24-41: col- l'apparirci davanti svelata e chiara quella a chi non la vede
gloria, ci rissovverrà di quella eterna e gratuita elezione fatta da dio di noi
essendo ella fatta duplice fonte di elezione e di grazia. bacchetti, i-52: continuava
gioberti, ii-280: le lingue si confondono e si moltiplicano, le stirpi si dividono
di nuovo, risorge l'eterodossia, e a costa di essa il popolo dell'elezione
un libero atto della propria volontà (e diversi da quelli di nascita). -anche
nascita). -anche per simil. e al figur. pascoli, i-182:
è stato adottato in una famiglia, e, senz'obbligo alcuno da parte di
alcuno da parte di lei, ospitato e amato, non è generalmente quello che
, 14-231: romanelli, scultore insigne e marinaro ardimentoso e viareggino d'elezione.
romanelli, scultore insigne e marinaro ardimentoso e viareggino d'elezione. stuparich, 3-160
, 3-160: com'era colmo di luce e vicino al cielo quel paesaggio e come
luce e vicino al cielo quel paesaggio e come lo sentiva suo, suo d'elezione
fanno bellissimi fogliami ritraendo foglie de elera e di vitalba con bellissimi girari, le
branca orsina, con i sua festuchi e fiori, girando in diversi modi.
dice: dalla fatica nasce il bene. e non era così: perché io vedo
maggiori per una fortunata elezione di linguaggio e di viaggio. di giacomo, ii-814
di giacomo, ii-814: fra tanti entusiasti e sincerissimi artisti fu pure quel vincenzo franceschini
ogni classe, un segno di elezione e di aristocrazia. 3. disus
che succeda al magnanimo dudone, / e quella elezion sovra sé foglia. loredano
ecclesiastica; nomina ecclesiastica canonicamente valida e operante (in contrapposizione, quando essa
, 43: parve a sergio papa quarto e agli cardinali e a'principi di roma
a sergio papa quarto e agli cardinali e a'principi di roma che lo 'mperio di
degli alamanni, imperciocch'erano possenti, e grande braccio del cristianesimo. m. villani
volea il figliuolo arcivescovo di milano, e volea che per decreto e rescritto papale
milano, e volea che per decreto e rescritto papale l'elezione dell'arcivescovo fosse
una elezione, come a lui parve, e con un suggello grande...
san miniato], cominciò a pensare, e dall'una parte il tirava il bisogno
una parte il tirava il bisogno, e dicea: a io voglio andare »;
l'eletto rappresenti la volontà degli elettori e da cui derivi la sua autorità)
, furono annunciati consoli m. tullio e c. antonio. testi fiorentini,
63: fue ordinato, per li capitani e per lo loro consiglio e per altri
li capitani e per lo loro consiglio e per altri buoni uomini dela compangnia per grande
apa- recchiare le laude la sera, e questo officiale sia appellato sagrestano. cavalca
crescendo lo zelo de'fedeli fu fra simmaco e lorenzo nell'elezione papale, sempre tenne
vero papa, fu creato con grande e vera elezione, e coronato con grande solennità
creato con grande e vera elezione, e coronato con grande solennità. machiavelli,
anni, in tante elezioni di consoli e di tribuni, non fece quattro elezioni
non si voltassino alle persone di qualità e suoi amici. fed. della valle,
le monarchie d'elezione venivano a gusto e a diletto, poiché l'unione de'popoli
poiché l'unione de'popoli si formava e creava un re a sua voglia, erano
l'altra parte sottoposti a mille rischi e danni. monti, ii-287: queste
monti, ii-287: queste poco scrupolose e soverchiamente liberali elezioni sconfortano i più meritevoli
liberali elezioni sconfortano i più meritevoli, e incoraggiscono i più comuni talenti sopportando che
2-277: io dovevo partir domani, e già ho il mio posto nel corriere;
a formare un consiglio di stato, e con deputati provinciali. de sanctis, ii-15-235
, ii-15-235: convalidata la mia elezione e fatta l'opzione, posso infine chiamarmi
si compie nei modi del suffragio universale e della rappresentanza proporzionale. soldati, 7
. soldati, 7: guardavo, sgomento e immobile innanzi a uno schermo televisivo,
innanzi a uno schermo televisivo, i riti e le cerimonie che seguivano l'elezione del
, per designare i candidati alle vere e proprie elezioni per le cariche pubbliche.
se il re sciogliesse domani la camera e procedesse a elezioni generali con un decreto che
nuovi urgenti doveri nazionali da compiersi, e quindi alla necessità di fortificare il governo
risultato delle elezioni amministrative col sud monarchico e fascista in grandi città...
dopo ci sarebbero state le elezioni comunali e si diceva che si volesse far portare
sua eccellenza per securtà, loro figlioli e nepoti o altri, ad elezione del
fu fatto dal re presenti di cavalli e vesti, e fra l'altre d'una
re presenti di cavalli e vesti, e fra l'altre d'una tazza d'argento
/ porta dinanzi di ragion mainera, / e di sé dritta d'om fa elezione
elezione di chi meritasse essere amato, e poi lo amarlo. parini,
da galantuomo, / non mica da furfante e da briccone. 6. prov.
servizio: chi non sa ben scegliere e comprendere la cosa da fare, non
gramsci, 7-68: il parlamentarismo e l'elezionismo offrono un terreno propizio per
di demagogia, che culmina nel cesarismo e nel bonapartismo coi suoi regimi plebiscitari.
mitologia nordica, intermedi fra gli uomini e gli dei e viventi in società,
intermedi fra gli uomini e gli dei e viventi in società, a gruppi, sulla
gruppi, sulla terra, nell'aria e nell'acqua (e si dividono in elfi
, nell'aria e nell'acqua (e si dividono in elfi della luce che
in elfi della luce che sono amabili e gentili e in elfi neri che sono
della luce che sono amabili e gentili e in elfi neri che sono brutti,
elfi neri che sono brutti, piccoli e cattivi). carducci, 743
dove si erano rifugiati durante il giorno e s'adunano sull'erba per le danze
che risalgono una valle / d'elfi e di funghi fino al cono diafano i
longitudinali bianchicce: è dannoso alle erbe e alle coltivazioni. = voce dotta
. eliacaménte, avv. ant. e letter. in modo eliaco.
. cavalieri, 4-123: il nascere e tramontare eliacamente delle stelle è quando una
circa cento specie che crescono nel mediterraneo e nelle americhe; hanno foglie opposte, semplici
; l'ovario unico con stilo sottile e ricurvo; il frutto è una capsula
. ^ xio <; * sole 'e ftv&t|aov * fiore 'per il tramite del
inulina, contenuto nell'helianthus tuberosus (e si presenta in forma di cristalli incolori,
p. dimetillamminoazobenzensolfonico o solfanil- azo-dimetilanilina (e si presenta sotto forma di polvere giallo
; in bagno acido tinge la lana e la seta in aranciato). =
crisantemo, corona solis 'ecc., e l'elianto tuberoso, indigeno del nostro
chiamansi volgarmente * tartufi di canna 'e 'tartufi bianchi'. corradino, v-302: ivi
corolle / di croco, di viola e d'elianto. pascoli, 194:
albero che cresce da per tutto, e puzza) 4 volte più alto di
f) xto <; * sole 'e 'fiore'; cfr. fr.
... così dette per la forma e vaghezza de'loro fiori e per la
la forma e vaghezza de'loro fiori e per la proprietà che hanno quelli di alcune
d'atene, istituito da callistrato, e nel quale trattavasi principalmente d'interpretare le
colibrì con coda graduata, penne strette e appuntate e, nei maschi, due
coda graduata, penne strette e appuntate e, nei maschi, due piccoli ciuffi di
. i ^ xioc 'sole 'e dxrlv -fvoc 'raggio '.
uniforme di rotazione intorno a un asse e da un moto uniforme di traslazione nella
dell'elica coincide con quello del cilindro e del cono; il tratto di elica
re e della regina. manzoni, pr. sp
con ottimo gusto, con quella eleganza fina e non morbida né leziosa che è propria
ordinato. amelia se lo era figurato fine e gentile come la moglie e le figlie
figurato fine e gentile come la moglie e le figlie e piuttosto le dispiacque. alvaro
gentile come la moglie e le figlie e piuttosto le dispiacque. alvaro, 15-162
/ lo suo viso amoroso, / e lo gioioso -riso e lo sguardare / e
amoroso, / e lo gioioso -riso e lo sguardare / e lo parlare -di
e lo gioioso -riso e lo sguardare / e lo parlare -di quella criatura, /
che per paura -mi face penare / e dimorare: -tant'è fine e pura.
/ e dimorare: -tant'è fine e pura. cino, iii-177-7: pianger
il bel sembiante, / le trecce bionde e 'l dolce sguardo fino / ch'
vaga figlia del ciel, ch'eletta e fina / sei di conca eritrea parto lucente
ricchezza del bellissimo oriente, / nata e concetta in un mar d'umida brina
forteguerri, 1-64: chiede da cena, e vuol stare in cucina, / e
e vuol stare in cucina, / e dà di mano anche a girar l'arrosto
casa vi cammina, / dolce madonna, e una beltà sì fina / che non
anco tepenti / con sanguinose mani allarga e spia. / -come tenera e bianca
allarga e spia. / -come tenera e bianca, e come fina! abba,
. / -come tenera e bianca, e come fina! abba, 1-69: la
pallido scuro, è fina di lineamenti e illuminata da un par d'occhi fulminei
illuminata da un par d'occhi fulminei e mesti. praga, vi-879: pensate
eran profili / fatti per suscitare estasi e incùbi; / finì, soavi, candidi
, con le fattezze fini, regolari e la voce toccante era la sua prima moglie
. non parlava che di mani fini e occhi e via di seguito nelle sue
non parlava che di mani fini e occhi e via di seguito nelle sue poesie.
