. viani, 19-367: fu atterrato e impiccato a un trave, neltaccappiamento l'
fazio, vi-2-33: la terra difese e per cattivo / prese il califfo e
e per cattivo / prese il califfo e in pregion l'accappia. caro, 10-5
10-5: prese un vinciglio verde, e fattone ritortola a guisa di un laccio,
: il porco fu sollevato di peso e posto rivelto sul culo della cassa. quattro
un lacero saio, con un canapo e a questo congegnava un rosario e una
canapo e a questo congegnava un rosario e una croce. 3. figur
accappialo in rete di molte parole, e con molte lusinghe il trae a sé.
degli uccelli ve ne vennero assai, e buona parte impaniati, accappiati ed arreticati
ei si levi un tratto all'aria, e poi / si tiri dentro, e
, e poi / si tiri dentro, e dove piace a noi. note al
6-86: accappiatura, fune accomodata, e fattovi un cappio con un nodo, che
accappo, sm. dial. e disus. scelta, separazione.
simili a quelli della pelle dei capponi e dei polli in genere, che compaiono sulla
7-1274: le gambe nude, misere e sbilenche..., gli si accapponavano
che mi leccasse una lingua di morto e mi sentivo accapponire la pelle. baldini
se la vecchia ammaliatrice fosse 11 dietro e ci avesse letto nel pensiero. stuparich
™). castrato (detto di polli e anche di altri animali).
14-441: si alzò la manica del casacchino e mostrò un braccio tutto accapponito. idem
scopriva su fino alle rotule delle ginocchia e l'archetto delle coscie gialle e accapponate.
ginocchia e l'archetto delle coscie gialle e accapponate. idem, 19- 263
accapponatila, sf. castrazione di galli (e anche di altri animali).
agg. avvolto goffamente in un grosso e pesante cappotto; infagottato. bartolini
] di bellissimi cappotti. sembrano grassi e brutti perché accapponati; ma..
è meno ricco, di lardo e di ciccia, d'un uomo. moravia
prete si faceva piccino, si accappucciava e seguiva le prode dei fossi senza fermarsi
11: vocabolo usato nella cavalleria, e dicesi cavallo accappucciato quello che ha la
sotto i bollori. / io vidi, e anco 'l cuor me n'accapriccia,
egli incontra / ch'una rana rimane e altra spiccia. quintiliano volgar., 211
che vide il gigante nel viso / turbato e tinto, alquanto s'accapriccia. lorenzo
un tonfo entro aqua..., e, accapric- ciando, egli sviene.
vi son cieche né sorde; / e temo che la mia non s'accapricci /
[tra * ricci spinosi] son corti e imbelli, con ispine / piccole,
: l'amicizia ci serra, unisce e ritiene, ristringendosi insieme con le conversazioni
lo zio] assai meno accarezzante, e amoroso, della madre. dossi, 12
s'io vengo a te, mi sfuggi e sprezzi, / ed aci chiami dopo
s'avvicina [l'orribil fèra] e ti fa vezzi / con la lingua:
ti fa vezzi / con la lingua: e tu ridi e l'accarezzi: /
/ con la lingua: e tu ridi e l'accarezzi: / ed ischerzando seco
, / accarezzala con la mano, e disse. monti, 8-513: e
, e disse. monti, 8-513: e accarezzogli colla destra il mento. nievo
volo la foglia vizza d'un platano e in silenzio l'accarezza e la spiana con
un platano e in silenzio l'accarezza e la spiana con la mano.
d'amor, rende men fiero, e or questi or quegli / lambe soavemente,
or questi or quegli / lambe soavemente, e gli accarezza. vallisneri, iii-296:
quel piacevole mormorare, quel dolce accarezzarsi, e con soavi moti e lusinghe ringalluzzarsi.
dolce accarezzarsi, e con soavi moti e lusinghe ringalluzzarsi. -iron. accarezzare
soldati spagnoli] la modestia alle fanciulle e alle donne del paese, accarez- zavan
che nessuno avrebbe voluto vederselo davanti, e che tutti schivavano come un can rognoso
tutti schivavano come un can rognoso, e lo accarezzavano coi piedi, allorché se
la luna si posava dolcemente sul lago e le accarezzava le mani bianche. idem,
il capo per dir di no; e gli orecchini rossi che sembravano di corallo
punge. de pisis, 90: e l'aria profumata t'accarezza / d'incenso
lei venisse un si gentil signore; / e comandò che fosse accarezzato, / e
e comandò che fosse accarezzato, / e che studiasse ognun di fargli onore.
caro, 15-i-233: voi m'onoraste, e m'accarezzaste allora assai più che non
non dovevate una persona non conosciuta, e di sì poco affare, come son'io
.. per sovvenire qualche prelato bisognoso e accarezzare qualche uomo di conto. marino
io ti raccomandi d'offe- rirtegli, e di servizio, e d'accarezzarlo quanto podrai
offe- rirtegli, e di servizio, e d'accarezzarlo quanto podrai. idem,
accarezzeranno di molto se saprà disinvoltamente galanteggiare e fare il cavaliere innamorato. leopardi,
leopardi, 981: [timone] amava e accarezzava solo alci- biade, come causa
. figur. curare con particolare sollecitudine e amore. vettori [crusca]:
questa pianta, per la sua vaghezza e leggiadria, meriti d'essere accarezzata.
essere accarezzata. soderini, i-403: e faccisi ogni opera di palare tutte le
568: accarezzava le passioni del padrone e lo metteva sempre per la cattiva strada
versi in italia se ne fan troppi e non bisogna fomentare e accarezzare questa brutta
se ne fan troppi e non bisogna fomentare e accarezzare questa brutta piaga del paese.
sa di francese accarezzare un'idea, e, più ancora, il proposito di cosa
aspirazioni molto elevate. fracchia, 101: e così, preso da una vaga malinconia
vezzeggiato. palazzeschi, 1-28: e chi sa con quanto geloso amore mi
quanto geloso amore mi avranno accarezzato, e con quale devoto rispetto avranno accarezzato la
... accarezzata dal sole nascente e dalla luna. deledda, ii-136:
si cigne e gonfia la giornea, / e pareri avviluppa arringatóre. [sostituito da
la destra per aria sopra la tavola, e mettendosi di nuovo in attitudine di predicatore
destra in aria sovra il desco, e recandosi di nuovo in contegno d'aringatore.
tre schioppettate risonarono fra le grida; e l'arringatore, colpito al petto e
e l'arringatore, colpito al petto e alla fronte, vacillò... e
e alla fronte, vacillò... e cadde in avanti. arringo,
arrestarono a mezzo il poggio, e quivi s'arriparono in giù. =
: egli [l'amore] nelle fortune e negli anri- schiamenti, egli ad uomini
.. conosce meglio l'occulte vie, e così le mette in effetto. salvini
spezza infino le dizioni [pindaro], e una parte di esse alla fine d'
all'uso de'latini, fece sobriamente e di radis simo. arrischiare
boccaccio, i-148: sono io presto e apparecchiato di difendere quello ch'io ho
ch'io ho detto sia la verità, e in ciò arrischierò la persona e la
, e in ciò arrischierò la persona e la vita. idem, i-334: i
: tu vieni ad arristiare tutte le forze e non tutta la fortuna. grazzini,
, 3-189: a questa volta la vita e l'onore / in una posta avete
i-115: dove si tratta di acquistare e di fare impresa sopra nemici, si può
non guadagna. tasso, 7-62: e disse a lui rivolto: -ah non
semente, rade, con risparmio, e a malincuore, come chi arrischia cosa che
anche arrischiar un bacio sulle palpebre socchiuse e sul bocchino tondetto e rugiadoso della pisana
sulle palpebre socchiuse e sul bocchino tondetto e rugiadoso della pisana. verga, i-125:
, coi quali tratta partite d'olio e di farina che rivende maggiorate.
lettera a venezia, per dirmi se e dove si potrebbe conciliare il nostro congresso.
presuntuosa fiducia nell'acume del proprio cervello e nella sagacità del suo accorgimento, arrischiava
del suo accorgimento, arrischiava di capitombolare e con la sagacità e con l'acume nella
arrischiava di capitombolare e con la sagacità e con l'acume nella sua nuova vigna
l'acume nella sua nuova vigna, e denudando le sue vergogne farsi favola del
, 40: la sua voce, soave e tranquilla in onta all'età, aveva
dee., 2-9 (241): e ciò veduto, chetamente la ricoperse,
avesse di mettere in avventura la vita sua e coricarlesi allato. ma pure..
trista. della casa, 593: e sì come pochi o niuno è cui soffera
sua vita col medico, o col confessore e molto meno col giudice del maleficio;
libertà, della quale essi ci privano, e parci essere col maestro. a.
, il finto maiordomo si partì, e l'ebreo non si arrisicò a correrli dietro
l'ebreo non si arrisicò a correrli dietro e strepitare per trovarsi in quell'abito.
dente / che prova aspro dolore, e bestemmiare / vorria, ma non s'
a chieder novelle de'miei coetanei dell'uno e dell'altro sesso. n'ho già
: era sempre stato lontano da casa, e ora, essendo ogni cosa sottosopra,
io aveva scritto le mie prigioni, e che proponeami di darle alla luce, non
scostarci non dirò dall'esempio degli antichi e dei classici, che molti pur sapranno abbandonare
in mente. tommaseo-rigutini, 3023: e pare suoni meglio * arrischiarsi '
del suo cuore. verga, i-261: e allorché gettava gli occhi su di un
disputarglielo, lo facevano coi salamelecchi, e offrendogli una presa di tabacco. nieri
primi freddi non lo vorrei conoscere; e s'arrisica a pigliar moglie con quella salute
più in viso! panzini, ii-638: e dopo che era suonato l'avemaria,
che non ci fosse suo marito, e m'arrischiai a seguirla; perché mi proponevo
era una società con leggi severe, e nessuno s'arrischiava di disobbedire al nostro
temerità; misurarsi (in una prova difficile e pericolosa). - anche al figur
pericoli della morte fa l'uomo franco e sicuro; così lo avvezzarsi a'pericoli della
a'pericoli della scostumatezza rende altrui temperato e costumato. tasso, i-14: né
16-ix-365: certi arditi baldanzosi fanciulli, e più saccenti degl'altri, imparando l'
, imparando l'arte del nuotare, e parendo loro di aver imparato più che
ecco che essa lascia il covo e fa un piccolo giro fino al muro.
