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vol. I Pag.61 - Da ACCAPPIAMENTO a ACCAREZZATO (73 risultati)

. viani, 19-367: fu atterrato e impiccato a un trave, neltaccappiamento l'

fazio, vi-2-33: la terra difese e per cattivo / prese il califfo e

e per cattivo / prese il califfo e in pregion l'accappia. caro, 10-5

10-5: prese un vinciglio verde, e fattone ritortola a guisa di un laccio,

: il porco fu sollevato di peso e posto rivelto sul culo della cassa. quattro

un lacero saio, con un canapo e a questo congegnava un rosario e una

canapo e a questo congegnava un rosario e una croce. 3. figur

accappialo in rete di molte parole, e con molte lusinghe il trae a sé.

degli uccelli ve ne vennero assai, e buona parte impaniati, accappiati ed arreticati

ei si levi un tratto all'aria, e poi / si tiri dentro, e

, e poi / si tiri dentro, e dove piace a noi. note al

6-86: accappiatura, fune accomodata, e fattovi un cappio con un nodo, che

accappo, sm. dial. e disus. scelta, separazione.

simili a quelli della pelle dei capponi e dei polli in genere, che compaiono sulla

7-1274: le gambe nude, misere e sbilenche..., gli si accapponavano

che mi leccasse una lingua di morto e mi sentivo accapponire la pelle. baldini

se la vecchia ammaliatrice fosse 11 dietro e ci avesse letto nel pensiero. stuparich

™). castrato (detto di polli e anche di altri animali).

14-441: si alzò la manica del casacchino e mostrò un braccio tutto accapponito. idem

scopriva su fino alle rotule delle ginocchia e l'archetto delle coscie gialle e accapponate.

ginocchia e l'archetto delle coscie gialle e accapponate. idem, 19- 263

accapponatila, sf. castrazione di galli (e anche di altri animali).

agg. avvolto goffamente in un grosso e pesante cappotto; infagottato. bartolini

] di bellissimi cappotti. sembrano grassi e brutti perché accapponati; ma..

è meno ricco, di lardo e di ciccia, d'un uomo. moravia

prete si faceva piccino, si accappucciava e seguiva le prode dei fossi senza fermarsi

11: vocabolo usato nella cavalleria, e dicesi cavallo accappucciato quello che ha la

sotto i bollori. / io vidi, e anco 'l cuor me n'accapriccia,

egli incontra / ch'una rana rimane e altra spiccia. quintiliano volgar., 211

che vide il gigante nel viso / turbato e tinto, alquanto s'accapriccia. lorenzo

un tonfo entro aqua..., e, accapric- ciando, egli sviene.

vi son cieche né sorde; / e temo che la mia non s'accapricci /

[tra * ricci spinosi] son corti e imbelli, con ispine / piccole,

: l'amicizia ci serra, unisce e ritiene, ristringendosi insieme con le conversazioni

lo zio] assai meno accarezzante, e amoroso, della madre. dossi, 12

s'io vengo a te, mi sfuggi e sprezzi, / ed aci chiami dopo

s'avvicina [l'orribil fèra] e ti fa vezzi / con la lingua:

ti fa vezzi / con la lingua: e tu ridi e l'accarezzi: /

/ con la lingua: e tu ridi e l'accarezzi: / ed ischerzando seco

, / accarezzala con la mano, e disse. monti, 8-513: e

, e disse. monti, 8-513: e accarezzogli colla destra il mento. nievo

volo la foglia vizza d'un platano e in silenzio l'accarezza e la spiana con

un platano e in silenzio l'accarezza e la spiana con la mano.

d'amor, rende men fiero, e or questi or quegli / lambe soavemente,

or questi or quegli / lambe soavemente, e gli accarezza. vallisneri, iii-296:

quel piacevole mormorare, quel dolce accarezzarsi, e con soavi moti e lusinghe ringalluzzarsi.

dolce accarezzarsi, e con soavi moti e lusinghe ringalluzzarsi. -iron. accarezzare

soldati spagnoli] la modestia alle fanciulle e alle donne del paese, accarez- zavan

che nessuno avrebbe voluto vederselo davanti, e che tutti schivavano come un can rognoso

tutti schivavano come un can rognoso, e lo accarezzavano coi piedi, allorché se

la luna si posava dolcemente sul lago e le accarezzava le mani bianche. idem,

il capo per dir di no; e gli orecchini rossi che sembravano di corallo

punge. de pisis, 90: e l'aria profumata t'accarezza / d'incenso

lei venisse un si gentil signore; / e comandò che fosse accarezzato, / e

e comandò che fosse accarezzato, / e che studiasse ognun di fargli onore.

caro, 15-i-233: voi m'onoraste, e m'accarezzaste allora assai più che non

non dovevate una persona non conosciuta, e di sì poco affare, come son'io

.. per sovvenire qualche prelato bisognoso e accarezzare qualche uomo di conto. marino

io ti raccomandi d'offe- rirtegli, e di servizio, e d'accarezzarlo quanto podrai

offe- rirtegli, e di servizio, e d'accarezzarlo quanto podrai. idem,

accarezzeranno di molto se saprà disinvoltamente galanteggiare e fare il cavaliere innamorato. leopardi,

leopardi, 981: [timone] amava e accarezzava solo alci- biade, come causa

. figur. curare con particolare sollecitudine e amore. vettori [crusca]:

questa pianta, per la sua vaghezza e leggiadria, meriti d'essere accarezzata.

essere accarezzata. soderini, i-403: e faccisi ogni opera di palare tutte le

568: accarezzava le passioni del padrone e lo metteva sempre per la cattiva strada

versi in italia se ne fan troppi e non bisogna fomentare e accarezzare questa brutta

se ne fan troppi e non bisogna fomentare e accarezzare questa brutta piaga del paese.

sa di francese accarezzare un'idea, e, più ancora, il proposito di cosa

aspirazioni molto elevate. fracchia, 101: e così, preso da una vaga malinconia

vezzeggiato. palazzeschi, 1-28: e chi sa con quanto geloso amore mi

quanto geloso amore mi avranno accarezzato, e con quale devoto rispetto avranno accarezzato la

... accarezzata dal sole nascente e dalla luna. deledda, ii-136:

vol. I Pag.689 - Da ARRICCIOLINAMENTO a ARRINGATORE (1 risultato)

si cigne e gonfia la giornea, / e pareri avviluppa arringatóre. [sostituito da

vol. I Pag.690 - Da ARRINGO a ARRISO (93 risultati)

la destra per aria sopra la tavola, e mettendosi di nuovo in attitudine di predicatore

destra in aria sovra il desco, e recandosi di nuovo in contegno d'aringatore.

tre schioppettate risonarono fra le grida; e l'arringatore, colpito al petto e

e l'arringatore, colpito al petto e alla fronte, vacillò... e

e alla fronte, vacillò... e cadde in avanti. arringo,

arrestarono a mezzo il poggio, e quivi s'arriparono in giù. =

: egli [l'amore] nelle fortune e negli anri- schiamenti, egli ad uomini

.. conosce meglio l'occulte vie, e così le mette in effetto. salvini

spezza infino le dizioni [pindaro], e una parte di esse alla fine d'

all'uso de'latini, fece sobriamente e di radis simo. arrischiare

boccaccio, i-148: sono io presto e apparecchiato di difendere quello ch'io ho

ch'io ho detto sia la verità, e in ciò arrischierò la persona e la

, e in ciò arrischierò la persona e la vita. idem, i-334: i

: tu vieni ad arristiare tutte le forze e non tutta la fortuna. grazzini,

, 3-189: a questa volta la vita e l'onore / in una posta avete

i-115: dove si tratta di acquistare e di fare impresa sopra nemici, si può

non guadagna. tasso, 7-62: e disse a lui rivolto: -ah non

semente, rade, con risparmio, e a malincuore, come chi arrischia cosa che

anche arrischiar un bacio sulle palpebre socchiuse e sul bocchino tondetto e rugiadoso della pisana

sulle palpebre socchiuse e sul bocchino tondetto e rugiadoso della pisana. verga, i-125:

, coi quali tratta partite d'olio e di farina che rivende maggiorate.

lettera a venezia, per dirmi se e dove si potrebbe conciliare il nostro congresso.

presuntuosa fiducia nell'acume del proprio cervello e nella sagacità del suo accorgimento, arrischiava

del suo accorgimento, arrischiava di capitombolare e con la sagacità e con l'acume nella

arrischiava di capitombolare e con la sagacità e con l'acume nella sua nuova vigna

l'acume nella sua nuova vigna, e denudando le sue vergogne farsi favola del

, 40: la sua voce, soave e tranquilla in onta all'età, aveva

dee., 2-9 (241): e ciò veduto, chetamente la ricoperse,

avesse di mettere in avventura la vita sua e coricarlesi allato. ma pure..

trista. della casa, 593: e sì come pochi o niuno è cui soffera

sua vita col medico, o col confessore e molto meno col giudice del maleficio;

libertà, della quale essi ci privano, e parci essere col maestro. a.

, il finto maiordomo si partì, e l'ebreo non si arrisicò a correrli dietro

l'ebreo non si arrisicò a correrli dietro e strepitare per trovarsi in quell'abito.

dente / che prova aspro dolore, e bestemmiare / vorria, ma non s'

a chieder novelle de'miei coetanei dell'uno e dell'altro sesso. n'ho già

: era sempre stato lontano da casa, e ora, essendo ogni cosa sottosopra,

io aveva scritto le mie prigioni, e che proponeami di darle alla luce, non

scostarci non dirò dall'esempio degli antichi e dei classici, che molti pur sapranno abbandonare

in mente. tommaseo-rigutini, 3023: e pare suoni meglio * arrischiarsi '

del suo cuore. verga, i-261: e allorché gettava gli occhi su di un

disputarglielo, lo facevano coi salamelecchi, e offrendogli una presa di tabacco. nieri

primi freddi non lo vorrei conoscere; e s'arrisica a pigliar moglie con quella salute

più in viso! panzini, ii-638: e dopo che era suonato l'avemaria,

che non ci fosse suo marito, e m'arrischiai a seguirla; perché mi proponevo

era una società con leggi severe, e nessuno s'arrischiava di disobbedire al nostro

temerità; misurarsi (in una prova difficile e pericolosa). - anche al figur

pericoli della morte fa l'uomo franco e sicuro; così lo avvezzarsi a'pericoli della

a'pericoli della scostumatezza rende altrui temperato e costumato. tasso, i-14: né

16-ix-365: certi arditi baldanzosi fanciulli, e più saccenti degl'altri, imparando l'

, imparando l'arte del nuotare, e parendo loro di aver imparato più che

ecco che essa lascia il covo e fa un piccolo giro fino al muro.