, 2-17: come scendeva fina / e giovane le scale annina! 18
: il tuo gusto è sì esperto, e così fino / che stimo ben saprai
si cuoca / che sei dottore, e non sei mica un'oca / da mangiartelo
ragioni, è di gusto finissimo, e io volentieri lo annovero tra i perfetti di
. frisi, xviii-3-372: tra tanti e così rispettabili suoi amici ne avea poi
nell'accademia fran cese... e particolarmente stimato per varie produzioni e per
.. e particolarmente stimato per varie produzioni e per un gusto finissimo nelle arti.
guerzoni, ii-1099: bevette sempre acqua e dell'acqua migliore si pretendeva buon gustaio
migliore si pretendeva buon gustaio finissimo, e l'assaporava, e la decantava talvolta ai
gustaio finissimo, e l'assaporava, e la decantava talvolta ai commensali, che
di gusto fine, come una signora, e non trovava mai una cosa abbastanza bella
attratti, oltre che dal finissimo gusto e dalla graziosa urbanità di cesare, oltre
che dalla sua causa, chi prima e chi dopo, dai benefizi che egli
aveva per la musica un gusto fine e delicato e da giovane aveva suonato il
per la musica un gusto fine e delicato e da giovane aveva suonato il violino.
fine: molto fine, finissimo (e ha valore superi.). l
il raso ed il velluto, / e farsene poi gli abiti e i calcetti /
velluto, / e farsene poi gli abiti e i calcetti / in cambio di muerri
i calcetti / in cambio di muerri e di dobletti. pananti, i-142: un
tempo, da diluvio era diventata pioggia, e poi un'acqueruggiola fine fine, cheta
a piovere: un'acquerugiola fina fina e fitta fìtta mi forava i nervi del cranio
i nervi del cranio, del collo e del petto come un mazzetto d'aghi avvelenati
, 78: si contenta di poco letto e vi depone una sabbiuzza fina fina,
raschiò la gola per cangiar voce, e ne trovò una fina fina, carezzevole e
e ne trovò una fina fina, carezzevole e sorridente, per rispondere. valeri,
gran prato; alberi di ciliege lustre e rosse col gambo a forcinella. moravia,
. moravia, ix-115: mi svegliai e udii come un pigolìo, fino fino,
; sforzare la vista per vedere meglio e più lontano. linati, 11-63:
345: allora andò all'altro letto, e avendo sentito i berretti dei ragazzi:
la mamma non sapeva lavorare di fino e poi non cono sceva signore
signore che le dessero ordinazioni. e più piacente di me. de sanctis,
ed eleganza, da uomo colto, ingegnoso e finamente educato; con antitesi, con
renza finamente lavorate di seta nera, e l'ho avute carissime. carducci, ii11-
dello sbadiglio, che mi par molto bello e finissimamente lavorato. d'annunzio, iii-1-592
piccola mole, con cassa canne tasti manticetti e registri finamente lavorati, riposa in un
finamente lavorati, riposa in un angolo: e un liuto, e una viola,
in un angolo: e un liuto, e una viola, con esso. deledda
i-389: le porte, i sostegni e la balaustrata del balcone erano in legno finemente
. savinio, 181: poche parole amabili e finemente rabescate. -figur.
, ii-1-9: intendeva meglio di me e sentiva più finamente. carducci, iii-
carducci, iii- 7-85: come uomo e cittadino, è repubblicano più francamente del
più francamente del petrarca: più francamente e finamente di lui deride l'imperatore e
e finamente di lui deride l'imperatore e l'impero. de roberto, 48:
48: allora la ragazza s'alzò e andò via. donna ferdinanda continuava
20. prov. scarpe grosse e cervello fino: a india sorridere finemente
matilde. care persona rozza nell'aspetto e nei modi, ma dotata di grande
. proverbi toscani, 174: contadini e montanini, scarpe grosse e cervelli fini
: contadini e montanini, scarpe grosse e cervelli fini. fogazzaro, 5-399: il
il curato di puria, corpo grosso e cervello fino, studiava la marchesa senza
carico di carbone, qualche asinelio, e dietro quello a gran passi il carbonaio nero
vino, le scarpe grosse, pesanti e il cervello fino. = lat
di qualità più pregiata, di tessuto fine e di colore bianco. -comp
bianco. -comp. da fine2 e bianco. finedama, sf. nome
minore, dell'egitto, del mare ionio e dell'adriatico, detta anche siriaca,
= comp. da fine2 e dama (v.).
. = comp. da fine2 e granulante (v.).
, posai a un bel cavaliere, e pagommi finemente. e dicovi che io li
bel cavaliere, e pagommi finemente. e dicovi che io li debbo dare ancora
s'a dio piace, guarrà bene e finamente. albertano volgar., 88:
tu cominci, deiti finamente apparecchiare, e guardati che tu non aggiunga insieme più
morte d'un principe che avea tanto e sì finamente regnato e che lasciava sì potenti
che avea tanto e sì finamente regnato e che lasciava sì potenti eredi, in
non è mai passione: ella, e più finemente educata di lui,
: la foglia sia della più tenera e sugosa; la salvatica e quella che non
della più tenera e sugosa; la salvatica e quella che non ha more, sono
sono le migliori. si taglia finamente, e si dà appena tagliata. nievo,
meglio avventurati triturava del bel frumento, e così finamente e a giustizia di peso
del bel frumento, e così finamente e a giustizia di peso che l'era salito
il fondo sabbioso diggià tanto finemente lavorato e raccolto, profondo e opaco come il
tanto finemente lavorato e raccolto, profondo e opaco come il mare, traversato da piccole
piccole correnti che descrivono labili continenti, e fanno danzare senza riposo i granelli più
danzare senza riposo i granelli più leggeri e lucenti. = comp. di
fine2. fine-settimana, sm. e f. invar. i giorni di
esterne di un edificio per dare aria e luce agli ambienti e consentire in genere la
per dare aria e luce agli ambienti e consentire in genere la vista verso l'
è spesso accompagnata da un motivo ornamentale e può essere a una o più luci
fèr per la finestra de la torre / e ciò che dentro trova spezza e fende
/ e ciò che dentro trova spezza e fende. dante, vita nuova, 35
: allora vidi una gentile donna giovane e bella molto, la quale da una
conciosia cosa che trapassassero molti dì, e stesse quivi, ragguardante abimelec, re de'
292): già aveva la finestra aperta e voleva nella camera entrare, quando io
destatami subito mi levai,... e ignuda come io nacqui corsi e serra'
. e ignuda come io nacqui corsi e serra'gli la finestra nel
, ogni finestra / di finissimi drappi e di tappeti, / ma più di
tappeti, / ma più di belle e ben ornate donne, / di ricche gemme
ben ornate donne, / di ricche gemme e di superbe gonne. grazzini, 4-546
del palagio a la quale tutto solitario e pensoso m'era appoggiato, un giovane
d'aspetto signorile, di maniera laudevole e pomposamente vestito, e di lingua,
di maniera laudevole e pomposamente vestito, e di lingua, come a me parve
conversare dalle mie finestre con le stelle e la luna. manzoni, pr.
vede venire avanti un tempo nero, e s'aspetta la grandine, da un
/ sul paterno giardino scintillanti, / e ragionar con voi dalle finestre / di
questo albergo ove abitai fanciullo, / e delle gioie mie vidi la fine. nievo
un'imposta che si saldasse a tutti e quattro i gangheri. verga, 4-11:
di sant'agata che chiamava aiuto, usci e finestre che sbattevano. svevo, 2-537
passar le barche: / guardano mute e sole, / mute e digiune,
/ guardano mute e sole, / mute e digiune, al sole. cardarelli,
ai due beni più grandi, il sole e la strada. ungaretti, i-iio:
comisso, 15-23: rammentò la stanza grande e bassa, con la larga finestra a
di vetri: che ha vetri colorati e istoriati; vetrata. vasari, i-180
finestre di vetro, di occhi, e di piastre, a similitudine od imitazione
: non vi è poi opera di pittura e di scoltura, se non rozza e
e di scoltura, se non rozza e disproporzionata; se forse tra le pitture
che di lode, così per la vaghezza e vivacità de'colori, come anco per
de'colori, come anco per lo disegno e artificio de le figure.
-finestra doppia: che ha intelaiatura e vetri doppi, per consentire una miglior
, né terrazzo / da passarvi, e di sopra al tetto sono / le finestre
capacissime per molta comodità che tengono, e sono sicurissime per essere di muraglia grossissima
grossissima, con poche finestre tutte ferriate, e con una sola porta per una,
un aspetto tetro con i suoi muri nerastri e le piccole finestre ferrate, e i
nerastri e le piccole finestre ferrate, e i segni di un secolare abbandono.
finte: nelle finte, sono pietra e di stucco dorate l'arme della casa
dall'umidità; con una finestra finta e le persiane verdi; con rappezzature fatte
di impannata. cennini, 122: e abbi un tuo studietto,...
abbi un tuo studietto,... e che abbi solo una finestra impannata;
, difendertene in casa co'fuochi, e colle finestre bene impannate, e fuora
, e colle finestre bene impannate, e fuora col portare qualche cosa in capo
ecc.]. -per simil. e al figur. dante, conv.
