3. colmato di cortesie e di attenzioni; favorito; lusingato.
): il cavaliere, cresciuto in roba e degnità e dal re molto accarezzato,
cavaliere, cresciuto in roba e degnità e dal re molto accarezzato, visse lungamente in
tue opinioni alle loro, fallo modestamente e senza lasciarti ribollire il sangue, che
, che ne sarai lodato, accarezzato e benvoluto. monti, 13-806: da
, anzi a cortese / ospizio accolti e accarezzati. botta, 5-102: degli accarezzati
il sepolcro. deledda, iii-152: e più egli si sentiva accarezzato dalla fortuna,
se [il pisello] sia a solatio e bene accarezzato, farà i suoi frutti
che cosa sia cotesta carne tanto accarezzata e adomata da voi? 5.
immagine che accarezzata dalla mente non sa e non vuole dipartirsene mai. accarezzatóre
mai. accarezzatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
; che si comporta in modo generoso e cortese. m. adriani,
(v.). accarnare1 e accarnire, tr. ant. trafiggere,
similitudine dei cani, quando hanno giunto e preso la fiera, che pascendosi sopra di
carne. 3. intr. e rifl. penetrare nella carne. chiabrera
non manco / la larga spada; e si tra 'l braccio e 'l collo /
larga spada; e si tra 'l braccio e 'l collo / accama il ferro e
e 'l collo / accama il ferro e giù discende al fianco, / che senza
debolezza del morso dato alla sfuggita, e che non abbia se non leggiermente accarnato
abbia accamato in luogo rado di vene e di arterie. vallisneri, ii-8: giunti
nella carne con artiglio, dente, e simili. -figur. redi
beltramelli, i-70: gli uomini, arrovellandosi e accar- nandosi, invocarono il cielo
accar- nandosi, invocarono il cielo e la morte. = voce deriv
malpighi anch'esso queste foglie insieme avvolte e accartocciate, le quali rinchiudevano in loro
viani, 4-54: certe increspature della fronte e accartocciamento del naso che si portava dietro
fregio, o spigolo,... e mostrando nello accartocciamento di sotto in faccia
dentro un giornale. tozzi, iii-131: e tendeva un orecchio, accartocciandovi dietro una
... accartocciando una voce amorevole e nasale di circostanza. 2.
altro si voglia, si risente, e 'l mostra; perocché subito si ritrae in
subito si ritrae in se stessa, e si accartoccia, e ravviluppa, e stassi
se stessa, e si accartoccia, e ravviluppa, e stassi come corrucciata,
e si accartoccia, e ravviluppa, e stassi come corrucciata, o guardinga,
, 16-iii-141: vidi manifestissimamente che moto avea e senso, raggrinzandosi, ed accartocciandosi ad
, ed accartocciandosi ad ogni minimo taglio e puntura. vallisneri, iii-387: chiocciole volute
..., con una spalliera alta e quadrata... coperta di vacchetta
della copertura, che s'accartocciava qua e là. dossi, 399: [le
che si vanno accartocciando, ma qua e là si vedono biancheggiare dei fazzoletti.
le foglie degli alberi più lontani si accartocciavano e si mettevano a tremare come creature.
lunghezza di esso cartoccio cadrà dai lati e spenzolerà, accartocciandosi a guisa di linea a
l'ordine] nella destra una regola, e gli penda dalla sinistra una cartella di
le foglie attorno attorno le uova loro, e le fasciano ben bene, formando come
l'ulivo grigio stormiva come se piovesse, e seminava la strada di foglioline secche accartocciate
sul grande registro sudicio dai margini accartocciati e continuò a conteggiare. viani, 4-47
; scomparse le belle corolle... e le fragili fogliuzze accarpionò, invecchiò.
fogliuzze accarpionò, invecchiò. erano nere e accartocciate. ungaretti, i-78: questo
foglie. accartocciatóre, sm. e agg. (femm. -trice).
possono nascere, il bisogno nostro, e l'età ormai di don alessandro,
] che andava fuori della stanza, e siccome dopo il mio accasamento a venezia
ricca, sì che ella potesse altamente, e in somma grandezza, accasare le figliuole
potervi accasare il figliuolo con nobil donna e con ricca dote, non meritava l'ultimo
salvini, 22-29: gli ergerò monumento, e sopra molti / assai getterò io,
è decente, / doni funebri, e accaserò la madre. pirandello, 7-411:
, 7-411: non avendo proprii figliuoli e figliuole da accasare, pareva si fossero preso
il compito di sposar tutti i giovani e le giovani che si raccoglievano ogni venerdì
altro s'è accasato... e lavora nelle miniere di petrolio. panzini,
una che vi porti dei buoni ducati e vivete come principe. albertazzi,
forse non ha mai pensato ad accasarsi e che, se mai ci pensasse, non
non è vero? -ad accasarmi? e perché? -perché? ma chi ti
desiderio... di trovare un fidanzato e accasarsi. viani, 14-248: divenni
parve che le mie aspirazioni ad accasarmi e a farmi una famiglia potessero un giorno
la donna] aveva dei risparmi, e un certo desiderio di accasarsi, ora che
berni, 67-36 (v-256): e tolse moglie, e s'accasò in
(v-256): e tolse moglie, e s'accasò in bibbiena. m.
, prima che avessero abbattuta roma, e saccheggiata l'italia. padula, 418:
nelle vaste lande silane; sono uomini e donne, giovani, vecchi e fanciulli,
sono uomini e donne, giovani, vecchi e fanciulli, asini galline e porcelli che
, vecchi e fanciulli, asini galline e porcelli che si accasano colà, e per
galline e porcelli che si accasano colà, e per sei mesi dell'anno si tolgono
, 284: per togliere ogni solennità e ogni occasione di grandi spese, solamente
occasione di grandi spese, solamente essa e la figlia si sarebbero accasate colà,
la figlia si sarebbero accasate colà, e la famiglia avrebbe continuato a dimorare a fratta
: i suoi figli avevano lasciato i boschi e s'erano accasati da signori in città
/ già gli ero stato / assuefatto / e me ne stacco sempre / straniero.
da loro [dai latini], e poi ritenuti per nostri, o che i
per qualche occasione ci hanno introdotti, e ci si sono poi accasati. dossi
. m. adriani, 4-1-78: e occupata la città, la metà degli
arte esercitano, facendo tremare le membra e spaventar gli occhi, arrovesciandogli loro.
pur finalmente in terra si distende / e s'arrovescia come fusse morto. cellinì,
si vedevan que'mucchi funesti tremolare, e scompaginarsi bruttamente, e ciondolar teste,
funesti tremolare, e scompaginarsi bruttamente, e ciondolar teste, e chiome verginali arrovesciarsi
scompaginarsi bruttamente, e ciondolar teste, e chiome verginali arrovesciarsi. rajberti, 2-175:
libri, si sarebbero arrovesciate tutte, e il vino avrebbe corso per la stanza
braccia al collo, ebbe un tremito e il suo corpo si arrovesciò.
il suo corpo si arrovesciò. e. cecchi. 6-79: buttava in aria
. 6-79: buttava in aria le braccia e ogni cosa, e schiamazzando s'arrovesciava
aria le braccia e ogni cosa, e schiamazzando s'arrovesciava addosso alle compagne.
venuti, sono d'arrovesciargli sotterra, e così ingrassano i campi e le vigne a
sotterra, e così ingrassano i campi e le vigne a modo di letame, e
e le vigne a modo di letame, e fannole fruttifere. = comp
'l quale arrivesciato getta fuori l'arene, e vomica la fiamma per la crudele bocca
la crudele bocca. pulci, 3-70: e cadde arrovesciato alla verzura; / l'
, come spaventate dalle percussioni delli orribili e spaventosi voli de'venti. savonarola,
molto ben grandotta, che arrovesciatala, e messovela sopra la cuffia, medesimamente verrà a
, medesimamente verrà a suggellar benissimo: e sapete, quelle berrettone arrovesciate s'usano
vaso a, vi s'immerge dentro, e arrovesciata in giù la vescica s'increspi
arrovesciata in giù la vescica s'increspi e si leghi stretto intorno al collo
vaso. l. bellini, i-79: e tutte le lor membra arrovesciate / stanno
ch'io sia costretta di domandar qua e là cosa sia accaduto al mio padrone?
che vi s'incontrava erano omacci tarchiati e arcigni, con un gran ciuffo arrovesciato
131): il letto è fatto e spianato, con la rimboccatura arrovesciata, e
e spianato, con la rimboccatura arrovesciata, e composta sul capezzale. bontempelli, 9-59
sentì vuoto: con la testa arrovesciata e le braccia pendenti senza più guardare a niente
angolo di via. c. e. gadda, 3-103: con le calzette
/ di cannocchiale arrovesciato, muti / e immoti, ma più vivi. vittorini,
: gli alberi sono piegati dal maestrale e hanno il fogliame arrovesciato, come chiome
non garbava forse questa facile rassegnazione, e il suo dispetto se ne accrebbe di
viso un po'arrovesciato alla pisana, e le domandò se avesse lasciato sola la
aveano cencinquant'anni tra amen- due, e uno era cieco, e l'altro avea
due, e uno era cieco, e l'altro avea gli occhi arrovesciati che
su gli occhi, infiammate agli orli e arrovesciate come quelle de'piloti che navigano
essere menata dallo intelletto che vede, e tu fai a rovescio. allegri,
. botta, 4-305: l'ariosto e il sanazzaro, e chi gli seguitava,
4-305: l'ariosto e il sanazzaro, e chi gli seguitava, ingentilivano i costumi
è arrozzita. firenzuola, 529: e perché... sono stato assai al
al sole, io sono arrozzito, e però paio nero a questa foggia.
, a voi mi manda biondello, e màndavi pregando che vi piaccia d'arrubi-
: quel vinello frizzante che arrubina i bicchieri e la faccia di chi lo beve.
adunque arrubinati dal soave liquore gravi, e pesanti, sostenendo con ambe le mani.