: sarebbe necessario un altro volume e lo scrittore è ten tato

tato d'arrisicarsi. tozzi, ii-335: e solo il vento s'arrischia,

278: hawi i molossi fieri / arrischiati e cor renti. segneri,

sempre più arrischiati. vallisneri, 1-757: e se il piede era anche sovente

vedeva, per lo più in fra boschi e nere selve, uno spettacolo misto

, uno spettacolo misto di compiacimento e d'orrore; cioè grotte e

e d'orrore; cioè grotte e abissi e stendimenti e crepature e valloni e

orrore; cioè grotte e abissi e stendimenti e crepature e valloni e ca

cioè grotte e abissi e stendimenti e crepature e valloni e ca

grotte e abissi e stendimenti e crepature e valloni e ca verne e

e abissi e stendimenti e crepature e valloni e ca verne e fosse e

e valloni e ca verne e fosse e stagni e gorghi e crateri e

e ca verne e fosse e stagni e gorghi e crateri e vasche e

verne e fosse e stagni e gorghi e crateri e vasche e

verne e fosse e stagni e gorghi e crateri e vasche e baratri.

e fosse e stagni e gorghi e crateri e vasche e baratri. c.

e stagni e gorghi e crateri e vasche e baratri. c. gozzi,

furea, audace, imprudente, vendicativa e arrischiata. colletta, ii-6:

: arrisicato è dell'uso, e vale il contrario di spericolato; uomo,

aggettivo nel senso di arrisicato, e, se tutti e due si volesser ritenere

arrisicato, e, se tutti e due si volesser ritenere, arrischiato

potrebbe serbarsi a rischi più gravi e più abitualmente incontrati. negoziante arrisicato

incontrati. negoziante arrisicato in tale e tal'altro affare; arrischiato navigatore

possa nell'animo delle moltitudini un'idea vaga e inde terminata di paure,

di terrori disseminati ad arte, e quanto siano destri e arrischiati gli agitatori

ad arte, e quanto siano destri e arrischiati gli agitatori dei popoli,

: armavano fino ai denti i più arrischiati e se li tenevano intorno per le consuete

consuete soperchierie. idem, 224: e fra gli abatini più giovani ve n'avea

si accennavano... dottrine arrischiate e inquietanti. bontempelli, 9-250: parole

d'una cosiffatta comunità d'arrisicati di terre e di mare, messi ad esercitare la

esercitare la pazienza... dell'arte e degli ingegni agricoli e venatorii e pescherecci

. dell'arte e degli ingegni agricoli e venatorii e pescherecci. 2. ingiustificato

arte e degli ingegni agricoli e venatorii e pescherecci. 2. ingiustificato, avventato

turbato mare, credendo a'marinari bugiardi e arrischie- voli per voglia di guadagnare,

. davanzati, ii-214: con presenti, e con passione, ragunavano aiuti di quelle

i cavalli erano sellati. discendevate, e via col vostro bell'ardimento innamorato di

: giocava per le pinte aiole, / e arriso pur di vislon leggiadre / l'

l'avvolse, ed a le fredde e sole / vostre rive lo spinse. idem

a sera / tra 'l campidoglio / e l'aventino il reduce quirite / guardava

statue ed arrisi da fontane serene. e. cecchi, 6-251: scorgendo dalla

6-251: scorgendo dalla veranda i lecci e le felci del parco, non si riusciva

vol. I Pag.691 - Da ARRIVABILE a ARRIVARE (70 risultati)

dalla necessità, che nulla intende, e par che tutto governi con intelligenza non

bontempelli, 20-174: nessuno, vedendomi passare e guardare, mi fe'cenno di conoscermi

tutte avean di fiamma viva, / e l'ali d'oro, e l'altro

, / e l'ali d'oro, e l'altro tanto bianco, / che

petrarca, 30-14: vola il tempo e fuggon gli anni, / si ch'a

ci arriva vuole a sua magione / e fa a tutti quanti un grande onore.

a genova un valente uomo di corte e costumato. boiardo, canz., 176

fuor che te sola, da cui vivo e pendo; / or tu me éi

per vie battute da uomini grandi, e quelli che sono stati eccellentissimi imitare,

non circoscriva / col suo soverchio, e solo a quello arriva / la man

idem, 155-2: negli anni molti e nelle molte prove, / cercando, il

vicino a morte, in pietra alpestra e dura. a. f. doni,

quella qualità che merita l'onestà, bontà e virtù sua. idem, 2-34:

lottini, 17: gli animi elevati, e che sono in fortuna da potersi alzare

, sempre si avanzano ne'loro desideri e passano più oltre di quello ove possono

possono arrivare. tasso, 5-84: opportuno e grato arrivi / difensor di mia fama

grato arrivi / difensor di mia fama e di mia vita. idem, 18-32:

elmo ornai: scopri la fronte, / e gli occhi a gli occhi miei,

pensa ad altra, studia di saperla e patisce ogni affanno per arrivarci. marino

marino, 280: di sudor molle e tutto stanco / da così lunga fuga

carletti, 90: tornando al viaggio e navicatione che facemmo per questo canale,

1-312: gioisca il mondo tutto, / e arrivi anco il diletto / negli orrori

immagine sicché non arrivi alla lente, e sia anche il verde, il bianco

il giorno; il giorno arriva; e ora lei mi viene a dire che aspetti

che arriva caldo caldo nelle nostre città e si vede scimiottare, son sicuro che

, i-31: vi arriva il poeta / e poi toma alla luce con i suoi

alla luce con i suoi canti / e li disperde. baldini, 4-95:

gruppi di pellegrini scendevano dai viottoli montani e si riunivano sulla strada nazionale. buzzati

è da cavarla pulita. gli arriva e picchia. cioè picchia addirittura. non

una valle, /... / e parea, più ch'alcun fosse mai

fosse mai stato, / di conscienza scrupolosa e schiva. / come egli vide il

che sopra gli arriva, / debil quantunque e mal gagliardo fosse, / tutta per

arriva male alloggia: chi è dubbioso e lento a decidere si lascia sfuggire le

nere della fanciulla che si erano disciolte e le erano cadute sul petto; ma

(era di statura molto bassa, e corta di braccia) le ritraevo tutte

buonarroti il giovane, 9-494: e di queste [vedute] assai copie

son per fornimento / di molte case, e dansi a tal mercato, / che

mercato, / che vi puote arrivar piccolo e grande, / povero o ricco.

, 1093: arrivarci, del pervenire e ad intendere e a dire e a fare

arrivarci, del pervenire e ad intendere e a dire e a fare, presa l'

pervenire e ad intendere e a dire e a fare, presa l'imagine dal raggiungere

alimento... per le strade battute e maestre, ma ne somministra altresì per

ma ne somministra altresì per certi tragetti e scorciatoie, ristorando esteriormente le piante coll'

piante coll'aria vaporosa, colle guazze e con certe scossarelle, che non arrivano a

co'loro trilli, colle loro spezzature e volate... [i cantanti]

una lor maschera sul viso della composizione, e arrivano a far sì, che tutte

stradone d'alemagna / sempre così ordinato e uguale! / eppure...

... piove sul tuo principio / e nevica sulla tua fine / e arriva

/ e nevica sulla tua fine / e arriva a balzarti in groppa il masso franato

via dall'angolo della palpebra. c. e. gadda, 2-55: ma il

fu per suo merito se arrivarono a sposarsi e a comprare casa e forno. pratolini

arrivarono a sposarsi e a comprare casa e forno. pratolini, 2-48: il garzone

si ambisce; raggiungere, in modo sicuro e definitivo, una posizione eminente, di

una posizione eminente, di riconosciuta autorità e fama; affermarsi. panzini, iii-808

è gran posto per renato serra. e se egli fosse arrivato, non sarebbe

. baldini, 6-121: lo tiene e lo caccia una furia d'arrivare, frenetica

amabil vaga / armonìa di color sì vari e vivi, / che il cor,

/ che il cor, la vista, e lo intelletto appaga! / qual fia

segni, 186: tanti altri fra giovani e vecchi, che arrivarono...

verso le bande di fuori... e sotto in ogni estremo dove arriva il

di gioie et anelletti d'oro massiccio e pesante, se le fanno così lunghe che

collo arrivava al ginocchio, nudi i piedi e le gambe e le braccia. tozzi

, nudi i piedi e le gambe e le braccia. tozzi, 2-30: finché

9-121: lui curvo, lento, e lei grassa, che gli arrivava alla

i panni delle camere per ripulirgli, e ciò fatto ristrinse due, o tre buone

o tre buone dita i giubboni, e i calzoni a ciascheduno... sul

vestirsi, ma pigliando i panni, e trovando, ch'e'non arrivavano, entrarono

punto, avere l'ardire; osare (e indica l'eccesso di passione, l'

malattia gli aveva sconvolta la testa, e gli sembrava di veder la ragazza,

già grandicella, lasciarsi baciare da questo e da quello come sua madre. perciò

vol. I Pag.692 - Da ARRIVATA a ARRIZZARE (81 risultati)

vago di voltar la vela, / e l'ancore gittar in qualche porto!

