con che [l'uomo] abomina e vorrebbe distrutta la morale deformità. leopardi
... suo visetto buono sorridente e la sua dolcezza sicura perché abominava qualunque
con vituperio. malispini, 1-294: e come il papa ebbe a sé in pieno
, 1-18: poco era costante, e più crudele che giusto. abbominò pacino
5-240: il nuocere colla lingua e fare male altrui si è in molti
: l'uno modo si è in abominarlo e infamarlo; l'altro modo si è
l'altro modo si è in maladirlo e bestemmiarlo. dante, conv.,
volga li occhi per la sua vicinanza, e vedrà quello che io mi taccio per
aveva fatto uccidere buoso per invidia, e di molte altre cose l'abominava.
(comp. da ab-che indica allontanamento e omindri: da ómen 'presagio')
): per due anni, così abominato e dispregiato da ogni persona, sempre pareva
da ogni persona, sempre pareva più costante e paziente. ariosto, 17-118: eragli
: eragli meglio andar senz'arme e nudo, / che porsi indosso la corazza
: febo, fa tu palese, / e narra altrui l'abbominato inganno. magalotti
, quindi giustamente redarguita, sommamente esecrabile e fieramente abbominata da dio. monti,
persecuzione. abominatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
trattati di virtù morali, 20: e serai coltivatore della benignitade, e abbominatore
: e serai coltivatore della benignitade, e abbominatore della crudelezza. giordani, ii-20
sono da vituperare, ma da escusare e di perdono degne; le due altre
altre... sono degne di biasimo e d'abominazione. cavalca, 3-49:
odio ed in abbominazione la iniquità, e la legge tua ho in amore. m
uno sacco vilissimo. bisticci, 165: e balli e canti e suoni aveva in
vilissimo. bisticci, 165: e balli e canti e suoni aveva in abominazione.
bisticci, 165: e balli e canti e suoni aveva in abominazione. imitazione di
iii-59-8: la natura desidera cose belle e curiose, avendo in abominazione le cose
, avendo in abominazione le cose vili e grosse. boccalini, i-221: quei turchi
, ii-266: per la sua pessima e scorretta vita divenuta l'abbominazione fin delle sue
questo diletto fracido, che ti consuma e uccide, ed è con vergogna, e
e uccide, ed è con vergogna, e passa tosto, e acci mille
è con vergogna, e passa tosto, e acci mille sozzure e abominazioni.
tosto, e acci mille sozzure e abominazioni. m. villani, 7-3:
villani, 7-3: [tu] purghi e mondi il venerabile luogo di tutte l'
figliolo da la abominazione del fatto isdignato e turbato. manzoni, pr. sp.
passo in una strada d'ab- bominazione e di sangue. carducci, 269: maledetta
, ove alta solo / cresce l'infamia e l'abominazione! panzini, ii-463:
fuor di natura, sarebbe abominazione; e cosi è fuor di natura quando le
fuor di natura quando le potenze intellettive e sensitive sono tratte di loro natura.
quello luogo fece con sughi d'erbe e con suoi incanti infetto e maledetto.
d'erbe e con suoi incanti infetto e maledetto. crescenzi volgar., 1-4:
dante, conv., i-xi-21: e tutti questi cotali sono li abomivevoli cattivi
quelli errori mondani che più paiono orribili e abominevoli, come sono i tradimenti.
): a chiesa non usava giammai; e i sacramenti di quella tutti, come
iv-5: oh maledetto quello giorno, e a me più abominevole che alcuno altro,
ad esso, gli rivolta la faccia e parla coll'inimici di esso re,
in quella si sommerge da ogni virile generosità e fallo simile a'bruti. ariosto,
che degnasse illuminar la mente del marito e levarlo da così abominevol peccato. idem
consorti di macchia tanto al mondo abominevole e vituperosa. firenzuola, 55: mille
non solo nello atto, ma nel pensiero e nelle parole bruttissimi, disonestissimi, abominevolissimi
abominevolissimi. della casa, 587: e forse peggio gli avverrebbe ancora, che
, che egli sarebbe avuto per malvagio e per lusinghiero e, come io sento
egli sarebbe avuto per malvagio e per lusinghiero e, come io sento dire a questi
la carne umana piena di vizi abbominevoli e incorrigibili. idem, i-327: il
solo in ragione di vizii più pestilenza e più veleno che le vite di mille altri
iii-456: già del mar de'piaceri e del diletto / il superbo mortai toccava
abominevol ed immondo / d'apicia mensa e di venereo letto. goldoni, 1-765:
abbominevol mostro! anima atroce! / e sul tuo viso sta infemal sogghigno!
: mirra ama di un amore abbominevole e lo sa. nievo, 43: c'
erano abbominevoli più ancora del padre loro, e non tralasciava mai occasione di far loro
annunzio, v-1-592: forme di vanità e di utilità per me abominevoli. panzini
tornò tutt'in- tomo a farsi quotidiana e simmetrica, come è sua abominevole tendenza
, ii-454: il tempio degli abbominevoli e schifosi feticci, ludibrio della natura e
e schifosi feticci, ludibrio della natura e dell'uomo. 2.
] hanno da sé soavissimi odori; e questo [l'uomo] ha da sé
abominevoli vivande / le mense ingombra scelerate e felle: / e 'n somma ognun che
mense ingombra scelerate e felle: / e 'n somma ognun che 'n qua da calpe
quale era molto avvistato del corpo, e veramente gli sarebbe stato meglio che fusse stato
d'un asino, poi che sì bruttamente e sì vitoparo- samente e sì abbominevolmente la
che sì bruttamente e sì vitoparo- samente e sì abbominevolmente la sua persona usava come
; vituperio. compagni, 1-19: e venne in tanto abbominio che cittadini noi
tersi alla viltà del peccato, e ha a schifo e abominio la sozzura
viltà del peccato, e ha a schifo e abominio la sozzura, come diceva il
.: i'ho avuto in odio e in abominio il peccato. plutarco volgar.
scritture altrui, ne ho provato tanti e tanti disgusti. foscolo, 1-19: se
abbo- minio sei / di te stessa e degli altri, a me non lice /
. leopardi, 816: il timore e i presenti pericoli riconcilierebbero alla vita.
: per trarre il fratello di pericolo e d'abominio, con certi dello stato discreti
d'abominio, con certi dello stato discreti e fidati, e alla famiglia sua,
con certi dello stato discreti e fidati, e alla famiglia sua, di presente ne
a parlare contro di susanna, e dire false cose, e abbominose di lei
di susanna, e dire false cose, e abbominose di lei. ariosto,
, 8-66: morte aspettava abominosa e tetra. idem, 11-27:
: ben fu il più crudele e il più di quanti / mai furo al
mai furo al mondo ingegni empii e maligni, / ch'imaginò sì abominosi ordigni
corruccio. / quind'io te piango, e in un la mia sventura;
quella è dell'acqua, se poltrisce e stagna / immobile. manzoni, 8:
= lat. abominosus. abondare e deriv., v. abbondare.
[aborìgene, aborìgine), agg. e sm. originario del paese in cui
, altri vogliono che di vari luoghi e a caso ritrovandosi insieme quasi una compagnia di
dove e'parve loro a proposito, e che per questo manifestamente si chiami il nome
il nome aborigeni, cioè senza origine e senza principio di luogo certo. vico
coll'armi alla mano... e a litigare ad ogni istante per qualche spanna
padri volevano essere sbucati fuora dai lecci e dai sugheri anziché provenuti da altra terra o
india, lottarono con gli aborigeni. e. cecchi, 6-95: i pochi indi
si designavano i più antichi abitanti del lazio e dellttalia, ben presto inteso come derivato
gliela appiccherà. della casa, 797: e sai che anco a murano gliel'appiccasti
ii-170: lo tiran fuor del letto, e l'uccidono; l'appiccavano anche a
] di quel lago è sì tenente e sì appiccaticcio, che se l'uomo ne
: quel loro latte de'fichi è arsivo e appiccaticcio, e dove tocca o incrosta
de'fichi è arsivo e appiccaticcio, e dove tocca o incrosta, o scortica,
o pela. segneri, iv-49: e pure questo medesimo fu grand'arte, perché
tosto afferrano chi le si avvicina, e non è facile disciogliersene. govoni, 1-102
la rogna, da'latini chiamata scabies, e descritta per un male cutaneo appiccaticcio,
altro che una morsicatura o rosicatura pruriginosa e continua fatta nella cute de'nostri corpi
fare, che gli appiccaticci non ritengano e non dimostrino la lor pro
nel cuore stesso la diversa costruttura, e le pareti delle due caverne o seni
: ve- desi nelle montagne di parma e piacenzia le moltitudine de'nichi e coralli
parma e piacenzia le moltitudine de'nichi e coralli intarlati, ancora appiccati affi sassi.
cellini, 2-70 (423): e [dicono] che quella sua faccia e'
omo o se l'è di lionbue, e che la non bada a quel che
non bada a quel che la fa, e che l'è male appiccata in sul
in sul collo, con tanta poca arte e con tanta mala grazia, che e'
, 612: tu proferirai le lettere e le sillabe con una convenevole dolcezza,
non a guisa di maestro che insegni leggere e compitare a'fanciulli: né anco le
], si disfece questa vecchia, e si rifece ove ella è oggi, appiccata
3-16: se tu prendi una guastada e succi l'aria che vi è dentro,
succi l'aria che vi è dentro, e lascila, ella ti rimarrà appiccata alle
sono ben muniti delle naturali, appiccate e nate con esso noi. magalotti,
giova se non a darmi il capogiro, e a scomporre quella po'di stoichezza che
g. b. tedaldi, 1-33: e così vedrai presto se [la marza]
storia di fra michele, 74: e dopo le risposte che fece, come
dieci piantoni di. datteri coperti di fiondi e di frutti, non d'una
oro. idem, v-256: assai leggermente e con ragioni vere ti mosterrei te molto
. crescenzi volgar., 4-20: appiccate e diseccate da'soverchi umori, sono più
g. moretti, 313: ebbonsi catene e altre cose, le quai istanno a
: soglio io transformarmi in lupo, e, lasciando i panni appiccati ad alcuna
infelici persone, parte cadute nel fiume e parte rimase a'chiodi penzoloni appiccate.
gatto scrivano. deledda, ii-58: e sognava di trovarsi ancora lassù, nella
: le mura delle celle eran graffite e disegnate; il carceriere...
