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vol. V Pag.50 - Da EFFEMERIDISTA a EFFEMINATO (95 risultati)

tempi determinati ritornare a farsi visibili, e potremmo noi in conseguenza formarne i calcoli

potremmo noi in conseguenza formarne i calcoli e l'effemeridi, e predirne con certezza

formarne i calcoli e l'effemeridi, e predirne con certezza le apparizioni; il

iii-3-256: egli contemplava solitario i cieli, e assiduo calcolava quelle effemeridi dei satelliti di

, 9-273: adesso ha mutato giorno, e si tiene di venerdì: cosa che

bisogni, modi, funzioni, tecnica commerciale e attrezzatura mercatoria, è mutata la natura

di quel 'sabato'. c. e. gadda, 6-12: aria dei giorni

, 6-12: aria dei giorni sereni e lontani tra frascatano e tiburtino, soffiata a

dei giorni sereni e lontani tra frascatano e tiburtino, soffiata a le ragazze del

rovine del piranesi, vigendo le efemeridi e i calendari della chiesa, e, nella

efemeridi e i calendari della chiesa, e, nella vivida lor porpora, tutti

giorno '(da ènl 'sopra 'e f) p. épa 'giorno '

». effemeridista, sm. e f. (plur. m. -i

da me stesso collo spirito di verità e di disinteresse sopra la vostra lettera critica.

avean mai potuto vincere, da'cibi e dal vino de'capovani furono effemminati, e

e dal vino de'capovani furono effemminati, e poi molte volte vinti e uccisi.

effemminati, e poi molte volte vinti e uccisi. castiglione, 450: queste attillature

cose che appartengono ad intertenimenti di donne e d'amori,... spesso non

effemminar gli animi, corrumper la gioventù e ridurla a vita lascivissima. guicciardini, 146

, sviluppa gli uomini in mille errori e divertisceli da molte imprese generose e virile

errori e divertisceli da molte imprese generose e virile. mascardi, 1-237: stimarono

che gli studi effeminassero gli animi militari, e con tener l'ingegno occupato nelle speculazioni

opere d'addolcire ed illuminare l'aspro e l'orrido delle scientifiche speculazioni, senza

. balbo, ii-83: quella mollezza allettante e penetrante... pervertì moralmente ed

non vengono qui le anime gracili, e quelle che celano qualche piaga inconfessabile,

quelle che celano qualche piaga inconfessabile, e quelle che compirono qualche finale rinunzia,

quelle che compirono qualche finale rinunzia, e quelle che effeminò un morbido amore,

quelle che effeminò un morbido amore, e quelle che non cercano il silenzio se non

, o le favole, nate dapprima gravi e severe quali convenivano a fondatori di nazioni

di più sostanzioso pensiero, ti sfiacca e t'effemina (ti scioglie),

, 1-10 (i-131): i giannizzeri e tutte l'altre sorti d'uomini deputati

avvezzo a portar argo, nave guerriera e carica più di gloria che di eroi

a capo di età, si effemmina e fila sotto i comandi di iole ed

una dilettazion soverchia negli ascoltanti la mollezza e la lascivia, perde tutta la sua nobiltà

alla persona: a indicare cura minuziosa e gusto un po'femminile nell'acconciatura e

e gusto un po'femminile nell'acconciatura e nell'abbigliamento. -anche intr. con

perdettero il pelo, perdono il senno; e ad effeminarsi, dalle femmine il comprano

b. segni, 2-364: e già non è altro la delizia che una

boccaccio, v-170: viziosamente vivendo e in se stessi rivolgendo le guerre,

grembo a omfale, cioè la virtù e 'l valore alla disordinata dilettazione effeminatamente servire

opera sempre, è sempre in armi e fa prodezze, quando il buon rinaldo

, comportamento poco virile; condotta frivola e molle (e spesso è riferito in

virile; condotta frivola e molle (e spesso è riferito in partic. all'aspetto

che rivela una cura minuziosa della persona e una leziosa ricerca di eleganza).

fuggire qualche miseria o qualche male, e non per esser cosa onorata, nasca da

, nasca da effeminatezza d'animo, e da poco cuore, non da fortezza.

giudicandoli [i francesi] dai fatti e non dai detti loro, li hanno tenuti

esse, inferiori in molte altre, e superiori in nessuna fuorché nell'arte della pettinatura

, i peccati divenuti oggetti di moda e di gara nel bel mondo datano precisamente

, 14: in tende più alte e drappeggiate a chiosco, gli ufficiali s'

, gli ufficiali s'incipriavano le ascelle e si facevano vento con ventagli di pizzo

questa effemminatezza dal soverchio uso delle crome e semicrome e delle minutissime note, dalle

dal soverchio uso delle crome e semicrome e delle minutissime note, dalle quali si

non fanno più alcun uffizio, sono oppressi e guasti e inintelligibili sotto il lusso dei

alcun uffizio, sono oppressi e guasti e inintelligibili sotto il lusso dei trilli, dei

trilli, dei gorgheggi, delle fughe e di cento altre effeminatezze. povera poesia!

giordano [crusca]: uomo effeminatissimo, e in ogni tempo dedito a'piaceri.

a're egiziaci, tra le delicatezze e gli odori arabici effeminati. benvenuto da

: essi, essendo duri, alli cibi e alli vini più delicati diventarono effemminati e

e alli vini più delicati diventarono effemminati e molli. guicciardini, vii-35: la

cavare l'arme di mano a'cittadini e spegnere tutta la virilità che avevano;

. tasso, n-iii-1014: il molle e l'effeminato cede al dolore, sì

incontinente al piacere. baldi, 334: e pure questa potenza abbiamo veduta ne'sardanapali

abbiamo veduta ne'sardanapali, negli eliogabali e in cotanti altri effemminatissimi, crudelissimi ed

, iii-362: negli agi immersa effeminata e folle / la pronta gioventù marcir si

si vede: / regna il sonno e la piuma, e l'ozio molle /

/ regna il sonno e la piuma, e l'ozio molle / su le morbide

altri sono molli, effeminati dall'ozio e dai tripudii disonesti. palazzeschi, 3-162

, 3-162: i grandi baffi neri e lucenti come la seta...,

.., i capelli ancora neri e nella foggia giovanile, una mezza frangetta

lunghi, che non finivano mai, e strascicavano dappertutto come lumache zuccherine. uomini

sangue, che non esce tanto, e sì perché 'l giovenco rimane più forte

perché 'l giovenco rimane più forte, e non diventa al tutto effeminato. soderini,

, 12-287: ben mostra la voce e la statura / l'effeminata sua steril natura

volge intorno imperioso il guardo; / e vede al su'apparir umil chinarsi /

vede al su'apparir umil chinarsi / e il piè ritrar l'effemminata, occhiuta turba

, 12-302: lo accusavano lussurioso, e per di più effeminato e guasto di

lussurioso, e per di più effeminato e guasto di quel vizio che a cesare giovane

poco prudenti che stimano potere farsi ubidire e riverire dalle moglie alle quali.,

quali., dimostrano con loro parole e gesti l'animo suo troppo lascivo

i-374: la fama stabilita di effemminato e seduttore in un uomo, anche stabilita

egli s'accosta con una domestica amicizia e con cui prende pratica famigliare.

un atto, un modo di comportarsi e di sentire). cicerone volgar.

bontà; ma solo con le cordiali e virtuose azioni, e con la ferma

solo con le cordiali e virtuose azioni, e con la ferma constanza si coloriscono li

verde età, perché d'amori / e di pensieri effeminati e molli / tu

perché d'amori / e di pensieri effeminati e molli / tu l'avessi a nudrir

, appassionato, furioso, crudele, e se si vuole ancora colpevole, e

e se si vuole ancora colpevole, e non intieramente effemminato e galante. leopardi,

ancora colpevole, e non intieramente effemminato e galante. leopardi, ii-333: da

, ii-333: da vita, opinioni e costumi vili, adula- torii, dissipati

futuro è di natura diabolica, effeminata e imbelle. in effetto, è sempre

. -raro. riferito a donne e ai loro sentimenti (sempre nel senso

, 344: l'istessa dea de tarmi e de le trombe i...

celata / lasciar l'orror che la circonda e veste, / le sue purpuree creste

vol. V Pag.554 - Da FACCIA a FACCIA (66 risultati)

; perciò con la faccia al futuro e colle spalle volte al passato. metastasio

costretto / mi riduco a soffrirlo; e, con mio affanno, / debole io

il savio non potè rattenere le parole e, per la prima volta in vita sua

6-iv-2-100: gloriosa è la fuga, e dalla faccia / del peccato si fugge,

dalla faccia / del peccato si fugge, e il suo spavento. garzoni, 1-456

quasi di soverchio, maneggiando pesi gravi e stando alla faccia del fuoco della fucina

alla faccia del fuoco della fucina assiduamente e ritti. dottori, 217: rapitemi all'

o furia, o mostri, / e renda il tetro carcere dell'ombre / a

più s'accosta alle vestigia sue; e nel vero secolo vedrà la faccia di dio

che viveno senza rancore, senza fraude e senza inganno, e che hanno 11

rancore, senza fraude e senza inganno, e che hanno 11 core mondo come fanciulli

la meretrice] a capo iscoperto, e con tanta faccia e pompa. guido

a capo iscoperto, e con tanta faccia e pompa. guido delle colonne volgar.

ma poi, accortasi che la sua virtù e la sorte sua è una valorosa prudenzia

tanto, che l'uomo meno si commuova e la femmina più resista? f.

25: gli è uomo senza faccia e senza vergogna. -fama, nomea,

troviamo sotto una congiunzione così maligna, e poi venirci a dire, con faccia tosta

toccate qui, non toccate là, e sarete sicuri. carducci, iii-26-337:

madre mi spiegava questa fortuna di irene e pensavo che in quella famiglia tutti fossero

fossero d'accordo, padre, madre e figlia. 9. l'aspetto,

a dire che si convegna con lui, e che sia utile. idem, purg

ii-2: non giudicare secondo la faccia e l'apparenza di fuori, ma di iusto

quelle parole, ma guarda la coda e el fine e quello che vogliono fare.

ma guarda la coda e el fine e quello che vogliono fare. bembo, 1-132

'l ghiaccio perde / da le viole, e 'l sol cangiando stile / la faccia

effetto convien che corrisponda / in terra e in ciel, ma con diversa faccia.

