pirandello, 5-707: quel palguerra accapigliandoci e stracciandoci i vestiti. moravia, da
centro, che era riuscito ad xi-195: e quando vedete per certe strade della periferia
la piccola sette o otto maschietti che corrono e si accapigliano, po « cantonner des
différents can-capitana (così la chiamavo tra me e me) s'era accapartete star sicuri
il capitano... m'accaparra subito e mi alloggiato (detto di truppe
di quelli [atomi] essere lisci e delicati, alcuni aspri e ronchiosi, alcuni
essere lisci e delicati, alcuni aspri e ronchiosi, alcuni tondi, alcuni accantonati
, edifici quadri, esagonati, ottogonati e simili. = cfr. accantonate e
e simili. = cfr. accantonate e la sua deriv. dal fr.;
dal fr.; i nn. 3 e 4 si ricollegano a cantone 4 canto
. salvini, 21-103: corre ribrezzo e tremito di membra, / ed accapacciaménto
tremito di membra, / ed accapacciaménto e sonno in testa. = comp
vengono certi concetti stravolti..., e stiamo in un certo modo stemperati,
accapannato, agg. dial. e letter. fatto a guisa di capanna
govoni, 3-122: un grano che impallidisce e matura / intorno a case accapannate /
malatesti, 80: consuma il tempo e l'opra non accapa. -scegliere
capotali, ii-72: comprai anco una mula e, acciò gli interni / pensier comunicar
seco, / l'accapai da consigli e da governi. = deriv.
la legge difende la fauna, la flora e il paesaggio, vietandovi la caccia,
la caccia, le costruzioni deturpanti, e l'accaparramento della bellezza naturale a beneficio dei
manzini, 7-87: occhi famelici e accaparranti. accaparrare, tr.
costrutto pronom.). stabilire e impegnare l'acquisto o l'uso di
coll'acca- mette con lui a cifrare e decifrar dispacci. palazzeschi, 4-299
folla fu fatta entrare [in chiesa] e vi irruppe con cieco impeto, allo
, senza citazioni, rinviando a caparrare e incaparrare', il tommaseo ne testimoniava l'
la signora toccafondi vi arrivava alle nove e mezzo in punto, e trovava il suo
alle nove e mezzo in punto, e trovava il suo tavolino d'angolo,
degnamente. accaparratóre, agg. e sm. (femm. -trice).
del pane fosse cagionata dagli ammassa- tori e dai fornai. ediz. 1840 (208
sei tagliato sul modello degli uomini accorti e accaparratori dell'altrui buon volere, non
chiedere, di servire senza servire, e via dicendo. = deriv. da
. sbozzato. accapezzatóre, agg. e sm. sbozzatore. = deriv
cavalca, 16-2-223: essendosi accapigliati, e avendosi percossi insieme due chierici, lo
con l'altro. pulci, 4-9: e il lion par che con lui s'
par che con lui s'accapigli, / e colle branche e co'denti lo roda
lui s'accapigli, / e colle branche e co'denti lo roda, / ed
, ora che hanno gastigato i cherusci e gli altri ribelli, lasciarli accapigliarsi tra
: furono più volte vicini ad accapigliarsi e a far zuffa. tommaseo-rigatini, 571:
pubblicità, è funesta concorrenza al sorgere e al propagarsi delle buone opere. nievo,
chi ne sa più di lui; e una cotal discrezione in un saputello infarinato
lettere gli accaparrava sempre più la stima e l'affetto della nonna. idem, 214
dieci per aver osato propalarne gli abusi e le arti illegali con cui si accaparravano
le arti illegali con cui si accaparravano e si fingevano le maggioranze nel maggior consiglio
era subito accaparrata la pigliarsi, e le vicine a dar loro addosso perché si
proscenio spennandosi come galletti i collari rossi e le creste bianche. alvaro, 2-140:
incoerenze, dei contrasti che s'agitano e s'accapigliano in quest'anima inquieta.
nel mio impeto una donna che correva qua e là per la stanza colle palme levate
s'intravedeva come una torma di cani e di cavalli terrei accapigliati: il mare.
mare. accapigliatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
che gli uomini golosi son disonesti, e immondi, e accapigliatoli, e detrattori.
golosi son disonesti, e immondi, e accapigliatoli, e detrattori. = deriv
disonesti, e immondi, e accapigliatoli, e detrattori. = deriv. da accapigliare
lingua toscana ma il volgo le siepi e i muli di toscana, e sfregiando
le siepi e i muli di toscana, e sfregiando le donne milanesi e titolando di
toscana, e sfregiando le donne milanesi e titolando di zughi e gabbiani i contadini
le donne milanesi e titolando di zughi e gabbiani i contadini d'intorno la città
, in cotesta accapigliatura tra il 1759 e 60, tra un nuvolo di opuscoli scagliatisi
tra un nuvolo di opuscoli scagliatisi di qua e di là, al dialogo del branda
. accappare1, tr. dial. e disus. scegliere, sepa
v.): voce d'area toscana e umbra. accappare2, intr.
il mondo. altri sempre fanno errori e mai fanno la penitenza, per quel che
cotone o di tessuto spugnoso per coprirsi e asciugarsi dopo il bagno. fagiuoli
lungo, si buttava uno scialle indosso e andava a fare una passeggiata a lenti
mia madre m'aveva aiutato a spogliarmi e, avvoltomi in un accappatoio, m'aveva
la donna disvilupparsi dall'accappatoio già asciutta e monda e tutta delicata come un alabastro
disvilupparsi dall'accappatoio già asciutta e monda e tutta delicata come un alabastro color d'
sé è di stil floreale, verde e viola. civinini, 1-143: i vecchi
vecchi infermi in pantofole, accappatoio nero e berrettino bianco a punta. boriili,
al loro casotto di legno. borges e, 2-163: un accappatoio di spugna fiorata
larghette, interamente aperto sul davanti, e che involge tutta la persona. lo vestono
le signore nel porsi alla toeletta, e gli uomini nel farsi pettinare o recidere
in candidi accappatoi si lasciavano radere. e. cecchi, 5-84: con un accappatoio
2. prov. occhio non vede e cuor non s'arrabatta: ciò che
sogliam dire, / occhio non vede e cuor non s'arrabatta, / l'affanno
* attendere con zelo a un'opera 'e * minacciare le frontiere nemiche '
se elle mordono alcuna persona, si arrabbierà e persona e bestia. campanella, 2-280
alcuna persona, si arrabbierà e persona e bestia. campanella, 2-280: i vecchi
un cane arrabbiato non solamente egli arrabbia e teme l'acqua, ma se morde
altr'uomo gli dà la stessa rabbia e lo stesso timore. -detto dell'
: or verrà il ghiotto per manicare, e arrabbierà tanto ch'egli ha il cibo
ch'egli ha il cibo che vuole, e non trova mai luogo insino che non
essendo, com'era, superba, ritrosa e forte, piena di sdegno arrabbiava di
, piena di sdegno arrabbiava di còlerà e di stizza. varchi, v-37: se
v-37: se continova nella stizza, e mostra segni di non volere, o non
, o non potere star forte, e aver pazienza, si dice: egli arrabbia
indarno arrabbia, a vóto batte, / e spande « enza prò l'ire e
e spande « enza prò l'ire e le posse. segneri, i-54: chi
laggiù più abbruciare. forteguerri, 8-24: e per la smania balza giù di letto
smania balza giù di letto, / e passeggia e s'arrabbia. baretti,
balza giù di letto, / e passeggia e s'arrabbia. baretti, i-203:
. foscolo, v-184: la rabbia e il disprezzo sono due gradi estremi dell'
; le forti disprezzano: ma tristo e beato chi non s'adira. verga,
quella sicurezza, quella disinvoltura, lo dominavano e lo facevano arrabbiare. panzini, ii-129
mi son molto arrabbiato con il ragazzo, e avrei anche dovuto bastonarlo. comisso,
65-95: trovar par che n'arrabbi: e pensa qual fai cagno, / letizia
, 5-115: intanto in far denar suda e s'arrabbia. 5.
la terra arrabbia, lavorata tra molle e asciutta e la mattina alle guaze. magazzini
arrabbia, lavorata tra molle e asciutta e la mattina alle guaze. magazzini,
calda ed asciutta molto, il grano ribolle e si perde, e fa piazze ne'
il grano ribolle e si perde, e fa piazze ne'campi, ed arrabbia.
mai il terreno che la terra bagnata e molle si rimescoli nel lavorare coll'asciutta
coll'asciutta, ché la terra arrabbia, e non vi fa mai nulla alle volte
, riardere. grazzini, 3-2-71: e giorno e notte v'arrabbian la gola
. grazzini, 3-2-71: e giorno e notte v'arrabbian la gola / con
la gola / con una sete perversa e bestiale. anguillara, 8-370: ma
: ma poi ch'insieme il sonno e 'l sogno sparse, / e sentì
il sonno e 'l sogno sparse, / e sentì quell'ardor ch'entro l'arrabbia
che in copia la vivanda apparse / e ne fe'dono a l'affamate labbia.
rabbiosamente. -all'arrabbiata: in fretta e furia, malamente, alla carlona.
la voglia tira: / vòlvose d'entomo e gira, mordenno co arrabbiata.
5. bonaventura volgar., 1-161: e vedendolo menare così arrabbiatamente e così vituperevilemente
1-161: e vedendolo menare così arrabbiatamente e così vituperevilemente, quanto dolore ebbero noi
gli moltiplicarono addosso piaga sopra piaga, e lividore sopra lividore. giov. cavalcanti
. botta, 4-319: seiimo stesso, e quel suo feroce mustafà, suo generale
lupo arrabbiato né cagna / che così morda e divori ed attosche. savonarola, iv-469
che erano arrabbiati, stringevano e'denti e fremevano. e cristo andava pur volontariamente
, stringevano e'denti e fremevano. e cristo andava pur volontariamente e prontamente alla
fremevano. e cristo andava pur volontariamente e prontamente alla croce. berni, 5-11
intorno a gradasso si pone, / e com'un cane arrabbiato l'assalta. celimi
male per spazio di quaranta giorni, e poi languiscono e strillano nel medesimo modo
spazio di quaranta giorni, e poi languiscono e strillano nel medesimo modo del cane o
strillano nel medesimo modo del cane o gatto e mordono l'altra gente, com'essi
un altro, gli dà la stessa rabbia e lo stesso furore, ché il veleno
ché il veleno trapassa col morso, e il male cresce, e rapidamente si
col morso, e il male cresce, e rapidamente si comunica il furore. carducci
ah, tu mi volevi congedare? e non sapevi che sarei diventato un cane
che sarei diventato un cane arrabbiato, e avrei morso tutti? verga, i-190:
più graffiare, mordeva come un cane arrabbiato e dovettero afferrarlo pei capelli, per tirarlo
una cagna. deledda, ii-740: e la bestia infatti sembrava arrabbiata, correva
per la stanza, con la testa alta e la coda che si sbatteva furiosa come
suolo guardando all'ingiro che pareva parlasse e domandasse perché. pavese, i-189:
[i grandi] temeano della forza e furia dell'arrabbiato e commosso popolo.