. era raffigurato appiccato a un albero e trafitto da uno stile lungo come uno
si poteo muovere in alcuno luogo; e stette ferma appiccata allo scoglio. boccaccio,
nella corte smontato d'un suo pallafreno e quello appiccato ivi ad uno arpione,
abate, appiccato al capresto, / e liberato fu della prigione, / perché e'
grazzini, 4-52: piatisce coi cimiteri, e cerca di moglie; in malora,
avessila tolta quand'egli era d'altra fatta e giovine, e non ora che gli
era d'altra fatta e giovine, e non ora che gli ci sta appiccato con
] di cui avesse alcuno appiccatoio, e avrebbe voluto gli venisse a mani. lettere
voluto gli venisse a mani. lettere e istruzioni agli oratori detta repubblica di firenze,
. palladio volgar., 10-17: e allora gli appiccatoi del picciuolo s'imbagnino
picciuolo s'imbagnino con pece calda; e in luogo secco, o scuro,
in luogo secco, o scuro, e freddo si vogliono appiccare. =
grosso i'mezzo, sottile in mezzo, e la punta grossa e sottile nell'appiccatura
sottile in mezzo, e la punta grossa e sottile nell'appiccatura, sottile nella punta
sottile nell'appiccatura, sottile nella punta e grosso nell'appiccatura. firenzuola, 269
nell'appiccatura. firenzuola, 269: e menandoli uno gran colpo su la appiccatura
cellini, 2-72 (427): e perché il detto narciso... si
le poppe, ed io lo rappiccai; e perché e'non si vedessi
sul petto. vasari, i-97: e si conoscono esser greche [le statue]
nievo, 305: pure, cerca e ricerca, aggiungi di qua e togli di
, cerca e ricerca, aggiungi di qua e togli di là, a forza d'
a forza d'ipotesi, di rattoppi e di appiccature, mi venne fatto di
i polsi. idem, iv-1-307: e la linea delle spalle dall'appiccatura del
più di bianco, la scollatura bassa e rotonda, à baignoire, più giù dell'
capi che l'idra,... e più piedi ch'un cento- gambe.
. masuccio, 188: priso il fucile e destramente cavato il fuoco, lo appicciò
de esca. aretino, 4-372: e se i carboni ricoperti de la cenere non
de meglio; / ma molto m'appiccio e destregno, / che paga che 'l
borbotta che tu al tardi torni, / e che ad altr'esca il fuoco tuo
tuo s'appiccia. salvini, 12-1-285: e sì nell'ossa / fuoco le appicci
sì nell'ossa / fuoco le appicci e tutta quanta infiammi. 3.
hacce appicciato, / conservalo, notrica e puoi 'l matura. 4.
, ghermire. iacopone, 21-69: e 'l nemico fa adunare mille de soi
mille de soi con forami, / e mille altri ne fa stare, che pagono
draguni: / ciascuno 'l briga d'appicciare e cantar le lor canzuni. masuccio,
con lieto vulto gli colse ad aprire; e toccandoli ridendo la mano, volendo in
. sannazaro, 5-89: le pecore e le capre, che più di pascere che
cose che al soggetto si appiccino, e sieno ad esso straniere o repugnanti.
barbitonsore rurale, egli si fa mondare e zucconare e profumare con l'essenza.
rurale, egli si fa mondare e zucconare e profumare con l'essenza. =
iacopone, 52-6: desponsai la ecclesia fidelissima e pura, / puse en lei mia
diletto si vede divorare, crescere, vincere e volare in alto vittorioso con la mole
in alto vittorioso con la mole vinta e spiegata. imbriani, 2-106: alcune
, 2-106: alcune circostanze gli insospettirono e spingendo le indagini poterono ben presto accertarsi
lo incendio non essere stato altrimenti fortuito e casuale, anzi cagionato, appicciato dalla
mettono un poco di mosto in mano e freganlo; e se è puro, viscoso
di mosto in mano e freganlo; e se è puro, viscoso o glutinoso,
o glutinoso, è appiccicante; e se ha acqua, non è appiccicante.
[il sale] è asciutto e polveroso; ma nelle australi egli è umido
appiccicato la mala fede degli uni, e l'immaginazione degli altri. carducci, ii-8-347
perduto tutti quasi gli amici vecchi, e di nuovi non me ne sono fatti.
più di quel glutine onde si appiccicano e rimangono attaccate le anime. panzini,
impegnava a non mutare neanche una virgola e a non appiccicar al mio libro nessuna
carletti, 27: è materia tanto arida e aspera che pare sempre che appiccicandosi alla
tommaseo, i-386: una di queste, e non disamato, conobbe a montmorency,
conobbe a montmorency, buona donna, e moralissima molto; ma che con la
. 4. per simil. e al figur.: di persona fastidiosa,
quasi direi di contrappeso per mantenervi saldo e fermo sulla corda. panzini, ii-19:
inganno). moniglia, 1-3-188: e che sì che la vedova gli appiccico.
gli appiccico. fagiuoli, 1-3-147: e voi, caponaccia, avete voluto venire
, avete voluto venire per forza, e condurre di più la figliuola a mostra:
fumo passa davanti allo specchio del canterale e sembra che vada lontano nel buio.
una di quelle teste di vitello raschiate e pulite che si veggono talvolta nelle mostre
5-51: si levava una pantofola, e pàffete! schiacciava con la suola il
idem, 5-103: pareva tutto appiccicato, e che, movendosi a parlare, si
: non ha più capelli né barba e alle sue vesti bruciate sono appiccicati brani
, 9-243: una piccola testa rotonda e i capelli neri lucidissimi appiccicati al cranio.
sulle ossa come cartapecora, con parrucche e dentiere, erano ancora bambine. fracchia
appiccicati con lo sputo. c. e. gadda, 2-30: l'amorosa
una piazzetta angusta, lastricata di ciottoli e d'erba. idem, 5-272: sul
vii-423: le era piovuto addosso, e pareva vestita di stracci e aveva tutti i
addosso, e pareva vestita di stracci e aveva tutti i capelli appiccicati al viso
molluschi che stanno appiccicati allo scoglio, e fanno col loro durissimo guscio quasi tutt'uno
la tabella con dei ritagli di giornale e delle scritte appiccicate con puntine.
, vii-341: i fanciulli appiccicati alle gonne e alle giubbe. verga, i-358:
alle giubbe. verga, i-358: e il diavolo del san michele arcangelo,
qualche pezzo di carta bianca appiccicato qua e là che spiegava che i proprietari erano
: l'uomo, una testa ispida e grigia, un corpo rosso mattone dai muscoli
; appiccicaticcio, attaccaticcio. e. cecchi, 6-393: anche lungo il
lungo il mare l'aria era tepida e appiccicosa, come fosse piovuto acqua calda.
sangue. slataper, 1-27: le labbra e il mento sono appiccicose di mele stillato
, 1-432: tracce di melassa appiccicosa e rossiccia che spandevano uno sgradevole odorino dolciastro
.]: gli è un appiccicoso, e non è possibile cavarselo di torno.
, 6-21: mia madre è buona e cara ma appiccicosa, finirebbe col costringerla a
a'compagni miei un orecchio porcino, e ora s'appicciniva loro l'occhio, e
e ora s'appicciniva loro l'occhio, e già erano quasi tutti di setola ricoperti
intendesse questo mio dire nel significato angusto e meschino di certi moderni, più zelanti che
, languido. solclani, 1-33: e non l'abbaglia / più con suo lustro
lustro lo stringer la bocca, / e trarne fuor la voce appiccinita. appicciolare1
trarne fuor la voce appiccinita. appicciolare1 e deriv., v. appiccolire e
e deriv., v. appiccolire e deriv. appicciolare2, tr.
quadri, come mattoni, pianelle, e simili, vale disporli sull'aia in
gli uni sugli altri, pel coltello, e a spinadipesce). =
appicciolati a poste o andari, rasi e broccatelli, che broccheranno d'oro.
appicciolati a poste o andari, e qualunque di queste tre larghezze. appicciolire
qualunque di queste tre larghezze. appicciolire e deriv., v. appiccolire e deriv
appicciolire e deriv., v. appiccolire e deriv. appicco1, sm. (
attaccare qualcosa; appiglio (per afferrarsi e sostenersi). biringuccio, 1-96:
-dare appicco: dare occasione. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze,
s'appartenesse. idem, 10-103: e fattilisi con molte parole e con molte sue
10-103: e fattilisi con molte parole e con molte sue novelle amici, e
e con molte sue novelle amici, e lasciato un appicco per rivedersi, se ne
. del rosso, 1-1-152: fece cancellare e cassare [i debitori] de'libri
se ha qualche antico contumace, disputativo e calunniatore, tal costume gli servirà per
della stanza lii: 'innocenti gli assolvo e rei li dono '. buonarroti il
: vo'veder quel ch'e'fa e quel ch'e'dice, / e s'
e quel ch'e'dice, / e s'ella gli dà appicco, o gli
... / me ne starò; e se vi trovo appicco, / e
e se vi trovo appicco, / e da far bene e presto il fatto mio
trovo appicco, / e da far bene e presto il fatto mio, / infinch'
quei che derivano da una particolarità accidentale e indifferente, da una circostanza momentanea, da
sp., 2 (37): e lucia? che avesse data a colui
[ediz. 1827 (35): e lucia? che ella avesse dato a
vicine. = comp. da a e picco (v.).
deriv. da appiccólare. appiccolire e appiccólare (appicciolire, ap
picciolare), tr. (appiccolisco e appìccóló). disus. rimpicciolire,
nel grande novero. così lo scemò e appicciolò il novero. fatti di cesare,
'l fallo di coloro mènova lo suo misfatto e apiccolava lo suo biasmo. bencivenni [
mento [de'denti], e appiccola il talento d'usar con femmina.