, chi per fortuna di mare, e chi per discordie e guerre tra loro.

di mare, e chi per discordie e guerre tra loro. sacchetti, 51-58

ser ciolo. burchiello, 175: e 'l prò sia di colui cu'arriva

crusca]: fecegli grande riverenza, e disse: messere lo vescovo, dove arrivate

, 35: gode il cultore, e sé felice appella, / che delle sue

aminta, 1307: corsi / per arrivarla e ritenerla, e 'nvano, / ch'

: corsi / per arrivarla e ritenerla, e 'nvano, / ch'io la smarrii

io la smarrii. idem, 931: e mille voti a la celeste diva /

al fine dov'era gio. bernardo e carubina che andavano oltre: i quali

, se egli sarà verso la prua e voi verso poppa, che se voi fuste

, arriverollo. mazzini, ii-168: e non vede sulla terra se non uno scopo

non vede sulla terra se non uno scopo e una via per arrivarlo. d'annunzio

per arrivare il bragozzo? c. e. gadda, 2-21: camminavano le strade

non sempre diritte, ma savie a condurre e discrete ad arrivare il termine. tombari

il celo alla cruda tenzone, / e par che 'l mondo a foco se disfaccia

ben fermo se ariva, / tra ferro e ferro accende fiama viva. alamanni,

, 22-102: poi surge in piede, e le nodose braccia / ambo in giro

altri arrivan i fichi in vetta, e lor no, senz'oncino. magalotti,

un istesso tempo arrivano della vivanda, e si mettono in bocca il boccone. jahier

, 23: che molti io passo, e chi mi passa arrivo. segneri

questo uomo da bene molte opere. e... benissimo conosceva di non potere

di non potere arrivarle a quella bellezza e virtù del nostro finiguerra. 16

la prese a ruzzolare strappandole il vestito e arrivandole un morso in una coscia.

dante, inf., 17-8: e quella sozza imagine di froda / sen

sen venne, ed arrivò la testa e 'l busto, / ma 'n su la

mise sopra la riva; la testa e 'l busto, cioè il rimanente del

19. figur. ant. e dial. portare (a una certa

[tommaseo]: li darete la seconda e così la terza e la quarta terra

darete la seconda e così la terza e la quarta terra, anzi tante che tarrivate

. * arripare (comp. da ad e ripa): 'toccare la riva

conoscere quanto siano belle le occasioni, e quanto elle fugghino via,...

corse tra l'arrivata di roberto in abruzzi e la ritornata del duca. 2

pass, di arrivare), agg. e sm. giunto, pervenuto.

che dà il bene arrivato a v. e. serao, 179: erano

26: la gente rincalzava alle spalle e i discorsi s'interrompevano, i primi arrivati

beffano perché ti sei presentato puntuale, e vedono soltanto un'occasione di bottiglie nel

2. che ha raggiunto una posizione solida e rispettata, che ha fatto una brillante

rispettata, che ha fatto una brillante e invidiata carriera. panzini, iii-144

appunto come uno strumento di pacifica democrazia e come il metodo più adatto per frenare

figlio / di immigrati meridionali / affamati e vili dietro il cipiglio / di poveri

di tiro volgar., 44: e quando tarsia si vide così male arrivata,

a vendere sul mercato di barberino, magri e male arrivati, e a gran fatica

barberino, magri e male arrivati, e a gran fatica usciti dal passato verno.

passato verno. idem, 449: e parendoli che e'fusse sì male arrivato,

arrivato pensò al modo di ricattarsi, e sfidò a fare alle pugna al buio

apollonio di tiro volgar., 13: e stando apollonio così arrivato, come v'

cui finisce l'opera di un compositore e ha inizio quella di un altro.

baretti, ii-166: statevi tutti sani e a rivederci dio sa se in questo

signor alfredo: scusi tanto l'incomodo e mille grazie per la sua cortesia.

sua cortesia. d'annunzio, iv-1-411: e si mosse per uscire...

ella disse soltanto: -a rivederci. e con un passo leggero varcò la soglia.

vederli, arrive- derli... e stiano di buon animo, eh? slataper

quando s'ha te tutto è così semplice e bello. arrivederci presto, amore.

dalla tristezza, si sedette per terra e cominciò a piangere. moravia, vii-11

, vii-11: quando passai per il cortile e vidi il direttore che se ne stava

senso ironico, per finire un discorso e per non le dire più grosse

quanti siamo, / l'italia italia, e non vo- gliam tedeschi; /

gliam tedeschi; / vogliam pagar di borsa e di cervello, / e non

pagar di borsa e di cervello, / e non vogliam tedeschi: arrivedello.

« arrivedello è forma popolare, e bene spesso ironica per a rivederla »,

. = comp. da a e rivederci (v. rivedere).

, sm. neol. ricerca, accanita e senza scrupoli, del potere,

politico, denaro, gloria. e. cecchi, 6-385: ville e villette

. e. cecchi, 6-385: ville e villette in quel porco stile dell'

tanti di una forte organizzazione; e perciò si mantenne una parvenza di

4. arrivista, sm. e f. (plur. m. -i

). neol. persona ambiziosa e senza scrupoli, che vuole arrivare a

arrivare a qualunque costo. e. cecchi, 8-70: si servì dell'

sera del mio arrivo, riconobbi impossibile e disperata l'effettuazione de'miei negoziati.

: all'annunzio dell'arrivo del duca e del barone, della pace che si doveva

pace che si doveva celebrare tra suocero e genero, non era stato più alle mosse

impressione vertiginosa d'una civiltà quasi violenta e distruggitrice. buzzati, 4-562: quelli

pavese, 3-98: a qualche distanza ginetta e altra gioventù schiamazzavano salutando una barca in

una linea ferroviaria. c. e. gadda, 3-140: nella stazione intermedia

.. le due tettoie d'arrivo e di ripartenza, onde il trasbordo dei

treno aveva percorso solo pochi chilometri (e la strada era lunga, ci saremmo

3. sport. nelle gare di corsa e ciclistiche, il termine del percorso,

(con pochissimo distacco fra il vincitore e gli altri corridori), l'arrivo

me agielo / ne la memoria, e il pelo / ancor se ariza, e

e il pelo / ancor se ariza, e il viso se dilava.

vol. I Pag.693 - Da ARROBBIARE a ARROGANTEMENTE (99 risultati)

/ sibilando strisciar novi pitoni, / e cinghiali arrizzar l'aspre lor terga,

contende / fero leon, che rugge e torvo guata, / e i velli

, che rugge e torvo guata, / e i velli arrizza, e le caverne

, / e i velli arrizza, e le caverne orrende / de la bocca vorace

orrende / de la bocca vorace apre e dilata. salvini, 15-1-107: quando ornai

, 7-57: che detti marchiatori vegghino e riscontrino che a'detti lavori non vi sia

/ come fan de'tintor bocca, occhi e braccia, / le mani o i

, / io so eh'i'm'avviluppo e ch'io boine, ii-47:

più sostanzioso pensiero, ti sfiacca e t'effemina (ti scioglie), quasi

, overo fioca. buti, 1-375: e rendeile a colui ch'era già fioco

udiano cristo parlare colla boce arrecata, e vedeanlo a poco a poco morire. pallavicino

. scacchi. movimento simultaneo del re e della torre (che conta come una

che conta come una mossa sola, e può essere compiuto solo se re e

e può essere compiuto solo se re e torre non sono ancora stati mossi, non

, non ci sono pezzi interposti, e il re non sia o non venga

colloca nella casa del cavallo di re e la torre di re in quella di alfiere

pone nella casa dell'alfiere di donna, e la torre di donna in quella di

eseguito per rendere più sicuro il re e per offrire maggiori possibilità di gioco alla

. far compiere l'arroccamento al re e alla torre. 2. per

, subito corrono col pensiero ad arroccarsi e trincerarsi. beltramelli, iii-800: tu

muro rugoso di vecchi mattoni. c. e. gadda, 3-166: tutto sarà

gadda, 3-166: tutto sarà buio e temibile, accumulata la neve contro le

... ed ecco una via sicura e celata, ignota al vento: il

difensiva, trincerato. c. e. gadda, 2-91: l'armata del

sacchetti, 187-37: tolse due pippioni e otto sorgi, i quali acconciò per

per fare una crosta, levando i capi e le gambe e'piedi e le code

i capi e le gambe e'piedi e le code, arrocchiandogli per mezzo,

del bucentoro o della caracca di rodi, e sì l'arrocchiaro e feceme queste girelle

di rodi, e sì l'arrocchiaro e feceme queste girelle. 2.

discrezion grandissima veggendo, quasi pe'cultivati e fra le porche stannosi, non come

scartafaccio arrocchiando, quasi delle frasche, e nel salvatico si pascono. baldinucci,

si pascono. baldinucci, 185: e perché tali rocchi si fanno con poca

cava che mosé sta sempre in cervello e omero qualche volta arrocchia. = deriv

. arruffone; chi lavora con furia e senza garbo. tommaseo [s

roco. deledda, ii-1075: e le parve che quella voce fosse..

. arrochita da un vuoto interno tenebroso e freddo, e dalla fatica di vincere

da un vuoto interno tenebroso e freddo, e dalla fatica di vincere la lontananza e

e dalla fatica di vincere la lontananza e farsi capire per il solo suo suono

farsi capire per il solo suo suono e non per le parole che pronunziava.

viani, 19-376: avevano passato il mare e nella traversata erano guarite dalla tubercolosi che

: può uno per catarro arrochire, e non avere per solito voce roca. anco

! ma i lieti canti ne le trombe e ne le gole / arrochiscono ed aggelano

tanto in tanto / le si arrochiva e si spengea la voce. saba,

saba, 155: io ascolto, e godo della compagnia, / godo di

allegria, / che arrochisce nei cori e infiamma il viso. pratolini, 8-39

abbaio ai ladri perché il cane è arrochito e quando non è più arrochito, il

più arrochito, il cane ritorna cane, e io ritorno omo. govoni, 1-229

govoni, 1-229: chiamò nomi di pesci e di conchiglie / tirando il fiume e

e di conchiglie / tirando il fiume e il mare sulla soglia / il vecchio

gran potenza, prenda ardire di villaneggiare e arrogantare i miseri e i piccolini e

ardire di villaneggiare e arrogantare i miseri e i piccolini e averli a niente.

e arrogantare i miseri e i piccolini e averli a niente. arrogante1,

). che fa pesare con insolenza e durezza di modi una pretesa superiorità;

; insolente, presuntuoso, superbioso (e implica un senso di spavalderia).