: sarebbe necessario un altro volume e lo scrittore è ten tato
tato d'arrisicarsi. tozzi, ii-335: e solo il vento s'arrischia,
278: hawi i molossi fieri / arrischiati e cor renti. segneri,
sempre più arrischiati. vallisneri, 1-757: e se il piede era anche sovente
vedeva, per lo più in fra boschi e nere selve, uno spettacolo misto
, uno spettacolo misto di compiacimento e d'orrore; cioè grotte e
e d'orrore; cioè grotte e abissi e stendimenti e crepature e valloni e
orrore; cioè grotte e abissi e stendimenti e crepature e valloni e ca
cioè grotte e abissi e stendimenti e crepature e valloni e ca
grotte e abissi e stendimenti e crepature e valloni e ca verne e
e abissi e stendimenti e crepature e valloni e ca verne e fosse e
e valloni e ca verne e fosse e stagni e gorghi e crateri e
e ca verne e fosse e stagni e gorghi e crateri e vasche e
verne e fosse e stagni e gorghi e crateri e vasche e
verne e fosse e stagni e gorghi e crateri e vasche e baratri.
e fosse e stagni e gorghi e crateri e vasche e baratri. c.
e stagni e gorghi e crateri e vasche e baratri. c. gozzi,
furea, audace, imprudente, vendicativa e arrischiata. colletta, ii-6:
: arrisicato è dell'uso, e vale il contrario di spericolato; uomo,
aggettivo nel senso di arrisicato, e, se tutti e due si volesser ritenere
arrisicato, e, se tutti e due si volesser ritenere, arrischiato
potrebbe serbarsi a rischi più gravi e più abitualmente incontrati. negoziante arrisicato
incontrati. negoziante arrisicato in tale e tal'altro affare; arrischiato navigatore
possa nell'animo delle moltitudini un'idea vaga e inde terminata di paure,
di terrori disseminati ad arte, e quanto siano destri e arrischiati gli agitatori
ad arte, e quanto siano destri e arrischiati gli agitatori dei popoli,
: armavano fino ai denti i più arrischiati e se li tenevano intorno per le consuete
consuete soperchierie. idem, 224: e fra gli abatini più giovani ve n'avea
si accennavano... dottrine arrischiate e inquietanti. bontempelli, 9-250: parole
d'una cosiffatta comunità d'arrisicati di terre e di mare, messi ad esercitare la
esercitare la pazienza... dell'arte e degli ingegni agricoli e venatorii e pescherecci
. dell'arte e degli ingegni agricoli e venatorii e pescherecci. 2. ingiustificato
arte e degli ingegni agricoli e venatorii e pescherecci. 2. ingiustificato, avventato
turbato mare, credendo a'marinari bugiardi e arrischie- voli per voglia di guadagnare,
. davanzati, ii-214: con presenti, e con passione, ragunavano aiuti di quelle
i cavalli erano sellati. discendevate, e via col vostro bell'ardimento innamorato di
: giocava per le pinte aiole, / e arriso pur di vislon leggiadre / l'
l'avvolse, ed a le fredde e sole / vostre rive lo spinse. idem
a sera / tra 'l campidoglio / e l'aventino il reduce quirite / guardava
statue ed arrisi da fontane serene. e. cecchi, 6-251: scorgendo dalla
6-251: scorgendo dalla veranda i lecci e le felci del parco, non si riusciva
dalla necessità, che nulla intende, e par che tutto governi con intelligenza non
bontempelli, 20-174: nessuno, vedendomi passare e guardare, mi fe'cenno di conoscermi
tutte avean di fiamma viva, / e l'ali d'oro, e l'altro
, / e l'ali d'oro, e l'altro tanto bianco, / che
petrarca, 30-14: vola il tempo e fuggon gli anni, / si ch'a
ci arriva vuole a sua magione / e fa a tutti quanti un grande onore.
a genova un valente uomo di corte e costumato. boiardo, canz., 176
fuor che te sola, da cui vivo e pendo; / or tu me éi
per vie battute da uomini grandi, e quelli che sono stati eccellentissimi imitare,
non circoscriva / col suo soverchio, e solo a quello arriva / la man
idem, 155-2: negli anni molti e nelle molte prove, / cercando, il
vicino a morte, in pietra alpestra e dura. a. f. doni,
quella qualità che merita l'onestà, bontà e virtù sua. idem, 2-34:
lottini, 17: gli animi elevati, e che sono in fortuna da potersi alzare
, sempre si avanzano ne'loro desideri e passano più oltre di quello ove possono
possono arrivare. tasso, 5-84: opportuno e grato arrivi / difensor di mia fama
grato arrivi / difensor di mia fama e di mia vita. idem, 18-32:
elmo ornai: scopri la fronte, / e gli occhi a gli occhi miei,
pensa ad altra, studia di saperla e patisce ogni affanno per arrivarci. marino
marino, 280: di sudor molle e tutto stanco / da così lunga fuga
carletti, 90: tornando al viaggio e navicatione che facemmo per questo canale,
1-312: gioisca il mondo tutto, / e arrivi anco il diletto / negli orrori
immagine sicché non arrivi alla lente, e sia anche il verde, il bianco
il giorno; il giorno arriva; e ora lei mi viene a dire che aspetti
che arriva caldo caldo nelle nostre città e si vede scimiottare, son sicuro che
, i-31: vi arriva il poeta / e poi toma alla luce con i suoi
alla luce con i suoi canti / e li disperde. baldini, 4-95:
gruppi di pellegrini scendevano dai viottoli montani e si riunivano sulla strada nazionale. buzzati
è da cavarla pulita. gli arriva e picchia. cioè picchia addirittura. non
una valle, /... / e parea, più ch'alcun fosse mai
fosse mai stato, / di conscienza scrupolosa e schiva. / come egli vide il
che sopra gli arriva, / debil quantunque e mal gagliardo fosse, / tutta per
arriva male alloggia: chi è dubbioso e lento a decidere si lascia sfuggire le
nere della fanciulla che si erano disciolte e le erano cadute sul petto; ma
(era di statura molto bassa, e corta di braccia) le ritraevo tutte
buonarroti il giovane, 9-494: e di queste [vedute] assai copie
son per fornimento / di molte case, e dansi a tal mercato, / che
mercato, / che vi puote arrivar piccolo e grande, / povero o ricco.
, 1093: arrivarci, del pervenire e ad intendere e a dire e a fare
arrivarci, del pervenire e ad intendere e a dire e a fare, presa l'
pervenire e ad intendere e a dire e a fare, presa l'imagine dal raggiungere
alimento... per le strade battute e maestre, ma ne somministra altresì per
ma ne somministra altresì per certi tragetti e scorciatoie, ristorando esteriormente le piante coll'
piante coll'aria vaporosa, colle guazze e con certe scossarelle, che non arrivano a
co'loro trilli, colle loro spezzature e volate... [i cantanti]
una lor maschera sul viso della composizione, e arrivano a far sì, che tutte
stradone d'alemagna / sempre così ordinato e uguale! / eppure...
... piove sul tuo principio / e nevica sulla tua fine / e arriva
/ e nevica sulla tua fine / e arriva a balzarti in groppa il masso franato
via dall'angolo della palpebra. c. e. gadda, 2-55: ma il
fu per suo merito se arrivarono a sposarsi e a comprare casa e forno. pratolini
arrivarono a sposarsi e a comprare casa e forno. pratolini, 2-48: il garzone
si ambisce; raggiungere, in modo sicuro e definitivo, una posizione eminente, di
una posizione eminente, di riconosciuta autorità e fama; affermarsi. panzini, iii-808
è gran posto per renato serra. e se egli fosse arrivato, non sarebbe
. baldini, 6-121: lo tiene e lo caccia una furia d'arrivare, frenetica
amabil vaga / armonìa di color sì vari e vivi, / che il cor,
/ che il cor, la vista, e lo intelletto appaga! / qual fia
segni, 186: tanti altri fra giovani e vecchi, che arrivarono...
verso le bande di fuori... e sotto in ogni estremo dove arriva il
di gioie et anelletti d'oro massiccio e pesante, se le fanno così lunghe che
collo arrivava al ginocchio, nudi i piedi e le gambe e le braccia. tozzi
, nudi i piedi e le gambe e le braccia. tozzi, 2-30: finché
9-121: lui curvo, lento, e lei grassa, che gli arrivava alla
i panni delle camere per ripulirgli, e ciò fatto ristrinse due, o tre buone
o tre buone dita i giubboni, e i calzoni a ciascheduno... sul
vestirsi, ma pigliando i panni, e trovando, ch'e'non arrivavano, entrarono
punto, avere l'ardire; osare (e indica l'eccesso di passione, l'
malattia gli aveva sconvolta la testa, e gli sembrava di veder la ragazza,
già grandicella, lasciarsi baciare da questo e da quello come sua madre. perciò
vago di voltar la vela, / e l'ancore gittar in qualche porto!
