aspri da colonnello
tutta l'aria di volerne raddoppiare la statura e l'imponenza breve. alvaro, 3-221
acciocché n'esca un certo umore asprigno e rodente, che il vino fa tirato
rodente, che il vino fa tirato e risentito. d'annunzio, iv-2-1297: la
. d'annunzio, iv-2-1297: la vite e i suoi viticci freschi, asprigni al
4-256: uva di prima qualità, succosa e dolce, uve delle colline, non
come quella di santa maria, asprigna e tutta buccia. bonsanti, 2-17: c'
era nell'aria pesa quell'odore impreciso e voluttuoso che hanno le camere delle donne
leggiadre, un misto di profumi da toletta e l'altro or fragrante or asprigno di
or fragrante or asprigno di un corpo morbido e amato. 2. figur. stridulo
: quel vino aveva un asprino dolce e frizzante e seguitava a bollire pur dopo bevuto
vino aveva un asprino dolce e frizzante e seguitava a bollire pur dopo bevuto.
di meglior pane, di meglior carne e vino, che non possa esser il greco
greco di somma, malvagia di candia e asprinio di nola. chiabrera, 233:
tra i licori / serba vanto superbo e pregio eterno. / nei suoi color le
, agg. (superi, asprissimo e asperrimo). ruvido al tatto, scabro
: portava a carne ciliccio aspro, e di sopra era vestito di pelle. guido
'l ranno è una spina molto aspera e molto pungente. traitato dei cinque sensi,
toccare sono propiamente questi...: e in caldo e in freddo, in
...: e in caldo e in freddo, in aspro e morbido.
caldo e in freddo, in aspro e morbido. petrarca, 41-4: sospira e
e morbido. petrarca, 41-4: sospira e suda a l'opera vulcano, /
bella rosa. testi fiorentini, 186: e quando il fanciullo sarà fasciato..
ma no sia piena di cose aspre e dure, ma soavi e morbide,
di cose aspre e dure, ma soavi e morbide, le quali il guardino dal
, le quali il guardino dal freddo e non li deano troppo caldo. boccaccio
mani le dili ca te carni, e gli aspri legami e duri le stringono.
ca te carni, e gli aspri legami e duri le stringono. idem, v-69
le stringono. idem, v-69: e le piacevoli castagne, difese da aspra veste
cura delle malattie, 1-20: i denti e le gengie sieno fregati la mattina con
sieno fregati la mattina con panno aspro, e poi sia lavata la bocca con vino
è fuggir quanto più si pò, e come un asperissimo e pericoloso scoglio, la
si pò, e come un asperissimo e pericoloso scoglio, la affettazione. della
della casa, 552: lo stridere e lo stropicciar pietre aspre e il fregar
lo stridere e lo stropicciar pietre aspre e il fregar ferro spiace agli orecchi. tasso
già d'orsa vorace / né d'aspro e freddo scoglio, o giovanetta; /
abbia a sprezzar d'amor l'arco e la face. idem, 13-23: ben
idem, 13-23: ben ha tre volte e più d'aspro diamante / ricinto il
, / sibilando strisciar novi pitoni / e cinghiali arrizzar l'aspre lor terga /.
. croce, 38: le ciglia lunghe e aspre come setole di porco. galileo
in terra se ne veggono, naturalmente e rozamente composte. marino, 296:
rapio / da la paterna reggia? e. stampa, iii-244: siagli dolce il
più, ma non sempre, incrostata, e ripiena di una bianchissima, talvolta aspra
ripiena di una bianchissima, talvolta aspra e talvolta liscia, congelazione quasi cristallina.
colte, / eran le spighe, e con tre colpi a sesto / davano fuori
. d'annunzio, iv-2-438: cercammo tutt'e tre i fiori con gli occhi,
con gli occhi, per quella terra fulva e aspra come la giubba del leone.
la strada incontro un mare alto, aspro e crinieruto fino all'orizzonte. 2
, impervio, malagevole, di difficile e faticoso transito. - anche al figur.
. guittone, 3-17: stretta, e aspra è la via, che mena a
, come ad alcuno parve, dura e aspra la via delle virtù. dante,
è cosa dura / questa selva selvaggia e aspra e forte / che nel pensier rinova
dura / questa selva selvaggia e aspra e forte / che nel pensier rinova la paura
. cavalca, 6-2-20: in- suave e aspera ci fa parere la via delle virtù
luogo era stretto, e'passi aspri e forti, da tenergli poca gente.
erta, appresso la quale un bellissimo piano e dilettevole sia riposto. crescenzi volgar.