., 11-62: l'antico sangue e l'opere leggiadre / di miei maggior

. passavanti, ijj: l'uomo superbo e arrogante si chiama stolto. boccaccio,

, forse per vedere se il conoscesse, e poi quasi sdegnoso ': è questo

cui egli non fu mai offeso, e reputalo nulla e di neuno valore.

non fu mai offeso, e reputalo nulla e di neuno valore. frezzi, iii-1-5

miei cittadini sanesi stanno troppo grassi, e però so'così aroganti. leone ebreo

. bembo, 5-2-100: gente, e per sé arrogantissima, e per quella vittoria

gente, e per sé arrogantissima, e per quella vittoria molto più arrogante e

e per quella vittoria molto più arrogante e superba divenuta. ariosto, 5-12:

essi carezzano, sia vano ed arrogante, e oltre a ciò tondo e di grossa

arrogante, e oltre a ciò tondo e di grossa pasta e semplice, sì che

a ciò tondo e di grossa pasta e semplice, sì che agevole sia d'inve-

sì che agevole sia d'inve- scarlo e prenderlo. caro, 15-i-247: non son

marino, 274: girò l'occhio fatale e 'l guardo obliquo / una naiade

6-164: il disprezzo lo placa, e la preghiera / più terribile il rende e

e la preghiera / più terribile il rende e più arrogante. c. dati

proprio valore, se ne gonfiò, e ne divenne arrogante. pellico, li-m:

, li-m: ei mi guardò, e parea significare: -arrogante! qui bisogna

o, se li merita, li chiede e prende e usa in modo sconveniente.

se li merita, li chiede e prende e usa in modo sconveniente. giusti,

, non è roba per te ». e lui, arrogante: « ti chiederò

carlo nella sala ne fu andato, / e con parole assai arrogante e fere /

, / e con parole assai arrogante e fere / in modo molto stran l'ha

varchi, 18-3-139: ma è cosa stolta e arrogante il dire che l'imperadore.

que'bacalaron vellutati, di magnifica presenza e chiacchiera arrogante. giordani, ii-84:

chiacchiera arrogante. giordani, ii-84: e quello sguardo insultantissimo era abbassato innanzi a

trascorreva a qualche atto un po'arrogante e imperioso, al che la sua indole la

molto facilmente. nievo, 12: e sospirava, movendo gli occhi dal viso

, movendo gli occhi dal viso paffutello e smarrito del suo secondogenito ai mostaccioni irti

smarrito del suo secondogenito ai mostaccioni irti e arroganti dei vecchi ritratti di famiglia.

di famiglia. idem, 185: e gli ordinò con voce discretamente arrogante di

, 9-796: le dava del tu, e per quanto arroganti fossero le sue parole

arroganti fossero le sue parole, in esse e nel tono della sua voce, c'

non ammirare. morante, 2-30: e la sua faccia, che serbava, attraverso

risentito dell'adolescenza, aveva un'espressione chiusa e arrogante. 3. dimin

451: da arrogante, arrogantèllo: e dicesi, per lo più, di

di senso men grave che arrogantùccio; e con meno petulanza di arro

pulci, 4-90: un altro arroganton superbo e altiero, / ch'era re delle

24-49: superbo, arroganton, bestiale e matto! / io ti farò quel che

pres. di arrogare), agg. e sm. dir. rom. adottante

i giuristi, lasciarono il casato natio, e passarono pienamente nella famiglia dell'arrogante.

. con arroganza, in modo insolente e presuntuoso. g. villani,

la moneta, quando gli paresse luogo e tempo. zanobi da strata [s.

], 23-4: trovando uomini di fervore e di grande ingegno spesse volte arrogantemente ne

se tu userai tale eloquenza solazzevole arrogantemente e malvagiamente, tu n'acquisterai pericolo et

vol. I Pag.694 - Da ARROGANZA a ARROLAMENTO (93 risultati)

arrogantemente modesto, quando ostentasi la modestia e moderazione propria per soverchiare altrui.

. arroganza, sm. superba e insolente presunzione di sé, di chi

con scostante disprezzo degli altri, e con modi boriosi e tracotanti).

disprezzo degli altri, e con modi boriosi e tracotanti). giamboni, 130:

130: arroganza si è riputarsi troppo, e troppo tenersi, in alcuna opera e

e troppo tenersi, in alcuna opera e bontà. iacopone, 10-8: test'

idem, conv., iv-vm-3: arroganza e dissoluzione è se medesimo non conoscere,

reverenza. g. villani, 6-3: e così si mostra per divino giudicio

avessono quella disciplina per la loro arroganza e ingratitudine. m. villani, 4-62

arroganza, che con aspre minacce e villanie domandava di voler esser restituito nella

per la quale altri si pone dinanzi, e sopra gli altri. boccaccio, i-340

a sé arrecare, ma è arroganza e sconvenevole presunzione. idem, i-389: ahi

, i-129: arroganza è riputarsi più degno e maggiore che uomo non è; d'

d'arroganza nasce ira..., e questa ira ha appetito di vendetta,

appetito di vendetta, senza alcuna caritade; e però che questa arroganza disparte l'uomo

i-107: la morte sola reca al pianto e al niente ogni arroganza e altezza degli

al pianto e al niente ogni arroganza e altezza degli uomini. alberti, 275:

-s'io vo, chi sta; e se io sto, chi va? -la

ed altra volta ginocchion l'arai, / e farem che ti chiegga perdonanza. lorenzo

pare una arroganzia, perché di sì bella e gentile cosa non ero degno. machiavelli

demeriti loro. della casa, 593: e dicono: bene sta: il consiglio

il consiglio de'poveri non è accettato; e: il tale vuol fare a suo

tale vuol fare a suo senno; e: il tale non mi ascolta: come

arroganza son due sorelle individue in un corpo e in un'anima. sarpi, i-211

fuor di speranza / con sospir caldi e con preghiere spesse; / e perché

caldi e con preghiere spesse; / e perché, come pien d'alta arroganza,

: la geometria insegna a'filosofi la modestia e toglie loro l'arroganza, facendo chiaro

come poche sieno le verità dimostrate, e quanto si debba andar rattenuto e col

, e quanto si debba andar rattenuto e col calzar di piombo. baretti, ii-273

di scrivere. foscolo, v-285: ridicola e noiosissima è l'arroganza: la quale

del proprio merito più audacemente dimostrata, e perciò più offensiva della presunzione; o

solo bramata, ma richiesta l'attenzione e la riverenza... l'arroganza

rispose con arroganza. manzini, 10-33: e ora sono mia madre che fissa

fissa, appena inquieta, sua figlia, e sono insieme quella piccina, nel punto

in cui un'arroganza tutta fisica, e di sforzo, si smarrisce nel miraggio della

. 2. ant. ardito e temerario furore, spavalderia. la spagna

spagna, 17-28: passò la prima schiera e la seconda / e nella terza entrò

la prima schiera e la seconda / e nella terza entrò con arroganza: / non

= voce dotta, lat. adrogantia (e arrogantia), da arrogare 1 attribuirsi

d'una prerogativa (come cosa dovuta e personale): farseli riconoscere con ostentata

). ariosto, 26-33: e che le chiavi s'arroghi d'avere /

s'arroghi d'avere / del cielo e de l'abisso in suo potere. guicciardini

celeste sede / cerca involar gl'incensi e 'l pio costume, / per arrogarlo

potè partorire nella sua gravidanza celeste, e omero esprimere col suo ingegno divino. magalotti

accettare maggioranze che non m'appartengono, e per aver in tasca le persone di conto

di far l'uffizio di vocabolari, e si pregino di poter dire se una voce

dire se una voce siasi usata, e quando, e da chi, e quante

voce siasi usata, e quando, e da chi, e quante volte, ma

, e quando, e da chi, e quante volte, ma non si arroghino

sentenze sulla bellezza ed aggiustatezza dei termini e dell'espressioni, di cui solo tocca a

scrittori di genio. foscolo, v-246: e da ch'io dispero della mia patria

presumerò d'arro- garmi dritti di cittadino e parteggiare in paese non mio, dove

paese non mio, dove vedo religiosamente e lietamente onorati i dritti d'ospite e

e lietamente onorati i dritti d'ospite e d'uomo. manzoni, 1093: compartimenti

caggiono i regni intanto, / passan genti e linguaggi: ella [la natura]

[la natura] non vede: / e l'uom d'eternità s'arroga il

in cose che non lo concernono; e il metter bocca può esser più usurpazione che

arrogano non sono arroganti: lo fanno e non lo dimostrano. b. croce,

: le discipline empiriche perdono se medesime e la filosofia quando si arrogano di filosofare

da adrogàre (comp. da ad e rogare 'chiedere, esigere ').

pass, di arrogare), agg. e sm. dir. rom. adottato

i giuristi, lasciarono il casato natio, e passarono pienamente nella famiglia dell'arrogante.

ancora datur successio, come negli arrogati e negli adottati. arrogazióne, sf.

che è ugualmente capo di famiglia (e comportava la fusione delle due famiglie e

e comportava la fusione delle due famiglie e dei patrimoni). tommaseo [

famiglie civilmente costituite erano la vera città e civiltà. tommaseo-rigutini, 2609: arrogazione

pass. arròto). ant. e letter. aggiungere; integrare; completare

completare o colmare con un'aggiunta (e implica di solito l'idea di un

testi fiorentini, 71: fue provveduto e fermato e ordinato... che si

, 71: fue provveduto e fermato e ordinato... che si dovesse chiamare

ordinato... che si dovesse chiamare e fare arbitri e arbitra tori, li

che si dovesse chiamare e fare arbitri e arbitra tori, li quali avessero piena licenzia

ordinamenti, stanziamenti, e'capitoli crescere e menomare, arrogere e cassare. m.

e'capitoli crescere e menomare, arrogere e cassare. m. villani, 6-65:

gli ungheri] n'arrosono uno maggiore, e presono riotta co'cavalieri tedeschi. idem

] fortificaron il battifolle da mezzacosta, e arrosonvi gente alla guardia. passavanti,

saperlo, per non arrogere li scorni e le beffe al danno. idem, ii-109

altri non abbiano danno quant'io, e sono molto dolente di chi ne ha punto

molto dolente di chi ne ha punto: e se io desiderasse il contrario, arogerei

tu ristituirai quello che tu hai vinto, e arro- geraivi del tuo. giraldo gir

, spiace. tasso, 6-i-145: e mentre pur m'attempo e d'anno in

, 6-i-145: e mentre pur m'attempo e d'anno in anno / sento le

/ sento le forze in me più stanche e dome, / non sono eguali al

parnaso a queste chiome / sacrato lauro: e, perché arroge al danno, /

smerlata di lamiera grigia, tutta corrosa e arroggita dalla salsedine. — deriv

cotale fermamento, elezione è chiamato, e arrogiménto di notai, di famiglia e

e arrogiménto di notai, di famiglia e di salario. arrotamènto e arruolaménto,

famiglia e di salario. arrotamènto e arruolaménto, sm. milit. l'

a far parte delle forze armate (e vi inizia il servizio militare).

