dee., 3-4 (298): e in questa maniera guardando il cielo,
'l ben va dietro al male, e 'l male al bene. firenzuola, 504
madama... entrarsene presta presta e quasi intirizzita di freddo e abbandonarsi sovra
entrarsene presta presta e quasi intirizzita di freddo e abbandonarsi sovra una sedia...
strada, portato come in trionfo, e accompagnato da una folla di popolo, fino
cosa vana. 26. taciuta e sottintesa. manzoni, pr. sp
.. che vorrebbe guardare ogni momento, e non lasciar vedere agli altri. [
campo. idem, 1-53: mandò alloggiare e governare e'suoi cavagli e scudieri.
mandò alloggiare e governare e'suoi cavagli e scudieri. idem, 1-80: cominciò andare
dormito. = lat. ad e ab. a3, congiunz.
congiunz. ant. con valore copulativo: e. andrea da barberino, 1-115
rimase a cavallo. idem, 1-249: e detto questo tutti a tre presono la
. in mezzo in fra il cardinal farnese e messer iacopo salviati, che bene gli
, v. abbachista. àbaco1 e deriv., v. abbaco e deriv
àbaco1 e deriv., v. abbaco e deriv. àbaco2, sm.
che costituisce la parte superiore del capitello e fa da sostegno all'architrave.
debba esser diviso in sette parti eguali, e di queste una se ne dia all'
guisa di coperchio, risaglie sopra l'uovolo e sporta in fuori. memorie per le
coperchio fa finimento al capitello superiormente, e intorno intorno sporge fuori dal corpo di esso
, 1: sebbene ambedue le forme abaco e abbaco abbiano la stessa origine dal greco
si riserva al linguaggio degli architetti, e significa la tavoletta nella quale termina il
abbaco intendiamo le prime regole dell'aritmetica, e il libretto che le contiene. ojetti
tavola dell'abaco è larga due metri e mezzo. 2. archeol. presso
). sassetti, 133: e ora ci si trova la bada, altrimenti
fante] molto ubbidiente... e bello animale, per esser così bruttissimo
bello animale, per esser così bruttissimo e contraffatto; e più galante è la bada
per esser così bruttissimo e contraffatto; e più galante è la bada un pezzo
con vascelli, quali sono molto grandi e chiamanli * giunchi *, ne'quali portano
per vendere a'cinesi..., e portano anche molti comi del naso della
corre fra molti l'opinione che l'unicorno e l'abada, o sia rinoceronte
monache. guittone, 3-27: abadesse e donne religiose... in riverenza
... in riverenza del vostro e suo signore. s. caterina da siena
13: voglio dunque che siate umili, e che voi spogliate il cuore e l'
, e che voi spogliate il cuore e l'affetto infino a la morte. voi
voi, abadessa obediente all'ordine; e voi suddite, obedienti all'ordine, e
e voi suddite, obedienti all'ordine, e all'abadessa vostra. masuccio, 71
71: dieci monache, tutte giovene e de gran bellezza ornate, con una vecchia
, con una vecchia abbatéssa de buona e santa vita. c. gozzi, i-182
tempo antico. malispini, 23: e ab antico, dov'oggi è fiorenza,
che discese di fiesole ab antico, / e tiene ancor del monte e del macigno
, / e tiene ancor del monte e del macigno. landino, 109 [inf
al prossimo piano, et edificorono firenze: e per questo disse ab antico, ciò
i pratesi] per ab antico furono e sono amicissimi del popolo di lucca.
ab antico nelle sue pianure tutto occupato e coperto dall'acque salse. cellini,
: [sallustio] scrisse con uno stile e con voci e frasi dai vecchi romani
scrisse con uno stile e con voci e frasi dai vecchi romani usate solo ab antico
dai vecchi romani usate solo ab antico, e però diede in qualche oscurità. parini
principi regnanti sono ab antiquo legittimi, e la nazione non ha diritto alcuno d'esigere
locuz. diffusasi con il linguaggio chiesastico e teologico. abasìa, sf. medie
. « sparo? (< £- privativo e podvco 'cammino '), sul
in ogni aspetto la vita spirituale e materiale; ufficio e dignità ecclesiastica maggiore.
vita spirituale e materiale; ufficio e dignità ecclesiastica maggiore. dante, purg
verona. /... / e tale ha già l'un piè dentro la
al papa tutte le investiture de'vescovi e abati e altri cherici. fiore, 26-14
tutte le investiture de'vescovi e abati e altri cherici. fiore, 26-14: in
è uno padre d'una famiglia, e è il maggiore a tutta la famiglia;
abate di badia, ministro de'frati, e tutti gli altri. scala del paradiso
preso dalla molta sapienzia dell'abate, e dalla piacevole e santa conversazione de'monaci,
sapienzia dell'abate, e dalla piacevole e santa conversazione de'monaci, ricevette da
davanti al passo, / limosinier di carlo e capellano. machiavelli, 734: e'
nel suo cenobio adorno / le donne e i cavallier che vanno attorno. / bella
attorno. / bella accoglienza i monachi e l'abbate / fero a rinaldo. l
moderno della nostra pronunzia;... e altressì per lo contrario, e abbate
. e altressì per lo contrario, e abbate con raddoppiata consonante, che pure
che pure è contraria all'usanza, e dalle nostre orecchie non si può sofferire
si fa menzione dell'assistenza de'vescovi e degli abati. fogazzaro, 1-509: ho
, essere come un padre abate (e simili): avere un aspetto florido,
. palazzeschi, 1-360: uno piccolino e paffutello, con le mani composte sulla
abati cogli occhi nelle fibbie delle scarpe e il tabarrino raccolto pudicamente sul ventre.
che il monti si voleva far frate e poi prete, ed ebbe il titolo
del popolo, governatore, a genova e in altri comuni dell'italia settentrionale (
dell'italia settentrionale (sec. xiii e xiv). anche capo di corporazioni
, nomato abbate, onorandolo di residenza e di casa publica. beccaria, ii-375
10 abatone. magalotti, 9-1-74: e sai se vi sarebbe da fare una
quel del convento. -dimin. e spreg. abatùcolo: abate da poco.
chierico o prete che alla meschinità delle apparenze e del valore vuoisi che aggiunga vanità e
e del valore vuoisi che aggiunga vanità e petulanza. panzini, i-30: giacomo
era un buon abatonzolo nel seminario arcivescovile e vi studiava filosofia e un po'di teologia
nel seminario arcivescovile e vi studiava filosofia e un po'di teologia. -abatùccio
, o egli abate da poco; e può essere chierichetto, pretino, povero o
di origine aramea, passata nel greco biblico e di qui nel latino della vulgata a
» per antonomasia, cioè dio (e poi anche i superiori delle comunità religiose
popolari che si celebravano fra il natale e l'epifania, o anche i capi di
il suo significato e la sua giustificazione e acquistava ai miei occhi il carattere assurdo
piante ha vista / di corso, e non di chi passeggia o trotta. /
. dante, inf., 1-55: e qual è quei che volentieri acquista,
è quei che volentieri acquista, / e giugne 'l tempo che perder lo face,
che 'n tutt'i suoi pensier piange e s'attrista [ecc.]. cecco
. idem, 108: chi sa acquistare e non custodire, può ire a morire
. pass, di acquirère. acquistatilo e acquisterèllo, sm. piccolo acquisto,
acquisterèllo, sm. piccolo acquisto, e di scarso valore. tommaseo [
meschini col soccorso di gente straniera, e con un misto di frode e di forza
straniera, e con un misto di frode e di forza. acquistativo, agg
tiralla con alcuno danno di sua gente, e con vergogna, perdendo parte del paese
ii-7: i privilegi, le esenzioni e le immunitadi, che a'popoli nuovamente acquistati
luca [tommaseo]: la privazione e la perdita delle robe già acquistate. leopardi
iv-2-539: quasi innumerevoli sono le città e i luoghi da lui acquistati e aggiunti al
le città e i luoghi da lui acquistati e aggiunti al cattolico impero. 2
varchi, 7-239: il calore innato e complantato, essendo secondo natura, è
colonne volgar. [crusca]: e sanza questi, il detto re priamo avea
se no l'acompagna onore in aquistato e in dispendio bono? idem, ii-218
g. villani, 11-80: e 'l male acquistato non passa le più
a tenere lo stato di asia, e delle difficultà che hanno avuto gli altri
a conservare lo acquistato, come pirro e molti. berni, 25-58 (2-270)
l'acquistato. acquistatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
la quale è mode ratrice e acquistatrice de'grandi onori e fama. ovidio
ratrice e acquistatrice de'grandi onori e fama. ovidio volgar., 2-78
., 2-78: ercole domatore de'vizii e struggitore di tiranni e acquistatóre delle virtudi
domatore de'vizii e struggitore di tiranni e acquistatóre delle virtudi e di molte provincie.
struggitore di tiranni e acquistatóre delle virtudi e di molte provincie. bufi [par
sono stati attivi nel mondo, negoziatori e mercanti, acqui- statori di ricchezze.
il filosofo, la virtù essere acquistatrice e conservatrice d'essi beni di fortuna,
che quanto il bene è grandissimo, e l'acquistatore di esso fu un inimico.
i giovani s'imaginano che la gloria e la popolarità sono beni troppo più acquistevoli e
e la popolarità sono beni troppo più acquistevoli e sicuri e dolci che non sono.
sono beni troppo più acquistevoli e sicuri e dolci che non sono. acquisto,
/ non mai soggiorno i toi giorni e nott'hanno / in acquisto, in guardia
lo renno sio: / malvascio corpo e rio, or che avem guadagnato! francesco
solamente ne l'acquisto de la scienza e de le ricchezze, ma in ciascuno acquisto
per acquisto d'esto viver lieto, / e sisto e pio e calisto e urbano
d'esto viver lieto, / e sisto e pio e calisto e urbano / sparser
viver lieto, / e sisto e pio e calisto e urbano / sparser lo sangue
/ e sisto e pio e calisto e urbano / sparser lo sangue dopo molto fleto
d'acquisto, non sono mai amate e desiderate insieme. anzi, quando non
quando non si hanno, si desiano e non s'amano, per essere d'altri
cristo, / dopo pochi anni di fatiche e stenti, / ch'e'soffrir volle
, che rendono la mente nostra sana e perfetta. foscolo, ii-2-152: la
per se sola il numero delle idee, e ne feconda poi la mente, e
e ne feconda poi la mente, e ne facilita il più copioso e più pronto
mente, e ne facilita il più copioso e più pronto acquisto. tommaseo-rigutini, 181
alvaro, 9-311: si muoveva tra imbarazzato e distinto, con una distinzione di acquisto
distinto, con una distinzione di acquisto e un imbarazzo naturale.
