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vol. I Pag.53 - Da ABURTO a ACALEFA (75 risultati)

: altri non lenti fanno la bara, e intes-e la palma. boccaccio, i-278:

palma. boccaccio, i-278: l'erbe e le fronde e i pruni cresciuti sonla

, i-278: l'erbe e le fronde e i pruni cresciuti sonla di verghe d'

pruni cresciuti sonla di verghe d'aburto e di vime di quercia. = deriv.

costumanza ill'antico foco riprende forza, e falle [le vedove] desiderare

de'matematici, accoppiandolo co'malefici, e storcendolo a significare impropriamente i superstiziosi indovini

storcendolo a significare impropriamente i superstiziosi indovini e i ciarlatani caldei. segneri, i-415

: quelle conversazioni erano piccola cosa, e non bisognava abusarne, per non far gridare

, ii-8-120: l'obbligo di usarne e di usarne bene, cioè di non abusarne

abusarne. idem, ii-13-244: diserzione e tradimento stanno... dalla parte

la patria, abusano delle sue forze e del suo nome. papini, 27-884:

della mia gioventù, della mia fede e della mia mancanza di pratica.

tasso, 19-26: infuriossi allor tancredi, e disse: / - così abusi,

non debbe esser salvata, ma consumata e distribuita immediate; e chi altrimenti fa

salvata, ma consumata e distribuita immediate; e chi altrimenti fa, abusa questo sacramento

un titolo tanto segnalato, dai medici e dai dottori di leggi venisse abusato. galileo

usarlo. leopardi, 32-79: imperio e forze..., / abuserà

., / abuserà chiunque avralle, e sotto / qualunque nome. gioberti,

castigo, trapassando i limiti della moderazione e abusando la propria potenza, perde ogni giustificazione

volere in certo modo abusare la ricchezza e perfezione di tal lingua, bastevole a

di tal lingua, bastevole a trattare e spiegare concetti di tutte le facultadi.

[cosa] può apportare maggior pregiudizio e pernicie alla religione che un concilio abusato

confermar errori. segneri, ii-52: e non sapevate voi bene, che la pazienza

2-200: volete forse che continui così e faccia, per esempio, l'elogio dei

l'elogio dei buoi, delle oche e dei porci? ma son temi troppo rancidi

dei porci? ma son temi troppo rancidi e abusati. manzini, 10-85: ce

14: una sera trovo su'padre, e mi dice: -che è vero che

sì. abusatóre, sm. e agg. (femm. -trice).

questa, che l'uomo si dica e voglia essere tenuto servo di cristo povero

voglia essere tenuto servo di cristo povero e crocifisso, e viva in delizie.

servo di cristo povero e crocifisso, e viva in delizie. fra cherubino,

i-120: una consuetudine di mala corruttela e abusione è introdotta nel mondo, che

parlare, le quai danno tanta grazia e splendor all'orazione, tutte sono abusioni

abusioni delle regole grammaticali, ma accettate e confermate dalla usanza. b. cavalcanti

, ma abusivamente. baretti, i-245: e non vo'più lasciarmi vedere in questi

o signora. ho trentasett'anni, e pazienza gli anni!... ma

aveva passata la notte a terra, e abusivamente. marotta, 1-203: vi siete

mal fatto, è una abusiva corruttela, e mala usanza. botta, 4-1098:

: è il padrone, il malfattore, e dovrà lui ben rifarmi dei danni;

la verità, ne ho viste di baracche e casette abusive, ma sozza come quella

, 9-378: piazzano il veicolo in testa e tre o quattro vi salgono. alato

aggrappa, poggiando sopra un piede solo e reggendosi alla spalla d'un compagno.

. bettinelli, i-59: dannate infine e flagellate tanti abusi funesti che tutta guastano la

ii-2-180: sono più facili a nascere e a stabilirsi quegli abusi e que'vizi

a nascere e a stabilirsi quegli abusi e que'vizi che non si possono punire per

ii-57: di tutto puossi abusare: e quando mai l'abuso di cosa ottima

, essendo un dilungarsi dall'indole genuina e sincera dell'oggetto abusato, argomenta in

umana ragione è comprovata dall'uso, e sin dall'abuso che se ne fa.

legislatori] combattere l'abuso dell'acconciatura e degli ornamenti. d'annunzio, iv-1-104:

delle più amabili qualità dell'aristocrazia quirite e che le viene forse appunto dall'abuso

per l'abuso fattone dai parlamenti. e. cecchi, 6-94: uso ed abuso

, da abùtor (composto da ab e ùtor 1 uso, adopero ').

] che fermamente credessero di esser signori e assoluti padroni de'sudditi, non come

tropicali, caratterizzati dalla mancanza del calicetto e dai carpelli pluriovulati (coltivata per i

poiana. pulci, 14-51: e gira l'avoltoio e l'abuzzago.

pulci, 14-51: e gira l'avoltoio e l'abuzzago. = lat.

riuniti a globi vellutati, variamente colorati e odorosi. se ne conoscono circa 450

a. catechu, ecc.): e forniscono gomme varie, tannino, materie

. g. gozzi, iii-209: e vi fu ricettario tutto dall'acacia allo zafferano

mestamente pertinace tra le foglie / gialle e rosse de l'acacia, senza vento una

si toglie. pascoli, 26: e pur viva è la boscaglia, / viva

viva sempre ne'fior della pervinca / e nelle grandi ciocche dell'acacia. d'

fumo è nauseante, travaglia e addormenta. borgese, 4-46:

una sfera, densa d'un'ombra fresca e nera che allo stesso solleone era vietata

non darà più le sue foglie semplici e linde con la scriminatura in mezzo come

suoi fiori, bianchi come il bucato e odorosi come il miele. titta rosa

per un boschetto di acacie nane, denso e fronzuto. tombari, 3-184: cavò

: sull'acacia dondola la quaglia / e sogna come io sogno d'esser foglia.

[il cieco] annusa l'aria / e l'odore riconosce dell'acacia / non

origine egiziana); cfr. cascia e gaggia. acadèmia, v.

sono odoriferissimi, come della manga salvatica e dei cagiù. panzini, iv-3:

che se ne estrae, duro, venato e di colore rosso mattone, è pregiato

un astuccio d'acagiù che si può chiudere e prendere pel manico. = dal

= dal gr. de- privativo e x ^ xaai? 'allentamento '.

= comp. da a-privativo e lat. calculus 'calcolo *.

vol. I Pag.603 - Da AQUILARIA a AQUILINO (44 risultati)

e del delfino, a sud del cigno e della lira; visibile d'estate nell'

visibile d'estate nell'orizzonte orientale, e d'autunno nell'orizzonte occidentale. -anche

buon german s'accoglie apollo, / e l'aquila vien fuor ventosa e molle

/ e l'aquila vien fuor ventosa e molle. tasso, 8-2-412: qui insieme

collocar sublime auriga /... e la saetta accesa / di cinque stelle e

e la saetta accesa / di cinque stelle e l'aquila superba. bruno, 496

, 20-225: dal can vorace ed aquila e da quante / razze cartilaginee si nomano

: un aquilon rostruto / lo mira, e tosto corre alla sua volta, /

aquila dieta esse videtur *): e forse è l'inverso. l'aquila era

). aquilària1, agg e sf. miner. ant. pietra di

della famiglia timeleacee, propria dell'india e della cina: l'aquilaria agallocha e

e della cina: l'aquilaria agallocha e l'aquilana sinensis forniscono il legno d'

come un aquilastro ferito all'ala, e poi ricomparire venti braccia più in là.

copie pendenti, in cima agli steli eretti e sottili: comuni l'aquilegia vulgaris

sottili: comuni l'aquilegia vulgaris e l'aquilegia alpina (dette volgarmente

), che preferiscono la montagna e terreni soffici e ombreggiati (dove

preferiscono la montagna e terreni soffici e ombreggiati (dove fioriscono da maggio

aquilegia. civinini, 10-66: angeliche e aquilegie, genzianelle e lupinelle civettano con

, 10-66: angeliche e aquilegie, genzianelle e lupinelle civettano con anemoni e ciclamini.

, genzianelle e lupinelle civettano con anemoni e ciclamini. papini, 21-153: si

o di fossa, l'aconito celeste e l'aquilegia. = voce dotta,

che raccoglie l'acqua { aqua e legère). aquìleo, agg

all'aquila; che ha il volo e la potenza dell'aquila. d'annunzio

. aquilifer -feri, comp. da aquila e fer, da fero * porto '

, per paura dell'aquila sieno armati, e massimamente ne'lor capi. e quando

, e massimamente ne'lor capi. e quando il detto aquilino avrai, ad

leghi: questi griderà, il padre verrà e la madre, e recarrannogli lepri e

il padre verrà e la madre, e recarrannogli lepri e conigli. diodati [bibbia

e la madre, e recarrannogli lepri e conigli. diodati [bibbia], 459

i suoi aquilini ancora sorbiscono il sangue, e dove sono corpi morti, quivi ella

all'aquila. firenzuola, 256: e sia certa ancorch'io avessi le penne

certa ancorch'io avessi le penne aquiline e potessi alzarmi per tutto il cielo..