, i-122: la faccia, figura e forma del luogo, e posizione del sito

, figura e forma del luogo, e posizione del sito, sono chiaro indizio

chiaro indizio per ritrovar l'acqua, e la sorte del terreno e del- l'

l'acqua, e la sorte del terreno e del- l'erbe che vi nascono.

riposo in roma, ma strepito d'armi e faccia di guerra. tasso, 12-13

i-3: uopo ci fia di nettare e purgare il nostro scritto dalla sconvenevolezza delle

disse che, cambiato genere di metro e faccia di poesia, l'antica commedia degli

vi discopra / le facce della gioia e del dolore. piovene, 5-636:

: i mondani hanno molte, faccie, e della moglie, e de'figliuoli,

, faccie, e della moglie, e de'figliuoli, e dei denari, e

della moglie, e de'figliuoli, e dei denari, e possessioni.

e de'figliuoli, e dei denari, e possessioni. a. f.

le differenze di un medesimo gusto, e degli effetti suoi. carducci, iii25-

366: tre ingegni italiani per eccellenza; e l'uno sì profondamente diverso dall'altro

l'uno sì profondamente diverso dall'altro e ciascuno rispondente a facce e manifestazioni diversissime

dall'altro e ciascuno rispondente a facce e manifestazioni diversissime della natura e anima italiana

a facce e manifestazioni diversissime della natura e anima italiana. govoni, 3-60:

della doppia ingannevole faccia / del primo amore e della poesia. montale, 2-83:

della poesia. montale, 2-83: e la nube che vede? ha tante

forza che in faccia, in profilo e di dietro ella sia di proporzione uguale,

uguale, avendo ella a ogni girata e veduta a rappresentarsi ben disposta per tutto

loro, ma posti nella circonferenza; e la diversità deriva dal vedergli allora in

deriva dal vedergli allora in faccia, e ora in profilo. milizia, iii-110:

debbono seguir la linea prescritta dalla prospettiva e tendere al punto di vista. dossi

del vecchio dottore dall'adunco profilo. e. cecchi, 1-7: di profilo erano

1-7: di profilo erano piccole triglie e sardelle purpuree. di faccia erano vecchi

la voce, pareva uno scherzo, e ginia la guardò. « dipingere come?

. pucci, cent., 62-87: e colla faccia dello 'mperadore / fece coniare

sì l'onoravano molto in queste calendi, e facealli figura di due faccie, l'

di due faccie, l'una di dietro e l'altra dinanzi, per ciò ch'

ciò ch'era termine de tanno passato e cominciamento di quello che venia. savonarola

forte amica [la fortuna], e che dipinta a caso / non fu toccasion

caso / non fu toccasion coll'ali, e posta / sopra volubil ruota,

posta / sopra volubil ruota, e colla faccia / dal crin coperta.

gran rilievo per cui le pitture, e specialmente le facce, sembrano staccarsi dal

paura, / con le facce allungate e sonnolenti / e tal tre membra pendule

/ con le facce allungate e sonnolenti / e tal tre membra pendule e cadenti,

sonnolenti / e tal tre membra pendule e cadenti, / pensate che tal forma han

non congenita delle estremità superiori, inferiori e cefalica, e direttamente collegata con una

estremità superiori, inferiori e cefalica, e direttamente collegata con una considerevole ipertrofia

vol. V Pag.555 - Da FACCIA a FACCIA (71 risultati)

del periostio della mandibola, del temporale e delle orbite con protrusione del bulbo oculare

delle orbite con protrusione del bulbo oculare e tumefazione edematosa della pelle; è in

, occhi lucenti, cianosi al naso e alle labbra. -faccia faunica: volto bitorzoluto

febbrile: guance arrossate, occhi soffusi e scintillanti. -faccia infantile•: presenta nell'

-faccia miasmatica: caratterizzata da cute giallastra e da congiuntive a tinta subitterica; si

una graduale diminuzione delle masse muscolari e un conseguente disturbo di motilità. -faccia

: capo molto sviluppato, faccia larga e tonda con fronte bassa, palpebre infiltrate

infiltrate, naso camuso, gote tumide e pallide, labbra spesse e cadenti,

gote tumide e pallide, labbra spesse e cadenti, lingua protrusa, continua salivazione

-faccia mongolica o mongoloide: testa piccola e rotonda, fronte bassa, occhi piccoli e

e rotonda, fronte bassa, occhi piccoli e obliqui, rima palpebrale a mandorla,

naso infossato, bocca semiaperta, secca e fessurata, sguardo privo d'espressione;

, ragadi ed eczemi sul labbro superiore e sul mento; dipende da scrofolosi. -

, quella in cui sono gli occhi e le tempie incavate, le orecchie fredde

le tempie incavate, le orecchie fredde e corrugate, il naso tirato e ristretto in

orecchie fredde e corrugate, il naso tirato e ristretto in sé, la pelle della

, la pelle della fronte rugosa, secca e dura, il color piombino, le

color piombino, le labbra fredde assottigliate e pendenti: segni certi di vicina morte

la parte orientai tutta rosata, / e l'altro ciel di bel sereno adorno;

altro ciel di bel sereno adorno; / e la faccia del sol nascere ombrata,

ragi d'ór tutto iubato, / e di tal luce in facia colorato, /

nube il sole / scoprir la faccia limpida e serena. chiabrera, 363: la

apparir, le corna aguzza, / e schietta mostra la gentil chiarezza / della verginea

o sole, o del creato / anima e vita, immagine sublime / di dio

lunghi giorni / d'imminente tramonto: e poi ch'è spenta / l'ultima

/ un incessante vespero scolora / tonda e le terre. pascoli, 1467: la

la fulgida faccia da 'l cielo, e le tenebre scioglie. bontempelli, 19-116:

mare, la sua faccia è imbambolata e balorda. barilli, 3-56: veh,

mezzo il cielo, la cosa più putrida e affascinante che ci sia: la sua

sesto die mineranno tutti i difìci; e, secondo che si dice, fiumi di

del cielo. michelangelo, i-55: e tu, folt'air, che 'l celeste

piena, / rendigli al cor mie lasso e rasserena / tua scura faccia. c

ma la parte meridionale è molto umida e genera tuoni. tassoni, 268: riversò

/ da la faccia del ciel torbida e nera / grandine e pioggia e fulmini

faccia del ciel torbida e nera / grandine e pioggia e fulmini e tempesta. c

torbida e nera / grandine e pioggia e fulmini e tempesta. c. bini,

nera / grandine e pioggia e fulmini e tempesta. c. bini, 33:

: alzavo la fronte al cielo; e se la faccia del cielo era turbata o

le cui quattro facce, tappezzate d'ellera e di mortella, portavano nel mezzo,

triangoli di lati uguali in fra loro, e del venti facce, che si fa

il dodici facce, il venti facce e simili si disse per ottaedro, dodecaedro,

disse per ottaedro, dodecaedro, icosaedro e simili. -prime facce d'euclide:

perché stessero, ch'essi non distraessono e rompessono quello giuoco appena assai forte a dovere

126: misi questa battaglia da poter combattere e marciare da quattro facce. f.

formare un piccolo battaglione di quattro facce, e pensar più alla difesa che all'offesa

difesa che all'offesa, supplendo coll'unione e col buon ordine alla disuguaglianza del numero

lampeggiando sorgono, traversano gli ordini, e vengono a ferir nella faccia il nemico

quattro linee, cioè di due angoli e due faccie. montecuccoli, 1-183:

linea di difesa, il fianco retto e l'obliquo, la faccia e la gola

retto e l'obliquo, la faccia e la gola, devono ritenere fra loro

5-4-173: avean già... prescritte e limitate, secondo i diversi lor pareri

lor pareri, le misure de i lati e delle facce, e delle cortine e

de i lati e delle facce, e delle cortine e de'fianchi, e della

e delle facce, e delle cortine e de'fianchi, e della division loro

, e delle cortine e de'fianchi, e della division loro. tramater [s

di una gemma sfaccettata; faccetta (e prende nomi diversi a seconda della forma

prende nomi diversi a seconda della forma e della posizione: faccia di padiglione,

gioie d'incomparabil valore per la grandezza e per lo miracoloso effetto pensava egli essere

che a più facce intagliata, esulta e brilla / non pur, ma in

pur, ma in vari lumi arde e scintilla. algarotti, 2-37: quel vetro

: quelle che, poste a destra e a sinistra del carattere, combaciano sempre

il termine della riga. -faccia anteriore e posteriore: quelle che stanno rispettivamente alla

testa al- l'occhio della lettera (e la distanza fra di esse costituisce la

, respinge la vela contro l'albero e ferma o fa retrocedere l'imbarcazione.

catilina nel pubblico consiglio di roma, e abbominatolo delle sue male opere, e

, e abbominatolo delle sue male opere, e catilina si levò arditamente nel senato e

e catilina si levò arditamente nel senato e disse contra marco tullio queste parole.

quivi a faccia coll'imperadore. e. cecchi, 7-30: si fermarono presso

: menerovvi nel deserto dei popoli, e sarò giudicato con voi ivi a faccia a

. ariosto, 46-29: più inanzi e poi più inanzi i passi muta, /

asia minaccia; / son fulminati duci; e sponde a sponde, / venti a

vol. V Pag.556 - Da FACCIA a FACCIA (59 risultati)

punta. meraviglioso minuto di ferocia tranquilla e consapevole! -direttamente, a quattrocchi

: signor mio, io, polvere e cenere, in prima voglio questa mattina parlare

faccia. -immediatamente, per esperienza diretta e personale. bibbia volgar.,

2-123: le somme verità razionali, e molto più le soprarazionali noi non le possiamo

veggiono iddio a faccia a faccia, e vedendo lui veggono tutte le cose,

, x-132: vedemo ora per ispecchio e per figura; ma allora vede- remo

faccia a faccia. savonarola, iii-35: e però io desidero conoscer te [dio

te [dio] a faccia a faccia e non desidero questi beni temporali nelli quali

io sono come forestiero che passa via e non si ferma. mamiani, 1-14

priego, ogni lusinga esperta / ebbe e minaccie, e non potean giovarli, /

lusinga esperta / ebbe e minaccie, e non potean giovarli, / si ridusse

3-240: se l'aveva raggirato ingannato e tradito una mano di pazzi ambiziosi,

bisogno che tu stessi con me sempre e tu fossi mia alla faccia di tutti.

