tempi determinati ritornare a farsi visibili, e potremmo noi in conseguenza formarne i calcoli
potremmo noi in conseguenza formarne i calcoli e l'effemeridi, e predirne con certezza
formarne i calcoli e l'effemeridi, e predirne con certezza le apparizioni; il
iii-3-256: egli contemplava solitario i cieli, e assiduo calcolava quelle effemeridi dei satelliti di
, 9-273: adesso ha mutato giorno, e si tiene di venerdì: cosa che
bisogni, modi, funzioni, tecnica commerciale e attrezzatura mercatoria, è mutata la natura
di quel 'sabato'. c. e. gadda, 6-12: aria dei giorni
, 6-12: aria dei giorni sereni e lontani tra frascatano e tiburtino, soffiata a
dei giorni sereni e lontani tra frascatano e tiburtino, soffiata a le ragazze del
rovine del piranesi, vigendo le efemeridi e i calendari della chiesa, e, nella
efemeridi e i calendari della chiesa, e, nella vivida lor porpora, tutti
giorno '(da ènl 'sopra 'e f) p. épa 'giorno '
». effemeridista, sm. e f. (plur. m. -i
da me stesso collo spirito di verità e di disinteresse sopra la vostra lettera critica.
avean mai potuto vincere, da'cibi e dal vino de'capovani furono effemminati, e
e dal vino de'capovani furono effemminati, e poi molte volte vinti e uccisi.
effemminati, e poi molte volte vinti e uccisi. castiglione, 450: queste attillature
cose che appartengono ad intertenimenti di donne e d'amori,... spesso non
effemminar gli animi, corrumper la gioventù e ridurla a vita lascivissima. guicciardini, 146
, sviluppa gli uomini in mille errori e divertisceli da molte imprese generose e virile
errori e divertisceli da molte imprese generose e virile. mascardi, 1-237: stimarono
che gli studi effeminassero gli animi militari, e con tener l'ingegno occupato nelle speculazioni
opere d'addolcire ed illuminare l'aspro e l'orrido delle scientifiche speculazioni, senza
. balbo, ii-83: quella mollezza allettante e penetrante... pervertì moralmente ed
non vengono qui le anime gracili, e quelle che celano qualche piaga inconfessabile,
quelle che celano qualche piaga inconfessabile, e quelle che compirono qualche finale rinunzia,
quelle che compirono qualche finale rinunzia, e quelle che effeminò un morbido amore,
quelle che effeminò un morbido amore, e quelle che non cercano il silenzio se non
, o le favole, nate dapprima gravi e severe quali convenivano a fondatori di nazioni
di più sostanzioso pensiero, ti sfiacca e t'effemina (ti scioglie),
, 1-10 (i-131): i giannizzeri e tutte l'altre sorti d'uomini deputati
avvezzo a portar argo, nave guerriera e carica più di gloria che di eroi
a capo di età, si effemmina e fila sotto i comandi di iole ed
una dilettazion soverchia negli ascoltanti la mollezza e la lascivia, perde tutta la sua nobiltà
alla persona: a indicare cura minuziosa e gusto un po'femminile nell'acconciatura e
e gusto un po'femminile nell'acconciatura e nell'abbigliamento. -anche intr. con
perdettero il pelo, perdono il senno; e ad effeminarsi, dalle femmine il comprano
b. segni, 2-364: e già non è altro la delizia che una
boccaccio, v-170: viziosamente vivendo e in se stessi rivolgendo le guerre,
grembo a omfale, cioè la virtù e 'l valore alla disordinata dilettazione effeminatamente servire
opera sempre, è sempre in armi e fa prodezze, quando il buon rinaldo
, comportamento poco virile; condotta frivola e molle (e spesso è riferito in
virile; condotta frivola e molle (e spesso è riferito in partic. all'aspetto
che rivela una cura minuziosa della persona e una leziosa ricerca di eleganza).
fuggire qualche miseria o qualche male, e non per esser cosa onorata, nasca da
, nasca da effeminatezza d'animo, e da poco cuore, non da fortezza.
giudicandoli [i francesi] dai fatti e non dai detti loro, li hanno tenuti
esse, inferiori in molte altre, e superiori in nessuna fuorché nell'arte della pettinatura
, i peccati divenuti oggetti di moda e di gara nel bel mondo datano precisamente
, 14: in tende più alte e drappeggiate a chiosco, gli ufficiali s'
, gli ufficiali s'incipriavano le ascelle e si facevano vento con ventagli di pizzo
questa effemminatezza dal soverchio uso delle crome e semicrome e delle minutissime note, dalle
dal soverchio uso delle crome e semicrome e delle minutissime note, dalle quali si
non fanno più alcun uffizio, sono oppressi e guasti e inintelligibili sotto il lusso dei
alcun uffizio, sono oppressi e guasti e inintelligibili sotto il lusso dei trilli, dei
trilli, dei gorgheggi, delle fughe e di cento altre effeminatezze. povera poesia!
giordano [crusca]: uomo effeminatissimo, e in ogni tempo dedito a'piaceri.
a're egiziaci, tra le delicatezze e gli odori arabici effeminati. benvenuto da
: essi, essendo duri, alli cibi e alli vini più delicati diventarono effemminati e
e alli vini più delicati diventarono effemminati e molli. guicciardini, vii-35: la
cavare l'arme di mano a'cittadini e spegnere tutta la virilità che avevano;
. tasso, n-iii-1014: il molle e l'effeminato cede al dolore, sì
incontinente al piacere. baldi, 334: e pure questa potenza abbiamo veduta ne'sardanapali
abbiamo veduta ne'sardanapali, negli eliogabali e in cotanti altri effemminatissimi, crudelissimi ed
, iii-362: negli agi immersa effeminata e folle / la pronta gioventù marcir si
si vede: / regna il sonno e la piuma, e l'ozio molle /
/ regna il sonno e la piuma, e l'ozio molle / su le morbide
altri sono molli, effeminati dall'ozio e dai tripudii disonesti. palazzeschi, 3-162
, 3-162: i grandi baffi neri e lucenti come la seta...,
.., i capelli ancora neri e nella foggia giovanile, una mezza frangetta
lunghi, che non finivano mai, e strascicavano dappertutto come lumache zuccherine. uomini
sangue, che non esce tanto, e sì perché 'l giovenco rimane più forte
perché 'l giovenco rimane più forte, e non diventa al tutto effeminato. soderini,
, 12-287: ben mostra la voce e la statura / l'effeminata sua steril natura
volge intorno imperioso il guardo; / e vede al su'apparir umil chinarsi /
vede al su'apparir umil chinarsi / e il piè ritrar l'effemminata, occhiuta turba
, 12-302: lo accusavano lussurioso, e per di più effeminato e guasto di
lussurioso, e per di più effeminato e guasto di quel vizio che a cesare giovane
poco prudenti che stimano potere farsi ubidire e riverire dalle moglie alle quali.,
quali., dimostrano con loro parole e gesti l'animo suo troppo lascivo
i-374: la fama stabilita di effemminato e seduttore in un uomo, anche stabilita
egli s'accosta con una domestica amicizia e con cui prende pratica famigliare.
un atto, un modo di comportarsi e di sentire). cicerone volgar.
bontà; ma solo con le cordiali e virtuose azioni, e con la ferma
solo con le cordiali e virtuose azioni, e con la ferma constanza si coloriscono li
verde età, perché d'amori / e di pensieri effeminati e molli / tu
perché d'amori / e di pensieri effeminati e molli / tu l'avessi a nudrir
, appassionato, furioso, crudele, e se si vuole ancora colpevole, e
e se si vuole ancora colpevole, e non intieramente effemminato e galante. leopardi,
ancora colpevole, e non intieramente effemminato e galante. leopardi, ii-333: da
, ii-333: da vita, opinioni e costumi vili, adula- torii, dissipati
futuro è di natura diabolica, effeminata e imbelle. in effetto, è sempre
. -raro. riferito a donne e ai loro sentimenti (sempre nel senso
, 344: l'istessa dea de tarmi e de le trombe i...
celata / lasciar l'orror che la circonda e veste, / le sue purpuree creste
; perciò con la faccia al futuro e colle spalle volte al passato. metastasio
costretto / mi riduco a soffrirlo; e, con mio affanno, / debole io
il savio non potè rattenere le parole e, per la prima volta in vita sua
6-iv-2-100: gloriosa è la fuga, e dalla faccia / del peccato si fugge,
dalla faccia / del peccato si fugge, e il suo spavento. garzoni, 1-456
quasi di soverchio, maneggiando pesi gravi e stando alla faccia del fuoco della fucina
alla faccia del fuoco della fucina assiduamente e ritti. dottori, 217: rapitemi all'
o furia, o mostri, / e renda il tetro carcere dell'ombre / a
più s'accosta alle vestigia sue; e nel vero secolo vedrà la faccia di dio
che viveno senza rancore, senza fraude e senza inganno, e che hanno 11
rancore, senza fraude e senza inganno, e che hanno 11 core mondo come fanciulli
la meretrice] a capo iscoperto, e con tanta faccia e pompa. guido
a capo iscoperto, e con tanta faccia e pompa. guido delle colonne volgar.
ma poi, accortasi che la sua virtù e la sorte sua è una valorosa prudenzia
tanto, che l'uomo meno si commuova e la femmina più resista? f.
25: gli è uomo senza faccia e senza vergogna. -fama, nomea,
troviamo sotto una congiunzione così maligna, e poi venirci a dire, con faccia tosta
toccate qui, non toccate là, e sarete sicuri. carducci, iii-26-337:
madre mi spiegava questa fortuna di irene e pensavo che in quella famiglia tutti fossero
fossero d'accordo, padre, madre e figlia. 9. l'aspetto,
a dire che si convegna con lui, e che sia utile. idem, purg
ii-2: non giudicare secondo la faccia e l'apparenza di fuori, ma di iusto
quelle parole, ma guarda la coda e el fine e quello che vogliono fare.
ma guarda la coda e el fine e quello che vogliono fare. bembo, 1-132
'l ghiaccio perde / da le viole, e 'l sol cangiando stile / la faccia
effetto convien che corrisponda / in terra e in ciel, ma con diversa faccia.