sì grande acquisto, / de cristo e tutto 'l suo, stare regina. dante
acquisto. idem, 36-13: di bicci e de'fratei posso contare / che,
il freno / del governo del regno, e tanta possa / di nuovo acquisto.
offendere quelli di chi si diventa nuovo principe e con gente d'arme e con infinite
nuovo principe e con gente d'arme e con infinite altre iniurie che si tira dietro
; né men tristo / in parole e in sembianti esser parea / di questo
linguaggio che fu un acquisto prezioso, e che ormai le serve soltanto in sogno.
cavalcate presono il castello di buti, e la valle che teneano i lucchesi; altro
all'acquisto del reame di francia la fortuna e 'l senno furono del tutto dalla parte
: voleva spogliarlo di tutto il dominio e poi assalirlo, pensando che, privo
. caro, 1-328: per acerbi e duri / perigli è d'uopo a far
tasso, 1-1: canto l'armi pietose e 'l capitano / che 'l gran sepolcro
/ molto egli oprò co 'l senno e con la mano, / molto soffrì nel
, iii-289: varcato ho mari adusti e freddi, ho visto / del franco regnatore
freddi, ho visto / del franco regnatore e de l'ibero / province immense,
de l'ibero / province immense, e del romano impero, / e parte ancor
immense, e del romano impero, / e parte ancor de l'ottomano acquisto.
. ggi di toscana, 6-92: e quali beni nel tempo dell'ac
ac quisto fussino descritti, e si trovassino a catasto. baretti,
se ne parte col suo tesoro in mano e con le tasche piene di cartocci e
e con le tasche piene di cartocci e di scatoline. alvaro, 7-217: popolazioni
, iii-756 (40-4): mia colpa e colpa e colpa, iesu cristo,
(40-4): mia colpa e colpa e colpa, iesu cristo, / di
'l senno usat'ho la follia, / e veggio ch'i'ho fatto un mal
nuove, dove lo acquisto è dubbio e il pericolo certo. berni, 60-4
tristo, / il brutto bello, e 'l danno utile e acquisto. torricelli,
brutto bello, e 'l danno utile e acquisto. torricelli, 2-4-141: quell'
spesa, ritornerebbe nello stato di prima e forse peggio. 8. dir
il quale l'erede si assume i diritti e gli obblighi del defunto. 9
pagamento di un premio al giocatore, e di una somma stabilita quale indennizzo alla
, ii-29: gli occhi avevano que'lustri e quelle acquitrine che di continuo si veggono
vi cova, il campo è disutile e infermo. targioni tozzetti, 12-3-33:
sparsi per gli strati della creta, e principalmente da un fonte assai copioso. lastri
serao, ii-285: un'erba rada e piccola cresceva, di un verde tutto
3-9: terreno basso, tutto acquitrini e fossati: una specie di maremma senza cinghiali
: gli acquitrini erano fioriti di ninfee. e. cecchi, 6-237: ogni tanto
go- voni, 1-215: esser verde e tremar nell'acquitrino, / e ammalarsi
esser verde e tremar nell'acquitrino, / e ammalarsi così d'ogni pallore / nell'
così d'ogni pallore / nell'acqua densa e ferma..., / è
deserto acquitrinoso, fossacci pieni d'erbe e di rospi. bontempelli, 9-199:
un breve spiazzo acquitrinoso, si frangeva e gorgogliava nella pozza che vi aveva scavata
pioggia con vento; turbine d'acqua e di vento. palladio volgar.
i semi sogliono morire per sole, e per acquivento. tombari, 1-79: lo
. = comp. da acqua e vento: di formazione latina (con
: con la lingua nuotante nell'acquolina e gli occhi vivi di cupidigia. moravia,
, si esprimeva in un'acquolina acida e in una specie di stimolo incoercibile ad aprire
sente venirsi l'acquolina in bocca, / e far la gola come un saliscendo.
pietanza che si vede imbandita davanti e alla quale vorrebbe e non osa allungare
vede imbandita davanti e alla quale vorrebbe e non osa allungare la mano. collodi
di ciliegie così grosse, così mature e così rilucenti, che facevano venire l'
. crescenzi volgar., 1-4: e quest'acque [ferme dei laghi]
fanno troppo grande desiderio di manicare, e fanno sete, e 'l ventre stitico
di manicare, e fanno sete, e 'l ventre stitico e malagevolezza di vomito,
fanno sete, e 'l ventre stitico e malagevolezza di vomito, ed alcuna volta
si ritiene acquo- sitade in essi, e alcuna volta incorrono in postema di polmone
non è punto aggradevole, ma aspra e piena d'acquosità in- suave. redi
necessario che l'acquavite fosse finissima, e separata da ogni minima particella d'acquosità
corpo. crescenzi volgar., 1-8: e ancora questi sono i segnali da trovar
, il pioppo, la canna, tellera e molte altre cose, che di molto
4-23: quanto l'uve più grasse e più acquose sono, tanto meno co'
. arici, 72: si distilla e fonde / fra il rigor de'metalli ancor
/ diverso umor che si rapprende, e informa / stalattite metallica od acquosa.
od acquosa. d'annunzio, iii-2-23: e sforzate mi furono le pàlpebre, /
prete spretato, con i suoi occhi acquosi e pur penetranti. borgese, 6-135:
/ nei solchi della tua faccia umile e magra. manzini, 9-67: quasi
aggrappò con uno sguardo che diventava acquoso e fioco. piovene, 2-227: le palpebre
. piovene, 2-227: le palpebre pesanti e scure, lo sguardo acquoso e vuoto
pesanti e scure, lo sguardo acquoso e vuoto. calvino, 1-471: i suoi
, iv-20-77: buono è il paese, e, in parte, molto acquoso.
volgar., 8-1 (187): e così essendo le nuvole insieme strette,
. idem, 30-1 (498): e soprawegnendo dall'alto cielo l'accese saette
volgar., 4-19: vuol caldi e acquosi luoghi, e specialmente luoghi maremmani,
: vuol caldi e acquosi luoghi, e specialmente luoghi maremmani, ne'quali abbonda
177: la capra gode ne'luoghi difficili e sterili, la bufola ne'paesi aquosi
gran parte de'vapori acquosi si circola, e condensati tornano in acqua e ricadono.
circola, e condensati tornano in acqua e ricadono. manzoni, 1130: chiomate
l'acquoso piano / gli steli verdi e snelli. borgese, 1-301: l'odore
, 1-301: l'odore d'ombra erbosa e acquosa del borro. piovene, 2-41
l'odore di una terra prativa, acquosa e senza confine. 4. piovoso.
juppiter turbato manda l'acquosa tempesta, e le nuvile rompe nel cielo. alfieri,
acremente. caro, 1-214: e 'n tal guisa acramente li rampogna.
comp. dal pref. a-privat. e del gr. xpdcorresov 'craspedo'. acre1
xpdcorresov 'craspedo'. acre1 (disus. e letter. acro), agg. (
agro, acido; che dà molestia e irritazione al gusto, all'odorato;
). leonardo, 1-89: e così [l'acqua è] quando aera
così [l'acqua è] quando aera e quando forte, quando brusca e quando
aera e quando forte, quando brusca e quando amara. ricettario fiorentino, g-18
.. di sapore amaragnolo / molto acre e penetrativo. anguillara, 4-311: la
con mangiar spesso interrotto / cibi acri e salsi, e pan più volte cotto.
interrotto / cibi acri e salsi, e pan più volte cotto. di capua,
corpi acri non meno pungon la lingua e 'l palato, e vi accrescono il calore
pungon la lingua e 'l palato, e vi accrescono il calore di quel che
non usare mai medicamenti violenti, acri e pieni di mordacissima astersione. carducci,
d'orrida tristizia, / che sale e fuma. verga, i-117: la spuma
: la spuma biancheggiava un istante, e l'acre odore marino saliva a buffi,
ardente alla parete d'una delle casse, e stette un momento a godere il senso
senso di freschezza che usciva dal metallo e a respirare l'acre odore della vernice.
987: v'odorava il timo / e l'acre menta. d'annunzio,
.. gli uomini camminavano innanzi; e le donne seguivano. panzini, i-13
, iii-82: alzò il coperchio della madia e v'introdusse il capo, fiutando l'
sinisgalli, 3-28: cresce il fumo e l'acre velo / mi esclude un lembo
terra] è di valor sì nuda e macra, / tanto ritien del suo primo
la bocca al fin si turi, / e che l'ira trangugi amara ed aera
tossico,... tutte le miserie e tutte le ignominie della passione carnale esasperata
, al desiderio di ben più acre e terribile frutto! b. croce, ii-6-376
il corpo, parve nuovo a paolo e non privo di una sua bellezza sdegnosa
non privo di una sua bellezza sdegnosa e acre, mai prima osservata.
i-486: il terzo tuono è acro e severo: muove la collera, provoca ad
: muove la collera, provoca ad ira e sdegno: le sue spezie avvelenano.
le sue spezie avvelenano... e rovinano ogn'altra melodia di tuono col
di tuono col quale si congiungano, e però tutti li sensi severi, dispietati
dispietati, di guerra, d'aggravii, e per ragion di ternario, ove si
tentai frenar gli errori / de'fortunati e degl'illustri. cesarotti, i-166: niuno
: eppure / tal vinse acri nemici e tenne il morso / a genti ardite.
dicesi più di parole che d'atti, e accenna all'umore che muove l'uomo
allusioni ironiche... fioccavano acri e pungenti. d'annunzio, iv-2-371: sentii
se rivelare la goffaggine, la ridicolezza e la bestialità degli uomini è peccato io fui
: era un riso violento, sensuale e acre. 4. pungente, doloroso
. pungente, doloroso; che dà assillo e sofferenza; intenso, veemente, ardente
fervore acre infiammata / la testa, e gli occhi rosseggianti. vallisneri, iii-488:
: si vede peccare un acre irritante e tormentatore nel sangue suo, che ha
; può ben essere più continuato, e però gravemente molesto. carducci, 283
ogni bene accesa / anima schiva, e tu lenta languisti / da l'acre ver
lenta languisti / da l'acre ver consunta e non ferita. idem, 303:
mi palpitava di gioie improvvise, acri e dolorose. de marchi, 41: cominciò
, masticando il suo sigaro amaro e insieme una risoluzione più acre ancora. pascoli
ancora. pascoli, 239: e in cuore un'acre bramosia di sangue.