arte d'aggrandire le cose piccole, e d'appiccólare le grandi. gioberti, 11-66
grandi montagne si struggono, si consumano e appiccolano. bracciolini, 1-3-53: ed
ecco appicciolirsi in un baleno / l'una e l'altra di lor,..
di lor,... i e diventar due garruli augelletti. =
(anche picciolo). appiccolito e appiccolato (part. pass, di
(part. pass, di appiccolire e appiccólare), agg. fatto piccolo,
che dell'onore rifiutato mi cresca gloria e pregio, e che la invidia, ch'
rifiutato mi cresca gloria e pregio, e che la invidia, ch'io avrei
. scala del paradiso, 33: e sono alcuni che vanno un poco appiede
un poco appiede, ed essendo confortati e riscaldati li nervi loro, andareno più
uno adorno cavaliere avea per compagnia, e un altro cavaliere appiè che l'addestrava
in arcioni, / con spiedi lance e lor squarcine al fianco. 2
nel saper leggere, mutò pensiero, e si spretò. 4. prep.
a capo alla riciditura tra la coscia e il corpo. pulci, 4-24: noi
., 1-115: tutto di pianto e dolor macero, / siede in un freddo
: vidi di bianca oliva / ornato e d'altre fronde / un pastor, che
: i tedeschi si strisciano sempre intorno e appiedi alla verità; di rado l'
dava... un senso di freddo e quasi di sgomento. soffici, v-1-632
appiè di lunghi declivi verdi di aranci e malaria. = comp. da
. = comp. da a e piè (piède). appiedaménto
infiammasse, faceva i cavalieri appiedare, e i lor cavalli scostare. botta, 4-934
dai dragoni del re luigi fatti appiedare, e che gagliardamente resistettero ancor essi, diedero
, ufficiale di cavalleria, prima appiedato e poi in sella nei giorni di caporetto
anche la croce d'oro è appiedata e alla buona. arriva la lettiga sulle
temorosamente non sicuro comincio, intendendo, e se non a pieno, almeno alcuna
pieno. g. villani, 1-32: e chi questa storia più appieno vuole trovare
/ che 'l nostro stato è inquieto e fosco. boccaccio, dee., 2-7
: ma non mi disse ben espresso e appieno / come si fa la sube e
e appieno / come si fa la sube e la cometa. bisticci, 491:
bel- tade. stigliani, iii-292: e gettonimi in ritrarsi un fior dal seno
seno, / in atto che fu studio e parve errore; / di che augurio
il carattere. leopardi, 10-91: e quel di non aver goduto appieno /
... non soddisfano a pieno e spingono e costringono a nuove indagini.
. non soddisfano a pieno e spingono e costringono a nuove indagini. soffici,
che pure mi erano vissute così vicino e delle quali m'era sempre parso di saper
tasso, 3-34: stringe il ferro; e quando giunge a pieno / sempre uccide
. = comp. da a e pieno (v.).
da appigionare. appigionante, sm. e f. chi abita in una camera
ora il podere? a quattro mila e trecento, senza contare l'obbligo che ha
. cardarelli, 6-97: spesso fra lui e i suoi appigionanti non esisteva nemmeno la
già due, ora ne ha tre e tutta la casa è piena.
poderi o campi, ed appigionare case e botteghe; di queste si dice anche affittare
pecunia] s'appigionano le parole, e le quistioni si comperano. giusti, i-47
48: i'so quel che mi dico e quel che importano / queste cose;
studiato avea costui libri diversi, / e facea gli appigionasi alle porte. note
sta scritto a lettere grandi appigionasi; e s'appicca sopr'alle porte delle case disabitate
, fanno d'appigionasi un nome, e dicono: ci ha messo alla casa
: val meglio chiudere il parlamento, e gittarne le chiavi nel po, o piuttosto
si serbò l'ultimo piano; / e del resto al vaticano / messe 1'
i-125: ora alla casa ove cantasi e suonasi / possiamo porre il cartello appigionasi
povere vergognose, che talor veggonsi zitte e chete sur un muricciolo per le pubbliche
ora il podere? a quattro mila e trecento, senza contare l'obbligo che
intanto, giuoco di una petulante salute e di un riottosissimo ingegno, gozzovigliava, impaludato
impaludato nei vizi, per le taverne e pei chiassi, tra falsi liquori attizzanti
false passioni, tra pestìferi baci appigionati e contati, tra gente, la quale,
crescenzi volgar., 4-9: e questo si farà senza dubitanza d'appigliamento
dante, inf., 25-51: e un serpente con sei piè si lancia /
si lancia / dinanzi all'uno, e tutto a lui s'appiglia. idem,
idem, purg., 7-15: e umilmente ritornò ver lui / e abbracciòl là
7-15: e umilmente ritornò ver lui / e abbracciòl là 've 'l minor s'appiglia
asinel suo pavido / pungon col tirso, e lui [sileno] con le man
alla padrona s'era piangendo appigliata, e non se ne voleva levare. alamanni,
ne voleva levare. alamanni, 3-76: e nel modo medesmo a lui s'appiglia
medesmo a lui s'appiglia, / e di trarlo di sella assai si sforza
veloce s'appiglia al terreno, / e con radice immobil vi si caccia. tasso
polipo indietro i furti io lascio, / e i falsi inganni: che se mai
pietra, / egli repente si dipinge e veste / di colori di quella, e
e veste / di colori di quella, e lei rassembra. bruno, 251:
, iii-228: vi giunge eurillo, e ver lo scoglio innalza / dietro al
abbarbicamento delle liane, tra un palmizio e l'altro, s'appigliavano reti lucenti di
salvatico con le barbe all'ottobre, e se vadi seccore, adacquarlo tanto che s'
/ bene appigliarsi al nuovo fondo, e forti / pria gittar le radici. leopardi
generava come dall'innesto quando s'appiglia e la pianta innestata sparge le vene con
innestata sparge le vene con l'altra e un medesimo succo le addolcisce e nutre
altra e un medesimo succo le addolcisce e nutre. -figur. bembo
dir si può, 'l suo volto e 'l suo valore. morando, iii-227:
predicazione gittatavi, mal vi si può appigliate e crescere. menzini, ii-221: sul
platonico dogma apri le ciglia, / e vedrai che 'l gran savio in lui dimostra
: certamente l'ambizione è un vizio splendido e da cuori grandi e magnanimi, e
un vizio splendido e da cuori grandi e magnanimi, e ne'chiarissimi ingegni suole
e da cuori grandi e magnanimi, e ne'chiarissimi ingegni suole appigliarsi. crudeli
corpi s'appiglia, che sani sono e gagliardi. 3. figur. attenersi
. iacopone, 93-60: figlio bianco e vermiglio, figlio senza simiglio, /
conviene, che accortamente s'appigli, e perseverantemente tenga chiunque vuole dopo la rotta
innocenzia scampare. petrarca, 264-136: e veggio 'l meglio, et al peggior m'
, 1-61: ad assai fievole e falsa parte tappigli e con fievoli e false
ad assai fievole e falsa parte tappigli e con fievoli e false ragioni sostentata.
fievole e falsa parte tappigli e con fievoli e false ragioni sostentata. idem, 2-42
un grand'omo in qualche cosa; e spesso si appigliano a quella che in colui
da l'appetito, lasciano il bene e s'appigliano al male, massimamente ne le
guiducci, i-270: lasciando da banda e queste e somiglianti opinioni degli antichi,
i-270: lasciando da banda e queste e somiglianti opinioni degli antichi, volentieri m'
del riccio, 3-29: a nuove e straniere maniere si appigliano o a vocaboli
i-124: appreso che abbiano le istorie e la geografia, possono i giovani appigliarsi
è incapace di contrarre ogni minimo impegno e di appigliarsi a qualunque partito. foscolo
foscolo, 1-159: conosco il meglio e al peggior m'appiglio. [sostituito
posto eziandio che il toscano fosse più bello e migliore che l'italiano...
al più bello, ma al comune e nazionale. giusti, i-71: vedo
animo mio ebbe a lottare fra piacere e dovere; né io titubai un istante ad
era bello] provocar pettegolezzi plebei, e perdere in queste cose il tempo che
tempo che avrei dovuto spendere negli studi e nel pensare al partito cui appigliarmi per
cui appigliarmi per sollevare la mia sorte e quella dei miei genitori. cardarelli,
alcuna cosa che non fosse realmente avvenuta e concretamente esistente. 4. legarsi
cui fortuna abbatte / i miglior sempre, e coi peggior s'appiglia, / glorioso
m. adriani, 4-3-15: e spargevan voci che era venuto il tempo
ed appigliarsi a pirro, principe umano e amante de'soldati. 5. accapigliarsi
. francesco da barberino, i-271: e sono alquanti [servi]...
battaglie [verbali]: entravi pure e appìgliaviti comunquemente tu vuoi. 6
alte / nubi insieme s'appigli, e come in terra / cada tumida pioggia,
già del tripudio d'esser ali; e al vento / che tutto assorbe, aperte
chinò la testa per cercare gli appigli e si calò puntando un piede contro la grondaia
1-165 '• gli scarponi del capitano monti e dei soldati addentavano solidamente gli appigli.
che già ero stanco di lei, e che non cercavo nulla di meglio che un
iv-1-389: esaminai minutamente i miei atti e i miei detti di quel giorno,
appigli. poteva andargli incontro senza parlare e prendergli le mani con effusione. palazzeschi
una mente appositamente costruita per la foiba e che non trovò nella vita un appiglio
come se io non sapessi il male e 'l danno ch'io patisco. =
370: colla scusa della spalla e della rissa co'birri, tira il
birri, tira il conto innanzi, e s'è qui appillottato. = comp
stivali... per guardarsi dalle mosche e dai tafani, che non appinzino le
mosche più che per avanti / appinzino, e attaccate bramin sangue [ecc.]
appinzare, è recidere con pinzette larghe e taglienti, in un cappello rifinito, certi
appena villaggi di mezza spanna da appinzarsi e tirarsi su con due dita. viani,
per vedere oltre la sassaia: ossa e schegge, schegge ed ossa, arate
ossa, arate da un erpice spietato e una cenciaia appinzata ai reticolati.