, i-122: la faccia, figura e forma del luogo, e posizione del sito
, figura e forma del luogo, e posizione del sito, sono chiaro indizio
chiaro indizio per ritrovar l'acqua, e la sorte del terreno e del- l'
l'acqua, e la sorte del terreno e del- l'erbe che vi nascono.
riposo in roma, ma strepito d'armi e faccia di guerra. tasso, 12-13
i-3: uopo ci fia di nettare e purgare il nostro scritto dalla sconvenevolezza delle
disse che, cambiato genere di metro e faccia di poesia, l'antica commedia degli
vi discopra / le facce della gioia e del dolore. piovene, 5-636:
: i mondani hanno molte, faccie, e della moglie, e de'figliuoli,
, faccie, e della moglie, e de'figliuoli, e dei denari, e
della moglie, e de'figliuoli, e dei denari, e possessioni.
e de'figliuoli, e dei denari, e possessioni. a. f.
le differenze di un medesimo gusto, e degli effetti suoi. carducci, iii25-
366: tre ingegni italiani per eccellenza; e l'uno sì profondamente diverso dall'altro
l'uno sì profondamente diverso dall'altro e ciascuno rispondente a facce e manifestazioni diversissime
dall'altro e ciascuno rispondente a facce e manifestazioni diversissime della natura e anima italiana
a facce e manifestazioni diversissime della natura e anima italiana. govoni, 3-60:
della doppia ingannevole faccia / del primo amore e della poesia. montale, 2-83:
della poesia. montale, 2-83: e la nube che vede? ha tante
forza che in faccia, in profilo e di dietro ella sia di proporzione uguale,
uguale, avendo ella a ogni girata e veduta a rappresentarsi ben disposta per tutto
loro, ma posti nella circonferenza; e la diversità deriva dal vedergli allora in
deriva dal vedergli allora in faccia, e ora in profilo. milizia, iii-110:
debbono seguir la linea prescritta dalla prospettiva e tendere al punto di vista. dossi
del vecchio dottore dall'adunco profilo. e. cecchi, 1-7: di profilo erano
1-7: di profilo erano piccole triglie e sardelle purpuree. di faccia erano vecchi
la voce, pareva uno scherzo, e ginia la guardò. « dipingere come?
. pucci, cent., 62-87: e colla faccia dello 'mperadore / fece coniare
sì l'onoravano molto in queste calendi, e facealli figura di due faccie, l'
di due faccie, l'una di dietro e l'altra dinanzi, per ciò ch'
ciò ch'era termine de tanno passato e cominciamento di quello che venia. savonarola
forte amica [la fortuna], e che dipinta a caso / non fu toccasion
caso / non fu toccasion coll'ali, e posta / sopra volubil ruota,
posta / sopra volubil ruota, e colla faccia / dal crin coperta.
gran rilievo per cui le pitture, e specialmente le facce, sembrano staccarsi dal
paura, / con le facce allungate e sonnolenti / e tal tre membra pendule
/ con le facce allungate e sonnolenti / e tal tre membra pendule e cadenti,
sonnolenti / e tal tre membra pendule e cadenti, / pensate che tal forma han
non congenita delle estremità superiori, inferiori e cefalica, e direttamente collegata con una
estremità superiori, inferiori e cefalica, e direttamente collegata con una considerevole ipertrofia
del periostio della mandibola, del temporale e delle orbite con protrusione del bulbo oculare
delle orbite con protrusione del bulbo oculare e tumefazione edematosa della pelle; è in
, occhi lucenti, cianosi al naso e alle labbra. -faccia faunica: volto bitorzoluto
febbrile: guance arrossate, occhi soffusi e scintillanti. -faccia infantile•: presenta nell'
-faccia miasmatica: caratterizzata da cute giallastra e da congiuntive a tinta subitterica; si
una graduale diminuzione delle masse muscolari e un conseguente disturbo di motilità. -faccia
: capo molto sviluppato, faccia larga e tonda con fronte bassa, palpebre infiltrate
infiltrate, naso camuso, gote tumide e pallide, labbra spesse e cadenti,
gote tumide e pallide, labbra spesse e cadenti, lingua protrusa, continua salivazione
-faccia mongolica o mongoloide: testa piccola e rotonda, fronte bassa, occhi piccoli e
e rotonda, fronte bassa, occhi piccoli e obliqui, rima palpebrale a mandorla,
naso infossato, bocca semiaperta, secca e fessurata, sguardo privo d'espressione;
, ragadi ed eczemi sul labbro superiore e sul mento; dipende da scrofolosi. -
, quella in cui sono gli occhi e le tempie incavate, le orecchie fredde
le tempie incavate, le orecchie fredde e corrugate, il naso tirato e ristretto in
orecchie fredde e corrugate, il naso tirato e ristretto in sé, la pelle della
, la pelle della fronte rugosa, secca e dura, il color piombino, le
color piombino, le labbra fredde assottigliate e pendenti: segni certi di vicina morte
la parte orientai tutta rosata, / e l'altro ciel di bel sereno adorno;
altro ciel di bel sereno adorno; / e la faccia del sol nascere ombrata,
ragi d'ór tutto iubato, / e di tal luce in facia colorato, /
nube il sole / scoprir la faccia limpida e serena. chiabrera, 363: la
apparir, le corna aguzza, / e schietta mostra la gentil chiarezza / della verginea
o sole, o del creato / anima e vita, immagine sublime / di dio
lunghi giorni / d'imminente tramonto: e poi ch'è spenta / l'ultima
/ un incessante vespero scolora / tonda e le terre. pascoli, 1467: la
la fulgida faccia da 'l cielo, e le tenebre scioglie. bontempelli, 19-116:
mare, la sua faccia è imbambolata e balorda. barilli, 3-56: veh,
mezzo il cielo, la cosa più putrida e affascinante che ci sia: la sua
sesto die mineranno tutti i difìci; e, secondo che si dice, fiumi di
del cielo. michelangelo, i-55: e tu, folt'air, che 'l celeste
piena, / rendigli al cor mie lasso e rasserena / tua scura faccia. c
ma la parte meridionale è molto umida e genera tuoni. tassoni, 268: riversò
/ da la faccia del ciel torbida e nera / grandine e pioggia e fulmini
faccia del ciel torbida e nera / grandine e pioggia e fulmini e tempesta. c
torbida e nera / grandine e pioggia e fulmini e tempesta. c. bini,
nera / grandine e pioggia e fulmini e tempesta. c. bini, 33:
: alzavo la fronte al cielo; e se la faccia del cielo era turbata o
le cui quattro facce, tappezzate d'ellera e di mortella, portavano nel mezzo,
triangoli di lati uguali in fra loro, e del venti facce, che si fa
il dodici facce, il venti facce e simili si disse per ottaedro, dodecaedro,
disse per ottaedro, dodecaedro, icosaedro e simili. -prime facce d'euclide:
perché stessero, ch'essi non distraessono e rompessono quello giuoco appena assai forte a dovere
126: misi questa battaglia da poter combattere e marciare da quattro facce. f.
formare un piccolo battaglione di quattro facce, e pensar più alla difesa che all'offesa
difesa che all'offesa, supplendo coll'unione e col buon ordine alla disuguaglianza del numero
lampeggiando sorgono, traversano gli ordini, e vengono a ferir nella faccia il nemico
quattro linee, cioè di due angoli e due faccie. montecuccoli, 1-183:
linea di difesa, il fianco retto e l'obliquo, la faccia e la gola
retto e l'obliquo, la faccia e la gola, devono ritenere fra loro
5-4-173: avean già... prescritte e limitate, secondo i diversi lor pareri
lor pareri, le misure de i lati e delle facce, e delle cortine e
de i lati e delle facce, e delle cortine e de'fianchi, e della
e delle facce, e delle cortine e de'fianchi, e della division loro
, e delle cortine e de'fianchi, e della division loro. tramater [s
di una gemma sfaccettata; faccetta (e prende nomi diversi a seconda della forma
prende nomi diversi a seconda della forma e della posizione: faccia di padiglione,
gioie d'incomparabil valore per la grandezza e per lo miracoloso effetto pensava egli essere
che a più facce intagliata, esulta e brilla / non pur, ma in
pur, ma in vari lumi arde e scintilla. algarotti, 2-37: quel vetro
: quelle che, poste a destra e a sinistra del carattere, combaciano sempre
il termine della riga. -faccia anteriore e posteriore: quelle che stanno rispettivamente alla
testa al- l'occhio della lettera (e la distanza fra di esse costituisce la
, respinge la vela contro l'albero e ferma o fa retrocedere l'imbarcazione.
catilina nel pubblico consiglio di roma, e abbominatolo delle sue male opere, e
, e abbominatolo delle sue male opere, e catilina si levò arditamente nel senato e
e catilina si levò arditamente nel senato e disse contra marco tullio queste parole.
quivi a faccia coll'imperadore. e. cecchi, 7-30: si fermarono presso
: menerovvi nel deserto dei popoli, e sarò giudicato con voi ivi a faccia a
. ariosto, 46-29: più inanzi e poi più inanzi i passi muta, /
asia minaccia; / son fulminati duci; e sponde a sponde, / venti a
punta. meraviglioso minuto di ferocia tranquilla e consapevole! -direttamente, a quattrocchi
: signor mio, io, polvere e cenere, in prima voglio questa mattina parlare
faccia. -immediatamente, per esperienza diretta e personale. bibbia volgar.,
2-123: le somme verità razionali, e molto più le soprarazionali noi non le possiamo
veggiono iddio a faccia a faccia, e vedendo lui veggono tutte le cose,
, x-132: vedemo ora per ispecchio e per figura; ma allora vede- remo
faccia a faccia. savonarola, iii-35: e però io desidero conoscer te [dio
te [dio] a faccia a faccia e non desidero questi beni temporali nelli quali
io sono come forestiero che passa via e non si ferma. mamiani, 1-14
priego, ogni lusinga esperta / ebbe e minaccie, e non potean giovarli, /
lusinga esperta / ebbe e minaccie, e non potean giovarli, / si ridusse
3-240: se l'aveva raggirato ingannato e tradito una mano di pazzi ambiziosi,
bisogno che tu stessi con me sempre e tu fossi mia alla faccia di tutti.