11-516: tutto il mio sangue acro e vermiglio / delle immortali tue vendette avvampa
volta; cantavano con una voce acre e umiliata le loro canzoni d'un tempo
tempo. piovene, 2-59: occhi rotondi e grigi, fumosi e acri in una
: occhi rotondi e grigi, fumosi e acri in una volta. 5.
d'acre giudicio, che non gusta e assaggia / se non del buono il fior
, putrefatta dal l'umidità e acredine del mare. d'annunzio, iv-2-677
egli voleva riconoscere alla luce del mattino e all'acredine del mare la bontà della
in vicinanza dei porti irraggiati dai fari e appestati dal lezzo delle sentine. l'
che aumentava d'acredine come più chiare e più spesse sorgevano nella coscienza le imagini
fra le macchie, / l'allodoletta e 'l cardellin cantavano. = lat.
da una voce che compare in cicerone e isidoro). acreménte, avv.
volte che voi conserviate il bene comune e non guardiate ad uno particulare, ma
ed era forse) uomo dabbene, e compassionevole, e liberale, e padre affettuoso
) uomo dabbene, e compassionevole, e liberale, e padre affettuoso, e seguace
, e compassionevole, e liberale, e padre affettuoso, e seguace sincero deu'
, e liberale, e padre affettuoso, e seguace sincero deu'evangelo, ch'egli
a'fedeli. quindi ei deride acremente, e sorride insieme con indulgente soavità. manzoni
. manzoni, 1030: furono fatte e sostenute acremente varie eccezioni. de roberto,
quali m'indugiavo con troppa prudenza. e. cecchi, 6-43: al momento
poi non perdevano occasione di pungersi acremente e di darsi la baia. = comp
acrestesìa, sf. medie. sensibilità morbosa e anormale. = voce dotta,
. # xpo <; * estremo 'e ato&7) oi? * sensibilità
conviene nel pugnere l'acro dell'acetoso e del salso coll'acro del pepe, dell'
, dell'arone, del garofano e d'altri simili corpi; l'acrezza però
corpi; l'acrezza però dell'acetoso e del salso non si par ch'altra cosa
ch'altra cosa siano che loro acetosità e salsedine. = deriv. da
ricerca scrupolosa (specie negli studi filologici e storici). = voce dotta
; anche certe tribù primitive d'africa e d'asia). = voce dotta
? locusta 1 'e (paytoc * il cibarsi '.
<; -l8o$ 'locusta 'e cpdryos * che mangia '.
. da dtxupo? 'improprio 'e xóyoc * parola '). acrimònia
contrattempi... fa una titillazione e un solletico tale sopra la cartilagine del
acrimonia, par che insieme soavemente baci e morda. segneri, i-557: tutti gli
acrimonia mordente del profeta l'ascoltavano attenti e deferenti. michelstaedter, 325:
aristocratica improntava molti dei miei pensieri; e aristocratico era il modo in cui consideravo
aristocratico era il modo in cui consideravo e avversavo le cose del fascismo. 4
fastidioso, con prurito, con acrimonia, e con ardore mordicante. idem, 16-ix-185
presta agli alvi facili, / e né agli adusti acrimonia), o
stato infiammatorio bilioso ed acrimonioso dello stomaco e delle budella. targioni tozzetti, 10-zz
a procurare con sommo studio di preparare e purgare precedentemente i corpi,...
i loro liquidi meno infiammabili, acrimoniosi e tendenti alla putrefazione. gramsci,
le mie lettere con la stessa acrimoniosa e sospettosa pedanteria. piovene, 2-214:
voce dotta, dal gr. &-privat. e xptvco * secemo *. acrisìa,
. croce, ii-9-224: quei contrasti scemano e vengono meno o tendono ad adeguarsi nell'
inerzia dell'acrisia, del docile assenso e dell'indifferenza. = dal gr.
sanguisuga... porta via le acrità e il mal calore del sangue.
= comp. da a-privat. e critico. acro1, v.
segreto retaggio (equivale a esoterico, e si riferisce in particolare alle opere aristoteliche
ad accennare, che ne'libri più sottili e più esquisiti, i quali egli chiamava
. dal gr. óbcpov * estremità * e artrite (v.).
dal gr. óbcpov * estremità * e asfissia (v.). acròbata
.). acròbata, sm. e f. (plur. m. -i
l'illusione di un momento ginnastico, e il battello... piglia l'
... piglia l'aspetto irto e solenne d'un circo senza acrobati. sbarbaro
/ le mie quat- tr'ossa / e me ne sono andato / come un acrobata
da bordo si cala la biscaglina, e come un acrobata da trapezio il pilota.
noi stessi, che ci attutiva colpi e cadute: la rete elastica, tesa di
piedi sul solido. c. e. gadda, 2-39: acrobati [i
: acrobati [i pompieri] nella notte e nel fuoco, con inesauribili lance d'
articoli fantasiosi, astratti, pieni di raziocinio e di acutezza, scritti in prima persona
, 12-228: gli uomini lasciavano i remi e si precipitavano come acrobati a sollevare gli
, 6-179: è già un acrobata e la sua dinamica è quella degli impeti istantanei
il canale è vuoto di barche e l'ingombro delle gomene non si sbizzarrisce in
un'agilità materiale o mentale assai faticosa e difficile, e anche artificiosa.
o mentale assai faticosa e difficile, e anche artificiosa. simoni, 1-179
un po'acrobatica ma piena di vivacità e di rilievo che gli è caratteristica. soffici
, 3-275: il sole diventava freddoloso e annacquato, quasi arrivassero fino a lui
che sanno distinguere l'arte dalla ginnastica e dall'acrobatismo. palazzeschi, 3-66: si
in terra facendo ogni sorta di acrobatismi e capriole. comisso, 12-132:
comisso, 12-132: gli attori e la messa in scena, favorita sempre
, la vicenda finiva sempre in una rivoluzione e i personaggi si inseguivano per le scale
. figur. argomentazione o comportamento artificioso e sofistico, con cui si tenta di giustificare
situazioni difficili. panzini, iv-7: e come questi [l'acrobata] a fatica
per traslato dicesi di chi con salti e sforzi di logica, manifesti e ridicoli,
salti e sforzi di logica, manifesti e ridicoli, si studia di coprire e
e ridicoli, si studia di coprire e mascherare un proprio difetto od errore. tale
estensione di senso è anche in francese e di qui forse a noi provenne.
, o clownismo, anche in letteratura e in politica. = deriv.
: qualunque esercizio fisico compiuto con abilità e rischio. -anche per simil.:
: abilità ingegnosa nel superare situazioni difficili e ostili; artificiosa bravura. linati
ricerca della soavità canora era detta oratoria e acrobazia vocale. e. cecchi, 6-70
era detta oratoria e acrobazia vocale. e. cecchi, 6-70: i campioni
. palazzeschi, i-80: due seggioline minime e un minuscolo sofà che non parevano fatti
, ma piuttosto per eseguire esercizi di equilibrio e acrobazie da circo equestre. idem,
idem, 1-563: h pianoforte sottolineava e sosteneva con delicatezza tutte le acrobazie della
con cui a napoli esistono le cose e si determinano i fatti. 2
, dal gr. óbcpov * estremità, e pxaaxói; 'embrione '.
. da óbcpov * estremità 'e xaptró? * frutto '. a
in un'elevazione eccessiva della regione parietale e in un arretramento della fronte.
voce dotta, dal gr. óbcpov 'estremità'e xscpax'/) 'testa '.
cianósi, sf. medie. colorazione livida e violacea delle * parti estreme del
inizio con accessi di sincope locale, e seguita con una cianosi permanente.
, dal gr. óbcpov * estremità 'e xuavó? * azzurro '.
vecchi, presso la regione del collo e delle palpebre. = voce dotta
altipiano ampio ed elevato con limiti montagnosi e ineguali. pascoli, 877:
ineguali. pascoli, 877: e su l'acrocòro / dell'orbe, dov'
, dal gr. óbcpov 'estremità * e x&pos 'regione '.
, dal gr. óbcpov * estremità * e séppia * pelle '.
ai quali si aggiungono disturbi generali nervosi e psichici. = voce dotta,
, dal gr. óbcpov 'estremità 'e òsóvr) * dolore *.
, dal gr. óbcpov * estremità 'e òsoo? -óvxo? * dente '
, dal gr. óbcpov * estremità 'e < pópo <; 'timore '
, dal gr. óbcpov 'estremità * e cpóvo? * voce '.
, dal gr. óbcpov 'estremità 'e y<4 [ao <; 'nozze
dipresso la grossezza che deggiono avere adulte e allo stato di perfetto sviluppo (sono
, dal gr. óbcpov 'estremità * e yev? 5 <; *
gr. óbcpov * estremità, punta 'e ypacpca 'scrittura '.
scarso valore commerciale perché è senza tinte e con pochissima luminescenza. =
pochissima luminescenza. = fr. e ingl. achroite, voce dotta, modellata
. dal gr. óbcpov 'estremità 'e dal lat. olire 1 odorare '
. dal gr. ótxpov * estremità 'e xercti; -c8o <; 'scaglia
statua greca, dalla testa, mani e piedi di pietra, marmo, o
pietra, marmo, o avorio, e col resto del corpo di legno.
xi0o <; (óbcpov * estremità 'e xffio? 'pietra ').
