/ per trar d'un arbor secco fronde e fiori. di costanzo, 48
, che porti i giacinti negli occhi e i gigli nelle carni, e parli rose
negli occhi e i gigli nelle carni, e parli rose e spiri gelsomini e fior
i gigli nelle carni, e parli rose e spiri gelsomini e fior di naranci.
, e parli rose e spiri gelsomini e fior di naranci. tasso, 8-5-30:
ora il fior che hai coltivato, e taci. carducci, 659: irrigidì nei
tutta la corolla / tutta la notte, e si chiudea sull'alba / avido ed
la sua bocca ad una vena / e sì fresco e vermiglio e vivo rise
bocca ad una vena / e sì fresco e vermiglio e vivo rise / quel fiore
una vena / e sì fresco e vermiglio e vivo rise / quel fiore in tra
quel fiore in tra la rotta / onda e s'aperse. de roberto, 1-181
: in una primavera posticcia di tela e cartoni, la ballerina si muove -fiore
ballerina si muove -fiore mostruoso di carne e seta. vittorini, 4-174: l'immenso
correva insieme a lui sempre più spaziando e aprendosi. 2. la parte opposta
licore che stilla dal fiore è olio; e quello che esce per lo picciuolo,
moneta di buccia, ossia scorza; e dipoi si leva in tre o quattro
che si metta tra le spezie della cicorea e della scariola quel fior celeste, chiamato
battisecola, da molti bat- tisuocere, e da noi in toscana fiore aliso e fiore
, e da noi in toscana fiore aliso e fiore campese. -fior campana
/ non lascerò di dire ancora; e quegli / speronati; onde 1 suoi
suoi fiori sollecita / bel vedere animoso; e che sostengono / nel fiorcappuccio onor di
dal fiore doppio, azzurro, vinato e bianco. -fior d'adone:
le zolle / arrossiscono al sole, e sotto torridi / astri; e i paesani
sole, e sotto torridi / astri; e i paesani volgarmente appellanlo / fior d'
attenuatesi, / a spiga si riduce e in odorifero / cono e altezzoso s'invermiglia
si riduce e in odorifero / cono e altezzoso s'invermiglia e inostra.
in odorifero / cono e altezzoso s'invermiglia e inostra. -fior d'angelo
7-10: han messo una ghirlanda di timo e di fiori di monte, che non
famiglia orchidacee; è spontanea in italia e ha fiori simili a una vespa.
nei giardini, dove vive allo scoperto e fiorisce nell'estate e al principio di
vive allo scoperto e fiorisce nell'estate e al principio di autunno; ora si è
si è di nuovo introdotto. fiorì e fu conosciuto per la prima volta in italia
giardino del cardinale barberini in roma, e però ebbe il nome di 'flos
i fiori aurei; la radice è sottile e superficiale, acuta al gusto. redi
ceraceo, rosea; cresce in australia (e si coltiva in serre).
petali; è comune nei luoghi erbosi e boschivi dell'europa e dell'asia temperata
nei luoghi erbosi e boschivi dell'europa e dell'asia temperata (detta anche margheritina
loro bambini morti, con questi fiori, e però fiori di morto son chiamati.
). durante, 2-473: vilucchio e campana cerulea e fior di notte.
durante, 2-473: vilucchio e campana cerulea e fior di notte... fa
negro, et ha le radici sottili e fibrose. fiorisce nel fin della state
.. seminasi nei giardini per far spalliere e verdure. -fior di paperina
nel vitello campereccio / il visaggio; e 'l leonuro a bocca aperta, /
vive allo scoperto nel nostro clima, e suole superare il freddo dei comuni inverni.
dei comuni inverni. fiorisce in luglio e fruttifica ogni anno. -fior di prato
una division detta fuori d'erbe, e sono queste, il zaffarano prencipe de gli
, se ne fio- riscon le tavole e se ne adomano sopra la coperta i candidi
. -fiore di sangue: emanto, e si distingue in: fior di sangue
s. marco, erba del sole e tazza regia; venne trasportato il suo
meno; tanto s'innalza, ingrossa e cresce. -fiore di s. martino
ottobre ad aprile, originaria del mediterraneo e coltivata nei giardini. -fiore di s
appunto agli astri ha somiglianza, / e 'l cardoncel maggiore, e 'l fiore
, / e 'l cardoncel maggiore, e 'l fiore d'elena / del perù,
'l fiore d'elena / del perù, e 'l fior, che detto è d'ogni
i cui fiori hanno i tepali verde-giallastri e labello porporino nerastro sul centro, giallo al
ragno; è frequente nei luoghi erbosi e boschivi dell'europa e dell'asia minore
nei luoghi erbosi e boschivi dell'europa e dell'asia minore.
g. m. cecchi, 1-1-313: e se e'sapesse ancor di certi sciamiti
gli àlbori di negro in piè, e alcuni rami degli àlbori...,
alcuni rami degli àlbori..., e buttavi su le foglie, e poi
, e buttavi su le foglie, e poi i frutti; e sopra le verdure
le foglie, e poi i frutti; e sopra le verdure butta alcuni fiori e
e sopra le verdure butta alcuni fiori e useletti. vasari, iv-28: questi festoni
di frutti, che circondano queste travi, e così quelli di fiori, mi piacciono
cornice ricca di fogliami, di fiori e di testine di diversi animali. alvaro,
un grazioso libretto recamato a fiori, e con fogli in bianco. manzoni, pr
broccato a fiori, con maniche separate e allacciate da bei nastri. verga, 2-215
per l'appartamento guardando le tante stupide e gentili cose che ricordano i giorni perduti
bottiglie di profumo, il vestito giallo e arancione, il vestito verde a fiori.
era... adomato di molti e gran vasi d'argento, con artifiziosissimi fiori
in cuffie, fiori d'ogni qualità e altri fornimenti e abbigliamenti per le donne
, fiori d'ogni qualità e altri fornimenti e abbigliamenti per le donne. serao,
educande con un lieve sussurro di piedi e di parole, e fra l'ultime
lieve sussurro di piedi e di parole, e fra l'ultime due la guida,
due la guida, con la gonna scolorita e il cappellino a fiori mesti. e
e il cappellino a fiori mesti. e. cecchi, 5-36: le compagnie
com'è costume, ornate di verde e di fiori: la maggior parte fiori artificiali
parte fiori artificiali, di forme portentose e aniline smaglianti. -giglio, stemma di
/ che morto no l'ha già corotto e pianto, / vegiendo l'alta fior
vegiendo l'alta fior senpre granata / e l'onorato antico uso romano / ca
63): se voi sete mo'privato e casso / della cittade nobile del fiore
cioè del fiore, riuscisse la maggiore chiesa e la più bella che si potesse allora
che si potesse allora inventare dall'industria e dal potere degli uomini. -archit
forma di fiore di certi capitelli (e, in partic., di quello corinzio
nello stile gotico, al sommo di cuspidi e frontoni. garzoni, 1-760: dipoi
la cimasa, il fiore, le volute e maggiori e minori. baldinucci, 61
, il fiore, le volute e maggiori e minori. baldinucci, 61: '
dante, par., 9-130: produce e spande [firenze] il maladetto fiore
maladetto fiore / c'ha disviate le pecore e li agni, / però che fatto
è da l'uno lato formato lo giglio e dall'altro santo ioanni batista.
alli italiani, spade, bastoni, coppe e dinari; ovvero appresso'francesi, cori
voi? questi son quori, / e quest'altri mattoni, e queste picche,
quori, / e quest'altri mattoni, e queste picche, / e questi altri
altri mattoni, e queste picche, / e questi altri son fiori. / fior
rima, che si costuma nelle veglie e ne'balli del contado, e comincia
veglie e ne'balli del contado, e comincia: 'voi siete un bel fiore';
tutti ardore / guardandolo, diceva, e insiem ridea: / tu sei, se
viola - assai carina siete, / e se vi s'ode a dire una parola
le stelle in mezzo al mare / e si spengono i canti entro il mio cuore
fior di ginestra, / dormon le fronde e tacciono le stelle; / vieni,
stelle; / vieni, amor mio, e fatti alla finestra. 8. per
. per estens. la parte più fine e pura di certe sostanze (farina,
farina, mettasi sopra di quella olio, e ponasi dell'incenso. lorenzo de'medici
che si cava, quando è spenta e riposata, nella sommità d'essa. diodati
dell'olio, tutto 'l fior del mosto e del frumento, delle lor primizie,
un taglier pose di rame, / e fresco miei sovresso, e la cipolla /
rame, / e fresco miei sovresso, e la cipolla / del largo bere irritatrice
cipolla / del largo bere irritatrice, e il fiore / di sacra polve cereal.
,... quanti tacchini, e che catasta di mascarponi e che lago
quanti tacchini, e che catasta di mascarponi e che lago di fior di latte densissimo
forteguerri, 5-68: poi uova, maccheroni e caci fiori. targioni tozzetti, 12-3-201
. formaggio. -la parte più pura e più trasparente del vino (vino o
fiore del vino del color di porpora chiaro e puro, il vino sarà netto e
e puro, il vino sarà netto e sincero; se abbacinato e scuro e
vino sarà netto e sincero; se abbacinato e scuro e appiccaticcio, sarà il contrario
e sincero; se abbacinato e scuro e appiccaticcio, sarà il contrario; e se
e appiccaticcio, sarà il contrario; e se il fior del vino sarà di
donna non è per virtù reverita; / e ciò si vede nel mondano errore /
n'hai saputo più di me, e che noi siamo a questo condutti,
musica, le feste, i giochi e l'altre condicioni piacevoli son quasi il
o aiutare il suo principe al bene e spaventarlo dal male, sia il vero frutto
abbiate mai avuto da me altro che fiori e venti di speranze e di desideri senza
altro che fiori e venti di speranze e di desideri senza mai cogliere fruto alcuno
cavalieri del mondo, dall'una parte e dall'altra. a. pucci,
, senza amor rimane, / e volge tutto in ghiaccio il primo
. m. adriani, ii-57: publio e quinto... la maggiore
... la maggiore e miglior fontana d'acque condussero a roma.