sono andata, sì ». « e come stava? ». « stava bene

di perfezione la imperfezione si nasconde; e possono avere quelli sì, che del

il tempo se consuma in simile vostre frasche e ciance, che non seria restaurare roma

parabole] a chi la moltitudine ammaestra e ancor quando si parla ad uomini grandi

è villania: però con dolci favole e parabole delli errori sono avvisati. forteguerri

, / io forse ti parrò maligno e tristo / a prima faccia, e dannerai

maligno e tristo / a prima faccia, e dannerai 'l mio dire: / ma

osare, ardire, comportarsi con audacia e sfrontatezza. - anche: avere fortuna.

a riscontrare in mare i genovesi, / e co'lucchesi non avete faccia. speroni

? che dote? rubarmi la ragazza, e aver faccia di parlare della dote:

cantù, 310: con navi sottili e col diavolo che gli aiuta, nel

quanto de'vivendo esser dolente, / e poca faccia aver tra le persone, /

nomar si sente. sacchetti, 84-178: e anche non hai faccia, e non

: e anche non hai faccia, e non ti vergogni? grazzini, 3-v-263:

non ti vergogni? grazzini, 3-v-263: e poi quel che tu faccia, /

, 1-100: s'hai sì poco senso e tanta poca / faccia, che per

cammin dritto / par che il freno e la sferza invan ti nuoca, / frutto

... pensare ad avere buon viso e buona faccia anzi che buon'animo e

e buona faccia anzi che buon'animo e intendimento. dante, inf., 16-125

faccia prende quello, il quale, scacciata e lasciata la verità, per lo cui

la verità, per lo cui conoscimento e amore è alla immagine d'iddio,

immagine d'iddio, piglia la forma e la faccia della falsità, la quale

falsità, la quale è quasi faccia e similitudine del nimico. albertano volgar.

la verità tien faccia di bugia, e spesse la bugia cuopre la faccia della verità

che si mostrava nella superficie tanto lustro e che aveva faccia di tanta bontà,

signore empì la casa del signore, e cascai nella faccia mia. ottimo,

i-180: cadere in faccia si è umiliarsi e adorare iddio, siccome si legge d'

astolfo se mutò tutto di faccia / e più di core, odendo racontare /

della faccia, tutte sono fraudi, inganni e tradimenti. d'annunzio, iii-1-948:

/ dal tuo sogno furente; / e la tua faccia si muta, e si

/ e la tua faccia si muta, e si muta / la tua voce.

, 303: quando il mare è grosso e comincia tempestare di venti, allora tonde

allora tonde traggono seco limaccio, rena e grandi sassi; e così la faccia del

limaccio, rena e grandi sassi; e così la faccia del luogo si muta

... / poi riede, e la speranza ringavagna, / veggendo il

cangiata faccia / in poco d'ora, e prende suo vincastro, / e fuor

, e prende suo vincastro, / e fuor le pecorelle a pascer caccia. ariosto

che già tiensi tra l'ugne, e divorarla. / fingiam che glielo diate:

l'una delle quali ebbe nome romola, e l'altra è ancora viva, ma

cortile appariva chiuso da un muro alto e massiccio. vittorini, 2-28: la

, che ci presero per il collo e ci tennero fermi. -con uso

, si mise a cantare fra le frasche e i rovi che coronavano il muricciuolo di

a dirti il vero in faccia, e non far come / certi gnaton,

settembrini, 1-164: consigliavano di mostrar coraggio e dignità civile, non temere di parlare

dignità civile, non temere di parlare francamente e dire la verità in faccia ad ogni

pavese, 1-68: mi alzo in piedi e mi metto a ridere, per farmi

vol. V Pag.557 - Da FACCIA a FACCIA (71 risultati)

.. anzi danno loro lieta faccia e pronta udienza. savonarola, ii-283:

savonarola, ii-283: le donne giucavano e andavano scoperto insino al mezzo e non

giucavano e andavano scoperto insino al mezzo e non si vergognavano e avevano fatto faccia di

insino al mezzo e non si vergognavano e avevano fatto faccia di meretrice. g

, 1-13: preso un tuono maestoso e fatta una faccia grave e tramutato il suo

tuono maestoso e fatta una faccia grave e tramutato il suo vestito in più vari

la varietà: imita la faccia mia e i miei vestimenti; e così detto

la faccia mia e i miei vestimenti; e così detto disparve. checchi, ii-1027

per aiutare lo sgombro dei carri; e io vi so dire che a certe

4-291: fra formica fece faccia tosta e orecchio da mercante. svevo, 6-368:

ha un bel fare la faccia feroce e contare sull'aiuto dello scherano febbraio,

ha fatta a superare il punto più crudo e dolente dell'anno. -osare

tutto sottosopra, che ha fatto faccia e m'ha detto: finalmente il libro

accostassero i sei cavalli de i battitori, e allora... voltarono le spalle

scopriva più avanzata, dove fecero faccia e si posero in difesa. -gettare,

faccia lo sterco delle vostre solennità, e il vostro incenso m'è in abominazione.

, o potenti, o larve! e quando / il sol nuovo la plebe a

a l'opre caccia, / uscite e dispiegate, / pur la mal digerita orgia

sì, è facile schernirla romanticamente, e buttarla in faccia ai barbassori che se ne

10 ti prendo a pesci in faccia e tu invece di avercela con me,

parola che avrebbe voluto gettarle in faccia e si figurò di schiaf feggiarla

(20-10): io son sicuro e fui già pauroso / di doverti veder,

che durava questa bella cuccagna di baloccarsi e di divertirsi le giornate intere, senza

annunzio, i-455: ella volse il capo e 11 occhi / grandi aprì su la

di metafora, ridurlo a problema mentale e risolverlo in una proposizione di verità,

così pieno d'affetto, di dolore e di disperazione che dalla tenerezza e dalla

dolore e di disperazione che dalla tenerezza e dalla pietà mi sentii quasi svenire.

, spezzandosi, andarono in mille schegge e gli assassini rimasero col manico dei coltelli

con la soddisfazione di guardarsi in faccia e di sentirsi vicini, anche senza parlar

mandra fortunata allotta, / pudica in faccia e nell'andare onesta. torini,

miro, / mi vien la morte e lo spavento in faccia: / trema

in faccia: / trema la reggia e di cader minaccia. verga, 1-24:

fluì soavemente una malia / nel petto e un abbandono fra i ginocchi, /

un abbandono fra i ginocchi, / e sulla faccia parve leggiadria / di sorrisa mestizia

, 15-212: mangiando si sentiva crescere e provava una specie di ebbrezza che doveva

cavalca, ii-163: in faccia il liscia e loda, e poi dirietro ne fa

: in faccia il liscia e loda, e poi dirietro ne fa beffe, e

e poi dirietro ne fa beffe, e provoca gli altri a fare il simile.

detto delle creature, né per costumi e atti di fuore; perocché vede

tempio: / là degli uomini in faccia e degli dei, / se ti piace

ma solamente in faccia a dio, e quel proprietario non ne ha risentito danno

] disse: 'ego sum ': e tutti allora caddono in terra, non in

questa, per esempio, nella sua idea e universalmente vuole, suole o dee fare

oscurava, in faccia / alla finestra e contavamo i lumi / di cui si

, 67: il fiume rosseggiava tutto, e i gran monti in faccia eran d'

pindemonte, ii-42: spettacol solo, e in faccia a cui son nulla / quanti

, / ch'io mostro faccia chiara, e quando bruna. giustinian, 32:

, elettissimi, che mostravan la faccia, e non l'impronta, dell'eloquenza.

ne scrisse; andarci lui con nuove interpretazioni e limi tazioni, a guisa

dagli avversari, sempre mai ritirando insieme e mostrando faccia. pananti, i-49:

mostrando faccia. pananti, i-49: e ardite ancora di mostrare la faccia?

non guardi in faccia di uomo, e sia chi el si voglia, tu di'

ha perduta la faccia... e non si cura di parere male. alfieri

nel commercio aveva valore la parola data e chi non l'osservava perdeva la faccia

al busse fece smarrire la faccia, e le gote si bagnaro delle cadenti lagrime

la ferma è di cinque anni? e che quest'uomo ha una casa, una

, una famiglia, dove è nato e cresciuto, da cui è partito con

, da cui è partito con dolore e a cui ritornerà con piacere? pretenderei che

, la « signora storia », e « signora necessità storica », quando dal

; l'abbiamo conosciuta in formato minore e l'abbiamo vista fiorire per un ventennio sulle

non accettare come cosa del loro pensiero e della loro coscienza il cosiddetto fascismo né

, ma pur gli cedevano contro coscienza e in quest'atto procuravano di salvare, con

. sapeva di non voler mantenere, e così si salvava la faccia. -sulla

un dì verrà poscia a trovarvi; e là, / su la faccia del luogo

il potrete / poi far d'atene e cittadino e arconte. monti, v-280:

/ poi far d'atene e cittadino e arconte. monti, v-280: malgrado di

di tutti i dissidi insorti tra voi e i vostri fratelli, ogni cosa andrà a

. ho novant'anni... e mi sento ancora di tenergli faccia a

3-167: se tu sei veramente la fomarina e fosti veramente dipinta da raffaello, viva

reca mille pensieri disutili all'uomo, e lo tiene sempre occupato in terra,

cielo, donde uscì primieramente l'anima sua e dove ella desidera di ritornare. d'

vol. V Pag.558 - Da FACCIALE a FACCIATA (91 risultati)

: giuliano mi rivolse la faccia lunga e smagrita, e meravigliatosi del mio risveglio

rivolse la faccia lunga e smagrita, e meravigliatosi del mio risveglio, evitò di

pretenziosamente. -nel linguaggio biblico e ascetico: mostrarsi pio, benigno,

, esaudisci la orazione del servo tuo e li suoi prieghi; e rivolgi la

del servo tuo e li suoi prieghi; e rivolgi la tua faccia sopra il tuo

limosina de la tua propria sustanza, e non torre la faccia da niun povero

torre la faccia da niun povero, e così la faccia di dio non sarà tolta

favore in me [signore], e in somma insegnami ad ubbidirti.