/ schiude ai piacer quant'hai fenestre e porte! b. davanzati, ii-526:
, che domina: onde il pedale e i rami rimasi senza caldo e senz'umido
pedale e i rami rimasi senza caldo e senz'umido dentro, e offesi di
senza caldo e senz'umido dentro, e offesi di fuori dall'aer freddo ambiente,
fuori dall'aer freddo ambiente, dalle nevi e da'venti, serrano quasi le finestre
, serrano quasi le finestre de'pori, e si ristringono e rassodano. pascoli,
finestre de'pori, e si ristringono e rassodano. pascoli, i-13: siano gli
funzione di festa; si trovino poveri e ricchi, gli esasperati e gli annoiati
trovino poveri e ricchi, gli esasperati e gli annoiati, in un teatro a una
sentii lodar mai nulla al disopra della poesia e delle altre arti, che riteneva le
le sole rivelatrici del divino in terra e come le finestre del mistero.
montone fatta una finestra, entra dentro e taglia quelli che truova. ariosto,
tanta finestra, / che ben vedere e veduto esser puote / dai visi impressi
/ de la ferrata porta abbatte, e frange, / e per disgangherarla ogni arte
porta abbatte, e frange, / e per disgangherarla ogni arte adopra. / tanto
orizzonti aperti / quando una mischia d'acque e cielo schiude / finestre ai raggi della
una piccola finestra, che serva all'uscire e al- l'entrar de'colombi. biringuccio
fece ad angolo ottuso,... e per resistere meglio alla pressione delle acque
percosselo con la sanna nel petto, e fecegli una grande finestra per traverso. ariosto
14-120: col petto, col grifo e colle zanne / fa, dovunque si volge
il nobile architetto, / d'alta e grave prudenza il vecchio greco, /
che, per scoprir de palme il chiuso e 'l cieco, / fenestra aver volea
ei l'antenna del ferir maestra, / e sì ruppe a mordrèc le due pareti
sia distante da te una balestrata, e ti parrà la finestra di una piccola
mandare le loro similitudini all'occhio, e in un medesimo tempo tutte capiranno in
di questi capituli a sua posta, e se non fia accettato, se li
petrarca, 335-12: o belle et alte e lucide fenestre, / onde colei che
occhi sono le finestre del core, e da essi si cognosce l'affetto di tutto
una falda di ricoprimento o di carreggiamento e attraverso la quale viene alla luce il
drocranio di rettili, uccelli, anfibi e di alcuni mammiferi. -finestra otturata:
dei mammiferi, limitata dall'osso pubico e da quello ischiatico, per cui passa
timpano col vestibolo dell'orecchio interno, e che è occupata dalla base della staffa
forame ovale, percioch'è bistonda, e mette dentro il primo giro del laberinto.
sarpi, iii-399: a molti cattolici, e già e allora, pareva meglio dispensar
iii-399: a molti cattolici, e già e allora, pareva meglio dispensar la legge
e più di una volta l'avevo udita esclamare
un luogo. busini, 1-97: e ragionando un dì a venezia il conte
a venezia il conte guido col bartolino e meco, discorrendo le cose di firenze,
bartolino: noi uscimmo per la finestra, e ci tocca a entrare per l'uscio
g. raimondi, 3-227: tutti e tre procuravano di far rientrare dalla porta
le finestre, passar per le finestre e non per vuscio: giungere a qualcosa,
nessuno di coloro... fusse lecito e conceduto l'andarvi. busini, 1-109
pananti, i-118: mi assalgono, e poi dicon ch'io gli sfido,
fo loro sul tetto una finestra, / e che vado a por l'uova nel
a quelli la finestra sul tetto, e sebbene io non sia stato mai alle prese
-soscriva ella signor padre dunque. -io e? orsù, bisogna trovar le barelle;
lorenzo de'medici, ii-218: facciam fatti e non parole, / come dee buona
! sta'meno alla finestra, / e conchiudi, a dire il vero.
delle profezie; come è il disputare e dare scommessa che solimano, non dando
dando la tregua assoluta come credeno francesi e pensano li signori veneti, che per
veneti, che per questo non farà impresa e si starà con il bel tapeo alla
si contenta di godere un ozio letterato; e, lontano da ogni ambizione, si
volere stare alla finestra col tappeto, e d'esser semplice spet tatore
gran vizio sia la presunzione, / e quel porsi in finestra col tappeto.
da difficoltà. -dio serra una finestra e apre un uscio: quando dio ci
, diavole in casa, civette alla finestra e gazze alla porta: per indicare la
il loro comportamento a seconda delle circostanze e delle occasioni. proverbi toscani, 103
diavole in casa, civette alla finestra e gazze alla porta. -meglio cascare
il cuor dispettoso. c. e. gadda, 2-128: il diritto chiudersi
finestrine di vetro colorato figuranti la luna e le stelle. manzoni, pr. sp
, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall'empietà dell'impresa, un giorno osò
contadino, primitive, con le finestrine e, di fianco, il poggiòlo. manzini
in finestrucce, in ordi- netti. e. cecchi, 5-37: alle finestrucce,
la quale mi fosse moglie amorosa, e venisse a trar d'ago alla mia finestruòla
suddetti inconvenienti, le finestrucole superiori, e i frontespizi inutili. idem, iii-64:
, di guglie, di torrette, e tutto in merletti e in bambocci. bersezio
di torrette, e tutto in merletti e in bambocci. bersezio, 186:
due scalini corti, d jpietra, e con un'inferriata arrugginita sopra una finestrùcola
dal finestrone accanto al tetto, / e dall'altre finestre, o chiuse,
in alto, le vetrate sono spalancate e aprono nella gelida parete abissi di cielo
5-33: anch'io mi sedetti e rimasi un poco a guardare quella facciatona
un vestir nuovo, non stare lichisata e civuettata, non èssare usciuola né finestraiuola
: pecto da cui si sgombra ira e disdegno, / quantunque fenestrando il cuor
compare sui gradini dell'ingresso, battuti e scavati dall'acqua. 3.
bella nel suo principio, ma poi cattivissima e mostruosamente irregolare e variata di freschi,
, ma poi cattivissima e mostruosamente irregolare e variata di freschi, di nebbie, di
nebbie, di venti, di nuvoli e di finestrate di sole cocente. dossi,
pòrtico, per avvertire a'suòi scolaretti e insieme godere di quella finestrata di sole
, le rovine mirabilissime del suo grande e finestrato palazzo. straparola, i2-i \
molto lontana dall'altra faccia minore. e. cecchi, 5-28: quel favoloso palazzo
capra- rola... grandeggia lieve e finestrato come una vera reggia della luce
finestrato come una vera reggia della luce e dei venti. -per simil.
dei venti. -per simil. e al figur. falconi, 1-83:
uomini fossero stati fatti dalla natura finestrati e aperti, acciò che non potessero tenere
potessero tenere sì occulti i loro pensieri, e sentimenti. salvini, 40-343: risuscitar
salvini, 40-343: risuscitar morti, e tutta la schiera de'miracoli, il
via larga v'è un'altra sala e camere assai. vasari, ii-569:
il detto palazzo a bonissimo termine, e nella facciata dinanzi fatto parte del primo
sole era già coperto dall'onde d'esperia e il vegghiante gallo avea le prime ore
vegghiante gallo avea le prime ore cantate e ogni stella parea nel cielo, quand'
o cara fenestrela / che eri rimedio e spechio a gli ochi miei, /
a casa tua alle tre ore, e tu in quello ponto ti farai alla finestrella
non piglia lume se non dalle porte e da sei finestrelle. tassoni, vii-567:
a bisquadro, piene di fenestrelle archeggiate e tramezzate di colonnette doppie,..
punto che fare con l'ample, aperte e diritte facciate moderne. i. neri
il suo cuor trabocca / d'allegrezza e di gioia. [sostituito da] manzoni
filo di luce scendeva dalle finestrelle biforate e strettissime. soldati, i-226: dalle
finestrelle quadrate sugli orti entrava un sole giallo e caldo, e il canto degli uccelli
entrava un sole giallo e caldo, e il canto degli uccelli, e lo stormir
caldo, e il canto degli uccelli, e lo stormir delle fronde. -per
delle fronde. -per simil. e al figur. vallisneri, ii-206:
d'occhi (come n'induce la figura e il sito di quelle membrane lucide e
e il sito di quelle membrane lucide e graticolate, e che a guisa di
di quelle membrane lucide e graticolate, e che a guisa di tante fenestrelle pare
ojetti, i-427: i più rozzi e i più cupidi, una finestrella sul sogno
fanno [nei nidi] finestrelle late e un poco concave ovvero lunghe. sarpi,
ovvero lunghe. sarpi, i-74: e però suonando in un forno, esce dalla
, esce dalla porta il suono, e di dietro sen va e puoi conoscer come
il suono, e di dietro sen va e puoi conoscer come vada, mettendo un
mettendo un cannone con una finestrella in acqua e per esso nella medesima un sasso tirando
che subito esce il moto dalla finestrella e di dietro va circolarmente. bruschetti
uno de'più facili ad effettuarsi, e le loro finestrelle praticate nelle stesse porte si
chiudere il passaggio all'acqua d'entrata e sortita dal bacino. pea, 7-38:
prima di aprire. c. e. gadda, 2-43: le finestrelle d'
.. nella guarnacca alla finestrella, e nel mantello e alla gonnella dove la donna
guarnacca alla finestrella, e nel mantello e alla gonnella dove la donna vorrà sia
sottile filettatura, che le dà risalto, e impaginata nel corpo di un altro pezzo
aia in aia il gallo. / e gracidò nel bosco la cornacchia: / il
cabina l'alba insinuò un raggio roseo e verde, marino ed aereo.