26-43: io ho veduto spiccar bolle e fontane d'acqua dolce in fondo
versando acque lustrali, / amaranti educavano e viole / su la funebre zolla
sprizzano ad ogni passo le limpide e perenni fontane. pascoli, 26
i-467: mormoravan con voci roche e lente / le fontane invisibili tra i pini
bibbia volgar., v-674: consiglio e insegnamento di prode uomo è fontana viva
. per antico era fontana viva di grano e di biade e d'ogni vittuaglia.
fontana viva di grano e di biade e d'ogni vittuaglia. b. davanzali,
ben conosciuti, come fontana viva di delizie e di sempre rifiorenti inquietudini.
la vite, il vendemiatore, lo strettoio e la fontana del vino. e.
strettoio e la fontana del vino. e. cecchi, 3-120: è come assistere
è come assistere a un lento sorgere e crollare d'immateriali architetture, a una musica
/ italica che siede tra rialto / e le fontane di brenta e di piava
tra rialto / e le fontane di brenta e di piava, / si leva un
piava, / si leva un colle, e non surge molt'alto, / là onde
ai fiumi / negar la vena antica e l'usate acque. vallisneri, iii-19:
spruzzo. -anche al figur. e. cecchi, 7-74: gli alberi intorno
7-74: gli alberi intorno si scomponevano e ricomponevano in grotte, fontane e cascate bianche
scomponevano e ricomponevano in grotte, fontane e cascate bianche e verdastre. baldini,
in grotte, fontane e cascate bianche e verdastre. baldini, i-171: allora si
questa muta sguinzagliata scomparire tra i pilastri e le fontane di terra e di fumo
i pilastri e le fontane di terra e di fumo che l'esplosioni levano al cielo
1-iii-770: i colpi nell'acqua suscitavano rigurgiti e getti, ogni tanto fontane.
loro: ululate meco, o amici, e piangete, e versate meco fontane e
meco, o amici, e piangete, e versate meco fontane e fiumi di lagrime
e piangete, e versate meco fontane e fiumi di lagrime. chiabrera,
56: occhi, voi sospirate, / e fontane di lagrime spargete, / e
e fontane di lagrime spargete, / e di me vi dolete, / che servi
. 2. impianto destinato alla raccolta e alla distribuzione di acqua, che può
: poggibonizzi fu il più bello castello e de'più forti d'italia...
più forti d'italia..., e era con belle mura e torri, e
.., e era con belle mura e torri, e con molte belle chiese
e era con belle mura e torri, e con molte belle chiese, e pieve
, e con molte belle chiese, e pieve, e ricca badia, e con
con molte belle chiese, e pieve, e ricca badia, e con bellissime fontane
, e pieve, e ricca badia, e con bellissime fontane di marmo. boccaccio
sono di diverse sorti quelle che hanno fatto e 'l fanno tuttavia i moderni. a
i signori hanno per usanza di cavalcare e pigliare la sera il fresco, quando
roma si stanno per le fresche vigne e per le posticcie fontane a ricriarsi.
parte, / di lavor sì stupendo e sì sottile / che ben si scorge che
non mancano fontane publiche per le piazze e per tutti gli altri luoghi commodi della
vedesi... una fontana di marmo e una bella statua di bronzo, dirizzata
cessar dentro quell'acque / la speme e il dolor mio. verga, 3-21:
scienzia [eloquenza] questo libro è lumiera e fontana. guittone, 191-6: luce
guittone, 191-6: luce del mondo e speziai larga vina [amistà],
bene onni fontana, / pane de vita e de dolzor cocina, / dovina grazia
la fontana di mia vita / allontanarne, e cercar terre e mari, / non
vita / allontanarne, e cercar terre e mari, / non mio voler ma mia
... fue fontana di cavalleria e di cortesia. g. quirini, ix-12
sospir mi fa fontana, / mi squatra e rode il cor cun ambidue / quei
la donna] una fontana d'inganni e di tradimenti. alfieri, 8-57: chi
; il vostro ingegno è ammirabile, e il vostro core è una inesauribile fontana di
concordia sola la fontana, il riposo e la salute della città esser collocata.
gente cristiana, / ch'è sconoscente e villana, / gustar de te [vergine
meridiana face / di caritate, e giuso, intra i mortali, / se'
l'anima procede dalla divina fontana, e fatela mutabile e convertibile, poich'è
procede dalla divina fontana, e fatela mutabile e convertibile, poich'è diminuita,.
ebreo, 156: il sommo e perfetto dio... è la fontana
la fontana da la quale ogni essere e ben loro deriva. b. croce,
: si purga [lo spirito] e diventa degno di salire al cielo, sommergendosi
chiaro davanzati, xxv-2: ahi dolze e gaia terra fiorentina, / fontana di
terra fiorentina, / fontana di valore e di piagenza, / fior de l'altre
giordano, 1-47: il corpo suo e fossa pareano una fontana d'odore.
nella fontana de'tradimenti, nella romagna e nella marca, ci occorre gentile da
rinfresca gli occhi come una fontana d'ombra e di silenzio musicale. 4
. il deposito sotterraneo di magma incandescente e di gas che fu considerato causa delle
sfavillanti ardori / la voragine cupa avvampa e fuma. /... / da
effetto di un copioso getto di faville (e in marina è impiegato come fuoco di
bianca, rossa o verde molto viva e di una certa durata). de
dolce, di pasta, ecc. (e costituisce l'operazione preliminare che precede
sopra a fiesole acque di fontane finissime e sane. firenzuola, 253: avendo
un medico dotto, amorevole, discreto e uomo da bene, gli paragonava all'acque
bocchelli, 3-56: bevevano rhum delle isole e aguardiente, come acqua di fontana.
giardino, sotto rami / di lacca e frutti d'oro, tra le palme /
d'oro, tra le palme / erette e aperte a fiore e gli eucalipti /
palme / erette e aperte a fiore e gli eucalipti / ricadenti a pennacchio di fontana
i miei fiumi. c. e. gadda, 6-209: gli occhioni dell'
lagrime a fontana. paolieri, 163: e la povera ade- lona risate! risate
la paura, con la bocca spalancata e con la lingua giù ciondoloni fino al mento
dì che si lavò le mane; / e da quel giorno in poi / non
: le ragazze piangevano come due fontane e lucrezia pareva avesse perduto il suo secondo padre
nel mezzo una sua fontanétta; / e faccia mille rami e fiumi- celli,
sua fontanétta; / e faccia mille rami e fiumi- celli, / ferendo per giardin
fiumi- celli, / ferendo per giardin e praticelli / e rinfrescando la minuta erbetta
, / ferendo per giardin e praticelli / e rinfrescando la minuta erbetta.
per il passaggio] tra'mucchi di spazzatura e il copioso rigagnolo d'una fontanina di
oggi sento nuovamente la mia milza boccheggiare e i profluvi di bile farmi fontanina nello
carducci, iii-19-97: la traduzione dell'eneide e il commento che il prati voleva fare
della quantità, gli spacchi della dizione e i fontanacci del neologismo, passeggia con
di fontanaccio di terra, fumo, sassi e schegge, aprì il suolo a non
attra versano il corpo (e costituisce un gravissimo pericolo per la
soprassuoli sugli argini, contenere straripamenti e domare fontanazzi pericolosi, e che
straripamenti e domare fontanazzi pericolosi, e che le golene erano invase.
. fontanèlla, sf. ant. e letter. piccola fonte, piccola sorgente
, iv-84 (48-1): ciascuna fresca e dolce fontanella / prende in liscian sua
fontanella / prende in liscian sua chiarezza e vertute, / bernardo amico mio,
colto quel campo che mostri assai gigli e viole e fontanelle chiarissime; o quell'
quel campo che mostri assai gigli e viole e fontanelle chiarissime; o quell'altro ove
altro ove ondeggiasse un mare di spiche e le viti si curvassero sotto i grappi?
sotto i grappi? -per simil. e al figur. lalli, 6-45:
ghisa, che viene collocata in strade e piazze e da cui sgorga con flusso
che viene collocata in strade e piazze e da cui sgorga con flusso continuo (
ghisa, una bambina stava prendendo acqua e riparava sé e il secchio con un
bambina stava prendendo acqua e riparava sé e il secchio con un grosso ombrello.
99: chi è difettoso di fianco e chi di altro male, e per liberarsi
di fianco e chi di altro male, e per liberarsi sono soggetti a continue pillole
per liberarsi sono soggetti a continue pillole e fontanelle e medicine. g. del
sono soggetti a continue pillole e fontanelle e medicine. g. del papa,
, pepe, galbano, oppoponaco caldo, e queste cose poni alla fontanella del collo
punto di unione fra l'osso frontale e i due parietali (si ossifica nel primo
punto di unione fra l'osso occipitale e i parietali (si ossifica nei primi giorni
per ventosità generata ne'lor ventri: e cognosconsi in ciò, che se con
dietro, suona come un tamburo, e paiono enfiati nel volto, e sono di
, e paiono enfiati nel volto, e sono di dolor tormentati. 6.
giucando tu con loro lasciati vincere, e insegna tutto quello si vince s'offerisca all'
. locuz. -a fontanella: con continuità e abbondanza. carducci, iii-24-412:
fontana. fontanèlle), agg. e sm. varietà di fichi che al
. chi custodiva le pubbliche fontane e ne curava la manutenzione; chi era
artifiziosi ordigni i fontanieri fanno mutar foggia e scherzi agli spilli dell'acque. l
quell'altra agli uccelletti,... e sa di più che se gira più la
fil dell'acqua / per le piante e per gli orti. algarotti, 2-114:
monti, 21-337: per l'orto e pe'filari / di liete
l'industre fontanier diverte in largo / e sottil velo argentea polla. 2
2. chi è addetto alla manutenzione e alla sorveglianza degli impianti per l'erogazione
impianti per l'erogazione dell'acqua potabile e mette in funzione o ripara impianti pubblici
la cannella. baldini, 3-242: e guardie di città, scopini, fontanieri,
alte piagge / alle corde lusinghiere / e le ninfe erme e selvagge / e le
corde lusinghiere / e le ninfe erme e selvagge / e le ninfe fontaniere.