] temeano della forza e furia dell'arrabbiato e commosso popolo. cantari, 323:
, 323: pare un leon famelico e arrabbiato, / che, quando giugne nella
: con melliflue parole temperavano la furia e l'ira di quella arrabbiata gente. ariosto
17-3: quando a noi greggi, inutili e malnati / ha dato per guardian lupi
con l'unghie dispietate / l'orsa arrabbiata e cruda. baretti, i-9: ma
colui mi ha risposto in prosa, e che roba arrabbiata. manzoni, pr.
essere arrabbiato per tutta la vita; e da arrabbiato viverò. pellico, ii-55:
arrabbiatissimo, desideroso di mettere fra me e lei quella maggiore distanza che mi fosse
nieri, 345: è sempre arrabbiata e fastidiosa, che nessuno la puoi patire.
quando è arrabbiato? saba, 222: e di nuovo arrabbiata! il suo furore
nuovo arrabbiata! il suo furore / va e viene pronto. -figur.
ti danno una stretta di mano arrabbiata e cordiale come d'innamorati in collera.
. della cui arrabbiata disonestade dopo molti e molti anni se ne vergognò sì il
ogni vena sua fatt'ha digiuna, / e impresso il cor dell'arrabbiata voglia,
dicevamo, nemico arrabbiatissimo della legge nostra e de'padri,... lasciò il
tiranni, che abbruciandoli gentilissimamente al lume e insalandoli, ansiosamente se gli divorano. targioni
sta nel pigliar la penna in mano, e scriver cose che facciano ardere d'arrabbiato
da fare cogli arrabbiati del partito moderato e cogli smoderati del partito arrabbiato. pirandello,
papini, 8-71: l'enciclopedico arrabbiato e il lirico germinante che erano in me.
un giocatore, costringe a sedersi baristi e camerieri. bocchelli, 1-iii-59: al
o con sostantivi, ha valore accrescitivo e sta a indicare l'eccesso di una
, alternando ogni momento una luce arrabbiata e un freddo buio. baldini, i-241
scoperto. moravia, xi-465: tutti e due magri e turbolenti, gli occhi
moravia, xi-465: tutti e due magri e turbolenti, gli occhi lucidi, il
. cotto in fretta, con troppo fuoco e scarso unto; risecchito. -anche cotto
mal cotti ed arrabbiati / erano, e 'nsanguinavanci le mani. tommaseo-rigutini, 2014
le vivande quando son cotte in fretta e con troppo fuoco, che le brucia
, di chi è secco troppo, e quasi più che magro. 7
: io farò la terra fruttifera, salata e arrabbiata per la malignità...
del sec. xv, ostile ai medici e al savonarola. savonarola, iii-502:
savonarola, iii-502: dicevano quelli scribi e farisei, cioè gli arrabbiati di quel
arebbono voluto, per vendetta dell'offese passate e sicurtà dello stato presente procedere contra le
presente procedere contra le facilità de'medici e contra il sangue de'seguaci loro, furono
. poteva intrattenerne assai dei giovani, e di molto maggior qualità, che non erano
.. procurate il biasimo de gli altri e la vostra vergogna. menzini, 5-64
mi facea scolar di scaramuccia, / e non mi tapinava ragazzetto, / arrabbiatel che
formata, il diminutivo, il vezzeggiativo e l'arrabbiatuzzo di rabbia d'amore.
lui il frate, sì 'l teme e non vuole, ma schifalo, e dice
teme e non vuole, ma schifalo, e dice che viene per torregli il suo
dice che viene per torregli il suo e per arraffare. sacchetti [crusca]:
per arraffare. sacchetti [crusca]: e così ciaschedun di ruffa in rafia /
sempre arraffa. settembrini, 1-204: e mentre le fiamme uscivano dei balconi,
uscivano dei balconi, nel cortile soldati e lazzari arraffando si spartivano biancherie finissime.
papini, 20-13: una canaglia avventuriera e fortunata aveva arraffato, a prezzo di stragi
continua per arraffare il potere tanto necessario e desiderato, e toglierlo agli altri. calvino
il potere tanto necessario e desiderato, e toglierlo agli altri. calvino, 3-48
arraffa arraffa: come grido di guerra e di saccheggio. - anche sm.
abbracciare i figliuoli... arraffato, e dove si giustiziano gli schiavi ammazato da
in inferno si taglia, squarta, arraf&a e impicca né più né meno come fate
ha fatto le mane a uncini, e vuole vivere di ratto, ognora pensa
sotto i piedi, arragazzarci / e farci gioco al vulgo? =
marino, i-22: costui spasseggia grave e sputa tondo, / arragliando com'asino
tr. (arramàccio). ant. e dial. trascinare qualche cosa sulla
). arrampare, intr. e rifl. ant. arrampicarsi.
rampante a un monte, a un albero e simili. = deriv. da rampa
facile a mio fratello fare il passo e così conquistare la sommità dell'olmo, che
mai esplorato, per esser alto di palco e poco arrampica- bile da terra.
gli animali), con le mani e coi piedi (gli uomini). -
per natura forte, con istrette imboccature e ripide, che si trovarono senza difesa,
ripide, che si trovarono senza difesa, e pure vi volle del buono ad arrampicarsi
un masso colla sciabola alla mano, e rimontato a cavallo sostenne per qualche tempo.
396: arrampicare è proprio dei gatti e di altri animali simili, che salgono
giorno per avere un po'd'aria e di luce, arrampicatomi con le mani e
e di luce, arrampicatomi con le mani e coi piedi per certi buchi che erano
. idem [luciano], ii-3-52: e vanno appena arrampicandosi per greppi e per
: e vanno appena arrampicandosi per greppi e per isdruccioli, e talvolta fanno
appena arrampicandosi per greppi e per isdruccioli, e talvolta fanno giù un capitombolo.
mi arrampicai fin sul dorso della bestia e colui mi aiutava con una mano,
ragazzini] si arrampicavano come scimmie, e gli alberi erano spogliati. deledda,
gattino gli si era arrampicato sulle spalle e gli leccava le orecchie, dandogli un
d'india... sorgevano sui ciglioni e s'arrampicavano sulle chine. paolieri,
, 2-80: dormiva sotto le stelle e si arrampicava sui pini a togliere i nidi
dalla sedia dove stava a sonnecchiare; e, come faceva sempre, tremando tutta
tutta, mi s'arrampicò sopra le spalle e cominciò a leccarmi il collo. comisso
le frutta prendemmo in affitto i frutteti e ci si arrampicava a mangiare frutta ogni
, 5-54: pulì in fretta le bestie e poi si arrampicò nel pagliaio per la
arrampicava su per gli alberi da frutta e coglieva bacche acerbe. 2
2. per estens. salire con agilità e lestezza su per un luogo erto e
e lestezza su per un luogo erto e scosceso; raggiungere con fatica un punto
scale / arrampica qual puoi; / e fa'gli atrii e le sale / ogni
qual puoi; / e fa'gli atrii e le sale / ogni giorno ulular de'
/ in che i pastori / con capre e pecore / arrampicandosi, / trovan sentiero
i-203: ci partimmo da casa, e su su pedetentim e mezzi addormentati ci
partimmo da casa, e su su pedetentim e mezzi addormentati ci arrampicammo per quei soliti
arrampicarsi leggermente pei sassi... e sparire nel buio. pascoli, 565:
; / che tra i faggi piccolo e nero / si vede e non si vede
i faggi piccolo e nero / si vede e non si vede più. d'annunzio
d'annunzio, iv-2-24: egli si alzò e si arrampicò per la scala di legno
sull'aia, pareva infilata nello stollo, e da toccare arrampicandosi in cima al pagliaio
/ arrampicandosi nere al declivio / verde e al docile colle. verga, i-355
ruote, ma poi domanda l'aiuto e va per mezzo di una ruota dentata
, si dimena da tutte le parti e talora si ritorce come a volersi mordere la
ii-80: di danari n'ho guadagnati assai e n'ho spesi assai, sicché non
anch'essi si sono arrampicati mediocremente bene e non hanno gran bisogno di me.
sf. l'arrampicarsi; salita erta e faticosa. 2. figur.
riuscito a raggiungere un punto elevato (e vi si mantiene con sforzo e fatica)
elevato (e vi si mantiene con sforzo e fatica). e. cecchi
con sforzo e fatica). e. cecchi, 6-279: sembravano marinai arrampicati
, stretta tra le propaggini del libano e il mediterraneo. e. cecchi
del libano e il mediterraneo. e. cecchi, 6-228: si svoltava in
vulcano. arrampicatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
, 10-20: pur, grazia del martello e degli sproni, / tentenna tanto,
5-151: così come si trovava, spettinata e in pantofole, la locandiera, si
arrancando affannosamente per il vicolo delle stalle e per gli scalini che conducevano alla grotta
alla grotta. moravia, xi-334: e ricapitai al negozio perché mi piaceva guardarla
fi banco con la gamba più corta e tirava giù la roba dai cassetti troppo
ricciardetto era a ganellone a'fianchi / e col cavai lo seguia a tutta briglia:
lezza, calcagna, / misericordia! e volta largo a'canti. aretino,
dietro al secondo / ordin del bisognoso e vii codazzo. carducci, 505: come
carducci, 505: come attratti i cavalli e le persone / ne la plumbea d'
arrembando ed arrancando per gli spazi sordi e bigi / marcian con le immote insegne
troppo alto di stanghe per lui, e gli pesava tutto sulle spalle, sicché
dietro. d'annunzio, iv-2-238: e l'idiota nuotava come un cane,
l'idiota, arrancavano lungo la sponda e imperversavano. ojetti, ii-216: la
la ripida cordonata dai mattoni a spiga, e poggia a ogni passo la mano sulla
, che par ferita, è rimasta indietro e affanna e arranca su quelle zampine di
par ferita, è rimasta indietro e affanna e arranca su quelle zampine di seta.