: quando però io non m'inganni, e che un vostro amico,..
non sono telescopi, e che se ne fa uso ne'teatri,
migliori d'inghilterra pei pregi dell'ingrandimento e della chiarezza. giusti, v-136; siccome
custodia, che hanno le lenti acromatiche e sono elegantissimi. = voce dotta
dotta, dal gr. a- privat. e xptòjxa * colore acromatina, sf
comprendente in particolare la linina o plastina e i nucleoli. = dal gr
senza che subiscano l'aberrazione cromatica (e si ottiene con prismi e con lenti
cromatica (e si ottiene con prismi e con lenti costruiti con sostanze rifrangenti diverse
con lenti costruiti con sostanze rifrangenti diverse e opportunamente disposti e combinati).
con sostanze rifrangenti diverse e opportunamente disposti e combinati). = deriv.
, x
e 3xé d-privat., xp&p-a * colore ', e 6 , dal gr. axpov 'estremità 'e piya? * grande '. da acromegalia. c. e. gadda, 3-58: le mandibole da già l'italia illustrata. e sega e acromelanismo, sm. l'italia illustrata. e sega e acromelanismo, sm. fisiol. . colorazione scuradell'acqua ragia che pizzica narici e gola. dell'estremità della faccia , dal gr. axpov * estremità 'e pixa? -avo? * nero ' , dal gr. < 4- privat. e xp&jjloc * colore'. acromicina, famiglia dell'aureomicina (clortetra- ciclina) e della terramicina (ossitetraciclina): assai , dal gr. axpov * estremità 'e (jtùxt)? * fungo . fisiol. piccolezza anormale delle mani e dei piedi. = voce dotta, , dal gr. axpov * estremità 'e p. ixpó? 'piccolo ' , dal gr. axpov 'estremità 'e có|i. o? 4 spalle ' , xp&p. cc 'colore 'e &p££ tptxó? * pelo '. , dal gr. axpov * estremità 'e nevralgia (v.). (composto da axpov 'estremità * e vó£ voxtó? 4 notte '). dotta, dal gr. a- privat. e xp&vo? * tempo '. , dal gr. axpov * estremità 'e cvopa -aro? * nome \ (composto da axpov 'estremità 'e vój; vuxtó? 4 notte ') mano, provocato da affezioni croniche polmonari e da vizi cardiaci congeniti. , dal gr. axpov * estremità 'e traxù? 'ampio '. dolorose alla punta delle dita delle mani e dei piedi. = voce dotta , dal gr. axpov * estremità 'e parestesia (v.). caratterizzata da alterazioni di sensibilità, vasomotorietà e trofismo, che hanno sede soprattutto al , che hanno sede soprattutto al volto e alle estremità. = voce , dal gr. axpov 'estremità 'e 7ta0o? 4 malattia acròpeto , composta dal gr. axpov 'estremità'e dal lat. petere 4 dirigersi *. 2. archeol. plinto basso e quadrato; piedistallo di una statua. dal gr. axpov 4 estremità 'e ttósiov 4 zoccolo '. acròpoli, . d'annunzio, ii-942: e strapperemo alla vittoria l'ali / perché mai ,... incoronata di cupole e di rotonde, nettamente intagliata, come . da axpo? 4 alto 'e tcóxi? 4 città '). , dal gr. axpov 4 estremità 'e cnrópo? 4 spora '. estremità ', óoxéov 4 osso 'e distrofia (v.). , semeleo. (così deve leggersi, e non acro- stide, come ha la (disus. acròstico), agg. e sm. (plur. m . buonarroti, 1-398: con gli acrostici e lettere di mezzo tinte di rosso, le carte / d'anagrammi, d'elogi e del- l'acrostiche, / e mill' elogi e del- l'acrostiche, / e mill'altre sciocchezze al vento sparte. ... fu autore delle frascherie e fu agli stipendi dell'arciduca leopoldo d'austria echi *, di « acrostici * e di « rime equivoche *. cardarelli, oratori, umanisti, compositori di acrostici e sonetti per nozze. 2. lo . da axpo? 4 estremo 'e oxtxo? 4 verso '. ornata di sculture, con l'emblema e il nome della nave. , dal gr. axpov 4 estremità 'e otóxiov 4 prua '. ] è un regoletto quadro chiamato acrotèrio e quando balteo, e quando benda. quadro chiamato acrotèrio e quando balteo, e quando benda. idem, 1-212: gli , dal gr. axpov 4 estremità 'e róvo? 4 accento '. dal gr. axpov 4 estremità 'e imppaj; 4 corazza '. actèa zona del mare profondo compresa tra i 200 e 2000 metri, ove si verificano i i fenomeni di sedimentazione detta batiale, e si sviluppa una fauna assai ricca e e si sviluppa una fauna assai ricca e caratteristica. = voce dotta, ) 4 riva *. actinomicèti e attinomicèti, sm. plur. bot. . axxt? -ivo 4 raggio 'e jxóx7)? 4 fungo '. ? 4 fungo '. actinomicòsi e attinomicòsi, sf. medie. malattia sf. medie. malattia dell'uomo e degli animali, provocata da varie specie col suffisso -osi. actinomorfìa e attinomorfìa, sf. bot. qualità . axxi? -ivo? 4 raggio 'e popiptj 4 forma '. 4 forma '. actinomòrfo e attinomòrfo, agg. bot. detto deriv. da actinomorfìa. actinopterigi e attinopterigi, sm. plur. zool. (? -ivo? 4 raggio 'e 7ixépu£ -uyo? 4 pinna '. strema punta de la sottile acùcchia, e quel posto quasi a toccare l'occhio) senza perdere nulla della loro proporzione; e si può in modo acuir la lente, carducci, 478: de l'odio e del dolor l'esperimento / il cor gli dolor l'esperimento / il cor gli ottuse e il senso gli acuì. idem, i massi cruenti la selce, / e l'acuirono per la strage. d'annunzio . d'annunzio, iv-1-38: acuire e moltiplicare i sofismi equivale dunque ad acuire moltiplicare i sofismi equivale dunque ad acuire e moltiplicare il proprio piacere o il proprio sul torso, cercò acuire l'udito e si persuase che non si era ingannato.
4-3-315: tenterò di spiegarne il processo; e benché mi paia assai complicato, forse
spada sottile. panzini, i-157: e questa tristezza si acuiva maggiormente per ragione
si acuiva progressivamente, partito dalle mani e le braccia gl'invadeva la persona.
le orecchie frementi s'acuirono come lame e aderirono al collo. = voce
[cotogne] acetose son più sottili e più penetrabili, e imperciò spengono la sete
son più sottili e più penetrabili, e imperciò spengono la sete e l'acuità
più penetrabili, e imperciò spengono la sete e l'acuità della collera. idem,
acuità di piacere: sì che rinuncia e riserbo sembravano nascondere miraggi stupefacenti e
e riserbo sembravano nascondere miraggi stupefacenti e pericolosi. = voce dotta,
2-113: la nobiltà francese, di natura e di studio bellicosa e forte, acuita
, di natura e di studio bellicosa e forte, acuita eziandio dalla necessità di
... impuro, acuto, e acuito dal caldo, come di pelliccia.
acuito dal caldo, come di pelliccia. e. cecchi, 1-19: la pazzìa
si può scomporre in gruppi d'idee ragionevoli e regolari, ma ciascuna insistita, acuita
ii-2-28: la cadenza di periodi aculeati e sonanti. giusti, i-194: queste
buone a cucire insieme dei periodi aculeati e rotondi, ma stringi stringi, il sugo
acùleo, sm. pungiglione; punta sottile e penetrante; spina. tasso,
parte deretana fende un tenero ramo, e vi deposita le uova. casti, 21-m
d'intorno un tremolio / d'insetti innumerabili e minuti, / che col perpetuo ed
che col perpetuo ed importun ronzìo, / e cogli aculei lor pungenti acuti,
essere avvenuto un matrimonio tra un cardo e una gardenia? quello tutto aculei, questa
quello tutto aculei, questa tanto tenera e candida. viani, 4-72: punge come
il serpe svolgersi nel suo covo, e sentendosi impedito dagli aculei del porcospino, lo
lepor tu mesci ai detti; / e di gentile aculeo / altrui pungi e diletti
/ e di gentile aculeo / altrui pungi e diletti. 3. assillo,
, iii-308: lei sola sente il fremito e l'orrore della natura offesa, un
, 273: sforzandosi di mostrarsi educato e gentile in mezzo agli aculei della sua
indovinato che io dissimulavo una sofferenza inconfessabile e che soltanto l'aculeo d'una idea fissa
ristoro, 1-7 (16): « e troviamo due stelle che sono chiamate aculeus
acuto più punge che l'ottuso, e però l'acume si pone per la punizione
cuore [della rondine], e l'acume degli unghielli nei piedini rattratti.
. zenone da pistoia, 1-2: e sì vedrai coperti gli alti acumi /
, 1-84: la novità del suono, e 'l grande lume, / di lor
i maschi piuttosto che le femmine, e adolescenti piuttosto che puerili: perché in
de'medici, 312: ha grande similitudine e conformità questo modo di stile con l'
l'epigramma quanto all'acume della materia e alla destrezza dello stile. leonardo, 2-409
scambiate membra. michelangelo, 193-8: e tu, folt'air, che 'l celeste
/ rendigli al cor mio lasso, e rasserena / tua scura faccia al mio visivo
de'concetti ingegnosi con poco ingegno, e delle acutezze senza niuno acume. gravina
ostentar il fervore della lor fantasia, e l'acume e studio loro, che
fervore della lor fantasia, e l'acume e studio loro, che di persuaderci quel
che ci espongono. manzoni, 6: e mi ferì le luci un vivo lume
vivo lume, /... / e vinto fu del mio veder l'acume
negli animi affievoliti... l'acume e la veemenza del desiderio. settembrini,
doti, coi suoi molti difetti, e col singolare acume del suo ingegno.
ii-435: se avesse usato pari acume e lepore nelle sue lezioni, esse sarebbero
quella... di nascondere l'acume e fin la malizia del pensiero nella più
, dal gr. àxoùw 4 odo 'e p. exaov 4 misura '.