/ e le ninfe erme e selvagge / e le ninfe fontaniere. marino, 5-52
. marino, 5-52: le ninfe fontaniere e le montane, / ne la stagion
. / gli componeano in mille forme e strane / su la vedova fronte ombrosa
a i magri agnelli / non versan cristallina e limpid'onda. = deriv.
le prese acque fontanili de l'apennino e da torrenti accresciute discarca nel re dei
cfr. l'ant. fr. fontenil e il provenz. fontanil).
affiora più a valle da terreni fini e impermeabili formando pozze di varia grandezza.
delle colline o altro terreno elevato. e in questo caso chiamanla anche « fonte
anche « fonte » o « fontana » e « fontanile ». cattaneo, ii-2-298
sperdano in botri, obbediscono all'unico e capriccioso richiamo del fiume. piovene,
, 16-81: quel visibilio di fossatelli e fontanili che si diramano per tutta la
si diramano per tutta la nostra pianura e sono la forza e la meraviglia del
tutta la nostra pianura e sono la forza e la meraviglia del nostro paesaggio.
tana (campagna romana). e. cecchi, 5-229: la strada si
vestite, lievi di vestigia, e snelle, / apparenti, nascose, canaliere
con pane saltanti / per le montagne e risuonanti evoè. foscolo, xvi-156
cattiva a tutti in pavia, e cattivissima per me nemico del vino, e
e cattivissima per me nemico del vino, e voluttuoso sa cerdote delle ninfe
di cotanti iddìi... cittadini e forestieri, celesti, terrestri, infernali,
.. roma non dovette essere afflitta e tribolata di tante afflizioni e pistolenzie.
essere afflitta e tribolata di tante afflizioni e pistolenzie. = voce dotta, dal
ch'è vie più bello così rozzo e naturale, che non quegli altri più bassi
fantastica di san pietro,... e sentendomi spruzzare in viso l'acqua dei
entro i silenzi / di perenni verzure, e i rubicondi / pomari, e
e i rubicondi / pomari, e gli orti fontanosi. = deriv
fónte, sf. (ant. e letter., sm.). vena
terreno; sorgente. -anche per simil. e al figur. guittone,
colle penne lo fuggevole cavallo pegaso, e la fonte nata del sangue della madre
/ ogni spenta facella / accende, e spegne qual trovasse accesa. pulci,
, 37-14: molte, lasciando l'ago e 'l panno, / son con le
/ al fonte d'aganippe andate, e vanno. michelangelo, i-23: ben doverrieno
, 8-2-222: quinci vedi stagnar paludi e laghi, / e sorger mormorando i
quinci vedi stagnar paludi e laghi, / e sorger mormorando i chiari fonti. c
fonte, che di giorno è freddo e di notte è caldo. cadetti, 59
: tornar limpide tutte le fonti: / e il cherubino, che guarda quel loco
833: salve, umbria verde, e tu del puro fonte / nume clitumno!
sento in cuor l'antica / patria e aleggiarmi su l'accesa fronte / gl'itali
limpido, / degno di ambrosio vino e di fiorei / serti, io darò
campane, fonti, / fa concerto e preghiera. comisso, 12-127: pernottai presso
, 12-127: pernottai presso un lago e poi m'addentrai ancora fino a un paese
del bosco, attraversava le fratte di rovi e l'intrico della vegetazione del sottobosco.
rodano agghiaccierà nella sua foce, / e il ren si asconderà nel proprio fonte.
detti de'filosofi che fuoro davanti lui e dalla viva fonte del suo ingegno [cicerone
buona ricchezza a li veri poveri, e sono quasi fonte vivo, de la
se'el primo disio / tu vivo fonte e fiume / tu dell'anime sante disidero
a nostro modo [il corpo]; e camminare a uso di assetato cervio verso
1- 46: cercò di refrigerio e di riposo / a l'arse labbia,
labbia, al travagliato fianco, / e trasse ove invitollo al rezzo estivo /
rupe amante / è di lei fatta, e quella fonte viva / è di pianto
. -acqua di fonte: acqua pura e fresca. storia dei santi barlaam e
e fresca. storia dei santi barlaam e giosafatte, 120: ebbero...
dattari, che aveva trovati nel diserto, e altre erbe salvatiche, ed acqua di
di lacrime, di pianto: copioso e irrefrenabile flusso di lacrime, pianto dirotto
chi darà acqua al mio capo, e una fonte di lacrime alli miei occhi?
peni. ariosto, 1-48: s'affligge e duole, / e fa degli occhi
: s'affligge e duole, / e fa degli occhi suoi tepida fonte. rota
rota, 1-1-144: io l'una e l'altra man gelata e bianca / baciava
l'una e l'altra man gelata e bianca / baciava intanto, e baciando
man gelata e bianca / baciava intanto, e baciando bagnava or questa, or quella
ognor ti fu, / di stranieri e crudi amanti / cavea posta in servitù.
amare lagrime mentr'io ti scriveva; e adesso... ahi la fonte del
, / esce dal chiuso ovile, e di lontano / ei riconosce la materna
ei riconosce la materna voce, / e ricercando del suo propio latte / i dolci
mal nate fonti / che di solfo e d'impura / fiamma e di nebbia oscura
che di solfo e d'impura / fiamma e di nebbia oscura / scendon l'italia
. / per mille fonti, credo, e più si bagna, / tra garda
più si bagna, / tra garda e val camonica e pennino / dell'acqua che
, / tra garda e val camonica e pennino / dell'acqua che nel detto
a quel ch'accese amor tra l'orno e 'l fonte. libro di sydrac,
come una fonte piena di pesci, e allora viene l'uomo, e spande di
, e allora viene l'uomo, e spande di quella fonte, a poco
tanto che tutta l'acqua è perduta, e gli pesci si truovano sopra terra,
gli pesci si truovano sopra terra, e conviene loro morire. a. pucci,
ponte, / che il ponte ruppe e cadde a mano a mano, / ed
in frotta van notando / drento al vivente e tenero cristallo, / e spesso intorno
al vivente e tenero cristallo, / e spesso intorno al fonte roteando. chiabrera,
salso fonte / più giorni in qua e in là le orribili ossa: / alfin
icario fonte / isola, a'venti e all'acque obbediente, / lei ricettò.
. villani, i-5-124: cento e cento garzon, tutti gentili / ministrano
tutti gentili / ministrano al convito agili e snelli; / dànno il fonte a le
man, dànno i mantili / canuti e molli e con tonduti velli.
dànno i mantili / canuti e molli e con tonduti velli. 3.
d'acqua prodotto artificialmente; fontana (e la sua struttura architettonica). -
inghilfredi, 380: stringe lo core e gronda / lo viso di condutto /
prato era una fonte di marmo bianchissimo e con maravigliosi intagli. beicari, 1-34
ponte a piè de la colonna, e non quello de la fonte. non la
? è lo abeveratoio de'cavalli, e dove si lava e'panni. vasari,
per attinger tacque / gian nude il piede e il crin incolte e sozze. a
nude il piede e il crin incolte e sozze. a. verri, i-233:
fuor compiute / al sacro fonte intra lui e la fede, / u'si dotar
mutua salute. storia dei santi barlaam e giosafatte, 103: quando ebbe fatte fare
sbattezzarmi, dove fui, in maladetta ora e punto e fato et agurio, indegnamente
dove fui, in maladetta ora e punto e fato et agurio, indegnamente battezzato;
, 11 -7: o divo, e te che della diva fronte / la monda
del battesmo sia amministrato da sacerdoti periti e idonei nelle chiese matrici solamente, nelle
si fece la benedizione del fonte, e poscia fu amministrato il battesimo ai sette neofiti
considerato come origine, principio, causa e da cui fluiscono copiosamente virtù, valore
guittone, i-29-20: da fonte di pietate e liberalitate, alquanti beni permagnon verdi e
e liberalitate, alquanti beni permagnon verdi e fruttificano onni tenpo. compagni, 1-3
ma egli è come fonte di peccato e di merito. capellano volgar.,
molto m'allegro se sono a voi fonte e cagione di ben fare. giov.
cittadini, con un fonte di umiltà e di eloquenza a spegnere si metteva gli ardenti
spegnere si metteva gli ardenti crucci, e l'uno dall'altro levò. leonardo,
dentro arse, / poi ch'amo e seguo chi mi fugge ed odia. della
il quale è stato fonte, origine e principio d'ogni garbuglio e d'ogni
, origine e principio d'ogni garbuglio e d'ogni male. tasso, aminta,
11-34: esca dolce de l'occhio e dolce rete / del cor, che dolcemente
altrui può trar la sete, / e sol rendere amabile il martire. gemelli,
è [l'amor proprio] tunica fonte e la radice di tutti i mali.
come nel fonte d'ogni eloquenza, e nel circolo di tutte le dottrine,
la fantasia il fonte più fecondo della maraviglia e del bello poetico. alfieri, 8-359
monti, x-3-402: libertà, principio e fonte / del coraggio e dell'onor.
libertà, principio e fonte / del coraggio e dell'onor. foscolo, 409:
/ ti collocò sul monte, / e ne'tuoi labbri il fonte / della parola
piacer, le pene / maggiori sempre, e non più dato il bene. cattaneo
la scuola è fonte principale d'ogni corruzione e male- fizio. rebora, 24:
fa ruscello. jovine, 2-103: virtù e difetti che, a detta degli anziani
prendere il comando degli interessi della famiglia e riccardo la fonte di nuove avventure.
invitto / il castel virginal, né intatta e pura / la
nera in firenze, andò a roma: e domandando danari al papa, gli rispose
, ix-249: or pensa la grandigia e 'l gran valore / ove son poi saliti
son poi saliti i fiorentini, / e la ubertosa fonte de'fiorini / che surge
, le indulgenze, le dispense, e la collazione de'benefici, non si
ridotti intorno al fatto di comandare, e quindi di partecipare all'unica fonte di ricchezza
altre fonti v'à, che guariscono e saldano le ferite. mamiani, 1-7:
vi cercano una fonte di temporale dominazione e aspirano a regia sovranità, ovvero l'
a regia sovranità, ovvero l'occupano e l'esercitano. -fonte di vita
7. persona dotata di straordinarie e copiose virtù o capacità. monte
capacità. monte, ii-400: senno e valore in voi tutto giace, / e
e valore in voi tutto giace, / e lo fin pregio messo v'ha corona
lieri, 19-6: garzon di tempo e di savere antico, / fui già
troia fue fonte di costumi, di scienzie e di cavallerie. dante, inf.