acqua di fonte viva con radice d'appio e di petrosemoli, e di finocchio,
radice d'appio e di petrosemoli, e di finocchio, e usine la mattina a
di petrosemoli, e di finocchio, e usine la mattina a digiuno uno bicchiere
abbonda il serpillo...; e i copiosi appi co'quali ercule per
mangiare cose diuretiche, come finocchi, e appio, e petro semelo, e buona
, come finocchi, e appio, e petro semelo, e buona carne,
, e appio, e petro semelo, e buona carne, e vino sottile.
petro semelo, e buona carne, e vino sottile. palladio volgar., 6-5
6-7: dell'appio, altro è dimestico e altro salvatico. il dimestico, altro
il dimestico, altro è d'orto e altro d'acqua. landino [plinio]
, imperò che nel brodo abondantemente nuota e ne'condimenti ha peculiare grazia. idem
il seme lungo, acuto, sottile e odorato, simile al cimino; nasce nei
monti, in luoghi sassosi. il seme e la radice bevuti nel vino provocano l'
fusti simili ai giunchi, rossi, sottili e poco alti da terra; le sue
quelle della ruta, ma più lunghe e più strette, di colore molto verdi.
che dai volgari si chiama seiino, e dai più idioti sedano. ama terra
sedano. ama terra grassa, fondata e umida, acquidrinosa, ben lavorata e
e umida, acquidrinosa, ben lavorata e divelta. a. cocchi, 4-1-29:
mistura, l'odorò di trito / puleggio e d'appio e di selvaggia menta.
odorò di trito / puleggio e d'appio e di selvaggia menta. carducci, iii-20-15
• un angelo femina, di forti e leggiadre forme, coronata della fredda ninfea e
e leggiadre forme, coronata della fredda ninfea e del funebre apio la bella testa onde
, 671: prati molli di viola e d'appio. idem, 741: non
appio palustre. d'annunzio, ii-585: e la bietola e l'appio e il
annunzio, ii-585: e la bietola e l'appio e il coriandro / e la
: e la bietola e l'appio e il coriandro / e la lattuga semino
bietola e l'appio e il coriandro / e la lattuga semino ed innacquo.
campanella, 2-248: sono perverse e collera fanno., le cose che
che non sa di nulla, il bassilico e l'appiolina, piante odorosissime.
, che si chiama gabbo; e fa una castagna in sul fiore. redi
scolato dal latte rappreso de'pentolini, e colato per panno lino fitto, e
, e colato per panno lino fitto, e raddolcito con un poco di giulebbo di
, 2-822: i banchi di ortaggi e di frutta, sgargianti di bei colori,
dove erano i vacui tra l'uno e l'altro, detti appiombatoi, per
. = comp. da a e piombo (v.).
equilibrarsi. -avere vappiombo: possedere facilità e precisione (in esercizi ginnastici o sportivi
: un'altra sorta di nutrimento sodo e salubre danno a'bestiami grossi quei'contadini,
soderini, iii-123: si deono ancora e lavorare attorno e scalzare gli arbori con
: si deono ancora e lavorare attorno e scalzare gli arbori con le viti appioppati,
, affibbiato, rifilato. c. e. gadda, 2-115: e perveniva una
c. e. gadda, 2-115: e perveniva una scatola dopo l'altra a
abbondanza la tristizia si genera... e nota che l'appioriso per bocca prendere
di sardigna fa ritirare tutti i nervi, e però in tal modo fa slargare e
e però in tal modo fa slargare e distendere la bocca, che, morendosene
da spasmo dei muscoli della faccia: e perché ne'tempi addietro credevasi che questo
lupatta, lupatta... bella e fatale come l'appioriso! =
, addormentarsi di un sonno leggero (e per poco). tommaseo-rigutini,
tranquillo. questa voce vive nella toscana e dicesi: fare un pisolo, ch'
quella quiete obliviosa che precede al sonno e riscuotersi tosto e vegliare. panzini,
obliviosa che precede al sonno e riscuotersi tosto e vegliare. panzini, i-311: la
1-76: non c'è che qualche vecchietto e qualche guardia municipale appisolati sulle panchine verdi
appizzare, tr. ant. e dial. conficcare, infiggere; appiccare
mantello, appizzar le forbici ad un crivello e dire: « per san pietro e
e dire: « per san pietro e per san paolo è stato il tale che
siccome in cotali casi con istormenti vari e con voci applaudenti suol farsi. applaudiménto
l. adimari, 1-87: perloché molte e veritiere lodi dal pubblico applaudiménto furono attribuite
ant. anche applàudere), tr. e intr. (applàudo e applaudisco)
tr. e intr. (applàudo e applaudisco). battere le mani in
: vi prego che vi piaccia di ammonirlo e avvertirlo, che chi lo laudi ed
b. davanzali, i-248: per usato e vano applaudere a qualsivoglia principe. tasso
d'ogn'altro il capitan gli applaude / e gli annunzia vittoria; e gli dà
applaude / e gli annunzia vittoria; e gli dà laude. g. bentivoglio,
che pur sono quanto allo stile, e peggio quanto alla favola, sommamente difettive
del vago arnese, / mal repugnante e mal cedente insieme, / sotto a i
più, questi n'era più applaudito, e miglior popolano tenuto. e. visconti
applaudito, e miglior popolano tenuto. e. visconti, conc., ii-114:
bellezza che è incompatibile coll'unità di tempo e di luogo, applaudirà quando vedrà rappresentate
: le moltitudini vi applaudiranno un momento e nel secondo grideranno contro di voi.
ii-300: chi l'aveva udita da giovane e pel ricordo e pel confronto aveva il
aveva udita da giovane e pel ricordo e pel confronto aveva il cuore gonfio, avrebbe
gonfio, avrebbe voluto gridare basta, e invece applaudiva, applaudiva per consolare se
applaudiva, applaudiva per consolare se stesso e lei. -per simil. e al
stesso e lei. -per simil. e al figur. galileo, 3-1-476:
, / con la coda l'applaude e sparge intorno / muggiti soavissimi e canori.
applaude e sparge intorno / muggiti soavissimi e canori. idem, 6-146: vezzose
idem, 6-146: vezzose l'aure e lusinghieri venti / gli applaudon con sussurri
ariosto, sai., 1-17: e chi non ha per umiltà ardimento /
aprir, con tutto il viso applaude / e par che voglia dir: « anch'
che dolcemente nei principii applaude, / e tesse di nascosto inganno e fraude. cuoco
, / e tesse di nascosto inganno e fraude. cuoco, 1-79: intanto
ne dirò tante che v'incanterò, e vi sentirete obbligato in coscienza d'applaudirmi
vengo qui per applaudire ai delitti, e abborro le massime dei sacerdoti striscianti.
.. di lasciare la vita scioperata e mettermi a far qualche cosa, mio padre
a far qualche cosa, mio padre e mia madre, com'è naturale, avevano
più, mi verrai in uggia, e farò una solenne fischiata. faldella, iii-77
frezzi, i-12-60: tra quegli regni dietro e questa scorta / chi entra trova le
elicone, / ed ognuna gli applaude e lo conforta. galileo, 435: per
non intendono. marino, 7-183: e certo io non so già, s'è
m. buondelmonti, ii-29: l'umanità e la dolcezza sono tanto e applaudite e
l'umanità e la dolcezza sono tanto e applaudite e praticate dalle potenze guer- reggianti
e la dolcezza sono tanto e applaudite e praticate dalle potenze guer- reggianti d'europa
che tuttavia il mondo ora applaude. e. cecchi, 1-40: un moderno,
più uomo, si confronta, applaudendosi e congratulandosi, alle bestie.
pubblicando che per applaudere al viceré, e non perch'io sentissi così essere il servigio
solone, detta a creso, ricchissimo e potentissimo re della lidia: niuno doversi
felice. applauditóre, agg. e sm. (femm. -trici.)
di approvazione spontanea, di favore immediato e convinto, di entusiastico consenso manifestato battendo
coll'ali aperte, che significa applauso e letizia. leonardo, 2-78: apiausa:
. leonardo, 2-78: apiausa: festa e rallegramento con gesti delle mani. b
i-383: indi passare in acaia, e farvisi incoronare,... per avere
tasso, 12-105: così disse egli; e l'aure popolari / con applauso seguir
cipe dell'academia degli oziosi con tanti applausi e tanti onori che sono incredibili e impossibili
applausi e tanti onori che sono incredibili e impossibili a dire. fontanella, iu-355
, / che d'applausi si pasce e d'alti fasti, / a l'orecchio
fasti, / a l'orecchio civil pugne e contrasti. de rossi, iii-343:
: non si può dire l'applauso e il viva che gridaste al giovane scolare.
colletta, i-239: dopo gli applausi e i segni di riverenza e di gioia,
dopo gli applausi e i segni di riverenza e di gioia, fu pregato il re
: dico il mio parere come attore e come spettatore: come attore non cerco gli
: come attore non cerco gli applausi e non m'impermalisco delle fischiate; come spettatore
ho diritto anch'io come gli altri e di fischiare e d'applaudire. d'
io come gli altri e di fischiare e d'applaudire. d'annunzio, iv-1-119:
non si scriverebbero tanti libri pieni di falsità e di conclusioni mal provate, le quali
del rubens veniva forte accalorato dalla nobiltà e vastità dell'impresa,... e
e vastità dell'impresa,... e dagli applausi de'grandi. baretti,
grandi. baretti, i-iio: la ragazza e il giovane hanno ballato qui tre o
tre o quattr'anni con molto applauso e guadagnati dei danari da caricarne un mulo.
che la convenzione nazionale di francia fece e che il popolo approvò con un generale
pananti, i-389: stima i liberi voti e non gli merca, / e lui
voti e non gli merca, / e lui cercan gli applausi, ei non gli
applausus -ùs. applausóre, agg. e sm. ant. che applaude,
aristotile, sdegnandosi di mendicare i lettori e gli applausori della finzione. segneri, ii-
bruno, 3-480: più raggionevolmente, e senza incorrere inconvenienti, e con formar
raggionevolmente, e senza incorrere inconvenienti, e con formar teoria più accomodata e giusta
inconvenienti, e con formar teoria più accomodata e giusta, applicabile al moto più regolare
non è abile a ricevere una regola certa e generale, applicabile ad ogni caso.