... m'acumina le squame e me le lustra a una a una!
agg. aguzzo, a punta sottile e penetrante. g. del papa
rappresenta la fiamma, suo proprio termine e naturale, ma le è accidentario. vallisneri
, i-51: due cipressi accanto, scuricci e acuminati. idem, ii-344: sotto
,... con gli occhi acuminati e intenti sotto la fiera grazia degli orecchi
di faville. un fischio gelido acuminato e il mostro fu lì con tutti i
sua voce... era cupa e bassa, quasi piatta; talvolta, invece
acustica s'abbia un fenomeno più curioso e più singolare di quello della risonanza de'
dei rapporti che corrono fra l'acustica e l'arte dei suoni. 3
, teatri, cinematografi, auditori radiofonici e televisivi, ecc.), perché si
. d'azeglio, 1-156: consonanze e dissonanze non sono un fatto arbitrario né
. la quale non ci arrivi diritta e netta all'orecchio, come se ce la
acustico, questa specie di automatismo viscerale e gutturale esiste anche nelle macchine, scriventi
gutturale esiste anche nelle macchine, scriventi e addizionatrici. = voce dotta, gr
chinate, egli non ode bene, e quando le dirizza ode acutamente. dante
magno volgar.], 23-1: e allora il frutto della buona operazione ha
a formarla [la perla], e non restasse concotta dal vital calore dell'
concotta dal vital calore dell'animale, e trasformata in suo alimento, come acutamente
, si troverebbero sempre quasi della grandezza e della figura medesima. salvini, 39-iii-182
cose nostre, negli altrui fatti, e ne'pensieri ancora, possegghiamo un
occhio cerviero, e scorghiamo acutissimamente. manzoni, pr.
): la collera aspira a punire: e, come osservò acutamente, a questo
squillava acutamente in mezzo ai campi, e i carrettieri che l'udivano fermavano i
loro muli in mezzo alla strada, e si cavavano il berretto. panzini, iii-357
lungamente minutamente, acutamente al caso. e. cecchi, 6-366: il vino
palazzeschi, 4-18: fra i cipressi e gli olivi cerca acutamente il mio sguardo qualcosa
non si vede. sbarbaro, 2-64: e se ogni cosa guardo acutamente / quasi
, anzi, acutamente, ero disperato e furioso, ero distrutto. =
di acuto1. acutàngolo, agg. e sm. geom. triangolo che ha
boezio): comp. da acutus e angulus (calco del gr. ò ^
il diamante] con i canti acutissimi, e non fa come l'altre pietre;
vino... al capo tosto saglie e la mente percuote per l'acutezza del
. b. cavalcanti, 2-5: e molti di quegli [animali]..
greci, nel comporre i loro versi e le loro prose, avevano risguardo primieramente alla
prose, avevano risguardo primieramente alla brevità e alla lunghezza delle sillabe, onde nasce il
sillabe, onde nasce il numero; e poi secondariamente, e quasi per accidente,
il numero; e poi secondariamente, e quasi per accidente, all'acutezza e
e quasi per accidente, all'acutezza e gravezza degli accenti, onde nasce l'armonia
che urtando nell'aria l'increspa, e per essa con gran velocità si distendono
delle quali nasce tacutezza del suono, e la gravità dalla rarità. campanella,
2-211: sono pietre porose che hanno spirito e parti tenui, le quali dall'acutezza
dall'acutezza del penetrante aceto sono svegliate e si movono con tutta la mole loro.
tacutezza dell'occhio per la loro piccolezza e diafaneità, rappigliatosi l'umor bianco,
cura deve stare in dolcificanti, involventi e domanti tacutezza e la copia de'sali
in dolcificanti, involventi e domanti tacutezza e la copia de'sali. svevo,
iv-2-865: pareva guizzarle tra i denti e il bianco degli occhi tacutezza del sorriso formidabile
baleno di un'arme a doppio taglio. e. cecchi, 1-18: a
]: tu dei aver le luci chiare e acute, perché, senza chiarezza e
e acute, perché, senza chiarezza e purità d'animo e acutezza d'ingegno
perché, senza chiarezza e purità d'animo e acutezza d'ingegno, non si può
. croce, 37: era molto arguto e pronto nelle risposte, e oltre tacutezza
molto arguto e pronto nelle risposte, e oltre tacutezza dell'ingegno anco era astuto.
gozzi, iii-241: ragionava con tanta acutezza e pene- trazione intorno agli animi umani.
intorno minacce per poi ritirarsi dì nuovo e lungamente in se stesso. sinisgalli, 6-212
5. arguzia, pensiero concettoso e sottile; ingegnosità. castiglione, 132
difficultà, ma d'acutezza recondita, e non così nota come quelle che si dicono
, l'argutezze son dette acumina: e se v'entra la mordacità, aculei.
aculei. da gl'italiani, acutezze e picchi; da'francesi, poincte, cioè
è vago oltremodo dei fiori della poesia e dell'eloquenza ricercando a sazietà le delizie
dell'eloquenza ricercando a sazietà le delizie e le acutezze, e per burlarsi della geometria
sazietà le delizie e le acutezze, e per burlarsi della geometria, veneranda agli
della geometria, veneranda agli accademici, e deltarimmetica, sacrosanta a'pitagorici, s'
leopardi, ii-x044: esempio di acutezza e di filosofia de'rettorici. tommaseo [s
: quella eccitazione che ci fa cercare e scambiare la contorsione e la barbarie per
che ci fa cercare e scambiare la contorsione e la barbarie per efficacia, gli sforzi
barbarie per efficacia, gli sforzi grotteschi e selvaggi per ardimenti originali, il tumido
se oggi ancora noi tutti proviamo insofferenza e avversione per le forme gonfie, per le
dovrebbero destare stupore, per le sovrabbondanti e complicate metafore e antitesi, per le
, per le sovrabbondanti e complicate metafore e antitesi, per le acutezze e simili
metafore e antitesi, per le acutezze e simili, se siamo pronti a discernere e
e simili, se siamo pronti a discernere e a denunziare o irridere queste cose come
barocchismo », « concettismo », e via. = deriv. da acuto1
= voce dotta, comp. da acuto e corno (v.). acutire
che move di piacere / lo punge, e fa volere / diletto corporale. ristoro
. ristoro, 3-5 (112): e questa constellazione fo ampia de sopra
sopra, al modo de la fronte, e acuta de sotto, al modo del
: l'omero suo, ch'era aguto e superbo, / carcava un peccator con
., 29-140: una spada lucida e aguta, / tal che di qua dal
dentro] a caricare di pietre, e di pali aguti e di legname i loro
caricare di pietre, e di pali aguti e di legname i loro assalitori. arrighetto
tristi membri. boccaccio, i-51: e i leoni africani corsero al tristo fiato tingendo
negli insensibili corpi. idem, i-201: e parevagli che questi tenesse nella sua sinistra
nella sua sinistra mano un arco bellissimo e forte, e nella destra due saette,
mano un arco bellissimo e forte, e nella destra due saette, l'una d'
due saette, l'una d'oro, e quella era acutissima e pungente, e
d'oro, e quella era acutissima e pungente, e l'altra gli pareva di
e quella era acutissima e pungente, e l'altra gli pareva di piombo,
alcun palude facci una tossa... e fia da due capi lunga e acuta
. e fia da due capi lunga e acuta. poliziano, st., 1-15
per iati campi / vagando errate, e per acuti sassi. tasso, 11-28:
, 11-28: a costei la faretra e 'l grave incarco / de l'acute quadrella
ad altro che al non far rumore, e però tutti i miei arnesi consistevano in
in un semplice succhiel- letto di acutissima e forte punta; con esso facevo un foro
, ne tagliò l'estrema / lingua, e di sotto al mento uscì la punta
merli, aspri d'agute / punte e di ferrei dicchi. manzoni, 299:
neve / da sommo ad imo biancheggianti, e quasi / ripidi, acuti padiglioni,
acuta del campanile, si stendeva bruna e spiccata sul piano erboso e lucente della
stendeva bruna e spiccata sul piano erboso e lucente della piazza. pascoli, 180
cui davan fierezza le punte de'baffi rilevate e la piccola barba acuta in sul mento
dei muli] volse lentamente la testa e sogguardò puntando le acute orecchie. palazzeschi,
acuta, / tien alto lor disio e noi nasconde. idem, par.,
agevolmente si rompe con li denti, e guastandosi è acuto e mordente. tasso
con li denti, e guastandosi è acuto e mordente. tasso, 11-54: a
a lui venne una saetta a volo / e ne la gamba il colse, e
e ne la gamba il colse, e lo trafisse / nel più nervoso, ove
sopra la terra per moltiplicarsi, generarsi e amplificarsi, il che con diletto grande avvenirle
punse / punta d'acuto duolo, e venne meno. magalotti, 7-35: questi
: vi sono molte spezie d'acidi e di agri più o meno puri, più
eccitato dalla riconoscenza dell'esser nostro, e delle potenze e doti nostre medesime.
riconoscenza dell'esser nostro, e delle potenze e doti nostre medesime. collodi, 176
da quanto tempo più non lo vedeva, e che desiderio acuto, intenso, ardente
odore umidiccio, acuto di quei funghi e di quel bosco autunnale. saba, 367
due vizii, cioè contra la gola e contra la subita ed aguta turbazione del
furore. campanella, i-223: l'aquila e 'l niglio han pur la vista acuta
. marino, 6-99: scaltro seguso e d'odorato acuto, / tutto dovunque va
. dati, i-383: l'uso vero e proprio di lei [la geometria]
i-673: per ben comprendere la forza e ravvisare la minutezza e figura del bovicida
comprendere la forza e ravvisare la minutezza e figura del bovicida sottilissimo effluvio, converrebbe
medico fosse assistito da migliore dio- trica e che i suoi microscopi guarniti fossero di vetri
ispiare le mete ove confina l'invisibile e sterminata sua picciolezza. g. gozzi,
avevano] un'espressione acuta di invidia e di gelosia. d'annunzio, iv-2-600
delle apparenze penetrano fin nel più profondo e incontrano
il mistero e ne rabbrividiscono. pirandello, 5-11: pallida
rabbrividiscono. pirandello, 5-11: pallida e aggrottata, con gli occhi acuti adirati e
e aggrottata, con gli occhi acuti adirati e sfuggenti. negri, 1-248: sguardo
borgese, 1-38: negli occhi giallognoli e acuti aveva innocente furbizia senza ironia.