sono andata, sì ». « e come stava? ». « stava bene
di perfezione la imperfezione si nasconde; e possono avere quelli sì, che del
il tempo se consuma in simile vostre frasche e ciance, che non seria restaurare roma
parabole] a chi la moltitudine ammaestra e ancor quando si parla ad uomini grandi
è villania: però con dolci favole e parabole delli errori sono avvisati. forteguerri
, / io forse ti parrò maligno e tristo / a prima faccia, e dannerai
maligno e tristo / a prima faccia, e dannerai 'l mio dire: / ma
osare, ardire, comportarsi con audacia e sfrontatezza. - anche: avere fortuna.
a riscontrare in mare i genovesi, / e co'lucchesi non avete faccia. speroni
? che dote? rubarmi la ragazza, e aver faccia di parlare della dote:
cantù, 310: con navi sottili e col diavolo che gli aiuta, nel
quanto de'vivendo esser dolente, / e poca faccia aver tra le persone, /
nomar si sente. sacchetti, 84-178: e anche non hai faccia, e non
: e anche non hai faccia, e non ti vergogni? grazzini, 3-v-263:
non ti vergogni? grazzini, 3-v-263: e poi quel che tu faccia, /
, 1-100: s'hai sì poco senso e tanta poca / faccia, che per
cammin dritto / par che il freno e la sferza invan ti nuoca, / frutto
... pensare ad avere buon viso e buona faccia anzi che buon'animo e
e buona faccia anzi che buon'animo e intendimento. dante, inf., 16-125
faccia prende quello, il quale, scacciata e lasciata la verità, per lo cui
la verità, per lo cui conoscimento e amore è alla immagine d'iddio,
immagine d'iddio, piglia la forma e la faccia della falsità, la quale
falsità, la quale è quasi faccia e similitudine del nimico. albertano volgar.
la verità tien faccia di bugia, e spesse la bugia cuopre la faccia della verità
che si mostrava nella superficie tanto lustro e che aveva faccia di tanta bontà,
signore empì la casa del signore, e cascai nella faccia mia. ottimo,
i-180: cadere in faccia si è umiliarsi e adorare iddio, siccome si legge d'
astolfo se mutò tutto di faccia / e più di core, odendo racontare /
della faccia, tutte sono fraudi, inganni e tradimenti. d'annunzio, iii-1-948:
/ dal tuo sogno furente; / e la tua faccia si muta, e si
/ e la tua faccia si muta, e si muta / la tua voce.
, 303: quando il mare è grosso e comincia tempestare di venti, allora tonde
allora tonde traggono seco limaccio, rena e grandi sassi; e così la faccia del
limaccio, rena e grandi sassi; e così la faccia del luogo si muta
... / poi riede, e la speranza ringavagna, / veggendo il
cangiata faccia / in poco d'ora, e prende suo vincastro, / e fuor
, e prende suo vincastro, / e fuor le pecorelle a pascer caccia. ariosto
che già tiensi tra l'ugne, e divorarla. / fingiam che glielo diate:
l'una delle quali ebbe nome romola, e l'altra è ancora viva, ma
cortile appariva chiuso da un muro alto e massiccio. vittorini, 2-28: la
, che ci presero per il collo e ci tennero fermi. -con uso
, si mise a cantare fra le frasche e i rovi che coronavano il muricciuolo di
a dirti il vero in faccia, e non far come / certi gnaton,
settembrini, 1-164: consigliavano di mostrar coraggio e dignità civile, non temere di parlare
dignità civile, non temere di parlare francamente e dire la verità in faccia ad ogni
pavese, 1-68: mi alzo in piedi e mi metto a ridere, per farmi
.. anzi danno loro lieta faccia e pronta udienza. savonarola, ii-283:
savonarola, ii-283: le donne giucavano e andavano scoperto insino al mezzo e non
giucavano e andavano scoperto insino al mezzo e non si vergognavano e avevano fatto faccia di
insino al mezzo e non si vergognavano e avevano fatto faccia di meretrice. g
, 1-13: preso un tuono maestoso e fatta una faccia grave e tramutato il suo
tuono maestoso e fatta una faccia grave e tramutato il suo vestito in più vari
la varietà: imita la faccia mia e i miei vestimenti; e così detto
la faccia mia e i miei vestimenti; e così detto disparve. checchi, ii-1027
per aiutare lo sgombro dei carri; e io vi so dire che a certe
4-291: fra formica fece faccia tosta e orecchio da mercante. svevo, 6-368:
ha un bel fare la faccia feroce e contare sull'aiuto dello scherano febbraio,
ha fatta a superare il punto più crudo e dolente dell'anno. -osare
tutto sottosopra, che ha fatto faccia e m'ha detto: finalmente il libro
accostassero i sei cavalli de i battitori, e allora... voltarono le spalle
scopriva più avanzata, dove fecero faccia e si posero in difesa. -gettare,
faccia lo sterco delle vostre solennità, e il vostro incenso m'è in abominazione.
, o potenti, o larve! e quando / il sol nuovo la plebe a
a l'opre caccia, / uscite e dispiegate, / pur la mal digerita orgia
sì, è facile schernirla romanticamente, e buttarla in faccia ai barbassori che se ne
10 ti prendo a pesci in faccia e tu invece di avercela con me,
parola che avrebbe voluto gettarle in faccia e si figurò di schiaf feggiarla
(20-10): io son sicuro e fui già pauroso / di doverti veder,
che durava questa bella cuccagna di baloccarsi e di divertirsi le giornate intere, senza
annunzio, i-455: ella volse il capo e 11 occhi / grandi aprì su la
di metafora, ridurlo a problema mentale e risolverlo in una proposizione di verità,
così pieno d'affetto, di dolore e di disperazione che dalla tenerezza e dalla
dolore e di disperazione che dalla tenerezza e dalla pietà mi sentii quasi svenire.
, spezzandosi, andarono in mille schegge e gli assassini rimasero col manico dei coltelli
con la soddisfazione di guardarsi in faccia e di sentirsi vicini, anche senza parlar
mandra fortunata allotta, / pudica in faccia e nell'andare onesta. torini,
miro, / mi vien la morte e lo spavento in faccia: / trema
in faccia: / trema la reggia e di cader minaccia. verga, 1-24:
fluì soavemente una malia / nel petto e un abbandono fra i ginocchi, /
un abbandono fra i ginocchi, / e sulla faccia parve leggiadria / di sorrisa mestizia
, 15-212: mangiando si sentiva crescere e provava una specie di ebbrezza che doveva
cavalca, ii-163: in faccia il liscia e loda, e poi dirietro ne fa
: in faccia il liscia e loda, e poi dirietro ne fa beffe, e
e poi dirietro ne fa beffe, e provoca gli altri a fare il simile.
detto delle creature, né per costumi e atti di fuore; perocché vede
tempio: / là degli uomini in faccia e degli dei, / se ti piace
ma solamente in faccia a dio, e quel proprietario non ne ha risentito danno
] disse: 'ego sum ': e tutti allora caddono in terra, non in
questa, per esempio, nella sua idea e universalmente vuole, suole o dee fare
oscurava, in faccia / alla finestra e contavamo i lumi / di cui si
, 67: il fiume rosseggiava tutto, e i gran monti in faccia eran d'
pindemonte, ii-42: spettacol solo, e in faccia a cui son nulla / quanti
, / ch'io mostro faccia chiara, e quando bruna. giustinian, 32:
, elettissimi, che mostravan la faccia, e non l'impronta, dell'eloquenza.
ne scrisse; andarci lui con nuove interpretazioni e limi tazioni, a guisa
dagli avversari, sempre mai ritirando insieme e mostrando faccia. pananti, i-49:
mostrando faccia. pananti, i-49: e ardite ancora di mostrare la faccia?
non guardi in faccia di uomo, e sia chi el si voglia, tu di'
ha perduta la faccia... e non si cura di parere male. alfieri
nel commercio aveva valore la parola data e chi non l'osservava perdeva la faccia
al busse fece smarrire la faccia, e le gote si bagnaro delle cadenti lagrime
la ferma è di cinque anni? e che quest'uomo ha una casa, una
, una famiglia, dove è nato e cresciuto, da cui è partito con
, da cui è partito con dolore e a cui ritornerà con piacere? pretenderei che
, la « signora storia », e « signora necessità storica », quando dal
; l'abbiamo conosciuta in formato minore e l'abbiamo vista fiorire per un ventennio sulle
non accettare come cosa del loro pensiero e della loro coscienza il cosiddetto fascismo né
, ma pur gli cedevano contro coscienza e in quest'atto procuravano di salvare, con
. sapeva di non voler mantenere, e così si salvava la faccia. -sulla
un dì verrà poscia a trovarvi; e là, / su la faccia del luogo
il potrete / poi far d'atene e cittadino e arconte. monti, v-280:
/ poi far d'atene e cittadino e arconte. monti, v-280: malgrado di
di tutti i dissidi insorti tra voi e i vostri fratelli, ogni cosa andrà a
. ho novant'anni... e mi sento ancora di tenergli faccia a
3-167: se tu sei veramente la fomarina e fosti veramente dipinta da raffaello, viva
reca mille pensieri disutili all'uomo, e lo tiene sempre occupato in terra,
cielo, donde uscì primieramente l'anima sua e dove ella desidera di ritornare. d'
: giuliano mi rivolse la faccia lunga e smagrita, e meravigliatosi del mio risveglio
rivolse la faccia lunga e smagrita, e meravigliatosi del mio risveglio, evitò di
pretenziosamente. -nel linguaggio biblico e ascetico: mostrarsi pio, benigno,
, esaudisci la orazione del servo tuo e li suoi prieghi; e rivolgi la
del servo tuo e li suoi prieghi; e rivolgi la tua faccia sopra il tuo
limosina de la tua propria sustanza, e non torre la faccia da niun povero
torre la faccia da niun povero, e così la faccia di dio non sarà tolta
favore in me [signore], e in somma insegnami ad ubbidirti.
