: questo è il buono, il diritto e il leale amore, il quale da
così commettono, sono appellati ladroni, e sono di tre condizioni: l'una è
di quelli che abitualmente sono ladroni, e mai di questo abito non si partono
: un'indole focosa, risentita, e ima volontà opposta, abitualmente vittoriosa.
, 6-28: viveva abitualmente a roma e veniva a tarquinia soltanto per qualche mese
... che noi medesimi, e privatamente, e pubblicamente ci esercitiamo intorno
che noi medesimi, e privatamente, e pubblicamente ci esercitiamo intorno a quelle cose
bene: sappiamo gli esempii di abituare e abituarsi', sappiamo le difese, e sappiamo
abituare e abituarsi', sappiamo le difese, e sappiamo non esser vero errore l'usarli
padre di questa ragazza aveva abituato essa e le altre sorelle a lavorare nell'albergo
sua bruttezza abitua a non crearsi illusioni e a stare forti dovunque. 2
la ricchezza è bella, ma incerta, e abituarsi è infido. sinisgalli, 8-24
, solito. boccaccio, i-175: e già gli era sì la malinconia abituata
continuanza si è abituato..., e fattosi proprio delle donne d'austria.
che il povero supplicante, nell'antichità e abituatézza del male, riconoscesse il miracolo
in sé considerata rea cosa, e alcuna volta cagione di beni agli infermi
a coloro che non ancor sono ben saldi e abituati nel bene operare. boccaccio,
; il di, meglio le azioni e i fatti: abituato a pensare il bene
, ii-6-408: abituato a prendere appunti e fare schede per gli autori che studio
: entrambi abituati a vegliare di notte e a dormire di giorno. silone, 5-256
dante, purg., 29-146: e questi sette col primaio stuolo /
brolo, / anzi di rose e d'altri fior vermigli. bufi [purg
ogni cosa ci fan profittevole, e coll'abituazione dell'anima in quelle
in quelle, di pensieri ci forniscono e di parole! idem, iv-1-266
ritiramento il fo a piccoli passi e adagio, per l'abituazione presa che malamente
l'amor proprio vi mette un velo, e l'abitua- zione fa che si
che si sente l'odore degli altri, e non si fa caso del nostro
grazia delle opinioni varie... e delle abituazioni contratte. tommaseo-rigutini, 3445
aridità, di mancanza di fantasia e dì iniziativa). svevo,
. stuparich, 5-237: marito e moglie innamorati, calmissimi e abitudinari in
marito e moglie innamorati, calmissimi e abitudinari in un amore che durava
si ferma a perugia a lungo, e perciò anche familiare e abitudinario,
perugia a lungo, e perciò anche familiare e abitudinario, che partecipa alla vita
che si mescola alla vita cittadina e così filtra nel costume. pratolini
pagnolo è un animale abitudinario e vuol poggiare il piede sul sicuro
anche le azioni che sembrano non volute e non ubere perché abitudinarie, meccanizzate,
abitudinarie, meccanizzate, istintive, sono volute e ubere. idem, ii-6-168: incapacità
. idem, ii-6-168: incapacità abitudinaria e connaturata, o incapacità intermittente e
e connaturata, o incapacità intermittente e accidentale. borgese, 3-123: gu
avessero portato un odore di gastronomia abitudinaria e sconfortante. idem, 6-34: annunziavano
le ventiquattr'ore. palazzeschi, 216: e io mi lascio andare / con trepidazione
..., erano due vecchietti tranquilli e amorosi. = deriv.
sf. disposizione acquisita con il costante e periodico ripetersi di determinati atti o
adoprata di buonora, perde la tenacità e l'abitudine d'imparare. idem, ii-214
voce più spedita, più antica insieme e più popolare: ma il linguaggio della gente
linguaggio della gente che dicesi colta, e parlando e scrivendo, o per troppo fedele
gente che dicesi colta, e parlando e scrivendo, o per troppo fedele memoria
del francese o per la mania d'allungare e fiaccare e allontanarsi dal semplice, dice
per la mania d'allungare e fiaccare e allontanarsi dal semplice, dice sovente abitudine.
d'ambiguità tra abito affine a vestito e abito nel senso di cui si parla;
nell'uso del popolo, si obietterà. e bene, sia: ma ciò non
abbia a notare come voce straniera, e da schivarsi da coloro che amano di scrivere
da schivarsi da coloro che amano di scrivere e parlare correttamente. nievo, 85:
dei due giovani dalla abitudine di vedersi e parlarsi sempre, non c'era da
incurvata quasi per lunga abitudine d'ubbidienza e d'orazione. verga, 2-16:
esasperata ma era un'abitudine di vizio e quindi un bisogno imperioso, una necessità
sterile avvicendarsi / di rovinose abitudini / e vorrei evadere dal nero cerchio. slataper
: ma è meglio non turbare le abitudini e mettere un piede davanti all'altro perché
meno se lo aspetta, ancora vive e tenaci, le antiche abitudini che si era
era illuso di avere estirpato di colpo e in maniera definitiva. sinisgalli, 7-5
abitudini mentali che hanno un'origine lontana e inspiegabile. 2. filos.
inspiegabile. 2. filos. e dir. forma della memoria che implica
ciò sia cosa che, secondo tolomeo e secondo la cristiana veritade, nove siano
siano li cieli che si muovono, e, secondo comune oppinione astrologa,
'nfermo de'sogni, come degli altri accidenti e segni, per li quali si cognosce
per li quali si cognosce l'abitudine e la disposizione del corpo dentro. boccaccio
corpo dentro. boccaccio, 3-3-163: e però quello che per accidente avviene,
quali 11 più la natura produce sani e in buona abitudine, e noi poi
natura produce sani e in buona abitudine, e noi poi col disordinatamente vivere corrompiamo e
e noi poi col disordinatamente vivere corrompiamo e facciamo infermi. ottimo, iii-639:
altro conoscimento, sì come le piante e li corpi non animati. ariosto,
umano aver la sua particolare abitudine, e così ogni nazione ancora il proprio suo
consista circa la divisione del canto; e però andiamo a l'abitudine delle parti
8-2-291: si apprenda le cognizioni delle abitudini e proporzioni, che ha una cosa coll'
azione di colui che detta parole armonizzate e atte al canto, distinguendola in tre
modi: tragico, comico ed elegìaco, e mostrando come tutta l'arte consista in
dante]... che l'endecasillabo e l'eptasillabo debbano essere disposti ne le
le [scene] boschereccie delle capanne e de'rustichi abituri. foscolo, v-161:
egli avanzi / l'empia fortuna; e temo no chiuda anzi / morte i begli
: taluni mi rimproverarono poco dopo, e a ragione, di non avere anzi tratto
tutte le anime buone dal lato diritto, e le ree dal lato manco. tesoro
e'riguardavano quello che io facea; e secondo che me fu detto poi, elli
, / anzi che tu lasciassi il pappo e 'l dindi. idem, par.
spogliare. g. villani, 1-14: e ciò fu anni 430 anziché si cominciasse
cominciasse roma. testi fiorentini, 182: e anzi che le triegue fossero finite,
triegue fossero finite, venne sì grande fame e caro di vivanda nell'oste. petrarca
nell'oste. petrarca, 37-106: e non so s'io mi speri /
torini, 314: tanto è stabile e fermo il signore nella sua parola,
parola, ch'anzi perirebbe il cielo e la terra, che uno attimo di
dante, purg., 31-30: e quali agevolezze o quali avanzi / nella
duce perso / le più ristrette squadre apre e dissolve, / sì che 'l suo
che si giace / presso la valle, e quasi a piè del colle.
, anzi sia suo viso a cruccio e a ira. novellino, 70 (119
il riso sta nella bocca de'matti; e qui s'intende di riso sfrenato e
e qui s'intende di riso sfrenato e del continovato, non miga della faccia
continovato, non miga della faccia rallegrare e temperato riso rado e a luogo e
della faccia rallegrare e temperato riso rado e a luogo e a tempo suo.
e temperato riso rado e a luogo e a tempo suo. anzi confesso che non
... che egli con lo stile e con la penna o col pennello non
: non solamente ei buoni ànno gloria e rinomea in questo mondo, anzi l'ànno
quella che faccia gli uomini grandi, e non la prudenza, comincia a dimostrare
ma esser stato fatto da le leggi e dal popolo dittatore perpetuo, e che
leggi e dal popolo dittatore perpetuo, e che non levò i giudizi né sparse il
anzi rapito. nievo, 179: e mentre cercava ritrarre la propria mano dalla
beveraggi di lagrime, anzi le rigittano, e due fonti bagnano le gote. boccaccio
: i turchi rendono i gianizzari feroci e bravi con una estrema libertà, anzi
concedono. tasso, 6-i-32: vissi, e la prima etate amore, e speme
, e la prima etate amore, e speme / mi facean vie più bella
speme / mi facean vie più bella e più fiorita; / or la speranza manca
lascia, / anzi il procura ingordamente e 'l chiede, / non ha tanta,
agguagli / la sceleragin sua, vergogna e biasmo. leonida, iii-265: ancor le
spiran di fore / l'usata lor vaghezza e leggiadria; / anzi col tempo avien
che campa [la fanciulla]; e s'ella campa, ella si è guarita
, 9-128: da pier le tegno; e dissemi ch'i'erri / anzi ad
posseder con vizio. petrarca, 82-5: e voglio anzi un sepolcro bello e bianco
: e voglio anzi un sepolcro bello e bianco, / che 'l vostro nome a
abbi a mente di comperare anzi piccolo campo e buono ch'assai e cattivo. erizzo
anzi piccolo campo e buono ch'assai e cattivo. erizzo, 26: che amore
quiete che l'inquietudine, ma quiete violenta e simile a quella del fuoco o d'
grandissimi alcune loro rime molto ladre, e pessime anzi che cattive, o mi
! a voler vivere d'una vita potente e sicura, voi dovete edificare, anziché
statua, anziché di uomo che parli e si muova. nievo, 248: lo
che, anziché cercar fomento nell'ozio e nella noia, più saggio partito era
: il furore... si placò e tutto finì in una bevuta di vino
di divulgare la metafisica, è distinta e opposta alla metafisica. pea, 3-104:
piovene, 2-104: si chiuse nel silenzio e, anziché parlare, piangeva.