a i vinti, a cui fortuna empia e ritrosa / avea voltata la matrigna faccia

del tuo sdegno torci dalle mie colpe, e cancellando in me ogni peccato. settembrini

angelina, che mi voltò la faccia, e così mi punì della sciocca paura che

sotto l'almanacco. giro la faccia e tiro via. -nel linguaggio biblico

tiro via. -nel linguaggio biblico e ascetico: mostrarsi corrucciato; negare la

me non muovere la tua faccia; e non declinare dal tuo servo nell'ira.

tuo canto mostrerai tu d'avermi scordato e d'aver volta la tua faccia altrove

a'nimici che d'avanti ci affrontano e gridano che voltiam faccia e diamo le

ci affrontano e gridano che voltiam faccia e diamo le spalle al servigio di dio

caccia. -milit. fare improvvisamente dietro-front e affrontare il nemico. -anche: volgere

. caporali, i-74: con parole e con stoccate, / frenò la fuga e

e con stoccate, / frenò la fuga e fè voltar la faccia / a quelle

faccia / a quelle genti, rotte e spaventate. roffia, 533: avviliti

che voltassero il viso al nemico, e si difendessero. ma da loro altrimenti la

che fuggenti dall'ettóreo ferro / preser conforto e respirar gli achivi. settembrini [luciano

, darei la vittoria a chi fuggiva e poi volta faccia. -rivolgere, porre

io porrò la mia faccia contra lui e contra lo suo parentado. passavanti, 246

, 3-559: ricordo la faccina piccola e bianca della fanciulla alla finestra: ovale

livida, con qualche bruffoletto rosso qua e là, occhi brutti, color del can

faccino pallido, reso arguto dal naso dritto e prominente, dalla bocca piccola, dagli

dalla bocca piccola, dagli occhi tondi e attoniti. vittorini, 2-32: guardavo

quel sereno fac- ciotto di teresa, e la reai persona lo degnò del più

reai persona lo degnò del più grazioso e del più salutevole sorriso. -faccétta

cicognani, 1-249: egli principiò a vedere e a sentire la signorina di carne:

signorina con gli occhi due more mature e col nasino capriccioso, la bella facciuzza bianca

nasino capriccioso, la bella facciuzza bianca e rossa come la mela lazzerola.

medaglie di faustina, di messalina, e simili? così è lei: ha una

una di quelle faccione o facciaccie superbamente e floridamente romane. moravia, vii-63:

era una bruna con una facciona rossa e solida e due occhi neri, vestita alla

bruna con una facciona rossa e solida e due occhi neri, vestita alla buona di

vestita alla buona di una maglia rossa e una gonnellina marrone. -sm.

: il nano guardaportone era là tronfio e pettoruto, e con un faccione protervo

guardaportone era là tronfio e pettoruto, e con un faccione protervo e provocatore e

pettoruto, e con un faccione protervo e provocatore e ghignoso. pirandello, 7-

e con un faccione protervo e provocatore e ghignoso. pirandello, 7- 1118:

, 7- 1118: trasse la medaglina e si mise a baciarla, a baciarla,

a baciarla, tra i singhiozzi irrompenti e le lagrime che le grondavano dagli occhi

al faccione di sangue / che coagula e inonda ogni piega dei colli. -spreg

facciaccia da polmonata (tesservi per giovane e bella compariscente. rosa, 162:

macchie; /... / e con facciacce da costantinopoli / col '

primi posti / di speme ingravidar stati e metropoli. c. e. gadda,

speme ingravidar stati e metropoli. c. e. gadda, 7-25: dal tocco

se la dormiva alla salute della patria e alla facciazza del pirgo, paflagone energetico

nasce al di sotto del muscolo digastrico e somministra rami a quasi tutte le parti

paio, che nasce nella parte inferiore e laterale del punto di varolio, esce

, comparisce fuori pel foro stilo-mastoideo, e va a distribuirsi alle varie parti della

', quella che nasce dalla fronte e va a gittarsi nella giugulare interna.

: egli è di membra snelle asciutto e muscoloso,... fosco in viso

nerissimo gli occhi sagaci tra cigli lunghi e folti, con tutti i piani faciali

i-995: qui l'uomo tacque un momento e si fece pensieroso: la bocca un

: era malato di un cancro facciale e non usciva più di casa.

casa. 3. numism. e filat. valore facciale: valore nominale

valore facciale: valore nominale delle monete e dei francobolli quale risulta dalle indicazioni che

fazzoletto '. faccialèi, sm. e f. popol. chi per timore di

. di faccia, congiunt. di fare e lei (v.); cfr.

entrata; l'insieme degli elementi costruttivi e decorativi che costituiscono il complesso architettonico della

larghezza della casa, xx cubiti; e l'altezza era di cxx cubiti;

l'altezza era di cxx cubiti; e dorella dentro d'oro purissimo. l.

: fece nella facciata dello spedale due storie e furono le prime. mariano da siena

dilettossi molto nel dipignere in fresco, e, fra molte cose che fece,

, prospetto. l'aspetto primo, e per così dire la fronte o faccia di

privati; ne sono piene le facciate e i muri dei casamenti. manzoni, pr

la grossa fattoria con le persiane verdi e le bózze agli angoli della facciata, co

angoli della facciata, co 'l terrazzino e la balaustrata di pilastrini tondi e panciuti

terrazzino e la balaustrata di pilastrini tondi e panciuti da tutte le parti. d'

case apparivano illuminate dai barbagli del mare e sui pendìi i frutteti luccicavano di fiori

, 3-60: davanti alla folle facciata e alle immense colonne, gonfie come pneumatici

fabbricata dal gran cosimo de'medici, e, fuorché la facciata dinanzi, tutta

facciata nel romano [anfiteatro], e sì poca nel veronese. casti,

vie più corte / tornare indietro, e si trovare avanti / a la facciata principal

la facciata principal di corte; / e vider tratta da destrier spumanti / aurea carrozza

che continuamente vegliano per la sicurezza, e che sono sempre in corrispondenza fra loro.

spazzando dinnanzi alla porta del palazzino, e sulla facciata del medesimo. 2

. per estens. parte anteriore esterna (e principale) di una bottega o anche

l'italia non coronasse d'alloro meno e peggio che i lattivendoli milanesi. papini

una bettola dalla facciata tinta di rosso e di verde. d'arzo, 9:

facciata della locanda che, ricoperta d'edera e di glicini, si apriva in alto

di questa si è largo un braccio e mezzo, alto quattro braccia, et

guardare / ch'ha tre facciate, e ciascuna dipinta. caro, 12-iii-215: de

facciate di sopra dell'altar maggiore, e tutti e quattro gli angoli della volta.

sopra dell'altar maggiore, e tutti e quattro gli angoli della volta. marino,

a'quattro venti esposte / s'entra, e tutte son d'or schietto e forbito

, e tutte son d'or schietto e forbito. / ha quattro mura le cui

vol. V Pag.559 - Da FACCIATA a FACE (89 risultati)

tempi riceve sulla medesima facciata il primo e l'ultimo raggio del sole, restando

sul cortile, simile in tutti i piani e al cui pozzo attingevano anche gli inquilini

si salutano di lontano, dall'ombra e dal sole, sorgenti da un vastissimo

del vento, che non ha schiene e rovesci, perché da ogni parte ha

5. per simil. e al figur. aspetto, parvenza esteriore

hanno gli occhi luogo di finestre, e d'uscio la bocca? pananti, ii-ixx

tutta, putroppo; ma dalla facciata e dai fondamenti potrai argomentare se l'edificio

potrai argomentare se l'edificio riescirà solido e bello. cicognani, 13-38: clara

sé per gli altri, per farsi vedere e valere di fronte ai compagni. alvaro

già sciupacchiate. preoccupate di se stesse e della loro esteriorità, spirano una frigida

ancora una facciata... consuetudinaria e tenace, ma dietro ad essa è

vacue non so perché, potendosi continovare e riempire con altre composizioni. magalotti,

: allora io balzava allo scrittoio, e coi gomiti ben distesi e col capo

scrittoio, e coi gomiti ben distesi e col capo sulla carta arrotondava certi a e

e col capo sulla carta arrotondava certi a e certi o che empievano mezza facciata.

destinato ad essere ripiegato nella busta stretta e lunga all'americana, e magari voltare

busta stretta e lunga all'americana, e magari voltare sulla facciata seguente con gli

voltare sulla facciata seguente con gli abbracci e la firma? 8. dimin

frusta, rossa come un'anguria, e accomodarsi di facciatina ai due sposi.

di bieta o cappuccina metà in luce e metà in ombra. -acer.

chiesa, 5-33: anch'io mi sedetti e rimasi un poco a guardare quella facciatóna

gli scudi rischiavi di spezzare la lancia e ancora, per l'abbrivio, di pigliare

avversario, cacciandogli la lancia tra sedere e sella nel momento, hop!,

con tanta facciatosta; degna, in tutto e per tutto, del suo libro.

. = comp. da faccia e tosta (v.); cfr.

toga di avvocati, professori, magistrati, e che in passato, realizzate in varie

in passato, realizzate in varie fogge e tessuti, costituirono un ornamento degli abiti

cappuccio sulle spalle ornati / erano, e avean facciuole e collarone. manzoni,

spalle ornati / erano, e avean facciuole e collarone. manzoni, pr. sp

antenato, magistrato, terrore de'litiganti e degli avvocati, a sedere sur una

bianco, con due larghe facciole, e una fodera di zibellino arrovesciata (era

(era il distintivo de'senatori, e non lo portavan che l'inverno,

si calerà il cappello a tese riboccate, e cesseranno a'borghesi le lattughe alle camicie

camicie, le golette colle facciuole, e le fibbie a'tomai, a'centurini,

comparire senza facciole in mezzo al bue e all'asino, sarebbe grave scandalo.

asino, sarebbe grave scandalo. e. cecchi, 5-385: all'abito dai

5-385: all'abito dai bottoni fittissimi, e alle grandi facciole bianche, si direbbe

: scrivi queste parole in una facciuòla e legala con refe roggio. allegri, 73

nomi loro / in dua facciole, e messe nel cappello; / tirane un fuora

nel cappello; / tirane un fuora, e quello / che esce abbia ragione.