, aquilina, corvina..., e quante nine e nine bestie giamai furo

..., e quante nine e nine bestie giamai furo. baldinucci, 4-103

, 4-103: quattro demoni con zampe e mani aquiline. segneri, 11-668: qual

, che potesse in esso guardare, e non accecarsi? forteguerri, 22-6: anzi

. cattaneo, 318: chi dall'aquilino e arcigno profilo, dalle rugose labbra e

e arcigno profilo, dalle rugose labbra e dall'austero cappuccio di dante se lo

di dante se lo imagina un'anima dura e inamabile, s'inganna a partito.

medio evo. d'annunzio, ii-769: e l'odore dell'erba vulneraria / mescevasi

si muti in un monte di rigido diamante e non lasci vivere sul suo culmine aguzzo

, in un viso nero, arso e aquilino d'arabo. barilli, 2-64:

questi vi era uno con un pizzo nero e grande chioma nera, aquilino nello sguardo

di aquilino però, di specie triste e inferiore.

vol. I Pag.604 - Da AQUILINO a AQUILONE (120 risultati)

ha i capelli avvolti, il naso aquilino e d'aspetto sensitivo. salvini, 19-iv-2-304

di volto non bello ma stravagante, e d'un'aria libera, di crini non

biondi ma rossi, di naso aquilino e grosso ma non picciolo e non grande

naso aquilino e grosso ma non picciolo e non grande. svevo, 5-207: era

aquilino. d'annunzio, iv-2-1100: e certo io sarò tanto picchiata che il

. deledda, ii-297: le mascelle sporgenti e la rada barbetta nera, la fronte

pallido nel volto, in cui gli zigomi e la curva del naso aquilino e lo

zigomi e la curva del naso aquilino e lo splendore degli occhi tradivano ancora la

testa di delicato disegno, fronte pallida e alta, un naso asciutto tendente leggermente

bella, il naso aquilino spropositato, e il viso come unto e sempre sudato

spropositato, e il viso come unto e sempre sudato. 3. figur

10-213: pur che 'l furor s'acqueti e cessi quella / d'orgoglio insano aquilonar

vivace argento /... / e su le aquilonari ali del vento / i

stringono / di ghiaccio i fiumi; e muoiono gli armenti, / muoiono i

/ muoiono i germi della terra, e mesto / si fa deserto. carducci,

scatti di leon che non si posa e il desiderio dei turbini aquilonari. gozzano

sogna ancora d'essere fronzuto. / rampolla e sogna - immemore di scuri - /

di scuri - / l'eterna volta cerula e serena / e gli ospiti canori e

/ l'eterna volta cerula e serena / e gli ospiti canori e i frutti e

e serena / e gli ospiti canori e i frutti e l'ire / aquilonari e

e gli ospiti canori e i frutti e l'ire / aquilonari e i secoli futuri

e i frutti e l'ire / aquilonari e i secoli futuri. 2. settentrionale

2-9: luogo... freddo molto e umido, o per monti, o

lo sparviero] sia molto più generosa e più gagliarda che in tutte l'altre parti

del mondo, per la freddezza dell'aria e della terra. idem [olao magno

bosco selvoso che la cinge, solitaria e aquilonare,... è il primo

: così andorno quegli aquilonari osservando queste e molte simil'altre semplici medicine. idem

seccati al vento gli aquilonari sogliono mangiare e vendere per vivanda molto preziosa e delicata

mangiare e vendere per vivanda molto preziosa e delicata. = lat. tardo

= lat. tardo aquìlònàris (e aquilònàlis), deriv. da aquilo

/ che son sicuri d'aquilone e d'austro. buti [purg.,

aquilone è vento che viene da settentrione, e austro è vento che viene da

aqui lone induce serenità, e austro induce turbolenzia. cecco d'

pri gioni d'eulo, e tutti i venti che cacciano le recate nebbie

idem, 1-21: rimossi i nuvoli, e cacciate via le piove dal vento

cerro cura poco i sottili zeffiri, e il giovane pioppo non può resistere a veloci

, ii-640: levati, aquilone, e vieni, vento rovaio, e ventola l'

, e vieni, vento rovaio, e ventola l'orto mio, e usciranno

rovaio, e ventola l'orto mio, e usciranno fuori le spezie sue. leonardo

vento d'aquilone che non soffi, e sarà grande bonaccia. caro, 3-474

de l'anno / compito il giro, e i gelidi aquiloni / infestavano il mare

aquilone è vento congiunto di settentrione, e per sua natura può dissolvere le nubi e

e per sua natura può dissolvere le nubi e far gelar tacque. le cui forze

far gelar tacque. le cui forze e opre in persona di se stesso descrive

nubi, / turbare i mari, e l'alte quercie ancora / voltar sos-

quercie ancora / voltar sos- sopra, e indurar le nevi, / e sopra terra

sopra, e indurar le nevi, / e sopra terra far venir tempesta ».

, perché, soffiando l'asciuga, e spazza e netta ogni umida lordura:

perché, soffiando l'asciuga, e spazza e netta ogni umida lordura: è secco

netta ogni umida lordura: è secco e freddo e rasserena l'aere. tasso,

umida lordura: è secco e freddo e rasserena l'aere. tasso, 953:

impetuosa guerra, / crollando boschi, e le robuste piante / svelte a terra

algente / versa mai sempre le pruine e 'l gelo, / e i larghi

sempre le pruine e 'l gelo, / e i larghi campi e gli aspri monti

gelo, / e i larghi campi e gli aspri monti agghiaccia, / che son

12-32: fan perpetua battaglia i nembi e i tuoni, / e fiocca il ciel

battaglia i nembi e i tuoni, / e fiocca il ciel sempr'adirato e piove

/ e fiocca il ciel sempr'adirato e piove / a lo spesso ruggir de gli

iii-476: lo tuo frondoso crin laceri e svella / del più freddo aquilon torrido

altre piogge sorgono impetuosissimi gli aquiloni; e pure il mondo inaridito e addiacciato dal

aquiloni; e pure il mondo inaridito e addiacciato dal rigore di quei freddi boreali

aquilon, gli euri inquieti. e. stampa, iii-245: dunque batta aquilon

dunque batta aquilon l'artiche piume / e di volo nevoso ingombri il cielo, /

questo io ho proposto il vento austro e suoi collaterali essere di un moto contrario all'

all'aquilone, cioè nascer dal basso e, radendo il terreno, salir sempre

i rami in alto spiega, / e agli urti d'aquilon si curva e

/ e agli urti d'aquilon si curva e piega. alfieri, 13: galli

13: galli, russi, britanni, e quanti mena i seco aquilon gelato ai

al rigente aquilon, che i frutti e i rami / degli arbor crolla impetuoso

i rami / degli arbor crolla impetuoso e rompe. gioberti, iii-276: a lei

norte quando, stanchi delle brume perpetue e dei gelati aquiloni, aspirano a fruire

aspirano a fruire di un'aura balsamica e di un raggio sereno di primavera.

entravano egualmente il soffio caldo dello scirocco, e i gelati aquiloni che facevano svolazzare come

querulo aquilone / che muggìa nelle forre e fra le grotte? d'annunzio, ii-483

chiome fragorose / di oro di porpora e di croco / all'aquilone. negri,

/ all'aquilone. negri, 1-212: e gli aquiloni che da terme creste /

gli aquiloni che da terme creste / e dai vergini ghiacci immoti e soli /

terme creste / e dai vergini ghiacci immoti e soli / piomban, rotando in procellosi

soltanto in quel giorno in cui nubi e aquiloni obbediranno ai nostri ordini l'uomo

il groppo torbido / delle salse correnti e le rivolge / d'onde trassero.

della luce, / ove tra noi e aquilone intrava. ottimo, ii-4 [purg

d'aquilone gli percuote le vele, e lieva tonde in alto alle stelle.

sopra ch'è inverso d'aquilone: e ciascuno avea le vasa della morte nella sua

verso aquilon la chiude il reno / e appennin da levante fa il simile.

le calde onde dell'orientale gange, e alle boglienti arene di libia fu manifesta

boglienti arene di libia fu manifesta, e dagli abitanti nelle agghiacciate nevi d'aquilone

si levarono in aria con maravigliosi canti; e poi, secondo la croce ch'avea

si divisono in quattro parti: e l'una parte volò in verso l'oriente

occidente, la terza inverso il meriggio e la quarta inverso l'aquilone. leonardo,

venti d'aquilone, resonando, fan vari e paurosi soniti. idem, 1-194:

de l'aquilone. soderini, i-17: e se dalla parte d'aquilone sia solamente

6-1: ed han munito d'arme e d'instrumenti / di guerra- verso l'aquilon

, inclinato verso il mezo giorno, e quindi, verso la parte inferiore, piegarsi

torbida luce ad aquilon balena, / e infino ad austro invia funesti lampi.

genti, arme cospira / l'orto e l'occaso, l'austro e l'aquilone

l'orto e l'occaso, l'austro e l'aquilone, / e tutta quanta

l'austro e l'aquilone, / e tutta quanta europa arme delira.

, sei preso en tua mascione, / e nullo se trovòne a poter te guarire

poter te guarire. pulci, 11-74: e con superbia insieme mescolato, / caduto

de terra aquilónis: fuggitevi da'vizi e fate penitenzia. = lat.

aquilónis (ventus) 4 vento di nord e nord-est che gli antichi ricollegavano ad aquila

« vieni, vento di tramontana, e vieni vento di mezzodì »; cfr.

è un pretto latinismo in c. e. gadda, 3-166: « e lì

. e. gadda, 3-166: « e lì potrai... scioglier di nuovo

agonale dell'imperatore, emulo di maestro e di greco, o d'aquilo dalla celere

strani, in un cielo tutto rosato e soave. cicognani, 1-225: un lavoro

papini, 1-238: tutti i sistemi e i concetti dei profondi maniaci che io e

e i concetti dei profondi maniaci che io e voi conosciamo son cerchi di carta e

e voi conosciamo son cerchi di carta e aquiloni senza filo di fronte al possedimento

è il fruscio degli aquiloni che salgono e brandiscono al vento sonoro. moretti,

. il primo giorno di primavera, e gli strilli della camerata d'urbino e l'

e gli strilli della camerata d'urbino e l'aquilone palpitante che ruba il filo

che occupavano distese l'intera tavola; e la mamma con la sarta..

aquilone. bartolini, 15-174: sono bambini e bambine che recano, in spiaggia,

spiaggia, un aquilone di velina verde e rossa, con la coda a lunghi anelli

lastrico / l'aquilone infantile / bianco e leggiero nel buio /... /

mandavano in aria aquiloni coi segni di falce e martello. montale, 1-15: l'

tenendo il filo di un aquilone. e l'aquilone saliva, saliva e lui correva

aquilone. e l'aquilone saliva, saliva e lui correva anelante, sano, felice

scatti di un immenso aquilone, sale e rifulge, chi lo vede più?

vol. I Pag.605 - Da AQUILOTTO a ARABICO (87 risultati)

s'invogliano di abbandonare il nido, e arrischiarsi al volo. salvini, 30-1-209

appunto che noi diciamo starnotti, perniciotti e simili i piccioli figliuoli delle stame e delle

e simili i piccioli figliuoli delle stame e delle pernici. nievo, 540:

càmpano nei ritrovi soli tarii di tripoli e di bengasi le nostre belle squadriglie?.

roventi? perché guatano verso il sud e non spiccano il volo? 3

.. oppure mandavano per aria aquilotti e palloni. = deriv. da

in ambedue le parti ha una mediocre e uguale convessità e si trova o con una

parti ha una mediocre e uguale convessità e si trova o con una o

gran copia nel seno aqui- tanico, e vive sepolto, come le telline, nella

poiché alcuni sono bianchissimi, altri avvinati e tinti di acquerelle vaghissime a vedersi.