della casa, 587: né gli artefici e le persone di bassa condizione si deono
molto solenni cirimonie verso i grandi uomini e signori, che le hanno da loro a
tombari, 1-11: il contegno disciolto e scoperto anzi che no di mia moglie
la lena delle parole vie più lunghi e più stolti discorrimenti ne fa.
di anziano. bufi, 1-548: e però disse: ecco un degli anzian,
cacciò dell'officio dell'anzianato. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze
. botta, 6-i-259: e se pure si erano tutti sottomessi ai
. ora, il contrario. c. e. gadda, il villaggio nuovo accoglie
anzianità ed esperienza, con i capisquadra e i capitecnici, le loro famiglie.
un pezzo. anziano, agg. e sm. di età avanzata, alquanto
anziano cavaliere, d'armi gran maestro e di guerra, faceva mirabili cose. giov
grandissimo anziano di niccolò da uzzano, e mostrarono non meno talento d'udire il
penombra dove la nebbia sembrava più chiara e dava quasi luce. beltramelli, ii-752:
un signore anziano, molto dignitoso. e. cecchi, 1-38: tre anziani,
, i-198: le bestemmia degli anziani e le risa dei ragazzi. moravia,
che un tempo doveva essere stato grasso e ora pareva un sacco gonfio. sinisgalli,
attrezzi. 2. agg. e sm. che è da tempo in un
: il conte zio, togato, e uno degli anziani del consiglio, vi godeva
indegno il vedere dei loro compagni, e anziani d'armi, uccisi senza combattere
anziani d'armi, uccisi senza combattere e collo strumento del carnefice. -studente
testo li] comperavo usati dagli anziani e rivendevo ai novellini. 3.
ben puote alcuna fiata lo 'mpe- radore e 'l sanato [= senato] avere provedenza
di firenze ch'aveano podere di gravare e di disgravare secondo lo loro parimento.
di popolo messer uberto da lucca; e fu il primo capitano di firenze;
fu il primo capitano di firenze; e feciono dodici anziani di popoli, due per
sesto, i quali guidavano il popolo e consigliavano il detto capitano. machiavelli,
: i quali si chiamassero anziani, e ciascuno anno si variassero. dottori,
consiglio loro principale, / che d'anziani e consoli è formato. b.
proposta piacque agli apostoli, agli anziani e a tutta la chiesa, cioè a tutta
un po'deriso per la sua rusticanità e per essere piuttosto anzianotto, come studente.
la prima, seconda, terza e quarta ne danno i fondamenti delle confu
che la scienza prende a suo presupposto e base e che mani pola
la scienza prende a suo presupposto e base e che mani pola nel modo
che mani pola nel modo e ai fini anzidetti. = comp
. = comp. da anzi e detto (v.).
anzinata. = comp. da anzi e nato (v.).
labbra. idem, iv-2-789: e le fiamme,... ondeggiavano di
. = comp. da anzi e petto (v.).
. = comp. da anzi e tempo (v.).
83: si occupava anzi tutto e massimamente di sé, non curandosi del resto
era d'uopo esistere. guerra e rivoluzione avevano stremato il paese.
fraternamente. b. croce, ii-2-196: e la critica deve domandarsi, anzitutto
. = comp. da anzi e tutto (v.).
alberti, 86: essendo lecconi aodiano e ghiotti, essendo periuri sdegnano e
e ghiotti, essendo periuri sdegnano e cianciatori. idem, 240: io aodiava
separa naturalmente dalla polpa dell'uliva e a lungo andare ne trasuda anche
(v.). aombrare e deriv., v. adombrare e deriv
aombrare e deriv., v. adombrare e deriv. aònio, agg.
aroma il lezzo. idem, ii-587: e in sue lente / parole il cor
aoperare, v. adoperare. aoppiare e deriv., v. adoppiare e deriv
aoppiare e deriv., v. adoppiare e deriv. aorcare, tr. (
18-14: i'farò 'l tutto; / e una fune io più, che ti
indicativo, corrisponde al perfetto storico latino e al passato remoto italiano).
, eh! non tornare mica in collegio e non sapere più distinguere un aoristo da
'indefinito'(< £- privat. e spioro? 'definito', da ópt£co 'limito')
]: 'aormare': voce de'cacciatori, e vale: cercar la fiera seguendone torme
del cuore, si piega ad arco e scende lungo il dorso fino al bacino
= voce dotta, comp. da aorta e algìa (gr. ftkyoc, 'dolore
soderini, i-262: il vero aovato e più perfetto che si ritruovi si cava
perfetto che si ritruovi si cava segando e recidendo a schimbescio per traverso una giusta
di piccole dimensioni, con pelo lungo e morbido che forma ciuffi e criniere intorno
pelo lungo e morbido che forma ciuffi e criniere intorno al capo (vi appartiene
di saltare), col pelame abbondante e soffice: assai piccole e agili,
pelame abbondante e soffice: assai piccole e agili, fanno pensare agli scoiattoli.
comp. da dcrcó che indica allontanamento e ócv&pcotco? * uomo '. apàr
terra abbiamo nelle indie l'arma- dillo e il tatù apara ed altri, che anche
(ant. anche aparine, sm. e f.). bot. (
onfacocarpo, da altri filantropo, è ramoso e piloso, e ne'rami fa certi
altri filantropo, è ramoso e piloso, e ne'rami fa certi cerchi di cinque
in vino è efficace contro alle serpi e contro a'falangi; le foglie poste in
cresce con molti piccioli rami, aspri e quadrati: ha le sue fiondi compartite per
. l'aparine nasce per tutto, e massime tra le lenticchie, e chiamanla molti
, e massime tra le lenticchie, e chiamanla molti (per produrre ella le
) speronella. è molto ruvida, e però quando è matura, s'appicca tenacissimamente
= comp. da a-privat. e partito (v.).
, i-3-144: un individuo, per apata e asceta che sia, non si libera
non si libera mai del tutto dalle passioni e dai desideri. cardarelli, 1-41:
desideri. cardarelli, 1-41: cane apata e curioso / che circoli tra la folla
. insensibilità, indifferenza, indolenza (e indica uno stato di assenza di fronte
stato di assenza di fronte alla vita e ai sentimenti, di privazione di volontà)
perché, di'quel che vuoi, è e sarà sempre impossibile dire e scrivere cose
, è e sarà sempre impossibile dire e scrivere cose che riuniscano tutte le opinioni
borsieri, conc., ii-387: più e più sempre comprimendo i moti spontanei de'
che il re uscisse dall'antica apatia e prendesse parte diretta e grande alla cosa pubblica
dall'antica apatia e prendesse parte diretta e grande alla cosa pubblica. cantoni,
l'apatia è nient'altro che violentissima e tenace, per quanto disordinata passionalità,
parola contro l'apatia remissiva di hortis e degli altri deputati. gramsci, 160
, ora invece in preda allo snervamento e all'apatia. jovine, 5-235
il mondo ristagnava in una orizzontale apatia e gli orologi correvano inutilmente. 2.
dello spirito, libero da ogni sentimento e da ogni desiderio (stato di perfezione
ogni desiderio (stato di perfezione assoluta e ideale del saggio secondo la filosofia stoica
si chiamerebbe impassibilità,... e certo si piglia nell'anima, non nel
dell'anima, ma vuol l'apatia, e l'apatia predica. = voce dotta
* impassibilità '(à- privat. e rràfkx; * sentimento, passione ')
indolente, inerte, privo di volontà e di desiderio. jovine, 2-146:
dappertutto: vigilante, scaltro, malato e apatico in apparenza, ma in realtà
, ma in realtà puntiglioso, sornione e malevolo. moravia, vili-77: mi
sentivo calmo; ma di una calma apatica e inerte. idem, viii-185: non
di un'assoluta impassibilità verso le passioni e i sentimenti, ottenuta distruggendone neltintimo le
, ottenuta distruggendone neltintimo le sorgenti e attraverso il dominio della ragione.
reputandole tutte sacre in quanto tali, e che perciò potrebbe denominarsi del polipatismo;
; l'altra, che predica lo sradicamento e la distruzione di tutte le passioni per
assoluto della ragione o della volontà razionale, e che perciò potrebbe denominarsi dell'apatismo.
indifferente, indolente; privo di passioni e sentimenti. salvini, 39-v-48: tanto
in una discreta virtuosa indifferenza del bene e del male, che accade o che accader
i-238: il gozzi è un apatista, e non gl'importa un fico né degli
di restare impassibile di fronte alle passioni e ai desideri, dominandoli con la ragione.