vetro o da una sola imposta (e, in partic., quelle delle
non mettendo mai piede fuor della porta, e assistendo alle funzioni di chiesa da una
della capanna, rumoreggiavano i tuoni, e il poeta mormorava certi versi del tasso
figliuola, a scopare la chiesetta, e a raccattare i soldi che i devoti
sera, appoggiò la faccia al finestrino e stette a bevere l'aria colle labbra
, 5-171: adesso passa il tram e traballa, e dentro dai finestrini si
: adesso passa il tram e traballa, e dentro dai finestrini si vedono le persone
se fossero dei giocattoli. c. e. gadda, 6-100: i viaggiatori,
guardavo scorrermi ai fianchi, di qua e di là, nei finestrini dell'automobile,
finestrini dell'automobile, l'eccitazione fredda e quasi meccanica della città mattutina. -figur
si snoda / tra città d'alberi e boschi di pietra / e pali del telegrafo
città d'alberi e boschi di pietra / e pali del telegrafo di stelle, /
ad un finestrino, aspettandole al freddo e al vento, e quando v'è
, aspettandole al freddo e al vento, e quando v'è molta gente anche alla
quando v'è molta gente anche alla neve e alla pioggia. e. cecchi
alla neve e alla pioggia. e. cecchi, 6-248: ogni facciata di
facciata di casotto ha una porticina, e di fianco i finestrini dei bigliettai di cinema
son mascherati da una rete metallica. e. cecchi, 7-103: col mare buono
ciascuna lunetta tre parti per longitudine; e... sfonderei quella di mezzo sotto
finestroni, ordinati da que'nostri buoni e savi cittadini antichi, ad esempio de'
/ perché levate avea le bandinelle, / e fatti fenestron le fenestrelle. rezzonico,
del grand'arco attraversa questo finestróne, e fa comunicare tutte le parti. d'azeglio
6: un gran caseggiato con torri e torricelle, un gran ponte levatoio scassinato
un gran ponte levatoio scassinato dalla vecchiaia e i più bei finestroni gotici che si
gotici che si potessero vedere tra il lemene e il taglia- mento. graf, vi-1149
ignudo aitar,... / e gli alti vaneggianti / finestroni all'ingiro,
, / ove su fondi d'oro e di zaffiro / un giorno sfavillar madonne
di zaffiro / un giorno sfavillar madonne e santi. d'annunzio, iii-1-643: nella
i finestroni azzurri / la domenica triste e devota. -figur. algarotti
, che di finezza, di lustro e di colore avanzano i nostri. magalotti,
formato di minutissime gocciole d'umore, e non punto dissimile (toltane la maggior
in paragone di queste finezze ombre affatto e vanità e larve e sogni del tutto i
di queste finezze ombre affatto e vanità e larve e sogni del tutto i fili de'
finezze ombre affatto e vanità e larve e sogni del tutto i fili de'vermi da
tutto i fili de'vermi da seta e de'ragni, non che qualunque filatura artifiziale
ma sottigliezza tal [della canapa], e tal finezza / più di danno saria
26-289: raccolse una foglia d'albero e mi fece osservare la finezza della grana
per la finezza, lunghezza, colore e lustro del pelo, monta a prezzi altissimi
avrai da quelle / altrettanto di temine e di maschi, / che la finezza
30-59: scelta finezza di metallo / e ben condutta tempra poco giova / contra la
, si piglia toro del più purgato e netto, il quale vorria essere puro
11-ii-385: essendo il valor de'danari vario e alterabile così per legge e instituzion degli
danari vario e alterabile così per legge e instituzion degli uomini come per la diversa
per la diversa finezza delle leghe dell'oro e dell'argento, si possono i cambi
... la stessa finezza, e splendor dell'oro prodotto dalla natura co'luminosi
prepuose,... de la vertù e finezza del buon cavaliero ultima esperiencia vedere
/ di guerra, et aver forza e più ardimento; / che di finezza
; / che di finezza d'arme e di possanza / il re di tartaria troppo
[roma] gli animi di stupore e di diletto... per la diversità
di diletto... per la diversità e la finezza de'marmi peregrini. marino
30, 10 a 31, 10; e i più grossolani sorpassano tuttora le 24
maestranze toscane, duttili di cervello, e di alte qualità artigiane, hanno concorso
i-84: ciascun di costoro nel grado suo e nello stil suo, arriva a ogni
sua maturità, al colmo di quella finezza e candidezza pervenuta che si possa se non
] son condotte con una certa finezza e diligenza incredibile e da essere vedute da
condotte con una certa finezza e diligenza incredibile e da essere vedute da presso e da
incredibile e da essere vedute da presso e da lontano. stigliani, 2-16:
1-189: con somma finezza di espressione e di disegno [il do- menichino]
menichino] seppe riunire soavità di colore e aggiustatezza di disposizione. g. gozzi
[arti] s'introduce una certa finezza e civiltà ne'pensieri e nel cuore degli
una certa finezza e civiltà ne'pensieri e nel cuore degli uomini, che non ve
d'un legno ordinario, ma tornita e ¦ lustrata con una certa finezza cappuccinesca.
il nostro lasca non ha lo spirito e la finezza del boccaccio, non ha ironia
che marradi per la pienezza del verseggiare, e mazzoni per la finezza castigata e precisa
, e mazzoni per la finezza castigata e precisa dell'espressione, dovesser valere meglio
la moglie dello spazzino, una donna piccola e nera, ancor giovane, con occhi
nera, ancor giovane, con occhi lucenti e lineamenti pieni di finezza. piovene,
-per lo più al plur. accorgimento geniale e sottile, carattere, elemento perfetto (
aperto un'accademia di lingua toscana, e ne sminuzzano le finezze. magalotti,
i-257: tornando al galateo da cui e la vaghezza di notare le sue finezze,
la vaghezza di notare le sue finezze, e l'abbondanza delle cose ch'ei somministra
[gli attori] pur sono così disadatti e goffi, qual maraviglia se non giungono
, che l'arrivarvi è tanto difficile, e senza le quali non ci può essere
da delicatezza di tatto, che più esercitato e più sensibile valuta più precisamente i rapporti
che si dicono finezze ed artificii. e. cecchi, 8-12: avete voglia di
voglia di combinare esposizioni retrospettive di vita e costume dell'ottocento, mettendoci ogni finezza
, nelle sue più delicate finezze, e sa ritrarla con un'arte squisita.
: ma proprio in questo campo delle oscillazioni e dei ritmi, delle finezze e delle
oscillazioni e dei ritmi, delle finezze e delle penombre della malattia, in cui
giudicio, penetrò immediate sino al fondo, e giudicò l'impresa salutifera per sé,
giudicò l'impresa salutifera per sé, e per l'imperatore perniciosa. rosa,
] è spesso opera di molta finezza e sagacità. berchet, conc.,
, conc., i-62: parlava e diceva cose che mostravano in lui una
, la finezza delle facoltà dell'anima e del sentimento, e quindi l'amor proprio
facoltà dell'anima e del sentimento, e quindi l'amor proprio e il desiderio
del sentimento, e quindi l'amor proprio e il desiderio della felicità. de sanctis
finezza nell'analisi dell'anima e di verità nella rappresentazione della natura.
, 2-135: in lei c'era misura e finezza; e anche quello che avrebbe
lei c'era misura e finezza; e anche quello che avrebbe potuto parere o diventare
che avrebbe potuto parere o diventare fanatismo e sospetto, si salvava per un fondo lieto
: i ragionatori moderni opposero il sarcasmo e la finezza del dileggio a questo tuono
lungo su questo tono misto di fuoco meridionale e di finezza parigina, di sensualità e
e di finezza parigina, di sensualità e di poesia. c. e. gadda
di sensualità e di poesia. c. e. gadda, 370: gli
assaporare in tutta quiete le ricorrenti giostre e finezze dell'impareggiabile foglio umorifero ch'era
trasportano nella politica le finezze del commercio e la pertinacia delle industrie, colle quali
, colle quali raddoppiano la propria importanza e la vitalità del comune. bocchelli,
: comparve ella sul fin del giorno, e mi raccolse con volto allegro, quasi
amori della vipera con la murena, e le finezze affettuose ed i teneri vezzi di
sua figlia sarebbe trattata con quelle distinzioni e con quelle finezze che potessero allettarla a
la bricicca domandò per finezza la sala e il numero d'angela carbone. pirandello,
vita sotto una composta apparenza, parla e guarda attenta, e dimostra in tutti
composta apparenza, parla e guarda attenta, e dimostra in tutti i modi una finezza
era premuroso, gentile, tutto elogi e complimenti, inchini e sorrisi, finezze e
, tutto elogi e complimenti, inchini e sorrisi, finezze e galanterie.
e complimenti, inchini e sorrisi, finezze e galanterie. 9. in aerodinamica
in aerodinamica, il rapporto fra resistenza e portata (quindi l'inverso dell'efficienza)
: rapporto fra il volume della carena e quello del parallelepipedo a essa circoscritto.
? quando io doverrei insegnarvi essere cortesi e liberali, io v'insegno essere fingardi
liberali, io v'insegno essere fingardi e troppo tegnenti. bandello, 1-47 (i-558
cavaliero: tutti séte bugiardi, fingardi e disleali (a le donne, dico)
(a le donne, dico), e parvi dei signori veneziani aver trionfato alora
veneziani aver trionfato alora che alcuna credula e semplice donna ingannate. belo, 3:
guittone, i-10-199: se tutta laida e lorda è meretricie, no è
ma tale trade, è fellona e laida, e finge esser bella. francesco
, è fellona e laida, e finge esser bella. francesco da barbe
rino, i-84: se comincian costoro / e lor parlare e gentil ed onesto
: se comincian costoro / e lor parlare e gentil ed onesto / parla per
per simil testo / se non si taci e fingi altro penserò. boccaccio,
pompeio, calate giù le vele e con l'aiuto de'remi, s'accostava
quando achilia con sua compagnia andò verso lui e fin gendo con parole che
26-118: e'sapeva anche simulare e fìgnere / castità, santimonia e devozione
anche simulare e fìgnere / castità, santimonia e devozione / e la sua vita
castità, santimonia e devozione / e la sua vita per modo dipignere, /
signor del castel, benivolenza / fingendo e cortesia, lor dé ricetto. p
talvolta ella in disparte alquanto, / e 'l volto e gli atti suoi compone
in disparte alquanto, / e 'l volto e gli atti suoi compone e finge /
'l volto e gli atti suoi compone e finge / quasi dogliosa. testi, ii-31
a maestà sovrana / adotta i portamenti e sì li finge / ch'ai volto austero
più vado scoprendo il vostro carattere, e credo, sebben fingete di morir per
in affrica, finse costumi da profeta, e le turbe lo dissero sultano del fuoco
turbe lo dissero sultano del fuoco, e sultano giusto. de roberto, 309
per andare a trovare le amiche, e certe volte le conducono con loro, nello
i suoi timori fingeva un'allegria maligna e il suo viso prendeva un'espressione enigmatica
teresa, che cominciava a lacrimare; e le lacrime cadevano su le dita di
bibbia volgar., viii-586: non era e non è degno alla condizione nostra,
mi dèe tradire, anzi ha tradito e figne. ariosto, 28-59: piange il
. ariosto, 28-59: piange il greco e sospira, e parte finge: /
: piange il greco e sospira, e parte finge: / « vuommi » dice
or se tanta han d'amor forza e possanza / soli gli effetti, allor ch'
/ soli gli effetti, allor ch'inganna e finge, / deh! che fora
/ deh! che fora a mirar viva e sincera / di quel corpo immortai la
sei / il mio caro gandarte; e non è tempo / di finger più.