, quante madri, padri, amici e frati, / figliuoli e altri, me

, amici e frati, / figliuoli e altri, me maladicendo, / davanti a

are staranno turbati. idem, iii-10-91: e sangue e latte nuovo e di bidente

turbati. idem, iii-10-91: e sangue e latte nuovo e di bidente / gregge

iii-10-91: e sangue e latte nuovo e di bidente / gregge e d'armenti,

latte nuovo e di bidente / gregge e d'armenti, quali a l'ara

iv-196: largo dinanzi a voi fiammeggi e grondi, / sopra l'ara de'

, 91: dal dì che nozze e tribunali ed are / diero alle umane

belve esser pietose / di se stesse e d'altrui. idem, sep.,

: fumavano le viscere palpitanti delle vergini e dei giovanetti su l'are, perché i

barbarie libano al cielo col sangue innocente e coi teschi. manzoni, 7:

coi teschi. manzoni, 7: e con tabe grondanti orride mani / i sacrileghi

la vostra tomba è un'ara; e qua mostrando / verran le madri ai

che di figli il fe'lieto onesti e saggi. carducci, 114: a le

ii-376: i ruderi della vecchia chiesa e in alto la nuova ara di pietra bianca

un'ara. baldini, i-233: e poi tutti s'incolonnarono per andare a

ricevere la bandiera offerta dalle donne triestine e di deporre sopra un'ara cinta d'

, / dacché le mal vietate alpi e l'alterna / onnipotenza delle umane sorti

onnipotenza delle umane sorti, / armi e sostanze t'invadeano ed are / e patria

armi e sostanze t'invadeano ed are / e patria e, tranne la memoria,

sostanze t'invadeano ed are / e patria e, tranne la memoria, tutto.

. d'annunzio, iv-2-1334: ardeva e splendeva l'ara di un vetraio, laggiù

metri, ossia a 100 metri quadrati; e così il metro quadrato è un centiaro

appartenevano all'antico feudo, sei ettari e cinquanta are ne ha usurpato cosimo aciemo

ara3, sf. ant. e dial. aia. palladio volgar

deve esser esposta al sole, spaziosa e ampia, battuta, e alquanto colma

, spaziosa e ampia, battuta, e alquanto colma nel mezzo: e intorno,

, e alquanto colma nel mezzo: e intorno, o almeno da una parte

possano i grani condurre presto al coperto: e non sarà troppo vicina alla casa del

pappagallo variopinto, con coda assai lunga e vistosa, caratterizzato di solito da due

; è indigeno dell'america meridionale, e vive anche allo stato di cattività:

vive anche allo stato di cattività: e suole abbandonarsi a continue capriole, reggendosi

ai sostegni del trespolo con le zampe e col becco robusto, e continuando a sgusciare

le zampe e col becco robusto, e continuando a sgusciare con destrezza baccelli di

con cui nelle fiere medievali delle fiandre e della champagne s4n- dicava la fine delle

champagne s4n- dicava la fine delle contrattazioni e l'inizio dei pagamenti.

comincia lo primo dì di quaresima, e lo secondo lunedì di quaresima mette drapperia

di quaresima mette drapperia la mattina, e segue insino al mercoledì appresso la sera

appresso la sera al tardi grida ara e non mostra più drapperia, e dal

ara e non mostra più drapperia, e dal giorno d'ara gridata a 15 [

mercante fiammingo interrompeva l'esposizione delle merci e annunziava la contrattazione. aràbbia

grandissimo videa, da fiera ira acceso, e de arabia tutto frejnendo, per

arabéia, sf. bot. ant. e dial. pisello. mattioli [

bardia si chiama roviglione, e in sul trentino arabeia, si

amanti / s'aman con più mistero / e guardano dai vetri gocciolanti / arabescarsi

sopra essa, coi manichi d'oro brunito e certe ricascate di panni d'oro altresì

gentil lavoro / tutta di smalti arabescata e d'oro. aleardi, 1-87: erano

: i lor tronchi arabescati dalle sellovanie e dalle edere granite d'acini viola.

tutto che egli avesse la barba grande e in abito arabesco fosse, pure dopo

: tutto cercò l'esercito moresco, / e ben lo potea far sicuramente, /

ed apre uno stipetto, / d'intagli e d'arabeschi ornato e ricco. segneri

/ d'intagli e d'arabeschi ornato e ricco. segneri, iii-3-300: il dipinger

stilo. 2. per estens. e al figur. viluppo bizzarro e capriccioso

estens. e al figur. viluppo bizzarro e capriccioso di segni e di linee;

. viluppo bizzarro e capriccioso di segni e di linee; svolazzo intrecciato. bontempelli

il sole batteva nel tremolio dell'acqua e andava a riflettersi sulla parete dipingendovi un

4-369: con le partite bene spiegate e seguite dai numeri che andando via sillabavano

numeri che andando via sillabavano ingenuamente, e se non sapevano leggere seguitavano a guardare

fracchia, 101: l'aria imbruniva, e le pianticelle del garofano e della salvia

imbruniva, e le pianticelle del garofano e della salvia, nel vano dell'abbaino,

il colore del contenuto, l'arabesco e la tonalità delle etichette. 3

[la musica] fosse ancora rozza e nell'infanzia, non si rifina di volerla

che si sostiene su un solo piede e protende l'altro in aria ad angolo

, che non ammetteva rappresentazioni di vere e proprie immagini). aràbica1 (

ghirlandati. boccaccio, v-170: e, chi ciò non crede, riguardi a'

re egiziaci, tra le delicatezze e gli odori arabici effeminati. bruno

alato nume spuntar da quel mezzo e con l'ali distese battendo l'aria,

ed ebree, dove fanno guerra a noi e farli guerreggiare con macomettani. p

1-43: la stampa arabica, e della sua lingua, è gran tempo che

la desidera. buonanni, i-721: indiana e rara è quest'altra [chiocciola

scorsa per il lungo da spesse e minute linee bionde, ma inter

frutto de'suoi studi arabici, e un segno carissimo della sua costante

;... sono stato l'unico e solo oracolo per isve- lare i più

18-2-385: uomo spi- golistro, arabico e rincrescevole senza fine. 4.

200: prendere... goma adragante e goma arabica e albume d'uovo,

.. goma adragante e goma arabica e albume d'uovo, e mescolare le predette

goma arabica e albume d'uovo, e mescolare le predette cose tutte insieme a

vol. I Pag.606 - Da ARABILE a ARAGNO (87 risultati)

arabica spina è simile alla bianca, e è ancor essa costrettiva. la radice è

marino, 6-127: havvi la spina arabica e la spica, / che più groppi

, ii-2-175: ma lo strato arabile e produttivo è dappertutto sì tenue, che male

araba. àrabo, agg. e sm. che viene d'arabia, che

arabia, che è proprio dell'arabia e dei suoi abitanti; abitante dell'arabia

medaglie... furono di ferro e di bronzo, e io n'ho veduto

furono di ferro e di bronzo, e io n'ho veduto di più nazioni,

alcune grece, latine, todesche, gottiche e caldee. tasso, 8-3-984: sparso

8-3-984: sparso d'arabo odor la chioma e 'l volto. chiabrera, i-187:

chiabrera, i-187: d'arabe gemme e di tesor fregiarsi, / e leggiadre

gemme e di tesor fregiarsi, / e leggiadre bandir giostre amorose /...

odorati / aveano arabi fiati; / e per tutto esalava il nobil tetto /

sospir di fumo eletto, / vapori almi e divini. idem, 308: di

/ tutto il popol de'fiori, / e sì come a lor dea, chini

sì come a lor dea, chini e devoti, / movendo tra se stessi /

tra i licori / serba vanto superbo e pregio eterno. / nei suoi color

tu, deh frena i lamenti; e sol di due / picciole lagrimette il

dato già dagli antichi mercenari caldei, e rinnovato poi dai turchi nell'impero arabo

rinnovato poi dai turchi nell'impero arabo e dai mammalucchi in egitto. prati,

stellate arabe lande / l'aspro cammello e il grande / dromedario le armate orde seguir

natali calabrie in cerca di fortuna, nero e crespo come un arabo. ojetti,

è l'ideale d'essere « meno araba e più normanna ». sinisgalli, 6-23

, 6-23: sono prive di fondamento logico e di ogni utilità pratica le formule risolutive

cose ascoltai io con somma diligenza, e tanto dilettarono la rozza mente, ch'io

mi diedi a voler conoscere quelle, e non come arabo, ma seguendo con

: l'avvocato à preso l'aire e adopera termini che per lo scritturale son

che muore in un braciere d'aromi e rinasce dalle proprie ceneri). cfr

. che mangia lingue di araba fenice e irighiotte perle sciolte in tocài. panzini,

sembra a me la storia della coscienza e della giustizia, mitiche concezioni, come

, 74-22: piagne, ride, dole e gaude, securato con temore,

, securato con temore, / e tal signi fa da fore, che pagono

po'la coda sia 'l tuo stanno, e quel te sia per guigliardone.