; che sostiene l'insensibilità alle passioni e ai sentimenti. b. fioretti
b. fioretti, 1-3-27: la ragione e la magnanimità non vi presti il consenso
la magnanimità non vi presti il consenso e la perseveranza; della qual filosofia apatistica
mellifica), che produce il miele e la cera: ha corpo nero ricoperto
di peli giallicci, disposto a segmenti e distinto nelle sezioni della testa, torace
testa, torace (o corsaletto) e addome; due grossi occhi laterali a
cui l'inferiore costituisce la lingua protrattile e insieme formano la tromba per suggere il nettare
si contengono gli organi produttori della cera e la secrezione del veleno, che viene
gli sciami (nelle fessure delle rocce e dei muri o nelle cavità degli alberi,
forma più piccola ma di struttura completa e perfetta; i maschi (fuchi o pecchioni
, questa supera tutte per la grandezza e l'armonia delle proporzioni: ha l'
: « io dicerò cose molto meravigliose e grandi delle picciole api ». tesoro volgar
portano grande diligenza a fare lo mele; e della cera... fanno elleno
.. fanno elleno 'diverse magioni e diverse camere. dante, conv.
prime notizie, omo non sape, / e de'primi appetibili l'affetto, /
ape, che s'infiora / una fiata e una si ritorna / là dove suo
cercando per diversi luoghi i fiori, e poi tornando al suo luogo fa 'l
fervide ale / all'amie corre, e 'l mel ivi nasconde, / e poi
, e 'l mel ivi nasconde, / e poi si fugge con
stridore al sommo dell'arbore assediano, e colli piedi insieme tenendosi, subito sciame
, 252: l'ape è picciola, e serve di doppio frutto: il tempio
frutto: il tempio della cera, e la bocca di mèle. palladio volgar.
in alcuna secreta parte dell'orto; e sia chiusa e quadrata, in luogo caldo
parte dell'orto; e sia chiusa e quadrata, in luogo caldo, e remoto
chiusa e quadrata, in luogo caldo, e remoto da vento; ed abbundanzia di
: dove più aggomitolate son l'api e più spesse, unta la mano di
re, che sono un poco maggiori e più lunghi che l'altre api, e
e più lunghi che l'altre api, e con più diritte gambe. scala del
, però che come l'api sono perseguitate e cacciate dal fummo, così questi è
de'gran parlatori. alberti, 338: e così constituendo il principe solete prendere argomento
le quali tutte a uno solo obediscono, e pella publica salute tutte con fortissimo animo
pella publica salute tutte con fortissimo animo e ardentissima opera s'essercitano, queste a
de'fiori, queste altre a supportare e condurre il peso, quelle a distribuirlo
, quelle altre a fabricare lo edificio, e tutte insieme a difendere le loro riposte
tutte insieme a difendere le loro riposte ricchezze e delizie. lorenzo de'medici, i-311
medici, i-311: nutrisco d'ape molte e molte milia /... /
avendo più d'uno re che le guidi e le governi, amazzano il più debole
le governi, amazzano il più debole e restano col migliore. sannazaro, 10-163
due spezie, salvatiche, cioè, e domestiche. le salvatiche sono orride, pelose
domestiche. le salvatiche sono orride, pelose e molto stizzose, ma valentissime nell'operare
valentissime nell'operare, in far assai mele e assai cera. le domestiche sono di
lodano che son corte, varie di colore e ben raccolte in se stesse, come
i-303: hanno veramente le api grand'ordine e gran reggimento nell'operar loro..
fra gli uomini nelle fabbriche delle castella e dei palazzi: perché quelle che vanno fuori
sono solamente diputate a portare il mele e la cera; ma di quelle
api una nugola a posarsi; / e con l'ali e co'piè l'una
posarsi; / e con l'ali e co'piè l'una con l'altra /
co'piè l'una con l'altra / e tutte insieme aggraticciate e strette / stire
l'altra / e tutte insieme aggraticciate e strette / stire d'uva in guisa a
vermiglie come rosa, / le morse e le rimorse avidamente. idem, aminta,
724: picciola è l'ape, e fa co 'l picciol morso / pur gravi
fa co 'l picciol morso / pur gravi e pur moleste le ferite. idem,
l'api è il dolce mele / e v'è l'ago de l'api aspro
api aspro crudele: / dunque addolcito e punto / da voi parto in un punto
ridono questi fior d'ogni periglio; / e la vespa che gli orti infetta e
e la vespa che gli orti infetta e sfiora / fugge de l'ape trina il
1-767: i cevet- toni sono carnivori e sono, fra gli altri insetti, golosissimi
fior, di prato in prato; / e i dissimili sughi raccogliendo, / tesoreggia
mattina estiva, / dalla chioma odorata e rugiadosa / de'più soavi fior, succhiando
frotte delle vaghe api prorompono, / e più e più succedenti invide ronzano / a
vaghe api prorompono, / e più e più succedenti invide ronzano / a far lunghi
, / van aliando su'nettarei calici / e del mèle futuro in cor s'allegrano
come dell'api è il favo opera e nido, / opra è così de'polipi
, i-442: come lo stato dell'uomo e degli altri animali non può esser perfetto
delle api non è perfetto senza soggezione e disuguaglianza, perché la loro specie è così
perché la loro specie è così fatta e ordinata da natura, e la perfezione consiste
così fatta e ordinata da natura, e la perfezione consiste nello stato naturale.
depone nel favo un animaletto senza piedi e senza ali, poi gli scioglie i piedi
mette le ali, lo dipinge di vari e bei colori, e ne fa l'
lo dipinge di vari e bei colori, e ne fa l'ape, ingegnosa artefice
si raccolgono. pascoli, 175: e l'ape uscìa dal bugno / ronzando
ape uscìa dal bugno / ronzando, e il grano già facea lo stocco. d'
idem, iv 2-893: e rimirò la filigrana del soffitto, ove ancora
. riprende la corsa, api ubbriache e satolle vengono a schiacciarsi sui vetri come
uva. paolieri, 1-109: e l'ape variopinta uscì dal bugno. papini
8-261: l'ape m'è odiosa e il suo miele mi sa di refurtiva.
o violetto. borgese, 1-137: sazio e appesantito di felicità come un'ape zeppa
sul timo. govoni, 2-208: e i circoli dei vortici delle api fuggite
, / la delizia vi sugge / e il nutrimento. alvaro, 9-167: le
apis ligustica), con addome rossiccio e con tromba succhiante lunga e assai prensile
addome rossiccio e con tromba succhiante lunga e assai prensile. leggi agrarie, 210-5
coltura delle api curando specialmente la purezza e la selezione dell 'apis ligustica.
= voce dotta, lat. tardo apèliotès e ap (h) èli5tes (gellio)
= voce dotta, gr. à-privat. e né <] n <; 4 digestione
digestione '. aperiènte, agg. e sm. ant. lassativo, purgativo.
, 4-2-29: converrebbe qualche decotto leggiero e soave di qualche pianta fresca aperiente,
di periodicità. c. e. gadda, 3-186: una bizzarra ed
voce dotta, comp. da a-privat. e periodicità (v.). aperiòdico
voce dotta, comp. da a-privat. e periodico (v.). aperitivo1
ant. anche apritivo), agg. e sm. disus. che facilita le
il cece nero è più diuretico e apertivo, e però vale più in aprire
è più diuretico e apertivo, e però vale più in aprire l'oppi-
aprire l'oppi- lazion della milza e del fegato. berni, 55: son
55: son le pèsche apritive e cordiali. vallisneri, iii-521: un decottino
: un decottino dol cificante e aperitivo gioverebbe molto. = lat
ha per effetto di stimolare l'appetito e di favorire la digestione.
ii-245: ecco il franco per l'aperitivo e pel pane. palazzeschi, 4-276
idem, purg., 19-36: surgi e vieni; / troviam l'aperta per
latini, rettor., 86-23: e così vuole tullio apertamente insegnare per rettorica
8-45: non volle essere co'perugini, e apertamente si mescolò nella guerra contro a
de la malizia. boccaccio, i-17: e salito sopra un cavallo, le cui
magrezza quasi quante erano apertamente mostrava, e correndo sopra esso, pervenne ne'lontani
, cioè che voi mi piacete e che io m'ingegno di piacere a voi
, significa che sono venuti li contradittori e persecutori alla scoperta e apertamente. machiavelli
venuti li contradittori e persecutori alla scoperta e apertamente. machiavelli, 276: tutte queste
della felicità, non soddisfatto dal piacere, e non offeso apertamente dal dispiacere. idem
costumi erano sconosciuti alla romana apertezza e virtù. = deriv. da
aprire), agg. (ant. e dial. aprito; superi,
iano, che aperto significasse guerra, e chiuso pace. bembo, 2-52
che con più aperte labbra nel manda e più al cielo ne va esso
che fanno in su queste tavole e per le casse cotanti libri sciolti e legati
tavole e per le casse cotanti libri sciolti e legati, e tutti aperti in
cotanti libri sciolti e legati, e tutti aperti in sul cominciare? caro,
in sul cominciare? caro, 12-1229: e già gli è presso [il
al cervo] / a bocca aperta, e già par che l'aggiunga,
par che l'aggiunga, / e 'l prenda, e 'l tenga. a
l'aggiunga, / e 'l prenda, e 'l tenga. a. f. doni
solamente cotesto colore fra il rosso e il bigio, con quegli occhietti
, con quegli occhietti mezzi chiusi e mezzi aperti, vi condannano. g.
27: la cortina di pioggia aperta e chiusa. -in attività, in
/ ch'in fronte il colse, e l'atterrò co 'l peso, / supin
supin, tremante, a braccia aperte e steso. d. battoli, 40-i-373:
mani aperte, giù, di qua e di là della sedia, come uno a
aperti nella sera / tremano sul fiume. e la pioggia insiste / e il sibilo
fiume. e la pioggia insiste / e il sibilo dei pioppi illuminati / dal vento
i fioretti dal notturno gelo / chinati e chiusi, poi che 'l sol gl'imbianca
spuntar la rosa / dal verde suo modesta e virginella, / che mezzo aperta ancora
virginella, / che mezzo aperta ancora, e mezzo ascosa, / quanto si mostra
: tutto il bosco era in fiore e nei roseti le rose aperte si mostravano al
purg., 3-51: tra lerici e turbia, la più diserta / la più
... il cammino era corto e il passo aperto. petrarca, 3-10:
, / che di lagrime son fatti uscio e varco. idem, 128-112: così
: così qua giù si gode, / e la strada del ciel si trova aperta
trova aperta. fazio, i-2-68: e dove pria parea pur bosco e pruno
i-2-68: e dove pria parea pur bosco e pruno, / vidi sciolta e aperta
bosco e pruno, / vidi sciolta e aperta la strada. boccaccio, v-194:
apertissimo a chi vuole entrarci con lascivia e con mattezza, egli non è così
varchi, 23-152: anco a'malvagi e rei uomini si leva il sole, e
e rei uomini si leva il sole, e le marine anco a'corsali, stanno
tasso, 6-88: io pur ripenso, e non veggio altri modi: / aperta
il mondo aperto allo spirito del poeta e dell'artista. 4. diviso,
l'acqua è percossa, risalta, e l'acqua aperta si rinchiude, e l'
e l'acqua aperta si rinchiude, e l'onda si restringe al luogo dove
battoli, 1-72: intervenire nel ferro e nel bronzo, e in altri simili metalli
intervenire nel ferro e nel bronzo, e in altri simili metalli, che se
metalli, che se si piegano più e più volte in qua e in là a
si piegano più e più volte in qua e in là a contrario l'una dell'
legno], alfin del tutto / aperto e sconquassato, in mezzo a tonde /
ch'è già aperto, abbattuto, arso e distrutto / ciò che lor s'opponea
/ ciò che lor s'opponea rinchiuso e forte. segneri, iv-125: maraviglie.