a i vinti, a cui fortuna empia e ritrosa / avea voltata la matrigna faccia
del tuo sdegno torci dalle mie colpe, e cancellando in me ogni peccato. settembrini
angelina, che mi voltò la faccia, e così mi punì della sciocca paura che
sotto l'almanacco. giro la faccia e tiro via. -nel linguaggio biblico
tiro via. -nel linguaggio biblico e ascetico: mostrarsi corrucciato; negare la
me non muovere la tua faccia; e non declinare dal tuo servo nell'ira.
tuo canto mostrerai tu d'avermi scordato e d'aver volta la tua faccia altrove
a'nimici che d'avanti ci affrontano e gridano che voltiam faccia e diamo le
ci affrontano e gridano che voltiam faccia e diamo le spalle al servigio di dio
caccia. -milit. fare improvvisamente dietro-front e affrontare il nemico. -anche: volgere
. caporali, i-74: con parole e con stoccate, / frenò la fuga e
e con stoccate, / frenò la fuga e fè voltar la faccia / a quelle
faccia / a quelle genti, rotte e spaventate. roffia, 533: avviliti
che voltassero il viso al nemico, e si difendessero. ma da loro altrimenti la
che fuggenti dall'ettóreo ferro / preser conforto e respirar gli achivi. settembrini [luciano
, darei la vittoria a chi fuggiva e poi volta faccia. -rivolgere, porre
io porrò la mia faccia contra lui e contra lo suo parentado. passavanti, 246
, 3-559: ricordo la faccina piccola e bianca della fanciulla alla finestra: ovale
livida, con qualche bruffoletto rosso qua e là, occhi brutti, color del can
faccino pallido, reso arguto dal naso dritto e prominente, dalla bocca piccola, dagli
dalla bocca piccola, dagli occhi tondi e attoniti. vittorini, 2-32: guardavo
quel sereno fac- ciotto di teresa, e la reai persona lo degnò del più
reai persona lo degnò del più grazioso e del più salutevole sorriso. -faccétta
cicognani, 1-249: egli principiò a vedere e a sentire la signorina di carne:
signorina con gli occhi due more mature e col nasino capriccioso, la bella facciuzza bianca
nasino capriccioso, la bella facciuzza bianca e rossa come la mela lazzerola.
medaglie di faustina, di messalina, e simili? così è lei: ha una
una di quelle faccione o facciaccie superbamente e floridamente romane. moravia, vii-63:
era una bruna con una facciona rossa e solida e due occhi neri, vestita alla
bruna con una facciona rossa e solida e due occhi neri, vestita alla buona di
vestita alla buona di una maglia rossa e una gonnellina marrone. -sm.
: il nano guardaportone era là tronfio e pettoruto, e con un faccione protervo
guardaportone era là tronfio e pettoruto, e con un faccione protervo e provocatore e
pettoruto, e con un faccione protervo e provocatore e ghignoso. pirandello, 7-
e con un faccione protervo e provocatore e ghignoso. pirandello, 7- 1118:
, 7- 1118: trasse la medaglina e si mise a baciarla, a baciarla,
a baciarla, tra i singhiozzi irrompenti e le lagrime che le grondavano dagli occhi
al faccione di sangue / che coagula e inonda ogni piega dei colli. -spreg
facciaccia da polmonata (tesservi per giovane e bella compariscente. rosa, 162:
macchie; /... / e con facciacce da costantinopoli / col '
primi posti / di speme ingravidar stati e metropoli. c. e. gadda,
speme ingravidar stati e metropoli. c. e. gadda, 7-25: dal tocco
se la dormiva alla salute della patria e alla facciazza del pirgo, paflagone energetico
nasce al di sotto del muscolo digastrico e somministra rami a quasi tutte le parti
paio, che nasce nella parte inferiore e laterale del punto di varolio, esce
, comparisce fuori pel foro stilo-mastoideo, e va a distribuirsi alle varie parti della
', quella che nasce dalla fronte e va a gittarsi nella giugulare interna.
: egli è di membra snelle asciutto e muscoloso,... fosco in viso
nerissimo gli occhi sagaci tra cigli lunghi e folti, con tutti i piani faciali
i-995: qui l'uomo tacque un momento e si fece pensieroso: la bocca un
: era malato di un cancro facciale e non usciva più di casa.
casa. 3. numism. e filat. valore facciale: valore nominale
valore facciale: valore nominale delle monete e dei francobolli quale risulta dalle indicazioni che
fazzoletto '. faccialèi, sm. e f. popol. chi per timore di
. di faccia, congiunt. di fare e lei (v.); cfr.
entrata; l'insieme degli elementi costruttivi e decorativi che costituiscono il complesso architettonico della
larghezza della casa, xx cubiti; e l'altezza era di cxx cubiti;
l'altezza era di cxx cubiti; e dorella dentro d'oro purissimo. l.
: fece nella facciata dello spedale due storie e furono le prime. mariano da siena
dilettossi molto nel dipignere in fresco, e, fra molte cose che fece,
, prospetto. l'aspetto primo, e per così dire la fronte o faccia di
privati; ne sono piene le facciate e i muri dei casamenti. manzoni, pr
la grossa fattoria con le persiane verdi e le bózze agli angoli della facciata, co
angoli della facciata, co 'l terrazzino e la balaustrata di pilastrini tondi e panciuti
terrazzino e la balaustrata di pilastrini tondi e panciuti da tutte le parti. d'
case apparivano illuminate dai barbagli del mare e sui pendìi i frutteti luccicavano di fiori
, 3-60: davanti alla folle facciata e alle immense colonne, gonfie come pneumatici
fabbricata dal gran cosimo de'medici, e, fuorché la facciata dinanzi, tutta
facciata nel romano [anfiteatro], e sì poca nel veronese. casti,
vie più corte / tornare indietro, e si trovare avanti / a la facciata principal
la facciata principal di corte; / e vider tratta da destrier spumanti / aurea carrozza
che continuamente vegliano per la sicurezza, e che sono sempre in corrispondenza fra loro.
spazzando dinnanzi alla porta del palazzino, e sulla facciata del medesimo. 2
. per estens. parte anteriore esterna (e principale) di una bottega o anche
l'italia non coronasse d'alloro meno e peggio che i lattivendoli milanesi. papini
una bettola dalla facciata tinta di rosso e di verde. d'arzo, 9:
facciata della locanda che, ricoperta d'edera e di glicini, si apriva in alto
di questa si è largo un braccio e mezzo, alto quattro braccia, et
guardare / ch'ha tre facciate, e ciascuna dipinta. caro, 12-iii-215: de
facciate di sopra dell'altar maggiore, e tutti e quattro gli angoli della volta.
sopra dell'altar maggiore, e tutti e quattro gli angoli della volta. marino,
a'quattro venti esposte / s'entra, e tutte son d'or schietto e forbito
, e tutte son d'or schietto e forbito. / ha quattro mura le cui
tempi riceve sulla medesima facciata il primo e l'ultimo raggio del sole, restando
sul cortile, simile in tutti i piani e al cui pozzo attingevano anche gli inquilini
si salutano di lontano, dall'ombra e dal sole, sorgenti da un vastissimo
del vento, che non ha schiene e rovesci, perché da ogni parte ha
5. per simil. e al figur. aspetto, parvenza esteriore
hanno gli occhi luogo di finestre, e d'uscio la bocca? pananti, ii-ixx
tutta, putroppo; ma dalla facciata e dai fondamenti potrai argomentare se l'edificio
potrai argomentare se l'edificio riescirà solido e bello. cicognani, 13-38: clara
sé per gli altri, per farsi vedere e valere di fronte ai compagni. alvaro
già sciupacchiate. preoccupate di se stesse e della loro esteriorità, spirano una frigida
ancora una facciata... consuetudinaria e tenace, ma dietro ad essa è
vacue non so perché, potendosi continovare e riempire con altre composizioni. magalotti,
: allora io balzava allo scrittoio, e coi gomiti ben distesi e col capo
scrittoio, e coi gomiti ben distesi e col capo sulla carta arrotondava certi a e
e col capo sulla carta arrotondava certi a e certi o che empievano mezza facciata.
destinato ad essere ripiegato nella busta stretta e lunga all'americana, e magari voltare
busta stretta e lunga all'americana, e magari voltare sulla facciata seguente con gli
voltare sulla facciata seguente con gli abbracci e la firma? 8. dimin
frusta, rossa come un'anguria, e accomodarsi di facciatina ai due sposi.
di bieta o cappuccina metà in luce e metà in ombra. -acer.
chiesa, 5-33: anch'io mi sedetti e rimasi un poco a guardare quella facciatóna
gli scudi rischiavi di spezzare la lancia e ancora, per l'abbrivio, di pigliare
avversario, cacciandogli la lancia tra sedere e sella nel momento, hop!,
con tanta facciatosta; degna, in tutto e per tutto, del suo libro.
. = comp. da faccia e tosta (v.); cfr.
toga di avvocati, professori, magistrati, e che in passato, realizzate in varie
in passato, realizzate in varie fogge e tessuti, costituirono un ornamento degli abiti
cappuccio sulle spalle ornati / erano, e avean facciuole e collarone. manzoni,
spalle ornati / erano, e avean facciuole e collarone. manzoni, pr. sp
antenato, magistrato, terrore de'litiganti e degli avvocati, a sedere sur una
bianco, con due larghe facciole, e una fodera di zibellino arrovesciata (era
(era il distintivo de'senatori, e non lo portavan che l'inverno,
si calerà il cappello a tese riboccate, e cesseranno a'borghesi le lattughe alle camicie
camicie, le golette colle facciuole, e le fibbie a'tomai, a'centurini,
comparire senza facciole in mezzo al bue e all'asino, sarebbe grave scandalo.
asino, sarebbe grave scandalo. e. cecchi, 5-385: all'abito dai
5-385: all'abito dai bottoni fittissimi, e alle grandi facciole bianche, si direbbe
: scrivi queste parole in una facciuòla e legala con refe roggio. allegri, 73
nomi loro / in dua facciole, e messe nel cappello; / tirane un fuora
nel cappello; / tirane un fuora, e quello / che esce abbia ragione.