, quasi frizzante, ricco di sapore e di colore, scendeva agevolmente nel gorgozzùle
tutto bestialmente villoso fin sotto gli occhi e di gambe storto, recava le caraffe arrubinate
gran freddo le membra de'cavalieri arrudate e spossate, avanti che venisse alla battaglia
duro '. arruffamatasse, sm. e f. invar. pasticcione, arruffone
= comp. dall'imp. di arruffare e da matassa (v.).
arrutfapòpoli (arruffapòpolo), sm. e f. invar. chi spinge il
disordine, lo sobilla; agitatore (e vi è connesso il senso di un lavorìo
repubblicani né demagoghi; sono arruffapopoli. e tu sai come definirei l'arruffapopolo?
terzo profeta, per un terzo negromante e per quell'altro terzo arrutfapopoli.
= comp. dall'imp. di arruffare e da popolo (v.).
cavalca, 16-2-347: arruffammoci il capo e spargemmo li capelli, e contraffacemmoci
capo e spargemmo li capelli, e contraffacemmoci quanto potemmo. lubrano, iii-416
vasto, incalzante, vagabondo, scoscendendo e sbarbando alberi, arruffando tetti, scoprendo campanili
uno strattone al ciuffo dei capelli, e glieli arruffava tutti. govoni, 2-101:
: arruffa [il vento] cirri e ammucchia nuvole / come bionde matasse di
libecciata magari che giù sconquassi le rame e arruffi l'erba. -rifl.
i crin sopra la fronte, / e fece gli occhi rossi come foco.
come foco. caro, 12-15: e già godendo / de la vendetta sanguinosa
già godendo / de la vendetta sanguinosa e fiera / con le iube s'arruffa,
fiera / con le iube s'arruffa, e con le rampe / frange l'infisso
bartoli, i-451: io ho veduta, e curiosamente toccata, quella a cui una
.. è una piccola piantatila, e come lei gentili sono i suoi ramicelli,
mare, / che destato s'arruffa e tonde imbruna. giusti, ii-234: la
il borro fu pieno di lampi, e gli olivi si piegarono, storcendosi e
e gli olivi si piegarono, storcendosi e arruffandosi come i dannati nel quadro di
, il collo china / per bere, e in terra raspa. montale, 33
questi peli gli si arruffavano sulle spaile e sul petto e scendevano fino al ventre
gli si arruffavano sulle spaile e sul petto e scendevano fino al ventre. 2
rifl. giusti, iii-253: leggo e sento dire che le cose nostre si
mai, mentre sarebbe necessario stringersi tutti e non aver dinanzi agli occhi che il bene
a benedire in nome di dio, e il padrone che arruffava i conti, e
e il padrone che arruffava i conti, e li mandava via dal podere col
via dal podere col sacco vuoto e la falce sotto l'ascella. bontempelli,
, le arruffò nella memoria frammenti vicini e lontani, la sconvolgeva. -mettere
arruffai dieci parole all'acqua di rosa e fui perfettamente convinto d'esserle apparso piuttosto
idiota. 3. rifl. e recipr. ant. venire alle prese,
questi padri v'arruffate, gli attaccate e battete. 4. locuz.
anco è morto; / ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli
; / ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi. panzini
vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi. panzini, i-659:
colpi di scena nei momenti patologici, e che ad altro non servivano se non ad
tombari, ii-38: i pettirossi e gli scriccioli, data un'arruffata alle
, 1-163: sedea all'aria la notte e 'l die ignuda in terra, arruffati
, 5-22: vedea la barba arruffata e canuta. idem, n-123: la barba
canuta. idem, n-123: la barba e 'l petto tutto saguinoso, / e
e 'l petto tutto saguinoso, / e tutto il capo arruffato e ravvolto.
saguinoso, / e tutto il capo arruffato e ravvolto. poliziano, st.,
st., 1-33: colla chioma arruffata e polverosa, / e d'onesto sudor
colla chioma arruffata e polverosa, / e d'onesto sudor bagnato il volto. berni
io sono ancora tutta lagrime, arruffata e scomposta. manzoni, pr. sp
un cencio di fazzoletto su'capelli arruffati e insanguinati. idem, pr. sp
., 24 (410): rimetteva e fermava le trecce allentate e arruffate.
: rimetteva e fermava le trecce allentate e arruffate. tommaseo-rigutini, 1126: arruffalo non
ira, per passione grave di corpo e di spirito. giusti, iii-333: ricerco
d'un istrice. carducci, 730: e tu, kleber, da gli arruffati
i-107: il viso avea pallido come cera e dimagrato enormemente, i capelli arruffati ed
, -proseguì, levandosi la berretta e rimettendosela un po'di sbieco sul testone
/ di un ragazzo un berretto, e tocca il mare / come un pallone il
arruffati che mi parvero pieni della lanugine e della polvere che si raccatta dormendo nelle baracche
giusti, i-401: avrei da farvi poche e piccole osservazioni. ma ci credete?
mettere sulla carta. saprei dirvele intaccando e riprendendomi, costringendo voi a comprendermi per
, costringendo voi a comprendermi per discrezione e a rassettare la matassa arruffata dei miei
un poco sorride sul giardino molto verde e molto arruffato, un poco sbadiglia sulla vecchia
, 30-11: la montagna saliva arruffata e rocciosa. papini, 8-73: si cantava
silenzio di febbraio dinanzi alle valli deserte e sconsolate, alle montagne lontane, nere
povertà lungo le coste, bianche di luce e di neve verso il cielo arruffato di
grani avevano sofferto. si vedevano tutti arruffati e le spighe ripiegate con il capo in
, implica anche una nota di scontrosità e di diffidenza). manzoni, pr
lungo rivoltarsi, finalmente s'addormentò, e cominciò a fare i più brutti e
e cominciò a fare i più brutti e arruffati sogni del mondo. giusti, ii-252
in quel suo fare rotto, fantastico e molte volte arruffato, a taluni può
papini, 8-31: mi sentivo sazio e quasi nauseato da tanta arruffata erudizione.
erudizione. vittorini, 4-189: e può darsi che questa ragazza fosse com'era
sempre un po'arruffata nelle sue reazioni, e più o meno rude. morante,
aveva preso un'aria scontrosa, arruffata e barbara; e, fiera, non mendicava
un'aria scontrosa, arruffata e barbara; e, fiera, non mendicava l'amicizia
crudelmente. arruffatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
. chi arruffa; chi mette disordine e scompiglio. tommaseo [s. v
inducono a mal fare per li prieghi e lusinghe degl'uomini... messer venefico
il suffragio popolare. bocchelli, 1-iii-387: e che parte dovrei fare? arruffianarti mia
da sembrare più bello, abbellito (e vi è connesso il senso di una
, 1-36: il far modegli lisciati, e per dir così arruffianati da dilicatezza di
pare un accozzo di parti preso qua e là dai sommi dell'arte. ha
arruffianare. arruffìo, sm. continuo e convulso arruffare; l'essere scomposto,
, scompigliato. -per estens. e al figur.: l'agire confuso,
idem, iii-269: abbraccialo per me e digli che questo arruffìo di cose non mi
scema la speranza di vederci contenti tutti e presto. panzini, ii-402: dall'
pelo veniva fuori un brutto muso spelato e due occhi sospettosi. beltramelli, iii-779
d'esplosioni rischiaravano a tratti le cime e queltarruffio di nubi che le covavano come
capitello barocco, qualche architrave emergono qua e là dal fitto arruffio che irrompe da ogni
soffici, v-1-246: le case dorate e rosee, dalle persiane aperte, e una
e rosee, dalle persiane aperte, e una palma slanciata, bruna sull'arruffio
pasticcione; imbroglione. c. e. gadda, 2-105: vestimi -dice -le
-dice -le donne, dà retta: e delle miglior vesti te tu possa, o
tommaseo). arrugare, intr. e rifl. divenire rugoso, coprirsi di
, la carne arru- ghe, / e de'begli occhi annubili il sereno, /
, / ogni donna dal cor bandisca e fughe / il fiero orgoglio.
frutti giovani (in particolare: pere e mele) a causa del freddo.
. arruggiare, tr. ant. e dial. arrugginire. -anche
giovanni dalle celle, 2-51: l'oro e l'argento vostro è arrugginito. leonardo
come il ferro s'aruginisce sanza esercizio e l'acqua si putrefa o nel freddo s'
ferro si tempera nella biacca, gesso e pece liquida, acciò non arrugginisca. varchi
difficilmente si distrugge,... e per la sua pochissima umidità rade volte arrugginisce
coltello, che adoperandosi divien lustro, e non si adoperando arruginisce. campanella, i-1-130
, con i cani alzati invano, e il fucile si arrugginiva. -per
i sessanta lo spirito è più lucido e tagliente: ma hai da arrotarlo ogni
vivai, perché la foglia arrugginisce, e li bachi ammazza. pascoli, 843:
giorni, che arrugginiscono / le foglie, e il sole già si vela. paolieri
passavanti, 229: quali coll'accento aspro e ruvido l'arruginiscono [la scrittura santa
ha voglia di parlare; la solitudine e il silenzio gli hanno arruginito la lingua.
di ferro arruginato fen le veste / e di ceraste fenno le cinture. canti
perfetti brunitori / di spade, stocchi e d'arme arrugginite. salvini, 22-462
uguale a uguale con chi ne ha seimila e arrugginite? carducci, ii-9-51: ha
stanchi, curvi sotto il fucile arrugginito, e quel generale piccino sopra il suo gran
costruito il duomo ha una tonalità fredda e diversa, di ferro arrugginito. deledda,
ne stava in solaio, arrugginita, zoppicante e piena di ragnatele. govoni, 2-61
. / mi scuoté sotto gli occhi e contro il mento / il suo mazzo di
in un miagolio. moravia, vii-7: e c'erano ancora le trincee, con
le trincee, con le scatolette arrugginite e i bossoli vuoti. 2.