/ soldato del mio plotone / fasciato e già col tuo bravo cartellino sul petto
che vide / il suo corpo disteso, e 'l bianco volto, / e l'aperta
disteso, e 'l bianco volto, / e l'aperta ferita... /
aperto. 5. non chiuso e limitato, esteso, vasto, ampio,
, / in luogo aperto, luminoso e alto. idem, purg., 10-17
, 10-17: ma quando fummo liberi e aperti / su dove il monte in
il tempo in su aperta frasca, / e con ardente affetto il sole aspetta,
(210): s'è levato, e salito a cavallo col suo sparviere in
, si richiede l'aperto piano morbido e legiere. machiavelli, 71: i quali
: la francia, quasi tutta piana e aperta, ed esposta d'ogn'intorno a
che già le nevi ebber varcate / e superati il discosceso e l'erto;
ebber varcate / e superati il discosceso e l'erto; / un bel tepido ciel
ciel di dolce state / trovaro, e 'l pian su 'l monte ampio ed aperto
. idem, 6-i-211: nell'aperto e lucido sereno / splende alcun lampo, né
sito, per ninnerò d'abitanti, e per qualità d'edifizi può contendere con
/ per mirar l'aurea luce / e vagheggiare il sole a cielo aperto. redi
16-iii-140: cercano con ansietà il sole, e l'aria aperta e sfogata. magalotti
il sole, e l'aria aperta e sfogata. magalotti, 21-11: sì come
: sì come anche per essere aperta e libera [l'aria], o ingombrata
7-72: ma per gli boschi, e sempre a cielo aperto, / passare
. bettola, 134: l'aria aperta e scorrevole, e l'apricità che regnano
: l'aria aperta e scorrevole, e l'apricità che regnano nella più parte di
arici, 130: esca l'armento, e il puro / aere si beva dell'
mi parla ogni creata cosa, / e il cielo aperto e la foresta bruna
creata cosa, / e il cielo aperto e la foresta bruna. palazzeschi, 3-62
ostinazione in quei luoghi dov'era nato e nati i suoi, campagna aperta un
i suoi, campagna aperta un tempo e ora minacciati alla gola dall'invadenza cittadina.
aperti / quando una mischia d'acque e cielo schiude / finestre ai raggi della sera
34: nella stanza è già buio e si vede nel cielo. / a uscir
, / splende tra i miti fuochi e i cieli aperti. -mare apèrto
mare aperto / sol con un legno e con quella compagna / picciola dalla qual
15-26: ei passò le colonne, e per l'aperto / mare spiegò de'remi
impresa; / tal te non temo e l'umili non sdegno: / voglimi in
collodi, 775: aperta la seduta, e approvato il verbale della precedente adunanza,
telefono, con la comunicazione aperta, e mentre nessuno vi parla. 7
dicendo un breve prologo in parole aperte e poche. dante, conv., iii-vm-4
parte de l'anima, da procedere e da vedere è come, quando dico cose
stelle caggia / sovra 'l tuo sangue, e sia novo e aperto, / tal
sovra 'l tuo sangue, e sia novo e aperto, / tal che 'l tuo
., 11-23: tu dubbi, e hai voler che si ricerna / in sì
che si ricerna / in sì aperta e 'n sì distesa lingua / lo dicer mio
. villani, 4-31: messer luigi e il paladino presono ardire di più aperta
presono ardire di più aperta ribellione, e accolsono gente d'arme. idem, 10-83
idem, 10-83: die- dono palese e aperto principio della guerra. petrarca,
quante volte noi ci vorrem ricordare chenti e quali sieno stati i giovani e le
chenti e quali sieno stati i giovani e le donne vinte da questa crudel pestilenza,
per voi il contratto matrimonio tra alessandro e me solamente nella presenza di dio io facessi
di dio io facessi aperto nella vostra e per conseguente degli altri uomini. idem,
divisione, perché messer corso delle forze e autorità private si valeva. berni,
rischio aperto / fuori se n'esce, e sua virtù dichiara. delfino, 1-118
pensan mirar gli alti segreti aperti / e vantando tener occhi anco interni / in
anco interni / in mente chiara, e pura, / del ciel gli arcani aver
di darvela, ve la nega, e a note chiare, e con parole apertissime
la nega, e a note chiare, e con parole apertissime si protesta che voi
sento in me rivivere / gl'inganni aperti e noti. idem, h-377: se
idem, h-377: se gli rappresentava e se gli era sempre rappresentato dinanzi tutto
gli era sempre rappresentato dinanzi tutto aperto e palese. d'annunzio, iv1- 253
. a. pucci, ix-362: e convienti brigar d'essere ornata / di
d'essere ornata / di vita virtuosa e d'onorare / il tuo marito sì che
la libertà della natura auena dall'ipocrisia e dissimulazione, e aperta a tutti. buonarroti
natura auena dall'ipocrisia e dissimulazione, e aperta a tutti. buonarroti il giovane,
par ch'un uom leale, / sincero e aperto, intenda gli altrui falli,
, intenda gli altrui falli, / e si rattenga poi dal dirne male.
che alcuni si rideranno del mio zelo e del mio dire aperto e sincero. redi
mio zelo e del mio dire aperto e sincero. redi, 16-vii-159: lo dico
16-vii-159: lo dico col cuore apertissimo e libero da ogni appannamento o di lusinghe
signore, come mi consigha la benevola e sincera intenzione che mi par vedere in lei
rumorosi, turbolenti, spesso dei veri e propri demòni, ma sono aperti,
presunte ingiustizie comminate ai loro danni, e terminano con il lasciar trapelare la sempre
] da natura / d'eccelso core e d'intelletto aperto, / così in mezzo
, / così in mezzo aua dogha e al tradimento, / andò pensando a cento
, / andò pensando a cento cose e cento. tommaseo, i-495: passeggiando tra
così ad ogni bello, sentiva rinnovellarsi e crescere dentro tammirazione pensosa. nievo,
vecchia cuoca custode, una figura aperta e accorta del migliore stampo di provincia.
odescalchi era stato] qualchecosa come giornalista e socialista, cervello aperto e curioso d'ogni
come giornalista e socialista, cervello aperto e curioso d'ogni novità.
il secondo inganno: assegnando la greca e, che alla. ostra e, chiusa
la greca e, che alla. ostra e, chiusa, ovvero stretta, risponde
in un italiano un po'cantato, gli e aperti, gli erre arrotati. 11
che dipinge la grana,... e trovasene del più acceso e meno acceso
.. e trovasene del più acceso e meno acceso, e del più aperto e
del più acceso e meno acceso, e del più aperto e meno aperto.
e meno acceso, e del più aperto e meno aperto. a. neri,
quando le materie sono bene preparate, e che i colori dei metalli sono bene aperti
che i colori dei metalli sono bene aperti e separati dalla loro impurità e terrestreità,
bene aperti e separati dalla loro impurità e terrestreità,... allora tingono
il vetro di colori vivi, splendenti e vaghi. 12. locuz.
fila apèrta: a intervalli fra soldato e soldato.
1-96: vi ha due sorta d'intervalli e di distanze fra i soldati, cioè
i soldati, cioè a file aperte e a file serrate. -a viso
si fa altrui incontro col viso lieto e col grembo aperto. caro, i-279
cloe, che, per la paura e per l'allegrezza mezzo tra ridente e
paura e per l'allegrezza mezzo tra ridente e lacrimosa, a braccia aperte in
certaldo, 6: tieni la bocca chiusa e gli occhi aperti. burchiello, 68
sono a occhi aperti procurato io, e non tocca a te il fare delle vendette
sole. -lettera apèrta: diffusa e resa nota attraverso la pubblicazione.
era come una fiera dove chi andava e chi veniva, si faceva la festa
la festa, c'era tavola aperta, e alla sera si cantava e beveva come
tavola aperta, e alla sera si cantava e beveva come alla sfogliatura.
20-58: come fra scogli il mar spuma e ribolle / e ne l'aperto onde
scogli il mar spuma e ribolle / e ne l'aperto onde più chete aggira.
, / volgi la mente a me, e prenderai / alcun buon frutto di nostra
evangelio, ove dice: saranno pestilenzie e fami per luoghi. boccaccio, i-329:
(88): dove io rigido e duro stava a'tuoi conforti e non mi
rigido e duro stava a'tuoi conforti e non mi volea far cristiano, ora
196: diegli [dio] movimento e sentimento, cupidità e stimoli pe'quali aperto
dio] movimento e sentimento, cupidità e stimoli pe'quali aperto sentisse e meglio
cupidità e stimoli pe'quali aperto sentisse e meglio seguisse le cose utili. pulci,
le cose utili. pulci, 1-49: e la nostra scrittura aperto suona:
aperto suona: / il ben remunerato e 'l mal punito; / e mai
remunerato e 'l mal punito; / e mai non ha questo signor fallito. castiglione
mormorare, anzi parlo io ben aperto e chiaramente. tasso, 10-48: così diceva
tasso, 10-48: così diceva; e s'avvolgea costui / con giro di parole
avvolgea costui / con giro di parole obliquo e incerto; / ch'a chieder pace
: aperto / io tei protesto, e avran miei detti effetto. palazzeschi, 1-229
caro, 8-147: se ne van notte e giorno remigando /... /
aperto, perché la terra s'apriva e inghiottiva. tasso, 6-22: e poi
apriva e inghiottiva. tasso, 6-22: e poi che furo armati, / quei
è sgombro, mi gitto all'aperto e allora mi piace camminare al vento.