: perseverando donato nelle sue presunzioni, e per purgarsi filippo pe'tempi, che

in quelle facciuole delle porticciuole tra pilastro e pilastro, dalla cappella alle mura de'

la striscia di tessuto fra il liccio e il subbio, che viene fatta a mano

mano a mano, fra un'operazione e l'altra di avvolgimento del tessuto sul

egli cadde nel pecato del rinegare idio, e dicesi che poi che egli ebbe rinegato

poi che egli ebbe rinegato idio sempre pianse e sempre portava uno fazuolo per asciugarsi le

garzoni, 1-708: i faccioli rotti e minati più che le vele de marinari.

dal lat. facies * faccia 'e dal tema di tergère 'asciugare '.

o faccitimuli, alcuni sono da ridersene e farsene beffe. = v. facimolo

, che ardendo dà luce (e viene utilizzata per illuminazione o per por

il fuoco o come segno tangibile di onore e devozione a dio o a una

popolo si levò a rumore, e con faci per tutta la terra discorrevano;

il muro rotto, / entrò col ferro e con la face ardente / a distrugere

così fiero il vento, / così secchi e disposti erano i legni. tasso,

fiamma illustri / l'oscura notte, e giunga in fin a 'l cielo. fed

, 80: voi le faci accendete, e splendan tutte / e le mura e

faci accendete, e splendan tutte / e le mura e le torri / d'alte

e splendan tutte / e le mura e le torri / d'alte fiamme lucenti!

faci intorno / il cada vero esangue e sanguinoso / dell'innocente casta, / e

e sanguinoso / dell'innocente casta, / e accenderà, né dubbio v'è,

, / fan per tutto inondar mine e morti. casti, ii-4-94: allo splendor

ii-4-94: allo splendor di cento faci e cento / ripercosse da lucidi cristalli, /

di già i ritorti armonici metalli / e le sonore corde alzan concento / annunciator

alzan concento / annunciator di liete danze e balli. [sostituito da] manzoni,

pisani oltre le mura / gittan faci e verrettoni. / -togli su, pantera druda

, o tessi / valletti o cesti; e la tua moglie canta, / tra

canta, / tra l'alternar dei pettini e dei licci. d'annunzio, i-237

donna su 'l terreno / ignuda) e di suo pugno, in vista pieno

baldini, 6-28: alzò il braccio e con la face scrutò la tenebra. moravia

dai raggi dorati, i cavalli grassi e neri con le orecchie ornate di rose d'

con le orecchie ornate di rose d'oro e le teste sormontate da pennacchi neri.

prime fasce / gli uomin tutti, e incatenati stanno / infino al dì della

baci; / altri offrìan gl'inni e i voti all'immortale / anima tua,

le quattro face / stavano accese, e quella che pria venne / incominciò a

: imperò che sempre ardevano di carità e d'amore, ed erano fasciate di luce

amore, ed erano fasciate di luce e di splendore. a. verri, ii-279

. la fiaccola che secondo la mitologia e la tradizione iconografica, recano in mano

ix-420: ombra io seguo che piagge e monti cuopre; / tutti per l'oscurissima

sua face atra funesta; i fuma e sfavilla questa / sempre. chiabrera, 83

la crudeltà, con una face in mano e nell'altra una sferza di serpi e

e nell'altra una sferza di serpi e vestita tutta d'un abito fregiato di

7-30: comando ella non vuole, e sol co'suoi / amanti brama andar dove

/ ma già l'aria rosseggia, e i forti eroi / arde di marte la

eccole; intorno / col vipereo flagello e l'atre faci / stan le rabide

menti umane in disperata guerra, / e de le furie le sanguigne faci /

suol nei fiori; erga la face e venga / lieto imeneo con fortunati auspizii.

tomi imeneo adomo il biondo crine; / e sia di dolce umor tutta cospersa /

umor tutta cospersa / sua bella face; e mai non venga al fine. metastasio

1-ii-941: fola non è la viva face e

vol. V Pag.560 - Da FACE a FACELLA (105 risultati)

cantar d'imeneo l'accesa face / e trattar dolci premii e dolci affanni /

l'accesa face / e trattar dolci premii e dolci affanni / con voce aspra dagli

/ fantasìe già fiorir le carte argive / e le latine, di spaventi ha pieno

delle muse il bel regno. arco e faretra / toglie ad amore, ad imeneo

-la fiaccola che amore reca in mano e con cui accende i cuori degli amanti

tanto s'avanzi / perc'ha la face e l'arco, / quanto per voi

riconosco di tua face il lampo / e 'l suon dell'arco ch'a piagar

eravi amor, che l'alme incende e 'mpiaga, / di chiara face armato e

e 'mpiaga, / di chiara face armato e di fin'oro. anguillara, 4-154

bassa, / con la face impugnata e l'arco teso / gran traccia di splendor

eloquente / senza cui non avria dardi e farètra / amor, né l'ali

appesa / ha una faretra d'oro e me pur anco / spesso ferì con quelle

per mezzo / fendè l'ombrosa notte, e lunga striscia / di face e di

, e lunga striscia / di face e di splendor dietro si trasse. marino,

/ o dirupi di pascoli lieti / e voi lidi cospersi di faci. pascoli,

di nube folta / escono ardenti faci e chiari lampi, / ond'è, che

che 'l ciel avvampi / del balenar e le campagne infiammi, / ne la memoria

avea una tasca, aprilla, / e trassene una ampolla di liquore: / e

e trassene una ampolla di liquore: / e negli occhi possenti onde sfavilla / la

ancide, anzi / due vive faci, e due pungenti strali. tassoni, 8-54

: / faci, che sempre ardete, e siete spente; / astri, che

astri, che il sol vincete, e siete neri. michelstaedter, 396: bevendo

ciel ricopre / le somme parti, e gli stellanti chiostri, / onde con tante

battista, iii-391: esca dalla sua cuna e goda il giorno / di ricondur per

ampio le faci / tutte quante, e scoprì quando ogni stella / nasca in cielo

, ciò fu per sua gloria; e se le fisse insieme e le erranti

sua gloria; e se le fisse insieme e le erranti faci scintillar fece, ciò

raggi sereni, / quasi di foco e d'oro / tremolanti baleni, /

ferian del vicin mar tumido argento, / e del golfo di scilla, / che

noi meridiana face / di cantate, e giuso, intra i mortali, / se'

intorno, / veder le stelle, e più tranquillo il mare, / e la

, e più tranquillo il mare, / e la terra vicina, e il novo

, / e la terra vicina, e il novo giorno: / cotale è dolce

porto tomo / da l'unda aspra e falace, / la chiara face

a laura tua punto non piaci / e tutti i tuoi pensier son ombre e

e tutti i tuoi pensier son ombre e fumi; / l'ardono il core altre

l'ardono il core altre amorose faci / e mirano altro oggetto i suoi bei lumi

/ frena il desir, o misero e infelice, / che tanto alto sperar a

, 93: bellezze rare in cielo, e 'n terra sole, / invidia a

di civiltà che riempie tanimo o illumina e guida resistenza; situazione o avvenimento che

situazione o avvenimento che infiamma l'animo e muove all'azione; fenomeno, condizione

640: lo vostro core è face / e face me gaudente. cecco d'ascoli

la ricchezza a gentilezza è face / e più gentil se ne dimostra l'uomo.

petrarca, 264-44: ben ti ricordi (e ricordar ten dei) / de l'

d'odio s'incesero, et arsero e loro animi di facie di cupiditate et

, in cui la face / di pietade e d'amore è più fervente, /

, / mentre bisbiglia ciascun altro, e tace, / si tragge avanti e parla

e tace, / si tragge avanti e parla audacemente. rosa, 1-48:

nemica / d'amator non curante, / e ras- sembrava al moto, alla favella

. verri, 1-i-30: verità, donna e signora delle menti assennate, che placidamente

assennate, che placidamente s'annunzia, e porta gradatamente la face dell'evidenza,

fia spenta la funesta face, / e che roma a se stessa al fin

se stessa al fin pietosa, / e da'suoi mali saggia, e tire,

, / e da'suoi mali saggia, e tire, e tarmi / più non

da'suoi mali saggia, e tire, e tarmi / più non rivolga in sé

, non è il fuoco che scalda e vivifica. cattaneo, iii-4-259: una ribellione

avendo comunicata loro la face della fede e civiltà novella, e conservandola tuttavia accesa

face della fede e civiltà novella, e conservandola tuttavia accesa a comun benefizio. pisacane

sa, dietro la face dell'antico e breviloquente biografo. b. croce,

il rivolgimento costituzionale napoletano del 1820-21, e quello anche del piemonte, sebbene vi

, 205-4: dolci ire, dolci sdegni e dolci paci, / dolce mal,

/ dolce mal, dolce affanno, e dolce peso, / dolce parlare,

dolce peso, / dolce parlare, e dolcemente inteso, / or di dolce óra

per lescivo amore, ma per vero e legittimo possidi- tore, per quanto la

pace / scarchi da questo peso umano e frale, / e fia spento il disio

da questo peso umano e frale, / e fia spento il disio ch'ognor m'

disio ch'ognor m'assale, / e con la vita l'amorosa face. firenzuola

. firenzuola, 78: amor bello e gentile, / per cui l'anima mia

avrei già spenti / gl'interni ardori: e pur ne'miei tormenti / nuovo tantalo

l'olmo han con più viti avvolto e cinto, / la mia vita al mio

, guerra. -anche: i danni e le devastazioni provocati dalle guerre. ariosto

pace, / di che il boemme e l'ungaro e il sassone / restava in

di che il boemme e l'ungaro e il sassone / restava in preda alla

orribil peste / ruota il crudel flagello e infuria ed erra. foscolo, iv-416

il terzo angelo sonò la tromba; e cascò del cielo una grande stella, ardente

/ ogni spenta facella / accende, e spegne qual trovasse accesa. cicerone volgar.