spoglio delle pratiche in ordine di urgenza e lasci per ultime le pratiche di quei condannati
sua applicabilità, alla pratica. c. e. gadda, 7-37: lo scrittore
modulazioni leggiere ed allegre a'soggetti lagrimevoli e devoti. = deriv. da applicare
[al tumore] molti cerotti, impiastri e unguenti. g. del papa
pezzetti quasi dadi, poi si trafora, e quindi applicando 1 vari pezzetti a vari
. sai che faccio? prendo il biasimo e me l'applico qua. si picchiò
4-3-81: un fiasco di vetro assai capace e col collo strozzato, al quale ho
. buonarroti il giovane, 9-39: e in applicando a i mali i lor rimedi
lor rimedi, / la dosa aggiusta e la misura e 'l pondo. magalotti,
/ la dosa aggiusta e la misura e 'l pondo. magalotti, 21-22:
paciaro. g. villani, 10-69: e la metà della pena e condannagione fosse
10-69: e la metà della pena e condannagione fosse applicata alla camera dello 'mperadore
,... gli applicò al pubblico e non gli divise con la preda.
civili come dello stato, furono distribuite e applicate a più magistrati. g. p
3-34: ne cavò bottino ricchissimo, e senza convertirlo in usi privati l'applicò
di quel popolo al paroco vicino, e insieme gli applicava quelle poche entrate.
vuole che cerchi la sua significazione, e applichila alla materia, siccome è la propria
altresì alla bevanda, la quale conviene parchissima e modestamente spiritosa. baretti, ii-5:
fine studiamo noi, se non vogliamo e non sappiamo poi applicare il risultato degli
le quali sono applicate al ben commune e sanza le quali el ben commune non
ministero applicavano gl'indiani più veloci, e gli avvezzavano con tutta diligenza da fanciulli
di giudizio, che applichiamo a volizioni e azioni singole? gramsci, 98: il
un anno, a tre a quattro e forse cinque capi di imputazione. moravia,
, filippo aveva applicato le sue idee e aveva agito da furbo. piovene,
modo ora udito applicherai l'intelletto insieme, e la volontà su ciò che tratti con
serio. 9. intr. e rifl. dedicarsi con tutte le forze dell'
del bene, se rettamente vi ti applichi e vi ti fermi. galileo,
la fabbrica, le distanze, i movimenti e l'apparenze dell'universo. viviani,
padre s'era applicato agli studi della filosofia e della medicina. baldinucci, 2-5-49:
, di applicar colla mente assaissimo, e di cibarsi con ogni pienezza di cibi,
faccio all'amore. applico alla medicina e alla chirurgia e non mi curo di
. applico alla medicina e alla chirurgia e non mi curo di donne. cesarotti
applicano a studiar gli oggetti della natura e dell'arte, sentono il vantaggio di
sp., 22 (372): e lì, applicandosi assiduamente alle occupazioni che
stato: difficoltà estrema di digerire, e impossibilità di applicare, che n'è
la conseguenza. negri, 2-991: magro e pallido, del pallore inquieto particolare ai
non riuscendo più ad applicarmi agli studi e nemmeno a qualche dilettevole lettura, passavo
avv. con applicazione, con viva e intensa attenzione. segneri, i-455:
, concentrazione della mente, attenzione vigile e prolungata. segneri, i-565
tali mezzi in opera con applicatézza. e questa applicatézza si oppone alla negligenza,
[i premi] dalla condotta morale e dall'applicatezza del giovane in tutto il
sentenze circa le ricchezze, l'umiltà e modestia circa le vittorie, le quali
... applicato di fuori dissecca e rinfresca. g. del papa, 1-1-121
.. bevute in larga copia, e applicate a tutto il corpo. 2
. buonaroti il giovane, 9-396: e in esso assai misure / s'imparano
... alla geografia, alla cronologia e alla nautica. 3. assegnato
sopra a degli studi giudicati universalmente disutili, e che riducono l'applicato alle infermità,
la libertà promessa, diventassero più solleciti e più applicati. baldinucci, 1-67:
leopardi, i-1117: gli uomini riflessivi e generalmente gl'ingegni o grandi, o
pastelli, acquarelli,... e si dimostra sempre molto applicato e qualche
. e si dimostra sempre molto applicato e qualche volta anche fine di tratto.
meno a'contemplativi astratti che agli economi e a'mercanti applicati. pecchio, conc
il quadro dei progressi che la meccanica e la chimica applicate alle arti fecero
, viii- 590: musa! e noi pingerem carta bollata / e..
musa! e noi pingerem carta bollata / e... canteremo. la fisica
impressionato dal genere di disegno tra illustrativo e fantastico, enigmatico e concreto, utile
disegno tra illustrativo e fantastico, enigmatico e concreto, utile e suggestivo, che è
fantastico, enigmatico e concreto, utile e suggestivo, che è il fondamento degli
di grado inferiore nella pubblica amministrazione (e anche in impieghi privati).
interrogatorio. applicatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
di questi, or di quei difetti e vizi. viviani, 3-i-44: del gran
le frequentissime lavande,... e l'applicazione di qualche unguento mercuriato alle
non è altro, se non una continua e successiva applicazione della potenza ad ogni punto
la difficoltà maggiore però consiste nel fatto e applicazione. magalotti, 20-110: voi vedete
sieno nella legge di natura regole universali e certe e chiare, la loro applicazione
legge di natura regole universali e certe e chiare, la loro applicazione però ai
, che renda possibile l'applicazione. e questo intermedio sono i giudizi individuali empirici
, che riducono l'eterogeneo all'omogeneo e preparano così il terreno all'applicazione dei
. han detto esser la parte attiva e principalissima della filosofia, e che produce i
parte attiva e principalissima della filosofia, e che produce i suoi maravigliosi effetti dalla
produce i suoi maravigliosi effetti dalla scambievole e convenevole applicazione de'semplici naturali. viviani
. viviani, 3-i-44: sarà sempre e facilmente creduto che egli ancora [l'ugenio
[sono paragonabili] alla beneficenza, e così continuando con non dissimili applicazioni.
russo, i-324: gli scrittori medesimi e gl'istitutori sono molto discrepanti fra loro
, 47: idee così nuove e vere e di così vasta applicazione.
47: idee così nuove e vere e di così vasta applicazione. pecchio,
alle applicazioni. nievo, 163: e così succede sempre che nell'applicazione conviene ammorbidire
succede sempre che nell'applicazione conviene ammorbidire e correggere ciò che v'ha di troppo ruvido
correggere ciò che v'ha di troppo ruvido e generale nelle massime di stato. panzini
mente, impegno intellettuale; cura scrupolosa e precisa, dedizione a un lavoro, a
forte applicazione di cuore, d'anima e di mente a dio amare. savonarola,
la orazione vocale ti affatica la mente e sviala da quella applicazione che tu hai
un campo vasto è opera vasta; e applicazione, perché non si può fare badando
l'unire la quiete dell'animo, e la totale astinenza da ogni genere d'
risolvè d'andare a studio ad atene, e darsi a virtuose applicazioni. gravina,
ma per la difficoltà loro ancora, e per la fatica ed applicazione che impongono
amore è una passione della natura, e questa si fa sentire in mezzo alle più
quell'opuscolo era una sciocchezza illeggibile, e fu condannato al gran buio della dimenticanza
io sentiva il mio animo capace di continua e tranquilla applicazione. galdi, i-237:
. sp. 22 (377): e l'eseguì, in mezzo a quell'
metodi d'insegnamento che rintuzzano lo spirito e fanno l'applicazione passiva, tediosa
tuo pianeta prevale, riescono bene, e secondo l'applicazione e separazione e positura
riescono bene, e secondo l'applicazione e separazione e positura che ha con il sole
, e secondo l'applicazione e separazione e positura che ha con il sole o col
] con il re di francia; e non credo che dalla parte de'genovesi
(apo), prep. ant. e letter. nelle vicinanze, accanto,
giamboni, 4-409: questa battaglia grande e famosa fue appo azio. m.
le secche poppe de le affamate madri e non trovandovi lo usato latte, dolorosi
muggiti. l. salviceli, ii-n-46: e dicasi 4 appo noi ',
, come 4 appo di noi ', e altre molte [preposizioni] per simil
] porto scorge / solitario di navi e muti intorno / de l'erma spiaggia i
appo la riva / gemer le folichette e gli alcioni. monti, 2-1037: oziosi
l'apio paludoso. leopardi, 22-14: e la lucciola errava appo le siepi /
la lucciola errava appo le siepi / e in su l'aiuole. carducci,
appo voi m'accagioni / del lungo e del noioso tacer mio / se non
. idem, conv., i-iv-8: e questi non solamente passionati mal giudicano,
appo costoro la presenza ristringe lo bene e lo male in ciascuno appresentato. idem
idem, conv., iv-xv-5: e questo è falsissimo appo lo filosofo,
mentire non puote, appo la legge e credenza antica de li gentili. idem,
: voi nella vostra città eravate potente e in grandissimo pregio appo i cittadini. torini
, i-31: nella corte del re celestiale e appo li principi terreni, vedemo che
174: cascarrò in derisione appo miei scolastici e di altri per i casi che me
non repugnar, se lode / cerchi e fama appo lui, ma fedelmente / adulando
siccome questa presente, del tutto insipida e vuota. 3. figur. nel
che tu sii mia pagatrice appo dio, e che prieghi che mi lasci entrare cogli
lasci entrare cogli altri, a vedere e adorare lo venerabile legno della croce.
che appo dio è ogni bene, e fuori di lui non essere veruno bene,
germano / l'altro ti guidi, e intercessor ti sia. / vergine bella,
: « appo loro sono li onori e le potenzie, ma a noi ànno
ma a noi ànno lasciati i pericoli e le povertadi *. guidotto da bologna,
stato monaldo di messer or- manno; e monaldo di messer bernardo. 5
tramuti in tutto o in parte, e perciò à nome translativa, cioè tramutativa
, 240-2: l'ho pregato amor, e 'l ne riprego, / che mi
appo la... sorella vostra, e di dirle che io l'ho in
): impromette di venire... e fare stanza appo noi. crescenze volgar
re, se non quando egli vuole e gli fa chiamare a sé. 7
: fu prima il parlar in verso e poi il parlar in prosa appo tutte le
mandò tra gli uomini la verità, e diedele appo loro perpetua stanza e signoria.