mi si confuse; tuttavia distinguevo la luce e arrancavo a lei su per l'erta
veggonsi] / arrancar per le biade e pe'canneti. redi, 16-i-27: passavoga
597: sbattuti dalle onde, arrancando e bestemmiando, cercavano di portarsi a ridosso
, la donna stava raggomitolata, triste e sola. = di etimo incerto;
, col senso di 'sbandare 'e * camminare tortuosamente '(forse dal fr
a un tratto udissi un gran gridare e un fracasso come di voga arrancata e
e un fracasso come di voga arrancata e di rematori. d'annunzio, iii-2-31:
. ventiquattro remi / per banda, e voga arrancata. arrancato2 (part
mano reggeva la città di genova, e nella destra teneva una spada ignuda arrancata
. l'arrancare continuato, abituale (e implica un'impressione di goffagine, di
un'impressione di goffagine, di confuso e convulso affanno). slataper,
1-21: il mare schizza di gioia, e spuma. ché fi mare non ama
dei vecchi. arrandellare (ant. e dial. arrendellare), tr.
gli sia arran- dellata la testa; e così fu fatto, e con tanta crudeltà
la testa; e così fu fatto, e con tanta crudeltà te, che tutta
berni, 20-2 (ii-141): e con una vitalba cinta stretta / arrandellarsi
fece conficare la celata in capo, e arrandellare un'armatura indoso. b
b. davanzali, i-235: e caduto e boccheggiante, fu da'famigli
b. davanzali, i-235: e caduto e boccheggiante, fu da'famigli di peso
famigli di peso portato in carcere, e già freddo arrandeila togli la strozza.
in arco, che serve per strignere e serrar bene le funi, colle quali
37: col tinaie / crespatello, e lo scheggiale / che 'l bel fianco le
la mia coda sia un bastone, e che io el voglia arrandellare. pulci
. idem, 5-52: quel maledetto e ruvido e salvatico / ed aspro più
idem, 5-52: quel maledetto e ruvido e salvatico / ed aspro più che 'l
18-6: prende l'altro nel petto, e l'arrandeila / in mezzo alla città
/ lo ghermì come un pollo, e a spento lume / lui col cavallo arrandellò
nel fiume. forteguerri, 6-62: e teme, ch'alia fin non l'arrandeili
l'arrandeili / per la finestra, e affatto la sfragelli. 4.
259: mi arrandeilo dalla mattina alla sera e faccio della mia vita torchio per mangiare
354: guarda lì come si strapazza e come s'arrandeila la su'vita! e
e come s'arrandeila la su'vita! e quando si pensa di godere? quando
de'ciechi, ma più corto, e se ne servono i facchini per avvolgere
se ne servono i facchini per avvolgere e stringere le funi con cui legar le balle
quando io era nella pregione del sasso, e tutto dì guasto e molestato della persona
del sasso, e tutto dì guasto e molestato della persona e collato, arrandellato
tutto dì guasto e molestato della persona e collato, arrandellato la testa. vasari
: nel corpo del quale, arrandellato e stretto con funi alla colonna, pare che
civetta aveva arranfato uno di loro e se lo portava via ridacchiando lungo il via-
faceva per lui condizioni specialissime, dilazioni e arrangiamenti sui conti. 2.
fu abboccato da altri popoli italiani, e anche da'toscani, sostituendolo ai verbi
nel proprio, come nel figurato, e più spesso in questo. panzini, iv-37
questo. panzini, iv-37: arrangiare e arrangiarsi e anche rangiarsi: termine volgare nel
panzini, iv-37: arrangiare e arrangiarsi e anche rangiarsi: termine volgare nel senso
senso di accomodare, acconciare, con varie e note estensioni di significato; approfittarsi.
2. mettere insieme alla bell'e meglio; rubare. -al figur.
, bastonare. 3. rifl. e recipr. mettersi d'accordo, giungere
arrangiatevi, figli miei; ognuno per sé e dio per tutti! peggio per chi
s'arrangia », figlio mio, e come càpita càpita. silone, 5-43:
ricca, almeno così si diceva, e adesso si arrangiava con le carte e
e adesso si arrangiava con le carte e la lettura della mano. calvino, 3-75
invito, dato a chi chiede aiuto e consiglio, a trarsi d'impaccio da solo
rassettato, accomodato; messo insieme alla bell'e meglio. baldini, i-136
baldini, i-136: stupore dolore e rassegnazione erano appena i colori mal arrangiati
, v-37: se alza la voce, e si duole che ognun senta, si
senta, si dice scorrubbiarsi, arrangolarsi e arrovellarsi; onde nascono rangolo e rovello
arrangolarsi e arrovellarsi; onde nascono rangolo e rovello. mattio fr arnesi, ii-2-118:
. ché la sua boce è arantolata e roca. manzoni, pr. sp.
parola gli usciva arrantolata dalla gola, e smozzicata tra'denti. idem, pr
i-112: prima si sente un respirar grosso e frequente,... poi un
... poi un gemir sordo e arrantolato. = deriv. da
[della gelosia della moglie], e non si correggeva, arrapato dietro tutte le
correggeva, arrapato dietro tutte le serve e le cuoche che bazzicavano al forno.
marrini, 1-90: la nostra plebe e i contadini, per timore di
, se contraddette un po', s'arrapinano e danno in ismanie. 2
arrapinandosi col lavoro dalla mattina alla sera e spesso anche la notte, raccapezzano.
chi si buttava via come un disperato e si arrapinava strappandosi i capelli. viani
/ ch'arrapina il cristianello, / e ronzandogli nel petto / gli scombussola il
rabbia alla quale son fomite passioni abituate e cupe *. arrapinato (part.
mele, / che tu siei sì caparbia e arrapinata. tommaseo [s. v
egli teneano consiglio, i cavalieri uncinaro e arrapparo la preda. ottimo, i-512:
la preda. ottimo, i-512: e pazzo seguita la fuggente moglie, come fiera
moglie, come fiera selvatica, e del seno della madre arrappa lo ridente learco
seno della madre arrappa lo ridente learco, e due e tre volte a modo di
arrappa lo ridente learco, e due e tre volte a modo di rombola il volge
che l'uomo muoia siccome e'può, e ch'egli arrappi ciò che truova in
ciò che truova in tal caso: ingiusta e oltraggiosa cosa è a morire di cosa
cosa è a morire di cosa tolta e arrappata, ma morirne è bella cosa
ove 'l villan arrappa / il vostro e 'l suo, e poi si fa bugiardo
/ il vostro e 'l suo, e poi si fa bugiardo. capellano volgar.
suo odore [dell'elefante], e posandolisi adosso quello arapa la pelle e
e posandolisi adosso quello arapa la pelle e ficca'le pieghe strette, l'ucide.
volgar., 3-167: ingiusta e oltraggiosa cosa è a morire di cosa tolta
oltraggiosa cosa è a morire di cosa tolta e ar rappata. capellano volgar
si studia d'arrappare tutte cose, e arrappate non pensa di voler servare
sp., 14 (252): e subito alzatosi, e acchiappatolo per una
(252): e subito alzatosi, e acchiappatolo per una falda del farsetto
[ediz. 1827 (253): e tosto levatosi, e arrappatogli una
(253): e tosto levatosi, e arrappatogli una falda del farsetto,
]. arrappatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
1-216: l'arrappatore mena i carri; e chia mando i nomi di
: così fusa non si naspa, / e tal arraspa che niente acquista.
arrata, sf. ant. e dial. arra, caparra.
eccitante (in senso erotico). e. cecchi, 1-87: mi confidarono tutt'
confidarono tutt'altra lezione, più mossa e arrazzante per cui si vedeva la biancheria di
la biancheria di teresina andare all'aria e venir fuori le gambe. arrazzare,
lido. 2. intr. e rifl. prendere fuoco. -per estens.
, risplendere. 3. intr. e rifl. dial. eccitarsi sessualmente.
/ arrecante, di forme illustre e gaia. arrecare, tr.
i-136: arrecami della cacciagione tua, e fa gli cibi acciò eh'io ne mangi
acciò eh'io ne mangi... e va alla greggia, e arrecami due
.. e va alla greggia, e arrecami due capretti. boccaccio, 1-439:
, 1-439: vestito di bianchi vestimenti e sottili, si fa arrecare un ramo
fa arrecare un ramo d'ulivo, e salito a cavallo, con quello in mano
par ch'io v'arreco da bere e mangiare? storia di fra michele, 38
? storia di fra michele, 38: e, dopo queste cose, fue arrecato
cose, fue arrecato dal notaio il calamaio e la penna e 'l foglio. bisticci
dal notaio il calamaio e la penna e 'l foglio. bisticci, 3-18: fece
il tributo / con l'arme; e 'l mondo è con seco venuto.