, talvolta ridotti a uno stame e a un carpello, per lo

a spiga o a spadice, e avvolti in una grande brattea comune detta

, di cacao (come gliceride) e allo stato libero nella cascara sagrada:

arachis hypogaea), originaria dell'america e dell'africa: erbacea, annua, a

disposte simmetricamente), fiori senza peduncolo e papilio- nacei (piccoli e gialli)

senza peduncolo e papilio- nacei (piccoli e gialli), frutto a sviluppo sotterraneo

grandezza del pisello (detti ceci di terra e più comunemente noccioline americane): si

tostati, si utilizzano come surrogato del caffè e della margarina, ma soprattutto per la

variabile dal giallognolo ambrato al bruno, e di sapore delicato e gradevole nelle qualità

ambrato al bruno, e di sapore delicato e gradevole nelle qualità raffinate e commestibili)

sapore delicato e gradevole nelle qualità raffinate e commestibili). = voce dotta

ragno da atena che ella aveva sfidata e vinta. -per estens.: tessitrice,

, 2-39: costei gl'ingegni feminiii e gli usi / tutti sprezzò sin da l'

. tasso, 8-2-732: oh sciocca e stolta / sapienza mondana, ond'uom

ond'uom si gonfia / di vano fasto e di superbo orgoglio, / simile a

la sua testura a pena involve / e 'ntrica l'ali a l'importuna mosca,

non si ritien, ma la dissolve e frange. arici, 74: pei deserti

aracne sua fine opra collóca, / e i velli ingannatori appende e libra.

collóca, / e i velli ingannatori appende e libra. idem, 336: a

zool. classe di artropodi senz'ali e senza antenne, col corpo diviso in

antenne, col corpo diviso in cefalotorace e addome, occhi semplici, otto zampe

, occhi semplici, otto zampe articolate e due paia di appendici boccali; l'addome

di un solo pezzo, talvolta segmentato e diviso in due parti distinte (come

, astenia, ipotonia, ossa lunghe e affilate, in particolare quelle delle dita

dotta, gr. àp<4xvri 'ragno * e sàxxuxo? 4 dito '.

nervoso del cervello (meningi cerebrali) e del midollo spinale (meningi midollari o

meninge esterna (la dura madre) e l'interna (la pia madre)

di esse, ed è di consistenza sottile e delicata come la terza (meningi molli

tessuto nervoso, sulle quali rimane diritta e distesa a ponte, come una tela

. aracquistare, tr. ant. e dial. riacquistare. iacopone, 43-109

(aragunare), tr. ant. e dial. riunire, raccogliere insieme,

di sevo. idem, 960: e inde apresso hai speso ciò che tu avevi

nel fossato se sono aradutti / e sono dalli cani atorniate. = rafforz

del cavallo, la quale induce torsioni e fa rugghiamento nelle budella, e costrigne

induce torsioni e fa rugghiamento nelle budella, e costrigne il cavallo a mandar fuor lo

il cavallo a mandar fuor lo sterco indigesto e liquido a modo d'acqua.

boccaccio, i-215: era quella casa vecchissima e affu micata, né era

buio covile / n'hai per tomba, e per pompa il tuo lavoro. vasari

, pescia con il fiume della nievole e della pescia, con molti mori che

con molti mori che produce quel luogo e una aragne con una boccia di seta

o anima che era nell'aragna, e vi avea quell'industria e quelli artigli

nell'aragna, e vi avea quell'industria e quelli artigli e membra in tal numero

vi avea quell'industria e quelli artigli e membra in tal numero, quantità e forma

e membra in tal numero, quantità e forma..., gionto alla

altra intelligenza, altri instrumenti, attitudini e atti. campanella, 2-259: nascono

ragna). sannazaro, 8-119: e quivi fra due altissimi e diritti alberi

, 8-119: e quivi fra due altissimi e diritti alberi tendevano l'ampia rete,

minerva dei latini, nell'arte del tessere e fu dalla dea mutata in ragno)

con le aragne folle disputare », e in nota: « fece adunque ciascuna di

« fece adunque ciascuna di loro [pallade e aragne] la sua tela: quella

». aragnare, rifl. e recipr. ant. accapigliarsi, venire

g. rucellai, 895: e vidi... /...

privi di mele, / disabitati, e pien di aragni e vermi. berni,

/ disabitati, e pien di aragni e vermi. berni, 62-57 (v-153)

puntura di ragni velenosi. a lui spezza e fracassa l'armadura, / come tele d'

vol. I Pag.607 - Da ARAGNOLO a ARANCINO (73 risultati)

sottili, che l'aria, il vento e 'l sole la trapassano. soderini,

i-24: quando si vedranno per le strade e per i campi certi fili sottilissimi e

e per i campi certi fili sottilissimi e spessi in guisa di tele d'aragni

spessi in guisa di tele d'aragni e tremoli per il vento, sarà pioggia repentina

il maggior pregio d'amore è di prendere e d'iretire gli uomini e le fiere

di prendere e d'iretire gli uomini e le fiere. non potrà dunque palesare più

da seta. boccaccio, v-74: e i piccioli aragni facenti più preziose fila

, il quale fae opera sottile e tele sottili. = deriv.

; il corpo è diviso in cefalotorace e addome, gli occhi sono peduncolati,

capire: poi ad un tratto si impazientiscono e cominciano a picchiarsi schiaffi rabbiosi con la

, 9-206: aragoste giovanine di carne bianca e soda. malaparte, 10-67: come

con i piccoli occhi rotondi, neri e lucenti, e sta immota e minacciosa.

occhi rotondi, neri e lucenti, e sta immota e minacciosa. tombari, ii-

neri e lucenti, e sta immota e minacciosa. tombari, ii- 192

pescheria le zampe delle aragoste si allungano e si ritraggono. vittorini, 4-171: dinanzi

, 2-792: un ragazzone muscoloso, gambe e braccia nude color d'aragosta. barilli

imperiale dell'enorme veicolo color aragosta, e via. = lat. locusta

dovuta all'articolo (cfr. aligusta e arigusta). aragunare,

sue gabbie egli sa la storia e l'araldica e il nome d'ogni

gabbie egli sa la storia e l'araldica e il nome d'ogni penna e

e il nome d'ogni penna e d'ogni verso. = deriv

/ che soffiando corse in dentro / e lasciò rotto nel centro. / dall'

/ traspariva un bulicame / d'illustrissimi e di dame. nievo, 134: aveva

o nulla. ecco il significato formale e il motto araldico della sua indole.

, ritto su un'asta, fiero e araldico come stesse di fronte al sole in

araldico nello stemma di pio x. e. cecchi, 6-261: formavano ima

smaltato sul fondo d'erba smeraldina, e inquartato di sole. alvaro, 9-354

araldico: bussavi alle porte delle case e cercavi di convincere le massaie ad acquistare

: corpo consultivo, istituito nel 1869 e ora abolito, col compito di dare pareri

nel medioevo) alle corti dei re e dei grandi feudatari (e anche agli

dei re e dei grandi feudatari (e anche agli ordini cavallereschi e alle magistrature

feudatari (e anche agli ordini cavallereschi e alle magistrature comunali), col compito

g. villani, 8-79: e per loro araldi (ciò sono uomini di

ebbe di leggere l'araldo questa protestazione e disfida, cesare con gravità e maestà

protestazione e disfida, cesare con gravità e maestà veramente imperiale rispose prudentemente: sé

non picciole proposte. idem, 11-18: e manifesto / quinci gli araldi a suon

/ ch'essere a l'arme apparecchiato e presto / dèe con la nova luce ogni

araldo / con nuova acerba, dolorosa e mesta. manzoni, 320: vanne

vanne, araldo, in verona; e al duca, a tutti / i suoi

. leopardi, i-302: il rispetto e l'immunità degli araldi, considerati antichissimamente

araldi, considerati antichissimamente come persone sacre e inviolabili,... entra nel

, 368: aveva sentito i tamburi e il bando degli araldi d'. arme.

il compito di rendere note le disposizioni e i decreti delle autorità civili e religiose,

disposizioni e i decreti delle autorità civili e religiose, -e di mantenere rapporti diplomatici

. salvini, 39-iv-123: aralda, e messaggiera [l'iride]...

: tu de l'eterno dritto / vendicatrice e de le nove genti / araldo,

quali, sempre per dovere di patrono e di araldo o di banditore, cercherò

schiudon, superbi araldi, l'avvenir. e. cecchi, 6-106: sono gli

166: presi un sonno alla fin placido e saldo, / quando armato di rai

. da heri * esercito 'e waldan 1 essere potente '), da

; il frutto è una bacca dolce e sugosa (molte specie sono coltivate nei giardini

petali valvati, l'ovario infero e il frutto drupaceo o bacciforme.

tutte le fosse de'campi farai dirivare e discendere a una fossa maggiore e più china

dirivare e discendere a una fossa maggiore e più china ovver bassa, per gli

alla grande aiuola ovale tra l'aranciera e il viale lungo il lago. tombari,

vigne, di oliveti, d'aranceti, e di pascoli dove biancheggiano armenti. d'

ojetti, i-231: la collina risale erta e vicina, tutta a orti e ad

erta e vicina, tutta a orti e ad aranceti. bacchetti, i-175: si

: a forma globosa, con buccia e polpa di colore aranciato, ricca di

dati, vii-3-92: conservare separati i semi e gli spiriti generanti del cedrato e dell'

semi e gli spiriti generanti del cedrato e dell'arancia, in maniera che potessero

sopra lo stesso ramoscello una arancia, e poco appresso un cedrato. deledda, ii-476

con arance ficcate nella punta delle corna e tralci di pervinca intorno ai colli flosci

stamani! / è un sapore d'erba e d'arancia, / come i giardini

il prato / un fanciullo di luce e d'aria tenue. fracchia, 587:

arance d'oro sotto un sole giallo e rugoso come un'immensa arancia. quasimodo

grigia impregnata di vaghi odori d'incenso e di rinchiuso, il colore vivido delle arance

, 7-91: aveva i seni alti e piccoli, rotondi come arance sotto la

di far gran cose tosto, / e premer ben l'arancia. aranciàio,

l'edicola di un venditore di cocomeri e il banco di un venditore di aranciate.

annunzio, iv-1-186: le bacche rosse e aranciate pendevano dalle cime de'rami vecchi

: le barche vicine avevano le vele gialle e aranciate; mentre quelle lontane parevano come

colore un po'stinto degli studi oscuri e della spesa mezzana, perché tutta la stima

vol. I Pag.608 - Da ARANCIO a ARARE (117 risultati)