verità, e diedele appo loro perpetua stanza e signoria. idem, i-117: appo
appo i quali [antichi] la fermezza e la costanza e la forza e la
antichi] la fermezza e la costanza e la forza e la magnanimità erano virtù molto
fermezza e la costanza e la forza e la magnanimità erano virtù molto più ordinarie
fu niente appo la forza de'romani, e dell'oste dell'imperadore. idem,
troncando i sudditi, tal danno, / e distruggendo il bel paese ausonio,
2-93: ebbe argante una spada; e 'l fabro egregio / l'else e 'l
; e 'l fabro egregio / l'else e 'l pomo le fe'gemmato e d'
else e 'l pomo le fe'gemmato e d'oro; / con magistero tal che
non lavorò ciclopo. / appo tante e tai gemme, ond'è distinto,
distinto, / povero è l'indo e scorno ha l'etiopo. morando, iii-232
morando, iii-232: quando la terra e tacque han di gentile, / quanto natura
vidde tutto che facevano, infino al pianto e rammarichio di dafni. 11
, 16-9: ed io tenendo un premio e poco e caro, / men vo
: ed io tenendo un premio e poco e caro, / men vo alle navi
aver fatte in guerra / ben gravi e dure e faticose imprese. =
in guerra / ben gravi e dure e faticose imprese. = dal lat
, iv-22-113: che sempre mai la luce e lo splen dore / convien
dore / convien ch'offuschi, manchi e che s'appochi / alla presenza
appoco la somma difficoltà d'imitare e seguire quella natura che prima confondendo
contraddizione colle sue opinioni passate, e concepite nella fanciullezza. ella non
lunga abitudine riscaldano appoco appoco, e mettono un tal incendio nei cuori
con lo scopo di sfruttare le terre e di ricavarne un reddito. gli interessi
reddito. gli interessi, i bisogni e gli scopi di queste imprese, impedirono
222: tutta la regione deve essere appoderata e collegata. 2. rifl. (
collegata. 2. rifl. (e intr.). stabilirsi per la prima
impadronirsi. storia dei santi barlaam e giosafatte [tommaseo]: lo diàule
2. rifl. ant. e dial. assicurarsi il potere il dominio
. masuccio, 381: da'baroni e populi avuto il devuto umaggio, e
e populi avuto il devuto umaggio, e appoteratose in manera che d'alcun temere
, una notte fé occultamente la matre e messere domizio pigliare, e, seperati,
la matre e messere domizio pigliare, e, seperati, de diversi e fieri
pigliare, e, seperati, de diversi e fieri tormenti de secreto fattigli tormentare,
nuove case [coloniche] manchino abitatori, e a quei terreni di fresco dissodati e
e a quei terreni di fresco dissodati e appoderati manchi il cultivatore. appoderato2
, sopraffatto. storia dei santi barlaam e giosafatte [tommaseo]: o gattivi
comune, retto da un priore locale e godente di alcune autonomie. arila
; per es.: 4 napoli e i suoi appodiati '... ma
uso. colui a cui è dovuto e si paga un censo in ricognizione ed
= comp. dall'imp. di appoggiare e dall'oggetto capo (v.).
= comp. dall'imp. di appoggiare e dall'oggetto ferro (v.).
= comp. dall'imp. di appoggiare e dall'oggetto mano (v.).
parti dall'appog- giamento dell'altro, e per vedermi si volsono. appoggiare
con grandissimo pianto lo trassero della fonte e, così ritto, l'appoggiaro alle
dee., 3-4 (298): e quivi avere [si conviene] una
egidio romano volgar., iii-3-8: e die l'uomo appoggiare pavesi e legni
: e die l'uomo appoggiare pavesi e legni, e somigliante cose ai fossi,
l'uomo appoggiare pavesi e legni, e somigliante cose ai fossi, acciò ch'ellino
lettuccio, anzi un canile, / e dissi: quivi appoggerò l'orecchie. tasso
appoggerò l'orecchie. tasso, 813: e la fanciulla accorta / gli occhi tremanti
accorta / gli occhi tremanti abbassi, / e su l'amato fianco / appoggi il
: l'un l'altro guarda, e del suo corpo essangue / su 'l pomo
... / appoggia il petto e l'affannata fronte, / le mani attuffa
affannata fronte, / le mani attuffa e l'arse labra immerge. cadetti, 96
una pianta simile a quella de'fagiuoli e coltivata propriamente come quelli, appoggiandola a
occhi azzurri come il fiore del lino e appoggiava allo sportello una mano così piccina
il sedile, appoggiò le gomita al finestrino e il viso sulle mani. tozzi,
buttò bocconi. sbarbaro, 3-22: e la scala a pioli tolta in spalla /
pioli tolta in spalla / di casa uscisti e l'appoggiavi al muro. manzini,
in una maniera differente, più alta e leggera. 2. posare piano
, favorire (con la propria autorità e influenza; con la propria solidarietà)
suoi avversari, pigliava la ringhiera, e biasimava i signori. s. caterina
, il quale sete posto per appoggiare e aitare questa sposa. g. morelli,
. g. morelli, 149: e pagolo, come che egli pella sua virtù
che egli pella sua virtù mostrasse bene e diligentemente i fatti suoi, non era inteso
del principe, ornai renduto odioso, e il quale aveva già conosciuto per insanabile
conosciuto per insanabile nelle sue licenze, e che appoggiasse col suo consiglio la congiura
comunicò che poteva ricorrere per via gerarchica e che il colonnello avrebbe appoggiato il ricorso
dentro di sé: libera me domine e appoggiava la preghiera con un gran segno di
varrò approva i providi pensieri, / e le difese appoggia al suo giudizio.
esempio, per appoggiare il tetto, e per fare altre cose, le quali siano
. / tratto è per aria in aspra e crudel foggia / il mesto inglese da
mesto inglese da due funi eguali; / e il boia dietro il palo ornai gli
lo guidatore è cieco, conviene che esso e quello, anche cieco, ch'a
appoggia, fori di sé la prieme e scaccia. c. bartoli [alberti]
a riempiere... di muraglia ordinaria e stabile. soderini, iii-135: quando
cui talor s'appoggia / la vite, e con piè torto al ciel sen'poggia
come il collo [dell'elefante] e la cervice è breve, / altrimenti saria
/ del vasto corpo, che s'appoggia e ferma / sovra i suoi mal composti
ferma / sovra i suoi mal composti e rozzi piedi. imperato, i-31: le
dove si possano appoggiare in arbori freschi e dove sentono l'acqua campeggiare. marino
ferro, / ha ne la destra, e vi s'appoggia alquanto. salvini,
gian servi di marte, / tidide attendiguerra e 'l divo ulisse, / alla lancia
: ergiti or tu alcun poco, e sì ti appoggia / alli origlieri, i
contro il vetro, scostò la cortina e vedeva i rami scarni d'un giardino
la persona, ma egli mi sostiene e non cede. paolieri, 2-78: le
paolieri, 2-78: le mani enormi e villose si appoggiavano entrambe sopra un bastone
appoggiavano entrambe sopra un bastone spaventevole. e. cecchi, 1-20: uomini gravi e
e. cecchi, 1-20: uomini gravi e incappottati, che salgono appoggiandosi al bastone
si appoggiò con franchezza fra il collo e la guancia, facendole un poco piegare
sentì muoversi un poco, camminare; e poi lo vide venire alla porta, appoggiarvisi
un balconcino della villa uscirono le due sorelle e si appoggiarono al parapetto in silenzio.
stare tra voi [donne gentili] e tenèr lo cor meo, / che a
.. ed il signore appoggiatesi alla scala e dicente a lui: io sono il
lui: io sono il dio d'àbramo e d'isaac. leonardo, 2-568:
'l predicatore sappi bene la scrittura santa e quelle ragioni e li esempli che vi son
bene la scrittura santa e quelle ragioni e li esempli che vi son drento e che
ragioni e li esempli che vi son drento e che l'intenda
dee tuoni recarsi sopra di sé, e non appoggiarsi né aggravarsi addosso altrui.
appoggiò pensosa, / dopo i suoi lieti e volontari errori, / al fiorito soggiorno
dissipati, se non movendosi di qua e di là; e quello starsi a ruminarli
movendosi di qua e di là; e quello starsi a ruminarli in casa non
si appoggiava come a un bastone, e se ne faceva quasi uno scudo. govoni
, 4-68: al mercato poi vero e proprio degli uccelli... s'appoggia
quello dei gatti, quello dei pesci rossi e perfino quello dei serpenti. gobetti,
dei serpenti. gobetti, ii-284: prosperità e pace furono le basi su cui si
, 1-32: appoggiarmi a dio, e non alle cose transitorie, questa sarà a
cose transitorie, questa sarà a me piena e sempiterna sapienza. ottimo, ii-284:
a maggiore di sé, ed onoratamente visse e morì. machiavelli, 35: nel
nel mondo non è se non vulgo; e li pochi ci hanno luogo, quando
, 244: quando e'siano disarmati, e che si appogge- ranno solo agl'impeti
appogge- ranno solo agl'impeti della fortuna e non alle proprie virtù, varieranno col
/ in te la fé s'appoggia e 'l santo impero. g. bentivoglio,
basi; sopra l'aiuto divino, e sopra la nostra volontaria cooperazione al medesimo
scrittore, perciocché pure è uomo, e per conseguente agli sbagli soggetto. foscolo,
bisogno di appoggiarsi ad alcuna opinione: e chi è in istato d'imbecillità fida al
: in fuga / van l'ombre e le sembianze / dei dilettosi inganni; e
e le sembianze / dei dilettosi inganni; e vengon meno / le lontane speranze,
ella saltòe nell'acqua,... e invidiosa compagna s'appoggia alla nave di
davanti al kolossal franz von stuck. e appoggio sul von perché questo mugnaio di
appena... ma pur c'e un modo di leggerli appoggiando la voce su
certi punti, svelando certi accenti nascosti e lasciandone cadere altri. -appoggiare un
una bastonata: darli, affibbiarli (e anche con forza). lippi,
destro a sei pollici sulla sua dritta, e nel prolungamento delle sue spalle, girando
= comp. dall'imp. di appoggiare e dall'oggetto testa (v.).
ombra d'un altissimo faggio raccolte, e, diritto appoggiato ad un mirteo bastone
in sul piano della cornice della finestra, e sopra lui abbandonato il petto, e
e sopra lui abbandonato il petto, e quasi il resto di tutta la persona,
, 11-71: stassi / appoggiato, e con secura faccia / freme, immobile al
, / salta in mezzo ai filari e gli fiacca la schiena. idem, i-271
la finestra, appoggiato sul gomito, e sapevo che fuori c'era la campagna.