ora da sputare, da tossire, e più da starnutire. panzini, ii-118:
: è prima necessario vedere donde dante e gli primi scrittori furono, e se essi
dante e gli primi scrittori furono, e se essi scrissono nella lingua patria o
in queste contrade ed arrecare melliflua vita e dolci costumi. boccaccio, i-445:
dopo i loro spazii, trapassano, e titano, venuto nell'aurora arreca il nuovo
, che il potere i pensieri suoi apertamente e variamente mandare in luce, io so
dal toscano ciò si fa con interezza e splendore. galileo, 410: due sole
il tasso poi arrecò tutte le belle parole e l'infilzò con l'ago. marino
occhio, com'ape suol, che coglie e prende / i più soavi fior leggiadra
prende / i più soavi fior leggiadra e lieve, / scegliendo il bel, che
, / a l'interno censor l'arreca e porge. magalotti, 21-137: non
. averne una parte al tutto taciuta e quell'altra in modo brevemente descritta,
bembo, 1-17: tutti i beni e tutti i mali che possono agli uomini
o dolore, sono di tre maniere e non più: dell'animo, della fortuna
non più: dell'animo, della fortuna e del corpo. guicciardini, 101:
del corpo. guicciardini, 101: e però vedete quanto le congiure sono pericolose
agli occhi la marina, le colline e una regione grandissima, sì arreca medesimamente grandezza
davanzali, i-205: a me vergogna e a seiano odio fosse per arrecare. galileo
arrecare. galileo, 533: e se io avessi tenuta continuamente quella medesima
tenuta continuamente quella medesima penna in mano e solamente l'avessi talvolta mossa un dito
arei io arrecata a quel suo principale e lunghissimo tratto? forteguerri, 4-31:
arreca oltraggio, / ma l'ire ammorza e seco si trastulla. lambruschini, 1-82
sicure dell'arte, che l'osservazione attenta e perseverante può sola arrecarci. cattaneo,
del danno che il monopolio olandese arrecava e al commercio della china e del giappone
olandese arrecava e al commercio della china e del giappone. giusti, iii-322: io
io sono incomodato fortemente dalla solita tosse e ho estremo bisogno di premunirmi con ogni
che soltanto ora ella scopriva irrimediabilmente mancato e di cui nessuna emozione la poteva compensare
2-203: mi sembrava che il domani e ogni altro giorno a venire fosse per
per se stesso una sorpresa festante, e potesse arrecarmi dei misteri di felicità.
]: tutta l'arrecò a sé, e da questa parte fu passionato senza misura
a sé arrecare, ma è arroganza e sconvenevole presunzione. b. giambullari,
, / ch'ella sia tanto rigida e voltabile, / or questo sol dal mio
: la qual cosa l'angelo si puote e debbe arrecare a grande disonore. caro
a grande disonore. caro, 15-i-246: e poi si vantano di pensare all'utile
., 16-15: sì li arecò umili e mansueti dalla fierezza e dalla crudeltà che
li arecò umili e mansueti dalla fierezza e dalla crudeltà che aveano. cavalca, 4-150
della cerbaia] fiorini settemila d'oro: e 'l comune si fermò a sei;
'l comune si fermò a sei; e 'l conte non vi si volle arrecare.
crusca]: in un'ora distrussero e arrecarono a niente la città. giov.
m'ha arrecato a nimico la fortuna e gli uomini. idem, 351: ma
borghini, 4-389: era cosa oltreché inumana e troppo fiera d'arrecare a'diserti,
bertuccia, /... / e da una gazzerotta addomandata, / com'ella
non tieni altro modo circa allo spendere e al tornare a casa, io rivorrò
arrecosselo in collo. ariosto, 11-20: e se l'arreca in spalla, e
e se l'arreca in spalla, e via la porta, / come lupo talor
, 429: erano spesse volte ammoniti e ripresi dal vecchio padre, che arrecatoselo
eccezione. arrecatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
detta madonna dell'impruneta, 39: e se l'arrecatore dicesse che servisse alle messe
rossi amorin. monti, x-2-126: e qual tra vili / minuti augelli piomba la
ne era andata nell'arredamento della casa e nel viaggio di nozze. 2
, tr. [arrèdo). scegliere e disporre artisticamente gli arredi (mobili,
ricco letto ivi entro, con ricche e nobili coverture di seta. imbriani,
ii-717: arredare una casa con mobili e oggetti antichi o imitati dall'antico non è
programma minimo: avremmo arredato quella stanza e io mi sarei fatta un poco di corredo
. * rètlis * consiglio, previsione 'e poi * provvigione '): cfr
deledda, ii-1081: quella grande camera alta e nuda arredata solo di un piccolo letto
nuda arredata solo di un piccolo letto e di un cassettone gobbo con uno specchio
comodino. arredatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
. 3. chi provvede alla scelta e alla sistemazione degli arredi per una determinata
arredi. b. davanzali, i-142: e qual'era la più appariscente di ricchezza
palagio, arredo, più avea rinomo e seguito. de rossi, iii-344: corrono
/ dai ricchi alberghi i preziosi arredi. e. visconti, conc., ii-640
cavalli, le gemme, gli arredi, e i metalli preziosi. man
nuora / venga a mutar le imagini, e gli arredi. d'annunzio, iv-2-464
, saltare oltre i mucchi dei cadaveri e degli arredi. panzini, ii-208: quanto
ogni tanto i tuguri invasi dalle acque e a rifugiarsi sull'argine coi loro arredi
nel quale potei a poco a poco discernere e lo stelo di un candelabro e la
discernere e lo stelo di un candelabro e la raggiera d'un ostensorio e la
un candelabro e la raggiera d'un ostensorio e la gobba d'un turibolo. con
da quello splendido ammasso gli arredi maggiori e minori da disporre in fila. un
mezzo; poi un candeliere a destra e un candeliere a sinistra; poi un paio
arredi [o tósca musa]: / e infantocciata come tu ti vedi; /
[i baroni] forniti di molti cavalli e di ricchi arredi e di nobili robe
di molti cavalli e di ricchi arredi e di nobili robe... con molta
, i-450: nobilissimi arredi da donne e da uomini portarono nel monistero; cinture,
borse, ghirlande, coltella, spade e lancie. fiacchi, 198: vi
vi conobbi in altri arredi, / e in più misera fortuna: / foste
, ed io vi diedi / molto tempo e cibo e cuna. 3. marin
io vi diedi / molto tempo e cibo e cuna. 3. marin. attrezzatura
alla loro galea vele di panno nero e tutti gli arredi neri. marchetti, 2-221
agl'imperiti / esser paion le navi, e con infranti / arredi premer di nettuno
con gli alberi giù sradicati dal vento, e tutti i suoi arredi primitivi, i
suoi arredi primitivi, i boccali verdi e i cestini che odoravano di pesce.
14-63: la tavolozza, rossa di lacche e cinabri, sembrava uno scudo insanguinato,
cinabri, sembrava uno scudo insanguinato, e l'arreggipolsi una lancia in resta.
comp. dall'imp. di ar regger e 'reggere * e da polso (v
. di ar regger e 'reggere * e da polso (v.).
dopo averla abbordata, per invaderla e impadronirsene con combattimento a corpo a corpo
quelli che amano / morso di ràffio e taglio di bipenne, / urto di rostro
di bipenne, / urto di rostro e salto d'arrembaggio, / rombo di fionda
salto d'arrembaggio, / rombo di fionda e sibilo di strale. idem, iii-2-174
a sé col gesto della grande lama e col grido dell'arrembaggio. panzini, ii-631
repubblica di lucca, proteso contro genova e pisa. spenti i bagliori degli arrembaggi
di più o men forza per prendersele; e anco di donna, che vogliasi conquistare
primi a metter piede a bordo, e vanno su quella passerella in salita alla
su quella passerella in salita alla rinfusa e a spintoni, poveri e ricchi, come
alla rinfusa e a spintoni, poveri e ricchi, come una turba rivoluzionaria andrebbe
un edificio da fracassare. c. e. gadda, 463: un arrembaggio stradale
, tr. [arrèmbo). abbordare e assaltare una nave nemica, andare all'
sorgeva sopra il mare / in sangue e in fuoco un sol clamor selvaggio /
« arremba! arremba! » e ne tremava il mare. idem, iii2-
strinata proda / le navi di cartone e dormi, / fanciulletto padrone. =
quella raffrescata in poi, arrembò, e a venderlo non c'è da prenderne un
, 505: come attratti i cavalli e le persone / ne la plumbea d'un
/ arrembando ed arrancando per gli spazi sordi e bigi / marcian con le immote insegne
cominciò ad arrembare alla sua maniera approssimativa e impaziente attorno alle robe sue, da
impaziente attorno alle robe sue, da giorni e giorni neglette. faceva pacchi, ravvolgeva
sbasandosi: crollava giù a tratti e a scosse; che facevano dare un lungo
, appoggiarsi: vive in qualche dialetto. e dall'appog- giare tavole o la
. che ha le gambe indebolite (e gli si piegano sotto); che
là trotta alla zuffa / sul pegaso arrembato e co'frasconi. nieri, 429:
governo,... pareva arrembata e tirava alla stracca. panzini, i-142:
, i-142: il cavallaccio fuggiva sbrigliato e arrembato con fragore di sonagliere. ojetti,
! ». -per estens. e simil. giusti, ii-237: il
, bolso, arrembato, col tiro secco e anco collo spavento. viani, 14-465
quasi arrembato il passo, impoverita e come arruffata. 2. figur
, spossato. giusti, 2-157: e voi,... / padroni idrofobi
/ bestia esemplare. nievo, 80: e trovava matteo colla sua lingua sporca e
e trovava matteo colla sua lingua sporca e la gaetana col polso arrembato in onta
inermi. i armateli per cozzo e per arrembo. = deverb.
veramente da arena dovrebbe naturalmente discendere arenamento e non arrenamento', ma siccome piacque a'
comincia un'opera con grande ardore; e poi vengono gli arrenamenti; o per non
il nostro è secolo di corsi impetuosi, e però d'inaspettati arrenamenti.
i quali a gara cercano d'interrarli e riempirli; uno si è il terreno
ed il fango che vi portano tanti fiumi e torrenti, l'altro è il mare
rocchi vi spinge tanta terra e rena, che non solo ammassa quegli
che non solo ammassa quegli argini lunghi e traversi, che si chiamano cavalli,
arrenare ed interrare gli stessi porti, e turare le bocche del lio.
piperini] quando siano battuti col ferro e non arrenati con rena o sasso di tufi
il pavimento si lavasse con rannata calda e si arrenasse. 3.
arrenare coloro che reputan savi, arrenano e fermansi. varchi, v-57: d'uno
distesa, o recitare un'orazione, e poi temendo o non si ricordando si ferma
o incagliare. fagiuoli, 7-249: e poi io entrerei nell'un via uno
entrerei nell'un via uno, / e non uscire'a bene; ond'è ch'
, iv-98: i rovesci di spagna e la mancanza di marescalchi da parigi hanno
sembrano presi da timidezza, s'arrenano, e raggiungono l'acqua salsa di nascosto,
posto subalterno, tra il niuno studio e l'incapacità d'ogni altro me- stiero
.. lo facevano morir di fame e discreditato. manzoni, pr. sp.