o superbia. pirandello, 7-312: e che figura ci faccio? vediamo un
: chi abbia profetato nel nome di dio e predetto, e non verrà quello che
nel nome di dio e predetto, e non verrà quello che egli profeta e dice
e non verrà quello che egli profeta e dice, sappia però che iddio non
del suo animo egli finse quella profezia; e però non avrai paura di lui.
a scrivere lettere a roma... e fatene scrivere in qua d'altronde molte
molte contrafatte, tutte piene di sciocchezze e di bugie e ogni giorno ne trovate e
tutte piene di sciocchezze e di bugie e ogni giorno ne trovate e fingete migliaia
e di bugie e ogni giorno ne trovate e fingete migliaia delle nuove. ariosto,
verisimile o non sono aspettate; e però, quando ne sento qualcuna sanza
con gli occhi di ognuno chiusi, e gittatolo [il ducato] in alto lo
piedi di messer lodovico, sozio dolce e amorevole. b. tasso, 29-22:
, ma tutte queste cose l'ha ordinate e finte quel ghiottone qual al presente avesti
voglio che ogni omo togli una mogliera, e quella fidel- mente l'ama. tassoni
la risposta / ingannando il padrone, e menzognero / tradir la fedeltà di buon
guadagno, / l'onda sommovi, e pesca / insidioso nel turbato stagno. giusti
questo punto... finsi un pretesto e lo lasciai, senza più cercarlo in
di essa uno sviluppo dialettico, per crisi e superamenti, che restano molto lontani dalle
o di non curare quel che tu sai e stimi, come simulazione è un fingere
stimi, come simulazione è un fingere e fare una cosa per un'altra.
primi onor del regno / parlar facondo e lusinghiero e scòrto, / pieghevoli costumi e
del regno / parlar facondo e lusinghiero e scòrto, / pieghevoli costumi e vario
e lusinghiero e scòrto, / pieghevoli costumi e vario ingegno / al finger pronto,
/ novi, che sono accuse, e paion lodi. goldoni, vii-20: il
, di cui / tanto li loda e li condanna il mondo, / è meno
ii-137: egli si strinse nelle spalle, e disse di no, e finsesi di
spalle, e disse di no, e finsesi di non lo conoscere. p.
: venuti poi a dormir la matrigna e il padre, ella, fingendosi di
, fingendosi di far carezze all'uno e all'altra, non si partì della
capitò a roma tutto pieno di puntali e di drappo, e salutò michelagnolo, ed
pieno di puntali e di drappo, e salutò michelagnolo, ed egli si finse
scienziato. tasso, 5-23: superbo e vano il finge, e 'l suo valore
5-23: superbo e vano il finge, e 'l suo valore / chiama temerità pazza
'l suo valore / chiama temerità pazza e furore. tassoni, ix-371: ben potrete
, ix-371: ben potrete voi malignare e fingere li signori spagnuoli per innocenti,
innocenti, moderati, amatori della pace e del giusto. -falsificare (una
lettere, come da lui scritte, e al senato mandatele. s. maffei,
volte come il primo de'nostri, e registrato nell'italia sacra, non solamente è
vii-12: se bionde trecce, chioma crespa e d'oro, / occhi ridenti,
d'oro, / occhi ridenti, splendidi e soavi, / atti piacevoli e costumi
splendidi e soavi, / atti piacevoli e costumi gravi, / sentito motteggiare, onesto
costumi gravi, / sentito motteggiare, onesto e soro / parlar in donna, com'
le chiavi / della mia pena desti e del ristoro. storia di stefano, 1-13
avese in sé sete faze; / e in zascuna di quele feze dipingiere: /
. molza, ix-572: lucente globo e de la notte raro / immortai pregio
cui le stelle intorno / guidan lascivi balli e il bel soggiorno / oman vaghe di
bel soggiorno / oman vaghe di fregio illustre e chiaro; / mentre, cercando al
gran dolor riparo, / erro doglioso e fingo il mio ritorno, / forse com'
fantasia o vero immaginazione opera in assenza e lontananza d'essi [i suoi oggetti]
], come si vede nei sogni e quando ci finghiamo che che sia. guarini
de l'inferno. /... e, quasi dea, / come cosa
dea, / come cosa mortai ti sdegna e schiva, / ché d'esser tal
. fed. della valle, 215: e spero e credo, e imagino soavi
. della valle, 215: e spero e credo, e imagino soavi / e
215: e spero e credo, e imagino soavi / e dilettosi tempi; e
e credo, e imagino soavi / e dilettosi tempi; e già mi fingo /
e imagino soavi / e dilettosi tempi; e già mi fingo / ne la camera
ed essi uscirne / lieti d'alte speranze e di mercedi. pallavicino, 1-4:
è vero. leopardi, 22-24: e che pensieri immensi, / che dolci sogni
azzurri, / che di qua scopro, e che varcare un giorno / 10 mi
una forma inverisimile sul punto di dissolversi e di rientrar nell'inesistenza come un sogno al
, 7-44: siccome l'anima è distratta e stanca, il corpo foggia da solo
stanca, il corpo foggia da solo parvenze e ricordi, fa sentimenti strani delle sue
un'altra terza, che lui fenge e lui medesimo non sa nominare né diffinire
va dibattendo per togliere il vacuo: e pensa con il medesimo modo di argumentare destruggere
di due sostanze, cioè di corpo e d'altra forma sustanziale o sia animale
o dolendosi, scoprendo compassione, ira e simili cose. calandri, 326: dividerai
volesse fingersi che si fossero già scoperti e denominati tutti gli oggetti possibili, la lingua
ancor povera perché il frasario del genio e del sentimento è sempre inesausto. manzoni
/ che già tiensi tra l'ugne, e divorarla. / fingiam che glielo diate
abonda / di capitani, pur ne finge e sogna: / dunque burando, ormida
burando, ormida, arganio elesse, / e dove uopo ne fu, guida li
al poeta il ritorno di lei: e da per tutto egli vede imagini di felicità
per tutto egli vede imagini di felicità e di letizia. 3. letter
, d'onesto vermiglio colore con natia e non fucata bellezza cosparsi, tale la mostravano
dicono [i poeti] che fingono: e qual di loro va fantasticando più orrende
romanzi, si hanno finte le materie, e sovra quelle quasi su fondamento hanno fabbricato
degne di memoria, o si finge, e allora pare che il poeta abbia gran
: di finte forme il vero adombro, e fingo / ch'altri avvampi in quel
; / spiego l'altrui sembianze, e lei dipingo; / sì di scovrir l'
pur degna, / di qualche applauso; e grande il vuol qua lora
appresso, cioè giove, re e padre degli uomini e degli dèi, ed
giove, re e padre degli uomini e degli dèi, ed in atto di
fulminante. metastasio, 609: sogni e favole io fingo; e pure
609: sogni e favole io fingo; e pure in carte / mentre favole
pure in carte / mentre favole e sogni omo e disegno, /
in carte / mentre favole e sogni omo e disegno, / in lor,
che del mal che inventai piango e mi sdegno. leopardi, 449: se
con viene che favole finga e non discorsi. b. croce, i-1-220
dacché egli l'assimila in tutto e per tutto alle sensazioni, incapaci
alle sensazioni, incapaci di vero e di falso. e se la conoscenza fantastica
di vero e di falso. e se la conoscenza fantastica piace,
col suo fingere, le azioni illustri e proponendolesi non quali sono, ma quali
purga gli animi nostri da simili passioni e ci desta alla virtù, come si vede
a colui che forma le parabole, e dee meritar loda a'nostri tempi e
e dee meritar loda a'nostri tempi e ne la nostra religione: e s'a
tempi e ne la nostra religione: e s'a lui non sarà lecito il fingere
'l finger vostro [dei poeti] e più dolci a cantarsi. muratori, 5-i-125
bensì l'allontanarsene per quanto si può, e il fingere e l'inventar favole e
quanto si può, e il fingere e l'inventar favole e menzogne che certamente contengono
e il fingere e l'inventar favole e menzogne che certamente contengono il falso?
animo gli veniva, quantunque poco acconcia e malagevole a caper nel verso, egli
ricevute, ora le vecchie del tutto e tralasciate, ora le non usate e rozze
tutto e tralasciate, ora le non usate e rozze, ora le immonde e brutte
usate e rozze, ora le immonde e brutte, ora le durissime usando, e
e brutte, ora le durissime usando, e allo 'ncontro le pure e gentili alcuna
usando, e allo 'ncontro le pure e gentili alcuna volta mutando e guastando, e
le pure e gentili alcuna volta mutando e guastando, e talora, senza alcuna
e gentili alcuna volta mutando e guastando, e talora, senza alcuna scielta o regola
scielta o regola, da sé formandone e fingendone, ha in maniera operato, che
sua comedia giustamente rassomigliare ad un bello e spazioso campo di grano, che sia
di grano, che sia tutto d'avene e di logli e d'erbe sterili e
che sia tutto d'avene e di logli e d'erbe sterili e dannose mescolato.
e di logli e d'erbe sterili e dannose mescolato. tasso, 9-2-115: alcuni
. annotazioni sul decameron, 98: e ciò sia così per transito, per la
molti, che da lui stesso fosse lavorato e finto. 4. ant.