. buonarroti il giovane, 9-234: e sostengon vaselli in sulla fronte / d'arancin

4. ant. varietà di gelso innestato e la sua foglia. lastri,

di arancia, contenente nell'interno sugo e rigaglie di pollo. aràncio1 (ant

(ne esistono varietà a polpa bionda e sanguigna); la buccia del frutto

..., chiuso dintorno di verdissimi e vivi aranci e di cedri, li

, chiuso dintorno di verdissimi e vivi aranci e di cedri, li quali, avendo

, li quali, avendo i vecchi frutti e i nuovi e i fiori ancora,

, avendo i vecchi frutti e i nuovi e i fiori ancora, non solamente piacevole

: altre aveano mescolati i gigli bianchi e i purpurini con alquante frondi verdissime di

di soavità nutritiva, mercé dei mirti neri e bianchi, ed in grazia dei lauri

, ed in grazia dei lauri freschi e verdi, e bontà dei cedri grandi e

grazia dei lauri freschi e verdi, e bontà dei cedri grandi e piccioli mescolati

e verdi, e bontà dei cedri grandi e piccioli mescolati con le vaghe piante di

piccioli mescolati con le vaghe piante di limoni e d'aranzi. soderini, iii-325:

stati trasportati di media, d'assiria e di persia, e da tutte queste provincie

media, d'assiria e di persia, e da tutte queste provincie hanno sortito il

queste provincie hanno sortito il nome, e si descrivono di questa maniera: ch'

alloro, più delicata, più sottile e più nel mezzo corpacciuta e meno in punta

più sottile e più nel mezzo corpacciuta e meno in punta aguzza, con molte

, con molte spine pungenti tra le foglie e nei gambi dei rami, lunghe e

e nei gambi dei rami, lunghe e sode et acute. idem, iii-327:

truovano dei dolci, di mezzo sapore e degli agri; alcuni hanno la buccia

hanno la buccia liscia, altri ronchiosa e butterata, et alcuni nascono con molti

variegata, distinta a verghe più grosse e più belle di tutte le altre. p

... stilla d'ogni intorno, e vi forma poco più sotto la gran

verde, ed odoroso / di giovanetti aranci e di lumie. idem, 6-247:

, del felice arancio / tutte odorate, e de'perpetui cedri. arici, 329

/ vaporoso, odorifero ricinto / vive e germina il cedro e a fin matura /

ricinto / vive e germina il cedro e a fin matura / l'agro limon

matura / l'agro limon suoi parti e il biondo arancio. zanella, i-166:

: ne'viali / ombreggiati d'aranci e di cipressi. d'annunzio, iv-1-800

l'aria a intervalli assumeva un sapore dolce e possente come quel d'un vino prelibato

: tra le lucide piante di limoni e di aranci appaiono rupi e sassi color

piante di limoni e di aranci appaiono rupi e sassi color di inchiostro. civinini,

. alvaro, 2-92: il sole bucava e infocava il cielo disperdendone i vapori,

infocava il cielo disperdendone i vapori, e tutto era chiaro e nudo, meno

disperdendone i vapori, e tutto era chiaro e nudo, meno la nota degli aranci

l'airone s'avanza verso l'acqua / e fiuta lento il fango tra le spine

bonsanti, 2-234: le piante di limone e d'arancio, già tratte al coperto

boschetti d'aranci carichi di fogliame lustro e scuro, tramezzo al quale splendeva l'

mani erano inguantate di guanti glasè, e tenevano un mazzetto di fiori di arancio

mazzet- tini di fiori d'arancio; e fiori d'arancio portavano alla vita,

arancio portavano alla vita, sul petto e in fondo alle sottane. 2

andiamo in maschera, tu ed io e 'l moro, con una zana d'aranci

: gli aranci poi sono più tondi e più carichi di colore d'oro, hanno

hanno la scorza più carnosa dei limoni e molto più amara; la polpa e il

limoni e molto più amara; la polpa e il succhio, di cui sono copiosamente

belle zane / d'aranci, di cedrati e di lumìe! campanella, 1-1-132:

n'ha liberato facendomi prima ben salassare, e poi facendomi tracannare sugo d'aranci con

del paese, / gelsi, aranci e monguì: / se vi piace, proviam

serenate, maschere, agli aranci, e mille altre cose per acquistare la grazia

per acquistare la grazia loro, e dare loro diletto. 5.

ma con la polpa di sapore amaro e assai aspro; i fiori e la

amaro e assai aspro; i fiori e la buccia dei frutti contengono importanti essenze

cui spagn. naranja (il frutto) e naranjo (l'albero), docum

sia tratto il vocabolo degli aranci, e come che molte derivazioni vi raccolga,

». aràncio2, agg. e sm. che ha il colore dell'arancia

colore dell'arancia (fra il giallo e il rosso). trattati antichi,

66: chi nasce in leo fia bello e chiaro... e di colore

fia bello e chiaro... e di colore vermiglio e giallo e arancio e

... e di colore vermiglio e giallo e arancio e bigio. tommaseo,

. e di colore vermiglio e giallo e arancio e bigio. tommaseo, 1-116

e di colore vermiglio e giallo e arancio e bigio. tommaseo, 1-116: rosseggianti

ii-35: io vedevo le ombre farsi lunghe e la luce già di colore arancio.

colorate di tutte le gradazioni dell'arancio e del rosa. arancióne, agg.

del rosa. arancióne, agg. e sm. che ha il colore vivo

arancione. civinini, 1-270: qua e là il roseo si sfuma in toni ambrati

roseo si sfuma in toni ambrati, qua e là si rafforza in un arancione ardente

si rafforza in un arancione ardente. e. cecchi, 1-127: sui ginocchi

ha più sottile il tatto / tessendo e ritessendo la sua tela. savonarola, iii-28

aranea fa la tela per pigliare le mosche e così facevano molti delli tuoi eletti:

la tela, idest imparavano ogni arte e cercavano con ogni industria di acquistare ricchezze

cercavano con ogni industria di acquistare ricchezze e onori e altre cose terrene, le quali

ogni industria di acquistare ricchezze e onori e altre cose terrene, le quali sono fragile

tela della aranea. idem, iii-29: e stanno in questo mondo come fa la

tela, la quale in brieve tempo e facilmente è scopata e spazzata fuor di questa

in brieve tempo e facilmente è scopata e spazzata fuor di questa vita presente.

veduta ch'è posta tra 'l cristallino e l'albugineo umore. gelli, 8-30:

il quale è congiunto coll'umore albugineo, e che lo circonda, e ritiene che

albugineo, e che lo circonda, e ritiene che egli non si mescoli col cristallino

pres. di arare), agg. e sm. che ara. dominici

bue arante. salvini, 13-150: e così si pareggia al primo arante / l'

può raggiungere 5 m di lunghezza e 200 kg di peso (vive nei fiumi

vive nei fiumi dell'america centrale e meridionale ed è ali mento

arappicciato, agg. ant. e dial. acceso. lacopone,

tr. [arappresènto). ant. e dial. presentare.

diritto quando il bue disidera freno e sella d'oro e adorne coverte, e

il bue disidera freno e sella d'oro e adorne coverte, e il cavallo

e sella d'oro e adorne coverte, e il cavallo disidera di stare ad

gittato in terra riceve nutrimento dall'acqua e dal sole. sacchetti, 36-55

che fai, mosca? » e quella dice: « ariamo ». crescenzi

17-17: un'oste immensa; e campi e lidi tiene: / non

17-17: un'oste immensa; e campi e lidi tiene: / non crederai

egitto mieta ed are / per tanti; e pur da una città sua viene

romani l'arare la prima volta e rompere il terreno, lasciando zolle grosse.

nel filare / qualche pampano brilla, e dalle fratte / sembra la nebbia mattinai fumare

arare che fa sorgere la spalla sinistra e torcere il busto. deledda, ii-93:

frumento del padrone. -per simil. e al figur. sempronio, iii-214

iii-214: cari lacci de l'alme aurati e belli, / eh'a ciocca a

ciocca in su la fronte errate, / e lascivi e sottili e serpentelli / con

la fronte errate, / e lascivi e sottili e serpentelli / con solchi d'or

errate, / e lascivi e sottili e serpentelli / con solchi d'or le vive

adorno / col rastrello d'avorio ara e coltiva. d'annunzio, iv-1-155:

città, come segno di distruzione completa e definitiva. g. villani, 1-47

anche distrutta per lo detto totile, e fecela arare e seminare di sale.

per lo detto totile, e fecela arare e seminare di sale. 2.

le strane forme delle chimere senza bellezza e senza virtù,... condannate irremissibilmente

. condannate irremissibilmente a sollevare la polvere e ad arare il suolo. viani,

le eliche aravano tramescolando il fondo impastato e lo frangevano in argento vivo.

il mar tra le volubil spume. e. stampa, iii-243: di rio

stampa, iii-243: di rio stagnante e di tranquilla teti / ari [alcuno]

col fianco ignudo amabil onda; / e 'n nero bosco od in opaca sponda

, 1035: novello procida, / e più vero e migliore, innanzi e indietro

novello procida, / e più vero e migliore, innanzi e indietro / arava

/ e più vero e migliore, innanzi e indietro / arava ei l'onda sicula

viani, 14-137: la linea impassibile e sterminata del mare su cui aravano delle paranze

il solco che ara / il flutto e si rinchiude! -anche: solcare

vol. I Pag.609 - Da ARATIVO a ARATURA (102 risultati)

. segnare con linee; imprimere segni (e si riferisce alle rughe che imprime l'

tutto il volto si venne arando con lanciuole e con ferruzzi. marino, 12-16:

ferruzzi. marino, 12-16: guance spolpate e le rincrespa ed ara / di spessi

ara / di spessi solchi arido labbro e smorto. d'annunzio, iv-2-1319:

a lungo dalla disciplina. ma l'età e la passione, accoppiate sotto un giogo

l'ancora, staccatasi per il vento e il moto del mare. boccaccio,

navi, quale con l'albero fiacco e rotto e con le vele raviluppate, quale

quale con l'albero fiacco e rotto e con le vele raviluppate, quale tra molti

che gli avrebbe fatti arar dritto; e chi non avesse arato dritto, avrebbe

un lavoro inutile. -arare col bue e con vasino: darsi da fare con

454: il mio padron ara col bue e con l'asino. -arare in

l'asino. -arare in su e in giù: andare avanti e indietro,

in su e in giù: andare avanti e indietro, oziosamente, senza combinare nulla

che si pongono a riscontro delle donne e vanno loro fino in sul viso; e

e vanno loro fino in sul viso; e se passano dalla casa, e che

; e se passano dalla casa, e che ella sia alla finestra, tutto il

finestra, tutto il dì arano in su e 'n giù, e fanno il meschino

arano in su e 'n giù, e fanno il meschino. = lat.

è l'aratìo suolo vitale, / e pe'campi abbondante è di giumenti.

] secondo i diversi stati della campagna, e par ticolarmente dei terreni arativi

n'è ito. caro, 3-23: e de la frigia incontro un gran paese

tasso, 15-35: che credea volontarie e non arate / quivi produr le terre.