: sia alto [il campo] e aspro, ma boscoso e erboso. alberti
il campo] e aspro, ma boscoso e erboso. alberti, 220: mercanzie
condotte in firenze... per monti e passi asperrimi e difficilissimi. lorenzo de'
.. per monti e passi asperrimi e difficilissimi. lorenzo de'medici, 244:
244: felici ville, campi, e voi, silvestri / boschi e fruttiferi arbori
campi, e voi, silvestri / boschi e fruttiferi arbori e gl'incolti, /
voi, silvestri / boschi e fruttiferi arbori e gl'incolti, / erbette, arbusti
incolti, / erbette, arbusti, e voi, dumi asperi e folti, /
, arbusti, e voi, dumi asperi e folti, / e voi ridenti prati
voi, dumi asperi e folti, / e voi ridenti prati al mio amor destri
soderini, i-389: dove sia diffìcile e rozzo et aspro il terreno, s'impiastri
alta aspra salita / sentiansi alquanto affaticati e lassi; / onde ne gian per
oro in asprissimi monti del tutto sterili, e quantunque si ritrovi in varie spezie di
aspre del vero / ribalzava il mio verso e ribolliva. panzini, ii-70: era
: via attraverso il cerchio delle colline e ancora oltre i valichi dolci, poi più
: le bufere del mare rendono aspri e sconvolti i loro capelli [delle ragazze]
capelli [delle ragazze], roca e forte la voce, selvaggia la linea classica
. serra, i-419: sorriso semplice e lieto che ha vent'anni un'altra
volta sui volti cambiati, colle pieghe fisse e la barba aspra dell'uomo già logoro
/... / dal pigro gielo e dal tempo aspro e rio, /
dal pigro gielo e dal tempo aspro e rio, / che dura quanto 'l tuo
s'asconde, / difendi or l'onorata e sacra fronde, / ove tu prima
fronde, / ove tu prima, e poi fu'invescato io. f. villani
era che fosse stato il freddo sì aspro e pungente. crescenzi volgar., 12-10
pungente. crescenzi volgar., 12-10: e se quivi sarà il verno piacevole,
verno piacevole, lasceremvi aperte le viti; e se forte e aspro, ricopriremle innanzi
lasceremvi aperte le viti; e se forte e aspro, ricopriremle innanzi che venga il
l'aria, per le spesse piogge e nebbie, v'è torbida; freddi non
non aspri. chiabrera, 4-2-326: e se il centauro appare / nell'aspro ciel
, per far il viaggio in carrozza, e fuggire in quest'aspra stagione le alpi
che insieme mi ritengano gli aspri venti e le tenere braccia. tasso, 18-37
tasso, 18-37: vengono i venti e le procelle in guerra, / e
e le procelle in guerra, / e gli soffiano al volto aspra tempesta. saba
: la barbarossa, la rimal- desca e il sangiogheto aspro a mangiare, ma sugoso
il sangiogheto aspro a mangiare, ma sugoso e pienissimo di vino. sassetti, 413
[foglie] vengono alcune nascenze tonde e rosseggianti,... e sono
nascenze tonde e rosseggianti,... e sono aspre al gusto. redi,
di svinatura, matura poi nell'estate e riesce leggero e passante, buono per
matura poi nell'estate e riesce leggero e passante, buono per pasteggiare. pavese
le prugnole] hanno un sapore brusco e asperrimo che non piace a nessuno.
32-1: s'io avessi le rime aspre e chiocce, / come si converrebbe al
, 229: quali coll'accento aspro e ruvido l'arruginiscono [la sacra scrittura]
7-i-130: una cosa aspra si scrive e pronuncia con un vocabulo aspro, e la
e pronuncia con un vocabulo aspro, e la cosa piacevole con un vocabulo dolce
vuole essere né roca né aspera. e non si dee stridere, né per riso
sì che men aspro a'dilicati spirti / e men barbaro suon fieda gli orecchi.
aspra con là quale affliggeva l'umanità amica e nemica. pavese, 33: era
colline / più profondo dell'ombra, e d'un tratto suonò / come uscisse
queste colline, una voce più netta / e aspra insieme, una voce di tempi
finestre socchiuse o spalancate dei primi, secondi e terzi piani si odono i respiri aspri
stuolo che a volte trova pace / e asilo sopra questi rami secchi. -per
distese la voce del sole / aspra e dolce susurra nel diafano incendio / come l'
figur. che ha un animo fiero (e lo dimostra con gli atti, col
fu savio, di sano consiglio, e prode in arme, e aspro, e
consiglio, e prode in arme, e aspro, e molto temuto e ridottato
e prode in arme, e aspro, e molto temuto e ridottato da tutti li
arme, e aspro, e molto temuto e ridottato da tutti li re del mondo
boccanera] fu aspro in giustizia, e sperse i corsali di genova. fatti