sguardo figgeva, parlò di prigione. e. cecchi, 1-106: la punta più
sottile, perspicace, di intelligenza penetrante e pronta; ingegnoso, concettoso, arguto
. francesco da barberino, 111-66: e fa guardia più aguta / da quel
ed in virtute / ne porta seco e l'umano e 'l divino: / 1'
/ ne porta seco e l'umano e 'l divino: / 1'altre potenze tutte
quante mute; / memoria, intelligenza e volontade / in atto molto più che
.., savio in iscienza, e d'un acuto spirito. petrarca, iv-3-62
, 3-4 (296): assai giovane e bello della persona era e d'aguto
assai giovane e bello della persona era e d'aguto ingegno e di profonda scienza.
della persona era e d'aguto ingegno e di profonda scienza. idem, i-218
gelosia] fa cercare i solinghi luoghi, e con aguto intelletto mai non sa che
parlare dolcissimo veramente, pieno d'acute e buone sentenzie. castiglione, 140: tutte
140: tutte queste cose sarian vane e di poco momento, se le sentenzie
belle, ingeniose, acute, eleganti e gravi, secondo 'l bisogno. idem,
della casa, 564: un valoroso uomo e dotato di acutissimo ingegno e di profonda
valoroso uomo e dotato di acutissimo ingegno e di profonda scienza. boccalini, ii-19:
, ii-19: gli alemanni, sottilissimi e acutissimi artefici non meno di orologi che
le cose belle son poche, e tutti gli intelletti acuti, quando entrano
epigrammi, motti ingegnosi, gli acuti sali e tutti quei detti, che tanto ne'
tanto ne'versi, quanto nelle prose e nelle iscrizioni chiamar si sogliono concetti arguti.
, ma renderà la mente più acuta e più lucida. parini, giorno, iii-144
de'mezzi. idem, 162: e dico insieme cose che importano una moralità
importano una moralità sconosciuta a'più acuti e profondi pensatori del gentilesimo. leopardi,
sottile, gl'ingegni sogliono esser maggiori e più svegliati e capaci, e particolarmente
ingegni sogliono esser maggiori e più svegliati e capaci, e particolarmente più acuti. idem
maggiori e più svegliati e capaci, e particolarmente più acuti. idem, 836:
: non anteponga la fama di acuto e di mordace... al debito
compiace forse un po'troppo dei motti e delle frasi acute, ma le sue saette
saette hanno sempre la punta d'oro e son lanciate con una grazia inimitabile.
, specializzandosi nelle esecuzioni di tale grazia e finezza, di tale virtuosità nella sua
via della cattiveria, ch'è più difficile e più intralciata, non andava molto in
intralciata, non andava molto in la, e s'impicciava in certe sua fantasticaggini vendicative
travagliava alla ricerca di un linguaggio sensibile e acuto. 5. figur. ant
sottile, stridente (contrario di grave e basso). cfr. acuto2.
ficino, 2-46: costoro le voci acute e gravi per natura diverse, con certi
per natura diverse, con certi intervalli e modi, tra loro amiche fanno:
amiche fanno: onde deriva la composizione e suavità della armonia. leonardo,
ariosto, 8-29: che spesso muta corda e varia suono, / ricercando ora il
a ferire unitamente in una sì, e nell'altra no, delle vibrazioni della corda
/ or acuto ora grave; / e donò forza ad esso / di rapirti a
stesso. idem, giorno, iv-24: e fama è ancor che pallide fantasime /
una parlantina entrante, acuta, continua e noiosissima spesso gli è rotta la parola in
ii-693: la voce di testa, nitida e acuta che accompagnava la parola fino all'
ma la vocetta deve essere acuta / e perforante come il violino. palazzeschi,
alti come in una pericolosa ascensione, e fu appunto a una delle note più
sue teste dua fazzoletti, un dal capo e un dalla punta, con contrarie volte
con contrarie volte l'un chell'altro, e fòrzali co'le mani. allora l'
le mani. allora l'aguto si torcerà e awolgerassi quanto vorrai. idem, 2-302
tetto, in un gioco di sole e d'ombre, ad angoli acuti.
a sinistra ') posto sulle vocali (e suole indicare il suono stretto).
acuta: che si manifesta con gravità e violenza, e ha decorso rapido (in
si manifesta con gravità e violenza, e ha decorso rapido (in contrapposizione al
tanto leppo. bencivenni [cruscai: e delle febbri ve ne sono delle acute
delle febbri ve ne sono delle acute e delle acutissime. ariosto, 15-102: nella
stantin lasciata / grave l'avea febbre acuta e fiera. barelli, i-233: rispondo
anche quelli che muoiono di mali acuti e dolorosi, in sull'ap- pressarsi della
una nefrite, da acuta in cronica e probabilmente inguaribile. pea, 7-16:
7-16: un languore insolito lo rendeva leggero e debole come se fosse stato convalescente di
. acutamente. salvini, 13-234: e di costor poscia i cavalli, / incontra
: rideva sugli acuti d'un riso fatuo e insolente. ojetti, ii-436: gonfiandosi
le due mani, una sopra gli acuti e una sopra i bassi...,
non sapeva esprimersi, ma con certe mossette e dei piccoli acuti gli rivelò tutto l'
manzini, 11-27: attutiti dal sole e dall'acqua gh acuti delle tinte.
mei, 185: conciossiaché elle sien tutte e poi tutte [le emorragie] della
[le emorragie] della stessa natura, e tutte provengano dalla cagione medesima, vale
da una crasi infiammatoria, da acuzie e collosità del sangue. d'annunzio, ¦
variabile, poiché ella è isterica; e il suo isterismo ha raggiunto, in altri
. = comp. da ad rafforzativo e abile. ad abundantiam (ad abbondanza
linguaggio giuridico a quello comune, e riferita a prove e argomenti di valore
quello comune, e riferita a prove e argomenti di valore secondario, addotti a
crescenzi volgar., 7-1: troppa caldezza e secchezza con sumerà ogni verdume
quando ima- ginando vegno / il forte e crudel punto dov'io nacqui, /
/ sì che tutto ne sciacqui / e spiri ogni sospir ch'ai cor s'aduna
, imperocché così fatta acqua è grave, e tosto discorre dalla radice di sotto;
correrà pel giardino, adacquando li pomeranci e cedri ai lor bisogni. soderini, ii-39
agli], massimamente se s'adacqui e sia marcito. galileo, 417: per
cavalli produce la terra il fieno, e le nugole l'adacquano. foscolo,
lo pianti perché l'hai raccattato; e perché l'hai piantato, lo adacqui.
l'elvira non adacquò l'arido vaso. e da allora in poi si sentì come
dal desiderio della campagna. c. e. gadda, 2-25: l'acqua dell'
aveva come antonello era di duro nerbo e quanto meglio del messere l'adacquava l'
. annacquare. leonardo, 2-248: e quando con essa acqua adacquerai il vino
. bibbia volgar., i-147: e rimoveremo la pietra della bocca del pozzo
dossi, 183: una mostra di adaquerelli e disegni. = comp. di
crescenzi volgar., 1-217: orto adacquato e bagnato. trinci, 1-216:
adacquatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
n. 2). c. e. gadda, 2-23: i primi escavi
: la nostra agricoltura vanta un vario e dovizioso giro di prodotti, dai nostri padri
con sagaci cure assortito alla pianura adacquatoria e all'asciutta, alla collina e alla
adacquatoria e all'asciutta, alla collina e alla montagna. = deriv.
volte nella state questa adacquatura. c. e. gadda, 2-26: la specchiante
/ veder, gusto, audito, odorato e tatto; / al corpo non basta
cerca adagiare il travagliato fianco, / e la testa appoggiando al duro scudo,
erbe innocenti adagia il fianco / queta e sicura. monti, 3-150: schierare
monti, 3-150: schierare i cocchi e ne smontàr: svestiti / quindi del-
io non pria / adagiato t'avessi e carezzato / su'miei ginocchi. verga,
cadavere nel prato, fra le macchie, e gli aveva messa una manciata d'erbacce
ojetti, ii-144: quest'ombre chiare tremule e rapide, e la luce che ci
quest'ombre chiare tremule e rapide, e la luce che ci avvolge e l'aria
, e la luce che ci avvolge e l'aria fresca che ci lava i
de'nemici... ed ivi adagiato e loro e loro bestie, vi dimorarono
... ed ivi adagiato e loro e loro bestie, vi dimorarono fino a
: ismontati adunque i due giovani e nell'alberghetto entrati primieramente i loro ronzini
ancora che duro gli fusse l'andare e 'l partire dal fuoco, puro, per
ciascuna cosa essere avvantaggiati dagli altri, e coricarsi ne'migliori letti e nelle più belle
altri, e coricarsi ne'migliori letti e nelle più belle camere; e sedersi
letti e nelle più belle camere; e sedersi nei più comodi e più orrevoli luoghi
camere; e sedersi nei più comodi e più orrevoli luoghi; e prima degli
nei più comodi e più orrevoli luoghi; e prima degli altri essere serviti e adagiati
; e prima degli altri essere serviti e adagiati. vasari, 1-677: onde
che quel re gli portasse grand'amore, e rimunerandolo altamente delle fatiche, adagiasse i
: le scritture, siccome anco le veste e le armi, accostare si debbono e
e le armi, accostare si debbono e adagiare con l'uso de'tempi,
ingiunca: / ivi senza pensier s'adagia e dorme. monti, 11-834: al
sul lido / le tuniche sudate, e delle membra / rinfrescano la vampa: indi
. mi sono adagiata su queste erbe e sotto l'ombra freschissima di queste querce
1-73: chiese il tè al servo; e s'adagiò d'innanzi al caminetto,
si distendono grandi su di essa, e il mio respiro si fonde come una preghiera
nell'infinita aria gioconda. c. e. gadda, 2-17: e foglie
c. e. gadda, 2-17: e foglie si adagiano, una ad una
campo con le loro ceste sul capo, e si adagiavano sotto le viti, come
, spesso raccogliendole sotto il ventre; e così, a poco a poco,
: apro la zolla / ch'è mia e m'adagio. e dormo: / da
/ ch'è mia e m'adagio. e dormo: / da secoli l'erba
nella sua forma migliore, giacendo innocente e languido. -figur. vico,
, grigia d'ulivi, verde di pini e pioppi, fino agli ultimi poggi.