come una facella / mena a roina e mette a foco ardente. ariosto, 23-46

/ giunse, a splendor di torchi e di facelle. caro, 7-608: la

mano / prende di pino ardente, e l'imeneo / de la figlia e di

e l'imeneo / de la figlia e di turno imita e canta. tassoni,

/ de la figlia e di turno imita e canta. tassoni, 4-22: marte

4-22: marte accese due facelle, / e illuminò così l'aer dintorno, /

questa mano accesa / umil facella, e se già mai fu cinto / tuo sacro

spoglie, / i miei preghi seconda e le mie voglie. n. villani,

ammasso spaventevole di sangue, di fango e di ruine. guerrazzi, 6-502:

lanciano lo sguardo nella sottoposta vallata, e vedono facelle andare in vòlta di su

vedono facelle andare in vòlta di su e di giù. -facella nuziale: la

2-438: o incredibile scelleratezza della donna e di nessun'altra in tutta la vita de

temesse, se non la possanza deli dei e la fama de gli uomini, almeno

de gli uomini, almeno quella istessa notte e quelle facelle nuzziali? comanini, l-m-356

nuzziali innanzi ad una novella sposa, e la sposa col vermiglio d'ambedue le

sposa col vermiglio d'ambedue le guancie e con l'inchino degli occhi a terra vergognosetta

vedovile aspetto / di funeste facelle, e d'altri panni / si vide piena

lontano, in un tratto ributtava le facelle e l'ardenti pentole tratte dappresso, e

e l'ardenti pentole tratte dappresso, e non s'accendeva in alcun luogo.

mina / gli vien di strali addosso e di facelle, / dal cui lustro atterrito

da la tartarea porta / sogliono, e sottosopra il mondo porre, / le ministre

empie sorelle, / lor ceraste scotendo e lor facelle. 0. rucellai,

; or sotto sirio ardente / seccala e ancide il sol con sua facella.

a guisa di una furia col flagello, e con la nera facella in mano attizzandolo

è ver, splendean le stelle, / e pioveva da lor luce sì grande,

già fatto avea / di acuti strali e di facelle accese / novo berzaglio del già

l'arco, i strali, / e le accese facelle irato ammorza / ché

egli le sue facelle accese avventa, e senza fine quello arde e dolcemente strugge

accese avventa, e senza fine quello arde e dolcemente strugge. marino 3-35: che

vol. V Pag.561 - Da FACENTE a FACETARE (99 risultati)

soffrir non posso; o le facelle e i dardi / depon per tutti,

un giorno l'orrida facella, / e quell'arco crudel che i petti schiaccia,

prese amore in ispalla una bisaccia, / e un pugnitoio in cambio di quadrella.

celle, / traluce lo splendore almo e sereno. baldini, i-140: mai

esplodere tanta luce in una volta: cento e cento facelle di magnesio si partivano da

si partivano da un centro allo zenith e cadevano lentamente in larga cupola. -lampo

, ii-1126: era turbato il ciel, e tutto pieno / di folte nubi e

e tutto pieno / di folte nubi e torbide procelle, / con tuoni e lampi

nubi e torbide procelle, / con tuoni e lampi ed orride facelle, / che

/ italica che siede tra rialto / e le fontane di brenta e di piava

tra rialto / e le fontane di brenta e di piava, / si leva un

piava, / si leva un colle, e non surge molt'alto, / là

/ qui pose amor l'insegne, e queste, -disse - / sieno i miei

sieno i miei lacci, i dardi e le facelle. tansillo, 15: occhi

, / doppiate fiamme a l'alma, e strali al petto, / poi che

/ poi che 'l languir m'è dolce e l'ardor caro. tasso, 13-i-565

che volgi in sì soavi giri, / e fiamma è l'aura che tu movi

fiamma è l'aura che tu movi e spiri, / a formar chiari angelici concenti

io solo t'insegnai gli atti gentili / e le grate accoglienze, e i bei

gentili / e le grate accoglienze, e i bei costumi / soavemente alteri:

voglia ancelle / io governar commisi / e tue parole e sguardi / che sono al

io governar commisi / e tue parole e sguardi / che sono al cor di cinzia

al cor di cinzia / tante facelle e dardi. guerrazzi, 9-ii-6: l'una

altra dagli occhi tagliati a mandorla, e posti così in linea obliqua a mò

ignea facella, / con secreta carezza e dolorosa / mi ripete ch'ei m'

/ mi ripete ch'ei m'ama e che son bella. 6.

amorosa stella, / nel notturno silenzio scorta e duce, / viva fiamma d'amor

luce, / di venere gentil raggio e facella. alamanni, 5-6-294: or quanti

ha in ciel, quante facelle / e surgendo e cadendo a pruova fanno /

in ciel, quante facelle / e surgendo e cadendo a pruova fanno / chi più

fanno / chi più nevi, tempeste e piogge adduca. del bene,

/ del polo il legno suo drizza e conduce. galeazzo di tarsia, ix-648:

eterne facelle, / memoria d'un fallace e falso toro. moniglia, 1-1-166:

? / che fa l'aria infinita, e quel profondo / infinito seren? che

ed è spesso pericoloso motivo di agitazione e turbamenti politici, sociali, letterari,

di guerra. -recare la paglia e la facella: mettere a contatto le

periglio arreco / in una man la paglia e la facella ». 8.

ragiona / la 've l'eternità scrive e favella. gravina, 118: né posero

il piede mai per entro l'oscura e folta selva delle cagioni naturali e cose corporee

l'oscura e folta selva delle cagioni naturali e cose corporee, senza portar seco per

né d'intelletto umano / debil facella e smorta, / né d'inferma ragion mal

né pose mai piede per entro la oscura e folta selva delle cagioni naturali e delle

oscura e folta selva delle cagioni naturali e delle cose corporee, senza portare seco

san domenico rugghiano le fiamme dei roghi e sibila come fionda di piombo il sillogismo

tapinella, / d'una facella -avampa e discolora. firenzuola, 862:

core amorosa facella / ardesse a caso, e non con bel disegno. della casa

le bionde chiome, ov'anco intrica e prende / amor quest'alma, a lui

fidata ancella, / ferro recide; e sempre ver me fella / e scarsa

recide; e sempre ver me fella / e scarsa man quel sì dolce oro offende

facella / sente d'amor più vigorosa e viva. 10. figur. ant

. figur. ant. tributo di lode e di onore, segno di omaggio.

, / a cui sacra d'intorno e la virtute / e la gloria de'vostri

sacra d'intorno e la virtute / e la gloria de'vostri e 'l vostro

la virtute / e la gloria de'vostri e 'l vostro merto / tante di vero

/ ogni fibra potrai scorgerne meglio, / e tu stesso veder qual meglio torni,

gola. 12. dimin. e vezzegg. facellina (ant. anche

li cittadini tutti corrono alla porta, e di costuma e d'usanza antica si fecero

corrono alla porta, e di costuma e d'usanza antica si fecero dinnanzi al

si fecero dinnanzi al corpo colle lumiere e colle facelline de'morti accese in mano

aveva sopra la spalla sinistra una padella, e sotto quel braccio medesimo un fascetto di

quel braccio medesimo un fascetto di legne, e nella mano un treppiede, e nell'

, e nella mano un treppiede, e nell'altra mano uno utel d'olio e

e nell'altra mano uno utel d'olio e una facellina accesa. leggenda aurea volgar

cittade di roma tutta la notte con torchi e faccelline, acciò che 'l figliuolo suo

-la cui madre così solennemente onoravano, e quello spazio di tempo era chiamato lustro

terrà una facellina con una fiammolina chiara, e se tu puoi fare che la sua

maglie che appena si veggano, fornita qua e colà di diamanti. -freccia infuocata

i-159: gettate contro quegli le lance e le facelline contro le torri di legno,

riempirono tutta la gente del re di romore e di foco. nannini [ammiano]

i persiani che erano in su ripari e in su le muraglie, e traevano trombe

su ripari e in su le muraglie, e traevano trombe e facelline, le quali

in su le muraglie, e traevano trombe e facelline, le quali volando sopra i

le quali volando sopra i tetti delle torri e delle case il più delle volte non

[petrarca], i-63: dolorosa nuvola e bagliore ri- cuoprirà gli occhi, che

occhi, che prjma parevano belle facelline e risplendenti stelle. -lucciola.

spente / sei l'occaso a te stessa e l'oriente. lubrano, 40:

. lubrano, 40: vivi baleni e facelline erranti / fanno a l'ombre

l'ombre più cieche un chiaro oltraggio / e quasi di natura alati incanti, /

fuoco mortalissimo, cioè della battaglia cittadina e di siila, per molte parti del

la sua corte allora era stata arsa e distrutta da quelle festevoli faccelline delle sue

tante volte il medesimo poeta nostro, e quegli medesimi strali che feriscono il cuore

arman la man di facellette ardenti, / e spesso avien che l'un l'altro

voi avevi scritto che dette le facelline e fece il protesto alla conpagnia.

40: oggi è molto savio, intendente e faccente, e assai industrioso. livio

molto savio, intendente e faccente, e assai industrioso. livio volgar., 2-3

come i signori loro gli fanno fare, e ubbidienti, e faccenti. g.

gli fanno fare, e ubbidienti, e faccenti. g. morelli, 98:

, costumate, piacevoli, oneste, sapute e facenti, con tutte quelle virtù che

sono così oneste, leali, probe e facenti, sono richieste nelle case dei

nelle case dei signori tirolesi per fanti, e sovratutto per cuoche, tanto le sono

per cuoche, tanto le sono terse e pulite della persona. pirandello, 7-1037

della persona. pirandello, 7-1037: e s'aggirò, faccente, con l'aria

rivestì di fronde, di fiori, e di frutto, cioè del cibo faciente alla

villanello del paese facente funzione di cameriere, e levato il tovagliolo, appoggiato il gomito

da vipera, da galletto, da bertuccia e da micio. dossi, 596

funzioni di dolce comparve, mi alzai e mi diressi al 'bureau '.

, che lutero povero ed abietto arricchisce e inalza molti. tesauro, 2-15:

poi fa alcune parole sulla prolissità, e dice molto facetamente che non vuole.