s'intitola in toscana la leva, e propriamente il primo atto dell'allistamento. notificazione

arruolamento sono stati d'un altro parere, e m'hanno fatto un gran servizio.

da farsi per ottenere l'arruolamento. e. cecchi, 6-30: indagini che

: le condizioni d'arruolamento del capitano e delle persone d'equipaggio di un bastimento

vol. I Pag.695 - Da ARROLARE a ARROSSARE (70 risultati)

arrotare e arruolare, tr. (arruòlo).

soldati, arrolando, contra la legge e l'uso, ogni mendico e schiavo che

la legge e l'uso, ogni mendico e schiavo che gli venisse a mano.

nei distretti, come avevano fatto gli altri e dove? al palais- royal. dizionario

: il suo primo disegno di arruolare e di chiamare sotto le bandiere governative bande

arruolò fra le guardie di finanza, e quello strillava che voleva rimanere in paese

poteva che ripetere certe voci in aria e contraddittorie che correvano, essersi il giovane

per poter studiare in una città, e tornare a casa con un diploma. comisso

la terra vi sia qualche religione, e religion vera, sotto cui conviene arrolarsi.

canonizzare / perché a suoi scritti spirita e strabilia / e 'n candelario vuol con

perché a suoi scritti spirita e strabilia / e 'n candelario vuol con la vigilia /

vuol con la vigilia / come dottore e martire arrolare. pallavicino, 1-301:

pallavicino, 1-301: la sostanza nostra e tesser nostro è tutt'uno; e

e tesser nostro è tutt'uno; e però arrolando io tra i beni l'essere

, gli artigiani erano arrolati in maestranze e in confraternité. cattaneo, iii-2-431:

róle * ruolo '. arrotato e arruolato (part. pass, di arrolare

(part. pass, di arrolare e arruolare), agg. (anche sm

coorte d'usipi arrolata nelle germanie, e traghettata in bri- tannia, fece una

in bri- tannia, fece una grande e memoranda scelerateza. carletti, 175:

il desiderio d'acquistare altri paesi, e si contentano del loro proprio, per guardia

1 -77: gli arrolati fanno lor mostra e prestano il giuramento, ove principalmente promettono

, ove principalmente promettono fedeltà, obbedienza e valore. alfieri, 4-39: credendo perciò

della destinazione del bastimento. arrolatóre e arruolatóre, sm. chi presiede altarrolamento

un altro arruolatore, olandese questo, e col quale si accordò come col cartista spagnolo

del corno di orlando] fu sì forte e sì lungo, che si credè che

si credè che disseccasse il detto sonatore, e li arrom- pesse il sangue, ond'

tu con così continuo duolo ti ripercuoti e non ti riposi? idem, 21-1 (

arroncamento secondo l'usanza de'monti svizzeri e dei tirolesi. = deriv.

crescenzi volgar., 3-17: e nata, avvegnaché sia piccola, la

fine d'aprile,... e poi del mese di giugno si sarchia,

i luoghi montuosi] addebbiati, arroncati, e lavorati, le pioggie, non trovando

, non trovando ritegno, hanno dilavato e devastato le terre. paoletti, 1-1-209:

istanze per ottenere la libertà di tagliare e di arroncare, la quale per altro fu

(ar- roncìglio). ant. e letter. afferrare col ronciglio. dante

dante, inf., 22-35: e graffiacan, che li era più di contra

/ li arruncigliò le 'mpegolate chiome, / e trassei su, che mi parve una

impegolate chiome. tassoni, 7-12: e archimede l'apposta e l'arronciglia, /

, 7-12: e archimede l'apposta e l'arronciglia, / e 'l fa cader

archimede l'apposta e l'arronciglia, / e 'l fa cader d'arcion col collo

in terra. -per simil. e al figur. beltramelli, i-55:

quella sera, la paura lo arroncigliò e sì forte lo tenne. idem, iii-585

il suo male crescergli dentro a dismisura e ammagliarlo e morderlo e tormentarlo.

suo male crescergli dentro a dismisura e ammagliarlo e morderlo e tormentarlo. 2

dentro a dismisura e ammagliarlo e morderlo e tormentarlo. 2. torcere,

1-2-562: un corno ha in fronte, e la coda arronciglia. buonarroti il giovane

interato, / scagliar le gambe, e quei mostacchi neri / spietato ammagliarsi.

stesso. lippi, 9-20: miagola e soffia il gatto, e s'arronciglia.

9-20: miagola e soffia il gatto, e s'arronciglia. note al malmantile,

come fa la serpe quando è ferita; e viene da ronca, roncola, ronciglia

corpo si ammagliava verso la mano pietosa e le dita attanagliavano la moneta che portava

), agg. ant. e letter. che ha la forma di ronciglio

di quelli di latta con la linguetta piatta e la coda ammagliata, soffiando nel quale

, 19-379: la notte lo aggelò e lo ridusse un mostro di ghisa arroncigliato alle

mostro di ghisa arroncigliato alle inferriate. e. cecchi, 1-36: aspettava tuttavia,

sol tantino in poesia, / e la vedrai come una velenosa / montare ammagliata

in bizzarrìa. monti, x-1-129: e sulla fronte ammagliata e scura / scritto

, x-1-129: e sulla fronte ammagliata e scura / scritto in sangue ciascuna il nome

iii-237: questi arfasatti che stimano sé bravi e liberi a preferenza di tutti, oltre

voglia, per quanto s'arronzino, e facciano di se medesimi toppe da scarpe

fare alla meno peggio (con agitazione e disordine); scalmanarsi. tommaseo

iii-191: enormi batuffoli di nuvoloni biancastri e soffici come spume, arrosati di sole,

pomeriggio un tempo coperto ma chiaro, e arrosato dal sole che ogni tanto si

arrossamento della pelle, di nessuna conseguenza e di corta durata. 2.

ove son cotte erbe calde / arrossano e poi anneran la pelle. maestro alberto

arrossa / il mondo tutto per monti e per valli. leggende di santi, 3-99

quel prezioso sangue sparso in terra, e ancora tutta la croce era arrossata in quel

/ et come arrossa i suoi seguaci, e imbianca. spolverini, xxx-1-161: ma

/ manto gli arrossa) è si fallace e lento / l'effetto, ch'io

/ l'effetto, ch'io noi biasmo e noi consiglio. arici, 245

del paese mandavano sopra le case bianche e nere un chiarore fosco che arrossava la

vol. I Pag.696 - Da ARROSSATO a ARROSTARE (94 risultati)

a una lavandaia, / la più pericolosa e la più gaia, /..

, 4-114: l'aspetto di vigoria e felicità che rivelava la faccia asciugandosi rapido

felicità che rivelava la faccia asciugandosi rapido e forte fino ad arrossarsi la pelle. ungaretti

7-159: due lacrime avare che gli arrossano e gli bruciano il ciglio. pavese,

acceso un gran fuoco di rami / e lo guarda arrossare il terreno. anche

colpo che t'arrossa / la gola e schianta l'ali. 3.

ali. 3. intr. e rifl. divenir rosso, tingersi di rosso

fistola] è, allora che enfia e arrossa. burchiello, 74: nettuno gonfia

burchiello, 74: nettuno gonfia, e marte piglia l'arme, / il cielo

l'arme, / il cielo arrossa, e già cariddi e scilla / chiaman vulcan

/ il cielo arrossa, e già cariddi e scilla / chiaman vulcan a far di

una, dagli occhi che rimanevano aperti e puri, che non si infiammavano,

fumo, che spesso a buio s'arrossa e lampeggia. comisso, 14-90: vide

vide le alte cime di roccia arrossarsi e già tutta la valle era in ombra.

semiaperta si gonfiava sotto il breve alito e si arrossava come un frutto.

frutto. 4. intr. e rifl. divenire rosso in volto, arrossire

, arrossire (per un sentimento improvviso e violento: ira, vergogna).

fossi figura di sigillo / a privilegi venduti e mendaci, / ond'io sovente arrosso

mendaci, / ond'io sovente arrosso e disfavillo. petrarca, 152- 11

11: non pò più la vertù fragile e stanca / tante varletati ornai soffrire,

un punto arde, agghiaccia, arrossa e 'nbianca. boccaccio, dee., 2-conci

del ricevuto onore un poco arrossò, e tal nel viso divenne qual fresca rosa

ardenti / l'altro ben vide, e mosse ad un sorriso. idem, i-280

ad un sorriso. idem, i-280: e s'avessi così a parlar con vostra

: la donna, che ascoltando gonfiava e arrossava come uno di quei palloncini di

sospiro tanto lungo che si svuotò tutta e diventò come la cera. 5.

la cera. 5. intr. e rifl. figur. provare vergogna, vergognarsi

, 16-105: sacchetti, giuochi, fifanti e ra- rucci / e galli e quei

giuochi, fifanti e ra- rucci / e galli e quei ch'arrossan per lo staio

fifanti e ra- rucci / e galli e quei ch'arrossan per lo staio. boccaccio

io vi risponderò s'io saprò, e non sapendo non mi arrosserò a confessarlo.

il conduttore sorrise...]. e ancora, pr. sp.,

(151): lucia diventò rossa, e abbassò la testa. [ediz.

1827 (148): lucia arrossò, e chinò la faccia sul seno].

chinò la faccia sul seno]. e più giù, pr. sp.,

ojetti, i-37: le gote infossate e gli arrossati occhi di miope. bontempelli

: gli occhi arrossati dal lavoro notturno e dal pianto. baldini, 4-190: di

di terra / l'acqua macera foglie e racimoli. il cielo / si colora di

nuvole scarse, arrossate / di piacere e di sole. idem, i-no:

: giovanotto ossuto, dai grandi piedi sudici e dalle mani arrossate. morante 2-76:

2-76: le sue mani erano piccolo e ruvide, arrossate dai geloni. calvino,

, 1-123: ai suoi occhi arrossati e pesti il mondo scopriva aspetti deformi.

vezzoso, bassata un poco la fronte e per vergogna arrossata, disse sé apparecchiata

1-118: poco dopo ritornato apelle, e veduta la seconda linea, arrossato d'

a contrasto: nobili zi- marrine verdognole e calzoni carichi di toppe, cappelli

toppe, cappelli di feltro arrossenti e ciabatte servili. arrossicare, tr.