: perseverando donato nelle sue presunzioni, e per purgarsi filippo pe'tempi, che
in quelle facciuole delle porticciuole tra pilastro e pilastro, dalla cappella alle mura de'
la striscia di tessuto fra il liccio e il subbio, che viene fatta a mano
mano a mano, fra un'operazione e l'altra di avvolgimento del tessuto sul
egli cadde nel pecato del rinegare idio, e dicesi che poi che egli ebbe rinegato
poi che egli ebbe rinegato idio sempre pianse e sempre portava uno fazuolo per asciugarsi le
garzoni, 1-708: i faccioli rotti e minati più che le vele de marinari.
dal lat. facies * faccia 'e dal tema di tergère 'asciugare '.
o faccitimuli, alcuni sono da ridersene e farsene beffe. = v. facimolo
, che ardendo dà luce (e viene utilizzata per illuminazione o per por
il fuoco o come segno tangibile di onore e devozione a dio o a una
popolo si levò a rumore, e con faci per tutta la terra discorrevano;
il muro rotto, / entrò col ferro e con la face ardente / a distrugere
così fiero il vento, / così secchi e disposti erano i legni. tasso,
fiamma illustri / l'oscura notte, e giunga in fin a 'l cielo. fed
, 80: voi le faci accendete, e splendan tutte / e le mura e
faci accendete, e splendan tutte / e le mura e le torri / d'alte
e splendan tutte / e le mura e le torri / d'alte fiamme lucenti!
faci intorno / il cada vero esangue e sanguinoso / dell'innocente casta, / e
e sanguinoso / dell'innocente casta, / e accenderà, né dubbio v'è,
, / fan per tutto inondar mine e morti. casti, ii-4-94: allo splendor
ii-4-94: allo splendor di cento faci e cento / ripercosse da lucidi cristalli, /
di già i ritorti armonici metalli / e le sonore corde alzan concento / annunciator
alzan concento / annunciator di liete danze e balli. [sostituito da] manzoni,
pisani oltre le mura / gittan faci e verrettoni. / -togli su, pantera druda
, o tessi / valletti o cesti; e la tua moglie canta, / tra
canta, / tra l'alternar dei pettini e dei licci. d'annunzio, i-237
donna su 'l terreno / ignuda) e di suo pugno, in vista pieno
baldini, 6-28: alzò il braccio e con la face scrutò la tenebra. moravia
dai raggi dorati, i cavalli grassi e neri con le orecchie ornate di rose d'
con le orecchie ornate di rose d'oro e le teste sormontate da pennacchi neri.
prime fasce / gli uomin tutti, e incatenati stanno / infino al dì della
baci; / altri offrìan gl'inni e i voti all'immortale / anima tua,
le quattro face / stavano accese, e quella che pria venne / incominciò a
: imperò che sempre ardevano di carità e d'amore, ed erano fasciate di luce
amore, ed erano fasciate di luce e di splendore. a. verri, ii-279
. la fiaccola che secondo la mitologia e la tradizione iconografica, recano in mano
ix-420: ombra io seguo che piagge e monti cuopre; / tutti per l'oscurissima
sua face atra funesta; i fuma e sfavilla questa / sempre. chiabrera, 83
la crudeltà, con una face in mano e nell'altra una sferza di serpi e
e nell'altra una sferza di serpi e vestita tutta d'un abito fregiato di
7-30: comando ella non vuole, e sol co'suoi / amanti brama andar dove
/ ma già l'aria rosseggia, e i forti eroi / arde di marte la
eccole; intorno / col vipereo flagello e l'atre faci / stan le rabide
menti umane in disperata guerra, / e de le furie le sanguigne faci /
suol nei fiori; erga la face e venga / lieto imeneo con fortunati auspizii.
tomi imeneo adomo il biondo crine; / e sia di dolce umor tutta cospersa /
umor tutta cospersa / sua bella face; e mai non venga al fine. metastasio
1-ii-941: fola non è la viva face e
cantar d'imeneo l'accesa face / e trattar dolci premii e dolci affanni /
l'accesa face / e trattar dolci premii e dolci affanni / con voce aspra dagli
/ fantasìe già fiorir le carte argive / e le latine, di spaventi ha pieno
delle muse il bel regno. arco e faretra / toglie ad amore, ad imeneo
-la fiaccola che amore reca in mano e con cui accende i cuori degli amanti
tanto s'avanzi / perc'ha la face e l'arco, / quanto per voi
riconosco di tua face il lampo / e 'l suon dell'arco ch'a piagar
eravi amor, che l'alme incende e 'mpiaga, / di chiara face armato e
e 'mpiaga, / di chiara face armato e di fin'oro. anguillara, 4-154
bassa, / con la face impugnata e l'arco teso / gran traccia di splendor
eloquente / senza cui non avria dardi e farètra / amor, né l'ali
appesa / ha una faretra d'oro e me pur anco / spesso ferì con quelle
per mezzo / fendè l'ombrosa notte, e lunga striscia / di face e di
, e lunga striscia / di face e di splendor dietro si trasse. marino,
/ o dirupi di pascoli lieti / e voi lidi cospersi di faci. pascoli,
di nube folta / escono ardenti faci e chiari lampi, / ond'è, che
che 'l ciel avvampi / del balenar e le campagne infiammi, / ne la memoria
avea una tasca, aprilla, / e trassene una ampolla di liquore: / e
e trassene una ampolla di liquore: / e negli occhi possenti onde sfavilla / la
ancide, anzi / due vive faci, e due pungenti strali. tassoni, 8-54
: / faci, che sempre ardete, e siete spente; / astri, che
astri, che il sol vincete, e siete neri. michelstaedter, 396: bevendo
ciel ricopre / le somme parti, e gli stellanti chiostri, / onde con tante
battista, iii-391: esca dalla sua cuna e goda il giorno / di ricondur per
ampio le faci / tutte quante, e scoprì quando ogni stella / nasca in cielo
, ciò fu per sua gloria; e se le fisse insieme e le erranti
sua gloria; e se le fisse insieme e le erranti faci scintillar fece, ciò
raggi sereni, / quasi di foco e d'oro / tremolanti baleni, /
ferian del vicin mar tumido argento, / e del golfo di scilla, / che
noi meridiana face / di cantate, e giuso, intra i mortali, / se'
intorno, / veder le stelle, e più tranquillo il mare, / e la
, e più tranquillo il mare, / e la terra vicina, e il novo
, / e la terra vicina, e il novo giorno: / cotale è dolce
porto tomo / da l'unda aspra e falace, / la chiara face
a laura tua punto non piaci / e tutti i tuoi pensier son ombre e
e tutti i tuoi pensier son ombre e fumi; / l'ardono il core altre
l'ardono il core altre amorose faci / e mirano altro oggetto i suoi bei lumi
/ frena il desir, o misero e infelice, / che tanto alto sperar a
, 93: bellezze rare in cielo, e 'n terra sole, / invidia a
di civiltà che riempie tanimo o illumina e guida resistenza; situazione o avvenimento che
situazione o avvenimento che infiamma l'animo e muove all'azione; fenomeno, condizione
640: lo vostro core è face / e face me gaudente. cecco d'ascoli
la ricchezza a gentilezza è face / e più gentil se ne dimostra l'uomo.
petrarca, 264-44: ben ti ricordi (e ricordar ten dei) / de l'
d'odio s'incesero, et arsero e loro animi di facie di cupiditate et
, in cui la face / di pietade e d'amore è più fervente, /
, / mentre bisbiglia ciascun altro, e tace, / si tragge avanti e parla
e tace, / si tragge avanti e parla audacemente. rosa, 1-48:
nemica / d'amator non curante, / e ras- sembrava al moto, alla favella
. verri, 1-i-30: verità, donna e signora delle menti assennate, che placidamente
assennate, che placidamente s'annunzia, e porta gradatamente la face dell'evidenza,
fia spenta la funesta face, / e che roma a se stessa al fin
se stessa al fin pietosa, / e da'suoi mali saggia, e tire,
, / e da'suoi mali saggia, e tire, e tarmi / più non
da'suoi mali saggia, e tire, e tarmi / più non rivolga in sé
, non è il fuoco che scalda e vivifica. cattaneo, iii-4-259: una ribellione
avendo comunicata loro la face della fede e civiltà novella, e conservandola tuttavia accesa
face della fede e civiltà novella, e conservandola tuttavia accesa a comun benefizio. pisacane
sa, dietro la face dell'antico e breviloquente biografo. b. croce,
il rivolgimento costituzionale napoletano del 1820-21, e quello anche del piemonte, sebbene vi
, 205-4: dolci ire, dolci sdegni e dolci paci, / dolce mal,
/ dolce mal, dolce affanno, e dolce peso, / dolce parlare,
dolce peso, / dolce parlare, e dolcemente inteso, / or di dolce óra
per lescivo amore, ma per vero e legittimo possidi- tore, per quanto la
pace / scarchi da questo peso umano e frale, / e fia spento il disio
da questo peso umano e frale, / e fia spento il disio ch'ognor m'
disio ch'ognor m'assale, / e con la vita l'amorosa face. firenzuola
. firenzuola, 78: amor bello e gentile, / per cui l'anima mia
avrei già spenti / gl'interni ardori: e pur ne'miei tormenti / nuovo tantalo
l'olmo han con più viti avvolto e cinto, / la mia vita al mio
, guerra. -anche: i danni e le devastazioni provocati dalle guerre. ariosto
pace, / di che il boemme e l'ungaro e il sassone / restava in
di che il boemme e l'ungaro e il sassone / restava in preda alla
orribil peste / ruota il crudel flagello e infuria ed erra. foscolo, iv-416
il terzo angelo sonò la tromba; e cascò del cielo una grande stella, ardente
/ ogni spenta facella / accende, e spegne qual trovasse accesa. cicerone volgar.