, chi per fortuna di mare, e chi per discordie e guerre tra loro.
di mare, e chi per discordie e guerre tra loro. sacchetti, 51-58
ser ciolo. burchiello, 175: e 'l prò sia di colui cu'arriva
crusca]: fecegli grande riverenza, e disse: messere lo vescovo, dove arrivate
, 35: gode il cultore, e sé felice appella, / che delle sue
aminta, 1307: corsi / per arrivarla e ritenerla, e 'nvano, / ch'
: corsi / per arrivarla e ritenerla, e 'nvano, / ch'io la smarrii
io la smarrii. idem, 931: e mille voti a la celeste diva /
al fine dov'era gio. bernardo e carubina che andavano oltre: i quali
, se egli sarà verso la prua e voi verso poppa, che se voi fuste
, arriverollo. mazzini, ii-168: e non vede sulla terra se non uno scopo
non vede sulla terra se non uno scopo e una via per arrivarlo. d'annunzio
per arrivare il bragozzo? c. e. gadda, 2-21: camminavano le strade
non sempre diritte, ma savie a condurre e discrete ad arrivare il termine. tombari
il celo alla cruda tenzone, / e par che 'l mondo a foco se disfaccia
ben fermo se ariva, / tra ferro e ferro accende fiama viva. alamanni,
, 22-102: poi surge in piede, e le nodose braccia / ambo in giro
altri arrivan i fichi in vetta, e lor no, senz'oncino. magalotti,
un istesso tempo arrivano della vivanda, e si mettono in bocca il boccone. jahier
, 23: che molti io passo, e chi mi passa arrivo. segneri
questo uomo da bene molte opere. e... benissimo conosceva di non potere
di non potere arrivarle a quella bellezza e virtù del nostro finiguerra. 16
la prese a ruzzolare strappandole il vestito e arrivandole un morso in una coscia.
dante, inf., 17-8: e quella sozza imagine di froda / sen
sen venne, ed arrivò la testa e 'l busto, / ma 'n su la
mise sopra la riva; la testa e 'l busto, cioè il rimanente del
19. figur. ant. e dial. portare (a una certa
[tommaseo]: li darete la seconda e così la terza e la quarta terra
darete la seconda e così la terza e la quarta terra, anzi tante che tarrivate
. * arripare (comp. da ad e ripa): 'toccare la riva
conoscere quanto siano belle le occasioni, e quanto elle fugghino via,...
corse tra l'arrivata di roberto in abruzzi e la ritornata del duca. 2
pass, di arrivare), agg. e sm. giunto, pervenuto.
che dà il bene arrivato a v. e. serao, 179: erano
26: la gente rincalzava alle spalle e i discorsi s'interrompevano, i primi arrivati
beffano perché ti sei presentato puntuale, e vedono soltanto un'occasione di bottiglie nel
2. che ha raggiunto una posizione solida e rispettata, che ha fatto una brillante
rispettata, che ha fatto una brillante e invidiata carriera. panzini, iii-144
appunto come uno strumento di pacifica democrazia e come il metodo più adatto per frenare
figlio / di immigrati meridionali / affamati e vili dietro il cipiglio / di poveri
di tiro volgar., 44: e quando tarsia si vide così male arrivata,
a vendere sul mercato di barberino, magri e male arrivati, e a gran fatica
barberino, magri e male arrivati, e a gran fatica usciti dal passato verno.
passato verno. idem, 449: e parendoli che e'fusse sì male arrivato,
arrivato pensò al modo di ricattarsi, e sfidò a fare alle pugna al buio
apollonio di tiro volgar., 13: e stando apollonio così arrivato, come v'
cui finisce l'opera di un compositore e ha inizio quella di un altro.
baretti, ii-166: statevi tutti sani e a rivederci dio sa se in questo
signor alfredo: scusi tanto l'incomodo e mille grazie per la sua cortesia.
sua cortesia. d'annunzio, iv-1-411: e si mosse per uscire...
ella disse soltanto: -a rivederci. e con un passo leggero varcò la soglia.
vederli, arrive- derli... e stiano di buon animo, eh? slataper
quando s'ha te tutto è così semplice e bello. arrivederci presto, amore.
dalla tristezza, si sedette per terra e cominciò a piangere. moravia, vii-11
, vii-11: quando passai per il cortile e vidi il direttore che se ne stava
senso ironico, per finire un discorso e per non le dire più grosse
quanti siamo, / l'italia italia, e non vo- gliam tedeschi; /
gliam tedeschi; / vogliam pagar di borsa e di cervello, / e non
pagar di borsa e di cervello, / e non vogliam tedeschi: arrivedello.
« arrivedello è forma popolare, e bene spesso ironica per a rivederla »,
. = comp. da a e rivederci (v. rivedere).
, sm. neol. ricerca, accanita e senza scrupoli, del potere,
politico, denaro, gloria. e. cecchi, 6-385: ville e villette
. e. cecchi, 6-385: ville e villette in quel porco stile dell'
tanti di una forte organizzazione; e perciò si mantenne una parvenza di
4. arrivista, sm. e f. (plur. m. -i
). neol. persona ambiziosa e senza scrupoli, che vuole arrivare a
arrivare a qualunque costo. e. cecchi, 8-70: si servì dell'
sera del mio arrivo, riconobbi impossibile e disperata l'effettuazione de'miei negoziati.
: all'annunzio dell'arrivo del duca e del barone, della pace che si doveva
pace che si doveva celebrare tra suocero e genero, non era stato più alle mosse
impressione vertiginosa d'una civiltà quasi violenta e distruggitrice. buzzati, 4-562: quelli
pavese, 3-98: a qualche distanza ginetta e altra gioventù schiamazzavano salutando una barca in
una linea ferroviaria. c. e. gadda, 3-140: nella stazione intermedia
.. le due tettoie d'arrivo e di ripartenza, onde il trasbordo dei
treno aveva percorso solo pochi chilometri (e la strada era lunga, ci saremmo
3. sport. nelle gare di corsa e ciclistiche, il termine del percorso,
(con pochissimo distacco fra il vincitore e gli altri corridori), l'arrivo
me agielo / ne la memoria, e il pelo / ancor se ariza, e
e il pelo / ancor se ariza, e il viso se dilava.
/ sibilando strisciar novi pitoni, / e cinghiali arrizzar l'aspre lor terga,
contende / fero leon, che rugge e torvo guata, / e i velli
, che rugge e torvo guata, / e i velli arrizza, e le caverne
, / e i velli arrizza, e le caverne orrende / de la bocca vorace
orrende / de la bocca vorace apre e dilata. salvini, 15-1-107: quando ornai
, 7-57: che detti marchiatori vegghino e riscontrino che a'detti lavori non vi sia
/ come fan de'tintor bocca, occhi e braccia, / le mani o i
, / io so eh'i'm'avviluppo e ch'io boine, ii-47:
più sostanzioso pensiero, ti sfiacca e t'effemina (ti scioglie), quasi
, overo fioca. buti, 1-375: e rendeile a colui ch'era già fioco
udiano cristo parlare colla boce arrecata, e vedeanlo a poco a poco morire. pallavicino
. scacchi. movimento simultaneo del re e della torre (che conta come una
che conta come una mossa sola, e può essere compiuto solo se re e
e può essere compiuto solo se re e torre non sono ancora stati mossi, non
, non ci sono pezzi interposti, e il re non sia o non venga
colloca nella casa del cavallo di re e la torre di re in quella di alfiere
pone nella casa dell'alfiere di donna, e la torre di donna in quella di
eseguito per rendere più sicuro il re e per offrire maggiori possibilità di gioco alla
. far compiere l'arroccamento al re e alla torre. 2. per
, subito corrono col pensiero ad arroccarsi e trincerarsi. beltramelli, iii-800: tu
muro rugoso di vecchi mattoni. c. e. gadda, 3-166: tutto sarà
gadda, 3-166: tutto sarà buio e temibile, accumulata la neve contro le
... ed ecco una via sicura e celata, ignota al vento: il
difensiva, trincerato. c. e. gadda, 2-91: l'armata del
sacchetti, 187-37: tolse due pippioni e otto sorgi, i quali acconciò per
per fare una crosta, levando i capi e le gambe e'piedi e le code
i capi e le gambe e'piedi e le code, arrocchiandogli per mezzo,
del bucentoro o della caracca di rodi, e sì l'arrocchiaro e feceme queste girelle
di rodi, e sì l'arrocchiaro e feceme queste girelle. 2.
discrezion grandissima veggendo, quasi pe'cultivati e fra le porche stannosi, non come
scartafaccio arrocchiando, quasi delle frasche, e nel salvatico si pascono. baldinucci,
si pascono. baldinucci, 185: e perché tali rocchi si fanno con poca
cava che mosé sta sempre in cervello e omero qualche volta arrocchia. = deriv
. arruffone; chi lavora con furia e senza garbo. tommaseo [s
roco. deledda, ii-1075: e le parve che quella voce fosse..
. arrochita da un vuoto interno tenebroso e freddo, e dalla fatica di vincere
da un vuoto interno tenebroso e freddo, e dalla fatica di vincere la lontananza e
e dalla fatica di vincere la lontananza e farsi capire per il solo suo suono
farsi capire per il solo suo suono e non per le parole che pronunziava.
viani, 19-376: avevano passato il mare e nella traversata erano guarite dalla tubercolosi che
: può uno per catarro arrochire, e non avere per solito voce roca. anco
! ma i lieti canti ne le trombe e ne le gole / arrochiscono ed aggelano
tanto in tanto / le si arrochiva e si spengea la voce. saba,
saba, 155: io ascolto, e godo della compagnia, / godo di
allegria, / che arrochisce nei cori e infiamma il viso. pratolini, 8-39
abbaio ai ladri perché il cane è arrochito e quando non è più arrochito, il
più arrochito, il cane ritorna cane, e io ritorno omo. govoni, 1-229
govoni, 1-229: chiamò nomi di pesci e di conchiglie / tirando il fiume e
e di conchiglie / tirando il fiume e il mare sulla soglia / il vecchio
gran potenza, prenda ardire di villaneggiare e arrogantare i miseri e i piccolini e
ardire di villaneggiare e arrogantare i miseri e i piccolini e averli a niente.
e arrogantare i miseri e i piccolini e averli a niente. arrogante1,
). che fa pesare con insolenza e durezza di modi una pretesa superiorità;
; insolente, presuntuoso, superbioso (e implica un senso di spavalderia).