compratore il doppio che all'erario, e costava triplicato ai tributari. -redditi
cui una persona si impegnava all'amministrazione e alla gestione di beni o affari altrui
difende da'colpi del demonio, della carne e del mondo,... arrenderebbe
mi difenda! pulci, 12-62: e cadde per dolor giù dell'alfana, /
cadde per dolor giù dell'alfana, / e disse: -io mi t'arrendo,
di padroneggiare la città dalle alture occupate e ridurla, strema com'era di vettovaglie
. ant. cantari, 320: e, non avendo più nessun ricetto, /
persone. g. villani, 8-21: e tanto stette l'oste all'assedio,
difesa, non potevano far accordo; e perciò intimò loro si arrendes
; colpa non mi difendo, / e 'nver l'amore non fo'difensione.
s'arende, / ma qual s'aiuta e defende, / poi dentro e de
s'aiuta e defende, / poi dentro e de for tanto assalto tene. iacopone
vecchio non s'arrenda a troppo riposo e a pigrizia. passavanti, 18: onde
di dio, ma protervamente lo contasta e spregia. a. pucci, ix-388
. a. pucci, ix-388: e quando pur d'amor è saettata / ella
amor è saettata / ella s'arrende e viensene alle mura, / ancor se fusse
[la fortuna] non cura / e che a'suoi gravi assalti non s'arrende
voglio ancora arrendere, che fra voi e s. m. non abbia ad essere
d'animo, mai non s'arrenderà, e sempre infino a l'ultimo giorno della
3-296: una regione ricavata dal gusto e dalle maniere de'pittori è troppo sottile,
è troppo sottile, direte voi, e forse anche troppo incerta, perché ci si
supporre nell'uomo che pecca la volontà piena e deliberata del male. giusti, ii-280
giusti, ii-280: saranno quattordici mesi e più che io combatto colla nausea, e
e più che io combatto colla nausea, e a forza di giocare di scherma,
arrendersi, tutte le umiliazioni, i disagi e le amarezze, anche la fame;
si arrènda. lippi, 6-8: e chi ha bisogno, si suol dir,
, 62 (102): si vergognaro e videro bene ch'elle aveano perduto l'
onore di questo mondo: arrendersi monache e fecero un monistero. -rendersi in
195: se vai, meo sire, e fai dimoranza, / ve'ch'io
dimoranza, / ve'ch'io m'arendo e faccio altra vita, / già mai
2-305: non si piega il ginocchio e non s'arrende, / ché già indurato
/ ché già indurato ha il nervo e la giuntura. soderini, i-73: i
strini... nuocono alla vista e fanno le giunture difficili all'arrendersi.
. landolfi, 1-89: il collo cedeva e s'arrendeva come il resto del corpo
10-147: veggiamo che la cosa molto arida e dura non s'addolca e diventa arrendevole
molto arida e dura non s'addolca e diventa arrendevole, se non stà molto
è un poco meno arrendevole il leccio e l'agrifoglio e la sfiocina, ma con
meno arrendevole il leccio e l'agrifoglio e la sfiocina, ma con la pazienza
ogni altro la piega che altrui vuole e si arrendono a ogni guida. tasso,
] / con usata di guerra arte e ragione; / ch'ovunque la gran trave
si tende, / cala fasci di lana e li frapone: / prende in sé
: / prende in sé le percosse e fa più lente / la materia arrendevole e
e fa più lente / la materia arrendevole e cedente. carletti, 106: perché
sono [i vinchi] tanto forti e arrendevoli, è proibito sotto pena di scomunica
bello della vite è dove ella gitta e spande i tralci; o scapigliati con una
una certa maestosa incoltezza, o intrecciati e disposti comunque il voglia la mano,
, ma è sempre d'una arrendevolissima e cedente membrana. salvini, 40-87:
, che riceve più forme, impressioni e moti: ramo flessibile; cera arrendevole
sferzata, spesso colla punta più sottile e arrendevole, il vischio, fingendo di
. o. rucellai, i-374: e perché essa [la lingua] sciolta
perché essa [la lingua] sciolta e libera e ad ogni forma arrendevole e per
[la lingua] sciolta e libera e ad ogni forma arrendevole e per ogni verso
e libera e ad ogni forma arrendevole e per ogni verso si è,.
fatto di snodare sì ben la favella, e... articolar le parole,
formandosi per li stretti canali dell'epiglottide e. sì per la volta della gola e
e. sì per la volta della gola e del palato la voce e 'l risonamento
della gola e del palato la voce e 'l risonamento. foscolo, ii-2-10: come
: come astraerle [le idee] e preservarle se non con un segno stabile ed
. giamboni, 71: va innanzi e addietro all'altrui volontà, perché paia
altrui volontà, perché paia arrendevole; e niega e confessa, e loda e
, perché paia arrendevole; e niega e confessa, e loda e biasima al
paia arrendevole; e niega e confessa, e loda e biasima al piacer delle genti
e niega e confessa, e loda e biasima al piacer delle genti. della casa
genti. della casa, 617: e se nella mia fanciullezza, quando gli animi
miei costumi, forse alquanto naturalmente duri e rozzi, e ammollirli e polirli, io
forse alquanto naturalmente duri e rozzi, e ammollirli e polirli, io sarei per
naturalmente duri e rozzi, e ammollirli e polirli, io sarei per avventura tale
te. tasso, 4-78: o germano e signor, troppo tenace / del suo
/ s'al consenso comun che brama e prega, / arrendevole alquanto or non
1-107: ridurre i giovani poco arrendevoli e turbolenti ad una sempre crescente docilità.
arrendevoli a lasciarsi provare il lor diletto e spezialmente quello che altri cogli occhi suoi
lagrime né di sospir fosti vaga, e continuamente a'prieghi pieghevole e agli amorosi
vaga, e continuamente a'prieghi pieghevole e agli amorosi desidèri arrendevol fosti. bembo,
1-47: da natura più inchinevoli solete essere e più arrendevoli agli assalti d'amore,
ottimamente qual sia la mia natura, e come pieghevole a'piaceri, ed arrendevole
a rallegrare il mare entro la insenatura, e la goletta offriva la prua slanciata e
e la goletta offriva la prua slanciata e fine a quelle brevi onde leste ed
coll'evidente studio di speculare sulla noncuranza e l'arrendevolezza di chi ha in cuore
senza resisterle, anzi la seconda spontaneo e quasi volonteroso. mazzini, ii-53: gli
vita passa nel quietismo il più borghese e nella arrendevolezza la più femminea. moravia
-iron. nievo, 133: e quanto al lasciarsi convincere... aveva
ad abbandonarsi. foscolo, v-56: e nel guidarla [la dama] io sentiva
l'opera compiuta, trascendendo l'impressione passeggera e momentanea, piglia posto tra le creature
una donna » poteva intuirne l'arrendevolezza e cogliere il segno della sua predestinazione.
certuni che si sono scroccata fama di fermi e costanti, non sono che arrendevolissimamente volubili
altra maniera [di tradurre] letterale e testuale che io più volentieri seguo, e
e testuale che io più volentieri seguo, e che ho sopra tutte l'altre prescelta
sopra tutte l'altre prescelta per la fedeltà e per l'arrendibilità in un certo modo
per l'arrendibilità in un certo modo e cedevolezza di nostra lingua, si dà
cominciò guerra, prese con grande cura e sollecitudine ad apparecchiare tutte cose. boterò
, massimamente con legne di ginepro con carta e arrènico, guarisce i mali del medesimo
, riposare. sannazaro, 8-130: e se 'l cor misero / non può gioir
pass, di arrendere), agg. e sm. che si è consegnato
, arresi a boville come dicemmo, e altri cercati per la città ed'intorno,
ed'intorno, furon quivi condotti quasi ignudi e messi indisparte. vico, 443: gli
poltrona del salotto dove si trovavano; e balbettava. così arresa, tutta dipinta
arresa, tutta dipinta in volto, e stravolta, le fece subito pena.
per cui tutto / brucia, si strugge e toma al suo principio.
in mezzo a tanti / perigli di cadute e di percosse, / e fra tante
di cadute e di percosse, / e fra tante cagioni / d'arrestamenti. botta
disus. arresto, sequestro. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze
era fra l'università de'nostri mercatanti e coloro che dimandano. guicciardini, i-210
di toscana, 6-190: s'intenda essere e sia [ogni persona] nel tempo
nel tempo della fiera... libera e franca con amplissimo salvo condotto così in
il gesto con uno sguardo impercettibile, e gli passò vicino senza fissarlo. d'annunzio
arresta i passi, o pellegrino, e intento / in mille guise il bel limpido
l'acqua in un tempo, il vento e la tempesta, / ne gli occhi
a i franchi impetuosa fère; / e l'improvvisa violenza arresta / con un
vedovella di por freno a traiano, e d'arrestarlo quando egli già per andar
per andar a la guerra spingeva il cavallo e moveva l'esercito. l. casaburi
. pananti, i-83: mi arresta e dice: quando siete giunto?
amico della terra che smusa il mare e arresta i fulmini. buzzati, 4-45:
l'avergli il loro avversario fatti arrestare e ritenere in giudizio, fu cagione che non
rovinò. l. salviati, 19-76: e lo stimo un laccio tesomi / dalla
salvini, 31-74: tosto arrestarono abrocome, e legato lo mandarono a quello che in
ii-10-162: son prossimo a dichiarar fallimento; e i miei editori, se non attengo
piede libero quei cani demolitori di sagre e non li arrestano prima delle feste come
farina, denunziava che glieli avevano rubati e il maresciallo arrestava ora questo ora quello
di pisa fece arrestare tutta la roba e mercatanzia de'fiorentini che si trovò in pisa
in una notte fece prendere in persona e arrestare l'avere a tutti gli usurieri del
tutti gli usurieri del reame. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze,
camera, gli sia arrestato il credito e le paghe. boccardo, i-192:
interrompersi. dante, 41-11: e se voi foste per le sue parole /
d'ogni parte trarre guai, / e non vedea persona che'1 facesse; /
2-87: allor conobbi chi era, e pregai / che, per parlarmi, un
, o voi aspettate d'esser vinti e sommersi in mare. pulci, 3-53:
in mare. pulci, 3-53: e gridò forte che ciascun s'arresti, /
quando in lui fissò lo sguardo, e vide / come placido in vista egli
.. / pria s'arresta sospesa, e gli s'asside / poscia vicina.