come una facella / mena a roina e mette a foco ardente. ariosto, 23-46
/ giunse, a splendor di torchi e di facelle. caro, 7-608: la
mano / prende di pino ardente, e l'imeneo / de la figlia e di
e l'imeneo / de la figlia e di turno imita e canta. tassoni,
/ de la figlia e di turno imita e canta. tassoni, 4-22: marte
4-22: marte accese due facelle, / e illuminò così l'aer dintorno, /
questa mano accesa / umil facella, e se già mai fu cinto / tuo sacro
spoglie, / i miei preghi seconda e le mie voglie. n. villani,
ammasso spaventevole di sangue, di fango e di ruine. guerrazzi, 6-502:
lanciano lo sguardo nella sottoposta vallata, e vedono facelle andare in vòlta di su
vedono facelle andare in vòlta di su e di giù. -facella nuziale: la
2-438: o incredibile scelleratezza della donna e di nessun'altra in tutta la vita de
temesse, se non la possanza deli dei e la fama de gli uomini, almeno
de gli uomini, almeno quella istessa notte e quelle facelle nuzziali? comanini, l-m-356
nuzziali innanzi ad una novella sposa, e la sposa col vermiglio d'ambedue le
sposa col vermiglio d'ambedue le guancie e con l'inchino degli occhi a terra vergognosetta
vedovile aspetto / di funeste facelle, e d'altri panni / si vide piena
lontano, in un tratto ributtava le facelle e l'ardenti pentole tratte dappresso, e
e l'ardenti pentole tratte dappresso, e non s'accendeva in alcun luogo.
mina / gli vien di strali addosso e di facelle, / dal cui lustro atterrito
da la tartarea porta / sogliono, e sottosopra il mondo porre, / le ministre
empie sorelle, / lor ceraste scotendo e lor facelle. 0. rucellai,
; or sotto sirio ardente / seccala e ancide il sol con sua facella.
a guisa di una furia col flagello, e con la nera facella in mano attizzandolo
è ver, splendean le stelle, / e pioveva da lor luce sì grande,
già fatto avea / di acuti strali e di facelle accese / novo berzaglio del già
l'arco, i strali, / e le accese facelle irato ammorza / ché
egli le sue facelle accese avventa, e senza fine quello arde e dolcemente strugge
accese avventa, e senza fine quello arde e dolcemente strugge. marino 3-35: che
soffrir non posso; o le facelle e i dardi / depon per tutti,
un giorno l'orrida facella, / e quell'arco crudel che i petti schiaccia,
prese amore in ispalla una bisaccia, / e un pugnitoio in cambio di quadrella.
celle, / traluce lo splendore almo e sereno. baldini, i-140: mai
esplodere tanta luce in una volta: cento e cento facelle di magnesio si partivano da
si partivano da un centro allo zenith e cadevano lentamente in larga cupola. -lampo
, ii-1126: era turbato il ciel, e tutto pieno / di folte nubi e
e tutto pieno / di folte nubi e torbide procelle, / con tuoni e lampi
nubi e torbide procelle, / con tuoni e lampi ed orride facelle, / che
/ italica che siede tra rialto / e le fontane di brenta e di piava
tra rialto / e le fontane di brenta e di piava, / si leva un
piava, / si leva un colle, e non surge molt'alto, / là
/ qui pose amor l'insegne, e queste, -disse - / sieno i miei
sieno i miei lacci, i dardi e le facelle. tansillo, 15: occhi
, / doppiate fiamme a l'alma, e strali al petto, / poi che
/ poi che 'l languir m'è dolce e l'ardor caro. tasso, 13-i-565
che volgi in sì soavi giri, / e fiamma è l'aura che tu movi
fiamma è l'aura che tu movi e spiri, / a formar chiari angelici concenti
io solo t'insegnai gli atti gentili / e le grate accoglienze, e i bei
gentili / e le grate accoglienze, e i bei costumi / soavemente alteri:
voglia ancelle / io governar commisi / e tue parole e sguardi / che sono al
io governar commisi / e tue parole e sguardi / che sono al cor di cinzia
al cor di cinzia / tante facelle e dardi. guerrazzi, 9-ii-6: l'una
altra dagli occhi tagliati a mandorla, e posti così in linea obliqua a mò
ignea facella, / con secreta carezza e dolorosa / mi ripete ch'ei m'
/ mi ripete ch'ei m'ama e che son bella. 6.
amorosa stella, / nel notturno silenzio scorta e duce, / viva fiamma d'amor
luce, / di venere gentil raggio e facella. alamanni, 5-6-294: or quanti
ha in ciel, quante facelle / e surgendo e cadendo a pruova fanno /
in ciel, quante facelle / e surgendo e cadendo a pruova fanno / chi più
fanno / chi più nevi, tempeste e piogge adduca. del bene,
/ del polo il legno suo drizza e conduce. galeazzo di tarsia, ix-648:
eterne facelle, / memoria d'un fallace e falso toro. moniglia, 1-1-166:
? / che fa l'aria infinita, e quel profondo / infinito seren? che
ed è spesso pericoloso motivo di agitazione e turbamenti politici, sociali, letterari,
di guerra. -recare la paglia e la facella: mettere a contatto le
periglio arreco / in una man la paglia e la facella ». 8.
ragiona / la 've l'eternità scrive e favella. gravina, 118: né posero
il piede mai per entro l'oscura e folta selva delle cagioni naturali e cose corporee
l'oscura e folta selva delle cagioni naturali e cose corporee, senza portar seco per
né d'intelletto umano / debil facella e smorta, / né d'inferma ragion mal
né pose mai piede per entro la oscura e folta selva delle cagioni naturali e delle
oscura e folta selva delle cagioni naturali e delle cose corporee, senza portare seco
san domenico rugghiano le fiamme dei roghi e sibila come fionda di piombo il sillogismo
tapinella, / d'una facella -avampa e discolora. firenzuola, 862:
core amorosa facella / ardesse a caso, e non con bel disegno. della casa
le bionde chiome, ov'anco intrica e prende / amor quest'alma, a lui
fidata ancella, / ferro recide; e sempre ver me fella / e scarsa
recide; e sempre ver me fella / e scarsa man quel sì dolce oro offende
facella / sente d'amor più vigorosa e viva. 10. figur. ant
. figur. ant. tributo di lode e di onore, segno di omaggio.
, / a cui sacra d'intorno e la virtute / e la gloria de'vostri
sacra d'intorno e la virtute / e la gloria de'vostri e 'l vostro
la virtute / e la gloria de'vostri e 'l vostro merto / tante di vero
/ ogni fibra potrai scorgerne meglio, / e tu stesso veder qual meglio torni,
gola. 12. dimin. e vezzegg. facellina (ant. anche
li cittadini tutti corrono alla porta, e di costuma e d'usanza antica si fecero
corrono alla porta, e di costuma e d'usanza antica si fecero dinnanzi al
si fecero dinnanzi al corpo colle lumiere e colle facelline de'morti accese in mano
aveva sopra la spalla sinistra una padella, e sotto quel braccio medesimo un fascetto di
quel braccio medesimo un fascetto di legne, e nella mano un treppiede, e nell'
, e nella mano un treppiede, e nell'altra mano uno utel d'olio e
e nell'altra mano uno utel d'olio e una facellina accesa. leggenda aurea volgar
cittade di roma tutta la notte con torchi e faccelline, acciò che 'l figliuolo suo
-la cui madre così solennemente onoravano, e quello spazio di tempo era chiamato lustro
terrà una facellina con una fiammolina chiara, e se tu puoi fare che la sua
maglie che appena si veggano, fornita qua e colà di diamanti. -freccia infuocata
i-159: gettate contro quegli le lance e le facelline contro le torri di legno,
riempirono tutta la gente del re di romore e di foco. nannini [ammiano]
i persiani che erano in su ripari e in su le muraglie, e traevano trombe
su ripari e in su le muraglie, e traevano trombe e facelline, le quali
in su le muraglie, e traevano trombe e facelline, le quali volando sopra i
le quali volando sopra i tetti delle torri e delle case il più delle volte non
[petrarca], i-63: dolorosa nuvola e bagliore ri- cuoprirà gli occhi, che
occhi, che prjma parevano belle facelline e risplendenti stelle. -lucciola.
spente / sei l'occaso a te stessa e l'oriente. lubrano, 40:
. lubrano, 40: vivi baleni e facelline erranti / fanno a l'ombre
l'ombre più cieche un chiaro oltraggio / e quasi di natura alati incanti, /
fuoco mortalissimo, cioè della battaglia cittadina e di siila, per molte parti del
la sua corte allora era stata arsa e distrutta da quelle festevoli faccelline delle sue
tante volte il medesimo poeta nostro, e quegli medesimi strali che feriscono il cuore
arman la man di facellette ardenti, / e spesso avien che l'un l'altro
voi avevi scritto che dette le facelline e fece il protesto alla conpagnia.
40: oggi è molto savio, intendente e faccente, e assai industrioso. livio
molto savio, intendente e faccente, e assai industrioso. livio volgar., 2-3
come i signori loro gli fanno fare, e ubbidienti, e faccenti. g.
gli fanno fare, e ubbidienti, e faccenti. g. morelli, 98:
, costumate, piacevoli, oneste, sapute e facenti, con tutte quelle virtù che
sono così oneste, leali, probe e facenti, sono richieste nelle case dei
nelle case dei signori tirolesi per fanti, e sovratutto per cuoche, tanto le sono
per cuoche, tanto le sono terse e pulite della persona. pirandello, 7-1037
della persona. pirandello, 7-1037: e s'aggirò, faccente, con l'aria
rivestì di fronde, di fiori, e di frutto, cioè del cibo faciente alla
villanello del paese facente funzione di cameriere, e levato il tovagliolo, appoggiato il gomito
da vipera, da galletto, da bertuccia e da micio. dossi, 596
funzioni di dolce comparve, mi alzai e mi diressi al 'bureau '.
, che lutero povero ed abietto arricchisce e inalza molti. tesauro, 2-15:
poi fa alcune parole sulla prolissità, e dice molto facetamente che non vuole.