1-57: lo padre vide arrossire le terre e 'l mondo, e'comi dell'

, 1-137: la notte fue consumata, e l'aurora avea cuminciato ad arrossire.

le corniole quando cominciano ad arrossire, e le more... quando son

. landino, 81: lo strazio e la crudel occisione la quale per sua

crudel occisione la quale per sua calidità e tractate fu facta de guelfi nella rotta

dar frutto, non è meraviglioso? e di autunno quando pare che arrossiscano o

un'emozione, per l'insorgere inatteso e violento di un sentimento: ira,

sciocchezza che altrui dica, fa la festa e le risa grandi. e chi si

la festa e le risa grandi. e chi si diletta di fare arrossire altrui;

tasso, 15-62: rideva insieme, e insieme ella arrossiva; / ed era nel

nel rossor più bello il riso / e nel riso il rossor che le copria

marino, 7-48: arrossisce il maestro, e scorno prende / che vinto abbia a

11 vede! / lusingando t'infingi / e 'l bianco volto in bel rossor dipingi

: l'applauso se non prorompe universale e spontaneo dalla voce e da'volti d'un'

non prorompe universale e spontaneo dalla voce e da'volti d'un'adunanza,..

quest'idea fe'arrossire me pure - e quel trovarci lì soli, ci ricolorì il

lucia... ascoltava con angoscia: e quando udì il nome di don rodrigo

« ah! » esclamò, arrossendo e tremando, « fino a questo segno!

... se non solamente il vergognarsi e l'arrossire. collodi, 399:

collodi, 399: [ella] arrossì e doventò bella, ma tanto bella,

, arrossisci di vergogna; è cattivo segno e buono nello stesso tempo: accenna alla

male commesso, ma insieme a ribrezzo e a pentimento di quel male. verga

esclamazioni gioviali. d'annunzio, iii-2-998: e il cuore ti batte a destra,

? panzini, ii-417: arrossiva; e arrossiva dal rossore. pirandello, 5-106

gioia, diventava ancora più bello, e gli occhi neri limpidi rifulgevano come quelli

gli salì al volto un sangue scuro e tumultuoso, ch'era il suo particolar modo

»: cioè fuesi tal volta venir palidi e tal rossi, come a quegli suole

, disiderano di dire alcuna cosa, e poi temono e così impallidiscono, o

di dire alcuna cosa, e poi temono e così impallidiscono, o si vergognano e

e così impallidiscono, o si vergognano e così arrossiscono. bonfadio, 1-67:

con persone che non arrossiscono dell'essere e del mostrarsi cristiani. settembrini, 1-46

: temevo di dire spropositi o goffaggini, e arrossivo a udire alcuni uomini che ne

maggiore sicurezza del mondo: io non sapevo e non potevo parlare. sbarbaro, 1-267

dì che insieme provamo la lancia / e con quel colpo l'elmo mi cavasti,

, 5-209: l'esser nuda arrossimmi, e forse questo / accendea l'amor suo

conoscitore di me medesimo, quasi ammutolito e tutto arrossito in volto, risponderò con

cassetta de'zuccheri rosati, corredata di tante e tante altre preziose galanterie. crudeli,

la coda arrosta [la leonessa] e raspa con gli artigli, / e poi

e raspa con gli artigli, / e poi un destro lancio par che pigli

. buonarroti il giovane, 10-947: e chiappata la pala da infornare, /

dispone che quel di loro s'arresta e ferma punto, debba poi giacer cento

. esopo volgar., 2-144: e facea diversi atti con la mazza, arrostandosi

s'arostava. idem, 22-13: e gli altri gli traevan tutti a dosso

dosso / con uncini, con mazze e chi con pale: / carlo s'

valea altretale. pulci, 7-19: e in su la spalla il fardel si

altra man col battaglio s'arrosta, / e 'l capo a questo e quell'

/ e 'l capo a questo e quell'altro spiccava / di que'pagan che

6-65: l'un quinci il punge, e

vol. I Pag.697 - Da ARROSTICARE a ARROTA (108 risultati)

quindi afferra; / egli s'arrosta, e fa lor aspra guerra. mattio

: qualche persona suda ticcia e stanca, / che in quel punto la

, / coi guanti arrosta, e vento non le manca. caro, 5-309

grotta, ov'aggia i dolci figli / e '1 caro nido, spa

: prese una fetta di carne salata, e con uno pane sotto se n'

pane sotto se n'andò alla cucina, e mettendo la detta carne su la

come la si fu un poco riscaldata, e messer guglielmo giugne, che vuole

giugne, che vuole favellare a'priori, e subito è chiamato il proposto.

vogliamo dire, mettela in uno pane e cacciasela sotto. tommaseo [s

una si è per allessamento, e l'altra si è per arrostimento.

soderini, iii-215: le convalli e luoghi concavi e stretti, e

, iii-215: le convalli e luoghi concavi e stretti, e che son vicini

e luoghi concavi e stretti, e che son vicini ai fiumi, sogliono essere

(praticato per l'estrazione di metalli e metalloidi dai loro minerali, o per la

, o per la produzione di ossidi e di anidridi). arrostire, tr

(si dice anche del pesce, e di qualunque altro cibo).

ed acconcio, mettere in uno schidone e arrostir diligentemente. idem, dee.

peretola una gru ammazzata, trovandola grassa e giovane, quella mandò ad un suo

un suo buon cuoco,... e sì gli mandò dicendo che a cena

sopra talbero della croce, 30: e arrostino e cosselo, come si cuoce e

della croce, 30: e arrostino e cosselo, come si cuoce e arrostisce il

e arrostino e cosselo, come si cuoce e arrostisce il pesce in padella. mattio

lo stesso: accendono il fuoco, e su la brace arrostiscono ranocchi, dei

: ma di quelle [uve] pestate e fattone farina e bevuta, conforta la

[uve] pestate e fattone farina e bevuta, conforta la collerica uscita e ristrigne

farina e bevuta, conforta la collerica uscita e ristrigne, e maggiormente se s'arrostisca

conforta la collerica uscita e ristrigne, e maggiormente se s'arrostisca. carletti, 11

arrostisce, levandoli prima la buccia, e dove sarebbe impossibile il mangiarli crudi per la

con fuoco sotto, finché si prosciughi e prenda il color di nocciuola. verga

dee., 6-10 (138): e donommi uno de'denti della santa croce

denti della santa croce... e diedemi de'carboni, co'quali fu

: tolse una graticola,... e fece- velo porre suso, e facevaio

. e fece- velo porre suso, e facevaio così arrostire. varchi, 23-

., 2-1: i venti che arrostiscono e riardono, e ancora le mortificanti rugiade

i venti che arrostiscono e riardono, e ancora le mortificanti rugiade dannificano le piante

le mortificanti rugiade dannificano le piante, e le menano a niente. idem, 2-22

attrae a sé più che un altro, e allora l'uno arrostisce l'altro

equivale quasi ad ardere... e che arrostire venga da mere si dimostra

voi alcuna cosa da mangiare? e recarogli parte di pesce arrostito e fiare

mangiare? e recarogli parte di pesce arrostito e fiare di mele. idem [

54: sorbe, fave arrostite e accia lessa, / un sere intero e

e accia lessa, / un sere intero e duo mezzi in dimidio. magri

i grossi [peperoni] sono dolcissimi, e si mangiano arrostiti come tanti san

arrostiti come tanti san lorenzi, e conditi col pepe, olio e

e conditi col pepe, olio e sale. vi'ani, 14-266: compratori

sale. vi'ani, 14-266: compratori e mercanti a un certo momento stringono

a dei polli arrostiti alla diavola e a delle cartate di patatine fritte

arrostita: a indicare diversità di gusti e di opinioni. s. bernardino da

roma], chi mi voleva fritto e chi arostito. arrostitura, sf.

(si dice anche del pesce, e di qualunque altra vivanda).

. villani, 8-78: trovando gli arrosti e la vivanda della cena de'franceschi a

con nuovo lardo, acciò paia fresco e venuto dal fuoco allora allora. dottori

tutta la famiglia / chiamando allesso arrosto e fegatelli. alfieri, i-216: semplicissimi

i-216: semplicissimi cibi di riso, e lesso, ed arrosto, senza mai

d'agnello da ingoiarsi in un boccone, e forse tre once di pan bianco.

davanti [al commissario] i lessi e gli arrosti mangiati e da mangiare,

commissario] i lessi e gli arrosti mangiati e da mangiare, perché mutò tono a

, perché mutò tono a un tratto e mi disse: andate e in ogni

un tratto e mi disse: andate e in ogni modo prendete questa chiamata com'una

. settembrini [luciano], ii-2-100: e mentre cuoce l'arrosto, seduti a

una mensa, leccano l'odoroso fumo e scialano. nievo, 92: non

di quel benedetto arrosto dovessi poi rodere e leccare le ossa, senza farmi abbrustolir

farmi abbrustolir il viso nel voltarlo di qua e di là, di qua e di

qua e di là, di qua e di là con una noia senza fine?

finito or ora di bollire nelle botti, e... vorremmo appunto inaffiame un

berni, 132: buoni arrosti si mangiano e buon lessi, / quella nostra gran

antica / si manda via con taglie e bandi espressi. lippi, 5-22: che

/ senza guardarla prima, avea scambiato / e preso un granchio e fatto un grand'

avea scambiato / e preso un granchio e fatto un grand'arrosto. giusti, iii-229

ora il signor poeta farà il bighellone e l'accademico; e se il nuovo

poeta farà il bighellone e l'accademico; e se il nuovo ministero e la nuova

accademico; e se il nuovo ministero e la nuova camera faranno il bene del

bene del paese, viva la camera e viva il ministero; se faranno degli

mano a san francesco. -molto fumo e poco arrosto (e locuz. analoghe)