, ecc. - anche sostant. e al figur. 5. gregorio magno
per incantamento, / perché di foco e di favilla pura / fu finta una
dipinge, / or l'angelico viso informa e finge / or lieto or dolcemente perturbato
le finse, / che le porpore e l'oro il nero vinse. caro,
ivi di nebbia, / di colori e di vento una figura / formò (cosa
, / la corazza, il cimiero e l'armi tutte / gli finse intorno,
finse intorno, gli diè 'l suono e 'l moto / propri di lui. pino
. pino, l-1-127: la pittura e la scultura nacquero insieme e fumo ambedue
la pittura e la scultura nacquero insieme e fumo ambedue prodotte da l'intelletti umani
a un solo effetto: per imitar e fignere le cose naturali ed artificiali.
rota, 1-1-8: era la notte, e di fin'oro adomo / pingea donna
su 'l velo il primo alloro / e restar febo pien d'angoscia e scorno
alloro / e restar febo pien d'angoscia e scorno. vasari, iii-578: ha
lampo, che, venendo dal cielo e fendendo le nuvole, vince il lume del
le nuvole, vince il lume del fuoco e quello delle lumiere, stando sopra al
maniera di fingere il vetro in cristallo, e fame vasi da bere in cento mila
bere in cento mila foggie diverse, e d'assottigliarlo in capegli, e fame
, e d'assottigliarlo in capegli, e fame piume di più colori, e formarne
, e fame piume di più colori, e formarne tutti que'più curiosi e bizzarri
, e formarne tutti que'più curiosi e bizzarri lavori ch'umano intelletto chi- merizando
in atto di discorrere con pindaro poeta e di compiacersi delle sue poesie conforme acenna
acenna plutarco nella vita di numa, e questo lo fingo in mezzo
disegno trova sempre qualche cosa nella natura e nell'arte, che vicendevolmente può essere
corpo, / ma di sublime egregia e chiaro affetto, / povera e bisognosa,
sublime egregia e chiaro affetto, / povera e bisognosa, il proprio nido / ella
il proprio nido / ella medesma pur compone e finge. -dar forma perfetta
finge. -dar forma perfetta e completa. g. rucellai, 991
io, / l'organo dentro articolato e fuori / la sua forma, le braccia
mani, / la schiena, le pennute e gemmate ale, / il nifolo o
con esso finge / su '1 rugiadoso verde e prende i figli. tasso, 8-6-435
8-6-435: ma pur con lingua industre informa e finge [l'orsa], /
avari / tosto m'han tolto, e quell'antica forza / che mi fea
forza / che mi fea pronto, e questi capei tingi / nel color primo,
è quel dentro non dichiari; / e atto a guerra far mi forma e fìngi
e atto a guerra far mi forma e fìngi. -prendere come modello,
la donzella nel guardare, nel parlare e negli atti. l. salviati, xxi-1-1028
xxi-1-1028: il caso che si finge e l'azione / non esce fuor della vostra
che tutti sapevano le solite orazioni, e la più parte ancora tutta la dottrina,
la più parte ancora tutta la dottrina, e 'l padre cosimo faceva, che essi
tempii, il mar sì vasto, / e in privati ornamenti il regio fasto.
in privati ornamenti il regio fasto. e. visconti, conc., ii-101:
finge per lo più in luogo coperto e chiuso, con altre tali circostanze che restringono
con altre tali circostanze che restringono, e impiccoliscono, e circoscrivono, e depoetizzano le
circostanze che restringono, e impiccoliscono, e circoscrivono, e depoetizzano le idee.
, e impiccoliscono, e circoscrivono, e depoetizzano le idee. tozzi, i-347
tozzi, i-347: sono attori cinematografici; e uno mette un fantoccio sul parapetto del
femminelle, ruggiti di leoni, strepito e romore come di oste, ed altre diverse
le quali le demonia fingevano per ispaventarlo e farlo uscire del diserto. bandello,
pochi augelli dei quali egli la voce e il canto non contrafecesse, di maniera che
... sapendo fingere il viso e l'umana voce, porge all'uomo la
volubil labbro / fingea 'l tuo canto; e non la posta rete. / e
e non la posta rete. / e vi desti di petto. d'annunzio,
in gioia. -per simil. e al figur. di costanzo, 45
anima ancella. -imitare nella forma e nel colore (un oggetto, una
che non ignoravano l'arte di colorarlo e di fingere con esso gemme d'ogni
la fantasia sono tratti in inganno (e si dice di esseri inanimati, di
parte di esse che è in faccia, e finge lontananza. leopardi, 33-6:
33-6: là 've zefiro aleggia, / e mille vaghi aspetti / e ingannevoli obbietti
aleggia, / e mille vaghi aspetti / e ingannevoli obbietti / fingon l'ombre lontane
ombre lontane / infra tonde tranquille / e rami e siepi e collinette e ville.
/ infra tonde tranquille / e rami e siepi e collinette e ville. carducci,
tonde tranquille / e rami e siepi e collinette e ville. carducci, iii-9-227
tranquille / e rami e siepi e collinette e ville. carducci, iii-9-227: lo
di grigi vai ed er- minii, e sciamiti chermisi e drappi di porpora e scarlatto
ed er- minii, e sciamiti chermisi e drappi di porpora e scarlatto e baldacchini
, e sciamiti chermisi e drappi di porpora e scarlatto e baldacchini e armesini e broccati
chermisi e drappi di porpora e scarlatto e baldacchini e armesini e broccati ricci pendevano e
drappi di porpora e scarlatto e baldacchini e armesini e broccati ricci pendevano e gonfiavano
porpora e scarlatto e baldacchini e armesini e broccati ricci pendevano e gonfiavano intorno.
e baldacchini e armesini e broccati ricci pendevano e gonfiavano intorno. negri, 2-88:
incerte fra il verdino-lilla, l'azzurognolo e il roseo, fingevano dame e cavalieri
azzurognolo e il roseo, fingevano dame e cavalieri perfetti, cicalanti fra loro in vuote
3-189: festoni di liane fingevano loggiati e gallerie e colonnati nel bosco, dove
festoni di liane fingevano loggiati e gallerie e colonnati nel bosco, dove alti e
e colonnati nel bosco, dove alti e leggiadri, dove stipati e intricati. moravia
dove alti e leggiadri, dove stipati e intricati. moravia, ii-102: una
le ville, la lindura della città e l'educato contegno degli abitanti fingono
degli abitanti fingono una vita gaia e perfino agiata. -produrre, provocare
, alle incantate descrizioni dell'ariosto, e finge un certo fantasma di poesia anco
vista lunghi ordini lontani / di cupole e di aguglie, adunanze di strani i
, i-123: la donna ripassa, pallida e rigida, fra i tamerici, il
, il suo sguardo erra sul mare, e l'anima dello spettatore erra nel solco
dello spettatore erra nel solco d'amore e di voluttà che il gesto di lei
battaglia per essa con orlando; / e come finto quel s'era poi matto
facilmente ardisce di far le cose grandi e porge ancora maggiore ardire a gli altri.
vie romite / esule è in terra, e quei che curio vedi / fingersi al
nilo alle sponde / rapii, trafissi e la gittai nell'onde. alfieri, v-1-889
/ egli è, o si finge: e perciò più di noi / lo festeggiano
re tisa- feme de dazione d'animo e di magnificenza. -mascherarsi, travestirsi
cecchi, 1-2-4: si metta a travestirsi e fingersi / per compiacere al figliuolo.
antica serva passata ad altro servizio, e lasciò che ola l'abbracciasse forte. pea
queste parole v. s. ridere e dire: bella invenzione!, estimando,
solo / chi sa fingerlo meglio, e chi nasconde / con più destro artificio i
: le circostanze della vita richiedono falsità e simulazione. aretino, ii-191:
modellare '(originariamente nell'argilla) e in senso più generico 'manipolare ';
un individuo), rappresentare ', e successivamente 'fingere, immaginare, inventare'
di achemenide cosa non fingibile. c. e. gadda, 7-19: il sentimento
vero, né lasciarsi appressare le maschere e i fingimenti delle bugie. varchi,
18-1-376: attendevano sotto varie figure, e con diversi fingimenti più a lodare quel reggimento
diversi fingimenti più a lodare quel reggimento e mordere il pontefice, che ad altro.
sia stato risposto; chiamandole delusorie, e piene di fingimenti. 2. invenzione
vii-287: che quelle sirene fussero superate e spiumate dalle muse, questo ancora è
qual fingimento con egual leggerezza da'posteri e ricevuto e variamente conciato fu. perticari
con egual leggerezza da'posteri e ricevuto e variamente conciato fu. perticari, ii-146
prossime ci toccano meglio l'animo, e più lo svegliano all'onore della patria
troppo da noi lontano per età e per costumi. = deriv.
* fingite 'è di color bianco, e di durezza del marmo, trasparente
nestre di questa pietra da certo re, e per la sua traspa renza
come 'l tuo parlare è poetico, e com'egli è attivo e di
è poetico, e com'egli è attivo e di esempi fingitivo. salvini,
fingere. fingitóre, agg. e sm. (femm. -trice).
). letter. simulatore (e per lo più vi è connessa una notazione
astutissimo fingitore, le sue lagrime simulazione, e l'accusamento calunnia. 2.
]: era stato dicitore in rima; e come stato fingitore nel mondo, arreca
: morfeo è chiamato da ovidio artefice e fingitore di figure: e però lo farei
ovidio artefice e fingitore di figure: e però lo farei in atto di figurare
per esser egli gran laudatore del bene e del male grande biasimatore, sommo intenditore
biasimatore, sommo intenditore delle cose politiche e gran fingitore a benefizio di chi legge
ad intendere che la poesia, qual facitrice e
, o dalla fantasia, questa e quella immagine. = deriv.
la parola non sia d'ordinario più nobile e più efficace strumento. finiènte (
ed avere a fare lungo viaggio, e ode di lunge sonare alcuna campana a compieta
del finente dì, è punto di cura e di sollecitudine. carducci, ii-15-48:
mancano esempi nelle rime del xm finiente e del xiv incominciante: abon- dano,
con la rima al mezzo, nella metà e su la fine del xiv.