, allora, credette che burlasse; e gli disse, facetamente, sebbene non

vol. V Pag.562 - Da FACETEZZA a FACIDANNO (90 risultati)

, vii-803: sparì la tragica scena, e ne succedette un'altra comica, così

dire cose gratissime, con ognuno, e pochi gli parlavano che non rimanessino sua

compagno faceto, non consideri el tempo e giugni in villa che tu non te

, ma era poi nella conversazione piacevole e faceto. castiglione, 258: non

d'anni cinquan- tadui, / dotto e faceto, e con le guance asciutte;

tadui, / dotto e faceto, e con le guance asciutte; / solito

altrui cara sposa / lesse spiegando, e con sorrisi arguti / fe'tra i fogli

tella, che mi fa da mentore cortese e faceto. palazzeschi, 4-50: teresa

4-50: teresa sorrideva dall'alto fra pudica e faceta. 2. per estens

. 2. per estens. e al figur. spiritoso, argutamente brioso

10 subscritto processo intenderai de un facetissimo e animoso inganno per dui romani barri verso

i parti di lui nello stile satirico e faceto, nel quale egli ha ingegno

. marino, 10-159: d'andronico e di nevio i drammi lieti, / di

nevio i drammi lieti, / di cecilio e licinio anco vi stanno, / e

e licinio anco vi stanno, / e di publio terenzio i più faceti / sali

faceto, / perdé la bussola / e l'alfabeto. d'annunzio, v-2-215

bicchieri incominciò a scherzare a suo modo e accese in un angolo un primo focolaio

. 3. ant. estrosamente elegante e raffinato. giovio, ii-117: son

di fare una facetissima fabrica del edificio e de'compartimenti, de orti, giardini

de'compartimenti, de orti, giardini e pergolati; e sopra tutto studiarà che la

de orti, giardini e pergolati; e sopra tutto studiarà che la fronte de

la fronte de l'intrata abia dignità e pomposa vista. 4. sostant

diremmo vulgarmente noi, professione di buffone e di faceto. tasso, 11-iii-862:

/ allegro a mangiar diessi. / e chiesto: perchè 'l fai? /

un faceto, messo in vena, e per di più noto per voracità.

faceto col serio con aggradevole condimento, e il grazioso col prudente accortamente temperava.

poi domandasse di che qualità sia il ridicolo e faceto nella forma del tassoni,

rispondere se non per via di esclusioni e con una similitudine. -fra il

una similitudine. -fra il serio e il faceto: con fare scherzoso,

padre -osservò il marchese, fra il serio e il faceto, bocchelli, 6-30:

, 6-30: qualcuno gli disse fra serio e faceto: -tu sei di quelli

di quelli che han voluta la guerra, e ci hai fatto un bel servizio!

accompagnata in automobile dalla villa alla città e tra il serio e il faceto le

dalla villa alla città e tra il serio e il faceto le aveva proposto di proseguire

facetùdine, sf. ant. piacevolezza arguta e spiritosa, amenità. tesauro,

nel ricrearsi vicendevolmente con motteggiamenti faceti e giocosi, detta perciò facetùdine. f.

, i-74: gli esempi quanto più recenti e prossimi, di tanto maggior ammaestramento sono

sono eglino, ritenendo maggior analogia, e venendo più in acconcio a'tempi,

gli muove per nostra presenza, facundia e festività molto poter escludere dell'animo ogni

poter escludere dell'animo ogni tristezza, e sedare le gravi cure e i duri pensieri

tristezza, e sedare le gravi cure e i duri pensieri con dolce facezie

i duri pensieri con dolce facezie e iocunde cose nostre e ridiculi detti. lorenzo

dolce facezie e iocunde cose nostre e ridiculi detti. lorenzo de'medici,

de'medici, i-37: li motti e facezie sue erano argute e salse,

: li motti e facezie sue erano argute e salse, sanza offensione però d'alcuno

perché alcune hanno in sé una certa eleganzia e piacevolezza modesta, altre pungono talor copertamente

3-219: facezie, favole, buffonerie e disonestà non solamente le donne da bene dovrebbono

, la favola, il poema, / e l'ordine e 'l decoro e l'

, il poema, / e l'ordine e 'l decoro e l'armonìa / de

/ e l'ordine e 'l decoro e l'armonìa / de la tragedia sua stendono

stendono il tema, / la facezia e l'arguzia e l'energìa. n.

, / la facezia e l'arguzia e l'energìa. n. villani, 1-332

un cristiano inghiozzi / la facezie dei mimi e degli arlotti. calepio, 16:

restami a dire qualche cosa della veracità e delle facezie degli italiani; perocché queste

tra lampi / di molteplice lume acceso e spento, / e fra sempre incostanti ombre

molteplice lume acceso e spento, / e fra sempre incostanti ombre, schiamazza /

ombre, schiamazza / il sermon patrio e la facezia e il riso / dell'energica

/ il sermon patrio e la facezia e il riso / dell'energica plebe.

si stringeva nella sua mantellina tutta lacera, e affrettava il passo. de roberto,

: alla scintillante empietà del settecento salottiere e cortigiano, era succeduta la pacchiana facezia

era succeduta la pacchiana facezia anticlericale cattedratica e da comizi i. 2.

dar nel comico. dieno facezie leggiere e gaie. lanzi, iii-237: ma

, così ributtano in certi altri; e specialmente nella passione del figliuol di dio

riso. 5. dimin. e vezzegg. faceziòla, faceziuòla. tommaseo

facezióso, agg. ant. e letter. faceto. garzoni,

il cervello? questa domanda, stizzita e pietosa, nasceva da sentirlo ridere d'una

tutta quanta, francamente, di giullare e buffone gabbamondo facezioso, divertito della propria

ridotto a forma di maccherone, ora supino e fachirizzato rievocava la storia di quel bacio

essi si fan lecite da per tutto: e perciò si veggono anche tante migliaia di

questo principe aveva un misto di cristianesimo e d'islamismo; rispettava l'uno e

e d'islamismo; rispettava l'uno e l'altro, e si raccomandava tanto alle

rispettava l'uno e l'altro, e si raccomandava tanto alle preghiere dei preti

si raccomandava tanto alle preghiere dei preti e monaci cristiani, quanto a quelle dei

fachiri mussulmani. cagna, iii-179: lustro e grave come un fachiro, riceve nelle

. gozzano, i-477: i giocolieri e i fachiri sono una delusione per chi viene

aggiungono al paesaggio un motivo pittoresco. e. cecchi, 2-81: san francesco

la ragione recondita della mania di macerazione e di martirio dei fachiri adagiati su letti

dei fachiri adagiati su letti di chiodi, e della pazzia di santità e di rinuncia

chiodi, e della pazzia di santità e di rinuncia degli eremiti stiliti.

: il sole ardeva, bello alto, e era ora di svoltare: chissà che

tutti i buchi della corporatura degli uomini e delle donne,... e per

e delle donne,... e per qualunque di questi passaggi avanzatosi dentro

tema del lat. facète * fare 'e bene, sul modello di fabbisogno.

facicchio). raro. fare poco e male. tommaseo [s. v

raro. il facicchiare; affaccendamento disordinato e confuso che non porta a nessun risultato

facidanno (faccidanno), agg. e sm. scherz. chi fa

i facidanni / fé mandare in galea, e, dovizioso / de'beni di natura

/ de'beni di natura, egli e la moglie / si potetter cavar di

, 9-4: seicento son tra cavalieri e fanti, / ognun de'quai vis'ha

dal lat. facète 'fare 'e da danno (cfr. facimale).

vol. V Pag.563 - Da FACIES a FACILE (91 risultati)

servitori loro, in quel modo che fa e che dice sua maestà, tutte le

= comp. da faci [le] e dal sufi, -ficare (da facire '

. (superi, facilissimo, ant. e letter. facìllimó). che si

mostra che i suoi beni sono fuggitivi e fantastici, e facili a dispregiare.

i suoi beni sono fuggitivi e fantastici, e facili a dispregiare. livio volgar.

di quella cosa furono 1 tribuni sdegnati e fieramente ne parlavano, perocché diceano che

quando uno è abituato nel ben vivere e ha fatto li abiti buoni, che è

, ancora che le si mostrino facillime e sicurissime, sono sottoposte a mille accidenti

se dura, un gran dolore, / e che, se non si muore, /

possono esercitare senza molti anni di sudori e di prove. nievo, i-19:

uopo a ciò d'uno sforzo universale e simultaneo, facile tanto a pensarsi, quanto

un mestiere facile, di quelli poco pane e poca fatica. dossi, 770:

la nobiltà, come attorno l'ingegno e le marmitte, qualche- cosa sen piglia

293: rendi l'operare umano / facile e grande come quel del sole! baldini

sceglierne tre o quattro dei più facili e geniali. nieri, 149: per fargli

pea, 7-654: tirò fuori la fisarmonica e attaccò una polchettina facile, da poter

i cavalieri nostri si adusino alla fatica, e a sostenere ogni increscimento ed affanno al

, 201: se gli uomini grandi, e che hanno l'entrata facile [al

somma prowi- denzia appresso / in mare e in terra capitani invitti. dottori,

/ a cui davano gli antri albergo e tombre, / facile bevanda il riso.

xxx-1-41: provegga il buon cultor ch'agiato e piano / e spedito e declivo e

buon cultor ch'agiato e piano / e spedito e declivo e facil varco / a

ch'agiato e piano / e spedito e declivo e facil varco / a l'entrare

e piano / e spedito e declivo e facil varco / a l'entrare e a

declivo e facil varco / a l'entrare e a l'uscir abbia il rigagno.