, iii-46: increspò il suo viso rossastro e come arrugginito. govoni, 2-113:
una noiosa pioggia / di paglie arrugginite e foglie morte. idem, 3-161: tu
è tutto giorno arrugiadato ed innaffiato di verno e di state. salvini, 26-57:
in copia allato all'umido proviene, / e sulle rive arrugiadato cresce. idem,
inaf- fiando la terra, produce freschi e vigorosi germogli; così l'anima arrugiadata
mente... fa scappare frutti e produzioni maravigliose. arrunare, tr
poveri. = voce dial. e marinaresca, deriv. dal fr. arruncr
cose '), variante di arrumer e arrimer (cfr. arrimaggio).
cfr. arrimaggio). arruolare e deriv., v. arrolare e deriv
arruolare e deriv., v. arrolare e deriv. arruotare e deriv.,
v. arrolare e deriv. arruotare e deriv., v. arrotare e deriv
arruotare e deriv., v. arrotare e deriv. arruvidiménto, sm. l'
toccare il ranno. arruvidire e arruvidare, tr. (cirruvidisco e arrùvido
arruvidire e arruvidare, tr. (cirruvidisco e arrùvido, arruvidisci e antividi).
. (cirruvidisco e arrùvido, arruvidisci e antividi). rendere ruvido. -
: a trovar dove gli si arruvidava e inaspriva quel molle fischio, che prima gli
= comp; da arsenico] e acet [ico], col suff.
pesca li caricò sul barchetto insieme alla fiocina e all'arsaglino, saltò sopra la barca
ganci dell'arsaglino il gobbo fu ripescato fradicio e gonfio d'acqua.
= comp. da ars [onico] e anilato. arsanilico, agg.
bianca, cristallina, solubile in acqua e alcool, impiegata per la preparazione degli
, impiegata per la preparazione degli arsanilati e la fabbricazione di composti arsenicali medicinali (
= comp. da ars [onico] e anilico. arsèlla, sf.
lungo le coste italiane (sono commestibili e fanno parte dei cosiddetti frutti di mare
sapore simile a quello dell'ostri- che e dell'arselle. l. bellini, 11-86
arselle. l. bellini, 11-86: e v'è i nicchi di due
arselle non racchiudono sabbia come le telline e però a quelle basta una buona lavatura
staccio. viani, 14-114: speranza e rassegnazione sostengono i pescatori di arselle,
vanno sulla battima con il rastrello pesante e la zucchetta dell'acqua. pratolini, 8-65
marittimi, ove si trovano i cantieri e le officine per la costruzione e le
cantieri e le officine per la costruzione e le riparazioni delle navi. dante,
vece / chi fa suo legno novo e chi ristoppa / le coste a quel che
viaggi fece; / chi ribatte da proda e chi da poppa; / altri
poppa; / altri fa remi e altri volge sarte; / chi terzeruolo e
e altri volge sarte; / chi terzeruolo e artimon rintoppa. ottimo, i-376 [
l'ar- zanà, del quale diverse e varie fabricazioni, mestieri e operazioni vi
del quale diverse e varie fabricazioni, mestieri e operazioni vi si fanno a racconciare i
operazioni vi si fanno a racconciare i navili e li strumenti da navicare. landino,
nel fondo di questa bolgia una tenace e spessa pece simile a quella che bolle
cioè a rinfrescar di pece, stoppa e chiodi i loro non sani e difettosi legni
, stoppa e chiodi i loro non sani e difettosi legni, a ciò poi la
un rio, / presso santa trinità e l'arzanale. c. bartoli [alberti
: gli arzanali bisogna che abbiano gomiti e ricetti o golfi di acque, accioché
accioché i navili vi possino esser tirati dentro e rassettati. boterò, i-221: gli
boterò, i-221: gli arsenali di venezia e di dresda, pieni d'ogni ordigno
dresda, pieni d'ogni ordigno militare e da mare e da terra, possono
pieni d'ogni ordigno militare e da mare e da terra, possono servire di specchio
da terra, possono servire di specchio e di libro ad ogni savio prencipe.
facciamo ricette lunghe un mezzo miglio, e vi cacciamo dentro tante e tante cose
miglio, e vi cacciamo dentro tante e tante cose, e così differenti tra di
cacciamo dentro tante e tante cose, e così differenti tra di loro, che nell'
si vide vendere... le corde e finanche i chiodi dell'arsenale. d'
ferro dell'elba. idem, iii-2-178: e le altre genti marine s'accalcano nella
gran golfo, tagliate fuori dal mondo e dagl'incroci dei traffici, private del
del loro millenario arsenale. c. e. gadda, 2-83: dante ci
non molto, se ben ricordo: e valga per tutte il batti-batti mirabile dell'
arzanà de'vinigiani (chi ribatte da proda e chi da poppa) e il bollire
da proda e chi da poppa) e il bollire che vi fa, d'inverno
2. officina ove si fabbricano e riparano armi e attrezzi militari; luogo
officina ove si fabbricano e riparano armi e attrezzi militari; luogo ove vengono conservate
guerra, per aver passato il tesino, e condotto l'artiglieria a quella terra,
condotto l'artiglieria a quella terra, e battutala dalla parte, onde era l'
il manufatturare cotali cose bene, presto e a sufficienza costa de'secoli e de'secoli
presto e a sufficienza costa de'secoli e de'secoli. il solo fabbricare de'
secoli. il solo fabbricare de'magazzini e degli arsenali, onde riporre quegli attrezzi
, in quell'altro un'armeria; e non istettero contenti finché non ebbero compiuta
arsenale intorno al quale, a rispettosa e rispettiva distanza, si muoveva tutto il
in tempo di guerra sia grande produttore e fornitore di armi. g. bentivoglio
un gran golfo,... e non meno per la qualità e numero de'
.. e non meno per la qualità e numero de'
vascelli che vi si fabbricano di continuo, e che la fanno essere uno de'migliori
che la fanno essere uno de'migliori e più stimati arsenali di tutta quella provincia
: quattro grandi stanze per manoscritti, e come per arsenale della medesima [casa]
minutissimo di cose / ciondola quindi, e ripercosso insieme / molce con soavissimo tintinno!
(dal trovarsi ivi molta roba, e attrezzi molti, da dovere insieme adoprare;
alla cieca un duplice arsenale di arzigogoli e di cavilli, si venne finalmente alle strette
anche noi lasciando sparsa fra l'acqua e la riva quell'arsenale di roba naufragata
5. figur. sede di elaborazione e di diffusióne di idee, di sistemi
in italia presero dall'arsenale de'capitolari e delle leggi franciche. idem, 806:
era tutto il vecchio arsenale dei dogmi e de le superstizioni. = veneziano
pattuglie d'arsenalotti, di guardie municipali e di soldati francesi s'incontravano gomito a gomito
nelle calli, si schivavano come appestati e andavano pei fatti loro. idem,
una stiratrice, la moglie d'un arsenalotto e una mammana. periodici popolari, i-433
. chim. relativo all'arsenico e ai suoi composti. c.
quai mestrui d'arsenicali rugiade si preparino e si manipolino questi maligni fermenti ne i
questi maligni fermenti ne i corpi animati, e con che apparato morboso di viscere si
egualmente pericolose a causa de'vapori sulfurei e arsenicali, che infettano gli operanti. targioni
a trovarsi tra gli aliti arsenicali, antimoniali e solforosi, e soggetti a pericolare a
aliti arsenicali, antimoniali e solforosi, e soggetti a pericolare a ogni momento.
ogni momento. arsenicato, agg. e sm. chim. sostanza trattata con
formare il nome di certi composti di arsenico e di altro elemento: come idrogeno arsenicato
papini, 27-973: ca- pivan poco e odiavan molto; odiavano, soprattutto, chi
ma soprattutto combinato con zolfo in solfuri e con metalli in arseniuri e solfo- arseniuri
zolfo in solfuri e con metalli in arseniuri e solfo- arseniuri; ha scarse applicazioni,
, mentre tutti i suoi composti (e in particolare l'arsènico metallico, o
: prendete due parti di calcina viva e di arsenico citrino una parte, e fate
viva e di arsenico citrino una parte, e fate cuocer tanto, che quando voi
che ha più colore d'oro: e quello ch'è più pallido e più simile
oro: e quello ch'è più pallido e più simile alla sandaraca, è meno
non mostrò che l'ha nascoso, e sallo, / l'arsenico, il nappello
sallo, / l'arsenico, il nappello e il risa- gallo. berni, 277
è da sapere che l'arsenico cristallino e bianco, secondo che nella sua pirotechnia
medesime cave, dove nascono l'orpimento e la sandraca. a. f. doni
, 177: certa bevanda di risagallo e di soliima ti e arsenichi e simili sciloppi
bevanda di risagallo e di soliima ti e arsenichi e simili sciloppi la guarirono in
di risagallo e di soliima ti e arsenichi e simili sciloppi la guarirono in un'ora
3-2: spesso arsenico in oro, e per costume / rigido tra'bei fiori angue
aveva nutrita d'arsenico, di ferro e d'olio ferruginoso e d'acqua di levico
, di ferro e d'olio ferruginoso e d'acqua di levico. papini, 8-231
mio biondo thè. fracchia, 617: e l'argento si scindeva dal quarzo,
eia manna, che unge, condisce e confetta i gesti, le voci e le
condisce e confetta i gesti, le voci e le parole de le cortigiane, è
cortigiane, è il veleno, il napello e l'arsenico che guasta, corrompe ed
corrompe ed uccide i meschini, i semplici e gl'insensati, che le seguitano,
che le seguitano, che le sopportano e che gli credonb. bruno, 3-951
(agguantò la fetta della polenta, e cominciò a divorarla) se non è vero
auripigmentum: dal gr. dposvixóv (e àppsvixóv). cfr. isidoro,
di muffe capaci di determinare una pronta e abbondante produzione di gas tossici da composti
comp. da arseni [c] o e muffa (v.).
. minerale (arseniato di ferro ferrico e calcio): si trova in piccole masse
comp. da arseni [c] o e dal gr. ots ^ po?