., 11-62: l'antico sangue e l'opere leggiadre / di miei maggior
. passavanti, ijj: l'uomo superbo e arrogante si chiama stolto. boccaccio,
, forse per vedere se il conoscesse, e poi quasi sdegnoso ': è questo
cui egli non fu mai offeso, e reputalo nulla e di neuno valore.
non fu mai offeso, e reputalo nulla e di neuno valore. frezzi, iii-1-5
miei cittadini sanesi stanno troppo grassi, e però so'così aroganti. leone ebreo
. bembo, 5-2-100: gente, e per sé arrogantissima, e per quella vittoria
gente, e per sé arrogantissima, e per quella vittoria molto più arrogante e
e per quella vittoria molto più arrogante e superba divenuta. ariosto, 5-12:
essi carezzano, sia vano ed arrogante, e oltre a ciò tondo e di grossa
arrogante, e oltre a ciò tondo e di grossa pasta e semplice, sì che
a ciò tondo e di grossa pasta e semplice, sì che agevole sia d'inve-
sì che agevole sia d'inve- scarlo e prenderlo. caro, 15-i-247: non son
marino, 274: girò l'occhio fatale e 'l guardo obliquo / una naiade
6-164: il disprezzo lo placa, e la preghiera / più terribile il rende e
e la preghiera / più terribile il rende e più arrogante. c. dati
proprio valore, se ne gonfiò, e ne divenne arrogante. pellico, li-m:
, li-m: ei mi guardò, e parea significare: -arrogante! qui bisogna
o, se li merita, li chiede e prende e usa in modo sconveniente.
se li merita, li chiede e prende e usa in modo sconveniente. giusti,
, non è roba per te ». e lui, arrogante: « ti chiederò
carlo nella sala ne fu andato, / e con parole assai arrogante e fere /
, / e con parole assai arrogante e fere / in modo molto stran l'ha
varchi, 18-3-139: ma è cosa stolta e arrogante il dire che l'imperadore.
que'bacalaron vellutati, di magnifica presenza e chiacchiera arrogante. giordani, ii-84:
chiacchiera arrogante. giordani, ii-84: e quello sguardo insultantissimo era abbassato innanzi a
trascorreva a qualche atto un po'arrogante e imperioso, al che la sua indole la
molto facilmente. nievo, 12: e sospirava, movendo gli occhi dal viso
, movendo gli occhi dal viso paffutello e smarrito del suo secondogenito ai mostaccioni irti
smarrito del suo secondogenito ai mostaccioni irti e arroganti dei vecchi ritratti di famiglia.
di famiglia. idem, 185: e gli ordinò con voce discretamente arrogante di
, 9-796: le dava del tu, e per quanto arroganti fossero le sue parole
arroganti fossero le sue parole, in esse e nel tono della sua voce, c'
non ammirare. morante, 2-30: e la sua faccia, che serbava, attraverso
risentito dell'adolescenza, aveva un'espressione chiusa e arrogante. 3. dimin
451: da arrogante, arrogantèllo: e dicesi, per lo più, di
di senso men grave che arrogantùccio; e con meno petulanza di arro
pulci, 4-90: un altro arroganton superbo e altiero, / ch'era re delle
24-49: superbo, arroganton, bestiale e matto! / io ti farò quel che
pres. di arrogare), agg. e sm. dir. rom. adottante
i giuristi, lasciarono il casato natio, e passarono pienamente nella famiglia dell'arrogante.
. con arroganza, in modo insolente e presuntuoso. g. villani,
la moneta, quando gli paresse luogo e tempo. zanobi da strata [s.
], 23-4: trovando uomini di fervore e di grande ingegno spesse volte arrogantemente ne
se tu userai tale eloquenza solazzevole arrogantemente e malvagiamente, tu n'acquisterai pericolo et
arrogantemente modesto, quando ostentasi la modestia e moderazione propria per soverchiare altrui.
. arroganza, sm. superba e insolente presunzione di sé, di chi
con scostante disprezzo degli altri, e con modi boriosi e tracotanti).
disprezzo degli altri, e con modi boriosi e tracotanti). giamboni, 130:
130: arroganza si è riputarsi troppo, e troppo tenersi, in alcuna opera e
e troppo tenersi, in alcuna opera e bontà. iacopone, 10-8: test'
idem, conv., iv-vm-3: arroganza e dissoluzione è se medesimo non conoscere,
reverenza. g. villani, 6-3: e così si mostra per divino giudicio
avessono quella disciplina per la loro arroganza e ingratitudine. m. villani, 4-62
arroganza, che con aspre minacce e villanie domandava di voler esser restituito nella
per la quale altri si pone dinanzi, e sopra gli altri. boccaccio, i-340
a sé arrecare, ma è arroganza e sconvenevole presunzione. idem, i-389: ahi
, i-129: arroganza è riputarsi più degno e maggiore che uomo non è; d'
d'arroganza nasce ira..., e questa ira ha appetito di vendetta,
appetito di vendetta, senza alcuna caritade; e però che questa arroganza disparte l'uomo
i-107: la morte sola reca al pianto e al niente ogni arroganza e altezza degli
al pianto e al niente ogni arroganza e altezza degli uomini. alberti, 275:
-s'io vo, chi sta; e se io sto, chi va? -la
ed altra volta ginocchion l'arai, / e farem che ti chiegga perdonanza. lorenzo
pare una arroganzia, perché di sì bella e gentile cosa non ero degno. machiavelli
demeriti loro. della casa, 593: e dicono: bene sta: il consiglio
il consiglio de'poveri non è accettato; e: il tale vuol fare a suo
tale vuol fare a suo senno; e: il tale non mi ascolta: come
arroganza son due sorelle individue in un corpo e in un'anima. sarpi, i-211
fuor di speranza / con sospir caldi e con preghiere spesse; / e perché
caldi e con preghiere spesse; / e perché, come pien d'alta arroganza,
: la geometria insegna a'filosofi la modestia e toglie loro l'arroganza, facendo chiaro
come poche sieno le verità dimostrate, e quanto si debba andar rattenuto e col
, e quanto si debba andar rattenuto e col calzar di piombo. baretti, ii-273
di scrivere. foscolo, v-285: ridicola e noiosissima è l'arroganza: la quale
del proprio merito più audacemente dimostrata, e perciò più offensiva della presunzione; o
solo bramata, ma richiesta l'attenzione e la riverenza... l'arroganza
rispose con arroganza. manzini, 10-33: e ora sono mia madre che fissa
fissa, appena inquieta, sua figlia, e sono insieme quella piccina, nel punto
in cui un'arroganza tutta fisica, e di sforzo, si smarrisce nel miraggio della
. 2. ant. ardito e temerario furore, spavalderia. la spagna
spagna, 17-28: passò la prima schiera e la seconda / e nella terza entrò
la prima schiera e la seconda / e nella terza entrò con arroganza: / non
= voce dotta, lat. adrogantia (e arrogantia), da arrogare 1 attribuirsi
d'una prerogativa (come cosa dovuta e personale): farseli riconoscere con ostentata
). ariosto, 26-33: e che le chiavi s'arroghi d'avere /
s'arroghi d'avere / del cielo e de l'abisso in suo potere. guicciardini
celeste sede / cerca involar gl'incensi e 'l pio costume, / per arrogarlo
potè partorire nella sua gravidanza celeste, e omero esprimere col suo ingegno divino. magalotti
accettare maggioranze che non m'appartengono, e per aver in tasca le persone di conto
di far l'uffizio di vocabolari, e si pregino di poter dire se una voce
dire se una voce siasi usata, e quando, e da chi, e quante
voce siasi usata, e quando, e da chi, e quante volte, ma
, e quando, e da chi, e quante volte, ma non si arroghino
sentenze sulla bellezza ed aggiustatezza dei termini e dell'espressioni, di cui solo tocca a
scrittori di genio. foscolo, v-246: e da ch'io dispero della mia patria
presumerò d'arro- garmi dritti di cittadino e parteggiare in paese non mio, dove
paese non mio, dove vedo religiosamente e lietamente onorati i dritti d'ospite e
e lietamente onorati i dritti d'ospite e d'uomo. manzoni, 1093: compartimenti
caggiono i regni intanto, / passan genti e linguaggi: ella [la natura]
[la natura] non vede: / e l'uom d'eternità s'arroga il
in cose che non lo concernono; e il metter bocca può esser più usurpazione che
arrogano non sono arroganti: lo fanno e non lo dimostrano. b. croce,
: le discipline empiriche perdono se medesime e la filosofia quando si arrogano di filosofare
da adrogàre (comp. da ad e rogare 'chiedere, esigere ').
pass, di arrogare), agg. e sm. dir. rom. adottato
i giuristi, lasciarono il casato natio, e passarono pienamente nella famiglia dell'arrogante.
ancora datur successio, come negli arrogati e negli adottati. arrogazióne, sf.
che è ugualmente capo di famiglia (e comportava la fusione delle due famiglie e
e comportava la fusione delle due famiglie e dei patrimoni). tommaseo [
famiglie civilmente costituite erano la vera città e civiltà. tommaseo-rigutini, 2609: arrogazione
pass. arròto). ant. e letter. aggiungere; integrare; completare
completare o colmare con un'aggiunta (e implica di solito l'idea di un
testi fiorentini, 71: fue provveduto e fermato e ordinato... che si
, 71: fue provveduto e fermato e ordinato... che si dovesse chiamare
ordinato... che si dovesse chiamare e fare arbitri e arbitra tori, li
che si dovesse chiamare e fare arbitri e arbitra tori, li quali avessero piena licenzia
ordinamenti, stanziamenti, e'capitoli crescere e menomare, arrogere e cassare. m.
e'capitoli crescere e menomare, arrogere e cassare. m. villani, 6-65:
gli ungheri] n'arrosono uno maggiore, e presono riotta co'cavalieri tedeschi. idem
] fortificaron il battifolle da mezzacosta, e arrosonvi gente alla guardia. passavanti,
saperlo, per non arrogere li scorni e le beffe al danno. idem, ii-109
altri non abbiano danno quant'io, e sono molto dolente di chi ne ha punto
molto dolente di chi ne ha punto: e se io desiderasse il contrario, arogerei
tu ristituirai quello che tu hai vinto, e arro- geraivi del tuo. giraldo gir
, spiace. tasso, 6-i-145: e mentre pur m'attempo e d'anno in
, 6-i-145: e mentre pur m'attempo e d'anno in anno / sento le
/ sento le forze in me più stanche e dome, / non sono eguali al
parnaso a queste chiome / sacrato lauro: e, perché arroge al danno, /
smerlata di lamiera grigia, tutta corrosa e arroggita dalla salsedine. — deriv
cotale fermamento, elezione è chiamato, e arrogiménto di notai, di famiglia e
e arrogiménto di notai, di famiglia e di salario. arrotamènto e arruolaménto,
famiglia e di salario. arrotamènto e arruolaménto, sm. milit. l'
a far parte delle forze armate (e vi inizia il servizio militare).