. verri, i-15: dove l'industria e l'agricoltura danno più facili mezzi a

incendi: le case tutte di legno, e dipinte internamente ed esternamente a olio,

ed esternamente a olio, li rendono facili e frequenti. compagnoni, i-35: l'

ferrarese, sì ubertoso per fecondità naturale e sì prodigamente da ogni parte fornito dalla

, concorde / contro gl'inermi, e fida allor che a certa / e facil

, e fida allor che a certa / e facil preda la conduci. d'annunzio

2-53: non avrai solo facili svaghi / e doni comuni, come daini, lepri

tu vorresti un poco di dottrina galante e facile facile e in vulgare. gilio,

poco di dottrina galante e facile facile e in vulgare. gilio, l-n-99:

leggete t'hypnerotomachia 'di politilo, e vedrete che cosa è il facile e l'

, e vedrete che cosa è il facile e l'oscuro. galileo, 3-4-205:

resto, quanto sia facile, ovvia, e primitiva l'idea che a qualunque società

, per poco ch'ella sia formata e che declini dalla primissima forma di società

efficace, popolare ed elegante, profondo e facile, originale e non strano.

ed elegante, profondo e facile, originale e non strano. alvaro, 9-334:

incassato cresceva un gruppo di canne, e i soliti equiseti o code di cavallo,

giorno scopersi il doppio nome, uno difficile e uno facile, sul libro di botanica

forti ed aspri, cessata quella, e chiamati dalla comodità, più volentieri ne'

comodità, più volentieri ne'luoghi domestici e facili abitano. ariosto, 2-1: gir

gir non mi lasci al facil guado e chiaro, / e nel più cieco e

lasci al facil guado e chiaro, / e nel più cieco e maggior fondo tiri

e chiaro, / e nel più cieco e maggior fondo tiri. nardi, ii-368

guerra era stata eccitata tra l'uno e l'altro principe per istigazione di papa clemente

persuadendogli che ei si dovesse aprire una facile e sicura strada per quello ducato di savoia

, venti, facile la via, / e, perché fuor d'ogni molestia ei

il viaggio di costantinopoli deve riuscir facile e piacevole. bertola, 74:

dentro, come per luogo meno pericoloso e più facile degli altri, al quale

i sette gelidi trioni / si volge e piega all'occidente il muro, / che

: el signore non vuole escusazione, e bisogna che colui che va abbia cognizione di

tutti li uomini, quali sono facili e quali difficili a convertirsi. barbaro,

sempre mal sicura: / piange, promette e giura; / chiede, poi cangia

fossero pronti a spenderla per cagioni belle e gloriose. de sanctis, ii- 1-76

, ii- 1-76: mi faceva cortesie e lodi, e io, facile all'abbandono

1-76: mi faceva cortesie e lodi, e io, facile all'abbandono, gli

natura umana, così facile a umiliarsi e ad adorare e ad essere caritatevole.

così facile a umiliarsi e ad adorare e ad essere caritatevole. comisso, 14-140

caritatevole. comisso, 14-140: esile e guizzante come le sardine, quando all'

un tocco d'argento, facile all'amore e folle. -figur. soderini

il ceppo basso, di granello tenero, e facili a marcire. stigliani, ii-352

, ora che 'l cielo è acquoso e la terra è inzuppata e che quanto piove

è acquoso e la terra è inzuppata e che quanto piove di sopra tanto fangheggia

liscia sopradetta, tuttavia gli fa bene, e la rende più facile alla fusione.

20-112: costei, ch'alli disii facile e molle / di pinabel sempre era stata

ivi erano apparecchiate. lui fu facile e presto si vestì. g. bentivoglio,

, perch'egli era riputato di buona e facil natura, lasciato nell'arbitrio suo

terra vive / cui nell'anno avvenir facili e pii / con pluto gli altri iddìi

il facile volgo, molte piaghe pubbliche e private, venne vivamente applaudito da quella parte

quando era fanciullo, fu di sì dolci e facili costumi e... tanto

fu di sì dolci e facili costumi e... tanto mogio che fu da

poemi in quella lingua cresca / numerosa farragine e di rime, / la facil troppo

permetti, ch'io / tra tante e tante in roma / sia giudicata sola

sola / facil materia a fiamme impure e infami? guerrazzi, 6-10: così

.. di come essa appare facile e felice, propizia a nascondere qualsiasi male

felice, propizia a nascondere qualsiasi male e addirittura il delitto. bonsanti, 2-297:

gli era noto anche come i vizi e le virtù trovassero presso l'amico una

presso l'amico una definizione precisa, e come la gran lode dell'apparenza non

nelle facili non vi è costanza, e nelle severe manca la compiacenza. a.

carducci, ii-9-195: mi piacesti; e, giacché mi ti mostravi così facile

occasione. d'annunzio, i-28: qua e là le facili modiste ridono / forte

là le facili modiste ridono / forte e saettano co'sguardi tremuli / gli smilzi

tre uomini sedevano nella stanza da pranzo e fissavano la donna. essa era indignata

essere scambiata per una donna facile, e finì col cedere al primo uomo, le

dalla gianna, ragazza di facili costumi e di buon cuore, con cui era

altrove feroce, quale pasciuto iace facile e trattabile, e porge sue fauce a

, quale pasciuto iace facile e trattabile, e porge sue fauce a certi uccegli,

certi uccegli, quali accorrono a svegliargli e mundarli ciò che superfluo era fra'denti suoi

vol. V Pag.564 - Da FACILEMENTE a FACILITÀ (73 risultati)

noi fa di bisogno di uomo mansueto e d'ingegno facile e pieghevole, il

bisogno di uomo mansueto e d'ingegno facile e pieghevole, il quale un poco del

uom nobil s'aspetta veramente, / e l'aver facil alma in petto umano.

sempre / menar la vita tra le spine e gli aghi. /... /

, di poca o niuna esperienza, e ch'in loco di reggere opera quanto

, grave dolcezza, / ingenua sicurezza / e celeste pudore;... /

: non era un uomo facile, e specie dopo aver bevuto lo coglievano alle

aver bevuto lo coglievano alle volte smanie e furie tremende. landolfi, 8-58: il

non era facile, ma positivamente buono e pertinacemente affettuoso. -debole,

[i governi popolari] sono facili e dissoluti, perché gli uomini hanno e'

parimente il famoso leibnizio, che tanto facile e felice era in fabbricar sistemi, non

genia di facili profeti / sonar precetti e fede ed evangelo. -tentato o

esercito assai gagliardo, venne a correre e predare la castiglia. tommaseo, 1-241

corrente, è un missionario, disprezza denaro e onori, disprezza il quadro facile:

ne'tempi difficili, a trovare; e ne'tempi facili, non gli uomini virtuosi

. nardi, 7-106: ne'tempi difficili e pericolosi si ricercano e ritrovano gli uomini

ne'tempi difficili e pericolosi si ricercano e ritrovano gli uomini valorosi, e ne'tempi

ricercano e ritrovano gli uomini valorosi, e ne'tempi facili e sicuri, non

uomini valorosi, e ne'tempi facili e sicuri, non quei che hanno più virtù

. / ora dissodo un terreno secco e duro. -ferace, fertile (

, come dicono i signori del settentrione e i loro giornali? 9.

, di sotto / lambìa le mamme e 'l florido / grembo gemendo il fiotto

. pure fu accolta da un editore e, parte la facile penna del cantù,

.. le macine volger in tondo fervide e facili, equilibrate in ala ed in

le materie forti, che le facili e cedenti, come tufo, matton cotto e

e cedenti, come tufo, matton cotto e simili. algarotti, 1-78: non

naturale che oltre a una certa grazia e vivezza abbia in sé di quel semplice,

in sé di quel semplice, facile e molle che male si può apprendere dalle cose

forme che facile / bisso seconda, e intanto / fra il basso sospirar vola

arici, i-167: di lucenti / pomici e scabro tufo e facil musco / cingesi

di lucenti / pomici e scabro tufo e facil musco / cingesi, e grata spiranvi

scabro tufo e facil musco / cingesi, e grata spiranvi fragranza / l'odorose ginestre

preparazioni devono rendere il corpo più permeabile e tutta la circolazione più facile. pascoli

il grembo dischiudea, bianco qual neve / e fiammeggiante d'indico piropo.

la parola], sonora, falsa e vuota, immagine della vecchia società, pomposo

nievo, 1-399: pronta al frizzo e al sarcasmo, di facile e fiorita loquela

frizzo e al sarcasmo, di facile e fiorita loquela ella si strinse viemmaggiormente a

te la facil gola, / pronti e de'cortigian bruti i polmoni. comisso,

gabinetto come un giovane di grande ingegno e di facile parola. 12.

molte cose raccogliendone poche, con piano e facile stile, e semplice ordine mi

poche, con piano e facile stile, e semplice ordine mi sono sforzato di scriverle

toscana, facile, elegante, dolce e tutta nella scrittura e in parole imitabile,

elegante, dolce e tutta nella scrittura e in parole imitabile, prossima alla letteratura

, quando aspro, quando facile, e quando duro. caro, 2-2-127: egli

l'epigramma], facile, candido, e degno di andar in mano di qualunque

aperto, largo, facile, chiaro, e di bontà e bella maniera continuato.

, facile, chiaro, e di bontà e bella maniera continuato. baretti, 3-330

bettinelli, scrittori più facili che corretti, e dispregiatori, anzi che giudici, dell'

: il nostro lasca non ha lo spirito e la finezza del boccaccio, non ha

ma è facile, pieno di brio e di vena, evidente. faldella,

da strada, il suo nome è famoso e caro. panzini, i- 470

: protagora era un personaggio straordinariamente affascinatore e simpaticissimo; la sua parola scendeva giù

proprio ai vini facili del nostro paese e alla buona cucina che dobbiamo la preferenza che

alle imprese si voleva andare adagio, e farle col tempo, ch'egli era

, ch'egli era facile a farle e difficile a uscirne. ariosto, 32-39:

di cui tu signor eri, idolo e nume. tasso, 3-2: più facil

molto facile il tirarli senza molti scrupoli e senza molti riguardi volonterosamente all'ubbidienza del

l'anima cerca per sua natura, e che provengono dalla sua inerzia e dalla

natura, e che provengono dalla sua inerzia e dalla sua spontaneità: al piacevole tende

attrita, / subito vento abassa / tostanamente e passa, / ed ogni cosa che

dentro il letto di casa sua: e difatti, il permesso di riportarcelo,

una cosa: farne uso frequente, e spesso con leggerezza, senza riflettere.

una cosa: farne uso frequente, e spesso con leggerezza, senza riflettere.

macché facile. siamo stati insieme anni e non l'ho mai visto versare una

sapendo le spese che ci sono còrse e continuamente corrono, puoi di facile conietturare

. tendenza a trovar tutto facile, e, nei letterati, negli artisti, a

, capitale del l'arcadia e dell'italia, giudica e non fa;

l'arcadia e dell'italia, giudica e non fa; al mezzogiorno,

napoli si sdraia nel facilismo mariniano e metastasiano. popini, iv-632:

sbrigliatezza. facilista, sm. e f. (plur. m. -i

o e'sono della medesima provincia e della medesima lingua, o non sono

castiglione, 124: delle cose rare e ben fatte ognun sa la difficultà,

non senta le difficoltà ad essere buono e la facilità a divenir cattivo. p.