: la fabbricazione, a scopo profilattico e curativo, dei seguenti prodotti: siero.
comp. da arseno- (da arsenico) e -lite (gr. xl&oq
. minerale costituito di solfuro di arsenico e ferro (detto anche mispichél):
di solito prismatici (è il più diffuso e gleba rossigna, di poca consistenza
rossigna, di poca consistenza, presto arsiccia e importante minerale d'arsenico). presto
tommaseo]: gli antichi dicono l'arsi e la tesi, ovvero come noi parliamo
tesi, ovvero come noi parliamo il battere e il levare. panzini, iii-315:
come un accordo di tesi profondamente calcate e di arsi vibranti, come musica pura
). -figur. c. e. gadda, 507: gli scarpini e
e. gadda, 507: gli scarpini e le calze: erano a noi di
l. frescobaldi, 1-115: e come il sole arsiccia la pietra,
come il sole arsiccia la pietra, e 'l vento la porta via. leopardi,
volto arsicciato. pulci, 5-41: e in man portava un gran baston di
corbo. michelangelo, 54-1: arsicciato e cotto dal sole e da'maggiori caldi
54-1: arsicciato e cotto dal sole e da'maggiori caldi. p. f
di rame, che tutte erano arsicciate e guaste dal fuoco. b. davanzali,
ceneri arsicciate, impiastricciate di sangue, e altre malìe. arici, 220: oh
/ nelle vene, se prima inerte e crasso / pel concetto ali- dor,
dor, per li mordenti / commisti sali e la corrotta linfa, / movea,
recando alle arsicciate membra / rosse margini e schianze e guasto e tabe! arsicciatura
arsicciate membra / rosse margini e schianze e guasto e tabe! arsicciatura, sf
/ rosse margini e schianze e guasto e tabe! arsicciatura, sf. l'
una schienara di sassi arsicciati dal sole, e quella arsicciatura leva dipoi il vento d'
dipoi il vento d'in sulle pietre, e quella è la rena ch'è per
che perso, / d'una petrina ruvida e arsiccia. donato degli albanzani,
donato degli albanzani, 2-215: e con uno tizzone arsiccio fu scritto
di nave, / arsiccio, duro e nocchieruto e grave. ariosto,
nave, / arsiccio, duro e nocchieruto e grave. ariosto, 8-19:
in una spiaggia / tra 'l mare e 'l monte, al mezzodì scoperta
scoperta, / arsiccia, nuda, sterile e deserta. varchi, 18-2-230:
polvere, il quale n'arse parecchi, e lui abbronzò quasi tutto. morando
arsiccio il suol con tante bocche e tante / quant'apre in lui caverne il
la bruna foglia bruciaticcia, / tinta e arsiccia, / di rotonda grana
rabbia del sole di luglio, bianca e vampante e soffocante di polvere tra le
sole di luglio, bianca e vampante e soffocante di polvere tra le fratte arsicce
volteggiano le barbuie arsicce / dell'autunno: e una goccia / le inchioda sulle spine
comp. da arseno- (da arsenico) e pirite (v.). rocco /
, 44-73: or mi vien dietro, e guarda che prigioni, rovine e arsioni,
dietro, e guarda che prigioni, rovine e arsioni, non si potrebbono narrare.
454: la maggiore parte delle arsioni e ruberie panella, 2-251: il fegato
panella, 2-251: il fegato s'indura e genera sangue arsiccio seguite ne'prossimi giorni erano
state dalla infima plebe di spiriti pochi e foliginose materie. marino, 329: etna
esso / tra scogli al ciel precipitosi e rotti / sporge l'arsiccio fu citato e
e rotti / sporge l'arsiccio fu citato e fatto ribello e nel medesimo tempo fece arder
sporge l'arsiccio fu citato e fatto ribello e nel medesimo tempo fece arder capo
capo. perrucci, iii-463: e dove mi portaste irati numi? careggi.
/ a la più de l'eolie aspra e deserta, / ove d'arsiccia l'arsione
dove, / di lungi. sabbia e di bitumi / la spiaggia sterilissima è coperta
parte del mondo che volta a mezzodì, e per l'arsione che chiabrera, 459
/ l'erba, ch'il e il terriccio pativa d'arsione, si sfarinava
si sfarinava in una cenere verde imbianca e 'l crine arriccia, / e stanco il
verde imbianca e 'l crine arriccia, / e stanco il sole a la limosa
stagione arsiccia / beve assetato anch'ei torrenti e laghi; 3. sensazione di calore,
la profonda / messe stendi su l'aia e la buccia per fuoco, o acqua bollita
30-48: talora con l'arsiccio del calore e dagli [all'idropico] suso nella bocca
nascono le amarezze di bocca, le asciuttezze e le arsioni. 4.
. berni, 182: vieta, grinza e bicchieri che aveva buttati giù da principio,
dietro arsiccia, / secca dal fumo e tinta. marino, 7-207: del l'
d'animo..., gli e con disprezzo / mi schernisce talor s'io
: quei pochi idem, 16-110: e mostra fece / di pelle arsiccia e brevi
: e mostra fece / di pelle arsiccia e brevi bicchieri... parte per ammorzare
7-158: secche anelan le fauci, arsiccie e tri -anche al figur.
, ste, / fervon le guance e vibran gli occhi lampi. redi,
pinocchio che bruciava dall'arsione della ture e agitazioni nello stomaco, inclinazione al vomito,
annunzio, iv-1-211: la sua parola mite e proamarezza di bocca, lingua arsiccia e
e proamarezza di bocca, lingua arsiccia e di color nero. mar
miei occhi che chetti, 2-245: e prima a dissetar l'arsiccie fauci / la
albertazzi, 322: concava usammo e tonde fresche, / che le tazze d'
, / che le tazze d'argento e 'l vin di creta. d'annunzio,
linciti, 30-91: il caldo era grande e gli aveva messo indosso un'arsione da
corrosivo, come quella de'corvi e aquile e animali gua e il
corrosivo, come quella de'corvi e aquile e animali gua e il palato erano
corvi e aquile e animali gua e il palato erano chiazzati di rosso scuro.
sciarono l'acqua giù per la barba e la camicia. capitoli della compagnia della
machiavelli, 868: io ardo, e tarsion non par di fore.
foglie bruciacchiate dal fuoco o arse dal sole e fra le bianche braccia d'una donna.
dire, disseccarsi. col poncio e una pelle di capra attorcigliata alla vita,
dal pelame arsiccio scattava con lo schienale e il torso = deriv. da
i baffi ché quelli erano biondicci e arsicci e all'insù. inaridito; appassito
ché quelli erano biondicci e arsicci e all'insù. inaridito; appassito, disseccato
pascoli, 213: le castagne belle / e nere... sul musco arsito
. / la sua canestra, e scopre dalle arsite / pampane i cerei
rinaldo: - se ci è il pane e 'l vino, grappoli dell'uva
ella accennava con la mano arsita, / e foglie secche, mosse arsile2, sm
aria le sue cinque dita. alberi e di attrezzature. arsivo, agg. ant
mediante l'eliminazione di due senza stiticità, e per la sua acuità è arsivo e alterativo
, e per la sua acuità è arsivo e alterativo. caro, atomi di idrogeno
loro latte [de'fichi] è arsivo e appiccaticcio. = deriv. da
arsióne, sf. ant. e letter. l'ardere; abbrucia-
compagni, 2-20: molte arsioni, e molte ruberìe fece cosa arsa.
alcuna sorta di frutte,... e quello della pesca [loderigo visconti
, 10-79: nel paese fece danno assai e d'arsione e di preda. fazio
paese fece danno assai e d'arsione e di preda. fazio, i-17-77: da
radice in terra intorno dove e'vollono e feciono gran danno d'arsione e stia ristrecta
e'vollono e feciono gran danno d'arsione e stia ristrecta et arsa da'freddi. marino
di fervidi vapori in di fiumi, e da male ricolte. machiavelli, 429:
, lungo i cordoni sabbiosi, arsi e solinghi delle valli. deledda, iii-163:
ancor più dimagrata, secca, nera e come arsa dal continuo calore dei fornelli
calore dei fornelli. cardarelli, 1-124: e già testate lungo gli arsi greti /
. montale, 102: tutto arso e succhiato / da un polline che stride come
polline che stride come il fuoco / e ha punte di sinibbio. idem, 102
in letame anche il grano, / e non serve guardare, e sarà tutto
/ e non serve guardare, e sarà tutto arso, / putrefatto. vittorini
perso il loro bel nero corvino, e apparivano arsi, come ricoperti di polvere
torrido. - anche al figur. e. stampa, iii-243: di rio stagnante
. stampa, iii-243: di rio stagnante e di tranquilla te ti / ari [
] col fianco ignudo amabil onda; / e 'n nero bosco od in opaca
. parini, giorno, ii-288: e ognor crescendo, tutte / di natura le
leggero. deledda, ii-8: sperava e aspettava, col sangue arso dai veleni
tasso, 1-46: cercò di refrigerio e di riposo / a l'arse labbia
labbia, al travagliato fianco, / e trasse ove invitollo al rezzo estivo /
che per maggiore dolore gustarono l'arse e spiranti sue fauci. verga, i-205:
privazione, arsi da sete di vino e di liquori ignei,... ora
in cui egli si sentiva la gola arsa e non aveva un soldo in tasca entrò
in tasca entrò difilato in una drogheria e ordinò imperiosamente un cicchetto.
il libro segreto della mia memoria, e mi chino sopra questa inquieta cenere d'
bimbo era già arso da passioni selvaggie, e si proponeva di vendicare suo padre
apre giuno a cantar soavemente, / e fin l'arsa cicada il suon stridente
suon stridente / spiega in vece di canti e di parole. carducci, 1109:
anguillara, 2-146: gli strali immantinente e l'arco preso / trova i ciclopi
salvini, v-561: è pubblica voce e fama ch'egli sia rovinato...