. calvino, 1-42: i pastori ritti e fermi, con le mani appoggiate ai
, con le mani appoggiate ai bastoni e l'ombra dei capelli sullo sguardo.
del mare turchino solcato di alberi nudi e di vele appoggiato all'orizzonte. baldini
anche la canna è cosa debole, e aoperasi talora per appoggiatoio; ma questo è
è malo appoggiatoio, perocché si rompe e fiaccasi. varchi, 18-2- 256
colonne, erano poste per lo luogo e a traverso alcune panche cogli appoggiatoi. vasari
balaustri vari, che servono per appoggiatoi e per parapetti. tommaseo [s. v
. v.]: dicesi appoggiatoio e differisce dalla maniglia in ciò che, se
cui il tornitore appoggia saldamente la mano e il ferro con cui lavora il tornio
acconcia a posarvi il piede destro, e spingerla avanti. appoggiatura, sf
: dicesi fuoco con dittongo toscano, e poi infocare,... perciocché non
né accento acuto in due luoghi, e quando l'acutezza passa oltre, si
, il dittongo, per far la forza e l'appoggiatura della voce più là.
, piena di trilli di seconda terza e quarta, appoggiature, cadenze, semitoni,
hai visto mai tanti portenti, / e meglio cantar le arie di bravura, /
meglio cantar le arie di bravura, / e le semitonate, ed i mordenti,
mordenti, / trillo, gruppo, gorgheggio e appoggiatura...? tommaseo [
bellramelli, i-36: un fischio caldo e pieno che si espanse in poche note,
i passi. / ma le suppone appoggi e la puntella / lo stuol che la
puntella / lo stuol che la conduce e seco stassi, / in sin che i
, carico del doppio peso della gabbia e dell'albero di essa, s'ei non
avesse l'appoggio de'cordami. c. e. gadda, 351: il battente
sull'appoggio. -per simil. e al figur. daìtte, purg.
forte appoggio de le patrie mura / e tu soave cura, / e lusinghevol'esca
mura / e tu soave cura, / e lusinghevol'esca a i casti cori.
agguattasi dietro all'appoggio del banco, e cala giù le brache. tasso, 20-98
co'capegli tutti bianchi traghettare per questa e per quella regione alla guisa che faceva
che faceva quando poteva camminare le leghe e le leghe senza l'appoggio d'un
: vedendo ch'io aveva del pallido e dell'infermiccio m'indusse a pigliarmi una sedia
a pigliarmi una sedia d'appoggio; e mi v'adagiai. [sostituito da]
a braccioli, con una spalliera alta e quadrata. [ediz. 1827 (42
a bracciuoli, con un appoggio alto e quadrato]. nievo, 179: e
e quadrato]. nievo, 179: e mentre cercava ritrarre la propria mano dalla
restare su un piano di continuo ondeggiante e pericolante, senta di continuo mancargli l'
. lo teneva a catena come un cane e lo battezzava tre o quattro volte al
il suo corpo è flessuoso di stanchezza e si torce contro l'appoggio verso una posizione
sia nuova. -per simil. e al figur. b. davanzali,
d'altro. segneri, iii-3-142: e sopra qual appoggio fondate voi cotesta
amore piglia appoggio da cento piccole tradizioni e storiette fantastiche. cattaneo, iii-4-268:
[crusca]: avrai appoggio d'amici e di parenti, e vedrai gli altri
appoggio d'amici e di parenti, e vedrai gli altri più poveri sanza verun aiuto
appoggio. g. villani, 10-123: e con lo appoggio del vicario, che
9-30: currado conte di landò capitano e guida della compagnia, con gli altri
della compagnia, con gli altri caporali e conducitori, avendo da pisani ferma promessa
conducitori, avendo da pisani ferma promessa e dalla gente loro, ch'erano in numero
ch'erano in numero di ottocento barbute e di duemila pedoni,... credendo
, per potere facilitare le imprese loro e nello acquistare le provincie e nel tenerle.
imprese loro e nello acquistare le provincie e nel tenerle. guicciardini, i-15:
far dee nel gran caso? ira e pietade / a varie parti in un tempo
imprese] che a lui parvero, sicure e vantaggiose, entrò volentieri; ma queste
tecn. condizione di vincolo tra un corpo e un altro, che ha il compito
buona grazia del padrone dell'altra fabbrica, e con pagarglielo, conforme ordinano le leggi
rapporto con quella delle truppe in attacco e intesa a neutralizzare le resistenze che ne
tramortendo, ovunque pò s'appoia; / e per la ebrietà del gran tremore /
baronessa... passeggiare tranquillamente su e giù per la scala rovinata, ove
pioggia le rondini strisciano la terra. e la gallina s'appollaia sotto la gronda
gallina s'appollaia sotto la gronda. e il rospo saltella sull'umidore dell'erba.
1-83: le galline s'appollaiano sugli alberi e fanno paura agli scoiattoli.
dappertutto gruppi di case sui monti, e sopra il caseggiato appollaiarsi le ròcche,
s'erano appollaiate a un tavolo, e tiravano la tombola. e cecchi, 6-73
un tavolo, e tiravano la tombola. e cecchi, 6-73: altri s'appollaiano
sgabello avvitatile del tavolo da disegno, e rideva conio sguardo lontano. -figur.
in mano sulla quale stava appollaiato volteggiando e cinguettando un vecchio canarino. barilli,
, 2-111: grappoli di corvi appollaiati e brulicanti su tutti i rami degli alberi,
degli alberi, sotto il cielo basso e grigio. viani, 19-418: i ragazzi
tanti rondinotti appollaiati sopra una canala. e. cecchi, 1-20: il corvo
: più spesso sta appollaiato su, e di là in un atteggiamento che pare serio
con una sorte di disprezzo le cose e le persone che stanno in basso.
bocchelli, 2-78: noi stavamo quatti e appollaiati tra le piante. comisso, 12-212
12-212: ci si arrampicava sugli alberi e spesso si stava a parlare egli appollaiato
a parlare egli appollaiato su di uno e io su di un altro. lombari,
, con tanta gente raggruppata intorno; e altri stavano appollaiati su su, nel buio
mia figura pulitamente netta dalle saldature, e fatta piana e pulita, et appresso appo
netta dalle saldature, e fatta piana e pulita, et appresso appo
di pecca. ^ non della lingua parlata e non bello. apponiménto, sm.
apponiménto di parti, come i corpi crescono e s'aumentano. = da apponete,
l'imperatore de'turchi, per appopolare e per annobilire constantinopoli, fece passare alcune migliaia
eccellenti prima dalla regia città di tauris e poi dal gran cairo. idem, i-365
il primo fu l'aprir l'asilo e dar franchezza, il che fece romolo,
essendo allora le terre vicine maltrattate da'tiranni e perciò il paese pieno di banditi,
era più di mille tutte grandi, appopolate e belle. appoppaménto, sm. marin
appopparlo o pruarlo [il vascello], e crescer vele, o scemare di poppa
pruato. appórre (ant. e dial. appónete), tr. (
, applicare. - anche rifl. e al figur. latini, rettor
parte appone un nome a un fatto, e l'altra parte n'appone un altro
le piante, perché entri il sole e liquefaccia la terra e fermenti, sì
perché entri il sole e liquefaccia la terra e fermenti, sì che si possa nutrire
, sì che si possa nutrire, e però sterco caldo e grasso apponemo alle
si possa nutrire, e però sterco caldo e grasso apponemo alle loro radici. tesauro
generale di emblema intesero gli antiqui latini e greci ogni cosa, che per adornamento
greci ogni cosa, che per adornamento e vaghezza si apponesse ad un altra;
altra; come a'vasi di argento e d'oro i fogliami e le figure e
vasi di argento e d'oro i fogliami e le figure e gli recami alle vesti
e d'oro i fogliami e le figure e gli recami alle vesti. cesarotti,
nostro, alludono a rapporti non obliati, e possono servir di lume nell'uso de'
e deputati e li prega d'apporre la loro
e deputati e li prega d'apporre la loro firma in
nelle legalizzazioni devono essere indicati il cognome e il nome di colui, la cui
, con timbro, il suo cognome e nome. -appórre la sanzione a
premura di apporvi la sua sanzione, e di fare eseguire. 3.
figur. boccaccio, 3-2-199: e quindi gli fece apporre preziosissimi unguenti e
e quindi gli fece apporre preziosissimi unguenti e corone, e incendere soavissimi odori,
fece apporre preziosissimi unguenti e corone, e incendere soavissimi odori, ed apportare squisite
convitati, s'appone pane di biado e non di frumento. zanella, i-160:
, che gli apposono colpa d'un trattato e di tradimento. dante, inf.