, 1-79: or se'tu quel virgilio e quella fonte / che spandi di parlar
/ che di prodezza è sommo fiume e fonte. bisticci, 3-105: era una
] la fonte da cui scaturivano la politica e la storia, la filosofia, la
è l'origine prima di tutte le cose e assomma in sé tutte le virtù (
assomma in sé tutte le virtù (e in quest'ultimo senso può anche riferirsi
ultimo senso può anche riferirsi alla vergine e ai santi). laude cortonesi,
partoristi il fonte di pietate, / e di giustizia il sol. bianco da siena
/ a te fonte di vita, / e più da te non mi dipartirò. ugo
cavallereschi, 130: il tuo fonte e vaso d'elezione / dice che sempre si
che sempre si de'star parato / e riposar con dio l'animo in pace,
egli è di giustizia la fonte / e quanto egli ama i suoi servi fedeli.
ond'ogni bene a noi si sparge e spande. segneri, iii-3-91: eccovi gli
magioni eteree / sgorga ima fonte, e scende, / e nel borron de'
sgorga ima fonte, e scende, / e nel borron de'triboli / vivida si
/ nas- seno con tante pene stenti e duoli. caro, 8-214: così
così d'un fonte lo tuo sangue e 'l mio / traggon principio. guarini
. verri, i-135: or dunque e nella vera e nella erronea filosofia,
i-135: or dunque e nella vera e nella erronea filosofia,...
. giovanni crisostomo volgar., 2-79: e se ogni die questi cotali umori non
per li detti soperchi de'cibi nutricati e ristorati, secondo che dalla fonte del
si può credere che da fonti salivali e dalle glandole sparse per la trachea.
trachea... vada piovendo materia acre e serosa, che, distillando ne'polmoni
produzione (di una merce). e. cecchi, 3-187: pur cercando di
fonte, fontico, erario, gemma e diadema di quel regno,...
, che già fu l'albergo / e 'l nido universal d'ogni buontade, /
ogni buontade, / di virtù tempio e fonte d'ogni bene. 9.
nel quale sono stati molti soldani; e nel tempo che pirramo e tisbe cambiarono
molti soldani; e nel tempo che pirramo e tisbe cambiarono el colore del bel frutto
tradizione da cui si traggono notizie dirette e di prima mano concernenti determinati argomenti.
compreso tutto quello che circa le quistioni e circa i fonti della materia in qualunque
più diligenti di ricorrere affi fonti ebrei e greci. buonafede, 1-ii-143: s'immerse
profondo studio della scrittura ne'fonti ebraici e greci. monti, x-2-434: i fonti
, da cui fu tolta quella appellazione e quella mitologia, sono aperti ad ogni
poemi d'omero furono i primi, e, per lunghissimo tempo, i soli fonti
cronologi, epigrafisti, archeologi, topografi e geografi... ordinarono nel secolo decimo-
ordinarono nel secolo decimo- settimo le prime e colossali raccolte critiche di fonti per la
, ii-83: erudizione un po'farraginosa e superficiale, attinta meglio che alle sincere
anziani, agli umori della fantasia popolare, e ne aveva tratto buon frutto.
fonti de'quali tu spesso bei, e conforti l'anima tua. tomitano, 24
, 24: la filosofìa quasi universalissimo e abbondevolissimo fonte, molti rivi e infiniti
universalissimo e abbondevolissimo fonte, molti rivi e infiniti canali, è negli animi nostri de
è negli animi nostri de gli alti e generosi concetti dispensatrice. muratori, 5-iii-106:
. gozzi, i-30: entrarono ne'collegi e furono in tempo di poter bere a
pochissimi possono vendicare la loro fama, e se tutti corrono a dissetarsi ne'
tutte le cose essere d'altrui, e solamente di noi essere il tempo?
la dimanda dialettica..., e, dopo lui, ne fece marco tullio
da quel fonte. baldi, i-65: e chi non sa che non per altro
altro crebbe / del latin poetar la gloria e 'l vanto / se non perché di
voce il canto / a seguir prese e greca fonte ebbe? marino, vii-112:
quali lo aveva attinto il maestro, e viaggiarono per tutta italia. tenca, 1-249
tutti quegli avanzi di barbara mitologia, e chiude per sempre la fonte di quelle
, presupposto fondamentale su cui si basa e su cui si sviluppa una determinata dottrina
, i-115: queste leggi sono fonte e origine d'ogni publica e privata ragione,
sono fonte e origine d'ogni publica e privata ragione, in questo grandissimo volume
pittura della statuaria, pur l'una e l'altra da un medesimo fonte;
è la contrarietà de'moti loro in su e in giù. muratori, 7-iii-117:
fonti onde quelle attinsero la loro religione e culto. genovesi, 1-83: i
. cadevano dal materno fonte latino, e più dotta e più nobile rendevano la favella
materno fonte latino, e più dotta e più nobile rendevano la favella. cuoco
in verità i dialetti particolari sono scarso sussidio e fonte al linguaggio poetico, e all'
sussidio e fonte al linguaggio poetico, e all'eleganza qualunque. de sanctis,
a cui si attingono le notizie dirette e precise riguardanti un certo fatto (nel
capriata, 1-8: da questo fonte e per questo introito n'è avenuto che
avenuto che 'l mondo se n'è entrato e posto in labirinto quasi inestricabile intorno alli
intorno alli precetti di quest'arte, e sono state dette cose (al parer mio
(456): più tardi, quelle e altre voci si sparsero anche nel territorio
si sparsero anche nel territorio di lecco, e vennero per conseguenza agli orecchi d'agnese
, per arrivare alla fonte di questa e di quella, ma non riusciva mai
: un'altra lettera gli fu scritta, e lo so da buona fonte, perché
fonte, perché gliela scrissi io proprio, e la messi alla posta. carducci,
rimedi cioè dalla chirurgia, dalla spezieria e dalla regola
: vi troverete pieno d'umori acri e mordaci, i quali vi faranno pullulare una
delle mediche vene, chirurgici, farmaceutici e dietetici, non basteranno a levarla.
io bando ai due fonti medici farmaceutico e chirurgico, ogni mia speranza ripongo nel
ogni mia speranza ripongo nel terzo, e per avventura nel massimo e più efficace
terzo, e per avventura nel massimo e più efficace fonte della medicina, che appellasi
o l'estinguersi di norme giuridiche (e sono detti fonti di produzione giuridica,
fonti sulla produzione giuridica; gli uni e le altre sono denominati fonti del diritto
consuetudini, ecc.) da cui risultano e attraverso cui possono essere conosciute le norme
cui ha origine l'obbligo del debitore e il diritto del creditore (e può
debitore e il diritto del creditore (e può essere volontaria o legale).
-fonte dell * imposta: la ricchezza (e può essere il reddito o il patrimonio
profondo per le persone che vogliano sedere e trovarvi riparo dal mare...
. mi pare una enciclopedia del pensiero e del sentimento leopardiano, da fonte,
da fonte, condotta con metodo esatto e fedele, molto buona e utile.
metodo esatto e fedele, molto buona e utile. -dal fonte alla foce
dal fonte alla foce... / e chi è dunque? chi? guardalo!
esso l'addomandava, prestamente il fecero: e giannotto il levò dal sacro fonte e
e giannotto il levò dal sacro fonte e nominollo giovanni. storia dei santi barlaam
nominollo giovanni. storia dei santi barlaam e giosafatte, 106: giosafatte levò il
giosafatte levò il padre di fonti, e fu suo figliuolo carnale e suo padre
di fonti, e fu suo figliuolo carnale e suo padre spirituale. leggenda aurea vólgar
: ricevè da eusebio papa il battesimo e il nome: nel quale battesimo furono
all'arte del non fare, / e in quest'arte sei vecchio e ti conosco
/ e in quest'arte sei vecchio e ti conosco; / e sarebbe,
arte sei vecchio e ti conosco; / e sarebbe, il volertela insegnare, /
volertela insegnare, / portar acqua alla fonte e legne al bosco. 17
sedendo sul margine d'una fonticèlla erbosetta e fresca. marino, 3-107: 1'men
/ in riva a l'onda lucida e tranquilla, / ch'una bolla vivente aperta
esso / di cavernosa pomice distilla, / e forma un fon- ticel, ch'a
fonticel di linfa cristallina / venia serpendo e zampillando abbasso. bocchelli, 9-218:
abbasso. bocchelli, 9-218: umile e soave fonticèlla che spiccia solitaria fra i
, ii-241: i fontini si votavano; e, dentro la mota e le alghe
votavano; e, dentro la mota e le alghe, restavano le rane che invece
prodotto in forme cilindriche a scalzo basso e stagionato 405 mesi; ha pochi occhi
pochi occhi, il sapore è dolce e delicato; è un prodotto tipico della
un prodotto tipico della valle d'aosta e della val d'ossola ed è
dissimile al groviera ma alquanto più molle e grasso. = voce piemontese,
battesimale). nardi, 353: e un altro portico dalla porta fontinale ne
13 ottobre ornando con corone i pozzi e gettando fiori nelle fontane. tramater
nel fango del fontone. c. e. gadda, 9-312: a piè della
fra terra in la adriana foppa / e il mar tranquillo e eolo senza sdegnio /
adriana foppa / e il mar tranquillo e eolo senza sdegnio / la prora del
naviglio non ontoppa: / lassa la marcha e puglia a la man destra / illirico
puglia a la man destra / illirico e dalmazia a la sinestra. = voce
= acer, di foppa. fòr e fora, v. fuori. forabigliétti
= comp. dall'imp. di forare e biglietto (v.).
due specie di uccelli, lo stiaccino e la sterpazzola. 2. figur
impiccione. caro, 6-8: e dice il vero che apollo vede i segreti
, 21-n: sentendoti chiamare il forabosco / e 'l fora, io mi pensai tu
tutto. 3. agg. e sm. spiritello abitatore dei boschi.