£ noi dichiamo essere uno arso, e lo appelliamo anche arsura.
lavorazione dei cappelli di feltro (per sfioccare e mescolare il pelo), sostituita poi
manto / inalba le mie tenebre, e gli orrori / da me disgombra:
gli orrori / da me disgombra: e dell'ingegno i fiori / ravviva che seccò
fiori / ravviva che seccò l'arsura, e 'l pianto. idem, 13-13:
per la sua porosità avvenutali dall'arsura e dall'arida terra liquefatta in lui,
; / qui fan letto l'erbette e specchio tonde. dotti, iii-257:
oggi è succeduta un'arsura noiosissima: e me ne stava lì al fresco spensieratamente
temprando / del suol l'arsura, e fomentando il pigro / terrestre umore col tepor
: ah come il sole rovente mi brucia e mi consuma! e non il refrigerio
rovente mi brucia e mi consuma! e non il refrigerio d'un'ombra, mai
non gli lascia sull'ossa che tendini e grinze. idem, 3-41: talora
, 1-163: il mio carso è duro e buono. ogni suo filo d'erba
: tutto pativa per la grande arsura, e l'erba del prato, esausta,
, 2-94: ella scorgeva tra foglia e foglia gli uomini al lavoro, e si
foglia e foglia gli uomini al lavoro, e si riparava dall'arsura nelle loro occhiate
nelle loro occhiate nei verdi segreti fra vite e vite. montale, in: l'
là dove solo i morde l'arsura e la desolazione. 2. sensazione di
farcia, / tu hai l'arsura e 'l capo che ti dole. fatti
293): tanta è l'asciugaggine e l'arsura la quale io v'ho dentro
, ed ogni cura / del caro albergo e del signor oblia, / giace disteso
vede tra le mute arene, / e sente entro le vene / l'arsura
in tanto per levarsi un po'd'arsura e di fame mangiava la neve che aveva
fame mangiava la neve che aveva il sapore e l'odore delle viole. baldini,
delle viole. baldini, i-323: e per temperar l'arsura terribile di dentro
terribile di dentro, non c'era acqua e ghiaccio che mai gli bastasse. noi
di mandarla almeno giù a piccoli sorsi e lui spazientito una volta disse: «
lui spazientito una volta disse: « e fatemi bere almeno il mare! ».
di ardente acquavite, annosa d'altronde e squisita, da non trovar posa nel letto
: sentiva quella stessa notte un'oppressione e un'arsura senza limiti. 3.
, tomo è vestito de cargne / e ne la cargne paté grann'arsura: /
alcuna fiata errò ne la sua via e, passando per altre parti non convenienti
arse lo luogo per lo quale passò, e rimasevi quella apparenza de l'arsura.
anima che vedeva giacere nell'arsura, e non parea che se ne curasse. s
7-16: non ti fare compagno de'dimoni e della arsura del fuoco eterno. ottimo
, con le violenze, uccisioni, arsure e guasti. seneca volgar., 2-63
o ristoro di questa arsura, e non la debbi avere. 5.
bruciato dell'avere, frase del davanzati; e noi dichiamo essere uno arso, e
e noi dichiamo essere uno arso, e lo appelliamo anche arsura. = lat
dee., 8-9 (312): e finita la canzone, e 'l
312): e finita la canzone, e 'l maestro disse: « che
= forse comp. da arte e gotico. artanita, sf.
artanita, sf. ant. e dial. ciclamino. bencivenni,
[attila] in fiorenza artatamente e falsamente e con grande inganno. boccaccio,
] in fiorenza artatamente e falsamente e con grande inganno. boccaccio, dee.
., finita la fiera, con essolui e con ogni sua cosa se n'
, 7-4 (169): e avendo già, tra'costumi cattivi del suo
per accagione che assai volte, e senza averne alcun bisogno, de le sue
mercanzie a carissimo prezzo comparava, e ultre a ciò, per più ade
ducea. della casa, 588: e come che molto piaccia agli uomini
onorati artatamente, lo prendono a tedio, e più oltre lo hanno anco a
all'esser di sua natura simulatore e dissimulatore gran dissimo, aveva
di sapere come begli ingegni per speculazioni e con artati discorsi.
tecniche specifiche (per via di norme e regole) e fondata tanto sull'esperienza
(per via di norme e regole) e fondata tanto sull'esperienza quanto sull'abilità
fondata tanto sull'esperienza quanto sull'abilità e sulla genialità personale di chi la esercita
che vedea molti buoni dicitori per natura e non per insegnamento d'arte. bartolomeo
è la più prossima al medico, e la musica al musico. idem, conv
è naturai qualitade;... e cose sono dove l'arte è instrumento
suo corso prende / da divino intelletto e da sua arte; / e se tu
intelletto e da sua arte; / e se tu ben la tua fisica note,
cioè non sarebbono cose fatte con ordine e con ragione. boccaccio, 3-2-118:
boccaccio, 3-2-118: intra 'l mestiere e l'arte è questa differenza, che
opera manuale, ma ancora l'ingegno e l'industria dell'artefice s'adopera.
cose da farsi secondo la ragione; e son quelle che si fanno con le
quelle che si fanno con le mani e con opera corporale; e in quest'arte
con le mani e con opera corporale; e in quest'arte s'intercludono tutte l'
accorto, / un sollecito star con studio e 'ngegno / la cagion naturai, l'
/ la cagion naturai, l'effetto e l'opra. boterò, i-119: ma
che l'animo almeno sia pieno di vigore e di ardire. bruno, 57:
profil in un cerfatto / che dà grazia e rilievo alla figura. / insomma
iv-278: entrano i giovani nei magistrati, e a somi glianza dei pitagorici
che con dita maestre adopra l'ago / e con industre errore / prende accorta
sì vago, / l'arteficio e 'l lavor sì ben comparte / ch'a
i moti de l'età tiranna, / e per ludibrio de l'orgoglio umano
suo corso prende / da divino intelletto e da sua arte. idem, purg.
/ sovra tant'arte di natura, e spira / spirito novo, di vertù repleto
mirabil magistero, / che criò questo e quell'altro emi- spero, /.
.. / tolse giovanni da la rete e piero, / e nel regno del
giovanni da la rete e piero, / e nel regno del ciel fece lor parte
. sforzo di modificare con mezzi artificiali, e spesso artificiosi, l'aspetto naturale delle
persone). boccaccio, v-86: e con atti pieni di gravità aggiu- gneva
atti pieni di gravità aggiu- gneva allegrezza e vaghezza alla mia forma; la quale,
di fortezza, supplivano con l'arte e con la industria. boterò, i-206:
i-206: i luoghi deboli di natura e poco aiutati dall'arte hanno fatto difese
fortezza loro, li hanno fomiti di soldati e capitani di conto. tasso, 7-29
ogni parte / inespugnabil fanno il sito e l'arte. redi, 16- ix-146
compagne. michelangelo, 261-58: l'aver e 'l dar, l'usanze streme e
e 'l dar, l'usanze streme e strane / e 'l meglio e 'l peggio
, l'usanze streme e strane / e 'l meglio e 'l peggio, e le
streme e strane / e 'l meglio e 'l peggio, e le cime dell'
/ e 'l meglio e 'l peggio, e le cime dell'arte, / al
al villanel son tutte cose piane, / e l'erba e l'acqua e 'l
tutte cose piane, / e l'erba e l'acqua e 'l latte è la
/ e l'erba e l'acqua e 'l latte è la sua parte. b
pittori. / una nube nel ciel bianca e vermiglia, / tutta condensa di leggiadri
iii-58: non come l'arte richiede e l'argomento, ma come desidera la
musica, son costretti i poeti a tessere e vestire 1 drammi loro. idem,
che talun giungesse a fare un componimento e dramma perfetto. contuttociò, cantandosi questo
non conseguirà giammai il fine della tragedia e dell'arte. foscolo, i-160:
: che stai? breve è la vita e lunga è l'arte: / a chi
è di colpire anche i profani all'arte e le intelligenze volgari senza che sappiano ragionarvi
l'arte non è lavoro di riflessione e di logica, né prodotto di artificio,
né prodotto di artificio, ma è spontanea e pura forma fantastica. gentile, 3-103
quanto artista, è la stessa vita; e perciò non è arte; a quel
superiore di esperienza, che lo contenga e perciò lo giudichi superandolo, non è
se non fermata in una cornice; e l'arte è nella tela, non è
veramente viva era necessario tornare alla natura e al vero. papini, 8-58: m'
di costruire una filosofia della storia letteraria e mi ero immaginato di aver scoperto i
ero immaginato di aver scoperto i corsi e ricorsi dell'arte, le cause delle
dell'arte, le cause delle grandezze e delle decadenze nelle letterature. serra,
non sia che una sola persona al mondo e precisamente il suo autore? banti,
dante, conv., i-v-14: e dicemo bello lo canto, quando le
oderisi, / l'onor d'agobbio e l'onor di quell'arte / ch'alluminar
tutte le arte dove s'interviene disegno; e quello che sarà valente scultore e di
; e quello che sarà valente scultore e di buona maniera, gli sarà facilissimo
, gli sarà facilissimo tesser buon prospettivo e architetto e maggior pittor che quelli che
sarà facilissimo tesser buon prospettivo e architetto e maggior pittor che quelli che bene non
il poeta vuole introdurre buoni costumi, e pigliare la gravità e lo insegnare per suo
buoni costumi, e pigliare la gravità e lo insegnare per suo soggetto principale,
sia accompagnata sempre con grazia di facilità e di. pulita leggiadria di colori, e
e di. pulita leggiadria di colori, e condotta l'opera a perfezione, non
, la morte d'una persona, e altre simili cose, ella s'affatica di
di ritrarle come la natura verisimilmente può e dee farle nel suo compimento, secondo
suo compimento, secondo la lor qualità e spezie. algarotti, 1-239: non
, ii-123: mi diverto tra l'arti e gli artisti di talento. le pitture
, le sculture, le ricerche istoriche e letterarie, mi occupano bastantemente. carducci,
; l'arte della poesia nel suo antico e puro significato di elaborazione estetica, metrica
, egli può fare quel che vuole e come vuole; pur che n'abbia,
ci s'intende, la forza, e sappia eleggere la materia dell'arte e
e sappia eleggere la materia dell'arte e maneggiare gtinstrumenti. d'annunzio, iv-2-715:
arti pratiche, la musica, la poesia e la danza, si sono disgiunte.
tasso, 10-63: i marmi io taccio e toro, / meravigliosi d'arte e
e toro, / meravigliosi d'arte e di lavoro. d'annunzio, iv-2-1041:
non ombre, non arte agreste di festoni e di ghirlande; ma una terra senza
terra senza dolcezza, un paese di sterilità e di sete. 7.
tanta forza i versi miei, / e al volo del pensier non giunge l'arte
di mantegna ma piuttosto una ricerca umana e melanconica di contemplare segno e colore.