s'intitola in toscana la leva, e propriamente il primo atto dell'allistamento. notificazione
arruolamento sono stati d'un altro parere, e m'hanno fatto un gran servizio.
da farsi per ottenere l'arruolamento. e. cecchi, 6-30: indagini che
: le condizioni d'arruolamento del capitano e delle persone d'equipaggio di un bastimento
arrotare e arruolare, tr. (arruòlo).
soldati, arrolando, contra la legge e l'uso, ogni mendico e schiavo che
la legge e l'uso, ogni mendico e schiavo che gli venisse a mano.
nei distretti, come avevano fatto gli altri e dove? al palais- royal. dizionario
: il suo primo disegno di arruolare e di chiamare sotto le bandiere governative bande
arruolò fra le guardie di finanza, e quello strillava che voleva rimanere in paese
poteva che ripetere certe voci in aria e contraddittorie che correvano, essersi il giovane
per poter studiare in una città, e tornare a casa con un diploma. comisso
la terra vi sia qualche religione, e religion vera, sotto cui conviene arrolarsi.
canonizzare / perché a suoi scritti spirita e strabilia / e 'n candelario vuol con
perché a suoi scritti spirita e strabilia / e 'n candelario vuol con la vigilia /
vuol con la vigilia / come dottore e martire arrolare. pallavicino, 1-301:
pallavicino, 1-301: la sostanza nostra e tesser nostro è tutt'uno; e
e tesser nostro è tutt'uno; e però arrolando io tra i beni l'essere
, gli artigiani erano arrolati in maestranze e in confraternité. cattaneo, iii-2-431:
róle * ruolo '. arrotato e arruolato (part. pass, di arrolare
(part. pass, di arrolare e arruolare), agg. (anche sm
coorte d'usipi arrolata nelle germanie, e traghettata in bri- tannia, fece una
in bri- tannia, fece una grande e memoranda scelerateza. carletti, 175:
il desiderio d'acquistare altri paesi, e si contentano del loro proprio, per guardia
1 -77: gli arrolati fanno lor mostra e prestano il giuramento, ove principalmente promettono
, ove principalmente promettono fedeltà, obbedienza e valore. alfieri, 4-39: credendo perciò
della destinazione del bastimento. arrolatóre e arruolatóre, sm. chi presiede altarrolamento
un altro arruolatore, olandese questo, e col quale si accordò come col cartista spagnolo
del corno di orlando] fu sì forte e sì lungo, che si credè che
si credè che disseccasse il detto sonatore, e li arrom- pesse il sangue, ond'
tu con così continuo duolo ti ripercuoti e non ti riposi? idem, 21-1 (
arroncamento secondo l'usanza de'monti svizzeri e dei tirolesi. = deriv.
crescenzi volgar., 3-17: e nata, avvegnaché sia piccola, la
fine d'aprile,... e poi del mese di giugno si sarchia,
i luoghi montuosi] addebbiati, arroncati, e lavorati, le pioggie, non trovando
, non trovando ritegno, hanno dilavato e devastato le terre. paoletti, 1-1-209:
istanze per ottenere la libertà di tagliare e di arroncare, la quale per altro fu
(ar- roncìglio). ant. e letter. afferrare col ronciglio. dante
dante, inf., 22-35: e graffiacan, che li era più di contra
/ li arruncigliò le 'mpegolate chiome, / e trassei su, che mi parve una
impegolate chiome. tassoni, 7-12: e archimede l'apposta e l'arronciglia, /
, 7-12: e archimede l'apposta e l'arronciglia, / e 'l fa cader
archimede l'apposta e l'arronciglia, / e 'l fa cader d'arcion col collo
in terra. -per simil. e al figur. beltramelli, i-55:
quella sera, la paura lo arroncigliò e sì forte lo tenne. idem, iii-585
il suo male crescergli dentro a dismisura e ammagliarlo e morderlo e tormentarlo.
suo male crescergli dentro a dismisura e ammagliarlo e morderlo e tormentarlo. 2
dentro a dismisura e ammagliarlo e morderlo e tormentarlo. 2. torcere,
1-2-562: un corno ha in fronte, e la coda arronciglia. buonarroti il giovane
interato, / scagliar le gambe, e quei mostacchi neri / spietato ammagliarsi.
stesso. lippi, 9-20: miagola e soffia il gatto, e s'arronciglia.
9-20: miagola e soffia il gatto, e s'arronciglia. note al malmantile,
come fa la serpe quando è ferita; e viene da ronca, roncola, ronciglia
corpo si ammagliava verso la mano pietosa e le dita attanagliavano la moneta che portava
), agg. ant. e letter. che ha la forma di ronciglio
di quelli di latta con la linguetta piatta e la coda ammagliata, soffiando nel quale
, 19-379: la notte lo aggelò e lo ridusse un mostro di ghisa arroncigliato alle
mostro di ghisa arroncigliato alle inferriate. e. cecchi, 1-36: aspettava tuttavia,
sol tantino in poesia, / e la vedrai come una velenosa / montare ammagliata
in bizzarrìa. monti, x-1-129: e sulla fronte ammagliata e scura / scritto
, x-1-129: e sulla fronte ammagliata e scura / scritto in sangue ciascuna il nome
iii-237: questi arfasatti che stimano sé bravi e liberi a preferenza di tutti, oltre
voglia, per quanto s'arronzino, e facciano di se medesimi toppe da scarpe
fare alla meno peggio (con agitazione e disordine); scalmanarsi. tommaseo
iii-191: enormi batuffoli di nuvoloni biancastri e soffici come spume, arrosati di sole,
pomeriggio un tempo coperto ma chiaro, e arrosato dal sole che ogni tanto si
arrossamento della pelle, di nessuna conseguenza e di corta durata. 2.
ove son cotte erbe calde / arrossano e poi anneran la pelle. maestro alberto
arrossa / il mondo tutto per monti e per valli. leggende di santi, 3-99
quel prezioso sangue sparso in terra, e ancora tutta la croce era arrossata in quel
/ et come arrossa i suoi seguaci, e imbianca. spolverini, xxx-1-161: ma
/ manto gli arrossa) è si fallace e lento / l'effetto, ch'io
/ l'effetto, ch'io noi biasmo e noi consiglio. arici, 245
del paese mandavano sopra le case bianche e nere un chiarore fosco che arrossava la
a una lavandaia, / la più pericolosa e la più gaia, /..
, 4-114: l'aspetto di vigoria e felicità che rivelava la faccia asciugandosi rapido
felicità che rivelava la faccia asciugandosi rapido e forte fino ad arrossarsi la pelle. ungaretti
7-159: due lacrime avare che gli arrossano e gli bruciano il ciglio. pavese,
acceso un gran fuoco di rami / e lo guarda arrossare il terreno. anche
colpo che t'arrossa / la gola e schianta l'ali. 3.
ali. 3. intr. e rifl. divenir rosso, tingersi di rosso
fistola] è, allora che enfia e arrossa. burchiello, 74: nettuno gonfia
burchiello, 74: nettuno gonfia, e marte piglia l'arme, / il cielo
l'arme, / il cielo arrossa, e già cariddi e scilla / chiaman vulcan
/ il cielo arrossa, e già cariddi e scilla / chiaman vulcan a far di
una, dagli occhi che rimanevano aperti e puri, che non si infiammavano,
fumo, che spesso a buio s'arrossa e lampeggia. comisso, 14-90: vide
vide le alte cime di roccia arrossarsi e già tutta la valle era in ombra.
semiaperta si gonfiava sotto il breve alito e si arrossava come un frutto.
frutto. 4. intr. e rifl. divenire rosso in volto, arrossire
, arrossire (per un sentimento improvviso e violento: ira, vergogna).
fossi figura di sigillo / a privilegi venduti e mendaci, / ond'io sovente arrosso
mendaci, / ond'io sovente arrosso e disfavillo. petrarca, 152- 11
11: non pò più la vertù fragile e stanca / tante varletati ornai soffrire,
un punto arde, agghiaccia, arrossa e 'nbianca. boccaccio, dee., 2-conci
del ricevuto onore un poco arrossò, e tal nel viso divenne qual fresca rosa
ardenti / l'altro ben vide, e mosse ad un sorriso. idem, i-280
ad un sorriso. idem, i-280: e s'avessi così a parlar con vostra
: la donna, che ascoltando gonfiava e arrossava come uno di quei palloncini di
sospiro tanto lungo che si svuotò tutta e diventò come la cera. 5.
la cera. 5. intr. e rifl. figur. provare vergogna, vergognarsi
, 16-105: sacchetti, giuochi, fifanti e ra- rucci / e galli e quei
giuochi, fifanti e ra- rucci / e galli e quei ch'arrossan per lo staio
fifanti e ra- rucci / e galli e quei ch'arrossan per lo staio. boccaccio
io vi risponderò s'io saprò, e non sapendo non mi arrosserò a confessarlo.
il conduttore sorrise...]. e ancora, pr. sp.,
(151): lucia diventò rossa, e abbassò la testa. [ediz.
1827 (148): lucia arrossò, e chinò la faccia sul seno].
chinò la faccia sul seno]. e più giù, pr. sp.,
ojetti, i-37: le gote infossate e gli arrossati occhi di miope. bontempelli
: gli occhi arrossati dal lavoro notturno e dal pianto. baldini, 4-190: di
di terra / l'acqua macera foglie e racimoli. il cielo / si colora di
nuvole scarse, arrossate / di piacere e di sole. idem, i-no:
: giovanotto ossuto, dai grandi piedi sudici e dalle mani arrossate. morante 2-76:
2-76: le sue mani erano piccolo e ruvide, arrossate dai geloni. calvino,
, 1-123: ai suoi occhi arrossati e pesti il mondo scopriva aspetti deformi.
vezzoso, bassata un poco la fronte e per vergogna arrossata, disse sé apparecchiata
1-118: poco dopo ritornato apelle, e veduta la seconda linea, arrossato d'
a contrasto: nobili zi- marrine verdognole e calzoni carichi di toppe, cappelli
toppe, cappelli di feltro arrossenti e ciabatte servili. arrossicare, tr.