, 7-99: in ogni tempo, e non arato o culto, / meraviglie il

culto, / meraviglie il terren produce e serba, / e nel prato nutrisce e

il terren produce e serba, / e nel prato nutrisce e nel virgulto /

e serba, / e nel prato nutrisce e nel virgulto / la matura stagion mista

: gli arati campi verdeggiano, / e cresce prodiga la messe bionda. carducci

. cassola, 2-251: per chilometri e chilometri si susseguiva la distesa di poggi

, 3-534: io dopo troia incensa, e dopo tanti / e tanti arati mari

dopo troia incensa, e dopo tanti / e tanti arati mari, a servir nata

dentro a reggia sabea cavalca odori, / e col volto rugoso a fuga alata /

: che vai s'io son sì pallido e di rughe / deformi arato ho il

forme, arato in solchi orizzontali dalla neve e dal gelo. 4. raccolto

, 9-83: la pianura era tutta unita e brulla, senza arati né siepi né

i buoi] un poco, e dimeni l'aratolo, sicché 'l giogo si

1-12: procuri aver buoni aratoli e buoni vomeri. giov. cavalcanti,

221: egli stanno per lo contado, e praticano le pecore: sapranno..

magliuoli, perché essendo già vite fatte e palate,... più si difendono

... più si difendono dall'aratolo e dal bue. note al malmantile,

: non bisogna por mano all'aratolo, e poi fermarsi e guardare indietro.

mano all'aratolo, e poi fermarsi e guardare indietro. aratóre, agg.

guardare indietro. aratóre, agg. e sm. (femm. -trice).

se leva lo arratore insano, / e il giorno fugitivo intorno guarda. ariosto,

. ariosto, 1-65: qual istordito e stupido aratore, / poi ch'è passato

/ al non saggio arator, che spighe e strame. marino, 319: non

proteo è pastpre, / ma di spumosi e non lanosi armenti. carducci, 729

/ l'occhio vago a le terre inculte e sole, / ed il pungolo vibra

aratori. idem, 893: e quell'aratore lontano, / levava sul solco

la stiva ritorta. idem, 989: e l'aratore dalla fronte larga / spargea

dalla fronte larga / spargea sudore, e lietamente arava. d'annunzio, iv-1-869

il malfattore / alla strada coltello, e assaggiàr primi / degli aratori buoi.

armi perfette / spoglie di gemme e di grand'or cosparse, / ed aratorii

, di terreni di prima, seconda e terza squadra, attesa la versatilità e varietà

seconda e terza squadra, attesa la versatilità e varietà della nostra agricoltura.

che serve per arare. e. cecchi, 6-25: progettava un'aratrice

la caldaia. aratro (ant. e dial. arato), sm. macchina

orizzontale, il versoio che le rovescia, e il bure, o stanga,

, a cui il coltro, il vomere e il versoio sono fissati. all'estremità

che no avrà sostenuto alcuno giogo, e no avrà menato l'arato. ugurgieri,

morendo. boccaccio, v-126: sacrifici e giuochi ordinarono al potente iddio e il

sacrifici e giuochi ordinarono al potente iddio e il luogo da'ricurvi aratri a qualunque

da certaldo, 103: troverà'gli umili e mansueti, bontà de l'arato o

se l'aratore torna alla cavalleria, e il cavaliere all'arato. idem [petrarca

il lor sommo tesoro è un arato / e 'l vomero è la gemma che gli

capre, tosar le lane, formare aratri e guidar gli armenti, con tanto amore

, con tanto amore, sincerità di mente e purità di cuore. tasso, aminta

perché di latte / sen'corse il fiume e stillò mele il bosco; / non

da l'aratro intatte / le terre, e gli angui errar senz'ira o

al carro, / ma di fattezze nobili e d'aspetto / superbo e non feroce

fattezze nobili e d'aspetto / superbo e non feroce. idem, 5-22: tre

guisa di teatro / siede rustica valle e boschereccia, / falce non osa qui

ed aratri i campi invano, / e bevono gli armenti / non più ne'fonti

re] ridutte quelle terre a coltura, e sì averle dome e fatte sue con

a coltura, e sì averle dome e fatte sue con la forza. baretti,

si può vivere la vita nella quiete e nella giocondezza. leopardi, 8-51: negata

l'improba mano al curvo aratro, e vili / fur gli agresti sudori; ozio

gera d'adda è ancora più tenue, e l'aratro appena vi deve imprimere il

solco. zanella, i-163: alghe e conchiglie / cangiate in sasso d'appennin sul

sul dorso / il mandrian raccoglie; e d'elefanti / cavi teschi in vai-

verde pian d'insubria / apre l'aratro e frange. idem, 729: stride

i-324: le spalle logore dal pettorale, e il garrese roso dal basto dell'aratro

garrese roso dal basto dell'aratro, e i ginocchi rotti dalle cadute. pascoli

gli bada? la terra lo consuma e se lo riprende. linati, 8-133:

famiglia era sul campo, dietro l'aratro e i bovi che sono il tesoro della

che delle braccia valorose rialzassero il timone e lo riportassero al governo del giogo.

: andò ad accarezzare l'aratro vecchio e scheggiato; ma sempre buono: il vomere

il vomere, con la punta liscia e pulita, luccicava; quasi gli rispondesse

a quel modo. govoni, 3-74: e il coltello profondo dell'aratro / trascinato

: ebbe l'aratro a buon prezzo; e si riprometteva di fargli lucido col lavoro

di fargli lucido col lavoro il vomere e il coltro, liscia l'impugnatura della

-figur. artale, iii-407: e sul mio volto ove regnar gli amori

ponendo la sua mano all'aratro, e riguardandosi adrieto, è atto del regno di

245: qui l'onore del vomaro, e della falce, qui ogni amore d'

258): per questa loro innata miseria e avarizia menan seco e giudici e notai

loro innata miseria e avarizia menan seco e giudici e notai, che paion uomini levati

miseria e avarizia menan seco e giudici e notai, che paion uomini levati più tosto

dall'awilito aratro per gettarsi nelle più sedentarie e lucrose occupazioni della città.

semina), che consiste nel frangere e rivoltare con l'aratro le zolle del

campo, per rendere il terreno più morbido e più adatto a ricoprire le sementi,

, a favorire lo sviluppo delle radici e ad assorbire l'acqua e le sostanze

delle radici e ad assorbire l'acqua e le sostanze fertilizzanti. crescenzi

tertiare, per la prima, seconda e terza aratura. targioni tozzetti, 1-221:

vol. I Pag.610 - Da ARAUCARIA a ARBITRARE (75 risultati)

cioè coll'alternativa di sei braccia sì e sei no, ed in tralice,

quale perciò... riesce più vigoroso e opportuno all'aratura e alla coltivazione dei

riesce più vigoroso e opportuno all'aratura e alla coltivazione dei cereali. deledda,

ii-242: così venne il tempo dell'aratura e della seminagione del grano. linati,

, 30-77: la raccolta delle ulive e le faticose arature in mezzo ai lecci.

bocchelli, ii-422: venne l'agosto e l'aratura, che a quell'epoca si

i ragazzi preferivo, anche nel gioco e nella festa, le cose che rendono,

erano più le zolle dell'aratura, e su la proda i piedi ci spianavano bene

i piedi ci spianavano bene. c. e. gadda, 2-12: altri argini

, lontanare sui colli appianati le case e le ville degli uomini, i loro

autunno). salvini, 3-131: e per ordin ciascuno all'aratura / porta

notevoli dimensioni, abbondante mente e regolarmente ramificato, con folti ciuffi

embricciata { a. embriciata), e l'araucaria del cunningham. pascoli, 1154

pascoli, 1154: un vecchio alto e salcigno siede / in terra, in mezzo

araucarie nere. ungaretti, iv-40: e la recline, che s'apriva all'unico

nella prim'aria, / su domi verdicupi e globi a sghembo / d'araucaria.

. ((travàglio). ant. e dial. avviluppare, raccogliere.

m. adriani, 3-5-485: senza comandare e insegnare, cioè senza arazióne e semenza

comandare e insegnare, cioè senza arazióne e semenza, produce e nutrisce quelle virtù

cioè senza arazióne e semenza, produce e nutrisce quelle virtù. = voce

, v-786: ascolta le mie preghiere, e s'io addobbai mai il tempio che

è sì caro, coprendolo di arazzame e di drappelloni,... fa che

l. bellini, i-162: e chermis di dommasco l'arazzame / pendente

il celebre arazzo largo sei metri e alto quattro, uno dei bei saggi

: egli ha cura di fare i disegni e i cartoni per l'arazzerie del granduca

a'quadri una continuata spalliera di nuove e bellissime arazzerie. gelli, 14-16:

fiandra celebratissime da ognuno per le frequenti e grandissime fiere e mercati che vi si

ognuno per le frequenti e grandissime fiere e mercati che vi si fanno, e per

e mercati che vi si fanno, e per le belle arazzerie che con maraviglioso

, senza l'arazzerie, panni lani e lini. baldelli, 2-2-178: vi si

ed avevano le coperte loro d'arazzerie e di variati tappeti. arazzière, sm

si può dire che servissero di lane e di sete ai tessitori di drappi,

ai tessitori di drappi, agli arazzieri e ai ricamatori. d'annunzio, iv-1-240:

(salvo una fascia agli orli) e destinato alla decorazione delle pareti.

: ritornati a firenze vengono li amici e dicono: -comperastici voi gli arazzi? -sì

delle case loro tutte coperte d'arazzo e di tappeti, e insino alle mule

tutte coperte d'arazzo e di tappeti, e insino alle mule tutte ornate. firenzuola

tutte ornate. firenzuola, 302: e abbi una buona lucerna piena d'olio

d'olio, che faccia lume chiaro, e nascondila dietro ad un panno d'arazzo

panno d'arazzo. berni, 58: e tengonlo la notte appresso al letto [

, appoggiato a un panno d'arazzo, e or si scontorceva insun un piè ed

.. benché di un'istessa mano e di un'istessa fabbrica, si considerano però

si considerano però molto differentemente nella stima e nei prezzi dall'esservi o non vi

rami, che formando quasi la sommità e l'orgoglio delle industrie nazionali, vennero

cembali / nell'aule dei palazzi, / e in larghe pieghe immobili / riposano gli

legno, con una coltre di lana gialla e nera ricamata come un arazzo. alvaro

compattezza dei parchi, si aprissero spiazzi e radure selvagge. -figur.