ricerca umana e melanconica di contemplare segno e colore. 8. nell'
: [adesso] tutto è arte e poi arte, non c'è più quasi
interpreti di opere drammatiche o musicali, e anche degli attori cinematografici. muratori,
per bene imparar l'arte del recitare, e perciò riuscivano meravigliosi nell'azioni. panzini
per esercitare i quali sono necessarie abilità e perizia tecnica particolari. -anche: mestiere
che si compie con le mani (e, a volte, implica anche una
de'fabbri, de'sartori, de'pannari e l'altre arti che si fanno con
altre arti che si fanno con mani e con piedi. guittone, 20-82 (
(46): adonqua il senno e lo valor c'ha tomo / da la
. passavanti, 37: era carbonaio, e di quella arte si vivea. boccaccio
figliuoli assai, ponli a più arti, e non tutti a una, in però
quale arte o mestiere e'vuole fare, e a quella il poni, e verranne
, e a quella il poni, e verranne migliore maestro che se 'l ponessi
ser bonavere non fosse stato notaio, e se pur fu, andare avvisato e fornito
e se pur fu, andare avvisato e fornito con l'arte sua.
non sapendo ragionare né dell'arte della seta e dell'arte della lana...
arte che più tra noi si studia e cole), / l'aiutate a biasmarme
bruno, 133: vuol mostrarsi dottore; e ci fa intendere che è de l'
frate, / fu oste, fu sensal e poi fu spia. / indi,
arti più lodate, / sbirro si fe'e al fin diverrà boia. baretti,
abbia paura di renderla estremamente dotta, e non le lasci ignorare l'arte del
le lasci ignorare l'arte del cuoco e la bella disposizione della tavola. manzoni
manzoni, 954: nelle diverse arti, e liberali e meccaniche, come anche nelle
954: nelle diverse arti, e liberali e meccaniche, come anche nelle scienze,
dal sistema continentale la concorrenza delle selle e bardature inglesi, la selleria divenne [
navigazione aperta dalla mano dell'uomo. e quest'arte, crescendo poi lentamente, aveva
prometto, babbo, che imparerò un'arte e che sarò la consolazione...
a reggere le cittadi, è principale e sovrana di tutte altre arti, per
sono nobili, sì come la rettorica, e l'arte di fare oste, e
e l'arte di fare oste, e di reggere la famiglia. dante, conv
su discese colui che l'ha fatto e che 'l governa; sì come ancora per
securo il navigar senz'arte, / e desta i fior tra l'erba in ciascun
regno. b. tasso, 12-11: e perché l'arte non ti dia fatica
non ti dia fatica / di far argini e fosse intorno intorno, / in cima
/ destro, galante, leg- giadretto e snello: / natura il sa, che
gran parte dell'arte del regnare, e tiberio cesare non si gloriava di cosa
egli era eccellente. tasso, 1-88: e come avviene c'una eresia porta seco
. lambruschini, 1-40: la scienza e l'arte dell'educare (che è arte
l'arte dell'educare (che è arte e scienza nel medesimo tempo) è tra
è tra le più difficili ad apprendersi e a praticarsi. baldini, 4-44: il
. 12. il modo più acconcio e più abile di compiere una data azione
/ lo secondo giron dal terzo, e dove / si vede di giustizia orribil
doni, 2-80: di casa mia e della terra con questi ricordi ti piacerà partire
/ pur tra sé rivolgendo i modi e l'arte / de la bramata sua
. chiabrera, 3-15-1: or'arme e membra il cavalier diparte, / e
e membra il cavalier diparte, / e mostra di battaglia orribil'arte. sarpi,
da lo dio de l'astu- zie e de le prede / ne lo studio imparò
1-68: ripigliati i miei ciarpami e 'l cane / serbava farti mie per
fanciulli] imparando l'arte del nuotare, e parendo loro di aver imparato più che
di bugia, perché voltava le spalle, e ghignando ammiccava ai suoi, e diceva
, e ghignando ammiccava ai suoi, e diceva che il mondo vuol essere canzonato
che il mondo vuol essere canzonato, e un re deve sapere meglio degli altri
collodi, 396: [ella] girava e muoveva con moltissim'arte un paio d'
con moltissim'arte un paio d'occhi grandi e turchini. nievo, 54: la
della moderazione. panzini, iii-545: e non ti vinse mai la gioia dell'
in due tratti. deledda, iii-62: e il suo fazzoletto messo con arte
in italia mestiero, è diventato arte, e così il fare de'vini. marsilio
ficino, 2-45: l'amore è maestro e signore di tutte le arti. noi
la natura fa l'uomo acconcio, e l'arte poderoso. dante, 9-1:
arte poderoso. dante, 9-1: savere e cortesia, ingegno ed arte, /
ed arte, / nobilitate, bellezza e riccore, / fortezza e umiltate e
nobilitate, bellezza e riccore, / fortezza e umiltate e largo core, / prodezza
bellezza e riccore, / fortezza e umiltate e largo core, / prodezza ed eccellenza
core, / prodezza ed eccellenza, giunte e sparte, / este grazie e vertuti
giunte e sparte, / este grazie e vertuti in orine parte / con lo piacer
io innalzo / la mia matera, e però con più arte / non ti maravigliar
chiave] vuol troppa / d'arte e d'ingegno avanti che diserri. petrarca,
mano a man cominciò una grandissima infermeria e mortalità; la qual durante, qual
pensa nel cuore suo nove arti, e nove consigli. boccaccio, dee.,
l'arte è dall'arte schernita, e per ciò è poco senno il dilettarsi
in l'abito ruvido dinota, / e in la persona senz'arte sprezzata, /
6-42: or qui ferire accenna, e poscia altrove, / dove non minacciò,
or di sé discoprire alcuna parte, / e tentar di schernir l'arte con l'
iv-158: le volpi son tra noi molte e non sempre conosciute, e, quando
noi molte e non sempre conosciute, e, quando si conoscono, è pur malagevole
l'usar l'arte contro l'arte, e in tal caso riuscirà più accorto chi
arte. / policare, tu menti, e la menzogna / arte è d'amor
(184): si ricordava l'arti e i raggiri che avevan messi in opera
possanza / valse a spogliarti il manto e l'auree bende? idem,
ricorrevo a tutte le arti della preghiera e della blandizia per farle inghiottire qualche sorso
detto ch'ella tendea lacci a questo e a quello. tasso, 4-87:
le mense erano sparte / senza pagare, e ciascun sì fornito, / che parea
sì fornito, / che parea quasi incantamento e arte. boccaccio, dee.,
: noi sì siamo usi delle tue beffe e conoscialle; tu non ce ne potresti
tu non ce ne potresti far più; e per ciò, a dirti il vero
questa infelice in ogni parte / il sogno e l'augurio e la bugia; /
parte / il sogno e l'augurio e la bugia; / e chiromanti ed ogni
l'augurio e la bugia; / e chiromanti ed ogni fallace arte, / sorte
fallace arte, / sorte, indovini e falsa profezia. b. davanzati, i-76
diviso il popolo (distinte in maggiori e minori), e anche i magistrati
distinte in maggiori e minori), e anche i magistrati che le rappresentavano.
arti, i quali aiutassono i mercatanti, e artieri dove bisognasse. idem, 1-13
la sua arte con falsi modi, e nocivi alla repubblica; era perseguitato dall'
la cittade richiede a le sue arti e a le sue difensioni vicenda avere e fratellanza
arti e a le sue difensioni vicenda avere e fratellanza con le circavicine cittadi. g
arte della lana erano dugento o più, e facevano da settanta in ottantamila panni.
gli artefici della città di pisa, e massimamente quelli dell'arte minuta, vedendo
fiorentini... se ne doleano, e mormoravano. machiavelli, 413: furono
principio queste arti dodici, sette maggiori e cinque minori; di poi crebbono le minori
. facevano l'arte maggiori di seta e lana. varchi, 18-1-167: è
esser cittadino fiorentino, che o essi e i loro maggiori fussono in alcuna di dette
in alcuna di dette arti stati approvati e matricolati, o esercitandola o no.
poi che fu finito [il cartone] e portato alla sala del papa con gran
del papa con gran romore dell'arte, e grandissima gloria di michelagnolo, tutti coloro
chiamare a sé ogni sorta di manifattura e d'arti; quella della seta specialmente
da'veneziani promossa con la più fina e mercantile politica. baretti, i-113: fondò
anche un giardino botanico... e questo giardino lasciò per testamento all'arte
: sciolti i sì fatali corpi di arti e fatto libero ognuno nell'esercizio delle medesime
le confraternite, in abiti vari di forme e di colori. jahier, 167:
e'medesmi porian saldar la piaga, / e non già vertù d'erbe, o
par vedere, dopo le spesse piagge e montagnole su 'l monticello circondato di prede
monticello circondato di prede pietro d'abano e malagigi in mezzo al cento paia di
, per mezzo di cui egli inventava e conduceva sì stupendi strumenti reputandoli, in paragone
sotto una corona i regni di lione e di castiglia, sì perché col suo eccellente
che non fu men glorioso per giustizia e per religione, che per arte di guerra
religione, che per arte di guerra e per vittorie. cattaneo, ii-2-187: le
: le fanterie guelfe lasciavano le officine e si stringevano attorno ai loro carrocci.
carrocci. così rinacque la disciplina pedestre e l'arte militare. panzini, iii-228
imparare, insieme coi diritti dell'uomo e delle genti, l'arte della guerra
, su scala industriale, dei minerali e delle rocce di uso industriale e commerciale
minerali e delle rocce di uso industriale e commerciale. -arte nautica: la tecnica
. cattaneo, ii-2-409: il greco e il ligure, figli del mare,
perizia dell'arte di stato, della geografia e delle matematiche traeva carlo, vago di
norme che regolano le relazioni fra stato e contribuenti. einaudi, 1-283: ancora
che desideriamo di camminare da galantuomini, e sarai messo tra i pochi benefattori dell'
a questi non ha diretto riferimento, e soprattutto disdegnando ogni idea di vantaggio materiale
che... doveva poi prolungarsi e concludere nel principio moderno che si esprime
pittura, la scultura, l'architettura, e a volte anche la musica.