4-146: gli spiriti sono di più varie e diverse spezie, come ignei, aerei
aurei, argentei, folletti, foraboschi e forasiepi, amabili, dilettevoli, sociali,
, amabili, dilettevoli, sociali, e vattene là. = comp.
= comp. dall'imp. di forare e da bosco (v.), per
. { foracchio). praticare numerosi e piccoli buchi; trapassare, sfondare, colpire
, 7-117: già foracchiar la pancia e le budella, / del poveretto cervo
: picchiandogli il collo con certi sassi, e con le loro frecce foracchiandogli il viso
con le loro frecce foracchiandogli il viso e le guance, [i barbari] dicevano
dante, inf., 19-42: volgemmo e discendemmo a mano stanca / là giù
stanca / là giù nel fondo foracchiato e arto. buti, 1-499: '
'foracchiato ed arto ', cioè stretto e pieno di fori. leggenda aurea volgar
uno vestimento di panno lino tutto stracciato e foracchiato. criburnio, 74: per la
una mano l'estremità inferiore foracchiata, e reggerne coll'altra mano l'orlo superiore.
, lamiere divelte dagli appostamenti, borracce e schegge di granate. foracchiatura,
insieme di fori per lo più piccoli e molto vicini l'uno all'altro.
a sciami, formarono un nimbo rossigno e d'oro alla fronte del pallido autunno,
fronte del pallido autunno, i pettirossi e i luì; i forafratte e gli steliini
pettirossi e i luì; i forafratte e gli steliini che hanno gli occhi di
steliini che hanno gli occhi di corallo e una corona d'oro sul capo e le
corallo e una corona d'oro sul capo e le mattine sonnacchiose e gli interminati crepuscoli
oro sul capo e le mattine sonnacchiose e gli interminati crepuscoli furon pieni del loro
= comp. dall'imp. di forare e da fratta (v.).
ornamento sulla spalla delle divise militari (e in partic. della truppa a cavallo
da parata di bande musicali. e. cecchi, 6-310: capotamburi o trombetti
potrebbe moltiplicare il raccolto delle erbe foraggere e sviluppare così enormemente l'industria zootecnica.
foraggiata, sm. chi sorveglia, cura e governa il bestiame (in partic.
(in partic.: quello bovino) e dirige la stalla. =
foraggiaménto, sm. la ricerca e la provvista di foraggio e di vettovaglie
la ricerca e la provvista di foraggio e di vettovaglie. -al figur.:
percorrere la campagna alla ricerca di foraggio e vettovagliamenti per cavalli e bestie da soma
ricerca di foraggio e vettovagliamenti per cavalli e bestie da soma (con partic. riferimento
la nostra [armata] marcia, e si reca in nuovo campo, vedreste come
stacchi un drappello di soldati per foraggiare e trovare paglia, legna e altro. botta
per foraggiare e trovare paglia, legna e altro. botta, 5-130: il capitano
a foraggiare. -per simil. e al figur. oriani, x-20-72:
noi si sciamava allegramente, volando qua e là per l'italia a foraggiare per
in cui già mancavami la prebenda, e m'aggirai per la città con disegno
. salvini, 22-287: son nimici e contrari, quei che sopra / l'altrui
parte dei banditi era dispersa a foraggiare e a commettere certe altre taccherelle. bocchelli,
, 1-i-542: gruppi di volontari, e non dei migliori, presero a uscire
: odo... un ronzìo cupo e lieto. sono api intorno ai gialli
il foraggiare, il corso a'viveri e lo avanzarsi ad altre imprese. carducci
carducci, iii-25-380: l'imitare dal greco e dal latino- fu nel rinascimento e nelle
greco e dal latino- fu nel rinascimento e nelle letterature che ne procede- rono.
fu per altro verso dimostrazione di nobiltà e di forza il foraggiare predando su quel
allargar le borse per mettere in piedi e foraggiare le squadracce di picchiatori e oliatori
piedi e foraggiare le squadracce di picchiatori e oliatori in camicia nera. =
, dal fr. ant. feurre (e fuerre), nel senso di 'strame
, si riuniscono cioè i generi foraggiati e se ne fa tra i corpi la
sul serio, incontrando la ballerina rivestita e foraggiata da lui, a braccetto per
altro! foraggiatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
guisa di saccomanni i più valorosi pedoni e gli mandò avanti con le some cariche
: lo spazio intergiacente fra 'l ponte e la città era occupato da due linee
città era occupato da due linee avanzate e fiancheggiate da due ricetti per levare il
ricetti per levare il terreno alle sortite e ai foraggieri. montecuccoli, i-153
: le più volte non erano che foraggieri e saccheggiatori sbandati, che se n'andavano
non è maraviglia perché gran moltitudine stieno e passino lungamente per li deserti senza trovare
, che i cavalli si nutricano coll'erbe e col fieno. g. bentivoglio,
per ogni via d'impedirgli i foraggi e le vettovaglie. montecuccoli, 183:
poco fertile onde bisogna condurre li viveri e fieno e foraggi per l'esercito seco
onde bisogna condurre li viveri e fieno e foraggi per l'esercito seco. lastri
, iii-3-268: trovò acqua in abbondanza e foraggi pei cammelli e pei cavalli.
acqua in abbondanza e foraggi pei cammelli e pei cavalli. nievo, 1-303:
la raccolta del frumento fu discreta, e buona quella del granoturco e dei foraggi.
discreta, e buona quella del granoturco e dei foraggi. cassola, 4-235:
avvocati principi son £i buon appetito, e il foraggio, almeno a qualche giornale,
riportare i testi del processo sia esatto, e sia non sfavorevole nei commenti, bisogna
detto per vettovaglia, sì per l'uomo e sì per gli animali domestici, specialmente
l'adopera se non parlando di cavalli, e significa fieno. -andare per
, uscire al foraggio: procurarsi vettovaglie e foraggiamento. g. villani,
avean lungh'essa [la corrente] terre e castella, onde uscivano per foraggio a
fuor della sotterranea loro caverna, su e giù per un'angustissimo calle, [
non son d'alcun vantaggio, / e di poeti questa turba folta / in van
= comp. dall'imp. di forare e macchia (v.). il termine
: menommi all'uscio del cammino; e vidi, ed ecco che v'era
, già da tutti i forami biancheggia e rosseggia l'ardore. già il metallo si
a muovere. il fuoco cresce, e non basta. -figur.
, 212: gli dei per vedere, e non esser visti, s'affacciano a
sopra lo stretto ovvero forame dell'aspido e nella caverna del regolo. palladio volgar
loro [delle talpe] di rubrica e cocomeri agresti. spallanzani, 4-iii-441:
forame ei corre [il topo], e il trova / (ahi scoperta fatai!
visti in molti luoghi assai, / e servon tutti quanti per fame ami. panigarola
la... umanità è aperta e confitta e chiavellata in croce, sì che
.. umanità è aperta e confitta e chiavellata in croce, sì che per li
forami del corpo di cristo crocifisso esce e versa il sangue sopra di noi.
da tutta quanta la cute della coscia, e gamba destra, senza segno visibile di
fra giordano, 3-18: lo 'ntendimento e la volontà,... come
la bocca, è cosa che pur riceve e mette dentro: e tutti gli altri
che pur riceve e mette dentro: e tutti gli altri forami del corpo pur tolgono
tutti gli altri forami del corpo pur tolgono e gettano fuori; ma la bocca pur
orecchi, lo naso, la bocca e gli altri forami del corpo. mauro,
, xxvi- 1-185: datemi aita, e d'ambi duo i forami / siatemi
iv-166: si fa un collirio con sale e mele bollito insieme, liquido e sottile
sale e mele bollito insieme, liquido e sottile, et se li sospigne con
forami dei meati dell'orma, e così s'aiuterà a mandar fuori l'urina
troppo angusto overo ostruito da materia crassa e tartarea. spallanzani, 4-v-117: mi
è un forame negli orecchi degli uomini e c'è di là dal forame un laberinto
setto che divide i due atri cardiaci (e costituisce una malformazione congenita del cuore)
: apertura esistente fra la vena cava e la vena polmonare del feto che permette
uniti questi due tronchi della vena cava e dell'arteria venosa, vi è il
pel forame ovale nell'arteria venosa, e da essa arteria venosa passa nel sinistro ventricolo
adunque a teologia scolastica, a paragrafi e a medicina vieta e rancida, quale
, a paragrafi e a medicina vieta e rancida, quale appunto sta scritta ne'
/ ché messer paris, l'alciato e il muzio / li ha tutti nel
cervello. carducci, 165: o arcadi e romantici fratelli / ne la castroneria che
per dio, la trista bega, / e sturate il forame de'cervelli.
reti del diavolo, cioè ne'piati e nelle questioni e nelle bisogne di forame
diavolo, cioè ne'piati e nelle questioni e nelle bisogne di forame. burchiello,
acciocché muoi, / togli calcina viva e verderame / per la tua bocca, e
e verderame / per la tua bocca, e turati el forame. aretino, 8-176
quattrini nel forame del suo asino, e menollo a siena, e lo fece comperare
suo asino, e menollo a siena, e lo fece comperare a due mercatanti cento
è quattro dita largo..., e gne ne ha date tante e tante
, e gne ne ha date tante e tante che il povero carlo, che ha
era angustiato dalla novità della cosa, e, scarso di partiti, fluttuava come
lettere che gli scriveva quel forame, e molte sue risposte. 4.