1-57: lo padre vide arrossire le terre e 'l mondo, e'comi dell'
, 1-137: la notte fue consumata, e l'aurora avea cuminciato ad arrossire.
le corniole quando cominciano ad arrossire, e le more... quando son
. landino, 81: lo strazio e la crudel occisione la quale per sua
crudel occisione la quale per sua calidità e tractate fu facta de guelfi nella rotta
dar frutto, non è meraviglioso? e di autunno quando pare che arrossiscano o
un'emozione, per l'insorgere inatteso e violento di un sentimento: ira,
sciocchezza che altrui dica, fa la festa e le risa grandi. e chi si
la festa e le risa grandi. e chi si diletta di fare arrossire altrui;
tasso, 15-62: rideva insieme, e insieme ella arrossiva; / ed era nel
nel rossor più bello il riso / e nel riso il rossor che le copria
marino, 7-48: arrossisce il maestro, e scorno prende / che vinto abbia a
11 vede! / lusingando t'infingi / e 'l bianco volto in bel rossor dipingi
: l'applauso se non prorompe universale e spontaneo dalla voce e da'volti d'un'
non prorompe universale e spontaneo dalla voce e da'volti d'un'adunanza,..
quest'idea fe'arrossire me pure - e quel trovarci lì soli, ci ricolorì il
lucia... ascoltava con angoscia: e quando udì il nome di don rodrigo
« ah! » esclamò, arrossendo e tremando, « fino a questo segno!
... se non solamente il vergognarsi e l'arrossire. collodi, 399:
collodi, 399: [ella] arrossì e doventò bella, ma tanto bella,
, arrossisci di vergogna; è cattivo segno e buono nello stesso tempo: accenna alla
male commesso, ma insieme a ribrezzo e a pentimento di quel male. verga
esclamazioni gioviali. d'annunzio, iii-2-998: e il cuore ti batte a destra,
? panzini, ii-417: arrossiva; e arrossiva dal rossore. pirandello, 5-106
gioia, diventava ancora più bello, e gli occhi neri limpidi rifulgevano come quelli
gli salì al volto un sangue scuro e tumultuoso, ch'era il suo particolar modo
»: cioè fuesi tal volta venir palidi e tal rossi, come a quegli suole
, disiderano di dire alcuna cosa, e poi temono e così impallidiscono, o
di dire alcuna cosa, e poi temono e così impallidiscono, o si vergognano e
e così impallidiscono, o si vergognano e così arrossiscono. bonfadio, 1-67:
con persone che non arrossiscono dell'essere e del mostrarsi cristiani. settembrini, 1-46
: temevo di dire spropositi o goffaggini, e arrossivo a udire alcuni uomini che ne
maggiore sicurezza del mondo: io non sapevo e non potevo parlare. sbarbaro, 1-267
dì che insieme provamo la lancia / e con quel colpo l'elmo mi cavasti,
, 5-209: l'esser nuda arrossimmi, e forse questo / accendea l'amor suo
conoscitore di me medesimo, quasi ammutolito e tutto arrossito in volto, risponderò con
cassetta de'zuccheri rosati, corredata di tante e tante altre preziose galanterie. crudeli,
la coda arrosta [la leonessa] e raspa con gli artigli, / e poi
e raspa con gli artigli, / e poi un destro lancio par che pigli
. buonarroti il giovane, 10-947: e chiappata la pala da infornare, /
dispone che quel di loro s'arresta e ferma punto, debba poi giacer cento
. esopo volgar., 2-144: e facea diversi atti con la mazza, arrostandosi
s'arostava. idem, 22-13: e gli altri gli traevan tutti a dosso
dosso / con uncini, con mazze e chi con pale: / carlo s'
valea altretale. pulci, 7-19: e in su la spalla il fardel si
altra man col battaglio s'arrosta, / e 'l capo a questo e quell'
/ e 'l capo a questo e quell'altro spiccava / di que'pagan che
6-65: l'un quinci il punge, e
quindi afferra; / egli s'arrosta, e fa lor aspra guerra. mattio
: qualche persona suda ticcia e stanca, / che in quel punto la
, / coi guanti arrosta, e vento non le manca. caro, 5-309
grotta, ov'aggia i dolci figli / e '1 caro nido, spa
: prese una fetta di carne salata, e con uno pane sotto se n'
pane sotto se n'andò alla cucina, e mettendo la detta carne su la
come la si fu un poco riscaldata, e messer guglielmo giugne, che vuole
giugne, che vuole favellare a'priori, e subito è chiamato il proposto.
vogliamo dire, mettela in uno pane e cacciasela sotto. tommaseo [s
una si è per allessamento, e l'altra si è per arrostimento.
soderini, iii-215: le convalli e luoghi concavi e stretti, e
, iii-215: le convalli e luoghi concavi e stretti, e che son vicini
e luoghi concavi e stretti, e che son vicini ai fiumi, sogliono essere
(praticato per l'estrazione di metalli e metalloidi dai loro minerali, o per la
, o per la produzione di ossidi e di anidridi). arrostire, tr
(si dice anche del pesce, e di qualunque altro cibo).
ed acconcio, mettere in uno schidone e arrostir diligentemente. idem, dee.
peretola una gru ammazzata, trovandola grassa e giovane, quella mandò ad un suo
un suo buon cuoco,... e sì gli mandò dicendo che a cena
sopra talbero della croce, 30: e arrostino e cosselo, come si cuoce e
della croce, 30: e arrostino e cosselo, come si cuoce e arrostisce il
e arrostino e cosselo, come si cuoce e arrostisce il pesce in padella. mattio
lo stesso: accendono il fuoco, e su la brace arrostiscono ranocchi, dei
: ma di quelle [uve] pestate e fattone farina e bevuta, conforta la
[uve] pestate e fattone farina e bevuta, conforta la collerica uscita e ristrigne
farina e bevuta, conforta la collerica uscita e ristrigne, e maggiormente se s'arrostisca
conforta la collerica uscita e ristrigne, e maggiormente se s'arrostisca. carletti, 11
arrostisce, levandoli prima la buccia, e dove sarebbe impossibile il mangiarli crudi per la
con fuoco sotto, finché si prosciughi e prenda il color di nocciuola. verga
dee., 6-10 (138): e donommi uno de'denti della santa croce
denti della santa croce... e diedemi de'carboni, co'quali fu
: tolse una graticola,... e fece- velo porre suso, e facevaio
. e fece- velo porre suso, e facevaio così arrostire. varchi, 23-
., 2-1: i venti che arrostiscono e riardono, e ancora le mortificanti rugiade
i venti che arrostiscono e riardono, e ancora le mortificanti rugiade dannificano le piante
le mortificanti rugiade dannificano le piante, e le menano a niente. idem, 2-22
attrae a sé più che un altro, e allora l'uno arrostisce l'altro
equivale quasi ad ardere... e che arrostire venga da mere si dimostra
voi alcuna cosa da mangiare? e recarogli parte di pesce arrostito e fiare
mangiare? e recarogli parte di pesce arrostito e fiare di mele. idem [
54: sorbe, fave arrostite e accia lessa, / un sere intero e
e accia lessa, / un sere intero e duo mezzi in dimidio. magri
i grossi [peperoni] sono dolcissimi, e si mangiano arrostiti come tanti san
arrostiti come tanti san lorenzi, e conditi col pepe, olio e
e conditi col pepe, olio e sale. vi'ani, 14-266: compratori
sale. vi'ani, 14-266: compratori e mercanti a un certo momento stringono
a dei polli arrostiti alla diavola e a delle cartate di patatine fritte
arrostita: a indicare diversità di gusti e di opinioni. s. bernardino da
roma], chi mi voleva fritto e chi arostito. arrostitura, sf.
(si dice anche del pesce, e di qualunque altra vivanda).
. villani, 8-78: trovando gli arrosti e la vivanda della cena de'franceschi a
con nuovo lardo, acciò paia fresco e venuto dal fuoco allora allora. dottori
tutta la famiglia / chiamando allesso arrosto e fegatelli. alfieri, i-216: semplicissimi
i-216: semplicissimi cibi di riso, e lesso, ed arrosto, senza mai
d'agnello da ingoiarsi in un boccone, e forse tre once di pan bianco.
davanti [al commissario] i lessi e gli arrosti mangiati e da mangiare,
commissario] i lessi e gli arrosti mangiati e da mangiare, perché mutò tono a
, perché mutò tono a un tratto e mi disse: andate e in ogni
un tratto e mi disse: andate e in ogni modo prendete questa chiamata com'una
. settembrini [luciano], ii-2-100: e mentre cuoce l'arrosto, seduti a
una mensa, leccano l'odoroso fumo e scialano. nievo, 92: non
di quel benedetto arrosto dovessi poi rodere e leccare le ossa, senza farmi abbrustolir
farmi abbrustolir il viso nel voltarlo di qua e di là, di qua e di
qua e di là, di qua e di là con una noia senza fine?