. quella che deriva dagli studi, e singolarmente delle lettere e arti belle. rajberti
dagli studi, e singolarmente delle lettere e arti belle. rajberti, 2-142:
: perché senza mancie che vi asciughino, e senza ciceroni che vi secchino: tutto
nella politica invece che nelle belle lettere e nelle belle arti. -storia
dice... che il disegno e la pittura ebbero origine nelle caverne dove i
cacciatori preistorici cominciarono a raffigurar sulla pietra e sugli ossi il corpo e gli atti
sulla pietra e sugli ossi il corpo e gli atti dei bisonti e delle renne.
ossi il corpo e gli atti dei bisonti e delle renne. -critica d'arte
gradi deh'insegnamento, l'uno letterario e propedeutico, il trivio (comprendente la
la dialettica); l'altro scientifico e specializzato, il quadrivio (comprendente varitmetica
rettor., 34-7: gramatica è intrata e fondamento di tutte le liberali arti,
liberali arti, et insegna drittamente parlare e drittamente scrivere. sacchetti, 75-29: tutti
3-45: era uomo dottissimo in teologia e in tutte sette farti liberali. ariosto,
farti liberali. ariosto, 43-18: e in modo all'arti liberali attese, /
, i-102: da tali elezioni capricciose e fatte di mala fede... ne
... ne addiverrà che le scienze e le arti liberali rimarranno in quella repubblica
arti liberali rimarranno in quella repubblica neglette e conculcate, siccome avviliti e torbidi resteranno
repubblica neglette e conculcate, siccome avviliti e torbidi resteranno i belli e fecondi ingegni
siccome avviliti e torbidi resteranno i belli e fecondi ingegni di coloro che non sono
vogliamo vedere se sia dato all'uomo, e per quali mezzi, inalzare alcuna volta
prima che s'impari de le sette arti e scienze libe rali.
rali. -arti maggiori e minori: rispettivamente, la pittura,
154: tra tutte le scienze e tutte farti, / dico scienze et
commedianti delle compagnie errabonde, i figli e le figlie dell'arte. -nome
: nelle costruzioni civili, opere murarie e cementizie (ponti, viadotti, cavalcavia,
l'annuale esposizione degli oggetti d'arti e manifatture aggiunge lo sprone dell'onore a
barbute, le quali ritennono ad arte e con ingegno al soldo loro. petrarca
scioglia, / negletto ad arte, e innanellato et irto. sannazaro, arcadia
arcadia, proem., 50: e chi dubita, che più non fia a
. quando non si obbligano ad arte e per cagione ambiziosa, è segno come
manto / per rugiada è sì vaga e per colori, / com'ella è nel
voce ch'ei partia per lenno, / e 'l grido ad arte per lo ciel
portava per ciancia la lingua in fuori e con un'amorosa trascuragine di se stessa vedevasi
con tre ferri manco, senza pettorale e senza groppiera. pallavicino, 3-520: altri
le faci, / indi novelli sdegni, e nove faci / lungo tempo alternati ad
, egli si fermò d'innanzi alla vetrina e guardò molto la coppa preziosa. saba
parte / di me ti svelo, e ti nascondo ad arte / quanto non vo'
suscitato ad arte. manzini, 10-65: e nelle pause, ad arte da lui
ad arte: seguendo scrupolosamente le norme e i princìpi di un'attività, di un
-senza arte né parte: senza lavoro e senza mezzi di sussistenza. -per estens
senza parte ho rubato per mangiare, e sono tornato dentro ». carducci,
né parte se non forse politica, e andar tutto dì girelloni. papini,
rimasto un po'sempre il giramondo estroso e senza timone... -non ho arte
i tiranni per paura di loro stato, e cupidi ancora di più signoria, usano
cupidi ancora di più signoria, usano e fanno arte di tradimenti. della casa
persone, le quali di ciò fanno arte e mercatanzia, e tengonne libro e ragione
di ciò fanno arte e mercatanzia, e tengonne libro e ragione. varchi, 23-153
arte e mercatanzia, e tengonne libro e ragione. varchi, 23-153: ma a
quale è ingrato, perché ne fa arte e non ristora mai benifizio, che gli
... non farà un uomo buono e valente, benifizio. -far l'
gli dà noia il bene stare; e bisogna che vada accattando guai per sé e
e bisogna che vada accattando guai per sé e per gli altri. potrebbe far l'
l'arte di michelasso: mangiare bere e andare a spasso. -fare un'
da garzoni. -impara l'arte e mettila da parte: impara un mestiere
azeglio, 1-179: « impara l'arte e. mettila da parte » era proverbio
avvantaggiarsene. saccenti, 1-1-63: speri e pretenda tonton, che sta sull'arte,
tonton, che sta sull'arte, e la sa fare. -prov.
1. nelli, 19-2-12: con arte e con ingegno si acquista mezzo un regno
ingegno si acquista mezzo un regno; e con ingegno ed arte si acquista l'altra
o vero mestiero, viveranno del loro, e non saranno costretti come molti di mendicare
articina, dice il salvini, per piccolo e sottile artifizio, in senso quasi di
, in senso quasi di vezzo; e gioverebbe adoprarlo. -spreg. artàccia:
ars artis) 'con arte * e facere * fare '. artefatto (
cocchi, 8-375: le quali circostanze naturali e artefatte... sono però necessarie
cui sen vanno / più assai baldi e securi i daini e i cervi, /
/ più assai baldi e securi i daini e i cervi, / che i cittadini.
qui faccia, / con servili, artefatti e vuoti accenti, / suonar di patria
immaginazione... in certo modo artefatta e fattizia, e quindi falsa. panzini
. in certo modo artefatta e fattizia, e quindi falsa. panzini, iii-55:
eccellente artista, si scampanava in vuote e ampollose teatralità, si ufficializzava in artefatti
ampollose teatralità, si ufficializzava in artefatti e inanimati accademismi. 4. adulterato
cioè medaglie,... pietre incise e armi. artéfice, sm. e
e armi. artéfice, sm. e f. chi esercita un'attività che
che lo sponitore che è rettorica, e del suo artefice, cioè di colui che
si sforza di tenere il mezzo, e lasciare gli stremi. bartolomeo da s.
conv., iv-vi-6: intra operarii e artefici di diverse arti e operazioni, ordinate
intra operarii e artefici di diverse arti e operazioni, ordinate a una operazione od
quella massimamente dee essere da tutti obedito e creduto, < ^ ì come colui
lo fienaio, lo sellaio, lo scudaio e tutti quelli mestieri che a l'arte
potrebbe dir messa, se non fossero fabbri e arte fici, che facessero
fici, che facessero li calici, e li libri, e le paramenta, e
facessero li calici, e li libri, e le paramenta, e li templi a
e li libri, e le paramenta, e li templi a ciò necessari. g
7-79: uomini grandi di buona fama e opere, e che fossono artefici o mercatanti
grandi di buona fama e opere, e che fossono artefici o mercatanti. testi
, d'alto legnaggio veggendosi nata, e maritata ad uno ar tefice
casa se non quando senti che'tuoi vicini e gli artefici abbiano aperte le loro case
gli artefici abbiano aperte le loro case e botteghe. alberti, 216: l'opere
alberti, 216: l'opere fabrili e mercennarie, andare, lavorare con le braccia
, et simili exercizii, ne'quali e primi premii si rendono alla fatica e
e primi premii si rendono alla fatica e sudore dell'artefice. giov. cavalcanti,
, e'non gli paga mai, e se dà loro quattro soldi, bisogna che
a'mandriani, l'altro agli artefici e maestranze. della casa, 586: né
della casa, 586: né gli artefici e le persone di bassa condizione si deono
molto solenni cirimonie verso i grandi uomini e signori, che le hanno da loro
1-2-414: l'invidia è tra gli artefici e tra i pari. lottini, 11
altri artefici, podestà sopra la materia e i'subbiettìy intorno a'quali s'esercitano.
onde àwiene che gli artefici sono infiniti, e che i fanciulli appena nati sanno lavorare
che i fanciulli appena nati sanno lavorare e le fanciulle stesse. tasso, 18-41
fanciulle stesse. tasso, 18-41: e ben ch'oscuro fabro arte non molta /
ordinate, al panno le comparte, / e segnato che l'ha, dal capo
, / in cento pezzi lo divide e sparte. / ond'il mio cor,
ricamatori, gl'intagliatori in legno, e in generale tutti i fabbri e legnaiuoli.
legno, e in generale tutti i fabbri e legnaiuoli. cattaneo, ii-2-186: le
o d'artefici, o di possidenti allodiali e livellari,... agognavano a
arte meccanica, ma con più intelligenza e con men servile lavoro dell'artigiano.
uno stesso artefice / il vaso illustre e l'olla. panzini, iii-310: nessuno
studiosa era passata nella saletta contigua; e il bombo pareva cambiar tono, farsi
ha tal, che poria col legno e 'l lino / far al secol migliore ingiuria
'l lino / far al secol migliore ingiuria e scherno. malvezzi, iv-259: coloro
, i-456: chi prende rozzi tronchi e informi per lavorarne statue, vetri vilissimi
, per la naturale tendenza alla ricercatezza e cose tali di quando in quando vi
quando in quando vi cadeano... e non per tanto infinitamente diferrivano dagli adulti
infinitamente diferrivano dagli adulti artefici del seicento e settecento radicati nella corruzione. carducci,
, la favola, il poema, / e l'ordine e 'l decoro e l'
il poema, / e l'ordine e 'l decoro e l'armonia / de la
/ e l'ordine e 'l decoro e l'armonia / de la tragedia sua stendono
stendono il tema, / la facezia e l'arguzia e l'energia. / l'
tema, / la facezia e l'arguzia e l'energia. / l'eloquenza è
artefice, delle cui mani siamo opera e lavoro. zanella, i-42: si crede
. 5. chi è origine e causa di qualcosa; creatore, autore
dante, conv., iii-iv-7: e così non dovemo lodare l'uomo per
sono i demoni ingannatori degli uomini, e artefici d'ogni corruzione. boccaccio, 5-138
predette cose entrò nel mondo il duca e facitore di tutti i mali e artefice
il duca e facitore di tutti i mali e artefice dei peccati, il dissoluto amore
il quale per mezzo degli angeli, e delle anime, continuamente fa bella la
i-3: plotino chiama il mago ministro e servo della natura, non artefice. monti
monti, 3-351: artefice di fuga e di spavento. 6. ant
8. agg. ant. e letter. abile, industrioso. menzini
: è ver che in massa ancor confusa e mista / ha suo prezzo l'argento
mista / ha suo prezzo l'argento, e pur novella / un'artefice man grazia
gli acquista. fanzini, ii-92: densi e preziosi veli..., come
veli..., come se mostruosi e artefici ragni vi avessero intessute le enormi
. prati, viii-225: è vittoria e regno / dell'ispirato ingegno / quella
/ quella parola artefice / che al mondo e al ciel rapì. 9.