ancor, bevo, dormo, leggo e scrivo, / e voi ho nel forame
dormo, leggo e scrivo, / e voi ho nel forame, / sendo rotto
d'aver fatto qualche guadagno a spese e dispetto nostro, e non l'ha
guadagno a spese e dispetto nostro, e non l'ha fatto, diciamo: «
5. prov. -chi tiene cavallo e non ha strame, in capo all'
proverbi toscani, 108: chi tien cavallo e non ha strame, in capo all'
. persona da poco, presuntuosa e saccente. p. fortini,
: che venga il gavocciolo a tacito e quanti è de'sua, che se non
. varchi, v-58: questi tali foramelli e tignosuzzi, che vogliono contrapporsi a ognuno
che nasce nel foraménto del nerbo dell'uno e de l'altro [occhio],
. redi, 16-iii-241: molti minutissimi e quasi invisibili forametti son disseminati per tutta
figur. persona da poco, presuntuosa e saccente. c. montanini, 70
numerosi fori da cui escono pseudopodi lunghi e sottili; lo scheletro o guscio forma
scheletro o guscio forma una o più cavità e il protoplasma è sempre multinucleato con un
. vono nel mare in grande quantità e la loro - anche al figur.
occhi chiari, che possono essere anche duri e ràmen -inis * foro 'e
e ràmen -inis * foro 'e fero 1 porto '. foranti, con
39-v-168: l'acqua che per la rara e forami-ha becco sottile e acuto, piumaggio brunochiaro
che per la rara e forami-ha becco sottile e acuto, piumaggio brunochiaro nosa terra s'
piumaggio brunochiaro nosa terra s'incaverna, e sgorga e raggirasi, quando è con macchie
nosa terra s'incaverna, e sgorga e raggirasi, quando è con macchie e lineette
sgorga e raggirasi, quando è con macchie e lineette nere; vive presso le da
. acque, fra le erbe e i canneti; è agilissimo e il
le erbe e i canneti; è agilissimo e il vento gagliardo e grandissimo?
è agilissimo e il vento gagliardo e grandissimo? suo canto è un
ciba persona di nessun valore, vana e presuntuosa. di insetti. aretino,
voi, imparinla, dico, quei foramuzzi e quelle cibeche. dimorano le paglie de'
de'delle acque. alcuni fra e cannelle strascino, xx-x-400: egli è
= comp. dall'imp. di forare e paglia (v.).
nicchie nelle pietre. borghi, e altrettante grosse parrocchie foranee,...
: gli assegnamenti tanto vecchi che nuovi e le entrate, o dolci
= comp. dall'imp. di forare e pietra (v.).
gli effetti come destinate unicamente al risarcimento e al mantenimento delle sole strade conforare,
bucare. devastati furono i castelli foranei e non le case di città. dante,
può pensare che san zeno scegliesse fora / e cuce sì, come a spander selvaggio /
apostolato. le dette spine... e quale più e quale meno sono appuntate
dette spine... e quale più e quale meno sono appuntate -
foranea: quella che ha sede in un e delicate, e come una lesina ogni forte
che ha sede in un e delicate, e come una lesina ogni forte cosa forerebbono.
, dove non si fanciulle piccoline e appiccarli uno ornamento che veniva trovino
). dallo orecchio alla fronte e pendeva giù sopra il naso.
la interior membrana dal lato di dentro, e con l'altro alla contemplazione e eloquenza
, e con l'altro alla contemplazione e eloquenza foranea. similmente il lato opposito,
fori con l'ago il destro lato, e la destra il sinistro. vescovo a
rettori delle chiese parrocchiali de'guelfi e ghibellini, si usò di forare il pavimentodella
, si usò di forare il pavimentodella regione e ha il compito di coadiuvare il delle camere
ha il compito di coadiuvare il delle camere e coprirle con tavola di legno chiamata vescovo
non so qual diocesi della francia tambureggiando e forando le foglie, formando strati sul
era intimato il sinodo diocesano; e già buona parte de'l'erba
già buona parte de'l'erba e sul cortile. vicari foranei,
cortile. vicari foranei, parochi e rettori di chiese era giunta.
152: assaliscie l'uno l'altro, e per certati tempi non possano i
certati tempi non possano i parrochi, confessori e vicari lo rompimento delle lancie
targioni tozzetti, forandosi gli scudi e gli elmi, si gittano per terra.
mandasse facendo lo gnorri, con e col suo spuntone sì passa e fora i
e col suo spuntone sì passa e fora i segreti delle nostre dei segni
cono che forano il mare, le isole e gli scogli diga, una barriera,
colle saette da'paesani, quasi tutti annegaro e franco-anglo-russa entrava nell'amplissima baia fra la
lunga sfacteria, naturale diga foranea, e le serene piaggie. 96: fai i
tratto nel mare prima in carta, e poi foragli con aguciella gentilmente, (
.. è ancora tor e sbaragliata, che datovi l'assalto dalle fanterie
bidissima per causa de cattivi tempi e de venti foranei ottavo, l'
. alcuni lumicini tresuoi vortici caldi, e spare; cara / tristezza al soffio che
nera della notte. c. e. gadda, 65: quei ragazzotti erano
, rompere, sfondare. di rumorosi e robusti foranei, da noi detti « ariosi
dando una portavano difatti nella pelle e nel viso, l'aria della pata-
di quel luogo, forò la volta e cascò vicino a questa tavola. tasso,
o parte / o piastra o maglia, e circumforànèus), deriv. da
= comp. dall'imp. di forare e neve (v.).
quale si estende roma, per leggerezza e franchezza finissimi,... di sopra
teatro la spada a primaia prendi, e il mio cor forando, / costringi che
chi sieno i paladin di francia, / e per questa cagion sì spesso avviene /
iii-3-107: la spada sua ben taglia e fora. marino, 1-75: il quadrel
cheggio esser conviene / di perfetto artifìcio e ben condotto, / ch'esserne fin
vene / deve un petto divin forato e rotto. lalli, 6-108: vider poi
capo, lacerargli i nerbi, / e solcargli di piaghe ampie la testa.
, 137: foraro tutto 'l poggio e cavaro co le punte de'dardi e de
poggio e cavaro co le punte de'dardi e de le spade e co'ferri ch'
le punte de'dardi e de le spade e co'ferri ch'avevano, e tutto
spade e co'ferri ch'avevano, e tutto 'l poggio pertusaro, e non poterò
avevano, e tutto 'l poggio pertusaro, e non poterò trovare una gocciola d'acqua
vuoisi forar laggiù lungo 'l fondo, e far sotterra venir l'acqua a modo di
la coda lavora, / con essa e sassi e il forte monte fora. nannini
lavora, / con essa e sassi e il forte monte fora. nannini [olao
simile ad un succhiello voto di dentro, e accanalato a chiocciola, col quale forando
accanalato a chiocciola, col quale forando, e profondandolo nella rena smossa, s'è
è dato ad intendere di poter sollevare e tirar fuori quella di fondo, come solleva
tirar fuori quella di fondo, come solleva e tira fuori il succhiello la rosura del
, 1-557: li mandava oltre alpi e oltre mare a tagliare istmi, a
buttassero giù i muri... e forassero nuove finestre. 4.
non sia umido ovvero rado, ma sodo e ben piano, acciocché i topi non
riparando, il fora / non visto, e l'oleoso atro midollo / avido pasce
disiderando di combattere colli demoni per aperta e manifesta battaglia, non temerono il forare
altrui libertà penetratrice, / ghiribizzosa e vaga, / atta a salir montagne
vaga, / atta a salir montagne e forar selve, / dov'altri mai non
cavalieri... dirompono gli ordini e forano le schiere. b. davanzali,
nemmeno lo spazio sarebbe assai per un rimbombo e le saette arriverebbero a forare il cielo
il cielo da parte a parte, e questo bianco padiglione fenduto lascierebbe scorgere le
stipa, / così forando l'aura grossa e scura, / più e più appressando
aura grossa e scura, / più e più appressando ver la sponda, / fuggìemi
ver la sponda, / fuggìemi errore e crescìemi paura. g. m. cecchi
/ che arde le gelosie col fiato e fora / le impannate con gli
gli occhi secondavano la voce, foravano e frugavano, cercando nel volto impassibile del
, ii-2-898: una tombolina, vivace e arguta, con due occhi che fòrano
arguta, con due occhi che fòrano e un nasino ritto che fiuta e frugola
che fòrano e un nasino ritto che fiuta e frugola da per tutto. pavese,
. pavese, 6-235: gli occhi grassi e vivaci foravano come due aghi.
d'inquiete / vespe il ronzio stizzoso e l'ira cresce / e si stizzisce del
il ronzio stizzoso e l'ira cresce / e si stizzisce del forar la sete.
2-522: soltanto una foratura poteva fregarmi: e volevo prendere tanto vantaggio, da poter
, da poter cambiare il palmer, e vincere anche se foravo. non ho forato
schiera appuntata a guisa d'uno conio e foraro per mezzo della schiera dei galli
volando come saette a dispetto de'guardiani e di tutti i soldati, forando tra
forando tra le gambe de gli uomini e de'cavalli..., se ne
/ che ambiziosa, obbliqua, entra e penètra, / e fora, e s'
, obbliqua, entra e penètra, / e fora, e s'apre ai primi
entra e penètra, / e fora, e s'apre ai primi onor la via
. locuz. -avere la lingua che taglia e fora: v. lingua.
tutti i nervi, un dolore nuovo e acuto... gli forava il cuore
perforare, penetrare '(termine antico e tecnico). forasacco, sm.
rivolti verso il basso, forano i tessuti e possono anche attaccarsi alle mucose boccali degli
colombi per la fame beccano aglietti selvatichi e forasacchi, e tutti i piccioni si muoiono
fame beccano aglietti selvatichi e forasacchi, e tutti i piccioni si muoiono della prima
suoi semi che rimangono coperti dalla loppa scabra e con la resta, mescolati con altri
muoverli si avanzano per la predetta scabrosità e vanno a trovar la parete dei sacchi
= comp. dall'imp. di forare e sacco (v.).