, 960: a tutti omero s'apre e svariati / gli arazzi de la favola

che lo rende sì gradito, / e sì grato a l'appetito, / e

e sì grato a l'appetito, / e sì sempre sull'arazzo, / e in

/ e sì sempre sull'arazzo, / e in gran pregio e divozione..

arazzo, / e in gran pregio e divozione...? -prov

gli arazzi: ciascuno è pronto ad approfittare e godere di ciò che è offerto,

le spese. grazzini, 4-270: e io ti dissi che gli voleva innanzi

, in francia, sede di antiche e celebri arazzerie (specie nel sec. xiv

diritta, affinché essa dal celere girare e dal lungo strisciare del filo, non ne

. arbarétto, sm. ant. e dial. barattolo, vaso, cassetta

, 272: esci per questa fenestra, e pònite a sedere a questo arbarétto de

, ch'io vederò cui è, e quello che vuole dire, e ne lo

è, e quello che vuole dire, e ne lo manderò presto.

com presa fra un semicerchio e i due semicerchi aventi per diametro le

non hanno potuto o voluto determinare, e ciò con efficacia per essi vincolante,

dove i prezzi sono più bassi e vendendo dove sono più alti.

sulle mercanzie operano i negozianti, e che consiste nel comprare le carte

sentenza, non le sue qualità. e ognuno intende che altro è il potere arbitrale

per vigore o pretesto di detta deliberazione e arbitraméntó... possa esser condotto a

ed in conseguenza il numero delle vibrazioni e delle particelle del tempo decorse.

pass, di arbitrare), agg. e sm. disus. che giudica a

questi arbitranti, che stanno alle vedette e sugli avvisi, vedrebbono che a pigliar

a pigliar a cambio que'cento scudi e mandarli a firenze contanti, si guadagnerebbe

caso l'arbitrante ha in mira di trarre e rimettere alle condizioni più vantaggiose. nel

/ arbitri rispettivo, / spassionato giudichi e risolva, / moderato eseguisca.

per me'servirli, / ma rado e con giudizio arbitrar vuoisi. panciatichi, 192

a suo talento; perché in questa e in ogn'altra cosa ella puole disporre

5-137: conoscono ambedue [la fame e la sazietà] talmente quei determinati termini

vol. I Pag.611 - Da ARBITRARIAMENTE a ARBITRIO (79 risultati)

fare calcoli sul fondamento di dati scarsi e incerti. g. villani, 12-84

animo ed arbitrava della venuta tua, dinumerando e computando i tempi. magalotti, iii-172

prima età, la quale insieme gli uomini e gl'iddii produceva. alberti, 98

valoroso uomo... i popoli vinceva e sottometteva dove il suo parere arbitrava.

da per se stesso, secondo la nota e descrizione delle cose rubate, la loro

in noi la facoltà libera dell'arbitrare e del giudicare. 8. sost

, ch'egli scendesse l'alpi tra modona e pistoia. = voce dotta, lat

crusca]: operano sempre arbitrariamente, e mai non vogliono consiglio. caro,

loro ne era toccata troppo poca di roba e allargavano arbitrariamente i confini dei loro campi

sua valuta, o a risarcire il danno e l'interesse all'offeso, etiam che

del settentrione. idem, ii-193: e duoimi pure il vedere come tu hai lo

vedere come tu hai lo spirito arbitrario e tirannesco, intendendo di farlo cacciare in

toscana ed è tutta pillottata di gallicismi e di vocaboli e frasi arbitrarie. botta

è tutta pillottata di gallicismi e di vocaboli e frasi arbitrarie. botta, 5-17:

ragione ad abbomi- nare con pubbliche scritture e con parole infiammative le incarcerazioni arbitrarie.

993: il sopravvento di forze arbitrarie e violente era già principiato, quasi a

rattenere, col mezzo d'attentati sanguinosi e impuniti sulle persone, ima quantità di

della convenienza dei suoni ch'è arbitraria e diversa in diverse nazioni. idem, i-574

da una data classe d'individui, e non dalla natura delle cose. cattaneo,

arbitrario, ma dalla suprema legge dell'offerta e della dimanda, ossia dalla proporzione tra

ossia dalla proporzione tra la sua quantità e il bisogno del paese. tommaseo-rigutini,

sapiente giustizia, il particolare ha nome e carattere d'arbitrario. serra, i-39

delle conseguenze viziose da una dottrina santa e vera, voi volete dame loro una

. croce, i-3-33: l'intenzione e la volizione coincidono in ogni punto; e

e la volizione coincidono in ogni punto; e la loro distinzione, suggerita di solito

si suole presentarla. c. e. gadda, 7-43: consumandosi il ventennio

, la psicanalisi fu duramente ripudiata, e press'a poco come un ritrovato arbitrario,

di necessità nel doppio arbitrio dell'empiricità e della vacuità... abbiamo già

arbitrari che perché si creino sotto colore e titolo di bene comune, sempre mai fanno

fanno dolorosa uscita per le cittadi, e nascere tirannica signoria. = voce dotta

consiste in un indeterminismo del tutto irragionevole e arbitrario. b. croce,

a un colpo l'inerzia del determinismo e il saltellare incomposto del- l'arbitrarismo.

alla pratica, non indugiano nelle commozioni e nei sentimenti. idem, i-3-116: ma

.. è proprio degli errori opposti identificarsi e passare l'uno nell'altro, è

dato osservare i deterministi convertirsi in arbitraristi e gli arbitraristi in deterministi. arbitrato1,

degli ar bitrati. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze

sua parenti... andava ad arbitrati e ricorsi e mai s'era potuta acconciare

.. andava ad arbitrati e ricorsi e mai s'era potuta acconciare. savonarola,

è l'autorità di sedere arbitro in differenze e forensi e civili e politiche, e

autorità di sedere arbitro in differenze e forensi e civili e politiche, e l'atto

arbitro in differenze e forensi e civili e politiche, e l'atto d'esercitarle,

e forensi e civili e politiche, e l'atto d'esercitarle, e il giudizio

politiche, e l'atto d'esercitarle, e il giudizio pronunziato. 2

del mondo,... aggiunsi e ripetei a lungo in questo e in tutti

. aggiunsi e ripetei a lungo in questo e in tutti gli altri miei scritti,

legittimo, né possibile, a ottenersi e a conservarsi, se non vien conceduto

se non vien conceduto liberamente dagli uomini e meritato con opere eroiche di virtù e

e meritato con opere eroiche di virtù e di sapienza. 3. dir

ordine d'arbitrato in correggere gli statuti e le nostre leggi. = voce dotta

la pace tra 'l comune di perugia e quello di siena, tutto che fosse

. lancia, 1-5: l'arbitro e l'arbitratore, anzi che desse il

arbitratore, anzi che desse il lodo e la sentenzia, rinunzioe il compromesso e commissione

lodo e la sentenzia, rinunzioe il compromesso e commissione in lui fatta. g.

g. morelli [crusca]: sommariamente e di fatto costrignere a chiamare arbitri e

e di fatto costrignere a chiamare arbitri e arbitratori e amici comuni. targioni tozzetti

fatto costrignere a chiamare arbitri e arbitratori e amici comuni. targioni tozzetti, 12-11-261

cose, fa i vecchi migliori conoscitori, e arbitratori di tutte le cose.

, sm. facoltà di giudicare liberamente e operare secondo una libera scelta.

l'uomo fa per sua volontà, e per suo arbitrio, sì come l'

mio cenno: / libero, dritto e sano è tuo arbitrio, / e fallo

dritto e sano è tuo arbitrio, / e fallo fora non fare a suo senno

che mi spoglia / d'arbitrio, e dal camin de libertade / seco mi

rimangono ignudi. tasso, 5-5: e tra voi scelga i diece a suo talento

libertà dell'imperio della lor propria volontà e dell'arbitrio, [gli animali]

[gli animali] sentono gl'influssi celesti e le qualità dell'aere mutate. giusti

iii-398: m'alzo a pensieri arcani e lascio intanto / all'arbitrio del piè

passi. 2. decisione libera e sovrana. guido delle colonne volgar.

3. opinione, giudizio soggettivo (e implicante possibilità di errore).

suo arbitrio alcun, sanza la volta / e della chiave bianca e della gialla.

la volta / e della chiave bianca e della gialla. machiavelli, 477: sarebbe

tudine, dove per una parte licenziosamente e per l'altra pericolosamente si viverebbe,

abbastanza sicuri è oggetto alternativo del capriccio e della prudenza, e sempre dell'arbitrio

oggetto alternativo del capriccio e della prudenza, e sempre dell'arbitrio. imbriani, 2-31

di beneficenza... a loro arbitrio e senno. 4. volontà cieca

., i-intr. (62): e questo cotale, secondo il suo arbitrio

il suo arbitrio,... ordini e disponga. 5. bernardo volgar.

1-49: gli amanti sono ingiusti, e qual è il maggior segno d'ingiustizia che

più l'amato che se stesso, e sforzarsi di tiranneggiar quegli affetti che,

noi, noi soli benintesi, possiamo e dobbiamo vivere non secondo ragione, ma secondo

vol. I Pag.612 - Da ARBITRIO a ARBITRO (72 risultati)

amor te ha dato, de mia morte e vita. poliziano, st.,

, 2-41: la cui potente destra serba e muove / intero arbitrio di pace e

e muove / intero arbitrio di pace e di guerra. ariosto, 27-45: indi

pochissima auttorità, riserbando sempre l'arbitrio e la conclusione dei negozi alla sua volontà

quel modo alla militare, dal solo e supremo arbitrio di lui, con risoluta e

e supremo arbitrio di lui, con risoluta e spedita essecuzione, non abbia errato più

che guardia al conte non si faccia, e a lui / si dia l'arbitrio

prendere da ciascuna se non poco, e infinitamente meno di quello che prenderebbe s'

s'egli fosse il signore immediato, e se tutto dipendesse intieramente dall'arbitrio suo

. croce, i-3-298: i padri e gli scolastici erano stati divisi circa il rapporto

divisi circa il rapporto tra leggi morali e arbitrio divino, e molti di essi,

tra leggi morali e arbitrio divino, e molti di essi, particolarmente i mistici

. ariosto, 201: troppa baldanza e troppo arbitrio tolto / v'avete [

/ v'avete [o donne], e di poter tutte le cose / forse vi

molte volte, perché aumenta l'intelletto, e le più, perché fa libero l'

opere mie... mutilate, difformate e guaste dalla comica virtù senza la menoma

altri la lesse volentieri come liberissima; e taluno s'adirò de'troppi arbitrii del

erano tutti di provata fede al governo, e però non inclinati a rigore per acquistar

l'arbitrio nelle cause di stato, e le prepotenze della polizia. imbriani,

ingiusti arbitrii; poiché sopraggiungeva la miseria e tutta la numerosa classe dei lavoratori languiva