. -molto fumo e poco arrosto (e locuz. analoghe): di chi

: di chi molto presume di sé e poco vale, è più apparenza che

curo di questa sorta di nobiltà, e l'ho stoppata quanta ve n'è:

quanta ve n'è: manco fumo e più arrosto. pavese, 3-1 io:

hanno di scavalcare il ministero attuale e così entrare a far girare l'arrosto essi

quella manna vi trovava il suo sapore, e così chi avea voglia d'un'

avea voglia d'un'arrosta il simile, e così dell'altre cose. pulci,

mangiano tutti in porcellane di cina, e quel eh'è meglio vivande tutte di

vivande tutte di volatiglie... lesse e aroste senza tossa. forteguerri, 12-70

ed arrosto. crudeli, 1-5 7: e dicendo così, quattro pastori / vide

accosto, / che tra l'erbette e i fiori / si divorava un agnello arrosto

posto /... / fegato fritto e de'piccioni arrosto. collodi, 54

che le fiamme salivano... e non volendo fare la fine del piccione arrosto

spiccò un bel salto. c. e. gadda, 3-53: quelle patatine

osterie del litorale odoravano di pesce arrosto e eli selvaggina. moravia, vii-34:

antipasto, spaghetti, chi pollo arrosto e chi abbacchio al forno. -per

5. con valore avverb.: e indica il modo di cottura del cibo

bencivenni [crusca]: carne di quaglia e di allodola si tiene a una medesima

arrosto. berni, 79: cancheri, e beccafichi magri arrosto, / e magnar

, e beccafichi magri arrosto, / e magnar carne salsa senza bere. grazzini,

le farete [le galline] galantemente lardare e cuocere arrosto e non allesso, mosterrete

galline] galantemente lardare e cuocere arrosto e non allesso, mosterrete che non siete un

di antro... uscivano toste e l'ostessa e deponevano su le tavole

... uscivano toste e l'ostessa e deponevano su le tavole imbandite piattelli di

arrosto: a indicare disparità di gusti e di opinioni. pananti, i-29:

: la diversità degli umori umani è tale e tanta che chi la vuole allesso e

e tanta che chi la vuole allesso e chi arrosto. 7. dimin

grande inferno per loro [monache] e per li loro frati, alli quali le

alli quali le fanno li buoni arrosticini e buon pesci cotti. grazzini, 2-330

. m. villani, 9-no: e così al tutto rimase il trattato rotto,

parole dal tiranno al legato. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze,

, mandato a milano i senatori caprara e malvasia. 2. locuz.

82-353: per uno ronzino che comperarono e per arota a uno cavallo a che il

, per arrota alle altre loro cattività e magagne, hanno questo difetto ancora,

vol. I Pag.698 - Da ARROTABILE a ARROTO (102 risultati)

essi carezzano, sia vano ed arrogante, e oltre a ciò tondo e di grossa

arrogante, e oltre a ciò tondo e di grossa pasta e semplice, sì che

a ciò tondo e di grossa pasta e semplice, sì che agevole sìa d'

, sì che agevole sìa d'invescarlo e prenderlo. = deriv. da

qualche strumento arrotabile in ogni sua unica e debolissima e brevissima arrotatura, che diffìcultà

arrotabile in ogni sua unica e debolissima e brevissima arrotatura, che diffìcultà è egli

g. del papa, 4-115: e chi sa che a principio della produzione dell'

, non essendo già sferici, ma angolari e scabrosi, divengano poscia rotondi, perché

arrotamento suddetto si vadano consumando gli angoli e le rozzezze? targioni tozzetti, 12-2-459

[pietre], traile quali una schiacciata e grande quanto un tollero, di colore

arrotar gli strumenti da taglio, si provò e si stabilì, che in ogni passata

coltello, se non lo arrotasse, e non gli desse il taglio, non varrebbe

. poliziano, st., 2-45: e farai come suol marmorea rota, /

marmorea rota, / che lei non taglia e pure il ferro annota. machiavelli,

. facessi arrotare un suo pugnale vecchio e rugginoso. firenzuola, 378: prese

, 378: prese un suo coltello, e cominciandolo ad arrotare, si metteva a

s'estenderà con altra penna: / e mentre il ferro a temprarla s'arruota

, i fin ch'io lo colorisca e lo riscuota. a. f. doni

doni, i-62: io son bottegaio e arruoto rasoi. garzoni, 1-462: e

e arruoto rasoi. garzoni, 1-462: e si computano nel loro mestiero le ruote

, l'asse torto, il manico, e così la cote. marino, 378

378: amor d'oro ha gli strali e d'oro ha l'arco, i

arco, i... i e le saette aurate / raro impiagano ancor,

le colpe. mazzini, ii-210: e avete chiamato il sicario ad arruotare il

filo ad un suo coltello, voltandolo e rivoltandolo sotto la goccia, che non ci

ci vide entrare. -per simil. e al figur. gioberti, ii-238

[progressi], o siano letterari e privati, o pubblici e civili, nascono

siano letterari e privati, o pubblici e civili, nascono dalla gara degl'ingegni,

, nascono dalla gara degl'ingegni, e, direi quasi, dal fregarsi e arrotarsi

e, direi quasi, dal fregarsi e arrotarsi degli spiriti. giusti, ii-113

. giusti, ii-113: questo arrotarsi e sfregacciarsi insieme che si chiama convivere e

e sfregacciarsi insieme che si chiama convivere e conversare. ojetti, 145: dopo

i sessanta lo spirito è più lucido e tagliente: ma hai da arrotarlo ogni

oro s'arruota su quella pietra, e si conosce il colore. idem, i-99

gradine, perché con esse vanno gradinando e riducendo a fine le lor figure;.

fine le lor figure;... e così poi con la pomice arrotando

: qual forza arroti i sassi, e le spelonche / con crollo formidabile tormenti,

98: queste campigiane sono ottime per archi e volte e per far pavimenti; ma

campigiane sono ottime per archi e volte e per far pavimenti; ma per quest'ultimo

ginocchia, hai voglia di spipitar paternostri e avemmarie. viani, 19-380: copertoni

, son voci nate fatte al caso, e potenti ad imprimervi l'idea e rimettervela

, e potenti ad imprimervi l'idea e rimettervela quasi sott'occhio. 6

ogni mestizia che l'opprima, / e che l'afflitta mente aggiri e arruoti.

/ e che l'afflitta mente aggiri e arruoti. salvini, 23-56: orrida

annotano. 7. intr. e rifl. agitarsi all'ingiro, muoversi

cinque canti, 3-54: come si arruota e non ritruova loco / né in ciel

faldella, iii-132: egli piangendo si anotava e frullava per il salotto come una farfalla

materiale che crolla a cascata negli abissi e l'etemo anotare dei castelli d'acciaio che

liberator vi appendo in voto, / e con ardir da cesare m'anoto / nel

., 1-30: già le setole aniccia e anuota e denti / el porco entro

: già le setole aniccia e anuota e denti / el porco entro 'l bunon.

bolle, / le larghe zanne arruota e il grifo sena. anguillara, 4-473:

anguillara, 4-473: arruotano il porcino e crudo dente. melosio, 361: qual

361: qual leone ruggirò, / e farò mutilamenti / battendo i piedi ed anotando

lioni un branco,... / e rugghia, e arrota tuttavia le zanne

... / e rugghia, e arrota tuttavia le zanne. settembrini [luciano

si sbigottisce di cinghiale o di cervo; e se un cinghiale arrota i denti contro

piatta. tombari, 2-87: arrotavano unghie e becchi sul cuoio, sugli arazzi sdruciti

baldini, 4-50: c'è modo e modo di dare a vedere la propria

di dare a vedere la propria soddisfazione e modo e modo d'anotare il dente.

a vedere la propria soddisfazione e modo e modo d'anotare il dente.

/ ché i più famosi in arme e i più gagliardi / gli hanno in contro

gli hanno in contro anotato il feno e tire. marino, 547: predace augel

tarmi, aguzza tira / del curvo rostro e de'pungenti artigli.

di furore. bocchelli, ii-60: e le mogli anotavano gli occhi, e non

: e le mogli anotavano gli occhi, e non avrebbero avuto bisogno neanche di pronunciarle

, tanto più anota la lingua, e tanto più è infame nel giudicare.

: anotano continuamente fra i denti bestemmie e corte pipe di radica. bocchelli, i-393

prendi adunque un ben anotato rasoio, e ascondilo in quella parte del letto dove

foglia] con una pezza nettissima e bianca, e fa'd'avere un tassetto

una pezza nettissima e bianca, e fa'd'avere un tassetto, il qual

per racconciarmi la folgore. non anderà guari e avrà bisogno che sia ben aguzza ed

ii-315: guardava 1 feno dell'accetta e lo lisciava con una mano: il

, luccicava. -per simil. e al figur. somma de'vizi

al figur. somma de'vizi e delle virtù, 429: più vale a

amore, che la scienzia del tagliente e anotato sermone. baldini, 4-217: tre

o quattro poliziotti con una grinta piratesca e delle facce nere e anotate che comandavano

con una grinta piratesca e delle facce nere e anotate che comandavano la diffidenza e l'

nere e anotate che comandavano la diffidenza e l'antipatia. 2. sfregato

vasari, iii-493: mattoni ben anotati e cotti. magalotti, 21-53: la

sopraffine, ridotto a perfetto pulimento, e lavorato con la ruota a ciò destinata.

che brillava così lucente sugli alberi spogliati e sulle cupole arrotate dell'osservatorio...

nel colorito diverso, derivante dai costumi e dalle abitudini, in una vocale più larga

un italiano un po'cantato, gli e aperti, gli erre arrotati.

che arruotano cortelli, forbici, cisore e cose tali: e si computano nel

, forbici, cisore e cose tali: e si computano nel lor mestiero le mote

, tasse torto, il manico, e così la cote. arrotatura,

qualche strumento arrotabile in ogni sua unica e debolissima e brevissima arrotatura, che difficultà

strumento arrotabile in ogni sua unica e debolissima e brevissima arrotatura, che difficultà è egli

. operazione a cui vengono sottoposti laterizi e lastre di pietra per costruzione, al fine

, le ruote de'gioiellieri, le mote e le centine de'fabbricatori de'grandi e

e le centine de'fabbricatori de'grandi e de'piccoli occhiali. beccaria, i-391

arrotini, sciaguratamente nominati dal piazza, e poi dal mora, erano stati imprigionati fino

... faceva sprizzare le più lunghe e dorate scintille che abbia mai visto.