finiente, un ingegno superiore ha notato e fermato con l'intendimento del bene e
e fermato con l'intendimento del bene e con l'arte del vero, rimane acquistato
dinanzi al verbo si pongono, vicini e congiunti ad esso, né segno di caso
messaggio 'i quattro settenari alternati di sdruccioli e piani con la coppia finale e finiente
sdruccioli e piani con la coppia finale e finiente in endecasillabo tronco sono un'eco
fin al cristallino è neghietto; / e nulla cosa se pò possedere / finente
tu m'hai menato; / principio e mezzo e nullo finimento. ricor dati,
hai menato; / principio e mezzo e nullo finimento. ricor dati, i-m:
del petrarca coronato poeta / messer francesco, e sua vita discreta! -in senso
bentivoglio, 4-806: nel finimento dell'una e dell'altra [steccata], ch'
plotino, d'orizzonte, cioè finimento, e tutto insieme unione de'due emisferi,
tutto insieme unione de'due emisferi, superiore e inferiore. goldoni, iii-909: la
la bile nel finimento dell'intestino duodeno e nel principio dell'intestino digiuno, ove bollono
termina l'estremità superiore dell'asta, e che punta poi in terra, quando l'
viii-553: offerse lo sacrificio della dedicazione e del finimento del tempio, come colui che
[la nave] di già apparecchiata, e solo, per finimento di loro andata
finimento di nozze a ca'z. e credo che si farà la sera un festino
due giustacori va a 966 fiorini, e il finimento di tutti due gli abiti ne
dell'ingegno o dell'arte per rifinirlo e renderlo perfetto; coronamento di un'opera
i colpi de'ferri, cioè de'ceselli e delle ciappole, e bulini et altre
cioè de'ceselli e delle ciappole, e bulini et altre sorte di limuzze che s'
conosce bene la bella forma delle braccia e delle gambe ed il buon giu- dicio
del viso, l'eleganza de'capelli, e, al giudicio di tutti gli artefici
incontri di sillabe, variar consonanze noiose e via via, sembra, in fine
la costruzione dei muri, dei palchi e dei tetti, mancano a render compiuto l'
diamo la grazia, la leggiadria, e tutte quelle altre parti che si convengono
da una sponda di balaustri bruniti d'oro e coperto di drappo d'inestimabil valore,
al capannuccio, finimenti d'oro, e fiori, e fregi di sottilissimo intaglio.
finimenti d'oro, e fiori, e fregi di sottilissimo intaglio. salvini,
tutte l'altre virtudi sommo adornamento, e bellezza e singolare finimento, e perfezione
altre virtudi sommo adornamento, e bellezza e singolare finimento, e perfezione. vico
, e bellezza e singolare finimento, e perfezione. vico, 425: dovette venire
, nelle quali la pelle del capo e de'piedi, rivolta in cartocci, vi
costituita per lo più da formaggio, dolce e frutta). sassetti, 54
i tartufi, pere cotte, erbolati e tali finimenti. g. averani, iii-66
in sé, ma solo per aggiunta e quasi finimento ad altra voce, forse
ripigliate al suo luogo se non uno, e bisogna ripigliarli con un certo ordine tutti
bisogna ripigliarli con un certo ordine tutti e sei sempre. giraldi cinzio, i-101
il loro sdruccioloso finimento, non hanno gravità e fanno umile quel componimento nel quale entrano
fatto a fornirle non seguendo vocale, e bisogna che siano accorciate in ogni modo
ascolta; senza che in tanti finimenti e rientramenti di ragionari, tra dieci persone fatti
, 2-330: finimento è il fine e la terminazione risonante di ciascuno membro o
otto suoi versi, con grato e soave finimento dà luogo e tempo di
, con grato e soave finimento dà luogo e tempo di pigliar spirito, ed a
. p. verri, i-169: e quand'anche potesse in alcune occasioni servire
cappella un vago architrave con suo fregio e cornicione. milizia, ii-230: quegli
, frontespizi, basamenti, piedestalli, pilastrini e luoghi simili. cicognani, 13-159:
. ma il finimento è ancora lì: e nessuno penserà a mandarlo a riparare.
: trovasi ancora usato 'finimento 'e 'finimenti 'per significar quelle cose
comunicano con tutto il muro, cioè cortecce e incrostature. / -proporzione, armonia
armonia, perfetta corrispondenza fra le parti e il tutto architettonico e delle parti tra
fra le parti e il tutto architettonico e delle parti tra loro. c
la lunghezza, l'altra la larghezza e l'altra l'altezza. la regola del
per le quali e'si è conosciuto e veduto espressamente che la natura ci si
braccialetti, anelli, orecchini, spille e collane, e, talora, di un
, orecchini, spille e collane, e, talora, di un diadema).
più belle veste e'più bei vezzi e le più belle collane e'più bei finimenti
in letto, / bel finimento di topazzi e gonna / degli stessi adomata. sergardi
i finimenti / delle più giovinette, e fra le belle / porta scuffia,
/ porta scuffia, mantò, vezzo e pendenti. goldoni, viii-1216: un finimento
, collana, filze, pendenti, maniglie e simili. * finimento di diamanti:
dei più rinomati orefici del mondo, e davanti alle loro vetrine sfavillanti non ho
dette comunemente spere, quantunque grandissime sieno e si strofinino un pezzo e assai gagliardamente
grandissime sieno e si strofinino un pezzo e assai gagliardamente, non vogliono tirare.
ognuno di loro fino a quattro mille e più scudi al giorno, oltre le
scudi al giorno, oltre le livree e tant'altre spese che fecero di finimenti
spese che fecero di finimenti di case e d'altro. tommaseo-rigutini, 935: 'finimento'
diamanti, gli spini, i cedri e le pulci non son parti precipue dell'universo
... ma possono chiamarsi arredi e finimenti di questa casa, postivi per
l'uomo. -elemento accessorio (e per lo più ornamentale) di mobili
', in generale, nel commercio e nelle arti, s'intende tutto ciò che
plur. l'insieme di cinghie, funi e attrezzi vari che si adoperano per imbrigliare
attrezzi vari che si adoperano per imbrigliare e guidare un animale da sella o per
avea [la mula] una sella e finimento bravo, / era di coda lunga
finimento bravo, / era di coda lunga e vista corta. nomi, 12-23:
, fattura degna, / preme, e le staffe ha d'oro e il finimento
, e le staffe ha d'oro e il finimento. casti, xxiii-515: la
780: non si lavora a fare e a tagliar finimenti al cavallo che si vuol
, guarniti di fiocchi, di cordoni e di nappe di seta, con i finimenti
v-1-377: c'era un calesse col mantice e una cesta a due ruote. e
e una cesta a due ruote. e c'erano i finimenti da tiro appesi,
, fibbie ciappe anelli sèmpre lustri, e le lunghe fruste della mia bramosia. pea
: quei due cavalli con le tirelle e i finimenti di cuoio giallo, le
cuoio giallo, le fibbie di ottone e una briglia con i paraocchi quadrati,
sulla testa perché non s'addormentino, e il morso con due spranghette di ferro sporgenti
due spranghette di ferro sporgenti di qua e di là alla bocca, da cui partivano
non s'era più puledri scapoli, e adattarsi al finimento che s'erano messi addosso
che s'erano messi addosso, lui e la ghita, la quale continuava a far
figliuoli, che non pareva vero, e non si sapeva più come impiegarli.
finimenti di gala, scampanellante di fiocchi e di rintocchi, sulla quale la vally
era un ciclista che aggiustava anche selle e finimenti. 9. locuz.
gli fè dare piena licenza di parlare e dire la sua ambasciata a finimento per
, ch'han sì lungo nutrimento / e tanta vita quanta noi vedemo, / hanno
cominciamento / anni dumila trecento cinquanta / e quattro, ebbe la torre finimento.
latini, i-50: sì buon cominciamento / e mezzo e finimento / sapete ognora fare
i-50: sì buon cominciamento / e mezzo e finimento / sapete ognora fare. grazzini
: collo aiuto di colui che può e sa tutte le cose, noi avemo dato
furore impose termine alle perdite de'franceschi e donò loro la vittoria. d. bartoli
, xi-1-396: tant'è magna di dio e valorosa / la potenza, che cose
dar mutamento, /... / e qual più vivo par dar finimento.
a qualcosa: portarla a compimento definitivo e perfetto; abbellirla, affinarla, perfezionarla
: accrebbe molto di perfezione par- rasio e di nobiltà alla pittura, conciossiacosaché egli
, rilievo alle membra ed intera proporzione e finimento alle figure. d. battoli
fatto da lui piantare nel più eminente e bel posto della città per collocarvi i
bisogno [la poesia] di calda e spiritosa e pronta fantasia: la cultura
la poesia] di calda e spiritosa e pronta fantasia: la cultura e l'
spiritosa e pronta fantasia: la cultura e l'arte dà il finimento. frisi,
sottentri alle riforme per ogni dove, e si attui con appositi provvedimenti. serra
cuore, si è di dar pulimento e finimento a quel che nella mia cultura
/ che mi dà alegramento, / e sanz'esso dubierei aver male. =
cielo, son presso che ripieni; e tutti che saranno ripieni, dicie che allora
molto ben grande. tra l'una paura e l'altra, e'mi pare essere
sì che è buono acconciarsi dell'anima e stare apparecchiato. gelli, ii-55: tu
i rei che non sono i buoni, e vanno ancor crescendo tanto, che io
altro novista che ha paura quanto voi e aspettando quest'anno il finimondo affatto e
e aspettando quest'anno il finimondo affatto e da dovero, ha fatto testamento, e
e da dovero, ha fatto testamento, e fa la dipartenza con esso meco per
: detto fatto manderei l'anticristo, e fattolo restare da ultimo scornato ben bene
questo avvenire una volta o l'altra e non fu dio stesso a prometterlo? rapisardi
casetta / scura il villan stupito, / e, divine ire e flebili / mostri
stupito, / e, divine ire e flebili / mostri leggendo, con pietoso rito
pietoso rito / segna la fronte, e il finimondo aspetta. giocosa, 169:
terrore del finimondo, le frequenti pestilenze e le carestie, volsero in europa gli animi
carestie, volsero in europa gli animi e le opere alla pietà ed al fervore religioso
le opere alla pietà ed al fervore religioso e furono veduti re ed imperatori aspirare e
e furono veduti re ed imperatori aspirare e darsi al monacato. bocchelli, i-438
che in questo piccol finimondo faceva la gragnuola e l'acqua. redi, 16-i-29:
: gitta spere ornai per poppa, / e rintoppa, o marangone, / l'
rintoppa, o marangone, / l'arcipoggia e l'artimone, / che la nave
va / colà dove è il finimondo / e fors'anco un po'più in là
alessandria d'egitto che, senza vapori e senza ferrovie, pareva il finimondo.