finito or ora di bollire nelle botti, e... vorremmo appunto inaffiame un
berni, 132: buoni arrosti si mangiano e buon lessi, / quella nostra gran
antica / si manda via con taglie e bandi espressi. lippi, 5-22: che
/ senza guardarla prima, avea scambiato / e preso un granchio e fatto un grand'
avea scambiato / e preso un granchio e fatto un grand'arrosto. giusti, iii-229
ora il signor poeta farà il bighellone e l'accademico; e se il nuovo
poeta farà il bighellone e l'accademico; e se il nuovo ministero e la nuova
accademico; e se il nuovo ministero e la nuova camera faranno il bene del
bene del paese, viva la camera e viva il ministero; se faranno degli
mano a san francesco. -molto fumo e poco arrosto (e locuz. analoghe)
. -molto fumo e poco arrosto (e locuz. analoghe): di chi
: di chi molto presume di sé e poco vale, è più apparenza che
curo di questa sorta di nobiltà, e l'ho stoppata quanta ve n'è:
quanta ve n'è: manco fumo e più arrosto. pavese, 3-1 io:
hanno di scavalcare il ministero attuale e così entrare a far girare l'arrosto essi
quella manna vi trovava il suo sapore, e così chi avea voglia d'un'
avea voglia d'un'arrosta il simile, e così dell'altre cose. pulci,
mangiano tutti in porcellane di cina, e quel eh'è meglio vivande tutte di
vivande tutte di volatiglie... lesse e aroste senza tossa. forteguerri, 12-70
ed arrosto. crudeli, 1-5 7: e dicendo così, quattro pastori / vide
accosto, / che tra l'erbette e i fiori / si divorava un agnello arrosto
posto /... / fegato fritto e de'piccioni arrosto. collodi, 54
che le fiamme salivano... e non volendo fare la fine del piccione arrosto
spiccò un bel salto. c. e. gadda, 3-53: quelle patatine
osterie del litorale odoravano di pesce arrosto e eli selvaggina. moravia, vii-34:
antipasto, spaghetti, chi pollo arrosto e chi abbacchio al forno. -per
5. con valore avverb.: e indica il modo di cottura del cibo
bencivenni [crusca]: carne di quaglia e di allodola si tiene a una medesima
arrosto. berni, 79: cancheri, e beccafichi magri arrosto, / e magnar
, e beccafichi magri arrosto, / e magnar carne salsa senza bere. grazzini,
le farete [le galline] galantemente lardare e cuocere arrosto e non allesso, mosterrete
galline] galantemente lardare e cuocere arrosto e non allesso, mosterrete che non siete un
di antro... uscivano toste e l'ostessa e deponevano su le tavole
... uscivano toste e l'ostessa e deponevano su le tavole imbandite piattelli di
arrosto: a indicare disparità di gusti e di opinioni. pananti, i-29:
: la diversità degli umori umani è tale e tanta che chi la vuole allesso e
e tanta che chi la vuole allesso e chi arrosto. 7. dimin
grande inferno per loro [monache] e per li loro frati, alli quali le
alli quali le fanno li buoni arrosticini e buon pesci cotti. grazzini, 2-330
. m. villani, 9-no: e così al tutto rimase il trattato rotto,
parole dal tiranno al legato. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze,
, mandato a milano i senatori caprara e malvasia. 2. locuz.
82-353: per uno ronzino che comperarono e per arota a uno cavallo a che il
, per arrota alle altre loro cattività e magagne, hanno questo difetto ancora,
essi carezzano, sia vano ed arrogante, e oltre a ciò tondo e di grossa
arrogante, e oltre a ciò tondo e di grossa pasta e semplice, sì che
a ciò tondo e di grossa pasta e semplice, sì che agevole sìa d'
, sì che agevole sìa d'invescarlo e prenderlo. = deriv. da
qualche strumento arrotabile in ogni sua unica e debolissima e brevissima arrotatura, che diffìcultà
arrotabile in ogni sua unica e debolissima e brevissima arrotatura, che diffìcultà è egli
g. del papa, 4-115: e chi sa che a principio della produzione dell'
, non essendo già sferici, ma angolari e scabrosi, divengano poscia rotondi, perché
arrotamento suddetto si vadano consumando gli angoli e le rozzezze? targioni tozzetti, 12-2-459
[pietre], traile quali una schiacciata e grande quanto un tollero, di colore
arrotar gli strumenti da taglio, si provò e si stabilì, che in ogni passata
coltello, se non lo arrotasse, e non gli desse il taglio, non varrebbe
. poliziano, st., 2-45: e farai come suol marmorea rota, /
marmorea rota, / che lei non taglia e pure il ferro annota. machiavelli,
. facessi arrotare un suo pugnale vecchio e rugginoso. firenzuola, 378: prese
, 378: prese un suo coltello, e cominciandolo ad arrotare, si metteva a
s'estenderà con altra penna: / e mentre il ferro a temprarla s'arruota
, i fin ch'io lo colorisca e lo riscuota. a. f. doni
doni, i-62: io son bottegaio e arruoto rasoi. garzoni, 1-462: e
e arruoto rasoi. garzoni, 1-462: e si computano nel loro mestiero le ruote
, l'asse torto, il manico, e così la cote. marino, 378
378: amor d'oro ha gli strali e d'oro ha l'arco, i
arco, i... i e le saette aurate / raro impiagano ancor,
le colpe. mazzini, ii-210: e avete chiamato il sicario ad arruotare il
filo ad un suo coltello, voltandolo e rivoltandolo sotto la goccia, che non ci
ci vide entrare. -per simil. e al figur. gioberti, ii-238
[progressi], o siano letterari e privati, o pubblici e civili, nascono
siano letterari e privati, o pubblici e civili, nascono dalla gara degl'ingegni,
, nascono dalla gara degl'ingegni, e, direi quasi, dal fregarsi e arrotarsi
e, direi quasi, dal fregarsi e arrotarsi degli spiriti. giusti, ii-113
. giusti, ii-113: questo arrotarsi e sfregacciarsi insieme che si chiama convivere e
e sfregacciarsi insieme che si chiama convivere e conversare. ojetti, 145: dopo
i sessanta lo spirito è più lucido e tagliente: ma hai da arrotarlo ogni
oro s'arruota su quella pietra, e si conosce il colore. idem, i-99
gradine, perché con esse vanno gradinando e riducendo a fine le lor figure;.
fine le lor figure;... e così poi con la pomice arrotando
: qual forza arroti i sassi, e le spelonche / con crollo formidabile tormenti,
98: queste campigiane sono ottime per archi e volte e per far pavimenti; ma
campigiane sono ottime per archi e volte e per far pavimenti; ma per quest'ultimo
ginocchia, hai voglia di spipitar paternostri e avemmarie. viani, 19-380: copertoni
, son voci nate fatte al caso, e potenti ad imprimervi l'idea e rimettervela
, e potenti ad imprimervi l'idea e rimettervela quasi sott'occhio. 6
ogni mestizia che l'opprima, / e che l'afflitta mente aggiri e arruoti.
/ e che l'afflitta mente aggiri e arruoti. salvini, 23-56: orrida
annotano. 7. intr. e rifl. agitarsi all'ingiro, muoversi
cinque canti, 3-54: come si arruota e non ritruova loco / né in ciel
faldella, iii-132: egli piangendo si anotava e frullava per il salotto come una farfalla
materiale che crolla a cascata negli abissi e l'etemo anotare dei castelli d'acciaio che
liberator vi appendo in voto, / e con ardir da cesare m'anoto / nel
., 1-30: già le setole aniccia e anuota e denti / el porco entro
: già le setole aniccia e anuota e denti / el porco entro 'l bunon.
bolle, / le larghe zanne arruota e il grifo sena. anguillara, 4-473:
anguillara, 4-473: arruotano il porcino e crudo dente. melosio, 361: qual
361: qual leone ruggirò, / e farò mutilamenti / battendo i piedi ed anotando
lioni un branco,... / e rugghia, e arrota tuttavia le zanne
... / e rugghia, e arrota tuttavia le zanne. settembrini [luciano
si sbigottisce di cinghiale o di cervo; e se un cinghiale arrota i denti contro
piatta. tombari, 2-87: arrotavano unghie e becchi sul cuoio, sugli arazzi sdruciti
baldini, 4-50: c'è modo e modo di dare a vedere la propria
di dare a vedere la propria soddisfazione e modo e modo d'anotare il dente.
a vedere la propria soddisfazione e modo e modo d'anotare il dente.
/ ché i più famosi in arme e i più gagliardi / gli hanno in contro
gli hanno in contro anotato il feno e tire. marino, 547: predace augel
tarmi, aguzza tira / del curvo rostro e de'pungenti artigli.
di furore. bocchelli, ii-60: e le mogli anotavano gli occhi, e non
: e le mogli anotavano gli occhi, e non avrebbero avuto bisogno neanche di pronunciarle
, tanto più anota la lingua, e tanto più è infame nel giudicare.
: anotano continuamente fra i denti bestemmie e corte pipe di radica. bocchelli, i-393
prendi adunque un ben anotato rasoio, e ascondilo in quella parte del letto dove
foglia] con una pezza nettissima e bianca, e fa'd'avere un tassetto
una pezza nettissima e bianca, e fa'd'avere un tassetto, il qual
per racconciarmi la folgore. non anderà guari e avrà bisogno che sia ben aguzza ed
ii-315: guardava 1 feno dell'accetta e lo lisciava con una mano: il
, luccicava. -per simil. e al figur. somma de'vizi
al figur. somma de'vizi e delle virtù, 429: più vale a
amore, che la scienzia del tagliente e anotato sermone. baldini, 4-217: tre
o quattro poliziotti con una grinta piratesca e delle facce nere e anotate che comandavano
con una grinta piratesca e delle facce nere e anotate che comandavano la diffidenza e l'
nere e anotate che comandavano la diffidenza e l'antipatia. 2. sfregato
vasari, iii-493: mattoni ben anotati e cotti. magalotti, 21-53: la
sopraffine, ridotto a perfetto pulimento, e lavorato con la ruota a ciò destinata.
che brillava così lucente sugli alberi spogliati e sulle cupole arrotate dell'osservatorio...
nel colorito diverso, derivante dai costumi e dalle abitudini, in una vocale più larga
un italiano un po'cantato, gli e aperti, gli erre arrotati.
che arruotano cortelli, forbici, cisore e cose tali: e si computano nel
, forbici, cisore e cose tali: e si computano nel lor mestiero le mote
, tasse torto, il manico, e così la cote. arrotatura,
qualche strumento arrotabile in ogni sua unica e debolissima e brevissima arrotatura, che difficultà
strumento arrotabile in ogni sua unica e debolissima e brevissima arrotatura, che difficultà è egli
. operazione a cui vengono sottoposti laterizi e lastre di pietra per costruzione, al fine
, le ruote de'gioiellieri, le mote e le centine de'fabbricatori de'grandi e
e le centine de'fabbricatori de'grandi e de'piccoli occhiali. beccaria, i-391
arrotini, sciaguratamente nominati dal piazza, e poi dal mora, erano stati imprigionati fino
... faceva sprizzare le più lunghe e dorate scintille che abbia mai visto.