: i tarlati... in aperto e di fuori combattuti, e in occulto
in aperto e di fuori combattuti, e in occulto colle cave,...
mi parea il cielo toccare, e nulla mancare a me al sommo colmo della
mare uno argine,... e tanto aperto solamente vi lasciarono, quanto
[a mettere] con ordine buche e diversi apertoi, acciocché i venti si rompessino
apertoi, acciocché i venti si rompessino, e i vapori insieme con i tremoti non
aperto. apertóre, agg. e sm. ant. aperitivo.
di tasca una rivoltella... e, sparandosela in bocca è caduto fulminato.
cavalca, iii-22: per lo foro e per la apertura del lato, ci
, ci mostra cristo la sua lata e grande carità. rinaldeschi, 1-151:
. machiavelli, 356: le balestriere e le bombardiere si facevano con poca apertura
si facevano con poca apertura di fuora e con assai dentro. anguillara, 11-176:
, 4-352: seguitossi la batteria; e tralasciatosi di farla nel sito di prima,
si trovò mai, che nell'assettarsi e far la sua presa, non facesse qualche
, 16-iii-221: prima o poi si rasciuga e si risecca nelle guaine di denti quel
si potrebbe ingannare coll'aprir la vena, e poscia due, o tre dita sotto
di tabernacolo glorioso, tutto marmi venati e rosati. negri, 2-709: dietro
, prontezza di intelletto, intelligenza sveglia e chiara. sarpi, vi-3-86: le
di mente, per gentilezza di genio, e per finezza di gusto, ha fatto
ed apertura mentale da quella dei cavalocchi e dei patrocinatori di oggi. baldini,
cosa della quale non si sentisse sicuro e pienamente informato. il che non gli
dell'anno, il germogliare dei prati e della campagna, la speranza del provvido
più pio, con un pranzo offerto e servito dalle sue mani a cento poveri d'
, che v. s. illustrissima e l'illustrissimo sig. cosimo suo consorte
, 14-1-5: ella graziosamente mi corrispose, e mi diede apertura di poterle parlare.
un circuito elettrico. c. e. gadda, 7-76: l'apertura di
che tiene i collegamenti fra gli avanti e i tre quarti, e ha il compito
gli avanti e i tre quarti, e ha il compito di iniziare e guidare
quarti, e ha il compito di iniziare e guidare l'azione verso la meta.
luogo del capo, e in qual vena, o in quale arteria
ornati di foglie,... e dipoi i fiori che non hanno foglie,
voce dotta, comp. da a-privat. e petalo (v.).
apia, v. appia e appiola. apiària, sf
v.]: apiaria: l'arte e le cure necessarie intorno alle api
coloratissime striscie, strie, rettangoli, triangoli e ghiribizzi. leggi agrarie, 210-6:
, in ogni tempo, negli apiari e loro pertinenze. 2. disus.
delle api. tanaglia, 3-190: e l'apiario spesso le ragguardi [le
api] / ne'lor bisogni: e per la sua frequenza / si fanno
la sua frequenza / si fanno miti e nel pugner codardi. = lat
apiarium * posto per gli alveari '; e apiarius * apicoltore '.
frutti che richiamano altre varietà più primitive e meno pregiate. = deriv. da
sono quelle che hanno le gambe corte e la pancia vestita: quelle che l'
che l'hanno ignuda si chiamavano apiche, e non erano stimate. =
. apica, voce rurale adottata da varrone e plinio (cfr. festo, 23-31
. sommità, vertice, punta estrema e più elevata. salvini, 30-1-208:
.. ed aveva assunta una nuova forma e un colore più cupo che su l'
, che la moltitudine sia fatta giuoco e strumento di quei pochissimi, nei paesi
i-28: l'apice del sapere umano e della filosofia consiste a conoscere la di
bellezza raggiungeva l'apice rispecchiando la bellezza e contentezza del cuore. ungaretti, viii-40
la qual brevità o lunghezza non aggiunge e non toglie né cangia un apice nella
, ritondo, cavo nel mezzo, e nell'una e nell'altra parte
, cavo nel mezzo, e nell'una e nell'altra parte acuminato. lastri
cir condano lo stelo, e nell'apice solamente di esso si ha
/ degli arsi stami il pingue olio e richiama. = voce dotta,
terminati in punta più o meno acuta, e che hanno talvolta la forma di una
. = comp. da apice e dal suff. -forme (lat. fórmis
, iii-456: già del mar de'piaceri e del diletto / il superbo mortai toccava
nevol ed immondo / d'apicia mensa e di venereo letto. = deriv
.. dicesi d'un dotto del cuocere e scienziato del mangiare ».
a entrare nella casa di un apicultore e ne portò via il miele e i favi
un apicultore e ne portò via il miele e i favi. sinisgalli, 2-32:
= voce dotta, comp. da apis e cultor -óris, sul modello di agricoltore-
. neol. allevamento razionale delle api e sfruttamento del loro prodotto.
= voce dotta, comp. da apis e cultura, sul modello di agricoltura-
entom. imenotteri fomiti di aculeo e produttori di miele: se ne conoscono
apìezon, sm. chim. oli e grassi ottenuti per distillazione frazionata di oli
grassi ottenuti per distillazione frazionata di oli e grassi minerali: sono caratterizzati da una
le canalizzazioni del vuoto fra pompe pneumatiche e ampolle da vuotare).
= voce dotta, gr. de-privat. e tema di mé£<ù * com
. àpio2, v. api e appio2. apiòlo, sm
semi del prezzemolo { apiòlo verde) e la canfora che se ne estrae {
pisello; apion apricans, del trifoglio e della veccia; apion pomonae, degli
, vivace, a steli gracili e volubili, caratterizzata dai grossi tuberi
contadini mangiano come le patate) e dai fiori a grappoli assai fitti che odorano
apireno. apirèno, agg. e sm. bot. che non ha nocciolo
si chiamano certi frutti mancanti di noccioli e di semi, ad esempio quelli dell'
'senza seme '(de- privat. e rrup ^ v -fjvog 'seme, nocciolo
'assenza di febbre '(deprivai e 7rupéoaco 'ho febbre ').
febbre '(dt- privat. e ttuperói; 1 febbre ').
essa terra verisimilmente era di natura apira e refrattaria, e perciò non è restata
verisimilmente era di natura apira e refrattaria, e perciò non è restata vetrificata dal fuoco
.. sinonimo 6. 'incombustibile, e dicesi di quei corpi che, esposti
corpi che, esposti ad un grande e lungo fuoco, non vengono sensibilmente alterati
greci chiamano apiro: questo nasce sodo e in zolle; i medici usano questa specie
gli altri zolfi sono di licore, e farinosi cuocendogli con olio. =
'senza fuoco '(de-privat. e nop 7iupó <; * fuoco ')
riguarda le api (il loro allevamento e sfruttamento). leggi agrarie, 211-5
ammesse qualora nella provincia già sia costituito e funzioni un consorzio apistico. -anno
che non presentano placenta (mono- tremi e marsupiali). cfr. aplacentato.
aplacentalia, comp. da a-privat. e placenta (v.).
presenta la placenta (i mammiferi monotremi e marsupiali). = voce dotta
voce dotta, comp. da a-privat. e piacentato (v.).
[s. v.]: aplanètico e aplanàtico...: dicesi uno
può errare '(de- privat. e 7txav7) t7) <; 4 errante
voce dotta, gr. de- privat. e tema di rrxdéoocù 4 formo '.
contrattile, con quattro tentacoli sul capo e due ampie espansioni laterali ripiegate sul dorso
liquido nero; la conchiglia è interna e sottile. è detto anche lepre di mare
le quali non si possono mai nettare e pulire. = voce dotta, gr
, comp. da acon valore negativo e tcxóoi? 4 lavanda '..
di piccolo spessore, costituita da ortose e quarzo, con poca mica o elementi ferromagnesiaci
comp. da àtixoui; 4 semplice 'e pióóv -óvtos part. pres. di
capra, corpo tozzo, mantello abbondante e lungo, di colore bianco (vive
. à7txou <; 4 semplice 'e xépa? -octo <; 4 corno
arti corti, coda cortissima, erbivoro e notturno (vive sulle coste dell'america
gr. obrxoot; 4 semplice 'e òsoùc; -óvto <; 4 dente '
, gr. àrrxout; 4 semplice 'e cpuxóv4 pianta '. aplografìa, sf
, gr. àrcxooi; 4 semplice 'e tema di ypaqxù 4 scrivo \
alcuni insetti (l'ape maschio) e nelle piante aplofìte, ma può trovarsi
. stor. ornamento delle navi greche e romane, che sovrastava la ruota di
a ventaglio, espanse verso l'alto e riunite alla base. monti
base. monti, 9-317: e freme, e giura / di venirne a
monti, 9-317: e freme, e giura / di venirne a schiantar di
sibila al vento in sugli aplustri, e dentro / l'ampie sale, la felce
dentro / l'ampie sale, la felce e il cardo irsuto. pascoli, 803
. invola, comp. da a-privat. e tema di re vèto 4 respiro '
= voce dotta, gr. a-privat. e 7rveùp. ov -ovo? 4 polmone '
, privi di polmoni, di trachea e di laringe, con respirazione cutanea e
e di laringe, con respirazione cutanea e buccofaringea (alcuni generi di salamandre)
comp. dal gr. a-privat. e 7cveó [j. cdv -ovo? 4
caratterizzata da un arresto dopo un'inspirazione e da dispnea. =
= voce dotta, gr. a-privat. e tcveoaiq 4 respiro '. apnèustico
comp. dal gr. a-privat. e trveuottxó? 4 respiratorio '.
] ormis) con corazza dorsale piana e membranosa, l'addome che termina in due
l'addome che termina in due setole e i piedi che finiscono in pinne branchiali:
che, armato di elmo, lancia e scudo, saltava dal carro in corsa
scudo, saltava dal carro in corsa e vi risaliva. = voce dotta
àttéxco 4 ricevo '). apocalissi e apocalisse, sf. scritto che contiene
, sf. scritto che contiene profezie e rivelazioni intorno alla fine del mondo e
e rivelazioni intorno alla fine del mondo e ai destini ultimi dell'uomo. - in
di rivelazione. passavanti, 83: e santo giovanni evangelista, come dice nell'
ogni verbo avrà solo il presente, / e cesserà il preterito e 'l futuro,
presente, / e cesserà il preterito e 'l futuro, / e ciò, che
il preterito e 'l futuro, / e ciò, che or corre, sarà permanente
corre, sarà permanente »; / e nell'apocalisse è questo iuro. libro di
à7rxou <; 4 semplice, scempio 'e xóyoc 4 trattazione '. a
meduse) che mancano di generazione alternante e si presentano nella sola fase medusoide.