. croce, i-4-133: la libertà e il suo opposto, la libertà e la

e il suo opposto, la libertà e la sua interna contradizione, la libertà

la sua interna contradizione, la libertà e l'arbitrio, è ciò che si designa

che si designa coi termini di bene e male. boine, ii-119: perché ti

in voi fora distrutto / libero arbitrio, e non fora giustizia / per ben letizia

fora giustizia / per ben letizia, e per male aver lutto. maestro alberto,

alberto, 160: della cognizione e predestinazione divina, della libertà dell'arbitrio

: niuna cosa fa l'uomo gentile e l'altro villano, se non che,

virtù seguitò, fu detto gentile; e gli altri per contrario, seguendo i vizi

non gentili reputati. sacchetti, ii-181: e nota che libero arbitrio è il fare

fare male fosse stato libero arbitrio, e libero arbitrio da dio a tutti \ è

non ci torre el libero arbitrio e parte di quella gloria che tocca

si salvi la prescienza d'iddio e 'l libero arbitrio de l'uomo. 0

filosofia della pratica si chiama del determinismo e libero arbitrio, è la stessa antinomia che

che nella gnoseologia si chiama del materialismo e misticismo. gramsci, 195: ah

, ah! vorresti uscire dal fosso! e che ne sai tu della volontà,

dio se il ricco preferisce essere padrone e non fratello del povero?

fuoco non l'ardesse, tutti gli angeli e i demoni noi potrebbono fare, tanto

per le spese che s'eran fatte e si facevano continuamente nella guerra di pisa,

facevano continuamente nella guerra di pisa, e perché la non si pose in su'beni

in sulle faccende che facevano i cittadini, e per coniettura di quel che eglino potevano

forte, premendo i speroni ai fianchi e appicciatosi con ambedui le mani a l'

l. salviati, i-1-205: si troncano e troncar possono [le vocali] ad

ad arbitrio loro formavano canti diversi, e tutti soavissimi. marcello, 53:

quanto gli pare, componendovi sopra passi e belle maniere ad arbitrio. manzoni, pr

16): le pene, pazzamente esorbitanti e, se non basta, aumentabili,

caso, ad arbitrio del legislatore stesso e di cento esecutori. idem, 806:

i colpi eran dati ad arbitrip, e a tradimento. -d'arbitrio, di

che s'attacchi, / perché d'arbitrio e senza consigliarsi / facea venir au'armi

misero campo fossero da loro rubate, e che ciò che ciascun prendesse fosse suo.

, eleggendo nel suo stato uomini savi, e solo a quelli debbe dare libero arbitrio

. tesoro volgar., 6-16: e così addiviene dell'uomo il quale diventa

un arbitrio così giustificato dal bisogno, e così innocuo alla monarchia, potrebbe mai riputarsi

. boccaccio, i-446: a filocolo e a'compagni piace tale diviso, e

e a'compagni piace tale diviso, e di ciò fare nell'arbitrio dell'amiraglio rimette

... aveano diligentemente vedute, e disaminate le ragioni di catuna parte.

[i] confini tra il nostro comune e quello di bologna... furono

ogni luogo l'arbitro è tenuto fedele, e arbitro non è altro che l'uom

come arbitro compor le nostre discordie, e come liberatore aprir queste porte. segneri,

nodi strinse / o calmò l'ira, e nuove leggi apprese. panzini, ii-62

2. chi impone come norma suprema e definitiva la propria volontà, regolatore,

propria volontà, regolatore, giudice libero e inappellabile; chi può disporre a suo talento

: o grandissimo rettore del sommo cielo e generale arbitro di tutto il mondo, poni

. idem, 26: [braccio e sforza] ne'loro tempi furono arbitri di

padre di matelda,... e poi per matelda sua figliuola, che furono

voler noi terreni essere arbitri delle grandezze e regolatori delle loro locali disposizioni [de'

, 347: già per gli opachi e tenebrosi calli / de le tenarie grotte /

fu sempre l'arbitra de'diritti, e la forza ha dominato tutti 1 secoli

. arici, 292: disdegnando ordine e modo / e pacato concetto, arbitro

292: disdegnando ordine e modo / e pacato concetto, arbitro e donno /

modo / e pacato concetto, arbitro e donno / delle menti il capriccio, a

pregò di voler esser arbitro del prezzo e di fissarlo alto bene. idem, 43

vol. I Pag.613 - Da ARBO a ARBORESCENZA (69 risultati)

commercio, forti per le loro mura e la loro disciplina, arbitre repentinamente del proprio

; crudeli appaltatori erano arbitri della roba e delle persone. rajberti, 2-117: osservate

potente in corte, arbitro di favori e di impieghi. imbriani, 2-76: l'

: un parlamento uscito da una rivoluzione e solo arbitro sovrano dei destini del paese

moda: chi si impone all'ammirazione e all'imitazione universale per superiore raffinatezza di

ingegno, da ben profittare delle ricchezze e del lusso, diventano arbitri della moda -e

arbitri della moda -e la raffinano, e le dànno leggi, che quantunque sembrino incerte

9-19: mi piace che tu piaccia e sii arbitra delle eleganze. d'annunzio

delle eleganze conviviali. le sue eleganze e le sue raffinatezze si propagavano per tutte

degli arbitri oppure stabilire il numero di essi e il modo di nominarli.

da ufficiali di gara con funzioni segnalatrici e di controllo, presiede allo svolgimento di

sportiva per farne rispettare le norme regolamentari e morali e per decretarne il risultato.

farne rispettare le norme regolamentari e morali e per decretarne il risultato. d'annunzio

un palco recinto di corde un bianco e un negro combattevano assistiti dall'arbitro.

a un gruppo di sportivi qualche nuovo e micidiale insulto per l'arbitro di una

feciono in firenze arbitri sopra gli ordini e statuti a correggere e fare di nuovo.

sopra gli ordini e statuti a correggere e fare di nuovo. stefani, 4-34

'(colui che è chiamato per assistere e giudicare, per lo più, fra

di questa sorta, / la lor natura e quai truovi più arbi.

= forse dal lat. aràbus (e si veda afro per un analogo sviluppo

fatti di cesare, 117: e li arboli medesimi rendevano grande odore.

grande odore. idem, 123: e cullavansi quelli arboli per loro medesimi senza

: taglie quattro per arborare, disarborare e mettere in carena. = dal

. arborato, agg. ant. e letter. alberato. s

quelli primi uomini erano in terra arborata e fruttuosa, la quale si chiamò paradiso.

, austera luna: / che vapori e tepor per l'alta notte / salìano a

viso ai poggi, o serchio, / e la città dall'arborato cerchio, /

, 1-267: tutta fiorita di rose e arborata di palme come in una spiaggia di

comune ormai si dice... e in quanto all'« arborato » gli

gli alberi, per lo più platani e querce, ma anche pioppi e d'

più platani e querce, ma anche pioppi e d'altre famiglie, quelli, sì

quelli, sì, « centenari ». e. cecchi, 6-176: l'aspetto

, 6-176: l'aspetto tra patriarcale e platonico della capitale, arborata come le

di sopra, per le arborature e antenne. = deriv. dal

(raro femm.). ant. e letter. albero. bonagiunta,

quand'è fruttiferosa, / qual frutto e più in altura / avanza tutti gli altri

. lacopone, 88-42: aiome veduto'e ben pensato / che l'om perfetto a

, non producesse in quella fiori, e per li vani abbandonasse la produzione de

arbore, adesso, / che tanti prieghi e lagrime rifiuta. / « trapassate oltre

su che fu morso da èva, / e questa pianta si levò da esso »

non fa frutto buono, fié tagliato, e messo al fuoco. simintendi, 1-156

in molti giorni cresce grande arbore, e in uno si taglia. petrarca,

vittoriosa triunfale, / onor d'imperadori e di poeti. boccaccio, i-342: già

veggiamo visitato, rideva tutto d'arbori e d'erbe, essendo con ordine tutto il

, ii-221: con un altro arbore e con frutti d'ogni sapore si convenia

in su l'erbette della terra gli alti e frondosi arbori i quali escono di brutta

egli vide in visione uno arbore bello e molto grande, la cui radice era

oro, i frutti suoi erano uomini, e tutti erano frati minori. proverbi antichi

molto incarnare. alberti, 238: sogliono e dì serotini allegerire, spogliare et difrondare

vestiti di fuori di gratissima varietà di fiori e di foglie. lorenzo de'medici,

, 1-159: [farai] li arbori e l'erbe piegate a terra quasi mostrarsi

co'rami storti fori del naturale corso e con le scompigliate e rovesciate foglie.

del naturale corso e con le scompigliate e rovesciate foglie. savonarola, iii-45: la

: la state viene drieto al verno e sempre è stato cori, che li arbori

arbor felice / ha fermate le piante, e i rami tronchi / vie più grandi

. idem, 8-51: d'arbori e di macchie ombroso e folto, / opportuno

: d'arbori e di macchie ombroso e folto, / opportuno a l'insidie

dove si possano appoggiare in arbori freschi e dove sentono l'acqua campeggiare, e

e dove sentono l'acqua campeggiare, e se ci poni un vaso d'acqua sotto

sotto la pendente zucca, essa cresce e s'allunga mirabilmente fin all'acqua.

fervidi vapori in alto esala. e. stampa, iii-243: altri poi lodi

nella tepida libra il carro acceso; / e l'arbor, stanco del maturo peso

del maturo peso, / scote la chioma e al sol le braccia stende. l

foscolo, sep., 49: e di fiori odorata arbore amica / le

dell'ordine. manzoni, 19: e qual di voi / tant'alto il canto

579: ridono in tanto i monti e il mar lontano, / tra i grandi

che vergin bionda su 'l peneo fuggìa / e verdeggiai pur ieri arbore snella / per

mio desìo diversa? / in durissimo tronco e in fronda cupa / la dolce carne

a poppa, a prua / l'evangelio e la vergine in su l'arbore,