/ da noi, t'è febo e 'l suo bel volto noto, / e

e 'l suo bel volto noto, / e più c'al gran veder t'è

volare al poggio, ond'io rovino e caggio. 2. sm.

ne presono, sì per la vergogna, e sì perché... per l'

grande iscandolo per la parte de'cancellieri e panciatichi, dove, per arroto,

ricciardo canciellieri. pulci, 21-12: e per arroto orlando aveva morto / nella battaglia

. varchi, 18-2-319: alla guerra e alla fame, due delle maggiori disgrazie e

e alla fame, due delle maggiori disgrazie e calamità che avere si possano, s'

vol. I Pag.699 - Da ARROTOLAMENTO a ARROVENTARE (87 risultati)

non superiore, certamente eguale all'una e all'altra di loro, cioè la peste

al papa, impetuoso nelle sue imprese, e, per arroto, di nuovo dagli

cittadini che, aggiunti ai priori uscenti e ai rappresentanti delle arti, eleggevano i

4-66: questo consiglio fu ristretto ne'priori e ne'loro collegi con piccolo numero

pagnia della madonna dell'impruncta, 41: e tutti i preti di esso piviere

tutti i preti di esso piviere e altri arroti invitati da'nostri rettori.

, che si possono facilmente arrotolare e portare in ogni parte. l. bellini

arrotolarla. il mare s'era increspato e all'ultimo orizzonte qualche spuma biancheggiò.

fascia rossa che gli pendeva dal fianco e la sventolava come una bandiera. bonsanti

: entrarono tanti giovanotti in giubba rossa e arrotolarono il tappeto che era servito ai

redi, 16-iii-152: la proboscide nera cartilaginosa e arruotolata avanti alla bocca con molti anelli

.. pareva favorita dalla gonna drappeggiata e quasi arrotolata in avanti su le gambe

.. con la gonnella tirata su e arrotolata intorno alla vita, per non sporcarsela

pugno una pertica a punta di lancia e il laccio arrotolato all'arcione. soffici,

minuti ritagli di vecchie stoffe accuratamente arrotolati e legati con un filo di refe.

se lo mise come ercole alle spalle e sparì verso la marina. baldini,

, 2-329: la spiaggia di ciottoli e di rena, dove gli piaceva camminare scalzo

gli era sembrato di scorgere del denaro e dei fogli arrotolati, forse titoli di borsa

delle labbra per la pronuncia delle vocali 0 e u e delle consonanti velari labializzate.

la pronuncia delle vocali 0 e u e delle consonanti velari labializzate. arrotondare,

di sfregare continuamente il pollice sull'indice e sul medio come un farmacista che

, arrotondando graziosamente le labbra, sorrisi e nuvolette di fumo. 2.

trecce d'acqua che levigano il selciato e arrotondano i buchi nelle scarpe di chi

palanche avrebbe parlato un po'di più e si rimproverava di non aver arrotondata la

arrotondata la grassa mercede. c. e. gadda, 3-107: bravi e

. e. gadda, 3-107: bravi e brave a metter da parte il ruspo

, non lo sono altrettanto a costituire e a serbare quell'altra dote che sta di

xi-276: domandai con precauzione: « e quali sono i difettucci degli osti? »

al cliente che sta con la ragazza e perciò paga senza fiatare, timoroso di

brutta figura *. pratolini, 8-42: e siccome non aveva nascosto d'essere stato

. si servivano di lui, vanga e zappa le sapeva ancora usare, così

più ampi, armoniosi, retoricamente costruiti e torniti. ojetti, ii-21:

schiavo d'una porta che s'apre, e con la mano che ha fatto i

59: allora io balzava allo scrittoio, e coi gomiti ben distesi e col capo

scrittoio, e coi gomiti ben distesi e col capo sulla carta arrotondava certi a e

e col capo sulla carta arrotondava certi a e certi o che empievano mezza facciata.

cifra inimmaginabile, costava tredici lire, e quell'essersi fermati alla frazione tredicesima,

giunto alla frontiera di uno stato antico e onesto. 5. rifl.

precipitata nel torrente, rotolando si arrotonda e si leviga. 6. rifl

corpo più piene, rotonde (grasse e floride). jovine, i-39:

; il corpo gli si arrotondava teneramente e il viso... acquistava splendori

guance, che aveva sempre avuto tirate e come anelanti, le si distesero e fecero

tirate e come anelanti, le si distesero e fecero floride. = deriv

ed ella stava là coi suoi occhioni chiusi e con un braccìno sporgente dalle coltri e

e con un braccìno sporgente dalle coltri e l'altro arrotondato sopra la fronte come

pascoli, 199: nella calma lucida e profonda, / nudo sul trampolino,

più soggezione, le facce sono smorte e non si sa dove guardano, i

si sa dove guardano, i re e i fanti hanno la zazzera che finisce in

la zazzera che finisce in anella arrotondate e le barbe con un riccio in punta.

solo d'un modo arrotondato di parlare e di comportarsi, d'un'educazione esteriore

stesso modo con cui si fa l'occhio e il cuore alla presenza d'uno

sorda, stizzosa; stizzirsi, arrabbiarsi (e vi è connesso il senso di

un'ira che si fa tormento interiore, e si esacerba, e non trova

interiore, e si esacerba, e non trova sfogo adeguato).

f. d'ambra, 22: e chiami, e gridi, e arrovelli a

d'ambra, 22: e chiami, e gridi, e arrovelli a sua posta

22: e chiami, e gridi, e arrovelli a sua posta. varchi,

, v-37: se alza la voce, e si duole che ognun senta, si

senta, si dice scorrubbiarsi, arrangolarsi, e arrovellarsi. buonarroti il giovane, 9-445

che erri? forteguerri, 2-9: e si affligge e si affanna e si arrovella

forteguerri, 2-9: e si affligge e si affanna e si arrovella. pananti,

2-9: e si affligge e si affanna e si arrovella. pananti, i-76:

si arrovella. pananti, i-76: e il medico non vuol ch'io m'arrovelli

paura, cessai dau'arrovellarmi con me stesso e cominciai a riscoprire il mondo.

riscoprire il mondo. -per simil. e al figur. montale, 2-79:

rovina al bosco /... / e s'arrovella al fosco / giorno,

s'arrovella al fosco / giorno, e s'indura, l'erba.

, con accanimento, con impazienza (e anche invano). negri, 2-798

: [i territoriali] ora sudano e si affannano sulle quattro pagine rituali,

casa, non resta mai di gridare e d'arrovellare altrui. tommaseo [s.

[crusca]: rispondono con parole e con modi arrovellatissimi. gelli, iii-11:

, che avevo dato di piè al cavallo e inmentre che lui galoppava, prestamente avevo

galoppava, prestamente avevo rimesso in ordine e carico il mio archibuso e tornavo arrovellato

in ordine e carico il mio archibuso e tornavo arrovellato indietro. idem, 2-55

24-32: potetti ben gracchiare, ciangolare e arrangolarmi, e mi rispose tutta arrovellata.

ben gracchiare, ciangolare e arrangolarmi, e mi rispose tutta arrovellata. buonarroti il

son donne arrovellate, / pregne di fuoco e di furore ascreo. tommaseo [s

: dicitore arrovellato, che s'infiamma e si sbraccia contro l'avversario, o contro

propria coscienza. -per simil. e al figur. buonarroti il giovane,

verso lui, con un fare ardito e con gli occhi stralunati. [ediz.

andò inverso lui con un tratto baldanzoso e con gli occhi arrovellati]. fracchia

arrovellati]. fracchia, 542: e persino le nubi del cielo, fino

cielo, fino a quel momento nere e arrovellate, si distesero. arroventaménto

fosse fatto un vitello di rame, e fosse bene arroventato per tre dì.

empierlo sarà con arroventar la palla, e poi subito tuffar la bocca del cannellino

amor vero, che s'appigliano nella pece e nel ferro, i quali però ne

ferri, come dice il comico, e martella su l'incudine.

vol. I Pag.700 - Da ARROVENTATO a ARRUBINATO (29 risultati)

si arroventò a cercare le più feroci e le più lubriche invenzioni. marotta,

poco dopo cominciarono a crepitare le travi, e le fiamme a farsi strada tra i

la figurina da mettere sulla canocchia, e con lo spiedo arroventato fanno buchi al

topo a fuggire toccandolo con la zampina e subito gli è sopra e lo addenta

la zampina e subito gli è sopra e lo addenta alla nuca. morante, 2-39

dragone avesse lo stesso viso fosco e arroventato dello sputamorti. arroventatura, sf

quell'effetto. dicesi altresì arroventilo; e se ci si volesse porre una qualche varietà

un po'meno l'opera dell'uomo, e possa dirsi di cosa che si venga

, è preso da certe caldaccie al capo e questo gli sembra un tarbullano bollente,

che senza gli zoccoli bruciava i piedi; e le passere, che varcavano le vallate

pareva che cadessero giù a strapiombo. e. cecchi, 6-335: un deserto

accade quando il ferro s'arrovescia, e per questo arrovesciamento il cavallo zoppica.

, queste scarpette sono state arrovesciate; e mostragli i becchetti, ch'erano

, s'arrovesciò la vesta in capo, e così coperta e inviluppata, si gettò

vesta in capo, e così coperta e inviluppata, si gettò nel fiume e annegò

e inviluppata, si gettò nel fiume e annegò. redi, 16-v- 105

sé violentemente l'antro del piloro, e il piloro stesso, e quasi lo

del piloro, e il piloro stesso, e quasi lo arrovescian in dentro. magalotti

cinque picciolissime foglie verdi, tre larghe e due più strette, le quali aprendosi,

gli arrovesciarono il saio sul capo, e gli buttarono addosso a secchi l'acqua verdastra

: la scatola vuota / io arrovescio e mi scola / dentro alla bocca l'ultima

sua terra la storia. arrovesci, / e spesso scambi 'l capo pel vivagno.

a terra. leonardo, 2-369: e resteralli solo il favor del vento,

gentile amadore non corra loro addosso, e non le arrovesci per terra. p.

del rosso, 1-2-61: i maschi e le femmine... si andavano a

. si andavano a guisa di satiretti e di ninfe arrovesciando l'un l'altro.

si curvava sopra, le arrovesciava la testa e la baciava. montano, 97:

testa all'indietro, chiuder gli occhi, e il suo corpo affiorare dolcemente alla superficie

minuscoli denti fra i baffi ormai pendenti e, arrovesciando la testa, socchiudeva la