chi può dar moto all'intelletto, e gridargli: arrestati dov'io mi arresto
pala le olive sotto la macina, e gridava « ohi! » alla mula perché
monsignore si alzò impetuoso, facendo lesti e ripetuti cenni ai suoi seguaci, perché
colpo. b. croce, ii-6-391: e quando si sa senza più poter imparare
... la vita si arresta e non si chiama più vita ma morte.
di dargli morte. machiavelli, 804: e perché 'l turco arrestava la lancia
a tutta briglia il buon cavallo, / e la lancia arrestando, che le diede
13-42: potrà il suo braccio debole e meschino / un frassino arrestar di tanto
/ l'asta arrestar che 'n mille imprese e mille / fe'gir di tante palme
allor, sì come turbine si scioglie / e cade da le nubi aereo fuoco
l'arrestata. onde quelli si vergognò e ristette. = deriv. da
... fra gli aspri sterpi e le rigide piante piangendo, mi parea dimorare
dimorare. 3. agg. e sm. messo in arresto, catturato,
in questo luogo, che allora fu sgombrato e preparato a posta per noi, si
in esperimento per farli confessare mediante paure e tormenti. buzzati, 4-328: raccontavo di
disus. confiscato, sequestrato. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di
della galeotta di annino da portovenere e delle mercanzie de'nostri cittadini arrestate
arrestare1. arrestatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
m. adriani, 4-1-70: e primieramente fermarono il passo ove oggi risiede
far tornare addietro uom che cammina / e va pe'fatti suoi, s'incontran pure
arresto, cattura. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di
molte do- glienze di nostri cittadini e mercatanti che ci dicono, niente
niente essere liberato, ma essere neltarrestazione e pre sura come il primo
sura come il primo dì e peggio. segneri, ii-470: sé né
restazione? giordani, ii-8i: 'le perquisizioni e le arre- stazioni (molte ingiuste
arre- stazioni (molte ingiuste, e molte anche ridicole) fatte per
cessazione di un movimento. -per estens. e al figur.: sospensione,
sola nel corridoio fra la mia camera e il salotto: non seppi mai se per
. dessi, 7-56: tra i venticinque e i ventisei anni subì un arresto nel
: [castraccio] passò l'ombrone, e sanza arresto, e di buono andare
l'ombrone, e sanza arresto, e di buono andare di galoppo, si ridusse
, 4-16: si misono in via, e senza arresto furono ne'borghi di san
il mio arresto, come di sospetto; e fu ricusato. venne in persona quell'
venne in persona quell'orrido ceffo; e insisteva. gli fu detto: «
fare alcuni arresti di notte assistendo in persona e usando parole da ragazzo. settembrini,
più volte sgominato per arresti, esilii, e morti, sempre si ricompose per la
per la mirabile destrezza del poerio, e tenne vivo il fuoco nel regno. boccardo
giudiziarie nella vicina città, col maresciallo e due carabinieri i quali stentarono molto per
estende da cinque giorni a tre anni e si sconta in sezioni speciali degli stabilimenti
. punizione disciplinare contemplata per gli ufficiali e i marescialli consistente nella detenzione per uno
agli arresti. nomi, 15-10: e fa coll'opra degli alabardieri / porre
, che ci stetti da tre mesi e più. 6. disus.
innanzi che arrestasse le dette mercanzie, e non parendogli avere buona risposta, fecie
... di sottoporre all'arresto e alla confisca le merci e la nave,
all'arresto e alla confisca le merci e la nave, senza per altro che
dichiarato sconfitto. -calcio. il fermare e il controllare la palla in movimento,
abuso di « uno, due » e di « uno, due, tre »
gioveranno gli « arresti in tempo » e specialmente le « inquartate ».
speroni, 1-3-98: sendo citato, e non comparendo, nacque uno arresto
che confiscava il suo stato, e alla corona lo divolveva. sarpi, i-1-199
a poco / arretando chiurli, cheppie e frusoni, / fecesi ricco. =
altra volta comincierò rispondere a voi, e lascierò indietro gli altri, e così verrò
voi, e lascierò indietro gli altri, e così verrò a scrivere tante ciancie da
bisogno il capo a una pescaia, e farvi anzi, chi sa, arreticare un
degli uccelli ve ne vennero assai, e buona parte impaniati, accappiati ed arreticati
piacere del mondo hae tesi per arretirci e legarci nelle fallaci cose di questo misero
ci danno contezza del fermamento del sole e della luna all'autorevol comando di giosuè
luna all'autorevol comando di giosuè, e l'arretramento del sole per dieci linee alla
. pare impossibile come si possano abboccare e usare co tali parole veramente acce \
petra, /... / e veste sua persona d'un diaspro /
il capo ignudo / si ricopre, e l'assale; ed ei s'arretra.
, 13-34: allor s'arretra, e dubbio alquanto resta / fra sé dicendo
: a gran passo io m'arretro, e come sai, / tomo a te
i-143: lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al
colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un passo, non
sull'orlo d'un burrone, / e con le mani disperatamente / d'arretrare si
seguito, / s'arretran essi, e s'a fuggir si pone / ciascun ritorna
cavallo] dal flutto arretrasse / ricalcitrando e orribile! / sovra tanche rizzosse.
tanche rizzosse. -per simil. e al figur. (anche nel tempo)
278: ma come più t'appressi, e più s'arretra / e perde il
t'appressi, e più s'arretra / e perde il guazzo, e il margine
arretra / e perde il guazzo, e il margine mentito / stringersi vedi ed
, iii-402: quant'è tal doglia e sì fera portare, / ch'ognun che
, io7: gli altri arretrano / e piegano. 3. tr. far
effetto, / questo sprona ad amare e quello arretra. lippi, 3-42: viltà
vico, 535: la fortezza in arretrare e tener lontana l'ingiuria. parini,
ingiuria. parini, giorno, iv-105: e già la bella / teco del lungo
la man che tu baci, arretra e tenta / liberar da la tua. foscolo
trio. l'alfeo / arretrò tonda, e dié a lor passi il guado.
arretra il suo corso veloce, / e spumeggia e gorgoglia onda restia, / se
suo corso veloce, / e spumeggia e gorgoglia onda restia, / se impedimento
piogge, la arretratezza dei metodi culturali e la distribuzione della proprietà non si sapesse
linea arretrata che proteggeva la ferrovia principale e l'arsenale. jahier, 225
allora mi son risaliti i pensieri arretrati, e così oppresso e diviso mi han tormentato
i pensieri arretrati, e così oppresso e diviso mi han tormentato. palazzeschi, 4-13
da un muro rotondo, molto arretrata e circondata di piante, che sta, come
dama in poltrona, con la sottana ampissima e la scuffia. -numero, fascicolo
alla scadenza, decorso, scaduto. e non pagate. atti arretrati -cioè non fatti
, non compiuto a suo tempo (e che s'è accumulato). -fame
? è vero che ci sono tanti sospesi e molte più fatture in arretrato?
arretrati nell'industria, tolleravano l'infanticidio e l'esposizione. soffici, ii-134:
pratese, tra gente oscura, vile e arretrata, a cui era necessario dare
benedetto codice che sempre si deve fare e non si fa mai, siamo arretrati
arretrato, leggero ormai come un'ombra e quasi sciolto da ogni impegno col presente.
mutato profondamente i rapporti fra quantità offerte e quantità domandate di risparmio.
dovete la paga del corrente mese, e gli arretrati di un anno. giusti,
avevo ancora degli arretrati con la giustizia e capire se mi conveniva andare con lui
inf., 7-29: percoteansi incontro; e poscia pur lì / si rivolgea ciascun
gridando: « perché tieni? » e « perché burli? ». idem,
da samminiato [petrarca], i-134: e quella che spesso a'giuochi è arrèto
, cioè la notte, nimica di castità e amica de'peccati. 2
latini, rettor., 44-17: e tutte queste cause iudiciali si considerano sopra
del tutto forzare la sua dal dolore e sdegno infreddata natura, e con tale nova
dal dolore e sdegno infreddata natura, e con tale nova manera de castigo vendicare
da lei erano per aretro stati uccellati e beffati. = dal lat. volgare
volgare * ad rètro (v. dietro e retro). arretrosire, intr.