alla sagrestia de'belli arredi, / e falsamente già fu apposto altrui. g
il frate] fu accusato al papa e appostigli più articoli di peccati e di resia
papa e appostigli più articoli di peccati e di resia. m. villani,
. a. pucci, ix-396: e persona non è che sappia apporre / o
i-154: io sono tua creatura, e nella tua misericordia spero. a te niuna
corpo, / secondo che la storia parla e dice. ser giovanni, i-158:
cameriere. burchiello, 43: civette e pipistrelli e tal ragione / d'uccelli,
burchiello, 43: civette e pipistrelli e tal ragione / d'uccelli, ch'
mai pigione. pulci, 9-60: e non era cavai, ma nondimeno / e'
iii-116: non vorrieno vedere buoni nomini e cercano occultamente di apporre sempre qualche macula
sieno in errore. idem, iii-270: e apponevano qualche calunnia alli poveri per rubarli
lo serberò per un'altra volta, e intanto anderò ficcandola, tratto tratto agli
ignoranza del secolo. manzoni, 80: e che? fors'altro mi si appon
nieri, 309: era papa, e sapeva tenere anche il suo posto che nessuno
nulla. d'annunzio, iii-2-1109: e che cosa, in quel tempo triste,
latini, rettor., 111-7: e se alcuno mi aponesse che tullio dice
però che 'l cielo è chiaro / e ci promette un lieto carnovale: / ma
accomodano in guisa le loro invenzioni e favole, secondo l'arte, che non
guerra... dovette fare sforzi e fatiche incredibili per vincere gli ostacoli che
terra. 8. intr. e rifl. figur. cogliere nel segno,
, indovinare. passavanti, 239: e se alcuna volta gli venisse predetta alcuna
scienzia; ma sarebbe per uno apporre, e per abbattimento. bisticci, 250:
quando udite una cosa, vi stimate e interpretate a vostro modo e non vi
vi stimate e interpretate a vostro modo e non vi apponete, e non riuscendo il
vostro modo e non vi apponete, e non riuscendo il tempo e il modo
apponete, e non riuscendo il tempo e il modo che disegnate, voi vi conturbate
modo che disegnate, voi vi conturbate poi e perdete la fede. ariosto, 45-50
voluto ch'io mi lussi apposto, / e in camera, piuttosto / che tal
arrivar, vedermi avanti / incurvar archi e biancheggiar turbanti. baretti, ii-264:
., 34 (588): e indovinava bene a un di presso ciò che
ediz. 1827 (590): e s'apponeva bene a un dipresso dell'opinione
intendete dire che io lo conosca di nome e di fama, vi siete apposto,
, 1-30: mi diedero del matto e davvero io avevo poco senno: ma
davvero [i miei scritti], e con vera attenzione: e mi specificò quali
scritti], e con vera attenzione: e mi specificò quali pagine particolarmente le fossero
e'non ridondi in lor pregiudizio, e senza pensare ad altro, l'apporrebbono insino
serragli pur, dicean, la gola, e poi, / s'ei ridice più
una cosa. ariosto, 10-41: e così, come ben m'appongo al vero
di indovinare. salvini, 39-iii-42: e ciò sia detto per un fare a apporsi
- prov. ant. di'male e ti apporrai: è più facile cogliere
, 75: fra'proverbi più comunement'usati e manco veri al dì d'oggi,
mi par, che dice: di'male e apporratti. = lat. apponère
ne portereste in amore d'esso, e saverìavi quazi leggiero al pondo! dante
., 27-138: quel che apporta mane e lascia sera. ugurgieri, 195:
195: questo è loco d'ombre, e di sonno, di notte gravosa;
troylus quando il garzone gli apportò la contenza e le novelle di breseis. fatti di
breseis. fatti di cesare, 238: e dimorando cesare quive, li fu apportata
sprezzator de le più dubbie imprese, / e guerra e pace in questo sen t'
più dubbie imprese, / e guerra e pace in questo sen t'apporto; /
5-27: parve un tuono la voce, e 'l ferro un lampo / che di
: porti la notte il sole / e la candida luna il giorno apporte,
candida luna il giorno apporte, / e 'l nascer lutto, e gran piacer la
, / e 'l nascer lutto, e gran piacer la morte. boccalini,
. marino, 372: udir concetti e carmi / io mi credea più grati e
e carmi / io mi credea più grati e più giocondi; / e tu cose
più grati e più giocondi; / e tu cose m'apporti onde più tosto /
apporti onde più tosto / mi spaventi e minacci. p. della valle, 1-81
[gente]... industriosa e nella mercatura e in diverse arti al publico
... industriosa e nella mercatura e in diverse arti al publico di profitto
in diverse arti al publico di profitto e d'ornamento, era per apportar senza dubbio
/ tu l'agitato sen placido assali / e tregua apporti ai combattuti affetti. fontanella
curiosità. g. gozzi, 4-305: e i detti e i guardi accorti /
. gozzi, 4-305: e i detti e i guardi accorti / mostrano altrui quanto
infermavano di febbre ardente che al settimo e più spesso al quinto giorno apportava la
apportava la morte. manzoni, 72: e il sol che sorge, a ognun
. croce, ii-6-161: vede il danno e la rovina e non trova via di
ii-6-161: vede il danno e la rovina e non trova via di porvi ostàcolo e
e non trova via di porvi ostàcolo e apportarvi rimedio. 2. provocare
miei penser parlan d'amore; / e hanno in lor sì gran varietate, /
pianger mi fa spesse fiate; / e sol s'accordano in cherer pietate.
imperatore d'una congiura in marsilia, e di qualche altra cosa, che, se
non apporta agevolezza o difficultà nel fendere e penetrar la continuità dell'acqua, e
e penetrar la continuità dell'acqua, e, in conseguenza, non può esser cagione
cibarsi oltraggio apporte, / di forcine e di ferro arma la mano. p
, 1-58: avendoli per nemici dichiarati e per persone da non potersene fidare, e
e per persone da non potersene fidare, e che ai suoi stati potessero apportar,
; rapportare. guittone, ii-215: e lontan stando doe amiche persone / e
: e lontan stando doe amiche persone / e avendo isconforto, / che ciò,
ch'è loro apporto / ed agio e cagion de fallire / e d'altra parte
ed agio e cagion de fallire / e d'altra parte gioire, / se par
. dante, par., 25-129: e questo apporterai nel mondo vostro. andrea
sentire chi fosse questo [forestiero] e che novelle aportava. poliziano, st.
si leggeva lontanameli to per lontananza; e apportavasene un solo esempio. a
quali [ambasciatori] apportarono a pisa e vennero a lui a poggibonizzi. m
, 1-92: si partì di là, e per poter agiare la ciurma in terra
porta / ché la mia donna m'accoglie e m'apporta. * = deriv
la terra dell'apportate armi, e a fare awedere coloro, che con
contro alla pressione dell'aria, e loro risposta. apportato2 (part
. di più di cento tra galee e uscieri e legni grossi sanza i sottili,
più di cento tra galee e uscieri e legni grossi sanza i sottili, per passare
si ricolse in mare;... e apportato in cicilia, scese in terra
ad avignone. apportatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
, i-14: svegliato, pieno di maraviglia e d'allegrezza, per lungo spazio volse
vi fosse. idem, i-472: e chi agl'iddìi ci congiungerebbe, da'
assaliti dalla tortura cagione di graziosa speranza e di consolazione appor tatrice.
ragioni ci conviene continovamente servare, e tutti i pensieri che vengono nel
cercando di prima il loro nascimento e le cagioni e gli apportatori. sannazaro
di prima il loro nascimento e le cagioni e gli apportatori. sannazaro, 6-97:
. sannazaro, 6-97: vini generosissimi e per molta vecchiezza odoriferi et apportatori di
pisone, quel ch'ei fece il dì e la notte ultima. tasso, 1-81
fama, apportatrice / de'veraci rumori e de'bugiardi. salvetti, 56: io
i medesimi raggi essere apportatori di lume e di caldo nel tempo stesso. metastasi,
del sole s'awicina la sera, e colla sera le ombre, apportatrici di
, contributo. c. e. gadda, 7-87: il limite di
delle singole tradizioni tecniche, resultano arbitrari e removibili. 2. commerc. capitale
ad attraversare anche la materia solida (e compaiono nella sala delle sedute medianiche,
botta, 4-1162: detto avrebbe ancor meglio e più appositamente, se detto avesse,
punto 'o 'apposta, appunto 'e simili, è falso. imhriani,
con l'intervento dell'arcivescovo di napoli e del generale degli agostiniani, venuto appositamente
voleva godere lo spettacolo del paese e la bellezza della giornata appositamente scelta
mente appositamente costruita per la follia e che non trovò nella vita un
: quello era il tavolo dei suoi studi e sopra il muro c'era un
, appositivi, aggiunti, / e non sustanziali, flosci e molli.
aggiunti, / e non sustanziali, flosci e molli. 2. ant.
generò di lei una bellissima figliuola; e volendo di sé e della giovane donna serbare
bellissima figliuola; e volendo di sé e della giovane donna serbare l'onore,
: i testi di s. pietro, e di s. paolo contro alla
li sergenti prendere lo pane apposito, e quello purgare da ogni macula.
il suo foglio fosse unico... e materialmente ed intellettualmente. per esso,
impiantò in napoli una stamperia apposita. e. cecchi, 6-9: se poi voleste
più da vicino la nafta che brucia, e pregustare così un po'd'inferno,
d'apposito vetro violetto. c. e. gadda, 7-38: alcune tabelle
, 3-879: si pascono de più grossi e materialacci appositorii, che altra qualsivoglia bestia
apporre materialmente i termini fra il suo e l'altro fondo, quando manchino i
[nel verso di dante: colpa e vergogna delle umane voglie] quella figura
formati si sieno dentro alla vescica, e quivi, per la continua apposizione e coesione
e quivi, per la continua apposizione e coesione di simili materie somministrate dall'orma
zione); appositamente (e dà l'idea della volontà e
e dà l'idea della volontà e della convenienza). b.
, / qual è colui, racconta, e viene apposta, / esser le cose
. fece ciarlare il cameriere del conte, e con profitto. buzzati, 1-285:
*. 2. con scopo unico e preciso, appunto. cellini, 2-43
cellini, 2-43 (378): e in questi tempi cercò [il re]
a posta per me a casa, e menommi intorno a tutta la città di
l'acqua mentre se ne va al fondo e lo riportano sopra. magalotti, 22-29
in questo luogo, che allora fu sgombrato e 'preparato aposta per noi, si
in esperimento per farli confessare mediante paure e tormenti. collodi, 51: per
. nievo, 137: sorriso fresco e sincero fatto apposta per adornare due fila