= comp. dall'imp. di forare e salume (v.).
= comp. dall'imp. di forare e sasso (v.).
: marte il primo combattea / forascudi e minerva il primo assalse / asta ferrea tenente
il primo assalse / asta ferrea tenente, e parlò ontoso. = comp
= comp. dall'imp. di forare e scudo (v.). forasièpe
forasiepi, che è il primo a schiamazzare e gridare, e poi, come giugne
il primo a schiamazzare e gridare, e poi, come giugne la civetta, è
buonarroti il giovane, 10-904: forasiepi e cingallegre, / se voi ben civetterete
uccelletto dal becco aguzzo così detto, e dallo stare nelle siepi. pascoli,
s'apre, / vespa che ronza, e queruli richiami / del forasiepe! c
richiami / del forasiepe! c. e. gadda, 6-273: un frullo,
, 5-104: le loro voci suonavano pure e dolci come quella del forasiepe nei boschetti
2. figur. persona gracile e smilza, di aspetto misero e meschino
gracile e smilza, di aspetto misero e meschino. bellincioni, i-216: un
tal gobbuzzo / ardito, impronto, e par tutto malizia, / né mai lodò
questa tristizia, / tant'è invidioso, e sì dispet- tosuzzo. nomi, 13-24
a poco a poco la più buona e ragionevole animina del mondo. chiesa,
, forasiepi, sempre con le mani e con la faccia rigate di graffi.
4-146: gli spiriti sono di più varie e diverse spezie, come ignei, aerei
aurei, argentei, folletti, foraboschi e forasiepi, amabili, dilettevoli, sociali.
= comp. dall'imp. di forare e siepe (v.).
= comp. dall'imp. di forare e spoletta (v.).
superi, forasticìssimo). ant. e region. poco socievole, scontroso,
uomo forasticissimo, salerno viveva di caccia e di contrabbando. morante, 3-49: sperduta
di natura forastico, diede un balzo e disparve. tecchi, 11-45: ha
: ha sul braccio un gattone bigio e forastico che, mentre lei si piega
. con quelle facoe sferzate dal vento e certi occhi forastici da orsacchiotti polari.
: mi rispondeva in una maniera rapida e forastica. -strano, inconsueto.
414: sabina s'era tolto il turbante e i capelli le erano tornati irti e
e i capelli le erano tornati irti e forastici sul capo. = voce dotta
'per incrocio con domestìcus. forastière e forastièro, v. forestiero. forata
crusca]: spezialmente guatava e le stimate e le forate ch'egli avea
spezialmente guatava e le stimate e le forate ch'egli avea ricevute nel
= comp. dall'imp. di forare e terra (v.).
sm. apertura nel cerchio delle reti e delle barche che formano la tonnara, attraverso
la quale i tonni penetrano all'interno e possono essere facilmente catturati.
serve pure per fare le paste migliori e più bianche, come sono i vermicelli
. carena, 2-280: * paste lunghe e forate ', quelle che hanno un
foro longitudinale: tali sono i foratini e i cannelloni. = dimin. di
, gli conferiscono qualità di isolante acustico e termico. moravia, xi-267
fondo c'era il cancelletto con le stecchette e una catena, e l'altro muro
con le stecchette e una catena, e l'altro muro era di foratini vuoti.
viii-312: colui che radunò le mercedi e guadagni sì le mise nel sacco pertugiato
guadagni sì le mise nel sacco pertugiato e forato. boccaccio, iv-123: le
: ecco che gorghi già di foco e polve / vomita il bronzo concavo e forato
foco e polve / vomita il bronzo concavo e forato, / scoccando sì che i
/ scoccando sì che i legni apre e dissolve / con fiero bombo il fulmine
ben forati orecchi / i gemmati sospese e rilucenti / suoi ciondoli a tre goccie.
iii-129: si fanno case di pietra, e di legno cinte di mura che son
scopo di conferirgli caratteristiche di coibenza acustica e termica e di leggerezza. -anche sm
conferirgli caratteristiche di coibenza acustica e termica e di leggerezza. -anche sm.
che l'uno sia forato minuto, e mettivi un poco di lana, ond'elli
alloggiar dentr'a la rocca, / e far divider l'onorata preda, / avendo
1 morti / fuor di quei luoghi, e ben nettare il sangue / col stropicciar
la parte sinistra del mantello nuovo è lacerata e forata dalle palle. baruffaldi, 210
. ed or mel trovo / inutile e forato, benché nuovo. rovani, ii-843
di mussola d'india con guarnizione ricamata e forata. pasolini, 3-25: un maglione
(la padella per cuocere le caldarroste e il mestolo per schiumare i liquidi o
medicine che si cuocono, si stiumano e purgano levando la stiuma che viene a
galla, con la mestola di ferro stagnata e forata. soderini, iv-227: le
donna adirata, el fumo, la gatta e la padella forata sono causa de danno
capponi, 2-258: mandorvisi bombarde, mangani e briccole, e non vi rimase casa
mandorvisi bombarde, mangani e briccole, e non vi rimase casa che forata non fusse
di tre miglia, al continuo tirando e difendendo e provedendo alle percosse riceveva,
miglia, al continuo tirando e difendendo e provedendo alle percosse riceveva, all'ultimo
ariete, / onde comincia ornai forato e rotto [il muro] / a discoprir
. moravia, iv-49: una rada e polverosa oscurità forata come un setaccio da
nella gola, / fuggendo a piede e 'nsanguinando il piano. a. pucci,
fur diserti, / forati chi nel capo e chi in ischiena. pulci, 27-85
combattendo da disperato, dopo lo avere uccisi e feriti molti avversari, aperto e forato
uccisi e feriti molti avversari, aperto e forato da mille punte, finalmente perse
m'apparve / dolente, lagrimoso, e quale il vidi / già strascinato,
il vidi / già strascinato, sanguinoso e lordo / il corpo tutto, e i
sanguinoso e lordo / il corpo tutto, e i piè forato e gonfio. lippi
il corpo tutto, e i piè forato e gonfio. lippi, 2-79: tutto
vaglio / il pover orco alfin cade e basisce. d'annunzio, v-2-609: nessuno
nella gola forata, la vista che vacilla e si spegne, il gelo del corpo
vidi agitare in alto la mano, agitarsi e torcere in tutta la persona.
. 3. perforato da grotte e caverne, scavato; corroso, intaccato
, 2-72: le si fe'incontra, e su la fe'salire / là dove
salire / là dove il monte era forato e vano. b. davanzali, ii-210
sarà utile che tutte le forate e verminose si scelgano e dall'altre si
che tutte le forate e verminose si scelgano e dall'altre si separino...
pieno d'ogni mescuglio, di paglia e di polvere. -figur.
poiché è secca si riduca in polvere e pongasi sopra i denti forati e putridi
polvere e pongasi sopra i denti forati e putridi. citolini, 260: poi sono
che hanno udito la parola di dio e non hanno preso nulla perché hanno forato il
: io son fermo di trasnaturare / e di più non aver la man forata,
più non aver la man forata, / e quel che m'è rimaso ben guardare
m'è rimaso ben guardare, / e spender sempre secondo l'intrata. forato2
ristoro, 7-4-4: questa via passa e sega intra amendue li testicoli, sì
sì che pone lo ritto dall'uno lato e lo manco dall'altro, e viene
lato e lo manco dall'altro, e viene per lo mezzo del forato della verga
, in luogo ove è lo nervo, e metti lo oglio per lo forato,
metti lo oglio per lo forato, e poi tira soavemente la spalla fin che
gli orecchi spiccati come i nostri, e di cartilagine vestita d'alcun poco di
vestita d'alcun poco di carne: e dentro, i seni e le cavità del
di carne: e dentro, i seni e le cavità del forato, per ricevere
altra materia per dura che sia, e s'adopra facendolo girare con una
gli conferiscono qualità di isolante acustico e termico. = acer
forato1. foratóre, agg. e sm. (femm. -trice).
succhi o trivelle più o meno lunghe, e di diverso diametro, i buchi necessarii
, i buchi necessarii ne'membri, madieri e legnami, dei quali è composto un
, per piantarvi i chiodi, caviglie e perni che servono a tenerli al loro
. scappi, lxvi-2-28: foratori grandi e piccioli di più sorti. tensini,
foratura le manda a spasso. c. e. gadda, 6-222: povero essere
essere! il gomito palesò la foratura, e la manica i rinnacci e gli sbrondoli
foratura, e la manica i rinnacci e gli sbrondoli. 2. l'
che provoca l'afìlosciamento del pneumatico stesso e impedisce la marcia del veicolo. soldati
, 2-522: capivo di avere vinto, e che soltanto una foratura poteva fregarmi.
letame, una mandria senza vacche, e un necessario senza forbèllo. =
sale basico idrato di arsenico con nichelio e cobalto. = deriv. dal
. anche le forbice; ant. e region. al sing.). strumento
due lame, generalmente appuntite, incrociate e unite al centro mediante una vite
un perno che funge da cerniera cilindrica (e ciascuna lama agisce come una leva di
anello nel quale si inseriscono il pollice e l'indice della mano per manovrare lo
la piaga, portami le forbici, e, intanto che il ferro si scalda,
bibbia volgar., ii-590: tu concepirai e partorirai uno figliuolo, il cui capo
nella mano ritta avea le forvici, e nella manca il coltello ad uno taglio
di forbici, il gesso, il metro e alcuni smorfiosi giornali di moda.