.). arrettìzio, agg. e sm. ant. posseduto dallo spirito
entra il diavolo addosso ad alcuni, e per la lingua loro predice le cose ch'
che si dà agli animali da tiro e da soma. pataffio, 2:
asinaio... toccava l'asino, e diceva: -arri. idem, 115-12
termine stimolatorio, usato, per asini e muli, ecc., da'vetturali.
di cavallo dell'apocalisse a suon di frustate e d'arri là. settembrini [luciano
ii-2-305: quelli dapprima con le mazzate e gli arri cercano di far rizzare la povera
di far rizzare la povera bestia; e come la non sentiva la mazza, lo
le orecchie, chi per la coda, e tentano di sollevarlo; ma era niente
aria marina gli pungea la fronte, / e la rena legava: arri!.
harr). arribisciare, intr. e rifl. [arribìscio). dial.
dormiente. arriccare, tr. e rifl. ant. arricchire.
tutto 'l meo volere, / e dato m'à a tenere / più ricca
chiamano arricchimenti della volgar favella, pregiata e graziosa cosa non sono. redi,
sono la causa del vostro arricchimento, e voi che vi siete arricchiti ingiustamente per
materiale greggio, per renderne più facile e meno costosa l'estrazione e la successiva
più facile e meno costosa l'estrazione e la successiva lavorazione. -in particolare,
del minerale (con mazze o frantoi) e successiva cernita dei frantumi che per un'
l'intento loro [di dante, petrarca e boccaccio] si era di scriver nella
... ma per più ampliarla e illustrarla ricorsero, prima, alle voci delle
voci delle altre città di toscana, e dapoi, queste lor non bastando,
fermarono, che passarono anco nella provenza e nella spagna, in guisa che essi
guisa che essi la propria favella adomarono e arricchirono nella maniera che oggidì nelle lor
tasso, 9-34: rimanean vivi ancor pico e laurente, / onde arricchì un sol
sariano molto manchevoli i poemi del petrarca e dell'ariosto. pallavicino, 3-741: affatto
vescovi] lo studio d'arricchire i parenti e i fami- gliari con l'entrate della
ingegno umano ad imbevere tutte le arti e tutte le scienze, e dal- l'
tutte le arti e tutte le scienze, e dal- l'arti cava tutto il sugo
dal- l'arti cava tutto il sugo e la tintura migliore per abbellirne ed arricchirne
che muovono una guerra, di arricchire sé e impoverire il nimico. alamanni, 4-2-68
a che dunque ten vai la notte e 'l giorno, / sol per altri arricchir
giorno / può ristorar molt'anni, e 'nanzi l'alba / puommi arichir dal
adornare; conferire una bellezza più ricercata e preziosa. — anche rifl. marino
, 6-85: oltre che di bei drappi e vestimenti / si dilettava assai per sua
errico, iii-329: nuotava filli, e i tremoli candori / per le liquide vie
le liquide vie dolce spingea, / e dispersi arricchian l'onda nerea / de l'
bei loggiati di pietra, con iscalinate e con nicchie. idem, 2-222:
su la valle ondulata...; e ai raggi obliqui le terre fulve s'
oro. 5. intr. e rifl. acquistare, procurarsi in gran
d'un bel tesauro / volte l'antiche e le moderne carte. foscolo,
serie di libri, di rarissime edizioni e di esemplari che non si trovano altrove.
g. villani, 11 -7: e sì per l'utile ch'e'bolognesi traevano
ma io veggo ch'è accrescimento di tribulazioni e di pensieri, e fuggimento di quiete
accrescimento di tribulazioni e di pensieri, e fuggimento di quiete. idem, dee.
d'arichire. leonardo, 2-614: e quelli che vogliano arricchire 'n un dì,
tempo in gran povertà, come interviene e interverrà in eterno alli archimisti, cercatori
eterno alli archimisti, cercatori di creare oro e argento. machiavelli, 148: roma
della guerra, dove gli altri principi e republiche non savie ne impoveriscono. ariosto
porta, 1-6: bisogna prima arricchire e poi filosofare, e non filosofare per arricchire
bisogna prima arricchire e poi filosofare, e non filosofare per arricchire. boterò,
la moltitudine del popolo crescono i tributi e con questi s'arricchisce il fisco. d
, ne trae il con che vivere e arricchire. moneti, 169: di fallimenti
in diritto, non s'arrichisce, e chi non ruba non ha roba. baretti
barone, ed ora aveva il don, e poderi e bestiami a bizzeffe. deledda
ed ora aveva il don, e poderi e bestiami a bizzeffe. deledda, ii-905
s'arricchiva, il mondo tripudiava abbondante e più vasto al di là della geometricità
della povertà arricchisce, del danno cresce e della morte revivisce. = deriv
vocaboli, ma arricchita, snodata, sciolta e fatta abile ai modi e alla figure
, sciolta e fatta abile ai modi e alla figure del disegno latino. 2
. 2. decorato, ornato (e indica per lo più la ricerca di
di un principe di tante eccelse doti e virtudi arricchito. deledda, 11-66:
un po'falsato, arricchito di nastri e di merletti, e dal quale si
, arricchito di nastri e di merletti, e dal quale si riconosceva subito la donna
, col piccolo pomo arricchito d'oro e di brillanti, e il segno delle
pomo arricchito d'oro e di brillanti, e il segno delle unghie reali sulla punta
/ in un dì arricchiti, / e nel secondo voglion mutar forma. boccaccio,
un lato, le mani in tasca, e senza guardarmi in viso,
che fa un dono ai parenti poveri e non vuole neppure guardarsi le mani né
una grande fortuna, nuovo ricco (e sottintende sempre una connotazione spregiativa, inerente
, inerente al persistere di modi rozzi e di gusti volgari nel fasto di cui
di cui 1'arricchito ama circondarsi, e anche a origini poco oneste della sua
, ultimo modello, dollari tanti, e si gloria di quanto gli costa.
pea, 7-510: il lutto al bambino e l'abbandono del marito, furono festeggiati
. arricchìtóre, agg. e sm. (femm. -trice).
arricciare i baffi. c. e. gadda, i-24: il fatto è
= comp. dall'imp. di arricciare e dall'ogg. baffi (v.)
= comp. dall'imp. di arricciare e dall'ogg. burro (v.
= comp. dall'imp. di arricciare e dall'ogg. capelli (v.)
deu'animo, l'arricciamento de'capelli e 'l perdimento della parola, che sono effetti
del timore. nievo, 16: e studiava sempre allo specchio qualche foggia di
sempre allo specchio qualche foggia di guardatura e qualche nuovo arricciamento di baffi che gli
caldi o bigodini, i capelli (e, come si usava, i baffi,
l'erba, ch'il verde imbianca e 'l crine arriccia. menzini, 5-257
quelle circostanze s'arricciava anche i mustacchi e poneva romorosamente la mano sopra l'elsa
spada. verga, i-41: arricciava blonde e attaccava fiori di velo su gambi di
parolina galante arricciandosi i piccoli baffi biondi e mettendo il pugno su l'elsa della
che la vedeva arrivare gonfiasse le guancie e si arricciasse i baffoni sogghignando. palazzeschi
bocchelli, i-154: ostentava una cravatta rossa e dei baffi alla cavallotti, su cui
fra le dita, faceva da capecchio e da cosmetico. stuparich, 2-70: [
folti d'un caldo castagno, ma lisci e indocili. un tempo se li arricciava
che si leva la sera ad alessandria e arriccia l'acqua, in quello specchio di
mare. frocchio, 873: e il ruscello, arricciando il pelo dell'acqua
ch'io veggo in quà venire, e ch'a consiglio / invita i calabron che
, 16-vii-187: orsù abbia pazienza, e non arricci il prezioso suo naso.
il naso a quel venir da me e non andar io da lui, gli
questo fenomeno... sarebbero molte e prolisse: e poi se non vi andassero
.. sarebbero molte e prolisse: e poi se non vi andassero a genio?
le spalle, ad arricciare il naso, e a dire: « eh! l'è
bottega, accasciata, col viso gonfio e disfatto. fogazzaro, 2-362: arricciò il
aver lanciato alla serva uno sguardo d'ira e di disgusto, arricciava il grugno riducendolo
, 4-65: lui era uomo della terra e di certe cose parlava con semplicità solare
giusto arricciò il naso, divertito, e si dispose a salirsene. 3
. fazio, i-4-5: vecchia mostrava e in su le gambe storta; /
gambe storta; / arricciava la carne e ciascun pelo, / come porco per tema
lion che 'l pelo avea arricciato / e che faceva molto fero sguardo. poliziano,
., 1-30: già le setole arriccia e. arruota e denti / el porco
: già le setole arriccia e. arruota e denti / el porco entro 'l burron
, 13-217: né di lor [leoni e porci] niuni gli altri / paventavan
paura). pulci, 25-77: e cascò in capo a ganellone un pome /
di cinque picciolissime foglie verdi, tre larghe e due più strette, le quali aprendosi
buio è rotto a squarci, / e l'ombra che tu mandi sulla fragile /
] s'arriccia, si fa lanoso e caldo come la groppa degli agnelli. landolfi
arricciar li peli / della paura, e stava in dietro intento. landino,
oppresso da gran paura il poeta, unde e peli s'aricciarono. imperoché tale imaginazione
. imperoché tale imaginazione fa paura, e perché la paura costringe il cuore,
è il fonte della vita: per questo e membri esteriori rimangono freddi, e il
questo e membri esteriori rimangono freddi, e il freddo ristringe e vapori,
esteriori rimangono freddi, e il freddo ristringe e vapori, e quelli restretti fanno
il freddo ristringe e vapori, e quelli restretti fanno rigore, il quale rizza
, 204: alora che ciesare vide e udio questa maraviglia, e'fue ispaventato
udio questa maraviglia, e'fue ispaventato e tutte le membra gli tremaro di paura
di paura: gli capegli gli s'ariciaro e levaro in alti. boccaccio, dee
la mia fante trovando, impaurisco, e quasi tutti i capelli addosso mi sento
: il quale come il maestro sentì e vide, così tutti i peli gli s'
i peli gli s'arricciarono addosso, e tutto cominciò a tremare, come colui che
dee., 9-1 (346): e tutti i peli gli s'incominciarono ad
peli gli s'incominciarono ad arricciare addosso, e pa- revagli tratto tratto che scamandìo si
tratto che scamandìo si dovesse levar ritto e quivi scannar lui. scala del paradiso,
alcuna volta prima nel- l'anima, e dall'anima passa alla carne, ed alcuna
alcuna fiata giunge prima nella carne, e dalla carne passa nell'anima. pulci
che 'l cor gli passassi uno stecco / e che per tutto se gli arricci il
ombra, ogni pelo arricciossi, / e scolorossi al saracino il viso. aretino,
tutti i peli sommisi arricciati a dosso; e ci ho lasciato la scarpa. buonarroti
forte sdegnato / s'arricciavano i rossi e folti velli. baretti, i-273: oh
spropositati, a pagina per pagina smentiti e confutati! 6. rifl.
quadrupedante, / del taratantarante, / sbuffa e brava ed è arrogante, /
1-132: ed è molto perfetto smalto. e arriccia colla calcina, sì come
. canti carnascialeschi, 167: e si può intonacare / la casa vec
casa vec chia, arricciare e pulire, / e per tutto imbiancare,
chia, arricciare e pulire, / e per tutto imbiancare, / ma
, / ma non può bella e netta riuscire. c. bartoli [alberti
se li duoi ultimi, cioè lo arricciato e lo intonico, saranno acerbi,
lo intonico, saranno acerbi, e per modo di dire mordaci de le mura
fatta con ordine del frate, e fatto arricciare ogni cosa in modo da poter
che si fa con rena di fiume, e serve per ovviare alle bruttezze,
udendo queste parole, tutto timido divenuto e quasi non avendo pelo addosso che arricciato
ne va là con un passo innanzi e due a drieto, e co'capelli tutti
passo innanzi e due a drieto, e co'capelli tutti arricciati per la paura.