estrema gravità, capace di incutere terrore e sgomento. grazzini, 95: piangendo
è venuto / per noi, misere e triste, finimondo; / oggi abbiam,
davanzali, i-137: tanto più saldo e sicuro, senza cangiar volto né luogo,
io, si congiungono, venendovi da tutti e quattro e'punti cardinali, tutti e'
, complice la bibbia, flagelli divini e per lo meno finimondi. albertazzi,
, 1-81: intanto i superiori tempestavano e minacciavano il finimondo. baldini, 7-1
appena incominciato a rimarginare le sue ferite e... ancora non s'è trovato
anche i tram stavano fermi, spalancati e deserti, dove il finimondo li aveva sorpresi
bresciani, 1-i-302: pioggia, nevischio e ghiacciuoli venian giù turbinando per le frane
venian giù turbinando per le frane freddi e roteanti in dense e fragorose trombe,
le frane freddi e roteanti in dense e fragorose trombe, che all'urlo e al
dense e fragorose trombe, che all'urlo e al rombo facean tremare i macigni e
e al rombo facean tremare i macigni e rintonar cupi i valloni. il sorpreso
finimondo, di quelli d'estate, e gli guastava la festa. 4
4. strepito assordante, rumore aspro e stridente; alto clamore. buonarroti
per poco alza le grida, / e viene a i finimondi e agli anticristi.
grida, / e viene a i finimondi e agli anticristi. lalli, 12-141:
lati / d'orror, di finamondi e d'ululati. c. ferrari, 380
. ferrari, 380: nel bastimento e sopra e sotto coperta era un subisso,
, 380: nel bastimento e sopra e sotto coperta era un subisso, un finimondo
un finimondo di pianti, di orazioni e di disperate grida, massime dal lato
grida, massime dal lato delle donne e di un mondo di ragazzi. marnioni,
. boito, iv-112: gole alpestri e in queste muraglie rovinose: sono tripudii o
sono tripudii o spaventi, fischii lieti e trilli e scale e accordi sonori e poi
o spaventi, fischii lieti e trilli e scale e accordi sonori e poi il
spaventi, fischii lieti e trilli e scale e accordi sonori e poi il finimondo,
lieti e trilli e scale e accordi sonori e poi il finimondo, e sempre continua
accordi sonori e poi il finimondo, e sempre continua il pedale, come dicono
dei leoni veniva un finimondo di ruggiti e poi non si sentì più nulla: il
intanto s'era arrampicato sul campanile, e suonava a distesa. le grida e lo
, e suonava a distesa. le grida e lo scampanìo giungevano sino all'alia,
guardia del teatro levano la lucerna di capo e la scagliano contro la cuffia del suggeritore
del suggeritore; volano arance, ciabatte e cappelli. il finimondo. moravia, ix-312
dietro di lui in quella casa del comune e trovammo un finimondo da non si dire
, con la gente che si pigiava e urlava e protestava in fondo ad uno stanzone
la gente che si pigiava e urlava e protestava in fondo ad uno stanzone bianco
protestava in fondo ad uno stanzone bianco e vuoto dove c'era un banco lungo lungo
5-775 si fece sentire la campana piccola, e tra poco sarebbe entrata la messa che
un bollimento di popolo, una tempesta e grida e fremiti da finimondo. negri
di popolo, una tempesta e grida e fremiti da finimondo. negri, 2-676
veduto le cataratte squarciare il cielo; e, nella vorticosa spirale del vento e dell'
; e, nella vorticosa spirale del vento e dell'acqua, i centenari alberi del
, è in fondo alle strade, e dalle prime ore della notte il cielo
notte il cielo ha il rossore tragico e innaturale di un'alba di finimondo che
, / la casa di sospir piena e lamento: / diavol, siàn noi a
uno ti gettasse le mani addosso, e ti trascinasse, dicendo che sei un
grida, che finimondi faresti invocando cielo e terra? palazzeschi, 3-156: i soliti
per nulla soddisfatti di quel tramonto rumoroso e precipitato, scatenarono un finimondo.
4-393: fuori la pioggia cascava a rovesci e il vento urlava e i tuoni rumoreggiavano
cascava a rovesci e il vento urlava e i tuoni rumoreggiavano che pareva il finimondo
vi farò guerra sino al finimondo, / e non varrà che dimandiate pace.
, polire, lisciare, ritoccare (e si riferisce per lo più alle opere delle
pura / si cela agli occhi nostri e non si mira, / salvo il soggetto
sopra che ciò spira. intraprendente e loquace (o anche estrema- mente pusillanime
tutto il tempo della vita sua, e poi infermando, non può ciò finire.
i... i per la fatica e pel sudore ansando, / tanto che
7-22: finir quel gioco tosto, e molto inanzi / che non solea là dentro
, bisognava spendere / alla giornata, e sodisfar li debiti. campanella, i-37:
sia per tutto visto / sol pinto e predicato fra tormenti, / che lievi
, si ripone la sposa in carrozza, e vien menata a casa lo sposo fra
a casa lo sposo fra festevoli grida e strepito di musici. muratori, 5-iv-311
ogni santo un pater volea dire, / e un ave con la gloria; /
un ave con la gloria; / e la via non trovava di finire / quella
giuoco col buttar le mani sulla roba, e darsela a gambe. cicognani, 9-65
. guittone, i-3-428: cominciare e finire gran cose onore e prode prò'
: cominciare e finire gran cose onore e prode prò'omo acquista. imitazione di cristo
... cominciate una cosa, e non la finite. poche donne vi sono
principiato ad apprendere qualche lingua straniera, e pochissime sono arrivate a capirla. manzoni
in somma a uno maestro intendentissimo, e avendo finito circa la metà, cosimo
quella sua polvere detta che lo consumi; e così si finisce. vasari, ii-44
morbidezza delle carni ch'egli faceva, e la grazia con che e'finiva i suoi
: 'finire',... dar compimento e perfezione,... dare l'
o di pittura, sieno state condotte e lavorate con estrema delicatezza e diligenza,
state condotte e lavorate con estrema delicatezza e diligenza, senza che né punto né poco
iii-23: alcuni ritrattisti finiscono più le vesti e gli accessorii che il viso, perché
discordanza nel finito è contro l'arte e la natura. -assol.
questo fregio, tanto faticarono l'uno e l'altro, che cristo- fano imparò
fano imparò a finire da stefano, e stefano imparò da lui a essere più
imparò da lui a essere più fino e lavorare da maestro. lanzi, iii-249:
egli solea protestarsi, un pennello spedito e franco, che non sempre finisce; usava
che fa veder terminata ogni parte, e i capelli stessi distingue in modo da
i-481: il fuoco della morte finisce e compie il nome della umana felicitade, il
, 5-101: quivi perdei la vista, e la parola / nel nome di maria
/ nel nome di maria fini', e quivi / caddi e rimase la mia
di maria fini', e quivi / caddi e rimase la mia carne sola. guido
a terra frego / in verso lui e, poi che mi fu chiaro, /
4-55: finiam le parole ormai, e awianci in là. buommattei, ii-5-257
è dunque necessario che tutte le parole e tutte le cose che dice dante si debbano
cioè parte posta solo per ornamento, e per empier e finir la narrazione.
posta solo per ornamento, e per empier e finir la narrazione. manzoni, pr
per ritrarsi, finita la piccola frase, e rimanere in attesa, ridente e circospetta
, e rimanere in attesa, ridente e circospetta, gremiti gli occhi di limpidissimo
. -introduce il discorso diretto (e ant. anche indiretto).
indiretto). storia di tobia e di tobiolo, 1-39: qui finisce come
tomaso ebbe la cintola della nostra donna, e poi pervenne alla pieve di prato,
poi pervenne alla pieve di prato, e fece di begli miracoli. de amicis
, vedo proprio che ci protegge, e tu sii benedetto, mio buon alberto.
che di sopra v'ho detto, e farla copiare e mandarvela prima che partiate
sopra v'ho detto, e farla copiare e mandarvela prima che partiate di costà.
in frasca, fare a pugni colla logica e col buon senso, finire un racconto
una grossa risata; cominciare colla filosofìa e finire coi poponi ed i cavoli:
pavese, 8-22: avendo ripreso stamattina e finito la poesia della lepre, di cui
che sottomesso era al suo arbitrio, e al quale avea data isperanza d'amore,
mestare in un cibreo / l'universo e 'reliqua '. carducci, 232:
scanni, / a che i patti mentite e la pace? / solo è pace
? / solo è pace tra servi e tiranni / quando morte la lite finì.
aver ottima intenzione in questo negozio, e desiderare che si finisse in quella istessa
/ carlo settantadue finiti avea, / e quaranzette dalla promozione. guicciardini, i-5
di finire la serata a casa sua e noi abbiamo accettato. pavese, 4-154:
mattina andando a zonzo, nel disordine e nel sole. -con riferimento al
orfeo, 197: da un serpente velenoso e reo, / ch'era tra l'
fior, nel piè fu punta: / e fu tanto potente e crudo il morso
punta: / e fu tanto potente e crudo il morso, / che ad un
/ che ad un tratto finì la vita e 'l corso. l. martelli
. martelli, 1-8: io mi struggo e bramo / per queste ispide e erme
struggo e bramo / per queste ispide e erme / selve finire ornai la stanca vita
insino a tanto che tu avrai compiuto e finito tutto il lavorio del ministerio della
ricominciò a seguitare il suo ufficio, e finitolo, questi religiosi desiderando sapere quello
pretoria, e la finì eprio marcello. campanella, i-235
il corso del natio costume, / e mi consacro al pio celeste nume, /
/ cui son mie voglie ornai soggette e dome. gemelli careri, 2-i-140:
2-i-140: tutti i govemadori delle provincie e delle piazze finiscono il loro ufizio a
priega che gli finisca le pene, e ch'ella lasci ogni paura; e
e ch'ella lasci ogni paura; e giurale per le paludi stigie, che costei
in una o 'n poche notti; / e 'n aspro stile e 'n angosciose rime
poche notti; / e 'n aspro stile e 'n angosciose rime / prego che 'l
amor, che tu mi dai, gravoso e forte, / corro per gir a
, ix-20-35: se non guardassono vostro onore e la libertà di nostra terra, tostamente