. d7rxoo <; 4 semplice 'e fxopqrf] 4 forma '. aplónte
forma '. aplónte, agg. e sm. bot. che è nella fase
, gr. d7rxou <; semplice * e < 5v 6vto <;,
apocalisse da s. giovanni, quadrata, e avente dodici porte. b. croce
ogni filosofia della storia ad apocalissi, e a volte ricorre in esse persino una
una sorta di rivelazione. c. e. gadda, 3-212: vice-commissario ai
di morte velò intorno la cara natura e la subburrò d'apocalisse. papini, 8-184
. papini, 8-184: propositi incredibili e visioni d'apocalisse mi traversavano l'anima
i bambini fan la baia al tuono / e mangiano la grandine ridendo / perché dentro
cavallo dell'apocalisse a suon di frustate e d'arri là. = voce dotta
montano, 108: maschera ture e propagande guerresche... precipitavano nel
vi facevano inni apocalittici, canti riscotitori, e le salve dei reduci intenti a consumare
bisognerà ricordarla! deledda, ii-722: e intorno a lui il paesaggio di fuoco
, il viso della luna che appariva e spariva fra quei vapori apocalittici come quello
183: tanta gente perde la testa e brancola tra sentimenti apocalittici di panico intellettuale.
. si dice anche dei cavalli, e vale magro, spettrale, come quelli
mule scarnite, da cavalli apocalittici intorniati e le une e gli altri da spessi nembi
da cavalli apocalittici intorniati e le une e gli altri da spessi nembi ronzanti.
voce dotta, gr. anò-che indica allontanamento e xaprcó? 4 frutto '.
àrcoxatdcotaaig 4 restaurazione finale '. apocinàcee e apocìnee, sf. plur. bot.
, di cui una produce caucciù e fornisce una fibra tessile simile alla canapa
(apocynum canndbinum: originario dell'america e dell'asia); un'altra (apo
veneziana (cresce lungo il litorale veneto e istriano), contiene sostanze venefiche;
con foglie d'ellera ma più morbide e con meno longhi viticci; ha seme
meno longhi viticci; ha seme appuntato e diviso e lanoso e di grave odore,
viticci; ha seme appuntato e diviso e lanoso e di grave odore, e
ha seme appuntato e diviso e lanoso e di grave odore, e dandolo in
diviso e lanoso e di grave odore, e dandolo in cibo uccide e'cani e
e dandolo in cibo uccide e'cani e ogni bestia di quatro piedi. mattioli
di noioso odore, arrendevoli come sarmenti e malagevoli da rompere... produce
è dentro un seme nero, picciolo e duro. le fiondi incorporate con
grasso e con pasta, e fattone pani, amazzano
grasso e con pasta, e fattone pani, amazzano i cani, i
, i lupi, le volpi, e le pantere, quando si danno loro a
somiglianti a quelle dell'ellera, sbiancate e più fievoli. dioscoride italiano, 4-83
a l'edera, ma più molli, e in cima più aguzze, di grave
, di grave odore, alquanto vischiose e piene di luteo colore. tommaseo [
costituito da un lungo ciuffo di peli morbidi e lucenti come seta. le specie più
(a. androsemifolium, l.) e l'apocino canapino (a.
, fa parere altrui ch'ella balla: e chiamasi apocino. con questo osso si
cani, si risveglia l'amore, e dandolo a bere si fa nascere briga fra
. da dcrcó * via, lontano 'e xócov xuvó? 'cane '(
dotta, gr. ànò che indica allontanamento e xùtos * cellula '. apocopare
; l'ultima, apocope. c. e. gadda, 3-223: « puzzoni
». apòcrifo, agg. e sm. non autentico (documento,
: i libri non canonici dell'antico e del nuovo testamento. varchi,
sono alcuni apocrifi, cioè occulti, e de'quali si dubita se siano legittimi o
propriamente eran quelli che stavan nascosi, e non eran per le mani di tutti
sebbene dagli eruditi è creduto apocrifo, e dell'età mezzana, tuttavia non è forse
d'autorità né di tempo inferiore a molti e molti altri. idem, ii-1192:
ii-1192: quanto un autore è più celebre e primo nel suo genere, tanto è
soprattutto ricercano le interpolazioni, le falsificazioni e gli apocrifi nella prima letteratura cristiana.
apocrifi nella prima letteratura cristiana. c. e. gadda, 7-104: certa filologia
dal testo di matteo, come apocrifa e interpolata, la grande anamnesi del capo
, rappresentante dei vescovi presso i metropoliti e i patriarchi, o di questi presso
, dal gr. anò-'da 'e séptj 'collo '. àpodi,
raggi molli, diffusi nelle acque dolci e marine (murene, anguille, ecc
. archeol. spogliatoio del ginnasio greco e delle terme romane. tommaseo [s
si attribuisce a quella evidenza, necessità e certezza che derivansi dalla forma dell'intelletto
àpodo (ant. anche sf. àpoda e plur. àpode), sm.
anosoc, 'senza piedi'(à-privat. e 7toù <; 7ro8ó <; * piede
di raccordo fra il fusto della colonna e il collarino o la sua base.
, sf. miner. idrosilicato di calcio e potassio: minerale con lucentezza fra
potassio: minerale con lucentezza fra perlacea e vitrea, bianco o carnicino,
, al loro uso o figura, e così dicesi apofisi stiloide, coracoide,
, ed un'enorme apofisi, nuda e lucente come avorio. panzini, i-46
utili gli apoflemmatismi in forma di gargarismi e di masticatori. ricettario fiorentino,
gr. dcrcó- * da, via 'e cpcovf) * suono '. apoforèti
di casa agli ospiti (nell'antica grecia e a roma). v
se ne sogliono portare seco gli apoforèti e le confezioni. f. buonarroti, 2-40
(comp. da dcrcó 'da 'e cpépco * porto '). cfr.
». apoftègma (anche apotègma e apotèmma), sm. (plur
la brevità è molto accomodata agli apoftegmi e alle sentenze ancora. c. dati,
sentenze, similitudini o comparazioni, apoftegmi e detti morali. gioberti, ii-236: io
trinci fine / l'apotegma ed il còlon e lo scolio, / e l'assioma
il còlon e lo scolio, / e l'assioma bei come il rosolio. papini
echi... di ariette di scarlatti e di apoftegmi di giorgio berkeley.
concisamente'). apogèo1, agg. e sm. astron. punto della massima
pianeti hanno casa, trigono, esaltazione e termino, secondo s'è sperimentato,
più virtù che in un altro. e in certa parte di quel segno ancora la
in segno è di molta importanza, e la varietà degli equinozii, solstizii et eccentrici
, per affaticarsi meno, gli apogei e perigei. d. bartoli, 11-66:
nell'astronomia ci governiamo con gli eccentrici e con gli epicicli, e secondo essi
gli eccentrici e con gli epicicli, e secondo essi possiamo rendere buona ragione dell'
essi possiamo rendere buona ragione dell'apogeo e del perigeo de'pianeti. manfredi, 1-196
misura mezzana aritmeticamente fra la distanza apogea e perigea, chiamasi distanza media. idem
, cambiando solamente i luoghi del sole e della terra, e cangiando il nome di
luoghi del sole e della terra, e cangiando il nome di apogeo e perigeo
terra, e cangiando il nome di apogeo e perigeo in quello d'afelio e perielio
apogeo e perigeo in quello d'afelio e perielio. 2. sm.
, toccò all'apogeo degli atti ossequiosi e ammirativi. pisolane, iii-122: ove
ove tardo è il corso degli umori, e le passioni rimesse, non vi saranno
all'apogeo come al perigeo tutto sarà pedestre e volgare. d'annunzio, iv-2-623:
la voce solitaria giunse all'apogeo. e. cecchi, 6-44: siffatto ordine
(comp. da dnò'da 'e yfi 'terra ').
). apogèo2, agg. e sm. vento che spira da terra.
si domandano quelli che vengono dai monti e spirano in alto; apogei quelli che
in alto; apogei quelli che radono e rasentano la superficie della terra.
. apogeo1. apògrafo, agg. e sm. copia di un manoscritto originale
). apòlide, agg. e sm. e f. chi risulta non
apòlide, agg. e sm. e f. chi risulta non essere cittadino
, comp. da à- privat. e 716x1$ 'città, patria '.
apoliticità fu esperiraentato come il più accetto e il più infallibile. si predicò l'orrore
apolitico. apolitico, agg. e sm. (plur. m. -ci
greco-romana poteva bene distaccarsi dal mondo. e. cecchi, 6-30: un ufficio di
, sopra tutto, delle loro virtù morali e apolitiche. = voce dotta, comp
voce dotta, comp. da a-privat. e politico (v.). apollineo
attillato, eloquentissimo, galantissimo architri- clino e pincema delle muse,... patriarca
. frugoni, 713: senza sostegno e guida anch'io credei / franco poter
pensier fida all'eccelse / mète di pindio e all'apollinea fronde. carducci, 113
invasa dalla grande angoscia apollinea. anela e geme; e poi sembra esanime; e
angoscia apollinea. anela e geme; e poi sembra esanime; e poi riprende il
e geme; e poi sembra esanime; e poi riprende il clamore, come il
clamore, come il vento che cade e risorge. idem, iv-2-600: era
, tromba di mercurio, patriarca di muse e dolfino del regno apollinésco. idem,
, attillato, eloquentissimo, galantissimo architriclino e pincerna delle muse,...
un poco d'austro sono turbati, e guaste le loro bellezze per li suoi nuvoli
essendo comparsi i prencipi poeti, la nobiltà e i deputati delle universitadi virtuose, la
. parini, giorno, iii-449: e fien cantati, / s'io scorgo l'
a quella che a me diede apollo e disse: / -canta gli achilli tuoi
1-84: quella [vite] tessendo vaghe e liete ombrelle / pur con pampinee fronde
a colorire / apollo l'aria fosca e tenebrosa. 3. giovane di
perfetta bellezza. papini, 8-115: e di tra le foglie scure apparvero..