arricciato, in certi luoghi nondimeno s'inarca e s'inanella alquanto, massimamente sotto alla
massimamente sotto alla gola, al petto e nelle gambe; ed insomma i gatti di
, ma sparse. salvini, 23-85: e quinci e quindi aguzzamente sono / arricciati
. salvini, 23-85: e quinci e quindi aguzzamente sono / arricciati di punte assai
alle tempia ove si confondeva coi capelli e con le folte sopracciglia arricciate. idem,
viso rosso, erano biondi, stopposi e arricciati senza cura. -figur.
in faccia, con gli occhi grandi e neri, il naso aquilino e una larga
occhi grandi e neri, il naso aquilino e una larga bocca dall'estremità arricciate che
: l'iroso ha portato l'animo sdegnoso e dispettoso nel mondo e il naso sempre
l'animo sdegnoso e dispettoso nel mondo e il naso sempre arricciato, e le
nel mondo e il naso sempre arricciato, e le ciglia alte, e li occhi
arricciato, e le ciglia alte, e li occhi sfavillanti. leonardo, 2-120:
l'ampie anari, de'quali usciva molte e grandi setole, sotto i quali era
peli a uso de le gatte, e denti gialli. firenzuola, 341: e
e denti gialli. firenzuola, 341: e vedutola carica di legami, col naso
un solo strato di intonaco, grossolano e scabro (v. arricciato2).
et arricciate le pareti con essa per dentro e per difuori. targioni tozzetti, 12-9-no
di sua altezza,... e dietro a questi venti de'suoi paggi con
questi venti de'suoi paggi con bella e ricca livrea di velluto e d'arricciato turchino
con bella e ricca livrea di velluto e d'arricciato turchino. arricciato2,
calce comune, o idraulica, di calce e cemento o di cemento e sabbia
calce e cemento o di cemento e sabbia fine di fiume. c.
è migliore la rena del fiume, e manco si fende; e questo arricciato
del fiume, e manco si fende; e questo arricciato ancora bisogna che sia ronchioso
che vogliam dire, con calcina, gesso e matton pesto mescolati. ojetti, ii-621
l'oceano non è che una lunga e sottile arricciatura di schiume bianche.
secondo strato, che rende la parete continua e omogenea, mentre il primo è chiamato
, 149: cotale intonaco s'apre e fende in diverse parti, talvolta forse
arricciatura. targioni tozzetti, 12-9-105: intonachi e bianco appena si conoscono in questi paesi
bianco appena si conoscono in questi paesi, e un poco d'arricciatura è il maggior
la facilità che la pietra dei palazzi e l'arricciatura dei muri più rustici hanno di
papini, 20-29: i trucioli chiari e leggeri s'arricciolavano sotto il filo della
21-81: la chioma castagna / leggera e delicata come un vello / s'arricciolava al
: era già fangosa [la neve] e s'arricciolava imbrunendo fra la mota.
. fracchia, 837: rimase assorto e triste, a guardare le piccole spume che
, i-771: ha il volto così pomiciato e i capelli d'un biondo slavato arricciolati
, 3-126: i grandi baffi arricciolati e tenuti rigidi dal cosmetico. fracchia,
descriva appunto l'operazione della pialla, e per infino rarricciolinamento dei trucioli.
). arricordare, tr. e intr. con particella pronom. (
vi ho detto. cantari, 53: e quella gente allor di gran bontade /
della pulzella arricordò il tormento; / e di lei loro aveano gran pietade. berni
alberata -manovre fisse -devono essere convenientemente arridati e mantenuti, poi, nella dovuta tensione
, ii-145: con un alberetto volante / e sue sartiette arridate / a mano,
sm. marin. congegno a vite e madrevite, di cui sono munite a
acciaio o catenella: serve per portarle e mantenerle sulla giusta tensione. arridènte
. tommaseo, 1-134: tutta tranquilla e mestamente arridente. idem, 1-176: capelli
che allegra siede tra'colli arridenti e del piave / ode basso lo strepito.
, ii-492: alcun che di giovanile e come arridente correva per la stanza.
sidi, / sola t'intendi, e, da te intelletta / e intendente te
intendi, e, da te intelletta / e intendente te, ami e arridi.
intelletta / e intendente te, ami e arridi. benivieni, i-79: forse qualor
te superba arridi / come narciso, e me misero spemi. tasso, 810:
me misero spemi. tasso, 810: e mentre sparge [imeneo] il lume
destro il ciel gli si gira / e gli arride la terra. buonarroti il
giovani donne di più che umana statura e di più che italiana bellezza, che in
di primavera a lui giovanetto arrisero, e sparvero. carducci, 9: il sole
la prima età. idem, 847: e amore e il pallido viso fuggevoli /
. idem, 847: e amore e il pallido viso fuggevoli / tra il nero
ove non occhio può arrivare, / e non può lo scandaglio, / una
arride i fortunati clivi / perenne aprile e l'aure molli odora. 2
20-8: di sé m'hanno governo e scettro dato: / così daranno a
: spesso gli omini posti nella prosperità e nell'ozio, quando la fortuna seconda loro
, 6-143: ma con chiar'onde e con sereni rai / ti nutrisca la
custodi / son qui l'itale muse, e la divina / venere arride in vetta
nell'epoca in cui gli arridevano salute e successi, soleva proclamarsi indipendente. -tr
. leopardi, 9-6: placida notte, e verecondo raggio / della cadente luna;
verecondo raggio / della cadente luna; e tu che spunti / fra la tacita
/ nunzio del giorno; oh dilettose e care / mentre ignote mi fur l'erinni
care / mentre ignote mi fur l'erinni e il fato, / sembianze agli occhi
al popolo, assumono apparenza di parzialità e di capriccio. 4. intr
capriccio. 4. intr. e tr. letter. dare generosamente, con
15-71: io mi volsi a beatrice, e quella udìo / pria ch'io parlassi
udìo / pria ch'io parlassi, e arrisemi un cenno / che fece crescer
/ sovra i monti la luna, e ai campi arride / di lieta amabil luce
ai campi arride / di lieta amabil luce e 11 ciel fa bello. tommaseo,
che di simile / gioia t'arride e al tuo favor s'inchina. idem,
, etereo dono, / arrisi in cuore e in volto / a l'uom.
sua terra; i... i e io presi carriera / per andar là
grazzini, 3-184: voi siete in terra e fra noi singulare, / ma troppo
cavalli arriffare, / come se fuste povero e mendico? fagiuoli, 3-2-114: noi
, ma vorre'esitarlo; / e il dono e il donator in disistima /
esitarlo; / e il dono e il donator in disistima / non vorrei
porre, sì potrìa arriffarlo, / e al signor cardinal provare in prima /
pulci, 24-92: saltella in qua e in là come le putte, /
in là come le putte, / e scherza e ride e più giuochi fa quello
come le putte, / e scherza e ride e più giuochi fa quello, /
putte, / e scherza e ride e più giuochi fa quello, / ch'un
varchi, v-149: colui che scontorcendosi e facendo tanti giuochi suona la cassetta e si
e facendo tanti giuochi suona la cassetta e si chiama 'arrigobèllo '. tommaseo
': così chiamasi chi saltellando, e scontorcendosi suona, scherza e ride,
saltellando, e scontorcendosi suona, scherza e ride, e fa vari giuochi in pubblico
scontorcendosi suona, scherza e ride, e fa vari giuochi in pubblico; forse dal
atti. = comp. da arrigo e bello (v.). arrimàggio
origine olandese, usata in francia, e talvolta anche in italia in luogo di
in italia in luogo di stivamento, e significa il modo di distribuire il carico di
degli arrimatori viene esercitata da persone giurate e costituite in ispecie di corporazioni. =
pubblico, sempre di una certa ampiezza e di notevole impegno oratorio. -in particolare:
parte. latini, i-45: e poi, quando venite, / che voi
giamboni [crusca]: alcuno fa e compone sua aringa per lodare o
usavano li oratori nelle sue aringhe, e li predicatori nelle loro predicazioni. sarpi
colletta, i-150: i ragionamenti semplici e puri della giurisprudenza si mutavano in aringhe
della giurisprudenza si mutavano in aringhe popolari e seduttrici, ed il fòro in tribuna
, v-182: scriveva anche arringhe, e faceva da difensore ufficioso a'soldati colpevoli
1088: chi non vede quanto animo e quale appoggio di autorità dovettero dare a
quando si cominciò la guerra tra satanasso e l'uomo. fra giordano [crusca
popolo o del comune di firenze, e chi farà contro fia punito in fiorini
, 1-18: arringava spesso ne'consigli, e dicea che era egli quello che gli
, v-42: aringare si pronunzia oggi e conseguentemente si scrive per una r sola,
si scrive per una r sola, e non come anticamente con due e significa non
, e non come anticamente con due e significa non solamente correre una lancia giostrando
idem, 22-23: dovendo ringraziare il re e lodarlo, aringasti in guisa, che
ringhiera; ma dicesi anco de'discorsi e delle dicerie avocatesche e delle esortazioni che
anco de'discorsi e delle dicerie avocatesche e delle esortazioni che volge il capitano ai
politico arringa davanti al suo baraccone. e. cecchi, 6-79: dalla prima
fila della balconata a destra, sporgendosi e sbracciando, una vecchia prese ad arringare.
padre suo inteneritosi a quel vederlo, e molto più al sentirlo aringar la sua causa
, non gli seppe negar la licenza e la benedizione. = deriv. da
di battaglia. arringatóre, agg. e sm. (femm. -trice;
alberto, 154: gli uomini arringatori e avvocati... si sforzano di svegliare
coloro che sostenuto hanno alcuna cosa grave e acerba. buonarroti il giovane, 9-692:
giovane, 9-692: ognun si cigne e gonfia la giornea, / e pareri avviluppa