, allora, credette che burlasse; e gli disse, facetamente, sebbene non
, vii-803: sparì la tragica scena, e ne succedette un'altra comica, così
dire cose gratissime, con ognuno, e pochi gli parlavano che non rimanessino sua
compagno faceto, non consideri el tempo e giugni in villa che tu non te
, ma era poi nella conversazione piacevole e faceto. castiglione, 258: non
d'anni cinquan- tadui, / dotto e faceto, e con le guance asciutte;
tadui, / dotto e faceto, e con le guance asciutte; / solito
altrui cara sposa / lesse spiegando, e con sorrisi arguti / fe'tra i fogli
tella, che mi fa da mentore cortese e faceto. palazzeschi, 4-50: teresa
4-50: teresa sorrideva dall'alto fra pudica e faceta. 2. per estens
. 2. per estens. e al figur. spiritoso, argutamente brioso
10 subscritto processo intenderai de un facetissimo e animoso inganno per dui romani barri verso
i parti di lui nello stile satirico e faceto, nel quale egli ha ingegno
. marino, 10-159: d'andronico e di nevio i drammi lieti, / di
nevio i drammi lieti, / di cecilio e licinio anco vi stanno, / e
e licinio anco vi stanno, / e di publio terenzio i più faceti / sali
faceto, / perdé la bussola / e l'alfabeto. d'annunzio, v-2-215
bicchieri incominciò a scherzare a suo modo e accese in un angolo un primo focolaio
. 3. ant. estrosamente elegante e raffinato. giovio, ii-117: son
di fare una facetissima fabrica del edificio e de'compartimenti, de orti, giardini
de'compartimenti, de orti, giardini e pergolati; e sopra tutto studiarà che la
de orti, giardini e pergolati; e sopra tutto studiarà che la fronte de
la fronte de l'intrata abia dignità e pomposa vista. 4. sostant
diremmo vulgarmente noi, professione di buffone e di faceto. tasso, 11-iii-862:
/ allegro a mangiar diessi. / e chiesto: perchè 'l fai? /
un faceto, messo in vena, e per di più noto per voracità.
faceto col serio con aggradevole condimento, e il grazioso col prudente accortamente temperava.
poi domandasse di che qualità sia il ridicolo e faceto nella forma del tassoni,
rispondere se non per via di esclusioni e con una similitudine. -fra il
una similitudine. -fra il serio e il faceto: con fare scherzoso,
padre -osservò il marchese, fra il serio e il faceto, bocchelli, 6-30:
, 6-30: qualcuno gli disse fra serio e faceto: -tu sei di quelli
di quelli che han voluta la guerra, e ci hai fatto un bel servizio!
accompagnata in automobile dalla villa alla città e tra il serio e il faceto le
dalla villa alla città e tra il serio e il faceto le aveva proposto di proseguire
facetùdine, sf. ant. piacevolezza arguta e spiritosa, amenità. tesauro,
nel ricrearsi vicendevolmente con motteggiamenti faceti e giocosi, detta perciò facetùdine. f.
, i-74: gli esempi quanto più recenti e prossimi, di tanto maggior ammaestramento sono
sono eglino, ritenendo maggior analogia, e venendo più in acconcio a'tempi,
gli muove per nostra presenza, facundia e festività molto poter escludere dell'animo ogni
poter escludere dell'animo ogni tristezza, e sedare le gravi cure e i duri pensieri
tristezza, e sedare le gravi cure e i duri pensieri con dolce facezie
i duri pensieri con dolce facezie e iocunde cose nostre e ridiculi detti. lorenzo
dolce facezie e iocunde cose nostre e ridiculi detti. lorenzo de'medici,
de'medici, i-37: li motti e facezie sue erano argute e salse,
: li motti e facezie sue erano argute e salse, sanza offensione però d'alcuno
perché alcune hanno in sé una certa eleganzia e piacevolezza modesta, altre pungono talor copertamente
3-219: facezie, favole, buffonerie e disonestà non solamente le donne da bene dovrebbono
, la favola, il poema, / e l'ordine e 'l decoro e l'
, il poema, / e l'ordine e 'l decoro e l'armonìa / de
/ e l'ordine e 'l decoro e l'armonìa / de la tragedia sua stendono
stendono il tema, / la facezia e l'arguzia e l'energìa. n.
, / la facezia e l'arguzia e l'energìa. n. villani, 1-332
un cristiano inghiozzi / la facezie dei mimi e degli arlotti. calepio, 16:
restami a dire qualche cosa della veracità e delle facezie degli italiani; perocché queste
tra lampi / di molteplice lume acceso e spento, / e fra sempre incostanti ombre
molteplice lume acceso e spento, / e fra sempre incostanti ombre, schiamazza /
ombre, schiamazza / il sermon patrio e la facezia e il riso / dell'energica
/ il sermon patrio e la facezia e il riso / dell'energica plebe.
si stringeva nella sua mantellina tutta lacera, e affrettava il passo. de roberto,
: alla scintillante empietà del settecento salottiere e cortigiano, era succeduta la pacchiana facezia
era succeduta la pacchiana facezia anticlericale cattedratica e da comizi i. 2.
dar nel comico. dieno facezie leggiere e gaie. lanzi, iii-237: ma
, così ributtano in certi altri; e specialmente nella passione del figliuol di dio
riso. 5. dimin. e vezzegg. faceziòla, faceziuòla. tommaseo
facezióso, agg. ant. e letter. faceto. garzoni,
il cervello? questa domanda, stizzita e pietosa, nasceva da sentirlo ridere d'una
tutta quanta, francamente, di giullare e buffone gabbamondo facezioso, divertito della propria
ridotto a forma di maccherone, ora supino e fachirizzato rievocava la storia di quel bacio
essi si fan lecite da per tutto: e perciò si veggono anche tante migliaia di
questo principe aveva un misto di cristianesimo e d'islamismo; rispettava l'uno e
e d'islamismo; rispettava l'uno e l'altro, e si raccomandava tanto alle
rispettava l'uno e l'altro, e si raccomandava tanto alle preghiere dei preti
si raccomandava tanto alle preghiere dei preti e monaci cristiani, quanto a quelle dei
fachiri mussulmani. cagna, iii-179: lustro e grave come un fachiro, riceve nelle
. gozzano, i-477: i giocolieri e i fachiri sono una delusione per chi viene
aggiungono al paesaggio un motivo pittoresco. e. cecchi, 2-81: san francesco
la ragione recondita della mania di macerazione e di martirio dei fachiri adagiati su letti
dei fachiri adagiati su letti di chiodi, e della pazzia di santità e di rinuncia
chiodi, e della pazzia di santità e di rinuncia degli eremiti stiliti.
: il sole ardeva, bello alto, e era ora di svoltare: chissà che
tutti i buchi della corporatura degli uomini e delle donne,... e per
e delle donne,... e per qualunque di questi passaggi avanzatosi dentro
tema del lat. facète * fare 'e bene, sul modello di fabbisogno.
facicchio). raro. fare poco e male. tommaseo [s. v
raro. il facicchiare; affaccendamento disordinato e confuso che non porta a nessun risultato
facidanno (faccidanno), agg. e sm. scherz. chi fa
i facidanni / fé mandare in galea, e, dovizioso / de'beni di natura
/ de'beni di natura, egli e la moglie / si potetter cavar di
, 9-4: seicento son tra cavalieri e fanti, / ognun de'quai vis'ha
dal lat. facète 'fare 'e da danno (cfr. facimale).
servitori loro, in quel modo che fa e che dice sua maestà, tutte le
= comp. da faci [le] e dal sufi, -ficare (da facire '
. (superi, facilissimo, ant. e letter. facìllimó). che si
mostra che i suoi beni sono fuggitivi e fantastici, e facili a dispregiare.
i suoi beni sono fuggitivi e fantastici, e facili a dispregiare. livio volgar.
di quella cosa furono 1 tribuni sdegnati e fieramente ne parlavano, perocché diceano che
quando uno è abituato nel ben vivere e ha fatto li abiti buoni, che è
, ancora che le si mostrino facillime e sicurissime, sono sottoposte a mille accidenti
se dura, un gran dolore, / e che, se non si muore, /
possono esercitare senza molti anni di sudori e di prove. nievo, i-19:
uopo a ciò d'uno sforzo universale e simultaneo, facile tanto a pensarsi, quanto
un mestiere facile, di quelli poco pane e poca fatica. dossi, 770:
la nobiltà, come attorno l'ingegno e le marmitte, qualche- cosa sen piglia
293: rendi l'operare umano / facile e grande come quel del sole! baldini
sceglierne tre o quattro dei più facili e geniali. nieri, 149: per fargli
pea, 7-654: tirò fuori la fisarmonica e attaccò una polchettina facile, da poter
i cavalieri nostri si adusino alla fatica, e a sostenere ogni increscimento ed affanno al
, 201: se gli uomini grandi, e che hanno l'entrata facile [al
somma prowi- denzia appresso / in mare e in terra capitani invitti. dottori,
/ a cui davano gli antri albergo e tombre, / facile bevanda il riso.
xxx-1-41: provegga il buon cultor ch'agiato e piano / e spedito e declivo e
buon cultor ch'agiato e piano / e spedito e declivo e facil varco / a
ch'agiato e piano / e spedito e declivo e facil varco / a l'entrare
e piano / e spedito e declivo e facil varco / a l'entrare e a
declivo e facil varco / a l'entrare e a l'uscir abbia il rigagno.