, i-i7: ogni colore si espande e si adagia / negli altri colori.
t'adage, / ecco qui stazio; e io lui chiamo e prego / che
ecco qui stazio; e io lui chiamo e prego / che sia or sanator delle
quanta in cerca d'una filosofia, e, finché durerà questo penoso travaglio delle menti
del vento all'ostro..., e molto s'adagiano del vento a tramontana
fusse mai più altra vita, / e 'n adagiarsi ciascun s'assottiglia / come
come regnasse qui senza finita: / e poi vene la morte e lo scompiglia
finita: / e poi vene la morte e lo scompiglia. 7.
vellutello [inf., 3-111]: e col remo batte quelle che al montar
batte quelle che al montar s'adagiano e tardan troppo. ariosto, 14-116:
ghiacci, negli stanzoni adagiati per riceverle e ben custodirle. cattaneo, i-97: parini
ben custodirle. cattaneo, i-97: parini e gozzi sbeffarono l'inerzia adagiata nei cocchi
sbeffarono l'inerzia adagiata nei cocchi lombardi e nelle gondole veneziane. d'annunzio,
. d'annunzio, iv-2-320: le montagne e le colline,... avevano
in pregiudizi ozianti nelle esteriorità dell'arte e della scienza. ojetti, ii-373:
mare era calmissimo, profondamente azzurro; e pareva adagiato vittoriosamente dopo una gara col cielo
fracchia, 329: i signori e le signore che, adagiati sui molli cuscini
molli cuscini, con un'aria pigra e beata si lasciavano scarrozzare. emanuelli,
degli alberi adagiati dentro un'aria pura e trasparente. 2. disus. che
tu lavorare / che ne possi guadagnare e dame a chi non è adasciato? boccaccio
iii-6-70: lieti v'erano i grandi e i minori, / e adagiati da'
erano i grandi e i minori, / e adagiati da'fini amadori. idem,
eran con somma cura medicati, / e lor donato sollazzo e diletto, / e
cura medicati, / e lor donato sollazzo e diletto, / e ne'bisogni lor
e lor donato sollazzo e diletto, / e ne'bisogni lor bene adagiati. ariosto
poco per volta (senza fare rumore e senza scosse). alfieri,
sp., 8 (125): e tutt'e due, in punta di
, 8 (125): e tutt'e due, in punta di piedi,
uscio, lo spinsero adagino adagino; cheti e chinati, entraron nell'andito. idem
gli levò adagino adagino gli stivali, e se l'infilò. d'annunzio,
parve [la candela] si volesse spengere e poi adagino adagino riprese. palazzeschi,
: quando... vorrai fare bono e utile studio, usa nel tuo disegnare
comandò che le squadre del mezzo andassero adagio e quelle delle coma con prestezza si movessino
/ adagio sciolto le veementi grazie / e le stanchezze onde luce fu il mondo
ellittica per esortare l'interlocutore a riflettere e a trattenersi da giudizi o azioni avventate
voi ch'io mi vaglia dei precetti e degli avvertimenti,... s'
disse biagio, adagio biagio: modi proverbiali e familiari, usati per raccomandare l'attenzione
adagio, biagio! » perché tra cavalla e legno era tutta una sconquassatura d'ossa
legno era tutta una sconquassatura d'ossa e di carcassa. 3. ripet
. assai piano, con estrema lentezza e cautela; poco per volta, quasi insensibilmente
di mosto cotto affinché non s'abbronzi, e si vadi scaldando
, 40: sul principio rimase duro e immobile... poi adagio adagio
... era uscito fuori dall'acqua e s'era adagio adagio arrampicato fin sulla
carducci, 163: seguite adagio adagio e piano piano, / caro mirtillo mio,
la mia gioventù / la lasciai addormentata, e chiusi adagio adagio i battenti.
. 4. marin. adàgio e adagìssimo: designano le marce più lente
mus. movimento lento (fra andante e largo); pezzo da eseguire con movimento
dette l'aire a un adagio lentissimo e stentato. d'annunzio, iv-1-290: l'
10-153: il senso di quell'appoggiare e di quello sfuggire, di quell'adagio
di quello sfuggire, di quell'adagio e di quel presto di cui è fatta l'
, in quel breve spazio fra la fronte e la mascella forte... da
, rimanendo ingiusto, nella sua origine e nella sua natura, diventa, per
riguardo all'effetto, secondo quel vecchio e verissimo adagio: multa facta tenent quae
, 78-7: amor di gioia mi corona e sagra: /... /
anche adamàs), sm. ant. e letter. diamante.
lucida [nube], spersa, solida e pulita, / quasi adamante che lo
il cuore desiderava si conservassino in lui e durassino a guisa della durezza d'uno
. parini, giorno, i-923: e cupide ad ornar tue bianche dita /
d'amorosi motti / stringati alquanto, e sovvenir ti faccia / de la pudica
anello. carducci, 835: e di zaffiro i fior paiono, ed hanno
riflessi. graf, vi-1151: sfolgora glorioso e trionfale / un tempio che la cupola
tempio che la cupola ha d'opale / e le colonne immani d'adamante. beltramelli
un sole invernale; pareva tutta di marmo e d'adamante. 2. ferro,
la porta... è molto grande e le colonne son di solido adamante:
: e'si sentiva un suon fioco e interrotto, / come quando esce il
ma di te, madre bella, e son tuo figlio. tasso, 3-51:
vuo'ch'a lui vi scopriate, e d'adamante / un scudo ch'io darò
/ sì ch'egli vi si specchi, e 'l suo sembiante / veggia e l'
, e 'l suo sembiante / veggia e l'abito molle onde fu involto. arici
a la pupilla / il settemplice raggio e tiri imiti, / quella si prova
prova lungamente a cerca / nell'adamante; e foggia angoli e facce, /
nell'adamante; e foggia angoli e facce, / stipiti e scudi, e
angoli e facce, / stipiti e scudi, e lima a tondo e morde
e facce, / stipiti e scudi, e lima a tondo e morde, / e
stipiti e scudi, e lima a tondo e morde, / e rappiana e comparte
e lima a tondo e morde, / e rappiana e comparte. carducci, 232
tondo e morde, / e rappiana e comparte. carducci, 232: il nemico
: questa legge in pria / scrisser natura e il fato in adamante.
. sapide co 'io domo 'e àstiptaxoi; 'indomito '); la
adamantida, la quale nasce in armenia e in cappa- docia, e appressata a'
in armenia e in cappa- docia, e appressata a'lioni, fa che essi s'
s'arrovesciano con la gola aperta: e la cagione del suo nome è perch'ella
luce. petrarca, 23-25: e dintorno al mio cor pensier gelati /
smeraldo. ariosto, 22-66: aver scudo e corazza adamantina / bisogna ben, che
pure adamantina. tasso, 7-88: e pur sull'elmo il coglie, e 'ndarno
: e pur sull'elmo il coglie, e 'ndarno sempre, / che l'elmo
in tanto ubaldo oltra ne viene; e 1 terso / adamantino scudo ha in
core / del più duro metallo, e chiude in seno / viscere adamantine. parini
tu [il bisogno] gli urti e rovini, / e tutto a te si
bisogno] gli urti e rovini, / e tutto a te si schiude. monti
le parche di purpurei pepli / avvolte e il crin di quercia, e di più
/ avvolte e il crin di quercia, e di più trame / raggianti, adamantine
fuoco del mezzodì riverberato dalle ghiacciaie candide e adamantine del settentrione. carducci, 617:
idem, ii-8-143: il cielo ride adamantino e freddo. d'annunzio, ii-479:
, decora prindicon gran desire; / e te annichilire, si voi me sequitare
= comp. da ad rafforz. e amare. adamàs, v.
ripristinare l'originaria innocenza di adamo (e intanto ne imitavano la nudità)
che fece ogn'ani- male, / e fece adamo ed èva, / che poi
/ vi fe', com fece adamo e sua sposa. tesoro volgar., 7-53
, ché siamo tutti discendenti da adamo e da èva. dante, conv.,
fu nobile, tutti siamo nobili, e se esso fu vile, tutti siamo
i-33: iddio sì chiamò adam, e disse: -dove sei adam? -e adam
-la voce tua nel paradiso ho udito, e temetti molto, conciosiacosaché ignudo fossi,
temetti molto, conciosiacosaché ignudo fossi, e sì mi nascosi. idem, v-674
fu tutto solo, et ebbe lo mondo e le cose del mondo tutte sotto la
sangue della vergine maria, tutti quanti e uomeni e femmine, che sono nati
vergine maria, tutti quanti e uomeni e femmine, che sono nati, che
che sono nati, che nascono, e che nasceranno, participano e traggono dalla
che nascono, e che nasceranno, participano e traggono dalla corrotta natura, la quale
, la quale adamo, peccando, e perdendo l'originale giustizia, la quale iddio
quale iddio gli avea donata, disordinò e inviziò, la infezione e la macola del
donata, disordinò e inviziò, la infezione e la macola del peccato orriginale. idem
altri alimenti. idem, 298: e però salomone nello ecclesiastes dice: «
che gli arabi chiamano l'uomo adam, e noi uomo. che viene a dire
, cioè terra. sì che quasi e l'uno e l'altro è dinominato da
terra. sì che quasi e l'uno e l'altro è dinominato da terra.
né morte, né altre cose assai, e seremo vivuti sanza alcuna fatica. ottimo
vidi color che dietro son cavalli, / e son dinanzi nepoti di adamo, /
di adamo, / avvolti di serpenti verdi e gialli. landino, 350 [par
idem, 18-14: la prima vita e le mie colpe prime / mira con
con occhio di pietà clemente, / padre e signor; e in me tua grazia
pietà clemente, / padre e signor; e in me tua grazia piovi, /
sì che il mio vecchio adam purghi e rinovi. idem, 6-iv-1-98: da'nipoti
chi mi divide? foscolo, xv-163: e mi si vanno tuttodì manifestando le inanità
mi si vanno tuttodì manifestando le inanità e l'imbecillità di noi razza d'adamo
loro [gli esuli] rivedendo il paese e trovandolo rinnovato tutto, deporranno il vecchio
rinnovato tutto, deporranno il vecchio adamo e si porranno a mensa con noi.
pomo; prima della distruzione del bene e del male; fui, insomma,
. un piccolo pomo d'adamo andava su e giù. sulla camicia bianca scendeva la
come tra gli agrumi gli aranci i melangoli e pomi d'adamo...,
fece ben curare delle sue ferite, e poiché fu bene confortato, recipìo grande adastanza
la morte ed à sempre speranza / e sta in tormento. bonagiunta, ii-316
col ferro ignudo: dalla lunga con giavellotti e con grida grandi l'adastano. fatti
, donna, allegrare, / per ira e per ispiacimento / d'invidioso parlare,
ispiacimento / d'invidioso parlare, / e dare confortamento / a li leali amadori
che tu possa schifare tutti adastiamenti, e possa seguitare li beni dell'umiltà.