.. corpi danzanti dei fauni maligni e degli apolli vanesi. palazzeschi, 3-54
un rompicollo / grande l'udito; e che facendo senza, / felice si
-<ùvo$. che v'inganniate, e credomi in necessità di fare l'apologià
bruco è nero, macchiato di giallo e di azzurro). vive sulle alpi
di azzurro). vive sulle alpi e sugli appennini. gozzano, 1120
: meditate l'ali tonde / (frastagli e dentature le sarebbero / d'impaccio contro
zone bigio-nere / che tengono del musco e del macigno: / il corsaletto è fitto
, d'argento come il leontopodi / e l'antenne le zampe la proboscide /
pieridi, / ha un che di malinconico e s'accorda / mirabilmente con la gamma
apologante, agg. letter. che vive e si esprime nell'apologo; protagonista d'
documentato. apologèta, sm. e f. (plur. m. -i
apologètica, sf. l'arte della difesa e dell'esaltazione di una persona, di
una dottrina, soprattutto di una religione e dei suoi dogmi e principi. -in
di una religione e dei suoi dogmi e principi. -in partic.: la letteratura
, 8-16: riconobbi poi quanto fosse grossolana e malsicura queirapologetica irreligiosa. gramsci, 187
dell'apologià, che è rivolto alla difesa e all'esaltazione di una persona, di
scrisse ancora una longa lettera apologetica per sé e invettiva con tra cesare. galileo,
quanto ha potuto, con la guercia e biliosa sua penna. panzini, iii-608:
; discorso o scritto in difesa e in esaltazione di una persona, di una
che quella insegnata da'santi apostoli, e successivamente da'santi padri e da gli
santi apostoli, e successivamente da'santi padri e da gli altri dottori cattolici..
giustificarsi non vede in sé che meriti e argomenti di panegirici; trova in un
, in suo confronto, da condannare e satireggiare, e crede di poter intitolare
confronto, da condannare e satireggiare, e crede di poter intitolare apologie de'libelli
l'apologià della vita usuale di roma e d'italia tutta. foscolo, v-55
la chiesa anglicana. c. e. gadda, 3-132: entrò..
quasi anzi eloquente, della propria ostinazione e della propria apologia. cassola, 3-218
difesa '. apologista, sm. e f. (plur. m. -i
, 30-1-65: oggi vengo ad essere apologista e difensore. manzoni, 95: sincero
ne deducono che gli stati sono stabiliti e conservati dalla verità, e distrutti dall'
stati sono stabiliti e conservati dalla verità, e distrutti dall'errore, io dico che
dall'errore, io dico che sono stabiliti e conservati dall'errore, e distrutti dalla
sono stabiliti e conservati dall'errore, e distrutti dalla verità. papini, 27-291:
: se cerchi dimostrazioni va da'teologi e dagli apologisti che sanno. =
apologià; parlare o scrivere in difesa e in esaltazione di una persona o di
. racconto allegorico, cori fini morali e di ammaestramento. b. cavalcanti
con tra il ventre...: e queste così fatte favole sono nominate apologi
città sotterranea. manzoni, 336: e se questa [cosa] non foss'altro
cose altrui o un cavaliere vanaglorioso. e. cecchi, 1-20: una monotonia
dotta, gr. &nó che indica separazione e * fusione, unione apomìttico
. membrane fibrose che avviluppano i muscoli e hanno lo scopo di opporsi al loro
che il reumatismo occupi le tendinose espansioni e aponeurosi dei muscoli stessi. = voce
dotta, gr. &nò-che indica allontanamento e veupov * nervo '. aponevròtico (
aponìa, sf. filos. tranquillità e serenità dello spirito nell'assenza del dolore
. à7rovla, comp. da &-privat. e ttóvo$ * dolore '.
(è caratterizzata da perdita della coscienza e della sensibilità, abolizione di ogni movimento
, volto congestionato, persistenza della respirazione e della circolazione). -per estens
che i greci chiamano apoplessia, affogò e morìo. buti 1-520: parlasia
del corpo umano, ed offendere; e se offende tutto lo corpo, si chiama
gravissima apoplessia, il quale mentova nomi e si è affatto dimenticato de'verbi. targioni
, i-44: la sciagura più acerba e di cui sento ancora nel cuore la
gravi; come sono tante altre infiammazioni e febbri esantematiche, ed inoltre le apoplessie
, vecchio di settantanni. mezzo orbo e mezzo scemo. d'annunzio, iv-1-580:
avambraccio. 2. agg. e sm. chi è colpito da apoplessia.
] '. fa il corpo tremare, e fa l'uomo divenire paralitico e apoplètico
, e fa l'uomo divenire paralitico e apoplètico. buonarroti il giovane, 9-34
capisci che è un circolo viziosissimo il tuo e che tutto parte da te per ritornare
'. a porètico, agg. e sm. (plur. m. -ci
conosciuta è vaporia crataegi a corpo nero e ali bianche con nervature scure (
larve accartocciano le foglie del biancospino, e delle piante da frutta. =
in cui urta un processo logico (e che è, o pare insuperabile e
(e che è, o pare insuperabile e ineliminabile); incertezza e problematicità di
pare insuperabile e ineliminabile); incertezza e problematicità di fronte a due opinioni opposte
di fronte a due opinioni opposte (e ugualmente ragionevoli) nei confronti di una
ii-9-128: la storia, la storiografia vera e propria, quella che non sta nell'
che non sta nell'infimo ma nel sommo e unico grado del conoscere, non soggiace
non è l'« aneddotica », e perciò esclude affatto l'immaginazione e si esplica
», e perciò esclude affatto l'immaginazione e si esplica unicamente nel pensiero. michelstaedter
si ritrova nuovamente nell'aporia del discorso vero e falso. = voce dotta,
nimis incommode inexplicabile dici potest *; e isidoro, 2-21-27: « sunt et aporiae
, rtópo <; 'passaggio 'e 'nozze '. aposematismo, sm
sostanze nauseanti tali da respingere le insidie e i pericoli da parte degli insettivori.
= voce dotta, gr. anò 'da'e orjfxa -aro? * segno '(
voce dotta, gr. arcò-che indica allontanamento e otropdt * seme '. apostasia
'. apostasia, sf. abbandono e rinnegamento della propria religione per abbracciarne un'
l'apostasia. pellico, ii-75: e prendeva con istile, parte serio e
e prendeva con istile, parte serio e parte faceto a far l'elogio dell'imperatore
dell'imperatore giuliano per la sua apostasia e pel filantropico tentativo di cancellare dalla terra
del vangelo. bacchetti, i-135: e un giorno anche il clero fu citato a
citato a far atto di apostasia, e anche il vescovo di roma.
religione per temerario lasciamento d'abito, e piglia vita secolare, non perciò dee
, cioè rinnegamento di suo stato, e condizione, quante volte si diletta d'
professi, quando, abbandonando i chiostri e l'abito monastico, reassumano lo stato e
e l'abito monastico, reassumano lo stato e la vita secolare. mazzini, ii-227
vita secolare. mazzini, ii-227: e l'apostasia entrò nella sfera della vita
, * allontanamento, rinunzia ', e àcp£ot7) p. i 4 mi allontano
'). apòstata, agg. e sm. e f. (plur.
apòstata, agg. e sm. e f. (plur. m. -i
, un partito, una posizione morale e politica. cavalca, i-134:
perciocché l'avevano in grande odio, e aveano impetrato da giuliano imperatore apostata di
da giuliano imperatore apostata di poterli prendere e uccidere. g. villani, 10-18:
il maestro della magione degli alamanni, e tutta la sentina degli apostati e scismatici di
, e tutta la sentina degli apostati e scismatici di cristianità. passavanti, 102
apostata. quattro leggende, 1-23: e quello disse lo diabolo di giuliano apostata
tante volte è simile in colpa, e fia poi in pena all'angelo apostata,
all'angelo apostata, quante volte procura e domanda prelazione. zanobi da strada
apostatare è propriamente partirsi dalla religione, e non voler esser suggetto né obbediente alla
la gola. campanella, 1143: e però si dà reputazione affi libri proibiti
si dà reputazione affi libri proibiti, e occasione di apostatare all'autore. segneri,
tu dipingi i cattolici che apostatarono lieti e contenti in punto di morte, il fatto
il fatto dimostra che muoiono o arrabbiati e nella disperazione, ovvero fanno ritorno alla
. ottimo, ii-428: lo vino e le femmine fanno apostatare li savi.
defezione '. apostèma, sm. e f. (plur. -i ed -e
iacopone, 48-6: mal de occhi e doglia de fianco, / e l'
de occhi e doglia de fianco, / e l'apostema al canto manco. cecco
confezione di empiastro assai buono a dolori e aposteme d'orecchie. libro della cura
5-48: lo 'mpiastro delle rose cotte e peste e non premute, poste sopra il
lo 'mpiastro delle rose cotte e peste e non premute, poste sopra il caldo apostema
sopra il caldo apostema, lo solve e rompe. leonardo, 1-136: un'apostema
di particelle di pari corporatura, attività e sottigliezza de gli stessi maligni fermenti,
ragione ch'elleno altresì sieno più acconcie e confacevoli per annientarli che verun altro medicamento
la colloquintida ne'villi dello stomaco appiccata e nelle involuzioni, e apostema e rompe.
dello stomaco appiccata e nelle involuzioni, e apostema e rompe. = deriv.