monsieur '. -per simil. e al figur. nannini [olao magno
, 297: [il polpo] avvolge e stringe con quelle sue molte braccia,
, 9-283: io che scansat'ho brighe e fastidi, /... /
perché il tempo gli va dintorno colla forbice e lo consuma. govoni, 636:
govoni, 636: come forbici d'ebano e d'avorio / infaticabilmente / ritagliano le
. -per simil. cesoie (e per lo più quelle usate nel giardinaggio
per lo più quelle usate nel giardinaggio e nell'agricoltura). soderini, ii-216
scorge il nudo pargoletto, / la forbice e 'l martel lascia e sospende. baldinucci
/ la forbice e 'l martel lascia e sospende. baldinucci, 62: * forbice
', così chiamano nelle ferriere una grossa e lunga tanaglia da afferrare i pezzi infuocati
due ferri incrociati, l'uno appuntito e l'altro a forma di spatola, e
e l'altro a forma di spatola, e uniti al centro da un perno,
candele stringendo lo stoppino fra la punta e la spatola. marino, 238:
marino, 238: già sonnacchiosi avean paggi e scudieri / a ciascun lume spento /
; la polvere, prima di tutto, e alta un dito;...
incrociati che vengono inseriti nei guanti e manovrati da apposite impugnature per dilatare le
cicogna... batte il becco lungo e puntuto come le forbici di legno per
punzoni d'acciaio stampe- rieno il ritto e 'l rovescio d'una moneta in duo madri
d'una moneta in duo madri, e quasi petrelle di rame, ove duo uomini
senz'altra spesa che calo, rinettatura e carbone, ogni gran somma il giorno
giorno ne getterieno, tutte eguali di peso e di corpo, e perciò più atte
tutte eguali di peso e di corpo, e perciò più atte a scoprire o forbicia
la lastra d'argento alla forbice, e molto tempo si consumasse a tosarla poco
rondini] il nido dentro le case e sono negre e bianche; vengono chiamate.
nido dentro le case e sono negre e bianche; vengono chiamate... rondini
verdegiallo... fuorché nel pungiglione e nelle due forbici. -popol. le
4. la censura; i modi e i mezzi con cui essa opera.
allevati a immagine di quelli storici? e come mai riuscì a sottrarli alla forbice
5. l'attingere gli argomenti e la materia per un articolo da altri
giornalisti, che le compilano con penna e forbici; e li vorrebber chiamati *
che le compilano con penna e forbici; e li vorrebber chiamati * strilloni ',
forbici. montano, 492: forbici e colla... furono più modestamente
potere tra quello vacuo ricevere quello conio e circundarlo e combatterlo da ogni parte. garzoni
quello vacuo ricevere quello conio e circundarlo e combatterlo da ogni parte. garzoni, 1-636
schieramento dei nemici, disperderne le forze e poterli colpire sui fianchi. vasari,
mette con due baluardi una porta in mezzo e serra la chiesa e monasterio di s
porta in mezzo e serra la chiesa e monasterio di s. miniato. galileo,
muraglie che si chiamano denti, forbici e stelle. botta, 4-549: a stento
si aprivano fosse, cunicoli, forbici e corridoi. -cortina o pianta a forbice
una pianta a forbice di otto baluardi e otto piatteforme. s. maffei
in altro modo rinforzar voleano il tartaglia e l'alghisi, facendo la cortina a forbice
alghisi, facendo la cortina a forbice, e con angolo entrante, con che la
di misurazione, che ricorda l'aprirsi e il chiudersi delle forbici. -alpin.
fingere. / pagaci, prima, e poi teco lamentati / quanto ti par.
a questi giorni molto gagliarda- mente, e non di meno pur forbice. l.
questi falli. lippi, 10-53: e dagli e picchia, risuona e martella;
. lippi, 10-53: e dagli e picchia, risuona e martella; /
10-53: e dagli e picchia, risuona e martella; / ma forbice, l'
modello inglese, bellissimo! oh, e gli aghi? -con un movimento
? -con un movimento di apertura e chiusura (con partic. riferimento a
a un tipo di salto eseguito aprendo e chiudendo le gambe dalle ballerine o dagli
due o tre volte a forbice, e rimase aperto, abbandonato, come le mascelle
le mascelle di un uomo morto; e si tacque. -in punta di
punta di forbice: con grande delicatezza e attenzione (con riferimento al taglio dei capelli
a difendersi, io me la fossi sognata e fattagliene dire, per averlo nelle forbice
spesso suole accadere, che i servitori e le fanti... pendano piuttosto da
da messere, ricercando con diversi modi e vie di venirne in qualche cognizione;
la follia ch'ella arà fatta; e se lo fai, tu le accendi da
fuoco al cuore di mal fare, e sempre dirien forbici. savonarola, ii-9:
savonarola, ii-9: alcuni altri sciocchi e sanza sale, che non sanno quello
: metti lo scheletro in un modo, e mettilo in un altro, le sono
altro, le sono state sempre forbice, e non ci è mai stato verso che
storcere continuamente la bocca da una parte e dall'altra (con riferimento, in
quasi il tutto nel tagliare / l'oro e saper le forbici menare. -criticare
42: la impresa era di grande momento e pericolo e... vi trovavi
la impresa era di grande momento e pericolo e... vi trovavi in cattive
., quella usata per la toletta e per lavori di cucito, ecc.
mantrugiarlo, il granello col suo piccollo e si manda giù di mano in mano.
quei che le svolazzavano sul collo, e lo recise. moravia, 14-107: un
cui si taglia la tela, il panno e simile; ma i naturali intendono una
d'insetto che ha la coda biforcata e che incrocicchia a guisa di forbici.
. colpo di forbice; taglio rapido e deciso eseguito con le forbici.
101: gli fu straziata la pelliccia, e con colpi e forbiciate tutto strippato.
straziata la pelliccia, e con colpi e forbiciate tutto strippato. d'annunzio, iv-1-166
, sollevandosi con un salto da terra e portando il busto molto all'indietro.
mezzo della coda, e'più diritti e più sodi... poi gli taglia
.. poi gli taglia con forbicine; e quando n'hai fatto più e più
; e quando n'hai fatto più e più parti, assunane insieme tante, che
agucchie, un poco di refe bianco, e un po'di nero, un paio
di nero, un paio di forbicine, e qualche ritaglio. berchet, 151
.. una scatoletta con bottoni ago e filo, una forbicina. 2
d'insetto che ha la coda biforcata e che incrocicchia a guisa di forbici.
tubuliflore che si trova abbondantemente in europa e in asia; nasce nei terreni ricchi d'
; nasce nei terreni ricchi d'acqua e i suoi frutti, simili all'insetto forfìcola
appendici pelose che si attaccano ai vestiti e alla pelle degli animali. = dimin
este ', disse prete pioppo! e per quello mi svagò un forbicìo il bello
= voce dotta, comp. da forbice e dal tema del gr. cpépco *
forme, provvisoriamente, d'un forbicióne) e in un batter d'occhio le più
conversazione / recano gli altri fatti, e l'altrui fama / taglia un ben affilato
, or con altro discorre, / e addosso a carlo adopra il forbicióne.
dalla coda biforcuta come il nibbio reale e la rondine di mare. =
il leone dire: invitissimo, potentissimo e arcipotente re,... lo fece
... lo fece suo forbiculàrio e spenditore. = voce dotta, formata
. { forbisco, forbisci, ant. e letter. fórbo). conferire lucentezza
fanno a'nemici l'arme ben forbite e lucenti. fra giordano, 230: la
, con che si forbe l'oro e l'argento, si fa venire insino d'
a fare navi, a forbire le armi e apparecchiare mangani. della porta, 2-16
colpo, il lucido paia il lampo e la caduta il tuono. marino, 1-80
,... / l'arrota intorno e lo forbisce in cima, / applicando
gli scudi: altri affilavano le spade e le aste. de roberto, 1-282:
strigliare i cavalli, lavar le carrozze e forbire i guamimenti. govoni, 94:
vii-153: io ti forbirò la piaga e la margine, e sanarò te delle tue
forbirò la piaga e la margine, e sanarò te delle tue ferite, dice iddio
/ chi non si forbe la bocca e la mano / volendo ber, ma
ed unse e'piedi di gesù, e con li suoi capelli li forbì. aretino
: ella [la lupa] umile e blanda / stava col collo in giro,
or l'altro / con la lingua forbendo e con la coda. caporali, 1-27
è il vostro offizio, / forbir calici e patene, / e in voi non
/ forbir calici e patene, / e in voi non è giudizio / per parlar
pianto non ti fa nessun prode; e però lo senno e lo modo temperi lo
nessun prode; e però lo senno e lo modo temperi lo tuo pianto:
pianto: forbiti gli occhi delle lacrime, e vedi che fai. simintendi, 3-98
infra duo piatti d'argento al destro, e non se ne forbirebbe, se prima
ch'egli è un uomo molto fantastico e che non si gli può parlare se
62: dorme su piume di uccellimosca e si forbisce con biglietti da mille.
2-27: restituì il bicchiere, ringraziò, e si forbì col dorso della mano.
di pettinarsi, di farsi i ricci e gli anelleti, di darsi il belletto
ii-71: le sciolse i capelli folti e nerissimi, glieli forbì, glieli profumò
1-257: uno scudiere... forbiva e conciava lo buono destriere di tristano.
la mattina per tempo se ne cavi fuori e si forba e si stregghi per tutto
se ne cavi fuori e si forba e si stregghi per tutto. g. gozzi
certo concistoro / d'alfane, di rozzoni e di cavalle. 3. figur
persuadere il popolo con eloquenza ben conveniente e proporzionata al modo del suo vivere. pallavicino
chiarissimo, lo stile / vorrai forbire, e colla dotta gente / rivaleggiar di chiarissima
, catullo ed orazio le hanno forbite e rimonde da quel superfluo, da quella
troppa scorza,... che impediscono e soffocano più d'una volta la poesia
, ii-1-108: com'uom che sano e 'n un momento amorba, / che
un momento amorba, / che sbigottisce e duolsi, o colto in atto / che
spesseggianti mali, ci afforziamo... e non abbiamo sozzure, mentre che siamo
genti... per poter liberamente e più speditamente intendere a dio, e
e più speditamente intendere a dio, e forbire alcuna lordura, se gliene fosse