(90-19): quando l'anima mia e 'l corpo e 'l core / guerreggiano
: quando l'anima mia e 'l corpo e 'l core / guerreggiano insieme per la
, / che qual l'adasta e qual pur la disia, / sovra me
. storie pistoiesi, 60: li tedici e lazzari, che erano li maggiori,
toscana favella. magalotti, 20-57: e toma assai bene, che dal sapore,
, che dal sapore, dal colore, e dall'odore e la lingua e l'
, dal colore, e dall'odore e la lingua e l'occhio e l'odorato
, e dall'odore e la lingua e l'occhio e l'odorato, ciascuno tragga
odore e la lingua e l'occhio e l'odorato, ciascuno tragga la sua
, ciascuno tragga la sua dilettanza, e sì l'un senso all'altro non porti
un senso all'altro non porti invidia, e s'adastino. = comp.
dagli stessi nemici quanto a loro adattabile e giovevol parea. cuoco, 1-251:
di libertà, fatta più acre dall'odio e dalla vendetta, di qui i sistemi
che essendo fatte come ognun sa, e come comportano i limiti, il genio,
. idem, i-1090: la stessa adattabilità e conforma- bilità che ho detto esser singolare
parlare (dice insieme il modo accomodato e conveniente alle circostanze e efficace).
il modo accomodato e conveniente alle circostanze e efficace). = comp
meno la detta catenuzza, incurvarsi questa e adattarsi alla medesima parabola; e tale
questa e adattarsi alla medesima parabola; e tale adattamento tanto più esser preciso,
potuto... rinfocolare tutte le tristezze e risvegliar la vergogna e creare la pena
tutte le tristezze e risvegliar la vergogna e creare la pena dell'insopportabilità là dove
, mancato adattamento sessuale nei giovanissimi coniugi e una certa frigidità della sposina. stuparich,
stuparich, 2-525: ciò che resta e che fa paura, è la vigliaccheria
concordanza tra le funzioni degli organi vegetali e le caratteristiche dell'ambiente. cattaneo
quelle novità che il lume delle scienze e l'esempio d'altri paesi dimostrano potersi con
. si dice anche in senso morale e sociale per indicare la facoltà di acconciarsi
occhio di adattarsi alle variazioni di luce e di distanza degli oggetti (v.
ha adattato alcuni appartamenti per brevi soggiorni e li affitta a un prezzo piuttosto modesto.
particella pronom. boccaccio, iv-20: e il forte arco reggendo sovra il tirato
su questo, riprese speranza, / e le vele adattoe secondo il vento / e
e le vele adattoe secondo il vento / e mutò presto nuovo suono e danza;
vento / e mutò presto nuovo suono e danza; / e mostrò che il valor
presto nuovo suono e danza; / e mostrò che il valor suo non è
spento, / che avea tesoro ancor molto e possanza. tasso, 7-101: da
grave faretra un quadrel prende, / e su l'arco l'adatta, e l'
e su l'arco l'adatta, e l'arco tende. idem, 12-31:
[l'orribil fèra] le mamme, e, come è l'uso / di nutrice
/ di nutrice s'adatta, e tu le prendi. marino, 261:
uva] pur col medesimo occhio, e in quel benefico sguardo infondendo in ciascuno
in ciascuno una stessa virtù del celestiale e vivifico suo calore, nondimeno l'adatta
vivifico suo calore, nondimeno l'adatta e l'appropria alla diversa disposizione di ciascuno
fuori d'ogni controversia che l'erbe e le piante si nutriscono ed aumentano mediante
terra su per li pori del fusto e rami loro ascendendo, quivi alle parti adattandosi
noster, per parlare con aristotile, e che perfettamente si adatta alla bocca dei gusci
l'innocente / mano il ferro adattando e lungamente / meditando amoroso il colpo amaro
ii-81: adattò la manovella alla cassa, e cominciò il suo lento moto di automa
il suo lento moto di automa. e. cecchi, 6-34: i tappezzieri
di stoffa l'interno, collocato i sedili e adattato ai finestrini i cristalli. piovene
, però che amore è cosa sollecita e piena di paura. essi, per usanza
, sempre s'adattano gli accidenti nocivi e, molto disideranti, ogni cosa credono
9-287: s'odon di nuovi casi e varie storie, / mentrech'altri gl'in-
/ mentrech'altri gl'in- terpreta, e gli adatta / a questo e quello,
terpreta, e gli adatta / a questo e quello, o cittadino o strano.
ei vorrebbe pur adattarlo in tutto, e sì farlo tornare acconcio a spiegare anche la
adattano coll'articolo ch'avemo cominciato, e non l'avemo ancora compiuto. m
la fantasia s'adatta ad ogni cosa, e le buone immaginazioni sostengono leggiermente d'essere
che disse galeno, che i ricchi e i potenti son cagione di tutto il male
, ma perché ad essi recano utilità e diletto. g. del papa, i-779
astenendosi però da tutti i rimedii violenti e pieni di risico. 5. rifl
g. morelli, 271: sia ardito e coraggioso al parlare, a scherzare,
[i servi) di più industria e sentimento non starebono con noi, adatterebonsi
10-29: sgombra il mago gli intoppi, e curvo e basso / per l'angusto
sgombra il mago gli intoppi, e curvo e basso / per l'angusto sentier a
esercitare ne'popoli la facoltà di sentire e pensare. manzoni, pr. sp.
(555): all'impiego di monatti e d'apparitori non s'adattavano generalmente che
uomini sui quali l'attrattiva delle rapine e della licenza potesse più che il terror
sono avvezzato male per ogni verso, e quando sarebbe stato tempo d'imparare a
imparato invece a vivere tra i favori e le squisitezze d'ogni genere. d'annunzio
per vivere, ai ripiegamenti più umili e umilianti della propria arte, del proprio orgoglio
4-48: sento che più passano i giorni e meno mi ci adatto. silone,
estate, forse perché sono ancor giovane e non mi sono ancora adattato al fatto
ancora adattato al fatto d'esser marito e padre di famiglia, mi viene sempre
adattare '(comp. da ad e aptàre, da aptus 4 atto, adatto
bellini, 5-3-36: numerosità di congegnamene e di tempere,... delle quali
. delle quali insieme adattatamele ordinate, e insieme adattatamente fermate e mosse, ne
adattatamele ordinate, e insieme adattatamente fermate e mosse, ne risulta quell'edifizio sovrano,
per esprimere i tempi a quello precedenti, e in par ticolare quelli de'
ticolare quelli de'greci notati per olimpiadi, e come più sicuri e come più
olimpiadi, e come più sicuri e come più adattati ah'intelligenza comune di noi
.. una scena così affettuosa e commovente? idem, 484: ciascuno
io voglio assimigliare a questa immagine. e. cecchi, 1-87: la notizia
« aggiornamento », di quel fatto unico e con creto ch'è l'
83-3: tant'hai villan parlare, accorto e adatto / e tanto pien di tutta
villan parlare, accorto e adatto / e tanto pien di tutta rea ragione. ottimo
con umiltà si è principio di penitenza, e però sanza essa mai uomo non può
necessarie; l'adatto ha le qualità, e i mezzi ancora. chi è atto
, ha delle cognizioni buone a ciò, e delle disposizioni, se vuoisi; ma
adatto. a ciò giova l'esercizio e l'esperienza. talvolta que'che paiono
piccoli attori adatto sopra tutto agli adulti e per la gioia che ci dà e per
adulti e per la gioia che ci dà e per le lezioni che ci offre.
gli occhi alle sue trecce nere; e sorrise, come per dirle che non era
statura, di convenevole grandezza, lunga e schietta, convenevolmente carnuta, adatta,
adatta, snella. intelligenza, 208: e tanche avea grassette e isnelle e adatte
, 208: e tanche avea grassette e isnelle e adatte. sacchetti, 11-88:
: e tanche avea grassette e isnelle e adatte. sacchetti, 11-88:
la quale [schiava] è di pelo e occhi bruni, assai adatta nel busto
né grassa né magra; è piccoletta, e non ha il viso molto tartaresco,
suoi colpi niun potea durare, / e ben dicea ciascun di quel paese: /
: / -quest'è figliuol di conte e di barone! - / tanto era adatto
di barone! - / tanto era adatto e di bella fazzione. la spagna,
, 18-5: la prima, la seconda e terza schiera / passò sì come prima
vede la donna il cavalier adatto, / e di persona tanto ben formato, /
; cfr. fr. ant. aat e provenz. ant. adaut e
. aat e provenz. ant. adaut e azaut 4 agile, vivace '
), agg. fatto a disegni e a fiori. gozzano, 815:
ristarà [il servo] di lamentarsi, e quando bene fusse adanaiato più forse
(denaro); cfr. danaioso e inda naiato.
addannano per negare la sua dottrina e la sua esistenza passan la vita a rammen
d'entomo, / o misero, e non te n'addai. idem, 67-13
/ ché gli è furato ardore, e non se n'è addata, amore.
, 21-12: ci apparve un'ombra, e dietro a noi venia, / dal