/ da noi, t'è febo e 'l suo bel volto noto, / e
e 'l suo bel volto noto, / e più c'al gran veder t'è
volare al poggio, ond'io rovino e caggio. 2. sm.
ne presono, sì per la vergogna, e sì perché... per l'
grande iscandolo per la parte de'cancellieri e panciatichi, dove, per arroto,
ricciardo canciellieri. pulci, 21-12: e per arroto orlando aveva morto / nella battaglia
. varchi, 18-2-319: alla guerra e alla fame, due delle maggiori disgrazie e
e alla fame, due delle maggiori disgrazie e calamità che avere si possano, s'
non superiore, certamente eguale all'una e all'altra di loro, cioè la peste
al papa, impetuoso nelle sue imprese, e, per arroto, di nuovo dagli
cittadini che, aggiunti ai priori uscenti e ai rappresentanti delle arti, eleggevano i
4-66: questo consiglio fu ristretto ne'priori e ne'loro collegi con piccolo numero
pagnia della madonna dell'impruncta, 41: e tutti i preti di esso piviere
tutti i preti di esso piviere e altri arroti invitati da'nostri rettori.
, che si possono facilmente arrotolare e portare in ogni parte. l. bellini
arrotolarla. il mare s'era increspato e all'ultimo orizzonte qualche spuma biancheggiò.
fascia rossa che gli pendeva dal fianco e la sventolava come una bandiera. bonsanti
: entrarono tanti giovanotti in giubba rossa e arrotolarono il tappeto che era servito ai
redi, 16-iii-152: la proboscide nera cartilaginosa e arruotolata avanti alla bocca con molti anelli
.. pareva favorita dalla gonna drappeggiata e quasi arrotolata in avanti su le gambe
.. con la gonnella tirata su e arrotolata intorno alla vita, per non sporcarsela
pugno una pertica a punta di lancia e il laccio arrotolato all'arcione. soffici,
minuti ritagli di vecchie stoffe accuratamente arrotolati e legati con un filo di refe.
se lo mise come ercole alle spalle e sparì verso la marina. baldini,
, 2-329: la spiaggia di ciottoli e di rena, dove gli piaceva camminare scalzo
gli era sembrato di scorgere del denaro e dei fogli arrotolati, forse titoli di borsa
delle labbra per la pronuncia delle vocali 0 e u e delle consonanti velari labializzate.
la pronuncia delle vocali 0 e u e delle consonanti velari labializzate. arrotondare,
di sfregare continuamente il pollice sull'indice e sul medio come un farmacista che
, arrotondando graziosamente le labbra, sorrisi e nuvolette di fumo. 2.
trecce d'acqua che levigano il selciato e arrotondano i buchi nelle scarpe di chi
palanche avrebbe parlato un po'di più e si rimproverava di non aver arrotondata la
arrotondata la grassa mercede. c. e. gadda, 3-107: bravi e
. e. gadda, 3-107: bravi e brave a metter da parte il ruspo
, non lo sono altrettanto a costituire e a serbare quell'altra dote che sta di
xi-276: domandai con precauzione: « e quali sono i difettucci degli osti? »
al cliente che sta con la ragazza e perciò paga senza fiatare, timoroso di
brutta figura *. pratolini, 8-42: e siccome non aveva nascosto d'essere stato
. si servivano di lui, vanga e zappa le sapeva ancora usare, così
più ampi, armoniosi, retoricamente costruiti e torniti. ojetti, ii-21:
schiavo d'una porta che s'apre, e con la mano che ha fatto i
59: allora io balzava allo scrittoio, e coi gomiti ben distesi e col capo
scrittoio, e coi gomiti ben distesi e col capo sulla carta arrotondava certi a e
e col capo sulla carta arrotondava certi a e certi o che empievano mezza facciata.
cifra inimmaginabile, costava tredici lire, e quell'essersi fermati alla frazione tredicesima,
giunto alla frontiera di uno stato antico e onesto. 5. rifl.
precipitata nel torrente, rotolando si arrotonda e si leviga. 6. rifl
corpo più piene, rotonde (grasse e floride). jovine, i-39:
; il corpo gli si arrotondava teneramente e il viso... acquistava splendori
guance, che aveva sempre avuto tirate e come anelanti, le si distesero e fecero
tirate e come anelanti, le si distesero e fecero floride. = deriv
ed ella stava là coi suoi occhioni chiusi e con un braccìno sporgente dalle coltri e
e con un braccìno sporgente dalle coltri e l'altro arrotondato sopra la fronte come
pascoli, 199: nella calma lucida e profonda, / nudo sul trampolino,
più soggezione, le facce sono smorte e non si sa dove guardano, i
si sa dove guardano, i re e i fanti hanno la zazzera che finisce in
la zazzera che finisce in anella arrotondate e le barbe con un riccio in punta.
solo d'un modo arrotondato di parlare e di comportarsi, d'un'educazione esteriore
stesso modo con cui si fa l'occhio e il cuore alla presenza d'uno
sorda, stizzosa; stizzirsi, arrabbiarsi (e vi è connesso il senso di
un'ira che si fa tormento interiore, e si esacerba, e non trova
interiore, e si esacerba, e non trova sfogo adeguato).
f. d'ambra, 22: e chiami, e gridi, e arrovelli a
d'ambra, 22: e chiami, e gridi, e arrovelli a sua posta
22: e chiami, e gridi, e arrovelli a sua posta. varchi,
, v-37: se alza la voce, e si duole che ognun senta, si
senta, si dice scorrubbiarsi, arrangolarsi, e arrovellarsi. buonarroti il giovane, 9-445
che erri? forteguerri, 2-9: e si affligge e si affanna e si arrovella
forteguerri, 2-9: e si affligge e si affanna e si arrovella. pananti,
2-9: e si affligge e si affanna e si arrovella. pananti, i-76:
si arrovella. pananti, i-76: e il medico non vuol ch'io m'arrovelli
paura, cessai dau'arrovellarmi con me stesso e cominciai a riscoprire il mondo.
riscoprire il mondo. -per simil. e al figur. montale, 2-79:
rovina al bosco /... / e s'arrovella al fosco / giorno,
s'arrovella al fosco / giorno, e s'indura, l'erba.
, con accanimento, con impazienza (e anche invano). negri, 2-798
: [i territoriali] ora sudano e si affannano sulle quattro pagine rituali,
casa, non resta mai di gridare e d'arrovellare altrui. tommaseo [s.
[crusca]: rispondono con parole e con modi arrovellatissimi. gelli, iii-11:
, che avevo dato di piè al cavallo e inmentre che lui galoppava, prestamente avevo
galoppava, prestamente avevo rimesso in ordine e carico il mio archibuso e tornavo arrovellato
in ordine e carico il mio archibuso e tornavo arrovellato indietro. idem, 2-55
24-32: potetti ben gracchiare, ciangolare e arrangolarmi, e mi rispose tutta arrovellata.
ben gracchiare, ciangolare e arrangolarmi, e mi rispose tutta arrovellata. buonarroti il
son donne arrovellate, / pregne di fuoco e di furore ascreo. tommaseo [s
: dicitore arrovellato, che s'infiamma e si sbraccia contro l'avversario, o contro
propria coscienza. -per simil. e al figur. buonarroti il giovane,
verso lui, con un fare ardito e con gli occhi stralunati. [ediz.
andò inverso lui con un tratto baldanzoso e con gli occhi arrovellati]. fracchia
arrovellati]. fracchia, 542: e persino le nubi del cielo, fino
cielo, fino a quel momento nere e arrovellate, si distesero. arroventaménto
fosse fatto un vitello di rame, e fosse bene arroventato per tre dì.
empierlo sarà con arroventar la palla, e poi subito tuffar la bocca del cannellino
amor vero, che s'appigliano nella pece e nel ferro, i quali però ne
ferri, come dice il comico, e martella su l'incudine.
si arroventò a cercare le più feroci e le più lubriche invenzioni. marotta,
poco dopo cominciarono a crepitare le travi, e le fiamme a farsi strada tra i
la figurina da mettere sulla canocchia, e con lo spiedo arroventato fanno buchi al
topo a fuggire toccandolo con la zampina e subito gli è sopra e lo addenta
la zampina e subito gli è sopra e lo addenta alla nuca. morante, 2-39
dragone avesse lo stesso viso fosco e arroventato dello sputamorti. arroventatura, sf
quell'effetto. dicesi altresì arroventilo; e se ci si volesse porre una qualche varietà
un po'meno l'opera dell'uomo, e possa dirsi di cosa che si venga
, è preso da certe caldaccie al capo e questo gli sembra un tarbullano bollente,
che senza gli zoccoli bruciava i piedi; e le passere, che varcavano le vallate
pareva che cadessero giù a strapiombo. e. cecchi, 6-335: un deserto
accade quando il ferro s'arrovescia, e per questo arrovesciamento il cavallo zoppica.
, queste scarpette sono state arrovesciate; e mostragli i becchetti, ch'erano
, s'arrovesciò la vesta in capo, e così coperta e inviluppata, si gettò
vesta in capo, e così coperta e inviluppata, si gettò nel fiume e annegò
e inviluppata, si gettò nel fiume e annegò. redi, 16-v- 105
sé violentemente l'antro del piloro, e il piloro stesso, e quasi lo
del piloro, e il piloro stesso, e quasi lo arrovescian in dentro. magalotti
cinque picciolissime foglie verdi, tre larghe e due più strette, le quali aprendosi,
gli arrovesciarono il saio sul capo, e gli buttarono addosso a secchi l'acqua verdastra
: la scatola vuota / io arrovescio e mi scola / dentro alla bocca l'ultima
sua terra la storia. arrovesci, / e spesso scambi 'l capo pel vivagno.
a terra. leonardo, 2-369: e resteralli solo il favor del vento,
gentile amadore non corra loro addosso, e non le arrovesci per terra. p.
del rosso, 1-2-61: i maschi e le femmine... si andavano a
. si andavano a guisa di satiretti e di ninfe arrovesciando l'un l'altro.
si curvava sopra, le arrovesciava la testa e la baciava. montano, 97:
testa all'indietro, chiuder gli occhi, e il suo corpo affiorare dolcemente alla superficie
minuscoli denti fra i baffi ormai pendenti e, arrovesciando la testa, socchiudeva la