stomaco appiccata e nelle involuzioni, e apostema e rompe. = deriv. da apostema
vizi e'peccati... rimangono interi e saldi, infistoliti e apostemati ne'cuori
. rimangono interi e saldi, infistoliti e apostemati ne'cuori. bencivenni, 5-154:
sue agora aperse l'apostemata puntura, e uscendone fuori la spina con la marcia
: la lingua aliquante volte perde movimento e sentimento della parola. la cagione adivene per
vertù vociva, che viene dal cerebro, e puote venire dal cerebro meno apostemato,
altre acque, avvegnaché impedisca i nervi, e nuoca a coloro che sono apostemati dentro
, imperocch'ella accende l'appetito, e fa forte stomaco. apostemazióne,
purga la collera,... e col siero vale all'apostema calda del fegato
siero vale all'apostema calda del fegato, e alle apo- stemazioni di fuori. vallisneri
il fondo del ventricolo,... e agli ureteri giugnesse, non avendo indotta
si provò la minore a priori, e ora ve la voglio provare a posteriori.
prendere per probabili, anzi dubbiose, e per incerte; nulla sapendo noi,
. ant. postilla. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze,
lo stato dell'apostolato, nientedimeno si umiliava e face- vasi minore fra li suoi fratelli
nel signore. segneri, i-439: e però cristo affermò, che chi fa così
p. f. giambullari, 73: e per questo diceva stefano di averlo punito
stefano di averlo punito giustamente come spergiuro e come invasore dello apostolato, che già
di chi si dedica con impegno appassionato e totale alla diffusione e all'affermazione di
con impegno appassionato e totale alla diffusione e all'affermazione di idee religiose, morali
religiose, morali, sociali, politiche (e cerca di ottenere a esse appoggi e
e cerca di ottenere a esse appoggi e conversioni); dedizione completa alla propria
in tutta la rivoluzione francese più rapido e più sicuro mezzo di rivoluzionare il popolo,
l'incarico di apostolato. c. e. gadda, 3-242: i santi,
difettare del dono indispensabile dei piedi: e tanto meno que'due, che camminaron
: viveano in que'tempi con esemplo e apostolicamente. = comp. di
dottrina non è apostolica, anzi è diabolica e bestiale. ranza, i-200: queste
poi uso in tempi meno felici, e rivendicare alle chiese, alle assemblee generali
. g. villani, 8-62: e trovò per sue ragioni e decreti, che
, 8-62: e trovò per sue ragioni e decreti, che 'l re di
per la contrizione, rimane ancora legato e obbligato al giudicio di fuori della santa
innanzi al papa. ariosto, 3-34: e questa di mille oblighi mercede / gli
vi-25: savio giudicio di prelato, e proprio degno d'un nunzio apostolico consumato
che hanno li signori protonotari apostolici participanti e non participanti. cellini, 1-38 (104
io lo avessi guardato per la sacra e santa chiesa appostolica. vasari, iii-419
le provincie soggiogate da questo pontefice, e fatte obbedienti alla chiesa apostolica. a
morendo, andavano alla sedia apostolica, e s'avevano a empire questi luoghi de
empire questi luoghi de più dotti frati e preti che si trovassino. sarpi, i-33
in parere di stabilire per decreto apostolico e come papa quella dottrina che come privato aveva
principe era seguita la distruzione de'cattolici e l'alienazione dalla sede apostolica di tutto
della camera apostolica, oltre i beni e la persona, obligamo co 'l giuramento anche
obligamo co 'l giuramento anche l'anima e ne sottomettiamo alle censure ecclesiastiche, essi
dell'anima, obligano la libertà loro e de'loro figliuoli. pallavicino, 3-640:
autorità della sede apostolica... e specialmente ne assegnavano in ragione, esser
, ma la lasciano alla moltitudine, e da lei li ricevono, e ne autenticano
moltitudine, e da lei li ricevono, e ne autenticano la missione con la preghiera
ne autenticano la missione con la preghiera e la imposizione delle mani. colletta,
si avvicinavano annichilite al palazzo apostolico, e più si avvicinavano più si sentivano inghiottire
par., 12-98: poi con dottrina e con volere in- seme / con l'
egli e'suoi descendenti, come uomini evangelici e apostolici, stirperanno i vizi, semineranno
stirperanno i vizi, semineranno le virtudi e ricoglieranno frutto. sarpi, viii-18:
che anteposero... le ricchezze e le pompe alla moderazione apostolica insti- tuita
le pompe alla moderazione apostolica insti- tuita e commandata da cristo. d. bartoli,
il ministero della predicazione apostolica in diverse e lontanissime parti del regno. foscolo,
l'apparente semplicità di certo stile apostolico e riposato. beltramelli, iii-816: un compagno
dai successori dell'apostolo semplice per mantello, e d'una tonaca verde sotto quello,
pietro. all'apostolica, e scalzo. -con semplicità, alla
carnascialeschi, 55: l'ammanto all'apostolica e 'l -benedizione apostolica: impartita dal
cappello, / la schiava, il servo e 'l cappellan con quello. -nunzio
ma io son bene tenuto di ciò e d'altro davante l'appostolico ».
dodici da lui scelti come suoi collaboratori e continuatori della sua opera; anche i
barnaba). guittone, 3-11: e però ben dice iacomo apostolo: piangete
ben dice iacomo apostolo: piangete, e urlate, ricchi, e le miserie grande
piangete, e urlate, ricchi, e le miserie grande verranno voi. iacopone
, ix-324: chiamò li suoi discepoli, e di essi eleggette dodici, li quali
chiamò apostoli. idem, ix-347: e chiamato jesù li duodeci suoi apostoli, diede
suoi apostoli, diede a loro virtù e potestà sopra tutti li demonii e che potessero
loro virtù e potestà sopra tutti li demonii e che potessero curare e sanare tutte le
tutti li demonii e che potessero curare e sanare tutte le infermità. passavanti, 31
legge degli apostoli, che godevano delle vergogne e delle persecuzioni che sosteneano per lo nome
chiesa, li quali egli agli apostoli concedette e a'loro successori. sacchetti, ii-162
loro successori. sacchetti, ii-162: e nota che gli apostoli peccorono, o
godevano, quando cominciarono a essere spregiati e villaneggiati per lo nome di gesù.
eretico fosse ammonito una, due volte; e perseverando nell'ostinazione sua, li cattolici
li cattolici si separassero dal suo consorzio e lo scomunicassero. manzoni, 175:
stata, fino ne'suoi primi tempi, e da'suoi primi apostoli, paragonata a
14-38: i pescatori rivieraschi, solenni e pensosi come quelli di galilea tra cui gesù
. faldella, iii-98: il vecchio e santo arcivescovo... veemente come
che sembrava un apostolo, calvo come era e con una lunga barba giallastra, celebrò
tessalonicesi disse: provate tutte le cose, e tenete quel ch'è buono, e
e tenete quel ch'è buono, e guardatevi da ogni male. passavanti, i-91
so, secondo l'apostolo, abbondare e necessità sofferire. zanobi da strata [
. d. bartoli, 40-i-263: e pare così aver fatto in giappone l'
col proposito di percorrere tutta l'italia e di scrivere col suo sangue su la
di aver veduta una stella... e d'averne ricevuto il verbo.
si dedica con impegno appassionato alla predicazione e alla diffusione di dottrine morali, filosofiche
1-73: da tanti stanchi o seccati, e non a torto, delle anticaglie de'
/ costa poco l'inchiostro, / e la parola meno. scarfoglio, vii-769
dell'officio suo recava un'ardenza giovanile e il dogmatismo rigido dell'apostolo che ha
. croce, iii-23-481: in queste ribellioni e rivoluzioni
si noverano i soli apostoli e martiri che l'italia di quel tempo
sostenevano il ritorno alla purezza di vita e di dottrina dei tempi apostolici (dediti
, che comunemente si chiamano apostoli, e vanno cantando per aver da mangiare,
santi, 3-67: non fu ella apostola e tutrice del vangelo? g. morelli
ad- dimando pel merito delle degne parole e opere di madalena tua dilettissima apostola.
rivolgersi direttamente a una persona con foga e passione, interrompendo un'esposizione o un
. a coloro i quali hanno discrezione e senno. buti, 3-777: tu ed
.. partiti assai da la materia nostra e dal nostro proposito per apostrofare contra li
pose ad apostrofare i giovanotti con urla e risate. calvino, 1-566: quando si
altro, s'apostrofavano con calmi saluti e scherzi. idem, 3-42: allora
, due volte;... e se ben fate l'ultima in forma di
nell'uso apostrofiamo la prima, dicendo e scrivendo l'inferno, l'invidia, l'
, che trae alla espressione più corta e più netta. = comp.
salvini, vii-573: quella apostrofatura alla greca e all'antica toscana, fa [ecc
come appresso i greci dell'atticismo; e sono più dello stile puro famigliare,
, 1-200: fa il suo esordio, e fassi [l'esordio] in tre
: l'apostrofe lascia il parlare cominciato, e rivolge il suo dire ad una persona
rivolge il parlare dal corso suo, e da quegli a i quali parliamo, ad
altri luoghi, come monti, selve e simili. e di questa figura, la
come monti, selve e simili. e di questa figura, la quale chiamerò
luogo del boccaccio nella fiammetta: 'e tu, onesta vergogna, tardi da
di coloro cui verranno rivolte tante apostrofi e retoriche interrogazioni, sia consentito rispondere.
un muggito, prolungando quella vocale mezza e e mezza u, forse in un richiamo
muggito, prolungando quella vocale mezza e e mezza u, forse in un richiamo da
= voce dotta, lat. tardo apostrophè e apostropha, dal gr. d7rootpo dicitur dctroaxpocpf), mire movet »; e cassiodoro, 1272: « apostrophè, subito l'elisione o l'aferesi di una e più lettera. l. salviali apostrofo,... quasi un rimovimento e slonta- namento di quella povera vocale, . d'annunzio, ii-206: e intorno all'ara... / sorsero apothéca autem vel horrea a graeco, verbum e verbo repostoria vel reconditoria dici possunt, . -il segmento compreso fra il vertice e un punto della circonferenza base (in lombari, 2-101: si trattava di costruire e di impostare le centine tenendo conto del conto del rapporto costante fra i lati e l'apotema. = voce dotta montecuccoli: 1-73: via compendiosa per certo e di niuna fatica all'apoteosi; se , glorificazione, esaltazione di una persona e di un evento. berchet, conc principe a cui l'adulazione de'contemporanei e la credulità delle generazioni successive decretarono l'