, come l'uovo fresco d'oggi e di ieri, e d'arteficiacci per la
fresco d'oggi e di ieri, e d'arteficiacci per la minore. =
comp. da ars artis 4 arte 'e facère 'fare'. cfr. isidoro
ai tuoi mani consacra i ligamenti / arteficiati e fragili dell'ali / che sono opera
nell'emisfero settentrionale, con foglie alterne e fiori in spighe o racemi, gialli
specie vengono usate nella fabbricazione di liquori e di profumi). trattato
che si chiama acheni, cioè artemisia, e aneti, e fa'bollire la radice
acheni, cioè artemisia, e aneti, e fa'bollire la radice delle dette erbe
delle dette erbe in vino bianco fine, e poi tiepido prendi di quello ciascuna mattina
prendi di quello ciascuna mattina con acqua e con mele. crescenzi volgar.,
., 4-39: prendi seme d'artemisia e d'erba cinque foglie, e polverezza
artemisia e d'erba cinque foglie, e polverezza. landino [plinio], 25-7
l'acque, lungo le siepi, e in luoghi coltivati. le fiondi e
, e in luoghi coltivati. le fiondi e parimenti i fiori fregati respirano d'
d'odore di maiorana. trita e incorporata con olio di mandorle, e messa
trita e incorporata con olio di mandorle, e messa in su 10 stomaco,
dell'assenzio, ma ha le foglie maggiori e grasse. campanella, 2-288:
campanella, 2-288: con l'artemisia e ruta si fanno venire 11 menstrui
fa di mestiere artemisiarlo con artemisia fresca e tenera. artemisiato (part. pass
, costituito in prevalenza da tessuto elastico e muscolare, che trasporta il sangue in
partita, che la fisica appella arterie, e queste sono le vene che battono.
1-133: vero è che il sangue e l'arteria che in lui si purga,
che in lui si purga, son vita e nutrimento delli altri muscoli. leone ebreo
] cagion del moto continuo de li polmoni e di tutte l'arterie pulsanti nel corpo
nostri tempi una mummia condotta intera, e sì ben dentrovi conservata, che esplicava ancora
esplicava ancora i tendini, l'arterie e i nervi con una cartilagine naturale intera.
è il vaso del sangue spiritale, e nasce dal cuore. campanella, i-420:
che 'l moto della sistole sia naturale, e della diastole violento; perciocché quel della
dalle fibre traverse che circondano il cuore e l'arterie. g. b. doni
insomma è un organo comune, lungo e concavo, a sembianza d'una canna
cuore, atto a portare il sangue e lo spirito vitale. d. bartoli,
ambodue in pensiero d'osservar le viscere e l'interna fabbrica di quelle bestiuole,
per quanto comportasse la lor minutezza, e vedemmo che dalla bocca si parte un
l'ufizio d'esofago, di stomaco e di budella, ed intorno a questo canaletto
canaletto trovammo un confuso ammassamento di vari e diversi filuzzi che son forse vene ed
membrane composte, che esce dal cuore, e porta il sangue spiritoso per tutto il
cavarle 'l mesenterio, / il polmone e ogni ventricolo, / ogni vena ed ogni
arici, 9: nell'uman corpo erra e nutrica / i membri il sangue,
nutrica / i membri il sangue, e per le tonde vene / e per l'
sangue, e per le tonde vene / e per l'erranti arterie all'aere misto
, ii-286: il bere ter- zanello e non vino, conservava la elasticità delle arterie
delle arterie. -per simil. e al figur. d'annunzio, iv-2-6
le roggie l'attraversano come arterie, e di sé la dissetano, la nutrono,
balordo novizio piglia in un momento conoscenza e pratica delle principali arterie della città.
2-972: le tumultuose arterie tutte vivezza e spontaneità di traffico popolare. beltramelli,
: aveva percorso le grandi arterie, rumorose e popolose. viani, 14-276: l'
: camminavano allato, un poco mesti e sorridenti. evitavano le arterie affollate.
via mazzini] congiunge i vicoli contorti e decrepiti del nucleo medioevale di ferrara con
splendide arterie... della parte rinascimentale e moderna della città. 4
... dipendano da sangue troppo sciolto e troppo fluido, che per impeto
circolazione penetri dove non dovrebbe, e sia spinto nelle arteriuzze linfatiche succutanee
oppilano il transito agli spiriti arteriali, e di questa maniera talora soffocano. baliano
quegli spiriti, ond'era tutta la vivacità e 'l buon colore. magalotti, 10-307
= voce dotta, comp. da arteria e ectomia (gr. èx- ro [
= voce dotta, comp. da arteria e dal gr. èxraait; 4 dilatazione
medie. lesione contemporanea dei vasi venosi e arteriosi (quale si verifica nel morbo
. = comp. da arteria e flebite (v.).
. arteriographia, comp. da arteria e dal gr. -ypaepta (da ypdccpco 4
= voce dotta, comp. da arteria e dal gr. ypap. p. a
= voce dotta, comp. da arteria e dal gr. x (&o?
= voce dotta, comp. da arteria e dal gr. xóyo? 'discorso
= voce dotta, comp. da arteria e dal gr. fxaxaxta 4 mollezza '
= voce dotta, comp. da arteria e dal gr. nabla. 4
= comp. da arteria e plastica (v.). arteriorrafìa
= voce dotta, comp. da arteria e dal tema del gr. fbacpi \
arterie, che quando è molto pronunziato e diffuso produce una malattia generale caratterizzata da
una malattia generale caratterizzata da disordini circolatori e da alterazioni degli organi. panzini
dall'arteriosclerosi, con gli occhi bianchi e pieni d'acqua dietro gli occhiali,
arteriosclerosi possa esser detta una manifestazione funzionale e non organica. marotta, 6-96: imparai
ai malati di arteriosclerosi può capitare questo e altro. scende un gelido sipario e occulta
questo e altro. scende un gelido sipario e occulta per un minuto o per sempre
= voce dotta, comp. da arteria e dal gr. oxxrjpóg 'duro '
'. arterioscl eròtico, agg. e sm. (plur. m. -ci
[il latte] per le loro viscere e per li minimi loro cannelli arteriosi,
: vaso arterioso per la sua origine e venoso per contenuto, che reca il
. o. rucellai, 2-223: e perché la vena arteriosa non tocchi il
che ella è sostanza d'arteria, e perciò nasce dal cuore. d.
= voce dotta, da arteria e dal gr. to'taglio '.
» rapporti contemporanei con una vena e con un'arteria. = comp
. = comp. da arteria e venoso (v.).
: pozzo che si ottiene forando e trivellando il suolo, fino a rag
stanno trivellando altri pozzi artesiani, e lavorano anche di notte. =
f. doni, 31: così giove e gli altri dei gli diedero una dignità
suoi discendenti nuovi nomi, come artichiochi e carcioffi. = dall'ar. ardi
= dall'ar. ardi * terrestre 'e sauki * spinoso '; cfr.
nord. boccaccio, i-462: e con non meno maestrevole verso l'udii
l'udii, dopo questo, cantare e dimostrare nel suo canto come calisto e
e dimostrare nel suo canto come calisto e cinosura presso al polo artico dimorassero,
ha il cielo due punti, sopra e quali si volge, e questi si
punti, sopra e quali si volge, e questi si chiamono poli, dei quali
la quale iunone avea trasformata in orsa: e arto in greco significa orsa: e'
sole al cerchio equale intorno, / e da l'artica parte e da l'australe
intorno, / e da l'artica parte e da l'australe / l'uno e l'
parte e da l'australe / l'uno e l'altro animale / che lo amoroso
un cosmografo, perché gli vada rependo e salticchiando tra il polo artico ed antartico
riferisce. -più genericamente ancora: terre e mari, che si trovano a nord dell'
stelle ne'confini de l'artico circolo. e. stampa, iii-245: dunque batta
: dunque batta aquilon l'artiche piume / e di volo nevoso ingombri il cielo,
falbe aridi fumi. fiacchi, 42: e fuggendo gli augei l'artico gielo,
altro cielo. monti, 6-311: e tu pur anche coll'infranto carro / rovesciato
2-321: questi mongoli coperti di fiocchi e di cuoio, induriti alle asprezze del clima
cuoio, induriti alle asprezze del clima artico e ai disagi del vivere all'aperto,
del vivere all'aperto, piantan le tende e s'accampano dove li trattiene la presenza
soliti motivi dogliosi delle flussioni articolari, e particolarmente ne'piedi. a. cocchi
comuni de'nostri bagni sono le pronte e totali guarigioni dei dolori articolari. tommaseo-rigutini
mio corpo uno sospetto di dolcezza; e un'altra maniera d'articolare la testa e
e un'altra maniera d'articolare la testa e un valore differente alle giunture. pratolini
dante, purg., 25-69: e sappi che sì tosto come al feto
, 24-24: l'adoperarsi dall'intendimento e dalle mani di dio, nell'im-
mani di dio, nell'im- pastare e comporre e articolare che fece dentro e di
dio, nell'im- pastare e comporre e articolare che fece dentro e di fuori
pastare e comporre e articolare che fece dentro e di fuori quella vergine creta della quale
fuori quella vergine creta della quale organizzò e condusse a tanta perfezione il corpo dell'
complessa; svolgere, elaborare con ordine e logica, e anche con scioltezza ed eleganza
, elaborare con ordine e logica, e anche con scioltezza ed eleganza (un
articolarsi delle pendici del monte folteggiano grandi e scuri cipressi. 5.
anche rifl. caro, 3-164: e 'l suon, ch'era confuso, a
l'aura uscendo, / articolossi, e così dire udissi. anguillara, 14-115:
defonto onorar lugubri schiere / vidi, e gente comprata a squadre intere / simular
comprata a squadre intere / simular pianti e articolar pie note. olina, i-259: