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vol. I Pag.6 - Da A a ABATE (83 risultati)

dee., 3-4 (298): e in questa maniera guardando il cielo,

'l ben va dietro al male, e 'l male al bene. firenzuola, 504

madama... entrarsene presta presta e quasi intirizzita di freddo e abbandonarsi sovra

entrarsene presta presta e quasi intirizzita di freddo e abbandonarsi sovra una sedia...

strada, portato come in trionfo, e accompagnato da una folla di popolo, fino

cosa vana. 26. taciuta e sottintesa. manzoni, pr. sp

.. che vorrebbe guardare ogni momento, e non lasciar vedere agli altri. [

campo. idem, 1-53: mandò alloggiare e governare e'suoi cavagli e scudieri.

mandò alloggiare e governare e'suoi cavagli e scudieri. idem, 1-80: cominciò andare

dormito. = lat. ad e ab. a3, congiunz.

congiunz. ant. con valore copulativo: e. andrea da barberino, 1-115

rimase a cavallo. idem, 1-249: e detto questo tutti a tre presono la

. in mezzo in fra il cardinal farnese e messer iacopo salviati, che bene gli

, v. abbachista. àbaco1 e deriv., v. abbaco e deriv

àbaco1 e deriv., v. abbaco e deriv. àbaco2, sm.

che costituisce la parte superiore del capitello e fa da sostegno all'architrave.

debba esser diviso in sette parti eguali, e di queste una se ne dia all'

guisa di coperchio, risaglie sopra l'uovolo e sporta in fuori. memorie per le

coperchio fa finimento al capitello superiormente, e intorno intorno sporge fuori dal corpo di esso

, 1: sebbene ambedue le forme abaco e abbaco abbiano la stessa origine dal greco

si riserva al linguaggio degli architetti, e significa la tavoletta nella quale termina il

abbaco intendiamo le prime regole dell'aritmetica, e il libretto che le contiene. ojetti

tavola dell'abaco è larga due metri e mezzo. 2. archeol. presso

). sassetti, 133: e ora ci si trova la bada, altrimenti

fante] molto ubbidiente... e bello animale, per esser così bruttissimo

bello animale, per esser così bruttissimo e contraffatto; e più galante è la bada

per esser così bruttissimo e contraffatto; e più galante è la bada un pezzo

con vascelli, quali sono molto grandi e chiamanli * giunchi *, ne'quali portano

per vendere a'cinesi..., e portano anche molti comi del naso della

corre fra molti l'opinione che l'unicorno e l'abada, o sia rinoceronte

monache. guittone, 3-27: abadesse e donne religiose... in riverenza

... in riverenza del vostro e suo signore. s. caterina da siena

13: voglio dunque che siate umili, e che voi spogliate il cuore e l'

, e che voi spogliate il cuore e l'affetto infino a la morte. voi

voi, abadessa obediente all'ordine; e voi suddite, obedienti all'ordine, e

e voi suddite, obedienti all'ordine, e all'abadessa vostra. masuccio, 71

71: dieci monache, tutte giovene e de gran bellezza ornate, con una vecchia

, con una vecchia abbatéssa de buona e santa vita. c. gozzi, i-182

tempo antico. malispini, 23: e ab antico, dov'oggi è fiorenza,

che discese di fiesole ab antico, / e tiene ancor del monte e del macigno

, / e tiene ancor del monte e del macigno. landino, 109 [inf

al prossimo piano, et edificorono firenze: e per questo disse ab antico, ciò

i pratesi] per ab antico furono e sono amicissimi del popolo di lucca.

ab antico nelle sue pianure tutto occupato e coperto dall'acque salse. cellini,

: [sallustio] scrisse con uno stile e con voci e frasi dai vecchi romani

scrisse con uno stile e con voci e frasi dai vecchi romani usate solo ab antico

dai vecchi romani usate solo ab antico, e però diede in qualche oscurità. parini

principi regnanti sono ab antiquo legittimi, e la nazione non ha diritto alcuno d'esigere

locuz. diffusasi con il linguaggio chiesastico e teologico. abasìa, sf. medie

. « sparo? (< £- privativo e podvco 'cammino '), sul

in ogni aspetto la vita spirituale e materiale; ufficio e dignità ecclesiastica maggiore.

vita spirituale e materiale; ufficio e dignità ecclesiastica maggiore. dante, purg

verona. /... / e tale ha già l'un piè dentro la

al papa tutte le investiture de'vescovi e abati e altri cherici. fiore, 26-14

tutte le investiture de'vescovi e abati e altri cherici. fiore, 26-14: in

è uno padre d'una famiglia, e è il maggiore a tutta la famiglia;

abate di badia, ministro de'frati, e tutti gli altri. scala del paradiso

preso dalla molta sapienzia dell'abate, e dalla piacevole e santa conversazione de'monaci,

sapienzia dell'abate, e dalla piacevole e santa conversazione de'monaci, ricevette da

davanti al passo, / limosinier di carlo e capellano. machiavelli, 734: e'

nel suo cenobio adorno / le donne e i cavallier che vanno attorno. / bella

attorno. / bella accoglienza i monachi e l'abbate / fero a rinaldo. l

moderno della nostra pronunzia;... e altressì per lo contrario, e abbate

. e altressì per lo contrario, e abbate con raddoppiata consonante, che pure

che pure è contraria all'usanza, e dalle nostre orecchie non si può sofferire

si fa menzione dell'assistenza de'vescovi e degli abati. fogazzaro, 1-509: ho

, essere come un padre abate (e simili): avere un aspetto florido,

. palazzeschi, 1-360: uno piccolino e paffutello, con le mani composte sulla

abati cogli occhi nelle fibbie delle scarpe e il tabarrino raccolto pudicamente sul ventre.

che il monti si voleva far frate e poi prete, ed ebbe il titolo

del popolo, governatore, a genova e in altri comuni dell'italia settentrionale (

dell'italia settentrionale (sec. xiii e xiv). anche capo di corporazioni

, nomato abbate, onorandolo di residenza e di casa publica. beccaria, ii-375

10 abatone. magalotti, 9-1-74: e sai se vi sarebbe da fare una

quel del convento. -dimin. e spreg. abatùcolo: abate da poco.

chierico o prete che alla meschinità delle apparenze e del valore vuoisi che aggiunga vanità e

e del valore vuoisi che aggiunga vanità e petulanza. panzini, i-30: giacomo

era un buon abatonzolo nel seminario arcivescovile e vi studiava filosofia e un po'di teologia

nel seminario arcivescovile e vi studiava filosofia e un po'di teologia. -abatùccio

, o egli abate da poco; e può essere chierichetto, pretino, povero o

di origine aramea, passata nel greco biblico e di qui nel latino della vulgata a

» per antonomasia, cioè dio (e poi anche i superiori delle comunità religiose

popolari che si celebravano fra il natale e l'epifania, o anche i capi di

vol. I Pag.137 - Da ACQUISTARELLO a ACQUISTO (49 risultati)

il suo significato e la sua giustificazione e acquistava ai miei occhi il carattere assurdo

piante ha vista / di corso, e non di chi passeggia o trotta. /

. dante, inf., 1-55: e qual è quei che volentieri acquista,

è quei che volentieri acquista, / e giugne 'l tempo che perder lo face,

che 'n tutt'i suoi pensier piange e s'attrista [ecc.]. cecco

. idem, 108: chi sa acquistare e non custodire, può ire a morire

. pass, di acquirère. acquistatilo e acquisterèllo, sm. piccolo acquisto,

acquisterèllo, sm. piccolo acquisto, e di scarso valore. tommaseo [

meschini col soccorso di gente straniera, e con un misto di frode e di forza

straniera, e con un misto di frode e di forza. acquistativo, agg

tiralla con alcuno danno di sua gente, e con vergogna, perdendo parte del paese

ii-7: i privilegi, le esenzioni e le immunitadi, che a'popoli nuovamente acquistati

luca [tommaseo]: la privazione e la perdita delle robe già acquistate. leopardi

iv-2-539: quasi innumerevoli sono le città e i luoghi da lui acquistati e aggiunti al

le città e i luoghi da lui acquistati e aggiunti al cattolico impero. 2

varchi, 7-239: il calore innato e complantato, essendo secondo natura, è

colonne volgar. [crusca]: e sanza questi, il detto re priamo avea

se no l'acompagna onore in aquistato e in dispendio bono? idem, ii-218

g. villani, 11-80: e 'l male acquistato non passa le più

a tenere lo stato di asia, e delle difficultà che hanno avuto gli altri

a conservare lo acquistato, come pirro e molti. berni, 25-58 (2-270)

l'acquistato. acquistatóre, agg. e sm. (femm. -trice).

la quale è mode ratrice e acquistatrice de'grandi onori e fama. ovidio

ratrice e acquistatrice de'grandi onori e fama. ovidio volgar., 2-78

., 2-78: ercole domatore de'vizii e struggitore di tiranni e acquistatóre delle virtudi

domatore de'vizii e struggitore di tiranni e acquistatóre delle virtudi e di molte provincie.

struggitore di tiranni e acquistatóre delle virtudi e di molte provincie. bufi [par

sono stati attivi nel mondo, negoziatori e mercanti, acqui- statori di ricchezze.

il filosofo, la virtù essere acquistatrice e conservatrice d'essi beni di fortuna,

che quanto il bene è grandissimo, e l'acquistatore di esso fu un inimico.

i giovani s'imaginano che la gloria e la popolarità sono beni troppo più acquistevoli e

e la popolarità sono beni troppo più acquistevoli e sicuri e dolci che non sono.

sono beni troppo più acquistevoli e sicuri e dolci che non sono. acquisto,

/ non mai soggiorno i toi giorni e nott'hanno / in acquisto, in guardia

lo renno sio: / malvascio corpo e rio, or che avem guadagnato! francesco

solamente ne l'acquisto de la scienza e de le ricchezze, ma in ciascuno acquisto

per acquisto d'esto viver lieto, / e sisto e pio e calisto e urbano

d'esto viver lieto, / e sisto e pio e calisto e urbano / sparser

viver lieto, / e sisto e pio e calisto e urbano / sparser lo sangue

/ e sisto e pio e calisto e urbano / sparser lo sangue dopo molto fleto

d'acquisto, non sono mai amate e desiderate insieme. anzi, quando non

quando non si hanno, si desiano e non s'amano, per essere d'altri

cristo, / dopo pochi anni di fatiche e stenti, / ch'e'soffrir volle

, che rendono la mente nostra sana e perfetta. foscolo, ii-2-152: la

per se sola il numero delle idee, e ne feconda poi la mente, e

e ne feconda poi la mente, e ne facilita il più copioso e più pronto

mente, e ne facilita il più copioso e più pronto acquisto. tommaseo-rigutini, 181

alvaro, 9-311: si muoveva tra imbarazzato e distinto, con una distinzione di acquisto

distinto, con una distinzione di acquisto e un imbarazzo naturale.

vol. I Pag.138 - Da ACQUITRINA a ACRE (95 risultati)

sì grande acquisto, / de cristo e tutto 'l suo, stare regina. dante

acquisto. idem, 36-13: di bicci e de'fratei posso contare / che,

il freno / del governo del regno, e tanta possa / di nuovo acquisto.

offendere quelli di chi si diventa nuovo principe e con gente d'arme e con infinite

nuovo principe e con gente d'arme e con infinite altre iniurie che si tira dietro

; né men tristo / in parole e in sembianti esser parea / di questo

linguaggio che fu un acquisto prezioso, e che ormai le serve soltanto in sogno.

cavalcate presono il castello di buti, e la valle che teneano i lucchesi; altro

all'acquisto del reame di francia la fortuna e 'l senno furono del tutto dalla parte

: voleva spogliarlo di tutto il dominio e poi assalirlo, pensando che, privo

. caro, 1-328: per acerbi e duri / perigli è d'uopo a far

tasso, 1-1: canto l'armi pietose e 'l capitano / che 'l gran sepolcro

/ molto egli oprò co 'l senno e con la mano, / molto soffrì nel

, iii-289: varcato ho mari adusti e freddi, ho visto / del franco regnatore

freddi, ho visto / del franco regnatore e de l'ibero / province immense,

de l'ibero / province immense, e del romano impero, / e parte ancor

immense, e del romano impero, / e parte ancor de l'ottomano acquisto.

. ggi di toscana, 6-92: e quali beni nel tempo dell'ac

ac quisto fussino descritti, e si trovassino a catasto. baretti,

se ne parte col suo tesoro in mano e con le tasche piene di cartocci e

e con le tasche piene di cartocci e di scatoline. alvaro, 7-217: popolazioni

, iii-756 (40-4): mia colpa e colpa e colpa, iesu cristo,

(40-4): mia colpa e colpa e colpa, iesu cristo, / di

'l senno usat'ho la follia, / e veggio ch'i'ho fatto un mal

nuove, dove lo acquisto è dubbio e il pericolo certo. berni, 60-4

tristo, / il brutto bello, e 'l danno utile e acquisto. torricelli,

brutto bello, e 'l danno utile e acquisto. torricelli, 2-4-141: quell'

spesa, ritornerebbe nello stato di prima e forse peggio. 8. dir

il quale l'erede si assume i diritti e gli obblighi del defunto. 9

pagamento di un premio al giocatore, e di una somma stabilita quale indennizzo alla

, ii-29: gli occhi avevano que'lustri e quelle acquitrine che di continuo si veggono

vi cova, il campo è disutile e infermo. targioni tozzetti, 12-3-33:

sparsi per gli strati della creta, e principalmente da un fonte assai copioso. lastri

serao, ii-285: un'erba rada e piccola cresceva, di un verde tutto

3-9: terreno basso, tutto acquitrini e fossati: una specie di maremma senza cinghiali

: gli acquitrini erano fioriti di ninfee. e. cecchi, 6-237: ogni tanto

go- voni, 1-215: esser verde e tremar nell'acquitrino, / e ammalarsi

esser verde e tremar nell'acquitrino, / e ammalarsi così d'ogni pallore / nell'

così d'ogni pallore / nell'acqua densa e ferma..., / è

deserto acquitrinoso, fossacci pieni d'erbe e di rospi. bontempelli, 9-199:

un breve spiazzo acquitrinoso, si frangeva e gorgogliava nella pozza che vi aveva scavata

pioggia con vento; turbine d'acqua e di vento. palladio volgar.

i semi sogliono morire per sole, e per acquivento. tombari, 1-79: lo

. = comp. da acqua e vento: di formazione latina (con

: con la lingua nuotante nell'acquolina e gli occhi vivi di cupidigia. moravia,

, si esprimeva in un'acquolina acida e in una specie di stimolo incoercibile ad aprire

sente venirsi l'acquolina in bocca, / e far la gola come un saliscendo.

pietanza che si vede imbandita davanti e alla quale vorrebbe e non osa allungare

vede imbandita davanti e alla quale vorrebbe e non osa allungare la mano. collodi

di ciliegie così grosse, così mature e così rilucenti, che facevano venire l'

. crescenzi volgar., 1-4: e quest'acque [ferme dei laghi]

fanno troppo grande desiderio di manicare, e fanno sete, e 'l ventre stitico

di manicare, e fanno sete, e 'l ventre stitico e malagevolezza di vomito,

fanno sete, e 'l ventre stitico e malagevolezza di vomito, ed alcuna volta

si ritiene acquo- sitade in essi, e alcuna volta incorrono in postema di polmone

non è punto aggradevole, ma aspra e piena d'acquosità in- suave. redi

necessario che l'acquavite fosse finissima, e separata da ogni minima particella d'acquosità

corpo. crescenzi volgar., 1-8: e ancora questi sono i segnali da trovar

, il pioppo, la canna, tellera e molte altre cose, che di molto

4-23: quanto l'uve più grasse e più acquose sono, tanto meno co'

. arici, 72: si distilla e fonde / fra il rigor de'metalli ancor

/ diverso umor che si rapprende, e informa / stalattite metallica od acquosa.

od acquosa. d'annunzio, iii-2-23: e sforzate mi furono le pàlpebre, /

prete spretato, con i suoi occhi acquosi e pur penetranti. borgese, 6-135:

/ nei solchi della tua faccia umile e magra. manzini, 9-67: quasi

aggrappò con uno sguardo che diventava acquoso e fioco. piovene, 2-227: le palpebre

. piovene, 2-227: le palpebre pesanti e scure, lo sguardo acquoso e vuoto

pesanti e scure, lo sguardo acquoso e vuoto. calvino, 1-471: i suoi

, iv-20-77: buono è il paese, e, in parte, molto acquoso.

volgar., 8-1 (187): e così essendo le nuvole insieme strette,

. idem, 30-1 (498): e soprawegnendo dall'alto cielo l'accese saette

volgar., 4-19: vuol caldi e acquosi luoghi, e specialmente luoghi maremmani,

: vuol caldi e acquosi luoghi, e specialmente luoghi maremmani, ne'quali abbonda

177: la capra gode ne'luoghi difficili e sterili, la bufola ne'paesi aquosi

gran parte de'vapori acquosi si circola, e condensati tornano in acqua e ricadono.

circola, e condensati tornano in acqua e ricadono. manzoni, 1130: chiomate

l'acquoso piano / gli steli verdi e snelli. borgese, 1-301: l'odore

, 1-301: l'odore d'ombra erbosa e acquosa del borro. piovene, 2-41

l'odore di una terra prativa, acquosa e senza confine. 4. piovoso.

juppiter turbato manda l'acquosa tempesta, e le nuvile rompe nel cielo. alfieri,

acremente. caro, 1-214: e 'n tal guisa acramente li rampogna.

comp. dal pref. a-privat. e del gr. xpdcorresov 'craspedo'. acre1

xpdcorresov 'craspedo'. acre1 (disus. e letter. acro), agg. (

agro, acido; che dà molestia e irritazione al gusto, all'odorato;

). leonardo, 1-89: e così [l'acqua è] quando aera

così [l'acqua è] quando aera e quando forte, quando brusca e quando

aera e quando forte, quando brusca e quando amara. ricettario fiorentino, g-18

.. di sapore amaragnolo / molto acre e penetrativo. anguillara, 4-311: la

con mangiar spesso interrotto / cibi acri e salsi, e pan più volte cotto.

interrotto / cibi acri e salsi, e pan più volte cotto. di capua,

corpi acri non meno pungon la lingua e 'l palato, e vi accrescono il calore

pungon la lingua e 'l palato, e vi accrescono il calore di quel che

non usare mai medicamenti violenti, acri e pieni di mordacissima astersione. carducci,

d'orrida tristizia, / che sale e fuma. verga, i-117: la spuma

: la spuma biancheggiava un istante, e l'acre odore marino saliva a buffi,

vol. I Pag.139 - Da ACRE a ACRIMONIOSO (71 risultati)

ardente alla parete d'una delle casse, e stette un momento a godere il senso

senso di freschezza che usciva dal metallo e a respirare l'acre odore della vernice.

987: v'odorava il timo / e l'acre menta. d'annunzio,

.. gli uomini camminavano innanzi; e le donne seguivano. panzini, i-13

, iii-82: alzò il coperchio della madia e v'introdusse il capo, fiutando l'

sinisgalli, 3-28: cresce il fumo e l'acre velo / mi esclude un lembo

terra] è di valor sì nuda e macra, / tanto ritien del suo primo

la bocca al fin si turi, / e che l'ira trangugi amara ed aera

tossico,... tutte le miserie e tutte le ignominie della passione carnale esasperata

, al desiderio di ben più acre e terribile frutto! b. croce, ii-6-376

il corpo, parve nuovo a paolo e non privo di una sua bellezza sdegnosa

non privo di una sua bellezza sdegnosa e acre, mai prima osservata.

i-486: il terzo tuono è acro e severo: muove la collera, provoca ad

: muove la collera, provoca ad ira e sdegno: le sue spezie avvelenano.

le sue spezie avvelenano... e rovinano ogn'altra melodia di tuono col

di tuono col quale si congiungano, e però tutti li sensi severi, dispietati

dispietati, di guerra, d'aggravii, e per ragion di ternario, ove si

tentai frenar gli errori / de'fortunati e degl'illustri. cesarotti, i-166: niuno

: eppure / tal vinse acri nemici e tenne il morso / a genti ardite.

dicesi più di parole che d'atti, e accenna all'umore che muove l'uomo

allusioni ironiche... fioccavano acri e pungenti. d'annunzio, iv-2-371: sentii

se rivelare la goffaggine, la ridicolezza e la bestialità degli uomini è peccato io fui

: era un riso violento, sensuale e acre. 4. pungente, doloroso

. pungente, doloroso; che dà assillo e sofferenza; intenso, veemente, ardente

fervore acre infiammata / la testa, e gli occhi rosseggianti. vallisneri, iii-488:

: si vede peccare un acre irritante e tormentatore nel sangue suo, che ha

; può ben essere più continuato, e però gravemente molesto. carducci, 283

ogni bene accesa / anima schiva, e tu lenta languisti / da l'acre ver

lenta languisti / da l'acre ver consunta e non ferita. idem, 303:

mi palpitava di gioie improvvise, acri e dolorose. de marchi, 41: cominciò

, masticando il suo sigaro amaro e insieme una risoluzione più acre ancora. pascoli

ancora. pascoli, 239: e in cuore un'acre bramosia di sangue.

11-516: tutto il mio sangue acro e vermiglio / delle immortali tue vendette avvampa

volta; cantavano con una voce acre e umiliata le loro canzoni d'un tempo

tempo. piovene, 2-59: occhi rotondi e grigi, fumosi e acri in una

: occhi rotondi e grigi, fumosi e acri in una volta. 5.

d'acre giudicio, che non gusta e assaggia / se non del buono il fior

, putrefatta dal l'umidità e acredine del mare. d'annunzio, iv-2-677

egli voleva riconoscere alla luce del mattino e all'acredine del mare la bontà della

in vicinanza dei porti irraggiati dai fari e appestati dal lezzo delle sentine. l'

che aumentava d'acredine come più chiare e più spesse sorgevano nella coscienza le imagini

fra le macchie, / l'allodoletta e 'l cardellin cantavano. = lat.

da una voce che compare in cicerone e isidoro). acreménte, avv.

volte che voi conserviate il bene comune e non guardiate ad uno particulare, ma

ed era forse) uomo dabbene, e compassionevole, e liberale, e padre affettuoso

) uomo dabbene, e compassionevole, e liberale, e padre affettuoso, e seguace

, e compassionevole, e liberale, e padre affettuoso, e seguace sincero deu'

, e liberale, e padre affettuoso, e seguace sincero deu'evangelo, ch'egli

a'fedeli. quindi ei deride acremente, e sorride insieme con indulgente soavità. manzoni

. manzoni, 1030: furono fatte e sostenute acremente varie eccezioni. de roberto,

quali m'indugiavo con troppa prudenza. e. cecchi, 6-43: al momento

poi non perdevano occasione di pungersi acremente e di darsi la baia. = comp

acrestesìa, sf. medie. sensibilità morbosa e anormale. = voce dotta,

. # xpo <; * estremo 'e ato&7) oi? * sensibilità

conviene nel pugnere l'acro dell'acetoso e del salso coll'acro del pepe, dell'

, dell'arone, del garofano e d'altri simili corpi; l'acrezza però

corpi; l'acrezza però dell'acetoso e del salso non si par ch'altra cosa

ch'altra cosa siano che loro acetosità e salsedine. = deriv. da

ricerca scrupolosa (specie negli studi filologici e storici). = voce dotta

; anche certe tribù primitive d'africa e d'asia). = voce dotta

? locusta 1 'e (paytoc * il cibarsi '.

<; -l8o$ 'locusta 'e cpdryos * che mangia '.

. da dtxupo? 'improprio 'e xóyoc * parola '). acrimònia

contrattempi... fa una titillazione e un solletico tale sopra la cartilagine del

acrimonia, par che insieme soavemente baci e morda. segneri, i-557: tutti gli

acrimonia mordente del profeta l'ascoltavano attenti e deferenti. michelstaedter, 325:

aristocratica improntava molti dei miei pensieri; e aristocratico era il modo in cui consideravo

aristocratico era il modo in cui consideravo e avversavo le cose del fascismo. 4

fastidioso, con prurito, con acrimonia, e con ardore mordicante. idem, 16-ix-185

presta agli alvi facili, / e né agli adusti acrimonia), o

stato infiammatorio bilioso ed acrimonioso dello stomaco e delle budella. targioni tozzetti, 10-zz

vol. I Pag.140 - Da ACRINIA a ACROMATICO (76 risultati)

a procurare con sommo studio di preparare e purgare precedentemente i corpi,...

i loro liquidi meno infiammabili, acrimoniosi e tendenti alla putrefazione. gramsci,

le mie lettere con la stessa acrimoniosa e sospettosa pedanteria. piovene, 2-214:

voce dotta, dal gr. &-privat. e xptvco * secemo *. acrisìa,

. croce, ii-9-224: quei contrasti scemano e vengono meno o tendono ad adeguarsi nell'

inerzia dell'acrisia, del docile assenso e dell'indifferenza. = dal gr.

sanguisuga... porta via le acrità e il mal calore del sangue.

= comp. da a-privat. e critico. acro1, v.

segreto retaggio (equivale a esoterico, e si riferisce in particolare alle opere aristoteliche

ad accennare, che ne'libri più sottili e più esquisiti, i quali egli chiamava

. dal gr. óbcpov * estremità * e artrite (v.).

dal gr. óbcpov * estremità * e asfissia (v.). acròbata

.). acròbata, sm. e f. (plur. m. -i

l'illusione di un momento ginnastico, e il battello... piglia l'

... piglia l'aspetto irto e solenne d'un circo senza acrobati. sbarbaro

/ le mie quat- tr'ossa / e me ne sono andato / come un acrobata

da bordo si cala la biscaglina, e come un acrobata da trapezio il pilota.

noi stessi, che ci attutiva colpi e cadute: la rete elastica, tesa di

piedi sul solido. c. e. gadda, 2-39: acrobati [i

: acrobati [i pompieri] nella notte e nel fuoco, con inesauribili lance d'

articoli fantasiosi, astratti, pieni di raziocinio e di acutezza, scritti in prima persona

, 12-228: gli uomini lasciavano i remi e si precipitavano come acrobati a sollevare gli

, 6-179: è già un acrobata e la sua dinamica è quella degli impeti istantanei

il canale è vuoto di barche e l'ingombro delle gomene non si sbizzarrisce in

un'agilità materiale o mentale assai faticosa e difficile, e anche artificiosa.

o mentale assai faticosa e difficile, e anche artificiosa. simoni, 1-179

un po'acrobatica ma piena di vivacità e di rilievo che gli è caratteristica. soffici

, 3-275: il sole diventava freddoloso e annacquato, quasi arrivassero fino a lui

che sanno distinguere l'arte dalla ginnastica e dall'acrobatismo. palazzeschi, 3-66: si

in terra facendo ogni sorta di acrobatismi e capriole. comisso, 12-132:

comisso, 12-132: gli attori e la messa in scena, favorita sempre

, la vicenda finiva sempre in una rivoluzione e i personaggi si inseguivano per le scale

. figur. argomentazione o comportamento artificioso e sofistico, con cui si tenta di giustificare

situazioni difficili. panzini, iv-7: e come questi [l'acrobata] a fatica

per traslato dicesi di chi con salti e sforzi di logica, manifesti e ridicoli,

salti e sforzi di logica, manifesti e ridicoli, si studia di coprire e

e ridicoli, si studia di coprire e mascherare un proprio difetto od errore. tale

estensione di senso è anche in francese e di qui forse a noi provenne.

, o clownismo, anche in letteratura e in politica. = deriv.

: qualunque esercizio fisico compiuto con abilità e rischio. -anche per simil.:

: abilità ingegnosa nel superare situazioni difficili e ostili; artificiosa bravura. linati

ricerca della soavità canora era detta oratoria e acrobazia vocale. e. cecchi, 6-70

era detta oratoria e acrobazia vocale. e. cecchi, 6-70: i campioni

. palazzeschi, i-80: due seggioline minime e un minuscolo sofà che non parevano fatti

, ma piuttosto per eseguire esercizi di equilibrio e acrobazie da circo equestre. idem,

idem, 1-563: h pianoforte sottolineava e sosteneva con delicatezza tutte le acrobazie della

con cui a napoli esistono le cose e si determinano i fatti. 2

, dal gr. óbcpov * estremità, e pxaaxói; 'embrione '.

. da óbcpov * estremità 'e xaptró? * frutto '. a

in un'elevazione eccessiva della regione parietale e in un arretramento della fronte.

voce dotta, dal gr. óbcpov 'estremità'e xscpax'/) 'testa '.

cianósi, sf. medie. colorazione livida e violacea delle * parti estreme del

inizio con accessi di sincope locale, e seguita con una cianosi permanente.

, dal gr. óbcpov * estremità 'e xuavó? * azzurro '.

vecchi, presso la regione del collo e delle palpebre. = voce dotta

altipiano ampio ed elevato con limiti montagnosi e ineguali. pascoli, 877:

ineguali. pascoli, 877: e su l'acrocòro / dell'orbe, dov'

, dal gr. óbcpov 'estremità * e x&pos 'regione '.

, dal gr. óbcpov * estremità * e séppia * pelle '.

ai quali si aggiungono disturbi generali nervosi e psichici. = voce dotta,

, dal gr. óbcpov 'estremità 'e òsóvr) * dolore *.

, dal gr. óbcpov * estremità 'e òsoo? -óvxo? * dente '

, dal gr. óbcpov * estremità 'e < pópo <; 'timore '

, dal gr. óbcpov 'estremità * e cpóvo? * voce '.

, dal gr. óbcpov 'estremità 'e y<4 [ao <; 'nozze

dipresso la grossezza che deggiono avere adulte e allo stato di perfetto sviluppo (sono

, dal gr. óbcpov 'estremità * e yev? 5 <; *

gr. óbcpov * estremità, punta 'e ypacpca 'scrittura '.

scarso valore commerciale perché è senza tinte e con pochissima luminescenza. =

pochissima luminescenza. = fr. e ingl. achroite, voce dotta, modellata

. dal gr. óbcpov 'estremità 'e dal lat. olire 1 odorare '

. dal gr. ótxpov * estremità 'e xercti; -c8o <; 'scaglia

statua greca, dalla testa, mani e piedi di pietra, marmo, o

pietra, marmo, o avorio, e col resto del corpo di legno.

xi0o <; (óbcpov * estremità 'e xffio? 'pietra ').

: quando però io non m'inganni, e che un vostro amico,..

vol. I Pag.141 - Da ACROMATINA a ACUIRE (79 risultati)

non sono telescopi, e che se ne fa uso ne'teatri,

migliori d'inghilterra pei pregi dell'ingrandimento e della chiarezza. giusti, v-136; siccome

custodia, che hanno le lenti acromatiche e sono elegantissimi. = voce dotta

dotta, dal gr. a- privat. e xptòjxa * colore acromatina, sf

comprendente in particolare la linina o plastina e i nucleoli. = dal gr

senza che subiscano l'aberrazione cromatica (e si ottiene con prismi e con lenti

cromatica (e si ottiene con prismi e con lenti costruiti con sostanze rifrangenti diverse

con lenti costruiti con sostanze rifrangenti diverse e opportunamente disposti e combinati).

con sostanze rifrangenti diverse e opportunamente disposti e combinati). = deriv.

, xe 3xé

d-privat., xp&p-a * colore ', e 6t? * vista attraverso il fr

, dal gr. axpov 'estremità 'e piya? * grande '.

da acromegalia. c. e. gadda, 3-58: le mandibole da

già l'italia illustrata. e sega e acromelanismo, sm.

l'italia illustrata. e sega e acromelanismo, sm. fisiol.

. colorazione scuradell'acqua ragia che pizzica narici e gola. dell'estremità della faccia

, dal gr. axpov * estremità 'e pixa? -avo? * nero '

, dal gr. < 4- privat. e xp&jjloc * colore'. acromicina,

famiglia dell'aureomicina (clortetra- ciclina) e della terramicina (ossitetraciclina): assai

, dal gr. axpov * estremità 'e (jtùxt)? * fungo

. fisiol. piccolezza anormale delle mani e dei piedi. = voce dotta,

, dal gr. axpov * estremità 'e p. ixpó? 'piccolo '

, dal gr. axpov 'estremità 'e có|i. o? 4 spalle '

, xp&p. cc 'colore 'e &p££ tptxó? * pelo '.

, dal gr. axpov * estremità 'e nevralgia (v.).

(composto da axpov 'estremità * e vó£ voxtó? 4 notte ').

dotta, dal gr. a- privat. e xp&vo? * tempo '.

, dal gr. axpov * estremità 'e cvopa -aro? * nome \

(composto da axpov 'estremità 'e vój; vuxtó? 4 notte ')

mano, provocato da affezioni croniche polmonari e da vizi cardiaci congeniti.

, dal gr. axpov * estremità 'e traxù? 'ampio '.

dolorose alla punta delle dita delle mani e dei piedi. = voce dotta

, dal gr. axpov * estremità 'e parestesia (v.).

caratterizzata da alterazioni di sensibilità, vasomotorietà e trofismo, che hanno sede soprattutto al

, che hanno sede soprattutto al volto e alle estremità. = voce

, dal gr. axpov 'estremità 'e 7ta0o? 4 malattia acròpeto

, composta dal gr. axpov 'estremità'e dal lat. petere 4 dirigersi *.

2. archeol. plinto basso e quadrato; piedistallo di una statua.

dal gr. axpov 4 estremità 'e ttósiov 4 zoccolo '. acròpoli,

. d'annunzio, ii-942: e strapperemo alla vittoria l'ali / perché mai

,... incoronata di cupole e di rotonde, nettamente intagliata, come

. da axpo? 4 alto 'e tcóxi? 4 città ').

, dal gr. axpov 4 estremità 'e cnrópo? 4 spora '.

estremità ', óoxéov 4 osso 'e distrofia (v.).

, semeleo. (così deve leggersi, e non acro- stide, come ha la

(disus. acròstico), agg. e sm. (plur. m

. buonarroti, 1-398: con gli acrostici e lettere di mezzo tinte di rosso,

le carte / d'anagrammi, d'elogi e del- l'acrostiche, / e mill'

elogi e del- l'acrostiche, / e mill'altre sciocchezze al vento sparte.

... fu autore delle frascherie e fu agli stipendi dell'arciduca leopoldo d'austria

echi *, di « acrostici * e di « rime equivoche *. cardarelli,

oratori, umanisti, compositori di acrostici e sonetti per nozze. 2. lo

. da axpo? 4 estremo 'e oxtxo? 4 verso '.

ornata di sculture, con l'emblema e il nome della nave.

, dal gr. axpov 4 estremità 'e otóxiov 4 prua '.

] è un regoletto quadro chiamato acrotèrio e quando balteo, e quando benda.

quadro chiamato acrotèrio e quando balteo, e quando benda. idem, 1-212: gli

, dal gr. axpov 4 estremità 'e róvo? 4 accento '.

dal gr. axpov 4 estremità 'e imppaj; 4 corazza '. actèa

zona del mare profondo compresa tra i 200 e 2000 metri, ove si verificano i

i fenomeni di sedimentazione detta batiale, e si sviluppa una fauna assai ricca e

e si sviluppa una fauna assai ricca e caratteristica. = voce dotta,

) 4 riva *. actinomicèti e attinomicèti, sm. plur. bot.

. axxt? -ivo 4 raggio 'e jxóx7)? 4 fungo '.

? 4 fungo '. actinomicòsi e attinomicòsi, sf. medie. malattia

sf. medie. malattia dell'uomo e degli animali, provocata da varie specie

col suffisso -osi. actinomorfìa e attinomorfìa, sf. bot. qualità

. axxi? -ivo? 4 raggio 'e popiptj 4 forma '.

4 forma '. actinomòrfo e attinomòrfo, agg. bot. detto

deriv. da actinomorfìa. actinopterigi e attinopterigi, sm. plur. zool.

(? -ivo? 4 raggio 'e 7ixépu£ -uyo? 4 pinna '.

strema punta de la sottile acùcchia, e quel posto quasi a toccare l'occhio)

senza perdere nulla della loro proporzione; e si può in modo acuir la lente,

carducci, 478: de l'odio e del dolor l'esperimento / il cor gli

dolor l'esperimento / il cor gli ottuse e il senso gli acuì. idem,

i massi cruenti la selce, / e l'acuirono per la strage. d'annunzio

. d'annunzio, iv-1-38: acuire e moltiplicare i sofismi equivale dunque ad acuire

moltiplicare i sofismi equivale dunque ad acuire e moltiplicare il proprio piacere o il proprio

sul torso, cercò acuire l'udito e si persuase che non si era ingannato.

vol. I Pag.142 - Da ACUITÀ a ACUTAMENTE (68 risultati)

4-3-315: tenterò di spiegarne il processo; e benché mi paia assai complicato, forse

spada sottile. panzini, i-157: e questa tristezza si acuiva maggiormente per ragione

si acuiva progressivamente, partito dalle mani e le braccia gl'invadeva la persona.

le orecchie frementi s'acuirono come lame e aderirono al collo. = voce

[cotogne] acetose son più sottili e più penetrabili, e imperciò spengono la sete

son più sottili e più penetrabili, e imperciò spengono la sete e l'acuità

più penetrabili, e imperciò spengono la sete e l'acuità della collera. idem,

acuità di piacere: sì che rinuncia e riserbo sembravano nascondere miraggi stupefacenti e

e riserbo sembravano nascondere miraggi stupefacenti e pericolosi. = voce dotta,

2-113: la nobiltà francese, di natura e di studio bellicosa e forte, acuita

, di natura e di studio bellicosa e forte, acuita eziandio dalla necessità di

... impuro, acuto, e acuito dal caldo, come di pelliccia.

acuito dal caldo, come di pelliccia. e. cecchi, 1-19: la pazzìa

si può scomporre in gruppi d'idee ragionevoli e regolari, ma ciascuna insistita, acuita

ii-2-28: la cadenza di periodi aculeati e sonanti. giusti, i-194: queste

buone a cucire insieme dei periodi aculeati e rotondi, ma stringi stringi, il sugo

acùleo, sm. pungiglione; punta sottile e penetrante; spina. tasso,

parte deretana fende un tenero ramo, e vi deposita le uova. casti, 21-m

d'intorno un tremolio / d'insetti innumerabili e minuti, / che col perpetuo ed

che col perpetuo ed importun ronzìo, / e cogli aculei lor pungenti acuti,

essere avvenuto un matrimonio tra un cardo e una gardenia? quello tutto aculei, questa

quello tutto aculei, questa tanto tenera e candida. viani, 4-72: punge come

il serpe svolgersi nel suo covo, e sentendosi impedito dagli aculei del porcospino, lo

lepor tu mesci ai detti; / e di gentile aculeo / altrui pungi e diletti

/ e di gentile aculeo / altrui pungi e diletti. 3. assillo,

, iii-308: lei sola sente il fremito e l'orrore della natura offesa, un

, 273: sforzandosi di mostrarsi educato e gentile in mezzo agli aculei della sua

indovinato che io dissimulavo una sofferenza inconfessabile e che soltanto l'aculeo d'una idea fissa

ristoro, 1-7 (16): « e troviamo due stelle che sono chiamate aculeus

acuto più punge che l'ottuso, e però l'acume si pone per la punizione

cuore [della rondine], e l'acume degli unghielli nei piedini rattratti.

. zenone da pistoia, 1-2: e sì vedrai coperti gli alti acumi /

, 1-84: la novità del suono, e 'l grande lume, / di lor

i maschi piuttosto che le femmine, e adolescenti piuttosto che puerili: perché in

de'medici, 312: ha grande similitudine e conformità questo modo di stile con l'

l'epigramma quanto all'acume della materia e alla destrezza dello stile. leonardo, 2-409

scambiate membra. michelangelo, 193-8: e tu, folt'air, che 'l celeste

/ rendigli al cor mio lasso, e rasserena / tua scura faccia al mio visivo

de'concetti ingegnosi con poco ingegno, e delle acutezze senza niuno acume. gravina

ostentar il fervore della lor fantasia, e l'acume e studio loro, che

fervore della lor fantasia, e l'acume e studio loro, che di persuaderci quel

che ci espongono. manzoni, 6: e mi ferì le luci un vivo lume

vivo lume, /... / e vinto fu del mio veder l'acume

negli animi affievoliti... l'acume e la veemenza del desiderio. settembrini,

doti, coi suoi molti difetti, e col singolare acume del suo ingegno.

ii-435: se avesse usato pari acume e lepore nelle sue lezioni, esse sarebbero

quella... di nascondere l'acume e fin la malizia del pensiero nella più

, dal gr. àxoùw 4 odo 'e p. exaov 4 misura '.

... m'acumina le squame e me le lustra a una a una!

agg. aguzzo, a punta sottile e penetrante. g. del papa

rappresenta la fiamma, suo proprio termine e naturale, ma le è accidentario. vallisneri

, i-51: due cipressi accanto, scuricci e acuminati. idem, ii-344: sotto

,... con gli occhi acuminati e intenti sotto la fiera grazia degli orecchi

di faville. un fischio gelido acuminato e il mostro fu lì con tutti i

sua voce... era cupa e bassa, quasi piatta; talvolta, invece

acustica s'abbia un fenomeno più curioso e più singolare di quello della risonanza de'

dei rapporti che corrono fra l'acustica e l'arte dei suoni. 3

, teatri, cinematografi, auditori radiofonici e televisivi, ecc.), perché si

. d'azeglio, 1-156: consonanze e dissonanze non sono un fatto arbitrario né

. la quale non ci arrivi diritta e netta all'orecchio, come se ce la

acustico, questa specie di automatismo viscerale e gutturale esiste anche nelle macchine, scriventi

gutturale esiste anche nelle macchine, scriventi e addizionatrici. = voce dotta, gr

chinate, egli non ode bene, e quando le dirizza ode acutamente. dante

magno volgar.], 23-1: e allora il frutto della buona operazione ha

a formarla [la perla], e non restasse concotta dal vital calore dell'

concotta dal vital calore dell'animale, e trasformata in suo alimento, come acutamente

, si troverebbero sempre quasi della grandezza e della figura medesima. salvini, 39-iii-182

cose nostre, negli altrui fatti, e ne'pensieri ancora, possegghiamo un

vol. I Pag.143 - Da ACUTANGOLO a ACUTO (102 risultati)

occhio cerviero, e scorghiamo acutissimamente. manzoni, pr.

): la collera aspira a punire: e, come osservò acutamente, a questo

squillava acutamente in mezzo ai campi, e i carrettieri che l'udivano fermavano i

loro muli in mezzo alla strada, e si cavavano il berretto. panzini, iii-357

lungamente minutamente, acutamente al caso. e. cecchi, 6-366: il vino

palazzeschi, 4-18: fra i cipressi e gli olivi cerca acutamente il mio sguardo qualcosa

non si vede. sbarbaro, 2-64: e se ogni cosa guardo acutamente / quasi

, anzi, acutamente, ero disperato e furioso, ero distrutto. =

di acuto1. acutàngolo, agg. e sm. geom. triangolo che ha

boezio): comp. da acutus e angulus (calco del gr. ò ^

il diamante] con i canti acutissimi, e non fa come l'altre pietre;

vino... al capo tosto saglie e la mente percuote per l'acutezza del

. b. cavalcanti, 2-5: e molti di quegli [animali]..

greci, nel comporre i loro versi e le loro prose, avevano risguardo primieramente alla

prose, avevano risguardo primieramente alla brevità e alla lunghezza delle sillabe, onde nasce il

sillabe, onde nasce il numero; e poi secondariamente, e quasi per accidente,

il numero; e poi secondariamente, e quasi per accidente, all'acutezza e

e quasi per accidente, all'acutezza e gravezza degli accenti, onde nasce l'armonia

che urtando nell'aria l'increspa, e per essa con gran velocità si distendono

delle quali nasce tacutezza del suono, e la gravità dalla rarità. campanella,

2-211: sono pietre porose che hanno spirito e parti tenui, le quali dall'acutezza

dall'acutezza del penetrante aceto sono svegliate e si movono con tutta la mole loro.

tacutezza dell'occhio per la loro piccolezza e diafaneità, rappigliatosi l'umor bianco,

cura deve stare in dolcificanti, involventi e domanti tacutezza e la copia de'sali

in dolcificanti, involventi e domanti tacutezza e la copia de'sali. svevo,

iv-2-865: pareva guizzarle tra i denti e il bianco degli occhi tacutezza del sorriso formidabile

baleno di un'arme a doppio taglio. e. cecchi, 1-18: a

]: tu dei aver le luci chiare e acute, perché, senza chiarezza e

e acute, perché, senza chiarezza e purità d'animo e acutezza d'ingegno

perché, senza chiarezza e purità d'animo e acutezza d'ingegno, non si può

. croce, 37: era molto arguto e pronto nelle risposte, e oltre tacutezza

molto arguto e pronto nelle risposte, e oltre tacutezza dell'ingegno anco era astuto.

gozzi, iii-241: ragionava con tanta acutezza e pene- trazione intorno agli animi umani.

intorno minacce per poi ritirarsi dì nuovo e lungamente in se stesso. sinisgalli, 6-212

5. arguzia, pensiero concettoso e sottile; ingegnosità. castiglione, 132

difficultà, ma d'acutezza recondita, e non così nota come quelle che si dicono

, l'argutezze son dette acumina: e se v'entra la mordacità, aculei.

aculei. da gl'italiani, acutezze e picchi; da'francesi, poincte, cioè

è vago oltremodo dei fiori della poesia e dell'eloquenza ricercando a sazietà le delizie

dell'eloquenza ricercando a sazietà le delizie e le acutezze, e per burlarsi della geometria

sazietà le delizie e le acutezze, e per burlarsi della geometria, veneranda agli

della geometria, veneranda agli accademici, e deltarimmetica, sacrosanta a'pitagorici, s'

leopardi, ii-x044: esempio di acutezza e di filosofia de'rettorici. tommaseo [s

: quella eccitazione che ci fa cercare e scambiare la contorsione e la barbarie per

che ci fa cercare e scambiare la contorsione e la barbarie per efficacia, gli sforzi

barbarie per efficacia, gli sforzi grotteschi e selvaggi per ardimenti originali, il tumido

se oggi ancora noi tutti proviamo insofferenza e avversione per le forme gonfie, per le

dovrebbero destare stupore, per le sovrabbondanti e complicate metafore e antitesi, per le

, per le sovrabbondanti e complicate metafore e antitesi, per le acutezze e simili

metafore e antitesi, per le acutezze e simili, se siamo pronti a discernere e

e simili, se siamo pronti a discernere e a denunziare o irridere queste cose come

barocchismo », « concettismo », e via. = deriv. da acuto1

= voce dotta, comp. da acuto e corno (v.). acutire

che move di piacere / lo punge, e fa volere / diletto corporale. ristoro

. ristoro, 3-5 (112): e questa constellazione fo ampia de sopra

sopra, al modo de la fronte, e acuta de sotto, al modo del

: l'omero suo, ch'era aguto e superbo, / carcava un peccator con

., 29-140: una spada lucida e aguta, / tal che di qua dal

dentro] a caricare di pietre, e di pali aguti e di legname i loro

caricare di pietre, e di pali aguti e di legname i loro assalitori. arrighetto

tristi membri. boccaccio, i-51: e i leoni africani corsero al tristo fiato tingendo

negli insensibili corpi. idem, i-201: e parevagli che questi tenesse nella sua sinistra

nella sua sinistra mano un arco bellissimo e forte, e nella destra due saette,

mano un arco bellissimo e forte, e nella destra due saette, l'una d'

due saette, l'una d'oro, e quella era acutissima e pungente, e

d'oro, e quella era acutissima e pungente, e l'altra gli pareva di

e quella era acutissima e pungente, e l'altra gli pareva di piombo,

alcun palude facci una tossa... e fia da due capi lunga e acuta

. e fia da due capi lunga e acuta. poliziano, st., 1-15

per iati campi / vagando errate, e per acuti sassi. tasso, 11-28:

, 11-28: a costei la faretra e 'l grave incarco / de l'acute quadrella

ad altro che al non far rumore, e però tutti i miei arnesi consistevano in

in un semplice succhiel- letto di acutissima e forte punta; con esso facevo un foro

, ne tagliò l'estrema / lingua, e di sotto al mento uscì la punta

merli, aspri d'agute / punte e di ferrei dicchi. manzoni, 299:

neve / da sommo ad imo biancheggianti, e quasi / ripidi, acuti padiglioni,

acuta del campanile, si stendeva bruna e spiccata sul piano erboso e lucente della

stendeva bruna e spiccata sul piano erboso e lucente della piazza. pascoli, 180

cui davan fierezza le punte de'baffi rilevate e la piccola barba acuta in sul mento

dei muli] volse lentamente la testa e sogguardò puntando le acute orecchie. palazzeschi,

acuta, / tien alto lor disio e noi nasconde. idem, par.,

agevolmente si rompe con li denti, e guastandosi è acuto e mordente. tasso

con li denti, e guastandosi è acuto e mordente. tasso, 11-54: a

a lui venne una saetta a volo / e ne la gamba il colse, e

e ne la gamba il colse, e lo trafisse / nel più nervoso, ove

sopra la terra per moltiplicarsi, generarsi e amplificarsi, il che con diletto grande avvenirle

punse / punta d'acuto duolo, e venne meno. magalotti, 7-35: questi

: vi sono molte spezie d'acidi e di agri più o meno puri, più

eccitato dalla riconoscenza dell'esser nostro, e delle potenze e doti nostre medesime.

riconoscenza dell'esser nostro, e delle potenze e doti nostre medesime. collodi, 176

da quanto tempo più non lo vedeva, e che desiderio acuto, intenso, ardente

odore umidiccio, acuto di quei funghi e di quel bosco autunnale. saba, 367

due vizii, cioè contra la gola e contra la subita ed aguta turbazione del

furore. campanella, i-223: l'aquila e 'l niglio han pur la vista acuta

. marino, 6-99: scaltro seguso e d'odorato acuto, / tutto dovunque va

. dati, i-383: l'uso vero e proprio di lei [la geometria]

i-673: per ben comprendere la forza e ravvisare la minutezza e figura del bovicida

comprendere la forza e ravvisare la minutezza e figura del bovicida sottilissimo effluvio, converrebbe

medico fosse assistito da migliore dio- trica e che i suoi microscopi guarniti fossero di vetri

ispiare le mete ove confina l'invisibile e sterminata sua picciolezza. g. gozzi,

avevano] un'espressione acuta di invidia e di gelosia. d'annunzio, iv-2-600

delle apparenze penetrano fin nel più profondo e incontrano

vol. I Pag.144 - Da ACUTO a ADACQUATOIO (89 risultati)

il mistero e ne rabbrividiscono. pirandello, 5-11: pallida

rabbrividiscono. pirandello, 5-11: pallida e aggrottata, con gli occhi acuti adirati e

e aggrottata, con gli occhi acuti adirati e sfuggenti. negri, 1-248: sguardo

borgese, 1-38: negli occhi giallognoli e acuti aveva innocente furbizia senza ironia.

sguardo figgeva, parlò di prigione. e. cecchi, 1-106: la punta più

sottile, perspicace, di intelligenza penetrante e pronta; ingegnoso, concettoso, arguto

. francesco da barberino, 111-66: e fa guardia più aguta / da quel

ed in virtute / ne porta seco e l'umano e 'l divino: / 1'

/ ne porta seco e l'umano e 'l divino: / 1'altre potenze tutte

quante mute; / memoria, intelligenza e volontade / in atto molto più che

.., savio in iscienza, e d'un acuto spirito. petrarca, iv-3-62

, 3-4 (296): assai giovane e bello della persona era e d'aguto

assai giovane e bello della persona era e d'aguto ingegno e di profonda scienza.

della persona era e d'aguto ingegno e di profonda scienza. idem, i-218

gelosia] fa cercare i solinghi luoghi, e con aguto intelletto mai non sa che

parlare dolcissimo veramente, pieno d'acute e buone sentenzie. castiglione, 140: tutte

140: tutte queste cose sarian vane e di poco momento, se le sentenzie

belle, ingeniose, acute, eleganti e gravi, secondo 'l bisogno. idem,

della casa, 564: un valoroso uomo e dotato di acutissimo ingegno e di profonda

valoroso uomo e dotato di acutissimo ingegno e di profonda scienza. boccalini, ii-19:

, ii-19: gli alemanni, sottilissimi e acutissimi artefici non meno di orologi che

le cose belle son poche, e tutti gli intelletti acuti, quando entrano

epigrammi, motti ingegnosi, gli acuti sali e tutti quei detti, che tanto ne'

tanto ne'versi, quanto nelle prose e nelle iscrizioni chiamar si sogliono concetti arguti.

, ma renderà la mente più acuta e più lucida. parini, giorno, iii-144

de'mezzi. idem, 162: e dico insieme cose che importano una moralità

importano una moralità sconosciuta a'più acuti e profondi pensatori del gentilesimo. leopardi,

sottile, gl'ingegni sogliono esser maggiori e più svegliati e capaci, e particolarmente

ingegni sogliono esser maggiori e più svegliati e capaci, e particolarmente più acuti. idem

maggiori e più svegliati e capaci, e particolarmente più acuti. idem, 836:

: non anteponga la fama di acuto e di mordace... al debito

compiace forse un po'troppo dei motti e delle frasi acute, ma le sue saette

saette hanno sempre la punta d'oro e son lanciate con una grazia inimitabile.

, specializzandosi nelle esecuzioni di tale grazia e finezza, di tale virtuosità nella sua

via della cattiveria, ch'è più difficile e più intralciata, non andava molto in

intralciata, non andava molto in la, e s'impicciava in certe sua fantasticaggini vendicative

travagliava alla ricerca di un linguaggio sensibile e acuto. 5. figur. ant

sottile, stridente (contrario di grave e basso). cfr. acuto2.

ficino, 2-46: costoro le voci acute e gravi per natura diverse, con certi

per natura diverse, con certi intervalli e modi, tra loro amiche fanno:

amiche fanno: onde deriva la composizione e suavità della armonia. leonardo,

ariosto, 8-29: che spesso muta corda e varia suono, / ricercando ora il

a ferire unitamente in una sì, e nell'altra no, delle vibrazioni della corda

/ or acuto ora grave; / e donò forza ad esso / di rapirti a

stesso. idem, giorno, iv-24: e fama è ancor che pallide fantasime /

una parlantina entrante, acuta, continua e noiosissima spesso gli è rotta la parola in

ii-693: la voce di testa, nitida e acuta che accompagnava la parola fino all'

ma la vocetta deve essere acuta / e perforante come il violino. palazzeschi,

alti come in una pericolosa ascensione, e fu appunto a una delle note più

sue teste dua fazzoletti, un dal capo e un dalla punta, con contrarie volte

con contrarie volte l'un chell'altro, e fòrzali co'le mani. allora l'

le mani. allora l'aguto si torcerà e awolgerassi quanto vorrai. idem, 2-302

tetto, in un gioco di sole e d'ombre, ad angoli acuti.

a sinistra ') posto sulle vocali (e suole indicare il suono stretto).

acuta: che si manifesta con gravità e violenza, e ha decorso rapido (in

si manifesta con gravità e violenza, e ha decorso rapido (in contrapposizione al

tanto leppo. bencivenni [cruscai: e delle febbri ve ne sono delle acute

delle febbri ve ne sono delle acute e delle acutissime. ariosto, 15-102: nella

stantin lasciata / grave l'avea febbre acuta e fiera. barelli, i-233: rispondo

anche quelli che muoiono di mali acuti e dolorosi, in sull'ap- pressarsi della

una nefrite, da acuta in cronica e probabilmente inguaribile. pea, 7-16:

7-16: un languore insolito lo rendeva leggero e debole come se fosse stato convalescente di

. acutamente. salvini, 13-234: e di costor poscia i cavalli, / incontra

: rideva sugli acuti d'un riso fatuo e insolente. ojetti, ii-436: gonfiandosi

le due mani, una sopra gli acuti e una sopra i bassi...,

non sapeva esprimersi, ma con certe mossette e dei piccoli acuti gli rivelò tutto l'

manzini, 11-27: attutiti dal sole e dall'acqua gh acuti delle tinte.

mei, 185: conciossiaché elle sien tutte e poi tutte [le emorragie] della

[le emorragie] della stessa natura, e tutte provengano dalla cagione medesima, vale

da una crasi infiammatoria, da acuzie e collosità del sangue. d'annunzio, ¦

variabile, poiché ella è isterica; e il suo isterismo ha raggiunto, in altri

. = comp. da ad rafforzativo e abile. ad abundantiam (ad abbondanza

linguaggio giuridico a quello comune, e riferita a prove e argomenti di valore

quello comune, e riferita a prove e argomenti di valore secondario, addotti a

crescenzi volgar., 7-1: troppa caldezza e secchezza con sumerà ogni verdume

quando ima- ginando vegno / il forte e crudel punto dov'io nacqui, /

/ sì che tutto ne sciacqui / e spiri ogni sospir ch'ai cor s'aduna

, imperocché così fatta acqua è grave, e tosto discorre dalla radice di sotto;

correrà pel giardino, adacquando li pomeranci e cedri ai lor bisogni. soderini, ii-39

agli], massimamente se s'adacqui e sia marcito. galileo, 417: per

cavalli produce la terra il fieno, e le nugole l'adacquano. foscolo,

lo pianti perché l'hai raccattato; e perché l'hai piantato, lo adacqui.

l'elvira non adacquò l'arido vaso. e da allora in poi si sentì come

dal desiderio della campagna. c. e. gadda, 2-25: l'acqua dell'

aveva come antonello era di duro nerbo e quanto meglio del messere l'adacquava l'

. annacquare. leonardo, 2-248: e quando con essa acqua adacquerai il vino

. bibbia volgar., i-147: e rimoveremo la pietra della bocca del pozzo

dossi, 183: una mostra di adaquerelli e disegni. = comp. di

crescenzi volgar., 1-217: orto adacquato e bagnato. trinci, 1-216:

vol. I Pag.145 - Da ADACQUATORE a ADAGIO (82 risultati)

adacquatóre, agg. e sm. (femm. -trice).

n. 2). c. e. gadda, 2-23: i primi escavi

: la nostra agricoltura vanta un vario e dovizioso giro di prodotti, dai nostri padri

con sagaci cure assortito alla pianura adacquatoria e all'asciutta, alla collina e alla

adacquatoria e all'asciutta, alla collina e alla montagna. = deriv.

volte nella state questa adacquatura. c. e. gadda, 2-26: la specchiante

/ veder, gusto, audito, odorato e tatto; / al corpo non basta

cerca adagiare il travagliato fianco, / e la testa appoggiando al duro scudo,

erbe innocenti adagia il fianco / queta e sicura. monti, 3-150: schierare

monti, 3-150: schierare i cocchi e ne smontàr: svestiti / quindi del-

io non pria / adagiato t'avessi e carezzato / su'miei ginocchi. verga,

cadavere nel prato, fra le macchie, e gli aveva messa una manciata d'erbacce

ojetti, ii-144: quest'ombre chiare tremule e rapide, e la luce che ci

quest'ombre chiare tremule e rapide, e la luce che ci avvolge e l'aria

, e la luce che ci avvolge e l'aria fresca che ci lava i

de'nemici... ed ivi adagiato e loro e loro bestie, vi dimorarono

... ed ivi adagiato e loro e loro bestie, vi dimorarono fino a

: ismontati adunque i due giovani e nell'alberghetto entrati primieramente i loro ronzini

ancora che duro gli fusse l'andare e 'l partire dal fuoco, puro, per

ciascuna cosa essere avvantaggiati dagli altri, e coricarsi ne'migliori letti e nelle più belle

altri, e coricarsi ne'migliori letti e nelle più belle camere; e sedersi

letti e nelle più belle camere; e sedersi nei più comodi e più orrevoli luoghi

camere; e sedersi nei più comodi e più orrevoli luoghi; e prima degli

nei più comodi e più orrevoli luoghi; e prima degli altri essere serviti e adagiati

; e prima degli altri essere serviti e adagiati. vasari, 1-677: onde

che quel re gli portasse grand'amore, e rimunerandolo altamente delle fatiche, adagiasse i

: le scritture, siccome anco le veste e le armi, accostare si debbono e

e le armi, accostare si debbono e adagiare con l'uso de'tempi,

ingiunca: / ivi senza pensier s'adagia e dorme. monti, 11-834: al

sul lido / le tuniche sudate, e delle membra / rinfrescano la vampa: indi

. mi sono adagiata su queste erbe e sotto l'ombra freschissima di queste querce

1-73: chiese il tè al servo; e s'adagiò d'innanzi al caminetto,

si distendono grandi su di essa, e il mio respiro si fonde come una preghiera

nell'infinita aria gioconda. c. e. gadda, 2-17: e foglie

c. e. gadda, 2-17: e foglie si adagiano, una ad una

campo con le loro ceste sul capo, e si adagiavano sotto le viti, come

, spesso raccogliendole sotto il ventre; e così, a poco a poco,

: apro la zolla / ch'è mia e m'adagio. e dormo: / da

/ ch'è mia e m'adagio. e dormo: / da secoli l'erba

nella sua forma migliore, giacendo innocente e languido. -figur. vico,

, grigia d'ulivi, verde di pini e pioppi, fino agli ultimi poggi.

, i-i7: ogni colore si espande e si adagia / negli altri colori.

t'adage, / ecco qui stazio; e io lui chiamo e prego / che

ecco qui stazio; e io lui chiamo e prego / che sia or sanator delle

quanta in cerca d'una filosofia, e, finché durerà questo penoso travaglio delle menti

del vento all'ostro..., e molto s'adagiano del vento a tramontana

fusse mai più altra vita, / e 'n adagiarsi ciascun s'assottiglia / come

come regnasse qui senza finita: / e poi vene la morte e lo scompiglia

finita: / e poi vene la morte e lo scompiglia. 7.

vellutello [inf., 3-111]: e col remo batte quelle che al montar

batte quelle che al montar s'adagiano e tardan troppo. ariosto, 14-116:

ghiacci, negli stanzoni adagiati per riceverle e ben custodirle. cattaneo, i-97: parini

ben custodirle. cattaneo, i-97: parini e gozzi sbeffarono l'inerzia adagiata nei cocchi

sbeffarono l'inerzia adagiata nei cocchi lombardi e nelle gondole veneziane. d'annunzio,

. d'annunzio, iv-2-320: le montagne e le colline,... avevano

in pregiudizi ozianti nelle esteriorità dell'arte e della scienza. ojetti, ii-373:

mare era calmissimo, profondamente azzurro; e pareva adagiato vittoriosamente dopo una gara col cielo

fracchia, 329: i signori e le signore che, adagiati sui molli cuscini

molli cuscini, con un'aria pigra e beata si lasciavano scarrozzare. emanuelli,

degli alberi adagiati dentro un'aria pura e trasparente. 2. disus. che

tu lavorare / che ne possi guadagnare e dame a chi non è adasciato? boccaccio

iii-6-70: lieti v'erano i grandi e i minori, / e adagiati da'

erano i grandi e i minori, / e adagiati da'fini amadori. idem,

eran con somma cura medicati, / e lor donato sollazzo e diletto, / e

cura medicati, / e lor donato sollazzo e diletto, / e ne'bisogni lor

e lor donato sollazzo e diletto, / e ne'bisogni lor bene adagiati. ariosto

poco per volta (senza fare rumore e senza scosse). alfieri,

sp., 8 (125): e tutt'e due, in punta di

, 8 (125): e tutt'e due, in punta di piedi,

uscio, lo spinsero adagino adagino; cheti e chinati, entraron nell'andito. idem

gli levò adagino adagino gli stivali, e se l'infilò. d'annunzio,

parve [la candela] si volesse spengere e poi adagino adagino riprese. palazzeschi,

: quando... vorrai fare bono e utile studio, usa nel tuo disegnare

comandò che le squadre del mezzo andassero adagio e quelle delle coma con prestezza si movessino

/ adagio sciolto le veementi grazie / e le stanchezze onde luce fu il mondo

ellittica per esortare l'interlocutore a riflettere e a trattenersi da giudizi o azioni avventate

voi ch'io mi vaglia dei precetti e degli avvertimenti,... s'

disse biagio, adagio biagio: modi proverbiali e familiari, usati per raccomandare l'attenzione

adagio, biagio! » perché tra cavalla e legno era tutta una sconquassatura d'ossa

legno era tutta una sconquassatura d'ossa e di carcassa. 3. ripet

. assai piano, con estrema lentezza e cautela; poco per volta, quasi insensibilmente

di mosto cotto affinché non s'abbronzi, e si vadi scaldando

vol. I Pag.146 - Da ADAGIO a ADAMO (86 risultati)

, 40: sul principio rimase duro e immobile... poi adagio adagio

... era uscito fuori dall'acqua e s'era adagio adagio arrampicato fin sulla

carducci, 163: seguite adagio adagio e piano piano, / caro mirtillo mio,

la mia gioventù / la lasciai addormentata, e chiusi adagio adagio i battenti.

. 4. marin. adàgio e adagìssimo: designano le marce più lente

mus. movimento lento (fra andante e largo); pezzo da eseguire con movimento

dette l'aire a un adagio lentissimo e stentato. d'annunzio, iv-1-290: l'

10-153: il senso di quell'appoggiare e di quello sfuggire, di quell'adagio

di quello sfuggire, di quell'adagio e di quel presto di cui è fatta l'

, in quel breve spazio fra la fronte e la mascella forte... da

, rimanendo ingiusto, nella sua origine e nella sua natura, diventa, per

riguardo all'effetto, secondo quel vecchio e verissimo adagio: multa facta tenent quae

, 78-7: amor di gioia mi corona e sagra: /... /

anche adamàs), sm. ant. e letter. diamante.

lucida [nube], spersa, solida e pulita, / quasi adamante che lo

il cuore desiderava si conservassino in lui e durassino a guisa della durezza d'uno

. parini, giorno, i-923: e cupide ad ornar tue bianche dita /

d'amorosi motti / stringati alquanto, e sovvenir ti faccia / de la pudica

anello. carducci, 835: e di zaffiro i fior paiono, ed hanno

riflessi. graf, vi-1151: sfolgora glorioso e trionfale / un tempio che la cupola

tempio che la cupola ha d'opale / e le colonne immani d'adamante. beltramelli

un sole invernale; pareva tutta di marmo e d'adamante. 2. ferro,

la porta... è molto grande e le colonne son di solido adamante:

: e'si sentiva un suon fioco e interrotto, / come quando esce il

ma di te, madre bella, e son tuo figlio. tasso, 3-51:

vuo'ch'a lui vi scopriate, e d'adamante / un scudo ch'io darò

/ sì ch'egli vi si specchi, e 'l suo sembiante / veggia e l'

, e 'l suo sembiante / veggia e l'abito molle onde fu involto. arici

a la pupilla / il settemplice raggio e tiri imiti, / quella si prova

prova lungamente a cerca / nell'adamante; e foggia angoli e facce, /

nell'adamante; e foggia angoli e facce, / stipiti e scudi, e

angoli e facce, / stipiti e scudi, e lima a tondo e morde

e facce, / stipiti e scudi, e lima a tondo e morde, / e

stipiti e scudi, e lima a tondo e morde, / e rappiana e comparte

e lima a tondo e morde, / e rappiana e comparte. carducci, 232

tondo e morde, / e rappiana e comparte. carducci, 232: il nemico

: questa legge in pria / scrisser natura e il fato in adamante.

. sapide co 'io domo 'e àstiptaxoi; 'indomito '); la

adamantida, la quale nasce in armenia e in cappa- docia, e appressata a'

in armenia e in cappa- docia, e appressata a'lioni, fa che essi s'

s'arrovesciano con la gola aperta: e la cagione del suo nome è perch'ella

luce. petrarca, 23-25: e dintorno al mio cor pensier gelati /

smeraldo. ariosto, 22-66: aver scudo e corazza adamantina / bisogna ben, che

pure adamantina. tasso, 7-88: e pur sull'elmo il coglie, e 'ndarno

: e pur sull'elmo il coglie, e 'ndarno sempre, / che l'elmo

in tanto ubaldo oltra ne viene; e 1 terso / adamantino scudo ha in

core / del più duro metallo, e chiude in seno / viscere adamantine. parini

tu [il bisogno] gli urti e rovini, / e tutto a te si

bisogno] gli urti e rovini, / e tutto a te si schiude. monti

le parche di purpurei pepli / avvolte e il crin di quercia, e di più

/ avvolte e il crin di quercia, e di più trame / raggianti, adamantine

fuoco del mezzodì riverberato dalle ghiacciaie candide e adamantine del settentrione. carducci, 617:

idem, ii-8-143: il cielo ride adamantino e freddo. d'annunzio, ii-479:

, decora prindicon gran desire; / e te annichilire, si voi me sequitare

= comp. da ad rafforz. e amare. adamàs, v.

ripristinare l'originaria innocenza di adamo (e intanto ne imitavano la nudità)

che fece ogn'ani- male, / e fece adamo ed èva, / che poi

/ vi fe', com fece adamo e sua sposa. tesoro volgar., 7-53

, ché siamo tutti discendenti da adamo e da èva. dante, conv.,

fu nobile, tutti siamo nobili, e se esso fu vile, tutti siamo

i-33: iddio sì chiamò adam, e disse: -dove sei adam? -e adam

-la voce tua nel paradiso ho udito, e temetti molto, conciosiacosaché ignudo fossi,

temetti molto, conciosiacosaché ignudo fossi, e sì mi nascosi. idem, v-674

fu tutto solo, et ebbe lo mondo e le cose del mondo tutte sotto la

sangue della vergine maria, tutti quanti e uomeni e femmine, che sono nati

vergine maria, tutti quanti e uomeni e femmine, che sono nati, che

che sono nati, che nascono, e che nasceranno, participano e traggono dalla

che nascono, e che nasceranno, participano e traggono dalla corrotta natura, la quale

, la quale adamo, peccando, e perdendo l'originale giustizia, la quale iddio

quale iddio gli avea donata, disordinò e inviziò, la infezione e la macola del

donata, disordinò e inviziò, la infezione e la macola del peccato orriginale. idem

altri alimenti. idem, 298: e però salomone nello ecclesiastes dice: «

che gli arabi chiamano l'uomo adam, e noi uomo. che viene a dire

, cioè terra. sì che quasi e l'uno e l'altro è dinominato da

terra. sì che quasi e l'uno e l'altro è dinominato da terra.

né morte, né altre cose assai, e seremo vivuti sanza alcuna fatica. ottimo

vidi color che dietro son cavalli, / e son dinanzi nepoti di adamo, /

di adamo, / avvolti di serpenti verdi e gialli. landino, 350 [par

idem, 18-14: la prima vita e le mie colpe prime / mira con

con occhio di pietà clemente, / padre e signor; e in me tua grazia

pietà clemente, / padre e signor; e in me tua grazia piovi, /

sì che il mio vecchio adam purghi e rinovi. idem, 6-iv-1-98: da'nipoti

chi mi divide? foscolo, xv-163: e mi si vanno tuttodì manifestando le inanità

mi si vanno tuttodì manifestando le inanità e l'imbecillità di noi razza d'adamo

loro [gli esuli] rivedendo il paese e trovandolo rinnovato tutto, deporranno il vecchio

rinnovato tutto, deporranno il vecchio adamo e si porranno a mensa con noi.

vol. I Pag.147 - Da ADANAIATO a ADATTATAMELE (82 risultati)

pomo; prima della distruzione del bene e del male; fui, insomma,

. un piccolo pomo d'adamo andava su e giù. sulla camicia bianca scendeva la

come tra gli agrumi gli aranci i melangoli e pomi d'adamo...,

fece ben curare delle sue ferite, e poiché fu bene confortato, recipìo grande adastanza

la morte ed à sempre speranza / e sta in tormento. bonagiunta, ii-316

col ferro ignudo: dalla lunga con giavellotti e con grida grandi l'adastano. fatti

, donna, allegrare, / per ira e per ispiacimento / d'invidioso parlare,

ispiacimento / d'invidioso parlare, / e dare confortamento / a li leali amadori

che tu possa schifare tutti adastiamenti, e possa seguitare li beni dell'umiltà.

(90-19): quando l'anima mia e 'l corpo e 'l core / guerreggiano

: quando l'anima mia e 'l corpo e 'l core / guerreggiano insieme per la

, / che qual l'adasta e qual pur la disia, / sovra me

. storie pistoiesi, 60: li tedici e lazzari, che erano li maggiori,

toscana favella. magalotti, 20-57: e toma assai bene, che dal sapore,

, che dal sapore, dal colore, e dall'odore e la lingua e l'

, dal colore, e dall'odore e la lingua e l'occhio e l'odorato

, e dall'odore e la lingua e l'occhio e l'odorato, ciascuno tragga

odore e la lingua e l'occhio e l'odorato, ciascuno tragga la sua

, ciascuno tragga la sua dilettanza, e sì l'un senso all'altro non porti

un senso all'altro non porti invidia, e s'adastino. = comp.

dagli stessi nemici quanto a loro adattabile e giovevol parea. cuoco, 1-251:

di libertà, fatta più acre dall'odio e dalla vendetta, di qui i sistemi

che essendo fatte come ognun sa, e come comportano i limiti, il genio,

. idem, i-1090: la stessa adattabilità e conforma- bilità che ho detto esser singolare

parlare (dice insieme il modo accomodato e conveniente alle circostanze e efficace).

il modo accomodato e conveniente alle circostanze e efficace). = comp

meno la detta catenuzza, incurvarsi questa e adattarsi alla medesima parabola; e tale

questa e adattarsi alla medesima parabola; e tale adattamento tanto più esser preciso,

potuto... rinfocolare tutte le tristezze e risvegliar la vergogna e creare la pena

tutte le tristezze e risvegliar la vergogna e creare la pena dell'insopportabilità là dove

, mancato adattamento sessuale nei giovanissimi coniugi e una certa frigidità della sposina. stuparich,

stuparich, 2-525: ciò che resta e che fa paura, è la vigliaccheria

concordanza tra le funzioni degli organi vegetali e le caratteristiche dell'ambiente. cattaneo

quelle novità che il lume delle scienze e l'esempio d'altri paesi dimostrano potersi con

. si dice anche in senso morale e sociale per indicare la facoltà di acconciarsi

occhio di adattarsi alle variazioni di luce e di distanza degli oggetti (v.

ha adattato alcuni appartamenti per brevi soggiorni e li affitta a un prezzo piuttosto modesto.

particella pronom. boccaccio, iv-20: e il forte arco reggendo sovra il tirato

su questo, riprese speranza, / e le vele adattoe secondo il vento / e

e le vele adattoe secondo il vento / e mutò presto nuovo suono e danza;

vento / e mutò presto nuovo suono e danza; / e mostrò che il valor

presto nuovo suono e danza; / e mostrò che il valor suo non è

spento, / che avea tesoro ancor molto e possanza. tasso, 7-101: da

grave faretra un quadrel prende, / e su l'arco l'adatta, e l'

e su l'arco l'adatta, e l'arco tende. idem, 12-31:

[l'orribil fèra] le mamme, e, come è l'uso / di nutrice

/ di nutrice s'adatta, e tu le prendi. marino, 261:

uva] pur col medesimo occhio, e in quel benefico sguardo infondendo in ciascuno

in ciascuno una stessa virtù del celestiale e vivifico suo calore, nondimeno l'adatta

vivifico suo calore, nondimeno l'adatta e l'appropria alla diversa disposizione di ciascuno

fuori d'ogni controversia che l'erbe e le piante si nutriscono ed aumentano mediante

terra su per li pori del fusto e rami loro ascendendo, quivi alle parti adattandosi

noster, per parlare con aristotile, e che perfettamente si adatta alla bocca dei gusci

l'innocente / mano il ferro adattando e lungamente / meditando amoroso il colpo amaro

ii-81: adattò la manovella alla cassa, e cominciò il suo lento moto di automa

il suo lento moto di automa. e. cecchi, 6-34: i tappezzieri

di stoffa l'interno, collocato i sedili e adattato ai finestrini i cristalli. piovene

, però che amore è cosa sollecita e piena di paura. essi, per usanza

, sempre s'adattano gli accidenti nocivi e, molto disideranti, ogni cosa credono

9-287: s'odon di nuovi casi e varie storie, / mentrech'altri gl'in-

/ mentrech'altri gl'in- terpreta, e gli adatta / a questo e quello,

terpreta, e gli adatta / a questo e quello, o cittadino o strano.

ei vorrebbe pur adattarlo in tutto, e sì farlo tornare acconcio a spiegare anche la

adattano coll'articolo ch'avemo cominciato, e non l'avemo ancora compiuto. m

la fantasia s'adatta ad ogni cosa, e le buone immaginazioni sostengono leggiermente d'essere

che disse galeno, che i ricchi e i potenti son cagione di tutto il male

, ma perché ad essi recano utilità e diletto. g. del papa, i-779

astenendosi però da tutti i rimedii violenti e pieni di risico. 5. rifl

g. morelli, 271: sia ardito e coraggioso al parlare, a scherzare,

[i servi) di più industria e sentimento non starebono con noi, adatterebonsi

10-29: sgombra il mago gli intoppi, e curvo e basso / per l'angusto

sgombra il mago gli intoppi, e curvo e basso / per l'angusto sentier a

esercitare ne'popoli la facoltà di sentire e pensare. manzoni, pr. sp.

(555): all'impiego di monatti e d'apparitori non s'adattavano generalmente che

uomini sui quali l'attrattiva delle rapine e della licenza potesse più che il terror

sono avvezzato male per ogni verso, e quando sarebbe stato tempo d'imparare a

imparato invece a vivere tra i favori e le squisitezze d'ogni genere. d'annunzio

per vivere, ai ripiegamenti più umili e umilianti della propria arte, del proprio orgoglio

4-48: sento che più passano i giorni e meno mi ci adatto. silone,

estate, forse perché sono ancor giovane e non mi sono ancora adattato al fatto

ancora adattato al fatto d'esser marito e padre di famiglia, mi viene sempre

adattare '(comp. da ad e aptàre, da aptus 4 atto, adatto

vol. I Pag.148 - Da ADATTATO a ADDECIMAZIONE (38 risultati)

bellini, 5-3-36: numerosità di congegnamene e di tempere,... delle quali

. delle quali insieme adattatamele ordinate, e insieme adattatamente fermate e mosse, ne

adattatamele ordinate, e insieme adattatamente fermate e mosse, ne risulta quell'edifizio sovrano,

per esprimere i tempi a quello precedenti, e in par ticolare quelli de'

ticolare quelli de'greci notati per olimpiadi, e come più sicuri e come più

olimpiadi, e come più sicuri e come più adattati ah'intelligenza comune di noi

.. una scena così affettuosa e commovente? idem, 484: ciascuno

io voglio assimigliare a questa immagine. e. cecchi, 1-87: la notizia

« aggiornamento », di quel fatto unico e con creto ch'è l'

83-3: tant'hai villan parlare, accorto e adatto / e tanto pien di tutta

villan parlare, accorto e adatto / e tanto pien di tutta rea ragione. ottimo

con umiltà si è principio di penitenza, e però sanza essa mai uomo non può

necessarie; l'adatto ha le qualità, e i mezzi ancora. chi è atto

, ha delle cognizioni buone a ciò, e delle disposizioni, se vuoisi; ma

adatto. a ciò giova l'esercizio e l'esperienza. talvolta que'che paiono

piccoli attori adatto sopra tutto agli adulti e per la gioia che ci dà e per

adulti e per la gioia che ci dà e per le lezioni che ci offre.

gli occhi alle sue trecce nere; e sorrise, come per dirle che non era

statura, di convenevole grandezza, lunga e schietta, convenevolmente carnuta, adatta,

adatta, snella. intelligenza, 208: e tanche avea grassette e isnelle e adatte

, 208: e tanche avea grassette e isnelle e adatte. sacchetti, 11-88:

: e tanche avea grassette e isnelle e adatte. sacchetti, 11-88:

la quale [schiava] è di pelo e occhi bruni, assai adatta nel busto

né grassa né magra; è piccoletta, e non ha il viso molto tartaresco,

suoi colpi niun potea durare, / e ben dicea ciascun di quel paese: /

: / -quest'è figliuol di conte e di barone! - / tanto era adatto

di barone! - / tanto era adatto e di bella fazzione. la spagna,

, 18-5: la prima, la seconda e terza schiera / passò sì come prima

vede la donna il cavalier adatto, / e di persona tanto ben formato, /

; cfr. fr. ant. aat e provenz. ant. adaut e

. aat e provenz. ant. adaut e azaut 4 agile, vivace '

), agg. fatto a disegni e a fiori. gozzano, 815:

ristarà [il servo] di lamentarsi, e quando bene fusse adanaiato più forse

(denaro); cfr. danaioso e inda naiato.

addannano per negare la sua dottrina e la sua esistenza passan la vita a rammen

d'entomo, / o misero, e non te n'addai. idem, 67-13

/ ché gli è furato ardore, e non se n'è addata, amore.

, 21-12: ci apparve un'ombra, e dietro a noi venia, / dal