. verri, i-15: dove l'industria e l'agricoltura danno più facili mezzi a
incendi: le case tutte di legno, e dipinte internamente ed esternamente a olio,
ed esternamente a olio, li rendono facili e frequenti. compagnoni, i-35: l'
ferrarese, sì ubertoso per fecondità naturale e sì prodigamente da ogni parte fornito dalla
, concorde / contro gl'inermi, e fida allor che a certa / e facil
, e fida allor che a certa / e facil preda la conduci. d'annunzio
2-53: non avrai solo facili svaghi / e doni comuni, come daini, lepri
tu vorresti un poco di dottrina galante e facile facile e in vulgare. gilio,
poco di dottrina galante e facile facile e in vulgare. gilio, l-n-99:
leggete t'hypnerotomachia 'di politilo, e vedrete che cosa è il facile e l'
, e vedrete che cosa è il facile e l'oscuro. galileo, 3-4-205:
resto, quanto sia facile, ovvia, e primitiva l'idea che a qualunque società
, per poco ch'ella sia formata e che declini dalla primissima forma di società
efficace, popolare ed elegante, profondo e facile, originale e non strano.
ed elegante, profondo e facile, originale e non strano. alvaro, 9-334:
incassato cresceva un gruppo di canne, e i soliti equiseti o code di cavallo,
giorno scopersi il doppio nome, uno difficile e uno facile, sul libro di botanica
forti ed aspri, cessata quella, e chiamati dalla comodità, più volentieri ne'
comodità, più volentieri ne'luoghi domestici e facili abitano. ariosto, 2-1: gir
gir non mi lasci al facil guado e chiaro, / e nel più cieco e
lasci al facil guado e chiaro, / e nel più cieco e maggior fondo tiri
e chiaro, / e nel più cieco e maggior fondo tiri. nardi, ii-368
guerra era stata eccitata tra l'uno e l'altro principe per istigazione di papa clemente
persuadendogli che ei si dovesse aprire una facile e sicura strada per quello ducato di savoia
, venti, facile la via, / e, perché fuor d'ogni molestia ei
il viaggio di costantinopoli deve riuscir facile e piacevole. bertola, 74:
dentro, come per luogo meno pericoloso e più facile degli altri, al quale
i sette gelidi trioni / si volge e piega all'occidente il muro, / che
: el signore non vuole escusazione, e bisogna che colui che va abbia cognizione di
tutti li uomini, quali sono facili e quali difficili a convertirsi. barbaro,
sempre mal sicura: / piange, promette e giura; / chiede, poi cangia
fossero pronti a spenderla per cagioni belle e gloriose. de sanctis, ii- 1-76
, ii- 1-76: mi faceva cortesie e lodi, e io, facile all'abbandono
1-76: mi faceva cortesie e lodi, e io, facile all'abbandono, gli
natura umana, così facile a umiliarsi e ad adorare e ad essere caritatevole.
così facile a umiliarsi e ad adorare e ad essere caritatevole. comisso, 14-140
caritatevole. comisso, 14-140: esile e guizzante come le sardine, quando all'
un tocco d'argento, facile all'amore e folle. -figur. soderini
il ceppo basso, di granello tenero, e facili a marcire. stigliani, ii-352
, ora che 'l cielo è acquoso e la terra è inzuppata e che quanto piove
è acquoso e la terra è inzuppata e che quanto piove di sopra tanto fangheggia
liscia sopradetta, tuttavia gli fa bene, e la rende più facile alla fusione.
20-112: costei, ch'alli disii facile e molle / di pinabel sempre era stata
ivi erano apparecchiate. lui fu facile e presto si vestì. g. bentivoglio,
, perch'egli era riputato di buona e facil natura, lasciato nell'arbitrio suo
terra vive / cui nell'anno avvenir facili e pii / con pluto gli altri iddìi
il facile volgo, molte piaghe pubbliche e private, venne vivamente applaudito da quella parte
quando era fanciullo, fu di sì dolci e facili costumi e... tanto
fu di sì dolci e facili costumi e... tanto mogio che fu da
poemi in quella lingua cresca / numerosa farragine e di rime, / la facil troppo
permetti, ch'io / tra tante e tante in roma / sia giudicata sola
sola / facil materia a fiamme impure e infami? guerrazzi, 6-10: così
.. di come essa appare facile e felice, propizia a nascondere qualsiasi male
felice, propizia a nascondere qualsiasi male e addirittura il delitto. bonsanti, 2-297:
gli era noto anche come i vizi e le virtù trovassero presso l'amico una
presso l'amico una definizione precisa, e come la gran lode dell'apparenza non
nelle facili non vi è costanza, e nelle severe manca la compiacenza. a.
carducci, ii-9-195: mi piacesti; e, giacché mi ti mostravi così facile
occasione. d'annunzio, i-28: qua e là le facili modiste ridono / forte
là le facili modiste ridono / forte e saettano co'sguardi tremuli / gli smilzi
tre uomini sedevano nella stanza da pranzo e fissavano la donna. essa era indignata
essere scambiata per una donna facile, e finì col cedere al primo uomo, le
dalla gianna, ragazza di facili costumi e di buon cuore, con cui era
altrove feroce, quale pasciuto iace facile e trattabile, e porge sue fauce a
, quale pasciuto iace facile e trattabile, e porge sue fauce a certi uccegli,
certi uccegli, quali accorrono a svegliargli e mundarli ciò che superfluo era fra'denti suoi
noi fa di bisogno di uomo mansueto e d'ingegno facile e pieghevole, il
bisogno di uomo mansueto e d'ingegno facile e pieghevole, il quale un poco del
uom nobil s'aspetta veramente, / e l'aver facil alma in petto umano.
sempre / menar la vita tra le spine e gli aghi. /... /
, di poca o niuna esperienza, e ch'in loco di reggere opera quanto
, grave dolcezza, / ingenua sicurezza / e celeste pudore;... /
: non era un uomo facile, e specie dopo aver bevuto lo coglievano alle
aver bevuto lo coglievano alle volte smanie e furie tremende. landolfi, 8-58: il
non era facile, ma positivamente buono e pertinacemente affettuoso. -debole,
[i governi popolari] sono facili e dissoluti, perché gli uomini hanno e'
parimente il famoso leibnizio, che tanto facile e felice era in fabbricar sistemi, non
genia di facili profeti / sonar precetti e fede ed evangelo. -tentato o
esercito assai gagliardo, venne a correre e predare la castiglia. tommaseo, 1-241
corrente, è un missionario, disprezza denaro e onori, disprezza il quadro facile:
ne'tempi difficili, a trovare; e ne'tempi facili, non gli uomini virtuosi
. nardi, 7-106: ne'tempi difficili e pericolosi si ricercano e ritrovano gli uomini
ne'tempi difficili e pericolosi si ricercano e ritrovano gli uomini valorosi, e ne'tempi
ricercano e ritrovano gli uomini valorosi, e ne'tempi facili e sicuri, non
uomini valorosi, e ne'tempi facili e sicuri, non quei che hanno più virtù
. / ora dissodo un terreno secco e duro. -ferace, fertile (
, come dicono i signori del settentrione e i loro giornali? 9.
, di sotto / lambìa le mamme e 'l florido / grembo gemendo il fiotto
. pure fu accolta da un editore e, parte la facile penna del cantù,
.. le macine volger in tondo fervide e facili, equilibrate in ala ed in
le materie forti, che le facili e cedenti, come tufo, matton cotto e
e cedenti, come tufo, matton cotto e simili. algarotti, 1-78: non
naturale che oltre a una certa grazia e vivezza abbia in sé di quel semplice,
in sé di quel semplice, facile e molle che male si può apprendere dalle cose
forme che facile / bisso seconda, e intanto / fra il basso sospirar vola
arici, i-167: di lucenti / pomici e scabro tufo e facil musco / cingesi
di lucenti / pomici e scabro tufo e facil musco / cingesi, e grata spiranvi
scabro tufo e facil musco / cingesi, e grata spiranvi fragranza / l'odorose ginestre
preparazioni devono rendere il corpo più permeabile e tutta la circolazione più facile. pascoli
il grembo dischiudea, bianco qual neve / e fiammeggiante d'indico piropo.
la parola], sonora, falsa e vuota, immagine della vecchia società, pomposo
nievo, 1-399: pronta al frizzo e al sarcasmo, di facile e fiorita loquela
frizzo e al sarcasmo, di facile e fiorita loquela ella si strinse viemmaggiormente a
te la facil gola, / pronti e de'cortigian bruti i polmoni. comisso,
gabinetto come un giovane di grande ingegno e di facile parola. 12.
molte cose raccogliendone poche, con piano e facile stile, e semplice ordine mi
poche, con piano e facile stile, e semplice ordine mi sono sforzato di scriverle
toscana, facile, elegante, dolce e tutta nella scrittura e in parole imitabile,
elegante, dolce e tutta nella scrittura e in parole imitabile, prossima alla letteratura
, quando aspro, quando facile, e quando duro. caro, 2-2-127: egli
l'epigramma], facile, candido, e degno di andar in mano di qualunque
aperto, largo, facile, chiaro, e di bontà e bella maniera continuato.
, facile, chiaro, e di bontà e bella maniera continuato. baretti, 3-330
bettinelli, scrittori più facili che corretti, e dispregiatori, anzi che giudici, dell'
: il nostro lasca non ha lo spirito e la finezza del boccaccio, non ha
ma è facile, pieno di brio e di vena, evidente. faldella,
da strada, il suo nome è famoso e caro. panzini, i- 470
: protagora era un personaggio straordinariamente affascinatore e simpaticissimo; la sua parola scendeva giù
proprio ai vini facili del nostro paese e alla buona cucina che dobbiamo la preferenza che
alle imprese si voleva andare adagio, e farle col tempo, ch'egli era
, ch'egli era facile a farle e difficile a uscirne. ariosto, 32-39:
di cui tu signor eri, idolo e nume. tasso, 3-2: più facil
molto facile il tirarli senza molti scrupoli e senza molti riguardi volonterosamente all'ubbidienza del
l'anima cerca per sua natura, e che provengono dalla sua inerzia e dalla
natura, e che provengono dalla sua inerzia e dalla sua spontaneità: al piacevole tende
attrita, / subito vento abassa / tostanamente e passa, / ed ogni cosa che
dentro il letto di casa sua: e difatti, il permesso di riportarcelo,
una cosa: farne uso frequente, e spesso con leggerezza, senza riflettere.
una cosa: farne uso frequente, e spesso con leggerezza, senza riflettere.
macché facile. siamo stati insieme anni e non l'ho mai visto versare una
sapendo le spese che ci sono còrse e continuamente corrono, puoi di facile conietturare
. tendenza a trovar tutto facile, e, nei letterati, negli artisti, a
, capitale del l'arcadia e dell'italia, giudica e non fa;
l'arcadia e dell'italia, giudica e non fa; al mezzogiorno,
napoli si sdraia nel facilismo mariniano e metastasiano. popini, iv-632:
sbrigliatezza. facilista, sm. e f. (plur. m. -i
o e'sono della medesima provincia e della medesima lingua, o non sono
castiglione, 124: delle cose rare e ben fatte ognun sa la difficultà,
non senta le difficoltà ad essere buono e la facilità a divenir cattivo. p.